24 Giugno 2022

Jr World Cup: Italia quinta, Ponzano secondo

La formazione azzurra La formazione azzurra

Al Cocopa Resort Golf Club (Queen Course, par 72) di Tsu, in Giappone, l’Italia (Filippo Ponzano, 68 70 69, Eugenio Bernardi, 67 71 72, Pietro Guido Fenoglio, 71 74 74, Luca Memeo, 72 74 73) con un totale di 635 (-13) colpi chiude al quinto posto la Toyota Junior Golf World Cup (in considerazione venivano presi tre risultati giornalieri su quattro).

Successo per il Canada che, con uno score di 620 (-28), ha superato in volata i padroni di casa del Giappone, secondi con 622 (-26) davanti alla Svezia, al terzo posto con 624 (-24). Quarta piazza con 634 (-14) per il Sudafrica, sesta per il Messico con 637 (-11). Mentre in settima posizione con 645 (-3) s’è classificato il Cile.

Tra gli azzurri, seguiti dal capitanoe dall’allenatore federale Giorgio Grillo, nella competizione individuale ottima prova per Ponzano (per lui tre giri sempre sotto il par), secondo con 207 (68 70 69, -9) al pari dei giapponesi Minato Oshima e Riura Matsui e dietro solo allo svedese Albert Hansson, primo con 201 (-15). Decimo posto con 210 (67 71 72, -6) per Bernardi, 23/o con 219 (+3) per Memeo (72 74 73) e Fenoglio (71 74 74).

Nella gara femminile per team, il titolo è andato alla Spagna che con 417 (-15) colpi ha arginato la concorrenza del Giappone, al secondo posto con 424 (-8) davanti al Canada, terzo con 425 (-7).

 

SECONDO GIRO - In Giappone, al Cocopa Resort Golf Club (Queen Course, par 72) di Tsu, alla Toyota Junior Golf World Cup l’Italia (Filippo Ponzano 68 70, Eugenio Bernardi 67 71, Pietro Guido Fenoglio 71 74, Luca Memeo 72 74) nella competizione maschile (nella gara a squadre vengono presi in considerazione tre risultati giornalieri su quattro) è al quarto posto con 421 (-11) colpi.

A un giro dal termine, guida la classifica il Canada con uno score di 411 (-21) davanti alla Svezia e al Giappone, al secondo posto con 414 (-18). In quinta posizione con 422 (-10) ci sono invece Sudafrica (che difende il titolo) e Cile. Chiude la graduatoria il Messico, settimo con 426 (-6).

Gli azzurri – capitano Giovanni Bartoli, allenatore federale Giorgio Grillo –, che hanno chiuso il primo round in testa (al fianco del Giappone), restano a ridosso delle posizioni di vertice. Grande prova per il Canada, risalito dal terzo posto.

Nella gara individuale, Filippo Ponzano (68 70) ed Eugenio Bernardi (67 71) condividono la terza posizione con 138 (-6) e sono distanti due colpi dal canadese Cooper Humphreys, secondo con 136 (-8), e quattro dallo svedese Albert Hansson, in testa con 134 (-10). Pietro Guido Fenoglio è invece 23° con 145 (71 74, +1) davanti a Luca Memeo, 24° con 146 (72 74, +2).

Nell’evento femminile, la Spagna guida la graduatoria con 279 (-9) colpi davanti al Canada, secondo con 281 (-7), e al Giappone (che ha vinto quattro delle sette edizioni in rosa fin qui disputate della manifestazione), in terza posizione con 283 (-5). Più indietro la Colombia, che occupa la quarta piazza con 288 (par) e precede il Sudafrica, quinto con 290 (+2), e il Messico, sesto con 293 (+5). Non vi partecipa la formazione italiana.

 

PRIMO GIRO - Al Cocopa Resort Golf Club (Queen Course, par 72) di Tsu, grande inizio per l’Italia (Eugenio Bernardi 67, Filippo Ponzano 68, Pietro Guido Fenoglio 71 e Luca Memeo 72) che, alla Toyota Junior Golf World Cup, è in testa alla classifica con uno score di 206 (-10) colpi al fianco del Giappone (nella gara a squadre vengono presi in considerazione tre risultati giornalieri su quattro).

In Giappone, avvio show per gli azzurri (capitano Giovanni Bartoli, allenatore federale Giorgio Grillo), che guidano la classifica proprio al fianco dei padroni di casa nipponici (secondi nel 2019, anno dell’ultima edizione annullata poi per Covid-19 nel 2020 e nel 2021) e sono tallonati dal Canada, al terzo posto con 207 (-9) davanti alla Svezia, quarta con 208 (-8). Più distaccati, invece, Messico, Chile e Sudafrica (che difende il titolo), al quinto posto con 214 (-2).

Nella competizione femminile, il Canada è al comando con 141 (-3) e precede in classifica la Spagna, seconda con 143 (-1), e la Colombia, terza con 144 (par) al pari del Giappone. In ritardo il Messico, al quinto posto con 148 (+4) davanti al Sudafrica (150, +6).

Dal 1992 (anno della prima edizione), l’Italia non ha mai vinto la Toyota Junior World Cup. Competizione a cui hanno preso parte, in passato, campionissimi come, tra gli altri, Hideki Matsuyama, Jon Rahm, Henrik Stenson (capitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 che si disputerà sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, Roma), Justin Rose. Nel 2001, a guidare il Sudafrica al successo furono Louis Oosthuizen (vincitore del The Open nel 2010) e Charl Schwartzel (che ha fatto suo il The Masters nel 2011), altri campioni major.

 

LA VIGILIA - Alla Toyota Junior Golf World Cup, in programma dal 22 al 24 giugno al Cocopa Resort Club (Queen Course) di Tsu (capoluogo della prefettura di Mie), per inseguire un grande risultato. L’Italia punta in alto in Giappone dove nella gara maschile la spedizione azzurra, composta da Filippo Ponzano, Pietro Guido Fenoglio, Eugenio Bernardi e Luca Memeo – il capitano è Giovanni Bartoli, l’allenatore federale Giorgio Grillo – cercherà l’impresa. Il torneo, che si svolgerà sulla distanza di 54 buche (con classifica a squadre e individuale), vedrà in gara anche Canada, Cile, Giappone, Messico, Svezia e Sudafrica (campione in carica, ha conquistato l’evento riservato ai team nel 2019, anno dell’ultima edizione della competizione annullata per Covid-19 nel 2020 e nel 2021).

Per quel che riguarda il torneo maschile (nella gara a squadre verranno presi in considerazione tre risultati giornalieri su quattro), la prima edizione della Toyota Junior Golf World Cup si giocò nel 1992. In passato, hanno preso parte a questa manifestazione campionissimi come, tra gli altri, Hideki Matsuyama, Jon Rahm, Henrik Stenson (capitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 che si disputerà sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, Roma), Justin Rose. Nel 2001, a guidare il Sudafrica al successo furono Louis Oosthuizen (vincitore del The Open nel 2010) e Charl Schwartzel (che ha fatto suo il The Masters nel 2011), altri campioni major.

Da una parte la gara maschile, dall’altra quella femminile (assente l’Italia) la cui storia è cominciata invece nel 2014. Le squadre, in questo caso, saranno composte ognuna da tre giocatrici. Sei le selezioni presenti, tra queste proprio il Giappone che ha vinto (per quel che riguarda la classifica a squadre) la Toyota Junior Golf World Cup nel 2014, 2015, 2018 e 2019 (due invece gli exploit degli Stati Uniti, nel 2016 e nel 2017). Nella sfida per il titolo, il Giappone dovrà fare i conti con Canada, Colombia, Messico, Sudafrica e Spagna.

 

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