19 Giugno 2023

U.S. Open: a sorpresa Wyndham Clark

Wyndham Clark (Credit U.S. Open) Wyndham Clark (Credit U.S. Open)

Vittoria a sorpresa, ma meritata di Wyndham Clark nella 123ª edizione dell’US Open, il terzo Major stagionale che ha concluso con 270 (64 67 69 70, -10) colpi superando due campioni quali Rory McIlroy, numero tre mondiale, secondo con 271 (-9), e Scottie Scheffler, numero 1, terzo con 273 (-7).

Sul percorso del Los Angeles Country Club (North Course, par 70), a Los Angeles in California, a Clark, leader nel terzo turno insieme a Rickie Fowler, dopo aver iniziato in terza posizione ed essere passato per la seconda, è bastato un round nel 70 del par (quattro birdie, quattro bogey) per avere la meglio, ma non senza qualche brivido con quei due bogey segnati alle buche 15 e 16 che avrebbero potuto costringerlo quanto meno a un playoff. McIlroy e Scheffler, anche loro ancorati a un 70, non sono riusciti a cambiare passo: il nordirlandese ha segnato un birdie in avvio e un bogey alla 14ª, incapace nelle quattro buche rimanenti di trovare il birdie della speranza, mentre a Scheffler i due birdie nelle ultime sei buche sono serviti solo a ritornare in par, dopo un birdie e tre bogey precedenti, salvaguardando la terza piazza.

Clark, 29enne di Denver (Colorado) alla 137ª gara sul tour, ha firmato il secondo titolo sul circuito dopo quello nel Wells Fargo Championship di maggio. E’ stato il 55° giocatore a imporsi nell’US Open da leader o coleader dopo 54 buche e per la prodezza ha ricevuto un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20 milioni di dollari. Inoltre è salito dal 32° al 13° posto del World Ranking e dal 10° al quarto nella graduatoria della FedEx Cup. In precedenza ha partecipato a sei Major con un 75° e un 76° posto e subendo quattro tagli. Non ha mai giocato il Masters.

Quanto a McIlroy è alla 19ª top ten da quando si è imposto nel suo ultimo Major (PGA Championship, 2014), mentre Scheffler, saldamente al comando della classifica mondiale, nei primi tre tornei stagionali del Grande Slam è sempre giunto tra i primi dieci (10° Masters, 2° PGA Championship).

Al quarto posto con 274 (-6) l’australiano Cameron Smith e al quinto con 275 (-5) l’inglese Tommy Fleetwood, l’australiano Min Woo Lee e Rickie Fowler, dodicesimo giocatore a mancare il successo nel torneo dopo essere stato in vetta nei primi tre round. Al 10° con 277 (-3) Xander Schauffele, Dustin Johnson e Jon Rahm e al 17° con 279 (-1) Brooks Koepka e Matt Fitzpatrick, che difendeva il titolo. E’ uscito al taglio, caduto a 142 (+2), Francesco Molinari, 92° con 145 (72 73, +5), e stessa sorte per Jordan Spieth (143, +3), Justin Thomas (154, +14) e per Phil Mickelson (143, +3), per il quale a 53 anni probabilmente sono svanite definitivamente le possibilità di completare il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo palmarés e dove si è classificato sei volte secondo.

Nel corso della gara sono state realizzate tre “hole in one” tutte alla buca 15, par 3 di 124 yards. Nel primo giro gli autori sono stati Sam Burns (32° con 283, +3) e Matthieu Pavon (out al taglio con 149, +9), entrambi alla prima prodezza sul tour. Nel secondo round è andato a segno dal tee Fitzpatrick, unico ad aver segnato nell’evento la “buca in uno” da defender. E’ stata la prima volta in cui si sono verificate tre ace alla stessa buca nell’US Open a partire dal 1989 (Oak Hill Country Club di Rochester).

 

TERZO GIRO - Equilibrio e spettacolo a Los Angeles dove, dopo il terzo round dello US Open, Rickie Fowler (62 68 70) è stato raggiunto in vetta alla classifica da Wyndham Clark (64 67 69). In California i due americani guidano la classifica con 200 (-10) colpi, uno di vantaggio nei confronti del nordirlandese Rory McIIroy, terzo con 201 (-9) e già vincitore di questo torneo nel 2011.

Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), in lizza per il titolo, nel terzo Major maschile del 2023, c'è anche Scottie Scheffler. Lo statunitense, numero 1 al mondo, è quarto con 203 (-7) dopo un "moving day" chiuso in 68 (-2) colpi e avvalorato da un eagle show realizzato alla buca 17 (par 4) da 196 yards (179 metri). E ora Scheffler sogna di emulare Tiger Woods, grande assente quest'anno e l'unico ad aver fatto suo lo US Open da leader del world ranking.

Classifica corta in California dove Harris English è quinto con 204 (-6). Dietro di lui ecco Dustin Johnson (campione nel 2016 e golfista più pagato al mondo, secondo Forbes, negli ultimi 12 mesi) e Xander Schauffele, sesti con 205 (-5). Mentre non sembra avere alcuna chance per bissare l'impresa dello scorso anno l'inglese Matt Fitzpatrick, 15° con 209 (-1) dopo una rimonta che lo ha visto guadagnare 24 posizioni. Più indietro Brooks Koepka. Ventesimo con 210 (par), l'americano quest'anno si è prima classificato secondo al The Masters e poi ha trionfato al PGA Championship. Gara complicata per Jon Rahm. Lo spagnolo, a segno nel 2021, è 38° con 212 (+2).  E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 92° con 145 (+5).

 

SECONDO GIRO - Primi verdetti a Los Angeles nella 123ª edizione dello US Open. In California, nel terzo Major maschile del 2023, a metà gara in testa con uno score di 130 (62 68, -10) colpi c'è Rickie Fowler. L'americano, che ha eguagliato il miglior score nella storia della competizione dopo 36 buche, nei primi due round ha realizzato 18 birdie (contro otto bogey) e precede in classifica il suo connazionale Wyndham Clark, secondo con 131 (-9) davanti a un altro statunitense, Xander Schauffele, terzo con 132 (-8) come il nordirlandese Rory McIlroy, vincitore nel 2011. E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 92° con 145 (+5).

Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), è invece al sesto posto con 134 (-6) Dustin Johnson. L'ex numero 1 al mondo, campione nel 2016 e golfista più pagato degli ultimi 12 mesi, secondo Forbes, è tallonato da Scottie Scheffler (leader del world ranking), ottavo con 135 (-5). Più indietro l'australiano Cameron Smith, decimo con 136 (-4). Per quel che riguarda gli altri big, Brooks Koepka, l'ultimo a vincere consecutivamente lo US Open nel 2017 e nel 2018, re quest'anno del PGA Championship e secondo al The Masters, occupa la 30ª piazza con 140 (par).

Alle sue spalle c'è Matt Fitzpatrick. Campione in carica l'inglese, 39° con 141 (+1), ha realizzato la terza "hole in one" della competizione (dopo quelle firmate nel primo round rispettivamente da Matthieu Pavon e Sam Burns), sempre alla buca 15 (par 3 di 124 yards, 113 metri). E' la prima volta dal 1989 (Oak Hill Country Club di Rochester) che allo US Open vengono firmate tre 'hole in one' nella stessa buca.

Supera il taglio, con l'ultimo punteggio utile, anche Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 2 mondiale che ha fatto suo questo evento nel 2021, è solo 49° con 142 (+2). Diversi, invece, i protagonisti annunciati usciti al taglio: da Phil Mickelson (143, +3), che ha perso nuovamente l'occasione di completare il Grande Slam, a Jordan Spieth (143, +3), campione nel 2015. Senza dimenticare Justin Rose (144, +4) e Justin Thomas (154, +14).

 

PRIMO GIRO - L'inizio da record di Xander Schauffele e Rickie Fowler, entrambi leader con 62 (-8) colpi. Le buone prove di Dustin Johnson, Rory McIlroy, Scottie Scheffler e Bryson DeChambeau. E ancora: luci e ombre per Jon Rahm, falsa partenza per Francesco Molinari e due "hole in one". E' successo di tutto a Los Angeles nel primo round dello US Open. Terzo Major maschile del 2023, il primo dopo la pace tra circuiti, ha visto gli americani Schauffele e Fowler eguagliare il punteggio più basso dal 2017 (Branden Grace nel terzo round del The Open) in un evento del Grande Slam. Dieci birdie e due bogey per Fowler, prova bogey free con otto birdie per Schauffele.

Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), Johnson (il golfista più pagato al mondo, secondo Forbes, degli ultimi 12 mesi), già vincitore nel 2016, è ora terzo con 64 (-6) al fianco di un altro statunitense: Wyndham Clark. Parla americano il leaderboard, con Brian Harman quinto con 65 (-5) al pari del nordirlandese Rory McIlroy, campione nel 2011. Sorride pure Scheffler. Il numero 1 mondiale condivide la settima piazza (67, -3), tra gli altri, con DeChambeau, a segno nel 2020. Sono invece 25.i con 69 (-1), Rahm (vincitore nel 2021), Viktor Hovland e Phil Mickelson che, all'età di 53 anni, sogna di completare il Grande Slam in un evento a lui stregato che lo ha visto classificarsi per sei volte secondo. Stesso score pure per Sam Burns che, alla buca 15 (par 3), da 124 yards (113 metri), ha realizzato il suo primo ace in carriera.

Esattamente come il francese Matthieu Pavon, 56° con 71 (+1), che sempre alla 15 ha firmato per primo la 'hole in one'. Al 56° posto ecco pure Matt Fitzpatrick, che difende il titolo, e Brooks Koepka. Re quest'anno del PGA Championship, secondo al Masters e campione dello US Open sia nel 2017 che nel 2018, Koepka (asso della Superlega araba) non ha cominciato al meglio la sua gara. In ritardo Francesco Molinari. L'azzurro, 83° con 72 (+2), ha siglato tre birdie con cinque bogey, di cui tre consecutivi.

 

LA VIGILIA - Un titolo prestigioso, un nuovo capitolo della contesa per il trono mondiale, l’élite del golf nuovamente a confronto e il primo Major in un clima diverso dopo gli accordi tra i maggiori circuiti e il PIF, fondo sovrano dell’Arabia Saudita che finanzia la Superlega Araba. È l’U.S. Open, il terzo evento stagionale del Grande Slam giunto alla 123ª edizione, in programma dal 15 al 18 giugno sul percorso del Los Angeles Country Club (North Course), a Los Angeles in California, dove sarà Francesco Molinari a difendere i colori azzurri.

Al via i migliori giocatori del mondo, compresi 29 tra i primi 30 del World Ranking, con Scottie Scheffler che difende la leadership nel World Ranking, e Jon Rahm, vincitore del torneo nel 2021 e del Masters quest’anno, che vuole riprendersela in un duello senza fine. Il tutto in un contesto in cui sono in tanti a proporsi per il successo, compresi almeno sei dei dieci past winner in gara. A iniziare da Rory McIlroy (2011), in crescendo di condizione e con tre top ten nelle ultime tre uscite sul PGA Tour, autore dello score più basso dell’evento con 268, in assoluto e rispetto al par (-16). Sembra però avere qualcosa in più Brooks Koepka, a segno nel PGA Championship, che cerca la terza vittoria, dopo la doppietta di fila (2017-2018), prerogativa di pochi giocatori, per avvicinarsi al quartetto che saputo fare meglio di tutti con quattro titoli: Willie Anderson (unico a firmare la tripletta di fila dal 1903 al 1905), Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus.

Difende il titolo Matt Fitzpatrick, 28enne di Sheffield, due successi sul PGA Tour e sette sul DP World Tour al netto del Major, che ha buone possibilità di ripetersi, anche alla luce del recente successo nel RBC Heritage, così come tra gli ex vincitori possono dire la loro Bryson DeChambeau (2020), Dustin Johnson (2016) e Jordan Spieth (2015). Difficile invece che possano riproporsi Gary Woodland (2019), Martin Kaymer (2014) e Justin Rose (2013).

Nelle previsioni della vigilia trovano posto Patrick Cantlay, Viktor Hovland, Xander Schauffele, Cameron Smith e Justin Thomas con altri candidati al ruolo di outsider quali Tony Finau, Sam Burns, Collin Morikawa e Sungjae Im, per citarne alcuni. Poco credito, invece, alla possibilità che Phil Mickelson possa divenire il sesto giocatore a chiudere il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo palmarès e in cui per sei volte è giunto secondo. Compirà 53 anni il 16 giugno e diventerebbe di gran lunga il giocatore più anziano a firmare l’albo d’oro, prerogativa che ora è di Hale Irwin, il quale nel 1990 aveva però 45 anni e 15 giorni. Nel golf tuttavia può accadere di tutto.

Assente Tiger Woods. Era scontato, ma fa lo stesso notizia perché comunque, anche se l’età avanza e i suoi problemi fisici non gli danno tregua, lascia sempre l’impressione che manchi qualcosa alla completezza dell’evento. Dei primi 30 nel ranking non ci sarà solo lo sfortunato Will Zalatoris, ancora ai box per infortunio.

Molinari - Francesco Molinari partecipa per la 13ª volta al torneo e per la 52ª a un Major. L’U.S. Open è l’unico in cui non è mai entrato tra i top ten, con migliori piazzamenti nel 2021 (13°) e nel 2019 (16°). Ha necessità di ritrovare quel gioco che aveva mostrato a inizio stagione, protagonista nella vittoriosa Hero Cup, da capitano del Team dell’Europa Continentale e come giocatore, e con il quinto posto nell’Abu Dhabi Championship. Poi la sua condizione è andata declinando fino alle ultime due uscite al taglio. E un Major offre le motivazioni giuste per risalire.

Le partenze - Nei primi due giri Molinari sarà in terna con Bryson DeChambeau e Tyrrell Hatton, mentre Scottie Scheffler giocherà con Max Homa e Collin Morikawa e Jon Rahm con Viktor Hovland e Xander Schauffele. Insieme a Rory McIlroy vi saranno Hideki Matsuyama e Brooks Koepka.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’U.S. Open verrà teletrasmesso in diretta sui canali Sky e in streaming su NOW ai seguenti orari. Giovedì 15 giugno, dalle ore 16,15 alle ore 2 su Sky Sport Golf e su NOW e dalle 16,15 alle ore 20,45 su Sky Sport Uno. Alle ore 15,45 Studio Golf su Sky Sport 24 e su NOW. Venerdì 16: dalle ore 16,15 alle ore 2 su Sky Sport Golf e su NOW e dalle ore 17,30 alle ore 20,45 su Sky Sport Uno. Alle ore 15,45 Studio Golf su Sky Sport 24 e su NOW. Sabato 17: dalle ore 19 alle ore 5 su Sky Sport Golf e su NOW e dalle ore 0,15 alle ore 5 su Sky Sport Uno. Alle ore 18,15 Studio Golf su Sky Sport 24 e su NOW. Domenica 18: dalle ore 18,15 alle ore 4 su Sky Sport Golf e su NOW e dalle ore 23 alle ore 4 su Sky Sport Uno. Alle ore 17,45 Studio Golf su Sky Sport 24 e su NOW. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Marco Cogliati e Michele Gallerani. “Studio Golf” condotto da Francesca Piantanida.

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