Lo statunitense Brian Harman è tornato al successo dopo quasi due anni vincendo con 279 (66 66 72 75, -9) colpi il Valero Texas Open. Ha fatto corsa di testa negli ultimi tre giri superando di tre colpi Ryan Gerard, secondo con 282 (-6), e di quattro Maverick McNealy e Andrew Novak, terzi con 283 (-5).
Nel torneo del PGA Tour, disputato al TPC San Antonio (Oaks Course, par 72) di San Antonio in Texas, dove il vento che ha raggiunto le 28 miglia orarie ha condizionato gli score nel quarto round, si è classificato al 40° posto Francesco Molinari con 290 (70 70 72 78, +2).
Brian Harman, 38enne di Savannah (Georgia), alla 377ª presenza, ha portato a quattro i titoli sul circuito dove non vinceva da luglio 2023, quando si era imposto in un Major, l’Open Championship. Ha condotto il giro finale in 75 (+3) colpi con tre birdie, quattro bogey, un doppio bogey, il più alto parziale a chiudere realizzato da un vincitore, da quando lo spagnolo Jon Rahm ha prevalso con lo stesso punteggio conclusivo nel Memorial Tournament del 2020, e il secondo nel torneo dopo il 76 di Steven Bowditch, a segno nel 2014. Grazie al successo, Harman è salito dal 28° al 22° posto nel World Ranking, dall’83° al 19° nella graduatoria FedEx Cup e ha ricevuto un assegno di 1.710.000 dollari su un montepremi di 9.500.000 dollari.
Hanno occupato la quinta posizione con 284 (-4) Patrick Fishburn, Bud Cauley, Chan Kim, Chad Ramey, Tom Hoge, il giapponese Ryo Hisatsune e il danese Thorbjorn Olesen. In 12ª con 285 (-3) Jordan Spieth e solo in 56ª con 293 (+5) Tony Finau al quale non ha reso molto la “hole in one” siglata nel secondo round (buca 16, par 3, yards 199, ferro 8).
Francesco Molinari, che ha ceduto nel finale dopo tre buoni giri in cui era salito fino al 10° posto, è andato a premio per la terza volta nelle sei gare a cui ha preso parte in stagione. E’ uscito al taglio Matteo Manassero, 80° con 144 (69 75, par), stessa sorte toccata allo svedese Ludvig Aberg, numero 5 mondiale, e ad Akshay Bhatia, che difendeva il titolo (anche loro 80.i), e al giapponese Hideki Matsuyama, numero 6 del World Ranking, 94° con 145 (+1).
TERZO GIRO - Brian Herman ha mantenuto il comando con 204 (66 66 72, -12) dopo il terzo giro del Valero Texas Open, torneo del PGA Tour che si conclude con la disputa del quarto sul percorso del TPC San Antonio (Oaks Course, par 72) a San Antonio in Texas. E’ entrato nella top ten Francesco Molinari, che ha recuperato dodici posizioni, da 22° a decimo con 212 (70 70 72, -4).
Harman, 38enne di Savannah, tre successi sul circuito, l’ultimo nel 2023 in un major (Open Championship), ha segnato due birdie e altrettanti bogey per il 72 del par, score con il quale ha mantenuto a tre colpi di distanza Andrew Novak, secondo con 207 (-9). Al terzo posto con 208 (-8) Tom Hoge, unico a aver realizzato un giro senza bogey nella terza giornata, al quarto con 209 (-7) Keith Mitchell e al quinto con 210 (-6) Chad Ramey, il finlandese Sami Valimaki e il giapponese Ryo Hisatsune.
Anche Molinari, come il leader, ha girato in 72 con due birdie e due bogey. E’ uscito al taglio Matteo Manassero, 80° con 144 (69 75, par). Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari.
SECONDO GIRO - Brian Harman è il nuovo leader con 132 (66 66, -12) del Valero Texas Open, dove ha preso il largo lasciando a quattro colpi Keith Mitchell, secondo con 136 (-8). Al TPC San Antonio (Oaks Course, par 72) di San Antonio in Texas, nel torneo del PGA Tour, è al 22° posto Francesco Molinari con 140 (70 70, -4), che ha perso tre posizioni, mentre è uscito al taglio Matteo Manassero, 80° con 144 (69 75, par).
Sono a terzo posto con 137 (-7) Sam Ryder, in vetta dopo un turno, l’inglese Matt Wallace e il giapponese Ryo Hisatsune, e occupano il sesto con 138 (-6) J.T. Poston, Patrick Cantlay, Daniel Berger, Andrew Novak, Carson Young, il francese Antoine Rozner e l’argentino Emiliano Grillo.
E’ sceso dal 12° al 37° posto con 141 (-3) Tony Finau malgrado abbia realizzato la terza “hole in one” della sua carriera. L’ha ottenuta alla buca 16, par 3 di 199 yards, utilizzando un ferro 8. Hanno lasciato il torneo dopo 36 buche anche lo svedese Ludvig Aberg, numero 5 mondiale, e Akshay Bhatia, che difendeva il titolo, stesso score di Manassero, e il giapponese Hideki Matsuyama, numero 6 del World Ranking, 94° con 145 (+1). Molinari ha segnato il secondo 70 (-2) consecutivo con tre birdie e un bogey. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari.
PRIMO GIRO - Buon inizio di Matteo Manassero, 12° con 69 (-3) colpi, e di Francesco Molinari, 19° con 70 (-2), nel Valero Texas Open, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al TPC San Antonio (Oaks Course, par 72) di San Antonio in Texas. Con una volata in 63 (-9), fatta di nove birdie, senza bogey, ha preso il comando Sam Ryder, 35enne di Winter Park (Florida), senza titoli sul circuito, che per la seconda volta si trova leader dopo 18 buche.
Lo seguono con 64 (-8) Keith Mitchell e con 65 (-7) Brian Harman. Al quarto posto con 67 (-5) Carson Young e Jordan Spieth e al sesto con 68 (-4) Steve Fisk, Maverick McNealy, Andrew Novak, il dilettante Ben James, l’inglese Tommy Fleetwood e il sudafricano Aldrich Potgieter. Al 43° con 71 (-1) lo svedese Ludvig Aberg, numero 5 mondiale, e giornata da dimenticare per il giapponese Hideki Matsuyama, 90° con 73 (+1), numero 6 del World Ranking, e per Akshay Bhatia, 103° con 74 (+2), che difende il titolo.
Manassero ha fatto percorso netto con tre birdie e Molinari ha segnato quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari.
LA VIGLIA - Il PGA Tour resta in Texas per un vero e proprio antipasto Major. A San Antonio, dal 3 al 6 aprile, andrà in scena il Valero Texas Open. Terzo evento (appuntamenti del Grande Slam a parte) più antico del massimo circuito americano maschile, dopo il Western Open e il Canadian Open, metterà in palio non solo un montepremi di 9.500.000 dollari (1.710.000 è la prima moneta), ma anche l’ultimo posto per il The Masters, primo Major del 2025 in programma dal 10 al 13 aprile ad Augusta, capoluogo della contea di Richmond nello Stato della Georgia (Usa).
Manassero e Molinari al Valero Texas Open che precede il The Masters - Al TPC San Antonio (Oaks Course) scenderanno in campo anche due azzurri: Matteo Manassero e Francesco Molinari. Il primo, 31enne di Negrar di Valpolicella (Verona), è reduce dal 39° posto nel Texas Children’s Houston Open. Nelle prime sette gare stagionali, il veneto ha passato cinque volte il taglio ottenendo, quale miglior risultato, un 25° posto nel Farmers Insurance Open. Il secondo, 42enne torinese ed unico italiano ad aver vinto un Major (il The Open nel 2018), è chiamato invece a riscattare la terza eliminazione stagionale. Il vincitore del Valero Texas Open, se non altrimenti esente (27 i campioni in gara con in tasca già un pass per Augusta), conquisterà appunto la possibilità di partecipare al The Masters.
Aberg e Matsuyama tra le stelle del torneo. Bhatia difende il titolo - Tra i 156 concorrenti, ci saranno anche due tra i migliori dieci al mondo: lo svedese Ludvig Aberg, quinto, e il giapponese Hideki Matsuyama, sesto, già vincitore quest’anno del The Sentry, e medaglia di bronzo ai Giochi di Parigi. Per quel che riguarda gli altri big, i riflettori saranno puntati anche sull’inglese Tommy Fleetwood, sugli americani Keegan Bradley (capitano del team Usa alla Ryder Cup di settembre a Bethpage, New York), Patrick Cantlay, Maverick McNealy, Akshay Bhatia, che difenderà il titolo conquistato nel 2024, e Tony Finau. E ancora: sul canadese Corey Conners, vincitore rispettivamente nel 2019 e nel 2023, e sul sudcoreano Tom Kim. Tra i past winner, con Bhatia e Conners, ecco inoltre Jordan Spieth (2021), Charley Hoffman (2016), Jimmy Walker (2015), Martin Laird (2013) e Zach Johnson (2008 e 2009). Chance pure per gli altri statunitensi Gary Woodland, runner up la scorsa settimana nel Texas Children’s Houston Open vinto dall’australiano Min Woo Lee, Daniel Berger, Max Homa, Denny McCarthy, oltre che per l’inglese Matt Fitzpatrick. Per la 15ª volta consecutiva, l’Oaks Course del TPC San Antonio ospiterà la competizione nata nel 1922, quando a imporsi fu Bob MacDonald. Il record di affermazioni (tre a testa) appartiene ad Arnold Palmer e Justin Leonard. Nell’albo d’oro anche altri campionissimi come, tra gli altri, Walter Hagen, Byron Nelson, Ben Hogan, Sam Snead e Lee Trevino.
Il torneo in diretta su Discovery Plus ed Eurosport 2 - La 103ª edizione del Valero Texas Open verrà trasmessa in diretta su Discovery Plus ed Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 3 e venerdì 4 aprile dalle ore 22 all’1:00. Sabato 5 e domenica 6 aprile dalle ore 19 alle 24. Commento di Nicola Pomponi, Federico Colombo e di Matteo Delpodio.
La spagnola Carla Bernat Escuder ha rimontato dal terzo posto con un parziale di 68 (-4), per un totale di 204 (68 68 68, -12) colpi, e ha trionfato in Georgia nella sesta edizione dell’Augusta National Women’s Amateur, dove l’azzurra Carolina Melgrati si è classificata 25ª con 217 (72 70 75, +1)
Il torneo è noto anche come “Masters femminile” perché il round conclusivo si è svolto sul percorso (par 72) che ospita il Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile), dopo che i primi due si sono disputati al Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans.
La vincitrice, 21enne di Castellón de la Plana, studentessa alla Kansas State University, molto regolare con il suo tris di 68 (-4), unica nella storia dell’evento ad aver realizzato tre giri sotto i 70 colpi, ha segnato in chiusura sei birdie, contro due bogey, che le hanno permesso di superare di misura la statunitense Asterisk Talley, seconda con 205 (-11). Al terzo posto con 207 (-9) l’inglese Lottie Woad, numero uno mondiale, campionessa uscente e in vetta dopo due turni. In quarta posizione con 208 (-8) Catherine Park, la spagnola Andrea Revuelta e la thailandese Eila Galitsky e in settima con 209 (-7) Megha Ganne, che aveva concluso al vertice il turno d’apertura, e Kiara Romero, co-leader con Woad dopo 36 buche.
Carolina Melgrati, 22enne di Monza, tesserata per il Golf Club Milano, alla terza presenza, ha condotto una buona gara premiata dall’essere entrata tra le 32 concorrenti che hanno avuto il privilegio di giocare all’Augusta National voluto dal grande Bobby Jones. Sono uscite al taglio Caterina Don, 50ª con 148 (75 73, +4), e Francesca Fiorellini, 58ª con 150 (77 73, +6). Le azzurre sono state sempre presenti al torneo nel quale vengono ammesse 72 concorrenti selezionate tra le migliori al mondo, inviti che hanno premiato le atlete e che nel contempo hanno gratificato tutto il movimento nazionale.
SECONDO GIRO - Carolina Melgrati, 17ª con 142 (72 70, -2), parteciperà al giro finale dell’Augusta National Women’s Amateur, che si disputerà sul percorso dell’Augusta National, in Georgia, dopo che nei primi due le concorrenti hanno giocato sul Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans.
Nel prestigioso torneo, noto anche come “Masters femminile” proprio perché il round conclusivo si svolge sul tracciato che ospita il Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile), sono passate a condurre con 135 (-9) colpi la statunitense Kiara Romero (67 68), 19enne di San José (California) alla seconda presenza nell’evento, e l’inglese Lottie Woad (65 70), 21enne di Farnham, alla terza partecipazione, numero uno mondiale e campionessa in carica.
E’ scesa al terzo posto con 136 (-8) Megha Ganne, leader dopo 18 buche, ma sarà anche lei in corsa per il successo insieme alle spagnole Andrea Revuelta e Carla Bernat Escuder, che l’affiancano.
Hanno chance di fregiarsi dell’ambito titolo anche Asterisk Talley e la svedese Meja Ortengren, seste con 137 (-7), e la danese Emma Kaisa Bunch, ottava con 139 (-5).
Sono uscite al taglio le altre due azzurre, Caterina Don, 50ª con 148 (75 73, +4), e Francesca Fiorellini, 58ª con 150 (77 73, +6).
Carolina Melgrati è salita dal 30° posto, recuperando 13 posizioni, con un 70 (-2) dovuto a tre birdie e a un bogey. L’ultimo turno, con le 32 giocatrici rimaste in gara, avrà luogo sabato 5 aprile, dopo un giorno di pausa nel quale tutte le concorrenti potranno effettuare un giro all’Augusta National.
PRIMO GIRO - La statunitense Megha Ganne con un gran giro in 63 (-9) colpi ha preso il comando nell’Augusta National Women’s Amateur, noto anche come “Masters femminile” perché le concorrenti disputeranno il turno conclusivo sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile), mentre i primi due hanno per teatro il Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans.
Delle tre italiane in gara la migliore è stata Carolina Melgrati, alla terza presenza nel torneo, che occupa il 30° posto con 72 (par) colpi, mentre sono più indietro Caterina Don, 55ª con 75 (+3), e Francesca Fiorellini, 66ª con 77 (+5).
Megha Ganne, 21enne di Holmdel (New Jersey), che nel 2017, a 17 anni, si è qualificata per l’US Women’s Open iniziando il Major femminile al primo posto insieme all’inglese Mel Reid per poi terminare 14ª, ha segnato un eagle e sette birdie lasciando a due colpi l’inglese Lottie Woad, numero uno mondiale e campionessa in carica, seconda con 65 (-7, otto birdie, un bogey). Altre tre americane alle loro spalle, Amanda Sambach, Kiara Romero e Farah O’Keefe, terze con 67 (-5), e in sesta posizione con 68 (-4) la svedese Meja Ortengren, la coreana Minseo Jung, la spagnola Carla Bernat Escuder e la statunitense Mackenzie Lee.
Anche il secondo round, come detto, si svolgerà al Champions Retreat Golf Club poi, dopo un giorno di pausa in cui tutte le concorrenti faranno un giro all’Augusta National, sabato 5 aprile le prime 30 giocatrici in classifica e le pari merito al 30° posto termineranno la gara sullo stesso tracciato voluto dal mitico Bobby Jones.
LA VIGILIA - Caterina Don, Francesca Fiorellini e Carolina Melgrati partecipano alla sesta edizione dell’Augusta National Women’s Amateur, prestigioso evento che si svolgerà in Georgia, negli Stati Uniti, dal 2 al 5 aprile e noto anche come “Masters femminile” perché le concorrenti disputeranno il turno conclusivo sul percorso dell’Augusta National sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (10-13 aprile).
Le tre azzurre sono in un field di 72 giocatrici, scelte tra le migliori del mondo, che comprende tra le altre l’inglese Lottie Woad, numero uno mondiale e campionessa in carica, le statunitensi Anna Davis, a segno nel 2022, Rachel Heck e Gianna Clemente, la coreana Soomin Oh, le svedesi Nora Sundberg e Meja Ortengren, le spagnole Andrea Revuelta, Carla Bernat Escuder e Rocio Tejedo, l’inglese Patience Rhodes, la scozzese Hannah Darling, l’irlandese Beth Coulter e la giapponese Tsubasa Kajitani, suo il torneo nel 2021. Sono tutte, italiane comprese, in grado di garantire uno spettacolo di alto livello.
L’evento si disputerà in due fasi su 54 buche medal. Nei giorni 2 e 3 aprile, per le prime 36, le partecipanti saranno impegnate al Champions Retreat Golf Club di Evans, poi ci sarà un giorno di pausa (4 aprile) in cui tutte le concorrenti faranno un giro all’Augusta National di Augusta. Il 5 aprile le prime 30 giocatrici in classifica termineranno la gara sullo stesso tracciato voluto dal mitico Bobby Jones.
L’Italia ha avuto sempre rappresentanti nelle cinque edizioni precedenti e gli inviti hanno premiato non solo le atlete, ma è stato anche un probante riconoscimento per il movimento nazionale che sarà chiamato ancora una volta a esprimere le proprie qualità oltre i confini.
Queste le dichiarazioni del terzetto azzurro alla vigilia.
Caterina Don, 24enne di Pinerolo, tesserata per il Royal Park I Roveri: “Ogni golfista cresce sognando di giocare ad Augusta. In questo contesto tutto è speciale. Solo il fatto che nel round finale non sia permesso agli spettatori l’uso degli smartphone fa stare tutti dentro il momento senza distrazioni”.
Francesca Fiorellini, 19enne di Roma, portacolori dell’Olgiata Golf Club: “Augusta non ha eguali. È il tempio del golf. È un onore far parte nuovamente di questo torneo. Ogni istante va vissuto intensamente come un’esperienza unica che tutti i golfisti vorrebbero provare almeno una volta nella vita”.
Carolina Melgrati, 22enne di Monza, tesserata per il Golf Club Milano: “L’Augusta National è un percorso perfetto, semplicemente fantastico. Qui ci sentiamo delle proette per l’attenzione ad ogni dettaglio e l’impatto mediatico. Non vedo l’ora di scendere in campo e sono molto felice di avere mio padre con me come caddie”.
Caterina Don è alla terza partecipazione dopo quelle del 2019 e 2021 come Carolina Melgrati (2022, 2023), mentre Francesca Fiorellini è alla seconda consecutiva. Il miglior risultato è il quarto posto ottenuto da Benedetta Moresco nel 2022 e la Don ha il secondo con la 12ª piazza nel 2019.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Augusta National Women’s Amateur sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW, con collegamenti ai seguenti orari: mercoledì 2 aprile e giovedì 3, dalle ore 19,30 alle ore 21,30; sabato 5, dalle ore 18 alle ore 21. Commento di Marco Cogliati, Claudio Viganò e di Roberto Zappa.
Edoardo Molinari, nono con 292 (73 71 75 73, +4), e Andrea Pavan, decimo con 293 (73 69 79 72, +5) e autore di una “buca in uno”, hanno offerto una bella prestazione e sono terminati entrambi in top ten nell’Hero Indian Open, vinto con 284 (70 70 73 71, -4) dallo spagnolo Eugenio Chacarra.
Sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India, nel torneo che il DP World Tour ha organizzato in collaborazione con il Professional Golf Tour of India, Chacarra ha superato di due colpi il giapponese Keita Nakajima, secondo con 286 (-2), che difendeva il titolo, e di tre l’olandese Joost Luiten, terzo con 287 (-1), gli altri due soli giocatori che, come l’iberico, sono scesi sotto par. Al quarto posto con 288 (par) lo svedese Jens Dantorp, al quinto con 290 (+2) il francese Adrien Saddier e al sesto con 291 (+3) il sudafricano Brandon Stone, l’inglese Joshua Berry e il norvegese Andreas Halvorsen.
Eugenio Chacarra, madrileno, 25 anni compiuti lo scorso 22 marzo, è divenuto professionista nel 2022 e ha iniziato con un contratto triennale nella LIV Golf dove ha vinto un torneo nello stesso anno. Nel 2023 è andato a segno sull’Asian Tour e ora ha colto il primo successo sul DP World Tour, che vale la categoria sul circuito che non aveva e l’esenzione, alla nona gara disputata (tre da dilettante nel 2019). Preso il comando nel terzo round, è partito nel quarto con un doppio bogey e un bogey, ma non si è disunito e ha poi segnato cinque birdie, contro un altro bogey, per il 71 (-1). Per la vittoria ha ricevuto un assegno di 354.641 euro su un montepremi di circa 2.075.000 euro (2.250.000 dollari la cifra ufficiale).
Edoardo Molinari, appena alla seconda partecipazione stagionale perché fermato da un infortunio alla mano, ha trovato un buon ritmo dopo il precedente 43° posto a Singapore. Andrea Pavan, alla decima presenza, ha realizzato la “hole in one” alla buca 12, par 3 di 189 yards, utilizzando un ferro 9. Ha ottenuto la seconda top ten stagionale e complessivamente si è classificato sei volte tra i top 25. Sono usciti al taglio Francesco Laporta, 69° con 151 (72 79, +7), e Guido Migliozzi, 89° con 153 (73 80, +9).
TERZO GIRO - Cambio della guardia in vetta all’Hero Indian Open, organizzato dal DP World Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India, sul percorso del DLF G&CC (par 72) a Nuova Delhi in India. A un giro dal termine il nuovo leader è lo spagnolo Eugenio Chacarra con 213 (70 70 73, -3), che ha avuto esperienze sulla LIV Golf.
Ha sorpassato il giapponese Keita Nakajima, campione in carica, ora secondo con 214 (-2) alla pari con il sudafricano Brandon Stone. In quarta posizione con 215 (-1) lo svedese Jens Dantorp e l’inglese Matthew Jordan e in sesta con 216 (par) lo statunitense Troy Merritt, l’olandese Joost Luiten, il francese Adrien Saddier e il finlandese Andreas Halvorsen.
Ha recuperato quattro posizioni Edoardo Molinari, da 15° a 11° con 219 (73 71 75, +3), e ne ha perse quindici Andrea Pavan, da terzo a 18° con 221 (73 69 79, +5). Sono usciti al taglio Francesco Laporta, da 30° a 69° con 151 (72 79, +7), e Guido Migliozzi, da 54° a 89° con 153 (73 80, +9). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
SECONDO GIRO - Autentica impresa del giapponese Keita Nakajima, che difende il titolo, salito dal 67° al primo posto con 140 (74 66, -4), dopo un 66 (-6, nove birdie, di cui sette sulle prime nove buche, e tre bogey), miglior score di giornata, leadership che il nipponico condivide con lo spagnolo Eugenio Chacarra (140 - 70 70).
Nell’Hero Indian Open, organizzato dal DP World Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India, sul percorso del DLF G&CC a Nuova Delhi in India, decise rimonte anche di Andrea Pavan, da 54° a terzo con 142 (73 69, -2), autore di un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey), secondo punteggio del turno, e di Edoardo Molinari, da 54° a 15° con 144 (73 71, par).
Pavan è alla pari con l’olandese Joost Luiten, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, l’inglese Matthew Jordan e lo svedese Jens Dantorp, mentre sono in ottava posizione con 143 (-1) sette concorrenti tra i quali l’emergente iberico Angel Ayora e lo scozzese Ewen Ferguson.
Sono usciti al taglio Francesco Laporta, da 30° a 69° con 151 (72 79, +7), e Guido Migliozzi, da 54° a 89° con 153 (73 80, +9). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
PRIMO GIRO - Terzetto in vetta con 68 (-4) colpi nell’Hero Indian Open, organizzato dal DP World Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India, sul percorso del DLF G&CC a Nuova Delhi in India. E’ composto dal belga Nicolas Colsaerts, dallo svedese Marcus Kinhult e dall’inglese Marcus Armitage, che in una classifica piuttosto corta precedono l’indiano Ajeetesh Sandhu, gli inglesi Ross Fisher, Todd Clements e Matthew Jordan, l’olandese Joost Luiten e il francese Ugo Coussaud.
Dei quattro italiani in campo Francesco Laporta è 30° con 72 (par), mentre sono al 54° posto con 73 (+1) Edoardo Molinari, Guido Migliozzi e Andrea Pavan. In ritardo il giapponese Keita Nakajima, 67° con 74 (+2), che difende il titolo. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
LA VIGILIA - Da Singapore a Nuova Delhi. Il DP World tour fa l’unica tappa in India della stagione dove è in programma dal 27 al 30 marzo l’Hero Indian Open, organizzato in collaborazione con il Professional Golf Tour of India. Sul percorso del DLF G&CC, nella seconda gara dell’Asian Swing, serie di eventi che concederà al vincitore di una speciale classifica a punti 200.000 dollari e alcune agevolazioni, saranno sul tee di partenza quattro azzurri: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Francesco Laporta e Andrea Pavan.
Il campione in carica è Keita Nakajima, 24enne giapponese di Saitama, che dopo un inizio incerto sta ora trovando un buon ritmo come dimostra il secondo posto nel Porsche Singapore Classic. Il nipponico, che vanta anche quattro vittorie sul Japan Golf Tour, ha buone possibilità di replicare il suo unico titolo sul tour continentale. Nel field di qualità figurano cinque vincitori stagionali, gli statunitensi Ryggs Johnston e Johannes Veerman, l’inglese John Parry, lo scozzese Calum Hill e l’inglese Richard Mansell (suo il successo a Singapore), tutti in grado di ripetersi. Tanti altri hanno le potenzialità per mettersi in evidenza come gli inglesi Marcus Armitage e Matthew Jordan, il francese Adrien Saddier e l’americano Dan Erikson, tra i protagonisti la scorsa settimana, il neozelandese Daniel Hillier, lo spagnolo Eugenio Chacarra, con esperienza nella LIV Golf, il sudafricano Wilco Nienaber e il thailandese Kiradech Aphibarnrat. Naturalmente molto decisi a firmare l’Open nazionale i giocatori di casa che non vincono dal 2017 quando Shiv Shankar Prasad (S.S.P) Chawrasia, che sarà al via, ha confezionato la doppietta consecutiva (2016, 2017). Senza dimenticare Shubhankar Sharma, Gaganjeet Bhullar, Veer Ahlawat, Om Prakash Chouhan e Shiv Kapur.
Laporta, primo italiano nella Race To Dubai (ordine di merito, 35°) e Pavan, secondo (52°), sono alla decima gara stagionale. Entrambi hanno ottenuto una top ten, con il pugliese che non è mai sceso oltre il 31° posto e il romano cinque volte in top 25. Migliozzi, partito bene con l’ottava piazza nell’Hero Dubai Desert Classic, evento delle Rolex Series, ha poi avuto un black out con quatto tagli subiti di fila da cui è uscito a Singapore (49°). Molinari è alla seconda presenza nel 2025 dopo un infortunio alla mano. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
La storia - Il torneo, giunto alla 58ª edizione, è nato nel 1964 su intuizione del campione australiano Peter Thomson che suggerì ai responsabili dell’Indian Golf Union l’idea di organizzare un grande evento per contribuire alla diffusione del golf. Thomson si impose per tre volte (1964, 1966, 1976), recordman di successi insieme all’indiano Jyoti Randhawa (2000, 2006, 2007), che ha realizzato la doppietta consecutiva come il citato S.S.P. Chawrasia e il giapponese Kenji Hisoishi (1967, 1968). Due titoli anche per All Sher (1991, 1993), uno dei tredici indiani andati a segno. Prem Gopal Sethi (1965), invece, è rimasto famoso per essere l’unico dilettante nell’albo d’oro. Oltre a Chawrasia sarà in campo un altro past winner, il tedesco Marcel Siem (2023), campione dell’Open d’Italia 2024. La gara ha fatto parte nel tempo dell’Asian Golf Circuit, dell’Omega Tour, dell’Asian Tour e dal 2015 è entrata nel calendario del DP World Tour. Dal 2020 al 2022 non è stata disputata per la pandemia.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Hero Indian Open andrà in onda su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 27 marzo e venerdì 28, dalle ore 8,30 alle ore 13,30; sabato 29, dalle ore 9 alle ore 13,30; domenica 30, dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Commento di Alessandro Lupi, Claudio Viganò, Marco Cogliati e di Giovanni Dassù.
L’australiano Min Woo Lee ha firmato il suo primo titolo sul PGA Tour vincendo con 260 (66 64 63 67, -20) colpi il Texas Children's Houston Open, sul percorso del Memorial Park Golf Course (par 70) a Houston, in Texas. Ha superato di un colpo Gary Woodland e Scottie Scheffler, numero uno mondiale, secondi con 261 (-19). In quarta posizione con 263 (-17) il finlandese Sami Valimaki e in quinta con 265 (-15) Wyndham Clark, il canadese Taylor Pendrith, l’argentino Alejandro Tosti e il nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 del World Ranking, che era il grande favorito insieme a Scheffler. In 11ª con 268 (-12) il tedesco Stephan Jaeger, campione uscente. E’ terminato al 39° posto con 273 (68 69 68 68, -7) Matteo Manassero, mentre è uscito al taglio Francesco Molinari, 128° con 142 (72 70, +2).
Min Woo Lee, 26enne di Perth, fratello della proette Minjee Lee, in precedenza ha ottenuto tre successi sul DP World Tour, uno sull’Asian Tour e uno sul PGA Tour of Australasia (al netto di uno in combinata con il circuito continentale). Preso in comando nel terzo round con quattro colpi di margine, ha visto gli avversari avvicinarsi, ma è riuscito a mantenere il prezioso colpo di vantaggio con un 67 (-3, quattro birdie, un bogey) a fronte del 62 di Woodland (-8, un eagle, sette birdie, un bogey) e del 63 di Scheffler (-7, sette birdie).
Lee, 38° australiano a salire sul gradino più alto del podio nel tour, ha stabilito con 260 (-20) il punteggio più basso del torneo sulle 72 buche, superando il 264(-16) di Tony Finau nel 2022, e anche il suo personale. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 1.710.000 dollari su un montepremi di 9.500.000 dollari, è salito dal 55° posto al 22° nella classifica mondiale e dal 60° al 16° in quella della FedEx Cup.
Matteo Manassero, 31enne di Negrar di Valpolicella (VR), è stato molto regolare e ha concluso la gara con il terzo 68 (-2) nei quattro giri con due birdie, senza bogey. Il veneto e Francesco Molinari saranno impegnati da giovedì 3 aprile a domenica 6 nel Valero Texas Open, al TPC San Antonio (Oaks Course) in Texas.
TERZO GIRO - Matteo Manassero, 41° con 205 (68 69 68, -5), ha recuperato quattro posizioni nel terzo giro del Texas Children's Houston Open, sul percorso del Memorial Park Golf Course (par 70) a Houston, in Texas.
Il nuovo leader con 193 (66 64 63, -17) è l’australiano Min Woo Lee, fratello della proette Minjee Lee, che ha preso il largo lasciando a quattro colpi l’argentino Alejandro Tosti, secondo con 197 (-13). In terza posizione con 198 (-12), e in corsa per il successo, Scottie Scheffler, numero uno mondiale, Ryan Gerard e il neozelandese Ryan Fox. In sesta con con 199 (-11), e meno chance di recuperare, Gary Woodland, Keith Mitchell, Trey Mullinaz e lo svedese Jesper Svensson.
Al 14° posto con 201 (-9) il nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 del Worl Ranking, e il tedesco Stephan Jaeger, che non ha più possibilità di difendere il titolo. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari. Il primo, non altrimenti esente, potrà disputare il Masters (10-13 aprile).
SECONDO GIRO - Matteo Manassero è sceso dal 18° al 45° posto con 137 (68 69, -3) nel secondo giro del Texas Children's Houston Open. Il round è stato sospeso sul percorso del Memorial Park Golf Course (par 70) a Houston, in Texas, ma Scottie Scheffler, numero uno mondiale ha fatto in tempo a concludere le 18 buche e a portarsi al comando con 129 (67 62, -11) grazie a un 62 (-8, otto birdie).
Al secondo posto con 130 (-1) il canadese Taylor Pendrich, ma ha lo stesso “-10” fermato dopo 16 buche il colombiano Nico Echavarria che ha la possibilità di superare il leader. In quarta posizione con “-9” Ryan Gerard (16ª) e l’australiano Min Woo Lee (11ª), in sesta con 132 (-8) Jackson Suber e Trey Mullinax e in ottava con 133 (-7) Gary Woodland, Matthew Riedel, Kurt Kitajama, Eric Cole, Keith Mitchell, il danese Rasmus Hojgaard e il neozelandese Ryan Fox. In risalita il tedesco Stephan Jaeger, campione in carica da 54° c 15° con 134 (-6), e il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, da 54° a 30° con 136 (-4),
Uscirà al taglio Francesco Molinari, 128° con 142 (72 70, +2). Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari. Il primo, non altrimenti esente, potrà disputare il Masters (10-13 aprile).
PRIMO GIRO - Primo giro del Texas Children's Houston Open sospeso sul percorso del Memorial Park Golf Course (par 70) a Houston, in Texas. Nella classifica provvisoria è al comando con 65 (-5) colpi un quartetto formato da Ryan Gerard, Keith Mitchell, dall’argentino Alejandro Tosti e dal canadese Taylor Pendrith.
Due gli azzurri in gara, Matteo Manassero, 18° con “meno 2”, fermato alla buca 17 dopo aver tirato 65 colpi, e Francesco Molinari, 112° con 72 (+2).
Nella graduatoria piuttosto corta seguono al quinto posto con 66 (-4) Trey Mullinax, Mac Meissner, Sam Ryder, Eric Cole, Jackson Suber, l’australiano Min Woo Lee, il danese Rasmus Hojgaard e il francese Victor Perez. Al 13° con 67 (-3) Scottie Scheffler, numero uno mondiale, e al 57° con 70 (par) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due, e Stephan Jaeger, campione in carica. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari. Il primo, non altrimenti esente, potrà disputare il Masters (10-13 aprile).
LA VIGILIA - Francesco Molinari e Matteo Manasssero prendono parte al Texas Children's Houston Open, il 14° evento stagionale del PGA Tour che avrà quale teatro dal 27 al 30 marzo il Memorial Park Golf Course di Houston, in Texas.
Difende l’unico titolo conquistato sul circuito il tedesco Stephan Jaeger, 35enne di Monaco di Baviera, che ha ottenuto sei successi sul Korn Ferry Tour. E’ capace di impennate (due top ten nei nove eventi a cui partecipato), ha una certa continuità di rendimento con piazzamenti che non sono mai scesi sotto il 44° posto, ma anche qualche amnesia (due tagli).
Nel field vi sono solo quattro giocatori tra i top 20 del World Ranking, ma due sono Scottie Scheffler e il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno e due della classifica, che qualificano il torneo, calamitano l’interesse, sono garanzia di spettacolo e bel gioco e che non si risparmieranno nell’ennesimo testa a testa della loro carriera. Sono i grandi favoriti, ma non avranno un cammino facile in un contesto dove vi sono gli altri due concorrenti in top 20, Wyndham Clark (n.11) e Maverick McNealy (n. 16), e alcuni atleti in ottima forma come Jacob Bridgeman, la sorpresa del precedente Valspar Championship (3°), Davis Riley (7°), il giapponese Ryo Hisatsune (4°) e l’irlandese Seamus Power (8°). E ancora Tony Finau, che il torneo lo ha vinto nel 2022, Sahith Theegala, Ricky Castillo, Rickie Fowler, l’australiano Jason Day, il neozelandese Ryan Fox, il colombiano Nico Echavarria, il coreano Sungjae Im e i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard.
Francesco Molinari è alla quinta presenza stagionale. Non ha iniziato bene con due tagli, ma successivamente è andato a premio nel Mexico Open e nel Cognizant Classic. Matteo Manassero, alla settima, è rimasto fuori dopo 36 buche nel Valspar Championship e al momento ha avuto un rendimento altalenante con miglior risultato il 25° posto nel Farmers Insurance Open. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.710.000 dollari. Il primo, non altrimenti esente, potrà disputare il Masters (10-13 aprile).
La storia - Il torneo, giunto alla 77ª edizione, è nato nel 1946 con il nome di Houston Open, vinto da un grande campione, Byron Nelson. Ha poi cambiato titolazione per otto volte tra il 1959 e il 1991. Disputato come Shell Houston Open dal 1992 al 2017, nelle ultime sei edizioni si è chiamato in cinque modi diversi fino a divenire Texas Children’s Houston Open lo scorso anno. Oltre a Jaeger e a Finau sarà al via solo un altro past winner, Lanto Griffin (2019), ma a questa carenza contribuisce il fatto che alcuni degli ultimi vincitori sono passati alla LIV Golf (Jason Kobrak, Carlos Ortiz, Ian Poulter, Matt Jones, Phil Mickelson, Anthony Kim, Paul Casey). Il record di vittorie appartiene con tre a Curtis Strange (1980, 1986, 1988) e al fijano Vijay Singh (2002, 2004, 2005) unico ad aver realizzato la doppietta consecutiva, cosa che non è riuscita ai sette giocatori con due successi, tra i quali Arnold Palmer.
Diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Texas Children's Houston Open sarà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 27 marzo e venerdì 28, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 29, dalle ore 18 alle ore 23; domenica 30, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini, Isabella Calogero e di Matteo Delpodio.
Nel Ford Championship presented by Wild Horse Pass, sul percorso del Whirlwind Golf Club (Cattail Course, par 72), a Chandler in Arizona, la coreana Hyo Joo Kim, con una grande rimonta finale sottolineata da un 64 (-8), miglior score di giornata, per un totale di 266 (69 66 67 64, -22), ha raggiunto la statunitense Lilia Vu (266 - 66 64 68 68), leader dopo tre turni con quattro colpi di margine, e poi l’ha superata con un birdie alla prima buca di playoff.
Nel torneo del LPGA Tour ha mancato lo spareggio per un colpo Allisen Corpuz, terza con 267 (-21) davanti alla thailandese Jeeno Thitikul, quarta con 268 (-20), e a Lindy Duncan, quinta con 269 (-19). Al sesto posto con 270 (-18) Yealimi Noh, la neozelandese Lydia Ko, la giapponese Saki Baba, la messicana Gaby Lopez e la coreana Mi Hyang Lee e solo al 22° con 274 (-14) Nelly Korda, numero uno mondiale e campionessa uscente. E’ uscita al taglio Benedetta Moresco, unica italiana in gara, 103ª con 144 (70 74, par).
Hyo Joo Kim, 29enne di Wonju, ha ottenuto il settimo titolo sul circuito (con un Major, Evian Championship, 2014) per un palmarés in cui figurano anche 14 successi sul LPGA of Korea Tour e uno sul LPGA of Japan Tour nel 2012 (Suntory Open) quando era ancora dilettante. Per il successo ha ricevuto un assegno di 337.500 dollari su un montepremi di 2.250.000 dollari.
TERZO GIRO - La statunitense Lilia Vu ha mantenuto il comando con 198 (66 64 68, -18) colpi nel Ford Championship presented by Wild Horse Pass sul percorso del Whirlwind Golf Club (Cattail Course, par 72), a Chandler in Arizona,
Precede di due colpi l’inglese Charley Hull, seconda con 200 (-16), e di tre la giapponese Ayaka Furue e la danese Nanna Koerstz Madsen, terze con 201 (-15). Al quinto posto con 202 (-14) Allisen Corpuz, la cinese Yahui Zhang, le coreane Haeran Ryu e Hyo Joo Kim e la thailandese Jeeno Thitikuk. E’ uscita al taglio Benedetta Moresco, unica italiana in gara, 103ª con 144 (70 74, par). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
SECONDO GIRO - Benedetta Moresco, unica italiana in gara, 103ª con 144 (70 74, par), è uscita al taglio nel Ford Championship presented by Wild Horse Pass sul percorso del Whirlwind Golf Club (Cattail Course, par 72), a Chandler in Arizona, dove è passata a condurre Lilia Vu con 130 (66 64, -14) autrice di un parziale di 64 (-8, otto birdie).
Al secondo posto con 132 (-12) Nelly Korda, numero uno mondiale e campionessa in carica, risalita dal 17°, la danese Nanna Koerstz Madsen, la thailandese Jeeno Thitikul e l’inglese Charley Hull, in vetta dopo un round.
Al sesto con 134 (-10) la giapponese Ayako Furue e le coreane Sei Young Kim e Ina Yoon. Tra le otto concorrenti al nono con 135 (-9) la neozelandese Lydia Ko e la nipponica Nasa Hataoka. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
PRIMO GIRO - L’inglese Charley Hull ha iniziato al comando con 63 (-9, nove birdie) la seconda edizione del Ford Championship presented by Wild Horse Pass sul percorso del Whirlwind Golf Club (Cattail Course, par 72), a Chandler in Arizona, E’ a metà classifica Benedetta Moresco, unica italiana in gara, 59ª con 70 (-2, quattro birdie, due bogey).
Charley Hull, 29enne di Kettering con due titoli sul circuito e quattro sul Ladies European Tour, ha un colpo di vantaggio sulla danese Nanna Koerstz Madsen, seconda con 64 (-8). Affollata la terza posizione dove si trovano con 65 (-7) Amanda Doherty, le coreane Ina Yoon, Jim Hee Im, Mi Hyang Lee e Sei Young Kim, la taiwanese Peiyun Chien, la giapponese Minami Katsu e la canadese Brooke M. Henderson. E’ 17ª con 67 (-5) Nelly Korda, leader mondiale e campionessa in carica. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
LA VIGILIA - Il LPGA Tour torna negli Stati Uniti, dopo tre eventi in Asia, dove è in programma dal 27 al 30 marzo la seconda edizione del Ford Championship presented by Wild Horse Pass sul percorso del Whirlwind Golf Club (Cattail Course), a Chandler in Arizona, dove disputerà la terza gara stagionale Benedetta Moresco.
Difende il titolo Nelly Korda, 26enne di Bradenton, numero uno mondiale con 15 titoli sul circuito, comprensivi di due Major, tre sul Ladies European Tour, uno sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e un oro olimpico a Tokyo, che avrà per avversarie quasi tutte le migliori giocatrici del tour. Nel field, infatti vi sono diciotto delle prime 20 del Rolex Ranking (comprese le prime dieci) tra le quali la neozelandese Lydia (n. 3), Angel Yin (n. 11) e la giapponese Rio Takeda (n. 15) vincitrici quest’anno, oltre alle altre due fuori dalla top 20 andate a segno, Yealimi Noh e la coreana A Lim Kim. E’ in ottima forma la thailandese Jeeno Thitikul (n. 2), che non si è imposta sul LPGA Tour, ma che a febbraio ha fatto suo il ricco PIF Saudi Ladies International sul Ladies European Tour, ma sono da seguire anche le proette classificate dal quarto al decimo posto nel ranking. Nell’ordine la cinese Ruoning Yin, l’australiana Hannah Green, Lilia Vu, la giapponese Ayaka Furue, le coreane Jin Young Ko e Haeran Ryu e l’inglese Charley Hull.
Tra le tante altre in grado di competere per il titolo citiamo, per ricordane alcune, Megan Khang, Rose Zhang, Jennifer Kupcho, Sarah Schmelzel, la francese Celine Boutier, la nipponica Nasa Hataoka e la canadese Brooke M. Henderson.
Benedetta Moresco, che ha preso la ‘carta’ con il 18° posto nella Q-Series Final Qualifying Stage a dicembre, nelle due partecipazioni si è classificata 23ª nella Founders Cup e 33ª nel Blue Bay LPGA. Il montepremi è di 2.250.000 dollari con prima moneta di 375.000 dollari.
L’Italia (Filippo Ponzano, Michele Ferrero, Giovanni Binaghi, Sebastiano Moro) si è classificata al quarto posto con 664 (+16) colpi nella classifica a squadre della Copa Real Club de Golf Sotogrande - European Nations Championship, il prestigioso torneo che si è svolto sul percorso del Real Club de Golf de Sotogrande (par 72), nella città spagnola da cui il circolo prende il nome, nei pressi di Cadice in Spagna.
Ha vinto l’Inghilterra con 640 (-8) colpi, davanti alla Spagna (654, +6) e all’Estonia (655, +7). Al quinto posto la Francia (665, +17), al sesto la Finlandia (676, +28) e al 13° l’Irlanda (691, +43), che difendeva il titolo.
Nell’individuale ha dominato l’estone Kevin Christopher Jegers, che ha preso il comando nel primo giro e ha costretto gli avversari a un vano inseguimento. Ha segnato 274 (69 68 70 67, -14) colpi, precedendo due inglesi, Harley Smith, secondo con 282 (-6) e Daniel Hayes, terzo con 283 (-5), e lo spagnolo Pablo Alperi Lopez, quarto con 285 (-3)
Buone prove di Filippo Ponzano, quinto con 290 (70 74 71 75, +2), e di Michele Ferrero, decimo con 293 (71 73 75 74, +5), che sono rimasti sempre in top ten nei quattro round. Più indietro Giovanni Binaghi, 24° con 299 (75 79 69 76, +11), e Sebastiano Moro, 57° con 312 (78 82 73 79, +24).
L’Inghilterra detiene il record di successi con 13 nelle 26 edizioni del torneo disputato con la formula attuale. La seguono Spagna (4), Scozia, Galles e Irlanda (2), Danimarca, Francia e Germania (1).
La manifestazione è nata come gara individuale nel 1970 (Sherry Cup) di cui si sono disputate 28 edizioni. Nel 1998 è stata introdotta la competizione a squadre e l’evento fino al 2006 si è chiamato European Nations Cup - Sherry Cup, nel 2007 European Nations Cup - Grey Goose Cup e dal 2008 ha preso la denominazione attuale. Gli italiani, che nel 2023 sono giunti secondi tra i team dove non si sono mai imposti, hanno vinto l’individuale per sei volte: ha fatto tripletta Alberto Croze (1971, 1973, 1976) e si sono affermati successivamente Francesco Molinari (2004), Nino Bertasio (2010) e Guido Migliozzi (2014). Nell’albo d’oro i nomi dell’irlandese Padraig Harrington, dello spagnolo Sergio Garcia (doppietta) e del nordirlandese Rory McIlroy.
LA VIGILIA - La squadra azzurra composta da Giovanni Binaghi, Michele Ferrero, Sebastiano Moro e Filippo Ponzano prende parte dalla Copa Real Club de Golf Sotogrande - European Nations Championship, il prestigioso torneo che si svolge dal 26 al 29 marzo sul percorso del Real Club de Golf de Sotogrande, nella città spagnola da cui il circolo prende il nome, nei pressi di Cadice. Accompagnano gli azzurri Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e Alain Vergari, vice Commissario Tecnico.
Alla gara prendono parte le compagini di 17 nazioni e una selezione locale. Insieme all’Italia scenderanno in campo i team di Estonia, Inghilterra, Francia, Danimarca, Olanda, Irlanda, Repubblica Ceca, Scozia, Svezia, Svizzera, Belgio, Austria, Finlandia, Galles, Spagna e della Germania e una rappresentativa di Sotogrande.
Difende il titolo l’Irlanda, che si è imposta due volte nelle 25 edizioni del torneo disputato con questa formula, dove il record di successi è detenuto dall’Inghilterra con 12. La seguono Spagna (4), Scozia e Galles, oltre all’Irlanda (2), Danimarca, Francia e Germania (1). L’evento si disputa sulla distanza di 72 buche con classifica a squadre (si conteggiano tre risultati giornalieri su quattro) e individuale.
La manifestazione è nata come gara individuale nel 1970 (Sherry Cup) di cui si sono disputate 28 edizioni. Nel 1998 è stata introdotta la competizione a squadre e l’evento fino al 2006 si è chiamato European Nations Cup - Sherry Cup, nel 2007 European Nations Cup - Grey Goose Cup e dal 2008 ha preso la denominazione attuale. Gli italiani, che nel 2023 sono giunti secondi tra i team dove non si sono mai imposti, hanno vinto l’individuale per sei volte: ha fatto tripletta Alberto Croze (1971, 1973, 1976) e si sono affermati successivamente Francesco Molinari (2004), Nino Bertasio (2010) e Guido Migliozzi (2014). Nell’albo d’oro i nomi di Padraig Harrington, Sergio Garcia (doppietta) e Rory McIlroy.
Lo spagnolo Rocco Repetto ha vinto con 136 (66 70, -8) colpi il La Cigale Golf Open, davanti a Filippo Bergamaschi, secondo con 137 (66 71, -7), dopo una bella prova. Nel torneo dell’Alps Tour, sul percorso del La Cigale Tabarka Golf (par 72), a Tabarka in Tunisia, non è potuto disputare il terzo giro per il maltempo, così è stata resa valida la classifica dopo il secondo.
Rocco Paolo Repetto Taylor, 22 anni, ha firmato in quarto successo spagnolo consecutivo nei primi cinque eventi del circuito, annunciato da un quarto e un sesto posto in Egitto e dal secondo nel precedente Tunisia Golf Open. L’iberico ha concluso il round iniziale in vetta alla pari con Bergamaschi, poi nel secondo ha distaccato l’azzurro con un 70 (-2, quattro birdie, due bogey), il quale ha girato in 71 (-1, quattro birdie, tre bogey) con un bogey di troppo che ha fatto la differenza.
In terza posizione con 138 (-6) è terminato il francese Tom Gueant, mentre altri tre italiani hanno chiuso in top ten: Jacopo Vecchi Fossa, quarto con 140 (-4), insieme all’iberico Alejandro Aguilera, Alessandro Nodari, sesto con 141 (-3), e Giovanni Manzoni, ottavo con 142 (-2).
All’11° posto con 143 (-1) Andrea Romano e al 16° con 145 (+1) Luca Memeo.
Più indietro Flavio Michetti, Alessandro Nardini ed Elia Dallanegra, 20.i con 146 (+2), Davide Buchi, Mattia Comotti e Francesco Santoni, 27.i con 147 (+3), e Lucas Nicolas Fallotico, 40° con 148 (+4). Al vincitore è andato un assegno di 6.900 euro su un montepremi di 47.500 euro.
Dopo questa prima fase tra Egitto e Tunisia, l’Alps Tour tornerà tra oltre un mese per la prima gara in Italia, il Memorial Giorgio Bordoni presented by AON (7-9 maggio) al Golf Club La Pinetina di Appiano Gentile (CO).
SECONDO GIRO - Filippo Bergamaschi è al secondo posto con 137 (67 71, -7) a un giro dal termine del La Cigale Open che si sta svolgendo sul percorso del La Cigale Tabarka Golf (par 72), a Tabarka. E’ rimasto da solo al comando lo spagnolo Rocco Repetto con 136 (66 70, -8), che condivideva la leadership con l’azzurro dopo un round.
Ha mantenuto il terzo posto con 138 (-6) il francese Tom Gueant e si trova al quarto con 140 (-4) Jacopo Vecchi Fossa, che potrà anche lui competere per il titolo insieme all’iberico Alejandro Aguilera che lo affianca. In top ten Alessandro Nodari, sesto con 141 (-3),e Giovanni Manzoni, ottavo con 142 (-2). In 11ª posizione con 143 (-1) Andrea Romano.
Più indietro Luca Memeo, 16° con 145 (+1), Flavio Michetti, Alessandro Nardini ed Elia Dallanegra, 20.i con 146 (+2). Sono prima della linea del taglio Davide Buchi, Mattia Comotti e Francesco Santoni, 27.i con 147 (+3), e Lucas Nicolas Fallotico, 40° con 148 (+4). Il montepremi è di 47.500 euro dei quali 6.900 spetteranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Ottima partenza di Filippo Bergamaschi, leader con 66 (-6) colpi, insieme allo spagnolo Rocco Repetto, nel La Cigale Open, secondo evento del Tunisian Swing sul percorso del La Cigale Tabarka Golf (par 72), a Tabarka.
Nel quarto torneo stagionale dell’Alps Tour è al terzo posto con 68 (-4) il francese Tom Gueant e sono al quarto con 69 (-3) l’iberico Manuel Ballesteros, l’inglese Mason Essam e i transalpini Maxime Legros, Quentin Debove e Xavier Poncelet.
Sono in top ten Alessandro Nodari e Jacopo Vecchi Fossa, noni con 70 (-2), seguiti da Flavio Michetti, Alessandro Nardini, Francesco Santoni e Giovanni Manzoni, 15.i con 71 (-1). Al 26° posto con 72 (par) Ludovico Addabbo e Lucas Nicolas Fallotico. Il montepremi è di 47.500 euro dei quali 6.900 spetteranno al vincitore.
LA VIGILIA - Quinto evento stagionale dell’Alps Tour, che rimane in Tunisia dove si svolge il La Cigale Open (25-27 marzo) sul percorso del La Cigale Tabarka Golf con la partecipazione di 120 concorrenti, dei quali 27 italiani, in rappresentanza di 19 nazioni.
A Tabarka, nella seconda e ultima gara del Tunisian Swing, saranno in campo tutti i migliori elementi del circuito, compresi i primi venti dell’ordine di merito, a iniziare dallo spagnolo Alvaro Hernandez Cabezuela (n. 1), a segno in due tornei, il precedente Tunisian Golf Open e il Red Sea Little Venice Open, ben intenzionato a firmare il tris per passare direttamente sull’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour).
Gli iberici hanno iniziato in maniera molto positiva, assicurandosi anche un terzo successo con Javier Barcos (n. 3), che ha fatto suo il New Giza Open, e con altri due che sono stati tra i protagonisti posizionandosi nelle prime sette posizioni del ranking, Rocco Repetto (n. 4) e Mario Galiano Aguilar (n. 7). In questa parte della graduatoria anche il francese Quentin Debove (n. 2), lo svizzero Luca Galliano (n. 5), terzo vincitore stagionale (Ein Bay Open), e Jacopo Vecchi Fossa (n. 6), che ha sfiorato la vittoria a Tunisi (2°).
In chiave azzurra da seguire gli altri che sono in top 20: Manfredi Manica (n. 8, quarto nel Tunisian Golf Open), Giovanni Manzoni (n. 12), Ludovico Addabbo (n. 17) e Lucas Nicolas Fallotico (n. 20), ma hanno le carte in regola per mettersi in evidenza molti altri tra i quali ricordiamo, per citarne alcuni, Filippo Bergamaschi, Federico Livio, Andrea Romano, Mattia Comotti, Davide Buchi e Flavio Michetti.
Nel field da seguire gli irlandesi Ronan Mullarney e Hugh Foley, l’iberico Juan Salama Monsalve, l’inglese Michael Hay e i transalpini Maxime Legros, Leo Boulet e Benjamin Kedochim. Quest’ultimo, primo nell’ordine di merito 2024 e già sull’HotelPlanner Tour, fa rodaggio in attesa di tornare sul circuito di competenza. Il montepremi è di 47.500 euro dei quali 6.900 spetteranno al vincitore.
Dopo questa prima fase tra Egitto e Tunisia, l’Alps Tour tornerà tra oltre un mese per la prima gara in Italia, il Memorial Giorgio Bordoni presented by AON (7-9 maggio) al Golf Club La Pinetina di Appiano Gentile (CO).
Dominio assoluto dei giocatori della LIV Golf che hanno occupato le prime quattro posizioni nell’International Series Macau e con altri tre in top ten.
Sul percorso del Macau Golf & Country Club di Macau (par 70) in Cina, il torneo dell’Asian Tour è stato vinto con 258 (67 61 66 64, -22) dal messicano Carlos Ortiz, che con un round conclusivo in 64 (-6, un eagle, quattro birdie) ha distaccato di tre colpi lo statunitense Patrick Reed, secondo con 261 (-19), con il quale condivideva la leadership dopo 54 buche.
Al terzo posto con 264 (-16) l’altro americano Jason Kokrak e al quarto con 265 (-15) lo spagnolo Sergio Garcia. Gli altri tre membri della Superlega araba nelle prime posizioni sono il polacco Adrian Meronk, sesto con 263 (-13) insieme a Taichi Kho di Hong Kong, preceduti entrambi dal canadese Richard T. Lee, quinto con 266 (-14), quindi l’australiano Lucas Herbert, ottavo con 268 (-12), e lo statunitense Peter Uihlein, decimo con 269 (-11).
Stefano Mazzoli, unico azzurro in gara, ha concluso al 63° posto con 281 (66 72 72 71, +1). Non ha brillato, ma è andato a premio per la terza volta in altrettante apparizioni stagionali (miglior risultato la 16ª piazza nell’International Series India). Ortiz ha ricevuto un assegno di 360.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.
TERZO GIRO - I giocatori della LIV Golf stanno dominando nell’International Series Macau, il torneo dell’Asian Tour che termina con la disputa del quarto giro al Macau Golf & Country Club di Macau (par 70) in Cina.
Infatti ben cinque di loro sono tra i primi sette: lo statunitense Patrick Reed, leader con 194 (63 64 67, -16), e il messicano Carlos Ortiz (196 - 67 61 66), che lo ha raggiunto in vetta alla classifica, l’altro americano Jason Kokrak, terzo con 197 (-13) insieme al tedesco Dominic Foos, l’australiano Lucas Herbert, quinto con 199 (-1), e lo spagnolo Sergio Garcia, sesto con 200 (-10) alla pari con lo zimbabwese Kieran Vincent, che non è nella Superlega araba, ma che vi ha giocato.
E’ in bassa classifica Stefano Mazzoli, 65° con 210 (66 72 72, par) unico italiano in gara. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con prima moneta di 360.000 dollari.
SECONDO GIRO - Stefano Mazzoli, da 12° a 52° con 138 (66 72, -2), ha perso posizioni nel secondo giro dell’International Series Macau, al Macau Golf & Country Club di Macau (par 70) in Cina. E’ rimasto al comando con 127 (63 64, -13) lo statunitense Patrick Reed, uno dei giocatori della LIV Golf in campo che la stanno facendo da padroni. Infatti ve ne sono ben sei tra i primi 12 con il messicano Carlos Ortiz, secondo con 128 (-12), e con l’australiano Lucas Herbert, terzo con 130 (-10) insieme al connazionale Travis Smyth.
Seguono lo spagnolo Sergio Garcia, quinto con 131 (-9) in compagnia del filippino Miguel Tabuena e dello zimbabwese Kieran Vincente (anche lui con esperienze nella Superlega, ma ora fuori), e ancora, sempre della LIV Golf, lo statunitense Jason Kokrak e il colombiano Sebastian Muñoz, ottavi con 132 (-8) alla pari con il tedesco Dominic Foos e con il coreano Jonggon Hwang. Stesso score di Mazzoli anche per lo statunitense John Catlin, che non potrà a questo punto difendere il titolo. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con prima moneta di 360.000 dollari.
PRIMO GIRO - Buona partenza di Stefano Mazzoli, 12° con 66 (-4, sette birdie, tre bogey) colpi, nel primo giro dell’International Series Macau, uno dei tornei più attesi nel calendario dell’Asian Tour.
Al Macau Golf & Country Club di Macau (par 70) in Cina, guida la graduatoria con 63 (-7, sette birdie) lo statunitense Patrick Reed, attualmente sulla LIV Golf, seguito con 64 (-6) dal connazionale Peter Uihlein, anche lui nella Superlega araba, dal filippino Miguel Tabuena e dal finlandese Kalle Samooja.
Altri tre giocatori della LIV Golf, che stanno partecipando in buon numero, sono in quinta posizione con 65 (-5): lo spagnolo Sergio Garcia, il colombiano Sebastian Muñoz e l’australiano Lucas Herbert. Sono affiancati dal tedesco Dominic Foos, dall’altro australiano Travis Smyth, dal coreano Junggon Hwang e dal giapponese Yosuke Asaji. In forte ritardo l’americano John Catlin, che difende il titolo, 111° con 72 (+2). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con prima moneta di 360.000 dollari.
LA VIGILIA - Stefano Mazzoli, dopo una parentesi sul Challenge Tour, torna sull’Asian Tour dove è in programma uno dei tornei più attesi, l’International Series Macau (20-23 marzo) con un montepremi di 2.000.000 di dollari e prima moneta di 360.000 dollari.
Sul percorso del Macau Golf & Country Club in Cina, calamitano l’attenzione i numerosi giocatori della LIV Golf che partecipano, come sempre, alle gare “International Series”. Difende il titolo lo statunitense John Catlin, lo scorso anno primo nell’ordine di merito, in un contesto che comprende il quartetto del Team Fireballs composto dagli spagnoli Sergio Garcia, David Puig, Luis Masaveu e dal messicano Abraham Ancer, quindi gli altri americani Anthony Kim, Jason Kokrak, Andy Ogletree, Patrick Reed, Peter Uihlein, Caleb Surratt e Ollie Schniederjans, vincitore dell’International Series India, l’indiano Anirban Lahiri, il polacco Adrian Meronk, il nordirlandese Graeme McDowell, il colombiano Sebastian Muñoz, il messicano Carlos Ortiz, gli australiani Lucas Herbert e Matt Jones e il coreano Yubin Jang.
Proveranno a contrastarli i filippini Miguel Tabuena e Angelo Que, il canadese Richard T. Lee, il francese Julien Sale, suo il Philippine Open, gara inaugurale del circuito, il cinese Ashun Wu, lo statunitense Sihwan Kim, il coreano Jeunghun Wang e il thailandese Phachara Khongwatmai, per citare alcuni tra i migliori elementi del tour. Mazzoli, alla terza gara in stagione, ha ottenuto il 16° posto nell’International Series India e il 40° nel Philippine Open.
Alessandra Fanali, con un’ottima prestazione, si è classificata al secondo posto con 269 (69 66 64 70, -15), alla pari con l’australiana Kirsten Rudgeley, nel Ford Women's NSW Open, vinto dall’inglese Mimi Rhodes con 267 (68 62 68 69, -17).
Nel torneo che il Ladies European Tour ha organizzato in collaborazione con il WPGA Tour Australasia, sul percorso del Wollongong Golf Club (par 71), a Wollongong nel New South Wales in Australia, buona prova anche di Anna Zanusso, 22ª con 279 (73 67 70 69, -5).
In quarta posizione con 270 (-14) la ceca Sara Kouskova, leader nei primi due round, in quinta con 273 (-11) le spagnole Blanca Fernandez e Nuria Iturrioz, la svizzera Kim Metraux e la svedese Moa Folke e in nona con 275 (-9), la belga Manon De Roey e la slovena Pia Babnik.
Euphemie “Mimi” Rhodes, 23enne di Taunton, proette dal 2024, ottima carriera da dilettante, ha siglato il primo titolo sul circuito alla quarta gara disputata dopo aver preso la ‘carta’ a dicembre con il 19° posto alla Qualifying School. Lo scorso anno, sul LET Access, si era imposta nel Lavaux Ladies Open. Ha preso il comando nel secondo giro con Sara Kouskova, grazie a un 62 (-9), nuovo record del campo, è rimasta sola nel terzo e nel quarto, dopo aver segnato due birdie in quattro buche, ha proseguito in par fino al termine (69, -2).
Alla buca 17 Alessandra Fanali con un birdie (70, -1 con tre birdie e due bogey) si è portata un colpo dalla vetta rimettendo tutto in gioco, ma alla 18ª, un par 5, ha sbagliato il drive, ha preso un colpo di penalità e con il bogey ha perso le chance di successo. Era stata runner up anche nell’evento inaugurale della stagione 2024, il Magical Kenya Ladies Open, superata dalla singaporiana Shannon Tan. E’ la sua ottava top ten in 42 presenze sul LET.
Anna Zanusso ha fatto una gara tutta in rimonta partendo dal 74° posto iniziale. E’ risalita a metà classifica nel secondo turno e in quello finale ha recuperato 12 posizioni con un parziale di 69 (-2, quattro birdie, due bogey). A Mimi Rhodes è andato un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
Dopo la fase australiana il LET si trasferirà in Sudafrica per due eventi, il Joburg Ladies Open (3-6 aprile) e l’Investec SA Women's Open (10-13 aprile). Iscritte in entrambi Alessandra Fanali, Alessia Nobilio e Anna Zanusso.
TERZO GIRO - Alessandra Fanali con un gran giro in 64 (-7) colpi, miglior parziale di giornata, e il punteggio complessivo di 199 (68 68 64, -14) colpi è salita dal sesto al secondo posto e competerà per il titolo nel giro finale del Ford Women's NSW Open, torneo che il Ladies European Tour ha organizzato, in collaborazione con il WPGA Tour Australasia, sul tracciato del Wollongong Golf Club (par 71), a Wollongong nel New South Wales, in Australia.
L’azzurra ha un colpo di ritardo dall’inglese Mimi Rhodes, rimasta da sola al comando con 198 (68 62 68, -15), dopo che la sua compagna di viaggio, la ceca Sara Kouskova, ha ceduto, scendendo in sesta posizione con 202 (-11) dopo un 72 (+1). In terza posizione con 201 (-12), e anche loro in corsa per la vittoria, la spagnola Nuria Iturrioz e l’australiana Kirsten Rudgeley, così come hanno chance la stessa Kouskova e la svedese Moa Folka e l’iberica Blanca Fernandez che l’affiancano. Meno possibilità per l’indiana Diksha Dagar e per la svizzera Kim Metraux, ottave con 204 (-9). E’ rimasta in media classifica Anna Zanusso, 34ª con 210 (73 67 70, -3).
Alessandra Fanali ha realizzato sette birdie senza bogey e Anna Zanusso ha girato in 70 (-1) con un eagle, tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
SECONDO GIRO - Azzurre in recupero nel Ford Women's NSW Open, che il Ladies European Tour ha organizzato, in collaborazione con il WPGA Tour Australasia, sul tracciato del Wollongong Golf Club (par 71), a Wollongong nel New South Wales, in Australia. Alessandra Fanali, da 19ª a sesta con 136 (69 66, -7), si è portata in top ten, e Anna Zanusso, da 74ª a 31ª con 140 (73 67, -2), ha evitato il taglio dopo un giro iniziale piuttosto lento.
Sono cambiate le leader, che ora sono con 130 (-12) l’inglese Mimi Rhodes (68 62) e la ceca Sara Kouskova (67 63). Hanno ben tre colpi di vantaggio sull’australiana Kirsten Rudgeley, terza con 133 (-9), in vetta dopo un round insieme alla spagnola Nuria Iturrioz, ora nona con 136 (-6). In quarta posizione con 134 (-8) l’iberica Blanca Fernandez e la svedese Maria Folke e, insieme alla Fanali, la svizzera Kim Metraux e l’indiana Diksha Dagar.
Alessandra Fanali ha girato in 66 (-5) con sette birdie e due bogey e Anna Zanusso in 67 (-5) con quattro birdie senza bogey. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
PRIMO GIRO - La spagnola Nuria Iturrioz e l’australiana Kirsten Rudgeley con al comando con 65 (-6) colpi dopo il round iniziale del Ford Women's NSW Open, organizzato in collaborazione con il WPGA Tour Australasia.
Sul tracciato del Wollongong Golf Club (par 71), a Wollongong nel New South Wales, in Australia, buon giro di Alessandra Fanali, 19ª con 69 (-2, tre birdie, un bogey), mentre è in bassa classifica Anna Zanusso, 74ª con 73 (+2, tre birdie, cinque bogey).
Occupa il terzo posto con 66 (-5) la svedese Anna Magnusson e sono al quarto con 67 (-5) l’indiana Diksha Dagar, la ceca Sara Kouskova, la neozelandese Amelia Harvey, la thailandese Aunchisa Autama, la danese Cecilie Finne-Ipsen, la finlandese Ursula Wikstrom e la svizzera Kim Metraux. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour resta in Australia per la disputa del Ford Women's NSW Open. Doveva essere la terza gara consecutiva, ma è solo la seconda perché per il maltempo è stato annullato l’Australian WPGA Championship. Si gioca dal 20 al 23 marzo sul percorso del Wollongong Golf Club, a Wollongong nel New South Wales, dove saranno al via due azzurre, Alessandra Fanali e Anna Zanusso.
Nel field due delle tre vincitrici stagionali, che sono anche le prime due nell’ordine di merito: l’inglese Cara Gainer, che si è imposta nella Lalla Meryen Cup, e la belga Manon De Roey, sul gradino più alto del podio la scorsa settimana nell’Australian Women’s Classic. Assente la terza a segno, la thailandese Jeeno Thitikul (Saudi Ladies International), n. 3 del ranking, che gioca nel LPGA Tour. Presenti invece le altre sei in top ten, nell’ordine l’inglese Annabell Fuller, l’indiana Diksha Dagar, la singaporiana Shannon Tan, la svedese Kajsa Arwefjall, nel 2024 numero 1 del LET Access, il secondo tour femminile continentale, l’austriaca Emma Spitz, l’irlandese Lauren Walsh e la francese Nastasia Nadaud.
Tutte hanno la possibilità di rendersi protagoniste, ma non vanno dimenticate altre pretendenti al titolo tra le quali citiamo l’iberica Nuria Iturrioz, l’australiana Sarah Kemp, l’inglese Alice Hewson, la ceca Klara Davidson Spilkova, l’indiana Pranavi Urs, la slovena Pia Babnik e la svedese Moa Folke.
Alessandra Fanali è terminata in media classifica in due delle prime tre uscite stagionali, mentre Anna Zanusso, che preso la ‘carta’ alla Qualifying School di dicembre, ancora non ha trovato il passo giunto. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
Dopo la fase australiana il LET si trasferirà in Sudafrica per due eventi, il Joburg Ladies Open (3-6 aprile) e l’Investec SA Women's Open (10-13 aprile). Iscritte in entrambi Alessandra Fanali, Alessia Nobilio e Anna Zanusso.
Il norvegese Viktor Hovland è tornato al successo sul PGA Tour dopo 19 mesi. Ha fatto suo il Valspar Championship con 273 (70 67 69 67, -11) colpi bruciando sul filo di lana Justin Thomas, secondo con 274 (-10), che a tre buche dal termine sembrava a un passo dal titolo.
All’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71) di Palm Harbor in Florida, si è classificato al terzo posto con 275 (-9), Jacob Bridgeman, l’altro protagonista a sorpresa del torneo, quindi al quarto con 276 (-8) Bud Cauley, Billy Horschel e il giapponese Ryo Hisatsune e al settimo con 277 (-7) Davis Riley.
Thomas, per la nona volta runner up sul tour, dopo 15 buche e sette birdie, guidava la gara, ma sulle ultime tre ha segnato due bogey (66, -5), mentre il norvegese lo ha sorpassato con due birdie contro un bogey (67, -4, sei birdie, due bogey). Hovland, 27enne di Oslo, ha siglato il settimo titolo sul circuito per un palmarés dove figurano anche due successi sul DP World Tour. Grazie all’exploit, che gli ha reso 1.566.000 dollari su un montepremi di 8.700.000 dollari, è tornato nella top ten del World Ranking (da 19° a 8°) ed è salito dal 136° al 26° posto nella graduatoria della FedEx Cup. Dal 2019-2020, Hovland è ora il quarto giocatore ad aver raggiunto più vittorie sul PGA Tour. Meglio di lui hanno fatto solo Scottie Scheffler (13), Rory McIlroy (11) e Jon Rahm (8).
E’ uscito al taglio Matteo Manassero, 79° con 145 (74 71, +3), per la seconda volta in sei partecipazioni stagionali. Out anche Peter Malnati, 96° con 146 (+4), campione uscente.
TERZO GIRO - Nel Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si sta disputando all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71), a Palm Harbor in Florida, a un giro dal termine Jacob Bridgeman (206 - 67 69 70, -7) è stato raggiunto in vetta dal colombiano Nico Echavarria (68 72 66) e dal norvegese Viktor Hovland (70 67 69).
Il terzetto ha un colpo di vantaggio su Ricky Castillo, quarto con 207 (-6). Al quinto posto con 208 (-5) Justin Thomas, Davis Riley, il taiwanese Kevin Yu, l’irlandese Shane Lowry, il tedesco Jeremy Paul e il giapponese Ryo Hisatsune. Tra i sei concorrenti con 209 (-4) il coreano Byeong Hun An, scivolato dalla seconda piazza.
E’ uscito al taglio Matteo Manassero, 79° con 145 (74 71, +3), per la seconda volta in sei partecipazioni stagionali. Out anche Peter Malnati, 96° con 146 (+4), che difendeva il titolo. Il montepremi è di 8.700.000 dollari dei quali 1.566.000 riservati al vincitore.
SECONDO GIRO - Matteo Manassero, 79° con 145 (74 71, +3), è uscito al taglio nel Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si sta disputando all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71), a Palm Harbor in Florida. E’ la seconda volta che, in sei partecipazioni stagionali, il veneto non supera le 36 buche.
E’ rimasto da solo al vertice con 136 (67 69, -6) Jacob Bridgeman, autore di un parziale di 69 (-2, un eagle, tre birdie, tre bogey), che dopo il round iniziale aveva altri quattro compagni di viaggio. Il 25enne di Inman (South Carolina), alla 39ª gara in carriera sul tour dove ha ottenuto una sola top ten, precede di misura il giapponese Ryo Hisatsune, il norvegese Viktor Hovland e il coreano Byeong Hun An, secondi con 137 (-5).
In quinta posizione con 138 (-4) Xander Schauffele, n. 3 del World Ranking e recentemente condizionato da un infortunio a una costola, Kevin Velo, l’irlandese Shane Lowry e il tedesco Jeremy Paul e in nona con 139 (-3) Davis Riley, Ricky Castillo, l’argentino Emiliano Grillo, l’inglese Harry Hall e il francese Victor Perez. Out al taglio anche Peter Malnati, 96° con 146 (+4), che difendeva il titolo.
Manassero ha provato a recuperare dopo il primo round in 74 (+3), ma il 71 (par, tre birdie, tre bogey) non è bastato ed è uscito per un colpo di troppo. Il montepremi è di 8.700.000 dollari dei quali 1.566.000 riservati al vincitore.
PRIMO GIRO - Inizio difficile per Matteo Manassero nel Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71), a Palm Harbor in Florida. Infatti l’azzurro è al 98° posto con 74 (+3, due birdie, cinque bogey) colpi dopo un round in cui non ha mai trovato il giusto ritmo.
Guidano la graduatoria con 67 (-4) Jacob Bridgeman, Keith Mitchell, Ricky Castillo, il tedesco Stephan Jaeger e il finlandese Sali Valimaki, che hanno un colpo di vantaggio su Nick Hardy, sul neozelandese Ryan Fox e sul colombiano Nico Echavarria, sesti con 68 (-3). Al nono posto vi sono 14 giocatori con 69 (-2) tra i quali Billy Horschel, Sahith Theegala, il danese Rasmus Neergaard-Petersen e il francese Victor Perez. Il montepremi è di 8.700.000 dollari dei quali 1.566.000 riservati al vincitore.
LA VIGILIA - Matteo Manassero riprende, dopo una settimana di pausa, il suo cammino sul PGA Tour partecipando al Valspar Championship (20-23 marzo) sul percorso dell’Innisbrook Resort (Copperhead Course), a Palm Harbor in Florida.
Nel field 18 tra i primi 50 giocatori del World Ranking, ma l’attenzione della vigilia è concentrata su Xander Schauffele (n. 3), anche se recentemente è stato condizionato da un infortunio a una costola, Tommy Fleetwood (n. 9) e Justin Thomas (n. 10) d’obbligo tra i favoriti, mentre sembra avere poche possibilità di concedere il bis il campione in carica Peter Malnati, 37enne di New Castle (Indiana), due titoli, il primo nel Sanderson Farm Classic (2015), due sul Web.com Tour (ora Korn Ferry Tour) e uno sul eGolf Professional Tour. Infatti nelle prime otto gare del 2025 ha superato il taglio in sole tre occasioni con miglior piazzamento un 49° posto e, inoltre, ha finito la scorsa stagione, dove è tornato al successo dopo nove anni, uscendo a metà gara nelle ultime cinque partecipazioni.
Sono nel novero dei possibili protagonisti anche l’austriaco Sepp Straka (n. 11), l’irlandese Shane Lowry (n. 15), il norvegese Viktor Hovland (n. 19) e Billy Horschel (n. 20).
Tra i past winner cerca il tris, per ora mai riuscito nelle 24 edizioni del torneo, Sam Burns, uno dei quattro autori di una doppietta e il secondo a realizzarla consecutivamente (2021, 2022) dopo l’inglese Paul Casey (2018, 2019), ora membro della LIV Golf. Hanno possibilità di ripetersi Taylor Moore (2023) e Jordan Spieth (2015) e proveranno a migliorare la loro prestazione i runner up delle tre precedenti edizioni, Davis Riley, Adam Schenk e Cameron Young.
Da seguire anche Kevin Kisner e Lanto Griffin, i canadesi Corey Conners e Mackenzie Hughes, il colombiano Nico Echavarria, i danesi Nicolai e Rasmus Hojgaard e Rasmus Neergaard-Petersen, secondo nel Puerto Rico Open, e australiano Karl Vilips, che a Rio Grande ha vinto.
Manassero, alla sesta gara stagionale sul PGA Tour dopo aver preso la ‘carta’, è reduce dal 45° posto a Portorico. Ha mancato un unico taglio, ottenendo piazzamenti in media classifica con miglior risultato la 25ª posizione nel Farmers Insurance Open. Deve risalire la graduatoria in FedEx Cup (148°), ma ha l’handicap di non poter disputare i ricchi eventi “elevati”. Il montepremi è di 8.700.000 dollari dei quali 1.566.000 riservati al vincitore.
La storia del torneo - La gara è nata nel 2000 con il nome di Tampa Bay Classic, divenendo poi Chrysler Championship, PODS Championship, Transitions Championship, Tampa Bay Championship e assumendo dal 2014 la denominazione attuale. Oltre ai citati, saranno al via altri tre past winner: il canadese Adam Hadwin (2017), Gary Woodland (2011) e l’inglese Luke Donald (2012), confermato capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2025. Quattro, come detto, i plurivincitori: insieme a Burns e a Casey hanno realizzato l’impresa il coreano K.J. Choi (2002, 2006) e il sudafricano Retief Goosen (2003, 2009).
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Valspar Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 20 marzo e venerdì 21, dalle ore 19 alle ore 23; sabato 22 e domenica 23, dalle ore 18 alle ore 23. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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