Seconda gara stagionale del Legends Tour che si trasferisce alle Isole Barbados per il Barbados Legends Hosted by Ian Woosnam (25-27 aprile), che avrà luogo sul percorso dell’Apes Hill Barbados Golf Resort & Community, a Holetown, dove sarà in gara Emanuele Canonica.
Difende il titolo l’inglese Peter Baker, che lo scorso anno superò al playoff l’australiano Scott Hend, il quale nell’occasione proverà a prendersi la rivincita. Al via quasi tutti i migliori giocatori del circuito “over 50” tra i quali tre vincitori di Major: il gallese Ian Woosnam, tra gli sponsor dell’evento, l’americano Shaun Micheel e il neozelandese Michael Campbell.
Nel field, anche loro tra i favoriti come i citati, il brasiliano Adilson Da Silva, al vertice dell’ordine di merito 2024, gli inglesi Simon Griffiths, vincitore del precedente Staysure Marbella Legends in Spagna, e Robert Coles, i sudafricani James Kingston e Keith Horne, il tedesco Thomas Gogele, a segno nel Sergio Melpignano Senior Italian Open del 2024, gli svedesi Joakim Haeggman e Mikael Lundberg e lo statunitense Clark Dennis. Canonica ha partecipato anche al precedente evento spagnolo dove si è classificato al 41° posto.
Difende il titolo l'inglese Peter Baker in un field con i migliori over 50
PROSSIMO SERVIZIO AL TERMINE DEL TORNEO
Il LET Access si trasferisce dalla Francia in Marocco, dove si svolge dal 25 al 27 aprile il Madaef Golfs Ladies Open, secondo evento stagionale del circuito al quale partecipano cinque giocatrici italiane: Maria Vittoria Corbi, Marta Spiazzi, Carolina Caminoli, Emma Lundgren e la dilettante Ilaria Cova.
Sul percorso del Golf Lacs Saidia, nella città da cui il circolo prende il nome, proverà a concedere il bis, dopo il successo nel precedente Terre Blanche Ladies Open, la danese Amalie Leth-Nissen, in un contesto che comprende altre agguerrite concorrenti come le spagnole Amaia Latorre e Marina Escobar Domingo, la ceca Patricie Mackova, la finlandese Elina Saksa, l’olandese Lauren Holmey, l’inglese Gemma Clews, le francesi Charlotte Liautier e Lucie André, la svedese Andrea Lignell, l’austriaca Katharina Muehlbauer, la nordirlandese Olivia Mehaffey, la tedesca Leonie Harm e la forte dilettante svizzera Natalie Armbruester, terza in Francia.
Maria Vittoria Corbi, appena passata al professionismo, è reduce dal 18° posto a Tourrettes, mentre dovranno riscattare il taglio subito nell’occasione Carolina Caminoli ed Emma Lundgren. Sono al debutto stagionale Marta Spiazzi e Ilaria Cova. Il montepremi è di 50.000 euro.
In campo Corbi, Spiazzi, Caminoli, Lundgren e la dilettante Cova
Sono iniziati in Piemonte i Campionati Internazionali d’Italia maschili e femminili dove sono a confronto 209 concorrenti, 120 ragazzi e 89 ragazze, in rappresentanza di 18 nazioni.
Nel torneo maschile, sul percorso Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano Torinese, hanno preso il largo nel primo giro Michele Ferrero (CG Torino) e il francese Louka Morin, che conducono con 65 (-7) colpi, tre di vantaggio su Pietro Boeris, Carlo Melgrati, sul francese Octave Bailo e sul portoghese Pedro Alfonso Mendes, terzi con 68 (-4). In settima posizione con 69 (-3) Riccardo Rovatti e lo svizzero Jean Leon Aechlimann e in nona con 70 (-2) Alessio Battista, Giampaolo Gagliardi, Luca Bianchi, Filippo Zeroli e l’elvetico Michel Fridolin.
Nella gara femminile, ospitata dal Golf Club Margara (par 72) di Fubine Monferrato (Alessandria), terzetto al vertice con 69 (-3) composto da Laura Ruggeri (Molinetto CC), dall’irlandese Anna Abom e dalla svizzera Mana Hersperger. Quattro italiane alle loro spalle: Francesca Pencelli, quarta con 70 (-2), Ginevra Coppa, quinta con 71 (-1), Paris Appendino, sesta con 72 (par), e Natalia Aparicio, settima con 73 (+1) insieme alla francese Melliyal Schmitt e all’elvetica Carlotta Locatelli. Al decimo posto con 74 (+2) Gemma Simeoni, Chiara Cornetti e la transalpina Tina Genoulaz.
I due tornei si svolgono sulla distanza di 72 buche. In entrambi, dopo 54, coloro che occuperanno i primi 60 posti in graduatoria, e i pari merito al 60° posto, accederanno al turno conclusivo.
LA VIGILIA - Doppio show in Piemonte dove sui percorsi del Royal Park I Roveri e del Golf Club Margara si svolgono dal 24 al 27 aprile i Campionati Internazionali d’Italia, rispettivamente maschili e femminili. Le due importanti competizioni, oltre a mettere a confronto i talenti emergenti del panorama agonistico internazionale, rappresentano una vetrina di rilievo per rafforzare il messaggio dell'Italia come destinazione di alto profilo nell'ambito del turismo golfistico.
Nel torneo maschile, al Royal Park I Roveri di Fiano Torinese, saranno sul tee di partenza 120 concorrenti provenienti, oltre che dall’Italia, da altri tredici Paesi: Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Turchia, Francia, Portogallo, Danimarca, Austria, Liechtenstein, Inghilterra, Finlandia, Stati Uniti e Giappone.
I giocatori italiani, che si sono affermati quattro volte nelle ultime sei edizioni, proveranno a ripetersi e tra i tanti che hanno le carte in regola per puntare in alto citiamo Filippo Ponzano (CG Torino), past winner nel 2022, Massimiliano Campigli e Michele Ferrero, stesso club, Giovanni Binaghi e Luca Rimauro (GC Monticello), Julien Paltrinieri (Bogogno GR), vincitore del Campionato Nazionale Match Play/Trofeo G. Silva, Carlo Melgrati (Franciacorta GC), Sebastiano Moro (Golf della Montecchia), Giovanni Bernardi (GC Margara), Bruno Frontero e Paolo Perrino (Royal Park I Roveri), Giampaolo Gagliardi (Olgiata GC), Federico Randazzo (Sicilia’s Picciolo) e Carlo Roman (GC Verona). Numerosi altri, però, possono recitare un ruolo da protagonisti. Tra i partecipanti stranieri da seguire, in particolare, i francesi Tom De Herrypon e Octave Bailo, l’inglese Max Hopkins, i tedeschi Simon Haas e Nils-Levi Bock, gli svizzeri Alexander Brand e Mischa Candinas, il ceco Stepan Plasek, il giapponese Leo Uraki e lo statunitense Konner Kubica.
La gara femminile al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) vedrà in campo 91 giovani in rappresentanza di dodici nazioni: Turchia, Polonia, Austria, Svizzera, Francia, Svezia, Slovenia, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Irlanda e Italia.
Nel field buona parte delle migliori giocatrici azzurre tra le quali ricordiamo Guia Vittoria Acutis (Castelconturbia), a segno nel Campionato Nazionale Match Play/Trofeo G. Silva e seconda nel Trophée Esmond ai recenti Internationaux de France U21 Filles, Natalia Aparicio (Asolo GC), vincitrice del Trophée Cartier nello stesso evento, le compagne di circolo Matilde Partele e Noa Zocco, quindi Paris Appendino e Giulietta Bertero (CG Torino), Ginevra Coppa e Alice Alexandra Negroni (GC Villa Condulmer) e Matilde Zocchi (Royal Park I Roveri). Tra le straniere la svizzera Yana Beeli, l’austriaca Julia Bauer, le francesi Margaux Brejo e Victoire Fouillet, la svedese Elva Holmgren e la ceca Amalie Tauer. L’ultima italiana a imporsi nella gara è stata Francesca Fiorellini (2023).
I due tornei si svolgono sulla distanza di 72 buche. In entrambi, dopo 54, coloro che occuperanno i primi 60 posti in graduatoria, e i pari merito al 60° posto, accederanno al turno conclusivo.
Tra i leader del primo giro gli italiani Michele Ferrero e Laura Ruggeri
Benedetta Moresco, dopo una bella prestazione tutta in rimonta, si è classificata all’11° posto con 273 (71 69 68 65, -15) nel JM Eagle LA Championship disputato sul percorso sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California. E’ il suo miglior risultato sul LPGA Tour.
Ha ottenuto con 267 (68 63 68 68, -21) il primo titolo sul circuito la svedese Ingrid Lindblad, che ha chiuso la gara con un 68 (-4, sei birdie, due bogey) e che ha avuto via libera dalla giapponese Akie Iwai, la quale ha segnato un bogey alla 18ª buca (seconda con 268, -20). A terzo posto con 269 (-19) Lauren Coughlin, la tedesca Esther Henseleit e la nipponica Miyu Yamashita e al sesto con 270 (-18) l’altra giapponese Nasa Hataoka. Al nono con 272 (-16) la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul, numero due mondiale, e l’australiana Hannah Green, vincitrice del torneo nelle ultime due edizioni. Ha ceduto nel finale Nelly Korda, numero uno del Rolex Ranking, da quinta a 16ª con 274 (-14) dopo un 72 (par).
Karin Ingrid Andrea Lindblad, 25enne di Halmstad, dopo un’ottima carriera da dilettante è passata al professionismo nel 2024 e ha firmato il successo appena alla terza gara disputata con la ‘carta’ per il circuito. Nel suo palmarès anche una vittoria sull’Epson Tour e due sul Nordic Golf Tour. Per l’exploit è stata gratificata con un assegno di 562.500 dollari su un montepremi di 3.750.000 dollari.
Benedetta Moresco, 23enne vicentina cresciuta golfisticamente nel Golf Club Padova, con un round conclusivo in 65 (-7), terzo punteggio di giornata, ha completato la sua rimonta, sfiorando la top ten, dopo aver iniziato dall’81° posto ed essere passata per il 61° e il 39°. Come detto, è stata la sua miglior prestazione sul tour femminile statunitense, dove ha già giocato nel 2024 e per il quale quest’anno ha avuto ‘la ‘carta’ con la 18ª posizione nella Q-Series Final Qualifying Stage.
TERZO GIRO - La svedese Ingrid Lindblad (199 - 68 63 68, -17) è stata raggiunta in vetta alla classifica del JM Eagle LA Championship dalla giapponese Akie Iwai (199 - 66 69 64) e dalla statunitense Lauren Coughlin (199 - 66 67 66). Nel torneo dl LPGA Tour, che si sta svolgendo sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California, ha recuperato 22 posizioni Benedetta Moresco, da 61ª a 39ª con 208 (71 69 68, -8), dopo un 68 (4, sei birdie, due bogey).
Il trio di testa, a un giro dal termine, precede di due colpi la coreana Ina Yoon, quarta con 201 (-15). Al quinto posto con 202 (-14) Nelly Korda, numero uno mondiale, la nipponica Rio Takeda e l’australiana Minjee Lee, all’ottavo con 203 (-13) la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul, numero due del Rolex Ranking, e al 12° con 205 (-11) l’australiana Hannah Green, campionessa in carica, che non ha più l’opportunità di conquistare il titolo per la terza volta consecutiva. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.
SECONDO GIRO - La sudafricana Ashleigh Buhai (Simon da nubile) è rimasta al comando con 131 (63 68, -13) nel JM Eagle LA Championship, ma è cambiata la sua compagna di viaggio, che ora è la svedese Ingrid Lindblad (131 - 68 63). Nel torneo dl LPGA Tour, che si sta svolgendo sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California, Benedetta Moresco, unica italiana in gara, ha evitato il taglio risalendo dall’81° al 61° posto con 140 (71 69, -4), dopo un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey).
In terza posizione con 132 (-12) l’australiana Minjee Lee, in quarta con 133 (-11) Lauren Coughlin, la giapponese Miyu Yamashita e la cinese Yan Liu, in vetta con la Buhai dopo un round, e in settima con 134 (-10) Andrea Lee, la thailandese Pajaree Anannarukarn e le coreane Jin Hee Im, Sei Young Kim e Jenny Shin. Al 12° posto con 135 (-9) Nelly Korda, numero 1 mondiale, e la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul, numero 2, e al 20° con 136 (-8) l’australiana Hannah Green, vincitrice negli ultimi due anni e che difficilmente potrà fare il tris, anche se ha recuperato 24 posizioni. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.
PRIMO GIRO - La sudafricana Ashleigh Buhai e la cinese Yai Liu sono al comando con 63 (-9) colpi nel JM Eagle LA Championship, evento del LPGA Tour iniziato sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California, dove Benedetta Moresco, unica italiana in gara, è 81ª con 71 (-1) e deve cambiare passo nel secondo round per evitare il taglio.
La coppia di testa precede la svedese Frida Kinhult, terza con 64 (-8), e sono al quarto posto con 65 (-7) le coreane In Gee Chun, Jenny Shin e Jeongeun Lee6 (in numero nel cognome è dovuto a casi di omonimia), la cinese Miranda Wang e la svedese Madelene Sagstrom, a segno nel precedente T-Mobile Match Play. Al 15° con 67 (-5) Nelly Korda, numero 1 mondiale, e solo al 44° con 69 (-3) l’australiana Hannah Green, vincitrice delle ultime due edizioni della gara. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.
LA VIGILIA - Benedetta Moresco, alla quarta gara stagionale, prende parte alla settima edizione del JM Eagle LA Championship (17-20 aprile) sul percorso de El Caballero Country Club, a Los Angeles in California.
Nell’ottavo evento del LPGA Tour 2025 difende il titolo l’australiana Hannah Green, che si è imposta per due anni consecutivi. La 28enne di Perth, numero 5 della classifica mondiale, ha un buon palmarès che comprende sei vittorie sul circuito, con un Major, tre sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e quattro sull’ALPG di casa.
E’ tra le favorite in un contesto dove figurano altre sei tra le prime dieci giocatrici del Rolex Ranking a iniziare da Nelly Korda, numero 1, due top ten in quattro partecipazioni, ma non ancora ai suoi livelli. Sembrano in migliore condizione Atthaya (Jeeno) Thitikul (n. 2), a segno nel Ladies European Tour (PIF Saudi Ladies International), e Angel Yin (n. 8), che ha fatto suo l’Honda Thailand, ma possono dire la loro anche Lilia Vu (n. 4), la giapponese Ayaka Furue (n. 7) e la coreana Haeran Ryu (n. 10). Da seguire anche altre quattro vincitrici nell’anno, Yealimi Noh, la coreana Hyo Joo Kim, la giapponese Rio Takeda e la svedese Madelene Sagstrom - sul gradino più alto del podio nel T-Mobile Match Play - così come tre past winner della gara, la nipponica Nasa Hataoka (2022), la canadese Brooke M. Henderson (2021) e l’australiana Minjee Lee (2019).
Benedetta Moresco, 23enne vicentina cresciuta golfisticamente nel Golf Club Padova, cerca riscatto per il taglio subito nel Ford Championship, dopo aver concluso a metà classifica i primi due eventi a cui ha partecipato. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.
L'azzurra ha ottenuto il suo miglior risultato sul circuito
Il cinese Ashun Wu, dopo una gran rimonta finale, ha vinto con 270 (68 70 67 65, -14) colpi il Volvo China Open risalendo dall’ottava posizione. Nella 30ª edizione del torneo che il DP World Tour ha organizzato in combinata con il China Tour sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71), a Shanghai in Cina, Wu, che aveva fatto suo l’evento nel 2015, ha superato l’inglese Jordan Smith, secondo con 271 (-13), e il tedesco Jannik Paul, terzo con 272 (-12).
Al quarto posto con 273 (-11) lo spagnolo Eugenio Chacarra, con un passato sulla LIV Golf, e a completare il trionfo dei giocatori di casa, Zecheng Dou e Haotong Li, in vetta con lo stesso Chacarra dopo 54 buche e past winner nel 2016. Al settimo con 274 (-10) il finlandese Tapio Pulkkanen e solo al 26° con 281 (-3) Adrian Otaegui, campione uscente. Spagnolo di nascita, gioca ora sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti e spera in tal modo di poter partecipare alle Olimpiadi.
Dei due azzurri in campo Edoardo Molinari si è classificato 36° con 283 (69 67 74 73, -1), cedendo nei due round conclusivi dopo un buon inizio. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 88° con 147 (73 74, +5).
Ashun Wu, 39enne di Xiamen, ha ottenuto il quinto titolo sul DP World Tour per un palmarès che ne comprende anche due sul Japan Golf Tour. Nell’ultimo giro ha messo fuori gioco gli avversari con un 65 (-6, sette birdie, un bogey), miglior parziale del turno. Per l’exploit ha ricevuto un assegno 433.500 dollari su un montepremi di 2.550.000 dollari
TERZO GIRO - Nel terzo giro del Volvo China Open sono rimasti al vertice con 201 (-12) il cinese Haotong Li (69 63 69) e lo spagnolo Eugenio Chacarra (65 67 69), mentre si è distaccato il terzo leader dopo due turni, il finlandese Tapio Pulkkanen, ora quarto con 203 (-10) insieme al tedesco Yannik Paul e al cinese Zecheng Dou.
Sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71) a Shanghai in Cina, sarà in corsa per il titolo, oltre ai citati, anche il thailandese Kiradech Aphibarnrat, terzo con 202 (-11), e hanno chance anche l’inglese Jordan Smith, settimo con 204 (-9), e altri due giocatori di casa, Ashun Wu e Zhengkai Bai, ottavi con 210 (-8).
Non ne ha, invece, Edoardo Molinari, sceso dal sesto al 28° posto con 210 (69 67 74, -3). Fuori gioco pure Adrian Otaegui, stesso score dell’azzurro, campione in carica. Lo spagnolo gioca ora sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti e spera in tal modo di poter partecipare alle Olimpiadi. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 88° con 147 (73 74, +5). Il montepremi è di 2.550.000 dollari (433.500 dollari la prima moneta).
SECONDO GIRO - Con una tonica prestazione e un parziale di 67 (-6) colpi, per un totale di 136 (69 67, -6), Edoardo Molinari è salito dal 14° al sesto posto nel Volvo China Open, torneo organizzato in combinata dal DP Word Tour e dal China Tour, che sta avendo luogo sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71) a Shanghai in Cina.
In vetta alla graduatoria il finlandese Tapio Pulkkanen (132 - 62 70, -10) è stato raggiunto da cinese Haotong Li (132 - 69 63) e dallo spagnolo Eugenio Chacarra (132 - 65 67), che ha un passato sulla LIV Golf. In quarta posizione con 134 (-8) il tedesco Jannik De Bruyn, in quinta con 135 (-7) il cinese Zecheng Dou, mentre Molinari (sei birdie e due bogey per lui) è affiancato dall’altro tedesco Yannik Paul. In recupero Adrian Otaegui, campione in carica, da 55° a 14° con 138 (-4), spagnolo che gioca ora sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 88° con 147 (73 74, +5). Il montepremi è di 2.550.000 dollari (433.500 dollari la prima moneta).
PRIMO GIRO - Buona partenza di Edoardo Molinari, 14° con 69 (-2, sei birdie, quattro bogey), nel Volvo China Open, torneo organizzato in combinata dal DP Word Tour e dal China Tour, sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71) a Shanghai in Cina.
Ha preso il comando con 62 (-9, un eagle, sette birdie), il finlandese Tapio Pulkkanen, 34enne di Kotka con un titolo sul circuito datato 2017 (Kazakhstan Open), che ha lasciato a tre colpi lo spagnolo Eugenio Chacarra, secondo con 65 (-6),il quale terminata la sua esperienza sulla LIV Golf, ha subito trovato la ‘carta’ per il tour continentale vincendo a marzo l’Hero Indian Open.
In terza posizione con 67 (-5) lo statunitense Jordan Gumberg, gli australiani Jason Scrivener ed Elvis Smylie, il neozelandese Kazuma Kobori e il cinese Zhengkai Bai e in ottava con 68 (-3) gli inglesi Jordan Smith e Matthew Jordan, il tedesco Yannik Paul, il neozelandese Daniel Hillier, Taichi Kho di Hong Kong e il cinese Ashun Wu, a segno in questo evento nel 2015. In ritardo l’iberico Adrian Otaegui, 55° con 72 (+1), che difende il titolo.
In gara un altro azzurro, Andrea Pavan, 76° con 73 (+2). Il round è stato sospeso con tredici giocatori ancora in campo che non incideranno nella classifica. Il montepremi è di 2.550.000 dollari (433.500 è la prima moneta).
LA VIGILIA - Dopo tre settimane di stop il DP World Tour torna protagonista con il Volvo China Open. Il torneo, organizzato in combinata dal massimo circuito continentale e dal China Tour, si giocherà da giovedì 17 a domenica 20 aprile a Shanghai.
Edo Molinari e Pavan i due azzurri in gara – Sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club, nella 30ª edizione dell’evento, che metterà in palio 2.550.000 dollari (433.500 è la prima moneta), saranno due gli azzurri in gara: Edoardo Molinari, vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2025 (26-28 settembre a Bethpage, New York), e Andrea Pavan.
Otaegui difende il titolo conquistato nel 2024 quando superò di un colpo Migliozzi – Adrian Otaegui difenderà il titolo conquistato nel 2024 quando superò di un colpo – la gara fu ridotta da 72 a 54 buche per maltempo – il vicentino Guido Migliozzi. Nato il 21 novembre del 1992 a San Sebastián, in Spagna, Otaegui, che vanta cinque successi sul DP World Tour, nel novembre dello scorso anno ha chiesto e ottenuto di cambiare nazionalità e ora gioca sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti dopo avervi risieduto per 13 anni. L’obiettivo, dichiarato, del trentaduenne, è quello di provare a conquistare una medaglia ai Giochi di Los Angeles 2028.
Il field e i past winner – Quanto agli italiani, il torinese Edoardo Molinari è alla terza gara stagionale sul circuito ed è reduce dal 9° posto nell’Hero Indian Open dove invece Pavan si è classificato 10° ottenendo la sua seconda Top 10 del 2025 dopo la 7ª piazza nel South African Open Championship. Per quel che riguarda gli altri protagonisti più attesi, la Cina punta in alto con Ashun Wu e Haotong Li, già vincitori della competizione rispettivamente nel 2015 e nel 2016. Tra i past winner anche il loro connazionale Jin Zhang (2021), il francese Alexander Levy (l’unico ad aver vinto questo appuntamento due volte, nel 2014 e nel 2017) e il belga Nicolas Colsaerts (2011). Nel field, inoltre, tre degli attuali dieci migliori interpreti della Race to Dubai: il sudafricano Shaun Norris (quinto), il neozelandese Daniel Hillier (settimo), il giapponese Keita Nakajima (nono). Riflettori puntati, poi, sugli spagnoli Eugenio Chacarra (a segno nell’Hero Indian Open), Angel Ayora, Pablo Larrazabal e Rafa Cabrera Bello, sul thailandese Kiradech Aphibarnrat, sull’americano Johannes Veerman, sul tedesco Yannik Paul, sullo svedese Marcus Kinhult e sugli inglesi Matthew Jordan e Brandon Robinson Thompson. L’evento, nato nel 1995, è stato vinto per la prima volta dal paraguaiano Raúl Fretes.
La penultima tappa dell’Asian Swing – Il Volvo China Open è la penultima tappa dell’Asian Swing che si concluderà, dal 24 al 27 aprile, sempre in Cina con l’Hainan Classic. Al termine di questa serie di tornei il vincitore di una speciale graduatoria (attualmente Nakajima è in testa) riceverà un bonus di 200.000 dollari. Ma c’è di più, perché i migliori tre classificati, non altrimenti esenti, si guadagneranno un posto per lo U.S. PGA Championship, secondo Major maschile in programma dal 15 al 18 maggio prossimi a Charlotte (Usa).
Il torneo in diretta su Sky e in streaming su NOW – Il Volvo China Open verrà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 17 e venerdì 18 aprile dalle ore 6:30 alle 11:30. Sabato 19 dalle ore 6:30 alle 11:00 e, domenica 20, dalle ore 6:00 alle 11:00. Commento di Silvio Grappasonni, Claudio Viganò e di Giovanni Dassù.
Al cinese dopo una gran rimonta finale il Volvo China Open
Renato Paratore ha dominato con 266 (69 68 64 65, -22) colpi, dopo una grande prestazione, nell’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour disputato sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72), nell’Emirato di Ajman (Emirati Arabi Uniti), dove hanno dato ulteriore risalto al successo azzurro le belle prove di Stefano Mazzoli e di Filippo Celli, noni con 275 (-13).
Paratore, 28enne romano, con un round finale in 65 (-7, un eagle, cinque birdie) ha conseguito il primo titolo sul circuito rimontando dalla seconda piazza. Ha superato di due colpi il sudafricano JC Ritchie, secondo con 268 (-20), e di cinque lo statunitense Dan Erickson, terzo con 271 (-17), che era al vertice dopo tre giri. In quarta posizione con 272 (-16) il francese Oihan Guillamoundeguy e lo spagnolo Adri Arnaus e in sesta con 274 (-14) l’irlandese Mark Power, il tedesco Freddy Schott e il portoghese Pedro Figueiredo. In nona, come detto, Mazzoli (69 69 68 69) e Celli (69 69 66 71), affiancati dal danese Sebastian Friedrichsen.
Paratore ha iniziato la gara al 38° posto per poi passare al 13° e al secondo. Nel turno conclusivo ha subito distanziato gli avversari con un eagle e tre birdie sulle prime cinque buche e un solo avversario, Ritchie, ha provato ad inseguirlo. Il sudafricano ha accorciato le distanze, pur se il romano ha realizzato altri due birdie a completare il 65 (-7), ma la sua rincorsa si è arrestata alla buca 17 quando ha alzato bandiera bianca con un doppio bogey (67, -5).
“E’ una sensazione fantastica” ha detto Paratore al termine. “Non vincevo dal 2020 e quindi è un momento molto importante. Sono rimasto concentrato per tutto il torneo e sono riuscito a prevalere su Ritchie, che ha giocato davvero bene. E’ stata una bella lotta fino al termine e mi congratulo con lui. Il mio gioco è stato buono, ma il putting ha fatto la differenza. Non avevo iniziato bene la stagione, ma oggi ho fatto un deciso passo avanti”.
L’azzurro, che nelle ultime 33 buche non ha segnato bogey, è tornato alla vittoria dopo quattro anni e nove mesi. In precedenza si era imposto a luglio 2020 nel Betfred British Masters, il secondo dei due successi siglati sul DP World Tour dopo quello nel Nordea Masters (2017). Professionista dal 2014, ha avuto un’ottima carriera da dilettante in cui, tra l’altro, ha conquistato l’oro Olimpico individuale e il bronzo a squadre (con Virginia Elena Carta) ai Giochi Giovanili in Cina (2014), il titolo europeo Boys con la compagine italiana (2014) e quello nel Junior Orange Bowl (2013). Paratore è stato gratificato con un assegno di 48.000 dollari su un montepremi di 300.000 dollari.
Mazzoli ha concluso con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) e Celli con un 71 (-1, quattro birdie, tre bogey). Gregorio De Leo è terminato 37° con 280 (68 70 72 70, -8), e Lorenzo Scalise 44° con 281 (68 69 74 70, -7). Sono usciti al taglio Enrico Di Nitto, 96° con 144 (72 72, par), Michele Ortolani (70 75) e Aron Zemmer (75 70), 109.i con 145 (+1).
TERZO GIRO - Renato Paratore, da 13° a secondo con 201 (69 68 64, -15), e Filippo Celli, da 21° a quinto con 204 (69 69 66, -12), saranno in corsa per il titolo nel giro finale dell’UAE Challenge (HotelPlanner Tour) che termina sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72), nell’Emirato di Ajman (Emirati Arabi Uniti).
Si è portato al vertice lo statunitense Dan Erickson, con 200 (68 69 63, -16), anche lui in rimonta dalla 13ª posizione grazie a un 63 (-9, nove birdie), miglior punteggio di giornata. Hanno chance si competere per la vittoria anche l’irlandese Mark Power, quarto con 203 (-13), e il francese Oihan Guillamoundeguy, che affianca Celli, ma la matematica non escluse i sette concorrenti al settimo posto con 205 (-11); gli spagnoli Adri Arnaus e Borja Virto, gli svedesi Per Langfors e Rikard Karlberg, vincitore di un Open d’Italia (2015), il danese Christoffer Bring, l’austriaco Maximilian Steinlechner e lo scozzese Craig Howe.
E’ in buona posizione di classifica anche Stefano Mazzoli, 14° con 206 (69 69 68, -10), mentre sono scivolati nelle retrovie Gregorio De Leo, 41° con 210 (68 70 72, -6), e Lorenzo Scalise, 55° con 211 (68 69 74, -5).
Renato Paratore ha segnato un 64 (-8), secondo punteggio del turno, con nove birdie e un bogey, e Filippo Celli un 66 (-6) con sei birdie senza bogey. Per Mazzoli un 68 (-4) con sette birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Enrico Di Nitto, 96° con 144 (72 72, par), Michele Ortolani (70 75) e Aron Zemmer (75 70), 109.i con 145 (+1). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
SECONDO GIRO - Sono in buona posizione cinque italiani dopo il secondo giro dell’UAE Challenge (HotelPlanner Tour) che si sta disputando nell’Emirato di Ajman, sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72). Infatti sono al 13° posto con 137 (-7) Renato Paratore (69 68) e Lorenzo Scalise (68 69) e al 21° con 138 (-6) Stefano Mazzoli (69 69), Filippo Celli (69 69) e Gregorio De Leo (68 70).
Al comando con 134 (-10) si è formato un terzetto composto dall’irlandese Mark Power (67 67), dal sudafricano J.C. Ritchie (64 70) e dal francese Oihan Guillamoundeguy (67 67), che è seguito dal danese Christoffer Bring, dall’inglese Will Hopkins e dal danese John Axelsen, quarti con 135 (-9). In settima posizione con 136 (-8) gli spagnoli Victor Pastor, Albert Boneta e Adri Arnaus, l’inglese George Bloor, lo scozzese Euan Walker e il belga James Meyer de Beco.
Sono usciti al taglio Enrico Di Nitto, 96° con 144 (72 72, par), Michele Ortolani (70 75) e Aron Zemmer (75 70), 109.i con 145 (+1). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
PRIMO GIRO - L’olandese Vince Van Veen e il sudafricano JC Ritchie hanno preso il comando con 64 (-8) colpi nell’UAE Challenge, il torneo dell’HotelPlanner Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72) nel piccolo Emirato di Ajman, che fa parte degli Emirati Arabi Uniti.
La coppia di testa ha un colpo di vantaggio sull’inglese George Bloor e sul francese Romain Wattel, terzi con 65 (-7), e due sull’indiano Saptak Talwar, sul peruviano Julian Perico e sugli scozzesi David Law ed Euan Walker.
Degli otto azzurri in gara sono in top 20 Lorenzo Scalise e Gregorio De Leo, 19.i con 68 (-4), e hanno un colpo in più Stefano Mazzoli, Renato Paratore e Filippo Celli, 38.i con 69 (-3). Seguono Michele Ortolani, 57° con 70 (-2), Enrico Di Nitto, 90° con 72 (par), e Aron Zemmer, 137° con 75 (+3). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
LA VIGILIA - L’HotelPlanner Tour si trasferisce dall’India negli Emirati Arabi Uniti dove sono in programma due tornei, per l’April Egolf Swing: l’UAE Challenge (10-13 aprile) e l’Abu Dhabi Challenge (17-20 aprile). Il primo avrà luogo nel piccolo Emirato di Ajman dove, sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club, saranno in gara otto giocatori italiani: Filippo Celli, Gregorio De Leo, Renato Paratore, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer, Lorenzo Scalise, Enrico Di Nitto e Michele Ortolani.
Nel field 13 tra i primi 20 della Road To Mallorca (ordine di merito), compresi cinque tra i top ten. Tra di loro tre vincitori stagionali, gli inglesi Joshua Berry (n. 2) e Jamie Rutherford (n. 3), e lo spagnolo Quim Vidal (n. 5), che saranno tra i favoriti insieme al neozelandese Sam Jones (n. 6), all’olandese Lars Van Meijel (n. 11), allo svedese Per Langfors (n. 13) e a Filippo Celli (n. 15), il più in alto in classifica tra gli azzurri e reduce dalla bella prova con quarto posto nel Delhi Challenge.
Altri possibili protagonisti l’austriaco Maximilian Steinlechner, che ha affiancato Celli in India, lo statunitense Matt Oshrine, i sudafricani JC Ritchie e Justin Harding, lo scozzese Euan Walker, i francesi Clément Sordet e Robin Sciot-Siegrist, lo spagnolo Albert Boneta e l’australiano Danny List.
Degli altri azzurri, Gregorio De Leo, che ha anche la ‘carta’ per il DP World Tour (5° nel Magical Kenya Open), è alla terza presenza sull’ex Challenge Tour, con due top 20 all’attivo. Stefano Mazzoli, che si alterna anche sull’Asian Tour, è alla quarta gara. Non è sceso mai sotto la 30ª piazza, con la sesta nel Cape Town Open. Continua ad essere altalenante Paratore, non sono ancora al meglio della condizione Zemmer, Scalise e Di Nitto, mentre Ortolani fa la seconda apparizione dopo il 40° posto nel Kolkata Challenge. Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
L'azzurro ha vinto dopo una grande prova l’UAE Challenge
La francese Perrine Delacour, con una gara molto autoritaria, ha vinto con 274 (65 69 70 70, -14) colpi l’Investec South African Women’s Open, torneo organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate (par 72), progettato da Gary Player a Città del Capo in Sudafrica.
Hanno offerto una buona prestazione Alessandra Fanali, 11ª con 281 (69 69 71 72, -7), e Anna Zanusso, 20ª con 283 (70 73 70 70, -5), che nel giro finale ha recuperato sette posizioni. Al 56° posto con 289 (69 69 76 75, +1) Alessia Nobilio.
Perrine Delacour, 31enne di Laon, ha conseguito il secondo titolo sul LET, per un palmarès che comprende anche due successi sul Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense ora chiamato Epson Tour. E’ stata leader nel primo e nel terzo round e in quello conclusivo ha gestito il vantaggio con un 70 (-2, quattro birdie, due bogey), impedendo il recupero della sudafricana Casandra Alexander, seconda con 276 (-12), dopo un 66 (-6, un eagle, sei birdie, due bogey), miglior parziale del turno. In terza posizione con 277 (-11) l’australiana Kelsey Bennett e l’inglese Bronte Law, in quinta con 278 (-10) la sudafricana Kiera Floyd e in sesta con 279 (-9) la tedesca Laura Fuenfstueck, la svizzera Chiara Tamburlini, lo scorso anno vincitrice dell’ordine di merito e di tre tornei, e Ginnie Ding di Hong Kong.
Alessandra Fanali, sei volte a premio su sette gare nel 2025 con un secondo posto nel Ford Women’s NSW Open in Australia, ha girato in 72 (par) con due birdie e due bogey e Anna Zanusso, debuttante sul circuito con tre top 22 nelle ultime tre uscite, ha segnato un 70 (-2, tre birdie, un bogey). Ha raccolto moneta per la money list per la quarta volta in quattro partecipazioni Alessia Nobilio, che ha chiuso con un 75 (+3, due birdie, tre bogey, un doppio bogey). Alla vincitrice è andato un assegno di 51.000 euro su un montepremi di 340.000 euro.
TERZO GIRO - Alessandra Fanali, con una tonica prestazione, è salita dall’11° al quinto posto con 209 (69 69 71, -7) e ha cinque colpi di distacco dalla nuova leader, la francese Perrine Delacour, al comando con 204 (65 69 70, -12).
Nell’Investec South African Women’s Open, torneo organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate, progettato da Gary Player a Città del Capo in Sudafrica, la transalpina con un 70 (-2, tre birdie, un bogey), ha lasciato a due colpi la sudafricana Kiera Floyd, seconda con 206 (-10), e a tre la svizzera Chiara Tamburlini, terza con 207 (-9), che era al vertice dopo due round.
In quarta posizione con 208 (-8) la tedesca Laura Fuenfstueck e, insieme alla Fanali, l’inglese Bronte Law e la norvegese Dorthea Forbrigd. Hanno poche possibilità di competere per il titolo la gallese Darcey Harry, la sudafricana Casandra Alexander, la statunitense Brianna Navarrosa, l’australiana Kelsey Bennett e la tedesca Aline Krauter, ottave con 210 (-6).
Ha guadagnato 28 posizioni Anna Zanusso, 27ª con 213 (70 73 70, -3), e ne ha perse 23 Alessia Nobilio, 34ª con 214 (69 69 76, -2). Alessandra Fanali ha girato in 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 340.000 euro.
SECONDO GIRO - Nel secondo round dell’Investec South African Women’s Open, organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, sono risalite di cinque posizioni Alessia Nobilio (69 69) e Alessandra Fanali, da 16.e a 11.e con 138 (-6), mentre ha perso terreno Anna Zanusso, 55ª con 143 (70 73, -1).
Sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate, progettato da Gary Player a Ciità del Capo in Sudafrica, con un gran giro in 65 (-7, sette birdie), miglior score di giornata, si è portata al vertice con 133 (68 65, -11) la svizzera Chiara Tamburlini, lo scorso anno numero 1 del circuito e vincitrice di tre gare. La seguono con 134 (-10) la francese Perrine Delacour e con 136 (-8) la tedesca Aline Krauter, entrambe in vetta dopo un round.
In quarta posizione con 137 (-7) l’inglese Bronte Law, la francese Nastasia Nadaud, la tedesca Laura Fuenfstueck, l’australiana Kelsey Bennett, la nordirlandese Annabel Wilson e le sudafricane Kiera Floyd e Gia Raad, quest’ultima dilettante.
Alessandra Fanali ha segnato tre birdie senza bogey e Alessia Nobilio sette birdie e quattro bogey, entrambe per un parziale di 69 (-3), e Anna Zanusso ha realizzato un 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 340.000 euro.
PRIMO GIRO - Alessia Nobilio e Alessandra Fanali, 16.e con 69 (-3) colpi, e Anna Zanusso, 32ª con 70 (-2), dopo il round iniziale dell’Investec South African Women’s Open, organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate, progettato da Gary Player a Ciità del Capo in Sudafrica.
Al vertice con 65 (-7) la francese Perrine Delacour e la tedesca Aline Krauter che precedono l’altra transalpina Lucie Malchirand, vincitrice da dilettante di una Ladies Italian Open (2021), la namibiana Bonita Bredenhann e la ceca Sara Kouskova, terze con 66 (-6). Al sesto posto con 67 (-5) la tedesca Laura Fuenfstueck, l’austriaca Emma Spitz, la francese Nastasia Nadaud e l’amateur sudafricana Gia Raad.
Alessia Nobilio ha fatto percorso netto con tre birdie senza bogey, Alessandra Fanali ha segnato quattro birdie e un bogey e Anna Zanusso quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 340.000 euro.
LA VIGILIA - ll Ladies European Tour da Johannesburg si sposta a Città del Capo per l’Investec South African Women’s Open. Il torneo, arrivato alla 32ª edizione, per il secondo anno consecutivo si disputerà sul percorso dell’Erinvale Country and Golf Estate progettato da Gary Player e inaugurato nel 1995.
Le azzurre Fanali, Zanusso e Nobilio in Sudafrica - Saranno 132 le concorrenti in gara, in rappresentanza di 35 nazioni, che si sfideranno sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le migliori 60 classificate (e le pari merito al 60° posto). Tra le protagoniste anche tre azzurre: Alessandra Fanali, Anna Zanusso e Alessia Nobilio reduci rispettivamente dal 28°, dal 17° e dal 54° posto nel Joburg Ladies Open.
In gara anche otto tra le attuali migliori dieci proette del LET - L’evento, per la decima volta, è organizzato in combinata dal Ladies European Tour e dal Sunshine Ladies Tour. Tra le stelle della competizione otto tra le migliori dieci proette del massimo circuito continentale femminile, a partire dalla numero 1, Mimi Rhodes. L’inglese, in un periodo di forma super, viene da due affermazioni consecutive (Ford Women’s NSW Open in Australia e Joburg Ladies Open in Sudafrica) arrivate dopo sole cinque gare disputate sul tour. Professionista dal 2024, è la campionessa più attesa della competizione. Con lei le sue connazionali Cara Gainer (seconda) e Annabell Fuller (ottava). E ancora: l’indiana Diksha Dagar (quinta e a segno nel 2019), la svedese Kajsa Arwefjäll (sesta), l’irlandese Lauren Walsh (settima), la ceca Sara Kouskova (nona) e la singaporiana Shannon Tan (decima). Per quel che riguarda la Top 10, all’appello mancheranno solo la belga Manon De Roey, vincitrice nel 2024, e la tailandese Atthaya (Jeeno) Thitikul.
Lee-Anne Pace cerca la sesta impresa - C’è attesa poi per la sudafricana Lee-Anne Pace, recordman, con cinque vittorie, della rassegna. Riflettori puntati, inoltre, sulla sua connazionale Casandra Alexander. Ma le azzurre vogliono ben figurare. La Fanali, 12ª nell’ordine di merito, quest’anno ha già sfiorato l’impresa chiudendo al secondo posto il Ford Women’s NSW Open e sogna il primo exploit della sua carriera sul Ladies European Tour. L’Investec South African Women’s Open metterà in palio 340.000 euro. In un appuntamento importante, l’ultimo della stagione del Ladies Sunshine Tour. Con la vincitrice dell’ordine di merito (attualmente Casandra Alexander è al primo posto) che si porterà a casa un bonus di 200.000 rand (oltre 9.000 euro).
Nell’Investec South African Women’s Open 20ª Anna Zanusso
Rory McIlroy, numero due mondiale, ha vinto con 277 (-11) colpi l’89° edizione del Masters Tournament, primo major stagionale disputato sull’iconico percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, e si è ritagliato un posto nella storia del golf. Infatti è divenuto il sesto giocatore a completare il “Grande Slam”, imponendosi in tutti e quattro i Major, impresa riuscita solo a cinque grandissimi: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
Il nordirlandese (72 66 66 73) ha conquistato il titolo superando con un birdie alla prima buca di playoff l’inglese Justin Rose (277 - 65 71 75 66), con il quale aveva concluso alla pari la gara. Al terzo posto con 279 (-9) Patrick Reed, uno dei numerosi membri della LIV Golf in campo, al quarto con 280 (-8) Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking e campione uscente, al quinto con 281 (-7) Bryson DeChambeau, anche lui nella Superlega Araba, e il coreano Sungjae Im, e al settimo con 282 (-6) lo svedese Ludvig Aberg, due top ten in due Masters disputati (runner up nel 2024).
Sono state molto sofferte le nove buche finali per Rory McIlroy, che forse ha rivisto i fantasmi del 2011, quando leader dopo 54 buche con quattro colpi di margine, finì 15° dopo un 80. A metà round sembra in assoluto controllo e con gli altri ben distanziati, ma tra la buca 11 e la 14 ha perso quattro colpi (due bogey, un doppio bogey) e ha rimesso in corsa Rose, che è ricorso ai fuochi d’artificio nelle ultime otto (sei birdie contro due bogey). L’impresa all’inglese non sarebbe bastata perché sul tee della 18 era due colpi dietro, ma McIlroy gli ha concesso il playoff con un bogey (contro un birdie), salvo poi rimediare con la prodezza alla buca supplementare e conquistare il quinto Major a distanza di quasi 11 anni dal quarto.
Il nordirlandese, nativo di Holywood, ha firmato il Masters all’età di 35 anni, 11 mesi e 9 giorni e al 17° tentativo, secondo solo a Sergio Garcia che è andato a segno nel 19°. E’ stato il terzo a rimontare sette colpi di ritardo accusati nel primo round dopo Nick Faldo (1990) e Tiger Woods (2005) e con lo stesso Faldo è stato l’unico a indossare la “Green Jacket” dopo un doppio bogey, o peggio, alla buca iniziale del giro finale. Ha ottenuto il 29° titolo sul PGA Tour alla 263ª partecipazione che gli ha permesso di consolidare la leadership nella graduatoria della FedEx Cup, di recuperare quasi 1,5 punti a Scheffler in quella mondiale e di ricevere un assegno di 4.200.000 dollari su un montepremi di 21.000.000 milioni di dollari. A Rose sono andati 2.268.000 dollari.
TERZO GIRO - Il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, si è portato dal terzo al primo posto con 204 (72 66 66, -12) nel terzo giro del Masters Tournament, il primo major stagionale. Per la seconda volta in carriera si trova al vertice del torneo dopo 54 buche e ha l’occasione di completare il “Grande Slam” con l’unico major che manca nel suo palmarès, ma dovrà evitare di pensare a come è andata a finire. Era il 2011 e, giovanissimo, e non seppe gestire i quattro colpi di vantaggio. Finì con un devastante 80 e al 15° posto. Ora, quanto meno, ha l’esperienza giusta alla 17ª presenza sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia.
McIlroy ha realizzato il secondo 66 di fila (-6, due eagle, quattro birdie, due bogey) e inizierà il round decisivo con due colpi di margine su Bryson DeChambeau, secondo con 206 (-10) e una delle stelle della LIV Golf, e con quattro sul canadese Corey Conners, terzo con 208 (-8).
Hanno poche chance di recuperare Patrick Reed, anche lui nella Superlega araba, e lo svedese Ludvig Aberg, quarti con 210 (-6), e sono praticamente nulle quelle di Scottie Scheffler, numero uno mondiale, campione in carica, vincitore anche nel 2022, sesto con 211 (-5) alla pari con l’australiano Jason Day, con l’irlandese Shane Lowry e con l’inglese Justin Rose, che ha condotto nei primi due turni.
Appuntamento al prossimo anno per un nuovo tentativo di conquistare la ‘giacca verde’ per Xander Schauffele, 10° con 212 (-4), Collin Morikawa e per il norvegese Viktor Hovland, 14.i con 213 (-3), per Jordan Spieth, 21° con 215 (-1), e per altri due giocatori della LIV Golf, lo spagnolo Jon Rahm e il cileno Joaquin Niemann, 26.i con 216 (par). Il montepremi è di 21.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - L’inglese Justin Rose ha mantenuto il comando con 136 (65 71, -8) colpi nel secondo giro dell’89° Masters Tournament, primo major stagionale, ma il suo vantaggio si è ridotto a una sola lunghezza sul primo inseguitore, Bryson DeChambeau, secondo con 137 (-7), e il più agguerrito dei numerosi giocatori della LIV Golf in gara.
Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, voluto a inizio degli anni Tenta, nel secolo scorso, dal mitico Bobby Jones, gran rimonta del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, che con un 66 (-6, un eagle, quattro birdie), miglior parziale del turno, è risalito dal 27° al terzo posto, rilanciando le sue ambizioni per un successo che gli permetterebbe di completare il “Grande Slam” con l’unico major che manca nel suo palmarès.
Lo affianca il canadese Corey Conners, mentre è sceso dalla seconda alla quinta piazza con 139 (-5) Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking e campione in carica (suo il torneo anche nel 2022), il quale dopo il round d’apertura senza bogey ne ha segnati ben cinque, ma è riuscito a porvi rimedio con sei birdie (71, -1). Stesso score anche per Matt McCarty, l’irlandese Shane Lowry e per l’inglese Tyrrell Hatton.
Sono risaliti dalla 38ª posizione il giapponese Hideki Matsuyama, 12° con 141 (-3), Xander Schauffele, numero 3 al mondo, 17° con 142 (-2), e Justin Thomas, 27° con 144 (par), mentre ha perso altro terreno Jordan Spieth, 40° con 146 (+2), alla pari con il deludente spagnolo Jon Rahm, altra stella della Superlega araba. Il taglio ha lasciato in gara 53 concorrenti.
PRIMO GIRO - L’inglese Justin Rose, con un primo giro in 65 (-7) colpi, ha preso il comando nel Masters Tournament, il primo major stagionale, giunto all’89ª edizione, che si sta svolgendo sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, voluto a inizio degli anni Tenta, nel secolo scorso, dal mitico Bobby Jones.
Il leader ha tre colpi di vantaggio sul canadese Corey Conners, sullo svedese Ludvig Aberg, runner up lo scorso anno, e su Scottie Scheffler, numero 1 mondiale e campione in carica (suo il torneo anche nel 2022), secondi con 68 (-4). Al quinto posto con 69 (-3) Bryson DeChambeau, uno dei numerosi membri della LIV Golf in campo, e l’inglese Tyrrell Hatton, e al settimo con 70 (-2) Harris English, Akshay Bhatia, l’australiano Jason Day e l’inglese Aaron Ray.
E’ iniziato decisamente in salita il Masters del nordirlandese Rory McIlroy, 27° con 72 (par), che per l’undicesima volta prova a vincere l’unico major che manca nel suo palmarès per completare il “Grande Slam”, ma è andata anche peggio a Justin Thomas, Jordan Spieth, Xander Schauffele e al giapponese Hideki Matsuyama, 38.i con 73 (+1)
Justin Rose, 44enne nato a Johannesburg in Sudafrica, ma inglese a tutti gli effetti, undici successi sul PGA Tour con un major (US Open, 2013), dieci sul DP World Tour, al netto del major, uno sul Japan Tour, uno sull’Asian Tour, due sul Sunshine Tour e altri tre in giro per il mondo, ha segnato il punteggio personale più basso sulle 18 buche nella gara con otto birdie e un bogey proprio sull’ultimo green. Alla 20ª presenza (secondo nel 2015 dietro Spieth e superato al playoff da Sergio Garcia nel 2017), è il giocatore più anziano, dai tempi dell’allora 50enne Fred Couples nel 2010, ad essere in vetta ad Augusta dopo un turno. Quanto a Scheffler, che per la seconda volta ha realizzato un round bogey free (quattro birdie) nell’evento, punta ovviamente al tris per emulare Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, l’inglese Nick Faldo e il sudafricano Gary Player, magari poi per guardare più in alto dove sono Jack Nicklaus (6 titoli), Tiger Woods (cinque) e Arnold Palmer (quattro).
LA VIGILIA - L’Augusta National, il gioiello voluto ad Augusta, in Georgia, dal leggendario Bobby Jones, ospita per l’89ª volta il Masters Tournament, primo Major stagionale in programma dal 10 al 13 aprile, che sarà anticipato mercoledì 9 aprile dal “Par 3 Contest”, gara-spettacolo che coinvolge i concorrenti, i loro familiari e il pubblico.
In un field di campioni, con al via i primi 50 del World Ranking, difende il titolo Scottie Scheffler, 28enne di Ridgewood (New Jersey), numero uno mondiale e vincitore anche nel 2022, tredici vittorie sul PGA Tour comprensive dei due Major. E’ il grande favorito, ma naturalmente la concorrenza sarà forte a iniziare da quella di Rory McIlroy, numero due del World Ranking, al quale manca proprio questo torneo per completare il “Grande Slam”. Disputa il 17° Masters in carriera e per l’undicesima volta proverà a colmare la lacuna per affiancare i cinque grandissimi che hanno compiuto l’impresa: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
La lista dei possibili protagonisti, in tale contesto, è lunga. Ricordiamo Xander Schauffele, Collin Morikawa, Justin Thomas, Wyndham Clark, Patrick Cantlay, per citarne alcuni, ma sembra invece un momento difficile per Ludvig Aberg (n. 5) e per Hideki Matsuyama (n. 6, a segno nel 2021)) che non hanno superato il taglio nel precedente Valero Texas Open. E’ in condizione Brian Harman, il quale in Texas ha vinto, ma ha contro le statistiche, perché sono rari i giocatori riusciti a imporsi ad Augusta la settimana dopo un successo.
Ci sarà anche il solito scontro con i giocatori della LIV Golf che schierano, tra gli altri. Jon Rahm, Dustin Johnson, Patrick Reed, Sergio Garcia, Bubba Watson, Carl Schwarzel e Phil Mickelson, tutti past winner. E non vanno dimenticati altri che hanno indossato la “Green Jacket”, quali Jordan Spieth, Adam Scott, Zach Johnson e Danny Willett, sebbene non siano al top.
I record- Jack Nicklaus detiene il primato di vittorie con sei, ma è anche il vincitore più anziano perché conquistò il sesto nel 1986 all’età di 46 anni e 82 giorni. Lo segue Tiger Woods con cinque, primo atleta di colore a firmare l’albo d’oro, il più giovane a conquistare il trofeo all’età di 21 anni e 104 giorni nel 1997, stabilendo con 12 colpi il margine più alto sul secondo.
Nella lista dei plurivincitori seguono con quattro titoli Arnold Palmer e con tre Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, l’inglese Nick Faldo e il sudafricano Gary Player, che è stato il primo straniero a far suo il Masters, unico fino al 1980 quando si impose lo spagnolo Severiano Ballesteros. Player è anche l’atleta con più presenze nella gara (52 tra il 1957 e il 2009), mentre Arnold Palmer ne ha collezionate 50, ma tutte consecutive.
Il record dello score più basso sulle 72 buche è con 268 (-20) colpi di Dustin Johnson (2020), mentre sul giro è il 63 (-9) ottenuto da Nick Price nel 1986 ed eguagliato da Greg Norman nel 1996. Quest’ultimo è il solo ad aver fatto una sorta di “grande slam” al contrario: infatti ha perso tutti e quattro i Major al playoff. Sono 34 le “hole in one” realizzate, l’ultima da Corey Conners nel 2021.
Saranno 19 i past winner con passarella speciale per i sette più anziani: Fred Couples (1992), José Maria Olazabal (1994, 1999), Vijay Singh (2000), Mike Weir (2003), Angel Cabrera (2009), il citato Phil Mickelson (2004, 2006, 2010). e Bernhard Langer (1985, 1993), 67 anni, che disputerà i suo 41° e ultimo Masters.
Il Par 3 Contest - E’ il torneo-show che, sul percorso Par 3, anticipa il Masters, con la partecipazione di giocatori, famigliari e campioni del passato e in cui il pubblico viene pienamente coinvolto rendendosi protagonista. E’ anche la gara che nessuno vorrebbe vincere perché nelle 62 edizioni precedenti coloro che hanno alzato il trofeo non si sono mai ripetuti quattro giorni dopo, destino toccato lo scorso anno a Rickie Fowler e nel 2023 a Tom Hoge. Tradizione negativa, ma con una speranza: infatti alcuni sono comunque riusciti ad andare a segno in anni diversi. L’evento ha anche un altro lato spettacolare: le numerose “hole in one”. Nel 2024 ne sono state realizzate cinque (record nel 2016 con nove) che hanno portato il totale a 104.
Tiger Woods e l’Augusta National - Tiger Woods, a causa dell’ultimo infortunio, sarà assente, comunque sta lavorando a un progetto che riguarda l’Augusta National, come ha spiegato: “Sono orgoglioso di collaborare con l’Augusta National Golf Club per ampliare le opportunità educative e il golf nella comunità augustana. Insieme istituiremo un TGR Learning Lab incentrato sull’educazione STEAM e rinnoveremo lo storico campo da golf comunale di Augusta, “The Patch”, con un nuovo percorso a nove buche progettato da TGR Design. Significa molto poter creare opportunità che sollevano e ispirano la prossima generazione”.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Masters Tournament sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 10 aprile e venerdì 11, dalle ore 15,30 alle ore 20,30 e dalle ore 21 alle ore 1,30; sabato 12 e domenica 13, dalle ore 18 alle ore 1. Mercoledì 9 aprile dalle ore 20 il “Par 3 Contest”. Commento di Silvio Grappasonni, Marco Cogliati, Michele Gallerani, Massimo Scarpa, Roberto Zappa, Claudio Viganò e di Alessandro Lupi.
Nei primi tre giorni di gara andrà in onda, su Sky Sport 24 e su NOW, “Studio Golf” condotto da Francesca Piantanida: giovedì 10 aprile alle ore 18,45; venerdì 11, alle ore 20,45 (anche su Sky Sport Golf); sabato 12, alle ore 16.
Il nordirlandese ha vinto l’89° edizione del major ad Augusta
La danese Amalie Leth-Nissen ha firmato il primo titolo sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, vincendo con 206 (65 69 72, -10) colpi il Terre Blanche Ladies Open, dove Maria Vittoria Corbi, appena passata al professionismo, si è classificata 18ª con 218 (74 72 72, +2).
Sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia, nel primo evento del circuito 2025, Amalie Leth-Nissen, 20enne di Herlev alla 16ª presenza, ha fatto corsa di testa e ha concluso con un 72 (par, un eagle, due birdie, due bogey, un doppio bogey) che le è bastato per tenere a distanza la forte dilettante francese Sara Brentcheneff, seconda con 209 (-7). Altra amateur al terzo posto, la svizzera Natalie Armbruester con 210 (-6), che ha preceduto la finlandese Elina Saksa e la ceca Patricie Mackova, quarte con 211 (-5). In sesta posizione con 212 (-4) le spagnole Amaia Latorre e Paz Marfa Sans e la transalpina Pauline Stein (am) e in nona con 213 (-3) l’altra iberica Marina Escobar Domingo, la svedese Andrea Lignell e la francese Alice Kong (am).
Maria Vittoria Corbi nel round finale ha risalito la classifica di dieci gradini con un 72 (par, cinque birdie, tre bogey, un doppio bogey). Alla vincitrice è andato un assegno di 6.800 euro su un montepremi di 42.500 euro.
SECONDO GIRO - Maria Vittoria Corbi, appena passata professionista, è risalita di nove posizioni, da 37ª a 28ª con 146 (74 72, +2) colpi, nel Terre Blanche Ladies Open, primo torneo stagionale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta disputando sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia.
E’ rimasta al vertice la danese Amalie Leth-Nissen con 134 (65 69, -10), che inizierà il round conclusivo con due colpi di margine sulla forte dilettante francese Sara Brentcheneff, seconda con 136 (-8). Al terzo posto con 137 (-7) un’altra amateur, la svizzera Natalie Armbruester, al quarto con 139 (-5) la ceca Patricie Mackova e al quinto con 140 (-4) la svedese Andrea Lignell, la spagnola Paz Marfa Sans e la finlandese Elina Saksa.
Sono uscite al taglio Elena Verticchio (am), 71ª con 154 (76 78, +10), Erika De Martini, 78ª con 156 (78 78, +12), ed Emma Lundgren, 93ª con 166 (79 87, +22). Si è ritirata Carolina Caminoli. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta dii 6.800 euro.
PRIMO GIRO - La danese Amalie Leth-Nissen è al comando con 65 (-7) colpi nella 13ª edizione del Terre Blanche Ladies Open, primo torneo stagionale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta svolgendo sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia.
La segue con due colpi di ritardo la francese Vanessa Bouvet, seconda con 67 (-5), e sono al terzo posto con 69 (-3) la finlandese Elina Saksa e tre dilettanti, la svizzera Natalie Armbruester e le transalpine Alice Kong e Sara Brentcheneff. Al settimo con 70 (-2) la ceca Patricie Mackova, la spagnola Paz Marfa Sans e la francese Marine Griffaut.
Cinque le italiane in gara: Maria Vittoria Corbi, 37ª con 74 (+2), Elena Verticchio (am), 56ª con 76 (+4), Erika De Martini, 70ª con 78 (+6), Emma Lundgren, 77ª con 79 (+7), e Carolina Caminoli, 83ª con 80 (+8). Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta dii 6.800 euro.
LA VIGILIA - Inizia il LET Access, secondo circuito femminile europeo, con la 13ª edizione del Terre Blanche Ladies Open in programma dal 3 al 5 aprile (54 buche) sul percorso francese del Golf de Terre Blanche, a Tourrettes, dove saranno al via cinque giocatrici italiane: Erika De Martini, Emma Lundgren, Maria Vittoria Corbi, Carolina Caminoli e la dilettante Elena Verticchio.
Nella prima delle 17 gare in calendario difende il titolo la svedese Anna Magnusson, 30enne di Stoccolma, che lo scorso anno grazie a questo successo e ad altri buoni piazzamenti ha ottenuto la ‘carta’ per il Ladies European Tour con il sesto posto nell’ordine di merito. Tra le 96 concorrenti, in rappresentanza di 25 nazioni, ve ne saranno alcune che si sono messe in evidenza con vittorie nelle annate precedenti quali l’olandese Lauren Holmey, l’inglese Gemma Clews, l’austriaca Katharina Muehlbauer, le francesi Charlotte Liautier e Lucie André, la danese Cecilie Leth-Nissen e la spagnola Maria Parra.
Da seguire anche la svedese Andrea Lignell, la svizzera Tiffany Arafi, la scozzese Hannah McCook, l’olandese Zhen Bontan e due dilettanti transalpine, Alice Kong e Sara Brentcheneff. Il torneo è stato vinto nel 2022 da Lucrezia Colombotto Rosso.
Al termine della stagione le prime sei dell’ordine di merito riceveranno la ‘carta’ per il Ladies European Tour 2026, mentre le classificate dal 7° al 20° posto avranno la possibilità di accedere direttamente alla finale della Qualifying School. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta dii 6.800 euro.
Per la danese primo titolo sul secondo tour femminile
La spagnola Carla Bernat Escuder ha rimontato dal terzo posto con un parziale di 68 (-4), per un totale di 204 (68 68 68, -12) colpi, e ha trionfato in Georgia nella sesta edizione dell’Augusta National Women’s Amateur, dove l’azzurra Carolina Melgrati si è classificata 25ª con 217 (72 70 75, +1)
Il torneo è noto anche come “Masters femminile” perché il round conclusivo si è svolto sul percorso (par 72) che ospita il Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile), dopo che i primi due si sono disputati al Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans.
La vincitrice, 21enne di Castellón de la Plana, studentessa alla Kansas State University, molto regolare con il suo tris di 68 (-4), unica nella storia dell’evento ad aver realizzato tre giri sotto i 70 colpi, ha segnato in chiusura sei birdie, contro due bogey, che le hanno permesso di superare di misura la statunitense Asterisk Talley, seconda con 205 (-11). Al terzo posto con 207 (-9) l’inglese Lottie Woad, numero uno mondiale, campionessa uscente e in vetta dopo due turni. In quarta posizione con 208 (-8) Catherine Park, la spagnola Andrea Revuelta e la thailandese Eila Galitsky e in settima con 209 (-7) Megha Ganne, che aveva concluso al vertice il turno d’apertura, e Kiara Romero, co-leader con Woad dopo 36 buche.
Carolina Melgrati, 22enne di Monza, tesserata per il Golf Club Milano, alla terza presenza, ha condotto una buona gara premiata dall’essere entrata tra le 32 concorrenti che hanno avuto il privilegio di giocare all’Augusta National voluto dal grande Bobby Jones. Sono uscite al taglio Caterina Don, 50ª con 148 (75 73, +4), e Francesca Fiorellini, 58ª con 150 (77 73, +6). Le azzurre sono state sempre presenti al torneo nel quale vengono ammesse 72 concorrenti selezionate tra le migliori al mondo, inviti che hanno premiato le atlete e che nel contempo hanno gratificato tutto il movimento nazionale.
SECONDO GIRO - Carolina Melgrati, 17ª con 142 (72 70, -2), parteciperà al giro finale dell’Augusta National Women’s Amateur, che si disputerà sul percorso dell’Augusta National, in Georgia, dopo che nei primi due le concorrenti hanno giocato sul Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans.
Nel prestigioso torneo, noto anche come “Masters femminile” proprio perché il round conclusivo si svolge sul tracciato che ospita il Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile), sono passate a condurre con 135 (-9) colpi la statunitense Kiara Romero (67 68), 19enne di San José (California) alla seconda presenza nell’evento, e l’inglese Lottie Woad (65 70), 21enne di Farnham, alla terza partecipazione, numero uno mondiale e campionessa in carica.
E’ scesa al terzo posto con 136 (-8) Megha Ganne, leader dopo 18 buche, ma sarà anche lei in corsa per il successo insieme alle spagnole Andrea Revuelta e Carla Bernat Escuder, che l’affiancano.
Hanno chance di fregiarsi dell’ambito titolo anche Asterisk Talley e la svedese Meja Ortengren, seste con 137 (-7), e la danese Emma Kaisa Bunch, ottava con 139 (-5).
Sono uscite al taglio le altre due azzurre, Caterina Don, 50ª con 148 (75 73, +4), e Francesca Fiorellini, 58ª con 150 (77 73, +6).
Carolina Melgrati è salita dal 30° posto, recuperando 13 posizioni, con un 70 (-2) dovuto a tre birdie e a un bogey. L’ultimo turno, con le 32 giocatrici rimaste in gara, avrà luogo sabato 5 aprile, dopo un giorno di pausa nel quale tutte le concorrenti potranno effettuare un giro all’Augusta National.
PRIMO GIRO - La statunitense Megha Ganne con un gran giro in 63 (-9) colpi ha preso il comando nell’Augusta National Women’s Amateur, noto anche come “Masters femminile” perché le concorrenti disputeranno il turno conclusivo sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile), mentre i primi due hanno per teatro il Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans.
Delle tre italiane in gara la migliore è stata Carolina Melgrati, alla terza presenza nel torneo, che occupa il 30° posto con 72 (par) colpi, mentre sono più indietro Caterina Don, 55ª con 75 (+3), e Francesca Fiorellini, 66ª con 77 (+5).
Megha Ganne, 21enne di Holmdel (New Jersey), che nel 2017, a 17 anni, si è qualificata per l’US Women’s Open iniziando il Major femminile al primo posto insieme all’inglese Mel Reid per poi terminare 14ª, ha segnato un eagle e sette birdie lasciando a due colpi l’inglese Lottie Woad, numero uno mondiale e campionessa in carica, seconda con 65 (-7, otto birdie, un bogey). Altre tre americane alle loro spalle, Amanda Sambach, Kiara Romero e Farah O’Keefe, terze con 67 (-5), e in sesta posizione con 68 (-4) la svedese Meja Ortengren, la coreana Minseo Jung, la spagnola Carla Bernat Escuder e la statunitense Mackenzie Lee.
Anche il secondo round, come detto, si svolgerà al Champions Retreat Golf Club poi, dopo un giorno di pausa in cui tutte le concorrenti faranno un giro all’Augusta National, sabato 5 aprile le prime 30 giocatrici in classifica e le pari merito al 30° posto termineranno la gara sullo stesso tracciato voluto dal mitico Bobby Jones.
LA VIGILIA - Caterina Don, Francesca Fiorellini e Carolina Melgrati partecipano alla sesta edizione dell’Augusta National Women’s Amateur, prestigioso evento che si svolgerà in Georgia, negli Stati Uniti, dal 2 al 5 aprile e noto anche come “Masters femminile” perché le concorrenti disputeranno il turno conclusivo sul percorso dell’Augusta National sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile).
Le tre azzurre sono in un field di 72 giocatrici, scelte tra le migliori del mondo, che comprende tra le altre l’inglese Lottie Woad, numero uno mondiale e campionessa in carica, le statunitensi Anna Davis, a segno nel 2022, Rachel Heck e Gianna Clemente, la coreana Soomin Oh, le svedesi Nora Sundberg e Meja Ortengren, le spagnole Andrea Revuelta, Carla Bernat Escuder e Rocio Tejedo, l’inglese Patience Rhodes, la scozzese Hannah Darling, l’irlandese Beth Coulter e la giapponese Tsubasa Kajitani, suo il torneo nel 2021. Sono tutte, italiane comprese, in grado di garantire uno spettacolo di alto livello.
L’evento si disputerà in due fasi su 54 buche medal. Nei giorni 2 e 3 aprile, per le prime 36, le partecipanti saranno impegnate al Champions Retreat Golf Club di Evans, poi ci sarà un giorno di pausa (4 aprile) in cui tutte le concorrenti faranno un giro all’Augusta National di Augusta. Il 5 aprile le prime 30 giocatrici in classifica termineranno la gara sullo stesso tracciato voluto dal mitico Bobby Jones.
L’Italia ha avuto sempre rappresentanti nelle cinque edizioni precedenti e gli inviti hanno premiato non solo le atlete, ma è stato anche un probante riconoscimento per il movimento nazionale che sarà chiamato ancora una volta a esprimere le proprie qualità oltre i confini.
Queste le dichiarazioni del terzetto azzurro alla vigilia.
Caterina Don, 24enne di Pinerolo, tesserata per il Royal Park I Roveri: “Ogni golfista cresce sognando di giocare ad Augusta. In questo contesto tutto è speciale. Solo il fatto che nel round finale non sia permesso agli spettatori l’uso degli smartphone fa stare tutti dentro il momento senza distrazioni”.
Francesca Fiorellini, 19enne di Roma, portacolori dell’Olgiata Golf Club: “Augusta non ha eguali. È il tempio del golf. È un onore far parte nuovamente di questo torneo. Ogni istante va vissuto intensamente come un’esperienza unica che tutti i golfisti vorrebbero provare almeno una volta nella vita”.
Carolina Melgrati, 22enne di Monza, tesserata per il Golf Club Milano: “L’Augusta National è un percorso perfetto, semplicemente fantastico. Qui ci sentiamo delle proette per l’attenzione ad ogni dettaglio e l’impatto mediatico. Non vedo l’ora di scendere in campo e sono molto felice di avere mio padre con me come caddie”.
Caterina Don è alla terza partecipazione dopo quelle del 2019 e 2021 come Carolina Melgrati (2022, 2023), mentre Francesca Fiorellini è alla seconda consecutiva. Il miglior risultato è il quarto posto ottenuto da Benedetta Moresco nel 2022 e la Don ha il secondo con la 12ª piazza nel 2019.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Augusta National Women’s Amateur sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW, con collegamenti ai seguenti orari: mercoledì 2 aprile e giovedì 3, dalle ore 19,30 alle ore 21,30; sabato 5, dalle ore 18 alle ore 21. Commento di Marco Cogliati, Claudio Viganò e di Roberto Zappa.
Nel "Masters femminile" l’azzurra Carolina Melgrati si è classificata 25ª
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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