16 Agosto 2021

PGA Tour: Kisner prevale nel playoff a sei

Kevin Kisner Kevin Kisner

Kevin Kisner ha vinto con 265 (65 68 66 66, -15) colpi il Wyndham Championship, la gara che ha anticipato i PlayOffs ossia gli ultimi tre eventi della stagione del PGA Tour 2020-2021 che assegneranno i 60 milioni di dollari complessivi della FedEx Cup dei quali 15 milioni spetteranno al vincitore. Kisner, 37enne di Aikon (South Carolina), alla 255ª partenza, ha ottenuto il quarto titolo in carriera (uno in un WGC, il Match Play del 2019) prevalendo  con un birdie alla seconda buca di playoff su altri cinque concorrenti con i quali aveva concluso alla pari il torneo e imponendosi per la prima volta in uno spareggio dopo averne presi in precedenza cinque su cinque.

Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, ha concluso con un 66 (-4) agganciandosi con due birdie sulle ultime tre buche al gruppo composto da Kevin Na, dal canadese Roger Sloan, dal sudafricano Branden Grace, dall’australiano Adam Scott e dal coreano Si Woo Kim. Un bogey sull’ultima buca ha impedito a Russell Henley, in vetta per tre giri, di partecipare al playoff e l’ha relegato al settimo posto con 266 (-14) insieme a Webb Simpson e al Kevin Streelman.

Bogey fatale sul green conclusivo anche per l’inglese Justin Rose, 10° con 267 (-13), che lo ha fatto in pratica rimanere fuori dai primi 125 della graduatoria FedEx Cup (126° classificato) che saranno ammessi al prossimo Northern Trust (19-22 agosto), Stesso score per lo sloveno acquisito Rory Sabbatini, nato in Sudafrica, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, che si è fermato al 133° posto. Fuori dai PlayOffs anche Rickie Fowler (134°) e Francesco Molinari (142°), che ha buttato le ultime chances uscendo al taglio (108° con 140 – 67 73, par).

Kisner ha ricevuto un bell’assegno di 1.152.000 dollari su un montepremi di 6.400.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Russell Henley ha notevolmente rallentato con un parziale di 69 (-1), ma ha mantenuto egualmente la leadership con 195 (62 64 69, -15) colpi nel Wyndham Championship, la gara che anticipa i PlayOffs ossia gli ultimi tre eventi della stagione del PGA Tour 2020-2021 che assegneranno i 60 milioni di dollari della FedEx Cup dei quali 15 milioni spetteranno al vincitore.

Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, Russell Henley, 32enne di Macon (Georgia) alla 222ª partenza e con tre successi sul circuito, ha segnato un eagle, un birdie e due bogey e si è lasciato tre colpi di vantaggio da gestire nel giro finale su Tyler McCumber (198, -12). In terza posizione e in corsa per il titolo vi sono con 199 (-11) Scott Piercy, Kevin Na, Kevin Kisner, il sudafricano Branden Grace, il canadese Roger Sloan e lo sloveno Rory Sabbatini, argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, che 141° nella classifica di FedEx Cup sta facendo di tutto per poter entrare tra i primi 125 che saranno ammessi al successivo Northern Trust (19-22 agosto), ossia il primo dei PlayOffs.

Al nono posto con 200 (-10), e anche loro con buone chances di poter prevalere, Tyler Duncan, Webb Simpson, Hudson Swafford, Kevin Streelman, l’australiano Adam Scott (121° in FedEx) e l’inglese Justin Rose (141°), gli ultimi due anche con l’obiettivo di partecipare al Northern Trust. Non ha superato il taglio Francesco Molinari, 108° con 140 – 67 73, par).Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - E’ uscito ancora al taglio Francesco Molinari, per la sesta volta in dodici gare effettuate nell’annata del PGA Tour 2020-2021 che sta per esaurirsi con le prossime tre gare dei PlayOffs dove si assegnerà il jackpot della FedEx Cup (15 milioni di dollari al vincitore e 60 milioni di montepremi complessivo), dal quale l’azzurro è rimasto escluso.

Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, nel Wyndham Championship, un secondo giro in 73 (+3, due birdie, cinque bogey) colpi, dopo il primo che era stato abbastanza confortante (67, -3), ha collocato il torinese al 108° posto con 140 (par) colpi e gli ha fatto concludere prima del tempo una stagione che inizialmente sembrava promettere bene (tre top ten tra gennaio e febbraio in quattro gare) e che poi, complice anche l’infortunio alla schiena, se al momento non si può definire fallimentare certo poco ci manca. Fortunatamente per lui ci sono ancora quattro mesi e buoni impegni tra l’inizio del nuovo PGA Tour e la parte finale dell’European Tour (Open d’Italia compreso, ammesso che vi partecipi) per rimettersi in riga, sperando che non sia entrato nella parte declinante della carriera. L’uscita di Molinari si è combinata anche con quella di quasi tutti gli atleti azzurri impegnati in settimana (esclusi Lorenzo Gagli e Lorenzo Scalise, mentre Roberta Liti è al secondo giro) per un bilancio globalmente poco lusinghiero.

Bilancio invece ottimo per Russell Henley, 32enne di Macon (Georgia) alla 222ª partenza e con tre successi sul circuito, il quale con un 64 (-6, sette birdie e l’unico bogey in 36 buche) e lo score di 126 (62 64, -14), ha portato a quattro i colpi di vantaggio sui primi inseguitori, Webb Simpson, Scott Piercy e lo sloveno Rory Sabbatini (130, -10), inaspettato argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Seguono al quinto posto con 131 (-9) Brian Stuard, Tyler Duncan e l’inglese Justin Rose.

Le cose non stanno andando molto bene per il sudafricano Erik Van Rooyen, vincitore la scorsa settimana del Barracuda Championship. suo primo successo in USA, 23° con 134 (-6), e per l’australiano Adam Scott, 41° con 136 (-4). Sono completamente precipitate, perché out al taglio, per il giapponese Hideki Matsuyama, 75° con 138 (-2) e fuori per un colpo di troppo, per Jim Herman, campione in carica, stesso score di Molinari, e per Rickie Fowler, 137° con 143 (+3), che per la prima volta in dodici anni di carriera non ha avuto accesso ai PlayOffs. Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Senza lode, ma anche senza infamia, il primo giro del Wyndham Championship (PGA Tour) condotto da Francesco Molinari con un 67 (-3) colpi  che l’ha collocato al 40° posto dopo una partenza altalenante con tre birdie e altrettanti bogey sulle prime dodici buche e poi con tre birdie nelle rimanenti.

Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, è in vetta Russell Henley, 32enne di Macon (Georgia) alla 222ª partenza e con tre successi sul circuito, l’ultimo nel 2017, che con un 62 (-8, un eagle, sei birdie) ha superato il proprio record personale, che era di 63 sulle prime 18 buche. La classifica è provvisoria perché uno stop di due ore e sette minuti non ha lasciato poi luce sufficiente per permettere a 22 concorrenti la conclusione del turno. Un solo giocatore può insidiare la leadership di Henley: è il canadese Adam Hadwin, che è sul “meno 6” con due buche da giocare, mentre rimarranno in seconda posizione con 64 (-6) Ted Potter jr, Michael Thompson, Chris Kirk, Scott Piercy, Hudson Swafford e il coreano Sung Kang. In nona con 65 (-5) dieci atleti tra i quali Webb Simpson e il sudafricano Erik van Rooyen, che ha appena vinto il Barracuda Championship.

Non hanno perso molto terreno, 19.i con 66 (-4), l’australiano Adam Scott, il coreano Sungjae Im, l’inglese Justin Rose e il sudafricano, ora naturalizzato sloveno, Rory Sabbatini, incredibilmente medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Brutte nuove per il giapponese Hideki Matsuyama, 89° con 69 (-1), per Rickie Fowler, 130° con 71 (+1) e soprattutto per Jim Herman, campione in carica, 143° con 72 (+2) e che non ha nessuna possibilità di emulare Sam Snead, l’unico che sia riuscito nell’impresa di raddoppiare il titolo e per ben due volte.

Per Molinari, 140° nella graduatoria FedEx Cup, imperativo finire in alta classifica per sperare di entrare tra i primi 125, che potranno disputate la prima delle tre gare di PlayOffs, che porteranno al jackpot di 15 milioni di dollari, il Northern Trust (19-22 agosto). Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Si disputa il Wyndham Championship (12-15 agosto) sul percorso del Sedgefield Country Club, a Greensboro nel North Carolina, ultima gara prima del trittico finale che conclude la stagione 2020-2021 del PGA Tour e che assegnerà il super montepremi della FedEx Cup con 15 milioni di dollari al vincitore e 60 milioni di dollari complessivi distribuiti.

Torna in campo, dopo aver saltato le Olimpiadi per i problemi alla schiena, Francesco Molinari che dovrà offrire una prova molto tonica se vorrà entrare almeno nella prima delle tre gare dei PlayOffs conclusivi della FedEx Cup. Infatti è 140° nell’apposita graduatoria e alla prima gara, il Northern Trust (19-22 agosto) saranno ammessi i primi 125. Non solo, ma alla seconda (BMW Championship, 26-29 agosto) parteciperanno solo i primi 70 (che diventeranno 30 nel Tour Championship finale, 2-5 settembre) e tutto ciò rende piuttosto difficile il compito dell’azzurro, che peraltro non sarà certo al top della condizione dopo la pausa.

Difende il terzo dei suoi tre titoli Jim Herman, detto Hermie, 43enne di Cincinnati (Ohio) che di soddisfazioni ne ha avute poche in carriera e che vanta solo altri due successi nel palmares, entrambi datati 2010 , uno nel circuito australiano e l’altro nel Nationwide Tour (oggi Korn Ferry Tour). Non gli sarà facile concedere il bis, anche se il field presenza pochi nomi di peso.

Vi saranno il giapponese Hideki Matsuyama, il sudafricano Louis Oosthuizen, Webb Simpson, Patrick Reed, Rickie Fowler, il declinante Matt Kuchar, l’inglese Justin Rose, il coreano Sungjae Im, l’australiano Adam Scott e alcune mine vaganti come i due past winner  J.T. Poston (2019) e Brandt Snedeker (2018), Andrew Putnam, Chris Kirk e lo sloveno Rory Sabbatini, inattesa medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokio 2020. Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

Diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 - Il Wyndham Championship verrà trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e su Eurosport 2 agli orari indicati: giovedì 12 agosto e venerdì 13, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 14, dalle ore 19 alle 24; domenica 15 dalle ore 19 alle 0,30. Commento di Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni

 

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