Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Emanuele Canonica al Barbados Legends

Seconda gara stagionale del Legends Tour che si trasferisce alle Isole Barbados per il Barbados Legends Hosted by Ian Woosnam (25-27 aprile), che avrà luogo sul percorso dell’Apes Hill Barbados Golf Resort & Community, a Holetown, dove sarà in gara Emanuele Canonica.

Difende il titolo l’inglese Peter Baker, che lo scorso anno superò al playoff l’australiano Scott Hend, il quale nell’occasione proverà a prendersi la rivincita. Al via quasi tutti i migliori giocatori del circuito “over 50” tra i quali tre vincitori di Major: il gallese Ian Woosnam, tra gli sponsor dell’evento, l’americano Shaun Micheel e il neozelandese Michael Campbell.

Nel field, anche loro tra i favoriti come i citati, il brasiliano Adilson Da Silva, al vertice dell’ordine di merito 2024, gli inglesi Simon Griffiths, vincitore del precedente Staysure Marbella Legends in Spagna, e Robert Coles, i sudafricani James Kingston e Keith Horne, il tedesco Thomas Gogele, a segno nel Sergio Melpignano Senior Italian Open del 2024, gli svedesi Joakim Haeggman e Mikael Lundberg e lo statunitense Clark Dennis. Canonica ha partecipato anche al precedente evento spagnolo dove si è classificato al 41° posto.

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Letas: in Marocco cinque italiane

PROSSIMO SERVIZIO AL TERMINE DEL TORNEO

Il LET Access si trasferisce dalla Francia in Marocco, dove si svolge dal 25 al 27 aprile il Madaef Golfs Ladies Open, secondo evento stagionale del circuito al quale partecipano cinque giocatrici italiane: Maria Vittoria Corbi, Marta Spiazzi, Carolina Caminoli, Emma Lundgren e la dilettante Ilaria Cova.

Sul percorso del Golf Lacs Saidia, nella città da cui il circolo prende il nome, proverà a concedere il bis, dopo il successo nel precedente Terre Blanche Ladies Open, la danese Amalie Leth-Nissen, in un contesto che comprende altre agguerrite concorrenti come le spagnole Amaia Latorre e Marina Escobar Domingo, la ceca Patricie Mackova, la finlandese Elina Saksa, l’olandese Lauren Holmey, l’inglese Gemma Clews, le francesi Charlotte Liautier e Lucie André, la svedese Andrea Lignell, l’austriaca Katharina Muehlbauer, la nordirlandese Olivia Mehaffey, la tedesca Leonie Harm e la forte dilettante svizzera Natalie Armbruester, terza in Francia.

Maria Vittoria Corbi, appena passata al professionismo, è reduce dal 18° posto a Tourrettes, mentre dovranno riscattare il taglio subito nell’occasione Carolina Caminoli ed Emma Lundgren. Sono al debutto stagionale Marta Spiazzi e Ilaria Cova. Il montepremi è di 50.000 euro.

Quarta presenza stagionale, in altrettante gare dell’Epson Tour 2025, per Roberta Liti e Angelica Moresco. E’ in programma dal 25 al 27 aprile il IOA Championship al Morongo Golf Club at Tukwet Canyon (Champions Course), di Beaumont in California, dove difende l’unico sul titolo sul circuito la 23enne taiwanese Juliana Hung, quest’anno terza nel Central Florida Championship. Nel field di qualità figurano nove tra le prime dieci della Race for the Card (ordine di merito), comprese le prime tre, l’israeliana Laetitia Beck e le statunitensi Gina Kim e Riley Smyth, vincitrici dei primi tre eventi.

Prevedibile una gara molto combattuta per la presenza di altre concorrenti di peso quali Sophia Schubert, Lindsey McCurdy Peek, le coreane Minji Kang e Bi Shin e la filippina Clariss Guce. Senza dimenticare Daniela Iacobelli, Laura Wearn, Jillian Hollis, Briana Chacon, Dana Fall, la colombiana Valery Plata, la sudafricana Kaleigh Telfer, la taiwanese Heather Lin, l’australiana Robin Choi e la messicana Maria Fassi.

Roberta Liti, 29enne di Poggibonsi (SI), è andata tre volte a premio, ma oltre metà classifica, mentre Angelica Moresco, 26enne di Vicenza, una sola volta su tre ha raccolto punti per la Race for the Card. Il montepremi è di 225.000 dollari con prima moneta di 33.750 dollari.

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Benedetta Moresco al major femminile

Benedetta Moresco partecipa al The Chevron Championship, il primo dei cinque Major stagionali femminili che si svolge dal 24 al 27 aprile sul percorso al The Club at Carlton Woods (Jack Nicklaus Signature Course), a The Woodlands in Texas.

In un field dove vi sono quasi tutte le migliori giocatrici mondiali, a iniziare dalle prime 20 del Rolex Ranking per proseguire con 11 past winner e 14 vincitrici di altri Major, difende il titolo Nelly Korda, 26enne di Bradenton, numero uno mondiale con 15 titoli sul circuito, comprensivi di due Major (l’altro il Women’s PGA Championship, 2021), tre sul Ladies European Tour, uno sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e un oro olimpico a Tokyo. Entra di diritto tra le favorite, ma non è al top della condizione come ha dimostrato il cedimento nell’ultimo giro del precedente JM Eagle LA Championship. Stanno sicuramente meglio la neozelandese Lydia Ko (n. 3) e Lilia Vu (n. 4), a segno in questo evento rispettivamente nel 2016 e nel 2023, la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul (n. 2), l’australiana Hannah Green (n. 5) e Lauren Coughlin (n. 8).

Nell’ampio novero delle possibili protagoniste trovano spazio anche Angel Yin, Megan Khang, le coreane Hyo Joo Kim e Haeran Ryu, le giapponesi Ayaka Furue, Rio Takeda, Akie Iwai e Miyu Yamashita, la cinese Ruoning Yin, l’inglese Charley Hull, la sudafricana Ashleigh Buhai e la francese Celine Boutier, per indicarne alcune.

Benedetta Moresco, 23enne vicentina cresciuta golfisticamente nel Golf Club Padova, è reduce dall’11° posto a Los Angeles, suo miglior risultato sul circuito. Ha iniziato bene la prima stagione con ‘carta’ piena, conquistata con la 18ª posizione nella Q-Series Final Qualifying Stage, dopo l’esperienza part-time del 2024.

Il torneo è giunto alla 54ª edizione, ma sarà la 43ª da Major, riconosciuto tale dal 1983. L’evento è nato per volontà dell’attrice Dinah Shore, grande appassionata di golf, della quale ha portato il nome (unito prima a Colgate e poi a Nabisco) fino al 1999. Successivamente è divenuto Nabisco Championship (2000-2001), Kraft Nabisco Championship (2002-2014), ANA Inspiration (2015-2021) e dal 2022 ha assunto la denominazione attuale. Hanno fatto tripletta Amy Alcott, Betsy King e la svedese Annika Sorenstam e si sono imposte due volte Juli Inkster, Dottie Pepper, l’australiana Karrie Webb e Brittany Lincicome. Quest’ultima, tra le citate, è la sola in attività e sarà al via, ma è molto difficile che possa arrivare al terzo titolo. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari.

Sono iniziati in Piemonte i Campionati Internazionali d’Italia maschili e femminili dove sono a confronto 209 concorrenti, 120 ragazzi e 89 ragazze, in rappresentanza di 18 nazioni.

Nel torneo maschile, sul percorso Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano Torinese, hanno preso il largo nel primo giro Michele Ferrero (CG Torino) e il francese Louka Morin, che conducono con 65 (-7) colpi, tre di vantaggio su Pietro Boeris, Carlo Melgrati, sul francese Octave Bailo e sul portoghese Pedro Alfonso Mendes, terzi con 68 (-4). In settima posizione con 69 (-3) Riccardo Rovatti e lo svizzero Jean Leon Aechlimann e in nona con 70 (-2) Alessio Battista, Giampaolo Gagliardi, Luca Bianchi, Filippo Zeroli e l’elvetico Michel Fridolin.

Nella gara femminile, ospitata dal Golf Club Margara (par 72) di Fubine Monferrato (Alessandria), terzetto al vertice con 69 (-3) composto da Laura Ruggeri (Molinetto CC), dall’irlandese Anna Abom e dalla svizzera Mana Hersperger. Quattro italiane alle loro spalle: Francesca Pencelli, quarta con 70 (-2), Ginevra Coppa, quinta con 71 (-1), Paris Appendino, sesta con 72 (par), e Natalia Aparicio, settima con 73 (+1) insieme alla francese Melliyal Schmitt e all’elvetica Carlotta Locatelli. Al decimo posto con 74 (+2) Gemma Simeoni, Chiara Cornetti e la transalpina Tina Genoulaz.

I due tornei si svolgono sulla distanza di 72 buche. In entrambi, dopo 54, coloro che occuperanno i primi 60 posti in graduatoria, e i pari merito al 60° posto, accederanno al turno conclusivo.

LA VIGILIA - Doppio show in Piemonte dove sui percorsi del Royal Park I Roveri e del Golf Club Margara si svolgono dal 24 al 27 aprile i Campionati Internazionali d’Italia, rispettivamente maschili e femminili. Le due importanti competizioni, oltre a mettere a confronto i talenti emergenti del panorama agonistico internazionale, rappresentano una vetrina di rilievo per rafforzare il messaggio dell'Italia come destinazione di alto profilo nell'ambito del turismo golfistico. 

Nel torneo maschile, al Royal Park I Roveri di Fiano Torinese, saranno sul tee di partenza 120 concorrenti provenienti, oltre che dall’Italia, da altri tredici Paesi: Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Turchia, Francia, Portogallo, Danimarca, Austria, Liechtenstein, Inghilterra, Finlandia, Stati Uniti e Giappone.

I giocatori italiani, che si sono affermati quattro volte nelle ultime sei edizioni, proveranno a ripetersi e tra i tanti che hanno le carte in regola per puntare in alto citiamo Filippo Ponzano (CG Torino), past winner nel 2022, Massimiliano Campigli e Michele Ferrero, stesso club, Giovanni Binaghi e Luca Rimauro (GC Monticello), Julien Paltrinieri (Bogogno GR), vincitore del Campionato Nazionale Match Play/Trofeo G. Silva, Carlo Melgrati (Franciacorta GC), Sebastiano Moro (Golf della Montecchia), Giovanni Bernardi (GC Margara), Bruno Frontero e Paolo Perrino (Royal Park I Roveri), Giampaolo Gagliardi (Olgiata GC), Federico Randazzo (Sicilia’s Picciolo) e Carlo Roman (GC Verona). Numerosi altri, però, possono recitare un ruolo da protagonisti. Tra i partecipanti stranieri da seguire, in particolare, i francesi Tom De Herrypon e Octave Bailo, l’inglese Max Hopkins, i tedeschi Simon Haas e Nils-Levi Bock, gli svizzeri Alexander Brand e Mischa Candinas, il ceco Stepan Plasek, il giapponese Leo Uraki e lo statunitense Konner Kubica.

La gara femminile al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) vedrà in campo 91 giovani in rappresentanza di dodici nazioni: Turchia, Polonia, Austria, Svizzera, Francia, Svezia, Slovenia, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Irlanda e Italia.

Nel field buona parte delle migliori giocatrici azzurre tra le quali ricordiamo Guia Vittoria Acutis (Castelconturbia), a segno nel Campionato Nazionale Match Play/Trofeo G. Silva e seconda nel Trophée Esmond ai recenti Internationaux de France U21 Filles, Natalia Aparicio (Asolo GC), vincitrice del Trophée Cartier nello stesso evento, le compagne di circolo Matilde Partele e Noa Zocco, quindi Paris Appendino e Giulietta Bertero (CG Torino), Ginevra Coppa e Alice Alexandra Negroni (GC Villa Condulmer) e Matilde Zocchi (Royal Park I Roveri). Tra le straniere la svizzera Yana Beeli, l’austriaca Julia Bauer, le francesi Margaux Brejo e Victoire Fouillet, la svedese Elva Holmgren e la ceca Amalie Tauer. L’ultima italiana a imporsi nella gara è stata Francesca Fiorellini (2023).

I due tornei si svolgono sulla distanza di 72 buche. In entrambi, dopo 54, coloro che occuperanno i primi 60 posti in graduatoria, e i pari merito al 60° posto, accederanno al turno conclusivo.

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PGA Tour: Manassero alla gara a coppie

Gara a coppie per Matteo Manassero. L’azzurro, insieme al cileno Cristobal Del Solar, parteciperà alla 76ª edizione dello Zurich Classic of New Orleans, unico torneo del PGA Tour con questa formula che avrà luogo dal 24 al 27 aprile sul percorso del TPC Louisiana, ad Avondale nella Louisiana.

Difendono il titolo il nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 mondiale, e l’irlandese Shane Lowry, numero 13, che saranno i favoriti, ma vi sono tante altre coppie, tra le 80 ammesse, in grado di contrastarli. Ricordiamo, per citarne alcune, quelle formate da Collin Morikawa/Kurt Kitayama, Robert MacIntyre/Thomas Detry, Matthieu Pavon/Victor Perez, Christiaan Bezuindenhout/Erik van Rooyen, Jordan Smith/Laurie Canter, Angel Ayora/Alejandro Del Rey e dai fratelli Matt/Alex Fitzpatrick e Rasmus/Nicolai Hojgaard. Cercherà la rivincita Chad Ramey, lo scorso anno secondo con Martin Trainer, che avrà per nuovo compagno Justin Lower.

L’evento si svolgerà sulla distanza di 72 buche con formula fourball nel primo e nel terzo round e foursome nel secondo e nel quarto. Nato nel 1938 come Crescent City Open, ha cambiato nome dodici volte prima di giungere nel 2005 alla denominazione attuale. Fino al 2016, per 68 edizioni, si è disputato con formula individuale, poi dal 2017 a coppie. Sette i past winner al via. Oltre a McIlroy e a Lowry, tra i vincitori in doppio vi saranno Nick Hardy e Davis Riley (2023), che non giocheranno insieme, e Ryan Palmer (a segno con Jon Rahm nel 2019), mentre si sono imposti nell’altra fase Jason Dufner (2012) e Nick Watney (2007). Discorso a parte per Billy Horschel (in campo con Tom Hoge), l’unico ad aver vinto il torneo nelle due versioni, da solo nel 2013 e con Scott Piercy nel 2018.

Matteo Manassero, alla nona presenza, è stato piuttosto altalenante nelle ultime uscite e ha necessità di trovare il ritmo giusto. Il montepremi è di 9.200.000 dollari con prima moneta di 1.656.000 dollari.

Il torneo su Discovery Plus ed Eurosport 2 - Lo Zurich Classic of New Orleans andrà in onda su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 24 e venerdì 25 aprile, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 26 e domenica 27, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

Gioco sospeso per maltempo nel primo giro dell’Hainan Classic, evento organizzato in combinata dal DP World Tour e dal China Tour al Blackstone Course (par 72), del Mission Hills Resort Haikou nell’isola cinese di Hainan.

Hanno concluso al vertice con 66 (-6) il cinese Haotong Li, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il norvegese Kristoffer Reitan, ma possono essere raggiunti o sorpassati dal danese Rasmus Neergaard-Petersen, quarto con “meno 5”, ma ancora con cinque buche da giocare. Stessa posizione per il cinese Zihao Jin, che ha realizzato un 67 (-5).

Dei tre azzurri in gara è un top 20 Edoardo Molinari, 17° con 69 (-3), può migliorare Andrea Pavan, 44° con “meno 1”, stoppato alla 14ª, e deve cambiare passo Gregorio De Leo, 77° con 72 (par), che si trova oltre la linea del taglio. Il montepremi è di 2.550.000 dollari con prima moneta di 433.500 dollari.

LA VIGILIA - Il DP World Tour resta in Cina e, da Shanghai, si sposta nell’isola di Hainan dove, dal 24 al 27 aprile, andrà in scena l’Hainan Classic.

Tre azzurri nell’ultima gara dell’Asian Swing - Ultima tappa dell’Asian Swing, vedrà in gara anche tre azzurri: Edoardo Molinari, Andrea Pavan e Gregorio De Leo.

In palio tre posti per lo U.S. PGA Championship - Al termine dell’evento, che metterà in palio non solo 2.550.000 dollari di montepremi (433.500 la prima moneta), i migliori tre classificati nell’Asian Swing Rankings staccheranno il pass per lo U.S. PGA Championship, secondo Major maschile in programma dal 15 al 18 maggio prossimi a Charlotte, nel North Carolina. Il giapponese Keita Nakajima, lo spagnolo Eugenio Chacarra e il cinese Ashun Wu sono vicini dal conquistare un posto nell’ambito torneo. Peraltro, al vincitore di questa speciale classifica, andrà anche un bonus di 200.000 dollari. Posta in palio dunque altissima in Cina. La gara si disputerà sul Blackstone Course del Mission Hills Resort Haikou, uno dei campi più lunghi (7.711 yards), del massimo circuito continentale.

Il 50° evento in Cina del DP World Tour - L’Hainan Classic segna il 50° evento della storia del DP World Tour in Cina. Sono passati 21 anni dalla prima occasione, il BMW Asian Open del 2004 conquistato dall’iberico Miguel Ángel Jiménez.

Il field - Per quel che riguarda gli italiani nel field, Edo Molinari è reduce dal 36° posto nel Volvo China Open vinto in rimonta da Ashun Wu. Andrea Pavan è invece chiamato a riscattare l’ultima uscita al taglio. Mentre Gregorio De Leo giocherà la sua quinta gara stagionale sul circuito. Per il piemontese, finora, sono arrivate tre eliminazioni ma anche un 5° posto nel Magical Kenya Open. Il cinese Haotong Li, in vetta dopo 54 buche la scorsa settimana e poi 4°, è tra i grandi favoriti della vigilia (dallo scorso giugno ha mancato solo due volte il taglio ottenendo, tra le altre cose, una vittoria e due Top 10). Con lui anche il suo connazionale Wenyi Ding, il danese Rasmus Neergaard-Petersen, il nipponico Nakajima, l’inglese Matthew Jordan, l’olandese Joost Luiten, il francese Julien Guerrier, il neozelandese Daniel Hillier e il sudafricano Brandon Stone. Cercherà il bis Ashun Wu, che ha appena festeggiato la quinta impresa sul DP World Tour.

Non è prevista la diretta di Sky.

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Internazionali di Francia U18 e U21

Internazionali di Francia Under 18 femminili - Guia Vittoria Acutis, al secondo posto nel Trophée Esmond, e Natalia Aparicio vincitrice del Trophée Claude-Roger Cartier sul percorso del Golf de Saint-Cloud, a Garches Francia, dove si sono disputati gli Internationaux de France U21 Filles con le azzurre che hanno partecipato a entrambe le finali su 36 buche dell’ultima giornata.

Guia Vittoria Acutis, 17enne milanese tesserata per il Golf Club Castelconturbia, è stata tra le protagoniste del torneo e l’aver ceduto nell’atto conclusivo per il titolo contro la francese Alice Kong (5&4) non toglie nulla alla sua bella prova. Ha superato la qualificazione medal con il 21° posto e poi ha battuto nel primo turno di match play Paris Appendino, l’altra azzurra ammessa alla fase a eliminazione diretta, con un par alla 20ª buca, quindi ha estromesso l’inglese Amelia Wan (4&2) e la francese Manon Peticolas (1up). Semifinali complicate per entrambe le contendenti con l’azzurra che ha avuto ragione alla prima buca supplementare della transalpina Margaux Brejo, dopo essere stata 1 down alla 17ª, mentre la Kong è arrivata alla 21ª per avere la meglio sulla spagnola Liz Siyu Hao Zhang. Nella finale l’italiana, dopo un iniziale 1 up, è poi stata costretta ad inseguire l’avversaria che ha preso un vantaggio decisivo con quattro birdie di fila tra la 10ª e la 13ª buca.

Al Trophée Claude-Roger Cartier, riservato alle prime sedici Under 18 non entrate nel Trophée Esmond, sono state ammesse Natalia Aparicio e Matilde Zocchi. La seconda è uscita nel secondo turno (3&1 su Téodora Nikolovski e 1 up dalla spagnola Andrea Revuelta), mentre la prima è approdata in finale sconfiggendo la francese Axelle Guillemard (2up), l’inglese Annabel Peaford (3&2) e l’altra transalpina Jeanne Pagnier (1 up). Nella finale contro la francese Salome Lumbaca si è trovata 3 down dopo quattro buche, ma ha subito cominciato la rimonta fino a portarsi 1 down alla buca 18 per poi passare 2 up alla 24ª e 4 up alla 29ª, per chiudere il match alla 33ª (4&3). La portacolori del Golf Club Asolo ha così festeggiato nel migliore dei modi il suo 18° compleanno.

Nella qualificazione su 36 buche medal hanno concluso in prima posizione con 138 (-4) la francese Elea Bastoni, la danese Benedicte Brent-Buchholz e Alice Kong, messe nell’ordine sul tabellone. Hanno avuto accesso al Trophée Esmond Appendino, 12ª con 141 (70 71, -1), e Acutis, come detto, 21ª con 144 (72 72, +2), mentre Zocchi, 38ª con 147 (74 73, +5), e Aparicio, 49ª con lo stesso score (69 78), si sono qualificate per il Trophée Cartier. Non hanno superato il taglio Ginevra Coppa (149, +7), Alice Alexandra Negroni (153, +11) e Matilde Partele (155, +13).

Nella Nations Cup si è imposta la Spagna 1 con 279 (-5), che ha preceduto Inghilterra 2 (280, -4) e Olanda 1 (281, -3). Al quarto posto Italia 1 (Appendino, Acutis, Aparicio) con 282 (-2) e al 15° Italia 2 (Coppa, Zocchi, Partele) con 296 (+12). Con le azzurre l’allenatore Alex Senoner e l’accompagnatore Stefano Sardi.

 

LA VIGILIA - Il team azzurro prende parte agli Internationaux de France U21 Filles/Trophée Esmond, Trophée Claude-Roger Cartier et Coupe Vilmorin in programma dal 17 al 21 aprile sul percorso del Golf de Saint-Cloud, a Garches in Francia. Scenderanno in campo Guia Vittoria Acutis, Paris Appendino, Natalia Aparicio, Ginevra Coppa, Matilde Partele e Matilde Zocchi, che saranno assistite dall’allenatore Alex Senoner e dall’accompagnatore Stefano Sardi.

Il torneo, al quale prendono parte 120 concorrenti, si svolge in due fasi con qualificazione su 36 buche medal e successivi match play ai quali sono ammesse le prime 32 classificate, che si affronteranno per il Trophée Esmond con incontri su 18 buche e finale su 36. Le prime 16 tra le Under 18, a partire dalla 33ª posizione, competeranno per il Trophée Claude Roger Cartier con match a eliminazione diretta su 18 buche e anche in questo caso con finale su 36. Al termine della qualifica verrà assegnata la Nations Cup - Coupe Vilmorin (squadre di due o tre giocatrici con due risultati su tre giornalieri validi per la classifica).

In gara le due protagoniste della scorsa edizione, Lily Reitter, campionessa in carica, e Louise Uma Landgraf, superata in finale, che avranno numerose avversarie in grado di competere per il titolo tra le quali citiamo le loro connazionali Alice Kong e Giselle Zhao, le danesi Benedicte Brent-Buchholz e Johanna Paula Axelsen, la svedese Havanna Torstensson, le spagnole Angela Revuelta, Nagore Martinez e Martina Navarro Navarro, la tedesca Antonia Steiner e la svizzera Yana Beeli. Senza dimenticare le azzurre tutte in grado di ben figurare. Al via anche Alice Alexandra Negroni.

Nell’evento, nato nel 1959 e giunto alla 66ª edizione, sono state cinque le italiane che hanno conquistato il titolo: Eva Ragher (1973), Giovanna Foglia (1974), Stefania Croce (1987), Virginia Elena Carta (2014) e Francesca Fiorellini (2021). Sono terminate al secondo posto Sabina Pischiutta (1979), Elena Girardi (1985) e Margherita Rigon (2002). Tra le past winner le francesi Catherine Lacoste, Marie-Laure De Lorenzi e Celine Boutier, l’inglese Thris Johnson, la svedese Maria Hjorth, la spagnola Carlota Ciganda e l’irlandese Leona Maguire.

 

 

Internazionali di Francia U 18 maschili - L’inglese Charlie Rusbridge ha superato in finale con un birdie alla 41ª buca, la quinta supplementare, il ceco Matous Zach e ha vinto la 90ª edizione dell’Internationaux de France U18 Garçons/Trophée Michel Carlhian et Trophée Pierre Massie. Sul percorso del Golf du Prieure, a Sailly in Francia, il vincitore ha eliminato in semifinale il francese Louis Le Sager per 1 up, mentre Zach ha messo fuori gioco l’altro transalpino Callixte Alzas per 3&2.

Due azzurri hanno avuto accesso tra i 32 concorrenti ammessi ai match play Giovanni Binaghi e Carlo Melgrati. Il primo, 18enne milanese portacolori del Golf Club Monticello, è stato battuto negli ottavi dal francese Lucas Raoul per 2&1, dopo aver sconfitto l’altro transalpino Arthur Carlier per 1 up, mentre Melgrati, 17enne monzese tesserato per il Franciacorta Golf Club, è uscito subito nei sedicesimi per mano di Alzas (3&2).

Nella qualificazione su 36 buche medal ha dominato il francese Tom De Herrypon (135, -9) che ha lasciato a quattro colpi il connazionale Octavio Laurent (139, -5). Melgrati si è classificato ottavo con 141 (68 73, -3) e Binaghi 29° con 146 (69 77, +2). Sono usciti al taglio Giampaolo Gagliardi (148, +4), Bruno Frontero (150, +6), Carlo Roman (152 (+8), Federico Randazzo e Luca Rimauro (153, +9), Francesco Petrangeli e Simone Cavaliere (155, +11), Alessandro Giovannini (158, +14) e Paolo Perrino (159, +15).

Nella Nations Cup successo di Francia 1 con 275 (-13) colpi davanti a Inghilterra 1, seconda con 283 (-5). In terza posizione Italia 2 (Melgrati, Randazzo, Gagliardi) con 287 (-1) e in quinta Italia 1 (Frontero, Binaghi, Roman) con 292 (+4).

LA VIGILIA - Giovanni Binaghi, Simone Cavaliere, Bruno Frontero, Giampaolo Gagliardi, Carlo Melgrati, Paolo Perrino, Francesco Petrangeli, Federico Randazzo e Carlo Roman compongono il team italiano che partecipa agli Internationaux de France U18 Garçons/Trophée Michel Carlhian et Trophée Pierre Massie, che si disputa dal 17 al 21 aprile sul percorso del Golf du Prieure, a Sailly in Francia. Con gli azzurri gli allenatori Alessandro Bandini e Giorgio Grillo.

Nell’evento, nato nel 1926 e giunto alla 90ª edizione, difende il titolo il transalpino Oscar Couilleau in un contesto di 120 partenti che comprende, tra gli altri, i connazionali Tom De Herrypon e Aaron Van Hauwe, gli inglesi Kris Kim e Ben Bolton, il finlandese Migel Mutikainen, gli svizzeri Miles Wennestam, vincitore la scorsa settimana dello Scottish Boys Open Championship, e Yannick Beeli e lo spagnolo Iñigo Aguirre. Nel field anche Luca Rimauro e Alessandro Giovannini.

Il torneo inizierà con la qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno), poi i primi 32 classificati accederanno ai match play per contendersi il Trophée Michel Carlhian, con incontri su 18 buche e finale su 36. I primi sedici concorrenti Under 16 classificati dopo il 32° posto competeranno per il Trophée Pierre Massie. Al termine della qualifica verrà assegnato il Trofeo delle Nazioni (squadre di due o tre elementi e due score su tre giornalieri validi per la graduatoria).

L’ultimo successo azzurro è stato firmato da Andrea Romano che nel 2018 superò in finale Pietro Bovari (5&3) dopo essere stato runner up nell’anno precedente. Nell’albo d’oro anche Guido Migliozzi (2014), Andrea Romano (2002 e omonimo del vincitore nel 2018) e Stefano Reale (1999). Oltre ai citati Romano e Bovari, altri sette italiani si sono classificati secondi: Lando Sabini, Ugo Camera, Luigi Figari, Francesco Molinari, due volte Matteo Delpodio, Matteo Manassero e Matteo Cristoni. Tra i past winner lo spagnolo Sergio Garcia, il belga Nicolas Colsaerts (che superò Molinari nel 2000 per 9&7), lo scozzese Gordon Brand jr e il neozelandese Greg Turner, a segno in un Open d’Italia (1993).

 

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HPT: straordinario Paratore, altro titolo

Straordinario Renato Paratore. Ha vinto con 263 (69 63 65 66, -17) colpi l’Abu Dhabi Challenge, trionfando per la seconda settimana consecutiva sull’HotelPlanner Tour.

Sul percorso dell’Al Ain Equestrian Shooting & Golf Club (par 70), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, il 28enne romano con un birdie sull’ultima buca, il sesto di giornata per completare il parziale di 66 (-4, con due bogey), ha superato lo spagnolo Sebastian Garcia e lo scozzese David Law, secondi con 264 (-16). A completare la splendida giornata azzurra il quinto posto di Stefano Mazzoli con 266 (68 66 67 65, -14) e l’undicesimo di Lorenzo Scalise con 269 (67 69 69 64, -11).

In quarta posizione con 265 (-15) lo statunitense Davis Bryant e, alla pari con Mazzoli, il francese Robin Sciot-Siegrist, il danese Victor Sidal Svendsen e l’emergente spagnolo Albert Boneta. A metà classifica Filippo Celli, 29° con 272 (-8), e Michele Ortolani, 36° con 273 (-7). Sono usciti al taglio Aron Zemmer, 75° con 140 (par), ed Enrico Di Nitto, 108° con 143 (+3).

Paratore, secondo dopo tre round a un colpo dall’inglese Garrick Porteous, che difendeva il titolo, ha realizzato tre birdie sulle prime 10 buche e si è portato in vetta insieme ad altri avversari, mentre Porteous cedeva (poi 11° con 269, -11, al termine). A quel punto ha fissato l’asticella a “-16” Law, che con un 61 (-9, nove birdie) è entrato con notevole anticipo da leader in club house dopo aver rimontato dalla 24ª piazza. Il romano ha avuto un momento di difficoltà con due bogey alla 11ª e alla 14ª (in mezzo un birdie), ma alla 15ª con un altro birdie ha agganciato Law. Poi la prodezza sull’ultimo green, per la quale ha ricevuto un assegno di 48.000 dollari su un montepremi di 300.000 dollari.

“Non riesco ancora a crederci” ha detto l’azzurro al termine della gara. “E’ stata una giornata bellissima, che non scorderò mai. Ero molto fiducioso, grazie anche al successo precedente, ma sapevo che non sarebbe stato facile con tanta concorrenza. Alla buca 18 il secondo colpo è stato perfetto e ho avuto subito una bella sensazione che poi il birdie vincente ha confermato. Non ho cambiato molto nel mio gioco, ha mantenuto lo swing, ma ho lavorato in particolare sul fisico e sull’aspetto mentale. Ora il tour si ferma per due settimane e tornerò a giocare a maggio in Spagna. Ringrazio tutti coloro che mi supportano, il mio team, la mia famiglia e la mia fidanzata e invito, chi ancora non l’abbia fatto, a venire a giocare a golf, uno sport bellissimo e coinvolgente”.

Con il secondo titolo in carriera sul circuito Paratore ha ipotecato una delle 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2026 che saranno assegnate a fine stagione ai primi della Road To Mallorca (ordine di merito dove attualmente è secondo), obiettivo che però potrebbe centrare immediatamente con un terzo exploit.

L’azzurro, professionista dal 2014, vanta due vittorie sul tour maggiore (Nordea Masters, 2027, e Betfred British Masters, 2020). Ha avuto un’ottima carriera da dilettante in cui, tra l’altro, ha conquistato l’Oro Olimpico individuale e il bronzo a squadre (con Virginia Elena Carta) ai Giochi Giovanili in Cina (2014), il titolo europeo Boys con la compagine italiana (2014) e quello nel Junior Orange Bowl (2013).

Nel torneo dell'HotelPlanner Tour, sul percorso dell’Al Ain Equestrian Shooting & Golf Club (par 70), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, è al comando con 196 (67 64 65, -14) colpi l’inglese Garrick Porteous, 35enne di Colochester, due successi sul circuito e una sola presenza quest’anno finita al taglio, mentre sono in terza posizione con 198 (-12) lo spagnolo Sebastian Garcia, lo statunitense Davis Bryant e il francese Robin Sciot-Siegrist, che era in vetta dopo due round. In sesta con 199 (-11) il danese Victor Sidal Svendsen.

Ha risalito la classifica di due gradini Stefano Mazzoli, da 14° a 12° con 201 (68 66 67, -9). Più indietro Lorenzo Scalise, 35° con 205 (67 69 69, -5), Michele Ortolani, 41° con 206 (71 67 68, -4), e Filippo Celli, 49° con 207 (70 67 70, -3). Sono usciti al taglio Aron Zemmer, 75° con 140 (68 72, par), ed Enrico Di Nitto, 108° con 143 (70 73, +3). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.

SECONDO GIRO - Con un gran giro in 63 (-7) colpi, miglior score del turno, Renato Paratore è volato dal 43° al quarto posto con 132 (69 63, -8) nel secondo giro dell’Abu Dhabi Challenge, la seconda e ultima gara del ciclo denominato April Egolf Swing che si disputa sul percorso dell’Al Ain Equestrian Shooting & Golf Club (par 70), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti.

L’azzurro, che la scorsa settimana è tornato al successo nell’UAE Challenge, ha tre colpi di ritardo dal nuovo leader, il francese Robin Sciot-Siegrist, al comando con 129 (64 65, -11), che ha superato lo spagnolo Sebastian Garcia Fernandez, cugino di Sergio Garcia, in vetta dopo un round e ora secondo con 130 (-10). In terza posizione con 131 (-9) l’inglese Garrick Porteous, che difende il titolo, mentre Paratore è affiancato dall’altro iberico emergente Albert Boneta, dal transalpino Felix Mory, dallo slovacco Tadeas Tetak, dal portoghese Pedro Figueiredo e dallo statunitense Davis Bryant, l’altro autore di un 63 (per entrambi sette birdie senza bogey).

Ha recuperato dieci posizioni Stefano Mazzoli, da 24° a 14° con 134 (68 66, -6), quindi 22° con 136 (67 69, -4) Lorenzo Scalise, 33° con 137 (70 67, -3) Filippo Celli, e 44° con 138 (71 67, -2) Michele Ortolani, Non hanno superato il taglio Aron Zemmer, 75° con 140 (68 72, par), ed Enrico Di Nitto, 108° con 143 (70 73, +3). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.

PRIMO GIRO - Sebastian Garcia Fernandez, 36enne di Madrid senza titoli sull’HotelPlanner Tour, cugino di Sergio Garcia, è al vertice con 63 (-7) colpi nell’Abu Dhabi Challenge, la seconda e ultima gara del ciclo denominato April Egolf Swing che si disputa sul percorso dell’Al Ain Equestrian Shooting & Golf Club (par 70), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Lo spagnolo ha un colpo di vantaggio sul connazionale Albert Boneta, sul danese Victor Sidal Svendsen, sul tedesco Freddy Schott e sul francese Robin Sciot-Siegrist, secondi con 64 (-6). In sesta posizione con 65 (-5) lo scozzese Daniel Young, l’olandese Daan Huizing, il transalpino Felix Mory e lo statunitense Chase Hanna.

Dei sette azzurri in gara il migliore è Lorenzo Scalise, 15° con 67 (-3), seguito da Aron Zemmer e Stefano Mazzoli 24.i con 68 (-2), e da Renato Paratore, 43° con 69 (-1), reduce dal successo nel precedente UAE Challenge. Sono sulla linea del taglio Filippo Celli ed Enrico Di Nitto, 62.i con 70 (par), e si trova poco oltre Michele Ortolani, 79° con 71 (par). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.

LA VIGILIA - Renato Paratore, dopo la vittoria nell’UAE Challenge, torna subito il campo nell’Abu Dhabi Challenge, la seconda e ultima gara del ciclo denominato April Egolf Swing che si disputa, come la precedente, negli Emirati Arabi Uniti. Sul percorso dell’Al Ain Equestrian Shooting & Golf Club, ad Abu Dhabi, nell’evento dell’HotelPlanner Tour (17-20 aprile), saranno sul tee di partenza anche Filippo Celli e Stefano Mazzoli, che hanno contribuito al trionfo azzurro in Ajman con il nono posto, Aron Zemmer, Lorenzo Scalise, Enrico Di Nitto e Michele Ortolani.

Difende il titolo l’inglese Garrick Porteous, 35enne di Colochester, due successi sul circuito e una sola presenza quest’anno finita al taglio, che ha poche possibilità di ripetersi in un contesto che comprende quasi tutti i migliori giocatori dell’ex Challenge Tour, con 15 tra i primi 20 della Road To Mallorca (ordine di merito), tra i quali otto in top ten. Tra i possibili protagonisti il sudafricano JC Ritchie, che ha tenuto testa a Paratore fino all’ultima buca nell’UAE Challenge, il suo connazionale Wilco Nienaber, l’inglese Jamie Rutherford, lo spagnolo Quim Vidal, l’austriaco Maximilian Steinlechner e lo statunitense Dan Erickson.

Paratore, 28enne romano, settimo nella Road To Mallorca, ha detto dopo la vittoria di “non vedere l’ora di giocare la prossima settimana”. Ora, ripresa fiducia, ha aggiunto apertamente di puntare “al ritorno sul DP World Tour”, dove vanta due titoli. Anche Celli (14°) è tra i venti, posizione che a fine stagione garantisce una “carta” per il circuito maggiore. La strada è lunga, ma un quarto posto e un nono nelle ultime due uscite gli rendono le motivazioni necessarie. E’ poco dietro Stefano Mazzoli (25°), che si alterna anche sull’Asian Tour, il quale in quattro gare ha ottenuto due top ten e non è mai andato oltre la 30ª piazza. Quanto a Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto e Michele Ortolani sono alla ricerca del passo giusto. Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.

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LPGA: a segno Lindblad, 11ª B. Moresco

Benedetta Moresco, dopo una bella prestazione tutta in rimonta, si è classificata all’11° posto con 273 (71 69 68 65, -15) nel JM Eagle LA Championship disputato sul percorso sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California. E’ il suo miglior risultato sul LPGA Tour.

Ha ottenuto con 267 (68 63 68 68, -21) il primo titolo sul circuito la svedese Ingrid Lindblad, che ha chiuso la gara con un 68 (-4, sei birdie, due bogey) e che ha avuto via libera dalla giapponese Akie Iwai, la quale ha segnato un bogey alla 18ª buca (seconda con 268, -20). A terzo posto con 269 (-19) Lauren Coughlin, la tedesca Esther Henseleit e la nipponica Miyu Yamashita e al sesto con 270 (-18) l’altra giapponese Nasa Hataoka. Al nono con 272 (-16) la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul, numero due mondiale, e l’australiana Hannah Green, vincitrice del torneo nelle ultime due edizioni. Ha ceduto nel finale Nelly Korda, numero uno del Rolex Ranking, da quinta a 16ª con 274 (-14) dopo un 72 (par).

Karin Ingrid Andrea Lindblad, 25enne di Halmstad, dopo un’ottima carriera da dilettante è passata al professionismo nel 2024 e ha firmato il successo appena alla terza gara disputata con la ‘carta’ per il circuito. Nel suo palmarès anche una vittoria sull’Epson Tour e due sul Nordic Golf Tour. Per l’exploit è stata gratificata con un assegno di 562.500 dollari su un montepremi di 3.750.000 dollari.

Benedetta Moresco, 23enne vicentina cresciuta golfisticamente nel Golf Club Padova, con un round conclusivo in 65 (-7), terzo punteggio di giornata, ha completato la sua rimonta, sfiorando la top ten, dopo aver iniziato dall’81° posto ed essere passata per il 61° e il 39°. Come detto, è stata la sua miglior prestazione sul tour femminile statunitense, dove ha già giocato nel 2024 e per il quale quest’anno ha avuto ‘la ‘carta’ con la 18ª posizione nella Q-Series Final Qualifying Stage.

TERZO GIRO - La svedese Ingrid Lindblad (199 - 68 63 68, -17) è stata raggiunta in vetta alla classifica del JM Eagle LA Championship dalla giapponese Akie Iwai (199 - 66 69 64) e dalla statunitense Lauren Coughlin (199 - 66 67 66). Nel torneo dl LPGA Tour, che si sta svolgendo sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California, ha recuperato 22 posizioni Benedetta Moresco, da 61ª a  39ª con 208 (71 69 68, -8), dopo un 68 (4, sei birdie, due bogey).

Il trio di testa, a un giro dal termine, precede di due colpi la coreana Ina Yoon, quarta con 201 (-15). Al quinto posto con 202 (-14) Nelly Korda, numero uno mondiale, la nipponica Rio Takeda e l’australiana Minjee Lee, all’ottavo con 203 (-13) la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul, numero due del Rolex Ranking, e al 12° con 205 (-11) l’australiana Hannah Green, campionessa in carica, che non ha più l’opportunità di conquistare il titolo per la terza volta consecutiva. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.

SECONDO GIRO - La sudafricana Ashleigh Buhai (Simon da nubile) è rimasta al comando con 131 (63 68, -13) nel JM Eagle LA Championship, ma è cambiata la sua compagna di viaggio, che ora è la svedese Ingrid Lindblad (131 - 68 63). Nel torneo dl LPGA Tour, che si sta svolgendo sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California, Benedetta Moresco, unica italiana in gara, ha evitato il taglio risalendo dall’81° al 61° posto con 140 (71 69, -4), dopo un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey).

In terza posizione con 132 (-12) l’australiana Minjee Lee, in quarta con 133 (-11) Lauren Coughlin, la giapponese Miyu Yamashita e la cinese Yan Liu, in vetta con la Buhai dopo un round, e in settima con 134 (-10) Andrea Lee, la thailandese Pajaree Anannarukarn e le coreane Jin Hee Im, Sei Young Kim e Jenny Shin. Al 12° posto con 135 (-9) Nelly Korda, numero 1 mondiale, e la thailandese Jeeno (Atthaya) Thitikul, numero 2, e al 20° con 136 (-8) l’australiana Hannah Green, vincitrice negli ultimi due anni e che difficilmente potrà fare il tris, anche se ha recuperato 24 posizioni. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.

PRIMO GIRO - La sudafricana Ashleigh Buhai e la cinese Yai Liu sono al comando con 63 (-9) colpi nel JM Eagle LA Championship, evento del LPGA Tour iniziato sul percorso de El Caballero Country Club (par 72), a Los Angeles in California, dove Benedetta Moresco, unica italiana in gara, è 81ª con 71 (-1) e deve cambiare passo nel secondo round per evitare il taglio.

La coppia di testa precede la svedese Frida Kinhult, terza con 64 (-8), e sono al quarto posto con 65 (-7) le coreane In Gee Chun, Jenny Shin e Jeongeun Lee6 (in numero nel cognome è dovuto a casi di omonimia), la cinese Miranda Wang e la svedese Madelene Sagstrom, a segno nel precedente T-Mobile Match Play. Al 15° con 67 (-5) Nelly Korda, numero 1 mondiale, e solo al 44° con 69 (-3) l’australiana Hannah Green, vincitrice delle ultime due edizioni della gara. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.

LA VIGILIA - Benedetta Moresco, alla quarta gara stagionale, prende parte alla settima edizione del JM Eagle LA Championship (17-20 aprile) sul percorso de El Caballero Country Club, a Los Angeles in California.

Nell’ottavo evento del LPGA Tour 2025 difende il titolo l’australiana Hannah Green, che si è imposta per due anni consecutivi. La 28enne di Perth, numero 5 della classifica mondiale, ha un buon palmarès che comprende sei vittorie sul circuito, con un Major, tre sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e quattro sull’ALPG di casa.

E’ tra le favorite in un contesto dove figurano altre sei tra le prime dieci giocatrici del Rolex Ranking a iniziare da Nelly Korda, numero 1, due top ten in quattro partecipazioni, ma non ancora ai suoi livelli. Sembrano in migliore condizione Atthaya (Jeeno) Thitikul (n. 2), a segno nel Ladies European Tour (PIF Saudi Ladies International), e Angel Yin (n. 8), che ha fatto suo l’Honda Thailand, ma possono dire la loro anche Lilia Vu (n. 4), la giapponese Ayaka Furue (n. 7) e la coreana Haeran Ryu (n. 10). Da seguire anche altre quattro vincitrici nell’anno, Yealimi Noh, la coreana Hyo Joo Kim, la giapponese Rio Takeda e la svedese Madelene Sagstrom - sul gradino più alto del podio nel T-Mobile Match Play - così come tre past winner della gara, la nipponica Nasa Hataoka (2022), la canadese Brooke M. Henderson (2021) e l’australiana Minjee Lee (2019).

Benedetta Moresco, 23enne vicentina cresciuta golfisticamente nel Golf Club Padova, cerca riscatto per il taglio subito nel Ford Championship, dopo aver concluso a metà classifica i primi due eventi a cui ha partecipato. Il montepremi è di 3.750.000 dollari.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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