Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Giovanni Binaghi trionfa in USA

Giovanni Binaghi, dopo una grande rimonta finale, ha vinto con 205 (74 67 64, -11) colpi il prestigioso Junior Invitational, torneo giovanile disputato sul percorso statunitense del Savage Valley Golf Club (par 72), a Graniteville nel South Carolina, e al quale hanno preso parte 36 concorrenti selezionati tra i migliori elementi al mondo della categoria.

L’azzurro, 16enne milanese, con un giro finale in 64 (-8) colpi, frutto di otto birdie senza bogey e miglior round della giornata e in assoluto dell’evento, è risalito dal sesto posto (dopo aver iniziato la gara al 19°) e ha battuto il ceco Louis Klein, secondo con 207 (-9), e il neozelandese Joshua Bai, terzo con 208 (-8). In quarta posizione con 209 (-7) il messicano Gerardo Gomez, in quinta con 211 (-5) lo statunitense Kihei Akina e in sesta con 212 (-4) il giapponese Taishi Moto e altri tre americani, Miles Russell, Jackson Byrd e Bowen Mauss. Quest’ultimo dopo due turni era leader insieme a Klein con tre colpi di vantaggio sul vincitore.

Da rilevare che Miles Russell e Jackson Byrd sono stati due dei sei ragazzi della compagine americana di Junior Ryder Cup sconfitta a Roma dal Team Europe (20,5 a 9,5) di cui ha fatto parte Binaghi insieme a Francesca Fiorellini. In campo anche gli altri quattro, Billy Davis, Nicholas Gross, Will Hartman e Jay Leng jr, e l’inglese Kris Kim, l'irlandese Sean Keeling e l'ucraino Lev Grinberg in forza alla formazione continentale. Il torneo in passato è stato appannaggio di campioni quali Scottie Scheffler (2014), numero un al mondo, e dal cileno Joaquin Niemann (2017).

“Sono onorato di entrare in questa cerchia di vincitori. E’ un successo che mi dà la giusta carica e fiducia per affrontare le prossime sfide”, la soddisfazione di Binaghi. Una gioia da condividere con il papà Alberto, commissario tecnico della squadra nazionale dilettanti maschile della Federgolf.

Particolare la storia del percorso che, praticamente, è identico a quello dell’Augusta National. Infatti è nato per volere di un miliardario americano che, non accettato come socio nel club che ospita il Masters, ha acquistato un vasto terreno e ha fatto costruire il tracciato gemello.

Binaghi, da tempo nei team azzurri, ha ottenuto numerose vittorie tra le quali ricordiamo, Junior Ryder Cup a parte, i tricolori Baby (2019), Pulcini (2020), Cadetti (2020, 2022) e gli Internazionali d’Italia Under 16. Nel 2018 si è imposto nel Doral-Publix Junior Golf Classic (Boys cat 10-11 anni). Lo scorso anno, tra i pro, è giunto secondo nel Memorial Olivier Barras, dopo uno spareggio a cinque. Ha firmato il secondo successo dei dilettanti italiani nel 2024 dopo quello nell’Octagonal Match a gennaio.

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Epson: Briana Chacon primo titolo

Briana Chacon, appena alla terza gara sull’Epson Tour dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School, è andata a segno nell’Atlantic Beach Classic che ha vinto con 206 (67 70 69, -7) colpi precedendo Jessica Porvasnik e Kim Kaufman, seconde con 207 (-6).

Sul percorso dell’Atlantic Beach Country Club, nella città da cui il circolo prende il nome in Florida, si è classificata al 26° posto con 214 (74 70 70, +1) Benedetta Moresco, mentre la sorella Angelica è uscita al taglio (77ª con 147 - 70 77, +5).

Hanno occupato la quarta posizione con 208 (-5) Karen Chung e Lauren Stephenson, quest’ultima leader dopo due round, e la colombiana MariaJo Uribe. In settima con 209 (-4) Amanda Doherty, Kendra Dalton, Cydney Clanton e la giapponese Yurika Tanida. La Chacon, 22enne di Whittier (California), che nelle prime due gare stagionali era uscita al taglio, ha percepito un assegno di 45.000 dollari su un montepremi di 300.000 dollari

 

LA VIGILIA - Terza gara in Florida, come le prime due che hanno aperto la stagione, per l’Epson Tour, che poi dalla prossima settimana si aprirà anche agli altri Stati americani, a iniziare dalla California. Si disputa dal 21 al 23 marzo (54 buche) l’Atlantic Beach Classic con la partecipazione delle sorelle Angelica e Benedetta Moresco in un contesto che comprende nove tra le prime dieci classificate nella Race For The Card (ordine di merito), graduatoria che a fine anno concederà alle migliori 15 ‘carte’ per il LPGA Tour, dieci piene (categoria 9) e cinque conditional (categoria 15).

Sul percorso dell’Atlantic Beach Country Club, nella città da cui il circolo prende il nome, cercheranno il bis le prime due vincitrici stagionali, la colombiana Valery Plata, numero uno (suo il Florida’s Natural Charity Classic), e la taiwanese Jessica Peng, numero tre (a segno nel precedente IOA Golf Classic), ma proveranno a puntare al titolo anche le sette che le seguono nel ranking dal quarto al decimo posto: Lindsey McCurdy, l’australiana Cassie Porter, Jenny Bae, la coreana Kum-Kang Park, l’olandese Dewi Weber, la taiwanese Heather Lin e Mariel Galdiano (assente la slovena Ana Belac, numero 2).

Nell’ottimo field meritano attenzione anche Becca Huffer, Gigi Stol, Laura Wearn, Jillian Hollis, Cydney Clanton, la colombiana Mariajo Uribe, la portoricana Maria Torres, l’indiana Diksha Dagar e la cinese Miranda Wang. Il montepremi è di 300.000 dollari.

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Challenge: Neergaard-Petersen al playoff

Il danese Rasmus Neergaard-Petersen ha dominato nel Kolkata Challenge dove si è imposto con 272 (68 65 68 71, -16) colpi davanti all’indiano Rahil Gangjee e all’inglese David Horsey, secondi con 274 (-14).

Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72), nel torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India, ha recuperato 24 posizioni nel giro finale Luca Cianchetti, 16° con 282 (73 67 73 69, -6) .In bassa classifica Gregorio De Leo (71 71 74 74) e Aron Zemmer, (70 72 72 76) 56.i con 290 (+2), mentre è uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143  (73 70, -1).

Al quarto posto con 277 (-11) il francese Alexander Levy, che ha l’obiettivo di rientrare sul DP World Tour dove è stato per anni assicurandosi cinque successi, al quinto con 278 (-10) gli svedesi Kristoffer Broberg e Mikael Lindberg e l’indiano Veer Ahlawat e all’ottavo con 279 (-9) l’olandese Wil Besseling e altri due giocatori di casa, Angad Cheema e Om Prakash Chouhan.

Rasmus Neergaard-Petersen, 24enne di Nivå,, laureato alla Oklahoma State University, ha conquistato il primo titolo appena alla sesta gara sul Challenge Tour: “Mi sembra incredibile" ha detto. “Sono professionista da soli nove mesi e quindi ottenere una vittoria, soprattutto all’inizio della stagione, è qualcosa di enorme”. Terzo dopo il round iniziale, ha preso il comando nel secondo e lo ha mantenuto con autorità fino al termine concludendo in 71( -1) con tre birdie e una buona dose di brividi per un doppio bogey che aveva fatto riavvicinare gli avversari. Ha ricevuto un assegno di 44.318 euro su un montepremi di circa 275.000 euro (300.000 dollari la cifra esatta).

 

TERZO GIRO - II danese Rasmus Neergaard-Petersen è rimasto al comando con 201 (68 65 68, -15) colpi nel Kolkata Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India.

Sul tracciato del Royal Calcutta Golf Club, (par 72) il leader inizierà il giro finale con quattro colpi di vantaggio sullo svedese Mikael Lindberg e sull’indiano Rahil Gangjee, secondi con 205 (-11), e cinque sul finlandese Tapio Pulkkanen, quarto con 206 (-10). Al quinto posto con 207 (-9) l’inglese David Horsey, gli indiani Angad Cheema e Veer Ahlawat, il francese Alexander Levy (cinque titoli sul DP World Tour), lo scozzese Daniel Young e Jamal Hossain del Bangladesh.

Italiani in bassa classifica: Luca Cianchetti è 40° con 213 (73 67 73, -3), dopo essere salito al 17° posto nel secondo round, Aron Zemmer 44° con 214 (70 72 72, -2) e con Gregorio De Leo 59° con 216 (71 71 74, par). E’ uscito uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143 (73 70, -1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Con un’ottima prestazione e un parziale di 67 (-5, cinque birdie) Luca Cianchetti è salito con 140 (73 67, -4) colpi dall’87° al 17° posto nel secondo giro del Kolkata Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India.

Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72) nuovo leader con 133 (68 65, -11) è il danese Rasmus Neergaard-Petersen che precede lo scozzese Daniel Young, secondo con 135 (-9). In terza posizione con 137 (-7) l’altro olandese Wil Besseling e l’indiano Veer Ahlawat, in vetta dopo un turno insieme al connazionale Udayan Mane, ora quinto con 138 (-6) insieme ad altri due giocatori di casa, Rahil Gangjee e Dhruv Sheoran, allo svedese Charlie Lindh, a Jamal Hossain del Bangladesh e agli inglesi Andrew Wilson e John Parry, a segno nel precedente Delhi Challenge.

Al 50° posto con 142 (-2) Gregorio De Leo (71 71) e Aron Zemmer (70 72), mentre è uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143 (73 70, -1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Indiani all’attacco nel primo giro del Kolkata Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India.

Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72) sono al comando Udayan Mane e Veer Ahlawat con 67 (-5) colpi, che sono inseguiti con 68 (-4) da undici concorrenti tra i quali un altro giocatore di casa, Akshay Sharma, i francesi Robin Sciot-Siegrist e Andoni Echenique e l’inglese John Parry, a segno nel precedente Delhi Challenge.

Quattro gli italiani in campo: Aron Zemmer, 30° con 70 (-2), Gregorio De Leo, 53° con 71 (-1), Luca Cianchetti e Pietro Bovari, 87.i con 73 (+1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

 

LA VIGILIA - Seconda e ultima tappa stagionale del Challenge Tour in India dove è in programma il Kolkata Challenge (21-24 marzo), organizzato in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a cui partecipano quattro italiani: Aron Zemmer, Pietro Bovari, Gregorio De Leo e Luca Cianchetti.

Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, a Kolkata, nel field vi saranno tre vincitori stagionali, che sono anche i giocatori presenti più in alto nella Road To Mallorca (ordine di merito): l’inglese John Parry, numero uno e reduce dal successo nel precedente Delhi Challenge, lo svedese Mikael Lindberg, numero 2, a segno nel Cape Town Open, e l’altro svedese Björn Åkesson, numero 5, che si è imposto nel NMB Championship. Altri tre i concorrenti in top ten: gli inglesi Sam Hutsby (n. 6) e Chris Paysley (n. 8), e il francese Martin Couvra (n. 7).

Sono tutti tra i favoriti nelle previsioni della vigilia in una lista che comprende molti altri partecipanti, tra i quali ricordiamo gli inglesi Jack Senior, Jamie Rutherford e Ashley Chesters, lo scozzese Euan Walker, il finlandese Tapio Pulkkanen e Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti. Tra i 56 indiani, determinati a ben figurare, hanno le carte in regola per proporsi ai vertici S.S.P. Chawrasia e Gaganjeet Bhullar, rispettivamente quattro titoli e un titolo sul DP World Tour, e Om Prakashil Chouhan, uno sul Challenge Tour. In gara anche il francese Alexander Levy e lo spagnolo Alejandro Cañizares, che hanno vissuto tempi migliori sul circuito maggiore dove hanno anche vinto (cinque volte il primo e due l’iberico), e l’indiano Arjun Atwal, ora 50enne, uno dei migliori atleti di casa, il primo a giocare e a vincere sul PGA Tour (Wyndham Championship, 2010). Nel suo palmarès anche tre successi sul DP World Tour e cinque sull’Asian Tour.

Degli italiani Zemmer ha offerto una buona prestazione nel Delhi Challenge (12°), dove Bovari si è classificato 53°. Comunque tutti e quattro ancora non hanno trovato il passo giusto e il rendimento è piuttosto alterno. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).

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LPGA: Nelly Korda vince e torna n. 1

 

Nelly Korda ha iniziato nel modo migliore la stagione 2024 sul LPGA Tour vincendo due delle prime sei gare in calendario e tornando numero uno al mondo. La 25enne di Bradenton (Florida), sorella minore di Jessica, si è imposta con 275 (72 67 67 69, -9) nel Fir Hills Seri Pak Championship superando alla prima buca di playoff Ryann O’Toole (73 68 68 66) con la quale aveva terminato alla pari il torneo in vetta alla graduatoria.

Sul percorso del Palos Verdes Golf Club, a Palos Verdes Estates in California, il finale è stato pirotecnico. La vincitrice, dopo un eagle alla buca 14 che sembrava averle spianato la strada verso il successo, è improvvisamente finita in panne, chiudendo con la sequenza bogey-birdie-bogey-bogey (69, -2, con l’aggiunta di quattro birdie e di due bogey) e ha permesso a Ryann O’Toole di raggiungerla con due birdie sulle ultime tre buche per completare il 66 (-5, un eagle, cinque birdie, due bogey). Poi l’epilogo allo spareggio.

Fuori dal playoff per un colpo Alison Lee e l’australiana Gabriela Ruffels, terze con 276 (-8), e al quinto posto con 277 (-7) Andrea Lee, la thailandese Jasmine Suwannapura e la coreana Jiyai Shin (ex leader mondiale per 25 settimane tra il 2010 e il 2011), mentre è uscita al taglio Roberta Liti, 139ª con 152 (75 77, +10).

Promotrice dell’evento, al quale hanno preso parte 18 tra le prime 25 proette del Rolex Ranking compresa la numero uno alla vigilia Lilia Vu, che non ha brillato (37ª con 284, par), è stata la campionessa coreana Seri Pak, oggi 46enne, vincitrice tra il 1996 e il 2016 di 39 tornei dei quali 25 sul LPGA Tour, comprensivi di cinque Major, e che nel 2007 è stata inserita nella LPGA Tour Hall of Fame e nella World Golf Hall of Fame.

Nelly Korda ha portato a dieci i titoli in carriera, comprensivi di un Major (Women’s PGA Championship, 2021), per un palmarès in cui figurano anche tre vittorie sul Ladies European Tour, una sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e il titolo olimpico nel 2021. Ha ricevuto un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari e in 130 gare disputate è andata a premio per 113 volte guadagnando complessivamente 9.523.989 dollari che la pongono al 28° posto per cifre acquisite sul tour. A gennaio si è imposta nel Drive On Championship superando anche in questo caso un’avversaria al playoff, la neozelandese Lydia Ko. Era dal 2013 che non si verifica una doppietta in sequenza allo spareggio, nell’occasione opera della coreana Inbee Park.

Nelly Korda si è ripresa il trono mondiale, dove mancava dal 13 agosto del 2023, per la sesta volta portando le settimane di regno a 38 con un andamento a scendere, passando cioè dalle 17 della prima, dal 28 giugno 2021 al 24 ottobre 2021, alle 12 della seconda e poi a periodi più brevi di 2, 4 e 2 settimane nelle successive.

 

LA VIGILIA - Appuntamento in California per le proette del LPGA Tour dove è in programma dal 21 al 24 marzo il Fir Hills Seri Pak Championship al quale prende parte Roberta Liti. Sul percorso del Palos Verdes Golf Club, a Palos Verdes Estates, promotrice dell’evento è la coreana Seri Pak, oggi 46enne, vincitrice tra il 1996 e il 2016 di 39 tornei dei quali 25 sul LPGA Tour, comprensivi di cinque Major, e che nel 2007 è stata inserita nella LPGA Tour Hall of Fame e nella World Golf Hall of Fame.

A farle onore ben 18 tra le prime 25 giocatrici della classifica mondiale a iniziare da Lilia Vu, numero 1, Nelly Korda, numero due, e Ruoning Yin numero 4 e campionessa in carica. Con loro Charley Hull (7ª), Hyo Joo Kim (9ª), Xiyu Lin (10ª), Brooke M. Henderson (12ª), Megan Khang (13ª), Allisen Corpuz (15ª), Nasa Hataoka (16ª), Hannah Green (17ª), Jiyai Shin (18ª), Alison Lee (20ª), Ayaka Furue (21ª), Patty Tavatanakit (22ª), Rose Zhang (23ª), Yuka Saso (24ª) e Ashleigh Buhai (25ª).

Non saranno le sole possibili protagoniste in un field che comprende anche Leona Maguire, Georgia Hall, Linn Grant, Ariya Jutanugarn, Carlota Ciganda, Maja Stark, A Lim Kim e Bailey Tardy, che si è imposta nel precedente Blue Bay LPGA, per citarne alcune.

Il torneo, giunto alla sesta edizione, è nato nel 2018 e ha cambiato nome già quattro volte. E’ iniziato come Hugel-JTBC LA Open, passando poi per Hugel-Air Premia LA Open (2019, 2021 con stop nel 2020 per la pandemia) e DIO Implant LA Open (2022, 2023) prima di giungere all’attuale denominazione. Dallo scorso anno si svolge al Palos Verdes Golf Club, un tracciato centenario aperto nel 1924 dove sono determinanti le ultime tre buche. Oltre a Ruoning Yin, hanno vinto la gara Nasa Hataoka (2022), Brooke M. Henderson (2021), che ha firmato con 268 (-16) colpi lo score più basso dell’evento, e Moriya Jutanugarn (2018), anche lei al via. Assente Minjee Lee (2019), numero 5 del Rolex Ranking.

Roberta Liti, che ha preso la ‘carta’ per il circuito 2024 con l’ottavo posto nell’ordine di merito nell’Epson Tour 2023, affronta il terzo impegno stagionale. Dopo il taglio subito nel Drive On Championship è poi andata a premio nel Blue Bay LPGA (44ª). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con 300.000 di prima moneta e con 188.651 dollari per la seconda classificata e 136.853 per la terza.

A volte ritornano. Come Peter Malnati che ha colto il suo secondo titolo sul PGA Tour 3.059 giorni dopo il primo. Si è imposto con 272 (66 71 68 67, -12) colpi nel Valspar Championship a otto anni, quattro mesi e sedici giorni dal precedente successo nel Sanderson Farms Championship (2015).

Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all'Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, il 36enne di New Castle (Indiana) ha superato Cameron Young, secondo con 274 (-10), Chandler Phillips e il canadese Mackenzie Hughes, terzi con 275 (-9). In quinta posizione con 278 (-8) Xander Schauffele, numero 5 mondiale, Ryan Moore, il canadese Adam Hadwin e il cinese Carl Yuan. Non è riuscito a difendere il titolo Taylor Moore, che comunque si è ben comportato (12° con 279, -5), è crollato Keith Mitchell, leader dopo tre round e 17° al termine con 280 (-4) dopo un 77 (+6), e ha chiuso quasi in coda Justin Thomas, 64° con 287 (+3). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1), e stessa sorte per Jordan Spieth, con il medesimo score, e per Brian Harman, 97° con 144 (+2), l’altro dei due giocatori nella top ten del World Ranking (8°) in gara, oltre a Schauffele.

Malnati, secondo dopo 54 buche a due colpi di Mitchell, ha iniziato il turno conclusivo con un bogey, poi ha cambiato marcia e ha avuto partita vinta con cinque birdie per il 67 (-5).

"Non riesco a descrivere le emozioni che sto provando” ha detto al termine molto commosso e con al fianco il figlio Hatcher.  “E' semplicemente fantastico. Quello che mi sta capitando l'ho visto succedere ad alcuni miei colleghi, ma non pensavo potesse accadere a me. E' un sogno che si realizza". Sogno realizzato e ben retribuito con un assegno di 1.512.000 dollari su un montepremi di 8.400.000 dollari. Oltre a un bel salto nella classifica mondiale, da 184° a 65°, e in quella della FedEx Cup, da 77° a 16°.

 

TERZO GIRO - Ancora un cambio della guardia in vetta al Valspar Championship dove è salito con 203 (67 70 66, -10) colpi Keith Mitchell. Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all'Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, nel torneo del PGA Tour, lo statunitense inizierà il giro finale con due colpi di vantaggio su Peter Malnati, sull’irlandese Seamus Power e sul canadese Mackenzie Hughes, secondi con 205 (-8).

In corsa per il titolo anche Cameron Young, Chandler Phillips e Brendon Todd,  quinti con 206 (-7), e Cameron Champ, Kevin Roy, il filippino Rico Hoey e i canadesi Adam Svensson e Adam Hadwin, ottavi con 207 (-6). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1). Il montepremi è di 8.400.000 dollari, di cui 1.512.000 andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Dopo il secondo round del Valspar Championship cinque giocatori sono al vertice della classifica con 136 (-6): Kevin Streelman (64 72), che leader dopo 18 buche è stato raggiunto da Stewart Cink (69 67), Chandler Phillips (68 68), Brendon Todd (67 69) e dal canadese Mackenzie Hughes (68 68).

Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all'Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, sono in sesta posizione con 137 (-5) Scott Stallings, Michael Kim, Lucas Glover, Justin Thomas, Keith Mitchell, Peter Malnati, l’australiano Aaron Baddeley e l’irlandese Seamus Power.

E’ uscito nuovamente al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1). Nelle ultime 12 gare sul circuito due sole volte è rimasto in gara dopo 36 buche ed entrambe nei cinque eventi a cui ha partecipato quest’anno (73° nel Farmers Insurance Open e 54° nel The Players Championship).Il montepremi è di 8.400.000 dollari, di cui 1.512.000 andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - A Palm Harbor, in Florida, Kevin Streelman parte forte e chiude il primo round del Valspar Championship, torneo del PGA Tour, in testa alla classifica. Con uno score di 64 (-7) colpi, l'americano precede il suo connazionale Kevin Roy, secondo con 65 (-6) davanti a un altro statunitense, Peter Malnati, terzo con 66 (-5) insieme al canadese Adam Svensson e al cinese Carl Yuan.

All'Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71), Francesco Molinari con un giro in 70 (-1), sottolineato da cinque birdie e macchiato da quattro bogey, è 48° con 70 (-1, cinque birdie, quattro bogey).
Tra i 152 giocatori in gara ci sono anche dieci tra i migliori trenta al mondo. Sono appena fuori dalla Top 10, entrambi 13.i con 68 (-3), gli americani Xander Schauffele e Justin Thomas, mentre Jordan Spieth, vincitore della competizione nel 2015, è 28° con 69 (-2). Avvio da dimenticare per Ryan Moore, campione nel 2023 e ora 92° con 72 (+1) e a rischio eliminazione.
Il Valspar Championship, che precede il Texas Children's Houston Open (28-31 marzo in Texas), mette in palio 8.400.000 dollari, di cui 1.512.000 andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari sarà al via del Valspar Championship, evento del PGA Tour in programma dal 21 al 24 marzo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course) di Palm Harbor, in Florida. Difende il suo unico titolo Taylor Moore, 30enne di San Angelo (Texas), 69 presenze sul circuito, che ha subito un solo taglio nei sette tornei a cui ha preso parte in stagione, ma limitandosi a piazzamenti in media classifica. Nel field vi sono solamente dieci giocatori tra i primi 30 del World Ranking e, tra i top ten, non si sono concessi riposo dopo il THE PLAYERS Championship soltanto Xander Schauffele (n. 5) e Brian Harman (n. 8), entrambi secondi a Ponte Vedra Beach superati da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale. A contribuire allo spettacolo gli altri otto entro i trenta: Keegan Bradley, i past winner Jordan Spieth (2015) e Sam Burns, autore di una doppietta (2021, 2022), Justin Thomas, Cameron Young, Tony Finau, l’austriaco Sepp Straka e il canadese Nick Taylor.

Da seguire inoltre Cameron Champ, Billy Horschel, Webb Simpson, Kevin Kisner, Maverick McNealy, il coreano Sungjae Im, il giapponese Ryo Hisatsune e l’australiano Min Woo Lee. Numerosi i giocatori europei tra i quali ricordiamo lo scozzese Robert MacIntyre, tra i protagonisti del Team Europe nella vittoriosa Ryder Cup di Roma, lo spagnolo Jorge Campillo, l’olandese Thorbjorn Olesen, il francese Victor Perez e l’inglese Matt Wallace.

Francesco Molinari è alla quinta presenza sul circuito nel 2024, dove è andato due volte a premio (la seconda con il 54° posto nel THE PLAYERS) e in altrettante occasioni è uscito al taglio. Obiettivo ritrovare quanto prima un rendimento al livello delle sue qualità. Il montepremi è di 8.400.000 dollari con prima moneta di 1.512.000 dollari.

La storia del torneo - L’evento, giunto alla 23ª edizione, è nato nel 2000 con il nome di Tampa Bay Classic, divenendo poi Chrysler Championship, PODS Championship, Transitions Championship, Tampa Bay Championship e assumento dal 2014 la denominazione attuale. Oltre a Moore, Spieth e Burns saranno al via altri tre past winner: il canadese Adam Hadwin (2017), Gary Woodland (2011) e l’inglese Luke Donald (2012), confermato capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2025. Quattro i plurivincitori: insieme a Burns si sono imposti due volte il coreano K.J. Choi (2002-2006), il sudafricano Retief Goosen (2003, 2009) e l’inglese Paul Casey, anche lui a segno in sequenza (2018, 2019).

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Valspar Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 21 marzo e venerdì 22, dalle ore 19 alle ore 23; sabato 23 e domenica 24, dalle ore 18 alle ore 23. Commento di Nicola Pomponi e Alessandro Bellicini.

Lo svedese Jesper Svensson ha firmato il primo titolo sul DP World Tour vincendo con 271 (68 73 67 63, -17) colpi il Porsche Singapore Classic. Sul percorso del Laguna National Golf Resort Club (par 72), a Singapore, ha superato con un par alla terza buca di playoff il thailandese Kiradech Aphibarnrat (64 72 71 64) con il quale aveva chiuso alla pari il torneo in vetta alla graduatoria. Tra gli azzurri ha ottenuto un buon 16° posto con 278 (69 69 71 69, -10) Guido Migliozzi che, partito dal 31° posto, si è poi mantenuto dal secondo round tra i top 20.

Alle spalle dei due protagonisti gli inglesi Sam Bairstow, terzo con 272 (-16), e Andy Sullivan, quarto con 273 (-15). In quinta posizione con 274 (-14) il francese Matthieu Pavon, in sesta con 275 (-13) l’inglese Paul Casey, membro della LIV Golf, tornato a disputare un torneo sul circuito continentale dopo 26 mesi, e tra i concorrenti in settima con 276 (-12) l’australiano David Micheluzzi, leader dopo tre turni.

Più indietro gli altri azzurri: Edoardo Molinari, 56° con 285 (-3), Andrea Pavan e Francesco Laporta, 65.i con 288 (par), Filippo Celli, 79° con 292 (+4), e Lorenzo Scalise, 81° con 293 (+5). Sono usciti al taglio Matteo Manassero, 99° con 146 (+2), e Renato Paratore, 108° con 147 (+3).

Svensson ha iniziato il terzo round al 13° posto e Aphibarnrat al nono e, sebbene con qualche errore di troppo, sono stati piuttosto efficaci. Il primo ha realizzato un 63 (-9), miglior score di giornata con due eagle, otto birdie e tre bogey. Ha sorpassato il thailandese (64, -8, con un eagle, sette birdie, un bogey) alla buca 17 con un birdie, poi un altro alla 18 non gli è bastato per imporsi, perché il suo avversario lo ha forzato al playoff con un eagle. Birdie alla prima buca e par alla seconda per entrambi, poi Aphibarnrat ha ceduto con un bogey alla terza. Al vincitore, approdato sul DP World Tour con il quinto posto nella Road To Mallorca (ordine di merito) del Challenge Tour 2023 dove ha vinto il B-NL Challenge Trophy, è andato un assegno di 425.000 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.

 

TERZO GIRO - L’australiano David Micheluzzi, in vetta con 203 (67 70 66, -13), si è preso la scena nel “moving day” del Singapore Classic, che si conclude con la disputa del quarto round sul percorso del Laguna National Golf Resort Club (par 72) a Singapore. Sul fronte italiano ha preso tre posizioni Guido Migliozzi, 18° con 209 (69 69 71, -7) ed è finito in bassa classifica Francesco Laporta, da 19° a 57° con 214 (-2) dopo un 75 (+3). Ancora più indietro Edoardo Molinari e Andrea Pavan, 70.i con 217 (+1), Lorenzo Scalise, 78° con 219 (+3), e Filippo Celli, 80° con 220 (+4).

Seguono il battistrada due inglesi, Andy Sullivan e Sam Bairstow, secondi con 204 (-12). In quarta posizione con 205 (-11) l’indiano Shubhankar Sharma e in quinta con 206 (-10) lo scozzese Ewen Ferguson, l’austriaco Matthias Schwab, il dilettante thailandese Ratchanon TK Chantananuwat e l’inglese Paul Casey, giocatore della LIV Golf tornato sul circuito continentale dopo 26 mesi. Solo 26° con 210 (-6) il sudafricano Ockie Strydom, che difende l titolo.

Sono usciti al taglio Matteo Manassero, 99° con 146 (74 72, +2), che si era imposto nel precedente Jonsson Workwear Open, e Renato Paratore, 108° con 147 (74 73, +3). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Inglesi protagonisti sul DP World Tour di golf. Al Laguna National Golf Resort Club (par 72) di Singapore, dopo il secondo round del Singapore Classic, con un totale di 135 (-9) colpi Andy Sullivan (72 63) e Richard Mansell (66 69) condividono la vetta della classifica con il tedesco Freddy Schott (66 69). Sullivan, 37enne di Nuneaton, con un giro bogey free in 63 (-9) impreziosito da un eagle e sette birdie, ha firmato il miglior parziale della giornata e rimontato 85 posizioni.

I tre leader a metà gara hanno un solo colpo di vantaggio su un quintetto d'inseguitori, tutti quarti con 136 (-8), composto da altri due inglesi, Paul Waring e Sam Bairstow, ma anche dai francesi Matthiew Pavon e Romain Langasque, oltre che dal tailandese Kiradech Aphibarnrat, già in testa dopo le 18 buche di apertura.
Tra gli azzurri, buona prova di Guido Migliozzi risalito dalla 31ª alla 15ª piazza con uno score di 138 (69 69, -6). Ancora un round in 69 (-3) colpi per il vicentino. Partito dalla buca 10, nelle prime nove ha realizzato due eagle con un bogey e un doppio bogey. Poi, nella seconda parte di gara ha cambiato ritmo e trovato cinque birdie, di cui tre consecutivi, ma ha pagato a caro prezzo un bogey alla 9, l'ultima della sua giornata. A tallonarlo, 19° con 139 (68 71, -5), il pugliese Francesco Laporta. Ha invece perso terreno Andrea Pavan, da 5° a 49à con 142 (66 76, -2). Hanno superato il taglio e anche Filippo Celli (69 74), Edoardo Molinari (70 73) e Lorenzo Scalise (72 71), 62.i con 143 (-1).
Stesso score per Ockie Strydom (69 74). Il sudafricano, che difende il titolo conquistato nel 2023, ha sfiorato una "hole in one" alla buca 17 (par 3) che gli avrebbe permesso di assicurarsi una Porsche Panamera Turbo E-Hybrid dal valore di 192.000 euro.

Dopo il ritorno al successo sul DP World Tour, in Sudafrica e nel Jonsson Workwear Open, è stato invece eliminato Matteo Manassero, 99° con 146 (74 72, +2). Out pure Renato Paratore, 108° con 147 (74 73, +3). Il montepremi è di 2.500.000 dollari di cui 425.000 andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Al Laguna National Golf Resort Club (par 72) di Singapore è cominciata al meglio la gara di Andrea Pavan. Il romano ha chiuso il primo round del Singapore Classic, torneo del DP World Tour, al quinto posto con uno score di 66 (-6) ed è distante due colpi dalla vetta occupata dal thailandese Kiradech Aphibarnrat, dall'inglese Jordan Smith e dal malese Gavin Green, leader con 64 (-8). Dietro di loro, quarto con 65 (-7), il francese Ugo Coussaud. Con Pavan, che ha realizzato otto birdie, di cui sette nelle prime 13 buche giocate, con due bogey, in quinta posizione ci sono pure lo scozzese Grant Forrest, il tedesco Freddy Schott e il britannico Richard Mansell.

A Singapore, nel primo evento dell'Asian Swing, buona partenza pure per Francesco Laporta, 21° con 68 (-4). A tallonare il pugliese, entrambi 31.i con 69 (-3), il romano Filippo Celli e il vicentino Guido Migliozzi. Stesso score per il sudafricano Ockie Strydom, che difende il titolo. Più indietro, 45° con 70 (-2), il torinese Edoardo Molinari, mentre Lorenzo Scalise è 86° con 72 (par). Inizio complicato per Renato Paratore e Matteo Manassero, 105.i con 74 (+2). Reduce dal successo in Sudafrica nel Jonsson Workwear Open, Manassero dopo un ottimo avvio (tre birdie e un bogey nelle prime quattro buche giocate), ha perso colpi e terreno. La competizione, arrivata alla seconda edizione, mette in palio 2.500.000 dollari di cui 425.000 andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour entra in una terza fase di gare denominate Asian Swing che iniziano con la seconda edizione del Porsche Singapore Classic (21-24 marzo) per proseguire con tappe successive in India, Corea del Sud, Giappone e Cina, incastonate tra due Major, il Masters (11-14 aprile) e l’US PGA Championship (16-19 maggio).

Al Laguna National Golf Resort Club di Singapore torna in campo Matteo Manassero, reduce dal successo nel Jonsson Workwear Open, il quinto in carriera e arrivato dopo quasi undici anni (il 26 maggio 2013 vinse il BMW PGA Championship). Insieme a lui saranno al via altri sette azzurri: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Filippo Celli, ossia tutti coloro con ‘carta’ piena eccetto Francesco Molinari impegnato sul PGA Tour (Valspar Championship).

Difende il titolo il sudafricano Ockie Strydom, 39enne di Kempton Park, con due vittorie sul circuito nella stagione precedente e una sul Sunshine Tour, che tuttavia quest’anno non sembra al top. Ha disputato otto gare con un quarto posto (Bahrain Championship), ma nelle altre non ha brillato e in quattro occasioni è uscito al taglio. Appare dunque difficile un suo bis, mentre tra i favoriti, oltre a Manassero, vanno inseriti gli altri tre vincitori nel 2024, il giapponese Rikuya Hoshino (Qatar Masters), l’olandese Darius Van Driel (Magical Kenya Open) e lo svedese Jordan Gumberg (SDC Championship). Con loro l’irlandese Shane Lowry, vincitore di un Major (The Open, 2019), il danese Rasmus Hojgaard, l’austriaco Bernd Wiesberger, i francesi Matthieu Pavon e Ugo Coussaud (un secondo posto in Qatar e ultime otto prestazioni tutte a premio), lo statunitense Sean Crocker e i sudafricani Thriston Lawrence e Zander Lombard. Tra gli orientali, oltre a Hoshino, il malese Gavin Green, il giapponese Keita Nakajima e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu. Nel field anche l’inglese Paul Casey, attualmente sulla LIV Golf, che torna a disputare un torneo del tour continentale, dove vanta 15 titoli, dopo un’assenza di 26 mesi.

Quanto agli azzurri, detto di Manassero, rientrano dopo aver saltato due tornei e offerto un inizio di stagione piuttosto altalenante Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Filippo Celli e Renato Paratore (che però ha dalla sua la seconda piazza nel South African Open) tutti alla ricerca di continuità nel rendimento. Lorenzo Scalise sarà all’ottava presenza consecutiva (11° in Kenya) come Andrea Pavan (11° nel Jonsson Workwear Open) e Francesco Laporta alla terza, ma negli otto eventi a cui ha preso parte si è classificato 10° nel South African Open ed è uscito una sola volta al taglio. Il montepremi è di 2.500.000 dollari (circa 2.300.000 euro). Il primo concorrente che realizzerà una "hole in one" alla buca 17, avrà in premio una Porsche Panamera Turbo E-Hybrid.

La gara su Sky e in streaming su NOW - Il Porsche Singapore Classic sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf e prima giornata anche su Sky Sport Uno, e in streaming su NOW con collegamenti agli orari seguenti: giovedì 21 marzo e martedì 22, dalle ore 6 alle ore 11; sabato 23, dalle ore 3,30 alle ore 8; domenica 24, dalle ore 3 alle ore 8. Commento di Massimo Scarpa, Marco Cogliati, Claudio Viganò e di Giovanni Dassù.

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Epson Tour: vince Peng, 29ª B. Moresco

Benedetta Moresco si è classificata 29ª con 215 (68 76 71, +2) colpi e Angelica Moresco 64ª con 221 (70 71 80, +8) nel IOA Golf Classic presented by LPT Realty, secondo torneo stagionale dell’Epson Tour disputato all’Alaqua Country Club (par 71) di Longwood in Florida.

Ha conquistato il primo titolo sul circuito la taiwanese Jessica Peng, 30enne di Taoyuan e proette dal 2022, che ha concluso la gara con 202 (66 69 67, -11) lasciando a un colpo Lindsey McCurdy, seconda con 203 (-10), che era al vertice dopo due round. In terza posizione con 204 (-9) la coreana Kum-Kang Park, in quarta con 205 (-8) l’olandese Dewi Weber e in quinta con 206 (-7) Mariel Galdiano.

Alla vincitrice è andato un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Angelica e Benedetta Moresco saranno sul tee di partenza del IOA Golf Classic presented by LPT Realty, secondo torneo stagionale dell’Epson Tour in programma dal 15 al 17 marzo sul percorso dell’Alaqua Country Club, a Longwood in Florida.

Proveranno nuovamente a prendersi la scena le protagoniste dell’evento d’apertura, il Florida’ Natural Charity Classic: la colombiana Valery Plata, che si è imposta appena alla terza partecipazione sul circuito, la slovena Ana Belac, seconda dopo playoff, l’australiana Cassie Porter, terza, e Jenny Bae, quarta. Tante altre, naturalmente, le concorrenti in grado di contrastarle tra le quali Samantah Vilaubi, Laura Wearn, Mariel Galdiano e Jillian Hollis, le cinesi Miranda Wang e Michelle Zhang, la filippina Clarissa Guce, la malese Alyaa Abdulghany, la tedesca Sophie Hausmann, la spagnola Ana Pelaez Trivino, l’indiana Diksha Dagar e la giapponese Ayako Uehara, per citarne alcune.

Le due italiane saranno impegnate a riscattare l’uscita al taglio in Florida e hanno entrambe le qualità per recuperare. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

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Campionato Match Play a Fiorellini

 

Francesca Fiorellini ha dominato nel Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva disputato sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (VT). La pluridecorata azzurra ha superato in finale Ginevra Coppa per 3&2 e ha portato a tre i titoli conquistati in questo evento dopo quelli ottenuti lo scorso anno e nel 2021. Un successo partito sin dalle battute iniziali con il primo posto nella qualificazione su 36 buche medal (142 - 71 71, -2 colpi, unica giocatrice capace di scendere sotto par) e poi proseguito con molta autorità ed esprimendo le sue note grandi qualità negli incontri diretti.

Nel suo cammino verso l’atto conclusivo la Fiorellini ha messo fuori gioco Martina Saitta (5&4), Carolina Caminoli (3&2), Emma Lucrezia Manzini (6&5) e Federica Rossi (3&1), che nei quarti aveva avuto ragione di Matilde Partele alla 21ª, la terza buca supplementare.

Ginevra Coppa, 26ª in qualifica con 160 (80 80, +16), ha sconfitto Giorgia Scortichini (3&1), Paris Appendino (5&4), Sofia Facchinetti (2 up) e Giulietta Bertero (3&2), che nei quarti ha eliminato Maddalena Bottacini (19ª).

In qualifica la Fiorellini ha preceduto Anita Marone (146, +2), Noa Zocco (147, +3), Guia Vittoria Acutis (148, +4) e Matilde Partele (149, +5) nell’ordine sul tabellone.

Francesca Fiorellini, 18enne romana tesserata per l’Olgiata Golf Club, già da tempo in maglia azzurra, vanta numerose vittorie tra le quali ricordiamo in campo internazionale quelle nel Portuguese International Ladies Amateur Championship (2022), nell’Annika Invitational Europe (2022), negli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy (2021), nel Girls Under 16 Open Championship (2019) e nell’English Girls U14 Open Amateur Championship (2018). Inoltre nel 2021 stata una delle artefici del trionfo europeo nella PING Junior Solheim Cup e del team dell’Europa Continentale nel Junior Vagliano Trophy. Nel 2023 si è imposta negli Internazionali d’Italia, con il Team Europe nel Patsy Hankins Trophy contro l’Asian Pacific ed è stata tra le protagoniste assolute del Team Europe vittorioso nella Junior Solheim Cup e nella Junior Ryder Cup (dove in squadra vi era anche Giovanni Binaghi).

In campo nazionale si è fregiata dei titoli del Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, (2022), del Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Marazza (2021-2022), del Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva (2021, 2023 e 2024) e del Tricolore Baby (2017).

 

LA VIGILIA - Sul percorso del Golf Nazionale, a Sutri (VT), si gioca dal 13 al 17 marzo il Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva con la partecipazione di 61 concorrenti. Difende il suo secondo titolo, dopo quello conquistato nel 2021, Francesca Fiorellini, in un contesto che comprende numerose azzurre tra le quali Francesca Pompa, a segno nel 2022.

Tra le altre candidate al titolo Paris Appendino, Ginevra Coppa, Matilde Partele, Guia Vittoria Acutis, Giulietta Bertero, Diana Maria Casartelli e Noa Zocco, ma ve ne sono tante altre in grado di rendersi protagoniste.

Si inizierà con la qualificazione su 36 buche medal, 18 al giorno, poi le prime 32 qualificate accederanno alla fase match play. Venerdì 15 marzo si svolgeranno sedicesimi e ottavi di finale, sabato 17 quarti e semifinali e domenica 18 la finale su 18 buche.

Il record di vittorie veramente inarrivabile, è detenuto da Isa Goldschmid che, insieme al fratello Franco Bevione, ha dato tanto lustro al golf italiano. Si è imposta per ben 22 volte dal 1947 al 1976, di cui 15 consecutive dal 1953 al al 1967.

Ancora Scottie Scheffler. Il numero uno mondiale, e al momento assoluto dominatore della scena golfistica, ha rimontato cinque posizioni nel giro finale e ha vinto con 268 (67 69 68 64, -20) colpi il THE PLAYERS Championship, prestigioso evento giunto alla 50ª edizione che viene paragonato quasi a un quinto Major.

Al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida, Scheffler ha trionfato per la seconda settimana consecutiva, dopo aver fatto suo l’Arnold Palmer Invitational, ed è divenuto il primo giocatore nella storia del torneo a firmare la doppietta di fila, che non era riuscita a Jack Nicklaus (tre successi) e, in una gara avara di plurivincitori, neanche agli altri che lo avevano preceduto nel concedere il bis (Fred Couples, Steve Elkington, Hal Sutton, Davis Love III e Tiger Woods).

Il vincitore ha superato di un colpo Brian Harman, Wyndham Clark e Xander Schauffele, leader solitario dopo tre round, secondi con 269 (-19), e di quattro l’inglese Matt Fitzpatrick, quinto con 272 (-16). Al sesto posto con 273 (-15) il coreano Si Woo Kim e il giapponese Hideki Matsuyama e all’ottavo con 274 (-14) lo svedese Ludvig Aberg. Mai in partita il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, 19° con 279 (-9), mentre ha concluso in 54ª posizione Francesco Molinari con 286 (72 69 73 72, -2).

Scottie Scheffler, 27enne di Ridgewood (New Jersey), alla 118ª presenza sul circuito, ha portato a otto i titoli conquistati, comprensivi di un Major (Masters 2022) e di un WGC. Ha condotto il giro conclusivo in 64 (-8) colpi con un eagle e sei birdie, senza bogey, miglior score di giornata ottenuto anche da Si Woo Kim e dal Greyson Murray, al quale però ha reso poco (42° con 283, -5).

Dopo Tiger Woods è stato il secondo atleta a imporsi per più volte nell’Arnold Palmer Invitational e nel THE PLAYERS. Con questa coppia di successi ha incrementato notevolmente il suo vantaggio nel World Ranking (p. 12,07) quasi doppiando Rory McIlroy (p. 7,68), e Jon Rahm, numero 3 (p. 6,86), che tuttavia ora è fuori corsa essendo passato alla LIV Golf. Guida anche la graduatoria della FedEx Cup e con la vittoria a Ponte Vedra Beach ha intascato 4.500.000 dollari su un montepremi record di 25 milioni di dollari.

Scheffler, che nel corso dell’evento ha sofferto per dolori al collo, ha dichiarato: "E' già abbastanza complicato vincere il The PLAYERS una volta, figuriamoci due. Sono contentissimo, non è stato facile anche per via di alcuni problemi fisici che non mi hanno fatto passare giornate tranquille, ma ce l'ho fatta".

 

TERZO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta alla graduatoria del THE PLAYERS Championship che si sta svolgendo al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida. E’ passato a condurre con 199 (65 69 65, -17) Xander Schauffele, che ha superato Wyndham Clark, ora secondo con 200 (-16), il quale era al vertice dopo due round con quattro colpi di vantaggio sull’attuale leader. E’ scivolato dal 34° al 61° posto con 214 (72 69 73, -2) Francesco Molinari, che non riesce proprio a trovare uniformità di rendimento.

Al terzo posto con 201 (-15) Brian Harman, al quarto con 203 (-13) Maverick McNealy e l’inglese Matt Fitzpatrick e al sesto con 204 (-12) Sahith Theegala e Scottie Scheffler, numero uno mondiale e campione in carica. Il montepremi è di 25 milioni di dollari con prima moneta di 4.500.000 milioni di dollari.

 

SECONDO GIRO - Windham Clark, raddoppiando il 65 (-7) iniziale per un totale di 130 (-14) colpi, ha preso il largo nel secondo giro del THE PLAYERS Championship al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida, dove Francesco Molinari ha recuperato 43 posizioni salendo dal 77° al 34° posto con 141 (72 69, -3). L’azzurro ha realizzato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey.

Clark con due round praticamente identici (otto birdie e un bogey in ciascuno) ha lasciato a quattro colpi Xander Schauffele e il canadese Nick Taylor, secondi con 134 (-10) e a cinque Maverick McNealy e l’inglese Matt Fitzpatrick, quarti con 135 (-9). In sesta posizione con 136 (-8) Scottie Scheffler, numero uno mondiale e campione in carica, Tom Hoge, il tedesco Matti Schmid e il canadese Corey Conners e in 14ª con 138 (-4) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, che era in vetta dopo un turno. Il montepremi è di 25 milioni di dollari con prima moneta di 4.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Equilibrio, spettacolo, una "hole in one" e lo stop per l'arrivo dell'oscurità. In Florida, è successo di tutto nel primo round del The Players Championship, più importante torneo del PGA Tour che mette in palio 25.000.000 dollari, di cui 4.500.000 andranno al vincitore. A Ponte Vedra Beach, gli americani Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo) e Wyndham Clark guidano la classifica, con uno score di 65 (-7) colpi, insieme al nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 mondiale e vincitore della competizione nel 2019. Al TPC Sawgrass (par 72), dove nove giocatori devono ancora completare le prime 18 buche, a tallonare i leader ecco l'inglese Matt Fitzpatrick e il canadese Nick Taylor, entrambi quarti con 66 (-6).

Nella Top 10, sesto con 67 (-5), c'è anche lo statunitense Scottie Scheffler. Numero 1 mondiale, reduce dal successo nell'Arnold Palmer Invitational, punta a diventare il primo golfista a vincere consecutivamente il The Players Championship, arrivato quest'anno alla 50ª edizione. Stesso score, tra gli altri, per lo svedese Ludvig Aberg e per l'australiano Jason Day (tra i past winner del torneo che ha fatto suo nel 2016).

E’ al 76° posto con 72 (par) Francesco Molinari. Dopo un inizio convincente, con due birdie nelle prime nove, il torinese nella seconda parte di gara ha macchiato la sua carta con tre bogey. Nel mezzo, un altro birdie. Intanto, il neozelandese Ryan Fox, 22° con 69 (-3), ha realizzato la 43ª buca in uno all'iconica buca 17 (par 3) del TPC Sawgrass utilizzando un wedge da 124 yards (113,386 metri). Il The Players Championship vede in gara 143 concorrenti, di cui 46 tra i migliori (erano 47, ma Tom Kim si è ritirato per problemi fisici) 50 al mondo.

 

LA VIGILIA - E’ una delle gare più attese nel calendario del PGA Tour, sia per prestigio che per montepremi. Il THE PLAYERS Championship (14-17 marzo), infatti, appartiene a quella categoria di tornei definiti “quasi un quinto major”, ma è anche il più ricco del circuito con un montepremi di 25 milioni di dollari, di cui 4,5 milioni andranno al vincitore.

Al TPC Sawgrass (Stadium Course) di Ponte Vedra Beach in Florida, che ospita l’evento per la 42ª volta consecutiva a iniziare dal 1982, è conseguenziale un field di altissima qualità, che comprende 47 tra i primi 50 del world ranking e tanti altri partecipanti che hanno dato parecchio al golf tra i quali Francesco Molinari.

Nella 50ª edizione del torneo, al quale prendono parte 144 concorrenti in rappresentanza di 24 nazioni, difende il titolo Scottie Scheffler, numero uno mondiale, reduce dalla vittoria della scorsa settimana nell’Arnold Palmer Invitational, che ha fatto suo per la seconda volta portando a sette i successi nel palmarès, comprensivi di un Major (Masters 2022). Lo scorso anno superò Tyrrell Hatton (ora alla LIV Golf) di cinque colpi, distacco più ampio a partire dal 2006, divenendo il nono giocatore a vincere Masters e The PLAYERS e il terzo a detenere contemporaneamente entrambi i titoli.

L’ottimo stato di forma rende Scheffler il più gettonato nelle previsioni della vigilia e potrebbe essere il primo a realizzare la doppietta di fila in un evento avaro di plurivincitori, dove il solo Jack Nicklaus ha confezionato la tripletta, inaugurando l’albo d’oro nel 1974, e in cinque hanno concesso il bis: Fred Couples, Steve Elkington, Hal Sutton, Davis Love III e Tiger Woods.

Vi saranno altri otto past winner, ma l’unico che può puntare concretamente al successo è Rory McIlroy, numero due del ranking e a segno nel 2019. Buone chance anche per Justin Thomas (2021) e Si-woo Kim (2017), sebbene siano piuttosto altalenanti, mentre hanno meno possibilità, perché non vincono da tempo, Webb Simpson (2018), Jason Day (2016), Rickie Fowler (2015), Matt Kuchar (2012) e Adam Scott (2004).

Tanti, comunque, i possibili protagonisti, tra i quali ricordiamo Wyndham Clark, secondo nell’Arnold Palmer Invitational, Xander Schauffele, Patrick Cantlay e Max Homa, che sono tra i top ten della graduatoria mondiale, senza dimenticare Matt Fitzpatrick, Jordan Spieth, Sahith Theegala e Will Zalatoris, con quest’ultimo che appare in ripresa dopo aver smaltito gli infortuni.

Francesco Molinari ha una nuova occasione, in un torneo che da solo offre le motivazioni necessarie, per modificare il trend negativo che lo accompagna da qualche tempo sul circuito, mentre sul DP World Tour ha ottenuto un quinto posto a gennaio nel Dubai Desert Classic.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il THE PLAYERS Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 14 marzo e venerdì 15, dalle ore 17,30 alle ore 24; sabato 16, dalle ore 19 alle ore 24; domenica, 17, dalle ore 17,30 alle ore 23 (su Eurosport 2, dalle ore 18 alle ore 23). Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini, Federico Colombo e di Maurizio Trezzi.

 

Lo statunitense John Catlin ha firmato a Macao il quinto titolo sull’Asian Tour, dove si è imposto con 257 (67 66 59 65, -23) colpi nell’International Series Macau presented by Wynn - secondo dei dieci “elevated tournaments” del circuito - superando alla seconda buca di spareggio lo spagnolo David Puig, giocatore della LIV Golf, con il quale aveva concluso alla pari il torneo (65 64 68 60).

Sul percorso del Macau Golf & Country Club (par 70) non ha superato per la prima volta il taglio Stefano Mazoli, 85° con 138 (69 69, -2), dopo essere andato sempre a premio nelle precedenti tre occasioni (31° nel Malaysian Open, 48° nell’International Series Oman e 58° nel precedente New Zealand Open).

Catlin, che nel terzo round ha realizzato un 59 (-11, un eagle, none birdie), divenendo il primo giocatore a infrangere il muro dei 60 colpi sul circuito, ha girato in 65 (-5, sei birdie, un bogey) ed è stato raggiunto nel finale del quarto round da Puig, che ha segnato un 60 (-10) con un eagle, un bogey e nove birdie, dei quali gli ultimi tre nelle quattro buche finali gli hanno dato accesso al playoff. Lo spagnolo, poi, alla seconda buca supplementare ha mancato un putt molto abbordabile e ha lasciato via libera allo statunitense, autore di un birdie.

John Catlin, 33enne di Sacramento (California), professionista dal 2013, ha iniziato la carriera sul PGA Canada, senza successi, poi è andato in Asia prima sull’Asian Development Tour, con due vittorie, e quindi sull’Asian Tour, con quattro titoli tra il 2018 e il 2019, prima di siglare l’attuale quinto. Natura di giramondo, è approdato sull’European Tour (oggi DP World Tour) dove ha lasciato la sua impronta imponendosi in tre occasioni tra i 2020 e il 2021. A Macao è stato gratificato con un assegno di 360.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.

Alle spalle dei due protagonisti l’australiano Lucas Herbert, terzo con 259 (-21), lo statunitense Patrick Reed, quarto con 260 (-20), il francese Martin Trainer, il neozelandese Ben Campbell e l’americano John Kokrak, quinti con 261 (-19), e il canadese Robert T. Lee ottavo con 262 (-18).

 

LA VIGILIA - L’Asian Tour si trasferisce dalla Nuova Zelanda a Macao per la quarta gara nel calendario 2024, l’International Series Macau presented by Wynn (14-17 marzo), il secondo dei dieci “elevated tournaments” del circuito - dopo l’International Series Oman - al quale prenderà parte Stefano Mazzoli.

Sul percorso del Macau Golf & Country Club i fari saranno puntati sugli oltre venti giocatori della LIV Golf in campo tra i quali il messicano Carlos Ortiz, numero uno della money list e vincitore in Oman, gli spagnoli Sergio Garcia, David Puig (a segno nel Malaysian Open) ed Eugenio Chacarra, gli statunitensi Patrick Reed, Jason Kokrak, Hudson Swafford, Pat Perez, Anthony Kim, Harold Varner III e Andy Ogletree, l’inglese Ian Poulter, il nordirlandese Graeme McDowell, il cileno Mito Pereira e il colombiano Sebastian Muñoz.

Naturalmente saranno i favoriti anche alla luce del risultato in Oman dove Ortiz è stato seguito da altri sei della Superlega nella top ten. Vi sono comunque numerosi giocatori dell’Asian Tour che hanno qualità per contrastarli quali gli australiani Scott Hend, numero 5 dell’ordine di merito, e Maverick Antcliff, numero 8, che si è fatto conoscere nel 2019 vincendo tre tornei e la money list sul China Tour e che ha iniziato l’anno molto bene. Oltre agli americani John Catlin e Sihwan Kim, ai thailandesi Jazz Janewattananond e Poom Saksansin, ai filippini Miguel Tabuena e Angelo Que e al coreano Bio Kim, per citane alcuni.

Stefano Mazzoli è alla quarta gara stagionale dopo aver preso la ‘carta’ con l’ottavo posto alla finale della Qualifying School. Nelle prime tre è andato sempre a premio (31° in Malesia, 48° in Oman e 58° nel precedente New Zealand Open), sicuramente una buona partenza per un debuttante. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con prima moneta di 360.000 dollari.

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  • Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino
    Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche: al Conero Golf Club vince Tommaso Perrino 14/04/2024

    Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

    Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano. Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro. Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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