20 Luglio 2024

Assoluti Medal a Marco Florioli

Marco Florioli Marco Florioli

Marco Florioli ha vinto con 276 (66 69 70 71, -12), dopo una corsa di testa, il Campionato Nazionale Maschile Medal/Trofeo Franco Bevione, dedicato alla memoria di un giocatore indimenticabile, il quale, insieme alla sorella Isa Goldschmid, ha dato grande lustro al golf italiano in campo nazionale e internazionale.

Sul percorso del Golf Nazionale (par 72) di Sutri (VT), la casa del golf italiano, il 19enne bergamasco, figlio d’arte (suo padre è il pro Massimo Florioli), ha lasciato a tre colpi Lorenzo Lombardozzi (279, -9) e a sei Neri Checcucci e Carlo Melgrati (282, -6). In quinta posizione con 283 (-5) Filippo Ponzano, Filippo Marchi e Sebastiano Moro, in ottava con 284 (-4) Lapo Francesco Bisazza e subito dietro con 285 (-3) Tommaso Zorzetto e Luca Memeo, che difendeva il titolo.

E’ la seconda volta che Florioli si impone in questo campionato, quasi in una specie di ricorso storico: infatti nel 2021, sempre sullo stesso campo, ha fatto identica corsa di testa, iniziando come in questo caso con un 66 (-6) e superando di sei colpi Filippo Celli.

Tra le altre vittorie del portacolori del Golf Club Bergamo L’Albenza, il fiore all’occhiello di aver portato l’Italia, insieme a Celli e a Pietro Bovari, al trionfo nel World Amateur Team Championship, il campionato mondiale a squadre (2022), quindi i titoli nel tricolore Ragazzi/Trofeo Marazza (2021, 2022), negli assoluti Match Play/Trofeo Giuseppe Silva (2022) e nel Campionato Pulcini (2019). E ancora i successi nel Belgian International Golf Championship Boys U14 (2019), contribuendo anche alla vittoria a squadre dell’Italia, e nel Jacques Léglise Trophy con il team del Continent of Europe (2022). Tra i tanti piazzamenti, il secondo posto nell’Orange Bowl (2023).

 

LA VIGILIA - Sul percorso del Golf Nazionale, a Sutri (Viterbo), si svolge il Campionato Nazionale Maschile Medal/Trofeo Franco Bevione (17-20 luglio), dedicato a un giocatore che ha dato tanto lustro e vittorie al golf italiano.

Difende il titolo Luca Memeo, in field di qualità che comprende molti azzurri, tra i quali due past winner, Lucas Nicolas Fallotico (2022) e Marco Florioli (2021), Michele Ferrero, runner up lo scorso anno, Carlo Roman, Tommaso Zorzetto, Bruno Frontero e Alessio Scaramastra. E altri candidati al titolo come Biagio Andrea Gagliardi, Mattia D’Errico, Alessandro Nardini, Lapo Francesco Bisazza, Federico Randazzo e Luca Rimauro, per citarne alcuni in un gruppo molto più ampio.

Nella “casa del golf italiano” il torneo, con 128 concorrenti, si disputa sulla distanza di 72 buche. Dopo 54 il taglio promuoverà al turno conclusivo i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.

Primo piano

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    La carica di Paratore: “Non vedo l’ora inizi l’Open d’Italia” 16/06/2025

    Renato Paratore ha solo 28 anni ma di Open d’Italia ne ha già giocati 13. L’esordio nel 2012, non ancora 16enne, in Piemonte al Royal Park I Roveri.  “Ho ricordi indelebili. Ero ancora un amateur e l’emozione sul tee della buca 1 fu pazzesca. Giocare su quello che all’epoca si chiamava European Tour e oggi DP World è sempre stato uno dei grandi sogni della mia vita”, racconta il romano. Grande protagonista, quest’anno, sull’HotelPlanner Tour (è il numero 1 dell’ordine di merito), dove ha già conquistato due vittorie – entrambe negli Emirati Arabi Uniti, rispettivamente all’UAE Challenge e all’Abu Dhabi Challenge –, sarà uno dei campioni più attesi dell’82° Open d’Italia, in programma in Toscana, all’Argentario Golf Club, dal 26 al 29 giugno.

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Golf Story

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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