Il Team Europe è in vantaggio per 6,5 a 1,5 sul Team Usa dopo una spettacolare prima giornata della 44ª edizione della Ryder Cup. Un susseguirsi di emozioni forti, di gran gioco espresso dai campioni in gara, con un pubblico straripante animato da intensa passione, capace di colorare l’ambiente con una incredibile coreografia. E ancora il tifo da stadio, intrinseco nell’evento, sempre più intenso e sollecitato dagli stessi giocatori. Il tutto incastonato in un clima gioioso
La suggestiva, emozionante e coinvolgente Cerimonia d’Apertura ha aperto la 44ª edizione della Ryder Cup, sfida tra il Team Europe e il Team Usa. Per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si disputerà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre.
La Junior Ryder Cup vinta dal giovani europei (20,5-9,5)
Un grande show con il Team Europe e il Team Usa accolti da una folla festante ed entusiasta. L’evento è stato anticipato dall’All Star Match, con campioni di altri sport e personaggi del mondo dello spettacolo appassionati di golf, vinto dalla squadra guidata da Colin Montgomerie. Domani la Cerimonia d’Apertura al Marco Simone Golf & Country Club
E’ già clima da Ryder Cup, anche se mancano ancora due giorni all’inizio della 44ª sfida tra il Team Europe e il Team Usa, che per la prima volta nella sua storia svolgerà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre. E’ stata la prima giornata con il pubblico ed è bastato che i giocatori delle due squadre scendessero in campo per gli allenamenti a innescare l’entusiasmo e anche a sollecitare il tifo, che salirà inevitabilmente di tono durante il match
La malese Natasha Andrea Oon ha ottenuto il primo titolo sull’Epson Tour vincendo con 206 (67 70 69, -10) colpi il Murphy USA El Dorado Shootout, disputato sul percorso del Mystic Creek Golf Club (par 72) a El Dorado, in Arkansas. Con una buona rimonta finale Roberta Liti si è portata dal 46° al 23° posto con 216 (73 74 69, par) e in tal modo è rimasta in sesta posizione nella Race For The Card (ordine di merito)
E’ tutto pronto per la 44ª edizione della Ryder Cup che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si svolgerà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre. La grande settimana è iniziata su un doppio fronte, con la prima conferenza stampa dei due capitani Luke Donald (Team Europe) e Zach Johnson (Team Usa) nel club ospitante fino alla Cerimonia d’Apertura della Junior Ryder Cup
Le continentali conquistano per la terza volta di fila il trofeo
Nello Swiss Challenge primo successo per Adam Blomme
Nel Cazoo Open de France termina 28° Edoardo Molinari
Al Golf Salsomaggiore Terme ha battuto Gregory Molteni
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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