Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Challenge: vince Rutherford, 6° Mazzoli

Buone prove di Stefano Mazzoli, sesto con 279 (71 66 70 72, -9), colpi e di Filippo Celli, 14° con 281 (66 67 72 76, -7) nel Cell C Cape Town Open, torneo organizzato in collaborazione da Challenge Tour (ora ribattezzato Hotelplanner Tour) e Sunshine Tour, sul percorso del Royal Cape Golf Club (par 72) di Città del Capo, in Sudafrica.

Ha siglato il primo successo, che gli vale per entrambi i circuiti, l’inglese Jamie Rutherford con 274 (69 69 67 69, -14) davanti al sudafricano Keenan Davidse, secondo con 276 (-12). In terza posizione lo statunitense Matt Oshrine con 277 (-11), in quarta con 278 (-10) il neozelandese Sam Jones e il sudafricano Jovan Rebula e, alla pari con Mazzoli, lo spagnolo Lucas Vacarisas e altri tre giocatori di casa, Lyle Rowe, Jean Hugo e Daniel Van Tonder, che ha vinto i precedenti primi due tornei della stagione (SDC Open e MyGolfLife Open).

Rutherford, leader insieme ad altri quattro concorrenti compreso Celli dopo tre round, ha avuto partita vinta con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey). Il 32enne di Stevenage, alla 111ª presenza sul Challenge Tour, è stato gratificato per l’exploit con un assegno di 57.282 euro su un montepremi di circa 362.000 euro (375.000 dollari la cifra ufficiale).

Celli, in vetta nei primi tre round ha poi ceduto in quello conclusivo, mentre Mazzoli ha iniziato dalla 24ª piazza per poi rimanere stabilmente in top ten.  Degli altri azzurri Lorenzo Scalise si è classificato 62ª con 291 (76 66 73 76, +3), mentre sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 144 (77 67, par), e Aron Zemmer, 118° con 148 (+4).

 

TERZO GIRO - Filippo Celli, rimasto in vetta con 205 (66 67 72, -11) colpi, e Stefano Mazzoli, sesto con 207 (71 66 70, -9), saranno in corsa per il titolo nel giro finale del Cell C Cape Town Open, torneo organizzato in collaborazione da Challenge Tour (ora ribattezzato Hotelplanner Tour) e Sunshine Tour, sul percorso del Royal Cape Golf Club di Città del Capo, in Sudafrica.

Celli condivide la leadership con lo spagnolo Borja Virto, l’inglese Jamie Rutherford, il sudafricano Bryce Easton e con lo statunitense Matt Oshrine, mentre Mazzoli ha per compagni, con le sue stesse possibilità di aspirare al successo, lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, i sudafricani Justin Walters e Lyle Rove e l’inglese George Bloor.

E’ al 57° posto con 215 (76 66 73, -1) Lorenzo Scalise. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (77 67, par), e Aron Zemmer, 118° con 148 (+4). Il montepremi è di 375.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Filippo Celli ha mantenuto il comando con 133 (66 67, -11) colpi dopo il secondo giro del Cell C Cape Town Open, torneo organizzato in collaborazione da Challenge Tour (ora ribattezzato Hotelplanner Tour) e Sunshine Tour, sul percorso del Royal Cape Golf Club di Città del Capo, in Sudafrica. Ottima prova anche di Stefano Mazzoli risalito dal 24° al quinto posto con 137 (71 66,-7).

Celli precede di un colpo lo spagnolo Borja Virto, secondo con 134 (-10), e di tre i sudafricani Malcolm Mitchell e Daniel Van Tonder, terzi con 136 (-8), quest’ultimo in cerca del tris dopo aver vinto le prime due gare stagionali (SDC Open e MyGolfLife Open). In quinta posizione, insieme a Mazzoli, altri due giocatori di casa, JJ Senekal e Jean Hugo. E’ entrato nel club di coloro che hanno realizzato un 60 il francese Sebastien Gros (-12, dodici birdie), che dopo l’80 (+8) iniziale ha rimontato dalla cosa della classifica fino alla 27ª piazza.

Celli ha girato in 67 (-5) colpi con sette birdie e due bogey e Mazzoli in 66 (-6) con un eagle e quattro birdie, senza bogey. E’ 47° con 142 (76 66, -2) Lorenzo Scalise, mentre sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 144 (77 67, par), e Aron Zemmer, 118° con 148 (+4). Il montepremi è di 375.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Filippo Celli, con un ottimo giro in 66 (-6, un eagle, sei birdie, due bogey) colpi, ha preso il comando nel primo giro del Cell C Cape Town Open, torneo organizzato in collaborazione da Challenge Tour (ora ribattezzato Hotelplanner Tour) e Sunshine Tour,  sul percorso del Royal Cape Golf Club di Città del Capo, in Sudafrica.

L’azzurro ha un colpo di vantaggio sul sudafricano Malcolm Mitchell e sullo spagnolo Borja Virto, secondi con 67 (-5), e due sull’altro giocatore di casa Justin Walters, quarto con 68 (-4). Al quinto posto con 69 (-3) l’austriaco Maximilian Steinlechner, lo scozzese Fife Calum, lo statunitense Matt Oshrine, l’inglese Jamie Rutheford, il gallese Rhys Enoch, suo il torneo nel 2018, e il sudafricano Daniel Van Tonder. Quest’ultimo, vincitore dei primi due tornei stagionali, lo SDC Open e il MyGolfLife Open, punta decisamente al tris, ma dopo un bell’inizio con la leadership in classifica per alcune buche, ha poi inciampato in un paio di bogey.

Degli altri quattro italiani Stefano Mazzoli, che si alterna anche sull’Asian Tour, è 24° con 71 (-1), Lorenzo Scalise 111° con 76 (+4), Renato Paratore e Aron Zemmer, 120.i con 77 (+5). Sono in palio 375.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Terzo evento stagionale del Challenge Tour dei primi quattro programmati in Sudafrica in collaborazione con il Sunshine Tour. Al Royal Cape Golf Club di Città del Capo si svolge dal 6 al 9 febbraio il Cell C Cape Town Open con la partecipazione di cinque azzurri: Renato Paratore, Filippo Celli, Stefano Mazzoli, Aron Zemmer e Lorenzo Scalise.

Favorito d’obbligo Daniel Van Tonder, 33enne di Sasolbarg, che punta decisamente al tris dopo essersi imposto con grande autorità nei due precedenti tornei, lo SDC Open e il MyGolfLife Open. Avrà comunque bisogno di un’altra prestazione sopra le righe, perché saranno numerosi gli avversari in grado di contrastarlo tra i quali, in particolare, due past winner autori di una doppietta: lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith (2019-2023) e il sudafricano J.C. Ritchie (2021, 2022). Nutrono inoltre ambizioni giustificate l’irlandese Liam Nolan (un terzo e un quarto posto di fila), i sudafricani Martin Vorster e Nikhil Rama e il danese Sebastian Friedrichsen, in top 4 domenica scorsa. E vanno seguiti anche lo scozzese Euan Walker, lo spagnolo Adri Arnaus, il portoghese Tomas Gouveia, gli inglesi Chris Paisley e Lee Slattery, lo statunitense Matt Oshrine, lo svedese Christofer Blomstrand e altri atleti di casa come JJ Senekal, Neil Schietekat. Kylie Barker e Lyle Rowe.

Il torneo, nato nel 2012 e giunto alla 13ª edizione, è stato fino al 2018 solo in calendario sul tour sudafricano, poi dal 2020 è nata la collaborazione con il secondo circuito continentale. Oltre i past winner citati, saranno al via anche lo svedese Anton Karlsson (2020), il gallese Rhys Enoch (2018) e il sudafricano Jaco Ahlers (2014).

Tra gli azzurri Stefano Mazzoli, che ha disputato due gare sull’Asian Tour (40° Philippine Open e 16° International Series India), fa il debutto stagionale sul circuito avendo la doppia “carta”. Gli altri hanno necessità di cambiare passo dopo un inizio stagionale difficile. Il montepremi è di 375.000 dollari.

Prima vittoria sul LPGA Tour con record per la statunitense Yealimi Noh, a segno con 263 (68 64 63 68, -21) colpi nella Founders Cup, secondo evento del circuito 2025 disputato sul percorso del Bradenton Country Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Florida.

Ha offerto una buona prestazione Benedetta Moresco, 23ª con 277 (69 71 68 69, -7), alla prima gara dopo aver conquistato la “carta” piena alla Qualifying School, ma con l’esperienza di aver partecipato ad alcuni tornei nella passata stagione con una ‘carta’ part time.

Yealimi Noh, 23enne di San Francisco, dopo aver preso il comando nel terzo giro, ha tenuto alti i ritmi e con un parziale di 68 (-3, tre birdie) ha portato da uno a tre colpi di vantaggio sulla coreana Jin Young Ko, ex leader mondiale, seconda con 267 (-17).

La vincitrice, 207ª statunitense a imporsi sul tour, ha stabilito il nuovo primato del campo sulle 72 buche. Inoltre con il 195 (-18) ha eguagliato quello sulle 54 buche del torneo, realizzato in precedenza dalla svedese Anna Nordqvist (2017). In entrambi i casi ha segnato i suoi migliori score sulle due distanze. Per il titolo è stata gratificata con un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.

Al terzo posto con 268 (-16) Megan Khang, al quarto con 271 (-13) l’australiana Hannah Green, la coreana Jin Hee Im e la giapponese Miyu Yamashita e al settimo con 272 (-12) Nelly Korda, numero 1 mondiale e nativa di Bradenton, la francese Celine Boutier e la nipponica Minami Katsu.

Benedetta Moresco è stata molto regolare variando di poco la posizione nei quattro round. Ha chiuso con un parziale di 69 colpi (-2, cinque birdie, tre bogey) e ha ottenuto il suo miglior risultato sul LPGA Tour dopo il 19° posto nel CPKC Women's Open (2024).

 

TERZO GIRO - La statunitense Yealimi Noh ha preso il comando con 195 (68 64 63, -18) colpi dopo il terzo round della Founders Cup, secondo evento stagionale del LPGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del Bradenton Country Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Florida. Ha guadagnato posizioni Benedetta Moresco, unica italiana in gara, da 33ª a 26ª con 208 (69 71 68, -5), autrice di un 68 (-3, quattro birdie, un bogey).

La Noh ha un colpo di vantaggio sulla coreana Jin Young Kim, ex numero 1 mondiale, leader dopo due giri e ora seconda con 196 (-17). Al terzo posto con 200 (-13) Megan Khang e l’altra coreana Jin Hee Im, al quinto con 201 (-12) Nelly Korda, in vetta al Rolex Ranking, e l’australiana Hannah Green e al settimo con 202 (-11) le giapponesi Minami Katsu e Miyu Yamashita. Il montepremi è di due milioni di dollari con prima moneta di 300.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La coreana Jin Young Ko, ex numero uno mondiale, è la nuova leader con 130 (67 63, -12) della Founders Cup, secondo evento stagionale del LPGA Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Bradenton Country Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Florida. La seguono con 132 (-10) le statunitensi Angel Yin e Yealimi Noh, la giapponese Minami Katsu e la coreana Jin Hee Im. In sesta posizione con 133 (-9) Lauren Coughlin.

E’ scesa dal 22° al 33° posto Benedetta Moresco con 140 (69 71, -2. Il montepremi è di due milioni di dollari con prima moneta di 300.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - La danese Nanna Koerstz Madsen e la statunitense Jennifer Kupcho guidano con 65 (-6) colpi la graduatoria della Founders Cup, gara del LPGA Tour iniziata sul tracciato del Bradenton Country Club (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome in Florida.

Buona partenza di Benedetta Moresco, 22ª con 69 (-2, tre birdie, un bogey). L’azzurra è alla seconda stagione sul circuito, ma questa volta con ‘carta’ piena conquistata alla Qualifying School, dopo la prima annata con una “carta” part time.

Seguono le due leader, Angel Yin, Lauren Coughlin e la coreana Jin Hee Im, terze con 66 (-5), e sono al sesto posto con 67 (-4) Sarah Schmelzel, la giapponese Minami Katsu, la francese Celine Boutier e le coreane Jin Young Kim (tre successi  in questo evento nel 2015, 2021 e 2023), Jeungeon Lee6 e My Hyang Lee. Al 12° con 68 (-3) Nelly Korda, numero 1 mondiale, e partenza falsa della neozelandese Lydia Ko, numero 2, 97ª con 74 (+3). Il montepremi è di due milioni di dollari con prima moneta di 300.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Esordio stagionale di Benedetta Moresco nella seconda gara in calendario sul LPGA Tour, la Founders Cup che si svolge dal 6 all’8 febbraio (54 buche) sul percorso del Bradenton Country Club, nella città da cui il circolo prende il nome in Florida. L’azzurra, che lo scorso anno ha giocato part time sul circuito, ha ora ottenuto la ‘carta’ piena con il 18° posto alla Qualifying School.

Ottimo il field con la presenza di sei tra le prime dieci del Rolex Ranking compresa la numero uno Nelly Korda, seconda la scorsa settimana nel Tournament of Champions, superata dalla coreana A Lim Kim, assente nell’occasione. Desiderosa di rivincita, avrà però la forte concorrenza della altre in top ten: la neozelandese Lydia Ko (n. 2), l’australiana Hannah Green (n. 6), la giapponese Ayaka Furue (n. 8), l’inglese Charley Hull (n. 9) e la francese Celine Boutier (n. 10).

Nell’evento, nato nel 2011 e giunto alla 14ª edizione, attese alla prova anche due past winner, la coreana Jin Young Ko, ex leader mondiale, tre successi (2015, 2021, 2023) e l’australiana Minjee Lee (uno nel 2022), che peraltro sono in buona condizione come testimoniato dal quarto posto di entrambe nel precedente torneo a Orlando. Da seguire anche le statunitensi Lexi Thompson, Jennifer Kupcho e Angel Yin, la canadese Brooke M. Henderson, le nipponiche Yuka Saso e Nasa Hataoka, le thailandesi Chanettee Wannasaen e Ariya Jutanugarn e la svedese Maja Stark. Poche chance per altre due past winner in campo, Stacy Lewis (2013) e la coreana Hyo-joo Kim (2015). Il montepremi è di due milioni di dollari dei quali 300.000 gratificheranno la vincitrice.

Primo successo dell’inglese Cara Gainer che ha concluso con 210 (71 70 69, -9) colpi la Lalla Meriem Cup, evento inaugurale del Ladies European Tour 2025 che si è svolto sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 73), a Rabat in Marocco. La 29enne di Oxford ha concluso la gara alla pari con l’indiana Diksha Dagar (210 - 70 73 67) e poi l’ha superata con un birdie alla prima buca di spareggio.

Ha ottenuto il 30° posto con 218 (72 73 73, -1) Alessia Nobilio, che ha debuttato sul circuito dopo aver ottenuto la “carta” a tempo pieno alla Qualifying School nello scorso dicembre.

E’ terminata al terzo posto la singaporiana Shannon Tan, leader dopo due turni e terza con 211(-8). In quarta posizione con 212 (-7) l’irlandese Lauren Walsh e la spagnola Nuria Iturrioz, che ha fatto suo il torneo per due volte (2016, 2019), e in sesta con 213 (-6) la francese Nastasia Nadaud e l’inglese Annabell Fuller. Tra le otto concorrenti in ottava posizione con 214 (-5) l’altra inglese Bronte Law, che difendeva il titolo.

Cara Gainer ha rimontato dal quinto posto con un parziale di 69 (-4) con sei birdie (contro due bogey), dei quali tre fra la 15ª e la 17ª buca che le hanno permesso di agganciare l’indiana risalita dalla 14ª piazza con un 67 (-6, sette birdie, un bogey). Poi quest’ultima ha segnato un bogey nella buca supplementare. La Gainer è stata gratificata con un assegno di 67.500 euro su un montepremi di 450.000 euro.

Alessia Nobilio ha girato con un 73 (par) colpi, frutto di tre birdie e altrettanti bogey. Sono uscite al taglio le altre due azzurre in campo, Alessandra Fanali, 73ª con 151 (73 77, +5), e Anna Zanusso, 81ª con 153 (81 72, +7).

 

SECONDO GIRO - La singaporiana Shannon Tan è risalita con un parziale di 69 (-4) dal settimo posto ed è passata a condurre con 139 (70 69, -7) nella Lalla Meriem Cup, primo evento stagionale del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 73), a Rabat in Marocco.

Sono al secondo posto con 140 (-6) la tedesca Helen Briem, l’irlandese Sara Byrne e la spagnola Nuria Iturrioz, vincitrice del torneo nel 2016 e nel 2019, e al quinto con 141 (-5) l’austriaca Emma Spitz, le inglesi Annabell Fuller, Cara Gainer e Gabriella Cowley, l’iberica Teresa Toscano e la tedesca Aline Krauter.

E’ rimasta in 24ª posizione Alessia Nobilio con 145 (72 73, -1), stessa posizione dell’inglese Bronte Law, che difende il titolo. Sono uscite al taglio Alessandra Fanali, 73ª con 151 (73 77, +5) e Anna Zanusso, 81ª con 153 (81 72, +7). Il montepremi è di 450.000 euro con prima moneta di 67.500 euro.

 

PRIMO GIRO - Sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 73), a Rabat il Marocco, la statunitense Brianna Navarrosa guida la classifica con 67 (-6, un eagle, sei birdie, due bogey) colpi dopo il round iniziale della Lalla Meriem Cup, primo evento stagionale del Ladies European Tour.

La seguono con 68 (-5) la svedese Kajsa Arwefijall e la spagnola Ana Pelaez Trivino. In quarta posizione con 69 (-4) l’inglese Gabriella Cowley, l’austriaca Sarah Schrober e la danese Cecilie Finne-Ipsen. Attardate le due favorite, la svizzera Chiara Tamburlini, numero uno del circuito 2024, e l’inglese Bronte Law, che difende il titolo, 50.e con 74 (+1).

Delle tre italiane in gara sono dalla parte buona della graduatoria Alessia Nobilio, 24ª con 72 (-1), e Alessandra Fanali, 39ª con 73 (par), mentre è molto indietro Anna Zanusso, 105ª con 81 (+8). Il montepremi è di 450.000 euro con prima moneta di 67.500 euro.

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LA VIGILIA - Inizia dal Marocco la stagione 2025 del Ladies European Tour con la Lalla Meriem Cup (6-8 febbraio) sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam, a Rabat, dove saranno in gara Alessandra Fanali, Alessia Nobilio e Anna Zanusso. E’il primo dei trenta tornei in calendario programmati nei cinque continenti e che avranno un montepremi complessivo di 39 milioni di euro.

In campo 108 concorrenti, in rappresentanza di 34 nazioni, tra le quali difenderà il titolo l’inglese Bronte Law, 29enne di Stockport, con tre successi sul LET e uno sul LPGA Tour (Pure Silk Championship, 2019) e quinta nell’ordine di merito dello scorso anno che ha condotto a lungo prima di accusare un leggero calo nel finale. Lo ha poi vinto la svizzera Chiara Tamburlini, che sarà al via insieme alla thailandese Trichat Cheenglab, regina del tour nel 2023.

Il trio sarà tra le favorite in un contesto in cui possono dire la loro tante altre concorrenti tra le quali la singaporiana Shannon Tan, le inglesi  Annabel Dimmock, Liz Young, Alice Hewson e Amy Taylor (suo l’Open d’Italia), le tedesche Helen Briem e Alexandra Forsterling, la spagnola Marta Martin e la francese Perrine Delacour, tutte vincitrici nel 2024 così come la Law e la Tamburlini. E ancora la neozelandese Momoka Kobori, le iberiche Ana Pelaez Trivino e Maria Hernandez, l’indiana Diksha Dagar e la messicana Maria Fassi, che gioca sul LPGA Tour. Attesa per la marocchina Ines Laklalech, la prima della sua nazione a imporsi sul circuito (Open de France, 2022).

Alessandra Fanali, 39 gare in due anni di circuito con otto top ten, ha le carte in regola per un ulteriore salto di qualità dopo un buon 2024 in cui ha sfiorato il successo nel Kenya Ladies Open (2ª), mentre sono al debutto, dopo aver conquistato a dicembre la ‘carta’ alla Qualifying School, Anna Zanusso (14ª) e Alessia Nobilio (16ª). Il montepremi è di 450.000 euro con prima moneta di 67.500 euro.

La storia dell’evento - Il torneo, nato nel 1993 e giunto alla 28ª edizione, è stato un evento a inviti nelle prime 15, dove si è registrata l’unica vittoria italiana con Sophie Sandolo (2006), poi dal 2010 è divenuto un evento del LET. Due le past winner in campo ed entrambe con la possibilità di ripetersi, la ceca Klara Davidson Spilkova (2017) e la spagnola Nuria Iturrioz, che ha fatto la doppietta (2016, 2019). A segno due volte anche le inglesi Lara Fairclough (1996, 1999) e Johanna Head (2002, 2003) e la francese Gwladys Nocera (2007, 2015), unica a imporsi nelle due versioni, a inviti e sul LET.

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PGA Tour: primo titolo per Thomas Detry

Primo titolo sul PGA Tour per il belga Thomas Detry (260 - 66 64 65 65, -24), che ha dominato nel WM Phoenix Open, disputato al TPC Scottsdale (Stadium Course, par 71) di Scottsdale, in Arizona.

II 32enne di Uccle ha effettuato il giro finale in 65 (-6) colpi con sette birdie e un bogey e ha distaccato di sette lunghezze Daniel Berger e Michael Kim, secondi con 267 (-17). Al quarto posto con 268 (-16) Jordan Spieth e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout e al sesto con 269 (-15) Justin Thomas, Will Chandler e lo scozzese Robert MacIntyre. Al 25° con 275 (-9) i due favoriti della vigilia, Scottie Scheffler, numero uno mondiale, e il giapponese Hideki Matsuyama, numero 5, e il canadese Nick Taylor, che difendeva il titolo.

Thomas Detry, primo belga è vincere sul PGA Tour, è andato a segno alla 68ª presenza e il successo ha dato un senso al suo palmarès piuttosto scarno che fino ad ora comprendeva una vittoria sul Challenge Tour (Bridgestone Challenge, 2016) e una nella World Cup con Thomas Pieters (2018). Per lui un assegno di 1.656.000 dollari su un montepremi di 9.200.000 dollari.

 

LA VIGILIA - E' uno dei tornei più affascinanti e attesi del PGA Tour. Ricorda, per l'atmosfera da stadio che si respira, la Ryder Cup. A Scottsdale, in Arizona, è tutto pronto per il Phoenix Open. Dal 6 al 9 febbraio in gara ci saranno anche 29 tra i migliori 50 giocatori al mondo, a partire dal numero 1, Scottie Scheffler.

L'americano, reduce dal nono posto nell'AT&T Pebble Beach Pro-Am vinto da Rory McIlroy, nel 2022 ha festeggiato il suo primo titolo sul PGA Tour proprio al Phoenix Open, salvo poi bissare l'impresa nel 2023. Settimo nel 2021, terzo nel 2024, è tra i grandi favoriti anche quest'anno. Per quel che riguarda i big, i riflettori saranno puntati, inoltre, sul giapponese Hideki Matsuyama (quinto nel world ranking) e sullo statunitense Wyndham Clark (settimo).

A difendere il titolo sarà il canadese Nick Taylor (runner up nel 2023), abile lo scorso anno a superare al play-off l'americano Charley Hoffman. Tra i past winner, con Taylor e Scheffler, ecco pure Rickie Fowler (2019), Matsuyama (ha firmato una doppietta imponendosi consecutivamente nel 2016 e nel 2017), Simpson (2020) e Gary Woodland (2018).

Il Phoenix Open, che mette in palio 9.200.000 dollari, di cui 1.656.000 andrà al vincitore, nelle ultime nove edizioni si è deciso, per sei volte, al play-off. E quest'anno la sfida sarà anche e soprattutto tra Scheffler e Matsuyama, rispettivamente medaglia d'oro e di bronzo ai Giochi di Parigi.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Phoenix Open andrà in onda su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 6 febbraio e venerdì 7, dalle ore 22 alle ore 2; sabato 8, dalle 19 alle ore 0,30; domenica 9, dalle ore 19 alle ore 24. Commenti di Nicola Pomponi e Alessandro Bellicini

Una prodezza sull’ultima buca e il cinese Haotong Li ha vinto con 272 (69 67 67 69, -16) colpi il Commercial Bank Qatar Masters, superando di misura il danese Rasmus Neergaard-Petersen, secondo con 273 (-15). Sul percorso del Doha Golf Club (par 72), a Doha in Qatar, nel decimo torneo stagionale del DP World Tour 2025, Andrea Pavan si è classificato 19° con 283 (-5) e Francesco Laporta 21° con 284 (-4)

Ha occupato il terzo posto con 275 (-13) l’inglese Brandon Robinson Thompson, al quarto con 278 (-10) il francese Antoine Rozner, a segno in questa gara nel 2021, e al quinto con 279 (-9) il sudafricano Jayden Schaper, il transalpino Martin Couvra e l’inglese Ben Schmidt.

Il vincitore ha preso il comando nel terzo giro e nel quarto ha difeso la posizione con un parziale di 69 (-3, sei birdie, tre bogey), ma è stato decisivo il birdie alla buca 18 per battere Neergaard-Petersen, già in club house con il “meno 15” dopo un 65 (-7, otto birdie, un bogey), miglior score di giornata, e che sperava nello spareggio. Il danese lo scorso anno è stato il numero 1 del Challenge Tour dove ha colto anche tre vittorie.

Haotong Li, 29enne di Miluo City, alla 198ª presenza ha firmato la quarta vittoria sul circuito quasi tre anni dopo la precedente. Nel suo palmarès anche un successo sull’OneAsia Tour e tre sul PGA Tour China. Per l’exploit ha ricevuto un assegno di 425.000 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.

Pavan (67 73 69 74) è andato a premio per la quinta volta su sei partecipazioni, e ha guadagnato sei posizioni (50°) nella Race To Dubai (ordine di merito). Laporta (69 70 73 72), salito dal 33° al 31° posto, ha portato contributo alla money list per la quarta volta (anche per lui sei eventi). Sono usciti al taglio, entrambi 116.i con 149 (+5), Guido Migliozzi, (72 77) e Gregorio De Leo (76 73).

 

TERZO GIRO - Il cinese Haotong Li ha preso il comando con 203 (69 67 67, -13) colpi a un giro dal termine del Commercial Bank Qatar Masters, il torneo del DP World Tour che si sta svolgendo sul percorso del Doha Golf Club (par 72), a Doha in Qatar, dove ha guadagnato dieci posizioni Andrea Pavan, ottavo con 209 (67 73 69, -7) e in cui Francesco Laporta è 25° con 212 (69 70 73, -4).

Il leader ha due colpi di vantaggio sull’inglese Brandon Robinson Thompson, secondo con 205 (-11), e tre sull’altro inglese Matthew Jordan e sul sudafricano Jayden Schaper, terzi con 207 (-9). La matematica concede chance nella corsa al titolo anche al coreano MK Kim, la danese Rasmus Neergaard-Petersen e al francese Martin Couvra, quinti con 208 (-8), e lascia qualche opportunità anche al gruppo di Pavan che comprende lo svedese Niklas Lemke, l’inglese Sam Bairstow e il belga Adrien Dumont de Chassart,

Sono usciti al taglio, entrambi 116.i con 149 (+5), Guido Migliozzi, (72 77), per la terza settimana di fila, e Gregorio De Leo (76 73). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - L’inglese Brandon Robinson Thompson è rimasto da solo al comando con 134 (66 68, -10) colpi dopo il secondo round del Commercial Bank Qatar Masters, il torneo del DP World Tour che si sta svolgendo sul percorso del Doha Golf Club (par 72), a Doha in Qatar, dove sono tra i top 20 Francesco Laporta, 13° con 139 (69 70, -5), e Andrea Pavan, 18° con 140 (67 73, -4).

Robinson Thompson, 32enne dell’Isola di Whigt con due successi sul Challenge Tour e salito sul circuito maggiore con il 18° posto nella Road To Mallorca 2024 (ordine di merito), ha realizzato un eagle e due birdie per il 68 (-4), che gli ha permesso di prendere due colpi di vantaggio sui cinesi Haotong Li e Wenyi Ding e sul coreano MK Kim, secondi con 136 (-8). Al quinto posto con 137 (-7) l’inglese Daniel Brown e il giapponese Tommy Nakajima e tra i giocatori al settimo con 138 (-6) il sudafricano Darren Fichardt, vincitore di questo evento nel 2003, e il danese Rasmus Neergaard-Petersen, numero uno del Challenge Tour 2024, che era in vetta con il leader dopo un turno.

Laporta ha realizzato un 70 (-2) con un eagle, un birdie e un bogey e Pavan un 73 (+1) con cinque birdie, due bogey e due doppi bogey. Sono usciti al taglio, entrambi 116.i con 149 (+5), Guido Migliozzi, (72 77) per la terza settimana di fila, e Gregorio De Leo (76 73). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Andrea Pavan, con una tonica prestazione sottolineata da un parziale di 67 (-5, sette birdie, due bogey) colpi, è al terzo posto, alla pari con l’inglese Sam Bairstow, nel Commercial Bank Qatar Masters (DP World Tour). Sul percorso del Doha Golf Club (par 72), nel circolo che prende il nome dalla capitale dell’Emirato, il gioco è stato sospeso per oscurità e nella classifica provvisoria sono al vertice con 66 (-6) il danese Rasmus Neergaard-Petersen, numero uno del Challenge Tour 2024, e l’inglese Brandon Robinson Thompson.

In quinta posizione con 68 (-4 il finlandese Oliver Lindell, l’inglese Laurie Canter, gran favorito e vincitore del precedente Bahrain Championship, il francese Adrien Saddier, il sudafricano Darren Fichardt e lo spagnolo Alvaro Quiros, gli ultimi due past winner dell’evento rispettivamente nel 2003 e nel 2009. Hanno lo stesso “meno 4” e la possibilità di salire in graduatoria l’armeno Jean Bekirian e il transalpino Pierre Pineau, fermati alla buca 16

E’ un buona posizione anche Francesco Laporta, 12° con 69 (-3, cinque birdie, due bogey), e sono più indietro Guido Migliozzi, 52° con 72 (par), e Gregorio De Leo 115° con “+4” stoppato alla buca 16. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Dal Bahrain al Qatar. Il DP World Tour resta in Medio Oriente per il Commercial Bank Qatar Masters, torneo al quale prenderanno parte quattro giocatori azzurri: Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Andrea Pavan e Gregorio De Leo. L’evento è in programma dal 6 al 9 febbraio sul percorso del Doha Golf Club, a Doha capitale dell’Emirato, dove saranno in palio 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

Nel field di buona qualità vi sono numerosi giocatori in grado di puntare al titolo o, quantomeno, alle prime posizioni. Tra costoro l’inglese Laurie Canter proverà a concedere il bis dopo il successo nel precedente Bahrain Championship, ma hanno giuste ambizioni anche gli altri cinque vincitori stagionali in gara: il connazionale John Parry, gli statunitensi Ryggs Johnston e Johannes Veerman, l’australiano Elvis Smylie e lo spagnolo Alejandro Del Rey. Tra i past winner cercheranno spazio lo scozzese Ewen Ferguson (2022), il francese Antoine Rozner (2021) e l’iberico Jorge Campillo (2020), mentre sono pronti a prendersi una rivincita, dopo aver ceduto al playoff la scorsa settimana contro Canter, l’altro iberico Pablo Larrazabal e l’inglese Daniel Brown.

Non vanno dimenticati il transalpino Julien Guerrier, gli scozzesi Richie Ramsay e Scott Jamieson, il tedesco Marcel Siem, campione in carica dell’Open d’Italia, gli inglesi Daniel Gavins e Callum Tarren e due giovani promesse, gli spagnoli Angel Ayora e Angel Boneta. Tra gli extra europei l’australiano David Micheluzzi, il neozelandese Daniel Hillier, il canadese Aaron Cockerill, il giapponese Keita Nakajima, il cinese Haotong Li e, dal PGA Tour, gli americani Brandon Wu e Troy Merritt, quest’ultimo con due titoli.

Dopo le buone prove in Bahrain Laporta e Pavan (13.i) cercano conferme, mentre Migliozzi, secondo a Doha nel 2021, è in cerca di riscatto dopo le ultime due gare terminate al taglio. Seconda presenza sul tour per Gregorio De Leo da quando ha ottenuto la ‘carta’ alla Qualifying School.

La storia - L’evento, nato nel 1998, è giunto alla 28ª edizione. Oltre ai past winner citati, saranno al via anche i sudafricani Justin Harding (2019) e Darren Fichardt (2003), l’iberico Alvaro Quiros (2009) e gli inglesi Eddie Pepperell (2018) e Chris Wood (2013). Tre i plurivincitori con due titoli: l’australiano Adam Scott (2002, 2008), lo scozzese Paul Lawrie (1999, 2012) e il sudafricano Branden Grace (2015, 2016), ora sulla LIV Golf.

Il torneo è il quinto degli otto della serie “International Swing”, una delle sette sezioni in cui è stato suddiviso il calendario. I vincitori di una speciale classifica a punti delle prime cinque riceveranno un bonus di 200.000 dollari e avranno accesso al sesto denominato “Back 9”, che anticiperà i due ricchi PlayOffs di chiusura. Prossime gare, a chiudere questa serie, il Magical Kenya Open (20-23 febbraio) e due in Sudafrica (South African Open, 27 febbraio-2 marzo, e Joburg Open, 6-9 marzo).

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Commercial Bank Qatar Masters sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf (206), e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 6 febbraio, venerdì 7 e sabato 8, dalle ore 10 alle ore 15; domenica 9, dalle ore 9,30 alle ore 14,30. Commento di Silvio Grappasonni, Michele Gallerani, Roberto Zappa e di Andrea Sillitti.

Cristiano Cerchiai è il nuovo Presidente della Federazione Italiana Golf per il quadriennio 2025-2028. Ha ottenuto il 64,9% dei consensi (1.719 voti) a fronte del 35,10% (929,5 voti) dello sfidante, Giovanni Luca Collini. È questo l’esito dell’Assemblea Nazionale Elettiva della FIG, svoltasi a Roma, nel Salone d’Onore del CONI, dov’è stata importante la partecipazione con il 90,7% del quorum costitutivo. Ad aprire i lavori il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, con commosse parole in memoria del Professor Franco Chimenti - a cui tutti i presenti hanno riservato una standing ovation -, storico Presidente della Federazione Italiana Golf, che ci ha lasciati lo scorso 3 ottobre 2024. Quindi, il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, in questi mesi anche Commissario Straordinario della FIG, ha ringraziato tutto l’ufficio federale per la collaborazione. Presidente dell’Assemblea, l’Avvocato Michele Signorini, a capo dell’ufficio legale del Coni. Vicepresidente, l’Avvocato Chiara Mirabella.

Le dichiarazioni di Cristiano Cerchiai, nuovo Presidente della Federazione Italiana Golf – “Sono felice ed emozionato. Succedere a Franco Chimenti rappresenta un grandissimo onore. Posso garantire che il mio impegno, così come quello di tutto il nuovo Consiglio Federale, sarà massimo. In questi mesi abbiamo lavorato duramente per realizzare un programma valido, ora non resta che attuarlo. Questo è uno sport che ha grandi margini di crescita, sono sicuro che entro la fine del quadriennio raggiungeremo i risultati che ci siamo prefissati”, la soddisfazione di Cerchiai.

Nato a Roma il 16 gennaio del 1965, veneziano d’adozione, laureato in Economia e Commercio all’Università Ca’ Foscari Venezia con tesi sul tema “Strategie aziendali ed analisi del portafoglio prodotti nel mercato assicurativo”, Cerchiai vanta una specifica esperienza nella consulenza ed assistenza alle imprese in materia finanziaria e tributaria con particolare riferimento ad operazioni straordinarie e riorganizzazioni societarie, operazioni di ristrutturazione aziendale, contenzioso tributario e redazione di pareri in materia fiscale in qualità, oggi, di Partner di Grimaldi Alliance. Autore di diversi articoli e pubblicazioni in materia fiscale anche in collaborazione con Edizioni “Il Sole 24 Ore”, Dottore Commercialista, già nel Collegio dei Revisori dei Conti della Federazione Italiana Golf, ha ricoperto varie cariche anche in società quotate.

Di seguito i componenti del nuovo Consiglio Federale: Stella Coppi (987 voti); Maria Amelia Lolli Ghetti (959); Franco Piras (875); Renato Cerioli (826); Stefano Frigeri (812); Alberto Treves de Bonfili (805); Armando Antonio Carole Borghi (770). In rappresentanza degli Atleti Dilettanti, Silvia Valli (63). In rappresentanza degli Atleti Professionisti, Vittorio Andrea Vaccaro (206). In rappresentanza dei Tecnici, Stefano Betti (273).

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PGA Tour: AT&T Pro-Am a McIlroy

Al debutto sul PGA Tour 2025, Rory McIlroy ha vinto in California l'AT&T Pebble Beach Pro-Am. A Pebble Beach, sui due percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), il nordirlandese con un totale di 267 (66 70 65 66, -21), ha superato di due colpi l'irlandese Shane Lowry, secondo con 269 (-19), che come lui nel primo round si era messo in bella evidenza con una "hole in one". McIlroy l’ha realizzata alla buca 15 (par 3, yards 119, wedge) dello Spyglass Hill GC e Lowry alla 7 (par 3, yards 113, wedge) del Pebble Beach GL.

Terzo posto con 270 (-18) per l'americano Lucas Glover e per l'inglese Justin Rose, a segno i questo evento nel 2023. Ha ceduto l’austriaco Sepp Straka, leader dopo tre round e settimo al traguardo con 272 (-16) dopo un 72 (par). Al rientro dopo un incidente domestico durante la cena di Natale, Scottie Scheffler, numero 1 al mondo, ha chiuso il torneo al nono posto con 273 (-15) confermando, per il secondo anno consecutivo (sesto nel 2024), la Top 10 nel torneo elevato del massimo circuito statunitense.
"Qualcuno sostiene che i campi da golf in cui ho vinto non siano all'altezza dell'Augusta National e di Pebble Beach. Pertanto, affermarmi qui, in una delle cattedrali del green, rappresenta per me una grande soddisfazione. E' stato bello ed emozionante", la felicità di McIlroy al termine della gara. L'exploit, il 27° (cifra comprensiva di 4 Major), in 258 gare giocate, sul PGA Tour, è arrivato all'età di 35 anni, 8 mesi e 29 giorni.
All'ottava stagione consecutiva con un successo sul tour, l'impresa ha fruttato al numero 3 al mondo 3.600.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000. Il suo "-21" segna il secondo punteggio più basso per un vincitore, rispetto al par, nella storia della competizione, dopo quello fatto registrare da Brandt Snedeker nel 2015. 

 

TERZO GIRO - L’austriaco Sepp Straka ha mantenuto il comando con 200 (65 65 70, -16) colpi dell'AT&T Pebble Beach Pro-Am, secondo 'signature event' del PGA Tour 2025 con un montepremi di 20.000.000 di dollari (prima moneta di $ 3.600.000) da dividere tra 80 concorrenti in una gara senza taglio, che si volge con formula pro-am sui due percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), a Pebble Beach in California.

Straka, che di recente si è imposto nel The American Express, ha rallentato molto con un 70 (-2) piuttosto complicato con sei birdie e quattro bogey e ha visto ridursi il suo vantaggio a un solo colpo da due avversari di peso quali il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, e l’irlandese Shane Lowry, secondi con 201(-15), ed entrambi autori di una “hole in one” nel round d’apertura. Il primo alla buca 15 (par 3, yards 119, wedge) dello Spyglass Hill GC e Lowry alla 7 (par 3, yards 113, wedge) del Pebble Beach GL.

Al quarto posto con 202 (-14), e anche loro in corsa, per il titolo il coreano Tom Kim, l’inglese Justin Rose, vincitore dell’evento nel 2023, e l’australiano Cam Davis e al settimo con 203 (-13) Lucas Glover. Meno chance per Russell Henley, ottavo con 204 (-12) e praticamente ridotte quasi allo zero per Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking, decimo con 206 (-10) dopo aver recuperato dieci posizioni. E’ rimasto in bassa classifica) Wyndham Clark, 69° con 218 (+2), che difende il titolo.

 

SECONDO GIRO - L’austriaco Sepp Straka e il nuovo leader con 130 (65 65, -14) colpi dell'AT&T Pebble Beach Pro-Am, secondo 'signature event' del PGA Tour 2025 con un montepremi di 20.000.000 di dollari (prima moneta di $ 3.600.000) da dividere tra 80 concorrenti in una gara senza taglio, che si volge con formula pro-am sui due percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), a Pebble Beach in California.

Straka, vincitore del The American Express a metà gennaio, ha realizzato un 65 (-7, otto birdie, un bogey) sul Pebble Beach GL e ha lasciato a tre colpi Russell Henley, in vetta dopo un round, e l’australiano Cam Davis, secondi con 133 (-11). In quarta posizione con 134 (-10) Andrew Novak, Tony Finau, Austin Eckroat, il coreano Tom Kim e l’inglese Justin Rose (a segno nel 2023) e in nona con 135 (-9) Lee Hodges, Lucas Glover, Eric Cole e il norvegese Viktor Hovalnd. Hanno perso entrambi cinque posizioni il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre al mondo, 13° con 136 (-8), e Scottie Scheffler, numero uno, 20° con 137 (-7). Solo 78° con 147 (+3) Wyndham Clark, che difende il titolo.

 

PRIMO GIRO - La leadership a sorpresa di Russell Henley, il buon rientro di Scottie Scheffler, le 'hole in one' di Rory McIlroy e Shane Lowry. E' subito spettacolo, in California, nel primo round dell'AT&T Pebble-Beach, secondo 'signature event' del PGA Tour 2025 che, nelle prime 36 buche, vede celebrità - da Pau Gasol a Tom Brady - giocare al fianco dei campioni del green.

A Pebble Beach, con uno score di 64 (-8), sottolineato da nove birdie, con un bogey, l'americano Henley guida la classifica con un solo colpo di vantaggio su un sestetto d'inseguitori, tutti secondi con 65 (-7), composto: dall'inglese Justin Rose (già vincitore nel 2023), dall'australiano Cameron Davis, dall'austriaco Sepp Straka, dal danese Rasmus Hojgaard, dal norvegese Viktor Hovland e dallo statunitense Jake Knapp. In ottava posizione con 66 (-6), tra gli altri, McIlroy e Lowry.

Il primo, nordirlandese e numero 3 al mondo, ha realizzato una buca in uno alla 15 (par 3) dello Spyglass Hill Golf Course (par 72) utilizzando un wedge da 119 yards (108 metri). Il secondo, irlandese, si è reso protagonista con un ace alla 7 (par 3) del Pebble Beach Golf Links (par 72) con un wedge da 113 yards (103 metri). Era dal 2009 che non si registravano due buche in uno, in un singolo round, nell'AT&T Pebble Beach Pro-Am. Peraltro, nel 2023 Rose firmò prima una 'hole in one' e, poi, conquistò il trofeo. Stesso score di McIlroy e Lowry anche per due big della competizione come Patrick Cantlay e Justin Thomas. Invece, Scheffler, al debutto nel 2025, è 15° con 67 (-5) a tre colpi dalla vetta.

Falsa partenza per Wyndham Clark. Campione uscente, è 77° con 74 (+2), in terzultima posizione. Prova complicata anche per Ludvig Aberg. Lo svedese, talento emergente, numero 6 al mondo, è ultimo (80°) con 77 (+5). L'evento, che vede in gara 45 tra i migliori 50 al mondo, mette in palio 20.000.000 di dollari di cui 3.600.000 andranno al vincitore. Si disputa sulla distanza di 72 buche, senza taglio. E per quel che riguarda la Pro-Am della gara, Sahith Theegala/Shantanu Narayen e Si Woo Kim/Ron Kruszewski, guidano la speciale classifica con 13 punti. 

 

LA VIGILIA - Il ritorno dei campioni più attesi, da Scottie Scheffler a Rory McIlroy, la partecipazione di alcuni grandi dello sport come, tra gli altri, Pau Gasol, Tom Brady, Larry Fitzgerald e Steve Young. E ancora: la presenza sul green di una eccellenza qual è Condoleezza Rice, segretario di Stato degli Stati Uniti dal 2005 al 2009. Il PGA Tour cala i suoi assi con l'AT&T Pebble Beach Pro-Am, in programma in California da domani a domenica 2 febbraio.

A Pebble Beach è tutto pronto per il secondo 'signature event' del massimo circuito statunitense che metterà in palio 20.000.000 di dollari, di cui 3.600.000 andranno al vincitore. Quinto torneo regolare della FedEx Cup, vedrà, nei primi due round (che si disputeranno su due differenti percorsi, il Pebble Beach Golf Links e lo Spyglass Hill), dilettanti-celebrità al fianco di 80 campioni. Non è previsto il taglio e i big della disciplina, nelle ultime 36 buche, si contenderanno il titolo al Pebble Beach Links. Nel field ci sono 45 tra i migliori 50 del world ranking, a partire dal numero 1, Scheffler. Al debutto nel 2025, l'americano torna in campo dopo un infortunio domestico, durante la cena di Natale, che lo ha costretto a un intervento chirurgico.

Vincitore nel 2024 di sette tornei del PGA Tour (The Masters compreso), re della FedEx Cup, medaglia d'oro ai Giochi di Parigi, campione anche d'incassi, sarà l'uomo da battere. Tra i suoi principali avversari in campo ecco McIlroy (terzo), Collin Morikawa (quarto), Hideki Matsuyama (quinto), Ludvig Aberg (sesto), secondo nel 2024, Wyndham Clark (settimo), che difenderà il titolo conquistato lo scorso anno, Viktor Hovland (nono) e Tommy Fleetwood (decimo).

Curiosità: è dal 2008 che il torneo non si decide al play-off. E se i vincitori sul PGA Tour in campo sono 62, i past winner sono invece cinque. Con Clark ecco, inoltre, Justin Rose (2023), Tom Hoge (2022), Nick Taylor (2020) e Jordan Spieth. Tra i big da tenere d'occhio c'è pure Justin Thomas, giocatore ritrovato dopo due anni di deludenti risultati.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - L'AT&T Pebble Beach Pro-Am andrà in onda in diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 da giovedì 30 gennaio a domenica due febbraio dalle ore 21 alle ore 1 su entrambe le piattaforme.

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Challenge: Van Tonder ha concesso il bis

Secondo successo consecutivo del sudafricano Daniel Van Tonder, che si è imposto con 261 (62 66 66 67, -27) colpi nel MyGolfLife Open, torneo organizzato in collaborazione tra Challenge Tour e Sunshine Tour sul percorso del Pecanwood Golf & Country Club (par 72), a Hartbeespoort in Sudafrica.

Van Tonder ha fatto un’autoritaria cosa di testa conclusa con un 67 (-5, sei birdie, un bogey) che gli ha permesso di lasciare a due colpi il connazionale Martin Vorster, secondo con 263 (-25). Al terzo posto con 264 (-24) l’australiano Danny List, al quarto con 267 (-21) il danese Sebastian Friedrichsen, l’irlandese Liam Nolan e il sudafricano Nikhil Rama e ancora un giocatore di casa al settimo con 268 (-20), Kyle Barker, affiancato dal francese Clèment Sordet.

Van Tonder, 33enne di Sasolbarg, ha colto la seconda vittoria consecutiva nel Challenge Tour che gli conta anche sul Sunshine Tour, dove ha svolto la carriera e ha ottenuto dieci titoli, al netto dei due attuali. Nel palmarès anche una vittoria sul DP World Tour nel 2021 (Kenya Savannah Classic). Per la prodezza è stato gratificato un assegno di 57.181 euro su un montepremi di circa 362.000 euro (375.000 dollari la cifra ufficiale).

Sono usciti al taglio i tre italiani in gara: Aron Zemmer 80° con 140 (71 69, -4), Renato Paratore 94° con 141 (70 71, 3) e Filippo Celli 108° con 142 (69 73, -2).

 

TERZO GIRO - E’ continuata la corsa di testa del sudafricano Daniel Van Tonder, rimasto in vetta con 194 (62 66 66, -22) colpi nel MyGolfLife Open, secondo torneo stagionale del Challenge Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, che si conclude sul percorso del Pecanwood Golf & Country Club (par 72), a Hartbeespoort in Sudafrica.

Il leader, vincitore la scorsa settimana dello SDC Open, punta al bis contando su un ritmo molto alto (66, -6 di giornata con sette birdie e un bogey) e sui tre colpi di margine che vanta sull’australiano Danny List, secondo con 197 (-19), che comunque ha siglato il miglior score del turno con un 62 (-10, dieci birdie, senza bogey).

Al terzo posto con 198 (-18) il sudafricano Martin Vorster, al quarto con 199 (-17) il norvegese Andreas Halvorsen, al quinto con 200 (-16) un altro giocatore di casa, Kyle Barker, e tra i nove concorrenti al sesto con 201 (-15), il danese Sebastian Friedrichsen, l’emergente spagnolo Albert Boneta e lo scozzese David Law.

Sono usciti al taglio i tre italiani in gara: Aron Zemmer 80° con 140 (71 69, -4), Renato Paratore 94° con 141 (70 71, 3) e Filippo Celli 108° con 142 (69 73, -2). Il montepremi è di 375.000 dollari con prima moneta di 55.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Il sudafricano Daniel Van Tonder ha mantenuto il comando con 128 (62 66, -16) colpi nel MyGolfLife Open, secondo torneo stagionale del Challenge Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour sul percorso del Pecanwood Golf & Country Club(par 72), a Hartbeespoort in Sudafrica.

La classifica è provvisoria, poiché il round è stato sospeso per oscurità, ma il leader non potrà essere insidiato da nessuno dei concorrenti che debbono finire le seconde 18 buche. Sudafricani, comunque, protagonisti. E’ al secondo posto con 130 (-14) Martin Vorster, al terzo con 132 (-12) Nikhil Rama, insieme al danese Sebastian Friedrichsen, e al quinto con 133 (-11) Werner Deyzel, Lyle Rowe, Jovan Rebula e Michael Hollick, ma il quartetto può essere sorpassato dal belga Matthis Besard che ha lo stesso “meno 11” con tre buche da completare.

Deludenti gli italiani che usciranno tutti al taglio: Aron Zemmer 79° con 140 (71 69, -4), Renato Paratore 95° con 141 (70 71, 3) e Filippo Celli 109° con 142 (69 73, -2). Il montepremi è di 375.000 dollari con prima moneta di 55.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Grande partenza del sudafricano Daniel Van Tonder, leader con 62 (-10) colpi del MyGolfLife Open, secondo torneo stagionale del Challenge Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour sul percorso del Pecanwood Golf & Country Club(par 72), a Hartbeespoort in Sudafrica.

Il 33enne di Sasolbarg, che domenica scorsa si è imposto nello SDC Open, ha realizzato un eagle e otto birdie distaccando di due colpi i connazionali Luke Brown, Nikhil Rama e Jason Roets e il greco Peter Karmis, che gioca anche lui sul circuito sudafricano, secondi con 64 (-8). Al sesto posto con 65 (-7) otto concorrenti tra i quali altri tre giocatori di casa, Jaco Van Zyl, Bryce Easton e Martin Vorster e il norvegese Andreas Halvorsen.

Sono in ritardo i tre azzurri in campo: Filippo Celli è 62° con 69 (-3), Renato Paratore 84° con 70 (-2) e Aron Zemmer 101° con 71 (-1). Il montepremi è di 375.000 dollari con prima moneta di 55.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Renato Paratore, Filippo Celli e Aron Zemmer saranno sul tee di partenza del MyGolfLife Open, secondo torneo stagionale del Challenge Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour sul percorso del Pecanwood Golf & Country Club, a Hartbeespoort. E’ la seconda delle prime quattro gare sudafricane in calendario, che ne precedono due in India e altrettante negli Emirati Arabi Uniti.

Favoriti nuovamente i giocatori di casa che hanno dominato nel precedente SDC Open vinto da Daniel Van Tonder dopo playoff con Altin Van der Merwe. I due saranno ancora in campo per ripetersi, ma avranno la forte concorrenza dei loro connazionali, in numero preponderate nel field, tra i quali citiamo Shaun Norris, vincitore a dicembre dell’Alfred Dunhill Championship sul DP World Tour, Jaco Van Zyl, JJ Senekal, Wilco Nienaber, Keenan Davidse, Neil Schietekat, Justin Walters ed Hennie Otto, quest’ultimo vincitore di due Open d’Italia (2008, 2014).

Naturalmente non tutto è scontato perché vi sono tanti altri partecipanti in grado di cambiare le carte in tavola come l’irlandese Liam Nolan e il francese Sebastien Gros, rispettivamente terzo e quarto a Limpopo, gli scozzesi David Law ed Euan Walker, lo svedese Christofer Blomstrand, il gallese Rhys Enoch, lo spagnolo Adri Arnaus, lo statunitense Matt Oshrine e lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, per citarne alcuni,

Degli azzurri Celli, alla quarta presenza stagionale, è andato sempre a premio, due volte sul DP World Tour (21° e 27°) e la scorsa settimana sul Challenge Tour (50°). Deve cambiare passo Paratore, un solo taglio superato (Mauritius Open, 22°) in quattro eventi, mentre non è stato felice di debutto stagionale di Zemmer a Limpopo, out dopo 36 buche. Il montepremi è di 375.000 dollari con prima moneta di 55.000.

La storia dell’evento - Il torneo, giunto alla seconda edizione, è nato nel 2022 come Pecanwood Classic e inserito nel calendario del DP World Tour. Si è giocato sullo stesso percorso dove ha vinto lo spagnolo Pablo Larrazabal dopo playoff con il menzionato Adri Arnaus e l’inglese Jordan Smith. Dopo due anni di stop la gara è ritornata con il nome attuale abbandonando il circuito maggiore.

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DP Tour: Canter ok, Laporta e Pavan 13.i

L’inglese Laurie Canter ha vinto con 274 (68 69 68 69, -14) colpi il Bapco Energies Bahrain Championship, torneo del DP World Tour che è svolto sul percorso del Royal Golf Club (par 72), a Riffa nel Regno del Barhain. Il 35enne di Bath ha superato con un birdie alla prima buca di playoff il connazionale Daniel Brown (274 - 68 65 71 70) e lo spagnolo Pablo Larrazabal (274 - 66 68 70 70) entrambi autori di un bogey. In alta classifica, dopo una buona prova, Francesco Laporta e Andrea Pavan, 13.i con 277 (-11), penalizzati più del dovuto da qualche sbavatura nel finale.

Nella gara molto combattuta e con numerosi colpi di scena hanno mancato lo spareggio per un colpo il francese Martin Couvra, lo scozzese Richie Ramsay e gli iberici Ivan Cantero e David Puig, membro della LIV Golf, quarti con 275 (-13), e tra i cinque concorrenti in ottava posizione con 284 (-12) gli inglesi Callum Tarren, leader nei due turni centrali, e Brandon Robinson Thompson, in testa dopo il primo.

Ha avuto la grande occasione di cogliere il decimo successo sul circuito Larrazabal, che conduceva con un colpo di vantaggio dopo 17 buche, ma sull’ultima con un bogey ha concesso il playoff ai due avversari. Poi l’iberico ha sbagliato il drive con palla in acqua, Brown non è stato preciso neanche lui, mentre Canter ha avuto la meglio con un secondo colpo quasi in bandiera, trasformato in birdie. L’inglese, che ha giocato eventi nella Superlega araba, ha firmato il secondo titolo sul circuito dopo quello nell’European Open (2024), ma nel palmarès ha anche una vittoria sul Jamega Pro Golf Tour. Per la prodezza ha ricevuto un assegno di 425.000 dollari su un montepremi di 2.500.00 dollari e inoltre si è portato dal nono al secondo posto nella Race To Dubai (ordine di merito).

Laporta (70 66 68 73), secondo dopo tre round, è stato a un colpo dalla vetta fino alla buca 14 (tre birdie e un bogey), ma una palla in acqua alla 15ª e il doppio bogey hanno frenato la sua corsa e con un altro bogey alla 17ª è uscito dalla top ten che avrebbe meritato (73, +1). Così come avrebbe premiato anche Pavan (68 65 72 72)che, sesto dopo 54 buche, ha ceduto con due bogey nelle ultime cinque (72, par, tre birdie e tre bogey). I due azzurri ha guadagnato posizioni nella Race To Dubai: il pugliese è salito dalla 40ª alla 33ª e Pavan dalla 78ª alla 56ª. E’ uscito al taglio per la seconda settimana di fila Guido Migliozzi, con 143 (71 72, -1), e stessa sorte per il sudafricano Dylan Frittelli, 74° con 144 (par), che difendeva il titolo.

 

TERZO GIRO - Con una nuova ottima prestazione sono rimasti in alta classifica Francesco Laporta, secondo con 204 (70 66 68, -12), e Andrea Pavan, sesto con 205 (68 65 72, -11), e competeranno per il titolo nel giro finale del Bapco Energies Bahrain Championship, torneo del Dp World Tour che si sta svolgendo sul percorso del Royal Golf Club (par 72), a Riffa nel Regno del Barhain.

Ha mantenuto il comando l’inglese Callum Tarren con 203 (64 67 72, -13), che dovrà difendere il colpo di vantaggio che ha, oltre che su Laporta, anche sui connazionali Daniel Brown e Brandon Robinson Thompson e sullo spagnolo Pablo Larrazabal, che affiancano l’azzurro.

Ne ha due di ritardo Pavan, che condivide la sesta piazza con il tedesco Marcel Schneider, il francese Martin Couvra e con l’inglese Laurie Canter, membro della LIV Golf. Parteciperanno alla corsa per la vittoria anche l’iberico Ivan Cantero, il finlandese Tapio Pulkkanen e lo svedese Joakim Lagergren, decimi con 206 (-10). E’ uscito al taglio per la seconda settimana di fila Guido Migliozzi, con 143 (71 72, -1), e stessa sorte per il sudafricano Dylan Frittelli, 74° con 144 (par), che difendeva il titolo. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Azzurri protagonisti sul DP World Tour di golf. In Bahrain, dopo il secondo round del Bahrain Championship, Andrea Pavan è risalito dalla decima alla seconda posizione. Con uno score di 133 (68 65, -11), il romano è a due colpi di distanza dall'inglese Callum Tarren, nuovo leader con 131 (64 67, -13). Buona prova anche per Francesco Laporta. Il pugliese, in rimonta, grazie a un giro 66 (-6) su un totale di 136 (70 66, -8), è passato dalla 35ª alla sesta piazza.

A Riffa, sul percorso del Royal GC (par 72), Pavan, affiancato dal britannico Daniel Brown, ha firmato il miglior score della giornata (65, -7), realizzando otto birdie (di cui quattro consecutivi), con un bogey a chiudere che ha macchiato una prova fino a quel momento super. Ancora un round bogey free per Laporta, che di birdie ne ha siglati sei, di cui cinque (è partito dalla buca 10) nelle prime nove giocate. E' invece uscito al taglio, per la seconda settimana consecutiva, Guido Migliozzi. Il vicentino, con 143 (71 72, -1), non è andato oltre la 69ª posizione ed è stato quindi eliminato.

Per quel che riguarda i piani alti della classifica, lo spagnolo Pablo Larrazabal è quarto con 134 (-10) davanti al finlandese Tapio Pulkkanen, quinto con 135 (-9). Con Laporta, al sesto posto, anche lo svedese Joakim Lagergren, l'iberico Jorge Campillo, il francese Jeong Weon Ko e l'inglese Brandon Robinson Thompson, da solo in testa dopo le prime 18 buche. Gara deludente per il sudafricano Dylan Frittelli. Vincitore nel 2024, è uscito al taglio con un totale di 144 (par) colpi (74°). Il Bahrain Championship, che si disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), ha un montepremi di 2.500.000 dollari di cui 425.000 andranno al vincitore. 

 

PRIMO GIRO - Parla inglese il primo round del Bahrain Championship. Nel torneo del DP World Tour, dopo il primo round, con uno score di 61 (-11), Brandon Robinson Thompson – protagonista con due eagle e otto birdie, con un bogey - guida la classifica con tre colpi di vantaggio sul suo connazionale Callum Tarren, secondo con 64 (-8).

A Riffa, sul percorso del Royal Golf Club (par 72), bagarre al terzo posto condiviso, con 66 (-6), dallo scozzese Richie Ramsay, dal francese Martin Couvra, dallo spagnolo Pablo Larrazabal e dal finlandese Tapio Pulkkanen.

Tra gli azzurri, buon inizio per Andrea Pavan. Il romano, l’unico ad aver superato il taglio la scorsa settimana nel Ras Al Khaimah Championship, ha siglato sei birdie, con due bogey, ed è decimo con 68 (-4). Dietro di lui Francesco Laporta, 35° con 70 (-2) - insieme, tra gli altri, al sudafricano Dylan Frittelli che difende il titolo conquistato nel 2024 -, e Guido Migliozzi, 52° con 71 (-1).

Il Bahrain Championship, che si disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con taglio dopo 36, ha un montepremi 2.500.000 dollari di cui 425.000 andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Terza gara consecutiva nel DP World Tour per Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Andrea Pavan che saranno di scena in Bahrain dove è in programma, dal 30 gennaio al 2 febbraio, il Bapco Energies Bahrain Championship sul percorso del Royal Golf Club, a Riffa.

Difende l’ultimo dei suoi tre titoli sul circuito il sudafricano Dylan Frittelli, 34enne di Johannesburg, nel cui palmarès figurano anche un successo sul PGA Tour (John Deere Classic, 2019), due sul Challenge Tour e uno sul Big Easy Tour. Viene da un periodo difficile perché dopo quell’exploit a febbraio 2024 ha proseguito per il resto dell’anno tra tagli e piazzamenti mai sopra la 20ª posizione. Ora appare in ripresa con quattro partecipazioni nella nuova stagione finite tutte a premio e con un decimo posto nel Dubai Desert Classic.

Nel field spiccano i nomi di tre giocatori della LIV Golf, già in evidenza nelle precedenti gare: lo spagnolo David Puig, terzo nel Ras Al Khaimah Championship, lo statunitense Patrick Reed, che viene da due top ten, e l’inglese Laurie Canter, terzo a Dubai. A Riffa ci saranno però tanti altri possibili protagonisti quali cinque dei sette vincitori stagionali: gli americani Johannes Veerman e Ryggs Johnston, l’australiano Elvis Smylie, l’inglese John Parry e l’iberico Alejandro Del Rey, che domenica scorsa ha dominato a Ras Al Khaimah. E ancora atleti in evidenza nell’Emirato, come l’inglese Marcus Armitage (2°) e l’australiano Jason Scrivener (4°), mentre potranno contribuire allo spettacolo pure lo scozzese Ewen Ferguson, il tedesco Marcel Siem, gli spagnoli Nacho Elvira e Adrian Otaegui, l’inglese Matthew Jordan, il francese Romain Langasque, i giapponesi Yuto Katsuragawa e Keita Nakajima, il cinese Haotong Li e il neozelandese Daniel Hillier. E dal PGA Tour gli statunitensi Brandon Wu e Troy Merritt.

Il torneo è il quarto degli otto della serie “International Swing”, una delle sette sezioni in cui è stato suddiviso il calendario. I vincitori di una speciale classifica a punti delle prime cinque riceveranno un bonus di 200.000 dollari e avranno accesso ai dieci eventi “Back 9” che precederanno i due ricchi PlayOffs, ossia le due gare conclusive della stagione (Abu Dhabi Championship e DP World Tour Championship).

Gli azzurri, come buona parte dei concorrenti in questa fase dell’anno, sono alla ricerca del ritmo giusto, però hanno già fatto vedere cose buone. Migliozzi, alla quarta presenza, si è classificato ottavo a Dubai, Laporta, alla quinta, è giunto sesto nell’Alfred Dunhill Championship, mentre Pavan, anche lui alla quinta, non ha top ten, ma ha raccolto in tre occasioni punti preziosi per la Race To Dubai (ordine di merito). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Bapco Energies Bahrain Championship andrà in onda in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 30 gennaio e venerdì 31, dalle ore 9,30 alle ore 14,30; sabato 1 febbraio, dalle ore 10 alle ore 14,30; domenica 2, dalle ore 9,30 alle ore 14,30. Commento di Andrea Sillitti, Silvio Grappasonni e di Giovanni Dassù.

Il terzo posto di Matilde Partele, l’ottavo di Natalia Aparicio e il successo di Italia 1 nella Nations Cup nella bella prova delle azzurre, all’esordio stagionale in campo internazionale, nella 95ª edizione del Portuguese International Ladies Amateur Championship, che si è svolta sul percorso del Penina Hotel & Golf Resort (par 73), a Faro in Portogallo.

Francesi in primo piano con il successo di Louise Uma Landgraf (287 - 75 72 73 67, -5) e il secondo posto di Sara Brentcheneff (289, -3). Matilde Partele ha chiuso con 291 (75 76 65 75, -1) colpi e stesso score per la ceca Tiphani Knight. In quinta posizione con 293 (+1) l’olandese Rosanne Boere e le svedesi Matilda Bjorkman ed Elice Fredriksson e in ottava, insieme a Natalia Aparicio (294 - 72 72 77 73, +2) la transalpina Alice Kong e l’inglese Sadie Adams. E’ terminata 37ª con 303 (77 75 75 76, +11) Guia Vittoria Acutis. Sono uscite al taglio dopo 54 buche Ginevra Coppa, 46ª con 230 (+11), Paris Appendino, 53ª con 231 (+12), e Noa Zocco, 71ª con 235 (+16).

Nella Nations Cup Italia 1 (Partele, Aparicio, Acutis) si è imposta con 434 (147 147 140, -4) colpi precedendo la Francia, seconda con 435 (-3). In terza posizione la Spagna (443, +5), in quarta la Svezia (445, +7), in quinta il Portogallo (446, +8) e in 14ª Italia 2 (Coppa, Appendino, Zocco) con 456 (151 154 151, +18). Con le azzurre Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Femminile, e l’allenatore Stefano Soffietti.

Il torneo è stato il primo dei dieci validi per la qualificazione delle ragazze nel Team Europe alla prossima Junior Ryder Cup (23-25 settembre in USA). Con il Portuguese International Amateur Championship (12-15 febbraio) inizierà la qualifica maschile.

Negli ultimi anni le italiane hanno prevalso per tre volte: con Letizia Bagnoli nel 2017, Alessia Nobilio nel 2020 e con Francesca Fiorellini nel 2022. Tra le plurivincitrici da ricordare l’azzurra Rosa Vanda Bohus che ottenne cinque titoli tra il 1955 e il 1966 e fu seconda nel 1961.

 

 

LA VIGILIA - Inizia la stagione internazionale delle azzurre che partecipano alla 95ª edizione del Portuguese International Ladies Amateur Championship, gara che si svolge dal 29 gennaio al 1° febbraio sul percorso del Penina Hotel & Golf Resort, a Faro in Portogallo. Compongono la squadra italiana Guia Vittoria Acutis, Natalia Aparicio, Paris Appendino, Ginevra Coppa, Matilde Partele e Noa Zocco, che saranno assistite da Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Femminile, e dall’allenatore Stefano Soffietti.

Il torneo, con al via 90 concorrenti, si svolge sulla distanza di 72 buche. Dopo 54 il taglio lascerà in gara le prime 40 classificate e le pari merito al 40° posto. Al termine del terzo round si assegnerà anche la Nations Cup dove competeranno rappresentative nazionali di due o tre elementi. Per la graduatoria saranno presi in considerazione i due migliori score giornalieri su tre.

Nel field, tra le altre, figurano le inglesi Emily Peaford e Matilde Santilli, le spagnole Armanda Revuelta e Martina Navarro Navarro, le francesi Sara Brentcheneff, Alice Kong e Louise Uma Landgraf, la danese Johanna Axelsen e le svedesi Havanna Torstensson e Moa Stridh. Il torneo è il primo dei dieci validi per la qualificazione della ragazze nel Team Europe alla prossima Junior Ryder Cup (23-25 settembre in USA). Con il Portuguese International Amateur Championship (12-15 febbraio) inizierà quella maschile.

Negli ultimi anni le italiane si sono imposte per tre volte: con Letizia Bagnoli nel 2017, Alessia Nobilio nel 2020 e con Francesca Fiorellini nel 2022. Tra le plurivincitrici da ricordare l’azzurra Rosa Vanda Bohus che ottenne cinque titoli tra il 1955 e il 1966 e fu seconda nel 1961.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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