05 Giugno 2025

Open d’Italia, Francesco Molinari: “Prima l’ho sognato e poi vinto”

Francesco Molinari Francesco Molinari

“Giocare l’Open d’Italia è sempre stato uno dei miei sogni da bambino, fin da quando i miei genitori mi hanno portato a vederlo rispettivamente in Lombardia, al Gardagolf & Country Club, e in Emilia-Romagna, al Modena Golf & Country Club. Potete immaginare cosa abbia significato non solo coronarlo quel sogno, ma vincere poi due volte il torneo. Emozioni fortissime e ricordi indelebili”. Con queste parole, in una intervista sui canali federali, Francesco Molinari spiega il suo legame speciale con l’Open d’Italia. “Il primo lo giocai nel 2000 (vinse l’inglese Ian Poulter, ndr), in Sardegna, all’Is Molas Golf Club e da amateur. Esattamente un anno dopo aver fatto da caddie, a Torino, a mio fratello Edoardo. L’impresa del 2006, in Lombardia, al Castello Tolcinasco Golf Club rappresenta qualcosa di davvero indimenticabile. Fu la mia prima vittoria da professionista, dopo una settimana bellissima”.

Ventisei anni dopo Massimo Mannelli - nel 1980 al Circolo del Golf Roma Acquasanta – un azzurro tornò a vincere l’Open nazionale. Chicco Molinari ci riuscì all’età di 23 anni e 180 giorni, con uno score di 265 (68 65 67 65, -23) colpi. Dieci anni dopo, nel 2016 (ultimo successo azzurro nella competizione), sempre in Lombardia, ma al Golf Club Milano di Monza, firmò il bis davanti a un pubblico in festa. “Una sensazione diversa, così come diverse erano le aspettative grazie al percorso effettuato e a una cornice di pubblico magnifica. Per chi viene da nazioni golfistiche con meno tradizione, giocare l’Open in casa rappresenta qualcosa di bellissimo. Con la possibilità di vivere e provare grandi emozioni. Quest’anno, purtroppo, all’Argentario Golf Club, in Toscana, non potrò esserci perché impegnato, negli stessi giorni (dal 26 al 29 giugno, ndr), sul PGA Tour. Giocherò a Detroit il Rocket Classic, con la speranza però di tornare a disputare, nei prossimi anni, l’Open d’Italia. Sono davvero dispiaciuto perché ogni anno, una volta usciti i calendari dei principali tour, la mia attenzione si rivolge sempre sull’Open”.

Nei pensieri di Francesco Molinari c’è anche la Ryder Cup di Bethpage (New York, dal 26 al 28 settembre prossimi). “Mi piacerebbe davvero esserci. Per conquistarmi un posto in squadra, tra i 12 giocatori, servirà una estate di risultati incredibili. Difficile, ma in passato mi è già successo. Non chiudo la porta fino a quando ci sarà un’opportunità. Altrimenti, spero di far comunque parte del Team Europe guidato da Luke Donald, nuovamente tra i vicecapitani come già successo nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, a Roma. In quell’occasione - conclude Molinari - siamo riusciti a creare un gruppo e un’alchimia fantastica. Vediamo quel che succederà”.

Primo piano

  • La carica
    di Paratore:
    “Non vedo l’ora inizi
    l’Open d’Italia”
    La carica di Paratore: “Non vedo l’ora inizi l’Open d’Italia” 16/06/2025

    Renato Paratore ha solo 28 anni ma di Open d’Italia ne ha già giocati 13. L’esordio nel 2012, non ancora 16enne, in Piemonte al Royal Park I Roveri.  “Ho ricordi indelebili. Ero ancora un amateur e l’emozione sul tee della buca 1 fu pazzesca. Giocare su quello che all’epoca si chiamava European Tour e oggi DP World è sempre stato uno dei grandi sogni della mia vita”, racconta il romano. Grande protagonista, quest’anno, sull’HotelPlanner Tour (è il numero 1 dell’ordine di merito), dove ha già conquistato due vittorie – entrambe negli Emirati Arabi Uniti, rispettivamente all’UAE Challenge e all’Abu Dhabi Challenge –, sarà uno dei campioni più attesi dell’82° Open d’Italia, in programma in Toscana, all’Argentario Golf Club, dal 26 al 29 giugno.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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