10 Agosto 2019

Giovanni Manzoni trionfa in Svizzera

Giovanni Manzoni Giovanni Manzoni

 

Giovanni Manzoni ha dato un altro successo in campo internazionale all’Italia, a distanza di 24 ore dalla prodezza di Charlotte Cattaneo nell’English Girls U16 in Inghilterra, imponendosi nello Swiss International Amateur Championships disputato sul percorso del Golf & Country Club Basel (par 72), a Basilea in Svizzera. L’azzurro ha concluso il torneo con 208 (69 72 67, -8) colpi agganciando in extremis il tedesco Mauro Anderi (72 67 69) e poi lo ha sconfitto con un birdie alla prima buca di playoff, Nella sua rincorsa Manzoni ha avuto anche il supporto di una “hole in one” quando ha centrato direttamente dal tee la buca 7.
E’ la terza vittoria stagionale di Manzoni, 20enne milanese, tesserato per il GC Verona, da tempo nel giro azzurro in grande crescita nell’ultimo periodo, che in precedenza si era imposto in due eventi di College USA (NCAA D2 Men’s South/Se Region individuale e NCAA Division II Men’s Golf Championship a squadre con la Lynn University). Nel 2016 è stato campione nazionale Ragazzi.
Sono 22 i successi azzurri in campo internazionale nel 2019 - Sono salite a 22 le vittorie in campo internazionale dei giocatori azzurri, undici conquistate dai professionisti e altrettante dai dilettanti (otto individuali e tre a squadre) in una stagione che sta sempre più confermando come, dopo il record di 34 titoli ottenuti lo scorso anno, l’Italia abbia un gruppo di giocatori forti, affidabili, capaci di imporsi in tutto il mondo e in ogni fascia d’età, dai grandi campioni, come Francesco Molinari, fino ai giovanissimi.
Titolo e “hole in one” - La prima giornata di gara è stata annullata per maltempo e nella seconda, in cui si è disputato il primo giro, Manzoni ha chiuso in seconda posizione con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) insieme ad altri tre concorrenti, con un colpo di ritardo dal leader Sam Dumez (68, -4). Nella terza giornata sono stati effettuati due giri. Dopo 36 buche Manzoni, autore di un 72 (par, tre birdie, tre bogey), è sceso al settimo posto con 141 (-3) a due lunghezze dal trio di testa composto da Richard Heath, Gaelen Trew e da Mauro Anderi (139, -5).
Nel terzo turno l’azzurro ha dato vita a un autentico show  girando in 67 (-5) colpi, miglior score di giornata, realizzato anche da altri due concorrenti. Dopo due birdie è giunto l’ace, di cui si è detto, quando ha centrato la buca 7 (par 3) al volo dall’alto utilizzando un wedge, quindi a seguire un altro birdie. Un doppio bogey alla 11 ha frenato la sua corsa, ma con due birdie a chiudere ha agganciato Anderi, che nel frattempo era rimasto da solo al vertice. Nuovo birdie del milanese alla prima buca di spareggio, il terzo di fila, che è valso il titolo e l’invito a partecipare al prossimo European Masters (European Tour) a Crans sur Sierre (5-8 settembre).
In terza posizione con 209 (-7) Gaelen Trew e in quarta con 210 (-6) Guillaume Chevalier. Hanno offerto buone prove Ludovico Gallavresi, 11° con 214 (72 73 69, -2), e Giancarlo Sari, 23° con 217 (73 70 74, +1).
 

 

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca