20 Marzo 2023

Superlega: il playoff dice Danny Lee

Danny Lee Danny Lee

Il LIV Golf Tucson, secondo torneo della Superlega araba 2023 va a Danny Lee (68 67 69) che in Arizona, con un birdie alla terza buca di spareggio, ha fatto sua la gara individuale superando il messicano Carlos Ortiz (71 68 65), l'americano Brendan Steele (69 65 70) e il sudafricano Louis Oosthuizen (66 68 70). A Marana, sul percorso del Gallery Golf Club (par 71), la competizione a squadre è andata al team "Fireballs GC" guidato da Sergio Garcia, con Abraham Ancer, Ortiz ed Eugenio López-Chacarra, che si è imposto con un totale di "-25" colpi.

Negli Stati Uniti, Lee, Ortiz, Steele e Oosthuizen hanno concluso le 54 buche regolamentari con un totale di 204 (-9).
Sono servite tre buche di play-off per decretare il vincitore con Lee che prima ha sprecato un match point e poi si è preso l'intera posta in palio. L'exploit ha fruttato 4 milioni di dollari al sudcoreano che non vinceva un torneo professionistico dal luglio 2015 quando trionfò sul PGA Tour nel Greenbrier Classic.

"Era da otto anni che non provavo una gioia simile. Pensavo la vittoria non facesse per me, ora invece è cambiato tutto. E' bello vedere di essere ancora in grado di giocare bene a golf", la soddisfazione di Lee, 32enne di Incheon.

Tardiva la rimonta di Dustin Johnson. L'ex numero 1 al mondo, che nel 2022 ha dominato la prima stagione della LIV Golf, si è classificato 13/o con 208 (-5). Mentre dopo aver chiuso in testa i primi due round è crollato nelle ultime 18 buche l'australiano Marc Leishman, che ha fatto registrare lo stesso score di Johnson.
Per il "Fireballs GC" si tratta della seconda affermazione in Superlega araba dopo quella del 2022 nel LIV Golf Invitational Bangkok. L'impresa ha permesso alla squadra di Garcia di dividersi un montepremi di 3 milioni di dollari (750.000 a giocatore)

 

SECONDO GIRO -. In Arizona, l'australiano Marc Leishman insegue la prima vittoria in Superlega araba. A Marana, anche dopo il secondo round del LIV Golf Tucson, il 39enne di Warnambool, con un totale di 131 (65 66, -11) è rimasto al comando della classifica individuale. Ad un giro dal termine, ha due colpi di vantaggio sullo spagnolo Sergio Garcia, secondo con 133 (-9) davanti al sudafricano Louis Oosthuizen, 3/o con 134 (-8) al pari degli americani Charles Howell III, Cameron Tringale e Brendan Steele.
Leishman, che vanta sei vittorie sul PGA Tour e una sul DP World Tour, ha realizzato un eagle, quattro birdie e un bogey.   Mentre Garcia si è reso protagonista con otto birdie, macchiati da due bogey.  Sul percorso del Gallery Golf Club (par 71), nessuna chance per Dustin Johnson. Lo statunitense, ex n.1 al mondo e dominatore della prima stagione della LIV Golf, è solo 27/o con 140 (-2).  Ancora più indietro l'australiano Cameron Smith. Attualmente 5/o nel world ranking, è 34/o con 141 (-1) negli Usa.

Nella gara a squadre, in testa (con "-22") c'è ora il team "Fireballs GC" capitanato da Garcia, con Eugenio Lopez-Chacarra, Carlos Ortiz e Abraham Ancer. A tallonarli, in 2/a posizione con "-21", ecco l' "HyFlyers GC" di Phil Mickelson, con Steele, Tringale e James Piot. Il LIV Golf Tucson mette in palio 25 milioni di dollari. Chi chiuderà al primo posto la gara individuale se ne porterà a casa quattro milioni, mentre tre milioni (750.000 dollari a giocatore) verranno assegnati alla compagine che si imporrà nell'evento a squadre.

 

PRIMO GIRO - Marc Leishman si prende la scena e la leadership negli Stati Uniti. A Marana, in Arizona, nel LIV Golf Tucson, secondo evento della Superlega araba 2023, l'australiano ha chiuso il primo round della gara individuale al comando della classifica con uno score di 65 (-6) colpi, uno di vantaggio nei confronti di un terzetto d'inseguitori, tutti al 2/o posto con 66 (-5), composto: dal messicano Abraham Ancer, dal sudafricano Louis Oosthuizen e dall'americano Matthew Wolff.
Sul percorso del Gallery Golf Club (par 71), avvio non esaltante per i big della lega separatista del golf. L'australiano Cameron Smith, numero 5 al mondo, è 31/o con 71 (par). Mentre lo statunitense Dustin Johnson, ex numero 1 del world ranking e dominatore assoluto della prima stagione della LIV Golf, è 36/o con 72 (+1) al pari, tra gli altri, del connazionale Bryson DeChambeau e dello svedese Henrik Stenson. Sette birdie e un bogey per Leishman. Prova bogey free, invece, per Ancer e Oosthuizen.

Nella competizione a squadre, il team "Torque GC" capitanato dal cileno Joaquin Niemann, con Mito Pereira, David Puig e Sebastian Munoz, con un totale di "-10" è al comando davanti allo "Smash GC" di Brooks Koepka (con Chase Koepka, Jason Kokrak e Wolff), al 2/o posto con "-9".

Il LIV Golf Tucson mette in palio 25 milioni di dollari. Chi chiuderà al primo posto la gara individuale se ne porterà a casa 4.000.000, mentre 3.000.000 (750.000 dollari a giocatore) verranno assegnati alla compagine che si imporrà nell'evento a squadre.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca