17 Settembre 2022

LET: prima volta di una marocchina

 Ines Laklalech (Tristan Jones) Ines Laklalech (Tristan Jones)

La rookie Ines Laklalech vincendo con 199 (65 66 68, -14) colpi il Lacoste Ladies Open de France è entrata nella storia. Infatti è la prima donna marocchina, araba e del Nord Africa a vincere un torneo del Ladies European Tour. Sul percorso del Golf Barrière (par 71), a Deauville in Francia, la 24enne di Casablanca ha superato con un bogey alla prima buca di spareggio l’inglese Meghan MacLaren (199 - 65 67 67) con la quale aveva concluso alla pari le 54 buche della gara. Ha preso parte al torneo Virginia Elena Carta che si è classificata 48ª con 216 (72 70 74, +3).

Alle spalle delle due protagoniste è terminata terza con 202 (-11) l’indiana Diksha Dagar. Al quarto posto con 203 (-10) la francese Anais Meyssonnier, al quinto con 204 (-9) la svedese Caroline Hedwall e al sesto con 205 (-8) l’austriaca Christine Wolf e la transalpina Celine Boutier, che difendeva il titolo. Alla vincitrice è andato un assegno di 48.750 euro su un montepremi di 325.000 euro.

 

LA VIGILIA - Virginia Elena Carta sarà tra le protagoniste del Lacoste Ladies Open de France, il torneo del Ladies European Tour in programma dal 15 al 17 settembre sul  percorso del Golf Barrière, a Deauville in Francia. L’azzurra è reduce dal 15° posto nello Swiss Ladies Open, terzo piazzamento tra le top 15 nelle ultime cinque gare disputate.

Difende il titolo la francese Celine Boutier in un field che comprende la sudafricana Lee-Anne Pace, la finlandese Tiia Koivisto, la belga Manon De Roey, la spagnola Ana Pelaez Trivino e l’inglese Meghan MacLaren, tutte vincitrici stagionali, l’argentina Magdalena Simmermacher, la svedese Caroline Hedwall e tre giovani emergenti, la slovena Pia Babnik, e l’indiana Diksha Dakar e la ceca Jana Melichova, anche lei a segno nel 2022 (Tipsport Czech Ladies Open) quando era ancora dilettante. Il montepremi è di 325.000 euro.

Primo piano

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    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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