18 Ottobre 2020

Symetra: dominio di Matilda Castren

Matilde Castren Matilde Castren

Primo titolo sul Symera Tour per Matilda Castren, che ha dominato con una corsa di testa nel Mission Inn Resort and Club Championship, dove si è imposta con 207 (68 68 71, -12) e cinque colpi di margine sulla svedese Linnea Johansson (212, -7).

Sul percorso del Mission Inn Resort and Club (par 73), a Howey-In-The-Hills in Florida, dove è uscita al taglio per un solo colpo Roberta Liti, 63ª con 153 (77 76, +7), Matilde  Castren, 25enne nata a New York ma di nazionalità finlandese, laureata alla Florida State University, ha fatto una escursione estemporanea molto proficua sul Symetra Tour, poiché da quest’anno gioca sul LPGA Tour dove ha ottenuto il miglior piazzamento fino ad oggi con il 23° posto in un major, il KPMG Women’s PGA Championship disputato la scorsa settimana. Non ha avuto bisogno di particolari prodezze nel giro finale, poiché le è bastato un 71 (-2, cinque birdie, tre bogey) per distanziare ulteriormente le avversarie. Infatti hanno accusato sette colpi di ritardo Anna Redding, terza con 214 (-5), otto l’austriaca Dewi Weber, quarta con 215 (-4), e nove Jessica Welch, Karen Chung e Vicky Hurst, quinte con 216 (-3). Alla vincitrice è andato un assegno di 18.750 dollari su un montepremi di 125.000 dollari.

SECONDO GIRO - Matilda Castren ha proseguito la sua corsa di testa con 136 (68 68, -10) colpi nel Mission Inn Resort and Club Championship, sul percorso del Mission Inn Resort and Club (par 73), a Howey-In-The-Hills in Florida, dove Roberta Liti, 63ª con,153 (77 76, +7) è uscita al taglio per un solo colpo.

La Castren, 25enne nata a New York, è di nazionalità finlandese, si è laureata alla Florida State University e ha fatto una escursione estemporanea sul Symetra Tour, poiché da quest’anno gioca sul LPGA Tour dove ha ottenuto il miglior piazzamento fino ad oggi con il 23° posto in un major, il KPMG Women’s PGA Championship disputato la scorsa settimana.

Con cinque birdie senza bogey ha realizzato un 68 (-5) che le ha permesso di portare da uno a tre colpi il vantaggio sulla prima inseguitrice, la canadese Maddie Szeryk (139, -7). Proveranno a competere per il titolo nel giro finale anche Vicky Hurst e la svedese Linnea Johansson, terze con 141 (-5), l’austriaca Dewi Weber, la francese Julie Aime e la scozzese Gemma Drybourgh, quinte con 142 (-4), mentre non sembrano avere più chances le altre concorrenti. Il montepremi è di 125.000 dollari dei quali 18.750 andranno alla prima classificata.

PRIMO GIRO - Roberta Liti è a metà classifica, 57ª con 77 (+4) colpi, dopo il giro d’apertura del Mission Inn Resort and Club Championship, sul percorso del Mission Inn Resort and Club (par 73), a Howey-In-The-Hills in Florida.

Leader a sorpresa con 68 (-5) la finlandese Matilda Castren tallonata con 69 (-4) dalla scozzese Gemma Drysburgh. In terza posizione con 70 (-3) Karen Chung, Elise Bradley, Vicky Hurst, la francese Julie Aime e la svedese Linnea Johansson e con un colpo in più Katie Yoo, l’austriaca Dewi Weber e la slovena Katja Pogacar (71, -2).

Matilda Castren, al primo anno sul LPGA Tour dove ha ottenuto il miglior piazzamento fino ad oggi con il 23° posto in un major, il KPMG Women’s PGA Championship disputato la scorsa settimana, ha realizzato un eagle, quattro birdie e un bogey. “Adoro giocare nel Symetra Tour - ha detto - dove ho tante amiche e sono venuta qui soprattutto per divertirmi”. Roberta Liti, che si è classificata quinta nel precedente Symetra Classic, miglior risultato nei due anni sul circuito, ha segnato due birdie e sei bogey. Il montepremi è di 125.000 dollari dei quali 18.750 andranno alla prima classificata.

LA VIGILIA - Nuovo evento nel calendario del Symetra Tour: è il Mission Inn Resort and Club Championship (15-17 ottobre), in programma sul percorso del Mission Inn Resort and Club, a Howey-In-The-Hills in Florida, al quale partecipa Roberta Liti, dopo la bella prova nel precedente Symetra Classic, in cui si è classificata al quinto posto, miglior risultato nelle due stagioni sul circuito. L’azzurra è andata a premio per la terza volta negli ultimi quattro tornei e si è portata al 32° posto nella money list, con l’obiettivo di salire ancora.

Nel field spiccano i nomi della spagnola Fatima Fernandez Cano, un titolo nell’anno e la leadership nell’ordine di merito, insieme a quelli di Kim Kaufman, numero 2, e di Janie Jackson, numero 5, anche loro a segno, e di Bailey Tardy, numero tre, senza successi ma grande regolarista. Hanno possibilità di competere per la vittoria anche l’emergente Lucy Li, Laura Wearn, Lauren Coughlin, Daniela Iacobelli, la taiwanese Peiyun Chien, che il Symetra Classic l’ha vinto, l’australiana Robyn Choi, la svedese Frida Kinhult e la slovena Ana Belac. Il montepremi è di 125.000 dollari dei quali 18.750 andranno alla prima classificata.

 

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca