Il cinese Ashun Wu, dopo una gran rimonta finale, ha vinto con 270 (68 70 67 65, -14) colpi il Volvo China Open risalendo dall’ottava posizione. Nella 30ª edizione del torneo che il DP World Tour ha organizzato in combinata con il China Tour sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71), a Shanghai in Cina, Wu, che aveva fatto suo l’evento nel 2015, ha superato l’inglese Jordan Smith, secondo con 271 (-13), e il tedesco Jannik Paul, terzo con 272 (-12).
Al quarto posto con 273 (-11) lo spagnolo Eugenio Chacarra, con un passato sulla LIV Golf, e a completare il trionfo dei giocatori di casa, Zecheng Dou e Haotong Li, in vetta con lo stesso Chacarra dopo 54 buche e past winner nel 2016. Al settimo con 274 (-10) il finlandese Tapio Pulkkanen e solo al 26° con 281 (-3) Adrian Otaegui, campione uscente. Spagnolo di nascita, gioca ora sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti e spera in tal modo di poter partecipare alle Olimpiadi.
Dei due azzurri in campo Edoardo Molinari si è classificato 36° con 283 (69 67 74 73, -1), cedendo nei due round conclusivi dopo un buon inizio. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 88° con 147 (73 74, +5).
Ashun Wu, 39enne di Xiamen, ha ottenuto il quinto titolo sul DP World Tour per un palmarès che ne comprende anche due sul Japan Golf Tour. Nell’ultimo giro ha messo fuori gioco gli avversari con un 65 (-6, sette birdie, un bogey), miglior parziale del turno. Per l’exploit ha ricevuto un assegno 433.500 dollari su un montepremi di 2.550.000 dollari
TERZO GIRO - Nel terzo giro del Volvo China Open sono rimasti al vertice con 201 (-12) il cinese Haotong Li (69 63 69) e lo spagnolo Eugenio Chacarra (65 67 69), mentre si è distaccato il terzo leader dopo due turni, il finlandese Tapio Pulkkanen, ora quarto con 203 (-10) insieme al tedesco Yannik Paul e al cinese Zecheng Dou.
Sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71) a Shanghai in Cina, sarà in corsa per il titolo, oltre ai citati, anche il thailandese Kiradech Aphibarnrat, terzo con 202 (-11), e hanno chance anche l’inglese Jordan Smith, settimo con 204 (-9), e altri due giocatori di casa, Ashun Wu e Zhengkai Bai, ottavi con 210 (-8).
Non ne ha, invece, Edoardo Molinari, sceso dal sesto al 28° posto con 210 (69 67 74, -3). Fuori gioco pure Adrian Otaegui, stesso score dell’azzurro, campione in carica. Lo spagnolo gioca ora sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti e spera in tal modo di poter partecipare alle Olimpiadi. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 88° con 147 (73 74, +5). Il montepremi è di 2.550.000 dollari (433.500 dollari la prima moneta).
SECONDO GIRO - Con una tonica prestazione e un parziale di 67 (-6) colpi, per un totale di 136 (69 67, -6), Edoardo Molinari è salito dal 14° al sesto posto nel Volvo China Open, torneo organizzato in combinata dal DP Word Tour e dal China Tour, che sta avendo luogo sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71) a Shanghai in Cina.
In vetta alla graduatoria il finlandese Tapio Pulkkanen (132 - 62 70, -10) è stato raggiunto da cinese Haotong Li (132 - 69 63) e dallo spagnolo Eugenio Chacarra (132 - 65 67), che ha un passato sulla LIV Golf. In quarta posizione con 134 (-8) il tedesco Jannik De Bruyn, in quinta con 135 (-7) il cinese Zecheng Dou, mentre Molinari (sei birdie e due bogey per lui) è affiancato dall’altro tedesco Yannik Paul. In recupero Adrian Otaegui, campione in carica, da 55° a 14° con 138 (-4), spagnolo che gioca ora sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 88° con 147 (73 74, +5). Il montepremi è di 2.550.000 dollari (433.500 dollari la prima moneta).
PRIMO GIRO - Buona partenza di Edoardo Molinari, 14° con 69 (-2, sei birdie, quattro bogey), nel Volvo China Open, torneo organizzato in combinata dal DP Word Tour e dal China Tour, sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club (par 71) a Shanghai in Cina.
Ha preso il comando con 62 (-9, un eagle, sette birdie), il finlandese Tapio Pulkkanen, 34enne di Kotka con un titolo sul circuito datato 2017 (Kazakhstan Open), che ha lasciato a tre colpi lo spagnolo Eugenio Chacarra, secondo con 65 (-6),il quale terminata la sua esperienza sulla LIV Golf, ha subito trovato la ‘carta’ per il tour continentale vincendo a marzo l’Hero Indian Open.
In terza posizione con 67 (-5) lo statunitense Jordan Gumberg, gli australiani Jason Scrivener ed Elvis Smylie, il neozelandese Kazuma Kobori e il cinese Zhengkai Bai e in ottava con 68 (-3) gli inglesi Jordan Smith e Matthew Jordan, il tedesco Yannik Paul, il neozelandese Daniel Hillier, Taichi Kho di Hong Kong e il cinese Ashun Wu, a segno in questo evento nel 2015. In ritardo l’iberico Adrian Otaegui, 55° con 72 (+1), che difende il titolo.
In gara un altro azzurro, Andrea Pavan, 76° con 73 (+2). Il round è stato sospeso con tredici giocatori ancora in campo che non incideranno nella classifica. Il montepremi è di 2.550.000 dollari (433.500 è la prima moneta).
LA VIGILIA - Dopo tre settimane di stop il DP World Tour torna protagonista con il Volvo China Open. Il torneo, organizzato in combinata dal massimo circuito continentale e dal China Tour, si giocherà da giovedì 17 a domenica 20 aprile a Shanghai.
Edo Molinari e Pavan i due azzurri in gara – Sul percorso dell’Enhance Anting Golf Club, nella 30ª edizione dell’evento, che metterà in palio 2.550.000 dollari (433.500 è la prima moneta), saranno due gli azzurri in gara: Edoardo Molinari, vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2025 (26-28 settembre a Bethpage, New York), e Andrea Pavan.
Otaegui difende il titolo conquistato nel 2024 quando superò di un colpo Migliozzi – Adrian Otaegui difenderà il titolo conquistato nel 2024 quando superò di un colpo – la gara fu ridotta da 72 a 54 buche per maltempo – il vicentino Guido Migliozzi. Nato il 21 novembre del 1992 a San Sebastián, in Spagna, Otaegui, che vanta cinque successi sul DP World Tour, nel novembre dello scorso anno ha chiesto e ottenuto di cambiare nazionalità e ora gioca sotto la bandiera degli Emirati Arabi Uniti dopo avervi risieduto per 13 anni. L’obiettivo, dichiarato, del trentaduenne, è quello di provare a conquistare una medaglia ai Giochi di Los Angeles 2028.
Il field e i past winner – Quanto agli italiani, il torinese Edoardo Molinari è alla terza gara stagionale sul circuito ed è reduce dal 9° posto nell’Hero Indian Open dove invece Pavan si è classificato 10° ottenendo la sua seconda Top 10 del 2025 dopo la 7ª piazza nel South African Open Championship. Per quel che riguarda gli altri protagonisti più attesi, la Cina punta in alto con Ashun Wu e Haotong Li, già vincitori della competizione rispettivamente nel 2015 e nel 2016. Tra i past winner anche il loro connazionale Jin Zhang (2021), il francese Alexander Levy (l’unico ad aver vinto questo appuntamento due volte, nel 2014 e nel 2017) e il belga Nicolas Colsaerts (2011). Nel field, inoltre, tre degli attuali dieci migliori interpreti della Race to Dubai: il sudafricano Shaun Norris (quinto), il neozelandese Daniel Hillier (settimo), il giapponese Keita Nakajima (nono). Riflettori puntati, poi, sugli spagnoli Eugenio Chacarra (a segno nell’Hero Indian Open), Angel Ayora, Pablo Larrazabal e Rafa Cabrera Bello, sul thailandese Kiradech Aphibarnrat, sull’americano Johannes Veerman, sul tedesco Yannik Paul, sullo svedese Marcus Kinhult e sugli inglesi Matthew Jordan e Brandon Robinson Thompson. L’evento, nato nel 1995, è stato vinto per la prima volta dal paraguaiano Raúl Fretes.
La penultima tappa dell’Asian Swing – Il Volvo China Open è la penultima tappa dell’Asian Swing che si concluderà, dal 24 al 27 aprile, sempre in Cina con l’Hainan Classic. Al termine di questa serie di tornei il vincitore di una speciale graduatoria (attualmente Nakajima è in testa) riceverà un bonus di 200.000 dollari. Ma c’è di più, perché i migliori tre classificati, non altrimenti esenti, si guadagneranno un posto per lo U.S. PGA Championship, secondo Major maschile in programma dal 15 al 18 maggio prossimi a Charlotte (Usa).
Il torneo in diretta su Sky e in streaming su NOW – Il Volvo China Open verrà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 17 e venerdì 18 aprile dalle ore 6:30 alle 11:30. Sabato 19 dalle ore 6:30 alle 11:00 e, domenica 20, dalle ore 6:00 alle 11:00. Commento di Silvio Grappasonni, Claudio Viganò e di Giovanni Dassù.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali.
È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela. In un anno da ricordare impreziosito con la medaglia d’oro nella gara individuale ai Giochi Olimpici Giovanili Estivi di Nanchino 2014 dove ha poi festeggiato un bronzo a squadre in tandem con Virginia Elena Carta prima di prendersi il titolo europeo ‘Boys’ con la compagine italiana in Norvegia. Non male per uno che ha giocato due volte, con il team Europe, la Junior Ryder Cup e, a 17 anni, si è distinto come terzo più giovane giocatore, nella storia delle Qualifying School, ad assicurarsi in Spagna una ‘carta’ per l’allora European Tour salvo vincere, pochi giorni dopo, e alla prima gara da professionista (nel novembre 2014), il Campionato Nazionale Open al San Domenico Golf di Savelletri di Fasano (Brindisi). Nel giugno del 2017, in Svezia e al Nordea Masters, la prima impresa sull’European Tour a 20 anni e 172 giorni. Nel luglio del 2020 la gioia al British Masters. Quindi, le delusioni. “Guardandomi indietro - racconta Paratore – sono fiero di quanto fatto fino ad ora. Naturalmente, in questi ultimi anni avrei voluto dare di più. Non lo nascondo: mi sono perso. Quando conosci il successo così presto le aspettative sono alte. Non solo dall’esterno, ma da te stesso. Sono arrivato tra i migliori 100 giocatori al mondo e ho messo nel mirino la Top 50 cercando cambi che mi hanno scombussolato. Ho capito che faccio fatica a trovare tecniche di gioco diverse dalle mie. Sono un golfista di ‘feeling’ e ora, finalmente, ho ritrovato il mio swing”. Non ha mai mollato, Paratore, neanche quando le cose non solo non andavano bene, ma male. E a chi ha vissuto, vive o vivrà quelle difficoltà, consiglia: “Non bisogna mai smettere di crederci. È proprio quando tutto non procede per il verso giusto che bisogna lottare. Pensiamo a Rory McIlroy, un esempio di resilienza, perseveranza. Da 11 anni non conquistava un Major e, ad Augusta, è riuscito a completare il Grande Slam. Ha compiuto un qualcosa di davvero pazzesco”.
Famiglia, amici, fedelissimi, staff. A loro, Paratore ha dedicato la sua vittoria negli Emirati Arabi Uniti. “È stato bello ricevere l’abbraccio dei tanti azzurri in gara, a partire dai romani Filippo Celli ed Enrico Di Nitto. Da sei mesi sono tornato a lavorare con Alberto Binaghi (Commissario Tecnico della Squadra Nazionale maschile della FIG, ndr), ci conosciamo benissimo e siamo davvero in sintonia. Il mio preparatore atletico è Massimo Bramanti, il manager Guillen Gorka. Poi, come new entry, c’è la nutrizionista Luisa Costato, con lei lavoro molto sull’aspetto mentale”.
E ora Paratore con ottimismo guarda al presente ma anche al futuro. “Vorrei tornare a giocare sul DP World Tour, in primis. Ma il sogno resta sempre quello che cullavo fin da bambino: misurarmi sul PGA Tour e in America al fianco dei migliori al mondo”. Tifoso della Roma, grande appassionato di animali, negli anni ha chiamato i suoi cani Tiger, Rory e Scottie, come tra grandi del golf: Woods, McIlroy e Scheffler. “Ma se dovessi prendere una femminuccia la chiamerei Nelly, come la Korda”, conclude sorridendo Paratore.
Renato Paratore ha dominato con 266 (69 68 64 65, -22) colpi, dopo una grande prestazione, nell’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour disputato sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72), nell’Emirato di Ajman (Emirati Arabi Uniti), dove hanno dato ulteriore risalto al successo azzurro le belle prove di Stefano Mazzoli e di Filippo Celli, noni con 275 (-13).
Paratore, 28enne romano, con un round finale in 65 (-7, un eagle, cinque birdie) ha conseguito il primo titolo sul circuito rimontando dalla seconda piazza. Ha superato di due colpi il sudafricano JC Ritchie, secondo con 268 (-20), e di cinque lo statunitense Dan Erickson, terzo con 271 (-17), che era al vertice dopo tre giri. In quarta posizione con 272 (-16) il francese Oihan Guillamoundeguy e lo spagnolo Adri Arnaus e in sesta con 274 (-14) l’irlandese Mark Power, il tedesco Freddy Schott e il portoghese Pedro Figueiredo. In nona, come detto, Mazzoli (69 69 68 69) e Celli (69 69 66 71), affiancati dal danese Sebastian Friedrichsen.
Paratore ha iniziato la gara al 38° posto per poi passare al 13° e al secondo. Nel turno conclusivo ha subito distanziato gli avversari con un eagle e tre birdie sulle prime cinque buche e un solo avversario, Ritchie, ha provato ad inseguirlo. Il sudafricano ha accorciato le distanze, pur se il romano ha realizzato altri due birdie a completare il 65 (-7), ma la sua rincorsa si è arrestata alla buca 17 quando ha alzato bandiera bianca con un doppio bogey (67, -5).
“E’ una sensazione fantastica” ha detto Paratore al termine. “Non vincevo dal 2020 e quindi è un momento molto importante. Sono rimasto concentrato per tutto il torneo e sono riuscito a prevalere su Ritchie, che ha giocato davvero bene. E’ stata una bella lotta fino al termine e mi congratulo con lui. Il mio gioco è stato buono, ma il putting ha fatto la differenza. Non avevo iniziato bene la stagione, ma oggi ho fatto un deciso passo avanti”.
L’azzurro, che nelle ultime 33 buche non ha segnato bogey, è tornato alla vittoria dopo quattro anni e nove mesi. In precedenza si era imposto a luglio 2020 nel Betfred British Masters, il secondo dei due successi siglati sul DP World Tour dopo quello nel Nordea Masters (2017). Professionista dal 2014, ha avuto un’ottima carriera da dilettante in cui, tra l’altro, ha conquistato l’oro Olimpico individuale e il bronzo a squadre (con Virginia Elena Carta) ai Giochi Giovanili in Cina (2014), il titolo europeo Boys con la compagine italiana (2014) e quello nel Junior Orange Bowl (2013). Paratore è stato gratificato con un assegno di 48.000 dollari su un montepremi di 300.000 dollari.
Mazzoli ha concluso con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) e Celli con un 71 (-1, quattro birdie, tre bogey). Gregorio De Leo è terminato 37° con 280 (68 70 72 70, -8), e Lorenzo Scalise 44° con 281 (68 69 74 70, -7). Sono usciti al taglio Enrico Di Nitto, 96° con 144 (72 72, par), Michele Ortolani (70 75) e Aron Zemmer (75 70), 109.i con 145 (+1).
TERZO GIRO - Renato Paratore, da 13° a secondo con 201 (69 68 64, -15), e Filippo Celli, da 21° a quinto con 204 (69 69 66, -12), saranno in corsa per il titolo nel giro finale dell’UAE Challenge (HotelPlanner Tour) che termina sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72), nell’Emirato di Ajman (Emirati Arabi Uniti).
Si è portato al vertice lo statunitense Dan Erickson, con 200 (68 69 63, -16), anche lui in rimonta dalla 13ª posizione grazie a un 63 (-9, nove birdie), miglior punteggio di giornata. Hanno chance si competere per la vittoria anche l’irlandese Mark Power, quarto con 203 (-13), e il francese Oihan Guillamoundeguy, che affianca Celli, ma la matematica non escluse i sette concorrenti al settimo posto con 205 (-11); gli spagnoli Adri Arnaus e Borja Virto, gli svedesi Per Langfors e Rikard Karlberg, vincitore di un Open d’Italia (2015), il danese Christoffer Bring, l’austriaco Maximilian Steinlechner e lo scozzese Craig Howe.
E’ in buona posizione di classifica anche Stefano Mazzoli, 14° con 206 (69 69 68, -10), mentre sono scivolati nelle retrovie Gregorio De Leo, 41° con 210 (68 70 72, -6), e Lorenzo Scalise, 55° con 211 (68 69 74, -5).
Renato Paratore ha segnato un 64 (-8), secondo punteggio del turno, con nove birdie e un bogey, e Filippo Celli un 66 (-6) con sei birdie senza bogey. Per Mazzoli un 68 (-4) con sette birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Enrico Di Nitto, 96° con 144 (72 72, par), Michele Ortolani (70 75) e Aron Zemmer (75 70), 109.i con 145 (+1). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
SECONDO GIRO - Sono in buona posizione cinque italiani dopo il secondo giro dell’UAE Challenge (HotelPlanner Tour) che si sta disputando nell’Emirato di Ajman, sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72). Infatti sono al 13° posto con 137 (-7) Renato Paratore (69 68) e Lorenzo Scalise (68 69) e al 21° con 138 (-6) Stefano Mazzoli (69 69), Filippo Celli (69 69) e Gregorio De Leo (68 70).
Al comando con 134 (-10) si è formato un terzetto composto dall’irlandese Mark Power (67 67), dal sudafricano J.C. Ritchie (64 70) e dal francese Oihan Guillamoundeguy (67 67), che è seguito dal danese Christoffer Bring, dall’inglese Will Hopkins e dal danese John Axelsen, quarti con 135 (-9). In settima posizione con 136 (-8) gli spagnoli Victor Pastor, Albert Boneta e Adri Arnaus, l’inglese George Bloor, lo scozzese Euan Walker e il belga James Meyer de Beco.
Sono usciti al taglio Enrico Di Nitto, 96° con 144 (72 72, par), Michele Ortolani (70 75) e Aron Zemmer (75 70), 109.i con 145 (+1). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
PRIMO GIRO - L’olandese Vince Van Veen e il sudafricano JC Ritchie hanno preso il comando con 64 (-8) colpi nell’UAE Challenge, il torneo dell’HotelPlanner Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club (par 72) nel piccolo Emirato di Ajman, che fa parte degli Emirati Arabi Uniti.
La coppia di testa ha un colpo di vantaggio sull’inglese George Bloor e sul francese Romain Wattel, terzi con 65 (-7), e due sull’indiano Saptak Talwar, sul peruviano Julian Perico e sugli scozzesi David Law ed Euan Walker.
Degli otto azzurri in gara sono in top 20 Lorenzo Scalise e Gregorio De Leo, 19.i con 68 (-4), e hanno un colpo in più Stefano Mazzoli, Renato Paratore e Filippo Celli, 38.i con 69 (-3). Seguono Michele Ortolani, 57° con 70 (-2), Enrico Di Nitto, 90° con 72 (par), e Aron Zemmer, 137° con 75 (+3). Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
LA VIGILIA - L’HotelPlanner Tour si trasferisce dall’India negli Emirati Arabi Uniti dove sono in programma due tornei, per l’April Egolf Swing: l’UAE Challenge (10-13 aprile) e l’Abu Dhabi Challenge (17-20 aprile). Il primo avrà luogo nel piccolo Emirato di Ajman dove, sul percorso dell’Al Zorah Golf & Yacht Club, saranno in gara otto giocatori italiani: Filippo Celli, Gregorio De Leo, Renato Paratore, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer, Lorenzo Scalise, Enrico Di Nitto e Michele Ortolani.
Nel field 13 tra i primi 20 della Road To Mallorca (ordine di merito), compresi cinque tra i top ten. Tra di loro tre vincitori stagionali, gli inglesi Joshua Berry (n. 2) e Jamie Rutherford (n. 3), e lo spagnolo Quim Vidal (n. 5), che saranno tra i favoriti insieme al neozelandese Sam Jones (n. 6), all’olandese Lars Van Meijel (n. 11), allo svedese Per Langfors (n. 13) e a Filippo Celli (n. 15), il più in alto in classifica tra gli azzurri e reduce dalla bella prova con quarto posto nel Delhi Challenge.
Altri possibili protagonisti l’austriaco Maximilian Steinlechner, che ha affiancato Celli in India, lo statunitense Matt Oshrine, i sudafricani JC Ritchie e Justin Harding, lo scozzese Euan Walker, i francesi Clément Sordet e Robin Sciot-Siegrist, lo spagnolo Albert Boneta e l’australiano Danny List.
Degli altri azzurri, Gregorio De Leo, che ha anche la ‘carta’ per il DP World Tour (5° nel Magical Kenya Open), è alla terza presenza sull’ex Challenge Tour, con due top 20 all’attivo. Stefano Mazzoli, che si alterna anche sull’Asian Tour, è alla quarta gara. Non è sceso mai sotto la 30ª piazza, con la sesta nel Cape Town Open. Continua ad essere altalenante Paratore, non sono ancora al meglio della condizione Zemmer, Scalise e Di Nitto, mentre Ortolani fa la seconda apparizione dopo il 40° posto nel Kolkata Challenge. Il montepremi è di 300.000 dollari con prima moneta di 48.000 dollari.
La francese Perrine Delacour, con una gara molto autoritaria, ha vinto con 274 (65 69 70 70, -14) colpi l’Investec South African Women’s Open, torneo organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate (par 72), progettato da Gary Player a Città del Capo in Sudafrica.
Hanno offerto una buona prestazione Alessandra Fanali, 11ª con 281 (69 69 71 72, -7), e Anna Zanusso, 20ª con 283 (70 73 70 70, -5), che nel giro finale ha recuperato sette posizioni. Al 56° posto con 289 (69 69 76 75, +1) Alessia Nobilio.
Perrine Delacour, 31enne di Laon, ha conseguito il secondo titolo sul LET, per un palmarès che comprende anche due successi sul Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense ora chiamato Epson Tour. E’ stata leader nel primo e nel terzo round e in quello conclusivo ha gestito il vantaggio con un 70 (-2, quattro birdie, due bogey), impedendo il recupero della sudafricana Casandra Alexander, seconda con 276 (-12), dopo un 66 (-6, un eagle, sei birdie, due bogey), miglior parziale del turno. In terza posizione con 277 (-11) l’australiana Kelsey Bennett e l’inglese Bronte Law, in quinta con 278 (-10) la sudafricana Kiera Floyd e in sesta con 279 (-9) la tedesca Laura Fuenfstueck, la svizzera Chiara Tamburlini, lo scorso anno vincitrice dell’ordine di merito e di tre tornei, e Ginnie Ding di Hong Kong.
Alessandra Fanali, sei volte a premio su sette gare nel 2025 con un secondo posto nel Ford Women’s NSW Open in Australia, ha girato in 72 (par) con due birdie e due bogey e Anna Zanusso, debuttante sul circuito con tre top 22 nelle ultime tre uscite, ha segnato un 70 (-2, tre birdie, un bogey). Ha raccolto moneta per la money list per la quarta volta in quattro partecipazioni Alessia Nobilio, che ha chiuso con un 75 (+3, due birdie, tre bogey, un doppio bogey). Alla vincitrice è andato un assegno di 51.000 euro su un montepremi di 340.000 euro.
TERZO GIRO - Alessandra Fanali, con una tonica prestazione, è salita dall’11° al quinto posto con 209 (69 69 71, -7) e ha cinque colpi di distacco dalla nuova leader, la francese Perrine Delacour, al comando con 204 (65 69 70, -12).
Nell’Investec South African Women’s Open, torneo organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate, progettato da Gary Player a Città del Capo in Sudafrica, la transalpina con un 70 (-2, tre birdie, un bogey), ha lasciato a due colpi la sudafricana Kiera Floyd, seconda con 206 (-10), e a tre la svizzera Chiara Tamburlini, terza con 207 (-9), che era al vertice dopo due round.
In quarta posizione con 208 (-8) la tedesca Laura Fuenfstueck e, insieme alla Fanali, l’inglese Bronte Law e la norvegese Dorthea Forbrigd. Hanno poche possibilità di competere per il titolo la gallese Darcey Harry, la sudafricana Casandra Alexander, la statunitense Brianna Navarrosa, l’australiana Kelsey Bennett e la tedesca Aline Krauter, ottave con 210 (-6).
Ha guadagnato 28 posizioni Anna Zanusso, 27ª con 213 (70 73 70, -3), e ne ha perse 23 Alessia Nobilio, 34ª con 214 (69 69 76, -2). Alessandra Fanali ha girato in 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 340.000 euro.
SECONDO GIRO - Nel secondo round dell’Investec South African Women’s Open, organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, sono risalite di cinque posizioni Alessia Nobilio (69 69) e Alessandra Fanali, da 16.e a 11.e con 138 (-6), mentre ha perso terreno Anna Zanusso, 55ª con 143 (70 73, -1).
Sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate, progettato da Gary Player a Ciità del Capo in Sudafrica, con un gran giro in 65 (-7, sette birdie), miglior score di giornata, si è portata al vertice con 133 (68 65, -11) la svizzera Chiara Tamburlini, lo scorso anno numero 1 del circuito e vincitrice di tre gare. La seguono con 134 (-10) la francese Perrine Delacour e con 136 (-8) la tedesca Aline Krauter, entrambe in vetta dopo un round.
In quarta posizione con 137 (-7) l’inglese Bronte Law, la francese Nastasia Nadaud, la tedesca Laura Fuenfstueck, l’australiana Kelsey Bennett, la nordirlandese Annabel Wilson e le sudafricane Kiera Floyd e Gia Raad, quest’ultima dilettante.
Alessandra Fanali ha segnato tre birdie senza bogey e Alessia Nobilio sette birdie e quattro bogey, entrambe per un parziale di 69 (-3), e Anna Zanusso ha realizzato un 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 340.000 euro.
PRIMO GIRO - Alessia Nobilio e Alessandra Fanali, 16.e con 69 (-3) colpi, e Anna Zanusso, 32ª con 70 (-2), dopo il round iniziale dell’Investec South African Women’s Open, organizzato dal Ladies European Tour in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, sul percorso dell’Erinvale Country & Golf Estate, progettato da Gary Player a Ciità del Capo in Sudafrica.
Al vertice con 65 (-7) la francese Perrine Delacour e la tedesca Aline Krauter che precedono l’altra transalpina Lucie Malchirand, vincitrice da dilettante di una Ladies Italian Open (2021), la namibiana Bonita Bredenhann e la ceca Sara Kouskova, terze con 66 (-6). Al sesto posto con 67 (-5) la tedesca Laura Fuenfstueck, l’austriaca Emma Spitz, la francese Nastasia Nadaud e l’amateur sudafricana Gia Raad.
Alessia Nobilio ha fatto percorso netto con tre birdie senza bogey, Alessandra Fanali ha segnato quattro birdie e un bogey e Anna Zanusso quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 340.000 euro.
LA VIGILIA - ll Ladies European Tour da Johannesburg si sposta a Città del Capo per l’Investec South African Women’s Open. Il torneo, arrivato alla 32ª edizione, per il secondo anno consecutivo si disputerà sul percorso dell’Erinvale Country and Golf Estate progettato da Gary Player e inaugurato nel 1995.
Le azzurre Fanali, Zanusso e Nobilio in Sudafrica - Saranno 132 le concorrenti in gara, in rappresentanza di 35 nazioni, che si sfideranno sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le migliori 60 classificate (e le pari merito al 60° posto). Tra le protagoniste anche tre azzurre: Alessandra Fanali, Anna Zanusso e Alessia Nobilio reduci rispettivamente dal 28°, dal 17° e dal 54° posto nel Joburg Ladies Open.
In gara anche otto tra le attuali migliori dieci proette del LET - L’evento, per la decima volta, è organizzato in combinata dal Ladies European Tour e dal Sunshine Ladies Tour. Tra le stelle della competizione otto tra le migliori dieci proette del massimo circuito continentale femminile, a partire dalla numero 1, Mimi Rhodes. L’inglese, in un periodo di forma super, viene da due affermazioni consecutive (Ford Women’s NSW Open in Australia e Joburg Ladies Open in Sudafrica) arrivate dopo sole cinque gare disputate sul tour. Professionista dal 2024, è la campionessa più attesa della competizione. Con lei le sue connazionali Cara Gainer (seconda) e Annabell Fuller (ottava). E ancora: l’indiana Diksha Dagar (quinta e a segno nel 2019), la svedese Kajsa Arwefjäll (sesta), l’irlandese Lauren Walsh (settima), la ceca Sara Kouskova (nona) e la singaporiana Shannon Tan (decima). Per quel che riguarda la Top 10, all’appello mancheranno solo la belga Manon De Roey, vincitrice nel 2024, e la tailandese Atthaya (Jeeno) Thitikul.
Lee-Anne Pace cerca la sesta impresa - C’è attesa poi per la sudafricana Lee-Anne Pace, recordman, con cinque vittorie, della rassegna. Riflettori puntati, inoltre, sulla sua connazionale Casandra Alexander. Ma le azzurre vogliono ben figurare. La Fanali, 12ª nell’ordine di merito, quest’anno ha già sfiorato l’impresa chiudendo al secondo posto il Ford Women’s NSW Open e sogna il primo exploit della sua carriera sul Ladies European Tour. L’Investec South African Women’s Open metterà in palio 340.000 euro. In un appuntamento importante, l’ultimo della stagione del Ladies Sunshine Tour. Con la vincitrice dell’ordine di merito (attualmente Casandra Alexander è al primo posto) che si porterà a casa un bonus di 200.000 rand (oltre 9.000 euro).
Rory McIlroy, numero due mondiale, ha vinto con 277 (-11) colpi l’89° edizione del Masters Tournament, primo major stagionale disputato sull’iconico percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, e si è ritagliato un posto nella storia del golf. Infatti è divenuto il sesto giocatore a completare il “Grande Slam”, imponendosi in tutti e quattro i Major, impresa riuscita solo a cinque grandissimi: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
Il nordirlandese (72 66 66 73) ha conquistato il titolo superando con un birdie alla prima buca di playoff l’inglese Justin Rose (277 - 65 71 75 66), con il quale aveva concluso alla pari la gara. Al terzo posto con 279 (-9) Patrick Reed, uno dei numerosi membri della LIV Golf in campo, al quarto con 280 (-8) Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking e campione uscente, al quinto con 281 (-7) Bryson DeChambeau, anche lui nella Superlega Araba, e il coreano Sungjae Im, e al settimo con 282 (-6) lo svedese Ludvig Aberg, due top ten in due Masters disputati (runner up nel 2024).
Sono state molto sofferte le nove buche finali per Rory McIlroy, che forse ha rivisto i fantasmi del 2011, quando leader dopo 54 buche con quattro colpi di margine, finì 15° dopo un 80. A metà round sembra in assoluto controllo e con gli altri ben distanziati, ma tra la buca 11 e la 14 ha perso quattro colpi (due bogey, un doppio bogey) e ha rimesso in corsa Rose, che è ricorso ai fuochi d’artificio nelle ultime otto (sei birdie contro due bogey). L’impresa all’inglese non sarebbe bastata perché sul tee della 18 era due colpi dietro, ma McIlroy gli ha concesso il playoff con un bogey (contro un birdie), salvo poi rimediare con la prodezza alla buca supplementare e conquistare il quinto Major a distanza di quasi 11 anni dal quarto.
Il nordirlandese, nativo di Holywood, ha firmato il Masters all’età di 35 anni, 11 mesi e 9 giorni e al 17° tentativo, secondo solo a Sergio Garcia che è andato a segno nel 19°. E’ stato il terzo a rimontare sette colpi di ritardo accusati nel primo round dopo Nick Faldo (1990) e Tiger Woods (2005) e con lo stesso Faldo è stato l’unico a indossare la “Green Jacket” dopo un doppio bogey, o peggio, alla buca iniziale del giro finale. Ha ottenuto il 29° titolo sul PGA Tour alla 263ª partecipazione che gli ha permesso di consolidare la leadership nella graduatoria della FedEx Cup, di recuperare quasi 1,5 punti a Scheffler in quella mondiale e di ricevere un assegno di 4.200.000 dollari su un montepremi di 21.000.000 milioni di dollari. A Rose sono andati 2.268.000 dollari.
TERZO GIRO - Il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, si è portato dal terzo al primo posto con 204 (72 66 66, -12) nel terzo giro del Masters Tournament, il primo major stagionale. Per la seconda volta in carriera si trova al vertice del torneo dopo 54 buche e ha l’occasione di completare il “Grande Slam” con l’unico major che manca nel suo palmarès, ma dovrà evitare di pensare a come è andata a finire. Era il 2011 e, giovanissimo, e non seppe gestire i quattro colpi di vantaggio. Finì con un devastante 80 e al 15° posto. Ora, quanto meno, ha l’esperienza giusta alla 17ª presenza sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia.
McIlroy ha realizzato il secondo 66 di fila (-6, due eagle, quattro birdie, due bogey) e inizierà il round decisivo con due colpi di margine su Bryson DeChambeau, secondo con 206 (-10) e una delle stelle della LIV Golf, e con quattro sul canadese Corey Conners, terzo con 208 (-8).
Hanno poche chance di recuperare Patrick Reed, anche lui nella Superlega araba, e lo svedese Ludvig Aberg, quarti con 210 (-6), e sono praticamente nulle quelle di Scottie Scheffler, numero uno mondiale, campione in carica, vincitore anche nel 2022, sesto con 211 (-5) alla pari con l’australiano Jason Day, con l’irlandese Shane Lowry e con l’inglese Justin Rose, che ha condotto nei primi due turni.
Appuntamento al prossimo anno per un nuovo tentativo di conquistare la ‘giacca verde’ per Xander Schauffele, 10° con 212 (-4), Collin Morikawa e per il norvegese Viktor Hovland, 14.i con 213 (-3), per Jordan Spieth, 21° con 215 (-1), e per altri due giocatori della LIV Golf, lo spagnolo Jon Rahm e il cileno Joaquin Niemann, 26.i con 216 (par). Il montepremi è di 21.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - L’inglese Justin Rose ha mantenuto il comando con 136 (65 71, -8) colpi nel secondo giro dell’89° Masters Tournament, primo major stagionale, ma il suo vantaggio si è ridotto a una sola lunghezza sul primo inseguitore, Bryson DeChambeau, secondo con 137 (-7), e il più agguerrito dei numerosi giocatori della LIV Golf in gara.
Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, voluto a inizio degli anni Tenta, nel secolo scorso, dal mitico Bobby Jones, gran rimonta del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, che con un 66 (-6, un eagle, quattro birdie), miglior parziale del turno, è risalito dal 27° al terzo posto, rilanciando le sue ambizioni per un successo che gli permetterebbe di completare il “Grande Slam” con l’unico major che manca nel suo palmarès.
Lo affianca il canadese Corey Conners, mentre è sceso dalla seconda alla quinta piazza con 139 (-5) Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking e campione in carica (suo il torneo anche nel 2022), il quale dopo il round d’apertura senza bogey ne ha segnati ben cinque, ma è riuscito a porvi rimedio con sei birdie (71, -1). Stesso score anche per Matt McCarty, l’irlandese Shane Lowry e per l’inglese Tyrrell Hatton.
Sono risaliti dalla 38ª posizione il giapponese Hideki Matsuyama, 12° con 141 (-3), Xander Schauffele, numero 3 al mondo, 17° con 142 (-2), e Justin Thomas, 27° con 144 (par), mentre ha perso altro terreno Jordan Spieth, 40° con 146 (+2), alla pari con il deludente spagnolo Jon Rahm, altra stella della Superlega araba. Il taglio ha lasciato in gara 53 concorrenti.
PRIMO GIRO - L’inglese Justin Rose, con un primo giro in 65 (-7) colpi, ha preso il comando nel Masters Tournament, il primo major stagionale, giunto all’89ª edizione, che si sta svolgendo sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, voluto a inizio degli anni Tenta, nel secolo scorso, dal mitico Bobby Jones.
Il leader ha tre colpi di vantaggio sul canadese Corey Conners, sullo svedese Ludvig Aberg, runner up lo scorso anno, e su Scottie Scheffler, numero 1 mondiale e campione in carica (suo il torneo anche nel 2022), secondi con 68 (-4). Al quinto posto con 69 (-3) Bryson DeChambeau, uno dei numerosi membri della LIV Golf in campo, e l’inglese Tyrrell Hatton, e al settimo con 70 (-2) Harris English, Akshay Bhatia, l’australiano Jason Day e l’inglese Aaron Ray.
E’ iniziato decisamente in salita il Masters del nordirlandese Rory McIlroy, 27° con 72 (par), che per l’undicesima volta prova a vincere l’unico major che manca nel suo palmarès per completare il “Grande Slam”, ma è andata anche peggio a Justin Thomas, Jordan Spieth, Xander Schauffele e al giapponese Hideki Matsuyama, 38.i con 73 (+1)
Justin Rose, 44enne nato a Johannesburg in Sudafrica, ma inglese a tutti gli effetti, undici successi sul PGA Tour con un major (US Open, 2013), dieci sul DP World Tour, al netto del major, uno sul Japan Tour, uno sull’Asian Tour, due sul Sunshine Tour e altri tre in giro per il mondo, ha segnato il punteggio personale più basso sulle 18 buche nella gara con otto birdie e un bogey proprio sull’ultimo green. Alla 20ª presenza (secondo nel 2015 dietro Spieth e superato al playoff da Sergio Garcia nel 2017), è il giocatore più anziano, dai tempi dell’allora 50enne Fred Couples nel 2010, ad essere in vetta ad Augusta dopo un turno. Quanto a Scheffler, che per la seconda volta ha realizzato un round bogey free (quattro birdie) nell’evento, punta ovviamente al tris per emulare Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, l’inglese Nick Faldo e il sudafricano Gary Player, magari poi per guardare più in alto dove sono Jack Nicklaus (6 titoli), Tiger Woods (cinque) e Arnold Palmer (quattro).
LA VIGILIA - L’Augusta National, il gioiello voluto ad Augusta, in Georgia, dal leggendario Bobby Jones, ospita per l’89ª volta il Masters Tournament, primo Major stagionale in programma dal 10 al 13 aprile, che sarà anticipato mercoledì 9 aprile dal “Par 3 Contest”, gara-spettacolo che coinvolge i concorrenti, i loro familiari e il pubblico.
In un field di campioni, con al via i primi 50 del World Ranking, difende il titolo Scottie Scheffler, 28enne di Ridgewood (New Jersey), numero uno mondiale e vincitore anche nel 2022, tredici vittorie sul PGA Tour comprensive dei due Major. E’ il grande favorito, ma naturalmente la concorrenza sarà forte a iniziare da quella di Rory McIlroy, numero due del World Ranking, al quale manca proprio questo torneo per completare il “Grande Slam”. Disputa il 17° Masters in carriera e per l’undicesima volta proverà a colmare la lacuna per affiancare i cinque grandissimi che hanno compiuto l’impresa: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
La lista dei possibili protagonisti, in tale contesto, è lunga. Ricordiamo Xander Schauffele, Collin Morikawa, Justin Thomas, Wyndham Clark, Patrick Cantlay, per citarne alcuni, ma sembra invece un momento difficile per Ludvig Aberg (n. 5) e per Hideki Matsuyama (n. 6, a segno nel 2021)) che non hanno superato il taglio nel precedente Valero Texas Open. E’ in condizione Brian Harman, il quale in Texas ha vinto, ma ha contro le statistiche, perché sono rari i giocatori riusciti a imporsi ad Augusta la settimana dopo un successo.
Ci sarà anche il solito scontro con i giocatori della LIV Golf che schierano, tra gli altri. Jon Rahm, Dustin Johnson, Patrick Reed, Sergio Garcia, Bubba Watson, Carl Schwarzel e Phil Mickelson, tutti past winner. E non vanno dimenticati altri che hanno indossato la “Green Jacket”, quali Jordan Spieth, Adam Scott, Zach Johnson e Danny Willett, sebbene non siano al top.
I record- Jack Nicklaus detiene il primato di vittorie con sei, ma è anche il vincitore più anziano perché conquistò il sesto nel 1986 all’età di 46 anni e 82 giorni. Lo segue Tiger Woods con cinque, primo atleta di colore a firmare l’albo d’oro, il più giovane a conquistare il trofeo all’età di 21 anni e 104 giorni nel 1997, stabilendo con 12 colpi il margine più alto sul secondo.
Nella lista dei plurivincitori seguono con quattro titoli Arnold Palmer e con tre Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, l’inglese Nick Faldo e il sudafricano Gary Player, che è stato il primo straniero a far suo il Masters, unico fino al 1980 quando si impose lo spagnolo Severiano Ballesteros. Player è anche l’atleta con più presenze nella gara (52 tra il 1957 e il 2009), mentre Arnold Palmer ne ha collezionate 50, ma tutte consecutive.
Il record dello score più basso sulle 72 buche è con 268 (-20) colpi di Dustin Johnson (2020), mentre sul giro è il 63 (-9) ottenuto da Nick Price nel 1986 ed eguagliato da Greg Norman nel 1996. Quest’ultimo è il solo ad aver fatto una sorta di “grande slam” al contrario: infatti ha perso tutti e quattro i Major al playoff. Sono 34 le “hole in one” realizzate, l’ultima da Corey Conners nel 2021.
Saranno 19 i past winner con passarella speciale per i sette più anziani: Fred Couples (1992), José Maria Olazabal (1994, 1999), Vijay Singh (2000), Mike Weir (2003), Angel Cabrera (2009), il citato Phil Mickelson (2004, 2006, 2010). e Bernhard Langer (1985, 1993), 67 anni, che disputerà i suo 41° e ultimo Masters.
Il Par 3 Contest - E’ il torneo-show che, sul percorso Par 3, anticipa il Masters, con la partecipazione di giocatori, famigliari e campioni del passato e in cui il pubblico viene pienamente coinvolto rendendosi protagonista. E’ anche la gara che nessuno vorrebbe vincere perché nelle 62 edizioni precedenti coloro che hanno alzato il trofeo non si sono mai ripetuti quattro giorni dopo, destino toccato lo scorso anno a Rickie Fowler e nel 2023 a Tom Hoge. Tradizione negativa, ma con una speranza: infatti alcuni sono comunque riusciti ad andare a segno in anni diversi. L’evento ha anche un altro lato spettacolare: le numerose “hole in one”. Nel 2024 ne sono state realizzate cinque (record nel 2016 con nove) che hanno portato il totale a 104.
Tiger Woods e l’Augusta National - Tiger Woods, a causa dell’ultimo infortunio, sarà assente, comunque sta lavorando a un progetto che riguarda l’Augusta National, come ha spiegato: “Sono orgoglioso di collaborare con l’Augusta National Golf Club per ampliare le opportunità educative e il golf nella comunità augustana. Insieme istituiremo un TGR Learning Lab incentrato sull’educazione STEAM e rinnoveremo lo storico campo da golf comunale di Augusta, “The Patch”, con un nuovo percorso a nove buche progettato da TGR Design. Significa molto poter creare opportunità che sollevano e ispirano la prossima generazione”.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Masters Tournament sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 10 aprile e venerdì 11, dalle ore 15,30 alle ore 20,30 e dalle ore 21 alle ore 1,30; sabato 12 e domenica 13, dalle ore 18 alle ore 1. Mercoledì 9 aprile dalle ore 20 il “Par 3 Contest”. Commento di Silvio Grappasonni, Marco Cogliati, Michele Gallerani, Massimo Scarpa, Roberto Zappa, Claudio Viganò e di Alessandro Lupi.
Nei primi tre giorni di gara andrà in onda, su Sky Sport 24 e su NOW, “Studio Golf” condotto da Francesca Piantanida: giovedì 10 aprile alle ore 18,45; venerdì 11, alle ore 20,45 (anche su Sky Sport Golf); sabato 12, alle ore 16.
Si alza il sipario sulla ventesima edizione dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzate dalla Federazione Italiana Golf. La presentazione ufficiale della nuova stagione - preceduta da un incontro istituzionale fra Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia e Cristiano Cerchiai, Presidente della Federazione Italiana Golf - si è tenuta a Milano, nella sala stampa della Regione Lombardia, con gli interventi di Federica Picchi, Sottosegretario con delega Sport e Giovani della Regione Lombardia; Cristiano Cerchiai, Presidente FIG; Roberto Zappa, Direttore Tecnico Squadre Nazionali FIG, e Jacopo Vecchi Fossa, golfista professionista, 30enne di Reggio Emilia. Nel palmarès di Vecchi Fossa tre vittorie sull’Alps Tour (Italy Alps Open nel 2020 e nel 2021 Abruzzo Alps Open e Golf Nazionale Alps Open), il primo posto nell’Ordine di Merito dell’Alps Tour 2021, due successi nel Campionato Nazionale Open (2018 e 2021) e due titoli nel Campionato PGAI (2019 e 2023). Per la FIG presente anche il Segretario Generale Marta Maestroni. Per Infront Italy, official advisor della Federazione Italiana Golf, presente Alessandro Talamoni, Head of Sales Summer Sports, Winter Sports & Active Life Style.
Il calendario 2025 – Un circuito di gare itineranti - con la collaborazione del Ministro per lo Sport e i Giovani e con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy - che abbraccerà il Paese da nord a sud e vedrà in campo i protagonisti del golf internazionale, i talenti emergenti e i fuoriclasse over 50, l’Italian Pro Tour 2025 si preannuncia ricco di spunti di interesse. Cinque le tappe stagionali. Si parte con il Memorial Giorgio Bordoni presented by AON, torneo dell’Alps Tour dedicato alla memoria del tecnico federale Giorgio Bordoni, in programma dal 7 al 9 maggio a La Pinetina Golf Club di Appiano Gentile (Como). L’appuntamento con il Challenge Tour, il secondo circuito europeo professionistico da quest’anno denominato HotelPlanner Tour, è al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) dal 18 al 21 settembre per l’Italian Challenge Open. L’Alps Tour farà ritorno in Italia per il Parma Alps Open, al Golf del Ducato di Sala Baganza (Parma) dal 9 all’11 ottobre. Attesa anche per i protagonisti del Legends Tour: i campioni over 50 che hanno scritto la storia di questo sport si sfideranno per il secondo anno consecutivo al San Domenico Golf di Savelletri di Fasano (Brindisi) dal 23 al 25 ottobre per il Sergio Melpignano Senior Italian Open, in ricordo di Sergio Melpignano, promotore dello sviluppo del golf e del turismo in Puglia.
Gran finale nuovamente nella “casa del golf italiano”, al Golf Nazionale, per il Campionato Nazionale Open, il torneo più longevo del golf italiano, che quest’anno toccherà quota 85 edizioniGli obiettivi dell’Italian Pro Tour – Crescita agonistica dei giocatori, promozione dell’Italia come meta del turismo golfistico, rafforzamento del legame con il territorio e il suo tessuto sociale e sinergia con partner e sponsor: sono molteplici gli obiettivi strategici dell’Italian Pro Tour. Senza dimenticare i campioni in gara, che attraverso i loro colpi spettacolari sono i primi ambassador del golf. Creare emulazione, ispirare nuovi giocatori e modificare la percezione di questo sport, dietro uno swing c’è molto di più.
Le dichiarazioni
Federica Picchi, Sottosegretario con delega Sport e Giovani Regione Lombardia – "L'Italian Pro Tour rappresenta un appuntamento di grande prestigio per il golf italiano e internazionale, e siamo orgogliosi di ospitare questa importante manifestazione qui in Lombardia. Il nostro impegno è quello di sostenere eventi che, come questo, non solo esaltano il valore sportivo, ma valorizzano anche il nostro territorio, generando significativi ritorni anche per il turismo e l’economia locale. Vogliamo che il golf sia sempre più accessibile alle nuove generazioni, perché è uno sport che fa toccare con mano la bellezza dell’attività fisica all’aria aperta e nel contempo forma alla disciplina, al rispetto delle regole e alla perseveranza. Regione Lombardia continuerà a investire in eventi di alto livello che valorizzano non solo il nostro patrimonio sportivo, ma che incentivano anche la socialità e la scoperta del nostro territorio."
Cristiano Cerchiai, Presidente Federazione Italiana Golf – “L’Italian Pro Tour ha una grande valenza strategica per la nostra Federazione. Oltre a favorire la crescita tecnica dei giovani talenti, offre anche una vetrina internazionale ai circoli, rafforzando così l’immagine dell’Italia come destinazione golfistica. Attraverso gli eventi dell’Italian Pro Tour, inoltre, la FIG può entrare nel tessuto sociale del territorio e far cambiare la percezione del nostro sport. Desidero ringraziare per l’ospitalità e per la collaborazione la Regione Lombardia che, con il primato nazionale di tesserati e numero di circoli, si conferma il cuore pulsante del movimento golfistico italiano. Grazie anche a Infront per il coinvolgimento degli sponsor e dei partner che credono nelle potenzialità dell’Italian Pro Tour. Un caloroso in bocca al lupo a tutti i giocatori che si sfideranno nelle cinque gare in programma nel 2025”.
Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy – “L’Italian Pro Tour è un fiore all’occhiello degli eventi organizzati dalla Federazione Italian Golf con il supporto di Infront. Siamo lieti di essere ospitati in Lombardia, una regione che da sempre ha dimostrato grande interesse per il movimento del golf e che potrà favorire, grazie alla sua riconoscibilità internazionale, una crescita della visibilità del torneo. Una manifestazione sempre più interessante anche per il mondo delle aziende, che continuano a investire con partecipazione al grande golf e che sono un elemento fondamentale per la crescita e la diffusione del movimento golfistico in Italia”.
Jacopo Vecchi Fossa, golfista professionista – “L’Italian Pro Tour è importante per noi golfisti professionisti italiani perché ci dà la possibilità di misurarci in un contesto più agevole perché giochiamo ‘in casa’ contro dei giocatori di ottimo livello di provenienza internazionale. Tutti quanti cerchiamo di fare del nostro meglio perché sia un trampolino di lancio per i palcoscenici più importanti”.
I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Poste Assicura (Official Supplier); Official advisor: Infront Italy.
Si alza il sipario sulla ventesima edizione dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzate dalla Federazione Italiana Golf. La presentazione ufficiale della nuova stagione - preceduta da un incontro istituzionale fra Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia e Cristiano Cerchiai, Presidente della Federazione Italiana Golf - si è tenuta a Milano, nella sala stampa della Regione Lombardia, con gli interventi di Federica Picchi, Sottosegretario con delega Sport e Giovani della Regione Lombardia; Cristiano Cerchiai, Presidente FIG; Roberto Zappa, Direttore Tecnico Squadre Nazionali FIG, e Jacopo Vecchi Fossa, golfista professionista, 30enne di Reggio Emilia. Nel palmarès di Vecchi Fossa tre vittorie sull’Alps Tour (Italy Alps Open nel 2020 e nel 2021 Abruzzo Alps Open e Golf Nazionale Alps Open), il primo posto nell’Ordine di Merito dell’Alps Tour 2021, due successi nel Campionato Nazionale Open (2018 e 2021) e due titoli nel Campionato PGAI (2019 e 2023). Per la FIG presente anche il Segretario Generale Marta Maestroni. Per Infront Italy, official advisor della Federazione Italiana Golf, presente Alessandro Talamoni, Head of Sales Summer Sports, Winter Sports & Active Life Style.
Il calendario 2025 – Un circuito di gare itineranti - con la collaborazione del Ministro per lo Sport e i Giovani e con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy - che abbraccerà il Paese da nord a sud e vedrà in campo i protagonisti del golf internazionale, i talenti emergenti e i fuoriclasse over 50, l’Italian Pro Tour 2025 si preannuncia ricco di spunti di interesse. Cinque le tappe stagionali. Si parte con il Memorial Giorgio Bordoni presented by AON, torneo dell’Alps Tour dedicato alla memoria del tecnico federale Giorgio Bordoni, in programma dal 7 al 9 maggio a La Pinetina Golf Club di Appiano Gentile (Como). L’appuntamento con il Challenge Tour, il secondo circuito europeo professionistico da quest’anno denominato HotelPlanner Tour, è al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) dal 18 al 21 settembre per l’Italian Challenge Open. L’Alps Tour farà ritorno in Italia per il Parma Alps Open, al Golf del Ducato di Sala Baganza (Parma) dal 9 all’11 ottobre. Attesa anche per i protagonisti del Legends Tour: i campioni over 50 che hanno scritto la storia di questo sport si sfideranno per il secondo anno consecutivo al San Domenico Golf di Savelletri di Fasano (Brindisi) dal 23 al 25 ottobre per il Sergio Melpignano Senior Italian Open, in ricordo di Sergio Melpignano, promotore dello sviluppo del golf e del turismo in Puglia.
Gran finale nuovamente nella “casa del golf italiano”, al Golf Nazionale, per il Campionato Nazionale Open, il torneo più longevo del golf italiano, che quest’anno toccherà quota 85 edizioniGli obiettivi dell’Italian Pro Tour – Crescita agonistica dei giocatori, promozione dell’Italia come meta del turismo golfistico, rafforzamento del legame con il territorio e il suo tessuto sociale e sinergia con partner e sponsor: sono molteplici gli obiettivi strategici dell’Italian Pro Tour. Senza dimenticare i campioni in gara, che attraverso i loro colpi spettacolari sono i primi ambassador del golf. Creare emulazione, ispirare nuovi giocatori e modificare la percezione di questo sport, dietro uno swing c’è molto di più.
Le dichiarazioni
Federica Picchi, Sottosegretario con delega Sport e Giovani Regione Lombardia – "L'Italian Pro Tour rappresenta un appuntamento di grande prestigio per il golf italiano e internazionale, e siamo orgogliosi di ospitare questa importante manifestazione qui in Lombardia. Il nostro impegno è quello di sostenere eventi che, come questo, non solo esaltano il valore sportivo, ma valorizzano anche il nostro territorio, generando significativi ritorni anche per il turismo e l’economia locale. Vogliamo che il golf sia sempre più accessibile alle nuove generazioni, perché è uno sport che fa toccare con mano la bellezza dell’attività fisica all’aria aperta e nel contempo forma alla disciplina, al rispetto delle regole e alla perseveranza. Regione Lombardia continuerà a investire in eventi di alto livello che valorizzano non solo il nostro patrimonio sportivo, ma che incentivano anche la socialità e la scoperta del nostro territorio."
Cristiano Cerchiai, Presidente Federazione Italiana Golf – “L’Italian Pro Tour ha una grande valenza strategica per la nostra Federazione. Oltre a favorire la crescita tecnica dei giovani talenti, offre anche una vetrina internazionale ai circoli, rafforzando così l’immagine dell’Italia come destinazione golfistica. Attraverso gli eventi dell’Italian Pro Tour, inoltre, la FIG può entrare nel tessuto sociale del territorio e far cambiare la percezione del nostro sport. Desidero ringraziare per l’ospitalità e per la collaborazione la Regione Lombardia che, con il primato nazionale di tesserati e numero di circoli, si conferma il cuore pulsante del movimento golfistico italiano. Grazie anche a Infront per il coinvolgimento degli sponsor e dei partner che credono nelle potenzialità dell’Italian Pro Tour. Un caloroso in bocca al lupo a tutti i giocatori che si sfideranno nelle cinque gare in programma nel 2025”.
Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy – “L’Italian Pro Tour è un fiore all’occhiello degli eventi organizzati dalla Federazione Italian Golf con il supporto di Infront. Siamo lieti di essere ospitati in Lombardia, una regione che da sempre ha dimostrato grande interesse per il movimento del golf e che potrà favorire, grazie alla sua riconoscibilità internazionale, una crescita della visibilità del torneo. Una manifestazione sempre più interessante anche per il mondo delle aziende, che continuano a investire con partecipazione al grande golf e che sono un elemento fondamentale per la crescita e la diffusione del movimento golfistico in Italia”.
Jacopo Vecchi Fossa, golfista professionista – “L’Italian Pro Tour è importante per noi golfisti professionisti italiani perché ci dà la possibilità di misurarci in un contesto più agevole perché giochiamo ‘in casa’ contro dei giocatori di ottimo livello di provenienza internazionale. Tutti quanti cerchiamo di fare del nostro meglio perché sia un trampolino di lancio per i palcoscenici più importanti”.
I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Poste Assicura (Official Supplier); Official advisor: Infront Italy.
La danese Amalie Leth-Nissen ha firmato il primo titolo sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, vincendo con 206 (65 69 72, -10) colpi il Terre Blanche Ladies Open, dove Maria Vittoria Corbi, appena passata al professionismo, si è classificata 18ª con 218 (74 72 72, +2).
Sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia, nel primo evento del circuito 2025, Amalie Leth-Nissen, 20enne di Herlev alla 16ª presenza, ha fatto corsa di testa e ha concluso con un 72 (par, un eagle, due birdie, due bogey, un doppio bogey) che le è bastato per tenere a distanza la forte dilettante francese Sara Brentcheneff, seconda con 209 (-7). Altra amateur al terzo posto, la svizzera Natalie Armbruester con 210 (-6), che ha preceduto la finlandese Elina Saksa e la ceca Patricie Mackova, quarte con 211 (-5). In sesta posizione con 212 (-4) le spagnole Amaia Latorre e Paz Marfa Sans e la transalpina Pauline Stein (am) e in nona con 213 (-3) l’altra iberica Marina Escobar Domingo, la svedese Andrea Lignell e la francese Alice Kong (am).
Maria Vittoria Corbi nel round finale ha risalito la classifica di dieci gradini con un 72 (par, cinque birdie, tre bogey, un doppio bogey). Alla vincitrice è andato un assegno di 6.800 euro su un montepremi di 42.500 euro.
SECONDO GIRO - Maria Vittoria Corbi, appena passata professionista, è risalita di nove posizioni, da 37ª a 28ª con 146 (74 72, +2) colpi, nel Terre Blanche Ladies Open, primo torneo stagionale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta disputando sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia.
E’ rimasta al vertice la danese Amalie Leth-Nissen con 134 (65 69, -10), che inizierà il round conclusivo con due colpi di margine sulla forte dilettante francese Sara Brentcheneff, seconda con 136 (-8). Al terzo posto con 137 (-7) un’altra amateur, la svizzera Natalie Armbruester, al quarto con 139 (-5) la ceca Patricie Mackova e al quinto con 140 (-4) la svedese Andrea Lignell, la spagnola Paz Marfa Sans e la finlandese Elina Saksa.
Sono uscite al taglio Elena Verticchio (am), 71ª con 154 (76 78, +10), Erika De Martini, 78ª con 156 (78 78, +12), ed Emma Lundgren, 93ª con 166 (79 87, +22). Si è ritirata Carolina Caminoli. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta dii 6.800 euro.
PRIMO GIRO - La danese Amalie Leth-Nissen è al comando con 65 (-7) colpi nella 13ª edizione del Terre Blanche Ladies Open, primo torneo stagionale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta svolgendo sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia.
La segue con due colpi di ritardo la francese Vanessa Bouvet, seconda con 67 (-5), e sono al terzo posto con 69 (-3) la finlandese Elina Saksa e tre dilettanti, la svizzera Natalie Armbruester e le transalpine Alice Kong e Sara Brentcheneff. Al settimo con 70 (-2) la ceca Patricie Mackova, la spagnola Paz Marfa Sans e la francese Marine Griffaut.
Cinque le italiane in gara: Maria Vittoria Corbi, 37ª con 74 (+2), Elena Verticchio (am), 56ª con 76 (+4), Erika De Martini, 70ª con 78 (+6), Emma Lundgren, 77ª con 79 (+7), e Carolina Caminoli, 83ª con 80 (+8). Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta dii 6.800 euro.
LA VIGILIA - Inizia il LET Access, secondo circuito femminile europeo, con la 13ª edizione del Terre Blanche Ladies Open in programma dal 3 al 5 aprile (54 buche) sul percorso francese del Golf de Terre Blanche, a Tourrettes, dove saranno al via cinque giocatrici italiane: Erika De Martini, Emma Lundgren, Maria Vittoria Corbi, Carolina Caminoli e la dilettante Elena Verticchio.
Nella prima delle 17 gare in calendario difende il titolo la svedese Anna Magnusson, 30enne di Stoccolma, che lo scorso anno grazie a questo successo e ad altri buoni piazzamenti ha ottenuto la ‘carta’ per il Ladies European Tour con il sesto posto nell’ordine di merito. Tra le 96 concorrenti, in rappresentanza di 25 nazioni, ve ne saranno alcune che si sono messe in evidenza con vittorie nelle annate precedenti quali l’olandese Lauren Holmey, l’inglese Gemma Clews, l’austriaca Katharina Muehlbauer, le francesi Charlotte Liautier e Lucie André, la danese Cecilie Leth-Nissen e la spagnola Maria Parra.
Da seguire anche la svedese Andrea Lignell, la svizzera Tiffany Arafi, la scozzese Hannah McCook, l’olandese Zhen Bontan e due dilettanti transalpine, Alice Kong e Sara Brentcheneff. Il torneo è stato vinto nel 2022 da Lucrezia Colombotto Rosso.
Al termine della stagione le prime sei dell’ordine di merito riceveranno la ‘carta’ per il Ladies European Tour 2026, mentre le classificate dal 7° al 20° posto avranno la possibilità di accedere direttamente alla finale della Qualifying School. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta dii 6.800 euro.
L’inglese Sebastian Duffield e la francese Lana Guyot hanno vinto gli Internationaux de France U14 Garçons e Filles/Challenge Alexis Godillot, disputati al Golf de Chantilly (par 71), a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, dove ha ottenuto un bel terzo posto Ginevra Tassoni Teg.
Nella gara maschile Duffield ha prevalso con 217 (73 74 70, +4) colpi precedendo il connazionale Alfie Turner e il finlandese Lionel Mutikainen, secondi con 220 (+7), il lettone Marcus Latt, quarto con 222 (+9), e il francese Leon Godeau, quinto con 223 (+10).
Il migliore tra gli azzurri è stato Daniel Baldassarri, 10° con 226 (76 73 77, +13). Più indietro Leonardo Girardi, 19° con 230 (76 77 77, +17), Alessio Santinelli, 26° con 233 (74 78 81, +20), e Luigi Gherardi, 31° con 235 (77 79 79, +22). E’ uscito al taglio Piergiorgio Bielli, 48° con 164 (82 82, +22), out per un colpo. Con gli azzurri l’allenatore Giovanni Magni e l’accompagnatore Giovanni Bartoli.
Nel torneo femminile, sullo stesso campo, Ginevra Tassoni Teg, che ha concluso la gara con 220 (71 73 76, +7) colpi, è stata l’unica non francese tra le prime nove. Lana Guyot si è imposta con 211 (67 72 72, -2) davanti ad Anouchka Djumic, seconda con 214 (+1). Al quarto posto con 222 (+9) Elea Bastoni e Ambre Leveille, al 10° con 229 (79 76 74, +16) Martina Benazzo e al 19° con 235 (76 79 80, +22) Elena Sartori.
Nella Nations Cup successo di Francia 1 con 246 (+2). Terza Italia 2 (Santinelli, Bielli, Tassoni Teg) con 256 (+12) e quinta Italia 1 (Girardi, Baldassari, Benazzo) con 261 (+17).
Ginevra Tassoni Teg (Golf Club Ambrosiano)
LA VIGLIIA - Al Golf de Chantilly, a Vineuil-Saint-Firmin (Francia), è in programma dal 3 al 5 aprile l’Internationaux de France U14 Garçons/Challenge Alexis Godillot. Vi prende parte un quartetto azzurro composto da Leonardo Girardi (Asolo Golf Club), Alessio Santinelli (Riviera Golf Resort), Piergiorgio Bielli (Golf Club Milano) e Daniel Baldassari (Olgiata Golf Club). Con il team l’allenatore Giovanni Magni e l’accompagnatore Giovanni Bartoli.
L’evento si svolge in concomitanza con quello femminile, sempre sullo stesso tracciato. Entrambi i tornei si disputano sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36. Tra i ragazzi accederanno all’ultimo round i primi 48 classificati e i pari merito al 48° posto; tra le ragazze le prime 24 e le pari merito al 24° posto.
Partecipano a titolo personale altri quattro italiani: Luigi Gherardi (Asolo Golf Club) nella gara maschile; Martina Benazzo (Parco di Roma Golf Club), Ginevra Tassoni Teg (Golf Club Ambrosiano) ed Elena Sartori (Madonna di Campiglio Golf Hotel) in quella femminile.
Secondo successo consecutivo sul Ladies European Tour dell’inglese Mimi Rhodes, che ha vinto con 205 (65 69 71, -14) colpi il Joburg Ladies Open sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73), a Johannesburg in Sudafrica, dove ha preceduto di misura la giocatrice di casa Casandra Alexander, seconda con 206 (-13).
Nel giro finale hanno recuperato dieci posizioni Anna Zanusso, da 27ª a 17ª con 215 (70 75 70, -4), e diciassette Alessandra Fanali, da 45ª a 28ª con 217 (72 74 71, -2). Più indietro Alessia Nobilio, 54ª con 221 (71 75 75, +2).
Euphemie “Mimi” Rhodes, 23enne di Taunton, proette dal 2024, ottima carriera da dilettante, ha fatto doppietta in appena cinque gare disputate sul circuito dopo aver preso la ‘carta’ a dicembre con il 19° posto alla Qualifying School. In precedenza si era imposta nel Ford Women's NSW Open in Australia superando Alessandra Fanali. Nel suo palmarés anche un sigillo sul LET Access (Lavaux Ladies Open). Ha preso il comando nel round iniziale, poi nel secondo ha portato a tre colpi il vantaggio sulla Alexander e, infine, ha contenuto il ritorno dell’avversaria con un 71 (-2, tre birdie, un bogey) contro il parziale di 69 (-4, cinque birdie, un bogey) della sudafricana. Per l’exploit ha ricevuto un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
Al terzo posto con 208 (-11) la tedesca Helen Briem (lo scorso anno una vittoria sul LET e quattro sul LET Access), al quarto con 209 (-10) l’irlandese Lauren Walsk e la svedese Kajsa Arwefjall, nel 2024 numero 1 del secondo tour femminile continentale, e al sesto con 210 (-9) la sudafricana Kiera Floyd e la svizzera Chiara Tamburlini, che difendeva uno dei tre titoli conquistati nella passata stagione dove è stata leader dell’ordine di merito.
Anna Zanusso ha realizzato un 70 (-3) con tre birdie, Alessandra Fanali un 71 (-2) con quattro birdie e due bogey, e Alessia Nobilio ha girato in 75 (+2) con tre birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey.
La prossima settima il LET rimarrà in Sudafrica dove è in programma l’Investec SA Women's Open (10-13 aprile), all’Erinvale Country & Golf Estate di Città del Capo, dove saranno nuovamente in campo le tre azzurre.
TERZO GIRO - L’inglese Mimi Rhodes è al vertice con 134 (65 69, -12) colpi dopo il secondo giro del Joburg Ladies Open, torneo che marcia con un giorno di ritardo per il maltempo e che è stato ridotto da 72 a 54 buche. Sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73), a Johannesburg in Sudafrica, è al 27° posto con 145 (70 75, -1) Anna Zanusso e sono appaiate al 45° con 146 (par) Alessandra Fanali (72 74) e Alessia Nobilio (71 75).
Mimi Rhodes, vincitrice del precedente Ford Women's NSW Open, ha realizzato un parziale di 69 (-4, cinque birdie, un bogey), e inizierà l’ultimo round con tre colpi di margine sulla sudafricana Casandra Alexander e sull’irlandese Lauren Walsh, seconde con 137 (-9). In quarta posizione con 139 (-7) la svedese Kajsa Arwefjall, lo scorso anno numero 1 del LET Access, in quinta con 140 (-6) la tedesca Helen Briem e la spagnola Nuria Iturrioz e in settima con 141 (-3) l danese Smilla Tarning Soenderby e la norvegese Dorthea Forbridg. Il montepremi è di 300.000 euro dei quali 45.000 andranno alla vincitrice.
SECONDO GIRO - Anche il secondo giro del Joburg Ladies Open è stato sospeso e la classifica provvisoria è del tutto aleatoria con molte concorrenti che hanno disputato poche buche o che non hanno iniziato.
Nel torneo del Ladies European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73), a Johannesburg in Sudafrica, è al vertice la sudafricana Casandra Alexander con “-9”, che ha disputato solo tre buche. Ha un colpo di margine sull’inglese Mimi Rhodes, seconda con “-8” alla 5ª. Al terzo posto con “-5” Alexandra Swayne (15ª) delle Isole Vergini, l’inglese Alice Hewson (3ª) e l’irlandese Lauren Walsh, fermataai box.
Non sono partite le tre azzurre, rimaste con il punteggio del round iniziare: Anna Zanusso, 10ª con 70 (-3), Alessia Nobilio, 18ª con 71 (-2), e Alessandra Fanali, 32ª con 72 (-1). Il montepremi è di 300.000 euro dei quali 45.000 andranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Buon inizio di Anna Zanusso, nona con 70 (-3) colpi, nel Joburg Ladies Open, quinto evento stagionale del Ladies European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73), a Johannesburg in Sudafrica.
Il primo round è stato sospeso e nella classifica provvisoria è al vertice con 65 (-8) l’inglese Mimi Rhodes, vincitrice del precedente Ford Women's NSW Open dove ha superato Alessandra Fanali. Al secondo posto con 66 (-7) la sudafricana Casandra Alexander, al terzo con 67 (-6) a singaporiana Shannon Tan e al quarto con 68 (-5) l’irlandese Lauren Walsh e l’indiana Pranavi Urs, fermata con lo stesso “-5” dopo 13 buche, mentre la Zanusso è affiancata dalla svizzera Chiara Tamburlini, che difende il titolo.
Giro sotto par anche per Alessia Nobilio, 21ª con 71 (-2), e per Alessandra Fanali, 39ª con 72 (-1). La Zanusso ha segnato cinque birdie e due bogey, la Nobilio quattro birdie e due bogey e la Fanali, cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 300.000 euro dei quali 45.000 andranno alla vincitrice.
LA VIGILIA - Alessandra Fanali, Alessia Nobilio e Anna Zanusso partecipano al Joburg Ladies Open, quinto evento stagionale del Ladies European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour, che dal 3 al 6 aprile vedrà impegnate sul percorso del Modderfontein Golf Club, a Johannesburg in Sudafrica, quasi tutte le migliori proette del circuito.
Campionessa uscente la svizzera Chiara Tamburlini, 25enne di St. Gallen, salita alla ribalta nel 2024, al suo primo anno sul tour, con tre vittorie e il primo posto nell’ordine di merito. A impedirle il bis proveranno sette tra le prime dieci del ranking, tra le quali la svizzera non figura, e in particolare appaiono in ottima condizione le inglesi Cara Gainer, numero uno, e Mimi Rhodes, numero tre, due delle quattro vincitrici stagionali in campo, che saranno tra le favorite. Assenti le altre due, la belga Manon De Roey (n. 2) e la thailandese Jeeno Thitikul (n. 4), che gioca sul LPGA Tour.
In grado di inserirsi nella corsa al titolo anche l’indiana Diksha Dagar (n. 5), l’inglese Annabell Fuller (n. 6), la singaporiana Shannon Tan (n. 7), la ceca Sara Kouskova (n. 8) e Alessandra Fanali (n. 9), seconda nel precedente Ford Women's NSW Open, superata dalla Rhodes.
Sicuramente agguerrite le giocatrici di casa, le quali nelle dieci edizioni del torneo si sono imposte per sei volte, l’ultima nel 2021, che si affidano in particolare a Stacy Lee Bregman, Casandra Alexander, Cara Gorlei e a Lee-Anne Pace, vincitrice nel 2016 e seconda nel 2021, undici successi sul LET, altrettanti sul Sunshine Ladies Tour (al netto di quelli in combinata con il circuito europeo) e uno sul LPGA Tour. In gara altre due past winner, l’inglese Lily May Humphreys (2023) e Nobuhle Dlamini (2019) dell’eSwatini (ex Swaziland), e cinque runner up, la thailandese Aunchisa Utama (2024), la svedese Moa Folke e la spagnola Ana Pelaez Trivino (2023), l’elvetica Kim Metraux (2022) oltre alla citata Pace.
Alessandra Fanali, 25enne di Alatri, finora non si è concessa pause e dopo un taglio nell’apertura in Marocco è andata in crescendo fino a sfiorare l’impresa a Wollongong. Quarta presenza per Anna Zanusso, 24enne di Castelfranco Veneto (TV), 22ª nell’evento precedente in Australia, e terza per Alessia Nobilio, 23enne di Milano, a premio nelle due precedenti. Il montepremi è di 300.000 euro dei quali 45.000 andranno alla vincitrice.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)