Secondo successo sull’Epson Tour di Gina Kim. La 24enne di Albuquerque (New Mexico) ha concluso il IOA Golf Classic con 202 (65 69 68, -11) e ha distaccato di un colpo la coreana Minji Kang, seconda con 203 (-10). In terza posizione con 206 (-7) Dana Fall e la filippina Clariss Guce e in quinta con 207 (-6) Lindsey McCurdy Peek e la colombiana Valery Plata.
Sul percorso dell’Alaqua Country Club (par 71), a Longwood in Florida, ha ceduto nel giro finale Roberta Liti, che ha concluso la sua gara, buona nei primi due round, al 62° posto con 218 (66 71 81, +5), dopo un pesante e inatteso 81 (+10). Non ha superato il taglio l’altra azzurra, Angelica Moresco, 75ª con 146 (76 70, +4).
Gina Kim, che in precedenza si era imposta nell’Inova Mission In Championship nel 2022, è salita al vertice nel secondo round agganciando la coreana Jeongeun Lee5, al cui cognome è stato aggiunto un “5” per i casi di omoninia, che poi ha ceduto con un 77 (+6) terminando 21ª con 211 (-2). La vincitrice ha realizzato un 68 (-3, cinque birdie, due bogey) che le è stato sufficiente per impedire il recupero della Kang, per salire al secondo posto nella Race for the Card (ordine di merito) e per intascare la prima moneta di 33.750 dollari su un montepremi di 250.000 dollari.
Ora il circuito si ferma per oltre un mese e riprenderà con il IOA Championship, a Beaumont, in California, dal 25 al 27 aprile. Saranno nuovamente in campo Roberta Liti e Angelica Moresco.
SECONDO GIRO - Roberta Liti, decima con 137 (66 71, -5) colpi, ha perso cinque posizioni, ma è rimasta in alta classifica a un giro dal termine del IOA Golf Classic presented by Aperture, terzo evento stagionale dell’Epson Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Alaqua Country Club (par 71), a Longwood in Florida.
Ha mantenuto il comando con 134 (63 71, -8) la coreana Jeongeun Lee5, al cui cognome è stato aggiunto un “5” per i casi di omoninia, ma è stata agganciata dalla statunitense Gina Kim (134 – 65 69). La coppia di testa ha un colpo di vantaggio sa Dana Fall e sull’altra coreana Bi Shin, terze con 135 (-7).
Con le quattro giocatrici citate correranno per il titolo anche le quattro concorrenti in quinta posizione con 136 (-6), Jenny Coleman, la taiwanese Juliana Hung, la filippina Clariss Guce e la coreana Minji Kang. Chanche anche per Roberta Liti, che ha girato in 71 (par, quattro birdie, un bogey, un doppio bogey), e per le due proette che l’affiancano, Briana Chacon e l’israeliana Laetitia Beck, a segno nel precedente Atlantic Beach Classic.
Non ha superato il taglio l’altra azzurra in gara, Angelica Moresco, 75ª con 146 (76 70, +4), malgrado un tentativo di recupero con un 70 (-1, un eagle, quattro birdie, due bogey e un triplo bogey). Il montepremi è di 225.000 dollari.
PRIMO GIRO - Con una tonica prestazione, tradotta in uno score di 66 (-5, sette birdie, due bogey) colpi, Roberta Liti è al quinto posto dopo il round iniziale del IOA Golf Classic presented by Aperture, terzo evento stagionale dell’Epson Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Alaqua Country Club (par 71), a Longwood in Florida.
E’ al comando con 63 (-8, otto birdie) la coreana Jeongeun Lee5 al cui cognome è stato aggiunto un “5” per i casi di omoninia (più famosa Jeongeun Lee6, vincitrice di un Major). Precede di due colpi Gina Kim, la colombiana Valery Plata, e l’israeliana Laetitia Beck, vincitrice del precedente Atlantic Beach Classic, seconde con 65 (-6).
Roberta Liti è affiancata dalla canadese Josee Doyon, mentre sono in settima posizione con 67 (-4) Kathleen Scavo e la coreana Bi Shin. E’ a rischio di taglio l’altra italiana in gara, Angelica Moresco, 109ª con 76 (+5). Il montepremi è di 225.000 dollari.
LA VIGILIA - Terzo evento stagionale dell’Epson Tour e terza presenza consecutiva per Roberta Liti e Angelica Moresco, che prenderanno parte al IOA Golf Classic presented by Aperture (14-16 marzo, 54 buche) sul percorso dell’Alaqua Country Club, a Longwood in Florida.
Nel field calamitano l’attenzione l’israeliana Laetitia Beck e la statunitense Riley Smyth, ai primi due posti della Race for the Card (ordine di merito), salite entrambe sul gradino più alto del podio, rispettivamente nell’Atlantic Beach Classic e nel Central Florida Championship. Meritano attenzione anche le altre otto in top ten che saranno in campo e che si sono messe in evidenza nei due eventi iniziali, Sophia Schubert, Amari Avery, Yana Wilson, Kaitlyn Papp Budde, la coreana Bi Shin, la taiwanese Juliana Hung, la francese Agathe Laisne e la finlandese Matilda Castren (una presenza in Solheim Cup con il Team Europe vittorioso nel 2021).
Da seguire, nella 12ª edizione del torneo, le due past winner al via, Jenny Coleman (2023) e Laura Wearn (2020), e altre possibili protagoniste quali Daniela Iacobelli, Jennifer Song, Briana Chacon, la taiwanese Heather Lin, la colombiana Valery Plata, la sudafricana Keleigh Telfer, la malese Kelly Tan e la portoricana Maria Torres, per citarne alcune.
Roberta Liti è andata a premio in entrambe le gare a cui ha preso parte, mentre Angelica Moresco lo ha fatto in una sola occasione. Il montepremi è di 225.000 dollari.
Primo successo sull’HotelPlanner Tour con i brividi per l’inglese Joshua Berry, che si è imposto con 277 (72 62 70 73, -11) colpi nel Kolkata Challenge. Infatti, leader nei due round centrali, si è fatto raggiungere nel quarto, in cui ha girato sopra par (73, +1), dall’indiano Om Prakash Chouhan, dal norvegese Andreas Halvorsen e dall’austriaco Lukas Nemecz, poi però alla seconda buca di playoff ha segnato il birdie vincente.
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club (par 72), a Kolkata nel West Bengal in India, si è classificato al 22° posto con 284 (71 71 71 71, -4) il regolarissimo Renato Paratore, che si alterna anche sul DP World Tour, il quale con il quarto 71 (-1, quattro birdie, un bogey, un doppio bogey) ha recuperato otto posizioni e ha ottenuto il miglior risultato stagionale sull’ex Challenge Tour. In risalita anche Stefano Mazzoli, da 45° a 29° con 285 (72 68 75 70, -3), che per la seconda annata consecutiva gioca pure sull’Asian Tour, mentre ha perso terreno Michele Ortolani, 40° con 287 (69 73 71 74, -1), al debutto nel 2025.
E’ rimasto fuori dallo spareggio per un colpo l’austriaco Maximilian Steinlechner, quinto con 278 (-10), lo scorso anno in evidenza sull’Alps Tour (una vittoria), ed è terminato al sesto posto con 279 (-9) l’indiano S.S.P. Chawrasia, che ha preceduto gli inglesi Eddie Pepperell e George Bloor, l’indiano Samarth Dwivedi, il portoghese Thomas Gouveia, l’olandese Daan Huizing, il finlandese Lauri Ruuska e l’australiano Hayden Hopewell, settimi con 280 (-8).
Joshua Berry, 19enne di Doncaster, professionista dal 2023, ha la ‘carta’ anche per il DP World Tour (dove a febbraio ha chiuso al settimo posto il Kenya Open). L’ha conquistata alla Qualifying School (10°) dove è dovuto tornare per il secondo anno consecutivo avendo persa quella che aveva già preso al primo tentativo a fine 2023 (17°). Da ricordare che nel secondo turno con un 62 (-10) ha stabilito il nuovo record del campo che resisteva da 28 anni. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 44.284 euro su un montepremi di circa 275.000 euro (300.000 dollari la cifra ufficiale). Non hanno superato il taglio caduto a 144 (par), Aron Zemmer, 84° con 146 (73 73, +2), Lorenzo Scalise, 117° con 149 (75 74, +5), ed Enrico Di Nitto, 137° con 152 (72 80, +8).
TERZO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta al Kolkata Challenge dove è rimasto da solo l’inglese Joshua Berry con 204 (72 62 70, -12) colpi, il quale affronterà il round conclusivo con un colpo di margine sull’austriaco Lukas Nemecz, secondo con 205 (-11).
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club (par 72), a Kolkata nel West Bengal in India, nel torneo in calendario nell’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour), hanno guadagnato una posizione, da 30.i a 29.i con 213 (-3) Michele Ortolani (69 73 71) e Renato Paratore (71 71 71), entrambi autori di un 71 (-1), il primo con tre birdie e due bogey e il romano con cinque birdie e quattro bogey. Nel ha perse 29 Stefano Mazzoli, da 16° a 45° con 215 (72 68 75, -1).
Saranno in corsa per il titolo anche il norvegese Andreas Halvorsen e l’austriaco Maximilian Steinlechner, terzi con 206 (-10), l’inglese George Bloor e l’indiano Om Prakash Chouhan, leader nei primi due round, quinti con 207 (-9), il portoghese Thomas Gouveia, lo spagnolo Albert Boneta e l’australiano Hayden Hopewell, settimi con 208 (-8). Sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), Aron Zemmer, 84° con 146 (73 73, +2), Lorenzo Scalise, 117° con 149 (75 74, +5), ed Enrico Di Nitto, 137° con 152 (72 80, +8). Il montepremi è di 300.000 dollari.
SECONDO GIRO - L’indiano Om Prakash Chouhan è rimasto al comando con 134 (66 68, -10) colpi nel Kolkata Challenge, ma è cambiato il suo compagno di viaggio che ora è l’inglese Joshua Berry (134 - 72 62), in rimonta dal 53° posto con un 62 (-10, dieci birdie), record del campo e miglior score di giornata. Ha preso il posto dello spagnolo Quim Vidal, da primo a 13° con 139 (-5).
Nel torneo dell’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Royal Calcutta Golf Club (par 72), a Kolkata nel West Bengal in India, ha recuperato Stefano Mazzoli, risalito anche lui dalla 53ª piazza, ma fermandosi alla 16ª con 140 (72 68, -4), dopo un 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Due colpi in più per Renato Paratore (71 71) e per Michele Ortolani (69 73), 30.i con 142 (-2).
I leader precedono il norvegese Andreas Halvorsen, terzo con 135 (-9), e lo svedese Per Langfors, l’australiano Hayden Hopewell e gli austriaci Maximilian Steinlechner e Lukas Nemecz, quarti con 137 (-7). In ottava posizione con 138 (-6) l’olandese Daan Huizing, il portoghese Tomas Gouveia, il danese John Axelsen, l’indiano Dhruv Sheoran e l’albanese Iirian Zalli.
Sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), Aron Zemmer, 84° con 146 (73 73, +2), Lorenzo Scalise, 117° con 149 (75 74, +5), ed Enrico Di Nitto, 137° con 152 (72 80, +8). Il montepremi è di 300.000 dollari.
PRIMO GIRO - Buona partenza di Michele Ortolani, nono con 69 (-3) colpi, nel Kolkata Challenge, torneo dell’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Royal Calcutta Golf Club (par 72), a Kolkata nel West Bengal in India.
Sono al comando con 66 (-6) l’indiano Om Prakash Chouhan e lo spagnolo Quim Vidal, che precedono di un colpo altri due indiani, S.S.P. Chawrasia e Dhruv Sheoran, e l’austriaco Lukas Nemecz, terzi con 67 (-5). In sesta posizione con 68 (-4) l’olandese Ilirian Zalli e gli olandesi Daan Huizing e Lars Van Meijel.
Degli altri italiani ha due colpi in più Renato Paratore, 36° con 71 (-1), sono a metà classifica Enrico Di Nitto e Stefano Mazzoli, 53.i con il 72 del par, e sono oltre Aron Zemmer, 76° con 73 (+1), e Lorenzo Scalise, 109° con 75 (+3). Il montepremi è di 300.000 dollari.
LA VIGILIA - L’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour) dopo le prime quattro gare in Sudafrica si trasferisce in India per i due prossimi eventi. A Kolkata è in programma dal 13 al 16 marzo la seconda edizione del Kolkata Challenge, che sarà seguito dal Delhi Challenge (20-23 marzo) a Gurugram.
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, nel West Bengal, saranno in campo sei giocatori italiani: Enrico Di Nitto. Renato Paratore, Lorenzo Scalise, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer e Michele Ortolani in un buon field dove vi sono molti elementi in grado di vivacizzare lo spettacolo a iniziare dall’inglese Jamie Rutherford, che si è imposto a febbraio nel Cape Town Open.
Particolarmente motivati i giocatori di casa che si affideranno in particolare a S.S.P. Chawrasia, quattro successi sul DP World Tour, Gaganjeet Bhullar, un titolo sul circuito maggiore e uno sull’HotelPlanner Tour, Om Prakash Chouhan, anche lui a segno sull’ex Challenge Tour, Rahil Gangjee e Arjun Prasad. Da seguire anche gli spagnoli Adri Arnaus e Albert Boneta, gli scozzesi David Law, Euan Walker e Craig Howie, il francese Robin Sciot-Siegrist, lo statunitense Matt Oshrine, Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti e gli inglesi Eddie Pepperell e Tom Lewis, entrambi con un buon passato sul DP World Tour (due titoli ciascuno).
Tra gli italiani è in buona condizione Stefano Mazzoli, sempre a premio nelle quattro gare a cui ha preso parte, due sul circuito con un sesto posto nel Cape Town Open e altre sue sull’Asian Tour, dove si alterna nella stagione. Sono alla ricerca della forma migliore Renato Paratore, Lorenzo Scalise e Aron Zemmer e debuttano Enrico Di Nitto, dopo aver ottenuto la ‘carta’ con il secondo posto nell’ordine di merito dell’Alps Tour 2024, e Michele Ortolani. Il montepremi è di 300.000 dollari.
Sergio Garcia a Fanling si prende tutto. Vince non solo la gara individuale del LIV Golf Hong Kong, ma trascina la sua compagine, i "Fireballs GC", nella competizione a squadre festeggiando una doppia impresa. Nel terzo appuntamento della Superlega araba 2025, lo spagnolo si è imposto con uno score di 192 (65 64 63, -18), superando di tre colpi il sudafricano Dean Burmester, secondo con 195 (-15), e di quattro l'americano Phil Mickelson, terzo con 196 (-14). Mentre con un "-37" il team dell'iberico, affiancato dai connazionali David Puig e Luis Masaveu, oltre che dal messicano Abraham Ancer, ha battuto di misura gli "Stinger" dei sudafricani Louis Oosthuizen, Burmester, Branden Grace e Charl Schwartzel, secondicon "-36".
"Quello che si è concluso è un torneo che difficilmente dimenticherò. Sono molto orgoglioso, non solo della mia prova, ma di quella di tutti i miei compagni di squadra", la soddisfazione di Garcia. Per "El Nino" questo è il secondo titolo in carriera nella LIV Golf dopo quello conquistato nel 2024 a Valderrama, in Spagna, davanti al suo pubblico. L'impresa gli ha fruttato 4.000.000 di dollari per quel che riguarda la gara individuale, a cui se ne devono aggiungere altri 750.000 per l'affermazione in quella a squadre. Recordman per punti realizzati (28,5), Garcia ha mandato così un messaggio forte, in chiave Ryder Cup, all'inglese Luke Donald, capitano del team Europe. Per Garcia questo è il 35° titolo in carriera a livello internazionale,
LA VIGILIA - E' tutto pronto a Fanling per il LIV Golf Hong Kong. Terzo appuntamento della Superlega araba 2025, si giocherà dal 6 al 9 marzo sul percorso dell'Hong Kong Golf Club. L'evento, che si disputerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno), metterà in palio un montepremi complessivo di 25.000.000 di dollari, di cui 4.000.000 andranno al vincitore della gara individuale.
Come ormai da tradizione, lo show sarà doppio con la competizione a squadre. Da Jon Rahm, tra gli sportivi più pagati al mondo e capitano del team "Legion XIII", a Brooks Koepka, da Bryson DeChambeau a Dustin Johnson passando per Tyrrell Hatton, Sergio Garcia e Phil Mickelson. In campo scenderanno tutti i big della lega separatista del green, compresi Adrian Meronk e Joaquin Niemann, rispettivamente vincitori del primo (Liv Golf Riad) e del secondo (Liv Golf Adelaide) appuntamento stagionale.
In totale saranno 14 i Major Champions in gara, con il LIV Golf Hong Kong che rappresenta la risposta della Superlega araba all'Arnold Palmer Invitational del PGA Tour. Con i due circuiti ancora alla ricerca di un accordo per formare un unico, grande tour globale.
Primo successo sull’Epson Tour per l’israeliana Laetitia Beck che si è imposta con 205 (71 68 66, -8) colpi nell’Atlantic Beach Classic, il secondo torneo stagionale del circuito che ha avuto luogo all’Atlantic Beach Country Club (par 71) nella città della Florida da cui il circolo prende il nome. Vi hanno preso parte due azzurre, Roberta Liti, che si è classificata al 48° posto con 222 (82 69 71, +9), e Angelica Moresco, 68ª con 153 (75 78, +11), che non ha superato il taglio.
Laetitia Beck, 33enne nata ad Anversa in Belgio e prima giocatrice israeliana a vincere sull’Epson Tour, ha preso un vantaggio di tre colpi nel secondo round che ha mantenuto nel terzo tenendo alta l’andatura con un 66 (-5) frutto di cinque birdie senza bogey. In tal modo non ha permesso di avvicinarsi a Sophia Schubert, seconda con 208 (-5) dopo un ottimo 63 (-8, un eagle, sei birdie).
Al terzo posto con 211 (-2) la coreana Bi Shin, al quarto con 213 (par) Amari Avery e Yana Wilson e al sesto con 214 (+1) la canadese Maddie Szeryk, la cinese Michelle Zhang, la giapponese Erika Hara e la spagnola Carla Tejedo Mulet, appena approdata nel tour.
Roberta Liti ha iniziato la gara con un pesante 82 (+11), ma ha avuto la forza di reagire con un parziale di 69 (-2) con cui è salita dalla 102ª alla 53ª piazza e poi ha recuperato ancora qualcosa nel round conclusivo con un 71 (par, due birdie, due bogey). A Laetitia Beck è andato un assegno di 37.500 dollari su un montepremi di 250.000 dollari.
SECONDO GIRO - L’israeliana Latitia Beck (139 - 71 68, -3) è al vertice solitaria dopo il secondo giro dell’Atlantic Beach Classic, torneo dell’Epson Tour che si sta svolgendo all’Atlantic Beach Country Club (par 71) nella città della Florida da cui il circolo prende il nome. La leader ha tre colpi di vantaggio su Dana Fall, Yana Wilson e sulla coreana Minji Kang, seconde con 142 (par).
In quinta posizione con 143 (+1) Crystal Wang e in sesta con 144 (+2) Gina Kim, Laney Frye, la giapponese Erika Hara, la thailandese Napat Lertsadwattana, la malese Kelly Tan e la coreana Bi Shin.
In bassa classifica Roberta Liti, 53ª con 151 (82 69), che ha effettuato un bel recupero evitando il taglio con un parziale di 69 (-2, quattro birdie, due bogey). Fuori invece Angelica Moresco, 68ª con 153 (75 78, +11). Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
PRIMO GIRO - Primo giro sospeso per oscurità, dopo una giornata difficile per il forte vento, nell’Atlantic Beach Classic, il secondo evento stagionale dell’Epson Tour che si sta svolgendo all’Atlantic Beach Country Club (par 71) nella città della Florida da cui il circolo prende il nome. E’ al comando con “meno 2” Yana Wilson, fermata dopo 15 buche, che è ricorsa agli effetti speciale con una “hole in one” alla terza buca (par 3, yards 163, ferro 4) e completando lo score con tre birdie e altrettanti bogey. Ha tenuto Angelica Moresco, 29ª con 75 (+4), mentre è nelle retrovie Roberta Liti, 102ª con 82 (+11).
La leader è seguita con 70 (-1) da Riley Smyth, vincitrice del precedente Central Florida Championship, e dalla coreana Bi Shin. Al quarto posto con 71 (par) l’israeliana Laetitia Beck e la giapponese Yurika Tanida e al sesto con 72 (-1) Lindsey McCurdy Peek, Laney Frye, Crystal Wang, Lakareber Abe e la scozzese Alison Muirhead. Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
LA VIGILIA - Angelica Moresco e Roberta Liti tornano subito in campo nell’Atlantic Beach Classic, il secondo evento stagionale dell’Epson Tour in programma dal 6 all’8 marzo, sulla distanza di 54 buche, all’Atlantic Beach Country Club nella città della Florida da cui il circolo prende il nome.
Difende il titolo Briana Chacon, 23enne di Whittier (California), passata tra le proette nel 2023, dopo essersi laureata alla University of Oregon, e alla seconda stagione sul circuito. Ha iniziato la prima con il 14° posto nel Central Florida Championship, una discreta credenziale per poter provare a concedere il bis, ma hanno maggiori chance Riley Smyth, che il torneo a Winter Haven lo ha vinto, la finlandese Matilda Castren, seconda dopo playoff, l’israeliana Laetitia Beck, la francese Agathe Laisne e la taiwanese Juliana Jung, terze.
Tante altre, comunque, le possibili candidate al titolo tra le quali ricordiamo Daniela Iacobelli, Kathleen Scavo, Cydney Clanton, Samantha Wagner e Jillian Hollis, la sudafricana Keleigh Telfer, la tedesca Sophie Hausmann, la cinese Michelle Zhang, la messicana Isabella Fierro, la thailandese Pavarisa Yoktuan, la filippina Clariss Guce e la canadese Maddie Szeryk.
Nel novero delle favorite, altre concorrenti che, insieme alla Castren e alla Beck, giocano sul PGA Tour come Jennifer Song, Marissa Stern, Annie Park, la malese Kelly Tan e la portoricana Maria Torres, per citarne alcune. Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
Due anni e quattro mesi dopo l'ultima volta, Russell Henley torna al successo sul PGA Tour e festeggia il suo quinto titolo. A Orlando, in Florida, con un totale di 277 (72 68 67 70, -11) colpi, ha vinto l'Arnold Palmer Invitational, uno dei "signature event" del massimo circuito americano maschile, dedicato a una leggenda del green.
Sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72), con un eagle show alla buca 16 (par 5) - e un chip, colpo a correre da bordo green, finito direttamente in buca -, lo statunitense ha superato di misura il suo connazionale Collin Morikawa, leader al termine del "moving day" e poi secondo con 278 (-10) davanti al canadese Corey Conners, terzo con 279 (-9) e unico concorrente in campo, nel round finale, a non aver 'segnato' bogey (17 par e un birdie).
Da 17° a secondo nella FedEx Cup, per la prima volta in carriera Henley è entrato nella Top 10 del ranking mondiale passando dalla 14ª alla settima piazza. Ma c'è di più. L'impresa gli ha fruttato 4.000.000 di dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000 permettendogli inoltre di portare i suoi guadagni a quota 37.473.215 dollari.
Torneo da ricordare anche per Michael Kim, quarto con 280 (-8), Sepp Straka e Keegan Bradley, entrambi quinti con 281 (-7). Il risultato di Bradley, capitano del team USA alla Ryder Cup 2025, quella di Bethpage (New York), in programma dal 26 al 28 settembre prossimi, dimostra come il 38enne di Woodstock abbia le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista non solo fuori, ma dentro al campo. Bradley è infatti riuscito a fare meglio, all'Arnold Palmer, di un campionissimo come Scottie Scheffler. Il numero 1 al mondo in Florida si è classificato 11° con 284 (-4) davanti al nordirlandese Rory McIlroy, 15° con 285 (-3).
E ora ad attendere il PGA Tour uno dei tornei più attesi: il The Players Championship. Dal 13 al 16 marzo a Ponte Vedra Beach, sempre in Florida, i big del golf maschile si affronteranno nell'evento più ricco del circuito. In palio ci saranno infatti 25.000.000 di dollari. Grande assente, Tiger Woods.
LA VIGILIA - I campioni del golf sono pronti a sfidarsi, dal 6 al 9 marzo, in uno dei tornei più importanti del PGA Tour 2025: l'Arnold Palmer Invitational. A Orlando, in Florida, nell'evento dedicato a una leggenda della disciplina, ci saranno anche 45 tra i migliori 50 al mondo a partire dai primi cinque. E quindi da Scottie Scheffler, numero 1 che difenderà il titolo conquistato non solo nel 2024, ma anche nel 2022. E ancora: Rory McIlroy (secondo e a segno in questo evento nel 2018), Xander Schauffele (terzo), Ludvig Aberg (quarto) e Collin Morikawa (quinto).
Decimo appuntamento stagionale, è anche il quarto degli otto "signature events" e l'unico di questi, insieme al Genesis Invitational e al The Memorial Tournament, che prevede il taglio dopo 36 buche. In palio un montepremi di 20.000.000 di dollari, di cui 4.000.000 andranno al vincitore, e un posto per il miglior giocatore, non altrimenti esente, per il The Open (17-20 luglio in Irlanda del Nord), quarto e ultimo Major del 2025.
play-off. Nel marzo del 2019, in questa gara, arrivò l'ultima impresa di Francesco Molinari, stavolta assente. Il record di successi (otto) è di Tiger Woods, anche lui out dall'evento di quest'anno.
Lo scozzese Calum Hill ha vinto con 266 (69 66 69 62, -14) colpi il Joburg Open, evento del DP World Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour e disputato sul percorso dell’Houghton Golf Club (par 70), a Johannesburg in Sudafrica. Il 30enne di Kirkcaldy ha concluso il torneo alla pari con i sudafricani Jacques Kruyswijk (266 - 65 67 68 66) e Shaun Norris (266 - 66 63 67 70), entrambi con un titolo in stagione, e poi li ha superati con un par alla seconda buca di playoff.
In campo un solo azzurro, Francesco Laporta, che ha effettuato un buon recupero nel finale classificandosi al 19° posto con 275 (67 68 73 65, -7).
Altri due sudafricani hanno seguito in graduatoria e tre protagonisti, Dylan Frittelli, quarto con 267 (-13), fuori dallo spareggio per un colpo, e Daniel Van Tonder, quinto con 268 (-12). In sesta posizione con 269 (-11) lo zimbabwese Kieran Vincent, che ha avuto esperienze sulla LIV Golf, e in settima con 270 (-10) il danese Jacob Skov Olesen e l’inglese Brandon Robinson Thompson.
Calum Hill, primo scozzese a imporsi nelle 17 edizioni della gara, ha firmato il secondo titolo sul tour dopo tre anni e mezzo (il precedente ad agosto 2021 nel Cazoo Classic), ma nel suo palmarès figurano anche tre vittorie sul Challenge Tour (ora HotelPlanner Tour). Con un 62 (-8, dieci birdie, due bogey), miglior parziale di giornata, ha rimontato 14 posizioni. E’ rimasto a lungo leader in club house, poi è stato raggiunto da Kruyswijk con un birdie alla 17ª buca e da Norris, che è stato in vetta nei due round centrali, con due birdie nelle ultime tre. Il trio ha chiuso in par la prima buca supplementare, poi Norris si è defilato mettendo la palla in acqua con il secondo colpo, dopo essere passato per un bunker (doppio bogey), e Kruyswijk ha mancato da circa un metro il putt per il par e per prolungare lo spareggio. A Hill è andato un assegno di 177.233 euro su un montepremi di circa 1.050.000 euro (20.500.000 di rand la cifra ufficiale).
Laporta ha iniziato al 26° posto, è salito al 20° nel secondo round, quindi è scivolato al 40° nel terzo per poi portarsi al 19° con un bel giro in 65 (-5), frutto di otto birdie e di tre bogey. All’ottava presenza stagionale e alla 157ª sul tour, è al quarto piazzamento tra i top 21 compresi in un sesto posto (Nedbank Golf Challenge) e un 13° (Bahrain Championship).
TERZO GIRO - Il sudafricano Shaun Norris ha mantenuto il comando con 196 (66 63 67, -14) colpi, ma allungando decisamente il passo nel Joburg Open dove ha portato a quattro i colpi di vantaggio sui primi inseguitori, il connazionale Jacques Kruyswijk e il francese Adrien Saddier, secondi con 200 (-10).
Sul percorso dell’Houghton Golf Club (par 70), a Johannesburg in Sudafrica, nel torneo organizzato in combinata tra DP World Tour e Sunshine Tour, ha perso venti posizioni Francesco Laporta, da 20° a 40° con 208 (67 68 73, -2), unico italiano in gara.
E’ al quarto posto con 201 (-9) il tedesco Nicolai Von Dellingshausen, e occupano il quinto con 202 (-8) il transalpino Ugo Coussaud, l’inglese Daniel Brown, il danese Jacob Skov Olesen, lo zimbabwese Kieran Vincent e i sudafricani Jaco Ahlers, Daniel Van Tonder e Robin Williams. Il montepremi è di 20.500.000 rand (circa 1.050.000 euro).
SECONDO GIRO - Il sudafricano Shaun Norris ha rimontato con un 63 (-7) e ha preso il comando con 129 (66 63, -11) colpi nel Joburg Open, torneo organizzato in combinata tra DP World Tour e Sunshine Tour sul percorso dell’Houghton Golf Club (par 70), a Johannesburg, in Sudafrica. Ha guadagnato posizioni anche Francesco Laporta, unico italiano in gara, salito dal 26° al 20° posto con 135 (67 68, -5).
Norris, che ha vinto a dicembre l’Alfred Dunhill Championship, ha realizzato sette birdie, senza bogey, e ha distanziato di un colpo il francese Adrien Saddier, secondo con 130 (-10). Seguono con 131 (-9) l’indiano Shubhankar Sharma e lo scozzese Connor Syme e sono in quinta posizione con 132 (-8) gli inglesi Tarren Callum e Richard Mansell, il sudafricano Jacques Kruyswijk, il tedesco NicolaI Von Dellingshausen, l’olandese Joost Luiten e il cinese Wenyi Ding, in vetta dopo il round iniziale insieme all’inglese Jordan Smith, che ha ceduto nettamente (37° con 137, -3).
Laporta ha girato in 68 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 20.500.000 rand (circa 1.050.000 euro).
PRIMO GIRO - Francesco Laporta ha iniziato al 26° posto con 67 (-3, tre birdie senza bogey) colpi, il Joburg Open, torneo organizzato in combinata tra DP World Tour e Sunshine Tour sul percorso dell’Houghton Golf Club (par 70) di Johannesburg, in Sudafrica. In evidenza il giovane cinese Wenyi Ding, di cui si dice un gran bene, che ha preso il comando con 63 (-7) colpi insieme all’inglese Jordan Smith. La coppia precede altri due inglesi, Callum Tarren e Marco Penge, i sudafricani Jayden Schaper e Malcolm Mitchell e il tedesco Nicolai Von Dellingshausen, terzi con 64 (-6).
Tra i nove concorrenti in ottava posizione con 65 (-5) i sudafricani Wilco Nienaber e Dylan Frittelli, il malese Gavin Green e il francese Ugo Coussaud. Il montepremi è di 20.500.000 rand (circa 1.050.000 euro).
LA VIGILIA - Il DP World Tour rimane in Sudafrica per la seconda gara consecutiva, il Joburg Open, torneo che si svolgerà dal 6 al 9 marzo all’Houghton Golf Club di Johannesburg, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, al quale prende parte un solo azzurro, Francesco Laporta.
Favoriti i giocatori sudafricani, che schierano i tre vincitori stagionali, Shaun Norris, Jacques Kruyswijk e Dylan Naidoo, il quale domenica scorsa si è imposto del South African Open, e che vantano, peraltro, una tradizione favorevole, perché hanno prevalso dieci volte nelle precedenti sedici edizioni. Non potranno contare sul campione in carica Dean Burmester (impegnato a Hong Kong nella LIV Golf), ma hanno altri atleti in grado di emergere come Darren Fichardt, a segno nel 2017 e runner up nel 2024, Zander Lombard e Wilco Nienaber, anche loro secondi rispettivamente nel 2022 e 2021, Daniel Van Tonder, Oliver Bekker e Dylan Frittelli, per citarne alcuni.
La concorrenza, comunque, sarà agguerrita. Vi saranno altri quattro saliti sul gradino più alto del podio quest’anno: gli statunitensi Ryggs Johnston e Johannes Veerman, lo spagnolo Alejandro Del Rey e l’inglese John Parry, particolarmente motivato perché con un successo o un secondo posto in solitudine salirebbe in vetta alla Race To Dubai (ordine di merito). E hanno giuste ambizioni altri tre past winner: gli inglesi Dan Bradbury (2023) e Andy Sullivan (2015) e l’indiano Shubhankar Sharma (2018). Senza dimenticare gli scozzesi Ewen Ferguson e Richie Ramsay, l’iberico Adrian Otaegui, l’inglese Dale Whitnell, i francesi Romain Langasque e Ugo Coussaud, il canadese Aaron Cockerill e il rookie cinese Wenyi Ding, ventenne di Pechino, a premio da otto gare e con una quinta piazza (Australian Open).
Laporta, all’ottava presenza stagionale, ha avuto qualche incertezza, come la scorsa settimana nel South African Open dove è rimasto fuori dopo 36 buche, ma ha dalla sua anche un sesto posto (Nedbank Golf Challenge) e un 13° (Bahrain Championship). Il montepremi è di 20.500.000 rand (circa 1.050.000 euro).
Il Joburg Open è l’ottavo e ultimo torneo della serie “International Swing”, una delle sette sezioni in cui è stato suddiviso il calendario. I vincitori di una speciale classifica a punti delle prime cinque riceveranno un bonus di 200.000 dollari e avranno accesso ai dieci “Back 9” che precederanno i due ricchi PlayOffs, ossia i due eventi conclusivi della stagione (Abu Dhabi Championship e DP World Tour Championship). Difficile che possa essere sorpassato il leader della graduatoria, l’inglese Laurie Canter, pure se sarà assente.
La gara, giunta alla 17ª edizione, è nata nel 2007 e ha fatto parte sempre di entrambi i circuiti con unica eccezione nel 2018 in cui è subentrato anche l’Asian Tour. E’ stata annullata nel 2019 e nel 2020 per la pandemia. Oltre a Bradbury, Sharma, Fichardt e a Sullivan parteciperanno altri tre past winner: i sudafricani Haydn Porteous (2016), George Coetzee (2014) e Richard Sterne, uno dei due autori di una doppietta (2008, 2013). L’altro è stato Charl Schwartzel (2010, 2011), che l’ha realizzata consecutiva.
La gara su Sky e in streaming su NOW - Il Joburg Open sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 6 marzo e venerdì 7, dalle ore 12 alle ore 17; sabato 8, dalle ore 11,30 alle ore 16; domenica 9, dalle ore 10,30 alle ore 15,30. Commento di Silvio Grappasonni, Marco Cogliati, Massimo Scarpa e di Michele Gallerani.
Karl Vilips, appena alla quarta gara sul PGA Tour, la terza stagionale, ha conquistato il primo titolo sul circuito vincendo con 262 (65 67 66 64, -26) il Puerto Rico Open, superando di tre colpi il danese Rasmus Neergaard-Petersen, secondo con 265 (-23) e Joseph Bramlett, terzo con 267 (-21).
Sul percorso del Grand Reserve Golf Club (par 72) di Rio Grande, a Portorico, si è classificato al 45° posto con 277 (66 70 67 74, -11) Matteo Manassero, unico italiano in gara.
In quarta posizione con 269 (-19) Steven Fisk e il dilettante sudafricano Kieron Van Wyk, in sesta con 270 (-18) Kevin Roy, Davis Riley, William Mouw e il tedesco Matti Schmid e in decima con 271 (-17) Brandt Snedeker e Carson Young. Solo 40° con 276 (-12) Brice Garnett, campione uscente.
Vilips ha reso il comando nel terzo round, poi nel quarto ha ulteriormente alzato il ritmo con un 64 (-8, un eagle, sette birdie, un bogey), secondo punteggio di giornata, con cui ha tenuto a distanza Neergaard-Petersen, autore del miglior parziale con un 63 (-9, nove birdie di cui sei in fila), lo scorso anno primo nell’ordine di merito del Challenge Tour (ora HotelPlanner Tour).
Il vincitore, nativo di Giacarta in Indonesia, laureato alla Stanford University, professionista dal 2024, è salito sul tour maggiore terminando 19° nella Korn Ferry Tour Point List 2024, dopo 10 presenze e un titolo (Utah Championship). Ha siglato il successo all’età di 23 anni, 6 mesi e 21 giorni, stabilendo con 262 (-26) il punteggio record del torneo sulle 72 buche. Inoltre ha ottenuto l’esenzione fino al 2027, potrà giocare questa settimana il The Players Championship e successivamente un Major, il PGA Championship, è salito dal 246° al 106° posto nel World Ranking, dal 161° al 41° nella graduatoria FedEx Cup ed è stato gratificato con un assegno di 720.000 dollari su un montepremi di 4.000.000 di dollari.
Manassero, alla quinta gara stagionale dopo aver preso una delle dieci ‘carte’ riservate ai primi della Race To Dubai 2024 (ordine di merito) del DP World Tour non altrimenti esenti, è stato piuttosto altalenante. Ha iniziato in sesta posizione, poi è sceso in 29ª nel secondo round, è risalito in 13ª nel terzo ed è tornato ancora indietro nel quarto. Si è comunque lasciato alle spalle il taglio subito nel precedente Cognizant Classic dopo i primi tre eventi in cui è sempre andato a premio.
TERZO GIRO - Matteo Manassero con un bel giro in 67 (-5, cinque birdie) colpi e lo score di 203 (66 70 67, -13) si è portato dal 29° al 13° posto a un giro dal termine del Puerto Rico Open, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al Grand Reserve Golf Club (par 72) di Rio Grande, a Portorico.
Ha preso il comando con 196 (65 67 66, -18) il neopro australiano Karl Vilips, 23enne nato a Giacarta in Indonesia, alla terza gara sul circuito, che ha realizzato un 66 (-6, sette birdie, un bogey).
Lo seguono a un colpo Joseph Bramlett e il dilettante sudafricano Kieron Van Wyk, secondi con 199 (-17), e a due Austin Cook, quarto con 200 (-16). In quinta posizione con 201 (-15) Chad Ramey, Steven Fisk, Norman Xiong e William Mouw e in nona, anche loro in corsa per il titolo, Kevin Roy, Davis Riley, il sudafricano Garrick Higgo e il danese Rasmus Neergaard-Petersen, leader dopo due turni. Non ha invece nessuna chance di difenderlo Brice Garnett, campione in carica, 27° con 205 (-11). Il montepremi è di 4.000.000 di dollari di cui 720.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Matteo Manassero è sceso dal sesto al 29° posto con 136 (66 70, -6) colpi nel secondo round del Puerto Rico Open, torneo del PGA Tour che si gioca al Grand Reserve Golf Club (par 72) di Rio Grande, a Portorico.
Si è portato al comando con 129 (64 65, -15) il danese Rasmus Neergaard-Petersen, seguito con 130 (-14) da Davis Riley e con 131 (-13) da Austin Cook. In quarta posizione con 132 (-12) Noah Goodwin, William Mouw e Karl Vilips e in settima con 133 (-11) Harry Higgs, Carson Young, Norman Xiong, Danny Walker, Chris Gotterup e il tedesco Jeremy Paul. In palio 4.000.000 di dollari di cui 720.000 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Buon inizio di Matteo Manassero a Rio Grande. L'azzurro ha chiuso il primo round del Puerto Rico Open al 6/o posto. Al Grand Reserve Golf Club (par 72), con una prova bogey free in 66 (-6, un eagle e quattro birdie), il veneto ha cominciato il torneo del PGA Tour con il piede giusto ed è distante quattro colpi dalla vetta occupata da Kevin Roy. L'americano, con un 62 (-10), ha fatto registrare il suo punteggio più basso in 96 giri disputati in carriera sul circuito. L'evento, caratterizzato da forti raffiche di vento, è stato sospeso prima per la forte pioggia e poi per via dell'oscurità con 18 giocatori chiamati ad ultimare il round d'apertura.
Classifica corta a Rio Grande dove lo statunitense Chris Gotterup è secondo con 63 (-9) davanti al suo connazionale Davis Riley e al danese Rasmus Neergaard-Petersen, entrambi terzi con 64 (-8). Più indietro l'australiano Karl Vilips, 5/o con 65 (-7).
E' bagarre al sesto posto. Al fianco di Manassero ecco infatti altri 13 concorrenti, tra questi i sudafricani Thriston Lawrence e Garrick Higgo. Avvio non esaltante per Brice Garnett, campione uscente, solo 73° con 70 (-2).
Il torneo, la cui prima edizione si giocò nel 1956, entrato a far parte del calendario del massimo circuito americano maschile dal 2008, mette in palio 4.000.000 di dollari di cui 720.000 andranno al vincitore
LA VIGILIA - Matteo Manassero sarà l’unico italiano in gara nel Puerto Rico Open, uno dei due eventi del PGA Tour che si disputano in contemporanea dal 6 al 9 marzo. L’altro è l’Arnold Palmer Invitational, all’Arnold Palmer's Bay Hill Club & Lodge di Orlando, in Florida.
Sul percorso del Grand Reserve Golf Club, a Rio Grande in Portorico, difenderà il titolo Brice Garnett, 41enne di Gallatin (Missouri), con due successi sul circuito (il primo nel Corales Puntacana, 2018) e due sul Web.com Tour (ora Korn Ferry Tour). E’ reduce dall’11° posto nel Cognizant Classic e ha superato sempre il taglio nei cinque eventi a cui ha preso parte in stagione, dopo aver chiuso la precedente con tre eliminazioni.
Nel field vi sono statunitensi di buona qualità come Tyler Duncan, Tommy Gainey, Lanto Griffin, Ryan Palmer, Scott Piercy e Davis Riley e di grande esperienza quali Jason Dufner e Jimmy Walker, entrambi vincitori di Major, Bill Haas, Aaron Baddeley, Brandt Snedeker e Sean O’Hair. Tra gli “stranieri” gli scozzesi Russell Knox e Martin Laird, il tedesco Matti Schmid, il filippino Rico Hoey, il canadese Adam Svensson, il sudafricano Thriston Lawrence, il danese Niklas Norgaard, il francese Antoine Rozner e il promettente spagnolo Angel Ayora.
Manassero dovrà riscattare l’uscita al taglio nel precedente Cognizant Classic, che sembra soprattutto un incidente di percorso alla luce delle prime tre gare in cui è andato sempre a premio. In palio 4.000.000 di dollari con prima moneta di 720.000 dollari.
Storia e tabù - Il Puerto Rico Open, giunto alla 31ª edizione, è nato nel 1956 e fino al 1967 ha fatto parte del Caribbean Tour. Dopo una lunga sospensione è ripreso nel 2005 come evento del Tour de Las Americas, poi altre due stagioni di stop prima di entrare nel 2008 nel calendario del PGA Tour. Per molto tempo è stato considerato un torneo che forse era meglio non aggiudicarsi, perché nessuno dei vincitori riusciva poi a imporsi in altri sul circuito. Unica eccezione Michael Bradley, ma è stata una doppietta (2009-2011) nella stessa gara. A sfatare la tradizione negativa è stato il norvegese Victor Hovland, a segno nel 2020, che poi ha fatto suo il Mayakoba Classic. Successivamente Tony Finau, che aveva conquistato prima il trofeo (2016), ha infranto anche lui il tabù nel 2021 (The Northern Trust). Oltre a Garnett saranno al via altri tre past winner, Ryan Brehm (2022), Chesson Hadley (2014) e George McNeill (2012). Il torneo di solito è abbinato ad altri di maggior caratura e ha un montepremi minore rispetto agli standard, concede meno punti per il World Ranking e per la FedEx Cup (300 contro 500), ma restano inalterati i due anni di esenzione. Inoltre il vincitore riceverà l’invito per il The Players Championship della prossima settimana.
Il torneo su Discovery Plus - Il Puerto Rico Open verrà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 6 marzo e venerdì 7, dalle ore 16 alle ore 19; sabato 8, dalle ore 20,30 alle ore 23; domenica 9, dalle ore 19,30 alle ore 22. Commento di Maurizio Trezzi e di Federico Colombo.
La giapponese Rio Takeda ha dominato nel Blue Bay LPGA che ha vinto con 271 (69 69 69 64, -17) colpi, sei di vantaggio sull’australiana Minjee Lee, seconda con 277 (-11), e sette sulla giapponese Ayaka Furue, terza con 278 (-10).
Sul percorso del Jian Lake Blue Bay Golf Course (par 72) di Hainan, nell’isola omonima in Cina, si è classificata al 33° posto con 290 (71 72 73 74, +2) Benedetta Moresco, alla seconda gara stagionale.
Ha occupato la quarta piazza con 281 (-7) l’australiana Cassie Porter, seguita al quinto con 282 (-6) da Sarah Schmelzel, dalla cinese Shuying Li e dalla nipponica Mao Saigo. In ottava con 283 (-5) la messicana Gaby Lopez, la cinese Miranda Wang e le giapponesi Miyu Yamashita e Nasa Hataoka e in 12ª con 284 (-4) la thailandese Jeeno Thitikul, numero 2 mondiale, che era tra le favorite. Solo 48ª con 294 (+6) Bailey Tardy, che difendeva il titolo.
Rio Takeda, 21enne di Koshi, ha siglato la seconda vittoria sul circuito dopo quello nel Toto Japan Classic (in combinata con il LPGA Tour) a novembre 2024. Nel suo palmares figurano anche sette successi sul Japan Tour al netto di eventi validi per entrambi i tour. Leader dopo tre turni, ha tenuto ritmi alti nel quarto con un 64 (-8, otto birdie senza bogey), miglior parziale di giornata. Per l’exploit ha ricevuto un assegno di 375.000 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.
Benedetta Moresco ha chiuso la gara con un 74 (+2, due birdie, due bogey, un doppio bogey) andando a premio anche in questa occasione come era accaduto nella precedente (23ª nella Founders Cup).
TERZO GIRO - Benedetta Moresco, 26ª con 216 (71 72 73, par) colpi, è rimasta sostanzialmente nella stessa posizione dopo il terzo giro del Blue Bay LPGA, sul tracciato del Jian Lake Blue Bay Golf Course (par 72) di Hainan, nell’isola omonima in Cina.
Nel torneo del LPGA Tour si è portata al vertice la regolarissima giapponese Rio Takeda con 207 (69 69 69, -9) che ha lasciato a due colpi Gigi Stoll, Auston Kim e l’australiana Cassie Porter, seconde con 209 (-7). In quinta posizione con 210 (-6) l’australiana Minjee Lee, la thailandese Jeeno Thitikul, numero 2 mondiale e tra le favorite, e le nipponihce Mao Saigo e Ayaka Furue.
Benedetta Moresco ha girato in 73 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.500.000 dollari
SECONDO GIRO - Classifica variata nel Blue Bay LPGA dove al vertice si è portata con 137 (-7) colpi la coppia formata dalla giapponese Nasa Hataoka (71 66) e dall’australiana Cassie Porter (69 68).
Sul tracciato del Jian Lake Blue Bay Golf Course (par 72) di Hainan, nell’isola omonima in Cina, nel quinto torneo stagionale del LPGA Tour, ha recuperato due posizioni Benedetta Moresco, salita dal 24° al 22° posto con 143 (71 72, -1), la quale ha girato nel 72 del par (quattro birdie e altrettanti bogey).
Le due di testa precedono di misura l’altra nipponica Rio Takeda, terza con 138 (-6). In quarta posizione con 139 (-5) Auston Kim e la messicana Gaby Lopez e in sesta con 140 (-4) altre due giapponesi, Mao Saigo e Ayaka Furue. Ha perso terreno la thailandese Jeeno Thitikul, numero 2 mondiale e tra le favorite, da quarta a 15ª con 142 (-2). Solo 51ª con 147 (+3) Bailey Tardy, ormai impossibilitata a difendere il titolo. Il montepremi è di 2.500.000 dollari
PRIMO GIRO - Terzetto in testa con 68 (-4) colpi dopo il primo giro del Blue Bay LPGA, quinto evento del LPGA Tour 2025 che si sta svolgendo al Jian Lake Blue Bay Golf Course (par 72) di Hainan, nell’isola omonima in Cina.
E’ composto da Auston Kim, dalla coreana A Lim Kim e dalla giapponese Ayaka Furue, proette che hanno un colpo di vantaggio su otto concorrenti terze con 69 (-3): Kristen Gillman, la thailandese Jeeno Thitikul, numero 2 mondiale e tra le favorite, la messicana Gaby Lopez, la nipponica Rio Takeda, le coreane Ina Yoon e Mi Hyang Lee, la cinese Shuying Li e l’australiana Cassie Porter.
Si è ben difesa Benedetta Moresco, unica italiana in campo, 24ª con un 71 (-1) ottenuto con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.500.000 dollari
LA VIGILIA - Secondo impegno stagionale per Benedetta Moresco nel quinto torneo del LPGA Tour 2025. Prenderà parte al Blue Bay LPGA in programma dal 6 al 9 marzo sul percorso del Jian Lake Blue Bay Golf Course, a Hainan, nell’isola omonima in Cina.
Difende il suo unico titolo Bailey Tardy, 28enne di August (California), che ha fatto gavetta nell’Epson Tour imponendosi nel Copper Rock Championship (2021) prima di approdare sul circuito maggiore. Malgrado il successo, lo scorso anno non è stato brillante. Dopo quella vittoria è uscita per dodici volte al taglio nelle successive 13 gare, poi a fine anno ha ottenuto due top ten. Nelle quattro presenze in stagione non è andata oltre il 25° posto, con un taglio.
Nel field tre delle prime dieci nel Rolex Ranking, la thailandese Jeeno Thitikul (n. 2), la cinese Ruoning Yin (n. 4) e la giapponese Ayaka Furue (n. 7), ma non vanno dimenticate la francese Celine Boutier (n. 11) e l’australiana Minjee Lee (n. 18). In ottima forma la Thitikul (conosciuta in precedenza come Atthaya anziché Jeeno), che in tre tornei ha ottenuto un secondo e un terzo posto sul LPGA Tour e che ha vinto il PIF Saudi Ladies International sul Ladies European Tour.
Quanto a Ruoning Yin guida un gruppo di altre 31 connazionali tra le quali sono in grado rendersi protagoniste anche Yu Liu, Ruixin Liu, Miranga Wang e Yahui Zhang.
A dare ulteriore vivacità all’evento e a contribuire allo spettacolo tante altre proette in un bel field tra le quali ricordiamo Lucy Li, Sarah Schmelzel, la messicana Gaby Lopez, la coreana A Lim Kim (suo il Tournament of Champions), la thailandese Wichanee Meechai, le nipponiche Mao Saigo e Nasa Hataoka e la tedesca Esther Henseleit.
Benedetta Moresco, che ha ottenuto la ‘carta’ a dicembre con il 18° posto alla Qualifying School, è attesa a una conferma dopo la 23ª posizione nella Founders Cup. Il montepremi è di 2.500.000 dollari
TORNEO MASCHILE A JULIEN PALTRINIERI - Julien Paltrinieri ha conquistato il titolo nel Campionato Nazionale Maschile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva prevalendo in finale per 4&2 su Eugenio Bernardi.
Sul percorso dell’Argentario Golf Club (par 71), a Monte Argentario (GR), che ospiterà il prossimo Open d’Italia (26-29 giugno), Paltrinieri, 25enne nato a Parigi e portacolori del Bogogno Golf Resort, ha chiuso il match in sedici buche, facendo appello alla sua esperienza e alle sue doti contro un avversario meritevole di elogio, altrettanto valido e che ha fatto vedere sicuramente anche lui buone cose.
Nel cammino verso la finale Paltrinieri ha superato nell’ordine Raffaele Buletti (2&1), Carlo Melgrati (2&1), Andrea Gerritsen (7&6) e in semifinale Sebastiano Moro (2 up). Bernardi, 20enne torinese che difende i colori del Golf Club Margara, ha estromesso Maximilian Saini (1 up), Edoardo Straulino (3&2), Pietro Boeris (5&4), che difendeva il titolo, e in semifinale Giampaolo Gagliardi (6&4).
I due finalisti sono stati gli assoluti protagonisti sin dalla qualificazione che hanno concluso con lo stesso score e parziali (136 - 68 68,- 6) colpi e con Bernardi che ha avuto il posto numero uno sul tabellone. Alle loro spalle con 138 (-4) Luca Bianchi e Riccardo Caputo e con 139 (-3) Alessandro Frappa e Sebastiano Moro.
La gara è iniziata con la qualificazione su 36 buche medal ed è proseguita con i match play, tutti su 18 buche, finale compresa, tra i primi 32 classificati.
TORNEO FEMMINILE A GUIA VITTORIA ACUTIS - Guia Vittoria Acutis ha vinto il Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva superando in finale per 1 up Giulietta Bertero.
Sul percorso Golf Nazionale a Sutri (VT), la casa del golf italiano, la 17enne milanese, tesserata per il Golf Club Castelconturbia, ha avuto ragione dell’avversaria, portacolori del Circolo Golf Torino, dopo un incontro molto equilibrato e in cui sono emerse le qualità di entrambe le contendenti, che sono nel giro della nazionale azzurra.
La Acutis, che nel 2024 si è imposta in campo internazionale nell’English Girls U16 Open Amateur Stroke Play Championship in Inghilterra, per giungere all’atto conclusivo ha sconfitto negli incontri a eliminazione diretta, tutti su 18 buche, Sofia Pieri (1 up), Laura Ruggeri (4&3), Ginevra Coppa (4&3), seconda lo scorso anno, e in semifinale Paris Appendino (5&3). Giulietta Bertero, 16enne torinese, ha messo fuori gioco Emma Mandelli (3&2), Ludovica Mesirca (4&3), Matilde Zocchi (3&2) e in semifinale Maria Vittoria Corbi (1 up).
Nella qualificazione su 36 buche medal Natalia Aparicio ha ottenuto il numero uno sul tabellone con 144 (71 73, par) colpi, stesso score di Paris Appendino a cui è andato il numero 2. Alle loro spalle Ginevra Coppa con 145 (+1) e Ludovica Mesirca con 147 (+3). Al sesto posto con 148 (+4) Acutis e al 20° Bertero con 154 (+10).
Il torneo si è svolto in due fasi con qualificazione su 36 buche medal nelle prime due giornate e poi con i match play fra le migliori 32 classificate.
LA VIGILIA - Sui percorsi dell’Argentario Golf Club, a Monte Argentario (GR), e del Golf Nazionale a Sutri (VT) si disputano dal 4 all’8 marzo i Campionati Nazionali Match Play/Trofeo Giuseppe Silva, maschili e femminili.
Tra i ragazzi (93 partenti), sul campo toscano che ospiterà il prossimo Open d’Italia (26-29 giugno), difenderà il titolo Pietro Boeris, che è stato anche runner up nel 2023, e che avrà tra gli avversari più agguerriti Carlo Melgrati, in cerca di rivincita dopo essere stato superato nella finale (3&2). Numerosi, naturalmente, i concorrenti in grado di movimentare la gara e competere per il successo tra i quali ricordiamo Federico Randazzo, Sebastiano Moro, Giovanni Manassero, Lapo Francesco Bisazza, Giampaolo Gagliardi, Luca Rimauro, Eugenio Bernardi e Alessio Battista, che è stato campione nel 2020, per citarne alcuni.
Nella gara femminile (65 al via) sarà contesa tra parecchie azzurre, fra cui Ginevra Coppa, battuta in finale lo scorso anno da Francesca Fiorellini (3&2), che sarà assente dopo essersi imposta per tre volte nelle ultime quattro edizioni. Nel novero delle favorite anche Matilde Partele, Paris Appenino, Natalia Aparicio, Matilde Zocchi, Giulietta Bertero, Guia Vittoria Acutis, Alice Alexandra Negroni, Anita Marrone, Gemma Simeoni e tante altre in grado di contribuire allo spettacolo.
Entrambi i tornei si disputano con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal nelle prime due giornate, poi i match play fra i 32 migliori di entrambe le classifiche con sedicesimi e ottavi il 6 marzo, quarti e semifinali il 7 e finale sabato 8. Tutti gli incontri si effettueranno su 18 buche.
Primo successo sull’Alps Tour dello spagnolo Javier Barcos, debuttante sul circuito e alla terza gara, che ha terminato il New Giza Open con 199 (66 66 67, -17) colpi insieme al francese Quentin Debove (199 - 66 66 67), che poi ha ceduto nella prima buca spareggio. Al terzo posto con 202 (-14) un altro iberico, Juan Salama Monsalve e l’irlandese Hugh Foley, al quinto con 203 (-13) il transalpino Paul Elissalde e al sesto con 204 (-12) l’iberico Rocco Repetto e l’argentino Gato Bertinotti, in vetta dopo 36 buche insieme a due protagonisti.
Sul percorso del New Giza Golf (par 72), a Il Cairo, nell’evento che ha concluso il trittico egiziano d’apertura del circuito 2025, tra gli italiani si è classificato in top ten Alessandro Nardini, decimo con 206 (69 67 70, -10), seguito da Manfredi Manica, 16° con 208 (-8) e da Filippo Grossi, 19° con 207 (-9). A premio anche Davide Buchi, 23° con 210 (-6), Ludovico Addabbo e Jacopo Albertoni, 30.i con 211 (-5).
Barcos sembrava avviato alla vittoria dopo 15 buche con sette birdie, ma con un doppio bogey alla 16ª (67, -5 finale) ha permesso a Debove (67, cinque birdie, senza bogey) di accedere allo spareggio, poi perso. Ottima partenza sul tour del 23enne iberico che dopo il 20° posto nell’Ein Bay Open ha occupato la quarta piazza nel precedente Red Sea Little Venice Open. Per il titolo ha percepito un assegno di 6.200 euro su un montepremi di 42.500 euro. Quanto a Debove guida l’ordine di merito davanti allo stesso Barcos. Prossimo evento il Tunisian Golf Open (20-22 marzo) al The Residence Golf di Tunisi dove sono iscritti 36 giocatori italiani.
SECONDO GIRO - Italiani in panne in Egitto dove si sta disputando il New Giza Open. Sul percorso del New Giza Golf (par 72), a Il Cairo in Egitto, nel terzo torneo stagionale dell’Alps Tour, infatti, il migliore è Alessandro Nardini, settimo con 136 (69 67, -8), che ha qualche possibilità di agganciare i primi, mentre non ne hanno tutti gli altri compreso Filippo Grossi, 10° con 137 (-7), che comunque è in top ten.
In vetta l’argentino Gato Bertinotti (132 - 65 67, -12) è stato raggiunto dal francese Quentin Debove (132 - 66 66) e dallo spagnolo Javier Barcos (132 - 66 66). Inseguono a un colpo l’irlandese Hugh Foley e l’iberico Juan Salama Monsalve, secondi con 133 (-11). Al 17° posto con 139 (-5) Ludovico Addabbo, secondo dopo un round, e Manfredi Manica e al 26° con 140 (-4) Davide Buchi. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta di 6.200 euro.
PRIMO GIRO - Ludovico Addabbo è al secondo posto con 66 (-6) colpi, insieme ad altri sette concorrenti, nel News Giza Open, torneo che conclude il trittico egiziano che ha inaugurato l’Alps Tour 2025, sul percorso del News Giza Golf Club (par 72) a Il Cairo.
Guida la graduatoria con 65 (-7) l’argentino Gato Bertinotti, mentre l’azzurro è affiancato dagli irlandesi Hugh Foley e John Murphy, dallo svizzero Maximilien Sturdza, dallo spagnolo Javier Barcos e dai francesi Quentin Debove, Thibault Frestel e Robin Roussel. Altri sei italiani al 17° posto con 69 (-3): Elia Dallanegra, Davide Buchi, Diego Manzoni, Filippo Grossi, Federico Livio e Alessandro Nardini. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta di 6.200 euro.
LA VIGILIA - Il News Giza Open, giunto alla quarta edizione, conclude il trittico egiziano che ha aperto ’Alps Tour 2025. Sul percorso del News Giza Golf Club, a Il Cairo, saranno al via 120 concorrenti, compresi 32 italiani, in rappresentanza di venti nazioni tra le quali Argentina, Brasile, Stati Uniti e Venezuela.
In campo i primi dieci dell’ordine di merito, compresi i due vincitori stagionali, lo spagnolo Alvaro Hernandez Cabezuela, numero uno, a segno nel precedente Red Sea Little Venice Open, e lo svizzero Luca Galliano, numero due, che si è imposto nell’evento iniziale (Ein Bay Open). Saranno tra i favoriti insieme agli altri che li seguono nella graduatoria: i francesi Quentin Debove (n. 3) e Maxime Legros (n. 6), gli iberici Mario Galiano Aguilar (n. 4), Javier Barcos e Rocco Repetto (entrambi ottavi), l’irlandese Ronan Mullarney (n. 5) e i due azzurri Jacopo Vecchi Fossa (n. 7), terzo mercoledì scorso, e Giovanni Manzoni (n. 10).
Tra gli italiani da seguire anche Manfredi Manca (n. 11) e gli altri che sono in top 20: Filippo Bergamaschi, Ludovico Abbaddo, Lucas Nicolas Fallotico e Filippo Grossi. Alla prima presenza stagionale Enrico Di Nitto, che gioca sull’HotelPlanner Tour (ex Challenge Tour) per il quale ha conquistato la “carta” grazie alla seconda posizione nell’ordine di merito 2024, “carte” assegnate nuovamente a fine anno ai primi cinque.
Gli azzurri si sono imposti in due delle tre edizioni del torneo con Lorenzo Scalise (2019) e con Edoardo Raffaele Lipparelli (2024), assente nell’occasione. Il montepremi è di 42.500 euro con prima moneta di 6.200 euro.
Dopo questo evento l’Alps Tour riprenderà con il Tunisian Golf Open (20-22 marzo, The Residence Golf, Tunisi), il quarto dei 18 al momento in calendario. Numerosa la presenza italiana.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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