03 Marzo 2021

Woods: si indaga sulle cause del sinistro

Tiger Woods Tiger Woods

Il dipartimento dello Sceriffo della Contea di Los Angeles sta indagando sulle cause dell’incidente di cui è rimasto vittima Tiger Woods. A tale scopo sono stati acquisiti i dati della scatola nera della Genesis GV80, ultimo modello, che Woods stava guidando per raccogliere informazioni, che potrebbero mostrare la velocità del veicolo prima della collisione, le condizioni dei freni, se siano stati usati e quanto altro utile all’inchiesta.

"Stiamo cercando di determinare se è stato commesso un crimine - ha spiegato il vice dello sceriffo John Schloegl - cercando le cause che hanno causato il sinistro. Se non emergerà nulla di particolare chiuderemo l’inchiesta dichiarandolo un normale incidente stradale”.

 

L'INCIDENTE - Pauroso incidente l’auto per Tiger Woods, la cui vettura si è capovolta a Rancho Palos Verdes, nelle vicinanze di Los Angeles. Il campione è rimasto intrappolato nel veicolo da cui è stato estratto da pompieri e paramedici che sono riscorsi al taglio di alcune lamiere.

Trasportato all’Harbour-UCLA Medical Center, Woods è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla gamba destra per fratture che hanno interessato sia la parte superiore che quella inferiore dell’arto. Applicata una placca alla tibia, viti e perni alla caviglia e al piede.

Al risveglio, dopo l’intervento, Woods è apparso reattivo e in ripresa secondo le dichiarazioni rilasciate dalla Tiger Woods Foundation. Non si sanno ancora i dettagli dell’incidente, ma sembra che l’ex numero uno mondiale abbia avuto salva la vita grazie alla cintura di sicurezza.

Per Woods messaggi e attestati non solo dai suoi colleghi ma anche da altri campioni dello sport. Parole di augurio e di incoraggiamento per la sua ripresa da Phil Mickelson, Bryson DeChambeau, Tony Finau, Jon Rahm, Justin Thomas, ma anche da Magic Johnson, Michael Phelps, Mike Tyson, Gareth Bale e Lindsey Vonn, per citarne alcuni.

Primo piano

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    Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino 14/04/2024

    Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

    Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano. Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro. Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022.

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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