18 Settembre 2020

Toscana Open: Manassero per il titolo

Matteo Manassero Matteo Manassero

Matteo Manassero ha mantenuto il secondo posto con 129 (63 66, -14) colpi e competerà per il titolo nel giro finale del Toscana Alps Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, giunto alla 14ª edizione. Sul percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort (par 71) di Gavorrano (Grosseto), l’azzurro è stato sorpassato in extremis dallo spagnolo Angel Hidalgo Portillo (128 – 63 65, -14) con un birdie sull’ultima buca con cui ha siglato un parziale di 65 (-6, nove birdie, tre bogey). Saranno in corsa anche l’altro iberico Manuel Elvira e il francese Leo Lespinasse, terzi con 130 (-12), il dilettante Gregorio De Leo, ottimo il suo comportamento, quinto con 132 (67 65, -10), così come i due pro che lo affiancando, lo spagnolo Alejandro Del Rey, reduce dal successo nell’Open de la Mirabel d’Or, e il transalpino Thomas Elissalde.

Da rilevare le buone prove di altri quattro amateur: Andrea Romano, leader dopo un giro e rimasto in alta classifica, decimo con 134 (-8) insieme a Takayuki Matsui, e Filippo Celli e Riccardo Bregoli, 18.i con 135 (-7) alla pari con Giulio Castagnara. Con loro anche Sebastiano Frau, 35° con 138 (-4).

E’ rimasto al 30° posto con 137 (-5) Stefano Mazzoli, secondo nella money list che a fine anno promuoverà i primi tre sul Challenge Tour 2021, ed è stato sorpassato dal leader, lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, da 44° a 17°. In termini di ordine di merito, però, con queste posizioni nessuna ripercussione negativa per l’azzurro.

Il taglio, caduto a 138 (-4), ha lasciato in gara 47 concorrenti, dei quali 13 italiani (cinque amateur). Nel giro finale i professionisti si divideranno il montepremi di 40.000 euro di cui 5.800 euro spetteranno al vincitore.

Le interviste - Matteo Manassero, che a inizio luglio si è imposto nel Warm Up Contest al Golf Nazionale, evento che è servito agli azzurri per riprendere confidenza con il golf giocato dopo il lockdown, ha dichiarato: “E’ continuata la buona progressione e soprattutto l’ottimo il feeling con il putter. Si è alzato il vento, rispetto a ieri, il campo è divenuto più duro e occorre fare attenzione ai rimbalzi. Ho segnato un solo bogey in 36 buche e questo è un segnale che sto andando nella direzione giusta”. Nel suo score, dopo gli otto birdie del primo giro, altri sei birdie e il bogey di cui si è detto, per il  66 (-5) di giornata.

Anche Leo Lespinasse ha girato in 66 colpi, seguendo la stessa strada dell’azzurro. Sei birdie e l’unico bogey, ma un birdie di meno, sette, nel turno precedente. “Ammiro molto Manassero – ha detto -  e da giovanissimo facevo il tifo per lui. Mi sono affidato al gioco lungo, poiché ho un drive molto potente, e in tal modo mi sono procurato  numerose occasione da birdie”.

Gregorio De Leo, che ha fatto parte con Andrea Romano, Riccardo Bregoli e Filippo Celli del team azzurro quarto ai recenti Campionati Europei a squadre, è risalito dal 16° posto con un 65 (-6, sette birdie un bogey). Così ha commentato la sua prestazione: “E’ andata abbastanza bene. Ho sfruttato molto i par 5 e sin dall’inizio ho mostrato un gioco solido che mi ha dato serenità. Qualche pallina ha sbordato e magari potevo segnare un colpo o due in meno, ma va bene così. Il campo era un po’ più difficile per il vento e per i fairway più duri e quindi ha richiesto sempre piena concentrazione su ogni colpo. Obiettivi? Domani proverò a ottenere un punteggio più basso possibile e poi si vedrà”.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana – a causa della pandemia – posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, – con il supporto di Infront, official advisor della FIG - è partito dal Lazio passando poi per la Valle d’Aosta. Ora l’approdo in Toscana per poi fare tappa in Piemonte (Italian Challenge Open, 1-4 ottobre) prima del gran finale al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la Coverciano del green, dal 28 al 30 ottobre con l’Italy Alps Open. Cinque gare in 4 regioni diverse per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Il percorso –  Il percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort, 18 buche, è circondato da olivi e alti cipressi, con green ondulati e ostacoli d’acqua che mettono a dura prova tutti i protagonisti in campo i quali, comunque, ne stanno riconoscendo e apprezzando le qualità.

Sicurezza – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca