26 Marzo 2021

Alps: Manassero cede , titolo a Lumsden

Ryan Lumsden (Tristan Jones Photography) Ryan Lumsden (Tristan Jones Photography)

Matteo Manassero non ce l’ha fatta a conquistare il secondo titolo sull’Alps Tour, a distanza i sei mesi dal primo (Toscana Golf Open), e si è dovuto accontentare del secondo posto con 205 (67 66 72, -8) colpi, alla pari con il dilettante francese Theo Brizard, nel MIRA Golf Experience Acaya Open, il torneo inaugurale della stagione 2021 dell’Alps Tour, disputato all’Acaya Golf Club (par 71) di Vernole (LE) e vinto dallo scozzese Ryan Lumsden (204 - 68 70 66, -9).

Su un tracciato di alto livello tecnico, che ha impegnato severamente i contendenti tanto che solo 20 di loro hanno concluso sotto par, incastonato in un magnifico Resort d’avanguardia, Lumdsen, 25 anni, al secondo anno di circuito con tre top ten nel 2020, ha ottenuto il primo successo, risalendo dal quinto posto con molto raziocinio, oltre che con un bel gioco, attaccando solo quando ne aveva l’opportunità fino a conseguire un 66 (-5, cinque birdie, senza bogey) per poi approfittare degli errori di chi lo precedeva.

Manassero, playoff sfumato in extremis - Manassero, leader dopo due turni con quattro colpi di margine sui secondi e con cinque su Lumsden, ha iniziato molto bene con due birdie per poi arrivare a metà tracciato con un altro birdie e un bogey, però è stato sorpassato dallo scatenato Brizard, salito al vertice con sette birdie in nove buche, mentre Lumsden di birdie ne aveva due soli. Nel frattempo si metteva in corsa anche Jacopo Vecchi Fossa con cinque birdie, ma nel rientro iniziavano i guai sia per lo stesso Vecchi Fossa (tre birdie e due doppi bogey in cinque buche), che poi terminava settimo (209, -4,) e sia per Manassero e per Brizard. Sia pure ciondolando, entrambi riuscivano a contenere l’avanzata di Lumsden e a due buche dalla fine il trio era in parità. Alla 17ª cedeva con un bogey Brizard (68, -3, otto birdie, tre bogey, un doppio bogey) e sull’ultima Manassero perdeva almeno l’opportunità del playoff, a sua volta con un bogey, chiudendo in 72 (+1, quattro birdie, cinque bogey). Resta comunque l’ottima prova del veronese, che ha solo bisogno di continuare su questa strada armandosi di infinita pazienza.

Un ottimo De Leo - Al quarto posto con 206 (-7) lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, al quinto con 208 (-5) i francesi Edgar Catherine e Paul Elissalde e al settimo, come detto, Vecchi Fossa affiancato dall’amateur azzurro Gregorio De Leo, vincitore la settimana scorsa sullo stesso campo degli Internazionali d’Italia e che ha dato ancora una volta dimostrazione di trovarsi molto bene tra i pro, come aveva dimostrato nel 2020 con la sesta piazza nel Cervino Open e la settima nel Campionato Nazionale Open.

In linea generale i dilettanti azzurri si sono comportati molto bene con sei che hanno superato il taglio: Flavio Michetti, 14° con 212 (-1), e Davide Buchi 25° con 215 (+2), preceduto dai pro Luca Cianchetti, 21° con 213 (par), e dal sempreverde Alessandro Tadini, 23° con 214 (+1). E ancora gli altri azzurri Andrea Romano, 29° con 216 (+3), e Marco Florioli, secondo agli Internazionali, 34° con 217 (+4) alla pari con Andrea Maestroni. Al 48° posto con 222 (+9) il sesto amateur che ha concluso la gara, Manfredi Manica, affiancato da Michele Ortolani. Prima di loro Enrico Di Nitto, Federico Maccario e Aron Zemmer, 41.i con 218 (+5). A Ryan Lumsden è andato un assegno di 5.075 euro su un montepremi di 35.000 euro.

Da domenica 28 marzo, con conclusione martedì 30, si replica sullo stesso percorso con il MIRA Live the Soul Open, Identico il montepremi di 35.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero è passato a condurre con 133 (67 66, -9) colpi, facendo il vuoto, a un giro dal termine del MIRA Golf Experience Acaya Open, il torneo inaugurale della stagione 2021 dell’Alps Tour che si conclude sul percorso dell’Acaya Golf Club (par 71), un gioiello tecnico, nel contesto di uno spettacolare Resort, e molto impegnativo, tanto che soltanto tredici concorrenti sono scesi sotto par.

Manassero, 28 anni il prossimo 19 aprile, si è migliorato di un colpo rispetto alla prima frazione con un 66 (sei birdie, un bogey) che gli ha permesso di prendere un margine di ben quattro colpi sui più immediati inseguitori. Sarà sicuramente un buon viatico per cercare di cogliere la seconda vittoria sul circuito nell’arco di sei mesi dopo quella nel Toscana Golf Open di settembre scorso, con la quale era tornato sul gradino più alto del podio dopo sette anni, ossia dall’ultimo di quattro titoli sull’European Tour (BMW PGA Championship, 2013).

Lo seguono al secondo posto con 137 (-5), e naturalmente non lasceranno nulla di intentato per cercare di prevalere, un altro italiano, Jacopo Vecchi Fossa, che ha concluso la scorsa annata vincendo l’Italy Alps Open, e i francesi Edgar Catherine e Then Brizard, quest’ultimo dilettante. Più difficile il compito dello scozzese Ryan Lumsden, quinto con 138 (-4), e quasi proibitivo per gli spagnoli Angel Hidalgo Portillo e Jorge Maicas e per il transalpino Paul Elissalde, sesti con 139 (-3)-.

Sono rimasti in gara altri tredici italiani, tra i quali sono al 14° posto con 142 (par) Luca Cianchetti e l’amateur Gregorio De Leo, a segno domenica scorsa negli Internazionali d’Italia, che si sono svolti sullo stesso tracciato, e che ha già dato prova di trovarsi a suo agio tra i professionisti già lo scorso anno, ottenendo due top ten (sesto Cervino Open e settimo Campionato Nazionale Open). Tra i promossi altri cinque dilettanti azzurri: Andrea Romano e Davide Buchi, 22.i con 144 (+2) insieme ad Alessandro Tadini, quindi Flavio Michetti, 30° con 145 (+3) alla pari con Aron Zemmer e con Michele Ortolani, e infine Manfredi Manica e Marco Florioli, secondo agli Internazionali, 38.i con 146 (+4) affiancati da Federico Maccario. Al giro conclusivo anche Enrico Di Nitto e Andrea Maestroni, 47.i con 147 (+5).

Il taglio ha lasciato in gara 52 concorrenti. L’evento sarà seguito sullo stesso percorso dal MIRA Live the Soul Open (28-30 marzo). Il montepremi è di 35.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Matteo Manassero, secondo con 67 (-4) colpi, subito in evidenza nel MIRA Golf Experience Acaya Open, il torneo inaugurale della stagione 2021 dell’Alps Tour in svolgimento sull’impegnativo percorso dell’Acaya Golf Club (par 71), altamente tecnico e impegnativo tanto che solamente 14 concorrenti, dei 120 in gara hanno concluso sotto par.

Manassero, quattro successi sull’European Tour e tornato alla vittoria dopo circa sette anni proprio sull’Alps Tour (Toscana Alps Open, 2020) ha segnato cinque birdie e un bogey e rende un colpo al leader, il francese Nicolas Platret, 26 anni, solo due top ten sul circuito e autore di un 66 (-5, sette birdie, due bogey).

Al terzo posto con 68 (-.3) gli spagnoli Alejandro Del Rey e Angel Hidalgo Portillo e lo scozzese Ryan Lumsden e al sesto con 69 (-2) Jacopo Vecchi Fossa, vincitore lo scorso anno dell’Italy Alps Open, e il bravo dilettante Davide Buchi. Si sono ben comportati anche altri amateur: Manfredi Manica e Flavio Michetti, 19.i con 72 (+1) insieme ad Alessandro Tadini e a Michele Ortolani, quindi Gregorio De Leo, a segno la scorsa settimana sullo stesso tracciato negli Internazionali d’Italia, 36° con 74 (+2) alla pari con Luca Cianchetti,  Sulla linea del taglio, 44.i con 75 (+4), Giacomo Fortini, Edoardo Raffaele Lipparelli, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer e l’amateur Marco Florioli, secondo agli Internazionali d’Italia.

Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. L’evento sarà seguito sullo stesso tracciato dal MIRA Live the Soul Open (28-30 marzo). Il montepremi è di 35.000 euro.

 

LA VIGILIA - La ventesima stagione dell’Alps Tour si apre in Puglia con due gare in sequenza, il MIRA Golf Experience Acaya Open (24-26 marzo) e il MIRA Live the Soul Open (28-30 marzo). Si gioca sul percorso dell’Acaya Golf Club, un campo con scorci spettacoli, ma anche con notevoli difficoltà tecniche che in altri precedenti eventi internazionali ha messo a dura prova i concorrenti.

Saranno in gara 120 giocatori provenienti da 14 nazioni, dei quali 51 italiani, compresi quindici dilettanti. Tra gli azzurri spicca il nome di Matteo Manassero, quattro titoli sull’European Tour e tornato al successo nella precedente stagione, dopo oltre sette anni, proprio sull’Alps Tour (Toscana Alps Open).

Insieme a lui vi saranno, tra gli altri, Jacopo Vecchi Fossa, vincitore dell’ultima gara dello scorso anno (Italy Alps Open), Filippo Bergamaschi, Giulio Castagnara, Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Maccario, Aron Zemmer e Stefano Mazzoli, un titolo nel 2020 (Red Sea Little Venice Open) e il mancato passaggio sul Challenge Tour sfumato nelle ultime battute (quarto nell’ordine di merito). Tra i dilettanti la presenza di Gregorio De Leo, vincitore degli Internazionali d’Italia disputato la settimana passata proprio all’Acaya GC, Marco Florioli, secondo classificato, Riccardo Bregoli, settimo, Andrea Romano, nono, e il francese Paul Margolis, quarto.

Tra gli stranieri da ricordare l’olandese Lars Keunen, che come Mazzoli ha perso smalto e promozione sul Challenge Tour in extremis, l’irlandese Jonathan Yates, l’austriaco Uli Weinhandl, l’inglese James Sharp, il portoghese Tomas Bessa Guimaraes, gli spagnoli Daniel Berna e Angel Hidalgo Portillo e i francesi Julien Foret, Jeong Won Ko, Edouard España e Thomas Elissalde. Il montepremi è di 35.000 euro.

Primo piano

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    Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino 14/04/2024

    Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

    Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano. Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro. Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022.

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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