18 Aprile 2021

LPGA: dopo tre anni ritorna Lydia Ko

Lydia Ko Lydia Ko

La neozelandese Lydia Ko è tornata al successo dopo un periodo buio durato oltre tre anni, per l’esattezza 1.084 giorni. Lo ha fatto dominando nel Lotte Championship, sesto evento stagionale del LPGA Tour, che ha concluso con 260 (67 63 65 65, -28) colpi travolgendo nel giro finale tre campionesse quali le coreane Inbee Park, numero due mondiale, e Sei Young Kim, numero tre, e la statunitense Nelly Korda (267, -21), numero quattro, seconde con un distacco di sette colpi insieme all’irlandese Leona Maguire. Si è classificata 64ª con 281 (72 69 71 69, -7) Giulia Molinaro, che è andata a premio dopo aver subito be dodici tagli di fila.

Lydia Ko, 23enne di Seoul, ha portato a 16 i titoli sul circuito, comprensivi di due major, per un palmarès nel quale figurano anche quattro successi sul LET (tutti nel New Zealand Open), uno sul circuito australiano, uno su quello coreano e un argento alle Olimpiadi di Rio 2016 alle spalle di Inbee Park. E’ stata la più giovane golfista, tra uomini e donne, a salire sul trono mondiale dove è rimasta per 104 settimane tra febbraio 2015 e giugno 2017.

Con 260 colpi ha battuto il record relativo al punteggio più basso del torneo (e suo personale), dopo aver superato con 195 anche quello sulle 54 buche. Il “meno 28” è anche il terzo score più basso in assoluto nella storia del PGA Tour dopo il “meno 31” di Sei Young Kim nel Thornberry Creek Classic (2018) e il “meno 29” della cinese Shanshan Feng nello stesso evento (2019). Infine con l’assegno di 300.000 dollari ricevuti, su un montepremi di 2.000.000 di dollari, ha portato i suoi guadagni sul tour a 11.592.269 dollari.

Il successo della neozelandese, che ha chiuso con un 65 (-7, sette birdie) segnando globalmente 29 birdie e un bogey (nel primo turno), era comunque nell’aria dopo che nelle prime quattro gare stagionali aveva ottenuto due secondo posti e un ottavo. L’ultima volta era stata leader dopo 54 buche nel Marathon Classic del 2020, dove poi si classificò seconda. “La notte precedente il giro finale del Marathon - ha spiegato - non dormii e finii per mettermi addosso molta pressione. Questa volta ho riposato benissimo. Mi sono detta solo che dovevo esprimere il mio miglior gioco e andare avanti. Sapevo anche che non sarebbe stato facile, perché su questo percorso le cose cambiano facilmente anche se hai un buon vantaggio. Io non ho pensato alla classifica ma solo a rispettare il mio piano di gioco. Elemento molto importante in questo ritorno al successo la presenza della mia famiglia e del mio staff”.

Hanno ottenuto un buon sesto posto con 269 (-19) Sarah Schmelzel, la coreana Jenny Shin, la taiwanese Wei-Ling Hsu e la filippina Yuka Saso, in vetta nei due giri iniziali. Al 10° con 270 (-18) la coreana Amy Yang, autrice nel secondo giro di una “hole in one” (buca 12, par 3, yards 143, ferro 9), e al 17° con 272 (-16) Lexi Thompson e la coreana Hyo Joo Kim. Non hanno reso come nelle attese la canadese Brooke M. Henderson, campionessa uscente, 27ª con 274 (-14), Danielle Kang, 33ª con 275 (-13), stesso punteggio invece soddisfacente per Rose Zhang, numero uno mondiale delle dilettanti, e soprattutto la giapponese Nasa Hataoka, 72ª con 283 (-5).

E’ auspicabile che il taglio superato agisca nel modo migliore sul morale di Giulia Molinaro e la faccia uscire dall’incubo. Buono il suo giro finale in 69 (-3) colpi con sei birdie, di cui quattro di fila, e tre bogey.

 

TERZO GIRO - La neozelandese Lydia Ko ha completato la sua rimonta portandosi al vertice con 195 (67 63 65, -21) colpi nel Lotte Championship, sesto evento stagionale del LPGA Tour dove Giulia Molinaro è 72ª con 212 (72 69 71, -4)

Sul percorso del Kapolei Golf Club (par 72) a Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu, Lydia Ko si è procurata la chances per tornare al successo che le manca dall’aprile 2018 (Mediheat Championship) anno in cui si è improvvisamente esaurita la sua vena dopo 15 titoli sul circuito con due major, quattro vittorie sul LET (tutte nel New Zealand Open), una sul tour australiano, una su quello coreano, un argento alle Olimpiadi di Rio 2016 e più giovane golfista, tra uomini e donne, a salire sul trono mondiale dove è rimasta per 104 settimane tra febbraio 2015 e giugno 2017.

Ha girato in 65 (-7) con sette birdie e in 54 buche ha segnato un solo bogey nel primo turno. Con 195 ha stabilito il nuovo record del torneo su tre round e anche il suo più basso in assoluto sulla stessa distanza dopo il 196 nel Walmart NW Arkansas Championship (2016). Se dovesse imporsi supererebbe con i 300.000 dollari di prima moneta (montepremi di 2.000.000 di dollari) gli 11,5 milioni di dollari guadagnati  in carriera (attualmente $ 11.292.269).

Ha a suo favore anche l’ottima condizione attuale con due secondi posti e un ottavo nelle prime quattro gare stagionali e questo può esserle di ottimo supporto considerando che la tallona con un solo colpo di ritardo Nelly Korda (196, -20), numero quattro mondiale, a segno nel Gainbridge LPGA di febbraio e rinvenuta con un 63 (-9, dieci birdie, un bogey).

In terza posizione con 199 (-17) la filippina Yuka Saso, in vetta per due giri, in quarta con 200 (-16) l’irlandese Leona Maguire e in quinta con 201 (-15) la coreana Amy Yang, che ha segnato nel secondo giro una “hole in one” (buca 12, par 3, yards 143, ferro 9).

Sebbene siano tra le top ten del Rolex Ranking e in buona classifica sembrano tagliate fuori Lexi Thompson, numero 7, e le coreana Sei Young Kim (n. 3) e Hyo Joo Kim (n. 8), seste con 202 (-14). Sicuramente fuori gioco la coreana Inbee Park (n. 2) e la canadese Brooke M. Henderson (n. 6), campionessa in carica, 16.e con 204 (-12), e Danielle Kang (n. 5), 23ª con 205 (-11). Molto deludente la giapponese Nasa Hataoka (n. 9), 68ª con 211 (-5).

Giulia Molinaro con un 71 (-1, tre birdie, due bogey) è rimasta in bassa graduatoria, ma ha il merito di aver interrotto la lunga serie negativa di tagli (dodici compreso uno nel Symetra Tour), che sicuramente avrà un buon peso sul suo morale.

 

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 60ª con 141 (72 69, -3) colpi, è rimasta in gara nel Lotte Championship, sesto evento stagionale del LPGA Tour in svolgimento al Kapolei Golf Club (par 72) di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu, e ha interrotto la striscia negativa di ben dodici tagli consecutivi, compreso uno quest’anno sul Symetra Tour.

E’ rimasta sola al comando con 128 (64 64, -16) colpi la filippina Yuka Saso, 19enne di San Ildefonso, professionista dal 2019, due titoli nel Japan Tour 2020 e rookie sul circuito dove è appena alla sesta gara, che ha realizzato per il secondo giorno consecutivo un 64 (-8, nove birdie, un bogey) suo punteggio più basso dopo il parziale di 69 (-3) dell’US Womens Open 2020 in cui ha conseguito il 13° posto, al momento sua miglior prestazione. Ha colto 10 fairway su 14, 16 green su 18, ha tirato 28 putt e con 128 ha stabilito il nuovo primato del torneo su 36 buche superando il precedente della coreana Eun Hee Ji (129 nel 2019).

E’ salita dal settimo al secondo posto la neozelandese Lydia Ko (130, -14), 23enne di Seoul, che sta cercando di riemergere dopo tre anni bui seguiti al suo periodo d’oro in cui ha firmato quindici titoli sul LPGA Tour, comprensivi di due major, quattro sul LET (tutti nel New Zealand Open), uno sul circuito australiano, uno su quello coreano ed è rimasta al vertice mondiale per 104 settimane tra febbraio 2015 e giugno 2017.

In terza posizione con 133 (-11) le coreane So Yeon Ryu e Hyu Joo Kim, numero 8 mondiale, la spagnola Luna Sobron, che con un 64 ha segnato il suo score personale più basso sul giro, e Nelly Korda, numero 4 del Rolex Ranking.

Sono in campo nove delle prime dieci giocatrici al mondo con l’esclusione della numero uno, la coreana Jin Young Ko. In altra classifica la sua connazionale Sei Young Kim (n. 3) e Lexi Thompson (n. 7), decime con 135 (-9) alla pari con Brittany Altomare, che era leader dopo un turno con la Saso, e Rose Zhang, la dilettante al vertice del  World Amateur Ranking. Ha perso due posizioni la canadese Brooke M. Henderson (n. 6), 16ª con 138 (-8), campionessa in carica, e ne ha guadagnate 45 la coreana Inbee Park (n. 2), 20ª con 137 (-7) insieme con Danielle Kang (n. 5). In panne la giapponese Nasa Hataoka (n. 9), 52ª con 140 (-4), e fuori gioco l’australiana Minjee Lee (n. 10) e la thailandese Ariya Jutanugarn, 77,e con 142 (-2).

Giulia Molinaro ha inseguito la qualificazione per tutto il round con grande tenacia e l’ha raggiunta con un birdie alla buca 8, la penultima giocata, che si è aggiunto ai tre birdie precedenti, contro un bogey, per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

“Hole in one” di Amy Yang - La coreana Amy Yang, 20ª come Inbee Park e Danielle Kang, ha realizzato una “hole in one” centrando la tee la buca 12, par 3 di 143 yards, utilizzando un ferro 9. Per lei 69 )-3) colpi con, oltre all’eagle, anche tre birdie e un bogey. E la sua terza “buca in uno” personale e la terza in stagione sul circuito. Per questo ace, come per i due precedenti sul LPGA Tour, il CME Group ha donato 20.000 dollari al St. Jude Children's Research Hospital impegnato nella lotta contro il cancro infantile e altre malattie letali per i bambini.

 

PRIMO GIRO - Brittany Altomare e la filippina Yuka Saso sono al comando con 64 (-8) colpi in una classifica molto corta nel Lotte Championship, sesto evento stagionale del LPGA Tour in svolgimento al Kapolei Golf Club (par 72) di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu, dove Giulia Molinaro è all’83° posto con 72 (par).

Le due leader hanno entrambe realizzato lo score parziale più basso della loro carriera. Brittany Altomare, 30enne di Worcester (Massachusetts), un titolo perso al playoff nel circuito e con quattro secondi posti, lo ha eguagliato con nove birdie, di cui sette di fila, seconda striscia più lunga sul LPGA Tour, e un bogey con 24 putt. Yuka Suso, 19enne di San Ildefonso, proette dal 2019, due titoli nel Japan Tour 2020 ed esordiante sul tour, e che aveva un personale di 69 (-3) come punteggio più basso, ha realizzato otto birdie senza bogey utilizzando il putter per 27 volte.

Buona parte delle migliori sono nelle prime posizioni con Nelly Korda, numero 4 mondiale, terza con 65 (-7), insieme a Stacy Lewis, Ally Ewing (McDonald da nubile) e alla coreana So Yeon Ryu, e con l’altra coreana Sei Young Kim, numero tre, Jessica Korda, serella maggiore di Nelly, e la neozelandese Lydia Ko, settime con 67 (-5). Con loro anche la taiwanese Wei-Ling Hsu, la nordirlandese Stephanie Meadow, la coreana Mi Hyang Lee e la dilettante Rose Zhang, al vertice della graduatoria del World Amateur Ranking.

Seguono con un colpo in più, 14.e con 68 (-4), la canadese Brooke M. Henderson, numero sei del Rolex Ranking, campionessa in carica, Danielle Kang, numero cinque, e Lexi Thompson, numero sette, mentre sono fuori dal coro la coreana Inbee Park, numero due, e la giapponese Nasa Hataoka, numero nove, 65.e con 71 (-1).

Giulia Molinaro, che viene da una striscia negativa di dodiic tagli consecutivi subiti, ha l’opportunità per cambiare direzione, poiché si trova appena un colpo fuori del limite di qualifica. Nel suo score due birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

 

LA VIGILIA - Giulia Molinaro prova a dare un colpo di spugna alla serie negativa che la vede fuori al taglio da dodici gare di fila, otto nello scorso anno e quattro in questa stagione, di cui una sul Symetra Tour, nel Lotte Championship (14-17 aprile) che il LPGA Tour propone al Kapolei Golf Club di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu.

Difende il titolo Brooke M. Henderson, dove “M.” sta per Mackenzie, 23enne canadese di Smiths Falls, numero sei del Rolex Ranking con otto titoli sul LPGA Tour comprensivi di un major, uno sul Symetra Tour, tre nel circuito canadese e uno in un minitour della Florida (Winter Garden), ma che non vince dal giugno 2019 (Meijer Classic).

Non avrà vita facile nella ricerca del bis perché un viaggio alle Hawaii è sicuramente sempre una cosa gradevolissima, tanto che non vi hanno rinunciato ben nove proette tra le prime dieci al mondo, con l’eccezione della numero uno Jin Young Ko. Presenti, citate nell’ordine in cui la seguono nella graduatoria, le connazionali Inbee Park e Sei Young Kim, Nelly Korda, Danielle Kang, quindi Lexi Thompson, numero sette, Hyo-Joo Kim, la giapponese Nasa Hataoka e l’australiana Minjee Lee.

Nel field, di ottima qualità, vi saranno tante altre in cerca di ruoli da protagonista tra le quali ricordiamo, Stacy Lewis, Austin Ernst, Jessica Korda e Jennifer Kupcho, emergente che va a corrente alternata, la neozelandese Lydia Ko, tesa nel tentativo di recuperare la brillantezza perduta, la thailandese Ariya Jutanugarn e le giapponesi Haru Nomura e Hinako Shibuno, una delle due nipponiche capaci di imporsi in un major (British Open, 2019) precedendo l’avvento di Hideki Matsuyama, trionfatore del Masters e primo giocatore della sua nazione a conquistare un titolo del “grande slam”. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

Primo piano

  • Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino
    Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino 14/04/2024

    Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

    Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano. Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro. Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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