Edoardo Molinari ha offerto un’altra buona prestazione sull’ECCO Tour, classificandosi quarto con 199 (64 64 71, -12) colpi nell’Infinitum Championship, disputato all’Infinitum Golf (Lakes Course, par 71, Hills/Ruins Course, par 69) di Vila-seca, nei pressi di Tarragona, in Spagna, dove i giocatori nei primi due giri si sono alternati sui due tracciati per poi concludere su Lakes Course.
Ha vinto lo svedese Tobias Edén con 194 (63 65 66, -17), che ha terminato la gara alla pari con il danese Jeppe Kristian Andersen (194 - 62 66 66) e poi lo ha superato alla prima buca di playoff.
Gli svedesi hanno dominato con altre tre presenze tra i primi sette in graduatoria. Ha concluso al terzo posto con 196 (-15), Oliver Gillberg, quindi al quarto Adam Vallin e Tobias Jonsson, che hanno affiancato Molinari e lo spagnolo David Borda.
Il torinese, al rientro dopo l’infortunio alla mano, era in vetta dopo due round insieme ai protagonisti dello spareggio, poi nel terzo turno è stato in corsa per il titolo fino a quattro buche dalla fine, dove era arrivato segnando due birdie, ma ha perso terreno con due bogey (71, par), E’ comunque stato un ritorno in campo molto positivo avallato dalla seconda piazza occupata, insieme allo svedese Albin Tiden, nel primo torneo dei due a cui ha preso parte, l’Infinitum Spanish Masters, dopo un playoff a tre appannaggio del danese Oliver Hundeboll Jorgensen alla terza buca supplementare.
Nel Central Florida Championship, evento inaugurale dell’Epson Tour 2025, primo successo da proette della statunitense Riley Smyth, che ha concluso la gara con 201 (68 67 66, -15) colpi alla pari con la più quotata finlandese Matilde Castren (201 - 67 67 67) e poi l’ha superata con un par alla terza buca di spareggio, dopo che entrambe avevano concluso le prime due con un birdie.
Sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida, in gara anche Angelica Moresco, 42ª con 214 (74 69 71, -2), e Roberta Liti, 50ª con 215 (71 70 74, -1).
Riley Smith, 25enne di Cary (North Carolina), quarta dopo due giri a un colpo dal trio di testa composto dalla stessa Castren, dalla francese Agathe Laisne e dalla taiwanese Juliana Hung, ha realizzato un 66 (-6) con cui ha recuperato lo svantaggio sulla finlandese (67, -5) guadagnandosi il playoff vincente.
Alle spalle della coppia, la Laisne, che si era imposta nel 2023, e la Hung, raggiunte dall’israeliana Latitia Beck, tutte terze con 205 (-11). In sesta posizione con 206 (-10) la messicana Isabella Fierro e in settima con 207 (-9) Kaitlyn Papp Budde e Hailee Cooper. Solo 53ª con 216 (par) la colombiana Valey Plata, che difendeva il titolo. Alla vincitrice è andato un assegno di 37.500 euro su un montepremi di 250.000 euro.
SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta al Central Florida Championship dove si sono portate con 136 (-10) colpi la finlandese Matilda Castren (67 67), la francese Agathe Laisne (68 66) e la taiwanese Juliana Hung (69 65). Sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida, nel primo evento stagionale dell’Epson Tour, sono a metà classifica Robera Liti, 29ª con 141 (71 70, -3), e Angelica Moresco, 40 ª con 143 (74 69, -1).
Nella volata per il successo competeranno anche Riley Smyth e la messicana Isabella Fierro, quarte con 135 (-9), Kaitlyn Papp Budde, Hailee Cooper, Anne Chen, l’israeliana Laetitia Beck e la dilettante cinese Jiyue Wu, seste con 136 (-8). Roberta Liti ha guadagnato tre posizioni con un 70 (-2, cinque birdie, tre bogey) e Angelica Moresco 37 con un parziale di 69 (-3, sei birdie, un bogey, un doppio bogey). Il montepremi è di 250.000 dollari dei quali 37.500 andranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Roberta Liti è al 31° posto con 71 (-1, quattro birdie, tre bogey) colpi e Angelica Moresco al 67° con 74 (+2, quattro birdie, quattro bogey, un doppio bogey) dopo il primo giro del Central Florida Championship, evento inaugurale dei venti in calendario nell’Epson Tour 2025, il secondo circuito femminile statunitense.
Sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), nella città di Winter Haven in Florida, la leader è Savannah Carlson con 65 (-7, otto birdie, un bogey) davanti all’israeliana Laetitia Beck con 66 (-6). Al terzo posto con 67 (-5) Anne Chen, Gina Kim, la finlandese Matilda Castren, l’irlandese Sara Byrne e la taiwanese Heather Lin. Il montepremi è di 250.000 dollari dei quali 37.500 andranno alla vincitrice.
LA VIGILIA - L’Epson Tour 2025 inizia dalla Florida con il Central Florida Championship, il primo dei venti tornei in calendario che si concluderanno a ottobre. Si gioca dal 28 febbraio al 2 marzo sul percorso del Country Club of Winter Haven, nella città di Winter Haven, dove saranno sul tee di partenza Roberta Liti e Angelica Moresco.
Difende il suo unico titolo sul circuito Valery Plata, 23enne colombiana nata ad Hialeah in Florida, che sarà in gara insieme ad altre due past winner, la francese Agathe Laisne (2023) e la malese Kelly Tan (2019). Nel field anche le statunitensi Daniela Iacobelli, Amanda Doherty, Kathleen Scavo, Cydney Clanton, Laura Wearn, Jillian Hollis, le taiwanesi Heather Lin e Juliana Hung, la cinese Michelle Zhang e le messicane Maria Fassi e Isabella Fierro. Tra le rookie due promesse, la spagnola Carla Tejedo Mulet, e l’irlandese Sara Byrne.
Da seguire alcune giocatrici che frequentano il circuito maggiore quali la finlandese Matilde Castren, la portoricana Maria Torres, l’israeliana Laetitia Beck e l’australiana Su Oh. Il montepremi è di 250.000 dollari dei quali 37.500 andranno alla vincitrice.
Edoardo Molinari, rientrato dopo l’infortunio alla mano, ha sfiorato l’impresa nell’Infinitum Spanish Masters, torneo dell’ECCO Tour che si è svolto all’Infinitum Golf (par 71) di Vila-seca, nei pressi di Tarragona, in Spagna.
L’azzurro si è classificato al secondo posto con 198 (69 66 63, -13) colpi, alla pari con lo svedese Albin Tiden (62 68 68), superati entrambi alla terza buca di playoff dal danese Oliver Hundeboll Jorgensen (198 - 62 70 66) con il quale avevano terminato alla pari le 54 buche. Da rilevare che Molinari, confermato vice capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (26-28 settembre, Farmingdale, USA), ha effettuato un gran giro finale in 63 (-8, nove birdie, un bogey), miglior parziale del turno.
Al quarto posto con 200 (-11) altri due svedesi, Sebastian Petersen e Oliver Jacobsson e al sesto con 201 (-10) lo spagnolo Pep Angles.
Molinari ora prenderà parte sullo stesso percorso a un altro evento dell’Ecco Tour, l’Infinitum Championship (27 febbraio-1 marzo), sempre sulla distanza di 54 buche.
Vittoria a sorpresa di Joe Highsmith nel Cognizant Classic, torneo del PGA Tour disputato sul The Champion Course (par 71) del PGA National Resort, a Palm Beach Gardens in Florida. Ha concluso la gara con 265 (65 72 64 64, -19) colpi superando Jacob Bridgeman e J.J. Spaun, secondi con 267 (-17). Al quarto posto con 268 (-16) Max McGreevy e Ben Griffin, al sesto con 269 (-15), Russell Henley, Michael Kim e Jake Knapp, leader nei primi tre round, e al nono con 270 (-9) Jordan Spieth e il sudafricano Erik van Rooyen, unico “straniero” in top ten..
Due gli azzurri in gara: Francesco Molinari, 65° con 283 (70 67 73 73, -1), e Matteo Manassero, 94° con 139 (68 71, -3), uscito al taglio. Stessa sorte per Austin Eckroat, 111° con 141 (-1), che difendeva il titolo.
Highsmith, nativo di Lakewood (Washington), laureato alla Pepperdine University, professionista dal 2022, ha conseguito il primo successo sul circuito all’età di 24 anni, 10 mesi e undici giorni, realizzando due 64 (-7) consecutivi a chiudere, l’ultimo con sette birdie, senza bogey. E’ stato il primo giocatore ad essersi imposto dopo aver superato il taglio con l’ultimo punteggio utile (-5) dal 2016 (Brandt Snedeker, Farmers Insurance Open), sesto a riuscirci dal 2003. Ha stabilito il suo punteggio personale più basso sulle 72 buche e del Cognizant Classic da quando si gioca al Champion Course, a un colpo dal record dell’evento (264, Justin Leonard, 2003).
Per la prodezza è salito dal 170° posto al 59° nel World Ranking, al decimo nella graduatoria FedEx Cup e, oltre all’esenzione, ha ricevuto un assegno di 1.656.000 dollari su un montepremi di 9.200.000 dollari. Inoltre potrà partecipare a due Major, il Masters e il PGA Championship, al Sentry nel 2026 e ai cinque eventi Signature rimanenti.
TERZO GIRO - Jake Knapp, in vetta nei primi tre giri, inizierà da leader anche il quarto con 197 (59 70 68, -197) e un colpo di vantaggio su Michael Kim, secondo con 199 (-15). Nel Cognizant Classic, torneo del PGA Tour che si conclude sul The Champion Course (par 71) del PGA National Resort, a Palm Beach Gardens in Florida, saranno in corsa per il titolo almeno altri undici concorrenti con maggiori possibilità per Ben Griffin, Russell Henley e Doug Ghim, quarti con 199 (-14), e per Taylor Montgomery e Rickie Fowler, sesti con 200 (-13).
Chance minori per Max McGreevy, Joe Highsmith, J.J. Spaun, Daniel Berger, l’austriaco Sepp Straka e il francese Matthie Pavon, ottavi con 201 (-12). Ha perso posizioni Francesco Molinari, da 48° a 66° con 210 (70 67 73, -3) ed è uscito al taglio Matteo Manassero, 94° con 139 (68 71, -3). Il montepremi è di 9.200.000 dollari dei quali 1.656.000 gratificheranno il vincitore.
SECONDO GIRO - Jake Knapp è rimasto al comando con 129 (59 70, -1) colpi dopo il secondo round del Cognizant Classic, torneo del PGA Tour che si sta disputando sul The Champion Course (par 71) del PGA National Resort, a Palm Beach Gardens in Florida, dove Francesco Molinari è 48° con 137 (70 67, -5), mentre Matteo Manassero, 94° con 139 (68 71, -3), è uscito al taglio.
Knapp, che giro d’apertura è divenuto il 15° giocatore ad aver realizzato un 59 (-12) sul circuito, precede di un colpo il francese Matthieu Pavon, secondo con 130 (-12), e primo transalpino ad aver fatto centro nel tour statunitense, e di due Doug Ghim, Michael Kim, Daniel Berger e lo svedese Jesper Svensson, terzi con 131 (-11). In settima posizione con 132 (-10) Taylor Montgomery, Zach Johnson e Rickie Fowler. Fuori gioco Austin Eckroat, 111° con 141 (-1), che difendeva il titolo. Francesco Molinari ha realizza un 67 (-4, cinque birdie, un bogey), che gli ha permesso di risalire dalla 97ª piazza. Molinari è scivolato dalla 48ª con un 71 (par, tre birdie, tre bogey). Il montepremi è di 9.200.000 dollari dei quali 1.656.000 gratificheranno il vincitore.
PRIMO GIRO - Straordinaria prestazione di Jake Knapp che nel primo giro del Cognizant Classic ha realizzato un 59 (-12, dodici birdie). Il 30enne di Costa Mesa (California) è il 15° giocatore a scendere sotto il 60, ma il record è il 58 di Jim Furik, autore anche di un 59.
Sul percorso del PGA National Resort (The Champion Course, par 71)) di Palm Beach Gardens hanno concluso al 48° posto Matteo Manassero con 68 (-3) e al 97° con 70 (-1) Francesco Molinari.
Knapp, vincitore del Mexico Open (2024), ha ottenuto lo score al 116° round sul circuito e alla 35ª gara che sta giocando. e ha segnato il punteggio più basso del campo, superando il 61 dell’australiano Matt Jones (2021) e di Brian Harman (2012). Il precedente 59 era stato firmato 238 giorni addietro da Hayden Springer (John Deere Classic, 2024).
Knapp ha un vantaggio di quattro colpi su Daniel Berger, Russell Henley e sul finlandese Sami Valimaki, secondi con 63 (-8), e cinque su Sam Ryder, Rickie Fowler, Davis Riley, Keith Mitchell, J.J. Spaun e lo svedese Jesper Svensson, quinti con 64 (-7).
Manassero ha messo insieme sei birdie e tre bogey e Molinari tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 9.200.000 dollari dei quali 1.656.000 gratificheranno il vincitore. L’evento mette in palio anche l’ultimo posto disponibile nel field del The Players Championship (13-16 marzo, TPC Sawgrass, Ponte Vedra Beach, Florida).
LA VIGILIA - Seconda gara consecutiva per Francesco Molinari e Matteo Manassero sul PGA Tour, che si sposta dal Messico in Florida per il Cognizant Classic in programma dal 27 febbraio al 2 marzo al PGA National Resort (The Champion Course) di Palm Beach Gardens. Difende il titolo Austin Eckroat, 26enne di Edmond (Oklahoma), due successi entrambi nel 2024 (suo anche il World Wide Technology Championship), ma in un momento di difficoltà con quattro uscite al taglio, a fronte di due piazzamenti in top 15, nelle sei presenze in stagione.
Big ancora a riposo e solo cinque concorrenti al via tra i primi 30 del World Ranking: Billy Horschel (n. 20), l’irlandese Shane Lowry (n. 18) e tre past winner, Russell Henley (n. 17, 2014), l’austriaco Sepp Straka (n. 19, 2022) e il coreano Sungjae Im (n. 22, 2020). Nel field anche Jordan Spieth, Brian Campbell, vincitore del precedente Mexico Open, Isaiah Salinda e Ben Griffin, rispettivamente terzo e quarto, e Joel Dahmen, sesto, Brian Harman, il colombiano Nico Echevarria, l’australiano Min Woo Lee, il danese Nicolai Hojgaard e il francese Matthieu Pavon.
Tra i giocatori del DP World Tour ve ne saranno otto dei primi dieci classificati nella Race To Dubai 2024, non altrimenti esenti, che hanno ottenuto la ‘carta’: insieme a Manassero, in campo il sudafricano Thriston Lawrence, i danesi Niklas Norgaard e Thorbjorn Olesen, l’inglese Paul Waring, lo svedese Jesper Svensson, il francese Antoine Rozner e il giapponese Rikuya Hoshino. Il montepremi è di 9.200.000 dollari dei quali 1.656.000 gratificheranno il vincitore. L’evento mette in palio anche l’ultimo posto disponibile nel field del The Players Championship (13-16 marzo, TPC Sawgrass, Ponte Vedra Beach, Florida).
I due azzurri sono entrambi alla quarta gara stagionale. Francesco Molinari, dopo le prime due in cui non ha superato il taglio, ha dato segni di ripresa in Messico dove ha disputato due buoni giri per poi accusare un calo, ma interrompendo la serie negativa. Matteo Manassero è andato sempre a premio con miglior risultato il 25° posto nel Farmers Insurance Open.
Il torneo, giunto alla 53ª edizione, è nato nel 1972 con il nome di Inverrary Classic che è stato poi abbinato a vari sponsor fino alla Honda nel 1982. Dal 1984 è divenuto Honda Classic e quest’anno ha assunto la denominazione attuale. Oltre a Eckroat, Im, Henley e a Straka, saliranno sul tee di partenza altri sei past winner: gli americani Chris Kirk (2023), Keith Mitchell (2019), Rickie Fowler (2017) e Matt Kuchar (2002), il colombiano Camilo Villegas (2010) e l’inglese Luke Donald (2006), capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (26-28 settembre, Farmingdale, USA).
Solo quattro i plurivincitori, tutti con due successi: Jack Nicklaus (unica doppietta consecutiva 1977, 1978), Johnny Miller, Mark Calcavecchia e l’irlandese Padraig Harrington.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Cognizant Classic sarà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 27 febbraio e venerdì 28, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 1 marzo e domenica 2, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Andrea Pavan ha offerto una buona performance classificandosi settimo con 205 (-11) colpi nel 114° Investec South African Open Championship, evento organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour sul percorso del Durban Country Club (par 72), a Durban in Sudafrica. A causa del maltempo non si è potuto disputare il quarto round ed è stata resa valida la graduatoria al termine del terzo dove erano al comando con 202 (-14) il sudafricano Dylan Naidoo (70 61 71) e l’inglese Laurie Canter (69 65 68). E’ stato effettuato uno spareggio appannaggio di Naidoo con un birdie alla prima buca supplementare.
E’ rimasto fuori dal playoff per un colpo l’altro inglese Marco Penge, terzo con 203 (-13), e hanno occupato la quarta posizione con 204 (-12) tre giocatori di casa, Darren Fichardt, Branden Grace, membro della LIV Golf e a segno nel 2020, e il dilettante Christiaan Maas. In settima, insieme a Pavan, l’inglese Dale Whitnell, protagonista nella seconda giornata quando ha realizzato due “hole in one” (buca 2, metri 165, par 3, ferro 7 e buca 12, par 3, metri 136). Non ha brillato il sudafricano Dean Burmester, altro atleta della Superlega Araba, campione uscente, solo 37° con 211 (-5).
Dylan Naidoo, 27enne di Johannesburg, un successo sul Sunshine Tour (SunBet Challenge - Sun Sibaya, 2022) e in stagione un secondo posto nel Mauritius Open, ha firmato il primo titolo sul DP World Tour che gli vale anche per il circuito sudafricano. Ha preso il comando nel giro finale, risalendo dalla seconda posizione con un 71 (-1, due birdie, un bogey), ma è stato raggiunto da Canter che ha rimontato nove posizioni con un 68 (-4) un po’ articolato (un eagle, sei birdie, due bogey, un doppio bogey) e che, però, non ha potuto evitare di cedere nel playoff. Per l’exploit, il 18° dei sudafricani negli anni 2000 su 26 edizioni, con gli ultimi sette di fila, Naidoo ha ricevuto un assegno di 245.489 euro su un montepremi di circa 1.445.000 euro (1.500.000 dollari la cifra ufficiale).
Andrea Pavan (67 66 72), 35enne romano, 255 presenze sul circuito con due vittorie (insieme a cinque titoli sull’HotelPlanner Tour, ex Challenge Tour) è alla prima top ten in una annata al momento positiva. Ha chiuso il torneo con un 72 (par, tre birdie, tre bogey). Sono usciti al taglio, entrambi 81.i con 142 (-2), Francesco Laporta (76 66) e Gregorio De Leo (68 74).
TERZO GIRO - Andrea Pavan è sceso dal sesto al settimo posto con 205 (67 66 72, -11), ma è rimasto in alta classifica e nel giro finale dell’Investec South African Open Championship potrà competere per il titolo. Sul percorso del Durban Country Club (par 71), a Durban in Sudafrica, infatti ha un distacco recuperabile di tre colpi dai due leader con 202 (-14), il sudafricano Dylan Naidoo (71 61 71) e l’inglese Laurie Canter (69 65 68), quest’ultimo con esperienza sulla LIV Golf.
Hanno chance, naturalmente, anche l’altro inglese Marco Penge, terzo con 203 (-13), e tre giocatori di casa, Darren Fichardt, Branden Grace e il dilettante Christiaan Maas, quarti con 204 (-12), così come nutre speranze l’inglese Dale Whitnell, che affianca Pavan e che nel secondo round ha realizzato ben due “hole in one”.
Sono usciti al taglio, entrambi 81.i con 142 (-2), Francesco Laporta (76 66) e Gregorio De Leo (68 74). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Anche il secondo giro dell’Investec South African Open Championship, organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour, è stato sospeso per oscurità dopo i ritardi causati dal maltempo nel primo. Nella classifica provvisoria si è portato al comando con 130 (66 64, -14) colpi il sudafricano Shaun Norris, vincitore a dicembre dell’Alfred Dunhill Championship, che ha un colpo di vantaggio sul connazionale Dylan Naidoo, secondo con 131 (-13).
Sul percorso del Durban Country Club (par 71), a Durban in Sudafrica, bella prova di Andrea Pavan, salito in terza posizione con 133 (67 66, -11), che si trova alla pari con altri due giocatori di casa, Branden Grace, membro della LIV Golf, e Darren Fichardt e con l’inglese Sam Bairstow, fermato all’ottava buca con lo stesso “meno 11”.
Gregorio De Leo è al 36° posto con “meno 5” dopo 11 buche e Francesco Laporta al 120° con “+3” dopo sette. Molto difficilmente potrà evitare il taglio che, al momento, è fissato sul “meno 4”.
Giornata particolare per l’inglese Dale Whitnell, nono con 135 (-9), autore di due “hole in one”, cosa che sul circuito non accadeva dal 2013 ad opera dell’australiano Andrew Dodt nel Nordea Masters. Le ha realizzate alla buca 2 (metri 165, par 3, ferro 7) e alla 12 (par 3, metri 136). “Un giro bizzarro in cui è successo di tutto oggi. Un air shot, due bogey, un doppio bogey, due ‘buche in uno’ e un eagle e sono uscito nove sotto il par, quindi non posso lamentarmi". Così Whitnell, 36enne di Colchester alla 154ª partenza, un titolo sul DP World Tour (dove non aveva mai realizzato ace) e uno sull’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Primo giro sospeso, prima per i ritardi del maltempo e poi per l’oscurità, nell’Investec South African Open Championship, organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour sul percorso del Durban Country Club (par 71), a Durban in Sudafrica.
Nella classifica provvisoria sono al comando con 65 (-7) colpi lo svedese Fredrik From e l’inglese Sam Bairstow, ma è con loro il sudafricano Darren Fichardt, fermato con lo stesso “meno 7” alla buca 14, che ha la possibilità di rimanere leader solitario. Al quarto posto con 66 (-6) l’inglese Todd Clements, il cinese Haotong Li, il sudafricano Jayden Schaper, l’indiano Shubhankar Sharma e lo scozzese Richie Ramsay, a segno in questo torneo nel 2009.
Buon avvio di Gregorio De Leo, 14° con 68 (-4), ha possibilità di migliorarsi Andrea Pavan, 28° con “meno 3” e cinque buche da giocare, e in difficolàà Francesco Laporta. 140° con 76 (+4). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Il DP World Tour ritorna in Sudafrica, dopo le due tappe di dicembre, dove è in programma una delle gare più longeve e prestigiose nel panorama internazionale, giunto alla 114ª edizione, l’Investec South African Open Championship, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour.
Sul percorso del Durban Country Club, a Durban (27 febbraio - 2 marzo), saranno al via tre azzurri: Gregorio De Leo, quinto la scorsa settimana nel Magical Kenya Open, Francesco Laporta e Andrea Pavan. E’ il dodicesimo evento stagionale e settimo del ciclo di otto denominati “International Swing” che daranno al vincitore di una speciale classifica a punti un premio di 200.000 dollari e alcune agevolazioni. Al momento è in vetta l’inglese Laurie Canter.
Difende il titolo Dean Burmester, 35enne di Mutare, nello Zimbabwe, ma sudafricano a tutti gli effetti, che ne vanta quattro sul DP World Tour, otto sul circuito di casa al netto di quelli in combinata, e uno sulla LIV Golf di cui è membro. Nel 2024 tre azzurri terminarono alle sue spalle in top ten: Renato Paratore 2°, Matteo Manassero 5° e Francesco Laporta 10°.
Burmester non è voluto mancare all’appuntamento nel torneo che tutti i giocatori di casa vorrebbero avere nel proprio palmarès (negli anni 2000 si sono imposti 17 volte, comprese le ultime 6, su 25), così come Branden Grace, a segno nel 2020, altro atleta che milita nella Superlega araba. In un field di qualità, che promette agonismo e spettacolo, possono dare un significativo contributo otto dei dieci vincitori stagionali: i sudafricani Jacques Kruyswijk, suo il successo in Kenya, e Shaun Norris, gli inglesi John Parry, secondo a Nairobi, e il citato Canter, con esperienza sulla LIV Golf, lo spagnolo Alejandro Del Rey, gli statunitensi Johannes Veerman e Ryggs Johnston e il cinese Haotong Li. E hanno chance anche alcuni degli altri sette past winner presenti, in particolare i sudafricani Daniel Van Tonder e Brandon Stone, gli inglesi Chris Paisley e Andy Sullivan e lo scozzese Richie Ramsay. Meno possibilità per gli altri sudafricani Richard Sterne ed Hennie Otto (due allori nell’Open d’Italia, 2008, 2014).
Da ricordare tra i favoriti anche gli altri sudafricani Charl Schwartzel, pure lui nella Superlega, Wilco Nienaber, JJ Senekal e Deon Germishuys, terzo in Kenya, gli spagnoli Adrian Otaegui e Jorge Campillo e l’inglese Dale Whitnell. Motivazione in più per tutti i tre posti a disposizione nel field di un Major, il The Open (Royal Portrush GC, Portrush, Irlanda del Nord, 17-20 luglio), per i primi non altrimenti esenti.
Tra gli azzurri proverà a dare seguito al suo buon momento Gregorio De Leo, approdato sul DP World Tour con la ‘carta’ conquistata alla Qualifying School di novembre (13°). Stesso discorso per Laporta, in buona classifica nelle ultime due uscite e con un bel sesto posto precedente (Nedbank Golf Challenge), mentre Pavan, abbastanza regolare con quattro top 25, deve riscattare l’inattesa uscita al taglio in Kenya. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
La storia - Il torneo nato nel 1903, non ha mai abbandonato il nome originario di South African Open, ma dal 1973 gli è stato abbinato quello di uno sponsor. Dal 1997 è entrato nel calendario del circuito europeo. A testimonianza di quanto conti per i sudafricani basta guardare l’albo d’oro dove un grande campione con Gary Player vi ha posto la firma per ben 13 volte (tra il 1956 e il 1981), record probabilmente destinato a rimanere un unicum. Ma nella lista dei plurivincitori seguono altri grandi quali Bobby Locke con nove vittorie (dal 1935 al 1955), Sid Brews con otto (dal 1925 al 1952) ed Ernie Els con cinque (dal 1992 al 2010), affiancato dallo scozzese George Fotheringham (dal 1908 al 1914).
La gara su Sky e in streaming su NOW - L’Investec South African Open Championship sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 27 febbraio e venerdì 28, dalle ore 12 alle ore 17; sabato 1 marzo, dalle ore 11,30 alle ore 16; domenica 2 marzo, dalle ore 10,30 alle ore 15,30. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Claudio Viganò e di Fabrizio Redaelli.
Prima vittoria di Francesca Fiorellini, che difende i colori dell’UCLA, nelle gare di College USA. L’azzurra ha esercitato un autentico dominio nel Bruin Wave Invitational, che ha concluso con 207 (69 68 70, -9) colpi, unica giocatrice capace di scendere sotto par, lasciando a ben dieci lunghezze la statunitense Tiffany Le, seconda con 217 (+1), e a undici la cinese Angela Liu, terza con 218 (+2), entrambe sue compagne di università.
Sul percorso del Valencia CC (par 72), nella città californiana da cui il circolo prende nome, doppio successo per la romana perché l’UCLA (University of California Los Angeles) ha vinto con largo margine la competizione a squadre (870, +6) davanti a Baylor University (892, +28) e a Pepperdine University (895, +31).
Hanno preso parte alla gara anche Carolina Melgrati (Arizona) e Rebecca Galasso (New Mexico), 27.e con 229 (+13), Lorena Rossettin (Rutgers), 45ª con 235 (+19), e Lucrezia Rossettin (Rutgers), 69ª con 249 (+33).
Francesca Fiorellini, ha aggiunto così un’altra perla alla sua collana di successi, tra i quali quelli nel 2023 con il Team Europe nella Junior Ryder Cup italiana e nella Junior Solheim Cup, dove è stata grande protagonista. Dal 2 al 5 aprile parteciperà all’Augusta National Women’s Amateur, insieme alla stessa Melgrati e a Caterina Don. L’evento è chiamato anche Masters femminile perché le concorrenti disputeranno il round finale sul percorso dell’Augusta National, sede del Masters Tournament, il primo Major stagionale maschile.
La spagnola Nagore Martinez Salcedo ha vinto, superando in finale per 1 up l’irlandese Olivia Costello, lo Spanish International Ladies Amateur Championship/Copa de S.M. La Reina disputato sul percorso del Real Club de Golf El Prat (par 72), a Terrassa in Spagna. In semifinale la vincitrice ha messo fuori gioco la connazionale Liz Siyu Hao Zhang. (1 up) e la Costello ha sconfitto per 4&3 la francese Sara Brentcheneff.
Delle cinque italiane entrate tra le 64 concorrenti ammesse ai match play, dopo aver superato la qualificazione su 36 buche medal, Natalia Aparicio si è fermata negli ottavi di finale superata per 3&2 dalla francese Louise Uma Landgraf, dopo aver avuto ragione per 1 up della spagnola Angela Revuelta Goicoechea e aver travolto la francese Laura Nepper (5&4). Sono uscite nel secondo turno Paris Appendino (4&2 sulla gallese Luca Thompson e 3&1 da Louise Uma Landgraf), Ginevra Coppa (5&4 sulla transalpina Giselle Zhao e 6&5 dalla danese Benedicte Brent-Buchholz) e Guia Vittoria Acutis (5&4 sulla russa Alisa Molokanova e 6&5 dall’olandese Rosanne Boere). Un turno per Alice Alexandra Negroni (2&1 da Benedicte Brent-Buchholz).
Nella qualificazione si è imposta la Landgraf (141 - 74 68, -3), che ha preceduto Liz Siyu Hao Zhang (142, -2) e la svedese Ebba Lundqvist (143, -1). Al 19° posto Acutis con 149 (72 77, +5), al 28° Appendino con 151 (76 75, +7), al 42° Coppa con 153 (74 79, +9), al 46° Aparicio con 154 (76 78, +10), al 51° Negroni con 155 (77 78, +11). Out al taglio: Matilde Zocchi e Gemma Simeoni 79.e con 160 (+16) e Matilde Partele 90ª con 163 (+19). Le azzurre sono state assistite dall’allenatore Luigi Zappa e dell’accompagnatrice Emanuela Baj.
Nell’evento, nato nel 1911 e giunto alla 107ª edizione, sono stati quattro i successi italiani a opera di Isa Goldschmid (1952), Rosanna Bergamo (1956), Isabella Calogero (1989) e di Caterina Quintarelli (1991). Si sono classificate seconde Vanda Rosa (1954), Marina Buscaini (1985), Silvia Cavalleri (1992) e Alessia Nobilio (2017, 2019).
LA VIGILIA - Guia Vittoria Acutis, Natalia Aparicio, Paris Appendino, Ginevra Coppa, Matilde Partele e Gemma Simeoni compongono il sestetto ufficiale azzurro che prende parte allo Spanish International Ladies Amateur Championship/Copa de S.M. La Reina in programma dal 25 febbraio al 2 marzo sul percorso del Real Club de Golf El Prat, a Terrassa, nei pressi di Barcellona, in Spagna. Le azzurre sono assistite dall’allenatore Luigi Zappa e dell’accompagnatrice Emanuela Baj.
Il torneo, con 108 concorrenti, si svolge in due fasi, con qualificazione su 36 buche medal e con incontri match play tra le prime 64 classificate, tutti su 18 buche, finale compresa.
Le giocatrici spagnole, in numero preponderante (25), proveranno a bissare il successo dello scorso anno di Andrea Revuelta Goicoechea, assente nell’occasione, e si affidano tra le altre a Martina Navarro Navarro, Nagore Martinez Salcedo, Adriana Garcia Terol e ad Angela Revuelta Goicoechea in un contesto che, però, comprende numerose atlete in grado, comprese le azzurre, di proporsi quali protagoniste. Ricordiamo la tedesca Antonia Steiner, l’inglese Sadie Adams, le francesi Sara Brentcheneff, seconda lo scorso anno, Louise Uma Landgraf e Alice Kong, la svedese Havanna Torstensson e la svizzera Yana Beeli. In gara anche Alice Alexandra Negroni e Matilde Zocchi.
Nell’evento, nato nel 1911 e giunto alla 107ª edizione, sono stati quattro i successi italiani a opera di Isa Goldschmid (1952), Rosanna Bergamo (1956), Isabella Calogero (1989) e di Caterina Quintarelli (1991). Si sono classificate seconde Vanda Rosa (1954), Marina Buscaini (1985), Silvia Cavalleri (1992) e Alessia Nobilio (2017, 2019).
Filippo Ponzano si è classificato al secondo posto nella 110ª edizione dello Spanish International Amateur Championship/Copa S.M. El Rey, che si è svolta sul percorso del Real Guadalhorce Club de Golf, (par 72) nei pressi dell’aeroporto di Malaga, in Spagna. L’azzurro, autore di un’ottima prestazione, è stato superato in finale dal francese Hugo Le Goff per 5&3. In semifinale il vincitore ha sconfitto l’irlandese Luke O’Neill (5&4) e il torinese ha eliminato lo spagnolo Raul Gomez Montalva (4&2). Nell’atto conclusivo Le Goff è partito molto forte passando 4 up alla buca 10, poi Ponzano ha provato a reagire accorciando il distacco, ma a quel punto il transalpino a messo a segno la palla da 120 metri con un wedge e ha chiuso il conto.
Ponzano, 21enne torinese, tesserato il Circolo Golf Torino, tra i cui successi figurano il Campionato Internazionale d’Italia (2022) e il Campionato Ragazzi/Trofeo Andrea Brotto (2021), ha avuto accesso ai match play con il 28° posto nella qualificazione su 36 buche medal e poi è giunto all’atto conclusivo mettendo fuori gioco, dopo toniche e autoritarie prove, nell’ordine lo spagnolo Marcel Fonseca Aguilar (1 up), il francese Aaron Van Hauwe (3&2), il danese Magnus Becker Frederiksen (19ª), il gallese Archie Davies (3&2) e quindi Gomez Montalva.
Degli altri azzurri si è fermato ai quarti Sebastiano Moro, superato da Gomez Montalva (1 up), dopo aver estromesso lo svizzero Joshua Hess (19ª), nel derby azzurro Bruno Frontero (5&3) - che in precedenza aveva sconfitto l’iberico Esteban Vazquez Martin (1 up) - e negli ottavi l’iberico Daniel Martinez Regal (1 up). Out nel turno inziale Michele Ferrero (1 up dall’elvetico Miles Wennestam).
La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta dal francese Aaron Van Hauwe (135 - 68 68, -9) davanti all’inglese Kris Kim (138, -6) e all’olandese Bjorn Driesse (139, -5). Gli azzurri hanno avuto accesso ai match play con questa classifica entro i primi 64 qualificati: Moro 15° con 144 (71 73, par), Ferrero 21° con 145 (74 71, +1), Ponzano, come detto, 28° con 146 (72 74, +2) e Frontero 48° con 149 (73 76, +5). Sono usciti al taglio: Giovanni Binaghi 66° con 151 (+7) e Giovanni Bernardi 108° con 158 (+14). La compagine italiana è stata assistita da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e da Alain Vergari, vice Commissario Tecnico.
Nell’albo d’oro figurano campioni come gli spagnoli José María Olazábal (1983, 1984), Sergio García (1998) e Gonzalo Fernández-Castaño (2003), vincitore di due Open d’Italia, il nordirlandese Darren Clark (1990) e l’inglese Danny Willett (2008). Per due volte è terminato al secondo posto Edoardo Molinari (2001, 2006).
LA VIGILIA - Sul percorso del Real Guadalhorce Club de Golf, nei pressi dell’aeroporto di Malaga, in Spagna si disputa dal 25 febbraio al 2 marzo la 110ª edizione dello Spanish International Amateur Championship/Copa S.M. El Rey. In un field di 120 concorrenti la squadra azzurra sarà composta da Giovanni Bernardi, Giovanni Binaghi, Michele Ferrero, Bruno Frontero, Sebastiano Moro e Filippo Ponzano, accompagnata da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e da Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.
Il torneo, nato nel 1911, si svolge con qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno) e match play tra i primi 64 qualificati. Lo scorso anno la gara si è volta con formula medal a causa del maltempo.
Proveranno a tornare al successo gli spagnoli (31 al via) che non si impongono dal 2020 (José Luis Ballester) e che punteranno, in particolare su Jorge Martin Sampedro, Pedro Martin Santander, Marcel Fonseca Aguilar, Alberto Dominguez Avila, Alvaro Pastor Roman e Yago Horno Mateo, campione in carica del McGregor Trophy. Impresa non facile, perché nel field vi sono tanti ottimi giocatori tra i quali ricordiamo i francesi Hugo Le Goff, Alexis Leray e Oscar Coilleau, l’ucraino Lev Grinberg, gli inglesi Ben Bolton e Daniel Hayes, il gallese Tomi Boven, lo svizzero Tom Mao e l’estone Richard Teder. Senza dimenticare gli azzurri tutti in grado di dire la loro, tra i quali Ferrero è giunto terzo nel 2024.
Nell’albo d’oro figurano campioni come gli spagnoli José María Olazábal (1983, 1984), Sergio García (1998) e Gonzalo Fernández-Castaño (2003), vincitore di due Open d’Italia, il nordirlandese Darren Clark (1990) e l’inglese Danny Willett (2008). Per due volte è terminato al secondo posto Edoardo Molinari (2001, 2006).
Le gare in TV della settimana e gli orari di trasmissione
LO ZURICH CLASSIC OF NEW ORLEANS SU DISCOVERY PLUS ED EUROSPORT 2 - Lo Zurich Classic of New Orleans andrà in onda su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 24 e venerdì 25 aprile, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 26 e domenica 27, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Per l’HAINAN CLASSIC del DP World Tour non sono previsti collegamenti televisivi
La crescita del movimento golfistico italiano, che avrà nell’eco-sostenibilità una delle sue parole chiave, e le linee guida del nuovo Consiglio Federale. In occasione della nona edizione di Myplant & Garden - la più importante Fiera B2B del Florovivaismo, del Garden e del Paesaggio presso Fiera Milano Rho - il Presidente della Federazione Italiana Golf, Cristiano Cerchiai ha illustrato i punti cardine dai quali intende partire per dare nuovo impulso allo sviluppo del golf in Italia.
Alla presenza dei Consiglieri FIG, Renato Cerioli, Franco Piras e Alberto Treves de Bonfili e del Segretario Generale FIG, Marta Maestroni, Cerchiai, dopo aver ringraziato l’Associazione Italiana Tecnici di Golf (AITG) rappresentata a Myplant & Garden da Federica Castellari, Mariano Merlano, Maurizio Novella e Alessio Chiusso, ha evidenziato la centralità delle figure professionali intorno alle quali ruota quotidianamente la vita dei Circoli italiani: Direttori, Segretari, Addetti di segreteria e Greenkeeper.
Come far crescere il golf in Italia - “Per la crescita del movimento golfistico italiano - ha commentato Cerchiai - c’è bisogno di unità e di un tavolo di confronto continuo e permanente tra la Federazione e tutti gli attori del movimento, in particolar modo i Circoli, di cui l’AITG è anche espressione, i Professionisti, i Tecnici, i Direttori, i Segretari e anche i Greenkeeper. Senza dimenticare le Istituzioni e tutti gli interlocutori e gli stakeholder necessari: ognuno, Federazione in testa, dovrà fare la propria parte. Con AITG metteremo in campo tutto il nostro impegno per il percorso di modifica normativa al Piano di Azione Nazionale (PAN), per l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari sui tappeti erbosi dei campi da golf”.
Ambiente e sostenibilità – Dopo aver sottolineato l’ottimo lavoro della sezione Tappeti Erbosi della Scuola Nazionale di Golf, Cerchiai ha messo in risalto anche la rilevanza delle altre due Sezioni della Scuola Nazionale: Segretari e Direttori e Professionisti. In tema di eco-sostenibilità, “le parole chiave sono in vigore già da tempo – ha spiegato Cerchiai - gestione del territorio improntato a criteri di sostenibilità ambientale e al rispetto dei criteri e delle precauzioni ambientali. Lavoreremo sia sul versante delle collaborazioni strategiche, sia in termini di protocolli per i Circoli, sia per migliorare e aggiornare il riconoscimento ambientale Impegnati nel Verde e incentivare i Circoli al conseguimento della Certificazione Geo”.
Una nuova strategia di comunicazione – “Ci vorrà un vero e proprio cambio di passo in tutta la nostra comunicazione - ha illustrato Cerchiai - che cambi anche la percezione del golf. Lavorando in primo luogo sulla comunicazione, uno dei tre punti fondamentali del programma elettorale, sarà possibile creare neofiti, far riavvicinare alla FIG gli ex-Tesserati, dando anche un valore tangibile alla tessera federale e studiando formule agevolate di tesseramento”.
Dialogo aperto e continuo con i Circoli – “La nostra Federazione sarà molto più vicina al territorio – ha dichiarato Cerchiai - avendo però molto bene in mente le differenti esigenze di un Circolo a <<vocazione naturale>> e di un Circolo a <<vocazione turistica>>. Questo sarà possibile attraverso anche la valorizzazione dei Comitati e dei Delegati regionali. Relativamente al turismo golfistico, è un punto specifico del nostro programma e ha un’importanza fondamentale, sia per i Circoli, sia per il <<Sistema turistico Italia>>. Restando in tema di legame fra golf e territorio, abbiamo già incontrato l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per sviluppare e dare attuazione al protocollo esistente ANCI-FIG. Per quanto concerne le esigenze dei Circoli, massimo impegno sarà quello di ridurre le disomogeneità di natura fiscale in termini di IMU, IVA e altro e ottenere un quadro normativo di favore che possa attrarre investitori disponibili a sostenere la crescita e lo sviluppo dei Circoli. In quest’ottica, nella prima seduta del Consiglio Federale abbiamo deciso che il 3 marzo 2025 verrà lanciato un servizio di assistenza e di supporto in materia legale, fiscale e impiantistica per tutti i Circoli denominato <<L’Esperto risponde>>.
Interazione costante con la PGAI, con tutti i Professionisti e con tutti i Tecnici Allenatori – “Come ho già detto più volte, - ha ribadito Cerchiai - il Professionista, è il primo interlocutore di un neofita ed è il “primo Ambasciatore del golf” dal punto di vista tecnico – ha un’importanza fondamentale”.
Cristiano Cerchiai, dopo essersi soffermato sull’attenzione che la FIG, nel nome dell’inclusività che caratterizza questo sport, continuerà a dare al settore paralimpico e a tutti i giocatori di golf con disabilità, ha ricordato anche lo scenario che guiderà l’azione della Federazione nella realizzazione del programma, quello della sostenibilità economica e finanziaria e il rispetto del piano di rientro, quindi delle tempistiche e degli impegni finanziari assunti.
Il Presidente Cerchiai, a nome anche dei Consiglieri Federali ha infine tenuto a ricordare l’opera di un grande Presidente come Franco Chimenti “dal quale riceviamo idealmente il testimone”. “Per me e la mia squadra una grandissima responsabilità, ma anche un grande onore. Cercheremo di essere all’altezza del compito che ci aspetta” ha concluso Cerchiai.
Al termine dell’intervento del Presidente Cerchiai, gli organizzatori di MyPlant & Garden nelle persone di Valeria Randazzo e Simona Bordin hanno ringraziato la Federazione per la propria presenza e hanno invitato a proseguire la proficua collaborazione anche negli anni futuri.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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