17 Agosto 2020

Symetra: Sarah White, una gara, un titolo

Sarah White Sarah White

Prima gara nel Symetra Tour e prima vittoria per Sarah White (201 – 68 65 68, -15), 23enne di Grand Rapids (Michigan), passata di categoria lo scorso gennaio, che con un giro in 68 (-4) iniziato male con un bogey e finito in gloria con cinque birdie ha regolato di misura Casey Danielson, al vertice dopo un giro, e la tedesca Sophia Popov, leader dopo due, seconde con 202 (-14) nel Founders Tribute at Longbow.

Sul percorso del Longbow Golf Club (par 72), a Mesa in Arizona, dove si è giocato a porte chiuse, sono terminate in quarta posizione con 204 (-12) l’emergente spagnola Fatina Fernandez Cano, due top ten in altrettante gare in stagione, in quinta con 205 (-11) un’altra neo pro Lucy Li, ottimo passato da dilettante, e in sesta con 206 (-10) Kim Kaufman.

E’ uscita al taglio Roberta Liti, 67ª con 145 (71 74, +1) e out per un colpo, unica italiana in gara. Sarah White ha percepito un assegno di 18.750 dollari su un montepremi di 125.000 dollari.

SECONDO GIRO - Per un solo colpo Roberta Liti, 67ª con 145 (71 74, +1), è uscita al taglio nel Founders Tribute at Longbow, torneo del Symetra Tour che si sta disputando a porte chiuse sul percorso del Longbow Golf Club (par 72) a Mesa in Arizona.

Al proscenio la tedesca Sophia Popov, che è risalita dell’11° al primo posto grazie a un 63 (-9), miglior parziale del turno, per un totale di 132 (69 63, -12), prodezza che però le ha concesso un solo colpo di margine su Sarah White (133, -11). A tre lunghezze, e anche loro con possibilità di conquistare il successo, Kim Kaufman e la svedese Frida Kinhult (135, -9), così come la spagnola Fatima Fernandez Cano, quinta con 136 (- 8). Poco più defilate, ma con qualche chance, Haylee Harford, Binny Lee, Casey Danielson, che era al vertice dopo un turno, e la tedesca Sophie Hausmann, seste con 137 (-7).

Sophia Popov, 27 anni, nata negli Stati Uniti e trasferitasi in giovane in età in Germania, gode di doppia nazionalità. Ha studiato alla University of Southern California, ha avuto una buona carriera da dilettante e ora. con un eagle e sette birdie per il citato 63 si è procurata un’opportunità per cancellare lo zero nella casella vittorie nel suo palmarés. Roberta Liti ha chiuso la sua gara con un birdie e tre bogey per il 74 (+2)..

PRIMO GIRO - Buona partenza di Roberta Liti, 30ª con 71 (-1) colpi nel Founders Tribute at Longbow, torneo del Symetra Tour che si sta disputando a porte chiuse e rispettando i severi protocolli di sicurezza anti pandemia, sul percorso del Longbow Golf Club (par 72) a Mesa in Arizona.

Guida la graduatoria Casey Danielson con 65 (-7, otto birdie, un bogey), che precede di due colpi Kim Kaufman, Binny Lee, la svedese Frida Kinhult e la messicana Sandra Angulo Minarro (67, -5). In sesta posizione con 68 (-4) Nicole Sakamoto, Sarah White, Macy Hubbard e Catherine O’Donnell.

Roberta Liti ha iniziato con un birdie, ma ha avuto un momento difficile dalla buca 3 alla 5 con la sequenza doppio bogey-bogey-bogey. Tuttavia non si è persa d’animo e nel prosieguo dalla gara ha recuperato con quattro birdie.

LA VIGILIA - Roberta Liti prende parte al Founders Tribute at Longbow (14-18 agosto, 54 buche), torneo del Symetra Tour che si disputa al Longbow Golf Club di Mesa in Arizona, e dove l’azzurra proverà a migliorarsi dopo il 42° posto ottenuto nel precedente FireKeepers Casino Hotel Championship.

Nel field, con il ruolo di favorite, quattro delle prime cinque classificate nella money list: la leader Janie Jackson, vincitrice del Florida’s Natural Classic, l’unica gara disputata prima dello stop, la cinese, Ruixin Liu, seconda in graduatoria, a segno nel FireKeepers, evento che ha segnato la ripresa del circuito, quindi la terza e la quinta, rispettivamente Bailey Tardy e Kim Kaufman.

Proveranno a dire la loro le spagnole Marta Sanz Barrio e Fatima Fernandez Cano, la tedesca Sophia Popov, l’israeliana Laetitia Beck, l’australiana Stephanie Na, la svedese Frida Kinhult e le canadesi Maddie Szeryk e Samantha Richdale. Si gioca a porte chiuse rispettando i severi protocolli di sicurezza.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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