Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

%PM, %15 %665 %2024 %14:%Dic

DP Tour: vince Shaun Norris, 24° Pavan

Il sudafricano Shaun Norris ha rimontato tredici posizioni nel giro finale e ha vinto con 275 (67 70 71 67, -13) colpi l’Alfred Dunhill Championship, torneo organizzato dal DP World Tour, in collaborazione con il Sunshine Tour, sul percorso del Leopard Creek CC (par 72) a Malelane in Sudafrica, dove Andrea Pavan, al debutto nella nuova stagione, si è classificato 24° con 283 (67 69 76 71, -5).

Norris ha superato di un colpo, secondi con 276 (-12), il connazionale Ryan Van Velzen, l’inglese John Parry e lo svedese Marcus Kinhult, leader nei due turni centrali e che ha ceduto con un 74 (+2). In quinta posizione con 277 (-11) l’olandese Darius Van Driel e il giovane spagnolo Angel Ayora, alla seconda top ten nelle ultime tre partecipazioni, e in settima con 278 (-10) il francese Martin Couvra, il sudafricano Keenan Davidse e gli inglesi Dale Whitnell e Andy Sullivan. Al 15° posto con 280 (-8) l’altro sudafricano Charl Schwartzel, membro della LIV Golf, recordman di successi nell’evento con quattro e tra i favoriti della vigilia.

Norris, 42enne di Johannesburg che rendeva sei colpi a Kinhult dopo 54 buche, ha realizzato un 67 (-5) con un eagle, cinque birdie e un doppio bogey ed è giunto in club house con anticipo rispetto a Van Velzen con il quale condivideva la leadership. Era pronto a un playoff, che stava preparando in campo pratica, quando il suo avversario gli ha lasciato il titolo con un bogey sull’ultimo green dove ha spedito la palla in acqua con il secondo colpo. Norris ha siglato la seconda vittoria sul DP World Tour, dopo l’altra nello Steyn City Championship (2022), anche questa in Sudafrica in un evento organizzato con il Sunshine Tour. Nel suo palmarès pure sette successi sul Japan Tour, due sull’Asian Tour e due sul circuito di casa, esclusi quelli in combinata. E’ stato gratificato con un assegno di 255.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

Andrea Pavan ha effettuato una bella partenza con secondo posto dopo due round, ma nel terzo ha perso terreno per un inatteso 76 (+4) e poi ha recuperato quattro posizioni con un 71 (-1, quattro birdie, tre bogey) in chiusura. E’ uscito al taglio Francesco Laporta, 67° con 144 (73 71, par), e stessa sorte e punteggio per il sudafricano Louis Oosthuizen, anche lui nella Superlega araba, campione uscente.

 

TERZO GIRO - Lo svedese Marcus Kinhult ha mantenuto la leadership con 202 (65 68 69, -14) colpi nel “moving day” dell’Alfred Dunhill Championship torneo organizzato dal DP World Tour, in collaborazione con il Sunshine Tour, sul percorso del Leopard Creek CC (par 72) a Malelane in Sudafrica, dove Andrea Pavan è sceso dal secondo al 28° posto con 212 (67 69 76, -4) dopo un pesante 76 (+4).

Kinhult, 28enne di Fiskebackskil, un titolo sul circuito continentale (British Masters, 2019) e due persi al playoff, è stato medaglia d’argento alle Olimpiadi Giovanili di Nanchino vinte nel 2014 da Renato Paratore. Con il punteggio di 69 (-3, sei birdie, tre bogey) ha tenuto a due colpi di distanza il sudafricano Ryan Van Velzen, secondo con 204 (-12) dopo aver recuperato 20 posizioni con un 65 (-7, un eagle, cinque birdie), miglior parziale del turno. Lo ha imitato il sempre più convincente spagnolo Angel Ayora (un eagle, sette birdie, un doppio bogey) salito dal 35° al quarto posto con 206 (-7), dove lo affiancano l’inglese Matthew Southgate, l’olandese Joost Luiten, il francese Romain Langasque e il sudafricano Dean Burmester, membro della LIV Golf, Sono tutti preceduti all’altro olandese Darius Van Driel, terzo con 205 (-11).

Ha nettamente ceduto, da 5° a 23°con 211 (-5), il sudafricano Charl Schwartzel, anche lui nella Superlega araba, recordman di vittorie nell’evento con quattro. E’ uscito al taglio Francesco Laporta, 67° con 144 (73 71, par), e stessa sorte e punteggio per il sudafricano Louis Oosthuizen, altra stella della LIV Golf, che difendeva il titolo. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Andrea Pavan si è reso autore di un’altra tonica prestazione ed è salito dal quinto al secondo posto con 136 (67 69, -8) colpi nel secondo giro dell’Alfred Dunhill Championship organizzato dal DP World Tour, in collaborazione con il Sunshine Tour, sul percorso del Leopard Creek CC (par 72) a Malelane in Sudafrica.

L’azzurro ha tre colpi di ritardo dal nuovo leader, lo svedese Marcus Kinhult risalito dalla seconda posizione con un parziale di 68 (-4, sette birdie, tre bogey) per un totale di 133 (65 68, -11).

Pavan ha la compagnia del sudafricano Dean Burmester, membro della LIV Golf, e dell’inglese Dale Whitnell. In quinta posizione con 137 (-7) dieci concorrenti tra i quali l’inglese Andy Sullivan, in vetta dopo un round, il giovane cinese Wenyl Ding e uno dei due più attesi protagonisti, il sudafricano Charl Schwartzel, anche lui nella Superlega araba, vincitore del torneo per quattro volte e che ha recuperato 31 posizioni con un 66 (-6, due eagle, cinque birdie, un bogey, un doppio bogey). Ha deluso, invece, il connazionale Louis Oosthuizen, altro membro della LIV Golf, che difendeva il titolo e che, 67° con 144 (par), è uscito al taglio. Stessa sorte e score per Francesco Laporta (73 71). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - In Sudafrica buon inizio di Andrea Pavan. A Malelane l'azzurro ha chiuso il primo round dell'Alfred Dunhill Championship al quinto posto. Con uno score di 67 (-5), sottolineato da sei birdie, con un bogey, il romano è distante tre colpi dalla vetta occupata da Andy Sullivan. Sul percorso del Leopard Creek Country Club (par 72), l'inglese con 64 (-8) guida la classifica. A tallonarlo, nel quarto torneo del DP World Tour 2025, il sudafricano Casey Jarvis, l'inglese Alex Fitzpatrick e lo svedese Marcus Kinhult, tutti secondi con 65 (-7).

Al fianco di Pavan altri cinque concorrenti, tra questi Brandon Stone, tra i beniamini del pubblico di casa e vincitore della competizione nel 2016. Avvio complicato, invece, per Francesco Laporta. Il pugliese, reduce dal sesto posto nel Nedbank Golf Challenge, è ora 81° con 73 (+1), mentre Louis Oosthuizen, campione in carica, è 36° con 71 (-1). L'evento, arrivato alla 24ª edizione, si gioca sulla distanza di 72 buche (18 al giorno) e mette in palio 1.500.000 euro. 

  

LA VIGILIA - Il DP World Tour resta in Sudafrica per il secondo torneo consecutivo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour. E’ in programma dal 12 al 15 dicembre, sul percorso del Leopard Creek CC a Malelane, l’Alfred Dunhill Championship al quale partecipano Francesco Laporta, reduce dalla tonica prestazione nel precedente Nedbank Golf Challenge (sesto), e Andrea Pavan, che debutta nella stagione 2025, iniziata con buon anticipo sull’anno solare, nel quarto evento in calendario.

Nella parata di giocatori sudafricani, in numero preponderante, spiccano i nomi di due membri della LIV Golf: Louis Oosthuizen, campione in carica, e Charl Schwartzel, recordman di vittorie con quattro nella gara giunta alla 24ª edizione. Entrambi, però, non sembrano al meglio. Il primo, 42enne di Mossel Bay, undici titoli sul circuito europeo con un Major e cinque sul sudafricano, al netto di quelli in combinata, è senza successi da un anno e ha fatto ben poco anche nella Superlega araba. Schwartzel, 40enne di Johannesburg, ha undici vittorie anche lui nel DP World Tour, con un Major, e una sul PGA Tour, ma le ultime le ha siglate nel 2016, mentre sulla LIV Golf l’unico exploit è datato 2022.

Dunque tra i favoriti, ma con riserva, in un contesto nel quale ogni previsione è difficile perché vi sono tanti contendenti con le qualità per offrire spettacolo. Ricordiamo altri due atleti della Superlega, il sudafricano Dean Burmester e l’inglese Laurie Canter, e ancora elementi di casa come Ockie Strydom, e Christiaan Bezuidenhout, part winner nel 2022 e nel 2020 ed entrambi alla pari con Laporta a Sun City, così come il francese Julien Guerrier. E nella lista dei possibili protagonisti vanno inseriti l’altro transalpino Romain Langasque, secondo domenica scorsa, lo statunitense Ryggs Johnston, che ha fatto suo l’Australian Open e numero tre della Race To Dubai (ordine di merito), il sudafricano Thriston Lawrence e due giovanissimi, il 20enne suo connazionale Aldrich Potgieter, in corsa per il titolo fino all’ultima buca nel Nedbank Golf Challenge (secondo), e il 19enne cinese Wenyi Ding, una quinta e un’undicesima posizione nelle prime quattro gare disputate da pro. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

A Sun City Laporta ha dato ancora dimostrazione del suo gran momento (tre sesti posti nelle ultime sei partecipazioni) e sarà nuovamente tra i concorrenti in grado di proporsi ai vertici. Pavan, invece, inizia la nuova stagione dopo aver chiuso la precedente - sicuramente all’attivo con due top 5 e la ‘carta’ conservata - un po’ affaticato dopo aver preso parte a 32 eventi.

Il torneo, nato nel 2000, si gioca ininterrottamente dal 2005 al Leopard Creek CC, con le prime sei edizioni ospitate dall’Houghton Golf Club di Johannesburg. Oltre a Oosthuizen, Schwartzel (secondo in cinque occasioni, l’ultima nel 2023), Strydom e Bezuidenhout, saranno al via altri quattro past winner: i sudafricani Brandon Stone (2016) e Richard Sterne (2008) e gli spagnoli Pablo Larrazabal (2019) e Alvaro Quiros (2006). Insieme a Schwartzel (2004, 2012, 2013, 2015), che ha siglato anche la doppietta consecutiva, vi è solo un altro plurivincitore, l’iberico Pablo Martin (2009, 2010), pure lui a segno in sequenza.

Diretta TV su Sky e in streaming su NOW - L’Alfred Dunhill Championship sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 12 e venerdì 13 dicembre, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 14 e domenica 15, dalle ore 10 alle ore 15,30. Commento di Alessandro Lupi, Marco Cogliati e di Massimo Scarpa.

%PM, %12 %650 %2024 %14:%Dic

QS LET: tre azzurre in finale

Tre giocatrici italiane hanno superato la Prequalifica della Lalla Aicha Qualifying School del Ladies European Tour, disputata su quattro percorsi a Marrakech in Marocco, e hanno avuto accesso alla finale. Sono Anna Zanusso, quarta con 213 (70 70 73, -3) e Carolina Caminoli (am), 13ª con 220 (76 72 72, +4), entrambe al Palm Golf Ourika (par 72), e l’altra amateur Maria Vittoria Corbi, 10ª con 222 (74 78 70, +3) al Noria Golf Club (par 73).

Al Palm Golf Ourika (25 promosse) successo ex aequo con 210 (-6) dell’irlandese Anna Foster, della statunitense Zoe Slaughter e della gallese Darcey Harry (am). Non si sono qualificate Ginevra Coppa (am), 26ª con 223 (+7), Caterina Tatti, 33ª con 225 (+9), Emma Lundgren, 41ª con 230 (+14), Lucrezia Colombotto Rosso, 44ª con 231 (+15), e Ilaria Cova (am), 57ª con 248 (+32).

Al Noria Golf Club (25 ammesse) si è imposta con 209 (-10) l’americana Annika Borrelli davanti a Ginnie Ding di Hong Kong, seconda con 214 (-5). Out Federica Torre, 42ª con 236 (+17), Marta Spiazzi e Carolina Brolli (am), 47.e con 240 (+21).

Al Samanah Golf by Nicklaus (par 72) non hanno trovato posto tra le 24 qualificate Elena Verticchio (am), 30ª con 229 (+9), e Sara Berselli, 53ª con 235 (+19). Anche in questo caso trio vincente a pari merito con 212 (-4) colpi formato dall’australiana Justice Bosio, dalla nigeriana Georgia Iziemgbe Oboh e dall’islandese Ragga Kristinsdottir.

Infine è stata costretta al ritiro Erika De Martini sul percorso del Golf Club Rotana (par 72) dove sono state promosse 27 partecipanti. Al vertice con 207 (-9) la neozelandese Amelia Garvey e la francese Vanessa Bouvet (am).

La finale si svolgerà dal 16 al 20 dicembre, sulla distanza di 90 buche (18 al giorno) sui due percorsi del Royal Golf Marrakech e del Al Maaden Golf, entrambi a Marrakech. Nei primi quattro round le concorrenti si alterneranno sui due tracciati poi il turno conclusivo si svolgerà sul secondo. Al termine le prime 20 classificate otterranno una ‘carta’ categoria 12, a tempo pieno, per il LET 2025, mentre coloro che termineranno tra la 21ª e la 50ª piazza avranno una ‘carta’ categoria 16, con meno possibilità di gioco. Le altre saranno nella categoria 19. In palio anche un montepremi di 10.000 euro (5.000 euro alla vincitrice).

 

LA VIGILIA - Su quattro percorsi nella città di Marrakech, in Marocco, si svolge dal 10 al 12 dicembre la Prequalifica della Lalla Aicha Qualifying School del Ladies European Tour con la partecipazione di 14 giocatrici italiane, delle quali sei dilettanti, nel contesto di 248 concorrenti. Il numero delle promosse alla finale per ciascun torneo verrà fornito in corso d’opera.

Al Golf Club Rotana (61 partenti) sarà in gara Erika De Martini, mentre al Noria Golf Club (64 al via) scenderanno in campo Federica Torre, Marta Spiazzi e le amateur Maria Vittoria Corbi e Carolina Brolli. Impegnate al Samanah Golf by Nicklaus (61 iscritte) Sara Berselli ed Elena Verticchio (am), mentre giocherà al Palm Golf Ourika (62 sul tee di partenza) il gruppo più nutrito composto da Lucrezia Colombotto Rosso, Anna Zanusso, Emma Lundgren, Caterina Tatti e dalle dilettanti Carolina Caminoli, Ilaria Cova e Ginevra Coppa.

La finale si svolgerà dal 16 al 20 dicembre, sulla distanza di 90 buche (18 al giorno) sui due percorso del Royal Golf Marrakech e del Al Maaden Golf, entrambi a Marrakech. Nei primi quattro round le concorrenti si alterneranno sui due tracciati poi il turno conclusivo si svolgerà sul secondo. Al termine le prime 20 classificate otterranno una ‘carta’ categoria 12, a tempo pieno, per il LET 2025, mentre coloro che termineranno tra la 21ª e la 50ª piazza avranno una ‘carta’ categoria 16, con meno possibilità di gioco. Le altre saranno nella categoria 19. In palio anche un montepremi di 10.000 euro (5.000 euro alla vincitrice).

%PM, %08 %707 %2024 %15:%Dic

Legends: bis di Baker, Canonica settimo

L’inglese Peter Baker ha concesso il bis nell’isola di Mauritius dove ha vinto per il secondo anno consecutivo il MCB Tour Championship Mauritius disputato sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72) a Poste de Flacq.

Il 57enne inglese di Shifnal ha firmato l’ottavo titolo tra gli “over 50”, secondo stagionale, con lo score di 200 (70 62 68, -16) colpi, lo stesso realizzato dal connazionale Simon Griffiths (71 64 65) che poi si è arreso di fronte al terzo birdie di fila alla terza buca supplementare del suo avversario, dopo che aveva contrato con la stessa moneta i primi due. Al terzo posto con 203 (-13) i sudafricani Keith Horne e James Kingston, lo scozzese Greig Hutcheon e lo spagnolo Carl Sunesson,

Per la quarta volta in stagione Emanuele Canonica, settimo con 204 (69 67 68, -12) si è classificato tra i top ten (e in altre quattro occasioni ha concluso tra i primi venti). Medesimo punteggio per il brasiliano Adilson Da Silva che si è imposto nella MCB Road to Mauritius (ordine di merito) dopo essere giunto secondo nei due anni precedenti. Ha superato nell’ordine Baker, che era stato al vertice nel 2023, l’australiano Scott Hend, Griffiths e lo svedese Joakim Haeggman. Canonica al 24° posto.

 

 

LA VIGILIA - Nell’Isola di Mauritius si conclude la stagione del Legends Tour con la disputa del MCB Tour Championship Mauritius (6-8 dicembre) sul percorso del Constance Belle Mare Plage a Poste de Flacq. In campo 54 concorrenti, i migliori dell’ordine di merito, a scalare, tra i quali Emanuele Canonica, che proverà a chiudere nel miglior modo una buona stagione.

Sul tee di partenza il brasiliano Adilson Da Silva, leader della money list, che riscuote il maggior credito nelle previsioni della vigilia, ma che avrà la forte concorrenza di coloro che lo seguono nella graduatoria: l’australiano Scott Hend (n. 2), che gioca di preferenza sull’Asian Tour con buoni esiti, gli inglesi Peter Baker (n. 3), che difende il titolo, e Robert Coles (n. 5), lo svedese Joakim Haeggman (n.4) e i sudafricani Keith Horne (n. 6) e James Kingston (n. 7).

Hanno chance di competere per le prime posizioni anche il tedesco Thomas Gogele, a segno nel Sergio Melpignano Senior Italian Open, lo scozzese Greig Hutcheon, lo statunitense Clark Dennis e gli inglesi Simon Khan e Andrew Marshall, per citarne alcuni.

Saranno sicuramente tra i più seguiti tre campioni Major, il gallese Ian Woosman, lo scozzese Paul Lawrie e il neozelandese Michael Campbell, così come l’altro scozzese Colin Montgomerie, che non è riuscito a imporsi in un evento del Grande Slam, ma che ha firmato un primato difficilmente superabile. Ha vinto per sette volte consecutive l’ordine di merito dell’European Tour (ora DP World Tour), che ha fatto suo in otto occasioni.

Ancora una vittoria per Scottie Scheffler. L'americano alle Bahamas ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, l'Hero World Challenge - torneo non ufficiale del PGA Tour organizzato dalla fondazione di Tiger Woods - chiudendo così un 2024 da incorniciare. Il numero 1 al mondo, con un totale di 263 (67 64 69 63, -25), ha dominato la scena ad Albany staccando di sei colpi il sudcoreano Tom Kim, secondo con 269 (-19) davanti a un altro statunitense, Justin Thomas, terzo con 270 (-18) e in setta dopo tre round.

Dopo Woods (2006 e 2007) e Viktor Hovland (2021, 2022), Scheffler si è distinto come terzo giocatore a centrare il back-to-back nell'evento. Il suo 63 (-9, nove birdie, senza bogey) è stato il giro più basso nei 16 giocati in questo evento dal 28enne di Ridgewood (New Jersey).

Campione della FedEx Cup 2024, il leader del world ranking ha trionfato quest'anno in sette tornei prendendosi, inoltre, la medaglia d'oro ai Giochi di Parigi. "E' una grande sensazione, mi sento una persona fortunata. Anche quest'ultima si è rivelata una settimana importante, dove ho giocato bene e vinto. E' stato un 2024 piuttosto divertente", la soddisfazione di Scheffler, il cui ultimo exploit gli ha fruttato 1.000.000 di dollari a fronte dei 5.000.000 complessivi. E ora il re del green punta a diventare il primo golfista dopo Woods (dal 2005 al 2007) ad assicurarsi il premio di "giocatore dell'anno" sul PGA Tour per la terza volta di fila.

TERZO GIRO - Justin Thomas, nuovo leader con 199 (66 67 66, -6) colpi, ha superato nel moving day Scottie Scheffler, numero uno mondiale, campione in carica e in vetta dopo due round, ora secondo con 200 (-16). Al terzo posto con 201 (-15) il coreano Tom Kim e al quarto con 203 (-13) Keegan Bradley

SECONDO GIRO - Al termine del secondo round è passato a condurre Scottie Scheffler, numero uno mondiale e campione in carica, con 131 (67 64, -13). Precede di due colpi Akshay Bhatia e Justin Thomas, secondi con 133 (-11). Al quarto posto con 135 (-9) Keegan Bradley.

PRIMO GIRO - Dopo il primo giro in vetta Cameron Young von 64 (-8), seguito da Justin Thomas, secondo con 66 (-6). Al terzo posto con 67 (-5) Sahith Theegala, Patrick Cantlay, Scottie Scheffler, Akshay Bhatia e lo svedese Ludvig Aberg

 

LA VIGILIA - Venti tra i migliori giocatori al mondo si sfidano alle Bahamas, dal giovedì 5 a domenica 8 dicembre, nell'Hero World Challenge. Il torneo (non ufficiale del PGA Tour) è organizzato dalla fondazione di Tiger Woods. Proprio il californiano, tra i più attesi, sarà invece il grande assente.

Il 15 volte campione Major non ha ancora recuperato dall'ennesimo infortunio alla schiena. "Non sono ancora pronto per giocare", ha ammesso alla vigilia. Ma ad Albany i big non mancheranno. Per quel che riguarda la Top 10 del world ranking, all'appello ci saranno gli americani Scottie Scheffler (numero 1 e medaglia d'oro ai Giochi di Parigi), che difenderà il titolo conquistato nel 2023 e Wyndham Clark (sesto), oltre allo svedese Ludvig Aberg (quinto).

L'evento, arrivato alla 25ª edizione, vedrà sul green sei campioni Major. Con Scheffler e Clark ci saranno Brian Harman, Keegan Bradley (capitano del team Usa alla Ryder Cup 2025 di Bethpage), Justin Thomas (sempre nella Top 5 nelle ultime quattro gare all'Hero World Challenge) e Jason Day. L'austriaco Sepp Straka, secondo lo scorso anno, sostituirà l'americano Tony Finau, infortunato. Il record di successi nella competizione appartiene proprio a Tiger Woods, che l'ha fatta sua cinque volte, la prima nel 2001, l'ultima nel 2011.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - L’Hero World Challenge sarà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 5 dicembre e venerdì 6, dalle ore 19,30 alle ore 22,30; sabato 7, dalle ore 18 alle ore 23; domenica 8, dalle ore 17,30 alle ore 22,30. Commento di Alessandro Bellicini e Maurizio Trezzi.

%PM, %10 %639 %2024 %14:%Dic

B. Moresco giocherà sul LPGA Tour 2025

 

Benedetta Moresco nel 2025 giocherà sul LPGA Tour a tempo pieno. Infatti con il 18° posto (349 - 69 70 75 63 72, -9) ha conquistato una delle ‘carte’ categoria 14 in palio nella LPGA Q-Series Final Qualifying Stage, che si è disputata sulla distanza di 90 buche sui due percorsi del Magnolia Grove Golf Club (Crossings Course, par 72, e Falls Courses, par 71) a Mobile in Alabama. Nei primi quattro round le 99 concorrenti si sono alternate sui due campi per poi concludere la gara sul primo.

Il torneo è stato vinto dalla giapponese Miyu Yamashita con 331 (66 71 67 63 64, -27) colpi, che ha preceduto la connazionale Chisato Iwai, in vetta dopo quattro turni e seconda con 337 (-21). Al terzo posto con 339 (-19) la francese Pauline Roussin-Bouchard e al quarto con 341 (-17) la belga Manon De Roey. Sono state assegnate ‘carte’ alla prime 26 classificate tra le quali sono entrate anche la spagnola Azahara Muñoz, 17ª con 348 (-10), e le canadesi Alena Sharp, 21ª con 351 (-7), e Maude-Aimee Leblanc, 24ª con 352 (-6), tutte con un discreto passato sul circuito.

Non hanno superato il taglio dopo 72 buche Angelica Moresco, 67ª con 289 (75 75 70 69, +3) e out per un colpo, e Roberta Liti, 94ª con 296 (73 79 73 71, +10).

Benedetta Moresco ha offerto una grande prestazione anche sotto l’aspetto della tenuta. E’ partita piazzandosi subito nella zona di qualifica con il 17° posto nel giro iniziale e con l’11 nel secondo. Nel terzo con un inatteso 75 (+4, Falls Course) è scivolata fino al 41°, ma con una eccellente reazione nel quarto si è messa praticamente al sicuro con un ottimo 63 (-9, Crossing Course, 11 birdie, 2 bogey), secondo punteggio di giornata, che l’ha fatta volare fino al 12° posto. A quel punto le sarebbe bastato, come poi ha fatto, assicurarsi uno score attorno al par, però ha dovuto dare un’altra prova di saldezza morale e nervosa. Infatti ha iniziato con due bogey, ma la reazione non si è fatta attendere e con quattro birdie, contro altri due bogey, è arrivato proprio il 72 (par) e la meritata ammissione nel tour femminile più prestigioso.

Era la seconda volta che la Moresco affrontava la Qualifying School e l’ha nuovamente superata. Nella prima occasione ha ottenuto la ‘carta’ per l’Epson Tour e una per il LPGA Tour che non le ha concesso molte occasioni di giocare, ma ha comunque fatto una buona esperienza per poter ora affrontare le nuove sfide.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti, Angelica Moresco e Benedetta Moresco saranno tra le 99 protagoniste della LPGA Q-Series: Final Qualifying Stage, ossia il torneo, dopo i primi due di qualifica, nel quale saranno assegnate le ‘carte’ per il LPGA Tour 2025.

L’evento, sulla distanza di 90 buche, si svolgerà dal 5 al 9 dicembre al Magnolia Grove Golf Club (Crossings & Falls Courses) di Mobile in Alabama, dove le prime 25 classificate e le pari merito al 25° posto riceveranno le ‘carte’ categoria 14 (a tempo pieno) per il circuito 2025. Le altre che supereranno il taglio dopo quattro round riceveranno lo status completo per l’Epson Tour (categoria C).

Delle azzurre, Roberta Liti e Angelica Moresco sono giunte in finale classificandosi rispettivamente sesta e trentunesima nello Stage 2, mentre Benedetta Moresco vi è entrata di diritto.

Nel field numerose giocatrici che hanno vissuto tempi migliori sul circuito femminile statunitense quali la filippina Dottie Ardina, l’ecuatoriana Daniela Darquea, le canadesi Maude-Aimee Leblanc e Alena Sharp, la spagnola Azahara Muñoz, la svedese Pernilla Lindberg e la tedesca Sophia Popov, vincitrice di un Major (AIG Womens Open, 2020). Saranno in campo alcune tra le prime dieci della money list del Ladies European Tour: la svizzera Chiara Tamburlini, leader e Players of The Year 2024, la belga Manon De Roey (n. 2), la francese Pauline Roussin-Bouchard (n. 4), le inglesi Bronte Law (n. 5) e Alice Hewson (n. 7), la singaporiana Shannon Than (n. 6) e la tedesca Alexandra Forsterling (n. 10). Proveranno a fare il salto, dopo essersi messe in evidenza sull’Epson Tour, Briana Chacon, Savannah Vilaubi, la taiwanese Heather Lin e la colombiana Valery Plata, tutte vincitrici, ricordando anche Becca Huffer, la cinese Miranda Wang e la slovena Ana Belac per citarne alcune.

 

%AM, %08 %517 %2024 %11:%Dic

DP Tour: vince Veerman, Laporta sesto

Successo di Johannes Veerman e bella prestazione di Francesco Laporta nel Nedbank Golf Challenge, terzo evento stagionale del DP World Tour 2025 organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, disputato al Gary Player CC (par 72) di Sun City in Sudafrica. Lo statunitense ha vinto con 283 (70 71 73 69, -5) colpi, uno di vantaggio sul sudafricano Aldrich Potgieter, sull’inglese Matthew Jordan e sul francese Romain Langasque, secondi con 284 (-4), mentre il pugliese ha ottenuto la sesta piazza con 286 (73 70 69 74, -2) rimanendo in corsa per il titolo fino alle ultime buche. Altri due gli azzurri in campo: Guido Migliozzi 31° con 292 (76 71 69 76, +4), e Matteo Manassero, 43° con 295 (74 75 71 75, +7).

Veerman, 32enne californiano, ha siglato il suo secondo titolo, che gli vale anche per il Sunshine Tour, dopo essersi imposto nel D+D Real Czech Masters (2021) per un palmarès in cui ne figura anche uno sul Development Tour (Taifong Open, 2016), il secondo circuito asiatico. Ha rimontato dal settimo posto con un parziale di 69 (-3, sei birdie, tre bogey), ma per vincere ha avuto bisogno del notevole contributo di Potgieter, 20enne di Mossel Bay, quest’anno a segno sul Korn Ferry Tour americano e da dilettante dominatore del The Amateur Championship (2022). Infatti, partito da leader per l’ultimo turno con tre colpi di margine sui primi inseguitori (Jordan e Laporta) e cinque su Veerman, ha prima dilapidato il vantaggio con un doppio bogey e un triplo bogey e poi, avanti dopo 15 buche di una lunghezza sull’americano già in club house, gli ha dato via libera con due bogey a chiudere (75, +3, quattro birdie, due bogey, un doppio e un triplo bogey). Al californiano è andato un assegno di 1.020.000 dollari su un montepremi di sei milioni di dollari.

Quinta piazza per il danese Thorbjorn Olesen con 285 (-3), mentre il pugliese è stato affiancato da altri sei concorrenti tra i quali il transalpino Julien Guerrier e i canadesi Mackenzie Hughes e Corey Conners, entrambi membri del PGA Tour e tra i favoriti alla vigilia insieme a Max Homa, 14° con 288 (par), che difendeva il titolo.

Laporta, 34 anni, è giunto per la terza volta sesto nelle ultime sei gare disputate, come era accaduto in precedenza nell’Open de France e nel Genesis Championship. E’ andato a premio anche nelle altre tre, comprensive di un 13° e un 20° posto. Ha iniziato la gara in 34ª posizione per portarsi in seconda nel terzo round, passando per la 12ª, e nel quarto, come detto, è rimasto a competere con i migliori fino alle ultime battute quando ha pagato più del dovuto un paio di errori (74, +2, due birdie, quattro bogey).

 

TERZO GIRO - Rimonta show di Francesco Laporta in Sudafrica. Dopo il terzo e penultimo round del Nedbank Golf Challenge, a Sun City, l'azzurro con un parziale in 69 (-3) su un totale di 212 (73 70 69, -4), è risalito dalla 12ª alla 2ª posizione. Il pugliese, sul percorso del Gary Player CC (par 72), è distante tre colpi dalla vetta occupata, con 209 (73 70 66, -7), da Aldrich Potgieter. Il sudafricano con un giro in 66 (-6) ha guadagnato undici posizioni.

Laporta, che condivide la seconda piazza con l'inglese Matthew Jordan (69 72 71), ha realizzato cinque birdie, con due bogey. "Sono contento, ho giocato bene nonostante le difficoltà dovute dal forte vento. In questi tre giorni, insieme al mio caddie, abbiamo fatto un buon lavoro. Ora dobbiamo chiudere al meglio" le sensazioni, al termine del "moving day", di Laporta.

Sono quarti con 213 (-3) l'americano Max Homa, campione in carica, il britannico Jordan Smith e il francese Romain Langasque. Il transalpino Julien Guerrier, leader a metà gara, ora è settimo con 214 (-2) insieme ad altri sei concorrenti. Per quel che riguarda gli italiani, nel terzo torneo del DP World Tour 2025 buona prova pure per Guido Migliozzi, da 36° a 18° con 216 (76 71 69, par). Ha guadagnato sei posizioni, invece, Matteo Manassero, da 47° a 41° con 220 (74 75 71, +4). Il montepremi è di 6.000.000 di dollari.

 

SECONDO GIRO - In Sudafrica parla francese il secondo round del Nedbank Golf Challenge. A Sun City, Julien Guerrier con un giro in 68 (-4) su un totale di 139 (71 68, -5), ha rimontato 11 posizioni e, a metà gara, guida la classifica con un solo colpo di vantaggio sul suo connazionale Romain Langasque e sul sudafricano Ockie Strydom, entrambi secondi con 140 (-4).

Sul percorso del Gary Player CC (par 72), nel terzo torneo del DP World Tour 2025, Max Homa, campione in carica, è scivolato dal primo al quarto posto con 141 (-3). Il californiano ha pagato a caro prezzo un round in 75 (+5). Dopo tre birdie e un bogey, nelle prime dieci buche, nelle ultime otto è inciampato in un bogey e in due doppi bogey (rispettivamente alla 16 e alla 17). Stesso score pure per un altro americano, Johannes Veerman, oltre che per gli inglesi Andy Sullivan e Matthew Jordan.

Tra gli azzurri sorride Francesco Laporta. Il pugliese è risalito dalla 34ª alla 12ª piazza con 143 (73 70, -1). Il 34enne di Castellana Grotte (Bari) ha realizzato tre birdie, con un bogey (parziale chiuso in 70, -2). Dietro di lui Guido Migliozzi, da 48° a 36° con 147 (76 71, +3). In ritardo Matteo Manassero, solo 47° con 149 (74 75, +5). L'evento, arrivato alla 25ª edizione, mette in palio un montepremi di 6.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - In Sudafrica, nel Nedbank Golf Challenge, la difesa del titolo conquistato nel 2023, per Max Homa, è iniziata al meglio. A Sun City, il californiano ha chiuso il primo round del terzo torneo del DP World Tour 2025 al comando della classifica.

Con uno score di 66 (-6) colpi, frutto di otto birdie e due bogey, l'americano sogna il bis di successi consecutivi nella competizione per emulare Tommy Fleetwood (l'inglese fece suo l'evento, annullato per Covid-19 nel 2020 e nel 2021, sia nel 2019 che nel 2022). Sul percorso del Gary Player Country Club (par 72), tra i sudafricani si è messo in evidenza Ockie Strydom, secondo con 67 (-5) davanti agli inglesi Matthew Jordan e Andy Sullivan, allo spagnolo Pablo Larrazabal e al danese Thorbjorn Olesen, tutti terzi con 69 (-3).

Avvio complicato per i tre azzurri in gara. Francesco Laporta, il migliore, è 34° con 73 (+1). Più indietro Matteo Manassero, 41° con 74 (+2), e Guido Migliozzi, 48° con 76 (+4). Il torneo, arrivato alla 42.a edizione, mette in palio 6.000.000 di dollari.

 

LA VIGILIA - Matteo Manassero, Guido Migliozzi e Francesco Laporta saranno sul tee di partenza del Gary Player CC, a Sun City in Sudafrica, per partecipare al Nedbank Golf Challenge, terzo evento stagionale del DP World Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour e in programma dal 5 all’8 dicembre.

Difende il suo unico titolo sul circuito continentale Max Homa, 34enne di Burbank (California), quinto statunitense nell’albo d’oro, membro del PGA Tour dove ha ottenuto sei successi, l’ultimo a gennaio 2023 motivo per cui dalla top ten mondiale ora è sceso al 35° posto. Difficile che possa ripetersi in un field di qualità nel quale vi sono molti giocatori in grado di competere ad alto livello come l’altro americano Will Zalatoris e i canadesi Corey Conners e Mackenzie Hughes (quinto nel recente RSM Classic), i sudafricani Erik van Rooyen e Christiaan Bezuidenhout e il danese Nicolai Hojgaard (secondo lo scorso anno), tutti frequentatori del tour d’oltre Oceano.

Tra i 66 concorrenti vi saranno pure l'australiano Elvis Smylie e lo statunitense Ryggs Johnston, numero uno e due della Race To Dubai (ordine di merito) e vincitori delle prime due gare stagionali, rispettivamente dell’Australian PGA Championship e dell’Australian Open, il belga Thomas Detry, i danesi Niklas Norgaard e Thorbjorn Olesen, il giapponese Yuto Katsuragawa, il sudafricano Thriston Lawrence e l’inglese Danny Willett, l’altro past winner (2014) al via, tutti in grado di contribuire allo spettacolo. Da seguire anche il 19enne cinese Wenyi Ding, appena passato tra i pro, di cui si dice un gran bene, avallato per ora dalla quinta piazza nell’Australian Open.

I tre azzurri, tutti con l’obiettivo di puntare all’alta classifica, tornano in campo dopo aver disputato a metà novembre il DP Tour World Championship, ultimo evento nel calendario del circuito 2024, dove Migliozzi è terminato 19°, Manassero ha conquistato la ‘carta’ per giocare nel PGA Tour 2025 e Laporta ha avuto il merito di parteciparvi grazie a un ottimo finale di stagione. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari dei quali 1.020.000 destinati al vincitore.

La storia - La prima edizione del torneo si è svolta nel 1981 con il nome di Million Dollar Challenge, detto anche “Africa’s Major”, e fu una novità assoluta perché metteva in palio un milione di dollari. Nella prima edizione se lo divisero cinque giocatori scelti tra i migliori al mondo. Vinse Johnny Miller che superò dopo nove buche di spareggio Seve Ballesteros e incassò 500.000 dollari. Dall’annata successiva i partecipanti divennero dieci, ma il milione di dollari di prima moneta apparve per la prima volta nel 1987 e se lo aggiudicò il gallese Ian Woosnam. I concorrenti venivano selezionati con criteri molto rigidi e fu Costantino Rocca, nel suo periodo di maggior fulgore, il primo italiano ad essere invitato. Rimasto fino al 2005 evento non ufficiale, nel 2006 è entrato nel calendario del Sunshine Tour, concedendo punti per il World Ranking. Dal 2013, quando è stato inserito nell’European Tour (oggi DP World Tour), i partenti sono diventati 30 per poi aumentare nel tempo. Dal 2017 al 2019 ha fatto parte delle Rolex Series e ha avuto il montepremi più alto nella sua storia (7.500.000 dollari) e nel 2019 la prima moneta più alta (2.500.000 dollari) che fu appannaggio di Tommy Fleetwood.

Nell’albo d’oro, ricco di nomi di campioni, hanno firmato la tripletta David Frost, Nick Price, Ernie Els, e Lee Westwood, tutti autori anche della doppietta di fila. Con due successi Bernhard Langer, Sergio Garcia, Seve Ballesteros, Jim Furyk e Tommy Fleetwood, anche gli ultimi tre a segno consecutivamente

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Nedbank Golf Challenge sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti nei quattro giorni di gara dalle ore 10 alle ore 15,30 su entrambe le piattaforme. Commento di Silvio Grappasonni e di Roberto Zappa.

L’Asian Tour si è concluso con il PIF Saudi International powered by SoftBank Investment vinto da Joaquin Niemann (263 - 65 66 65 67, -21), membro della LIV Golf, al quale è andata la prima moneta di un milione di dollari su un montepremi di cinque milioni di dollari.

Il cileno ha finito la gara, disputata sul percorso del Riyadh Golf Club (par 71), nella capitale saudita, alla pari con l’australiano Cameron Smith (67 64 70 62) e con lo statunitense Caleb Surratt (68 68 61 66), anche loro nella Superlega araba,  e poi li ha superati con un birdie alla seconda buca di spareggio.

Al torneo ha preso parte Stefano Mazzoli che, sebbene sia uscito al taglio per due colpi di troppo (79° con 141 - 73 68, -1), ha raggiunto due importanti obiettivi: ha conservato la ‘carta’ per l’Asian Tour 2025 (25° nell’ordine di merito appannaggio dell’americano John Catlin) e potrà partecipare alla LIV Golf Promotions (Riyadh, 12-14 dicembre) dove il vincitore sarà ammesso alla LIV Golf 2025. Tutto grazie a un primo anno di circuito in cui ha offerto numerose buone prestazioni, comprensive di tre top ten in sedici presenze.

Protagonista della giornata Cameron Smith che con un gran 62 (-9, nove birdie), miglior parziale del turno, ha raggiunto Niemann, leader dopo tre turni, e Surratt. All’australiano la prodezza non sarebbe bastata se sull’ultima buca i suoi due avversari non avessero segnato un bogey che ha prodotto il playoff. Palla praticamente in bandiera per il birdie di Niemann, ma perso il titolo, a entrambi gli sconfitti comunque non è andata poi così male, perché hanno ricevuto un assegno di 412.500 dollari ciascuno.

Niemann ha coronato un’ottima annata con il primo successo sull’Asian Tour e con la vittoria anche nell’International Series Ranking (dieci eventi nell’ambito del circuito), classifica in cui Mazzoli ha occupato la 19ª piazza. Il 26enne di Santiago del Cile ha ottenuto inoltre due titoli nella LIV Golf che nel palmarès si sono uniti a due sul PGA Tour, uno sul DP World Tour e a nove sul Chilean Tour.

LIV Golf Promotions - La gara si svolgerà sulla distanza di 72 buche, di cui 36 nell’ultima giornata, con una formula particolare. Dopo il primo round i punteggi saranno azzerati e disputeranno il secondo i primi 20 classificati e i pari merito al 20° posto, insieme ad altri ammessi di diritto. Al termine, nuovamente score azzerati e tutto in gioco tra i migliori 20 nel rush finale. Il vincitore, come detto, andrà sulla LIV Golf e intascherà un assegno di 200.000 dollari (su un montepremi di 1.500.000 dollari) e i primi dieci potranno disputare gli eventi dell’International Series 2025 che hanno un montepremi di almeno 2.000.000 di dollari.

 

 

LA VIGILIA - Gran finale dell’Asian Tour con il PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers che si disputa dal 4 al 7 dicembre a Riyadh, in Arabia Saudita, con un montepremi di cinque milioni di dollari e con al via quasi tutti i giocatori della LIV Golf. In un field di qualità ci sarà anche Stefano Mazzoli, che nel primo anno sul circuito ha fornito buone prestazioni, con tre top ten, conservando la ‘carta’ per la prossima stagione.

Già designato il miglior giocatore del 2024 che sarà lo statunitense John Catlin, uno dei membri della Superlega araba, che non potrà essere raggiunto in vetta alla money list. Ci sarà invece volata per il secondo posto con il neozelandese Ben Campbell, anche lui della LIV Golf, e il canadese Richard T. Lee, nell’ordine in classifica divisi da pochi punti, e con buone possibilità di inserirsi anche per il taiwanese Chieh-po Lee, quarto. In campo, ad arricchire lo spettacolo, gli altri sei trai primi dieci dell’ordine di merito tra i quali sono in buona forma il thailandese Suteepat Prateeptienchai (n. 5) e il filippino Miguel Tabuena (n. 7).

Attesa, comunque, tutta per le stelle della LIV Golf e in particolare per tre statunitensi: Dustin Johnson e i vincitori dei due precedenti tornei, Peter Uihlein (International Series Qatar) e Patrick Reed (Link Hong Kong Open). Senza dimenticare l’australiano Cameron Smith, l’inglese Tyrrell Hatton, i sudafricani Dean Burmester, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, il cileno Joaquin Niemann, il tedesco Martin Kaymer, lo spagnolo David Puig, il nordirlandese Graeme McDowell e il messicano Abraham Ancer, per citarne alcuni.

%PM, %09 %693 %2024 %15:%Dic

St 1 QS Asian: Cianchetti va in finale

Luca Cianchetti si è classificato 13° con 279 (72 68 70 69, -1) colpi nello Stage 1, Section D, e ha avuto accesso alla finale dell’Asian Tour Qualifying School.

Al Pattana Sports Resort (Course A & B), di Chonburi in Thailandia, ha vinto con 267 (65 63 67 72, -13) il francese Georges Stal, che ha preceduto di due colpi il messicano Luis Carrera, secondo con 269 (-11). Al terzo posto con 271 (-9) l’altro transalpino Julien Sale e al quarto con 276 (-4) gli indiani Syed Saqib Ahmed e Pukhraj Singh Gill. Non è entrato tra i 18 qualificati Jacopo Vecchi Fossa, 23° con 283 (70 74 69 70, +3).

La finale è programma dal 17 al 21 dicembre (90 buche) a Hua Hin, sempre in Thailandia, sui percorsi del Lake View Resort & Golf Club, dove i primi 35 classificati riceveranno la ‘carta’ per l’Asian Tour 2025. Lo scorso anno la ottenne Stefano Mazzoli con l’ottava piazza.

Altri cinque italiani proveranno ad accedere alla finale partecipando a due successive qualifiche, anche queste in Thailandia: Giovanni Manzoni e Davide Buchi alla Section F (Grand Prix Golf Club, Kanchanaburi, 10-13 dicembre) e Michele Ortolani, che ha appena vinto il Campionato Nazionale Open/Trofeo Franco Chimenti, Andrea Saracino ed Edoardo Raffaele Lipparelli alla Section G (Springfield Royal Country Club, Cha-Am, 10-13 dicembre).

 

LA VIGILIA - Luca Cianchetti e Jacopo Vecchi Fossa prendono parte allo Stage 1 dell’Asian Tour Qualifying School (Section D) che si disputa dal 3 al 6 dicembre sul percorso del Pattana Sports Resort (Course A & B), a Chonburi in Thailandia, dove si confronteranno cento giocatori di cui nove dilettanti. E’ la quarta delle sette prove che portano alla finale ein programma dal 17 al 21 dicembre (90 buche) a Hua Hin, sempre in Thailandia, sui percorsi del Lake View Resort & Golf Club, dove i primi 35 classificati riceveranno la ‘carta’ per l’Asian Tour 2025. Lo scorso anno la ottenne Stefano Mazzoli con l’ottava piazza.

Altri giocatori italiani parteciperanno a due successive qualifiche, anche queste in Thailandia: Giovanni Manzoni e Davide Buchi alla Section F (Grand Prix Golf Club, Kanchanaburi, 10-13 dicembre) e Michele Ortolani, che ha appena vinto il Campionato Nazionale Open/Trofeo Franco Chimenti, Andrea Saracino ed Edoardo Raffaele Lipparelli alla Section G (Springfield Royal Country Club, Cha-Am, 10-13 dicembre).

La Zona 6 (Lazio, Umbria) ha vinto con 911 colpi (314 nella sessione foursome e 597 nel medal individuale) la 19ª edizione del Trofeo delle Regioni-Challenge Giorgio Bordoni, dedicato al tecnico federale scomparso prematuramente nel 2013. Il torneo, con il Patrocinio della Regione Lazio, si è disputato sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, di Guidonia Montecelio (Roma), teatro della Ryder Cup 2023. Alla gara a squadre hanno partecipato i migliori giovani delle sette Macro Zone in cui è stata organizzata l’attività giovanile nazionale.

Secondi dopo i doppi, i dieci rappresentanti della Zona 6, che difendevano i titolo, hanno recuperato realizzando il miglior punteggio complessivo nei singoli e superando la Zona 2 (Lombardia) e la Zona 3 (Veneto-Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige), entrambe con 925, ma nell’ordine in graduatoria per gli scarti. In quarta posizione con 938 la Zona 4 (Emilia Romagna e Marche), in quinta con 943 la Zona 1 (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta), in sesta con 970 la Zona 5 (Toscana) e in settima con 1016 la Zona 7 (Sud Italia e Isole).

Hanno composto il team della Zona 6, condotto dal capitano Gianluca Baldasso e dal Team Advisor Alessandro Bandini, Ludovico Rossi, Fabrizia Salituro, Davide Maltese, Martina Benazzo, Francesco Pietrangeli, Tommaso Regoli, Paolo De Gennaro, Francesca Pencelli, Giorgio Regoli e Valerio Nenni.

La premiazione - Alla Cerimonia di premiazione hanno preso parte: Antonello Aurigemma – Presidente del Consiglio Regionale del Lazio; Mario Luciano Crea – Presidente V Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo Regione Lazio; Paolo Giuntarelli - Direttore affari della presidenza, turismo, cinema, audiovisivo e sport Regione Lazio; Lavinia Biagiotti Cigna – Presidente Marco Simone Golf & Country Club; Carlo Scatena – Presidente Comitato Regionale FIG Lazio. 

Matteo Delpodio, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG, ha ringraziato tutti i partecipanti, le loro famiglie e tutti i tecnici che hanno contributo alla realizzazione della competizione.

Durante la premiazione è stato dedicato un ricordo a Franco Chimenti, Presidente FIG recentemente scomparso.

 

LA VIGILIA - La stagione del golf giovanile si conclude. come tradizione, con il Trofeo delle Regioni-Challenge Giorgio Bordoni, giunto alla 19ª edizione, che si disputa per il quarto anno consecutivo sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, di Guidonia Montecelio (Roma), teatro della Ryder Cup 2023.

L’evento, dedicato a Giorgio Bordoni, tecnico federale scomparso prematuramente nel 2013, avrà luogo nei giorni 30 novembre e 1 dicembre, è una gara a squadre a cui parteciperanno i migliori giovani delle sette Macro Zone in cui è stata organizzata l’attività giovanile nazionale.

Sarà anche un momento di festa con i ragazzi che si sfideranno all’insegna dal fair play in una manifestazione che premia tutto il lavoro svolto dai vari Comitati e Delegazioni regionali, dai rispettivi circoli e maestri, con l’obiettivo di far crescere il movimento golfistico giovanile per uno sport che abbraccia sempre di più tutte le fasce d’età.

Queste le compagini al via: Zona 1 (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta); Zona 2 (Lombardia); Zona 3 ((Veneto-Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige); Zona 4 (Emilia Romagna e Marche); Zona 5 (Toscana); Zona 6 (Lazio e Umbria), che difende il titolo; Zona 7 (Sud Italia e Isole).

La formula di gara - Ogni team sarà composto da 10 atleti, sette ragazzi e tre ragazze under 18, qualificati in base al ranking nazionale alla data del 15 novembre 2024. Nella prima giornata si disputeranno cinque incontri di foursome su 18 buche e ai fini della classifica saranno conteggiati i migliori quattro score per ciascuna formazione. Nella seconda, invece, si giocherà con formula 18 buche stroke play individuale e per la graduatoria verranno considerati gli otto migliori risultati lordi per ciascuna squadra, fra i quali sarà obbligatorio almeno un punteggio under 12.

%PM, %30 %571 %2024 %12:%Nov

Asian: domina Uihlein, 19° Mazzoli

Secondo successo sull’Asian Tour per lo statunitense Peter Uihlein, che ha dominato con 272 (68 64 71 69, -16) colpi nell’International Series Qatar, sul percorso del Doha Golf Club (par 72) nella capitale del Qatar. Ha offerto un’altra buona prestazione Stefano Mazzoli, 19° con 284 (68 70 69 77, -4), che ha effettuato tre giri in top ten prima di qualche distrazione nel round conclusivo.

Uihlein, 35enne di New Bedford (Massachusetts), giocatore della LIV Golf, si era già imposto ad agosto nell’International Series England per un palmarès che comprende anche un successo sul DP World Tour, due sul Korn Ferry Tour e uno nella Superlega Araba. In un evento dominato dai giocatori della LIV Golf (otto successi complessivi sul tour in stagione), con sette classificati nella top ten, Uihlein ha concluso la sua corsa vincente con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) e ha lasciato a cinque colpi il sudafricano Charl Schwartzel, secondo con 277 (-11).

Al terzo posto con 279 (-9) il suo connazionale Louis Oosthuizen, alla pari con  il filippino Miguel Tabuena, al quinto con 280 (-8) un altro sudafricano, Dean Burmester, l’indiano Anirban Lahiri e lo spagnolo Eugenio Chacarra, affiancati dal thailandese Suteepat Prateeptienchai, e al nono con 281 (-7) lo zimbabwese Kieran Vincent. Per continuare con i giocatori della Superlega, il neozelandese Ben Campbell, che difendeva il titolo, è terminato 13° con 283 (-5) insieme al sudafricano Branden Grace, al belga Thomas Pieters e all’americano Patrick Reed (suo il precedente Link Hong Kong Open), e stesso score di Mazzoli pure per lo statunitense John Catlin, leader della money list.

Al vincitore è andato un assegno di 450.000 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.

LA VIGILIA Stefano Mazzoli, dopo la bella prova con sesto posto nel Link Hong Kong Open, torna in campo per prendere parte all’International Series Qatar, torneo dell’Asian Tour che si svolge dal 27 al 30 novembre al Doha Golf Club nella capitale del Qatar.

Calamitano l’attenzione i giocatori della LIV Golf, presenti in buon numero e guidati dallo statunitense John Catlin, leader dell’ordine di merito e con due successi in stagione, e dal neozelandese Ben Campbell (n. 3). In gara, tra gli altri, anche gli americani Anthony Kim, Peter Uihlein e Patrick Reed, vincitore a Hong Kong, i sudafricani Dean Burmester, Branden Grace, Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen, il giapponese Jinichiro Kozuma, gli zimbabwesi Scott e Kierat Vincent, lo spagnolo David Puig ed Eugenio Chacarra, l’inglese Sam Horsfield, l’indiano Anirban Lahiri e l’australiano Wade Ormsby.

Saranno i favoriti, ma non dovranno trascurare la concorrenza del canadese Richard T. Lee (n. 2 del ranking) e del taiwanese Chieh-po Lee (n. 4), senza trascurare i thailandesi Suteepat Prateeptienchai, Jazz Janewattananond e Suradit Yongcharoenchai, l’americano M. J. Maguire, l’inglese Steve Lewton e l’indiano Gaganjeet Bhullar. Da seguire il giovane spagnolo Luis Masaveu. Il montepremi è di 2.500.000 dollari.

Pagina 11 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca