05 Giugno 2025

St. Andrews Links con il team azzurro

La compagine azzurra La compagine azzurra

Lo scozzese Cameron Adam è il vincitore con 271 (68  64 71 68, -17) colpi del St. Andrews Links Trophy, il prestigioso torneo, nato nel 1989 e giunto alla 36ª edizione, svoltosi a St. Andrews. Ha superato nello spareggio l’irlandese John Doyle (69 71 66 65), con quale aveva concluso alla pari la gara. Ha sfiorato la top ten Giovanni Binaghi (Monticello), 11° con 279 (71 67 72 69, -9), e ha segnato due colpi in più Filippo Ponzano (Torino), 21° con 281 (68 72 71 70, -7).

Ha occupato la terza posizione con 274 (-14) l’inglese Mark Stockdale, davanti al suo connazionale Haley Smith e all’altro scozzese Niall Shiels Donegan con 276 (-12). Sesti con 277 (-11) il sudafricano Chistiaan Maas, il francese Ugo Malcor e l’irlandese Thomas Higgins.

Non hanno superato il taglio dopo 36 buche, caduto a 142 (-2), Michele Ferrero (Torino), 54° con 143 (69 74, -1), Matteo Cristoni (Modena), 55° con 144 (74 70, par), Biagio Andrea Gagliardi (Olgiata)i, 67° con 145 (76 69, +1), che recentemente si è imposto nel Brabazon Trophy in Inghilterra, Sebastiano Moro (Montecchia), 115° con 151 (75 76, +7), e Giovanni Bernardi (Margara), 124° con 153 (75 78, +9). Hanno accompagnato gli azzurri Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Maschile, e Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.

L’evento si è svolto sulla distanza di 72 buche. I due round iniziali si sono giocati rispettivamente sul Jubilee Course e sull’Old Course, poi i primi 53 classificati hanno disputato le ultime 36 buche, nella terza e ultima giornata, sull’Old Course.

Un solo italiano ha vinto la gara: Federico Zucchetti che nel 2015 ha superato Filippo Campigli, unico ad essere stato runner up. Nell’albo d’oro l’inglese Justin Rose, Major Champion, e atleti attualmente su DP World Tour quali gli altri due inglesi Matthew Southgate e Tom Lewis e lo scozzese Grant Forrest.

 LA VIGILIA  - La squadra azzurra partecipa al St. Andrews Links Trophy, il prestigioso torneo, nato nel 1989 e giunto alla 36ª edizione, che si svolge dal 6 all’8 giugno a St. Andrews, in Scozia, sui percorsi del Jubilee Course e dell’Old Course. Saranno in gara Giovanni Bernardi (Margara), Giovanni Daniele Binaghi (Monticello), Matteo Cristoni (Modena), Michele Ferrero (Torino), Sebastiano Moro (Montecchia), Filippo Ponzano (Torino) e Biagio Andrea Gagliardi (Olgiata), vincitore a maggio del Brabazon Trophy in Inghilterra. Accompagnano il team Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Maschile, e Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.

Difende il titolo l’inglese Sebastian Cave in un field che comprende il suo connazionale Harley Smith, secondo lo scorso anno, e il francese Paul Beauvy, lo statunitense Josh Hill e lo scozzese Cameron Adam, anche loro terminati in top ten. Da seguire pure gli altri inglesi Ben Bolton e Conor Cough, l’australiano Billy Dowling, l’irlandese Joshua Hill, l’ucraino Lev Grinberg e lo svizzero Miles Wennestam, ma sono solo alcuni tra i tanti in corsa per il successo.

L’evento si svolge sulla distanza di 72 buche. I primi due round si giocheranno rispettivamente sul Jubilee Course e sull’Old Course, poi i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto disputeranno le ultime 36 buche, nella terza e ultima giornata, sull’Old Course.

Un solo italiano ha vinto la gara: Federico Zucchetti che nel 2015 ha superato Filippo Campigli, unico ad essere stato runner up. Nell’albo d’oro l’inglese Justin Rose, Major Champion, e atleti attualmente su DP World Tour quali gli altri due inglesi Matthew Southgate e Tom Lewis e lo scozzese Grant Forrest.

Primo piano

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    di Paratore:
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    La carica di Paratore: “Non vedo l’ora inizi l’Open d’Italia” 16/06/2025

    Renato Paratore ha solo 28 anni ma di Open d’Italia ne ha già giocati 13. L’esordio nel 2012, non ancora 16enne, in Piemonte al Royal Park I Roveri.  “Ho ricordi indelebili. Ero ancora un amateur e l’emozione sul tee della buca 1 fu pazzesca. Giocare su quello che all’epoca si chiamava European Tour e oggi DP World è sempre stato uno dei grandi sogni della mia vita”, racconta il romano. Grande protagonista, quest’anno, sull’HotelPlanner Tour (è il numero 1 dell’ordine di merito), dove ha già conquistato due vittorie – entrambe negli Emirati Arabi Uniti, rispettivamente all’UAE Challenge e all’Abu Dhabi Challenge –, sarà uno dei campioni più attesi dell’82° Open d’Italia, in programma in Toscana, all’Argentario Golf Club, dal 26 al 29 giugno.

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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