11 Gennaio 2021

PGA Tour: English batte Niemann al playoff

Harris English Harris English

Harris English ha vinto con 267 (65 67 66 69, -25) colpi, dopo una corsa di testa, il Sentry Tournament of Champions, primo evento del 2021 del PGA Tour svoltosi sul percorso del Plantation Course (par 73) a Kapalua, nell’isola di Maui alle Hawaii, riservato a 42 concorrenti, i vincitori della stagione precedente con partecipazione allargata ai qualificati per il Tour Championship 2020.

English. 31enne di Valdosta (Georgia) alla 250ª gara disputata, ha portato a tre i titoli sul circuito, dove non vinceva dal novembre del 2013, agganciando con un birdie sull’ultima buca, il sesto di giornata contro due bogey per il parziale di 69 (-4). Joaquin Niemann (267 - 69 67 67 64), 22enne di Santiago del Cile con un successo, autore di un 64 (-9, nove birdie) miglior score del turno, e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio. Per English un assegno di 1.340.000 dollari su un montepremi di 6.700.000 dollari e il salto dal 29° al 17° posto nella graduatoria mondiale.

Non è entrato per un colpo nel playoff Justin Thomas, numero tre al mondo e campione uscente, terzo con 268 (-24), mentre ha ceduto Ryan Palmer, quarto con 269 (-23), in vetta con English dopo 54 buche. In quinta posizione con 271 (-21) Xander Schauffele e il coreano Sungjae Im e in settima con 272 (-20) lo spagnolo Jon Rahm, che in tal modo è riuscito a difendere la seconda piazza nel World Ranking per 4,6 millesimi su Thomas. L’iberico è stato affiancato da Bryson DeChambeau e da Collin Morikawa, terzo dopo 54 buche.

Aveva tentato la rimonta Dustin Johnson, leader mondiale, ma dopo sei birdie in sette buche, ha perso la pallina alla 12ª e il doppio bogey è stata la premessa dell’’undicesimo posto con 274 (-18), condiviso con lo spagnolo Sergio Garcia. Subito dietro Patrick Cantlay, 13° con 275 (-17), a metà classifica Patrick Reed e l’australiano Adam Scott, 21.i con 277 (-15), e molto deludente il giapponese Hideki Matsuyama, 41° e ultimo con 288 (-4), insieme al canadese Mackenzie Hughes.

TERZO GIRO - Ryan Palmer con un parziale di 64 (-9), score più basso del turno, e con un totale di 198 (67 67 64, -21) ha raggiunto in vetta alla classifica del Sentry Tournament of Champions Harris English (198 65 67 66). A un giro dal termine dell’evento, sul percorso del Plantation Course (par 73) a Kapalua, nell’isola di Maui alle Hawaii, dove sono in gara 42 concorrenti - i vincitori della stagione precedente con partecipazione allargata ai qualificati per il Tour Championship 2020, che ha chiuso la FedEx Cup - Ryan Palmer, 44enne di Amarillo (Texas) con quattro titoli sul tour, ha segnato nove birdie, ma Harris English, 31enne di Valdosta (Georgia) con due successi sul circuito datati 2013, in vetta sin dal primo giro, ha evitato il sorpasso con una prestazione bogey free, ma con due birdie di meno dell’avversario per il 66 (-7).

Con il secondo 65 (-8) di fila Collin Morikawa, lo scorso anno a segno in un major (PGA Championship), che peraltro ha sfiorato una hole in one” alla buca 2 (par 3) negatagli dall’asta che ha respinto la pallina, si è mantenuto sulla scia dei due battistrada con un colpo di ritardo (199, -20) candidandosi per il titolo, Hanno chances anche Daniel Berger, quarto con 201 (-18), Justin Thomas, campione in carica e numero tre mondiale, e il coreano Sungjae Im, quinti con 202 (-17). Quanto a Thomas, che si è imposto nel torneo pure nel 2017, dopo aver fallito un corto putt si è lasciato andare a una esclamazione omofoba, rilevata dai microfoni a bordo campo e finita in diretta. Pronte le sue scuse all’uscita da campo.: “Non dovevo cadere così in basso, è stato imperdonabile. Non sono quel tipo di persona”. Non è stato squalificato, ma probabilmente pagherà una multa.

Difficile un recupero di Patrick Cantlay, Billy Horschel e del cileno Joaquin Niemann, anche se settimi con 203 (-16), mentre sono fuori gioco, tutti appaiati al decimo posto con 205 (-14), mancati protagonisti quali Dustin Johnson, leader del World ranking, Xander Schauffele, Brendon Todd, gli spagnoli Jon Rahm, numero due, e Sergio Garcia, e il norvegese Viktor Hovland. Più lontani Bryson DeChambeau, 16° con 206 (-13), e Patrick Reed, scivolato dal sesto al 21° posto con 202 (-12), dove è affiancato dall’australiano Adam Scott, che ha colto tutti i 18 fairway, per la quarta volta in carriera, e che nel torneo ne ha presi 52 su 54. E’ rimasto in 42ª e ultima posizione il giapponese Hideki Matsuyama con 220 (+1). Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

SECONDO GIRO - Harris English è rimasto da solo al comando con 132 (65 67, -14) colpi nel Sentry Tournament of Champions, primo torneo del 2021 del PGA Tour. Sul percorso del Plantation Course (par 73) a Kapalua, nell’isola di Maui alle Hawaii, dove sono in gara 42 concorrenti - i vincitori della stagione precedente con partecipazione allargata ai qualificati per il Tour Championship 2020, che ha chiuso la FedEx Cup - Harris English, 31enne di Valdosta (Georgia) con due successi sul circuito datati 2013, ha realizzato un 67 (-6) con sei birdie senza bogey e ha distaccato di due colpi Justin Thomas (134, -12), numero tre mondiale, con il quale condivideva la leadership dopo un turno. 

Thomas, che difende il titolo, è stato agganciato da Ryan Palmer, Daniel Berger e da Collin Morikawa, che ha recuperato dieci posizioni con un 65 (-8, nove birdie, un bogey). Sono tra i top ten, in una classifica piuttosto corta, quasi tutti i giocatori più attesi: Patrick Reed e Xander Schauffele sono sesti con 135 (-11) alla pari con Brendon Todd e con il coreano Sungjae Im, e occupano il decimo posto con 136 (-10) Dustin Johnson, numero uno del World Ranking, risalito dal 30° anch’egli con un 65 (otto birdie), lo spagnolo Jon Rahm, numero 2, Bryson DeChambeau, numero 5, Patrick Cantlay e il cileno Joaquin Niemann.

A metà graduatoria il norvegese Viktor Hovland, 17° con 137 (-9), l’iberico Sergio Garcia, vincitore della gara nel 2002, 22° con 138 (-8) e l’australiano Adam Scott, 27° con 139 (-7), e giornata da dimenticare in fretta per il giapponese Hideki Matsuyama scivolato dopo un 75 (+2), unico score del turno sopra par, al 42° e ultimo posto con 148 (+2). Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

PRIMO GIRO - Justin Thomas, numero tre mondiale e campione in carica, e Harris English guidano la classifica con 65 (-8) colpi nel Sentry Tournament of Champions, primo torneo del 2021 del PGA Tour e riservato ai vincitori della stagione precedente, quest’anno con partecipazione allargata ai qualificati per il Tour Championship 2020, che ha chiuso la FedEx Cup.

Sul percorso del Plantation Course (par 73) a Kapalua, nell’isola di Maui alle Hawaii, dove sono in gara 42 concorrenti per un field che comprende 14 dei primi 20 del World ranking, Thomas, 27enne di Louisville (Kentucky) con 13 titoli nel palmarès comprensivi di un major e di due WGC, due volte a segno in questo evento suo anche nel 2017, è stato uno dei nove concorrenti a concludere il turno senza bogey (otto birdie) e Harris English, 31enne di Valdosta (Georgia) con due successi sul circuito datati 2013, ha tenuto lo stesso passo con un eagle, sette birdie e un bogey.

La coppia ha due colpi di vantaggio su sei inseguitori con 67 (-6): Patrick Reed, Robert Streb, Ryan Palmer, autore di un ottimo recupero dopo aver tre perso tre colpi sulle prime quattro buche, il canadese Nick Taylor, il coreano Sungjae Jim e lo spagnolo Sergio Garcia, vincitore nel 2002. Sono nelle prime posizioni anche Patrick Cantlay e l’australiano Adam Scott, noni con 68 (-5), Bryson DeChambeau, Collin Morikawa, Xander Schauffele, che una settimana prima di Natale ha avuto il Covid-19, il norvegese Viktor Hovland e il cileno Joaquin Niemann, 12.i con 69 (-4).

Qualche passaggio a vuoto per il numero due mondiale, lo spagnolo Jon Rahm, 22° con 70 (-3), che ha cambiato attrezzatura, e per Dustin Johnson, numero uno e ritenuto il grande favorito alla vigilia, 30° con 71 (-2). In difficoltà il giapponese Hideki Matsuyama, 37° con 73 (par). Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

LA VIGILIA - Gran gala del PGA Tour, che riparte dalle Hawaii, dopo la pausa invernale di circa un mese, con il Sentry Tournament of Champions (7-10 gennaio), la gara riservata ai vincitori della stagione precedente, quest’anno con partecipazione allargata ai qualificati per il Tour Championship 2020, che ha chiuso la FedEx Cup. Una modifica dettata dalla riduzione dei tornei nella passata stagione che avrebbe inciso sul numero dei partecipanti in tal modo arrivato a 42. Relativamente pochi, ma di grande qualità perché sul percorso del Plantation Course a Kapalua, nell’isola di Maui, scenderanno in campo 14 dei primi 20 del World ranking a iniziare da Dustin Johnson, numero uno, sicuramente il giocatore più forte del momento, che rientra dopo aver vinto in maniera straordinaria il Masters e metà novembre con il record del punteggio più basso in assoluto nella storia del major, e grande favorito dell’evento.

Difende il titolo Justin Thomas, numero 3 mondiale, vincitore del torneo anche nel 2017, e con lui vi saranno, oltre a Johnson, altri past winner quali Xander Schauffele (2019), che una settimana prima di Natale ha avuto il Covid-19 e che si presenta ristabilito “anche se un po’ debole” come ha dichiarato, e Patrick Reed (2015), i quali nel 2020 cedettero a Thomas nel playoff, e Sergio Garcia (2002). Tra i possibili protagonisti anche Jon Rahm, numero 2, con l’incognita del cambio del set di bastoni, che nelle prime uscite a volte (ma non sempre) richiede un minimo di adeguamento, Bryson DeChambeau, Patrick Cantlay, Webb Simpson, Collin Morikawa, Hideki Matsuyama, Adam Scott e i giovani Viktor Hovland e Joaquin Niemann. Fermato da Covid-19 Jim Herman, qualificato per essersi imposto nel Wyndham Championship. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport2 – Il Sentry Tournament of Champions viene trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e su Eurosport2 con collegamenti ai seguenti orari: notte tra giovedì 7 gennaio e venerdì 8, notte tra venerdì 8 e sabato 9, notte da sabato 9 a domenica 10, dalle ore 0 alle ore 4. Domenica 10, dalle ore 22 alle ore 2. Commento di Nicola Pomponi e di Silvio Grappasonni.

Primo piano

  • “Golf a Scuola”, accordo di collaborazione tra Federgolf e Regione Lombardia
    “Golf a Scuola”, accordo di collaborazione tra Federgolf e Regione Lombardia 11/03/2024

    Accordo di collaborazione tra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lombardia volto a supportare e valorizzare in tutto il territorio lombardo le iniziative riguardanti “Golf a Scuola”, progetto nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministro per lo Sport e i Giovani, l’Istituto per il Credito Sportivo, che ha il patrocinio di: CONI, Comitato Italiano Paralimpico e R&A. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa andata in scena a Milano, presso il Belvedere Silvio Berlusconi del 39° piano di Palazzo Lombardia, alla presenza di: Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport; Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo; Lara Magoni, Sottosegretario con delega a Sport e Giovani della Regione Lombardia.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca