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18 Luglio 2021

The Open: irresistibile Collin Morikawa

Collin Morikawa Collin Morikawa

Splendido e irresistibile. Collin Morikawa ha vinto il 149° Open Championship con 265 (67 64 68 66, -15) colpi, sul percorso del Royal St George’s GC (par 70), a Sandwich in Inghilterra, dopo una impeccabile volata finale in 66 (-4), fatta di quattro birdie senza bogey, che gli ha permesso di lasciare a due colpi Jordan Spieth (267, -13), in un 2021 che è sicuramente l’anno della sua rinascita dopo quattro stagioni buie seguite al suo successo nell’edizione 2017. Terzi con 269 (-11) Jon Rahm, che è risalito con questa prova nuovamente sul trono mondiale, e il sudafricano Louis Oosthuizen, vincitore nel 2010, leader per tre turni e in panne nella tornata decisiva, ma che chiude il ciclo dei major oltre che con questa prestazione, comunque ottima, anche con due secondi posti nel PGA Championship e nell’US Open.

Sicuramente soddisfatti Dylan Frittelli, quinto con 271 (-9), e Mackenzie Hughes, sesto con 272 (-8), e un po’ meno Brooks Koepka, stesso score, anche se risalito dal 25° posto con 273 (-8) grazie a un 65 (-5), miglior score di giornata realizzato in comproprietà con altri tre, perché per un campione conta solo vincere. E meno ancora lo sarà stato Dustin Johnson, da 19° a ottavo con 273 (-7), che non ha potuto evitare di scendere nuovamente dal trono mondiale di cui si era riappropriato la settimana prima.

Non era accreditato di poter difendere il titolo conquistato nel 2019 (2020 senza The Open per Covid-19) l’irlandese Shane Lowry, che comunque è finito onorevolmente 12° con 274 (-6), mentre altri big hanno offerto l’impennata quando ormai non serviva più, ossia nel giro finale a giochi fatti. Parliamo di Sergio Garcia, 19° con 276 (-4), di Xander Schauffele, 26° con 277 (-3), di Bryson DeChambeau, 33° con 278 (-2), e di Justin Thomas, 40° con 279 (-1). Hanno invece ulteriormente mollato Rory McIlroy e Justin Rose, 56.i con 280 (par).

I record di Morikawa – Collin Morikawa, 24enne di Los Angeles (California) alla 51ª gara sul PGA Tour, è divenuto l’unico giocatore ad aver vinto al debutto sia il PGA Championship (2020) che l’Open Championship. Ha portato a cinque i suoi titoli con, oltre ai due major, anche con un WGC (Workday Championship 2021). Ha emulato Bobby Jones che si era imposto in due major nei primi otto tentativi, ma parliamo praticamente di un secolo addietro. E’ il settimo atleta a vincere The Open al debutto dopo Jock Hutchison (1921), Denny Shute (1933), Ben Hogan (1953), Tony Lema (1964), Tom Watson (1975) e Ben Curtis (2003). Ha stabilito lo score più basso al Royal St George’s GC cancellando il 267 di Greg Norman (1993). E’ l’ottavo plurivincitore di major prima di compiere 25 anni, preceduto da Gene Sarazen, Bobby Jones, Jack Nicklaus, Seve Ballesteros, Tiger Woods, Rory McIlroy e Jordan Spieth e ha emulato Tiger Woods che prima dei 25 anni ha fatto suoi PGA Championship e The Open. E’ il sesto vincitore a realizzare quatto giri sotto il 70 dopo Greg Norman (1993), Nick Price (1994), Tiger Woods (2000), Henrik Stenson (2016) e Jordan Spieth (2017)

E’ salito al terzo posto del ranking mondiale e, dulcis in fundo, ha ricevuto un congruo assegno di 2.070.000 dollari, su un montepremi di 11.500.000 dollari, la prima  moneta più alta nella storia del torneo.

"Questo – ha detto Morikawa - è di gran lunga il momento migliore della mia vita. Ho vinto davanti al pubblico più bello che si possa incontrare in un torneo di golf. Per ragioni legate alla pandemia non ho potuto portare la mia famiglia, che di solito mi segue sempre. Questo successo è dedicato a loro, ma anche al mio caddie, J.J. Jakovac, che oggi festeggia il suo 39/o compleanno".

Azzurri ko – Hanno preso parte alla gara due azzurri entrambi 78.i con 142 (+2) e usciti al taglio, dopo un buon inizio. Francesco Molinari (68 74) era 19° dopo un turno e Guido Migliozzi (69 73) era 32°. Quest’ultimo era al suo primo Open Championship.

 

TERZO GIRO - Classifica invariata nelle prime tre posizioni dopo il “moving day” nel 149° Open Championship sul percorso del Royal St George’s GC (par 70), a Sandwich in Inghilterra. Infatti il sudafricano Louis Oosthuizen, 38enne di Mossel Bay che ha siglato la gara nel 2010, ha mantenuto la leadership con 198 (64 65 69, -12) sempre seguito da Collin Morikawa (199, -11), numero quattro mondiale, e da Jordan Spieth (201, -9) a segno nel 2017. Ha mantenuto la quarta piazza con 202 (-8) Scottie Scheffler, agganciato dal canadese Corey Conners, e si è messo in corsa per il titolo lo spagnolo Jon Rahm (suo l’US Open), numero due mondiale e appena spodestato dal trono, salito dal 12° al sesto posto con 203 (-7).

Destino segnato per altri autorevoli pretendenti al titolo. L’irlandese Shane Lowry è 12° con 205 (-5) e solo un miracolo potrebbe consentirgli di confermare il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 evento cancellato dal Covid-19), mentre sono fuori Dustin Johnson, leader del World Ranking, 19° con 206 (-4), Brooks Koepka e l’inglese Justin Rose, 25.i con 207 (-3). Non stanno facendo una bella figura il nordirlandese Rory McIlroy, 41° con 209 (-1), Justin Thomas, numero tre del ranking, e lo spagnolo Sergio Garcia, 44.i con 210 (par), Xander Schauffele, 58° con 212 (+2), e Bryson DeChambeau, 64° con 213 (+3).

Sono usciti al taglio Francesco Molinari (68 74) e Guido Migliozzi (69 73), 78.i con 142 (+2) e out  per un solo colpo di troppo. Il montepremi è di 11.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Il sudafricano Louis Oosthuizen è rimasto al comando con 129 (64 65, -11) colpi dopo il secondo giro dell’Open Championship, quarto e ultimo major stagionale che si sta svolgendo sul percorso del Royal St George’s GC (par 70), a Sandwich in Inghilterra, e piuttosto amaro per gli azzurri. Infatti Francesco Molinari (68 74) e Guido Migliozzi (69 73), 78.i con 142 (+2) sono usciti al taglio per un solo colpo di troppo.

Oosthuizen, 38enne di Mossel Bay che ha conquistato questo titolo nel 2010, ha mantenuto alto il ritmo con un 65 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) e ha controllato due temibili statunitensi, Collin Morikawa, numero quattro mondiale, secondo con 131 (-9), dopo aver guadagnato sette posizioni grazie a un 64 (-6) miglior score del turno ottenuto anche da Emiliano Grillo e da Jon Rahm, e Jordan Spieth (suo il titolo nel 2017), terzo con 132 (-8) e che ne ha persa una. In ascesa anche Dustin Johnson, numero uno del World ranking, da 19° a quarto con 133 (-7) affiancato da Dylan Frittelli e da Scottie Scheffler, e settima piazza con 134 (-6) per Emiliano Grillo.

Decisa risalita di Jon Rahm, da 74° a 12° con 135 (-5) alla pari con Brooks Koepka, e di Shane Lowry, da 74° a 17° con 136 (-4) che difende il titolo conquistato nel 2019, mentre nel 2020 il torneo è stato annullato per la pandemia. Note poco liete per Justin Thomas, numero tre, 40° con 139 (-1), per Xander Schauffele e Rory McIlroy, 53.i con 140 (par), e per Bryson DeChambeau, 65° con 141 (+1) e rimasto in gara con l’ultimo punteggio utile. Hanno seguito la sorte dei due azzurri anche Patrick Cantlay e Patrick Reed, 98.i con 143 (+3), Jason Day, 125° con 145 (+5), e Phil Mickelson, 152° con 152 (+12) a segno nel 2013 e vincitore quest’anno del PGA Championship divenendo il più anziano giocatore della storia a imporsi in un major.

Francesco Molinari, 19° dopo un turno, ha pagato a caro prezzo un quadruplo bogey alla buca 6, par tre, mentre sul resto del tracciato ha rispettato il par con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey. Guido Migliozzi, 32° al via, è partito male con un doppio bogey e un bogey, ha raddrizzato la barca con un eagle e un birdie a fronte di una altro bogey entro la buca 14, ma due bogey sulle ultime quattro lo hanno messo fuori gioco.

Giornata particolare per l’inglese Jonathan Thomson che ha realizzato una “hole in one” alla buca 16, par tre di 150 yards. Ha aggiunto all’ace tre birdie e due bogey per il 67 (-3) e si è portato sulla 31ª piazza. Il montepremi è di 11.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Il sudafricano Louis Oosthuizen, leader con 64 (-6) colpi, e gli statunitensi Jordan Spieth e Brian Harman, secondi con 65 (-5), sono stati i protagonisti della prima giornata dell’Open Championship, quarto e ultimo major stagionale iniziato sul percorso del Royal St George’s GC a Sandwich in Inghilterra. Hanno offerto una buona prova anche i due azzurri in gara, Francesco Molinari, 19° con 68 (-2), in una classifica molto corta, e Guido Migliozzi, 32° con 69 (-1), al debutto in tale evento.

Louis Oosthuizen, 38enne di Mossel Bay a segno in questo torneo nel 2010 e che con parte del guadagno acquistò un trattore, ha segnato sei birdie senza bogey. Jordan Spieth, 27enne di Dallas che ha firmato l’evento nel 2017, a sei birdie ha aggiunto un bogey perdendo la leadership, e Brian Harman, 34enne di Savannah senza major, ha messo insieme sette birdie e due bogey.

Sono al quarto posto con 66 (-4) Dylan Frittelli, Mackenzie Hughes, Stewart Cink (suo il titolo nel 2009), Benjamin Hebert e Webb Simpson, e tra i dieci concorrenti al nono con 67 (-3) si trovano Justin Rose, Tommy Fleetwood e Collin Morikawa, numero quattro nondiale, Stesso score di Molinari per Dustin Johnson, numero uno del World Ranking, e per Sergio Garcia, mentre arrancano gli altri big. Rory McIlroy, dal driver errante, è 48° con 70 (par), Jon Rahm, numero due, Bryson DeChambeau, numero sei, e Shane Lowry, campione in carica (titolo vinto nel 2019 e torneo annullato nel 2020 per Covid-19),sono 74.i con 71 (+1). Più indietro Justin Thomas, numero tre, e Patrick Reed, 91.i con 72 (+2), e ultimo posto per Phil Mickelson, 155° con 80 (+10), (insieme a Deyen Lawson), che si era imposto nel recente PGA Championship divenendo a oltre 50 anni il più anziano vincitore di un major.

Francesco Molinari ha realizzato cinque birdie e tre bogey e Guido Migliozi quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 11.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari per bissare il trionfo storico – primo italiano a imporsi in un Major – del 2018. Guido Migliozzi, al debutto assoluto nel torneo, per confermarsi su grandi livelli. E’ tutto pronto per la 149ª edizione del The Open, quarto e ultimo evento del - Grande Slam 2021, in programma dal 15 al 18 luglio a Sandwich (Inghilterra), nel Kent. Dove l’Italia sarà rappresentata dal torinese e dal vicentino, i due azzurri in campo, nella gara individuale di golf maschile, ai Giochi di Tokyo.

L’Open Championship torna protagonista dopo la cancellazione (non accadeva dalla seconda guerra mondiale) per Covid del 2020. E metterà in palio un montepremi complessivo di 11.500.000 dollari con prima moneta di 2.070.000 (la più alta di sempre per questo torneo). Difenderà il titolo vinto nel 2019 l’irlandese Shane Lowry. Ospiterà la competizione, per la 15ª volta nella sua storia (la prima dal 2011), il Royal St George’s GC. Dove a contendersi la Claret Jug ci saranno quasi tutti i migliori giocatori al mondo. Sarà sfida clou anche per la leadership mondiale tra Dustin Johnson (numero 1), Jon Rahm (secondo) e Justin Thomas (terzo).

Chicco Molinari per il “double”. Migliozzi per l’impresa – Storie diverse, obiettivi simili. Per Francesco Molinari e Guido Migliozzi la 149ª edizione del The Open può segnare la svolta. Il torinese, nel torneo che nel 2018 lo ha visto entrare nel gotha del golf, sogna uno storico “double” per tornare su grandi livelli. Tre anni fa riuscì a superare, dopo un grande finale, campioni quali Justin Rose e Rory McIlroy, secondi al fianco di Xander Schauffele e Kevin Kisner. Con Tiger Woods (grande assente quest’anno) che chiuse sesto a tre colpi dal piemontese. Undicesimo nel 2019, nono nel 2013, Chicco Molinari è reduce dall’81/o posto allo Scottish Open.

Per il vicentino Migliozzi sarà la prima volta assoluta al The Open. Dopo il 4/o posto (al debutto assoluto in un Major) allo US Open il veneto punta un altro grande risultato in un evento del Grande Slam. Settantatreesimo (e miglior azzurro) nel world ranking, ha già dimostrato di non sentire la pressione e cercherà di confermare il suo ottimo stato di forma.

Molinari giocherà i primi due round della competizione al fianco dell’australiano Marc Leishman e dell’inglese Matt Wallace. Migliozzi troverà di fronte il francese Victor Perez e l’americano Kevin Streelman.

Quanti campioni in gara: sfida per la leadership mondiale tra Johnson, Rahm e Thomas – E’ tornato numero 1 mondiale senza giocare, approfittando del 7/o posto di Rahm allo Scottish Open. E ora Dustin Johnson vuole difendere la sua leadership con Rahm che, dopo il trionfo (il primo in un Major) allo US Open, per i bookmaker è il favorito al titolo. E’ dal 1988, quando Severiano Ballesteros (unico iberico a vincere questo Major) servì il tris di successi nel torneo, che uno spagnolo non riesce a vincere il The Open.

Opportunità di prendersi la leadership anche per Justin Thomas che, nel 2019, ha firmato il suo miglior risultato (undicesimo) al The Open.

Ma saranno tanti i campioni in gara. Da Collin Morikawa a Xander Schauffele, da Bryson DeChambeau a Patrick Cantlay, da Brooks Koepka a Patrick Reed passando per Tyrrell Hatton, Rory McIlroy (re nel 2014) e tanti altri. Con i giocatori inglesi che in casa inseguono un trionfo che manca dal 1992 (Nick Faldo).

Curiosità: nessuno tra i migliori dieci attuali giocatori del world ranking ha mai vinto il The Open.

Lowry difende il titolo. Tra gli assenti oltre a Woods anche Matsuyama e Zach Johnson – Shane Lowry, non in un grande momento di forma, proverà a realizzare il back-to-back. L’ultimo a riuscirci, in questo torneo, fu il connazionale irlandese Padraig Harrington (capitano del Team Europe alla Ryder Cup del Wisconsin, dal 24 al 26 settembre 2021 negli USA) che, vincendo nel 2007 e nel 2008, riuscì a emulare quanto fatto da Woods (per lui tre successi nella competizione) nel 2005-2006.

Non saranno della sfida, oltre a Woods (che sta procedendo con la riabilitazione dopo il grave incidente d’auto in cui è rimasto coinvolto lo scorso febbraio a Los Angeles), anche Hideki Matsuyama (suo quest’anno il The Masters) e Zach Johnson (campione nel 2015). Oltre al giapponese e all’americano saranno fuori per Covid anche Bubba Watson e Louis De Jager. Mentre Kevin Na s’è cancellato dal field per le restrizioni di viaggio imposte dal Regno Unito.

Fino a 32.000 spettatori al giorno. Montepremi stellare – Il Royal St George’s Golf Club potrà ospitare fino a un massimo di 32.000 spettatori al giorno. Saranno 156 i giocatori (di cui 8 amateur) che si contenderanno un montepremi complessivo di 11.500.000 dollari. Per loro sarà vietato firmare autografi.

The Open tra storia e successi – La prima edizione del The Open si giocò nel 1860 al Prestwick Golf Club, sulla costa occidentale scozzese, con otto partecipanti che si affrontarono in un giorno soltanto su una distanza di 36 buche. A imporsi fu William Park Senior (poi a segno anche nel 1863, 1866 e 1875). Il record di successi (6) appartiene ad Harry Vardon. Ma nell’albo d’oro figurano i nomi e i cognomi di tanti campionissimi del golf quali, tra gli altri, Gary Player, Arnold Palmer, Tom Watson, Jack Nicklaus, Ballesteros, Nick Faldo e Woods.

Dal 1860 la competizione non s’è giocata nel 1871 (quando non si trovò l’accordo sul premio da destinare al campione), dal 1915 al 1919 a causa della prima guerra mondiale, dal 1940 al 1945 per via della seconda guerra mondiale e, nel 2020, per la pandemia di Covid-19.

Nei primi tre Major del 2021 i trionfi di Matsuyama, Mickelson e Rahm – L’impresa di Matsuyama al The Masters, quella di Phil Mickelson (campione del The Open nel 2013) al PGA Championship (più anziano vincitore a imporsi in un Major) e poi l’exploit di Rahm allo US Open. Questi i vincitori dei primi tre Major stagionali. Con la 149esima edizione dell’Open Championship che rappresenta l’ultimo evento del Grande Slam 2021.

IL TORNEO SU SKY – L’Open Championship sarà teletrasmesso da Sky in diretta e in alta definizione con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 luglio e venerdì 16, dalle ore 11 alle ore 21 (Sky Sport Arena); sabato 17, dalle ore 11 alle ore 21 (Sky Sport Arena e dalle ore 18,45 alle ore 21 anche su Sky Sport Uno); domenica 18, dalle ore 10 alle ore 20 (Sky Sport Arena). Disponibile su Sky Go (pure in HD) e in streaming su Now. Commento di: Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa e Marco Cogliati.