20 Maggio 2024

PGA Championship: primo Major per Schauffele

Xander Schauffele Xander Schauffele

Xander Schauffele è stato l’assoluto protagonista della 106ª edizione del PGA Championship, che ha vinto con 263 (62 68 68 65, -21) colpi, precedendo di misura Bryson DeChambeau, secondo con 264 (-20), uno dei 16 concorrenti della LIV Golf in un contesto che comprendeva anche i primi 93 classificati nel World Ranking.

Sul percorso del Valhalla Golf Club (par 71) a Louisville nel Kentucky, che ha ospitato per la quarta volta l’evento, ha chiuso al terzo posto con 266 (-18) Viktor Hovland. Al quarto con 269 (-15) Collin Morikawa, leader con Schauffele dopo tre giri, e Thomas Detry, al sesto con 270 (-14) Justin Rose e Shane Lowry e all’ottavo con 271 (-13) Billy Horschel, Justin Thomas, Robert MacIntyre e Scottie Scheffler, numero uno mondiale.

Quest’ultimo, che rientrava dopo circa un mese essendosi fermato per la nascita del primo figlio, ha rimontato dalla 24ª piazza, dove era scivolato nel terzo round praticamente uscendo dalla contesa per la vittoria, ma è stato al centro di un episodio clamoroso prima dell’inizio del secondo, quando è stato arrestato per non essersi fermato a un posto di blocco e aver litigato con un agente. Ammanettato, portato in caserma, schedato e fotografato, è stato poi rilasciato in tempo per proseguire la gara.

Major ancora tabù per Rory McIlroy, 12° con 272 (-12), a digiuno da dieci anni dopo il quarto conquistato nel 2014 proprio al Valhalla Golf Club. Fuori dalla zona titolo per tutto il torneo Brooks Koepka, 26° con 275 (-9), campione in carica e vincitore anche nel 2018 e 2019, e settimo tentativo fallito da Jordan Spieth, 43° con 278 (-6), di completare il Grande Slam con il solo Major assente nel suo palmarès.

Sono usciti al taglio sia Tiger Woods che Francesco Molinari. Il primo, 133° con 149 (72 77, +7), è rimasto fuori dopo 36 buche in un Major per la 13ª volta da quando è professionista, mentre l’azzurro, 115° con 146 (71 75, +4), ha visto allontanarsi le speranze di qualificarsi per i Giochi Olimpici di Parigi. Non ha brillato (68° con 282, -2) Sebastian Soderberg, ma ha avuto la soddisfazione di realizzare una “hole in one” nel secondo turno (buca 8, par 3, yards 173, ferro 8).

Il giro finale è stato caratterizzato dal duello tra Schauffele e DeChambeau, che ha tentato la rimonta dalla quarta posizione. Il secondo, in ritardo di tre colpi dopo 12 buche, ne ha recuperati due con altrettanti birdie e poi con un altro sull’ultimo green (64, -7, sette birdie) ha cercato di forzare al playoff l’avversario, che però ha reagito con la stessa moneta per il 65 (-6, sette birdie, un bogey) vincente.

Schauffele, nativo di San Diego (California), ha vinto il primo Major (28° disputato) all’età di 30 anni, sei mesi e 24 giorni e ha portato a otto i successi sul PGA Tour in 175 partecipazioni. È andato a segno per la terza volta nelle nove occasioni in cui era al vertice dopo 54 buche, l’ultima l’aveva fallita la scorsa settimana nel Wells Fargo Championship. Ha stabilito con 263 il nuovo primato del torneo sulle 72 buche (dopo il 264, -16, di Brooks Koepka nel 2018) e con il totale di “meno 21” ha realizzato lo score più basso rispetto al par nella storia dei Major. Cinque i giocatori che hanno siglato un “meno 20”: Jason Day (PGA Championship, 2015), Henrik Stenson (Open Championship 2016), Dustin Johnson (Masters Tournament, 2020), Cameron Smith (Open Championship 2022) e Bryson DeChambeau in questo evento.

Schauffele, che ha segnato il maggior numero di birdie tra i concorrenti (25) ed è stato il più preciso nei colpi al green (60 presi su 72), con la prodezza è salito dal terzo al secondo posto nel World Ranking, alle spalle dell’imprendibile (per il momento) Scheffler e ai danni di McIlroy, ora terzo. Unico giocatore ad aver vinto un evento del Grande Slam da campione olimpico (Tokyo 2020), è rimasto in seconda posizione nella graduatoria della FedEx Cup ed è stato gratificato con un assegno di 3.300.000 dollari su un montepremi di 18.500.000 dollari, il più alto nella storia della manifestazione, ma inferiore agli altri Major e ai tornei “elevati” del PGA Tour.

 

TERZO GIRO - Dopo il terzo e penultimo round del PGA Championship, Xander Schauffele (62 68 68) è stato raggiunto in vetta alla classifica da Collin Morikawa (66 65 67). I due americani guidano il leaderboard con un totale di 198 (-15) colpi, uno di vantaggio nei confronti del loro connazionale Sahith Theegala, terzo con 199 (-14).

A Louisville, nel Kentucky, rimonta show di Shane Lowry. L'irlandese, vincitore nel 2019 del The Open, ha guadagnato 20 posizioni e ora è quarto con 200 (-13) al fianco del californiano Bryson DeChambeau, asso della LIV Golf, e del norvegese Viktor Hovland.

Al Valhalla Golf Club (par 71), il nordirlandese Rory McIlroy, che non vince un Major dal 2014, quando su questo campo conquistò proprio il PGA Championship, è 19° con 205 (-8) e non sembra avere alcuna chance di successo. Stesso score per il texano Jordan Spieth, che fallirà per la settima volta il tentativo di chiudere il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo plamarès.

Stop improvviso per Scottie Scheffler. Dopo le disavventure arrivate prima del secondo round (è stato ammanettato e poi rilasciato perché accusato di aver forzato un posto di blocco), il numero 1 mondiale è scivolato dalla quarta alla 24ª piazza con 206 (-7). Per lui giro in 73 (+2) con cinque birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Dopo 43 round si ferma così la striscia di parziali pari o sotto il par del 27enne di Ridgewood (New Jersey). Sono usciti al taglio, dopo 36 buche, Francesco Molinari, 115° con 146 (71 75, +4), e Tiger Woods, 133° con 149 (72 77, +7).

 

SECONDO GIRO - Prima viene accusato di aver forzato un posto di blocco, poi litiga con un agente di polizia, quindi viene ammanettato e portato in caserma. Viene schedato, fotografato, poi rilasciato. Dunque, torna in campo e stupisce tutti. E' stata una giornata pazza quella riguardante Scottie Scheffler al PGA Championship. Dopo lo choc, il numero 1 mondiale negli Usa è tornato in campo guadagnando colpi e posizioni.

A Louisville, nel Kentucky, è passato dal dodicesimo al quarto posto della classifica provvisoria (il secondo giro è stato infatti sospeso anzitempo per l'arrivo dell'oscurità) della 106ª edizione del torneo Major. Con uno score di 133 (67 66, -9) l'americano è distante ora tre colpi dal suo connazionale Xander Schauffele, da solo al comando con 130 (62 68, -12) davanti a Collin Morikawa, secondo con 131 (-11) , e a Sahith Theegala, terzo con 132 (-10).

"Mi sono preparato alla gara facendo un po' di stretching in cella", ha provato a sdrammatizzare Scheffler dopo la gara. Il 27enne di Ridgewood (New Jersey), che quest'anno ha già vinto quattro tornei, tra cui il The Masters (per la seconda volta in carriera), è da 42 giri consecutivi che fa registrare un parziale in par o sotto il par. Per lui al Valhalla Golf Club (par 71) round in 66 (-5) con sei birdie e un bogey.

Negli Stati Uniti, è invece 11° con 135 (-7) Brooks Koepka. Asso della LIV Golf, campione uscente, ha fatto suo l'evento nel 2023, ma anche nel 2018 e nel 2019. Battuta d'arresto, invece, per Rory McIlroy. Il nordirlandese, che non conquista uno Slam dal 2014 (l'ultima volta ci riuscì in questa competizione e su questo campo), ha perso 17 posizioni e ora è 22/o con 137 (-5). Probabilmente svanito il sogno di Jordan Spieth, 29° con 138 (-4), al settimo tentativo per provare a completare il Grande Slam con l’unico Major assente nel suo palmarès.

Per la 13ª volta da quando è un giocatore professionista, Tiger Woods è uscito al taglio in un Major. Il californiano, 133° con 149 (+7), è stato eliminato come Francesco Molinari, 115° con 146 (+4). L'azzurro vede così allontanare le speranze di qualificarsi ai Giochi di Parigi. Anche una "hole in one" a Louisville. A realizzarla, Sebastian Soderberg. Lo svedese, 51° con 140 (-2), ha firmato la prodezza alla buca 8 (par 3) utilizzando un ferro 8 da 173 yard (158 metri).

 

 

PRIMA SECONDO GIRO - Clamoroso negli Stati Uniti. Il numero 1 del golf mondiale, Scottie Scheffler, è stato arrestato a Louisville, nel Kentucky, dove fino a domenica 19 maggio è in corso la 106/a edizione del PGA Championship.
L'americano, secondo le prime ricostruzioni, è stato fermato dopo una lite con un poliziotto ad un posto di blocco: non si è fermato all'alt e l'agente pur di non farlo passare si è aggrappato alla sua auto. A quel punto Scheffler sarebbe sceso dalla macchina iniziando un diverbio con la polizia che, poi, lo ha ammanettato.

 

PRIMO GIRO - La 106ª edizione del PGA Championship, negli Usa, è iniziata nel segno di Xander Schauffele. A Louisville, nel Kentucky, l'americano ha chiuso il primo round con uno score di 62 (-9) colpi, tre di vantaggio nei confronti dei suoi connazionali Tony Finau, Sahith Theegala e Mark Hubbard, tutti secondi con 65 (-6) davanti al nordirlandese Rory McIlroy, quinto con 66 (-5) insieme ad altri sei giocatori.

Condividono invece la 12ª piazza con 67 (-4) gli statunitensi Brooks Koepka e Scottie Scheffler. Il primo, campione in carica, ha vinto il torneo già tre volte: nel 2023, 2018 e 2019. Il secondo, numero 1 al mondo, nel 2024 ha già conquistato quattro trofei indossando per la seconda volta in carriera la "Green Jacket" dopo il trionfo al Masters. Al Valhalla Golf Club (par 71), Francesco Molinari, unico azzurro in gara, è invece 65° con 71 (par) e precede in classifica Tiger Woods, 85° con 72 (+1).

Schauffele, sette volte vincitore sul PGA Tour e medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo, alla 28ª presenza in un Major insegue il primo exploit in uno Slam. Il margine che vanta sugli avversari dopo giro di apertura è da record. Come lui, nella storia dell'evento, solo Nick Hart (1963), Bobby Nichols (1964) e Raymond Floyd (1982). Prova bogey free per il 30enne di San Diego, che ha realizzato nove birdie.

E' cominciata nel migliore dei modi la gara di McIlroy. Secondo nel world ranking, non vince un Major dal 2014. L'ultimo capolavoro arrivò proprio dieci anni fa, su questo campo e nel PGA Championship. Per lui, sei birdie con un bogey. Quanto a Scheffler, il re del green ha siglato un eagle e quattro birdie, con due bogey. Prova sull'altalena per Molinari (partito dalla buca 10), autore di un eagle alla 13 (par 4) e un birdie, con tre bogey. Era invece dal The Masters del 2022, quando aprì la gara con un 71 (-1), che Woods non faceva registrare un punteggio positivo in un Major.

Nonostante questo, il californiano, che nella sua carta ha 'segnato' tre birdie, con quattro bogey, dovrà scalare posizioni nel secondo round per scongiurare l'eliminazione.

 

LA VIGILIA - Il ritorno di Scottie Scheffler, il tentativo di Rory McIlroy di vincere un Major dopo dieci anni, la presenza di Francesco Molinari, in un torneo in cui è stato runner up nel 2017, e la partecipazione di Tiger Woods, comunque un valore aggiunto in un evento che si è aggiudicato per quattro volte. È la 106ª edizione del PGA Championship, secondo Major stagionale, in programma dal 16 al 19 maggio per la quarta volta al Valhalla Golf Club di Louisville nel Kentucky, dove sarà di scena l’élite mondiale con i primi 93 classificati nel World Ranking e in totale 97 dei top 100.

Difende il titolo Brooks Koepka, uno dei 16 giocatori della LIV Golf tra i 156 del field, che ha alzato il Wanamaker Trophy (destinato al vincitore) per ben tre volte negli ultimi sei anni con doppietta consecutiva nel 2018 e 2019. Ha l’occasione di realizzare un altro double, merce rara da quando la gara si gioca dal 1958 con formula medal, ed eguagliare Woods. Infatti è l’altro golfista che l’aveva conseguita prima di lui, ma poiché a Tiger piacciono gli effetti speciali l’ha fatta due volte (1999-2000 e 2007-2008).

Le attese della vigilia sono comunque per Scottie Scheffler e Rory McIlroy, numero uno e due al mondo divisi da oltre sei punti nel ranking. Scheffler, runner up nel 2023 insieme a Viktor Hovland, non gioca da circa un mese, poiché si è fermato per la nascita del primo figlio, ma prima dello stop si era imposto in quattro delle ultime cinque gare disputate (Masters compreso) con un secondo posto. La domanda è se sarà nella stessa forma spettacolare, nel qual caso la corsa al titolo diventerebbe problematica per tutti.

Rory McIlroy ha firmato l’ultimo dei suoi quattro Major, il secondo nel PGA Championship (l’altro nel 2012), nel 2014 proprio al Valhalla Golf Club e, per una strana combinazione, si ripresenta all’appuntamento nuovamente reduce da un successo. Infatti in quella occasione aveva fatto suo una settimana prima il WGC-Bridgestone Invitational e questa volta le condizioni sembrano ancora più favorevoli, perché viene da due exploit consecutivi, nello Zurich Classic (in coppia con Shane Lowry) e nel Wells Fargo Championship.

Nella lunga lista dei favoriti Jordan Spieth è al settimo tentativo di completare il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo palmarès. È andato vicino a chiuderlo nel 2019 (terzo), tuttavia le sensazioni non sono favorevoli a giudicare dai quattro tagli subiti nelle ultime otto prestazioni.

Tra i primi dieci del World Ranking sanno come si vince un Major Wyndham Clark, Jon Rahm e Brian Harman, mentre proveranno sfatare il tabù Xander Schauffele, Viktor Hovland, Patrick Cantlay e Max Homa. Con loro anche Ludvig Aberg (n. 6) alla “prima” nel PGA Championship. Molti si attendono una prova simile a quella del Masters dove, anche in quel caso da debuttante, terminò secondo. Altri possibili protagonisti Justin Thomas (due titoli, 2017 e 2022), Cameron Smith, Collin Morikawa, Sahith Theegala e Matt Fitzpatrick.

Francesco Molinari, alla 14ª partecipazione, non ha brillato nelle ultime uscite, ma potrebbe ricevere le giuste motivazioni sia dall’avvicinarsi delle Olimpiadi di Parigi, con la ricerca di un posto nel field, che dal disputare un torneo in cui, oltre ad essere stato runner up, ha colto altre due top ten (6° nel 2018 e 10° nel 2009).

Tiger Woods - Basta la presenza di Tiger Woods ad accendere la fantasia dei tifosi, che vorrebbero vederlo vincere il 16° Major o quanto meno un evento qualunque per portare a 83 le vittorie sul circuito e distaccare Sam Snead con cui condivide il record. E lui, che al Valhalla Golf Club superò al playoff Bob May nel 2000, non spegne di certo gli entusiasmi: “Il mio corpo sta bene - ha dichiarato - anche se ormai non è più quello di prima. Sentirò sempre rigidità e dolore alla schiena, ma desidero migliorare ancora il mio gioco. Se mi chiedete se credo ancora di avere le carte in regola per vincere, la risposta è sì". Meno possibilista per il ruolo di capitano del Team USA nella Ryder Cup 2025: “Dovrò valutare se avrò abbastanza tempo per ricoprire un incarico così importante”.

Solo otto successi europei - Il PGA Championship è il Major meno favorevole ai giocatori europei che lo hanno vinto solo otto volte. Le prime due edizioni sono state appannaggio dell’inglese Jim Barnes (1916, 1919), quindi hanno avuto la meglio Jock Hutchison (1920) e Tommy Armour (1930), entrambi scozzesi e in seguito naturalizzati statunitensi, poi più nulla fino al 2008 quando si è imposto l’irlandese Padraig Harrington. Successivamente si è aggiudicato il titolo il tedesco Martin Kaymer (2010) prima della doppietta di McIlroy.

I past winner - Sedici i past winner in gara. Oltre a Koepka, Thomas, McIlroy e a Woods saranno al via Phil Mickelson (vincitore più anziano nel 2021 a 50 anni e 11 mesi dopo la prodezza nel 2005), Collin Morikawa, Jimmy Walker, Jason Day, Jason Dufner, Keegan Bradley, Martin Kaymer, Yong-eun Yang, Padraig Harrington, Shaun Micheel, Rick Beem e John Daly.

Il torneo, nato nel 1916, si è svolto con formula match play fino al 1957 per poi passare alla medal. Detto di Koepka e Woods in questa seconda fase, nel periodo match play hanno conseguito la doppietta di fila Jim Barnes, Leo Diegel (1928-1929), Denny Shute (1936-1937) e Walter Hagen, autore di una quaterna dal 1924 al 1927, e recordman di vittorie con cinque insieme a Jack Nicklaus. Seguono Tiger Woods con quattro, Gene Sarazen, Sam Snead e Brooks Koepka con tre.

Il Wanamaker Trophy - La prima edizione dell’evento si svolse a ottobre del 1916, dopo che a gennaio era stata fondata l’Associazione dei professionisti su spinta dell’imprenditore Rodman Wanamaker con l’intento di far loro aumentare i guadagni. Il trofeo in palio prese il nome da Wanamaker stesso, che contribuì al montepremi con 2.500 dollari. Inizialmente il trofeo originale veniva consegnato al vincitore che doveva restituirlo l’anno successivo, ma la consuetudine si interruppe nel 1928 quando Walter Hagen ammise di averlo perduto. La PGA of America fece realizzare una copia, mentre conserva l’originale che fu ritrovato due anni dopo. Attualmente al primo classificato viene riconosciuta un’esenzione di cinque anni per tutti e quattro i Major e sul PGA Tour.

Il percorso - Il Valhalla Golf Club, dove nel 2008 si è svolta la Ryder Cup, è stato progettato nel 1986 da Jack Nicklaus e, come detto, ospita per la quarta volta il PGA Championship dopo le edizioni del 1996, vinta da Mark Brooks, del 2000 appannaggio di Tiger Woods, e quella ricordata del 2014 quando McIlroy concluse il torneo quasi al buio superando Mickelson. Si giocò un un percorso che era stato sottoposto a una profonda ristrutturazione con i 18 green ricostruiti, con bunker rinnovati o aggiunti e con l’istallazione di un nuovo sistema d’irrigazione per risolvere problemi di drenaggio. Ora il tracciato è di 151 metri più lungo e, McIlroy compreso, saranno 34 i giocatori già presenti nel 2014.

Il torneo in diretta su Sky e in streaming su NOW - Il PGA Championship sarà trasmesso in diretta da Sky, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 16 maggio e venerdì 17, dalle ore 14 alle ore 1; sabato 18 e domenica 19, dalle ore 15 alle ore 1. Commento di Michele Gallerani, Silvio Grappasonni, Marco Cogliati, Claudio Viganò, Roberto Zappa, Massimo Scarpa e Giovanni Dassù.

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