Disputati sui percorsi dell’Olgiata Golf Club e del Roma Acquasanta
La svedese Julia Engstrom (214 – 71 72 71, -2) ha vinto il Viaplay Ladies Finnish Open, torneo del LET Access - il secondo tour femminile europeo – disputato sul percorso del Messila Golf (par 72), a Lahti in Finlandia. Ha battuto con un birdie alla seconda buca di playoff altre quattro concorrenti con le quali aveva terminato
alla pari il torneo: Emma Nilsson, Ainil Bakar, Sanna Nuutinen e Ursula Wikstrom
Ha superato di un solo colpo un grande Francesco Molinari
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La Rolex Pro Am ha anticipato sul percorso del Gardagolf Country Club il 75° Open d’Italia (31 maggio-3 giugno), evento principale del Progetto Ryder Cup 2022 della Federazione Italiana Golf e secondo torneo stagionale delle Rolex Series dell’European Tour con un montepremi di sette milioni di dollari. La Rolex Pro Am, alla quale hanno preso parte molti volti noti dello sport e dello spettacolo, è stata vinta con "meno 29" dal team di Padraig Harrington
Sull’onda della straordinaria impresa di Francesco Molinari, dominatore del BMW PGA Championship a Wentworth, si avvicina l’inizio del 75° Open d’Italia, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022 della Federazione Italiana Golf. Tutto pronto al Gardagolf Country Club dove domani la Rolex Pro Am farà da prologo al secondo torneo stagionale delle Rolex Series che metterà in palio 7 milioni di dollari.
L’australiana Minjee Lee ha conseguito con 272 (67 69 68 68, -16) colpi il quarto titolo nel LPGA Tour vincendo il Volvik Championship sul percorso del Travis Pointe Country Club (par 72), ad Ann Arbor nel Michigan, dove Giulia Molinaro, 132ª con 151 (76 75, +7), è uscita al taglio dopo tre eventi in cui era andata a premio. Minjee Lee, 22enne di Perth con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4), ha regolato la coreana In-Kyung Kim
E' stata la prima delle otto prestigiose gare delle Rolex Series
Il Valley Forge Invitational alla svedese Louise Ridderstrom
Suo il Fort Worth Invitational sul percorso del Colonial CC
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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