27 Settembre 2021

Ryder Cup: USA travolge Europa (19-9)

Il Team USA dopo la premiazione Il Team USA dopo la premiazione

 

La 43esima edizione della Ryder Cup va agli Stati Uniti che, in Wisconsin, superano per 19 a 9 l’Europa. Dal 1979 (e quindi da quando il confronto mette di fronte Usa e Vecchio Continente) nessuna delle due squadre era riuscita a imporsi sull’altra con un margine così ampio. Al Whistling Straits Golf Course di Kohler la compagine capitanata da Steve Stricker (nato e cresciuto in Wisconsin) si riprende il trofeo e, come accaduto cinque anni fa in Minnesota, torna a vincere davanti al proprio pubblico. Dopo aver dominato in lungo e in largo, rispettando i pronostici e mettendo in mostra il talento di un gruppo composto da otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Sconfitta amara per l’Europa, con Rory McIlroy in lacrime e la voglia di mettersi presto alle spalle una delusione pesantissima.

Nella compagine a stelle e strisce l’assoluto è protagonista è stato Dustin Johnson. Secondo nel world ranking, ha regalato cinque punti agli Stati Uniti vincendo tutti gli incontri disputati. Emulando così quanto fatto da Francesco Molinari nel 2018 a Parigi. L’ultimo americano a riuscire in questa impresa fu, nel 1979, Larry Nelson. Per Johnson anche il Nicklaus-Jacklin Award, da dividere con lo spagnolo Sergio Garcia, riconoscimento ricevuto dai due per sportività, lavoro di squadra e performance.

Quella del Wisconsin va in archivio, la Ryder Cup tornerà protagonista nel 2023 quando, al Marco Simone Golf & Country Club e per la prima volta in Italia, si disputerà l’attesa sfida tra Europa e Usa. Appuntamento dunque tra due anni, con l’Italia che ha raccolto il testimone dagli Stati Uniti e si prepara ad accogliere il torneo di golf più importante al mondo. Arrivederci, dunque, a Roma.

Trionfo Usa, delusione Europa – E’ stata una Ryder Cup a senso unico. Nei doppi come nei singoli gli Usa hanno dominato, con l’Europa mai in partita. In vantaggio per 6 a 2 dopo la prima giornata, gli Stati Uniti hanno allungato il passo e chiuso la seconda sull’11 a 5. Alla ricerca di un autentico miracolo sportivo, nei 12 incontri singoli il Vecchio Continente ha conquistato un totale di quattro punti contro gli otto degli americani. Rory McIlroy ha illuso gli ospiti superando per 3/2 Xander Schauffele, medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo. Immediata la reazione degli Usa con Patrick Cantlay (ottimo il suo torneo) che ha battuto Shane Lowry per 4/2. Dopo è toccato a Scottie Scheffler, giocatore che si esalta nei match play, prendersi la soddisfazione di sconfiggere nettamente (4/3) Jon Rahm, l’ultimo dei continentali a mollare e il primo giocatore a conquistare 3,5 punti in Ryder Cup da numero 1 al mondo. Poi Bryson DeChambeau ha mandato ko (3/2) un altro iberico, Sergio Garcia (primatista per punti realizzati e incontri vinti in Ryder Cup). A concedere il mezzo punto della gloria è stato Collin Morikawa, bloccato sul pari da Viktor Hovland. Con gli Stati Uniti ormai irraggiungibili, sugli spalti s’è scatenata la festa dei tifosi americani. “Usa, Usa”, incessante il coro che ha spinto gli yankee al trionfo. Ma l’avanzata dei padroni di casa non s’è fermata in campo con un Johnson da record che ha regolato (1 up) Paul Casey. Dunque è toccato a Brooks Koepka sbarazzarsi (2/1) di Bernd Wiesberger. Inutile il sussulto di Ian Poulter, 3/2 contro Tony Finau. Ma Justin Thomas, per nulla sazio, ha vinto (4/3) contro Tyrrell Hatton mentre l’inglese Lee Westwood (al 47esimo incontro giocato in Ryder Cup, eguagliato il primato di Phil Mickelson) s’è tolto lo sfizio di arginare (1 up) la concorrenza di Harris English. Botta e risposta continuo tra Tommy Fleetwood e Jordan Spieth, con il match che si chiude in parità. A chiudere la festa americana è Daniel Berger che batte (1 up) di misura Matthew Fitzpatrick. La coppa va agli Stati Uniti, implacabili, che riscattano così la debacle di Parigi 2018 (quando i continentali s’imposero per 17,5 a 10,5).

Le dichiarazioni dei due capitani

Steve Stricker, Usa – “Questa è la squadra più forte della storia della Ryder Cup. E’ la vittoria del gruppo, di un team che ha giocato in maniera fantastica dominando l’avversario. Non ho mai vinto un torneo del Grande Slam ma adesso posso dire che questo successo è il mio Major”. E’ la soddisfazione di Steve Stricker al termine del torneo.

Padraig Harrington, capitano del team Europe – “Il dispiacere è grande ma gli Stati Uniti hanno meritato il successo, giocando meglio. E’ stata comunque una competizione entusiasmante dove il tanto pubblico presente ha dato ulteriore slancio agli Usa”. Queste invece le dichiarazioni di Padraig Harrington.

Dal Wisconsin una finestra sulla Ryder Cup italiana - Sport e turismo uniti nel segno del golf per accrescere l’appeal internazionale del nostro Paese. Per gli spettatori presenti al Whistling Straits Golf Course, la Federazione Italiana Golf – insieme a Ryder Cup Europe, ENIT e Marco Simone Golf & Country Club – ha dato vita ad un Info Point interattivo dove gli appassionati di golf hanno potuto fornire i propri contatti e ricevere tutti gli aggiornamenti ufficiali sulla Ryder Cup. Una finestra sull’Italia, con un focus sull’esperienza sul green nei circoli italiani circondati dalle bellezze del territorio. Spazio anche al divertimento con un simulatore di gioco (che ha riprodotto il percorso del Marco Simone) e un quiz golfistico.

Passaggio di testimone, nel 2023 la Ryder Cup in Italia. La cerimonia del “Silver Putter Handover” - Cala il sipario sulla Ryder Cup del Wisconsin e ora il testimone passa ufficialmente all’Italia quale Host Nation della 44esima edizione della sfida Europa-USA. La buca 17 del Whistling Straits Golf Course di Kohler, di fronte al Lago Michigan, ha fatto da cornice alla tradizionale cerimonia “Host Site Gift Presentation & Silver Putter Handover”. L’evento si è aperto con Keith Pelley, Chief Executive dell’European Tour e Jim Richerson, Presidente della PGA of America, che hanno donato un dipinto a Herbert V.Kohler e David Kohler in segno di gratitudine al circolo ospitante.

Guy Kinnings, Deputy Chief Executive dell’European Tour e Direttore della Ryder Cup Europe, si è unito poi a Richerson per la consegna a Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 e a Emilio Carbonera, CEO del Marco Simone Golf & Country Club, del “Silver Putter”, impreziosito da 24 palline d’argento a simboleggiare i componenti dei due team.

Un’investitura ufficiale per la Federazione Italiana Golf, candidatasi nel 2015 su intuizione del Presidente FIG, Franco Chimenti; per l’Italia, terza nazione dell’Europa Continentale ad ospitare la gara più celebre di golf a squadre dopo la Spagna (Valderrama) nel 1997 e dopo la Francia (Le Golf National) nel 2018 e per il Marco Simone Golf & Country Club, 39° circolo nella storia della manifestazione a veder confrontarsi sul proprio campo il Team Europe e il Team USA. Si accendono le luci sull’Italia, con Roma pronta a diventare la capitale del golf mondiale.

 

TERZA GIORNATA

Singoli

Rory McIlroy (EU) b Xander Schauffele (USA) 3/2

Patrick Cantlay (USA) b Shane Lowry (EU) 4/2

Scottie Scheffler (USA) b Jon Rahm (EU) 4/3

Bryson DeChambeau (USA) b Sergio Garcia (EU) 3/2

Collin Morikawa (USA) e Viktor Hovland (EU) pari

Dustin Johnson (USA) b Paul Casey (EU) 1 up

Brooks Koepka (USA) b Bernd Wiesberger (EU) 2/1

Ian Poulter (EU) b Tony Finau (USA) 3/2

Justin Thmas (USA) b Tyrrell Hatton (EU) 4/3

Lee Westwood (EU) b Harris English (USA) 1 up

Tommy Fleetwood (EU) e Jordan Spieth (USA) pari

Daniel Berger (USA) b Matthew Fitzpatrick (EU) 1 up

Parziale: USA 8; Europa 4

Risultato finale: Stati Uniti batte Europa 19-9

 

SECONDA GIORNATA - Gli Stati Uniti allungano il proprio vantaggio e, dopo i match di doppio, conducono per 11-5 nella 43esima edizione della Ryder Cup. In Wisconsin, nei 12 incontri singoli, agli Usa serviranno 3,5 punti per festeggiare l’impresa e presentarsi nel 2023, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), quando la sfida Europa-Usa si giocherà per la prima volta in Italia, da campioni in carica. Al Vecchio Continente non basta il duo spagnolo composto da Jon Rahm (numero 1 al mondo) e Sergio Garcia (che continua a collezionare record), imbattuti e tra i grandi protagonisti della competizione. Al Whistling Straits Golf Course di Kohler, trascinati da Dustin Johnson (per lui quattro vittorie in altrettanti incontri giocati) e Collin Morikawa, gli americani si preparano a riscattare la sconfitta del 2018 a Parigi. E ai continentali servirà un vero miracolo nei singoli, ancora più grande di quello verificatosi a “Medinah”, nel 2012 a Chicago.

Stati Uniti implacabili, Johnson e Morikawa coppia vincente. All’Europa non basta il duo spagnolo Rahm/Garcia – Avanti 6-2 dopo il primo giorno di gara, nel secondo gli Usa hanno aumentato il vantaggio nei confronti dell’Europa, ormai spalle al muro. Eppure ancora una volta nei “foursome”, a realizzare il primo punto, sono stati proprio i continentali. Un déjà vu. Tra i protagonisti le due colonne della compagine capitanata dall’irlandese Padraig Harrington, gli iberici Rahm e Garcia, bravi a superare per 3/1 e al termine di una grande rimonta, Brooks Koepka e Daniel Berger. Dopo aver incassato il colpo gli Stati Uniti hanno risposto immediatamente con Johnson e Morikawa che prima hanno dominato e poi contenuto la reazione di Paul Casey e Tyrrell Hatton, regolati per 2/1. Il secondo punto di giornata per il team di Steve Stricker lo realizzano Justin Thomas e Jordan Spieth che battono (2 up) Viktor Hovland e Bernd Wiesberger. Il tris arriva grazie a Xander Schauffele e Patrick Cantlay, con Lee Westwood e Matthew Fitzpatrick ko (2/1). Secondo 3-1 consecutivo nei “foursome” e via ai “fourball”, molto più combattuti. Anche in questo caso il primo punto lo realizzano i continentali con un putt decisivo di Shane Lowry (positiva la sua prova) che, in coppia con Hatton, argina la concorrenza (1 up) di Tony Finau e Scottie Scheffler. In pochi istanti l’Europa porta a casa un’altra vittoria con, neanche a dirlo, Rahm (3,5 punti in quattro match disputati in Wisconsin) e Garcia (colui che vanta non solo il record di punti realizzati nella competizione ma anche il primato di incontri vinti, 25), con Brooks Koepka e Jordan Spieth al tappeto (2/1). Non riesce invece il capolavoro a Tommy Fleetwood e Viktor Hovland, sconfitti per 3/1 da Scottie Scheffler e Bryson DeChambeau. A portare il confronto sull’11-5 in favore degli Stati Uniti ecco la coppia stellare formata da Johnson e Morikawa (per loro tre exploit in altrettanti match giocati insieme a Kohler) che annichiliscono (4/3) Ian Poulter e Rory McIlroy (per l’inglese e il nordirlandese solo sconfitte fin qui). Autentico trascinatore, Johnson (secondo nel world ranking) finora ha portato agli Stati Uniti 4 punti e, dovesse riuscire a vincere il match di singolo contro Paul Casey, riuscirebbe ad emulare le gesta di Francesco Molinari che, nel 2018 a Parigi, firmò il nuovo record europeo imponendosi in tutti e cinque gli incontri giocati. A punteggio pieno anche Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo), Morikawa e Garcia (per loro tre successi in altrettanti match disputati).

I 12 incontri singoli decisivi, gli Usa vicini al successo – I 12 incontri singoli decideranno la 43esima edizione della Ryder Cup. Agli Stati Uniti basterà vincerne tre e pareggiarne uno (per arrivare a 14,5 punti, su 28 totali) per conquistare la coppa e imporsi in casa, come già successo nel 2016 in Minnesota. Mentre all’Europa servirà un altro miracolo dopo quello realizzato nel 2012 al Medinah Country Club di Chicago quando, sotto per 10-6 dopo i doppi, i continentali sono riusciti a vincere 8 incontri singoli, perdendone tre e pareggiandone uno (quello finale tra Tiger Woods e Francesco Molinari), firmando un’autentica impresa.

Ora l’America, poi l’Italia – Dopo gli Stati Uniti toccherà all’Italia ospitare la Ryder Cup. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal 29 settembre al primo ottobre 2023, si disputerà la 44esima edizione della Ryder Cup, per la prima volta in Italia. Sarà la terza volta – dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna e la seconda nel 2018 a Parigi in Francia – che la Ryder Cup si disputerà nell’Europa continentale.

Dal Wisconsin a Roma, una finestra sulla Ryder Cup italiana negli USA – Sport e turismo uniti nel segno del golf per accrescere l’appeal internazionale del nostro Paese. Ancora poche ore e il testimone della Ryder Cup passerà ufficialmente dagli Stati Uniti all’Italia come Host Nation della 44esima edizione della sfida Europa-USA. Per gli spettatori presenti al Whistling Straits Golf Course, la Federazione Italiana Golf – insieme a Ryder Cup Europe, ENIT e Marco Simone Golf & Country Club – ha dato vita ad un Info Point interattivo dove gli appassionati di golf possono fornire i propri contatti per ricevere tutti gli aggiornamenti ufficiali sulla Ryder Cup. Una finestra sull’Italia, con un focus sull’esperienza sul green nei circoli italiani circondati dalle bellezze del territorio. Spazio anche al divertimento con un simulatore di gioco (che riproduce il percorso del Marco Simone) e con un quiz golfistico. Il viaggio verso Roma fa tappa in Wisconsin.

La manifestazione in diretta su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2 – Domenica 26 il collegamento su GOLFTV e Discovery Plus è in programma, live, dalle ore 18:00 alle 24:15. Mentre su Eurosport 2 la gara verrà trasmessa, sempre in diretta, dalle 19:35 alle 24:15.

 

Risultati

SECONDA GIORNATA

Foursome (mattino)

Jon Rahm/Sergio Garcia (EU) b Brooks Koepka/Daniel Berger 3/1

Dustin Johnson/Collin Morikawa (USA) b Paul Casey/Tyrrell Atton (EU) 2/1

Justin Thomas/Jordan Spieth (USA) b Bernd Wiesberger/Viktor Hovland (EU) 2 up

Patrick Cantlay/Xander Schauffele (USA) b Lee Westwood/Matthew Fitzpatrick (EU) 2/1

Parziale: USA 3; Europea 1

 

Fourball (promeriggio)

Shane Lowry/Tyrrell Hatton (EU) b Tony Finau/Harris English (USA) 1 up

Jon Rahm/Sergio Garcia (EU) b Jordan Spieth/Brooks Koepka (USA) 2/1

Scottie Scheffler/Bryson DeChambeau (USA) b Tommy Fleetwood/Viktor Hovland (EU) 3/1

Dustin Johnson/Collin Morikawa (USA) b Rory McIlroy/Ian Poulter (EU) 4/3

Parziale: Usa 2; Europa 2

Risultato dopo seconda giornata: USA 11; EUROPA 5

 

PRIMA GIORNATA - Gli Stati Uniti partono forte in Wisconsin e, dopo la prima giornata della 43esima edizione della Ryder Cup, conducono per 6-2 nei confronti dell’Europa che difende il titolo conquistato nel 2018 a Parigi. A Kohler, sul percorso del Whistling Straits Golf Course, per gli Usa i grandi protagonisti sono stati Dustin Johnson e Xander Schauffele. Negli incontri di doppio “foursome” la compagine di Steve Stricker s’è imposta per 3-1, mentre in quelli “fourball” ne ha vinti due pareggiandone altrettanti. Dimostrando in campo tutto il talento di una squadra che vanta otto tra i dieci migliori giocatori al mondo. In un evento che precede il grande appuntamento del 2023 quando la Ryder Cup andrà in scena al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).

Il primo punto è dell’Europa, poi gli Stati Uniti prendono il largo – Il primo punto lo firma l’Europa, trascinata dal duo tutto spagnolo composto da Jon Rahm (numero 1 al mondo) e Sergio Garcia. Sulle orme di Severiano Ballesteros e José Maria Olazabal, i due iberici superano (3/1) una coppia collaudata come quella caratterizzata da Justin Thomas e Jordan Spieth. Con Rahm che si dimostra infallibile dal green dove imbuca putt a ripetizione. Immediata la risposta degli Usa con Dustin Johnson e Collin Morikawa bravi ad arginare (3/2) la concorrenza di Paul Casey e Viktor Hovland. Netto il successo (5/3) di Patrick Cantlay e Xander Schauffele che annichiliscono Rory McIlroy e Ian Poulter. A chiudere la prima sessione di “foursome”, l’affermazione di Brooks Koepka e Daniel Berger, con Lee Westwood e Matthew Fitzpatrick battuti (2/1).

Cambiano le coppie e si passa ai “fourball” ma gli Usa si confermano implacabili. Trascinati dal pubblico di casa e dalle esultanze di Michael Jordan (una delle tante celebrità presenti), gli Stati Uniti sulle ali dell’entusiasmo hanno la meglio, prima con Johnson e Schauffele (che hanno portato due punti alla compagine a stelle e strisce) nei confronti di Bernd Wiesberger e Paul Casey (superati per 2/1). Poi, con Harris English e Tony Finau (in grande spolvero), stordiscono (4/3) Rory McIlroy e Shane Lowry. Il Vecchio Continente rischia il tracollo ma il tandem Rahm/Hatton (con un birdie decisivo dell’inglese - sorretto fino a quel momento dallo spagnolo - alla 18) riesce a chiudere in pareggio il confronto con Scottie Scheffler e Bryson DeChambeau. In perfetta parità anche la sfida che ha visto protagonisti da una parte Tommy Fleetwood e Viktor Hovland, dall’altra Justin Thomas e Patrick Cantlay. Dove Fleetwood (insieme a Francesco Molinari tra i trascinatori dell’Europa nel 2018 in Francia) ha provato a spingere al successo Hovland. Ma dopo aver dominato le prime otto buche il duo continentale ha subito il ritorno di Cantlay (re quest’anno della FedEx Cup e nominato “PGA Tour player of the year” e Thomas (autore di un eagle decisivo alla 16).

Johnson e Schauffele trascinano gli Usa. L’Europa cerca la rimonta – Alla quinta apparizione in Ryder Cup (è quello con più presenze quest’anno tra le fila degli Stati Uniti) Johnson, numero 2 mondiale, s’è dimostrato un trascinatore. E con lui anche Schauffele, medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo e quinto nel world ranking. A tenere in gara l’Europa è stato invece l’uomo più atteso, Rahm, uscito imbattuto dai primi due incontri di doppio. Bene anche Garcia (sempre più recordman per punti realizzati), che ha eguagliato il record di Nick Faldo in quanto a partite vinte (23) in Ryder Cup.

E adesso si ricomincia. L’irlandese Harrington, capitano del team Europe, punta sugli spagnoli. Garcia e Rahm giocheranno ancora insieme nei “foursome” e affronteranno Koepka e Berger. Mentre Johnson/Morikawa duelleranno con Casey/Hatton. Thomas/Spieth sfideranno i “rookie” Hovland/Wiesberger, mentre Schauffele/Cantlay se la vedranno con Westwood/Fitzpatrick. Esclusione eccellente per McIlroy, che ha perso entrambi gli incontri della prima giornata.

Ora l’America, poi l’Italia - Dopo gli Stati Uniti toccherà all’Italia ospitare la Ryder Cup. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal 29 settembre al primo ottobre 2023, si disputerà la 44esima edizione della Ryder Cup, per la prima volta in Italia. Sarà la terza volta – dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna e la seconda nel 2018 a Parigi in Francia – che la Ryder Cup si disputerà nell’Europa continentale.

Dal Wisconsin a Roma, una finestra sulla Ryder Cup italiana negli USA – Sport e turismo uniti nel segno del golf per accrescere l’appeal internazionale del nostro Paese. Pochi giorni e il testimone della Ryder Cup passerà ufficialmente dagli Stati Uniti all’Italia come Host Nation della 44esima edizione della sfida Europa-USA. Per gli spettatori presenti al Whistling Straits Golf Course, la Federazione Italiana Golf – insieme a Ryder Cup Europe, ENIT e Marco Simone Golf & Country Club – ha dato vita ad un Info Point interattivo dove gli appassionati di golf possono fornire i propri contatti per ricevere tutti gli aggiornamenti ufficiali sulla Ryder Cup. Una finestra sull’Italia, con un focus sull’esperienza sul green nei circoli italiani circondati dalle bellezze del territorio. Spazio anche al divertimento con un simulatore di gioco (che riproduce il percorso del Marco Simone) e con un quiz golfistico.  Il viaggio verso Roma fa tappa in Wisconsin.

La formula – Il torneo si gioca con formula match play. Nelle prime due giornate (venerdì 24 e sabato 25 settembre) si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, foursome al mattino e fourball nel pomeriggio. Mentre per domenica 26 è in programma il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo per la parità. In palio ce ne sono 28 e, in caso di pareggio, la Ryder Cup rimarrà al Vecchio Continente in qualità di detentore del titolo. Attualmente il bilancio è di 27 successi degli Usa contro i 15 dei continentali. Entrambe le squadre in due occasioni hanno ottenuto il trofeo dopo un pareggio, gli Usa nel 1969 (quando la sfida li vedeva contrapposti ancora al Regno Unito) e l’Europa nel 1989. Ma nelle ultime dodici edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le tre degli Usa.

La manifestazione in diretta su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2 – La manifestazione anche nella seconda giornata (sabato 25) andrà live, dalle ore 14:00 all’1:00, su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2. Domenica 26 il collegamento su GOLFTV e Discovery Plus è in programma dalle ore 18:00 alle 24:15, mentre su Eurosport 2 dalle 19:35 alle 24:15.

Foursome (mattino)

Sergio Garcia/Jon Rahm (EU) b Justin Thomas7Jordan Spieth (USA) 3/1

Dustin Johnson/Collin Morikawa (USA) b Paul Casey/Viktor Hovland (EU) 3/2

Brooks Koepka/Daniel Berger (USA) b Lee Westwood/Matthew Fitzpatrick (EU) 2/1

Patrick Cantlay/Xander Schauffele (USA) b Ian Poulter/Rory McIlroy (EU) 5/3

Fourball (pomeriggio)

Dustin Johnson/Xander Schauffele (USA) b Paul Casey/Bernd Wiesberger (EU) 2/1

Tyrrell Hatton/Jon Rahm (EU) e Scottie Scheffler/Bryson DeChambeau (USA) pari

Tony Finau/Harris English (USA) b Rory McIlroy/Shane Lowry (EU) 4/3

Tommy Fleetwood/Viktor Hovland (ER) e Justin Thomas7Patrick Cantlay (USA) pari

USA 6 - Europa 2

 

LA VIGILIA - E’ tutto pronto per la Ryder Cup del Wisconsin in programma da venerdì 24 a domenica 26 settembre a Kohler. Ad anticipare la 43esima edizione - che precede quella del 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) – saranno (domani, giovedì 23) il “Celebrity Match” e la tradizionale cerimonia di apertura. Un pre-show che vedrà tra i protagonisti anche Alessandro Del Piero, inserito nell’European Celebrity Team Roster. Poi toccherà ai campioni di Europa e Stati Uniti dare spettacolo in una sfida attesissima. Con i big che, al Whistling Straits Golf Course, stanno approfittando dei “Practice Days” per conoscere i segreti e le insidie del campo. Il Vecchio Continente difende il titolo conquistato nel 2018 a Parigi e alla compagine capitanata da Padraig Harrington basterà anche un pareggio per presentarsi tra due anni nella Città Eterna da campione in carica.

Celebrity Match con Alessandro Del Piero, tanti altri vip e campioni dello sport – Dopo le esperienze del 2016 in Minnesota e nel 2018 in Francia, Alessandro Del Piero, grande appassionato di golf, giocherà nuovamente il “Celebrity Match”. Che vedrà protagonisti 12 giocatori, 6 per squadra. Campione del mondo con la Nazionale italiana di calcio nel 2006, Del Piero farà parte dell’European Celebrity Team Roster insieme all'attore e musicista Tom Felton, a due ex stelle della Nba come Toni Kukoc e Sasha Vujacic, all'attrice Stephanie Szostak e a Teemu Selanne, già campionissimo della NHL. Gli Stati Uniti rispondono con Mike Eruzione, Aaron James Hawk, Dan Jansen, Rob Riggle, Kelly Slater e Mandy Rose. Saranno i membri dello U.S. Junior Ryder Cup Team a far da caddie alle celebrità.

Venerdì 24 settembre il via alla Ryder Cup. L’Europa insegue un nuovo capolavoro - Sei inglesi (Lee Westwood, Ian Poulter, Paul Casey, Tommy Fleetwood, Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick), due spagnoli (Jon Rahm e Sergio Garcia), un nordirlandese (Rory McIlroy), un irlandese (Shane Lowry), un norvegese (Viktor Hovland) e un austriaco (Bernd Wiesberger). Predominanza britannica nella squadra di Harrington con Westwood (al suo fianco avrà come caddie il figlio Sam) che si appresta a giocare la sua undicesima Ryder Cup eguagliando così il primato (per quel che riguarda l’Europa) di Nick Faldo. Per Garcia sarà invece la decima apparizione con lo spagnolo che nel 2018 è diventato il nuovo recordman per punti realizzati (25,5) superando proprio Faldo che è però ancora in testa per numero di incontri vinti (23 contro i 22 dell’iberico). Tra i veterani anche Poulter (alla settima presenza), “Mr.Ryder Cup”. E ancora: McIlroy, per lui sarà la sesta volta contro le cinque di Casey. Seconda esperienza per Rahm, Fleetwood (che nel 2018 a Parigi ha trascinato, insieme a Francesco Molinari, l’Europa al successo), Hatton e Fitzpatrick. Mentre sono al debutto Lowry (tra le tre wild card di Harrington insieme a Garcia e Poulter), Hovland e Wiesberger, con questi ultimi due rispettivamente primo norvegese e primo austriaco a giocare la Ryder Cup.

Luke Donald, Robert Karlsson, Martin Kaymer, Graeme McDowell e Henrik Stenson. Questi, invece, i cinque assistenti di Harrington.

Il dream team degli Stati Uniti con otto tra i migliori dieci giocatori al mondo – Una corazzata. Non potrebbe definirsi in altra maniera la compagine statunitense che dovrà riscattare la pesante sconfitta (17,5-10,5 il risultato finale) subita in Francia tre anni fa. Stricker potrà contare su otto tra i migliori dieci giocatori al mondo: Dustin Johnson (numero 2), Collin Morikawa (terzo), Patrick Cantlay (quarto), Xander Schauffele (quinto), Justin Thomas (sesto), Bryson DeChambeau (settimo), Tony Finau (nono) e Brooks Koepka (decimo). E ancora; su Harris English (undicesimo), Jordan Spieth (tredicesimo), Daniel Berger (sedicesimo) e Scottie Scheffler (ventunesimo). Un roster di assoluto livello che per tornare a imporsi in casa, come successo nel 2016, dovrà però mostrare non solo il talento in campo ma anche unione e amalgama. Per la prima volta dal 1993 in gara non ci sarà Phil Mickelson che, con 12 apparizioni, vanta il primato di presenze in Ryder Cup. Ma “Lefty” sarà, insieme a Fred Couples, Jim Furyk, Zach Johnson e Davis Love III, tra i cinque vicecapitani degli Usa.

Il più esperto in campo per gli Stati Uniti sarà dunque Johnson che giocherà la sua quinta Ryder Cup. Poi ecco Spieth (alla quarta presenza), Koepka (alla terza), DeChambeau, Thomas e Finau, tutti alla seconda. Prima volta per Morikawa, Cantlay (vincitore quest’anno della FedEx Cup e nominato “player of the year” sul PGA Tour), Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo), English, Berger e Scheffler.

E se Harrington ha voluto e potuto scegliere tre giocatori, Stricker ha avuto a disposizione sei wild card assegnate a Schauffele, Spieth, Berger, English, Finau e Scheffler.

Pillole di Ryder Cup – Non è solo colui che ha realizzato più punti nella storia dell’evento. Sergio Garcia è anche il più giovane giocatore ad aver giocato la Ryder Cup, nel 1999 a Brookline (Massachusetts) all’età di 19 anni, 8 mesi e 15 giorni. Mentre il più anziano è Raymond Floyd (4 volte campione Major) che disputò la Ryder Cup del 1993 (in Inghilterra) a 51 anni e 20 giorni. Con l’americano Tom Watson che, nel 2014, è diventato il più longevo capitano all’età di 65 anni.

Severiano Ballesteros e Jose Maria Olazabal sono invece ancora oggi la coppia che ha realizzato più punti (12) in match di doppio. Mentre Colin Montgomerie, Billy Casper, Lee Trevino, Arnold Palmer e Neil Coles hanno conquistato il maggior numero di punti (7) nei singoli. Mickelson è invece quello che ha giocato più incontri: 47, contro i 46 di Faldo e i 44 di Westwood.  

Ora l’America, poi Roma – Dopo gli Stati Uniti toccherà all’Italia ospitare la Ryder Cup. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal 29 settembre al primo ottobre 2023, si disputerà la 44esima edizione della Ryder Cup, per la prima volta in Italia. Sarà la terza volta – dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna e la seconda nel 2018 a Parigi in Francia – che la Ryder Cup si disputerà nell’Europa continentale.

La formula – Il torneo si gioca con formula match play. Nelle prime due giornate (venerdì 24 e sabato 25 settembre) si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, foursomes al mattino e fourballs nel pomeriggio. Mentre per domenica 26 è in programma il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo per la parità. In palio ce ne sono 28 e, in caso di pareggio, la Ryder Cup rimarrà al Vecchio Continente in qualità di detentore del titolo. Attualmente il bilancio è di 27 successi degli Usa contro i 15 dei continentali. Entrambe le squadre in due occasioni hanno ottenuto il trofeo dopo un pareggio, gli Usa nel 1969 (quando la sfida li vedeva contrapposti ancora al Regno Unito) e l’Europa nel 1989. Ma nelle ultime dodici edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le tre degli Usa.

 

PROLOGO . Il Vecchio Continente per bissare il trionfo di Parigi e presentarsi nel 2023, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), ancora da campione in carica. Gli Stati Uniti per riprendersi il trofeo in casa, come già accaduto nel 2016 in Minnesota. A Kohler, in Wisconsin, il countdown è agli sgoccioli per la 43esima edizione della Ryder Cup in programma dal 24 al 26 settembre al Whistling Straits Golf Course. L’evento, slittato dal 2020 al 2021 causa Covid, precede il grande appuntamento in programma tra due anni nella Città Eterna quando, per la prima volta in Italia, si sfideranno il team Europe e gli Usa.

In America la spedizione continentale, capitanata da Padraig Harrington, punta sull’esperienza. Tra i 12 in campo tanti veterani, tre debuttanti e il numero 1 al mondo, lo spagnolo Jon Rahm. Mentre quella a stelle e strisce, guidata da Steve Stricker, annovera tra le sue fila sei “rookie” e otto tra i migliori dieci golfisti del world ranking.

Si gioca solo per la gloria, in palio ci sono esclusivamente la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. Con l’Europa unita sotto un’unica bandiera.

L’Europa cerca un’altra impresa, Westwood eguaglia Faldo – Sei inglesi (Lee Westwood, Ian Poulter, Paul Casey, Tommy Fleetwood, Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick), due spagnoli (Rahm e Sergio Garcia), un nordirlandese (Rory McIlroy), un irlandese (Shane Lowry), un norvegese (Viktor Hovland) e un austriaco (Bernd Wiesberger). Predominanza britannica nella squadra di Harrington con Westwood che si appresta giocare la sua undicesima Ryder Cup eguagliando così il primato (per quel che riguarda l’Europa) di Nick Faldo. Per Garcia sarà invece la decima apparizione con lo spagnolo che nel 2018 è diventato il nuovo recordman per punti realizzati (25,5) superando proprio Faldo che è però ancora in testa per numero di incontri vinti (23 contro i 22 dell’iberico). Tra i veterani anche Poulter (alla settima presenza), “Mr.Ryder Cup”. E ancora: McIlroy, per lui sarà la sesta volta contro le cinque di Casey. Seconda esperienza per Rahm, Fleetwood (che nel 2018 a Parigi ha trascinato, insieme a Francesco Molinari, l’Europa al successo), Hatton e Fitzpatrick. Mentre sono al debutto Lowry (tra le tre wild card di Harrington insieme a Garcia e Poulter), Hovland e Wiesberger, con questi ultimi due rispettivamente primo norvegese e primo austriaco a giocare la Ryder Cup.

Luke Donald, Robert Karlsson, Martin Kaymer, Graeme McDowell e Henrik Stenson. Questi, invece, i cinque assistenti di Harrington.

Gli Stati Uniti in casa per tornare al successo. Nel team di Stricker otto tra i migliori dieci al mondo – Una corazzata. Non potrebbe definirsi in altra maniera la compagine statunitense che dovrà riscattare la pesante sconfitta (17-11 il risultato finale) subita in Francia tre anni fa. Stricker potrà contare su otto tra i migliori dieci giocatori al mondo: Dustin Johnson (numero 2), Collin Morikawa (terzo), Patrick Cantlay (quarto), Xander Schauffele (quinto), Justin Thomas (sesto), Bryson DeChambeau (settimo), Tony Finau (nono) e Brooks Koepka (decimo). E ancora; su Harris English (undicesimo), Jordan Spieth (tredicesimo), Daniel Berger (sedicesimo) e Scottie Scheffler (ventunesimo). Un roster di assoluto livello che per tornare a imporsi in casa, come successo nel 2016, dovrà però mostrare non solo il talento in campo ma anche unione e amalgama. Per la prima volta dal 1993 in gara non ci sarà Phil Mickelson che, con 12 apparizioni, vanta il primato di presenze in Ryder Cup. Ma “Lefty” sarà, insieme a Fred Couples, Jim Furyk, Zach Johnson e Davis Love III, tra i cinque vicecapitani degli Usa.

Il più esperto in campo per gli Stati Uniti sarà dunque Johnson che giocherà la sua quinta Ryder Cup. Poi ecco Spieth (alla quarta presenza), Koepka (alla terza), DeChambeau, Thomas e Finau, tutti alla seconda. Prima volta per Morikawa, Cantlay (vincitore quest’anno della FedEx Cup e nominato “player of the year” sul PGA Tour), Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo), English, Berger e Scheffler.

E se Harrington ha voluto e potuto scegliere tre giocatori, Stricker ha avuto a disposizione sei wild card assegnate a Schauffele, Spieth, Berger, English, Finau e Scheffler.

Le dichiarazioni dei due capitani

Padraig Harrington, capitano del team Europe – “Punteremo sull’esperienza dei veterani e sull’entusiasmo dei debuttanti. Abbiamo un piano di gioco forte e preparato fino in fondo, con molte opzioni. Vogliamo sentire il rumore del pubblico, il ronzio di tutto quello che ci sta intorno e vivere ogni emozione. E’ ovvio che preferiamo avere 40.000 supporter, seppur tutti statunitensi, piuttosto che affrontare questo evento senza pubblico sugli spalti. I tifosi sono parte integrante della Ryder Cup”. Queste le dichiarazioni di Harrington a pochi giorni dal via della super sfida.

Steve Stricker, capitano degli Stati Uniti – “Davanti a noi avremo un avversario forte e motivato, ma siamo coscienti del nostro valore e dovremo dimostrarlo in campo. So che verrò incolpato se dovessimo perdere così come sarebbe giusto attribuire il merito di un eventuale successo ai giocatori. E’ quello che accade a chi conduce un team eppure questo ruolo non lo scambierei per nulla al mondo. E’ bello essere la guida di questa squadra così come è speciale affrontare questa competizione. Tiger Woods lo sento regolarmente e so quale sia la sua importanza. Anche se probabilmente non sarà qui fisicamente, è parte integrante del team, a tutti gli effetti”. Così Stricker, capitano degli Usa.

Prima l’America, poi Roma – Dopo gli Stati Uniti toccherà all’Italia ospitare la Ryder Cup. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal 29 settembre al primo ottobre 2023, si disputerà la 44esima edizione della Ryder Cup, per la prima volta in Italia. Sarà la terza volta – dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna e la seconda nel 2018 a Parigi in Francia – che la Ryder Cup si disputerà nell’Europa continentale.

La formula – Il torneo si gioca con formula match play. Nelle prime due giornate (venerdì 24 e sabato 25 settembre) si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, foursomes al mattino e fourballs nel pomeriggio. Mentre per domenica 26 è in programma il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo per la parità. In palio ce ne sono 28 e, in caso di pareggio, la Ryder Cup rimarrà al Vecchio Continente in qualità di detentore del titolo. Attualmente il bilancio è di 27 successi degli Usa contro i 15 dei continentali. Entrambe le squadre in due occasioni hanno ottenuto il trofeo dopo un pareggio, gli Usa nel 1969 (quando la sfida li vedeva contrapposti ancora al Regno Unito) e l’Europa nel 1989. Ma nelle ultime dodici edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le tre degli Usa.

Precederà la competizione, giovedì 23, il “Celebrity Match”. Nella stessa giornata è in programma anche la cerimonia di apertura dell’evento.

La manifestazione in diretta su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2 – Giovedì 23 la cerimonia di apertura verrà trasmessa in diretta su GOLFTV e su Discovery Plus dalle ore 23:00 alle 24:00.Il torneo, nella prima come nella seconda giornata (venerdì 25 e sabato 26), andrà live, dalle ore 14alle ore 1, su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2. Domenica 26 il collegamento su GOLFTV e Discovery Plus è in programma dalle ore 18 alle ore 0,15, mentre su Eurosport 2 dalle 19,35 alle 043 o,15.

Primo piano

  • Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino
    Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino 14/04/2024

    Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

    Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano. Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro. Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca