18 Febbraio 2024

LET: domina Patty Tavatanakit, Fanali 14ª

Patty Tavatanakit (credit Mark Runnacles/LET.) Patty Tavatanakit (credit Mark Runnacles/LET.)

La thailandese Patty Tavatanakit è stata l’autentica dominatrice dell’Aramco Saudi Ladies International Presented by PIF, che ha vinto con 270 (66 70 69 65, -18) colpi dopo una corsa di testa.

Sul percorso del Riyadh Golf Club (par 72), a Riyadh in Arabia Saudita, ha offerto un’altra buona prestazione Alessandra Fanali, che si è classificata 14ª con 285 (69 74 68 74, -3), dando un buon seguito al secondo posto della scorsa settimana nel Magical Kenya Open, evento inaugurale del Ladies European Tour.

Patty Tavatanakit, dove Patty è più pratico del nome Paphangkorn, 24 anni, giocatrice del LPGA Tour, ha aggiunto il primo titolo sul circuito europeo a un albo d’oro inaugurato con un Major (ANA Inspiration, 2021), dopo tre successi sul Symetra Tour (ora Epson Tour). È stato un autentico dominio della thailandese, che non ha mai abbasato i ritmi, aumentando progressivamente il vantaggio fino a portarlo a sette colpi con un 65 finale (-7, un eagle, sei birdie, un bogey) sulla seconda, la tedesca Esther Henseleit (277, -11). Per la prodezza è stata gratificata con un assegno di 697.743 dollari su un montepremi di 5.000.000 di dollari.

In terza posizione con 279 (-9) la giapponese Minami Katsu e l’inglese Charley Hull, in quinta con 280 (-8) la thailandese Chanettee Wannasaen, in sesta con 281 (-7) la danese Emily Kristine Pedersen e in settima con 282 (-6) la coreana So Mi Lee, l’inglese Alice Hewson e la filippina Yuka Saso, naturalizzata giapponese.

Alessandra Fanali anche in questo secondo impegno dell’anno ha fatto gara in alta classifica, con qualche pausa nel secondo giro e poi nel quarto, che ha concluso con un 74 (+2, due birdie, quattro bogey). Non ha superato il taglio dopo 36 buche l’altra azzurra in campo, Virginia Elena Carta, al debutto stagionale, 81ª con 150 (77 73, +6).

 

TERZO GIRO - Alessandra Fanali, con un bel giro in 68 (-4, quattro birdie senza bogey) colpi, si è portata dal 17° al settimo posto con 211 (69 74 68, -5) a un giro dal termine dell’Aramco Saudi Ladies International Presented by PIF, seconda gara stagionale del Ladies European Tour che si conclude con la disputa del quarto round sul percorso del Riyadh Golf Club (par 72), Riyadh in Arabia Saudita.

Ha continuato la sua corsa di testa la thailandese Patty Tavatanakit, 24 anni, giocatrice del LPGA Tour e albo d’oro sul circuito inaugurato con un major (ANA Inspiration, 2021), dopo tre successi sul Symetra Tour (ora Epson Tour). Con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) e lo score di 205 (66 70 69, -11) ha ulteriormente allungato il passo portando a tre lunghezze il vantaggio sulla seconda, la tedesca Esther Henseleit (208, -8).

In terza posizione con 209 (-7) la danese Emily Kristine Pedersen e l’inglese Charley Hull e al quinto con 210 (-6) la coreana Amy Yang e la belga Manon De Roey. Affiancano Alessandra Fanali la filippina Yuka Saso, naturalizzata giapponese, l’inglese Georgia Hall e la thailandese Chanettee Wannasaen.

E’ uscita al taglio dopo 36 buche l’altra azzurra in gara Virginia Elena Carta, 81ª con 150 (77 73, +6). Il montepremi è di cinque milioni di dollari.

 

SECONDO GIRO - Ha rallentato Alessandra Fanali, da quinta a 17ª con 143 (68 74, -1) colpi, nel secondo giro delll’Aramco Saudi Ladies International Presented by PIF, seconda gara stagionale del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Riyadh Golf Club (par 72), Riyadh in Arabia Saudita. L’azzurra è comunque rimasta tra le top 20, mentre non è stato felice il debutto nel 2024 di Virginia Elena Carta, uscita al taglio (81ª con 150 - 77 73, +6).

E’ rimasta al comando con 136 (66 70, -8) la thailandese Patty Tavatanakit, 24 anni, giocatrice del LPGA Tour e albo d’oro sul circuito inaugurato con un major (ANA Inspiration, 2021), dopo tre successi sul Symetra Tour (ora Epson Tour).  Con un parziale 70 (-2, tre birdie, un bogey) ha portato a due i colpi di vantaggio sulle prime insegutrici, la danese Nicole Broch Estrup e la belga Manon De Roey, seconde con 138 (-6).

Al quarto posto con 140 (-4) la taiwanese Peiyun Chen, la coreana Amy Yang, l’irlandese Leona Maguire e la sudafricana Paula Reto e all’ottavocon 141 (-3) l’inglese Charley Hull, la thailandese Chanettee Wannasaen, la svedese Johanna Gustavsson e la statunitense Alexa Pano. Im montepremi è di cinque milioni di dollari.

 

PRIMO GIRO - Ottima partenza di Alessandra Fanali, quinta con 69 (-3) colpi, nell’Aramco Saudi Ladies International Presented by PIF, seconda gara stagionale del Ladies European Tour, la prima delle sei targate Aramco e anche la più ricca del circuito, Major a parte, con un montepremi di cinque milioni di dollari.

Sul percorso del Riyadh Golf Club, è 82ª con 77 (+5) Virginia Elena Carta, l’altra azzurra in gara al debutto stagionale, mentre la Fanali viene del secondo posto ottenuto nel precedente Magical Kenya Open.

E’ al vertice con 66 (-6, sette birdie, un bogey) la thailandese Patty Tavatanakit, dove Patty è più pratico del nome Paphangkorn, 24 anni, giocatrice del LPGA Tour, e albo d’oro sul circuito inaugurato con un major (ANA Inspiration, 2021), dopo tre successi sul Symetra Tour (ora Epson Tour).

Precede di misura la sudafricana Paula Reto, seconda con 67 (-5), mentre sono al terzo posto con 68 (-3) la danese Nicole Broch Estrup e la belga Manon De Roey. La Fanali è affiancata dalla statunitense Linda Duncan e dalla thailandese Chanettee Wannasaen. In ottava posizione con 70 (-2) la giapponese Ayaka Furue, la coreana Amy Yang, la taiwanese Peiyun Chien, la svedese Johanna Gustavsson, la statunitense Alexa Pano e la francese Celine Herbin.

 

LA VIGILIA - Il Ladies European Tour approda in Arabia Saudita per la seconda gara stagionale, la prima delle sei targate Aramco e anche la più ricca del circuito, Major a parte, con un montepremi di cinque milioni di dollari.

A Riyadh si disputa dal 15 al 18 febbraio, sulla distanza di 72 buche, l’Aramco Saudi Ladies International Presented by PIF dove saranno al via Alessandra Fanali, reduce dall’ottima prova (2ª) nel Magical Kenya Open, e Virginia Elena Carta al debutto nel 2024.

Sul percorso del Riyadh Golf Club, nel field spiccano i nomi di alcune giocatrici che frequentano il LPGA Tour, tra le quali ricordiamo le inglesi Charley Hull e Georgia Hall, vincitrice nel 2022, la spagnola Carlota Ciganda, l’indiana Aditi Ashok, seconda lo scorso anno alle spalle della neozelandese Lydia Ko assente, la svedese Linn Grant, la sudafricana Ashleigh Buhai, la statunitense Lexi Thompson, la giapponese Ayaka Furue e la thailandese Ariya Jutanugarn, tutte tra le favorite.

Numerose però le avversarie in grado di puntare a ruoli importanti come la thailandese Trichat Cheenglab, leader dell’ordine di merito 2023, l’olandese Anne Van Dam, la tedesca Esther Henseleit, la svedese Johanna Gustavsson, la spagnola Ana Pelaez Trivino e l’inglese Gabriella Cowley. Attesa alla prova, e magari a un bis, la 19enne neopro Shannon Tan, unica atleta di Singapore ad aver conquistato la ‘carta’ per il LET e a segno nel primo torneo disputato la scorsa settimana in Kenya.

Alessandra Fanali, che ha ottenuto il miglior risultato da professionista sul circuito dopo essere stata comunque già runner up da dilettante nel Ladies Italian Open del 2022, ha aperto la sua seconda stagione sul tour nel modo migliore con ampie prospettive, dopo la prima da rookie in cui si è messa più volte in evidenza ottenendo cinque piazzamenti tra le top ten e un successo a squadre (Aramco Team Series Riyadh che si replicherà dal 1° al 3 novembre).

Virginia Elena Carta sarà alla 45ª presenza. È reduce da un 2023 con alti e bassi, ma comunque positivo con tre top ten nelle gare individuali e due in quelle per team. È al terzo anno a tempo pieno sul LET dove ha sempre offerto una certa solidità di gioco.

Primo piano

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    Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino 14/04/2024

    Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

    Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano. Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro. Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022.

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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