Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Il 14 dicembre 2015 rimarrà una data indelebile nella storia del golf italiano. E’ il giorno in cui la Commissione Ryder Cup Europe ha comunicato alla Federazione Italiana Golf di aver premiato la candidatura italiana ad ospitare la Ryder Cup 2022. Da quel momento, infatti, si è iniziato a parlare di golf in altra maniera, perché all’improvviso è divenuto diverso tutto lo scenario futuro, aprendo prospettive inimmaginabili non solo per la disciplina e la sua promozione, ma anche per quanto potrà incidere in tanti altri settori, a iniziare da quello turistico golfistico, con il richiamo che la Ryder Cup 2022 potrà avere, supportata dal fascino unico e inimitabile di Roma.

"Si è aperta una nuova era per il movimento golfistico italiano. L’assegnazione della Ryder Cup certifica l’ingresso dell’Italia nell’élite del golf mondiale" sono state le parole a caldo del Presidente di CONI Servizi e della FIG Franco Chimenti.

Successivamente ha chiarito il concetto: "Il movimento golfistico italiano è destinato a fare un salto di qualità senza precedenti. Il percorso di avvicinamento alla Ryder Cup, alla quale mancano ancora più di sei anni, è una grande opportunità da interpretare e da sfruttare al meglio. Una delle chiavi di volta sarà l’Open d’Italia che si prepara a vivere un decennio di qualità assoluta. Il montepremi quest’anno sarà di tre milioni di euro, il doppio rispetto alla scorsa edizione, che ricordo ha avuto il più grande successo di pubblico della storia, poi dal 2017 al 2027 sarà di ben sette milioni di euro. Questo vuol dire allinearlo ai più importanti tornei del mondo e poter vedere sui nostri campi i giocatori di maggiore caratura tecnica in assoluto".

In un percorso così ostico per vincere la concorrenza di nazioni di peso golfistico quali Austria, Germania e Spagna, ci sono stati momenti difficili, come in tutte le cose, ma non è mai mancata la piena fiducia di riuscire nell’impresa: "Ho sempre creduto che in questa corsa l’Italia poteva solo recitar un ruolo da protagonista. Con il passare del tempo hanno iniziato a ricredersi anche coloro che inizialmente avevano accolto l’iniziativa con un certo scetticismo Le concorrenti godevano di un blasone golfistico maggiore, ma la nostra passione e il nostro entusiasmo hanno saputo colmare il gap iniziale. Rispetto agli avversari, potevamo vantare come punti di forza il fascino di Roma con la sua straordinaria capacità ricettiva e la vicinanza al centro della città del Marco Simone Golf & Country Club, il tracciato dove si svolgerà l’evento.

La candidatura, nata come un’intuizione individuale, è stata abbracciata con grande determinazione dallo staff federale e poi si è trasformata sempre più in un obiettivo condiviso da tutto lo sport italiano. Rilevante anche il contributo dei nostri advisor e dei nostri consulenti.  La Federazione Italiana Golf ha conseguito un risultato storico e tutti coloro che hanno preso parte a questa avventura devono esserne orgogliosi".

Dopo l’obiettivo raggiunto e le espressioni di entusiasmo, ora si passa alla fase operativa. In primo piano l’incremento dei tesserati: "Abbiamo in cantiere diversi progetti finalizzati all’aumento del numero degli iscritti, in particolare lavorando sui giovani. Partiamo da una situazione di privilegio. La ricerca realizzata da Protiviti "Il valore del golf in Italia" ha infatti rivelato che la penisola ha una quota di golfisti under 18 del 10,3% rispetto alla totalità dei tesserati in una media europea che si attesta sul 9%. Il nostro Paese precede nazioni con una tradizione golfistica ben più radicata come l’Inghilterra, staccata di 2 punti percentuali e il Galles, distanziato di ½ punto".

Ryder Cup 2022, incremento dei tesserati, grandi campioni alle porte, ma ancora un tabù da sfatare: "In realtà in golf risente di un passato nel quale era ritenuto uno sport d’élite ed è sempre difficile mutare le opinioni anche quando le cose cambiano effettivamente. Da tempo però i costi della pratica golfistica sono allineati con quelli di numerosi altre discipline. Il golf  è alla portata di tutti da quando abbiamo introdotto il tesseramento libero, E lo sarà ancora di più con una offerta diversificata".

 

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Symetra: Cavalleri quasi in coda

Silvia Cavalleri, 51ª con 231 colpi (73 78 80, +15), è finita quasi in coda nel Guardian Retirement Championship (Symetra Tour), ma quanto meno è riuscita a evitare il terzo taglio consecutivo sull’ostico percorso del Sara Bay Country Club (par 72), a Sarasota in Florida.

Ha ottenuto il successo con un birdie alla quinta buca di spareggio Brittany Altomare (216 - 70 76 70, par) ai danni della danese Nicole Broch Larsen (216 - 72 69 75) con la quale aveva concluso alla pari la gara. Decisiva per mandare le due contendenti al playoff la buca 15 dove la vincitrice ha recuperato tre colpi di svantaggio con un birdie che si è combinato con un doppio bogey della danese, in vetta dopo il secondo turno in cui si è resa autrice di una "hole in one" (buca 8, par 3, yards 155, ferro 7).

Al terzo posto con 219 (+3) la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong, al quarto con 221 (+5) Britney Yada e al quinto con 222 (+6) Erynne Lee, Victoria Elizabeth, Mindy Kim, Natalie Sheary, la canadese Sara-Maude Juneau e la svedese Madelene Sagstrom, leader nella money list. La Altomare, al primo titolo nel circuito, ha percepito 16.500 dollari su un montepremi di 110.000 dollari.

SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri, 28ª con 151 colpi (73 78, +7), ha avuto parecchie difficoltà, come del resto quasi tutte le concorrenti, sull’ostico percorso del Sara Bay Country Club (par 72), a Sarasota in Florida, ma si trova a metà classifica nel Guardian Retirement Championship, torneo in calendario nel Symetra Tour, secondo circuito femminile statunitense.

Ha preso decisamente il comando la  danese Nicole Broch Larsen con 141 colpi (72 69, -3), unica proette sotto par, che ha realizzato una "hole in one" (la terza in carriera) insieme a due birdie e a un bogey per il parziale di 69 (-3). La prodezza della 22enne, lo scorso anno "Player of the year" del Ladies European Tour suo circuito di competenza, alla buca 8 (par 3, yards 155) dove ha centrato la buca direttamente dal tee utilizzando un ferro 7.

La Broch Larsen ha lasciato a tre colpi la canadese Sara-Maude Juneau (144, par), in vetta dopo due turni insieme a Brittany Altomare, scesa la terzo posto con 146 (+2), dove è stata agganciata dalla svedese Madelene Sagstrom, leader dell’ordine di merito e vincitrice la scorsa settimana del Patty Berg Memorial. In buona posizione, ma con scarse possibilità di puntare al titolo, Natalie Sheary e la colombiana Paola Moreno, quinte con 147 (+3), e Jean Reynolds, settima con 148 (+4).

Silvia Cavalleri ha segnato due birdie, sei bogey e un doppio bogey per il 78 (+6). Pure se ha perso ventidue posizioni, è riuscita comunque ad evitare il terzo taglio consecutivo. Il montepremi è di 110.000 dollari.

PRIMO GIRO - Buon primo giro di Silvia Cavalleri, sesta con 73 (+1) colpi nel Guardian Retirement Championship (Symetra Tour) in svolgimento sul tracciato del Sara Bay Country Club (par 72), a Sarasota in Florida.

Su un campo piuttosto difficoltoso hanno realizzato un 70 (-2) Brittany Altomare e la canadese Sara-Maude Juneau, che precedono di un colpo la colombiana Paola Moreno (71, -1). Seguono al quarto posto con 72 (par) Jean Reynolds e la danese Nicole Brooch Larsen e sono alla pari con la Cavalleri anche Natalie Sheary, la dilettante Hally Leadbetter, la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong, la cilena Pat Echeverria e le svedesi Madelene Sagstrom e Julia Roth.

Quattro birdie e due bogey per la Juneau, sei birdie e quattro bogey per la Altomare e tre birdie e quattro bogey per la Cavalleri.

Il montepremi è di 110.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il Symetra Tour si trasferisce al Sara Bay Country Club di Sarasota, in Florida, dove è in programma il Guardian Retirement Championship (22-24 aprile, 54 buche) al quale prenderà parte Silvia Cavalleri.

In campo le migliori giocatrici del secondo circuito femminile statunitense tra le quali le prime cinque classificate nella money list: la svedese Madelene Sagstrom, nuova leader dopo il successo della scorsa settimana nel Patty Berg Memorial, la canadese Samantha Richdale, la tedesca Sophia Popov, la giapponese Kana Nagai e l’altra canadese Jessica Wallace. Altre possibili protagoniste Ally McDonald, la francese Celine Herbin, la sudafricana Stacy Bregman e le canadesi Augusta James e Sara-Maude Juneau. E’ attesa a un pronto riscatto Silvia Cavalleri uscita al taglio nelle due precedenti gare. Il montepremi è di 110.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA: Haru Nomura non fa sconti

La giapponese Haru Nomura (279 - 65 70 71 73, -9) ha conseguito il secondo titolo stagionale nel LPGA Tour facendo suo lo Swinging Skirts Classic sul tracciato del Lake Merced Golf Club (par 72), a San Francisco in California, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 130ª con 155 (80 75, +11).

Si è classificata al secondo posto la sudafricana Lee-Anne Pace (283, -5) alla quale evidentemente è giovato il rodaggio sul circuito femminile di casa in cui ha colto quattro vittorie tra dicembre e febbraio. Al terzo con 284 (-4) Gerina Piller e la coreana Na Yeon Choi, al quinto con 286 (-2) l’altra coreana So Yeon Ryu e al sesto con 287 (-1) la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale e campionessa uscente, Lexi Thompson, numero tre del Rolex Ranking, rinvenuta dal 21°, la canadese emergente Brooke M. Henderson e le coreane Jenny Shin e Mi Jung Hur. Subito dietro l’australiana Minjee Lee, 11ª con 288 (par), e piuttosto sotto tono Stacy Lewis e le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, 27.e con 293 (+5). Si è ritirata dopo tre turni Michelle Wie.

Haru Nomura, 23enne di Yokohama, è stata piuttosto altalenante nel giro finale che ha chiuso in 73 (+1) colpi dopo cinque birdie e sei bogey, ma il suo successo non è stato mai a rischio. Nel suo palmares l’Australian Open, centrato a inizio anno, un titolo nel LPGA of Japan (Bridgestone Ladies Open, 2011) e uno nel LPGA of Korea Tour (Hanwha Finance Cassic, 2015). Per lei 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.

TERZO GIRO - La giapponese Haru Nomura (206 - 65 70 71, -10) ha mantenuto i tre colpi di vantaggio sulle prime inseguitrici a un giro dal termine dello Swinging Skirts Classic (LPGA Tour) sul tracciato del Lake Merced Golf Club (par 72), a San Francisco in California, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 130ª con 155 (80 75, +11).

La Nomura è inseguita con 209 (-7) dalla coreana Na Yeon Choi e dalla sudafricana Lee-Anne Pace e con 211 (-5) da Gerina Piller, dalla canadese Brooke M. Henderson, dalla scozzese Catriona Matthew e dalla coreana So Yeon Ryu.

Sarà difficile recuperare sei colpi per l’australiana Minjee Lee e per la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale e campionessa uscente, ottave con 212 (-4), mentre non hanno fornito una prestazione adeguata alle loro qualità Lexi Thompson, numero tre del Rolex ranking, 21ª con 216 (par), Stacy Lewis, 39ª con 219 (+3), e Michelle Wie, 53ª con 221 (+5).

Haru Nomura, 23enne di Yokohama, può ottenere il secondo titolo le LPGA Tour dopo essersi già imposta quest’anno nell’Australian Open e arricchire un palmares che comprende anche un successo nel LPGA of Japan (Bridgestone Ladies Open, 2011) e uno nel LPGA of Korea Tour (Hanwha Finance Cassic, 2015). Per lei 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

SECONDO GIRO - La giapponese Haru Nomura, da qualche tempo in evidenza, conduce con 135 colpi (65 70, -9) nello Swinging Skirts Classic (LPGA Tour) sul tracciato del Lake Merced Golf Club (par 72), a San Francisco in California. E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 130ª con 155 (80 75, +11).

La Nomura ha sorpassato la coreana So Yeon Ryu, ora al secondo posto con 138 (-6), dove è stata agganciata dalla connazionale Na Yeon Choi e dall’australiana Minjee Lee, risalita con un 65 (-7) dal 59°. Ha recuperato una posizione Lydia Ko, numero uno mondiale e campionessa uscente, quinta con 139 (-5) insieme a Gerina Piller, a Brittany Lang e alla francese Karine Icher.

Avranno difficoltà a rientrare in corsa per il titolo la canadese Brooke M. Henderson, 16ª con 142 (-2), e la cinese Shanshan Feng, 23ª con 143 (-1), mentre sono praticamente già fuori gioco Michelle Wie e Lexi Thompson, numero tre del Rolex ranking, 48.e con 146 (+2), e Stacy Lewis, 65ª con 148 (+4). Out Paula Creamer, 91ª con 150 (+6).

Haru Nomura ha operato il sorpasso con un 70 (-2) dovuto a tre birdie e a un bogey. Giulia Molinaro, che praticamente non aveva più chances di rimanere in gara dopo l’80 (+8) d’apertura, ha terminato con un 75 (+3) segnando tre birdie, due bogey e un "8" alla buca 16, par 4. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

PRIMO GIRO - La coreana So Yeon Ryu, con un ottimo primo giro in 63 (-9) colpi, è al vertice dello Swinging Skirts Classic, evento in calendario nel LPGA Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Lake Merced Golf Club (par 72), a San Francisco in California. Falsa partenza di Giulia Molinaro, 140ª con 80 (+8), che ha confermato le difficoltà incontrate in questo inizio d’anno.

La Ryu ha un vantaggio di due colpi sulla giapponese Haru Nomura e sulla taiwanese Candie Kung (65, -7) e di quattro sulla cinese Xi Yu Lin e sull’olandese Christel Boeljon (67,-5). E’ al sesto posto con 68 (-4) la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex Ranking e campionessa uscente, affiancata da Rachel Rohanna, dalla coreana Na Yeon Choi e dalla scozzese Catriona Matthew.

E’ già pesante il ritardo di altre candidate al titolo: la canadese Brooke M. Henderson, 26ª con 71 (-1), Lexy Thompson, numero tre mondiale, Paula Creamer, Stacy Lewis e la coreana Sei Young Kim, 37.e con 72 (par), Michelle Wie e l’australiana Minjee Lee, a segno la scorsa settimana nel Lotte Championship, 59.e con 73 (+1), e la cinese Shanshan Feng, 81ª con 74 (+2).

So Yeon Ryu, 26 anni, tre titoli nel circuito comprensivi di un major e fino a qualche tempo addietro tra le top ten della classifica mondiale, ha realizzato nove birdie, di cui cinque consecutivi. Giulia Molinaro, che nei primi sei eventi a cui ha preso parte è uscita per quattro volte al taglio, ha segnato un birdie, sette bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

LA VIGILIA - La neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale e assoluta dominatrice della scena nel golf femminile, difende il titolo nello Swinging Skirts Classic (21-24 aprile), evento in calendario nel LPGA Tour che avrà luogo sul tracciato del Lake Merced Golf Club, a San Francisco in California. Unica italiana in campo Giulia Molinaro, mentre sarà assente Giulia Sergas, che tornerà in prossimi tornei.

Proveranno a impedire il bis a Lydia Ko, che nell’ultima apparizione è sembrata un po’ affaticata dopo aver vinto due gare di fila, major compreso (ANA Inspiration), Lexi Thompson  numero tre del Rolex ranking, Stacy Lewis, numero quattro, Michelle Wie, Paula Creamer, le coreane Na Yeon Choi, In Gee Chun, Ha Na Jang e Sei Youg Kim, l’australiana Minjee Lee, reduce dal successo nel Lotte Championship, la norvegese Suzann Pettersen, la giapponese Haru Nomura, le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin e la canadese Brooke M. Henderson.

Ha necessità di una prova di livello Giulia Molinaro, che nelle prime sei uscite stagionali ha ottenuto solo due piazzamenti in bassa classifica e la cui posizione nella money list comincia a destrare qualche preoccupazione, anche se l’annata è ancora lunga. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

La classifica

 

Francesco Molinari, 42° con 286 colpi (68 75 73 70, -2), ha recuperato diciotto posizioni nel giro finale del  Valero Texas Open (PGA Tour), vinto con 276 (66 71 70 69, -12) da Charley Hoffman sul percorso del JW Marriott TPC San Antonio (par 72), a San Antonio nel Texas.

Hoffman, 40enne di San Diego (California), ha ottenuto il quarto titolo nel circuito dopo un acceso duello finale con Patrick Reed, costretto a cedere di misura (277, -11). Al terzo posto con 278 (-10) Chad Collins, che in realtà non è stato mai in corsa, al quarto con 279 (-9) Kevin Chappell, Ryan Palmer, Martin Piller, Billy Horschel e Ricky Barnes, 35enne di Stockton (California), leader dopo tre giri e che ha ancora una volta mancato l’appuntamento con la prima vittoria.

Al nono con 280 (-8) il sudafricano Branden Grace, il quale ha confermato il suo buon momento a sette giorni dal successo nel RBC Heritage, mentre per la seconda settimana di seguito l’inglese Luke Donald, 13° con 281 (-7), ha ceduto nel turno conclusivo dopo il terzo in cui si era procurato una bella chance per arricchire il suo palmares. In media classifica Brandt Snedeker e l’irlandese Padraig Harrington, 25.i con 283 (-5), Zach Johnson, 29° con 284 (-4), e Keegan Bradley, 37° con 285 (-3).

Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), giocatori da cui si attendeva certamente di più: il sudafricano Ernie Els, 80° con 145 (+1), il thailandese Thongchai Jaidee e Bryson DeChambeau, il quale aveva esordito tra i pro con il quarto posto nel RBC Heritage, 109.i con 147 (+3), Phil Mickelson, 120° con 148 (+4), e Jimmy Walker, campione in carica, 142° con 152 (+8).

Da segnalare la "buca in uno" di Scott Stallings (13° come Donald) che nel secondo giro è andato direttamente a bersaglio dal tee utilizzando un ferro otto alla buca 13 (par 3, yards 214).

Patrick Reed ha tentato di portarsi almeno al playoff con un birdie sull’ultima buca, ma Charley Hoffman ha risposto con la stessa moneta. Per entrambi 69 (-3) colpi con quattro birdie e un bogey. Il vincitore è stato gratificato con 1.116.000 dollari su un montepremi di 6.200.000 dollari.

Prestazione praticamente identica a quella nel precedente RBC Heritage per Francesco Molinari: una bella partenza poi la retrovia a iniziare dal secondo turno. Ha condotto il quarto in 70 (-2) colpi con tre birdie e un bogey. Ha guadagnato 19.468 dollari. E’ al 145° posto della money list con 276.288 dollari dove primeggia l’australiano Adam Scott con 4.362.198 dollari.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari, 60° con 216 colpi (68 75 73, par), ha fatto quindici passi indietro nel terzo giro del Valero Texas Open (PGA Tour) che si conclude con la disputa del quarto sul percorso del JW Marriott TPC San Antonio (par 72), a San Antonio nel Texas.

E’ passato a condurre Ricky Barnes (205 - 68 70 67, -11) sorpassando Brendan Steele (206, -10), che ha notevolmente rallentato con un 72 (par) dopo due giri in vetta. E’ salito al terzo posto con 207 (-9), proponendosi nella corsa al titolo per la seconda settimana consecutiva, l’inglese Luke Donald, che ha la compagnia di Charley Hoffman, e hanno buone chances anche Patrick Reed, quinto con 208 (-8), e i sei concorrenti che seguono con 209 (-7): Billy Horschel, Chad Collins, Martin Piller, Jon Curran, l’irlandese Padraig Harrington e il canadese Nick Taylor.

Possono provare a migliorare solo la loro classifica Brandt Snedeker, 17° con 211 (-5), il sudafricano Branden Grace, a segno domenica passata nel RBC Heritage, 29° con 213 (-3), Keegan Bradley e Zach Johnson, 39.i con 214 (-2).

Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), giocatori da cui si attendeva certamente di più: il sudafricano Ernie Els, 80° con 145 (+1), il thailandese Thongchai Jaidee e Bryson DeChambeau, il quale aveva esordito tra i pro con il quarto posto nel RBC Heritage, 109.i con 147 (+3), Phil Mickelson, 120° con 148 (+4), e Jimmy Walker, campione in carica, 142° con 152 (+8).

Ricky Barnes, 35enne di Stockton (California), si è procurato una buona occasione per cogliere in primo titolo in carriera sul circuito grazie a un 67 (-5) con sette birdie e due bogey. Al suo attivo un successo fuori tour in una gara a coppie con J.B. Holmes (Caremark Classic, 2010).

Francesco Molinari è partito dalla buca 10 e ha realizzato subito due birdie (12ª e 13ª). Dopo aver mantenuto i due colpi sotto par al giro di boa è andato di uno sopra nel rientro con un doppio bogey e un bogey (73, +1). Il montepremi è di 6.200.000 dollari dei quali 1.116.000 dollari andranno al vincitore.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari è scivolato dal nono al 45° posto con 143 colpi (69 75, -1) nel Valero Texas Open (PGA Tour) che si sta disputando sul percorso del JW Marriott TPC San Antonio (par 72), a San Antonio nel Texas.  Alcuni giocatori non sono riusciti a completare il secondo giro, ma non apporteranno variazioni di rilievo alla classifica.

Ha mantenuto la vetta Brendan Steele con 134 (64 70, -10) che, pur avendo rallentato con un 70 (-2), ha tre colpi di margine su Scott Langley, Charley Hoffman e sull’australiano Stuart Appleby (137, -7). In quinta posizione con 138 (-6) Patrick Reed, Ricky Barnes, Ryan Palmer, Jon Curran, Mark Wilson, Peter Malnati e il coreano Sung-hoon Kang e in 12ª con 139 (-5) Brandt Snedeker e l’inglese Luke Donald. Hanno tenuto l’irlandese Padraig Harrington, 19° con 141 (-3), e Keegan Bradley, 30° con 142 (-2), mentre sono rimasti in gara con l’ultimo punteggio utile Zach Johnson e il sudafricano Branden Grace, vincitore la scorsa settimana del RBC Heritage, 60° con 144 (par).

Le condizioni di gioco non proprio ideali sono state accusate da parecchi giocatori dai quali si attendeva certamente di più e che, invece, sono usciti al taglio, caduto a 144 (par): il sudafricano Ernie Els, 80° con 145 (+1), il thailandese Thongchai Jaidee e Bryson DeChambeau, il quale aveva esordito tra i pro con il quarto posto nel RBC Heritage, 109.i con 147 (+3), Phil Mickelson, 120° con 148 (+4), e Jimmy Walker, campione in carica, 142° con 152 (+8).

Brendan Steele, 33enne californiano di Idyllwild vincitore di questo torneo nel 2011, suo unico titolo sul circuito, ha effettuato un cammino un po’ accidentato e ai sei birdie, frutto anche di un putter molto "caldo", ha aggiunto due bogey e un doppio bogey.

Francesco Molinari, partito dalla 10ª, ha perso tre colpi sulle prime tre buche (un bogey e un doppio bogey), che poi non è più riuscito a recuperare. Infatti ha messo successivamente a segno cinque birdie vanificati da altrettanti bogey. Di buon mattino il torinese aveva completato il turno d’apertura riprendendo dalla buca 14. L’ha concluso con due birdie e un bogey, dopo i quattro birdie e il bogey prima dello stop (68, -4). Il montepremi è di 6.200.000 dollari dei quali 1.116.000 dollari andranno al vincitore.

Buca in uno - Scott Stallings ha avuto il suo momento felice alla buca 13 (par 3, yards 214) dove è andato direttamente a bersaglio dal tee utilizzando un ferro otto. La palla è arrivata in green a circa tre metri dall’asta e poi ha proseguito la sua corsa per la "hole in one" che gli ha permesso di superare il taglio di misura (60°). Nel 70 di giornata anche tre birdie e tre bogey. Stallings, 31enne di Worcester (Massachusetts), ha conquistato tre successi nel tour, l’ultimo datato 2014.

PRIMO GIRO - Gioco sospeso nel primo giro del Valero Texas Open (PGA Tour) sul percorso del JW Marriott TPC San Antonio (par 72), a San Antonio nel Texas, ma classifica provvisoria favorevole a Francesco Molinari in nona posizione con "meno 3", fermato dopo 13 buche.

Stoppato alla stessa 13ª anche Brendan Steele leader con "meno 8", il quale ha la possibilità, nelle cinque che gli restano da giocare, di allungare ulteriormente su Charley Hoffman, secondo con 66 (-6), e su Peter Malnati e sull’australiano Stuart Appleby, terzi con 67 (-5). Al quinto posto con 68 Steve Flesch e, con il medesimo "meno 4", Brandt Snedeker (14ª buca), Patrick Reed (13ª) e lo svedese Freddie Jacobson (11ª). Insieme a Molinari anche l’inglese Luke Donald (14ª) e Zach Johnson, che invece ha terminato con 69 colpi, quindi l’irlandese Padraig Harrington, 19° con 70 (-2), e il sudafricano Branden Grace, reduce dal successo nel RBC Heritage, 40° con "meno 1" (13ª).

Hanno concluso con il 72 del par il thailandese Thongchai Jaidee e il sudafricano Ernie Els (60.i), in difficoltà Phil Mickleson, 81° con "+1" (14ª), e a rischio di taglio Bryson DeChambeau, appena passato professionista e quarto domenica passata nel RBC Heritage, 110° con 74 (+2), e Jimmy Walker, campione uscente, 126° con 75 (+3).

Brendan Steele, 33enne californiano di Idyllwild che ha vinto in carriera solo questo torneo, edizione 2011, si è fermato dopo aver infilato otto birdie. Francesco Molinari, che negli otto tornei disputati sul tour in stagione ha concluso una sola volta tra i top ten (nono nell’Arnold Palmer Invitational), ha realizzato tre birdie e un bogey in uscita e un altro birdie nelle quattro buche di rientro prima di lasciare il campo. Il montepremi è di 6.200.000 dollari dei quali 1.116.000 dollari andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Seconda gara consecutiva e nona stagionale nel PGA Tour per Francesco Molinari, che sarà sul tee di partenza del Valero Texas Open (21-24 aprile) sul percorso del JW Marriott TPC San Antonio, a San Antonio nel Texas.  Due giocatori calamitano l’attenzione alla vigilia, Phil Mickelson, per il suo carisma e il suo passato, e Bryson DeChambeau. Il vincitore dell’U.S. Amateur 2015, dopo il Masters, in cui ha fornito una bella prestazione (21°) conquistando la medaglia riservata al miglior dilettante, è passato di categoria e ha concluso al quarto posto il suo primo torneo tra i professionisti, il RBC Heritage in cui si è imposto il sudafricano Branden Grace, anch’egli nel field.

Difende il titolo Jimmy Walker in un contesto che comprende, tra gli altri, Zach Johnson, Patrick Reed, Brandt Snedeker, Keegan Bradley, Matt Kuchar, Charley Hoffman, l’inglese Luke Donald, il sudafricano Ernie Els, l’irlandese Padraig Harrington e il thailandese Thongchai Jaidee.

Francesco Molinari, tornato nel circuito statunitense dopo quasi un mese di riposo, praticamente forzato, avendo dovuto saltare il WGC Dell Match Play e il Masters, non essendo più tra i primi 50 del world ranking, è naturalmente teso alla riconquista delle posizioni perdute, Si era ben disimpegnato nell’Arnold Palmer Invitational, (nono) prima di fermarsi, poi al rientro la scorsa settimana, nel RBC Heritage, dopo un bell’avvio ha accusato qualche incertezza (45°) probabilmente dovuta proprio alla sosta. Il montepremi è di 6.200.000 dollari con prima moneta di 1.116.000 dollari.

Il torneo su Sky - Il Valero Texas Open viene  teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 3 HD, nei giorni di gata (21-24 aprile) con collegamenti dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Silvio Grappasonni e di Roberto Zappa.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Challenge: in Egitto Gagli termina quinto

Ottima prova di Lorenzo Gagli che si è classificato quinto con 273 colpi (67 68 70 68, -15) nel Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour disputata sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto, e vinta con 270 (63 68 70 69, -18) dall’inglese Jordan L. Smith dopo una gara tutta al comando.

Al secondo posto con 272 (-16) il connazionale Garrick Porteous,  l’austriaco Manuel Trappel e lo svizzero Joel Girrbach, mentre Gagli è stato affiancato dal francese Romain Langasque, dall’inglese Ben Stow, dal norvegese Espen Kofstad e dal sudafricano Jacques Blaauw.

Sono stati piuttosto tonici anche Matteo Delpodio, 14° con 276 (70 66 69 71, -12), e Alessandro Tadini, 17° con 277 (70 69 67 71, -11), e hanno concluso al 53° posto con 283 (-5) Andrea Maestroni (68 71 72 72) e Filippo Bergamaschi (67 72 70 74).

Jordan L. Smith, 24 anni, un ottimo passato da dilettante e alle prime gare nel circuito, ha avuto partita vinta con un parziale di 69 (-3) che si è costruito con tre birdie nelle ultime cinque buche, dopo che si era fatto riassorbire dagli inseguitori per una prima parte di tracciato molto incerta con due birdie e due bogey. Ha ricevuto un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.

Gagli, che ha decisamente attaccato, ha realizzato ben otto birdie, ma ha corso anche dei rischi che si sono concretizzati con due bogey e un doppio bogey per il 68 (-4). Più lineare Delpodio che non ha commesso errori, ma un birdie solo non gli ha permesso di salire ulteriormente (71, -1). Anche per Tadini 71 colpi con tre birdie e due bogey, per Maestroni 72 (par) con un birdie e un bogey e per Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, 74 (+2) con quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey.

Non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4).

 

TERZO GIRO - Lorenzo Gagli (67 68 70) e Matteo Delpodio (70 66 69), noni con 205 (-11), hanno perso leggermente terreno, ma saranno in corsa per il titolo nel giro finale del Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto.

I due azzurri hanno quattro colpi di ritardo dall’inglese Jordan L. Smith (201 - 63 68 70, -15), il quale ha mantenuto inalterati i due colpi di vantaggio sul primo degli inseguitori, che ora è lo svizzero Joel Girrbach (203, -13). Al terzo posto con 204 (-12) gli inglesi Willian Harrold, Garrick Porteous e Charlie Ford, il norvegese Espen Kofstad e i francesi Romain Langasque ed Edouard Dubois,

Ha rimontato Alessandro Tadini, da 31° a 14° con 206 (70 69 67, -10), ma pur essendo a cinque colpi dalla vetta ha troppi concorrenti avanti per sperare nel successo. Passi indietro di Filippo Bergamaschi, 39° con 209 (67 72 70, -7), e di Andrea Maestroni, 47° con 211 (68 71 72, -5).

Jordan L. Smith, 24 anni, un ottimo passato da dilettante e alle prime gare nel circuito, si è disimpegnato con un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Anche per Gagli 70 colpi con sei birdie e quattro bogey, per Delpodio 69 (-3) con un eagle, quattro birdie, un bogey e un doppio bogey alla buca 18 che gli ha fatto perdere la seconda piazza. Tadini ha messo insieme sette birdie e due bogey per il 67 (-5), Bergamaschi quattro birdie e due bogey per il 70 e Maestroni quattro birdie e quattro bogey per il 72 (par).

Non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

SECONDO GIRO - L’inglese Jordan L. Smith (131 - 63 68, -13) ha mantenuto la leadership nel Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto.

E’ salito dal sesto al terzo posto Lorenzo Gagli con 135 colpi (67 68, -9) e ha fatto un gran balzo dal 46° al settimo con 136 (70 66, -8) Matteo Delpodio. Al 31° con 139 (-5) Andrea Maestroni (68 71), Filippo Bergamaschi (67 72) e Alessandro Tadini (70 69), mentre non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4).

Il 24enne Jordan L. Smith, alle prime gare nel circuito e con un ottimo passato da dilettante, ha tenuto a distanza gli inseguitori con un buon 68 (-4, con cinque birdie e un bogey) e in particolare contenendo il tedesco Philipp Mejow (133, -11) rinvenuto con un gran 65 (-7). Al terzo posto, insieme a Gagli, anche lo scozzese Peter Whiteford, lo svizzero Joel Girrbach e il norvegese Espen Kofstad e al settimo, con Delpodio, il sudafricano Jacques Blaauw, lo svedese Mikael Lundberg, l’elvetico Damian Ulrich, l’irlandese Rory MvNamara e il francese Adrien Saddier.

Gagli ha mantenuto il passo di Smith con lo stesso 68 dovuto a sei birdie e a due bogey e Delpodio ha recuperato con un 66 (-6) opera di sette birdie e di un bogey. Per Maestroni 71 (-1) colpi con cinque birdie e quattro bogey, per Tadini 69 (-3) con cinque birdie e due bogey e per Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, passi indietro dalla sesta piazza con il 72 del par dopo cinque birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

PRIMO GIRO - Buona partenza dei giocatori italiani nel Red Sea Egyptian Challenge: Lorenzo Gagli e Filippo Bergamaschi sono al sesto posto con 67 (-5) colpi e Andrea Maestroni al 16° con 68 (-4). Nel secondo torneo stagionale del Challenge Tour, che si sta disputando sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto, è a comando con 63 (-9) colpi l’inglese Jordan L. Smith, seguito a due lunghezze dal francese Joel Stalter (65, -7), In terza posizione con 66 (-6) l’altro inglese Matt Wallace, il norvegese Espen Kofstad e il sudafricano Jacques Blaauw e tra i concorrenti in sesta, insieme a Bergamaschi e a Gagli, si trovano anche il tedesco Sebastian Heisele, i transalpini Romain Langasque e Charles-Edouard Russo e lo spagnolo Gerard Piris.

Hanno concluso al 46° posto con 70 (-2) Alessandro Tadini, Matteo Delpodio ed Enrico Di Nitto, e sono in una situazione difficile, anche se ancora recuperabile, Andrea Rota, 104° con 73 (+1), il neo pro Michele Ortolani e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 120.i con 74 (+2).

Jordan L. Smith, al terzo torneo in carriera sul circuito, ha effettuato il suo giro-monstre con un eagle, nove birdie e due bogey. Filippo Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, ha dato una conferma del suo ottimo momento con sei birdie e un bogey, Lorenzo Gagli ha tenuto esattamente lo stesso passo e Andrea Maestroni ha segnato un eagle, quattro birdie e due bogey. Abbastanza lineare Alessandro Tadini con tre birdie e un bogey e hanno ottenuto lo stesso score, sia pure attraverso un cammino più complicato, Matteo Delpodio con un eagle, due birdie e due bogey, ed Enrico Di Nitto con cinque birdie e tre bogey. Punteggi sopra par per Andrea Rota (quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey), per Michele Ortolani (due birdie e quattro bogey) e per Jacopo Vecchi Fossa (un birdie e tre bogey). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Matteo Delpodio, Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli, Andrea Maestroni, Andrea Rota, Enrico Di Nitto, Michele Ortolani, Filippo Bergamaschi, e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa saranno in gara nel Red Sea Egyptian Challenge (20-23 aprile) sul percorso del Sokhna GC, ad Ain Sokhna in Egitto. E’ il secondo evento stagionale del Challenge Tour dopo l’apertura del mese scorso con il Kenya Open.

Tra i partecipanti gli svedesi Sebastian Soderberg, vincitore in Kenya, Jens Dantorp e Mikael Lundberg, il francese Romain Langasque, l’olandese Daan Huzing, il belga Hugues Joannes, lo spagnolo Antonio Hortal, il tedesco Sebastian Heisele, l’australiano Daniel Gaunt, lo scozzese Scott Henry e gli statunitensi John Hahn e Brinson Paolini.

Gli azzurri, che hanno occupato in Kenya posizioni tra la media (Delpodio e Bergamaschi, 28.i,) e la bassa graduatoria, dovrebbero aver comunque migliorato la propria condizione nei trenta giorni intercorsi. In particolare appare piuttosto tonico proprio Filippo Bergamaschi, reduce da successo nel Campionato Nazionale Open. Il montepremi è di 180.000 euro.

 

La classifica

 

 

 

 

 

 

Il coreano Soomin Lee si è imposto con 272 colpi (66 65 70 71, -16), dopo una gara tutta in vetta, nello Shenzhen International (European Tour)  dove Matteo Manassero si è classificato 24° con 283 (70 69 72 72, -5) e Renato Paratore 68° con 293 (75 67 73 78, +5).

Sul percorso del Genzon GC (par 72), a Shenzhen in Cina, dove il torneo è terminato di lunedì per il maltempo, Soomin Lee ha lasciato a due colpi l’olandese Joost Luiten e il sudafricano Brandon Stone (274, -14) e a tre l’australiano Scott Hend, l’inglese Lee Slattery e il francese Alexander Levy (275, -13). In settima posizione con 277 (-11) il gallese Bradley Dredge, in ottava con 278 (-10) lo statunitense Bubba Watson e in 13ª con 280 (-8) lo spagnolo Miguel Angel Jimenez. Con il medesimo score di Manassero anche l’altro iberico Alvaro Quiros e piuttosto deludenti l’indiano S.S.P. Chawrasia, 51° con 288 (par), e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, campione uscente, 65° con 292 (+4).

Dopo lo stop nella quarta giornata la gara è ripresa con tre giocatori leader con "-14:" Lee e Slattery, che avevano ancora cinque buche da completare e Levy con sei. A "-13" Luiten (fermato alla 15ª) e Stone (13ª).

Slattery e Levy si sono defilati segnando entrambi un bogey, mentre nelle ultime tre buche Lee ha avuto la meglio con un birdie alla 16ª e un eagle alla 17ª chiudendo poi con un bogey del tutto ininfluente (71, -1) e mettendo in tal modo fuori gioco Luiten e Stone. Il coreano, 23 anni, professionista dal 2014 e membro dell’Asian Tour dove non ha vittorie, è ora entrato anche nel tour continentale e ha ricevuto un assegno di 412.353 euro su un montepremi di 2.470.000 euro

Matteo Manassero doveva rimediare ai due tagli subiti nelle due gare precedenti e lo ha fatto con una buona prestazione, leggermente migliore sulle prime 36 buche rispetto alle altre 36. Ha concluso con due birdie e due bogey per il 72 del par.

Alti e bassi per Renato Paratore che è partito male rischiando il taglio (75, +3), ha recuperato con un gran 67 (-5) nel secondo turno, poi ha tenuto nel terzo (73, +1) e ha ceduto di schianto nel quarto con un 78 (+ 6, con due birdie, due bogey e tre doppi bogey).

QUARTO GIRO SOSPESO - Il quarto giro dello Shenzhen International (European Tour) è stato sospeso e il torneo, disputato con condizioni meteo sfavorevoli, terminerà di lunedì. Torneranno sul percorso del Genzon GC (par 72), a Shenzhen in Cina, 21 concorrenti dei quali cinque, raccolti nell’arco di un colpo, per contendersi il titolo. Hanno concluso Matteo Manassero, 25° con 283 (70 69 72 72, -5) nella classifica provvisoria, e Renato Paratore, 67° con 293 (75 67 73 78, +5).

Guidano la graduatoria con "meno 14" l’inglese Lee Slattery, il coreano Soomin Lee, fermati dopo 13 buche, e il francese Alexander Levy, stoppato alla 12ª. E’ in club house l’australiano Scott Hend, quarto con 275 e hanno lo stesso "meno 13" e corrono anche loro per il successo l’olandese Joost Luiten (15ª) e il sudafricano Brandon Stone (13ª).

Al settimo posto con 278 (-10) lo statunitense Bubba Watson, lo svedese Rikard Karberg e lo spagnolo Nacho Elvira, mentre hanno ancora buche a disposizione il danese Thorbjorn Olesen (tre) e il gallese Bradley Deedge (cinque), ma con "meno 10" sono praticamente nulle le sperare di rimonta. Buone prove dell’iberico Miguel Angel Jimenez, 13° con 280 (-8), e del connazionale Alvaro Quiros, medesimo punteggio di Manassero, e piuttosto deludenti l’indiano S.S.P. Chawrasia, 50° con 288 (par), e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, campione uscente, 62° con 292 (+4).

Soomin Lee, leader sin dall’avvio, si è trovato tre colpi sopra par dopo sette buche (bogey e doppio bogey), poi ne ha recuperati due con due birdie prima dello stop. Regolarissimo Lee Slattery, con due birdie, mentre Alexander Levy, tre birdie e un bogey, avrà comunque una preziosa buca in più da sfruttare.

Matteo Manassero doveva rimediare ai due tagli subiti nelle due gare precedenti e lo ha fatto con una buona prestazione, leggermente migliore sulle prime 36 buche rispetto alle altre 36. Ha concluso con due birdie e due bogey per il 72 del par.

Alti e bassi per Renato Paratore che è partito male rischiando il taglio (75, +3), ha recuperato con un gran 67 (-5) nel secondo turno, poi ha tenuto nel terzo (73, +1) e ha ceduto di schianto nel quarto con un 78 (+ 6, con due birdie, due bogey e tre doppi bogey). Il montepremi è di 2.470.000 euro dei quali 412.353 andranno al vincitore.

 

TERZO GIRO - Ancora gioco sospeso e situazione molto fluida nello Shenzhen International (European Tour) sul percorso del Genzon GC (par 72), a Shenzhen in Cina, dove il terzo giro deve essere portato a compimento da numerosi giocatori.

Matteo Manassero, 12° con "meno 7", è stato fermato dopo 13 buche (parziale di -2) e comunque sta continuando la sua performance d’alta classifica. Renato Paratore, che invece è riuscito a percorrere 36 buche dopo essere rimasto fermo nella seconda giornata, ha evitato il taglio con un gran 67 (-5) salendo dal 107° al 37° posto e poi tornando un po’ indietro con un 73 (+1) nella terza tornata (44° con 215 - 75 67 73, -1).

E’ continuata la corsa di testa del coreano Soomin Lee, che conduce con "meno 14" dopo 11 buche e che ha due colpi di vantaggio sull’inglese Callum Shinkwin, in club house con uno score di 204 (-12). In terza posizione con "meno 10" dopo 12 buche il sudafricano Brandon Stone e l’inglese Lee Slattery e in quinta con "meno 9" il francese Alexander Levy (13ª), l’irlandese Paul Dunne (12ª) e l’olandese Joost Luiten (11ª). Manassero ha la compagnia dello spagnolo Alvaro Quiros, che ha giocato una buca in più (14ª), l’altro iberico Miguel Angel Jimenez è 22° con 211 (-5), lo statunitense Bubba Watson 32° con "meno 4" (15ª) e sono quasi in coda l’indiano S.S.P. Chawrasia, 50° con il par (15ª), e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, campione uscente, 58° con "+1" (15ª).

Andatura prudente di Soomin Lee, 23 anni, professionista dal 2014 e membro dell’Asian Tour dove non ha vittorie, che ha segnato un birdie e dieci par. Manassero ha accusato un bogey alla quarta buca, poi ha realizzato tre birdie di fila dalla 11ª alla 13ª prima dello stop.

Paratore è ricorso alla sua classe e con un gran 67 (-5, cinque birdie) si è tirato fuori dai guai, poi è seguito un 73 (+1) con tre birdie, due bogey e un doppio bogey in cui ha inciso anche un po’ di stanchezza. Il montepremi è di 2.470.000 euro dei quali 412.353 andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Il maltempo non ha permesso il regolare svolgimento della seconda giornata dello Shenzhen International (European Tour) sul percorso del Genzon GC (par 72), a Shenzhen in Cina, dove 35 concorrenti, tra i quali Renato Paratore, non sono riusciti nemmeno a prendere il via. Nella classifica provvisoria, suscettibile di variazioni importanti, rimarrà comunque in buona posizione Matteo Manassero, che è salito da 17° al settimo posto con 139 colpi (70 69, -5) riuscendo a mantenere concentrazione e controllo tra interruzioni e pioggia.

Non sarà invece facile raggiungere il coreano Soomin Lee, che grazie a un ottimo 65 (-7) e allo score di 131 (66 65, -13), ha mantenuto la leadership lasciando a tre colpi l’olandese Joost Luiten (134, -10). Al terzo posto con 137 (-7) l’irlandese Paul Dunne e il sudafricano Brandon Stone e al quinto con "meno 6" l’inglese Lee Slattery, fermato dopo cinque buche, e il francese Alexander Levy, leader insieme a Soomin Lee dopo un giro e stoppato alla terza.

Hanno lo stesso score di Manassero anche lo spagnolo Alvaro Quiros e il transalpino Gary Stal, si è portato dal 48° al decimo posto con 140 (-4) l’indiano S.S.P. Chawrasia e occupa il 15° con 141 (-3) l’iberico Miguel Angel Jimenez. Hanno giocato una sola buca lo statunitense Bubba Watson, 23° con "meno 2", che l’ha sfruttata per realizzare un birdie, e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, campione uscente, 36° con "meno 1".

Paratore, che ha segnato un 75 (+3) d’apertura e che pur senza far nulla è ora al 93° posto rispetto al 107° in cui era terminato dopo 18 buche, dovrà realizzare uno score di almeno tre colpi sotto par onde evitare il taglio che dovrebbe cadere attorno al 144 del par, salvo che non si alzi per il perdurare del cattivo tempo.

Soomin Lee, 23 anni, professionista dal 2014 e membro dell’Asian Tour, ha compiuto due giri senza bogey con sei birdie nel primo (66, -6) e sette nel secondo. Matteo Manassero ha iniziato dalla buca 10 (par 4) centrandola con il secondo colpo per l’eagle a cui ha fatto seguire un birdie. Ha poi proseguito alternando due bogey a due birdie, l’ultimo in chiusura, per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 2.470.000 euro dei quali 412.353 andranno al vincitore.

PRIMO GIRO - Matteo Manassero è al 17° posto con 70 (-2) colpi e Renato Paratore al 107° con 75 (+3) nello Shenzhen International, torneo in calendario nell’European Tour in svolgimento sul percorso del Genzon GC (par 72), a Shenzhen in Cina. Nella classifica provvisoria - con 32 giocatori che debbono ancora completare il turno - sono in vetta con 66 (-6) il francese Alexander Levy e il coreano Soomin Lee che però potrebbero essere raggiunti dal sudafricano Brandon Stone, fermato sul "meno 5", qualora concludesse con un birdie la buca 18 che gli resta da giocare.

In quarta posizione con 68 (-4) lo spagnolo Eduardo de la Riva, i transalpini Gary Stal e Raphael Jacquelin, l’olandese Joost Luiten e l’irlandese Paul Dunne. Tra i concorrenti in nona con 69 (-3) l’inglese Tommy Fleetwood, lo scozzese Richie Ramsay, l’australiano Nathan Holman e il cinese Jia Zhang, mentre Manassero ha la compagnia dell’inglese James Morrison, dello scozzese Stephen Gallacher e dell’iberico Alvaro Quiros. Hanno un colpo in più, 33.i con 71 (-1), lo statunitense Bubba Watson,  il thailandese Kiradech Aphibarnrat, campione uscente, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il francese Victor Dubuisson e sono 49.i con 72 (par) l’indiano S.S.P. Chowrasia e il belga Nicolas Colsaerts.

Entrambi i leader non hanno segnato bogey. Alexander Levy ha realizzato un eagle e quattro birdie e Soomin Lee sei birdie. Matteo Manassero, che vuole dimenticare in fretta i due tagli subiti nei precedenti due tornei, è arrivato alla 12ª buca con all’attivo quattro birdie a fronte di un bogey al quale se ne è aggiunto un altro nel finale.

Renato Paratore, partito dalla 10ª, ha virato con un parziale di 35 (-1, con due birdie e un bogey), poi però nel rientro ha avuto un black out e nell’arco di cinque buche ha messo insieme tre bogey e un triplo bogey, ma prima di uscire dal campo ha reso meno gravoso il passivo con un eagle. Il montepremi è di 2.470.000 euro dei quali 412.353 andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Matteo Manassero e Renato Paratore prendono parte allo Shenzhen International (21-24 aprile), torneo in calendario nell’European Tour che avrà luogo sul percorso del Genzon GC, a Shenzhen in Cina. Difende il titolo il thailandese Kiradech Aphibarnrat in un contesto che comprende, tra gli altri, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Alvaro Quiros, Pablo Larrazabal, lo svedese Robert Karlsson, i francesi Victor Dubuisson e Alexander Levy, l’olandese Joost Luiten, il belga Nicolas Colsaerts, gli inglesi James Morrison, Oliver Wilson e Tommy Fleetwood, lo scozzese Stephen Gallacher, l’indiano S.S.P. Chawrasia, i coreani Y.E. Yang e Jin Jeong e lo statunitense Peter Uihlein.

Per Matteo Manassero è importante riprendere il cammino dopo le uscite al taglio a Perth e a Valderrama, mentre Renato Paratore è in cerca della continuità in una stagione in cui sta curiosamente alternando due tornei a premio e due conclusi dopo 36 buche. Il montepremi è di 2.470.000 euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Symetra: vince Madelene Sagstrom

 

 

La svedese Madelene Sagstrom ha concluso vittoriosamente con 279 colpi (69 66 69 75, -9) il Chico's Patty Berg Memorial (Symetra Tour) svoltosi sul percorso del Cypress Lake Country Club (par 72), a Fort Myers in Florida. L’unica italiana in gara, Silvia Cavalleri 130ª con 156 colpi (79 77, +12), non ha superato il taglio.

Non è riuscita ad ottenere almeno il playoff la tedesca Sophia Popov, seconda con 280 (-8), e hanno occupato le altre buone posizioni della graduatoria la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong, terza con 283 (-5), la canadese Augusta James, campionessa uscente, e la giapponese Kana Nagai, quarte con 284 (-4), Marissa Steen e Jean Reynolds, seste con 285 (-3).

Per onorare la grande Patty Berg si è svolto parallelamente un torneo, il "Legends Tour", al quale hanno preso parte numerose giocatrici che hanno recitato ruoli importanti nella storia del LPGA Tour. Si è imposta la canadese Lorie Kane (143 - 72 71, -1) davanti a Jane Crafter e a Barb Mucha (146, +2). Presenti anche la svedese Helen Alfredsson, ottava con 149 (+5), Pat Bradley e JoAnne Carner, 16.e con 155 (+11), e Nancy Lopez, 26ª con 166 (+22).

 

TERZO GIRO - La svedese Madelene Sagstrom ha mantenuto con 204 colpi (69 66 69, -12) la prima posizione nel Chico's Patty Berg Memorial (Symetra Tour) sul percorso del Cypress Lake Country Club (par 72), a Fort Myers in Florida.

E’ salita al secondo posto con 206 (-10) la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong ed è rimasta al terzo con 207 (-9) la tedesca Sophia Popov. Al quarto con 209 (-7) Ally McDonald e la giapponese Kana Nagai, al sesto con 210 (-6) Jean Reynold e al settimo con 211 (-5) la taiwanese Peiyun Chien, le ultime quattro probabilmente tagliate fuori dalla lotta per il titolo. Non ha superato il taglio Silvia Cavalleri, 130ª con 156 colpi (79 77, +12). Il montepremi è di 200.000 dollari.

SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri è rimasta al 130° posto con 156 colpi (79 77, +12) e non ha superato il taglio nel Chico's Patty Berg Memorial (Symetra Tour) sul percorso del Cypress Lake Country Club (par 72), a Fort Myers in Florida.

E’ passata a condurre con 135 (69 66) la svedese Madelene Sagstrom, che sta attraversando un ottimo momento di forma e che la lasciato a due colpi la taiwanese Peiyun Chien (137, -7). In terza posizione con 138 (-6) Ally McDonald, la tedesca Sophia Popov, entrambe al comando dopo 18 buche, e la giapponese Kana Nagai, in sesta con 139 (-5) Erica Popson, la filippina Clariss Guce e la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong.

Sette birdie e un bogey hanno caratterizzato il 66 (-6) di Madelene Sagstrom, mentre Silvia Cavalleri, uscita anzitempo nelle due gare fino ad ora disputate, ha messo insieme un birdie e sei bogey per il 77 (+5). Il montepremi è di 200.000 dollari.

 

 

PRIMO GIRO - Silvia Cavalleri, 130ª con 79 (+7) colpi, ha concluso quasi in coda il giro iniziale del Chico's Patty Berg Memorial (Symetra Tour) sul percorso del Cypress Lake Country Club (par 72), a Fort Myers in Florida.

Nella terza gara stagionale de secondo circuito femminile statunitense guidano la graduatoria con 67 (-5) colpi Ally McDonald e la tedesca Sophia Popov. Al terzo posto con 68 (-4) Marissa Steen e la canadese Sara-Maude Juneau e al quinto con 69 (-3) Nicole Sakamoto, Allyssa Ferrell, Erica Popson, Michelle Piyapattra, la svedese Madelene Sagstrom e la filippina Clariss Guce. Al 17° con 72 (par) la canadese Augusta James, che difende il titolo. Il montepremi è di 200.000 dollari.

LA VIGILIA - Silvia Cavalleri partecipa al Chico's Patty Berg Memorial (14-17 aprile) in programma  sul percorso del Cypress Lake Country Club, a Fort Myers in Florida. E’ il terzo evento stagionale del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense.

Difende il titolo la canadese Augusta James, che avrà per avversare più agguerrite le giocatrici che si sono messe in evidenza fino a questo momento: le connazionali Jessica Wallace e Rebecca Lee-Bentham, le statunitensi Erynne Lee e Dana Finkelstein, la svedese Madelene Sagstrom e la giapponese Kana Nagai. Assente la canadese Samantha Richdale, vincitrice domenica scorsa del Florida's Natural Charity Classic, leader dell’ordine di merito e impegnata questa settimana nel LPGA Tour (Lotte Championship).

Silvia Cavalleri, alla seconda gara consecutiva, deve subito rimediare al taglio subito nel debutto. Il montepremi è di 200.000 dollari

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Molinari è terminato 45° con 288 colpi (69 74 73 72, +4) nel RBC Heritage disputato all’Harbour Town GL (par 71), a Hilton Head nel South Carolina, dove ha ottenuto il primo titolo nel PGA Tour il sudafricano Branden Grace con 275 (66 74 69 66, -9).

Il 28enne di Pretoria ha superato di due colpi lo scozzese Russell Knox e l’inglese Luke Donald (277, -7), al vertice dopo tre giri, e di quattro Kevin Na e Bryson DeChambeau (279, -5). Quest’ultimo, vincitore dell’US Amateur 2015 e miglior dilettante al Masters (21°), si è espresso in maniera ottimale nella gara d’esordio tra i professionisti rimontando dalla 25ª piazza iniziale.

Al sesto con 280 (-4) Bryce Molder, Jason Kokrak e il coreano Meen Whee Kim, al nono con 281 (-3) Matt Kuchar e al 14° con 282 (-2) il canadese Graham DeLaet e il sudafricano Ernie Els. Ha deluso l’australiano Jason Day, 23° con 283 (-1), numero uno mondiale, che dopo due turni si era portato al comando per poi cedere con un 79 (+8) nel terzo, e sono stati al di sotto delle loro possibilità anche Zach Johnson, 33° con 286 (+2), l’inglese Ian Poulter, 54° con 290 (+6), e il fijiano Vijay Singh, 66° con 293 (+9).

Branden Grace, che ha siglato sette successi nell’European Tour, suo circuito di competenza, ha affrontato l’ultimo giro con molta decisione e con cinque birdie, contro un bogey, sulle prime nove buche, ha recuperato il ritardo di tre colpi con il quale era salito sul tee di partenza. Poi è andato in vetta con due birdie consecutivi e si è concesso anche il lusso di un bogey senza subire danni (66, -5).

"Sono state decisive - ha detto - le buche 12 e 13. Sono difficili e sapevo che avrei dovuto essere aggressivo se volevo concedermi l’occasione per vincere. Ho eseguito due ottimi putt che mi hanno dato il morale e la spinta necessari. Dopo il 74 nel secondo giro non mi sono demoralizzato anche se in quel momento tutto appariva più difficile. Il mio gioco era buono, sebbene il putter non mi stesse assistendo completamente. Poi nel weekend è cambiato tutto. Sono molto eccitato per questo titolo e ora non vedo l’ora che arrivi l’US Open".

Luke Donald, che dopo il terzo turno temeva l’eventualità di essere rimontato da qualcuno in grado di scendere ben sotto par nel gruppo dei numerosi concorrenti in corsa per la vittoria, ha provato a scuotersi a metà tracciato, ma ha annullato due birdie con altrettanti bogey ed è rimasto nel 71 del par, lasciando inevitabilmente strada a Grace e facendosi agganciare da Russell Knox (67, -4 con cinque birdie e un bogey).

Francesco Molinari, effettuata una buona partenza (15° con 69, -2), è poi scivolato nella parte medio bassa della graduatoria da cui non si è più risollevato. Ha concluso la sua prova con un doppio bogey alla quarta buca e con un parziale recupero dovuto a tre birdie e a due bogey nelle nove buche finali (72, +1).

Branden Grace ha ricevuto un assegno di 1.062.000 dollari su un montepremi di 5.900.000 dollari. Per Molinari 16.874 dollari

 

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari, 48° con 216 colpi (69 74 73, +3), non ha sostanzialmente mutato posizione nel RBC Heritage (PGA Tour) in svolgimento sul tracciato dell’Harbour Town GL (par 71), a Hilton Head nel South Carolina. E’ tornato al comando, dove era già stato nel giro d’apertura, l’inglese Luke Donald con 206 (66 71 69, -7), ma avrà almeno undici concorrenti da controllare nella corsa al titolo. Lo seguono a un colpo Jason Kokrak e Charley Hoffman (207, -6), a due Patton Kizzire (208, -5), e a tre Zach Johnson, Chris Kirk e il sudafricano Branden Grace (209, -4). Hanno possibilità anche Kevin Na, Bill Haas, Russell Henley, Matt Kuchar e lo scozzese Russell Knox, ottavi con 210 (-3).

Ha fatto notizia il crollo clamoroso dell’australiano Jason Day, numero uno mondiale, in vetta dopo due turni e precipitato fino al 40° posto con 215 (67 69 79, +2) dopo un rovinoso 79 (+8).

Sta ben comportandosi Bryson DeChambeau, 13° con 211 (-2). Il vincitore dell’US Amateur 2015 e miglior dilettante al Masters (21°), è al primo evento da professionista dopo il passaggio di categoria avvenuto all’indomani del major di Augusta. Ha lo stesso score anche il canadese Graham DeLaet, mentre sono in retrovia il fijiano Vijay Singh, 55° con 217 (+4), e l’inglese Ian Poulter, 69° con 220 (+7).

Luke Donald, 38enne di Hemel Hempstead, ex numero uno mondiale con quattro successi nel PGA Tour, sei nell’Europan Tour, due nel Japan Tour e uno in un WGC (Accenture Match Play, 2011), si è ripreso la leadership con quattro birdie e due bogey per il parziale di 69 (-2). Non vince sul circuito dal 2012.

"Oggi si è giocato in condizioni molto più difficili - ha detto - rispetto ai giorni precedenti. C’era vento forte e i green sono divenuti sempre più duri e veloci. Inoltre era quasi impossibile raggiungere alcune bandiere. Ho avuto qualche momento poco felice, ma ho rimediato affidandomi alla pazienza. Domani? E’ previsto vento di minore intensità e con una classifica così corta c’è da temere qualcuno che indovini un punteggio molto basso. Una cosa simile mi è accaduta nel 2011 e la prodezza la firmò Brandt Snedeker".

Jason Day ha sbandato sulle prime cinque buche, rimediando però parzialmente con due birdie a un bogey e a un doppio bogey. Nulla di compromesso in sostanza, ma nessuno poi si attendeva il seguito, ossia che infilasse ben sette bogey sulle ultime dieci buche. "Succede - il suo commento - e ora non posso far nulla per rimediare. Fortunatamente ho a disposizione ancora un giro domani per giocare meglio e dimenticare".

Francesco Molinari, questa volta, non è partito male e ha guadagnato subito un colpo sul par con un birdie. I problemi nel rientro con tre bogey che hanno fatto 73 (+2). Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.062.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Molinari è scivolato da 15° al 50° posto con 143 colpi (69 74, +1) nel RBC Heritage (PGA Tour) in svolgimento sul tracciato dell’Harbour Town GL (par 71), a Hilton Head nel South Carolina. Si è portato in vetta con 136 (67 69, -6) l’australiano Jason Day, numero uno mondiale, ma non ha potuto evitare la compagnia di Kevin Chappell (136 - 68 68) e di Charley Hoffman (136 - 68 68).

In una classifica piuttosto corta sono al terzo posto con 137 (-5) Patton Kizzire, lo scozzese Russell Knox e l’inglese Luke Donald, leader dopo un giro insieme al sudafricano Branden Grace, sceso al 21° (140, -2), e occupano il settimo con 138 (-4) Chris Kirk, Matt Kuchar, George McNeill e lo svedese David Lingmerth. In rimonta Zach Johnson, da 25° a 11° con 139 (-3), approdato in un folto gruppo che comprende anche il canadese Graham DeLaet e Bryson DeChambeau, vincitore dell’US Amateur 2015 e miglior dilettante al Masters (21°), al primo evento da professionista.

In 39ª posizione con 142 (par) il fijiano Vijay Singh, ha lo stesso score di Molinari anche il sudafricano Ernie Els, e ha realizzato l’ultimo punteggio utile per evitare il taglio l’inglese Ian Poulter, 63° con 144 (+2). Sono usciti gli inglesi Paul Casey e Matthew Fitzpatrick, 83,i con 145 (+3), il thailandese Thongchai Jaidee, 96° con 146 (+4), Brandt Snedeker e il nordirlandese Graeme McDowell, 99.i con 147 (+5).

Jason Day ha guadagnato la vetta con un parziale di 69 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey.

"E’ difficile giocare con il vento forte - ha detto l’australiano - che condiziona ogni scelta del bastone e che non ci rende sicuri neanche con quello giusto, perché soggetti a cambi improvvisi di direzione. Inoltre questo campo somiglia a quello di Augusta con tanti alberi che costituiscono continue insidie. Giocare per due settimane di seguito con il vento non è il massimo, tuttavia partecipare a questa gara all’indomani del major aiuta a rilassarsi un po’ dopo tanta adrenalina. Ciò non significa che affronterò gli ultimi due giri con poca concentrazione, perché cercherò di non farmi sfuggire il titolo".

Kevin Chappell e Charley Hoffman hanno segnato 68 (-3) colpi, il primo con quattro birdie e un bogey e il secondo con cinque birdie e due bogey.

Francesco Molinari, accusato un bogey alla terza buca, sembrava poter controllare la situazione, ma tra la 11ª e la 13ª le cose sono precipitate con tre bogey di fila. Il birdie alla 14ª ha reso meno pesante il punteggio (74, +3) ma non ha impedito la rapida discesa in graduatoria. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.062.000 dollari.

 

 

 

PRIMO GIRO - Francesco Molinari, 15° con 69 (-2) colpi, ha iniziato a buon ritmo il RBC Heritage (PGA Tour) sul tracciato dell’Harbour Town GL (par 71), a Hilton Head nel South Carolina, dove sono leader con 66 (-5) l’inglese Luke Donald e il sudafricano Branden Grace.

Ha concesso loro un solo colpo di vantaggio l’australiano Jason Day, numero uno mondiale e tra i pochissimi big che hanno rinunciato alla settimana di riposo rituale dopo il Masters, terzo con 67 (-4) alla pari con Matt Kuchar, con Tony Finau e con lo svedese David Lingmerth. Seguono otto concorrenti al settimo posto con 68 (-3) tra i quali si trovano Charley Hoffman e Johnson Wagner. Il canadese Graham DeLaet ha lo stesso score di Molinari, e si è tradotto in un 70 (-1), per la 25ª piazza, il primo giro da professionista di Bryson DeChambeau, vincitore dell’ultimo U.S. Amateur e miglior dilettante ad Augusta (21°).

Hanno viaggiato in par Zach Johnson e il fijiano Vijay Singh, 36.i con 71, hanno un colpo in più il sudafricano Ernie Els e gli inglesi Ian Poulter e Matthew Fitzpatrick, 58.i con 72 (+1), mentre hanno offerto una prestazione decisamente sotto tono Brandt Snedeker, 86° con 73 (+2), il nordirlandese Graeme McDowell, 104° con 74 (+3), e l’inglese Paul Casey, 114° con 75 (+4).

Luke Donald, 38enne di Hemel Hempstead, ex numero uno mondiale con quattro successi nel PGA Tour, sei nell’Europan Tour, due nel Japan Tour e uno in un WGC (Accenture Match Play, 2011), ha messo insieme sei birdie e un bogey.

"Mi sono espresso veramente bene - ha detto - e soprattutto ho colto molti green e ho avuto un ottimo rapporto con il putter, condizione che un golfista desidererebbe avere ogni giorno. Ho giocato con una certa scioltezza, senza stress, in condizioni ottimali, con poco vento che non ha infastidito. Il campo ha subito qualche modifica, ma sostanzialmente non è molto cambiato dagli anni scorsi. La partenza è stata buona e ora mi auguro di poter proseguire su questa strada perché mi piacerebbe tornare a vincere nel PGA Tour dopo quattro anni".

Branden Grace, 28enne di Pretoria alle prime esperienze nel circuito americano ma con sette successi nell’European Tour e tre nel Sunshine Tour, ha tenuto lo stesso passo di Donald, anche lui con sei birdie e un bogey.

Francesco Molinari, partito dalla 10ª, come già in altre occasioni quest’anno ha avuto un avvio in salita con due bogey di fila. Ha rimediato immediatamente con due birdie in sequenza, ma prima del giro di boa è tornato un colpo sopra par con il terzo bogey di giornata. Cambio di passo nel rientro con tre birdie, senza altre sbavature. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.062.000 dollari.

 

 

LA VIGILIA - Nel RBC Heritage (14-17 aprile), sul tracciato dell’Harbour Town GL, a Hilton Head nel South Carolina, Francesco Molinari rientra nel PGA Tour dopo il bel nono posto nell’Arnold Palmer Invitational al quale sono seguite tre settimane di riposo, praticamente forzato, non essendo riuscito a entrare nei field del WGC Dell Match Play e del Masters.

Calamita l’attenzione l’australiano Jason Day, numero uno mondiale, che ha rinunciato alla rituale settimana di riposo del dopo major al contrario di quasi tutti i big. Il field, comunque, è di buon livello per la presenza, tra gli altri, di Zach Johnson, Matt Kuchar, Webb Simpson, Brandt Snedeker, degli inglesi Paul Casey, Ian Poulter, Luke Donald e Matthew Fitzpatrick (settimo al Masters), del nordirlandese Graeme McDowell, del canadese Graham DeLaet, del sudafricano Ernie Els e del fijano Vijay Singh, con gli ultimi due che hanno sempre un buon seguito di pubblico. In campo anche Bryson DeChambeau, vincitore dell’ultimo U.S. Amateur, miglior dilettante ad Augusta (21°) e appena passato professionista. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.062.000 dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Successo a sorpresa, il primo nell’European Tour, dell’inglese Andrew Johnston con 285 colpi (67 74 74 70, +1) nel Real Club Valderrama Open de España, svoltosi sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), nella località da cui il circolo prende nome sulla Costa del Sol spagnola.

Ha offerto un’ottima e tonica prestazione Nino Bertasio, undicesimo con 291 (74 72 73 72, +7), e si sono classificati al 42° posto Edoardo Molinari con 299 (74 73 76 76, +15) e al 56° Renato Paratore con 302 (75 76 77 74, +18).

Il tracciato ostico non ha concesso a nessun concorrente di terminate sotto par e così, dopo venti anni, si è avuto un vincitore sopra par: non accadeva dal 1996 quando il gallese Ian Woosnam si impose nello Scottish Open. Aveva comunque fatto lo stesso Justin Rose in un major (US Open, 2013)

Johnston ha regolato l’olandese Joost Luiten, secondo con 286 (+2), e lo spagnolo Sergio Garcia, promotore dell’evento con la sua Foundation, che dopo tre turni a basso ritmo ha avuto una impennata d’orgoglio portandosi in terza posizione con 287 (+3) grazie a un 67 (-4) score più basso di giornata.

In quarta con 288 (+4) il danese Soren Kjeldsen, che ha dato seguito alla bella prova nel Masters (7°), e l’inglese James Morrison, campione uscente, in sesta con 289 (+5) il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Alex Noren, l’inglese Ross Fisher e il francese Michael Lorenzo Vera, che aveva iniziato al vertice il turno conclusivo. Mai protagonisti l’iberico Rafael Cabrera Bello, 16° con 293 (+9), i connazionali Pablo Larrazabal, 29° con 296 (+12), e Gonzalo Fernandez Castaño, 34° con 297 (+13), e l’indiano S.S.P. Chowrasia, 56° come Paratore.

Andrew Johnston, 27enne londinese con due titoli nel Challenge Tour, secondo dopo tre turni, ha avuto la meglio con un parziale di 70 (-1) frutto di tre birdie, l’ultimo decisivo alla buca 16, e di due bogey. Per lui un assegno di 333.330 euro su un montepremi di 2.000.000 di euro.

Joost Luiten (71) dopo il bogey con cui è tornato in par alla buca 11 (in precedenza due birdie e un bogey) non è riuscito a trovare il guizzo per ottenere almeno un birdie e andare allo spareggio. Troppo lontano Sergio Garcia, che tuttavia ha sfiorato il recupero clamoroso  sollevando entusiasmo con sei birdie, a fronte di due bogey che gli hanno impedito il playoff.

Nino Bertasio ha risalito la classifica di altri due gradini, dopo una gara tutta in rimonta iniziata dalla 52ª piazza, con un 72 (+1). Nove buche con due bogey, poi il recupero con tre birdie e due bogey nel rientro. Ha intascato 34.467 euro che avranno importanza nella money list. Per Edoardo Molinari 76 (+5) colpi con tre bogey e un doppio bogey. Ha avuto il merito di interrompere la catena di nove tagli consecutivi, otto nei tornei di questa stagione e uno nell’ultimo del 2015. Per Renato Paratore 74 (+3) con un birdie e quattro bogey,

Sono usciti dopo 36 buche il dilettante Guido Migliozzi, 70° con 152 (73 76, +10) e fuori per un colpo, Matteo Manassero, 97° con 155 (79 76, +13), Francesco Laporta, 104° con 156 (80 76, +14), e Nicolò Ravano, 127° con 160 (81 79, +18).

 

TERZO GIRO - Nino Bertasio, 13° con 219 colpi (74 72 73, +6), ha guadagnato sei posizioni nel terzo giro del Real Club Valderrama Open de España, torneo dell’European Tour che si conclude con la disputa del quarto sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), nella località da cui prende nome il circolo sulla Costa del Sol spagnola. Al 30° posto con 223 (74 73 76, +10) Edoardo Molinari e al 59° con 228 (75 76 77, +15) Renato Paratore.

In una gara in cui tutti i contendenti sono sopra par, a testimonianza delle difficoltà proposte dal campo, è salito in vetta con 214 colpi (73 70 71, +1) il francese Michael Lorenzo Vera con un minimo vantaggio sul tedesco Martin Kaymer, sull’olandese Joost Luiten e sull’inglese Andrew Johnston (215, +2). In corsa per il titolo anche gli altri due inglesi Ross Fisher e James Morrison, campione uscente, quinti con 216 (+3), gli spagnoli Pep Angles e Pablo Larrazabal, leader dopo due turni e penalizzato da un 78 (+7), settimi con 217 (+4).

Qualche chance anche per lo svedese Alex Noren, per il danese Thomas Bjorn, per l’inglese Richard Bland e per l’iberico Alejandro Cañizares, noni con 218 (+5). Quasi impossibile, invece, un rientro del giocatore di casa più seguito, Sergio Garcia, il quale ha sostenuto l’evento con la sua Foundation, 17° con 220 (+7), insieme al danese Soren Kjeldsen, reduce dalla bella prova nel Masters (7°), e bassa classifica per l’indiano S.S.P. Chawrasia, 40° con 224 (+11), e per l’altro iberico Gonzalo Fernandez Castaño, 56° con 227 (+14)

Michael Lorenzo Vera, 31enne di Biarritz con un titolo nel Challenge Tour dove ha svolto la maggior parte della sua carriera, ha scelto una via molto complicata per mantenersi nel 71 del par segnando un eagle, tre birdie, tre bogey e un doppio bogey, ma evidentemente efficace se è salito in cima alla graduatoria.

Prime sette buche quasi da incubo sia per Nino Bertasio che per Edoardo Molinari, i quali vi hanno lasciato quattro colpi. Il primo (quattro bogey) ha poi recuperato nel rientro con tre birdie, a fronte di un bogey, per il 73 (+2). Il torinese, che ha interrotto la catena di nove tagli consecutivi, otto nelle gare disputate in questa stagione e uno nell’ultima del 2015, dopo due bogey e un doppio bogey ha perso una altro colpo sulle rimanenti undici buche con due birdie e tre bogey (76, +5). Avvio ancora peggiore per Renato Paratore con cinque colpi concessi al campo dopo nove buche (tre bogey e un doppio bogey). Ha avuto una bella reazione con tre birdie e un bogey, ma sugli ultimi quattro green altri tre bogey hanno fatto 77 (+6).

Sono usciti al taglio il dilettante Guido Migliozzi, 70° con 152 (73 76, +10) e fuori per un colpo, Matteo Manassero, 97° con 155 (79 76, +13), Francesco Laporta, 104° con 156 (80 76, +14), e Nicolò Ravano, 127° con 160 (81 79, +18). Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 andranno al vincitore.

SECONDO GIRO - L’iberico Pablo Larrazabal è con 139 colpi (68 71, -3) il nuovo leader del Real Club Valderrama Open de España, torneo in calendario nell’European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), nella località da cui prende nome il circolo sulla Costa del Sol spagnola.

 

Su un tracciato che, come di consueto, sta mettendo in difficoltà i concorrenti di cui solo i primi due hanno un punteggio sotto par, sono rimasti in gara tre azzurri: Nino Bertasio, da 52° a 19° con 146 (74 72, +4), Edoardo Molinari, da 52° a 24° con 147 (74 73, +5) e Renato Paratore, 60° con 151 (75 76, +9). Sono usciti il dilettante Guido Migliozzi, 70° con 152 (73 76, +10) e fuori per un colpo, Matteo Manassero, 97° con 155 (79 76, +13), Francesco Laporta, 104° con 156 (80 76, +14), e Nicolò Ravano, 127° con 160 (81 79, +18).

Larrazabal precede di due colpi l’inglese Andrew Johnston (141, -1) e di tre l’altro spagnolo Alejandro Cañizares, l’inglese James Morrison, campione uscente, e il francese Alexander Levy (142, par), in vetta dopo un turno. Al sesto posto con 143 (+1) l’inglese Richard Bland, l’iberico Pep Angles, il transalpino Michael Lorenzo Vera e lo scozzese Craig Lee, al decimo con 144 (+2) il tedesco Martin Kaymer e al 14° con 145 (+3) il giocatore di casa più seguito, Sergio Garcia, promotore dell’evento con la sua Foundation. Seguono l’indiano S.S.P. Chawrasia e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, con lo stesso score di Molinari, quindi il danese Soren Kjeldsen, reduce dalla bella prova al Masters (7°), 32° con 148 (+6), e l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño, 38° con 149 (+7).

Pablo Larrazabal, 33enne di Barcellona con quattro successi nel circuito, si è mantenuto nel 71 del par con quattro birdie, un bogey e un triplo bogey. Nino Bertasio ha recuperato 33 posizioni girando in 72 (+1) colpi con tre birdie e quattro bogey ed Edoardo Molinari ha interrotto la catena di nove tagli consecutivi, otto nelle gare disputate in questa stagione e uno nell’ultima del 2015, con un 73 (+2) nato da un birdie e da tre bogey.

Renato Paratore ha ballato sul filo del taglio fino alle ultime battute, entrando ed uscendo, poi la classifica si è stabilizzata e gli è stata favorevole in extremis. Partito con un birdie, ha poi perso cinque colpi tra la terza e la settima buca (tre bogey e un doppio bogey) e con il quarto bogey di giornata sull’ultimo green per il 76 (+5) è rimasto in lunga attesa. Guido Migliozzi, dopo il bel primo giro da migliore degli italiani (36° con 73, +2) ha pagato l’inesperienza con due birdie, sette bogey e un triplo bogey per il 79 (+8). Per Matteo Manassero, out per la seconda volta di fila, 76 colpi con tre birdie e otto bogey, anche per Francesco Laporta 76 con due birdie, cinque bogey e un doppio bogey e per Nicolò Ravano 79 (+8) con sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Il francese Alexander Levy guida con 66 (-5) colpi il Real Club Valderrama Open de España, torneo in calendario nell’European Tour iniziato sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), nella località da cui prende nome il circolo sulla Costa del Sol spagnola.

Ha effettuato un bel primo giro il dilettante azzurro Guido Migliozzi, partacolori del Golf della Montecchia, 36° con 73 (+2), e hanno avuto difficoltà più o meno evidenti gli altri italiani in gara: Edoardo Molinari e Nino Bertasio, 52.i con 74 (+3), Renato Paratore, 63° con 75 (+4), comunque tutti entro i limiti del taglio, Matteo Manassero, 120° con 79 (+8), Francesco Laporta, 126° con 80 (+9), e Nicolò Ravano, 129° con 81 (+10), trio a forte rischio di uscita anticipata.

Levy è tallonato a un colpo dagli inglesi Andrew Johnston e James Morrison, campione uscente,  dal gallese Stuart Manley e dallo spagnolo Alejandro Cañizares (67, -4). Al sesto posto con 68 (-3)  l’altro iberico Pablo Larrazabal, al settimo con 69 (-2) il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Joakim Lagergren, lo scozzese Richie Ramsay e lo spagnolo Jordi Garcia Pinto. Al 16° con 71 (par) il danese Soren Kjeldsen, reduce dalla bella prova al Masters (7°), e l’inglese Tommy Fleetwood, al 36°, come Migliozzi, l’indiano S.S.P. Chawrasia e l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño. Solo al 52° Sergio Garcia (74, +3), il giocatore di casa più seguito e promotore dell’evento con la sua Foundation, che è affiancato dal connazionale Rafael Cabrera Bello.

Alexander Levy, 26enne nato a Orange in California, ma transalpino a tutti gli effetti, vanta due successi nel circuito, entrambi datati 2014, e si è espresso con sette birdie e due bogey su un percorso, come di consueto, molto selettivo pure in condizioni meteo favorevoli.

Gli azzurri sono partiti dalla buca 10, ad eccezione di Ravano, e hanno tutti segnato un bilancio negativo in uscita, sicuramente la parte più difficile del tracciato, a parte Molinari, unico a mantenere il par in quel tratto. Poi ha perso tre colpi nelle prime tre buche di rientro con altrettanti bogey e ha chiuso con un birdie e un altro bogey. Migliozzi, che a febbraio ha vinto il Portuguese International Amateur Championship, ha assommato complessivamente tre birdie e cinque bogey lasciando un colpo su ciascuna metà del campo. Bertasio ha accusato quattro bogey, contro un birdie, su nove buche ed è tornato in club house con altri due birdie e due bogey.

Paratore dopo quattro bogey in sette buche è rimasto quattro colpi sopra il par nel ritorno con un birdie e un bogey. Sei i colpi persi da Manassero tra la 10ª e la 18ª (due bogey e due doppi bogey) e altri due successivamente (un birdie e tre bogey). Per Laporta tre birdie, sei bogey e tre doppi bogey e per Ravano un birdie, sette bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Sette giocatori italiani sono nel qualificato field del Real Club Valderrama Open de España (14-17 aprile): Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Francesco Laporta, Nino Bertasio, Nicolò Ravano e il dilettante Guido Migliozzi.

Si gioca sul percorso del Real Club Valderrama, nella località da cui prende nome il circolo sulla Costa del Sol spagnola, un torneo dell’European Tour che ha il sostegno della Sergio Garcia Foundation, di cui è promotore il campione iberico, il quale, naturalmente, sarà uno dei protagonisti più seguiti e attesi.

Saliranno sul tee di partenza anche gli altri spagnoli Alvaro Quiros, Pablo Larrazabal, Gonzalo Fernandez Castaño e Rafael Cabrera Bello, i tedeschi Martin Kaymer e Marcel Siem, i danesi Soren Kjeldsen, reduce dalla bella prova al Masters (7°), Thorbjorn Olesen e Thomas Bjorn, il belga Nicolas Colsaerts, gli inglesi Tom Lewis, Tommy Fleetwood e James Morrison, che difende il titolo, i francesi Gregory Bourdy e Raphael Jacquelin, i sudafricani Jaco Van Zyl e Richard Sterne, l’australiano Scott Hend, l’indiano S.S.P. Chawrasia e gli statunitensi Peter Uihlein e David Lipsky.

Tra gli azzurri deve confermare i sintomi di ripresa Matteo Manassero, mentre Edoardo Molinari dovrà spezzare la catena di nove tagli consecutivi, otto nelle gare di quest’anno e uno subito nell’ultimo evento disputato nel 2015. Alterno Renato Paratore, che ha fatto seguire a ogni due gare a premio altre due concluse anzitempo e anche Francesco Laporta, Nino Bertasio e Nicolò Ravano hanno lo stesso problema della mancanza di continuità. Quanto a Guido Migliozzi ha un’ottima occasione per fare esperienza. Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 andranno al vincitore.

Il torneo su Sky - Il Real Club Valderrama Open de España sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con i seguenti orari: giovedì 14 aprile, dalle ore 12.30 alle ore 14.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30  (Sky Sport 3 HD); venerdì 15, dalle ore 12.30 alle ore 14.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30  (Sky Sport 2 HD); sabato 16, dalle ore 14 alle ore 18 (Sky Sport 2 HD); domenica 17, dalle ore 11 alle ore 15,30 (Sky Sport 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Alessandro Lupi e di Donato Di Ponziano.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Manzoni e Torbica nei tricolori ragazzi/e

Giovanni Manzoni (Verona) e Tasa Torbica (Villa Condulmer) hanno vinto i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze che si sono conclusi sull’impegnativo percorso dell’Acaya Golf & Country Club (par 71), a Vernole (LE). Hanno superato in finale rispettivamente Jacopo Albertoni (2/1) e Alessia Nobilio (1 up).

Nel torneo maschile, Trofeo Andrea Brotto, Giovanni Manzoni ha affrontato la finale (18 buche) con molta decisione passando con un margine di 3 up alla nona buca. Alla 10ª ha mandato la palla in acqua e Albertoni ha accorciato il divario, poi il portacolori del Marco Simone alla 16ª ha riaperto il match (1 down), ma alla 17ª Manzoni ha fatto sua la buca e quello che è il suo primo titolo italiano. Lo scorso anno si è imposto nel Trofeo Raffaele Cacciapuoti e nel 2014 ha fatto parte del team di Verona che ha conquistato il successo nel Torneo di Qualifica Ragazzi a Squadre.

Il 17enne milanese è terminato quinto nella qualifica su 36 buche medal (145 - 74 71, +3) dove hanno concluso in vetta con lo stesso score di 142 (par) Giulio Marinelli (Marco Simone, 70 72), che poi ha avuto il numero uno sul tabellone, e Riccardo Leo (Royal Park I Roveri, 70 72), al numero due.

Manzoni per arrivare in finale ha eliminato nell’ordine Edoardo Giletta (5/4), Andrea D’Agostino (5/3), Dylan De Prosperis (3/2) e in semifinale di Pier Francesco De Col (4/3). Albertoni, terzo in qualifica (143 - 76 67, +1), ha messo fuori gioco Giorgio Rizzo (3/2), Andrea Romano (2 up), Alfredo Bianchin (2/1) e in semifinale Riccardo Leo (3/2),

Nel campionato femminile, Trofeo Roberta Bertotto, Tasa Torbica è partita molto decisa con un 2 up in tre buche. Alessia Nobilio (Ambrosiano) ha reagito conquistando le buche 5 e 7 per pareggiare e poi è andata avanti alla 11ª. Reazione della rivale ancora 1 up dopo i passaggi alla 13ª e alla 14ª. La Nobilio ha impattato alla 16ª, ma una palla nella macchia mediterranea alla 17ª  le è praticamente costata il successo. Infatti la Torbica ha poi mantenuto l’1 up conseguito, pareggiando la 18ª.

Tasa Torbica, 16enne nata in Slovenia ma con passaporto italiano, ha nel suo palmares un titolo nel Campionato Foursome 2015 (con Alessia Avanzo) e due nel Campionato Assoluto a squadre con il team di Villa Conduilmer (2014-2015). Inoltre ha conquistato per due volte lo Slovenian Junior Tour (2015-2016).

La vincitrice è approdata ai match play con la quinta piazza (147 - 73 74, +5) nella qualificazione in cui ha prevalso Elena Verticchio (Olgiata) con 142 (68 74, par) davanti ad Alessia Nobilio (146 - 72 74, +4). Negli incontri diretti ha avuto la meglio su Ludovica Busetto (4/2), su Caterina Don (alla 19ª) e in semifinale su Elena Verticchio (4/3). La Nobilio ha regolato Maria Vittoria Corbi (4/2), Arianna Scaletti (4/3) e in semifinale Maeve Rossi (1 up).

Entrambe le gare si sono svolte  con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal e seconda fase  match play riservata ai primi 32 classificati nel torneo maschile e alle prime 16 in graduatoria in quello femminile.

 

QUARTA GIORNATA - Giovanni Manzoni-Jacopo Albertoni e Alessia Nobilio-Tasa Torbica, questi i due incontri di finale che concluderanno i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze Match Play sul percorso dell’Acaya Golf & Country Club (par 71), a Vernole (LE).

Nel torneo maschile, Trofeo Andrea Brotto, Giovanni Manzoni (Verona) ha avuto ragione nei quarti di Dylan De Prosperis (3/2)  del Parco di Roma e in semifinale di Pier Francesco De Col (4/3) del Royal Park I Roveri, una delle sorprese del torneo, il quale in precedenza aveva messo fuori gioco Giulio Marinelli (3/2) del Marco Simone, numero uno del tabellone dopo aver concluso la qualificazione su 36 buche medal in vetta (142 - 70 72, par) insieme a Riccardo Leo (70 72).

Leo (Royal Park I Roveri), dopo aver battuto Leonardo Schiavella (Castelgandolfo) per 4/3, ha lasciato strada in semifinale a Jacopo Albertoni (Marco Simone) che si è imposto per 3/2. Questi nei quarti aveva avuto la meglio per 2/1 su Alfredo Bianchin (Asolo).

Nel campionato femminile, Trofeo Roberta Bertotto, Tasa Torbica (Villa Condulmer) dopo aver superato i quarti al termine di un difficile incontro con Caterina Don (La Margherita), che ha ceduto solo alla 19ª buca, ha avuto il merito di estromettere Elena Verticchio (Olgiata) con un eloquente 4/3. La Verticchio, dominatrice della qualificazione (142 - 68 74, par), aveva sconfitto senza patemi la garlendina Carlotta Bolla (6/4).

Alessia Nobilio (Ambrosiano), seconda in qualifica, non ha avuto vita complicata contro Arianna Scaletti (Croara) battuta con un 4/3, ma in semifinale ha dovuto dare il meglio per eliminare dopo 18 tiratissime buche (1 up) la sua compagna di club di Maeve Rossi. A sua volta la Rossi era arrivata a competere per la finale con un 3/2 su Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer).

TERZA GIORNATA - Sul percorso dell’Acaya Golf & Country Club (par 71), a Vernole (LE), si designano i finalisti nella quarta giornata dei Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze Match Play in cui avranno luogo quarti e semifinali.

Nel torneo maschile, Trofeo Andrea Brotto, saranno di fronte Giulio Marinelli-Pier Francesco De Col, Dylan De Prosperis-Giovanni Manzoni, Riccardo Leo-Edoardo Schiavella e Jacopo Albertoni-Alfredo Bianchin.

Il numero uno del tabellone Giulio Marinelli (Marco Simone) ha messo fuori gioco Enrico Marchesini (7/6) e Giovanni Corradini (3/1), mentre Riccardo Leo (Royal Park I Roveri), che ha terminato la qualificazione con 36 buche medal con lo stesso score di Marinelli ma con numero due nel tabellone stesso, ha avuto ragione di Lorenzo Bouchard (5/4) e di Filippo Celli (2/1). Buona la progressione di Pier Francesco De Col (Royal Park I Roveri), che ha battuto negli ottavi con un secco 5/4 Brando Monetti e bel match tra Dylan De Prosperis (Parco di Roma) e Gregorio Alibrandi che gli ha ceduto il passo (2/1). Giovanni Manzoni (Verona) ha sconfitto seccamente sia Edoardo Giletta (5/4), che Andrea D’Agostino (5/4) e Jacopo Albertoni (Marco Simone) ha estromesso Andrea Romano (2 up), che era uno dei favoriti. Alfredo Bianchin (Asolo) si è liberato di Ranieri Gabbanini (2 up), leader dopo il primo giro medal, ed Edoardo Schiavella (Castelgandolfo) è venuto a capo di un difficile avversario come Leonardo Novella (2/1).

Nel campionato femminile, Trofeo Roberta Bertotto, si sono disputati solo gli ottavi essendo 16 le giocatrici ammesse ai match play contro i 32 ragazzi. Elena Verticchio (Olgiata), prima in qualifica, ha dato vita ad un match molto equilibrato con Carolina Caminoli prevalendo di misura (1 up). Ora incontrerà Carlotta Bolla (Garlenda), vincitrice su Sharon Rossini (1 up). Caterina Don (La Margherita), una giovane in crescendo, ha sconfitto per 2/1 Clara Manzalini e avrà come prossima avversaria Tasa Torbica di Villa Condulmer (4/3 su Ludovica Busetto).

Alessia Nobilio (Ambrosiano) numero due del tabellone non ha lasciato chances a Maria Vittoria Corbi (4/2) e sarà interessante il suo prossimo confronto con Arianna Scaletti (Croara), che ha eliminato Amber Lee Svendsen (3/2). Infine Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer) affronterà Maeve Rossi (Ambrosiano). La prima ha sconfitto Karla Camila Vigliotta (5/4) e la seconda Alessandra Fanali (4/3).

SECONDA GIORNATA - Sul percorso dell’Acaya Golf & Country Club (par 71), a Vernole (LE), entrano nel vivo i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze Match Play con la fase a eliminazione diretta.

Nel torneo maschile, Trofeo Andrea Brotto, hanno chiuso la qualificazione su 36 buche medal con lo stesso 142 (par) Giulio Marinelli (70 72, Marco Simone) e Riccardo Leo (70 72, Royal Park I Roveri), nell’ordine ai primi due posti nel tabellone.

Alle loro spalle con 143 (+1) Jacopo Albertoni (Marco Simone) e Dylan De Prosperis (Parco di Roma), con 145 (+3) Giovanni Manzoni (Verona) e Ranieri Gabbanini (Cosmopolitan), leader dopo un giro, e con 147 (+5) Leonardo Novella (Verona), Brando Monetti (Olgiata), Gianmarco Manfredi (Firenze), Edoardo Schiavella (Castelgandolfo), Alfredo Bianchin (Asolo) e Paolo Bregalanti (Gardagolf).

Per assegnare gli ultimi due posti tra i primi 32 della classifica, che disputeranno i match play, è stato necessario un playout tra quattro concorrenti con 155 (+13): lo hanno superato Lorenzo Bouchard (La Margherita) ed Enrico Marchesini (Miglianico), mentre sono usciti Roberto Roscioli (Gardagolf) e Massimiliano Campigli (Torino). Nel primo turno Marinelli-Marchesini e Leo-Bouchard.

Nel campionato femminile, Trofeo Roberta Bertotto, Elena Verticchio (Olgiata) ha concluso la sua corsa di vertice nella qualifica con 142 colpi (68 74, par), quattro di vantaggio su Alessia Nobilio (146, +4) dell’Ambrosiano. Subito dietro con 147 (+5) Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer), Clara Manzalini (Ambrosiano) e Tasa Torbica (Villa Condulmer) nell’ordine sul tabellone, quindi con 148 (+6) Maeve Rossi, terza giocatrice dell’Ambrosiano tra le prime sei, e settima con 149 (+7) Arianna Scaletti (Croara). Non sono entrate a sorpresa tra le sedici concorrenti ammesse ai match play Greta Minetto (Milano), campionessa uscente, 17ª con 154 (+12), e Benedetta Moresco (Padova), 18ª con 156 (+14).

Nel primo turno a eliminazione diretta Elena Verticchio se la vedrà con Carolina Caminoli (Castelgandolfo) in un derby laziale che si preannuncia interessante, anche se tra le due ci sono stati nel medal undici colpi di differenza.

PRIMA GIORNATA - Sul percorso dell’Acaya Golf & Country Club (par 71), a Vernole (LE), sono iniziati  i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze Match Play con il primo dei due giri di qualifica su 36 buche medal.

Nel torneo maschile, Trofeo Andrea Brotto, è al comando con 68 (-3) Ranieri Gabbanini (Cosmopolitan), che precede di due colpi Giulio Marinelli (Marco Simone), Riccardo Leo (Royal Park I Roveri) e Paolo Bregalanti (Gardagolf). Al quinto posto con 71 (par) Alfredo Bianchin (Asolo), Edoardo Schiavella (Castelgandolfo) e Nicholas Capitanio (Bergamo) e all’ottavo con 73 (+2) Guglielmo Grillo (Monticello) e Dylan De Prosperis (Parco di Roma). Hanno un distacco maggiore Andrea Romano, 10° con 74 (+3), Davide Longhini (Asiago), Gregorio Alibrandi (Olgiata) e Julien Paltrinieri (Asolo), 19.i con 75 (+4), e Jacopo Albertoni (Marco Simone) e Massimiliano Campigli (Torino), 26.i con 76 (+5).

Nel campionato femminile, Trofeo Roberta Bertotto, Elena Verticchio (Olgiata) è al vertice anche lei con 68 (-3) colpi e un buon margine di quattro su Alessandra Fanali (Marco Simone) e su Alessia Nobilio (Ambrosiano). In quarta posizione con 73 (+2) Tasa Torbica (Villa Condulmer) e Clara Manzalini (Ambrosiano), in sesta con 74 (+3) Giulia Zanusso (Ca’ Amata) e Ludovica Busetto (Villa Condulmer) e in ottava con 75 (+4) Greta Minetto (Milano), campionessa uscente, e Carolina Caminoli (Castelgandolfo).

Entrambe le gare si svolgono con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal e seconda fase  match play riservata ai primi 32 classificati nel torneo maschile e alle prime 16 in graduatoria in quello femminile.

LA VIGILIA - Sul percorso dell’Acaya Golf & Country Club, a Vernole (LE), si disputano i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze Match Play (13-17 aprile) ai quali prendono parte complessivamente 108 giovani.

Nel torneo maschile, Trofeo Andrea Brotto, sono numerosi i candidati al titolo tra i quali citiamo Andrea Romano e Gregorio Alibrandi (Olgiata), Riccardo Leo (Royal Park I Roveri), Jacopo Albertoni (Marco Simone), Julien Paltrinieri (Asolo), Leonardo Bellini (Padova), Davide Longhini (Asiago), Leonardo Novella (Verona) e Dylan De Prosperis (Parco di Roma).

Nel torneo femminile, Trofeo Roberta Bertotto, difenderà il titolo Greta Minetto (Milano) che dovrà guardarsi da numerose agguerrite avversarie: la compagna di club Karla Camila Vigliotta, Alessandra Fanali (Marco Simone), Alessia Nobilio e Clara Manzalini (Ambrosiano), Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer), Caterina Don (La Margherita), Carolina Caminoli e Maria Vittoria Corbi (Castelgandolfo) e Benedetta Moresco (Padova).

Entrambe le gare si svolgeranno con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal e seconda fase  match play riservata ai primi 32 classificati nel torneo maschile e alle prime 16 in graduatoria in quello femminile.

Classifica maschile

Classifica femminile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Primo piano

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    di Paratore: “Bisogna
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    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

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