Si allunga la lista dei posticipi: stop a tutto maggio
Si fanno progetti per riproporre il "match del secolo"
Conserveranno in ogni caso la dizione di Tokyo 2020
Il major femminile era in programma dal 23 al 26 luglio
“E’ un momento difficile, che sto vivendo in casa con i miei"
Continua ad allungarsi la lista dei tornei rinviati dal PGA Tour
Il South African Women's Open vinto dall’inglese Alice Hewson
Negli Stati Uniti l’emergenza coronavirus ha fermato anche il golf. Sia il PGA Tour che il LPGA Tour hanno bloccato l’attività almeno fino al 12 aprile e di conseguenza oltre all’immediato stop del The Players Championship è stato rinviato anche il Masters, primo major stagionale che si sarebbe dovuto disputare dal 9 al 12 aprile sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta Georgia.
Al momento si spera di recuperare l’evento entro la fine di giugno
Si è imposta con la formazione dell’Arizona State University, dove studia, nel DRDonnis Thompson Invitatio
Suo l'ArnolrdPalmer Invitational, una delle gare più prestigiose
nel Commercial Bank Qatar Masters settimo Bertasio
Il 22enne di Juju Island, ha ottenuto il primo titolo sul circuito
Nel NSW Open la svedese ha sorpassato la belga Manon De Roey
OBene anche Lorenzo Gagli, decimo con 280 (-8), nell’Oman Open
Era un mediocre giocatore sul punto di lasciare il tour. Poi ebbe l’ispirazione: rivoluzionò la tecnica dello swing e nacque un mito. La sua storia
Fu chiamato “the hawk”, lo sparviero, ma nessuno vedendolo giocare agli inizi della carriera avrebbe potuto ravvisare in Ben Hogan uno dei più grandi giocatori di golf di tutti i tempi. Nella sua splendida carriera ha conquistato ben nove titoli major, primo a vincerne tre nella stessa stagione, impresa emulata solo da Tiger Woods nel 2000. Hogan è scomparso il 25 luglio 1997 a Fort Worth, nel Texas, stato dove era nato il 13 agosto 1912, a Dublin.
Hogan non ebbe una infanzia facile. La sua famiglia era povera e a dieci anni fu costretto ad andare a lavorare come caddie. Fu un segno del destino indelebile nella sua vita futura. A diciassette anni decise di intraprendere la carriera professionistica dando fondo ai suoi risparmi, ma i risultati sperati non vennero. I soldi finirono presto e fu costretto a enormi sacrifici per sostenere i costi di tre anni assolutamente frustranti. Così decise di dedicarsi all’insegnamento, trovando un posto nel club di Fort Worth.
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La storia del Masters, ufficialmente iniziata nel 1934, forse si dovrebbe retrodatare di otto anni, perché senza l’uragano che investì la Florida nel settembre del 1926 gli eventi avrebbero preso sicuramente una strada diversa, magari senza neanche partire da Augusta. Ma andiamo con ordine. L’Augusta National rappresenta la realizzazione di un sogno di Robert Tyre Jones, detto Bobby, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. Voleva fondare un circolo dove le tradizioni del gioco, alle quali era profondamente attaccato, fossero non solo osservate ma anche tramandate, ma desiderava anche un club in cui poter giocare insieme agli amici in un ambiente tranquillo, lontano dagli sguardi degli spettatori.
Questa idea se l’era portata dietro per tutta la carriera da giocatore e, nel 1930, quando si ritirò dall’attività agonistica ad appena 28 anni, decise che era il momento di portarla a compimento. In quell’anno Jones aveva compiuto la più straordinaria impresa golfistica che si potesse immaginare: vincere i quattro major dell’epoca, diversi da quelli attuali... (continua cliccando sul titolo dell'articolo)