14 Agosto 2022

Challenge: Schott primo titolo, Cianchetti 24°

Freddy Schott (Getty Images) Freddy Schott (Getty Images)

Freddy Schott ha vinto il Frederikshavn Challenge presented by HESSEL, torneo del Challenge Tour che si è svolto in Danimarca, sul percorso del Frederikshavn Golfklub (par 72) di Frederikshavn. Il tedesco si è imposto con un totale di 271 (65 67 66 73, -17) colpi davanti al connazionale Nick Bachem e allo svedese Simon Forsstrom, secondi con 274 (-14).

Tra gli italiani in gara, il miglior piazzamento è stato quello di Luca Cianchetti, 24/o con uno score di 283 (72 70 71 70, -5). Lorenzo Scalise, miglior azzurro nell'ordine di merito del circuito e in piena corsa per conquistare la "carta" per giocare la prossima stagione sul DP World Tour, ha chiuso 31/o con 284 (73 69 74 68, -4) grazie ad un ultimo giro bogey free in 68 (-4) colpi che gli ha permesso di risalire 22 posizioni. Gregorio De Leo, già sicuro di aver staccato il pass per il Challenge Tour 2023 grazie ai tre successi ottenuti quest'anno sull'Alps Tour, si è piazzato 39/o con 285 (68 72 70 75, -3). Matteo Manassero è arrivato 49/o con 287 (73 68 72 74, -1) ed Enrico Di Nitto 60/o con 289 (68 71 77 73, +1). Non hanno superato il taglio: Federico Maccario, 70/o con 145 (73 72, +1), Filippo Bergamaschi, 109/o con 149 (78 71, +5), Aron Zemmer (76 74) e Stefano Mazzoli (73 77), 114/i con 150 (+6).

In testa sin dal primo giro, Freddy Schott ha dominato il torneo conquistando così il suo primo titolo sul Challenge Tour dopo una stagione che lo ha visto spesso tra i protagonisti con sei top ten ottenute prima di questo evento (tra cui il quinto posto all'Italian Challenge Open). Grazie a questo exploit, il tedesco classe 2001 ha incassato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.

 

TERZO GIRO - Il 21enne tedesco Freddy Schott ha realizzato un 66 (-6, sette birdie, un bogey) e con 198 (65 67 66, -18) colpi ha preso il largo nel “moving day” del Frederikshavn Challenge presented by HESSEL (Challenge Tour) sul tracciato del Frederikshavn Golfklub (par 72), a Frederikshavn in Danimarca.

E’ rimasto praticamente stabile Gregorio De Leo, 17° con 210 (68 72 70, -6), sono a metà classifica, 30.i con 213 (-3), Matteo Manassero (73 68 72) e Luca Cianchetti (72 70 71) e in bassa, 53.i con 216 (par), Lorenzo Scalise (73 69 74) ed Enrico Di Nitto (68 71 77).

Nel giro finale proveranno a insidiare Schott, ma probabilmente con poche speranze di riuscirci, il portoghese Vito Lopes, secondo con 202 (-14), e il dilettante danese Frederik Kjettrup, terzo con 204 (-12), mentre appaiono tagliati fuori gli altri, a iniziare dal tedesco Nick Bachem, quarto con 205 (-11), per proseguire con lo spagnolo Manuel Elvira e con lo svedese Martn Eriksson, quinti con 206 (-10), e con l’inglese Sam Hutsby, settimo con 207 (-9). Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (par), Federico Maccario, 70° con 145 (+1), Filippo Bergamaschi, 109° con 149 (+5), Aron Zemmer e Stefano Mazzoli, 114.i con 150 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Sono rimasti in alta classifica Enrico Di Nitto, ottavo con 139 (68 71, -5), e Gregorio De Leo, 16° con 140 (68 72, -4) nel Frederikshavn Challenge presented by HESSEL (Challenge Tour)  sul tracciato del Frederikshavn Golfklub (par 72), a Frederikshavn in Danimarca, dove ha mantenuto la leadership con 132 (65 67, -12) il 21enne tedesco Freddy Schott, autore di un 67 (-5, sei birdie, un bogey).

Al secondo posto con 134 (-10) il portoghese Vitor Lopes, al terzo con 135 (-9) lo spagnolo Manuel Elvira, al quarto con 137 (-7) il tedesco Nick Bachem, lo svedese Martin Eriksson e il dilettante danese Frederik Kjettrup e al settimo con 138 (-6) l’inglese Dan Bradbury,

Sono risaliti Matteo Manassero, da 69° a 21° con 141 (73 68, -3), Lorenzo Scalise (73 69), dal 69° posto e Luca Cianchetti (72 70), dal 50°, entrambi 31.i con 142 (-2). Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (par), Federico Maccario, 70° con 145 (+1), Filippo Bergamaschi, 109° con 149 (+5), Aron Zemmer e Stefano Mazzoli, 114.i con 150 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Bella partenza di Gregorio De Leo e di Enrico Di Nitto, sesti con 68 (-4) colpi, nel Frederikshavn Challenge presented by HESSEL sul percorso del Frederikshavn Golfklub (par 72), a Frederikshavn in Danimarca,, dove è al vertice con 65 (-7, sette birdie) il 21enne tedesco Fraddy Schott, in cerca del primo titolo sul circuito.

Il leader precede di un colpo il portoghese Pedro Figueiredo e lo spagnolo Manuel Elvira (66, -6) e di due l’altro portoghese Vitor Lopes e il danese Oliver Hundeboll (67, -5), numero due della money list.

Tra metà e bassa classifica gli altri italiani in campo: Luca Cianchetti 50° con 72 (par), Matteo Manassero, Federico Maccario, Stefano Mazzoli e Lorenzo Scalise 69.i con 73 (+1), Aron Zemmer 117° con 76 (+4) e Filippo Bergamaschi 131° con 78 (+6). De Leo, dominatore sull’Alps Tour dove ha coltro tre successi e guida l’ordine di merito, ha segnato sette birdie e tre bogey e Di Nitto cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - Riprende la caccia alla ‘carta’ per il DP World Tour 2023 di Lorenzo Scalise e di Matteo Manassero che tornano in campo, dopo una pausa, nel Frederikshavn Challenge presented by HESSEL, in programma dall’11 al 14 agosto a Frederikshavn in Danimarca. Mancano ancora dieci tornei alla conclusione del Challenge Tour con il Rolex Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre) dove si assegneranno i 20 pass per il circuito maggiore ai primi 20 classificati nella money list, ma si corre in primo luogo per entrare tra i primi 45 che saranno ammessi a giocarsi tutto in Spagna. Meglio però se ci si arriva già tra i 20 per avere maggior possibilità di centrare l’obiettivo.

Al momento hanno priorità diverse Scalise e Manassero che sul percorso del Frederikshavn Golfklub saranno affiancati da altri sette italiani: Luca Cianchetti, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Stefano Mazzoli, e Gregorio De Leo, quest’ultimo dominatore dell’Alps Tour con tre titoli e che prende confidenza con il circuito in cui sarà il prossimo anno.

Scalise, 26° nella money list, proverà a rientrare tra i top 20, dove già era in precedenza, ma per poter affrontare il Grand Final senza rischi o quasi dovrebbe almeno portarsi entro i 15. Manassero, 45° e quindi al limite della qualifica, deve posizione per consolidare le sue chance. Quanto agli altri italiani hanno tutti possibilità di ben figurare e magari di rilanciare le loro ambizioni con un exploit.

In Danimarca saranno in gara undici vincitori stagionali e undici dei primi 20 della Race to Mallorca (ordine di merito) con alcune defezioni, dovute alla scelta di giocare questa settimana su DP World Tour, che hanno una certa logica, come quelle dello svedese Jens Dantorp, numero uno del ranking, del sudafricano Juan Carlo Ritchie, numero tre, e dell’inglese Todd Clements, numero quattro, che sono ormai sicuri di essere promossi. Lasciano perplessi le decisioni del nordirlandese Tom McKibbin, del sudafricano Deon Germishuys e del belga Christopher Mivis, che rischiano di uscire dai 20.

Favoriti, oltre a Scalise e a Manassero, i vincitori stagionali: i danesi Oliver Hundeboll, Martin Simonsen e Nicolai Kristensen, il norvegese Kristian Krogh Johannessen, il francese Clément Sordet, l’inglese Nathan Kimsey, lo scozzese Liam Johnston, i tedeschi Alexander Knappe e Marc Hammer, il polacco Mateusz Gradecki e lo spagnolo Javier Sainz. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca