Francesca Fiorellini ha dominato nel Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva disputato sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (VT). La pluridecorata azzurra ha superato in finale Ginevra Coppa per 3&2 e ha portato a tre i titoli conquistati in questo evento dopo quelli ottenuti lo scorso anno e nel 2021. Un successo partito sin dalle battute iniziali con il primo posto nella qualificazione su 36 buche medal (142 - 71 71, -2 colpi, unica giocatrice capace di scendere sotto par) e poi proseguito con molta autorità ed esprimendo le sue note grandi qualità negli incontri diretti.
Nel suo cammino verso l’atto conclusivo la Fiorellini ha messo fuori gioco Martina Saitta (5&4), Carolina Caminoli (3&2), Emma Lucrezia Manzini (6&5) e Federica Rossi (3&1), che nei quarti aveva avuto ragione di Matilde Partele alla 21ª, la terza buca supplementare.
Ginevra Coppa, 26ª in qualifica con 160 (80 80, +16), ha sconfitto Giorgia Scortichini (3&1), Paris Appendino (5&4), Sofia Facchinetti (2 up) e Giulietta Bertero (3&2), che nei quarti ha eliminato Maddalena Bottacini (19ª).
In qualifica la Fiorellini ha preceduto Anita Marone (146, +2), Noa Zocco (147, +3), Guia Vittoria Acutis (148, +4) e Matilde Partele (149, +5) nell’ordine sul tabellone.
Francesca Fiorellini, 18enne romana tesserata per l’Olgiata Golf Club, già da tempo in maglia azzurra, vanta numerose vittorie tra le quali ricordiamo in campo internazionale quelle nel Portuguese International Ladies Amateur Championship (2022), nell’Annika Invitational Europe (2022), negli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy (2021), nel Girls Under 16 Open Championship (2019) e nell’English Girls U14 Open Amateur Championship (2018). Inoltre nel 2021 stata una delle artefici del trionfo europeo nella PING Junior Solheim Cup e del team dell’Europa Continentale nel Junior Vagliano Trophy. Nel 2023 si è imposta negli Internazionali d’Italia, con il Team Europe nel Patsy Hankins Trophy contro l’Asian Pacific ed è stata tra le protagoniste assolute del Team Europe vittorioso nella Junior Solheim Cup e nella Junior Ryder Cup (dove in squadra vi era anche Giovanni Binaghi).
In campo nazionale si è fregiata dei titoli del Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, (2022), del Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Marazza (2021-2022), del Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva (2021, 2023 e 2024) e del Tricolore Baby (2017).
LA VIGILIA - Sul percorso del Golf Nazionale, a Sutri (VT), si gioca dal 13 al 17 marzo il Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva con la partecipazione di 61 concorrenti. Difende il suo secondo titolo, dopo quello conquistato nel 2021, Francesca Fiorellini, in un contesto che comprende numerose azzurre tra le quali Francesca Pompa, a segno nel 2022.
Tra le altre candidate al titolo Paris Appendino, Ginevra Coppa, Matilde Partele, Guia Vittoria Acutis, Giulietta Bertero, Diana Maria Casartelli e Noa Zocco, ma ve ne sono tante altre in grado di rendersi protagoniste.
Si inizierà con la qualificazione su 36 buche medal, 18 al giorno, poi le prime 32 qualificate accederanno alla fase match play. Venerdì 15 marzo si svolgeranno sedicesimi e ottavi di finale, sabato 17 quarti e semifinali e domenica 18 la finale su 18 buche.
Il record di vittorie veramente inarrivabile, è detenuto da Isa Goldschmid che, insieme al fratello Franco Bevione, ha dato tanto lustro al golf italiano. Si è imposta per ben 22 volte dal 1947 al 1976, di cui 15 consecutive dal 1953 al al 1967.
Ancora Scottie Scheffler. Il numero uno mondiale, e al momento assoluto dominatore della scena golfistica, ha rimontato cinque posizioni nel giro finale e ha vinto con 268 (67 69 68 64, -20) colpi il THE PLAYERS Championship, prestigioso evento giunto alla 50ª edizione che viene paragonato quasi a un quinto Major.
Al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida, Scheffler ha trionfato per la seconda settimana consecutiva, dopo aver fatto suo l’Arnold Palmer Invitational, ed è divenuto il primo giocatore nella storia del torneo a firmare la doppietta di fila, che non era riuscita a Jack Nicklaus (tre successi) e, in una gara avara di plurivincitori, neanche agli altri che lo avevano preceduto nel concedere il bis (Fred Couples, Steve Elkington, Hal Sutton, Davis Love III e Tiger Woods).
Il vincitore ha superato di un colpo Brian Harman, Wyndham Clark e Xander Schauffele, leader solitario dopo tre round, secondi con 269 (-19), e di quattro l’inglese Matt Fitzpatrick, quinto con 272 (-16). Al sesto posto con 273 (-15) il coreano Si Woo Kim e il giapponese Hideki Matsuyama e all’ottavo con 274 (-14) lo svedese Ludvig Aberg. Mai in partita il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, 19° con 279 (-9), mentre ha concluso in 54ª posizione Francesco Molinari con 286 (72 69 73 72, -2).
Scottie Scheffler, 27enne di Ridgewood (New Jersey), alla 118ª presenza sul circuito, ha portato a otto i titoli conquistati, comprensivi di un Major (Masters 2022) e di un WGC. Ha condotto il giro conclusivo in 64 (-8) colpi con un eagle e sei birdie, senza bogey, miglior score di giornata ottenuto anche da Si Woo Kim e dal Greyson Murray, al quale però ha reso poco (42° con 283, -5).
Dopo Tiger Woods è stato il secondo atleta a imporsi per più volte nell’Arnold Palmer Invitational e nel THE PLAYERS. Con questa coppia di successi ha incrementato notevolmente il suo vantaggio nel World Ranking (p. 12,07) quasi doppiando Rory McIlroy (p. 7,68), e Jon Rahm, numero 3 (p. 6,86), che tuttavia ora è fuori corsa essendo passato alla LIV Golf. Guida anche la graduatoria della FedEx Cup e con la vittoria a Ponte Vedra Beach ha intascato 4.500.000 dollari su un montepremi record di 25 milioni di dollari.
Scheffler, che nel corso dell’evento ha sofferto per dolori al collo, ha dichiarato: "E' già abbastanza complicato vincere il The PLAYERS una volta, figuriamoci due. Sono contentissimo, non è stato facile anche per via di alcuni problemi fisici che non mi hanno fatto passare giornate tranquille, ma ce l'ho fatta".
TERZO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta alla graduatoria del THE PLAYERS Championship che si sta svolgendo al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida. E’ passato a condurre con 199 (65 69 65, -17) Xander Schauffele, che ha superato Wyndham Clark, ora secondo con 200 (-16), il quale era al vertice dopo due round con quattro colpi di vantaggio sull’attuale leader. E’ scivolato dal 34° al 61° posto con 214 (72 69 73, -2) Francesco Molinari, che non riesce proprio a trovare uniformità di rendimento.
Al terzo posto con 201 (-15) Brian Harman, al quarto con 203 (-13) Maverick McNealy e l’inglese Matt Fitzpatrick e al sesto con 204 (-12) Sahith Theegala e Scottie Scheffler, numero uno mondiale e campione in carica. Il montepremi è di 25 milioni di dollari con prima moneta di 4.500.000 milioni di dollari.
SECONDO GIRO - Windham Clark, raddoppiando il 65 (-7) iniziale per un totale di 130 (-14) colpi, ha preso il largo nel secondo giro del THE PLAYERS Championship al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida, dove Francesco Molinari ha recuperato 43 posizioni salendo dal 77° al 34° posto con 141 (72 69, -3). L’azzurro ha realizzato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey.
Clark con due round praticamente identici (otto birdie e un bogey in ciascuno) ha lasciato a quattro colpi Xander Schauffele e il canadese Nick Taylor, secondi con 134 (-10) e a cinque Maverick McNealy e l’inglese Matt Fitzpatrick, quarti con 135 (-9). In sesta posizione con 136 (-8) Scottie Scheffler, numero uno mondiale e campione in carica, Tom Hoge, il tedesco Matti Schmid e il canadese Corey Conners e in 14ª con 138 (-4) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, che era in vetta dopo un turno. Il montepremi è di 25 milioni di dollari con prima moneta di 4.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Equilibrio, spettacolo, una "hole in one" e lo stop per l'arrivo dell'oscurità. In Florida, è successo di tutto nel primo round del The Players Championship, più importante torneo del PGA Tour che mette in palio 25.000.000 dollari, di cui 4.500.000 andranno al vincitore. A Ponte Vedra Beach, gli americani Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo) e Wyndham Clark guidano la classifica, con uno score di 65 (-7) colpi, insieme al nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 mondiale e vincitore della competizione nel 2019. Al TPC Sawgrass (par 72), dove nove giocatori devono ancora completare le prime 18 buche, a tallonare i leader ecco l'inglese Matt Fitzpatrick e il canadese Nick Taylor, entrambi quarti con 66 (-6).
Nella Top 10, sesto con 67 (-5), c'è anche lo statunitense Scottie Scheffler. Numero 1 mondiale, reduce dal successo nell'Arnold Palmer Invitational, punta a diventare il primo golfista a vincere consecutivamente il The Players Championship, arrivato quest'anno alla 50ª edizione. Stesso score, tra gli altri, per lo svedese Ludvig Aberg e per l'australiano Jason Day (tra i past winner del torneo che ha fatto suo nel 2016).
E’ al 76° posto con 72 (par) Francesco Molinari. Dopo un inizio convincente, con due birdie nelle prime nove, il torinese nella seconda parte di gara ha macchiato la sua carta con tre bogey. Nel mezzo, un altro birdie. Intanto, il neozelandese Ryan Fox, 22° con 69 (-3), ha realizzato la 43ª buca in uno all'iconica buca 17 (par 3) del TPC Sawgrass utilizzando un wedge da 124 yards (113,386 metri). Il The Players Championship vede in gara 143 concorrenti, di cui 46 tra i migliori (erano 47, ma Tom Kim si è ritirato per problemi fisici) 50 al mondo.
LA VIGILIA - E’ una delle gare più attese nel calendario del PGA Tour, sia per prestigio che per montepremi. Il THE PLAYERS Championship (14-17 marzo), infatti, appartiene a quella categoria di tornei definiti “quasi un quinto major”, ma è anche il più ricco del circuito con un montepremi di 25 milioni di dollari, di cui 4,5 milioni andranno al vincitore.
Al TPC Sawgrass (Stadium Course) di Ponte Vedra Beach in Florida, che ospita l’evento per la 42ª volta consecutiva a iniziare dal 1982, è conseguenziale un field di altissima qualità, che comprende 47 tra i primi 50 del world ranking e tanti altri partecipanti che hanno dato parecchio al golf tra i quali Francesco Molinari.
Nella 50ª edizione del torneo, al quale prendono parte 144 concorrenti in rappresentanza di 24 nazioni, difende il titolo Scottie Scheffler, numero uno mondiale, reduce dalla vittoria della scorsa settimana nell’Arnold Palmer Invitational, che ha fatto suo per la seconda volta portando a sette i successi nel palmarès, comprensivi di un Major (Masters 2022). Lo scorso anno superò Tyrrell Hatton (ora alla LIV Golf) di cinque colpi, distacco più ampio a partire dal 2006, divenendo il nono giocatore a vincere Masters e The PLAYERS e il terzo a detenere contemporaneamente entrambi i titoli.
L’ottimo stato di forma rende Scheffler il più gettonato nelle previsioni della vigilia e potrebbe essere il primo a realizzare la doppietta di fila in un evento avaro di plurivincitori, dove il solo Jack Nicklaus ha confezionato la tripletta, inaugurando l’albo d’oro nel 1974, e in cinque hanno concesso il bis: Fred Couples, Steve Elkington, Hal Sutton, Davis Love III e Tiger Woods.
Vi saranno altri otto past winner, ma l’unico che può puntare concretamente al successo è Rory McIlroy, numero due del ranking e a segno nel 2019. Buone chance anche per Justin Thomas (2021) e Si-woo Kim (2017), sebbene siano piuttosto altalenanti, mentre hanno meno possibilità, perché non vincono da tempo, Webb Simpson (2018), Jason Day (2016), Rickie Fowler (2015), Matt Kuchar (2012) e Adam Scott (2004).
Tanti, comunque, i possibili protagonisti, tra i quali ricordiamo Wyndham Clark, secondo nell’Arnold Palmer Invitational, Xander Schauffele, Patrick Cantlay e Max Homa, che sono tra i top ten della graduatoria mondiale, senza dimenticare Matt Fitzpatrick, Jordan Spieth, Sahith Theegala e Will Zalatoris, con quest’ultimo che appare in ripresa dopo aver smaltito gli infortuni.
Francesco Molinari ha una nuova occasione, in un torneo che da solo offre le motivazioni necessarie, per modificare il trend negativo che lo accompagna da qualche tempo sul circuito, mentre sul DP World Tour ha ottenuto un quinto posto a gennaio nel Dubai Desert Classic.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il THE PLAYERS Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 14 marzo e venerdì 15, dalle ore 17,30 alle ore 24; sabato 16, dalle ore 19 alle ore 24; domenica, 17, dalle ore 17,30 alle ore 23 (su Eurosport 2, dalle ore 18 alle ore 23). Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini, Federico Colombo e di Maurizio Trezzi.
Lo statunitense John Catlin ha firmato a Macao il quinto titolo sull’Asian Tour, dove si è imposto con 257 (67 66 59 65, -23) colpi nell’International Series Macau presented by Wynn - secondo dei dieci “elevated tournaments” del circuito - superando alla seconda buca di spareggio lo spagnolo David Puig, giocatore della LIV Golf, con il quale aveva concluso alla pari il torneo (65 64 68 60).
Sul percorso del Macau Golf & Country Club (par 70) non ha superato per la prima volta il taglio Stefano Mazoli, 85° con 138 (69 69, -2), dopo essere andato sempre a premio nelle precedenti tre occasioni (31° nel Malaysian Open, 48° nell’International Series Oman e 58° nel precedente New Zealand Open).
Catlin, che nel terzo round ha realizzato un 59 (-11, un eagle, none birdie), divenendo il primo giocatore a infrangere il muro dei 60 colpi sul circuito, ha girato in 65 (-5, sei birdie, un bogey) ed è stato raggiunto nel finale del quarto round da Puig, che ha segnato un 60 (-10) con un eagle, un bogey e nove birdie, dei quali gli ultimi tre nelle quattro buche finali gli hanno dato accesso al playoff. Lo spagnolo, poi, alla seconda buca supplementare ha mancato un putt molto abbordabile e ha lasciato via libera allo statunitense, autore di un birdie.
John Catlin, 33enne di Sacramento (California), professionista dal 2013, ha iniziato la carriera sul PGA Canada, senza successi, poi è andato in Asia prima sull’Asian Development Tour, con due vittorie, e quindi sull’Asian Tour, con quattro titoli tra il 2018 e il 2019, prima di siglare l’attuale quinto. Natura di giramondo, è approdato sull’European Tour (oggi DP World Tour) dove ha lasciato la sua impronta imponendosi in tre occasioni tra i 2020 e il 2021. A Macao è stato gratificato con un assegno di 360.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.
Alle spalle dei due protagonisti l’australiano Lucas Herbert, terzo con 259 (-21), lo statunitense Patrick Reed, quarto con 260 (-20), il francese Martin Trainer, il neozelandese Ben Campbell e l’americano John Kokrak, quinti con 261 (-19), e il canadese Robert T. Lee ottavo con 262 (-18).
LA VIGILIA - L’Asian Tour si trasferisce dalla Nuova Zelanda a Macao per la quarta gara nel calendario 2024, l’International Series Macau presented by Wynn (14-17 marzo), il secondo dei dieci “elevated tournaments” del circuito - dopo l’International Series Oman - al quale prenderà parte Stefano Mazzoli.
Sul percorso del Macau Golf & Country Club i fari saranno puntati sugli oltre venti giocatori della LIV Golf in campo tra i quali il messicano Carlos Ortiz, numero uno della money list e vincitore in Oman, gli spagnoli Sergio Garcia, David Puig (a segno nel Malaysian Open) ed Eugenio Chacarra, gli statunitensi Patrick Reed, Jason Kokrak, Hudson Swafford, Pat Perez, Anthony Kim, Harold Varner III e Andy Ogletree, l’inglese Ian Poulter, il nordirlandese Graeme McDowell, il cileno Mito Pereira e il colombiano Sebastian Muñoz.
Naturalmente saranno i favoriti anche alla luce del risultato in Oman dove Ortiz è stato seguito da altri sei della Superlega nella top ten. Vi sono comunque numerosi giocatori dell’Asian Tour che hanno qualità per contrastarli quali gli australiani Scott Hend, numero 5 dell’ordine di merito, e Maverick Antcliff, numero 8, che si è fatto conoscere nel 2019 vincendo tre tornei e la money list sul China Tour e che ha iniziato l’anno molto bene. Oltre agli americani John Catlin e Sihwan Kim, ai thailandesi Jazz Janewattananond e Poom Saksansin, ai filippini Miguel Tabuena e Angelo Que e al coreano Bio Kim, per citane alcuni.
Stefano Mazzoli è alla quarta gara stagionale dopo aver preso la ‘carta’ con l’ottavo posto alla finale della Qualifying School. Nelle prime tre è andato sempre a premio (31° in Malesia, 48° in Oman e 58° nel precedente New Zealand Open), sicuramente una buona partenza per un debuttante. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con prima moneta di 360.000 dollari.
L’inglese John Parry, rimontando con un parziale di 65 (-7), ha vinto con un totale di 268 (66 69 68 65, -20) colpi il Delhi Challenge, organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), superando di misura i connazionali Chris Paisley e Jack Senior e il giocatore degli Emirati Arabi Uniti Joshua Grenville-Wood, secondi con 269 (-19).
Sul percorso del Classic Golf & Country Club (par 72), a Gurugram in India, ha offerto una buona prova il regolarissimo Aron Zemmer, 12° con 274 (68 68 68 70, -14), che ha ottenuto il miglior risultato stagionale. Più indietro Pietro Bovari, 53° con 283 (68 72 70 73, -5), al primo anno sul circuito.
Parry, 37enne di Harrogate, ha realizzato sette birdie senza bogey per il miglior score di giornata e per firmare il secondo titolo sul Challenge Tour (l’altro nel lontano 2009) in uno scarno palmarès che comprende un terzo successo sul DP World Tour nel 2010 (Vivendi Cup). Per la prodezza è stato gratificato con un assegno di 44.119 euro su un montepremi di circa 275.000 euro (300.000 dollari la cifra ufficiale).
Al quinto posto con 270 (-18) i francesi Oihan Guillamoundeguy e Martin Couvra, in vetta nel terzo round con Senior e Grenville-Wood, dopo esserlo stato anche nel primo con Steven Brown (poi 30° con 277, -11) e nel secondo da solo. Al settimo con 271 (-17) il gallese Oliver Farr e il transalpino Alexander Levy, che ha conosciuto tempi migliori sul circuito maggiore (cinque vittorie) e in calando nelle ultime stagioni.
Zemmer ha girato in 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey e Bovari in 73 (+1) con due birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Gregorio De Leo (69 74) e Luca Cianchetti (73 70), 96.i con 143 (-1).
La prossima settimana seconda e ultima gara in India nel calendario 2024. Si gioca il Kolkata Challenge al Royal Calcutta Golf Club di Kolkata (21-24 marzo) con lo stesso quartetto azzurro. Poi un doppio passaggio ad Abu Dhabi (Abu Dhabi Challenge, 18-21 aprile, e UAE Challenge, 25-28 aprile) e quindi le gare in Europa iniziando con il Challenge de España a Siviglia (9-12 maggio).
TERZO GIRO - Il francese Martin Couvra, leader con 200 (65 67 68, -16) colpi è stato raggiunto in vetta alla classifica dall’inglese Jack Senior (66 69 65) e da Joshua Grenville-Wood (66 70 64) degli Emirati Arabi Uniti,nel Delhi Challenge organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI),
Sul percorso del Classic Golf Country Club (par 72), a Gurugram in India, è rimasto in alta classifica il regolarissimo Aron Zemmer, 12° con 204 (68 68 68, -12), e occupa il 44° posto con 210 (68 72 70, -6) Pietro Bovari.
Il trio di testa, a un giro dal termine, ha un colpo di vantaggio sul finlandese Tapio Pulkkanen e sul transalpino Alexander Levy, quarti con 201 (-15), e due sul ceco Jiri Zuska, sul gallese Oliver Farr e sull’altro francese Oihan Guillamoundeguy, sesti con 202 (-14), tutti in corsa per il titolo. Sono usciti al taglio Gregorio De Leo (69 74) e Luca Cianchetti (73 70), 96.i con 143 (-1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
SECONDO GIRO - Aron Zemmer ha risalito la classifica di otto gradini e si è portato dal 19° all’11° posto con 136 (68 68, -8) colpi dopo il secondo giro del Delhi Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI).
Sul percorso del Classic Golf Country Club (par 72), a Gurugram in India, è rimasto da solo in vetta con 132 (65 67, -12) colpi il francese Martin Couvra, mentre ha ceduto l’inglese Steven Brown, che lo affiancava e che ora è alla pari con Zemmer, dopo un 71 (-1). Alle spalle del leader l’inglese James Allan, secondo con 133 (-11), quindi terzi con 134 (-10) il transalpino Andoni Etchenique e lo scozzese Euan Walker e quinti con 135 (-9) il finlandese Oliver Lindell, l’irlandese Conor Purcell, gli inglesi John Parry, Jack Senior e Chris Paisley e l’altro francese Oihan Guillamoundeguy.
E’ rimasto in gara, ma ha perso 29 posizioni, Pietro Bovari, 48° con 140 (68 72, -4), mentre sono usciti al taglio Gregorio De Leo (69 74) e Luca Cianchetti (73 70), 96.i con 143 (-1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
PRIMO GIRO - Dopo il primo giro del Delhi Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), sono al comando con 65 (-7) colpi il francese Martin Couvra e l’inglese Steven Brown.
Sul percorso del Classic Golf Country Club (par 72), a Gurugram in India, la coppia di testa è seguita a un colpo dallo svedese Rikard Karlberg, vincitore di un Open d’Italia (2015), dagli inglesi John Parry, James Allan e Jack Senior, dai transalpini Andoni Etchenique e Pierre Pineau e da Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti (66, -6).
Sono al 19° posto con 68 (-4) Aron Zemmer e Pietro Bovari, al 36° con 69 (-3) Gregorio De Leo e al 117° con 73 (+1) Luca Cianchetti. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
LA VIGILIA - Il Challenge Tour ritorna in India, a un anno di distanza, ancora con due eventi consecutivi organizzati in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI). I rapporti tra le due associazioni sono ripresi dopo una pausa che durava dal 2013. Si gioca a Gurugram il Delhi Challenge (14-17 marzo) al quale seguirà la prossima settimana il Kolkata Challenge (Kolkata, 21-24 marzo).
Al Classic Golf Country Club, sul percorso da campionato disegnato da Jack Nicklaus insieme ad altre nove buche, saranno in gara quattro italiani: Luca Cianchetti, Gregorio De Leo, Aron Zemmer e Pietro Bovari.
Tra i favoriti due vincitori stagionali, gli svedesi Mikael Lindberg, suo il Cape Town Open, e Björn Åkesson, a segno nel precedente NMB Championship, rispettivamente leader e numero 4 della Road To Mallorca (ordine di merito). Nel field gli inglesi Sam Hutsby, Chris Paisley e George Bloor, i francesi Martin Couvra e Robin Sciot-Siegrist, l’australiano Hayden Hopewell e lo spagnolo Victor Pastor, tutti tra i top 20 della money list. Saranno 52 gli indiani al via tra i quali Om Prakash Chouhan, che si è imposto lo scorso anno del Duncan Taylor Black Bull Challenge, a Bangalore.
Tra gli azzurri Cianchetti proverà a confermare la buona prova offerta nel NMB Championship (17°), mentre De Leo, Zemmer e Bovari, reduci da due tagli consecutivi, dovranno necessariamente cambiar marcia. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
Accordo di collaborazione tra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lombardia volto a supportare e valorizzare in tutto il territorio lombardo le iniziative riguardanti “Golf a Scuola”, progetto nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministro per lo Sport e i Giovani, l’Istituto per il Credito Sportivo, che ha il patrocinio di: CONI, Comitato Italiano Paralimpico e R&A. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa andata in scena a Milano, presso il Belvedere Silvio Berlusconi del 39° piano di Palazzo Lombardia, alla presenza di: Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport; Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo; Lara Magoni, Sottosegretario con delega a Sport e Giovani della Regione Lombardia. Nell’ambito della quale sono stati aggiornati anche i numeri, in continua crescita ed evoluzione, di “Golf a Scuola” che può contare sulla partecipazione di 63 scuole e 227 classi su tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento ad oggi di 17 regioni, da Nord a Sud, 4.440 tra alunni e alunne, e 31 Circoli.
L’accordo Federgolf-Regione Lombardia - Valorizzazione degli alunni più meritevoli, secondo la valutazione dei maestri di golf, attraverso il concorso alle spese fino al 70% della quota di iscrizione ai Club dei giovani, presso i Circoli di golf, per l’avvicinamento alla preagonistica. E’ uno degli aspetti più importanti dell’accordo, annuale, tra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lombardia, che favorirà un sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti grazie alle attività svolte con gli altri Enti coinvolti nella realizzazione del progetto. In una regione dalla grande tradizione golfistica.
Il progetto “Golf a Scuola” – Tramite l’inserimento nel piano dell’offerta formativa, l’iniziativa mira a integrare o sostituire l’ora di educazione motoria con la lezione di golf e coinvolge principalmente le scuole primarie degli Istituti Scolastici aderenti che abbiano nelle loro prossimità un Circolo di golf di riferimento aderente al progetto. L’attività scolastica si svolge, in linea generale, secondo due modalità: 3 ore di lezione a settimana per ogni Istituto Scolastico, suddivise in un’ora a settimana per ogni singola classe, salvo accordi particolari, da compiersi nella palestra o in altro spazio della scuola. Oppure: 6 ore di lezione a settimana per ogni Istituto Scolastico, suddivise in 2 ore a settimana per ogni singola classe. Con la Federgolf che ha riservato agli Istituti Scolastici aderenti un kit da gioco, un kit da 4 putter e un kit didattico (che comprende anche un libricino, “Il Golf fa colpo”, ideato e realizzato dalla Casa Editrice Librì Progetti Educativi in collaborazione con la FIG).
“Golf a Scuola” in numeri – Sono 17 e potrebbero diventare presto 19 le regioni coinvolte nell’iniziativa che continua a crescere, giorno dopo giorno. E se nel maggio 2023, alla fine dell’anno scolastico, le scuole coinvolte erano 58 con circa 200 classi, ora quelle interessate sono 63 con 227 classi e, appunto, 4.440 tra alunni e alunne (circa 1.000 unità in più rispetto a dieci mesi fa) e 31 Circoli.
L’iniziativa, inserita nel progetto Ryder Cup (che si concluderà nel 2027), può contare inoltre sul supporto dei Comitati Regionali, delle Delegazioni Regionali della FIG. Con uno sguardo al presente e uno al futuro, entusiasma i giovani studenti. Quaranta quelli che hanno partecipato alla conferenza stampa, tra sorrisi e passione, rispettivamente dell’Istituto Comprensivo Enzo Bontempi – Scuola Primaria via Battisti Agrate Brianza (MB), dell’Istituto Comprensivo Busnago (MB) e dell’Istituto Comprensivo Luigi Angelini – Scuola Primaria di Almenno San Bartolomeo (BG).
Le dichiarazioni
Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia - “Lo sport è strumento educativo e mezzo per promuovere lealtà e rispetto delle regole, sul campo e nella vita, anche in contrasto a fenomeni di bullismo e disagio giovanile. L’introduzione di questo principio nella Costituzione (art. 33) non solo afferma i valori della pratica sportiva e sancisce il diritto allo sport, ma pone una chiara responsabilità dello Stato, e delle Istituzioni, nel promuovere politiche attive e destinare investimenti pubblici. Con questo senso di responsabilità, oggi abbiamo firmato il protocollo che, anche sul territorio lombardo, permette di promuovere il golf come veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale. La stessa responsabilità che ci spinge a valorizzare e diffondere la pratica di tutti gli sport, anche quelli meno popolari o che subiscono pregiudizi e luoghi comuni. Non esistono sport d’élite o di serie B. Da appassionato di golf, non si può che lodare l’intento che è derivato dal più ampio Progetto Ryder Cup 2023 di rendere questo bellissimo sport accessibile a tutti”.
Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf - “Sono felice di annunciare questo accordo con la Regione Lombardia nell’ambito di un’iniziativa che guarda al presente ma soprattutto al futuro, della quale vado orgoglioso. Un grazie al Presidente della Regione Lombardia Fontana, al Ministero dell’Istruzione e del Merito, al Ministro per lo Sport e i Giovani, all’Istituto per il Credito Sportivo, per il fondamentale supporto. Il successo di questo progetto va condiviso inoltre con i Circoli di tutta Italia, con i Comitati e le Delegazioni Regionali della FIG. Golf e scuola sono ormai compagni di banco. Questo è uno sport per tutte l’età, all’insegna dei valori tra lealtà, onestà, cortesia, autodisciplina, moralità e rispetto per gli altri e per le regole. Lo straordinario successo della Ryder Cup ha acceso i riflettori su questa meravigliosa disciplina, in forte crescita e per tutti. Mi auguro che sempre più scuole e bambini possano aderire al progetto ‘Golf a Scuola’, ormai una bellissima realtà”.
Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport - “Con questo progetto il golf non è più considerato solo una passione riservata a pochi, ma come un’attività sportiva accessibile per tutti gli alunni della scuola primaria, da svolgersi all’interno dell’orario scolastico alla pari di altre discipline sportive. Il golf diventa simbolo di unione nello sport poiché praticabile da tutti senza distinzione. “Golf a scuola” rappresenta l’attuazione concreta e fattiva del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico sancito dall’attuale art. 33 della nostra Costituzione, poiché simbolo di opportunità, educazione e coinvolgimento sociale. Il miglioramento della pratica sportiva a scuola è uno degli obiettivi che il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, si propone di raggiungere e questo progetto rappresenta un importante contributo che ha e avrà tutto il nostro sostegno. Mi auguro che “Golf a scuola” possa essere solo l'inizio di un percorso più ampio verso la promozione di nuove discipline sportive gratuite, offrendo a tutti gli alunni una panoramica più completa e accessibile delle opportunità sportive disponibili”.
Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo – “Siamo orgogliosi di essere partner istituzionale per il quinto anno consecutivo di un progetto lodevole e formativo come Golf a Scuola. L’iniziativa non ha solo l’obiettivo di formare una nuova generazione di atleti ma soprattutto una nuova generazione di cittadini in grado di contare sulle proprie forze e sulle proprie abilità. Il Golf spinge a confrontarsi con sé stessi, tutto dipende dalle nostre capacità e dalla nostra dedizione. Non c’è un arbitro che decide e di conseguenza non ci sono alibi o scuse, serve rispetto delle regole e autodisciplina: si vince e si perde solamente per bravura personale. E questo insegnamento, diffuso ai bambini di oggi, uomini del domani, non può che formare una nuova generazione sana e in grado di affrontare le sfide del futuro”.
Lara Magoni, Sottosegretario con delega a Sport e Giovani della Regione Lombardia – “Il golf è uno sport intergenerazionale meraviglioso, capace di coniugare l’esperienza degli atleti più maturi e l’entusiasmo giovanile. La Ryder Cup a Roma e la grande vittoria del team Europe hanno avuto un successo straordinario portando con sé un seguito di interesse e passione, rilanciando fortemente il golf e portando a conoscenza il valore della competizione e l’appartenenza del continente. Dallo scorso settembre, i valori positivi dello sport sono stati inseriti all’Art 33 della Costituzione Italiana; è quindi prioritario, per le Istituzioni e per le Federazioni, costruire dei percorsi che incentivino la pratica sportiva, fin dalla giovane età. Da sempre il Presidente Chimenti sostiene e promuove con grande professionalità e competenza questo mondo sportivo dedicandosi quotidianamente, ricordo che fu lui ad intercettare e portare in Italia la Ryder Cup. Quest’accordo che nasce con la Federazione Italiana Golf si inserisce in questa direzione, intercettando i nostri giovani già all’interno del mondo scolastico, arricchendo l’offerta formativa di educazione motoria e offrendo la possibilità di scoprire e praticare una disciplina sorprendente come il golf. Il progetto ‘Golf a Scuola’, inoltre, sosterrà le studentesse e gli studenti più promettenti, contribuendo economicamente all’iscrizione ai corsi dei Club dei Giovani presso i Circoli. Sono certa che questo accordo accrescerà la grande tradizione golfistica lombarda, offrendo alle nuove generazioni un percorso di grande valore”.
Il Florida's Natural Charity Classic, primo evento stagionale dell’Epson Tour, si è concluso, come nel 2023, con un playoff nel quale la colombiana Valery Plata (206 - 70 66 70, -10) ha superato la slovena Ana Belac (210 - 68 68 70), che l’aveva raggiunta con due birdie sulle ultime due buche.
Sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida, si sono classificate al terzo posto con 208 (-8) l’australiana Cassie Porter, al quarto con 209 (-7) Jenny Bae e al quinto con 210 (-6) la canadese Alena Sharp, la taiwanese Heather Lin e la finlandese Kiira Riihijarvi. Sono uscite al taglio Angelica e Benedetta Moresco, entrambe 117me con 152 (+8).
La carriera professionale di Valery Plata, ottima dilettante, 22enne colombiana nata il Florida, ad Hialeah, e laureatasi alla Michigan State University, è iniziata con la Qualifying School del LPGA Tour dove con la terza piazza ha ottenuto la ‘carta’ per il circuito maggiore americano. L’annata 2023, però, non è stata fortunata con un solo taglio superato in 13 gare. Tornata alle LPGA Q-Series si è ritrovata sull’Epson Tour, dove aveva giocato in precedenza due volte nel 2023. Alla terza è divenuta la prima vincitrice del circuito 2024 e ha ricevuto un assegno di 37.500 dollari su un montepremi di 250.000 dollari.
LA VIGILIA - Inizia l’Epson Tour 2024 con il Florida's Natural Charity Classic, evento in programma dall’8 al 10 marzo sul percorso del Country Club of Winter Haven, a Winter Haven in Florida, dove saranno in gara Angelica Moresco e Benedetta Moresco.
Nel field parecchie giocatrici che lo scorso anno sono state tra le protagoniste, senza però riuscire a fare il salto di circuito, tra le quali ricordiamo Becca Huffer, Jenny Bae, Gigi Stoll, Savannah Vilaubi, Laura Wearn e Jillian Hollis, la canadese Alena Sharp e la taiwanese Ssu-Chia Cheng. Da seguire anche Daniela Iacobelli, la tedesca Sophie Hausmann, la svedese Beatrice Wallin, la slovena Ana Belac e la messicana Fernanda Lira.
Angelica Moresco è alla seconda stagione sul circuito dopo aver mantenuto la ‘carta’ nel 2023, mentre Benedetta Moresco è al debutto. È entrata nel tour grazie al 27° posto nella finale della Qualifying School con cui ha ottenuto una ‘carta’ categoria 15 (con qualche limitazione) per il LPGA Tour e una di categoria C per l’Epson Tour. Il montepremi è di 250.000 dollari.
Saranno 20 le gare nel calendario del circuito, che toccherà da marzo a ottobre 12 Stati. In palio un montepremi totale di 5.000.000 di dollari (contro i 4.410.000 del 2023), con un minimo per gara di 200.000 dollari fino a un massimo di 400.000 (Carlisle Arizona Women's Golf Classic, 9-12 maggio).
Quanto alle ‘carte’ assegnate per il LPGA Tour 2025 vi sarà un’importante modifica: infatti a quelle di categoria 9 riservate a fine stagione alle prime dieci della Race For The Card (ordine di merito), ne saranno aggiunte altre cinque di categoria 15 per le classificate dall’11° al 15° posto. Coloro che termineranno entro l’80ª piazza manterranno la ‘carta’ per l’Epson Tour 2025.
La tedesca Alexandra Forsterling ha concluso con 204 (67 70 67, -12) colpi l’Aramco Team Series Presented by PIF - Tampa e ha firmato il terzo titolo sul Ladies European Tour. La 24enne di Berlino, alla 28ª presenza sul circuito e che nel 2023 si era imposta nello Swiss Ladies Open e nel Mallorca Open, con un giro finale in 67 (-5, sei birdie, un bogey) ha sorpassato l’inglese Charley Hull, leader dopo due round, che si è dovuta accontentare del secondo posto con 207 (-9).
Sul percorso del Feather Sound Country Club (par 72) a Clearwater, nei pressi di Tampa in Florida, erano due le italiane in campo: Alessandra Fanali, che si è classificata 33ª con 217 (70 73 74, +1), e Virginia Elena Carta, terminata 50ª con 221 (72 74 75, +5).
In terza posizione con 208 (-8) l’inglese Bronte Law e in quarta con 209 (-7) le spagnole Ana Pelaez Trivino e Carlota Ciganda, campionessa uscente e seconda insieme alla vincitrice dopo due round. In sesta con 210 (-6) la francese Nastasia Nadaud, la svizzera Chiara Tamburlini, l’indiana Diksha Dagar, la belga Manon De Roey e la tedesca Aline Krauter.
La gara a squadre, disputata nei primi due round, è stata vinta con 260 (-28) colpi dal Team della transalpina Pauline Roussin Bouchard, con la connazionale Celine Herbin, l’inglese Meghan MacLaren e l’amateur LuJain Omar Khalil. Al 12° posto con 267 (-21) il Team De Roey, in cui era Virginia Elena Carta, e al 19° con 269 (-19) il team condotto da Alessandra Fanali. Alle tre pro del quartetto vincente è andato un assegno di 32.068 dollari su montepremi di 500.000 dollari per questo torneo, mentre Alexandra Forsterling ne ha percepiti 68.717 su un montepremi di altri 500.000 dollari per l’individuale.
SECONDO GIRO - L’inglese Charley Hull è passata a condurre con 136 (68 68, -8) colpi nel’Aramco Team Series Presented by PIF - Tampa, quarta gara nel calendario del Ladies European Tour e seconda delle sei promosse da Aramco, che si sta svolgendo al Feather Sound Country Club (par 72) di Clearwater, nei pressi di Tampa in Florida. Nella seconda parte della classifica le due azzurre in campo, Alessandra Fanali, 35ª con 143 (70 73, -1), e Virginia Elena Carta, 50ª con 146 (72 74, +2).
Seguono la leader la tedesca Alexandra Forsterling e la spagnola Carlota Ciganda, campionessa in carica, seconde con 137 (-7), e l’altra iberica Ana Pelaez Trivino, quarta con 138 (-6). In quinta posizione con 139 (-5) dieci concorrenti: la statunitense Lexi Thompson, la ceca Sara Kouskova, la belga Manon De Roey, la tedesca Aline Krauter, l’indiana Diksha Dagar, la finlandese Noora Komulainen, la slovena Pia Babnic, l’inglese Hayley Davis, la francese Pauline Roussin Bouchard e Shannon Tan di Singapore.
Si è conclusa la gara a squadre che è stata vinta con 260 (-28) colpi dal Team di Pauline Roussin Bouchard, con la connazionale Celine Herbin, l’inglese Meghan MacLaren e l’amateur LuJain Omar Khalil. Al 12° posto con 267 (-21) il Team De Roey, in cui era Virginia Elena Carta, e al 19° con2 69 (-19) il team condotto da Alessandra Fanali. Alle tre pro del quartetto vincente è andato un assegno di 32.068 dollari sul montepremi di 500.000 dollari. Altrettanti sono in palio per l’individuale.
PRIMO GIRO - Alessandra Fanali ha iniziato al 24° posto con 70 (-2) colpi l’Aramco Team Series Presented by PIF - Tampa, quarta gara in calendario del Ladies European Tour e seconda delle sei promosse da Aramco, che si sta svolgendo al Feather Sound Country Club(par 72) di Clearwater, nei pressi di Tampa in Florida, dove Virginia Elena Carta è 51ª con 72 (par).
Al vertice un quartetto con 66 (-6) colpi formato dalla gallese Chloe Williams, dalla svizzera Kim Metraux, dalla spagnola Carlota Ciganda, che difende il titolo, e dalla statunitense Marina Alex. Al quinto posto con 67 (-5) la tedesca Alexandra Forsterling, l’inglese Hayley Davis, la francese Celine Herbin e l’indiana Pranavi Urs. La Fanali ha segnato quattro birdie e due bogey e la Carta tre birdie, un bogey e un doppio bogey.
Nella classifica a squadre scratch, dopo il primo dei due giri in cui si articola il torneo, è in vetta il Team dell’inglese Bronte Law con 129 (-15). A un colpo di distanza i Team di Alessandra Fanali, della sudafricana Nicole Garcia e dell’olandese Anne Van Dam con 130 (-14). Al 13° posto con 133 (-11) il Team della belga Manon De Roey, che comprende la Carta. ll montepremi complessivo di un milione di dollari, diviso a metà tra le due gare.
LA VIGILIA - Dal Marocco agli Stati Uniti. Il Ladies European Tour varca l’Oceano per trasferirsi in Florida dove è in programma dall’8 al 10 marzo l’Aramco Team Series Presented by PIF - Tampa - quarta gara in calendario e seconda delle sei promosse da Aramco - in cui giocheranno Alessandra Fanali e Virginia Elena Carta.
Sul percorso del Feather Sound Country Club a Clearwater, nei pressi di Tampa, doppia opportunità per le 84 partecipanti che potranno puntare sia alla classifica individuale (54 buche) che a quella a squadre (36 buche per 28 team di tre proette e un amateur). Il montepremi complessivo di un milione di dollari, diviso equamente a metà.
In campo otto delle prime dieci della money list, tra le quali la Fanali occupa la quarta piazza. Con lei Shannon Tan di Singapore, numero uno e vincitrice del Magical Kenya Open, l’evento d’apertura stagionale in cui l’azzurra è stata runner up, la francese Pauline Roussin-Bouchard (n. 5), la belga Manon De Roey (n. 8), la spagnola Fatima Fernandez Cano (n. 10) e le inglesi Bronte Law (n. 2), Alice Hewson (n. 6) e Charley Hull (n. 7), con quest’ultima ottava nella gradutaoria mondiale.
Difende il titolo l’iberica Carlota Ciganda, 33enne di Pamplona con due successi sul LPGA Tour, suo circuito di competenza, sette sul LET e uno sul LET Access, dove ha iniziato la carriera nel 2011. In un field che promette spettacolo e qualità, vi saranno anche le statunitensi Lexi Thompson, Brittany Lincicome, e Marina Alex, l’inglese Meghan MacLaren, la tedesca Sophia Popov, la thailandese Trichat Cheenglab, prima nell’ordine di merito del 2023, l’indiana Diksha Dagar, l’iberica Ana Pelaez Trivino, la ceca Klara Davidson Spilkova e l’olandese Anne Van Dam.
Delle azzurre Alessandra Fanali proverà a dare un seguito all’ottimo inizio di stagione che l’ha portata tra le migliori del tour. Più lenta dopo la pausa invernale Virginia Elena Carta che ha disputato solo due tornei, ma con buone indicazioni nella precedente Lalla Meriem Cup.
Primo titolo sul LPGA Tour per Bailey Tardy. La 27enne di Atlanta ha vinto con 269 (68 70 66 65, -19) colpi il Blue Bay LPGA, disputato sul percorso cinese del Jian Lake Blue Bay Golf Course (par 72), a Lingshui Bay in Hainan Island, dove Roberta Liti si è classificata 44ª con 288 (68 78 72 70, par).
Bailey Tardy, nel cui palmarès figura anche un successo sull’Epson Tour (Copper Rock Championship, 2021), con un round finale in 65 (-7), miglior parziale di giornata frutto di un eagle, sei birdie e un bogey, ha distaccato di quattro colpi Sarah Schmelzel, seconda con 273 (-15), con la quale condivideva la leadership dopo il terzo giro insieme alla neozelandese Lydia Ko, poi quarta con 275 (-13), alla pari con l’australiana Minjee Lee e con la canadese Savannah Grewal.
In terza posizione con 274 (-14) la giapponese Ayako Furue, in settima con 276 (-12) Ruixin Liu, prima delle 35 cinesi in campo, e in ottava con 277 (-11) la nordirlandese Stephanie Meadow.
Roberta Liti alla seconda gara stagionale sul LPGA Tour, dove ha avuto accesso conquistando la “carta” dopo una bella annata 2023 sull’Epson Tour, classificandosi all’ottavo posto nella money list, è risalita dal 52° posto con un 70 (-2, cinque birdie, un bogey e un doppio bogey). Ha superato il taglio riscattando l’uscita dopo 36 buche nel Drive On Championship a gennaio.
SECONDO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta al Blue Bay LPGA dove la coppia di testa è diventata un trio con 204 (-12) colpi: infatti Sarah Schmelzel (66 69 69) - che era al comando con la coreana Narin An precipitata al 12° posto con 211 (-5) dopo un 76 (+4) - è stata agganciata da Bailey Tardy (68 70 66) e dalla neozelandese Lydia Ko (68 70 66).
Sul percorso cinese del Jian Lake Blue Bay Golf Course (per 72), a Lingshui Bay in Hainan Island, è rimasta in bassa classifica Roberta Liti, 52ª con 218 (68 78 72, +2), che comunque ha avuto il merito di superare per la prima volta il taglio in un torneo del circuito.
Seguono il trio di testa la cinese Ruixin Liu, quarta con 206 (-10), la canadese Savannah Grewal e l’australiana Minjee Lee, quinte con 207 (-9), la coreana Sei Young Kim e la nordirlandese Stephanie Meadows, seste con 208 (-8). Ha recuperato la messicana Gaby Lopez, da 21ª a 12ª con lo stesso score della An, ma non potrà comunque difendere il titolo conquistato nel 2018, la volta precedente in cui si è giocato il torneo Il montepremi è di 2.200.000 dollari.
SECONDO GIRO - La coreana Narin An (70 65) e Sarah Schmelzel (66 69) sono le nuove leader con 135 (-9) colpi dopo il secondo giro del Blue Bay LPGA, sul percorso cinese del Jian Lake Blue Bay Golf Course (per 72), a Lingshui Bay in Hainan Island.
E’ al terzo posto con 136 (-8) l’altra coreana Hye-Jin Choi, sono al quarto con 137 (-7) Ruixin Liu e l’australiana Minjee Lee, numero cinque mondiale e in vetta dopo un round, e al sesto con 138 (-6) Bailey Tardy, Lucy Li, la neozelandese Lydia Ko e la nordirlandese Stephanie Meadow, seste con 138 (-6). Non ha più chance di difendere il titolo conquistato nel 2018, la volta precedente in cui si è giocato il torneo, la messicana Gaby Lopez, 21ª con 143 (-1).
E’ scesa dall’ottavo al 51° posto Roberta Liti con 146 (68 78, +2), che comunque ha superato il taglio per la prima volta in un evento del LPGA Tour. Il montepremi è di 2.200.000 dollari.
PRIMO GIRO - L’australiana Minjee Lee , numero cinque mondiale, è al comando con 65 (-7, sette birdie) colpi dopo il primo giro del Blue Bay LPGA che si sta svolgendo sul percorso cinese del Jian Lake Blue Bay Golf Course (per 72), a Lingshui Bay in Hainan Island. Offendo una bella prestazione Roberta Liti ha concluso il round all’ottavo posto con un 68 (-4), frutto di sette birdie e di tre bogey.
In seconda posizione con un colpo di ritardo Sarah Schmelzel e le cinesi Ruixin Liu e Miranda Wang, seconde con 66 (-6), e in quinta Caroline Inglis, Lucy Li e la coreana Hye-Jin Choi. In ritardo la campionessa in carica, la messicana Gaby Lopez, 31ª con 71 (-1), che si è imposta nella precedente edizione del torneo giocata nel 2018. Il montepremi è di 2.200.000 dollari.
LA VIGILIA - Roberta Liti disputa la seconda gara stagionale sul LPGA Tour, dove ha avuto accesso conquistando la “carta” dopo una bella annata 2023 sull’Epson Tour, classificandosi all’ottavo posto nella money list. Prende parte in Cina al Blue Bay LPGA (7-10 marzo) sul percorso del Jian Lake Blue Bay Golf Course, a Lingshui Bay in Hainan Island.
Nella sesta edizione del torneo, che riprende dopo cinque anni di sospensione, difende il titolo conquistato nel 2018 Gaby Lopez, 30enne di Mexico City, tre successi sul circuito, che dopo un 12° posto a gennaio nell’evento d’apertura (Tournament of Champions) ha perso ritmo.
Nel field, di 108 partecipanti, cinque tra le prime dieci della classifica mondiale: Lilia Vu, numero 1, la francese Celine Boutier (n. 3), la cinese Ruoning Yin (n. 4), l’australiana Minjee Lee (n. 5), che ha fatto sua la gara nel 2016, la neozelandese Lydia Ko (n. 7), tutte nel ruolo di favorite.
Tra le possibili protagoniste Auston Kim, le thailandesi Chanettee Wannasaen e Moriya Jutanugarn, la taiwanese Peiyun Chien, la giapponese Ayaka Furue, la messicana Maria Fassi, le svedesi Anna Nordqvist e Linnea Strom e la coreana Sei Young Kim, la terza past winner in campo, che si impose nel 2015, quando aveva ben altro rendimento.
Massiccia la presenza cinese con 35 concorrenti tra le quali, oltre a Ruoning Yin, vi sono Xiyu Lin, Yu Liu, Xiaowen Yin e Miranda Wang, che hanno già dato prova delle loro qualità. Il montepremi è di 2.200.000 dollari.
Il LPGA Tour mette in palio complessivamente 118.000 milioni di dollari sulle 34 gare in calendario, con 17, major compresi, che hanno un montepremi pari o superiore ai tre milioni di dollari. L’US Women’s Open (30 maggio-2 giugno), che sarà il più ricco, distribuirà 12 milioni di dollari.
Grande impresa di Matteo Manassero, tornato al successo sul DP World Tour dopo dieci anni e dieci mesi. Con un’ottima prestazione ha firmato il quinto titolo sul circuito vincendo con 262 (68 61 67 66, -26) colpi il Jonsson Workwear Open, dopo aver preso il comando dal secondo round, rimontando dal 20° posto iniziale, con un 61 (-11), suo miglior score personale sul giro, e poi controllando gli avversari con autorità e decisione.
Sul percorso del Glendower GC (par 72), a Dowerglen, un sobborgo di Edenvale in Sudafrica, nel torneo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, in un turno finale molto combattuto sono stati decisivi i suoi quattro birdie di fila sulle ultime quattro buche (66, -6, sette birdie e un bogey) con cui ha distaccato di tre colpi l’inglese Jordan Smith e i sudafricani Thriston Lawrence e Shaun Norris, secondi con 265 (-23). In quinta posizione con 266 (-22) lo spagnolo Angel Hidalgo, in sesta con 267 (-21) il sudafricano Oliver Bekker e l’altro iberico Ivan Cantero e in ottava con 268 (-20) lo scozzese Connor Syme. Per il titolo Manassero ha ricevuto un assegno di 232.912 euro su un montepremi di circa 1.380.000 euro (1.500.000 dollari la cifra ufficiale).
Un italiano non vinceva sul circuito da settembre del 2022, quando Guido Migliozzi era andato a segno nell’Open de France.
Le dichiarazioni del Presidente FIG Franco Chimenti: "Sono felice ed emozionato. Il ritorno al successo di Matteo Manassero sul DP World Tour, dopo quasi 11 anni dall'ultima volta, mi riempie di orgoglio. Il golf italiano ha ritrovato uno dei suoi campioni più grandi. Ho sempre detto che i risultati sarebbero arrivati dopo la Ryder Cup. Questi sono solo i primi effetti. La sua storia non è solo da raccontare, ma da prendere ad esempio. Manassero da giovanissimo ha vinto molto, collezionando record su record. Poi, come spesso capita nel golf, ha conosciuto le difficoltà. Quando tutti lo davano ormai come un golfista finito, è ripartito dal basso. Passo dopo passo, circuito dopo circuito, con sacrificio, lavoro e determinazione è ritornato tra i grandi. Non poteva esserci notizia migliore, anche in vista delle Olimpiadi di Parigi. Manassero è un fenomeno e il golf italiano non può prescindere dal suo talento. Mai sopra le righe, serio, carismatico, volenteroso, è un vanto per lo sport italiano".
Le dichiarazioni del Presidente del CONI Giovanni Malagò: "Quella di Manassero è una storia da raccontare, da ricordare. E' la dimostrazione di quanto nello sport, come nella vita, sia indispensabile non mollare mai. E’ anche il risultato della sua capacità di affrontare contesti complicati, anche a livello personale, in tutti questi anni. Per l'opinione pubblica, per gli addetti ai lavori, sembrava si fosse perso un talento. Lo sport italiano è felicissimo di aver ritrovato un campione. L'impresa di Manassero in Sudafrica arriva in una settimana, l'ennesima, caratterizzata da risultati importantissimi come quelli arrivati nel nuoto, taekwondo, rugby, pattinaggio, judo, biathlon, snowboard, ginnastica, nello sci grazie a Federica Brignone che ha raggiunto il 26° successo in coppa del mondo consolidando il suo primato. Tutto questo rappresenta un auspicio importantissimo anche in chiave olimpica. Ho sempre sostenuto una tesi: per cercare di fare bene come a Tokyo, a Parigi abbiamo solo una possibilità: vincere delle medaglie in quegli sport dove in Giappone non abbiamo conquistato. Questa è la grande scommessa, che parte da lontano. Sono quattro anni che il Coni, la preparazione olimpica, lavora fianco a fianco con le federazioni. Manassero è oggi nel golf, senza mancare di rispetto a nessun altro campione azzurro del green, una nuova opportunità di cui siamo orgogliosi. E permettetemi di dire che questo risultato è anche uno degli effetti determinati dalla Ryder Cup italiana".
Un successo atteso da 3.942 giorni - Manassero, 30enne di Negrar (VR), ha avuto un’ottima carriera da dilettante imponendosi in molti tornei importanti come “il più giovane” ad aver conseguito il titolo, etichetta con cui ha inaugurato il palmarès sul DP World Tour (all’Epoca European Tour) quando a 17 anni, 6 mesi e 5 giorni ha fatto suo nel 2010 il Castello Masters in Spagna. Sono poi seguite le vittorie nel Malaysian Open (2011), nel Barclays Singapore Open (2012) e nel BMW PGA Championship il 26 maggio 2013, ossia 3.942 giorni fa. Dopo un lungo periodo difficile ha dato segni di ripresa nel 2020 sull’Alps Tour conquistando il Toscana Alps Open e infine lo scorso anno è stato tra i protagonisti del Challenge Tour con due successi (Copenhagen Challenge e Italian Challenge Open), riprendendo la ‘carta’ per il circuito maggiore con il nono posto nella Road To Mallorca (ordine di merito). Da ricordare la quinta piazza a inizio stagione nel South African Open. Manassero, che ora punta alle Olimpiadi di Parigi, e Marco Crespi sono gli unici giocatori italiani ad aver prevalso in tutti e tre i tour continentali.
Questa la gioia del vincitore: "Sono incredibilmente felice di essere qui, con questo trofeo tra le mani. Penso di aver giocato davvero bene, per tutto il torneo. Il golf è uno sport difficile, durante ogni competizione si affrontano momenti difficili, ma se riesci a superarli poi vedi la luce. Il finale di gara è stato fantastico, sono contentissimo".
Gli altri italiani - A ridosso dei top ten Andrea Pavan, 11° con 270 (68 67 67 68, -18) colpi, che è stato sempre in buona classifica mantenendo un ritmo molto regolare e che ha concluso con un 68 (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey). A metà graduatoria Lorenzo Scalise, 35° con 275 (70 67 68 70, -13), e in bassa Francesco Laporta, 71° con 284 (72 67 75 70, -4).
TERZO GIRO - Matteo Manassero ha offerto un’altra ottima prestazione mantenendo la leadership nel Jonsson Workwear Open, dove con uno score di 196 (68 61 67, -20) inizierà il giro finale con un colpo di vantaggio sul sudafricano Shaun Norris e sull’inglese Jordan Smith, secondi con 197 (-19).
Sul percorso del Glendower GC, a Dowerglen, un sobborgo di Edenvale in Sudafrica, nel torneo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, Manassero potrà puntare al quinto titolo sul DP World Tour dove non vince dal 26 maggio 2013 quando fece suo in Inghilterra il BMW Championship. Comunque l’azzurro non dovrà guardarsi solo da due inseguitori, ma anche dal sudafricano Oliver Bekker e dallo spagnolo Angel Hidalgo, quarti con 198 (-18), dall’altro iberico Ivan Cantero, sesto con 199 (-17), dal nordirlandese Tom McKirbin e da un terzo sudafricano, Jacques Kruyswijk settimi con 200 (-16).
Buona prova anche di Andrea Pavan, da 17° a 11° con 202 (68 67 67, -14), e di Lorenzo Scalise, da 33° a 25° con 205 (70 67 68, -11), mentre è nelle retrovie Francesco Laporta, 75° con 214 (72 67 75, -2).
Manassero ha iniziato con un bogey alla terza buca, poi ha preso subito il ritmo giusto e con sei birdie ha siglato un 67 (-5) di giornata. Da rilevare che sull’ultima buca Norris ha segnato un bogey e lo ha lasciato da solo in vetta. Anche per Pavan 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey e per Scalise 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.380.000 euro).
SECONDO GIRO - In Sudafrica l'Italgolf sogna con Matteo Manassero. Nel secondo round del Jonsson Workwear Open, l'azzurro, con un giro bogey free in 61 (-11) su un totale di 129 (68 61, -15) colpi, ha rimontato 19 posizioni ed è volato in vetta alla classifica nel torneo del DP World Tour. Il 30enne veneto, che si è messo in mostra con due eagle e sette birdie, ha realizzato il suo giro più basso in carriera sul massimo circuito continentale maschile.
"Non potrei essere più felice di così, ma la strada da percorrere è ancora lunga e non mi piace guardare indietro, ma avanti, con l'obiettivo di migliorarmi sempre", la soddisfazione moderata del già enfant prodige del golf italiano. Più giovane vincitore di un torneo del DP World (allora si chiamava European Tour), grazie all'exploit in Spagna nel Castello Masters 2010, arrivato all'età di 17 anni, 6 mesi e 5 giorni, Manassero non conquista un evento sul tour maggiore dal 26 maggio 2013 quando trionfò in Inghilterra nel Bmw Championship.
Dopo i record, il 30enne di Negrar di Valpolicella (Verona), che vanta quattro affermazioni sul DP World Tour, ha smarrito la strada. Nel settembre 2020, ripartendo dal basso, ha fatto suo il Toscana Alps Open (Alps Tour e Italian Pro Tour). Poi, nel 2023, ha calato il bis di successi sul Challenge Tour prendendosi prima, in Danimarca, il Copenhagen Challenge e poi, a Sutri (Viterbo), l'Italian Challenge Open. Quindi, ha riconquistato la "carta" piena per giocare sul DP World Tour 2024 e ora sogna un'impresa che potrebbe diventare fondamentale anche in chiave qualificazione alle Olimpiadi di Parigi.
A Edenvale (piccola città dell'Est Rand a Gauteng), sul percorso del Glendower GC (par 72), Manassero - che ha firmato il miglior score di giornata - a metà gara ha un colpo di vantaggio nei confronti del sudafricano Oliver Bekker, secondo con 130 (-14) davanti agli spagnoli Angel Hidalgo e Ivan Cantero,terzi con 131 (-13) insieme al nordirlandese Tom McKibbin. Buona prova anche per gli altri azzurri. Andrea Pavan è infatti 17° con 135 (68 67, -9), Lorenzo Scalise 33° con 137 (70 67, -7) e Francesco Laporta 54° con 139 (72 67, -5), che ha avuto il merito con quattro birdie sulle ultime otto buche di rimediare a una situazione difficile ed evitare il taglio (67, -5, cinque birdie).. Tutti e quattro gli italiani in gara hanno dunque superato il taglio nell'ultimo evento dell'International Swing che mette in palio 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - In Sudafrica, gli azzurri Matteo Manassero e Andrea Pavan hanno chiuso il primo round del Jonsson Workwear Open al 20° posto con uno score di 68 (-4) e sono distanti quattro colpi dalla vetta occupata con 64 (-8) dallo spagnolo Ivan Cantero e da Keenan Davidse, 34enne di Stellenbosch che sogna l'impresa davanti al pubblico di casa.
A Edenvale (piccola città dell'Est Rand a Gauteng), nel torneo del DP World Tour, Manassero ha realizzato un eagle e tre birdie, con un bogey, mentre Pavan di birdie ne ha siglati sei, con due bogey. Dietro di loro, 55° con 70 (-2), ecco Lorenzo Scalise. In ritardo Francesco Laporta, 94° con 72 (par).
Nell'ultimo evento dell'International Swing, che mette in palio 1.500.000 dollari, i due leader sono tallonati da un terzetto di sudafricani, tutti terzi con 65 (-7), composto da Thriston Lawrence, tra i favoriti della vigilia, Oliver Bekker e Louis De Jager.
Sul percorso del Glendower GC (par 72), buon avvio anche per il loro connazionale Robin Williams, sesto con 66 (-6) insieme ad altri tre concorrenti e runner up, la scorsa settimana, dopo play-off, nell'SDC Championship. Avvio deludente, invece, per Nick Bachem. Il tedesco, che difende il titolo conquistato nel 2023, è 130° con 74 (+2) e rischia l'eliminazione.
LA VIGILIA - Il DP World Tour fa tappa per la quinta e ultima volta nella stagione in Sudafrica dove è in programma dal 7 al 10 marzo la terza edizione del Jonsson Workwear Open, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, in cui saranno in gara quattro azzurri: Francesco Laporta, Matteo Manassero, Lorenzo Scalise e Andrea Pavan.
Sul percorso del Glendower GC, a Dowerglen, un sobborgo di Edenvale, difende il suo unico titolo il tedesco Nick Bachem, 24enne di Colonia, che prima di imporsi sul circuito ha ottenuto tre vittorie sul Pro Golf Tour e una sul Toro Tour. È reduce dal quarto posto della scorsa settimana nello SDC Championship, arrivato dopo un periodo in ombra.
Nel field i vincitori dei quattro tornei precedenti, il sudafricano Dylan Frittelli (Bahrain Championship), il giapponese Rikuya Hoshino (Qatar Masters), l’olandese Darius Van Driel (Kenya Open) e lo statunitense Jordan Gumberg (suo a sorpresa citato SDC Championship). Riscuotono buon credito nelle previsioni della vigilia, ma sono in molti a poter puntare al successo e, in particolare, i sudafricani decisi a chiudere in bellezza il ciclo di eventi nella loro terra. Oltre a Frittelli vi saranno JC Ritchie, l’altro past winner della gara (2022), Hennie Du Plessis e Zander Lombard, secondi lo scorso anno, Ockie Strydom e Thriston Lawrence, due volte a segno nel tour 2023, Ryan Van Velzen e Robin Williams, per citarne alcuni. Da seguire anche gli inglesi Daniel Brown, Marcus Armitage e Andy Sullivan, lo scozzese Connor Syme, lo spagnolo Nacho Elvira, il malese Gavin Green e il cinese Ashun Wu.
Tra gli azzurri è molto regolare nell’andare a premio Laporta, che nello SDC Championship si è classificato in 16ª posizione. Piuttosto altalenanti gli altri tre, i quali comunque hanno offerto buoni spunti con un quinto posto di Manassero (South African Open), un 11° di Scalise (Kenya Open) e un 14° di Pavan (Alfred Dunhill Championship). Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.380.000 euro).
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Jonsson Workwear Open sarà trasmesso da Sky, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 7 marzo e venerdì 8, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 9, dalle ore 11,30 alle ore 16; domenica 10, dalle ore 10,30 alle ore 15,30. Commento di Silvio Grappasonni, Michele Gallerani e di Claudio Viganò.
Ancora una impresa, la terza negli ultimi tre mesi, per Joaquin Niemann. Golfista del momento, il cileno ha vinto in Arabia Saudita il LIV Golf Jeddah, terzo torneo della Superlega araba 2024 disputato al Royal Greens Golf & Country Club (par 70), a Jeddah. Dopo aver fatto suo quello di apertura in Messico, il 25enne di Santiago del Cile ha calato il bis. Prima, però, era riuscito a conquistare a dicembre pure l'ISPS Handa Australian Open sul DP World Tour. Come se non bastasse, ha sfiorato l'exploit nel Dubai Desert Classic e nell'International Series di Oman, sull'Asian Tour.
Premiato recentemente con un invito per il Masters, Niemann si è imposto con 193 (63 64 66, -17) colpi superando nettamente i sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, entrambi secondi con 197 (-13). Niente da fare, neanche questa volta, per Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 3 al mondo e golfista più pagato del pianeta, in Arabia Saudita non è andato oltre il quinto posto con 199 (-11) nella gara individuale, piazzandosi alle spalle pure dell'americano Bryson DeChambeau, quarto con 198 (-12). La vittoria ha fruttato a Niemann quattro milioni di dollari.
La competizione a squadre è andata con 172 (-38) colpi al team "Crushers GC" capitanato proprio da DeChambeau, con l’inglese Paul Casey, lo statunitense Charles Howell III e l’indiano Anibarn Lahiri. Per loro 750.000 dollari a testa.
Accordo di collaborazione tra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lombardia volto a supportare e valorizzare in tutto il territorio lombardo le iniziative riguardanti “Golf a Scuola”, progetto nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministro per lo Sport e i Giovani, l’Istituto per il Credito Sportivo, che ha il patrocinio di: CONI, Comitato Italiano Paralimpico e R&A. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa andata in scena a Milano, presso il Belvedere Silvio Berlusconi del 39° piano di Palazzo Lombardia, alla presenza di: Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport; Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo; Lara Magoni, Sottosegretario con delega a Sport e Giovani della Regione Lombardia.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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