07 Giugno 2021

PGA Tour: Cantlay batte Morikawa al playoff nel Memorial deciso dal Covid-19

Patrick Cantlay Patrick Cantlay

Ha vinto Patrick Cantlay, che ha superato con un par alla prima buca di playoff Collin Morikawa, ma forse è il primo verdetto della storia del PGA Tour deciso dal Covid-19. Infatti resta il forte dubbio che non sarebbe certo finita in questo modo se lo spagnolo Jon Rahm, campione in carica, non fosse stato costretto al ritiro perché, dopo tre turni, è risultato positivo al Covid-19. Infatti l’iberico aveva sei colpi di vantaggio proprio sui due e stava dominando la scena in lungo e largo dall’alto di una forma straripante, regalandosi anche una “hole in one (buca 16, par 3, yards 183, ferro 8, secondo).

Comunque sul percorso del Muirfield Village Golf Club (par 72) di Dublin nell’Ohio è andata diversamente. Cantlay (275 - 69 67 68 71, -13) e Morikawa (66 72 66 71) non hanno brillato nel giro finale, che hanno condotto di pari passo con un 71 (-1), entrambi con quattro birdie e tre bogey), poi lo spareggio ha concesso il quarto titolo, e il secondo in questo evento dopo quello del 2019, al primo.

Cantlay, 29enne di Long Beach (California), alla 114ª partenza, è diventato il settimo plurivincitore della gara, è salito al vertice della classifica FedEx Cup e probabilmente entrerà nella top ten del ranking mondiale (la graduatoria verrà stilata al termine del Porsche European Open dell’European Tour, che finisce di lunedì). Ha ricevuto un assegno di 1.674.000 dollari su un montepremi è di 9.300.000 dollari e in quella buca di spareggio sono praticamente stati in ballo ben 660.300 dollari, ossia la differenza tra la prima moneta e quanto percepito da Morikawa ($ 1.013.700).

Al terzo posto con 277 (-11) Scottie Scheffler, al quarto con 278 (-19) il sudafricano Branden Grace, al quinto con 280 (-8) Patrick Reed e al sesto con 282 (-6) Max Homa, l’irlandese Shane Lowry e Jimmy Walker, autore con 65 (-7, sette birdie) del miglior score di giornata e uno dei quattro giocatori ad aver effettuato un round senza bogey, preceduto da Rickie Fowler e Brendan Steele (primo giro) e da Jordan Spieth (secondo). Cenni di ripresa dello stesso Fowler, 11° con 284 (-4) insieme a Xander Schauffele, e a braccetto in 18ª posizione con 287 (-1) Bryson DeChambeau, Jordan Spieth e il nordirlandese Rory McIlroy. Parecchio più indietro Justin Thomas, 42° con 291 (+3).

 

TERZO GIRO - Clamoroso colpo di sena al termine del terzo giro del Memorial Tournament (PGA Tour) al Muirfield Village Golf Club (par 72) di Dublin nell’Ohio. Lo spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale e leader con 198 (69 65 64, -18) che stava dominando nettamente la scena dall’alto dei sei compi di vantaggio su Collin Morikawa e su Patrick Cantlay (204, -12), è stato costretto al ritiro perché risultato positivo al Covid-19.

L’evoluzione - Jon Rahm lunedì scorso aveva comunicato al PGA Tour di essere entrato in contatto con una persona positiva al Covid-19 e da quel momento, secondo i protocolli, adottati, è stato sottoposto quotidianamente al test, E’ risultato negativo fino a quello effettuato al termine del secondo turno di cui Rahm ha avuto conto mentre stava disputando il terzo. Al termine ha effettuato un altro test che ha confermato la positività. E’ stato dunque escluso dal torneo e lo spagnolo è andato in isolamento, in conformità alle linee guida del CDC, e dovrà rimanervi fino a martedì 15 giugno.

Record in corso d’opera e “hole in one” - Rahm, con un gioco esemplare ha chiuso il terzo round con un 64 (-8, nove birdie, un bogey), miglior score di giornata, eguagliando con 198 il punteggio più basso del torneo dopo 54 buche (198 di Scott Hoch nel 1987) e con i sei colpi di margine il vantaggio più ampio sui secondi (sei colpi di Tiger Woods nel 2000). Vincendo avrebbe conseguito la doppietta di fila venti anni dopo lo stesso Woods (2000-2001).

Rari i casi di leader costretti ad abbandonare la scena. In precedenza era accaduto a Hunter Mahan, in vetta dopo tre round nel Canadian Open (2013), per raggiungere la moglie che era entrata in travaglio e nel 2015 a Erik Compton al comando dopo un giro nel Wyndham Championship che aveva lasciato per un infortunio alla caviglia.

Da ricordare che dopo la sospensione del secondo turno Rahm ha dovuto disputare 23 buche e nella parte relativa alla seconda frazione ha realizzato una “hole in one” alla buca 16, par 3 di 183 yards, utilizzando un ferro 8.

Tocca a Morikawa e Canlay - La palla ora passa a Morikawa, numero sei del World Ranking,  e a Cantlay (n. 15), due degli ultimi tre vincitori al Muirfield Village GC (il primo nel Workday Charity Open 2020 e il secondo nel Memorial Tournament 2019), che affronteranno insieme l’ultimo giro con tre colpi di vantaggio su Scottie Scheffler e sul sudafricano Branden Grace (207, -9). Quattro concorrenti che alla fine del terzo turno non si sognavano neanche lontanamente di poter competere per il titolo. Chance praticamente molto prossime allo zero per Max Homa, anche se quinto con 210 (-6).

Solo ruoli da comprimari di lusso per Patrick Reed, numero 9 al mondo, sesto con 211 (-5), Xander Schauffele (n. 5), 10° con 212 (-4), Jordan Soieth e Rickie Fowler, 18.i con 214 (-2), e per il nordirlandese Rory McIlroy (n. 8), 22° con 215 -1). Ancora più indietro Justin Thomas (n. 2) e Bryson DeChambeau (n. 4), 29.i con 216 (par). Ammessi gli spettatori e servizio a parte per i non vaccinati che possono avere l’opportunità farsi vaccinare con il Johnson & Johnson. Il montepremi è di 9.300.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - I ritardi accumulati nel primo giro, sospeso per maltempo, non hanno consentito la conclusione del secondo nel Memorial Tournament (PGA Tour) al Muirfield Village Golf Club (par 72) di Dublin nell’Ohio, dove 44 giocatori, dei 118 rimasti in gara, sono stati fermati prima che potessero giungere in club house.

La classifica provvisoria è destinata ad essere modificata, anche sensibilmente, nella parte alta a iniziare dalla prima posizione, occupata da Patrick Cantlay con 136 (69 67, -8) colpi, autore di un 67 (-5, sei birdie, un bogey), che rischia di lasciare la leadership allo spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale e campione in carica, che ha lo stesso “meno otto”, ma con cinque buche da giocare. E’ al terzo posto Scottie Scheffler con 138 (-6) e si trova al quarto con 139 (-5) il messicano Carlos Ortiz, ma Max Homa (stoppato alla 14ª), Xander Schauffele (12ª) e Rickie Fowler (11ª), che lo affiancano a “meno 5”, hanno addirittura l’opportunità di raggiungere Cantlay.

In difficoltà Collin Morikawa, leader dopo un turno con 66 (-6) e sceso in ottava posizione con “meno 4” dopo un parziale di “+2” sulle 12 buche giocate. E’ in 21ª con “meno 2” dopo 13 buche Justin Thomas, numero due del mondo, e hanno concluso senza brillare Bryson DeChambeau, 34° con 143 (-1), e Rory McIlroy, 43° con 144 (par). Ammessi gli spettatori e servizio a parte per i non vaccinati che possono avere l’opportunità farsi vaccinare con il Johnson & Johnson. Il montepremi è di 9.300.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Il maltempo ha condizionato la prima giornata del Memorial Tournament (PGA Tour) al Muirfield Village Golf Club (par 72) di Dublin nell’Ohio, dove il gioco è stato interrotto due volte e poi definitivamente sospeso con soltanto 60 dei 120 partenti che hanno potuto completare il giro.

La classifica provvisoria, naturalmente, sarà soggetta a modifiche anche sensibili, sebbene, almeno per quanto riguarda la leadership, il 66 (-6, sette birdie, un bogey) di Collin Morikawa, numero 6 mondiale, sembra uno score piuttosto solido e difficile da battere, specie se le condizioni meteo non dovessero migliorare alla ripresa del gioco. I primi tredici della graduatoria hanno tutti concluso il round e Adam Long occupa il secondo posto con 67 (-5) colpi, mentre sono al terzo con 68 (-4), Xander Schauffele, numero 5, Bo Hoag, il canadese Nick Taylor e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello.

Tra i sette concorrenti in settima posizione con 69 (-3) lo spagnolo Jon Rahm, numero tre del World Ranking, campione in carica che cerca la doppietta consecutiva per emulare Tiger Woods, l’ultimo a riuscirci in questo torneo nel 2001, Justin Thomas, numero 2, e il redivivo Rickie Fowler. Si è ritirato per un infortuno al braccio sinistro Matt Kuchar.

Ammessi gli spettatori e servizio a parte per i non vaccinati che possono avere l’opportunità farsi vaccinare con il Johnson & Johnson. Il montepremi è di 9.300.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Sette tra i primi dieci giocatori mondiali nel Memorial Tournament  (3-6 giugno) al Muirfield Village Golf Club  di Dublin nell’Ohio, e spettatori non ancora vaccinati ai quali sarà data l’opportunità di farlo con il Johnson & Johnson. Il golf al top dell’adeguamento in tempi di pandemia.

Difende il titolo lo spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale, nel torneo che lo scorso anno lo portò per la prima volta in cima al mondo golfistico e che ha la possibilità di fare la doppietta consecutiva, prodezza che non riesce dal 2001, da quando la compì Tiger Woods, recordman della gara con cinque vittorie. Proveranno a impedirgli il bis in primis gli altri della top ten del World Ranking in campo: Justin Thomas (n. 2), Bryson DeChambeau (n. 4), a segno nel 2018, Xander Schauffele (n. 5), che comunque non sembra in un gran periodo, Collin Morikawa (n. 6), il nordirlandese Rory McIlroy (n. 8) e Patrick Reed (n. 9). Assenti Dustin Johnson (n. 1), Brooks Koepka (n. 7) e l’inglese Tyrrell Hatton (n. 10), oltre a Phil Mickelson e a Francesco Molinari, alle prese con i problemi alla schiena.

Nel field anche Tony Finau, Rickie Fowler, Bubba Watson, il giapponese Hideki Matsuyama, vincitore del Masters, il norvegese Viktos Hovland e il coreano Sungjae Im. Il montepremi è di 9.300.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il Memorial Tournament sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: giovedì 3 giugno e venerdì 4, dalle ore 21 alle ore 1; sabato 5, dalle ore 18,30 alle ore 24; domenica 6, dalle ore 18 alle ore 24. Eurosport 2: dirette agli stessi orari di GOLFTV, ma potrebbero essserci delle variazioni. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini e di Federico Colombo.

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