La neozelandese Lydia Ko, 19enne numero uno mondiale, ha ribadito la sua indiscussa superiorità attuale imponendosi con 276 colpi (70 68 69 69, -12) nell’ANA Inspiration, il primo dei cinque major stagionali femminili disputato al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72) a Rancho Mirage in California, senza la partecipazione di giocatrici italiane.
In una sorta di festival delle giovanissime, la vincitrice in questa occasione si è giovata anche dell’aiuto involontario della thailandese Ariya Jutanugarn, 20 anni, che, in vetta a tre buche dalla fine, ha pagato la pressione cedendo di schianto e con tre bogey consecutivi è terminata al quarto posto con 278 (-10), lasciando il secondo alla coreana In Gee Chun, 22 anni e all’inglese Charley Hull (277, -11), altra ventenne dalle ottime prospettive. Non ha risposto alle attese la 21enne numero tre del Rolex ranking Lexi Thompson, che pure di esperienza ne aveva con sette titoli nel palmares. Leader dopo tre turni non ha trovato il passo giusto e ha chiuso in quinta posizione con 279 (-9).
L’orgoglio ha spinto la coreana Inbee Park, numero due al mondo, dal 16° al sesto posto con 280 (-8), dove è stata affiancata da Gerina Piller, dalla tedesca Caroline Masson e dalla coreana Sung Hyun Park. Al decimo con 281 (-7) Brooke M. Henderson e la norvegese Suzann Pettersen, al 18° con 283 (-5) Stacy Lewis, la coreana Na Yeon Choi e la giapponese Ai Miyazato, che ha condotto la danza nei primi due turni. Poca gloria, dove invece speravano di trovarne di più, per Paula Creamer, Michelle Wie e Brittany Lincicome, campionessa uscente, 36.e con 286 (-2), per la cinese Shanshan Feng, 50ª con 290 (+2), e per l’australiana Karrie Webb, 56ª con 291 (+3).
Lydia Ko è rimasta costantemente nelle prime posizioni e nei due giri finali (entrambi in 69, -3, colpi con tre birdie senza bogey) ha giocato con molta attenzione, senza sbavature, e con estrema regolarità, che è stata la sua arma vincente. La neozelandese ha firmato il secondo major in carriera, dopo aver siglato lo scorso anno l’Evian Championship, e ha portato a dodici i titoli nel LPGA Tour a cui se ne aggiungono tre nel LET e uno nel Korean LPGA. E’ al terzo successo stagionale, dopo quello della settimana precedente nel Kia Classic e l’altro ottenuto a febbraio nel LET (New Zealand Open). "E’ fantastico - ha detto - aver vinto un altro major. Ognuno di loro è un evento unico, speciale e rende sensazioni molto diverse. Non avevo mai giocato bene su questo percorso ed esserci finalmente riuscita mi renderà sicuramente parecchio sotto l’aspetto morale nei prossimi tornei".
Le speranze di Lexi Thompson, tesa a conquistare per la seconda volta questa gara già sua nel 2014 quando si chiamava Nabisco Championship, sono svanite con tre bogey dopo nove buche e l’eagle in extremis (73, +1) è stato utile solo per evitare una posizione di classifica fin troppo penalizzante.
Inappuntabile per undici buche (cinque birdie e un bogey) Ariya Jutanugarn, come detto, non ha retto nel finale: "Quando mi sono trovata al comando, per la prima volta sul tour, mi sono innervosita e ho perso lucidità. No, non sono delusa. Credo che se mi capiterà un’altra occasione la vivrò in maniera diversa: ho fatto tanta esperienza in questa settimana".
Lydia Ko, che a 19 anni è divenuta la più giovane giocatrice ad essersi assicurata due major, ha ricevuto un assegno di 390.000 dollari su un montepremi di 2.600.000 dollari.
TERZO GIRO - Lexi Thompson, numero tre mondiale, è rimasta solitaria con 206 colpi (69 68 69, -10) in vetta all’ANA Inspiration, il primo dei cinque major stagionali femminili al quale non sono presenti proettes italiane, che si conclude al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72) a Rancho Mirage in California.
Lexi Thompson è tallonata dalla neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex ranking, dalla coreana In Gee Chun e dalla giovane emergente thailandese Ariya Jutanugarn (207, -9) e sarà una volata finale ad alti contenuti tecnici ed emotivi sia per la qualità delle protagoniste, sia per una classifica molto corta che concede almeno ad altre 14 concorrenti racchiuse nell’arco di quattro colpi la possibilità di vincere.
Sono al quinto posto con 208 (-8) l’inglese Charley Hull e la giapponese Ai Miyazato, che ha perso contatto dalla Thompson con la quale era al comando dopo due turni, e occupano il settimo con 209 (-7) Michelle Wie, la tedesca Caroline Masson, la coreana Sung Hyun Park, la norvegese Suzann Pettersen e la sudafricana Lee Anne Pace. I numeri avallano anche le ambizioni di Gerina Piller, della coreana Hyo Joo Kim, della svedese Pernilla Lindberg e della scozzese Catriona Matthew, 12.e con 210 (-6), mentre concedono poco o nulla a Stacy Lewis, 16ª con 211 (-5), alla coreana Inbee Park, numero due al mondo, e a Brittany Lincicome, campionessa uscente, 20.e con 212 (-4). Non sarà positivo il bilancio di Paula Creamer, 33ª con 214 (-2), dell’australiana Karrie Webb, 59ª con 218 (+2), sulla quale comincia a pesare la lunga e brillante carriera, e della cinese Shanshan Feng, 67ª con 220 (+4) e affondata con un 77 (+5) peraltro inatteso.
Lexi Thompson, 21enne di Coral Spings (Florida), sette titoli nel circuito comprensivi di un major, lo stesso che si sta giocando e che ha acquisito nel 2014 quando si chiamava Nabisco Championship, ha ripreso in extremis la leadership con un eagle sull’ultima buca, dopo un cammino un po’ incerto con tre birdie e due bogey per un parziale di 69 (-3): "Terminare in quel modo - ha detto - è stata un’ottima cosa per la graduatoria e per il morale. Per una decina di buche il mio gioco non è stato fluido, poi ho ritrovato il passo dei giri precedenti. Domani? Non ci saranno da seguire tattiche particolari e non cambierò atteggiamento: mentalità positiva, solita routine prima dei colpi e massima concentrazione". Il montepremi è di 2.600.000 dollari.
SECONDO GIRO - La giapponese Ai Miyazato ha mantenuto il comando con 137 colpi (67 70, -7), ma è cambiata la sua compagna di viaggio, che ora è Lexi Thompson (137 - 69 68) numero tre mondiale, nell’ANA Inspiration, il primo dei cinque major stagionali femminili al quale non sono presenti proettes italiane.
Al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72) a Rancho Mirage in California, ha ceduto nettamente la spagnola Azahara Muñoz, in vetta insieme alla Miyazato dopo un giro e precipitata al 48° posto con 145 (+1) per un devastante 78 (+6), e si sono avvicinate alle capofila la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex ranking e grande favorita dell’evento, Lizette Salas, la norvegese Suzann Pettersen, la sudafricana Lee-Anne Pace e le coreane Sung Hyun Park e In Gee Chun, terze con 138 (-6). In recupero Michelle Wie, da 14ª a nona con 139 (-5), Stacy Lewis, da 40ª a 14ª con 140 (-4), e Brittany Lincicome, campionessa uscente, da 40ª a 20ª con 141 (-3). Sembrano, invece, aver già alzato bandiera bianca proette che avevano grosse ambizioni quali Paula Creamer, la cinese Shanshan Feng e le coreane Na Yeon Choi e Inbee Park, numero due della graduatoria mondiale, 34.e con 143 (-1), così come l’australiana Karrie Webb, 48ª alla pari con la Muñoz.
Lexi Thompson, 21 anni e ad appena 16 vincitrice del primo dei sette tornei che figurano nel suo palmares, proverà a bissare il successo in questa gara già sua nel 2014, quando si chiamava Nabisco Championship. Ha aggiunto uno score di 68 colpi (-4, con cinque birdie e un bogey) al parziale iniziale di 69 (-3).
Ai Miyazato, 31enne di Higashi, la quale sta provando ad aprire una nuova fase della sua carriera che sembra essersi arenata nel 2012 dopo essere anche stata al vertice mondiale (2010), ha frenato con un 70 (-2, con cinque birdie e tre bogey). Il montepremi è di 2.600.000 dollari.
PRIMO GIRO - Al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72), a Rancho Mirage in California, è iniziato l’ANA Inspiration il primo dei cinque major stagionali femminili nel quale non sono presenti proettes italiane.
Nel giro d’apertura si sono portate alla ribalta, prendendo il comando con 67 (-5) colpi, la spagnola Azahara Muñoz e la giapponese Ai Miyazato, in una classifica che naturalmente è abbastanza corta. La coppia ha un colpo di vantaggio sulla scozzese Catriona Matthew, sulla sudafricana Lee-Anne Pace e sulla nipponica Shiho Oyama (68, -4) e due su un gruppetto di otto concorrenti al sesto posto comprendente Lexi Thompson, numero tre mondiale, Gerina Piller, Ryann O’Toole, la thailandese Ariya Jutanugarn e le coreane Mi Hyang Lee, Ha Na Jang, In Gee Chun e Amy Yang (69, -3).
Sono subito dietro, 14.e con 70 (-2), le due grandi favorite, la neozelandese Lydia Ko, leader mondiale, e la coreana Inbee Park, numero due, affiancate da Michelle Wie. Hanno un ritardo superiore, ma ancora recuperabile con 54 buche a disposizione, la norvegese Suzann Pettersen e le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, 24.e con 71 (-1), Paula Creamer, Stacy Lewis e l’australiana Karrie Webb, 40.e con 72 (par), e l’emergente canadese Brooke M. Henderson, 60ª con 73 (+1).
Azahara Muñoz, 29enne di Malaga, è entrata con molta autorità nel mondo pro vincendo nel Ladies European Tour (tre titoli) e poi imponendosi nel LPGA Tour (un successo) dove sta svolgendo la sua attività. Dopo aver ceduto in playoff a Paula Creamer nell’HSBC Womens Champions (2014), è sembrata aver accusato il colpo, anche a dispetto del terzo titolo nel LET conquistato nello stesso anno in una estemporanea presenza nell’Open di Francia, in cui si era imposta già l’anno precedente. Il major potrebbe essere una buona occasione per ripartire, poiché le qualità non le mancano. Nel suo score sei birdie e un bogey.
Ai Miyazato, 31enne di Higashi, ha forse espresso la parte migliore della sua carriera emergendo giovanissima nel circuito giapponese (15 vittorie) e poi nel LPGA Tour (nove successi) arrivando fino al vertice mondiale nel 2010. Come la maggior parte delle orientali, che offrono il meglio per periodi di tempo non eccessivamente lunghi, anche lei è quasi scomparsa dopo le ultime due vittorie in America datate 2012. In questo scorcio d’anno si è fatta nuovamente notare in alta classifica e sarà interessante vedere il peso di questo 67 (cinque birdie, senza bogey) sul suo futuro. Il montepremi è di 2.600.000 dollari.
LA VIGILIA - Al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course, a Rancho Mirage in California, si disputa l’ANA Inspiration (31 marzo-3 aprile) il primo dei cinque major stagionali femminili nel quale non saranno presenti proettes italiane.
Grande favorita la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale. apparsa in forma smagliante nel Kia Classic dove ha letteralmente dominato battendo la sua prima rivale, ossia la coreana Inbee Park, numero due e anche lei tra le più gettonate alla vigilia, ma non staranno certo a guardare le altre otto giocatrici che le seguono nel Rolex ranking, nell’ordine Lexi Thompson, Stacy Lewis, le coreane Sei Young Kim e Ha-Na Jang, la canadese Brooke M. Henderson, una delle più belle novità delle ultime leve, le altre due coreane Amy Yang e In Gee Chun e la cinese Shanshan Feng.
Hanno le carte in regola per prevalere anche Paula Creamer e Michelle Wie, la norvegese Suzann Pettersen, la svedese Anna Nordqvist, l’australiana Karrie Webb, la giapponese Haru Nomura e le coreane Na Yeon Choi e So Yeon Ryu. Il montepremi è di 2.600.000 dollari.
La dilettante spagnola Luna Sobron ha vinto con 211 (67 68 76, -8) colpi, dopo una corsa di testa, il Terre Blanche Ladies Open, torneo che ha aperto la stagione del LET Access, il secondo tour femminile europeo, sul percorso del Terre Blanche Hotel Spa Golf Resort (par 73), nella città che da il nome al complesso francese.
Ha occupato la sesta posizione con 214 (72 71 71, -5) Diana Luna, che come molte altre giocatrici del Ladies European Tour, ha preso parte all’evento preferendo mantenersi in attività in un momento in cui il massimo circuito continentale sta osservando una lunga pausa e riprenderà solo a maggio.
La Sobron ha avuto ragione della connazionale Maria Parra, anche lei dilettante, e della francese Lucie Andrè, che hanno effettuato un bel recupero rimasto corto di un colpo (212, -7). In quarta posizione con 213 (-6) le transalpine Alexandra Vilatte e Diane Baillieux e hanno affiancato Diana Luna altre due francesi, Ariane Provot e Mathilda Cappeliez, quarta amateur nei primi otto posti.
Delle altre italiane in campo Margherita Rigon si è classificata 19ª con 220 (75 70 75, +1), la dilettante azzurra Lucrezia Colombotto Rosso 23ª con 221 (76 70 75, +2), Sophie Sandolo 39ª con 226 (76 74 76, +7) ed Elisabetta Bertini 44ª con 227 (75 71 81, +8). E’ uscita al taglio Stefania Avanzo, 53ª con 151 (77 74, +), out per un colpo
Luna Sobron, 22enne residente a Palma di Maiorca, si è allenata molto nell’isola durante l’inverno, in particolare lavorando sul gioco corto e ottenendo ottimi responsi con il putter, fondamentale in questa occasione. Come obiettivo stagionale si era posto quello di partecipare ai tornei della sua categoria e di giocare nel LETAS per arrivare alla ‘carta’ attraverso il circuito stesso, come aveva fatto lo scorso anno la sua connazionale e amica Natalia Escuriola. La vittoria le ha aperto praticamente la porta, ma ora dovrà decidere se cambiare i suoi piani iniziali, ossia se attendere la fine dell’anno, volendo disputare i mondiali amateur in Messico, oppure se fare subito il passo. Ha faticato molto nel giro finale, ed era prevedibile che subisse la forte pressione mancando di esperienza, ma il vantaggio accumulato nei primi due turni l’ha preservata da sorprese, sia pure come detto per un solo colpo, malgrado il 76 (+3) di chiusura dovuto a due birdie e a cinque bogey.
Diana Luna, che spera di essere presente ai prossimi Giochi Olimpici, si è dimostrata in crescendo di condizione. Ha condotto tre giri molto regolari, l’ultimo in 71 (-2) con quattro birdie e due bogey. Per Margherita Rigon 75 (+2) colpi con cinque birdie, quattro bogey e un triplo bogey e stesso score per Lucrezia Colombotto Rosso con due birdie, due bogey e un doppio bogey, la quale può essere sicuramente soddisfatta dell’esito finale. Un po’ meno Sophie Sandolo, che di colpi ne ha assommati 76 (+3, con due birdie, tre bogey e un doppio bogey) e giornata da dimenticare per Elisabetta Bertini, scesa dal 19° posto con un 81 (+8, con quattro bogey, due doppi bogey e nessun birdie).
SECONDO GIRO - Diana Luna è salita dal 12° al quinto posto con 143 colpi (72 71, -3) nel Terre Blanche Ladies Open, gara inaugurale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta svolgendo sul percorso del Terre Blanche Hotel Spa Golf Resort (par 73), nella città che da il nome al complesso francese.
Con il Ladies European Tour che si sta concedendo una lunga pausa, alcune proette che partecipano al circuito maggiore, come la Luna, hanno approfittato di questa opportunità per mantenersi in allenamento, ma a farla da padrone sono tre brillanti amateur, che già hanno dato prova del loro valore in campo internazionale: le spagnole Luna Sobron, che ha mantenuto la leadership con 135 (67 68, -11), e Maria Parra, la quale affronterà il giro finale con un ritardo di tre colpi (138, -8) e la francese Mathilda Cappeliez, che le segue con 140 (-6). Ha chances di poter competere per il titolo la transalpina Lucie Andrè, quarta con 141 (-5), mentre il disavanzo di otto colpi, che in condizioni normali appare difficile da rimontare in sole 18 buche anche per una proette di classe come la Luna, con tre dilettanti al proscenio, che difettano d’esperienza, potrebbe anche venire annullato. Speranza a cui si appellano pure le quattro concorrenti che affiancano la romana, ossia, le francesi Melodie Bourdy e Diane Baillieux (am), la marocchina Maha Haddioui e la svedese Natalie Willie.
Hanno recuperato posizioni Margherita Rigon, da 27ª a 13ª con 145 (75 70, -1), Elisabetta Bertini, da 27ª a 19ª con 146 (75 71, par), e ha lo stesso score la dilettante azzurra Lucrezia Colombotto Rosso (76 70), rinvenuta dalla 44ª piazza. Ha evitato di misura il taglio Sophie Sandolo, 44ª con 150 (76 74, +4), mentre è rimasta fuori Stefania Avanzo, 54ª con 151 (77 74, +), out per un colpo.
Luna Sobron, 22enne residente a Palma di Maiorca, ha già partecipato a sette gare del LETAS nella scorsa stagione fornendo buone prestazioni e terminando undicesima nella money list a punti. Ha difeso il primato in classifica girando in 68 (-5) con sette birdie e due bogey. La Luna è scesa due colpi sotto par (71) con cinque birdie e tre bogey. Medesimo punteggio per la Bertini con quattro birdie e due bogey e cammino parallelo della Rigon e della Colombotto Rosso con un 70 (-3), frutto di quattro birdie e un bogey. Per la Sandolo e per la Avanzo un 74 (+1) con due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 30.000 euro.
PRIMO GIRO - Diana Luna è al 12° posto con 72 (-1) colpi dopo il primo giro del Terre Blanche Ladies Open. gara inaugurale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta svolgendo sul percorso del Terre Blanche Hotel Spa Golf Resort (par 73), nella città che da il nome al complesso francese.
Con il Ladies European Tour che si sta concedendo una lunga pausa, alcune proette che partecipano al circuito maggiore, come la Luna, hanno approfittato di questa opportunità per mantenersi in allenamento, ma a prendere il comando è stata la forte dilettante spagnola Luna Sobron con 67 (-6) colpi, tre di vantaggio sulle francesi Isabelle Boineau e Lucie André, sulla svedese Natalie Willie, sulla marocchina Maha Haddioui e su un’altra promettente amateur iberica, Maria Parra (70, -3). Al settimo posto con 71 (-2) le transalpine Julie Aime, Alexandra Vilatte, Justine Dreher, la scozzese Michele Thomson e la spagnola Maria Beautell.
Sono al 27° con 75 (+2), Margherita Rigon, Elisabetta Bertini e altre due giocatrici del LET, la francese Valentine Derrey e la ceca Klara Spilkova, al 44° con 76 (+3) Sophie Sandolo e la dilettante azzurra Lucrezia Colombotto Rosso e al 54° con 77 (+4) Stefania Avanzo.
Luna Sobron ha composto lo score con due eagle, cinque birdie e tre bogey. Per la Luna tre birdie e due bogey, per la Bertini tre birdie e cinque bogey, per la Rigon due birdie e quattro bogey, per la Colombotto Rosso un birdie e quattro bogey, per la Sandolo due birdie e cinque bogey e per la Avanzo due birdie, quattro bogey e un doppio bogey.
Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche. Il montepremi è di 30.000 euro.
LA VIGILIA - Inizia la stagione del LET Access Series con il Terre Blanche Ladies Open (31 marzo-2 aprile) che si disputa sul percorso del Terre Blanche Hotel Spa Golf Resort, nella città che da il nome al complesso francese. E’ la prima delle 14 gare in cui si articola il secondo tour continentale femminile, che però potrebbe crescere in corso d’opera.
Con il Ladies European Tour che si sta concedendo una lunga pausa, alcune proette che partecipano al circuito maggiore hanno approfittato di questa opportunità per mantenersi in allenamento e tra costoro ci sono Diana Luna, Margherita Rigon e Sophie Sandolo, che saranno affiancate da Stefania Avanzo, Elisabetta Bertini e della dilettante Lucrezia Colombotto Rosso. Tra le altre giocatrici del LET che hanno fatto la stessa scelta citiamo le francesi Valentine Derrey e Jade Schaeffer e la ceca Clara Spilkova. Tra le abituali frequentatrici del LET Access da tenere d’occhio la scozzese Michele Thomson, la tedesca Karolin Lampert, la svedese Johanna Gustavsson, la spagnola Mireia Prat e le finlandesi Krista Bakker e Oona Vartiainen. Il montepremi è di 30.000 euro.
Jim Herman (273 - 69 69 67 68, -15) ha trovato a 39 anni il primo titolo nel PGA Tour battendo a sorpresa nello Shell Houston Open lo svedese Henrik Stenson (274, -14) e Dustin Johnson (275, -13), che erano considerati i più attendibili candidati al titolo alla vigilia dell’ultimo giro.
Sul percorso del GC of Houston (par 72) a Humble nel Texas, nel torneo che ha anticipato il Masters, primo major stagionale in programma da giovedì 7 aprile a domenica 10 all’Augusta National di Augusta in Georgia, hanno offerto una buona prova anche lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, quarto con 276 (-12), Daniel Berger e Russell Henley, quinti con 277 (-11).
In chiave Masters difficile decifrare le condizioni di forma di Rickie Fowler e di Patrick Reed, decimi con 279 (-9), di Phil Mickelson, del sudafricano Charl Schwartzel e di Jordan Spieth, numero due mondiale che ad Augusta difenderà il titolo, 13.i con 280 (-8). Infatti tutti e cinque sono andati un po’ a sprazzi, mancando di continuità, e quindi è difficile non pensare che abbiano interpretato il torneo come un allenamento utile per affinare qualcosa nel gioco. Più indietro in classifica il thailandese Thongchai Jaidee, 33° con 284 (-4), e i sudafricani Ernie Els, 38° con 285 (-3), e Retief Goosen, 66° con 290 (+2).
Di sicuro non hanno tratto note positive l’iberico Sergio Garcia, 72° con 218 (+2), e l’argentino Angel Cabrera, 79° con 222 (+6), usciti nel mini taglio dopo il terzo giro, e gli altri eliminati dopo 36 buche: Keegan Bradley e l’indiano Anibarn Lahiri, 116.i con 147 (+3), e il sudafricano Louis Oosthuizen, 128° con 150 (+6), forse un po’ scarico dopo l’ottima prestazione nel WGC Dell March Play dove è stato superato in finale dall’australiano Jason Day (5/4) nuovo leader del World Ranking e rimasto per una settimana a riposo.
Jim Herman, che si è assicurato la bella cifra di 1.224.000 dollari su un montepremi di 6.800.000 dollari, ha concluso la sua corsa con cinque birdie e un bogey per un 68 (-4), score realizzato anche da Henrik Stenson, anch’egli con cinque birdie e un bogey. Per Dustin Johnson un parziale di 69 (-3) con sei birdie, un bogey e un doppio bogey.
TERZO GIRO - Cambio della guardia nello Shell Houston Open dove sono nuovi leader con 205 (-11) colpi Jim Herman (69 69 67) e Jamie Lovemark (67 68 70). Nel torneo del PGA Tour, che sul percorso del GC of Houston (par 72) a Humble nel Texas anticipa il Masters (7-10 aprile, Augusta National, Augusta, Georgia), primo major stagionale, la giornata è stata caratterizzata dal deciso attacco dello svedese Henrik Stenson, da 20° a terzo con 206 colpi (69 71 66, -10), ora uno tra i più gettonati nella corsa al titolo insieme a Dustin Johnson e a Russell Henley, che lo affiancano. Seguono con 207 (-9 Roberto Castro e con 208 (-8) Kyle Reifers, Chez Reavie e Charley Hoffman, scivolato in settima posizione dopo due giri al vertice.
Sebbene un po’ indietro, sicuramente proveranno a vincere Rickie Fowler, decimo con 209 (-7), e il numero due mondiale Jordan Spieth, 14° con 210 (-6), che poi si presenterà ad Augusta in veste di campione uscente. Il loro ritardo dalla coppia di testa non è incolmabile data la loro classe.
Possono invece ormai catalogare la gara come rodaggio per il major Phil Mickelson e il sudafricano Charl Schwartzel, 19.e con 211 (-5), e Patrick Reed, 29° con 212 (-4). A metà classifica il thailandese Thongchai Jaidee e i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, 37.i con 213 (-3), e brutte notizie, proprio in chiave Masters, per lo spagnolo Sergio Garcia, 72° con 218 (+2), e per l’argentino Angel Cabrera, (che lo ha vinto nel 2009), 79° con 222 (+6), usciti nel mini taglio dopo il terzo giro.
Jim Herman, 39enne di Cincinnati senza titoli nel tour, ha girato in 67 (-5) colpi con cinque birdie e Jamie Lovemark, 28enne di Rancho Santa Fe (California) anch’egli a caccia del primo successo, in 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Per Henrik Stenson 66 (-6) colpi con sette birdie e un bogey e Jordan Spieth, le cui condizioni di forma in vista del major non gli danno garanzie di un bis, si è espresso con un 70 (cinque birdie, un bogey, un doppio bogey). Il montepremi è di 6.800.00 dollari dei quali 1.224.000 destinati al vincitore.
SECONDO GIRO - Charley Hoffman (134 - 64 70, -10) ha proseguito la sua corsa di testa nel secondo giro dello Shell Houston Open, il torneo del PGA Tour che sul percorso del GC of Houston (par 72) a Humble nel Texas anticipa il Masters (7-10 aprile, Augusta National, Augusta, Georgia), primo major stagionale.
La classifica è provvisoria poiché 30 giocatori non hanno completato il turno per l’oscurità e Hoffman, che precede di misura Jamie Lovemark (135, -9), potrebbe essere raggiunto da Roberto Castro e dal gallese Jamie Donaldson, terzi con due colpi di ritardo e tre buche ancora a disposizione per rimontare. Sono giunti in club house e sono anche loro al terzo posto con 136 (-8) Dustin Johnson, uno dei candidati al titolo, e Chez Reavie.
Tra i numerosi big che hanno deciso di preparare il Masters sul campo ha accelerato i ritmi Rickie Fowler, da 32° a 13° con 139 (-5), mentre sembrano più pensare a un buon rodaggio Jordan Spieth, numero due mondiale e campione uscente ad Augusta, Phil Mickelson, Patrick Reed e lo svedese Henrik Stenson, 20.i con 140 (-4). Peraltro imporsi nella gara che precede il Masters non è di buon auspicio, perché molto raramente il vincitore ha poi indossato la "giacca verde", anche se non è mancata qualche rara eccezione. Ne è buon testimone Phil Mickelson, il quale nel 2006 conquistò il secondo dei suoi tre Masters dopo aver sbancato sette giorni prima il BellShouth Classic.
Sono in media graduatoria i sudafricani Charl Schwartzel ed Ernie Els, 35° con 141 (-3), e il loro connazionale Retief Goosen, 48° con 142 (-2) insieme all’argentino Angel Cabrera. Sono in bilico sulla linea del taglio, e il loro destino dipenderà da altri, lo spagnolo Sergio Garcia e il thailandese Thongchai Jaidee, 68.i con 143 (-1), mentre lasceranno la compagnia Keegan Bradley e l’indiano Anibarn Lahiri, 116.i con 147 (+3), e il sudafricano Louis Oosthuizen, 128° con 150 (+6), forse un po’ scarico dopo l’ottima prestazione nel WGC Dell March Play dove è stato superato in finale dall’australiano Jason Day (5/4) nuovo leader mondiale e che ha deciso per la settimana di riposo.
Charley Hoffman, 40enne di San Diego (California), per avendo mantenute intatte le sue possibilità di siglare il quarto titolo in carriera, ha rallentato nel secondo giro. Quattro birdie e due bogey hanno fatto un score di 70 (-2), ma è stato meno preciso rispetto al giro d’apertura cogliendo solo 10 green su 18 (contro 14 in avvio) e ricorrendo al puttter per 27 volte (contro 25). Sempre sotto osservazione Jordan Spieth, arretrato di dieci posizioni e apparso in difficoltà nelle ultime settimane tanto da perdere la leadership mondiale. Per lui 73 (+1) colpi con tre birdie, quattro bogey e parecchie incertezze.
Il montepremi è di 6.800.00 dollari dei quali 1.224.000 destinati al vincitore.
PRIMO GIRO - Charley Hoffman è il leader con 64 (-8) colpi dello Shell Houston Open, torneo del PGA Tour che si sta disputando, senza la partecipazione di giocatori italiani, sul percorso del GC of Houston (par 72) a Humble nel Texas e che anticipa di una settimana il Masters (7-10 aprile, Augusta National, Georgia) primo major stagionale.
Ha iniziato a forte andatura Dustin Johnson, uno dei favoriti per il titolo, secondo con 65 (-7) colpi alla pari con Roberto Castro, Morgan Hoffmann e Scott Brown e sono in quinta posizione con 66 (-6) Justin Hicks, Chez Reavie, Scott Pinckney e Johnson Wagner lo scorso anno sconfitto nel playoff, insieme a Jordan Spieth, da J.B. Holmes, che all’ultimo momento è stato costretto a rinunciare alla gara.
Quanto a Spieth ha mantenuto un buon passo collocandosi con 67 (-5) colpi al decimo posto con la compagnia, tra gli altri, del canadese Graham DeLaet. Sembrano voler fare solo un buon rodaggio in vista del major, almeno stando al primo turno, Phil Mickelson, Rickie Fowler, Patrick Reed, lo svedese Henrik Stenson, il sudafricano Charl Schwartzel, l’indiano Anirban Lahiri e l’argentino Angel Cabrera 32,i con 69 (-3), così come Keegan Bradley e l’inglese Lee Westwwod, 64.i con 70 (2). Forse un po’ troppo rilassati altri possibili protagonisti, che sono oltre la linea del taglio: lo spagnolo Sergio Garcia, il sudafricano Retief Goosen e il thailandese Thongchai Jaidee, 83.i con 71 (-1), e i sudafricani, Ernie Els, 98° con 72 (par), e Louis Oosthuizen, 106° con 73 (+1) alla pari con il nordirlandese Padraig Harrington.
Charley Hoffman, 40enne di San Diego (California), sta svolgendo un’onesta carriera nel circuito dove ha ottenuto tre successi diluiti in otto anni, tra il 2007 e il 2015, tuttavia realizzando spesso buoni piazzamenti è riuscito a guadagnare fino ad oggi quasi diciannove milioni di dollari. Nel suo score nove birdie e un bogey. Jordan Spieth di birdie ne ha messi a segno sei contro un bogey e Phil Mickelson quattro, anch’egli a fronte di un bogey.
Il montepremi è di 6.800.00 dollari dei quali 1.224.000 destinati al vincitore.
LA VIGILIA - Non parteciperanno giocatori italiani allo Shell Houston Open (31 marzo-3 aprile), torneo del PGA Tour in programma sul percorso del GC of Houston a Humble nel Texas, che anticipa di una settimana il Masters (7-10 aprile, Augusta National, Georgia) primo major stagionale.
Numerosi big, dopo aver preso parte al WGC Dell Match Play, hanno deciso per la settimana di riposo, in particolare l’australiano Jason Day, tornato dopo il doppio successo delle ultime due settimane numero uno mondiale, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre. Non l’ha pensata allo stesso modo Jordan Spieth, poco convincente nelle recenti uscite, al punto di perdere il trono del World ranking, e probabilmente desideroso di presentarsi ad Augusta sia in giacca verde, dovendo difendere il titolo, e magari con nuovamente in testa la corona mondiale. E nemmeno sembra troppo preoccupato della tradizione poco favorevole che vuole il vincitore della gara che precede il major raramente trionfatore in Georgia. Del resto le eccezioni (poche) ci sono state e ne sa qualcosa Phil Mickelson, anch’egli in campo, il quale nel 2006 si impose nel secondo dei tre Masters acquisiti dopo aver sbancato sette giorni prima il BellShouth Classic.
Difende il titolo J.B. Holmes in un contesto che comprende parecchi concorrenti in grado di prevalere, almeno sulla carta, perché non tutti sono al top della condizione. Ricordiamo Rickie Fowler, Keegan Bradley, Dustin Johnson, Patrick Reed, lo svedese Henrik Stenson, i sudafricani Louis Oosthuizen, secondo nel WGC Dell Match Play battuto da Jason Day (5/4), Ernie Els e Charl Schwartzel e lo spagnolo Sergio Garcia. Possono contribuire allo spettacolo, anche se hanno poche chances di vincere, l’irlandese Padraig Harrington, il thailandese Thongchai Jaidee, l’indiano Anirban Lahiri, il sudafricano Retief Goosen. il gallese Jamie Donaldson, l’inglese Lee Westwood, il canadese Grahan DeLaet e l’argentino Angel Cabrera. Il montepremi è di 6.800.00 dollari dei quali 1.224.000 destinati al vincitore.
Il torneo su Sky - Lo Shell Houston Open andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 31 marzo, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD); venerdì 1 aprile, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport Plus HD); sabato 2 e domenica 3, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD). Commento di Alessandro Lupi e di Roberto Zappa
Jacopo Albertoni e Angelica Moresco si sono fermati alle semifinali nel Campionati Internazionali di Francia.
Agli Internationaux de France U18 - Trophèe Michel Carlhian, all’Omaha Beach Golf Club (par 72) di Port-en-Bessin-Huppain, Jacopo Albertoni ha ceduto il passo verso la finale al francese Thibault Santigny (1 up), dopo aver superato nell’ordine il britannico Rhys Nevin-Wharton (1 up), il belga Kristof Ulenaers (3/2), vincitore della qualifica su 36 buche medal, e l’altro britannico Harry Goddard alla 19ª. Hanno avuto accesso ai match play e sono usciti nel primo turno Julien Paltrinieri (3/2 dal tedesco Timo Vahlenkamp) e Andrea Romano (4/2 dal danese Soren Lind).
La finale avrà luogo tra Thibault Santigny e il connazionale Guillaume Fanonnel che ha messo fuori gioco un altro giocatore di casa, Andoni Etchenique (1 up).
In qualifica. come detto, si è imposto con 140 colpi (70 70, -4) Kristof Ulenaers davanti ai transalpini Androni Etchenique e Clement Charmasson (141, -3) e al tedesco Max Schmitt, al finlandese Sami Valimaki, al britannico John Gough e a francese Alexandre Petit (142, -2). Al 14° posto Andrea Romano (74 73), Jacopo Albertoni (75 72) e Julien Paltrinieri (77 70), 14.i con 147 (+3).
Sono usciti al taglio: Riccardo Leo, 29° con 151 (74 77, +7), che non è riuscito ad assicurarsi uno degli ultimi quattro posti in tabellone (32 ammessi) in uno spareggio tra dieci concorrenti, Niccolò Capacchietti 39° con 152 (75 77, +8), Leonardo Bellini, 65° con 155 (79 76, +11), Davide Longhini (76 80), Gregorio Alibrandi (77 79), Adalberto Montini (80 76) e Leonardo Novella (82 74), 72.i con 156 (+12), Edoardo Giletta, 90° con 158 (82 76, +14), e Riccardo Alberti, 117° con 170 (88 82, +26).
Prima del torneo, in un incontro amichevole, la seleziona italiana è stata superata per 4,5 a 3,5 da quella francese. Hanno composto il team Romano, Alberti, Montini, Longhini, Paltrinieri, Leo, Bellini e Alibrandi. Hanno accompagnato gli azzurri i tecnici Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.
Nel French International Lady Juniors Amateur Championship, sul percorso del Golf de Saint Cloud (par 72), a Garche, Angelica Moresco è stata superata nella semifinale dalla spagnola Ana Pelaez per 3/2. Quest’ultima se la vedrà in finale con la belga Clarisse Louis, che ha sconfitto la svizzera Gioia Carpinelli per 3/1.
La Carpinelli è stata la migliore nella qualifica con 139 colpi (71 68, -5) dove ha preceduto la spagnola Maria Parra (140, -4) e le svedesi Frida Kinhult (141, -3) e Julia Engstrom, quarta con 143 (-1) insieme all’iberica Paz Marfa Sans. Hanno avito accesso ai match play anche Carlotta Ricolfi (72 72) e Lucrezia Colombotto Rosso (68 76), seste con 144 (par), Emilie Alba Paltrinieri, 13ª con 146 (71 75, +2), Clara Manzalini (73 75) e appunto la Moresco (73 75), 18.e con 148 (+4). E’ passata anche la cinese Xiaolin Tian, 14ª con 147 (75 72, +3), che difende i colori del GC Ambrosiano.
Clara Manzalini è andata subito fuori nel derby con Emilie Alba Paltrinieri (6/5), che poi non ha superato il secondo turno (1 up dalla norvegese Karoline Lund). Lucrezia Colombotto Rosso ha messo fuori gioco la tedesca Aline Krauter (1 up) e la norvegese Renate Hjelle Grimstad (3/2), poi ha ceduto contro Gioia Carpinelli (3/1) nei quarti.
Carlotta Ricolfi ha estromesso la danese Stephanie Amalie Astrup (19ª) e la francese Lauralie Migneaux (1 up), poi il tabellone l’ha posta di fronte alla Moresco che ha raggiunto la semifinale dopo un incontro tiratissimo, bello, e finito alla 19ª buca. In precedenza la Moresco aveva sconfitto Xiaolin Tian (2 up) e la britannica Inci Mehmet (5/4).
Sono rimaste fuori dalle 32 ammesse nel tabellone dell’Esmond Trophy: Alessia Nobilio, 49ª con 155 (74 81, +11), e Greta Minetto, 101ª con 164 (84 80, +20). Hanno accompagnato le azzurre Stefano Sardi e il tecnico Roberto Zappa.
SECONDO GIRO DI QUALIFICA - Otto azzurri, tre ragazzi e cinque ragazze, sono stati ammessi ai match play nei Campionati Internazionali di Francia dopo la qualificazione su 36 buche medal.
Agli Internationaux de France U18 - Trophèe Michel Carlhian, all’Omaha Beach Golf Club (par 72) di Port-en-Bessin-Huppain, sono passati Andrea Romano (74 73), Jacopo Albertoni (75 72) e Julien Paltrinieri (77 70), 14.i con 147 (+3) colpi. Si è imposto con 140 (70 70, -4) il belga Kristof Ulenaers davanti ai francesi Androni Etchenique e Clement Charmasson (141, -3) e al tedesco Max Schmitt, al finlandese Sami Valimaki, al britannico John Gough e al transalpino Alexandre Petit (142, -2).
Non hanno superato il taglio: Riccardo Leo, 29° con 151 (74 77, +7), che non è riuscito ad assicurarsi uno degli ultimi quattro posti in tabellone (32 ammessi) in uno spareggio tra dieci concorrenti, Niccolò Capacchietti 39° con 152 (75 77, +8), Leonardo Bellini, 65° con 155 (79 76, +11), Davide Longhini (76 80), Gregorio Alibrandi (77 79), Adalberto Montini (80 76) e Leonardo Novella (82 74), 72.i con 156 (+12), Edoardo Giletta, 90° con 158 (82 76, +14), e Riccardo Alberti, 117° con 170 (88 82, +26). Accompagnano gli azzurri i tecnici Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.
Nel French International Lady Juniors Amateur Championship, sul percorso del Golf de Saint Cloud (par 72), a Garche, Carlotta Ricolfi (72 72) e Lucrezia Colombotto Rosso (68 76), leader dopo un giro, hanno concluso con 144 (par) colpi al sesto posto seguite da Emilie Alba Paltrinieri, 13ª con 146 (71 75, +2), e da Angelica Moresco (73 75) e da Clara Manzalini (73 75), 18.e con 148 (+4). E’ passata anche la cinese Xiaolin Tian, 14ª con 147 (75 72, +3), che difende i colori del GC Ambrosiano. Ha vinto la qualifica con 139 colpi (71 68, -5) la svizzera Gioia Carpinelli, che ha preceduto la spagnola Maria Parra (140, -4) e le svedesi Frida Kinhult (141, -3) e Julia Engstrom, quarta con 143 (-1) insieme all’iberica Paz Marfa Sans.
Non sono entrate tra le 32 promosse ai match play per giocarsi il Trophée Esmond: Alessia Nobilio, 49ª con 155 (74 81, +11), e Greta Minetto, 101ª con 164 (84 80, +20). Accompagnano le azzurre Stefano Sardi e il tecnico Roberto Zappa.
PRIMO GIRO DI QUALIFICA - Dopo il primo dei due giri di qualificazione su 36 buche medal Lucrezia Colombotto Rosso è al comando con 67 (-4, con quattro birdie) colpi nel French International Lady Juniors Amateur Championship, sul percorso del Golf de Saint Cloud, a Garches, in Francia.
L’azzurra precede due spagnole, Maria Parra, seconda con 68 (-3), e Ana Pelaez, terza con 69 (-2). Complessivamente è stato un bell’inizio per le italiane: Emilie Alba Paltrinieri è quarta con 70 (-1), insieme alla svizzera Gioia Carpinelli e un’altra iberica, Paz Marfa Sans, quindi Carlotta Ricolfi settima con 71 (par), Clara Manzalini e Angelica Moresco 13.e con 72 (+1) e Alessia Nobilio 20ª con 73 (+2).
Dopo la qualificazione, le prime 32 in graduatoria si contenderanno il Trophée Esmond. Ci sarà in palio anche il Trophée Claude-Roger Cartier, con tabellone a 16 contendenti, al quale accederanno le prime under 18 terminate oltre il 32° posto. E’ nella zona qualifica anche la cinese Xiaolin Tian, che difende i colori del GC Ambrosiano, mentre è lontana Greta Minetto, 109ª con 83 (+12). Accompagnano le azzurre Stefano Sardi e il tecnico Roberto Zappa.
Agli Internationaux de France U18 - Trophèe Michel Carlhian, all’Omaha Beach Golf Club (par 72) di Port-en-Bessin-Huppain, il miglior score degli azzurri lo hanno siglato Andrea Romano e Riccardo Leo, 22° con 74 (+2). Guida la graduatoria con 67 (-5) il britannico John Gough seguito con 69 (-3) dai francesi Alexandre Petit e Paul Margolis e dal finlandese Sami Valimaki e con 70 (-2) dal transalpino Clement Charmasson e dal belga Kristof Ulenaers. Come nel torneo femminile anche in questo, dopo la qualificazione, i primi 32 classificati accederanno ai match play e vi sarà anche un match play di consolazione per i primi 16 giocatori Under 16 in graduatoria oltre la 32ª piazza.
Sono al 29° posto con 75 (+3) Niccolò Capacchietti e Jacopo Albertoni e hanno chances di poter accedere alla seconda fase Davide Longhini, 39° con 76 (+4), Julien Paltrinieri e Gregorio Alibrandi, 47i con 77 (+5. Più difficile il compito per Leonardo Bellini, 77° con 79 (+7), Adalberto Montini, 85° con 80 (+8). Leonardo Novella ed Edoardo Giletta, 103.i con 82 (+10), e per Riccardo Alberti, 118° con 88 (+16).
Prima del torneo, in un incontro amichevole, la seleziona italiana è stata superata per 4,5 a 3,5 da quella francese. Hanno composto il team Romano, Alberti, Montini, Longhini, Paltrinieri, Leo, Bellini e Alibrandi. Accompagnano gli azzurri i tecnici Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo
LA VIGILIA - Numerosi azzurri saranno impegnati nel Campionati Internazionali di Francia Under 18 (24-28 marzo) maschili e femminili.
Per gli Internationaux de France U18 - Trophèe Michel Carlhian, all’Omaha Beach Golf Club di Port-en-Bessin-Huppain, il team italiano è composto da Riccardo Alberti, Jacopo Albertoni, Gregorio Alibrandi, Leonardo Bellini, Niccolò Capacchietti, Edoardo Giletta, Riccardo Leo, Davide Longhini, Adalberto Montini, Leonardo Novella, Julien Paltrinieri e Andrea Romano, che avranno l’assistenza degli allenatori Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo. Prima della gara avrà luogo in incontro amichevole tra la selezione azzurra e quella francese.
Il torneo si disputa con qualificazione su 36 buche stroke play e match play tra i primi 32 classificati. Vi sarà anche un match play di consolazione per i primi 16 giocatori Under 16 in graduatoriadopo il 32° posto.
Al French International Lady Juniors' Amateur Championship, sul percorso del Golf de Saint Cloud, a Garches, prendono parte Lucrezia Colombotto Rosso, Angelica Moresco, Alessia Nobilio, Emilie Alba Paltrinieri, Carlotta Ricolfi e Clara Manzalini, che sono accompagnate da Stefano Sardi e dal tecnico Roberto Zappa.
Anche in questo caso qualificazione su 36 buche stroke play e match play tra le prime 32 qualificate che si contenderanno il Trophée Esmond. Ci sarà in palio anche il Trophée Claude-Roger Cartier, con tabellone a 16 contendenti, al quale accederanno le prime under 18 terminate oltre il 32° posto nella qualifica
La neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, si è imposta con 269 colpi (68 67 67 67, -19) nel Kia Classic (LPGA Tour), che ha avuto luogo sul tracciato dell’Aviara Golf Club (par 72), a Carlsbad in California, dove Giulia Sergas si è classificata 66ª con 291 (70 76 73 72, +3) e Giulia Molinaro 68ª con 292 (75 69 75 73, +4).
Ha tentato di opporsi alla supremazia della vincitrice la coreana Inbee Park, numero due del Rolex Ranking, ma non ha potuto evitare di essere battuta con un distacco abbastanza consistente di quattro colpi (273, -15). Il dominio della Ko è stato avallato anche dai numeri: infatti la giapponese Ai Miyazato, terza con 276 (-12) e da tempo assente dall’alta classifica, le ha reso sette colpi, sono finite a otto le coreane Sung Hyun Park e Jenny Shin, quarte con 277 (-11), e a nove Gerina Piller, Jessica Korda, la coreana Hyo Joo Kim e la cinese Shanshan Feng, seste con 278 (-10). Al 12° posto con 280 (-8) la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Na Yeon Choi, al 31° con 285 (-3) Stacy Lewis, al 35° con 286 (-2) Paula Creamer e al 43° con 288 (par) Lexi Thompson, numero tre della graduatoria mondiale, e l’australiana Karrie Webb. E’ uscita al taglio, caduto a 146 (+2), Cristie Kerr, campionessa in carica.
Lydia Ko, 19 anni, ha portato a undici i successi nel LPGA Tour, comprensivi di un major, a cui se ne aggiungono tre nel LET e uno nel Korean LPGA. E’ alla seconda vittoria stagionale, dopo quella ottenuta a febbraio nel LET (New Zealand Open), che le ha fruttato 255.000 dollari su un montepremi di 1.700.000 dollari. Nel suo 67 (-7) di chiusura sette birdie e tre bogey. Giulia Sergas ha girato in 72 (par) con cinque birdie e cinque bogey e Giulia Molinaro in 73 (+2) con tre birdie e quattro bogey
TERZO GIRO - Giulia Molinaro (75 69 75) e Giulia Sergas (70 76 73) sono scese al 71° posto con 219 (+3) colpi nel Kia Classic (LPGA Tour), che si conclude con la disputa del quarto giro sul tracciato dell’Aviara Golf Club (par 72), a Carlsbad in California.
E’ passata a condurre con 202 (68 67 67, -14) la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, con tre colpi di vantaggio su Brittany Lang e sulle coreane Sung Hyun Park e Jenny Shin (205, -11), quest’ultima leader dopo due turni. Al quinto posto con 206 (67 69 70, -10) Inbee Park, numero due del Rolex ranking, al sesto con 207 (-9) Jessica Korda e al settimo con 208 (-8) la norvegese Suzann Pettersen, la giapponese Haru Nomura e le coreane Na Yeon Choi e Mi Jung Hur. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, da 94ª a 42ª con 144 colpi (75 69, par), e Giulia Sergas, da 14ª a 66ª con 146 (70 76, +2), sono rimaste in gara nel Kia Classic (LPGA Tour), che si sta effettuando sul tracciato dell’Aviara Golf Club (par 72), a Carlsbad in California.
Cambio della guardia in vetta alla graduatoria dove si è portata con 134 (69 65, -10) la coreana Jenny Shin, ma le sono a ridosso Brittany Lang e la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, seconde con 135 (-9), e le coreane Inbee Park, numero due del Rolex ranking, e Hyo Joo Kim, quarte con 136 (-8). Al sesto posto con 137 (-7) Jessica Korda e Sung Hyun Park, al nono con 139 (-5) la coreana Na Yeon Choi e la giapponese Ai Miyazato. Si barcamenano a metà classifica la cinese Shanshan Feng, 14ª con 140 (-4), la norvegese Suzann Pettersen, 24ª con 142 (-2), Stacy Lewis, la coreana Ha Na Yang e l’australiana Karrie Webb, 29.e con 143 (-1). In bassa Paula Creamer, 42ª come la Molinaro, e in 53ª con 145 (+1) Lexi Thompson, numero tre della graduatoria mondiale, che ha recuperato dalla 118ª piazza. E’ uscita al taglio, caduto a 146, Cristie Kerr, campionessa in carica, 99ª con 149 (+5).
Jenny Shin è salita al vertice con un 65 (-7) frutto di sette birdie senza bogey. Giulia Molinaro è risalita con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3) e Giulia Sergas è scesa con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey (76, +4). Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
PRIMO GIRO - Per il secondo torneo consecutivo Giulia Sergas, 14ª con 70 (-2) colpi, ha effettuato una bella partenza navigando in alta classifica, con lo stesso score della norvegese Suzann Pettersen e di Michelle Wie, nel Kia Classic (LPGA Tour), che si sta effettuando sul tracciato dell’Aviara Golf Club (par 72), a Carlsbad in California. E’ al 94° posto con 75 (+3) Giulia Molinaro, l’altra azzurra in gara.
Ha preso il comando con 67 (-5) la coreana Inbee Park, numero due mondiale, affiancata da Brittany Lang, dalla giapponese Ai Miyazato e dall’inglese Jodi Ewart, ma non si è fatta sorprendere la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex ranking, quinta con 68 (-4) insieme a Jane Park e alla coreana Mi Jung Hur. Hanno ampia possibilità di recupero la coreana Ha Na Jang e la cinese Shanshan Feng, 26.e con 71 (-1), Paula Creamer e Stacy Lewis, 39.e con 72 (par), mentre si è fatto difficile il compito di Cristie Kerr, campionessa uscente, e dell’australiana Karrie Webb, 56.e con 73 (+1). Flop di Lexi Thompson, numero tre mondiale, 118ª con 77 (+5) e a un passo dal taglio.
Inbee Park ha fatto percorso netto con cinque birdie, così come Ai Miyazato, da tempo lontana dai vertici, che ha segnato un eagle e tre birdie. Jodi Ewart si è espressa con sette birdie e due bogey e Brittany Lang con un eagle, cinque birdie e due bogey. Per Giulia Sergas, che sta ricevendo consigli tecnici da Costantino Rocca, quattro birdie e due bogey, per Giulia Molinaro due birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Sergas e Giulia Molinaro tornano subito in campo per disputare il Kia Classic (24-27 marzo), torneo del LPGA Tour in programma sul percorso dell’Aviara Golf Club, a Carlsbad in California. Difende il titolo Cristie Kerr, ma attraggono l’attenzione alla vigilia le prime cinque classificate nel Rolex Ranking, nell’ordine la neozelandese Lydia Ko, la coreana Inbee Park, Lexi Thompson, Stacy Lewis e l’altra coreana Ha Na Jang.
Nel field anche altre giocatrici in grado di imporsi quali Paula Creamer, le coreane Sei Young Kim, a segno la scorsa settimana nella JTBC Founders Cup, e Na Yeon Choi, la cinese Shanshan Feng, la norvegese Suzann Pettersen e l’australiana Karrie Webb. Saranno tuttavia da seguire giovani concorrenti che stanno mettendosi in evidenza, con qualcuna che ha già vinto, quali Jacqui Concolino, la spagnola Carlota Ciganda, la canadese Brooke M. Henderson, l’inglese Charley Hull, la thailandese Ariya Jutanugarn, l’australiana Minjee Lee e la cinese Xi Yu Lin.
Giulia Sergas, che sta ricevendo consigli tecnici da Costantino Rocca, ha evidenziato miglioramenti nella JTBC Founders Cup, con due ottimi giri d’apertura e il terzo posto, ma successivamente ha accusato qualche battuta a vuoto e il risultato finale (46ª) è stato fin troppo penalizzante. Giulia Molinaro è uscita al taglio per la terza volta nei primi quattro eventi stagionali e deve assolutamente cambiare passo. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
L’australiano Jason Day è stato l’autentico dominatore del WGC-Dell Match Play che ha vinto sul percorso dell’Austin Country Club, ad Austin nel Texas, battendo in finale con un secco 5/4 il sudafricano Louis Oosthuizen. Con il secondo successo consecutivo, dopo quello conseguito la settimana scorsa nell’Arnold Palmer Invitational, si è anche riportato in vetta al World Ranking (p. 12,53) detronizzando Jordan Spieth (p. 11,06).
Nella mattinata dell’ultima giornata Day ha sconfitto in semifinale per 1 up il nordirlandese Rory McIlroy, in quella che è stata considerata una finale anticipata, mentre Oosthuizen ha superato con tranquillità Rafael Cabrera Bello (4/3), la sorpresa della gara.
Nell’ultimo atto Oosthuizen ha cercato di sorprendere Day attaccando subito (1 up), ma le speranze del sudafricano sono durate lo spazio di tre buche. Dalla quarta Day ha cambiato marcia, ha messo un punto fermo sul match con un tre up al giro di boa e lo ha concluso alla 14ª buca.
Nella finalina per il terzo posto McIlroy ha condotto la danza per otto buche sul filo dell’1 up, ma quando Cabrera Bello ha pareggiato i conti alla nona non ha più avuto la forza di reagire e lo spagnolo non si è fatto pregare per conquistare meritatamente il terzo posto vincendo le ultime tre buche giocate.
In semifinale Jason Day è subito andato avanti conto Rory McIlroy, però il nordirlandese ha immediatamente replicato pareggiando, poi si è portato 1 up alla quinta. Pari di Day e nuovo vantaggio di McIlroy alla nona. Il match è cambiato in quattro buche dalla 10ª alla 13ª: tre birdie dell’australiano hanno praticamente messo fuori gioco McIlroy (2 down), che nel resto del tracciato ha solo potuto dimezzare lo svantaggio. Non c’è stata storia nell’altro incontro. Louis Oosthuizen ha messo subito alle corde Rafael Cabrera Bello e il 3 up sul settimo green ha dato idea chiara di come sarebbe andata finire. Per la verità lo spagnolo ha avuto una buona reazione prima del giro di boa (1 down), ma il sudafricano ha ripreso la sua marcia e ha chiuso il conto alla 15ª.
Dallo scorso anno l’evento si svolge con una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre match. Infatti i concorrenti (64 al via senza azzurri) sono stati divisi in 16 gruppi di quattro, che si sono affrontati in un girone all’italiana, ossia ognuno ha incontrato gli altri tre. Sono stati assegnati un punto per il successo, mezzo per il pari e zero per la sconfitta. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento hanno avuto accesso agli ottavi.
Sia Day che Oosthuizen hanno chiuso a punteggio pieno il proprio girone. L’australiano ha battuto nell’ordine il nordirlandese Graeme McDowell (3/2), il thailandese Thongchai Jaidee (5/3) e l’inglese Paul Casey costretto al ritiro. Ha successivamente eliminato negli ottavi e nei quarti con identico 3/2 Brandt Snedeker e Brooks Koepka.
Oosthuizen nel suo raggruppamento ha superato l’australiano Matt Jones (2/1), l’austriaco Bernd Wiesberger (2/1) e l’inglese Andy Sullivan (4/2). Negli ottavi ha messo fuori gioco Jordan Spieth (4/2), che in seguito a questa sconfitta è poi sceso, come detto, dal trono mondiale, e Dustin Johnson (2/1)
Day, 29enne di Beaudesert, ha vinto per la seconda volta il torneo dopo aver fatto sua l’edizione del 2014 quando si chiamava WGC-Accenture Match Play. Nel suo palmares anche un major (PGA Championship 2015) e sei titoli nel PGA Tour al netto di major e WGC. Ha ricevuto un assegno di 1.620.000 dollari su un montepremi di 9.500.000 dollari.
Nella graduatoria mondiale è rimasto al terzo posto Rory McIlroy (p. 9,36), seguito da Bubba Watson (p. 8,68), da Rickie Fowler (p. 7,86) e dall’australiano Adam Scott (p. 7,26). Lo stop è costato una posizione Francesco Molinari, 79° con p. 1,77.
I risultati
Ottavi di finale: Chris Kirk b Bill Haas 2/1; Rory McIlroy b Zach Johnson 1 up; Brooks Koepka b Matt Kuchar 1 up; Jason Day b Brandt Snedeker 3/2; Rafael Cabrera Bello b Byeong-Hun An (WD); Ryan Moore b Patton Kizzire 4/3; Dustin Johnson b Patrick Reed 3/2; Louis Oosthuizen b Jordan Spieth 4/2
Quarti di finale: Rory McIlroy b Chris Kirk 4/3; Jason Day b Brooks Koepka 3/2; Rafael Cabrera Bello b Ryan Moore 2/1; Louis Oosthuizen b Dustin Johnson 2/1
Semifinali: Jason Day b Rory McIlroy 1 up; Louis Oosthiozen b Rafael Cabrera Bello 4/3
Finale terzo posto: Rafael Cabrera Bello b Rory McIlroy 3/2
Finale primo posto: Jason Day b Louis Oosthuizen 5/4
QUARTA GIORNATA - Jason Day-Rory McIlroy e Louis Oosthuizen-Rafael Cabrera Bello: questi gli incontri nelle semifinali del WGC-Dell Match Play, il secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta disputando all’Austin Country Club di Austin nel Texas e dove hanno preso il via inizialmente 64 giocatori, quasi tutti i migliori del mondo, tra i quali non c’erano italiani.
Nella fase a eliminazione diretta, dopo quella a gironi, c’è stata una sorpresa con la sconfitta negli ottavi di Jordan Spieth, numero uno mondiale, per mano del sudafricano Louis Oosthuizen (4/2), uscita che gli costerà molto probabilmente il trono. Infatti Jason Day, che ha battuto in sequenza Brandt Snedeker (3/2) e Brooks Koepka (3/2) è ora in condizioni di sorpassarlo.
Rimarrà numero tre del world ranking, anche in caso di vittoria finale, il nordirlandese Rory McIlroy, campione uscente (2/1 su Zach Johnson e 4/3 su Chris Kirk). Il suo match con Day viene considerato come una finale anticipata e quasi certamente chi prevarrà si porterà poi via il titolo, perché, almeno nelle previsioni della vigilia, non si danno molte chances a Oosthuizen e allo spagnolo Rafael Cabrera Bello. I match play però sono lungi dall’essere una scienza esatta. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
I risultati:
Ottavi di finale: Chris Kirk b Bill Haas 2/1; Rory McIlroy b Zach Johnson 1 up; Brooks Koepka b Matt Kuchar 1 up; Jason Day b Brandt Snedeker 3/2; Rafael Cabrera Bello b Byeong-Hun An (WD); Ryan Moore b Patton Kizzire 4/3; Dustin Johnson b Patrick Reed 3/2; Louis Oosthuizen b Jordan Spieth 4/2
Quarti di finale: Rory McIlroy b Chris Kirk 4/3; Jason Day b Brooks Koepka 3/2; Rafael Cabrera Bello b Ryan Moore 2/1; Louis Oosthuizen b Dustin Johnson 2/1
TERZA GIORNATA - Si è conclusa la fase di qualificazione e i vincitori dei 16 gironi sono stati ammessi agli ottavi di finale nel WGC-Dell Match Play, il secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta disputando all’Austin Country Club di Austin nel Texas. In campoi 64 giocatori, quasi tutti i migliori del mondo, tra i quali non ci sono italiani.
Saranno di fronte negli scontri a eliminazione diretta su 18 buche: Bill Haas - Chris Kirk; Rory McIlroy - Zach Johnson; Matt Kuchar - Brooks Koepka ; Jason Day - Brandt Snedeker; Byeong-Hun An - Rafael Cabrera Bello; Patton Kizzire - Ryan Moore; Dustin Johnson - Patrick Reed; Jordan Spieth - Louis Oosthuizen.
Hanno vinto a punteggio pieno i propri gironi Jordan Spieth, numero uno mondiale, che nel terzo turno ha superato Justin Thomas (3/2), e Jason Day, che è stato favorito dal ritiro di Paul Casey. Difficoltoso il passaggio di Rory McIlroy, che ha pareggiato con Kevin Na. I due sono terminati alla pari in vetta al gruppo 3 con 2,5 punti ed è stato necessario uno spareggio che il primo ha risolto in proprio favore alla seconda buca.
Altri playoff hanno coinvolto Byeong-Hun An, che ha avuto la meglio dopo una buca su Scott Piercy nel gruppo 5 dove sono rimasti fuori Jason Dufner e Rickie Fowler, quindi Dustin Johnson, vincitore dopo una buca su Kiradech Aphibarnrat. e Chris Kirk, che ha eliminato, anch’egli dopo una buca, Branden Grace.
Hanno terminato con tre vittorie anche Bill Haas, che ha messo out Adam Scott (1up) nell’ultimo match, Patrick Reed, che ha battuto e posto fuori gioco Phil Mickelson (5/4), Zach Johnson (fuori Martin Kaymer) e Louis Oosthuzen. La sorpresa più grossa l’ha fornita Patton Kizzire i cui due punti sono stati vincenti nei confronti di Bubba Watson (1,5). Da rilevare, infine, le buone prestazioni, premiate dal passaggio agli ottavi, di Brooks Koepka, di Matt Kuchar (battuto Justin Rose 3/2), di Rafael Cabrera Bello, di Ryan Moore nel gruppo 13 dove c’era Sergio Garcia e di Brandt Snedeker che ha sorpassato in extremis, superandolo nell’incontro diretto, Charl Schwartzel (5/3).
Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
Risultati e classifiche
Gruppo 1: Prima giornata: Jordan Spieth b Jamie Donaldson 3/2; Victor Dubuisson b Justin Thomas 3/2
Seconda giornata: Jordan Spieth b Victor Dubuisson 5/4; Jamie Donaldson b Justin Thomas 2 up
Terza giornata: Jordan Spieth b Justin Thomas 3/2; Jamie Donaldson b Victor Dubuisson 1 up
Classifica: Spieth p. 3; Donaldson 2; Dubuisson 1,Thomas 0.
Gruppo 2: Prima giornata: Jason Day b Graeme McDowell 3/2; Thongchai Jaidee b Paul Casey 2/1
Seconda giornata: Jason Day b Thongchai Jaidee 5/3; Paul Casey pari con Graeme McDowell
Terza giornata: Jason Day b Paul Casey (WD); Thongchai Jaidee pari con Graeme McDowell
Classifica: Day p. 3; Jaidee 1,5; McDowell 1, Casey 0,5
Gruppo 3: Prima giornata: Rory McIlroy b Thorbjorn Olesen 1 up; Kevin Na b Smylie Kaufman 2/1
Seconda giornata: Rory McIlroy b Smylie Kaufman 3/1; Kevin Na b Thorbjorn Olesen 3/2
Terza giornata: Rory McIlroy pari con Kevin Na; Thorbjorn Olesen b (46) Smylie Kaufman 2/1
Classifica: McIlroy 2,5, Na p. 2,5; Olesen 1; Kaufman 0. Passa McIlroy dopo due buche di spareggio
Gruppo 4: Prima giornata: Bubba Watson pari con Patton Kizzire; Emiliano Grillo b J.B. Holmes 3/2
Seconda giornata: Bubba Watson b Emiliano Grillo 2 up; J.B. Holmes pari con Patton Kizzire
Terza giornata: J.B. Holmes b Bubba Watson 1 up; Patton Kizzire b Emiliano Grillo 2 up
Classifica: Kizzire p. 2; Watson e Holmes p. 1,5; Grillo 1
Gruppo 5: Prima giornata: Jason Dufner b Rickie Fowler 2/1; Byeong-Hun An pari con Scott Piercy
Seconda giornata: Rickie Fowler pari con Scott Piercy; Byeong-Hun An b Jason Dufner 2 up
Terza giornata: Byeong-Hun An pari con Rickie Fowler; Scott Piercy b Jason Dufner 1 up
Classifica: An p. 2; Piercy 2; e Dufner e Fowler 1. Passa An dopo una buca di spareggio
Gruppo 6: Prima giornata: Adam Scott pari con Thomas Pieters; Bill Haas b Chris Wood 2/1
Seconda giornata: Adam Scott b Chris Wood 3/2; Bill Haas b Thomas Pieters 4/2
Terza giornata: Bill Haas b Adam Scott 1 up; Thomas Pieters b Chris Wood 3/2
Classifica: Haas p. 3; Scott 1,5; Pieters 1,5; Wood 0
Gruppo 7: Prima giornata: Justin Rose b Fabian Gomez 2 up; Matt Kuchar b Anirban Lahiri 6/5
Seconda giornata: Justin Rose pari con Anirban Lahiri; Matt Kuchar pari con Fabian Gomez
Terza giornata: Matt Kuchar b Justin Rose 3/2; Anirban Lahiri b Fabian Gomez 4/2
Classifica: Kuchar p. 2,5; Lahiri e Rose 1,5; e Gomez 0,5
Gruppo 8: Prima giornata: Robert Streb b Dustin Johnson 3/2; Kiradech Aphibarnrat b Jimmy Walker 2/1
Seconda giornata: Dustin Johnson b Kiradech Aphibarnrat 5/4; Jimmy Walker b Robert Streb 4/3
Terza giornata: Dustin Johnson b Jimmy Walker 2/1; Kiradech Aphibarnrat b Robert Streb 1 up
Classifica: D. Johnson p. 2; Aphibarnrat 2; Walker e Streb p. 1.
Passa D. Johnson dopo una buca di spareggio
Gruppo 9: Prima giornata: Patrick Reed b Daniel Berger 1 up; Phil Mickelson b Matthew Fitzpatrick 5/4
Seconda giornata: Patrick Reed b Matthew Fitzpatrick 4/3; Phil Mickelson b Daniel Berger 1 up
Terza giornata: Patrick Reed b Phil Mickelson 5/4; Matthew Fitzpatrick b Daniel Berger (WD)
Classifica: Reed p. 3; Mickelson 2; Fitzpatrick 1; Berger 0
Gruppo 10: Prima giornata: Danny Willett pari con Jaco Van Zyl; Brooks Koepka b Billy Horschel 3/2
Seconda giornata: Billy Horschel b Danny Willett 3/2; Brooks Koepka b Jaco Van Zyl 5/4
Terza giornata: Danny Willett b Brooks Koepka 4/3; Jaco Van Zyl b Billy Horschel 2/1
Classifica: Koepka p. 2; Willett Van Zyl 1,5; Horschel 1
Gruppo 11: Prima giornata: Chris Kirk b Branden Grace 3/1; Russell Knox pari con David Lingmerth
Seconda giornata: Branden Grace b David Lingmerth 4/3; Russell Knox b Chris Kirk 2/1
Terza giornata: Branden Grace b Russell Knox 5/4; Chris Kirk b David Lingmerth 3/2
Classifica: Kirk p. 2; Grace 2; Knox p. 1,5; Lingmerth 0,5.
Passa Kirk dopo una buca di spareggio
Gruppo 12: Prima giornata: Rafael Cabrera Bello b Hideki Matsuyama 1 up; Kevin Kisner b Soren Kjeldsen 2/1
Seconda giornata: Hideki Matsuyama b Soren Kjeldsen 4/2; Rafael Cabrera Bello b Kevin Kisner 4/3
Terza giornata: Hideki Matsuyama b Kevin Kisner 3/2; Soren Kjeldsen pari con Rafael Cabrera Bello Classifica: Cabrera Bello p. 2,5; Matsuyama 2; Kisner 1; Kjeldsen 0,5
Gruppo 13: Prima giornata: Sergio Garcia b Lee Westwood 1 up; Marc Leishman pari con Ryan Moore
Seconda giornata: Ryan Moore b Sergio Garcia 1 up; Lee Westwood b Marc Leishman 1 up
Terza giornata: Sergio Garcia b Marc Leishman 5/4; Ryan Moore b (59) Lee Westwood 3/1
Classifica: Moore p. 2,5; Garcia 2; Westwood 1; Leishman 0,5
Gruppo 14: Prima giornata: Zach Johnson b Marcus Fraser 4/3; Martin Kaymer b Shane Lowry 1 up
Seconda giornata: Zach Johnson b Martin Kaymer 8/6; Shane Lowry pari con Marcus Fraser
Terza giornata: Zach Johnson b Shane Lowry 4/3; Martin Kaymer b Marcus Fraser 4/3
Classifica: Z. Johnson 3; Kaymer 2; Lowry e Fraser 0,5
Gruppo 15: Prima giornata: Brandt Snedeker b Charley Hoffman 2/1; Charl Schwartzel b Danny Lee 1 up
Seconda giornata: Brandt Snedeker pari con Danny Lee; Charl Schwartzel b Charley Hoffman 3/2
Terza giornata: Brandt Snedeker b Charl Schwartzel 5/3; Charley Hoffman b Danny Lee 4/2
Classifica: Snedeker p. 2,5; Schwartzel 2; Hoffman 1; Lee 0,5
Gruppo 16: Prima giornata: Louis Oosthuizen b Matt Jones 2/1; Andy Sullivan b Bernd Wiesberger 3/2
Seconda giornata: Louis Oosthuizen b Bernd Wiesberger 2/1; Andy Sullivan b Matt Jones 3/1
Terza giornata: Louis Oosthuizen b Andy Sullivan 4/2; Bernd Wiesberger pari con Matt Jones
Classifica: Oosthuizen p. 3; e Sullivan 2: Wiesberger e Jones 0,5
SECONDA GIORNATA - Si prevede un terzo turno dai toni accessi, dove vi saranno parecchi incontri decisivi per l’ammissione agli ottavi, nel WGC-Dell Match Play, il secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta disputando all’Austin Country Club di Austin nel Texas. In campo 64 giocatori, quasi tutti i migliori del mondo, tra i quali non ci sono italiani.
Dallo scorso anno è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre match. Infatti i concorrenti sono stati divisi in 16 gruppi di quattro, che si affrontano in un girone all’italiana, ossia ognuno incontra gli altri tre. Vengono assegnati un punto per il successo, mezzo per il pari e zero per la sconfitta. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 26 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 27 marzo.
Hanno vinto i primi tre della classifica mondiale, nell’ordine Jordan Spieth (5/4 su Victor Dubuisson), Jason Day (5/3 su Thongchai Jaidee) e Rory McIlroy (3/1 su Smylie Kaufman). Spieth e Day, salvo sorprese poco prevedibili, si sono quasi garantiti l’accesso alla fase successiva, avendo di fronte due avversari già eliminati (rispettivamente Justin Thomas e Paul Casey), mentre McIlroy dovrà vedersela con Kevin Na (3/2 su Thorbjorn Olesen) anche lui a punteggio pieno e dunque passerà il turno chi dei due avrà la meglio.
Nel Gruppo 5 il pareggio con Scott Piercy ha messo fuori gioco Rickie Fowler, che aveva perso nel primo turno. In realtà ha un pallida possibilità di sopravvivere, ma legata a una serie di concomitanze difficili da realizzarsi. Nel Gruppo 4 Bubba Watson, battendo Emiliano Grillo (2 up), ha fatto un bel passo avanti e potrebbe anche bastargli un pari nel match finale con J.B. Holmes.
Altri incontri praticamente a eliminazione diretta quelli nel Gruppo 6 tra Adam Scott (p. 1,5) e Bill Haas (p.2) e nel Gruppo 7 tra Justin Rose e Matt Kuchar, entrambi in vetta alla graduatoria con 1,5 punti.
Nel Gruppo 9 ha vinto ancora Phil Mickelson (1 up su Daniel Berger), ma ora non avrà vita facile contro Patrick Reed (4/3 si Matthew Fitzpatrick) anche lui a punteggio pieno. Nel Gruppo 13 rischia Sergio Garcia, sconfitto da Ryan Moore (2/1) al quale sarà sufficiente probabilmente anche pareggiare con Lee Westwood per andare avanti. Da seguire altri due incontri interessanti tra Charl Schwartzel-Brandt Snedeker (Gruppo 15) e tra Louis Oosthuizen-Andy Sullivan (Gruppo 16) all’insegna del passa chi vince. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
Risultati, classifiche, ultimo turno
Gruppo 1: Prima giornata: Jordan Spieth b Jamie Donaldson 3/2; Victor Dubuisson b Justin Thomas 3/2
Seconda giornata:
Jordan Spieth b Victor Dubuisson 5/4; Jamie Donaldson b Justin Thomas 2 up
Classifica:
Spieth p. 2; Dubuisson e Donaldson 1; Thomas 0.
Terzo turno:
Spieth-Thomas; Dubuisson-Donaldson
Gruppo 2: Prima giornata: Jason Day b Graeme McDowell 3/2; Thongchai Jaidee b Paul Casey 2/1
Seconda giornata:
Jason Day b Thongchai Jaidee 5/3; Paul Casey pari con Graeme McDowell
Classifica: Day p. 2; Jaidee 1; Casey e McDowell 0,5
Terzo turno:
Day-Casey; Jaidee-McDowell
Gruppo 3: Prima giornata: Rory McIlroy b Thorbjorn Olesen 1 up; Kevin Na b Smylie Kaufman 2/1
Seconda giornata:
Rory McIlroy b Smylie Kaufman 3/1; Kevin Na b Thorbjorn Olesen 3/2
Classifica: McIlroy e Na p. 2; Kaufman e Olesen 0
Terzo turno:
McIlroy-Na; Kaufman-Olesen
Gruppo 4: Prima giornata: Bubba Watson pari con Patton Kizzire; Emiliano Grillo b J.B. Holmes 3/2
Seconda giornata:
Bubba Watson b Emiliano Grillo 2 up; J.B. Holmes pari con Patton Kizzire
Classifica: Watson p. 1,5; Grillo 1; Holmes e Kizzire 0,5
Terzo turno:
Watson-Holmes; Grillo-Kizzire
Gruppo 5: Prima giornata: Jason Dufner b Rickie Fowler 2/1; Byeong-Hun An pari con Scott Piercy
Seconda giornata:
Rickie Fowler pari con Scott Piercy; Byeong-Hun An b Jason Dufner 2 up
Classifica: An p. 1,5; Piercy e Dufner 1; Fowler 0,5
Terzo turno:
Fowler-An; Piercy-Dufner
Gruppo 6: Prima giornata: Adam Scott pari con Thomas Pieters; Bill Haas b Chris Wood 2/1
Seconda giornata:
Adam Scott b Chris Wood 3/2; Bill Haas b Thomas Pieters 4/2
Classifica: Haas p. 2; Scott 1,5; Pieters 0,5; Wood 0
Terzo turno:
Scott-Haas; Wood-Pieters
Gruppo 7: Prima giornata: Justin Rose b Fabian Gomez 2 up; Matt Kuchar b Anirban Lahiri 6/5
Seconda giornata:
Justin Rose pari con Anirban Lahiri; Matt Kuchar pari con Fabian Gomez
Classifica: Rose e Kuchar p. 1,5; Lahiri e Gomez 0,5
Terzo turno:
Rose-Kuchar; Lahiri-Gomez
Gruppo 8: Prima giornata: Robert Streb b Dustin Johnson 3/2; Kiradech Aphibarnrat b Jimmy Walker 2/1
Seconda giornata:
Dustin Johnson b Kiradech Aphibarnrat 5/4; Jimmy Walker b Robert Streb 4/3
Classifica: D. Johnson Aphibarnrat Walker e Streb p. 1
Terzo turno:
D. Johnson-Walker; Aphibarnrat-Streb
Gruppo 9: Prima giornata: Patrick Reed b Daniel Berger 1 up; Phil Mickelson b Matthew Fitzpatrick 5/4
Seconda giornata:
Patrick Reed b Matthew Fitzpatrick 4/3; Phil Mickelson b Daniel Berger 1 up
Classifica: Mickelson e Reed p. 2; Berger e Fitzpatrick 0
Terzo turno:
Reed-Mickelson; Fitzpatrick-Berger
Gruppo 10: Prima giornata: Danny Willett pari con Jaco Van Zyl; Brooks Koepka b Billy Horschel 3/2
Seconda giornata:
Billy Horschel b Danny Willett 3/2; Brooks Koepka b Jaco Van Zyl 5/4
Classifica: Koepka p. 2; Horschel 1; Willett e Van Zyl 0,5
Terzo turno:
Willett-Koepka; Horschel-Van Zyl
Gruppo 11: Prima giornata: Chris Kirk b Branden Grace 3/1; Russell Knox pari con David Lingmerth
Seconda giornata:
Branden Grace b David Lingmerth 4/3; Russell Knox b Chris Kirk 2/1
Classifica: Knox p. 1,5; Grace e Kirk 1; Lingmerth 0,5
Terzo turno:
Grace-Knox; Lingmerth-Kirk
Gruppo 12: Prima giornata: Rafael Cabrera Bello b Hideki Matsuyama 1 up; Kevin Kisner b Soren Kjeldsen 2/1
Seconda giornata:
Hideki Matsuyama b Soren Kjeldsen 4/2; Rafael Cabrera Bello b Kevin Kisner 4/3
Classifica: Cabrera Bello p. 2; Matsuyama e Kisner 1; Kjeldsen 0
Terzo turno:
Matsuyama-Kisner; Kjeldsen-Cabrera Bello
Gruppo 13: Prima giornata: Sergio Garcia b Lee Westwood 1 up; Marc Leishman pari con Ryan Moore
Seconda giornata:
Ryan Moore b Sergio Garcia 1 up; Lee Westwood b Marc Leishman 1 up
Classifica: Moore p. 1,5; Garcia e Westwood 1; Leishman 0,5
Terzo turno:
Garcia-Leishman; Moore-Westwood
Gruppo 14: Prima giornata: Zach Johnson b Marcus Fraser 4/3; Martin Kaymer b Shane Lowry 1 up
Seconda giornata:
Zach Johnson b Martin Kaymer 8/6; Shane Lowry pari con Marcus Fraser
Classifica: Z. Johnson 2; Kaymer 1; Lowry e Fraser 0,5
Terzo turno:
Z. Johnson-Lowry; Kaymer-Fraser
Gruppo 15: Prima giornata: Brandt Snedeker b Charley Hoffman 2/1; Charl Schwartzel b Danny Lee 1 up
Seconda giornata:
Brandt Snedeker pari con Danny Lee; Charl Schwartzel b Charley Hoffman 3/2
Classifica: Schwartzel p. 2; Snedeker 1,5; Lee 0,5; Hoffman 0
Terzo turno:
Snedeker-Schwartzel; Lee-Hoffman
Gruppo 16: Prima giornata: Louis Oosthuizen b Matt Jones 2/1; Andy Sullivan b Bernd Wiesberger 3/2
Seconda giornata:
Louis Oosthuizen b Bernd Wiesberger 2/1; Andy Sullivan b Matt Jones 3/1
Classifica: Oosthuizen e Sullivan p. 2: Wiesberger e Jones 0
Terzo turno:
Oosthuizen-Sullivan; Wiesberger-Jones
PRIMA GIORNATA - Jordan Spieth, numero uno mondiale, l’australiano Jason Day e il nordirlandese Rory McIlroy, che lo seguono nella world ranking, hanno vinto il loro incontro nella giornata iniziale del WGC-Dell Match Play, il secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta disputando all’Austin Country Club di Austin nel Texas. In campo 64 giocatori, quasi tutti i migliori del mondo, tra i quali non ci sono italiani.
Dallo scorso anno è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre match. Infatti i concorrenti sono stati divisi in 16 gruppi di quattro, che si affrontano in un girone all’italiana, ossia ognuno incontra gli altri tre. Vengono assegnati un punto per il successo, mezzo per il pari e zero per la sconfitta. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 26 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 27 marzo.
Spieth ha regolato il gallese Jamie Donaldson (3/2), Day ha avuto ragione del nordirlandese Graeme McDowell (3/2) e McIlroy, campione uscente, ha faticato parecchio contro il danese Thorbjorn Olesen (1 up). Due i risultati inattesi, ossia le sconfitte di Rickie Fowler (2/1 da Jason Dufner) e di Dustin Johnson (3/2 da Robert Streb), ma non erano neanche preventivati i pareggi di Bubba Watson con Patton Kizzire e dell’australiano Adam Scott con il belga Thomas Pieters.
Nessun problema, invece, per l’inglese Justin Rose (2 up sull’argentino Fabian Gomez), per Phil Mickelson (5/4 sull’inglese Matthew Fitzpatrick) e per Zach Johnson (4/3 sull’australiano Marcus Fraser) e vittorie di misura dello spagnolo Sergio Garcia (1 up su Lee Westwood) e del tedesco Martin Kaymer (1 up sull’irlandese Shane Lowry). A segno anche il sudafricano Louis Oosthuizen (2/1 sull’australiano Matt Jones) e Chris Kirk (3/1 sul sudafricano Branden Grace), che sono un po’ le mine vaganti del torneo.
Jordan Spieth non ha concesso spazio a Jamie Donaldson: lo ha subito attaccato e con il 4 up dopo sette buche ha sostanzialmente chiuso la pratica. Graeme McDowell ha sorpreso in partenza Jason Day, 2 down alla quarta buca, All’ottava l’australiano ha portato l’incontro in parità, poi dalla nona ha progressivamente aumentato il vantaggio chiudendolo alla 16ª. Rory McIlroy ha subito per tredici buche l’aggressività e il bel gioco di Thorbjorn Olesen, sempre avanti oscillando tra 1 e 2 up. La reazione del numero tre mondiale è iniziata dalla 14ª: in due buche ha rimesso in piedi il match e alla 18ª Olesen gli ha dato strada con un bogey.
Nel prossimo turno Spieth avrà di fronte il francese Victor Dubuisson, che ha regolato Justin Thomas (3/2), e Jason Day se la vedrà con il thailandese Thongchai Jaidee, che ha sconfitto l’inglese Paul Casey (2/1). In entrambi i casi il vincitore potrebbe avere già un piede negli ottavi. Più agevole il compito di Rory McIlroy alle prese con Smylie Kauffman, battuto da Kevin Na (2/1). Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
Risultati e prossimo turno:
Gruppo 1: Jordan Spieth b Jamie Donaldson 3/2; Victor Dubuisson b Justin Thomas 3/2
Seconda giornata: Spieth-Dubuisson; Thomas-Donaldson
Gruppo 2: Jason Day b Graeme McDowell 3/2; Thongchai Jaidee b Paul Casey 2/1
Seconda giornata: Day-Jaidee; Casey-McDowell
Gruppo 3: Rory McIlroy b Thorbjorn Olesen 1 up; Kevin Na b Smylie Kaufman 2/1
Seconda giornata: McIlroy-Kaufman; Na-Olesen
Gruppo 4: Bubba Watson pari con Patton Kizzire; Emiliano Grillo b J.B. Holmes 3/2;
Seconda giornata: Watson-Grillo; Holmes-Kizzire
Gruppo 5: Jason Dufner b Rickie Fowler 2/1; Byeong-Hun An pari con Scott Piercy;
Seconda giornata: Fowler-Piercy; An-Dufner
Gruppo 6: Adam Scott pari con Thomas Pieters; Bill Haas b Chris Wood 2/1
Seconda giornata: Scott-Wood; Haas-Pieters
Gruppo 7: Justin Rose b Fabian Gomez 2 up; Matt Kuchar b Anirban Lahiri 6/5
Seconda giornata: Rose-Lahiri; Kuchar-Gomez
Gruppo 8: Robert Streb b Dustin Johnson 3/2; Kiradech Aphibarnrat b Jimmy Walker 2/1
Seconda giornata: D. Johnson-Aphibarnrat; Walker-Streb
Gruppo 9: Patrick Reed b Daniel Berger 1 up; Phil Mickelson b Matthew Fitzpatrick 5/4
Seconda giornata: Reed-Fitzpatrick; Mickelson-Berger
Gruppo 10: Danny Willett pari con Jaco Van Zyl; Brooks Koepka b Billy Horschel 3/2
Seconda giornata: Willett-Horschel; Koepka-Van Zyl
Gruppo 11: Chris Kirk b Branden Grace 3/1; Russell Knox pari con David Lingmerth
Seconda giornata: Grace-Lingmerth; Knox-Kirk
Gruppo 12: Rafael Cabrera Bello b Hideki Matsuyama 1 up; Kevin Kisner b Soren Kjeldsen 2/1
Seconda giornata: Matsuyama-Kjeldsen; Kisner-Cabrera Bello
Gruppo 13: Sergio Garcia b Lee Westwood 1 up; Marc Leishman pari con Ryan Moore
Seconda giornata: Garcia-Moore; Leishman-Westwood
Gruppo 14: Zach Johnson b Marcus Fraser 4/3; Martin Kaymer b (24) Shane Lowry 1 up
Seconda giornata: Z. Johnson-Kaymer; Lowry-Fraser
Gruppo 15: Brandt Snedeker b Charley Hoffman 2/1; Charl Schwartzel b Danny Lee 1 up
Seconda giornata: Snedeker-Lee; Schwartzel-Hoffman
Gruppo 16: Louis Oosthuizen b Matt Jones 2/1; Andy Sullivan b Bernd Wiesberger 3/2
Seconda giornata: Oosthuizen-Wiesberger; Sullivan-Jones
LA VIGILIA - Rory McIlroy difende il titolo nel WGC-Dell Match Play (23-27 marzo), il secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si disputa all’Austin Country Club di Austin nel Texas. In campo 64 giocatori, quasi tutti i migliori del mondo, tra i quali non ci saranno italiani.
Dallo scorso anno è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre match. Infatti i concorrenti sono stati divisi in 16 gruppi di quattro, che si affronteranno in un girone all’italiana, ossia ognuno incontrerà gli altri tre. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 26 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 27 marzo.
I primi 16 giocatori del ranking mondiale sono teste di serie in ciascun girone, mentre gli altri componenti del gruppo sono stati designati da un sorteggio con i rimanenti partecipanti divisi in tre fasce secondo l’ordine che ha dato diritto all’iscrizione (17°-32°; 33°-48°; 49°-64°). Causa qualche assenza, le posizioni sono andate a scalare in tutti i gruppi, così, nel primo, sin sono ritrovati teste di serie Brandt Snedeker (n. 17 del world ranking) e Louis Oosthuizen (n. 18) favoriti dalle defezioni di Henrik Stenson (n. 7) e di Jim Furyk (n. 16).
Ci sarà sicuramente un deciso attacco di Jason Day a Jordan Spieth per la leadership mondiale. Lo statunitense ha solo 0,31 punti di vantaggio e se l’australiano, che si è già imposto in questa gara nel 2014, dovesse dare un seguito al successo conseguito la scorsa settimana nell’Arnold Palmer Invitational tornerebbe sul trono.
Con tanti campioni in campo è comunque difficile azzardare previsioni e ulteriori contributi all’incertezza sono dati anche alla formula a eliminazione diretta, dove non tutti si trovano a proprio agio, e dalle condizioni di forma di alcuni big non ancora al top. Jordan Spieth e Rory McIlroy non sono stati convincenti nelle ultime uscite e lo stesso si può dire di Bubba Watson, Justin Rose, Sergio Garcia e di Phil Mickelson, che peraltro sembra ormai nella parte discendente della carriera. Invece è in grande spolvero l’australiano Adam Scott, che si è preso una pausa nell’Arnod Palmer Invitational (12°) dopo aver infilato due vittorie di fila anticipate da un secondo posto.
Da tenere in considerazioni alcuni elementi che non sono nella prima fascia dei favoriti, come ad esempio Chris Kirk, Danny Willett (terzo lo scorso anno), Paul Casey, Louis Oosthuizen e Marc Leishman, che solitamente offrono buone prestazioni in questi eventi.
Questi i match della prima giornata:
Gruppo 1: Jordan Spieth-Jamie Donaldson; Justin Thomas-Victor Dubuisson;
Gruppo 2: Jason Day-Graeme McDowell; Paul Casey-Thongchai Jaidee;
Gruppo 3: Rory McIlroy-Thorbjorn Olesen; Kevin Na-Smylie Kaufman;
Gruppo 4: Bubba Watson-Patton Kizzire; J.B. Holmes-Emiliano Grillo;
Gruppo 5: Rickie Fowler-Jason Dufner; Byeong-Hun An-Scott Piercy;
Gruppo 6: Adam Scott-Thomas Pieters; Bill Haas-Chris Wood;
Gruppo 7: Justin Rose-Fabian Gomez; Matt Kuchar-Anirban Lahiri;
Gruppo 8: Dustin Johnson-Robert Streb; Jimmy Walker-Kiradech Aphibarnrat;
Gruppo 9: Patrick Reed-Daniel Berger; Phil Mickelson-Matthew Fitzpatrick;
Gruppo 10: Danny Willett-Jaco Van Zyl; Brooks Koepka-Billy Horschel;
Gruppo 11: Branden Grace-Chris Kirk; Russell Knox-David Lingmerth;
Gruppo 12: Hideki Matsuyama-Rafael Cabrera Bello; Kevin Kisner-Soren Kjeldsen;
Gruppo 13: Sergio Garcia-Lee Westwood; Marc Leishman-Ryan Moore;
Gruppo 14: Zach Johnson-Marcus Fraser; Shane Lowry-Martin Kaymer;
Gruppo 15: Brandt Snedeker-Charley Hoffmann; Charl Schwartzel-Danny Lee;
Gruppo 16: Louis Oosthuizen-Matt Jones; Andy Sullivan-Bernd Wiesberger
Il torneo su Sky - Il WGC-Dell Match Play verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: mercoledì 23 marzo, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD); giovedì 24 e venerdì 25, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport Plus HD); sabato 26, dalle ore 15 alle ore 23 (Sky Sport Plus HD); domenica 27, dalle ore 16 alle ore 1 (Sky Sport Plus HD). Commento di Andrea Sillitti, Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
Primo titolo nel PGA Tour per Tony Finau (276 - 69 70 67 70, -12) che ha superato con un birdie alla terza buca di spareggio Steve Marino (276 - 70 67 69 70) nel Puerto Rico Open, disputato al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. E’ uscito al taglio dopo 36 buche Renato Paratore, 80° con 145 (70 75, +1), alla sua prima esperienza nel circuito americano.
Si sono classificati al terzo posto con 277 (-11) il messicano Rodolfo Cazaubon e l’inglese Ian Poulter, leader dopo tre giri, al quinto con 278 (-10) Scott Brown, il canadese Nick Taylor e l’argentino Andres Romero, all’ottavo con 279 (-9) Will MacKenzie, l’australiano Aaron Baddeley e il portoricano Rafael Campos, in vetta nei primi due turni, e all’11° con 280 (-8) il canadese Graham DeLaet. In media classifica il sudafricano Retief Goosen e l’inglese Luke Donald, 21.i con 282 (-6), Ricky Barnes e David Toms, 39.i con 285 (-3).
Tony Finau, nativo di Salt Lake City (Utah), ha centrato l’obiettivo al 45° torneo a cui ha preso parte nel circuito all’età di 26 anni, sei mesi e tredici giorni. In precedenza aveva colto un titolo nel Web.com Tour (2014). E’ partito molto forte nel giro finale con quattro birdie in dieci buche, poi ha rallentato con due bogey (70, -) e Marino, 36enne di Altus, in Oklahoma, senza successi nel tour, lo ha raggiunto con il quinto birdie di giornata, contro tre bogey, alla 18ª buca (70) portandolo alla spareggio. Finau è stato molto regolare nel playoff realizzando tre birdie in ciascun passaggio sulla stessa 18 (par 5) e sul terzo Marino non è stato capace di opporsi. A Finau sono andati 540.000 dollari su un montepremi di tre milioni di dollari.
TERZO GIRO - L’inglese Ian Poulter (205 - 71 66 68, -11) è il nuovo leader del Puerto Rico Open, che si sta disputando al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico, dove è uscito al taglio Renato Paratore, 80° con 145 (70 75, +1) colpi.
Poulter precede di un colpo Tony Finau, Jonathan Byrd e Steve Marino (206, -10) e di due Scott Brown, l’australiano Aaron Baddeley e il portoricano Rafael Campos (207, -9), che è stato al vertice per due giri. Il montepremi è di tre milioni di dollari dei quali 540.000 dollari andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Renato Paratore, da 34° a 80° con 145 (70 75, +1) colpi, ha concluso al taglio la sua prima esperienza nel PGA Tour. Nel Puerto Rico Open che si sta disputando al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico, è rimasto al comando con 135 (64 71, -9) il giocatore di casa Rafael Campos, che ha mantenuto il colpo di vantaggio su George McNeill (136 - 65 71, -8).
Ha fatto un gran balzo dal 52° al terzo posto con 137 (-7), grazie a un 66 (-6), l’inglese Ian Poulter, affiancato da Kyle Reifers, Steve Marino, Bronson Burgoon, Mark Hubbard, Will MacKenzie e dal tedesco Alex Cejka. Al decimo con 138 (-6) l’australiano Aaron Baddeley e lo svedese Freddie Jacobson, al 15° con 139 (-5) il canadese Graham DeLaet e al 40° con 142 (-2) David Toms, Ricky Barnes, l’inglese Luke Donald, il sudafricano Retief Goosen e lo zimbabwese Brendon de Jonge. Out John Daly, 71° con 144 (par) e fuori per un colpo.
Rafael Campos, 28enne di San Juan, si è messo in evidenza lo scorso anno nel PGA Tour Latino America con sei top ten. Ha iniziato la gara realizzando con un 64 (-8 con otto birdie), score più basso del primo giro nella storia del torneo, e ha difeso la posizione con un 71 (-1) segnando tre birdie e due bogey.
Per Renato Paratore, al via dalla 10ª, cammino subito in salita con due bogey in quattro buche, divenuti tre alla decima giocata. Due birdie lo hanno rimesso in carreggiata, ma un bogey e un doppio bogey hanno annullato le due speranze e non è servito il birdie sul penultimo green (75, +3). Indipendentemente dalla conclusione amara, per il romano è stata sicuramente un’esperienza formativa.
Il Puerto Rico Open, per il quale Paratore ha avuto un invito, è una delle gare che hanno un montepremi piuttosto basso rispetto allo standard del circuito (comunque pur sempre tre milioni di dollari con prima moneta di 540.000 dollari), ma che hanno il pregio di far svolgere attività anche ai membri del tour che sono esclusi dai grandi tornei internazionali (in questo caso il WGC-Dell Match Play).
PRIMO GIRO - Renato Paratore ha esordito nel PGA Tour con un 70 (-2) e il 34° posto nel Puerto Rico Open che si sta disputando al Coco Beach Golf & CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. Prova a fare il profeta in patria Rafael Campos, leader con 64 (-8) colpi, giocatore di casa di 28 anni, nato a San Juan e lo scorso anno in evidenza nel PGA Tour Latino America con sei top ten. Malgrado abbia realizzato lo score più basso (otto birdie, senza bogey) del turno iniziale nella storia del torneo non è riuscito a fare il vuoto. Infatti è a un colpo George McNeill (65, -7) e sono in terza posizione con 66 (-6) Frank Lickliter II, Will MacKenzie, il tedesco Alex Cejka e l’australiano Aaron Baddeley. Tra i concorrenti in settima con 67 (-5) Billy Mayfair e in 16ª con 69 (-3) l’inglese Luke Donald.
Ha lo stesso punteggio di Paratore anche il canadese Grahan DeLaet e sono più defilati Ricky Barnes, lo zimbabwese Brebdon de Jonge e l’inglese Ian Poulter, 52.i con 71 (-1), John Daly, David Toms e il sudafricano Retief Goosen, 94.i con 73 (+1).
Paratore è partito con grande determinazione e ha messo a segno tre birdie sulle prime nove buche (2ª, 5ª e 9ª), poi dopo una frenata con due bogey (10ª e 13ª) ha concluso con il quarto birdie (17ª).
Il Puerto Rico Open, per il quale Paratore ha avuto un invito, è una delle gare che hanno un montepremi piuttosto basso rispetto alla standard del circuito (comunque pur sempre tre milioni di dollari con prima moneta di 540.000 dollari), ma che hanno il pregio di far svolgere attività anche ai membri del tour che sono esclusi dai grandi tornei internazionali (in questo caso il WGC-Dell Match Play).
LA VIGILIA - Renato Paratore fa il suo esordio nel PGA Tour partecipando al Puerto Rico Open (24-27 marzo) che si disputerà al Coco Beach Golf & CC di Rio Grande a Portorico. E’ una delle gare che hanno un montepremi piuttosto basso rispetto alla standard del circuito (comunque pur sempre tre milioni di dollari con prima moneta di 540.000 dollari), ma che hanno il pregio di far fare attività anche ai membri del tour che sono esclusi dai grandi tornei internazionali (in questo caso il WGC-Dell Match Play).
Nel field Ricky Barnes, John Daly, Billy Mayfair, David Toms, gli inglesi Ian Poulter e Luke Donald, il canadese Graham DeLaet, lo zimbabwese Brendon de Jonge, i sudafricani Retief Goosen, Thomas Aiken e George Coetzee e l’australiano Aaron Baddeley. Per Paratore un’ottima occasione per fare esperienza in un contesto nuovo ed estremamente formativo per la sua carriera.
Con una irresistibile volata finale in 62 (-10) colpi la coreana Sei Young Kim (261 - 63 66 70 62, -27) ha battuto la neozelandese Lydia Ko (266 - 70 67 64 65, -22) nella JTBC Founders Cup (LPGA Tour) disputata al Wildfire Golf Club (par 72) del JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona. Dopo i primi due giri in alta classifica con terza posizione, Giulia Sergas ha perso terreno negli altri due terminando 46ª con 277 (64 68 74 71, -11), mentre è uscita al taglio l’altra italiana in gara, Giulia Molinaro, 132ª con 149 (73 76, +5).
Ha ottenuto un meritato terzo posto con 268 (-20) Jacqui Concolino e non è riuscita a inserirsi nella corsa al titolo Stacy Lewis, da seconda a quarta con 269 (-19) insieme a Meghan Khang, Paula Creamer, alla canadese Brooke M. Henderson e alla coreana Eun-Hee Ji, leader dopo tre giri. Nona piazza con 270 (-18) per Ryann O’Toole, Kim Kaufman, Brittany Lang e per la sudafricana Paula Reto e mai in partita la cinese Shanshan Feng e la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente, 28.e con 274 (-14), e l’altra coreana Se Ri Pak, 42ª con 276 (-12), 39enne ex leader del Rolex ranking e 25 titoli in carriera con cinque major, che ha annunciato il ritiro a fine stagione.
Sei Young Kim, 23enne di Seoul ha siglato con un eagle e otto birdie il quarto titolo nel circuito, dopo i tre ottenuti nello scorso anno, in un palmares che comprende anche cinque vittorie nel LPGA of Korea Tour. Per lei un assegno di 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari. Lydia Ko di colpi ne ha assommati 65 (-5) con otto birdie e un bogey. Per Giulia Sergas 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey.
TERZO GIRO - Giulia Sergas è retrocessa dal terzo al 31° posto con 210 colpi (64 68 74, -10) nella JTBC Founders Cup (LPGA Tour) in svolgimento al Wildfire Golf Club (par 72) del JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona, dove è uscita al taglio dopo 36 buche Giulia Molinaro, 132ª con 149 (73 76, +5).
Guida la graduatoria con 198 colpi (66 67 65, -18) la coreana Eun-Hee Ji, ma si sono messe in condizioni di lottare per il titolo Stacy Lewis, numero quattro mondiale, da 12ª a seconda con 199 (-17) alla pari con l’altra coreana Sei Young Kim, e la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, da 25ª a quinta con 201 (-15) grazie a un gran 64 (-8). Stesso score e possibilità per Paula Creamer e per la spagnola Carlota Ciganda e qualche speranza in più per Jacqui Concolino, quarta con 200 (-16).
I numeri offrono opportunità anche a Kim Kaufman, Brittany Lang, alla svedese Pernilla Lindberg e alla canadese Brooke M. Henderson, ottave con 202 (-14). La cinese Shanshan Feng e le coreane Na Yeon Choi e Se Ri Pak, che a fine stagione abbandonerà l’attività agonistica, sono alla pari con la Sergas, mentre è al 42° posto con 207 (-9) la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente. Stessa sorte della Molinaro anche per la coreana Inbee Park, numero due della classifica mondiale, 75ª con 142 (-2).
Eun-Hee Ji ha fatto percorso netto con sette birdie senza bogey per il 65 (-7) e Giulia Sergas, dopo due ottimi giri, ha perso smalto e colpi con un 74 (+2) dovuto a un birdie e a tre bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Sergas è salita dal quarto al terzo posto con 132 colpi (64 68, -12), dove è alla pari con Jacqui Concolino, nella JTBC Founders Cup (LPGA Tour) in svolgimento sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona. E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 132ª con 149 (73 76, +5).
Conduce con 129 (63 66, -15) la coreana Sei Young Kim, che ha due colpi di margine su Brittany Lang (131, -13). Al quinto posto con 133 (-11) Gerina Piller e la coreana Eun-Hee Ji, al settimo con 134 (-10) Paula Creamer, Ryann O’Toole, la francese Karine Icher, la sudafricana Paula Reto e l’australiana Minjee Lee, e al 12° con 135 (-9) Stacy Lewis, risalita dal 52°.
Accusa otto colpi di ritardo la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, 25ª con 137 (-7), insieme alla cinese Shanshan Feng e alle coreane Se Ri Pak, 39enne ex leader del Rolex ranking e 25 titoli in carriera con cinque major, che ha annunciato il ritiro a fine stagione, e Mi Hyang Lee, in vetta dopo un turno e retrocessa con un 75 (+3). Non ha più chances di difendere il titolo Hyo Joo Kim, 40ª con 138 (-6), e sono andate fuori la coreana Inbee Park, numero due della classifica mondiale, 75ª con 142 (-2) e out per un colpo, l’australiana Karrie Webb, 93ª con 143 (-1), la norvegese Suzann Pettersen, 126ª con 147 (+3), e Michelle Wie, 139ª con 151 (+7).
Sei Young Kim, 23enne di Seoul con tre successi nel circuito tutti ottenuti nella passata stagione, ha segnato un 66 (-6) con due eagle, tre birdie e un bogey. Giulia Sergas, dopo il 64 (-8) iniziale, ha fornito un’altra ottima prova sottolineata da un 68 (-4) con un eagle, quattro birdie e due bogey.
"E' una grande settimana - ha detto la triestina, che sta usufruendo di una medical exemption a causa dell’incidente alla caviglia subito lo scorso anno - sia per il gioco sia perché è al mio fianco Costantino Rooca, con il quale sto lavorando da gennaio. La sua grande esperienza sul tour è essenziale per ottenere dei miglioramenti. A volte è solo questione di dettagli e lui conosce tutti i dettagli".
Per Giulia Molinaro, che ha subito il terzo taglio su quattro gare disputate, 76 (+4) colpi con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Giulia Sergas, quarta con un ottimo 64, otto sotto par, è a due colpi dalla leader, la coreana Mi Hyang Lee (62, -10) nella JTBC Founders Cup (LPGA Tour) sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona. E’ in bassa classifica Giulia Molinaro, 104ª con 73 (+1), che ha la compagnia di Inbee Park, numero due mondiale, e dell’australiana Karrie Webb.
Occupano la seconda posizione con 63 (-9) Brittany Lang e la coreana Sei Young Kim e la quinta con 65 (-7) Gerina Piller, le svedesi Anna Nordqvist, Pernilla Lindberg e Dani Holmqvist e l’australiana Minjee Lee. In 36ª Paula Creamer e la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente. Con loro l’altra coreana Se Ri Pak, 39 anni, 25 titoli in carriera tra i quali cinque major, ex numero uno mondiale, che ha annunciato il ritiro dalle scene agonistiche a fine stagione.
Su un percorso che ha concesso abbastanza, non hanno trovato il giusto ritmo la neozelandese Lydia Ko, in vetta al Rolex ranking, e Stacy Lewis, 52.e con 70 (-2), e sarà difficile che possano evitare il taglio la norvegese Suzann Pettersen, 118ª con 74 (+2), e Michelle Wie, 141ª con 77 (+5).
Mi Hyang Lee ha offerto un turno senza sbavature con un eagle e otto birdie, di cui sei consecutivi. Giulia Sergas ha realizzato il suo miglior punteggio stagionale con un eagle, otto birdie e due bogey e Giulia Molinaro ha appesantito il suo score con un triplo bogey che ha unito a tre birdie e a un bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Sergas e Giulia Molinaro tornano in campo nel LPGA Tour, che riprende il suo normale cammino dopo le gare a invito asiatiche, con la JTBC Founders Cup (17-20 marzo) sul percorso del Wildfire Golf Club al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona.
Nuovo duello al vertice mondiale tra la neozelandese Lydia Ko, numero uno, e la coreana Inbee Park, numero due, che però pur vincendo abbastanza non hanno la tendenza al cannibalismo e, di conseguenza, nella corsa al titolo c’è abbastanza spazio anche per le altre a iniziare dalla coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente, che a 21 anni ancora da compiere ha un palmares di tutto rispetto con tre successi nel circuito, comprensivi di un major, nove nel LPGA of Korea Tour e uno nel Japan Tour quando era ancora dilettante. Tra le altre possibili protagoniste Stacy Lewis, Paula Creamer, Cristie Kerr, Brittany Lincicome, Michelle Wie, la cinese Shanshan Feng, la svedese Anna Nordqvist, la norvegese Suzann Pettersen, l’australiana Karrie Webb, la thailandese Pornanong Phatlum e le coreane Na Yeon Choi e So Yeon Ryu. Interessante seguire alcune giovani come la israeliana Laetitia Beck,la canadese Brooke Henderson, l’australiana Minjee Lee e le thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn.
Giulia Sergas e Giulia Molinaro, prima di tornare sul LPGA Tour, hanno preso parte al RACV Ladies Masters (Ladies European Tour), in Australia, classificandosi rispettivamente 27ª e 51ª. Nel LPGA Tour entrambe hanno disputato tre gare, la Sergas con un 48° posto, un 60° e un taglio, la Molinaro con un 51° posto e due tagli. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
Lo svedese Sebastian Soderberg si è imposto con 270 colpi (67 68 68 67, -18) nel Barclays Kenya Open, gara d’apertura del Challenge Tour 2016 che ha avuto luogo sul percorso del Karen CC (par 72) a Nairobi in Kenya. Hanno concluso al 28° posto con 283 (-5) Matteo Delpodio (75 66 71 71) e Filippo Bergamaschi (72 71 68 72), quindi al 53° con 287 (-1) Lorenzo Gagli (71 71 72 73), al 65° con 290 (+2) Nicolò Ravano (74 70 77 69), al 68° con 291 (+3) Enrico Di Nitto (74 68 72 77) e ai 72° con 292 (+4) Alessandro Tadini (72 71 76 73).
Soderberg, 26enne di Eksjo, ha tenuto un bel passo nel finale con un 67 (-5 con sei birdie e un bogey) e ha conquistato il primo titolo nel circuito senza dare alcuna chance agli avversari. Ottima la prova del forte dilettante francese Romain Langasque, secondo con 273 (-15), e si è ben difeso anche il tedesco Bernd Ritthammer, terzo con 274 (-14). Al quarto posto con 277 (-11) i sudafricani Christiaan Bezuidenhout e Dylan Frittelli. il norvegese Espen Kofstad e il tedesco Sebastian Heisele e all’ottavo con 278 (-10) gli olandesi Daan Huizing e Darius Van Driel, l’inglese Sam Walker e il tedesco Alexander Knappe. Non hanno superato il taglio Andrea Pavan (75 72) e Niccolò Quintarelli (72 75), 97.i con 147 (+3). Il vincitore ha percepito 35.500 euro su un montepremi è di 220.000 euro.
TERZO GIRO - Lo svedese Sebastian Soderberg è al comando con 203 colpi (67 68 68, -13) a un giro dal termine del Barclays Kenya Open, gara d’apertura del Challenge Tour 2016 che si sta svolgendo sul percorso del Karen CC (par 72) a Nairobi in Kenya. Inizierà il turno conclusivo con tre colpi di vantaggio sul francese Joel Stalter e sul tedesco Sebastian Heisele (206, -10), con quattro sul transalpino Clément Berardo (207, -9), e con cinque sull’inglese Steven Tiley, sul norvegese Espen Kofstad, sull’olandese Daan Huizing, sul sudafricano Jacques Blaauw, in vetta dopo due turni e in difficoltà con un 74 (+2), e sul forte dilettante francese Romain Langasque (208, -8).
Il miglior classificato tra i sei italiani rimasti in gara è Filippo Bergamaschi, 19° con 211 (72 71 68, -5). Lo seguono Matteo Delpodio, 26° con 212 (75 66 71, -4), Enrico Di Nitto (74 68 72) e Lorenzo Gagli (71 71 72), 44.i con 214 (-2), Alessandro Tadini, 70° con 219 (72 71 76, +3), e Nicolò Ravano, 73° con 221 (74 70 77, +5).
Un po’ accidentato il cammino di Sebastian Soderberg, con sette birdie e tre bogey (68, -4), ma efficace per prendere la leadership e stesso score per Bergamaschi con sette birdie e un triplo bogey. Per Delpodio 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey, per Di Nitto e per Gagli 72 (par) con tre birdie e tre bogey, per Tadini 76 (+4) con quattro birdie, tre bogey, un doppio bogey e un triplo bogey e per Ravano 77 (+5) con un birdie e sei bogey.
Non hanno superato il taglio Andrea Pavan (75 72) e Niccolò Quintarelli (72 75), 97.i con 147 (+3). Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.500 euro saranno appannaggio del vincitore.
SECONDO GIRO - Matteo Delpodio, 22° con 141 colpi (75 66, -3), grazie a un parziale di 66 (-6), secondo score di giornata, ha rimontato 85 posizioni nel Barclays Kenya Open, gara d’apertura del Challenge Tour 2016 che si sta svolgendo sul tracciato del Karen CC (par 72) a Nairobi in Kenya, dove è al vertice con 134 (68 66, -10) il sudafricano Jacques Blaauw.
Sono rimasti in gara Lorenzo Gagli (71 71) ed Enrico Di Nitto (74 68), 33.i con 142 (-2), Filippo Bergamaschi (72 71) e Alessandro Tadini (72 71), 45.i con 143 (-1), e Nicolò Ravano, 58° con 144 (74 70, par), mentre sono usciti Andrea Pavan (75 72) e Niccolò Quintarelli (72 75), 97.i con 147 (+3).
Blaauw è tallonato dal connazionale Danie Van Tonder e dallo svedese Sebastian Soderberg (135, -9) e hanno uno svantaggio di due colpi il tedesco Bernd Ritthammer, autore di un 65 (-7) punteggio più basso del turno, il francese Adrien Saddier e l’inglese Sam Walker, quarti con 136 (-8). Al settimo posto con 138 (-6) l’inglese Garrick Porteous.
Jacques Blaauw, 30 anni, vanta tre successi nel Sunshine Tour, suo circuito di competenza. Ha realizzato il 66 (-6) con un eagle, sei birdie e due bogey, che Delpodio ha emulato con otto birdie e due bogey. Per Gagli 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey, per Di Nitto 68 (-4) con sette birdie e tre bogey, per Bergamaschi 71 con cinque birdie e quattro bogey così come per Tadini con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Per Ravano 70 (-2) con sei birdie e quattro bogey, per Pavan 72 (par) con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey e per Quintarelli 75 (+3) con tre birdie e sei bogey. Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.500 euro saranno appannaggio del vincitore.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli, 34° con 71 (-1), ha realizzato il miglior score tra gli otto giocatori italiani partecipanti al Barclays Kenya Open, gara d’apertura del Challenge Tour 2016 che si sta svolgendo sul tracciato del Karen CC (par 72) a Nairobi in Kenya.
Guidano la graduatoria con 66 (-6) il tedesco Moritz Lampert e il sudafricano Danie Van Tonder, con un colpo di vantaggio sullo svedese Sebastian Soderberg e sui francesi Adrien Saddier e Clément Berardo (67, -5). Al sesto posto con 68 (-4) gli svedesi Steven Jeppesen e Simon Forsstrom e il sudafricano Jacques Blaauw e tra gli undici concorrenti al nono con 69 (-3) l’inglese Sam Walker, lo spagnolo Alvaro Velasco e lo svedese Mikael Lundberg.
Sono al 54° con 72 (par) Filippo Bergamaschi, Alessandro Tadini e Niccolò Quintarelli, al 92° con 74 (+2) Nicolò Ravano ed Enrico Di Nitto e al 107° con 75 (+3) Matteo Delpodio e Andrea Pavan.
Moritz Lampert ha fatto percorso netto con sei birdie senza bogey, mentre Danie Van Tonder ha macchiato lo score con un bogey, ma ha ottenuto la leadership realizzando un birdie in più del tedesco. Due birdie e un bogey per Gagli, tre birdie e altrettanti bogey per Tadini e Bergamaschi e par ottenuto anche da Niccolò Quintarelli seguendo una via piuttosto tortuosa con sei birdie, due bogey e due doppi bogey.
Per Ravano due birdie, due bogey e un doppio bogey, per Di Nitto due birdie e quattro bogey, per Delpodio e Pavan strade parallele con un eagle, tre birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.500 euro saranno appannaggio del vincitore.
LA VIGILIA - Matteo Delpodio, Andrea Pavan, Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli, Niccolò Quintarelli, Enrico Di Nitto, Nicolò Ravano e Filippo Bergamaschi partecipano al The Barclays Kenya Open (17-20 marzo), gara inaugurale del Challenge Tour 2016 che si svolge sul tracciato del Karen CC a Nairobi in Kenya.
Difficile fare previsioni, poiché non tutti i giocatori saranno al top, ma si attende qualcosa di buono dall’esperienza di Tadini, Gagli, Delpodio e Pavan. Hanno chances di proporsi ai vertici, tra gli altri, gli inglesi Sam Walker, Tom Murray e Jack Senior, i sudafricani Dylan Frittelli, Jacques Blaauw e Christiaan Basson, il belga Pierre Relecom, il norvegese Espen Kofstad, gli svedesi Pontus Widegren e Jens Dantorp e l’olandese Daan Huizing. Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.500 euro saranno appannaggio del vincitore.
Con un’ottima prova e una tonica rimonta negli ultimi due giri Francesco Molinari si è classificato nono con 278 colpi (68 72 69 69, -10), alla pari con gli inglesi Justin Rose e Paul Casey, nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) svoltosi sul percorso del Bay Hills Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida.
Ha vinto, con una corsa di testa, l’australiano Jason Day con 271 (66 65 70 70, -17), che però ha stentato molto nel finale e si è potuto imporre anche grazie a un regalo di Kevin Chappell, secondo con 272 (68 68 67 69, -16) dopo un bogey sull’ultima buca.
Al terzo posto con 274 (-14) Troy Merritt e lo svedese Henrik Stenson, al quinto con 276 (-12) Zach Johnson, al sesto con 277 (-11) Jamie Lovemark, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il giapponese Hideki Matsuyama, al 12° con 279 (-9) l’australiano Adam Scott e il 17° con 280 (-8) il suo connazionale Marc Leishman.
L’orgoglio e la classe hanno portato il nordirlandese Rory McIlroy dalla 64ª alla 27ª posizione con 282 (75 67 75 65, -6), grazie a un 65 (-7) miglior score di giornata ottenuto anche da Aphibarnrat e dal colombiano Camilo Villegas, 55° con 286 (-2). Alti e bassi per Keegan Bradley, 36° con 283 (-5), per l’inglese Ian Poulter e per il sudafricano Retief Goosen, 46.i con 285 (-3), e bassa classifica per l’argentino Angel Cabrera, 68° con 290 (+2), e per il sudafricano Ernie Els, 74° con 294 (+6).
Jason Day, leader nei primi tre turni, è partito male e con tre birdie e tre bogey sulle prime nove buche si è fatto raggiungere da Kevin Chappell (tre birdie e un bogey). Quest’ultimo, dopo aver replicato a un birdie dell’australiano, è passato a condurre con il suo quinto birdie alla 16ª. Day ha rimediato con un nuovo birdie alla 17ª (70, -2) e poi Chappell gli ha lasciato strada, come detto con l’errore sul green della 18ª (69, -3). Rory McIlroy si è espresso con due eagle, cinque birdie e un doppio bogey.
Francesco Molinari ha infilato tre birdie di fila dalla terza alla quinta buca, poi dopo un bogey all’ottava, ha realizzato altri tre birdie tra la 12ª e la 16ª. Quando sembrava che potesse entrare tra i primi cinque classificati sono arrivati due bogey a chiudere (69, -3) che, comunque, non hanno tolto nulla alla sua performance di alto livello.
Per Day, 29enne di Beaudesert, i titoli nel circuito sono ora otto, comprensivi di un major (PGA Championship 2015) e di un WGC (Accenture Match Play 2014). E’ stato gratificato con 1.134.000 dollari su un montepremi di 6.300.000 dollari ed è salito al secondo posto della graduatoria mondiale (p. 10,78), superando McIlroy (p. 9,28) e avvicinandosi sensibilmente al leader Jordan Spieth (11,09). Ha recuperato tre posizioni Francesco Molinari (78° con 1,80).
TERZO GIRO -L’australiano Jason Day, numero tre mondiale, ha rallentato con un 70 (-2), ma il totale di 201 colpi (66 65 70, -15) gli è stato sufficiente per poter continuare la sua corsa di testa nell’Arnold Palmer Invitational e per potersi presentare alla partenza del giro finale con due colpi di margine su Kevin Chappell, Troy Merritt e sullo svedese Henrik Stenson (203, -13).
Sul percorso del Bay Hills Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida, Francesco Molinari è tornato in alta classifica salendo da 25° al 13° posto con 209 colpi (68 72 69, -7). Non potrà competere per il titolo, ma sicuramente può aspirare alla prima top ten stagionale.
Oltre che dal trio alle sue spalle, Day dovrà anche guardarsi dall’inglese Justin Rose e da Derek Fathauer, quinti con 205 (-11), mentre non sembrano avere margini di recupero, se non altro per i forti avversari che hanno davanti, Jamie Lovemark e l’argentino Emiliano Grillo, settimi con 207 (-9), Zach Johnson, Chris Kirk, Smylie Kaufman e il coreano K.J. Choi, noni con 208 (-8). Ha lo stesso score di Molinari anche l’inglese Paul Casey e viaggiano con un colpo in più l’australiano Adam Scott e il giapponese Hideki Matsuyama, 18.i con 210 (-6).
E’ scivolato in bassa classifica con il secondo 75 (+3 con tre bogey e tre doppi bogey) in tre turni il nordirlandese Rory McIlroy, 64° con 217 (75 67 75, +1) alla pari con l sudafricano Ernie Els, e a questo punto Jason Day gli toglierà il secondo posto nel world ranking, salvo imprevisti nelle ultime 18 buche. Inoltre l’australiano, se dovesse vincere, andrebbe ad insidiare Jordan Spieth, assente nell’occasione, che rimarrebbe leader mondiale con uno scarto di circa 0,3 punti. In media classifica l’australiano Marc Leishman, 24° con 211 (-3), Keegan Bradley, 30° con 212 (-4), e il sudafricano Retief Goosen, 38° con 213 (-3). Quasi in coda l’argentino Angel Cabrera, 70° con 219 (+3).
Jason Day, come detto, ha un po’ frenato con un 70 (-2) raccogliendo quattro birdie e due bogey, ma non ne ha saputo approfittarne Henrik Stenson, stesso score (un eagle, due birdie, due bogey), rimasto in seconda posizione. Dopo undici buche in par Francesco Molinari ha alzato i ritmi con un eagle e due birdie nelle successive cinque, poi è arrivato un bogey alla 17 (69, -3). Il montepremi è di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000 dollari.
SECONDO GIRO - L’australiano Jason Day, numero tre mondiale, ha mantenuto la leadership con 131 colpi (66 65, -13) nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Bay Hills Club & Lodge (par 72) a Orlando in Florida. Ha perso terreno, ma è comunque in buona posizione, Francesco Molinari, da settimo a 25° con 140 (68 72, -4), stesso score di Zach Johnson, Webb Simpson e dell’australiano Adam Scott.
E’ rimasto al secondo posto con 133 (-11) lo svedese Henrik Stenson e si è portato al terzo con 134 (-10) l’inglese Justin Rose. Al quarto con 136 (-8) Jamie Lovemark, Troy Merritt, Kevin Chappell e Derek Fathauer e all’ottavo con 137 (-7) Brendan Steele, l’inglese Paul Casey e l’australiano Marc Leishman.
Ha rimontato il nordirlandese Rory McIlroy, da 107° a 42° con 142 (75 67, -2), che deve evitare di cedere la seconda piazza nel World Ranking a Day. Stanno tenendo un buon passo Keegan Bradley e il giapponese Hideki Matsuyama, 16.i con 139 (-5), e sono in coda il sudafricano Ernie Els e l’argentino Angel Cabrera, 63.i con 144 (par).
Hanno lasciato la compagnia Matt Every, campione uscente, e Matt Kuchar, 77.i con 145 (+1) e fuori per un colpo, il fijiano Vijay Singh, 89° con 146 (+2), l’inglese Luke Donald e il nordirlandese Graeme McDowell, 95.i con 147 (+3).
Jason Day ha marciato spedito con sette birdie senza bogey per il 65 (-7), miglior punteggio del turno. Un colpo in più per Henrik Stenson, con sette birdie e un bogey, e per Justin Rose, con sei birdie. Rory McIlroy, dopo il 75 (+3) d’avvio, è rinvenuto con un 67 (-5), frutto di sei birdie e di un bogey.
Francesco Molinari, che punta a una posizione di rilievo dopo le prime gare stagionali poco redditizie e reduce dal taglio della scorsa settimana nel Valspar Championship, ha girato nel 72 del par. In deficit di due colpi sul campo per due bogey di fila alle buche 4 e 5, ha recuperato con birdie alla 6.a e alla 12.a nel contesto di un giro giocato con molta attenzione.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari, settimo con 68 (-4) colpi, ha tenuto un bel passo nel primo giro dell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) sul percorso del Bay Hills Club & Lodge (par 72) a Orlando in Florida. Ha iniziato a gran ritmo l’australiano Jason Day, leader con 66 (-6) e numero tre mondiale, il cui obiettivo è quello di togliere a Rory McIlroy il secondo posto nel world ranking e il nordirlandese sembra volergli agevolare il compito a giudicare dal 75 (+3) che l’ha collocato al 107° posto su 120 concorrenti.
Sono sulla scia di Day i suoi connazionali Marc Leishman e Adam Scott, in grande condizione e reduce da due vittorie di fila precedute da un secondo posto, lo svedese Henrik Stenson, Brendan Steele e Troy Merritt (67, -5), distanziati di una lunghezza, e a due, tra i nove giocatori che affiancano Molinari, ci sono, tra gli altri, Chris Kirk e gli inglesi Justin Rose e Paul Casey. Al 17° posto con 69 (-3) Keegan Bradley, al 27° con 70 (-2) Zach Johnson, Brandt Snedeker, Webb Simpson, il giapponese Hideki Matsuyama e i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, al 50° con 71 (-1) Matt Every, campione uscente, il nordirlandese Graeme McDowell, l’argentino Angel Cabrera e il fijiano Vijay Singh e al 68° con 72 (par) Matt Kuchar e gli inglesi Ian Poulter e Luke Donald.
Jason Day, 29enne di Beaudesert, con sette titoli nel circuito comprensivi di un major (PGA Championship 2015) e di un WGC (Accenture Match Play 2014), è stato lo scorso anno in vetta al world ranking e ora prova a riconquistare la posizione. McIlroy è a distanza minima e Jordan Spieth, che guida la graduatoria, non è poi così lontano. Nel suo score un eagle, sette birdie, un bogey e un doppio bogey.
“Effettuare un giro scendendo di sei colpi sotto il par su questo campo - ha detto - è indubbiamente gratificante. Fa miracoli dal punto di vista della fiducia nel proprio gioco, soprattutto perché è vero che il percorso può concedere birdie, ma è molto insidioso, con il bogey sempre dietro l’angolo e dove occorre procedere con precisione ed attenzione. E oggi, a parte un errore con un fuori limite alla buca nove, credo di essermi espresso veramente bene”.
Francesco Molinari, alla settima gara stagionale con miglior risultato un 33° posto (Sony Open all’esordio) e due tagli, di cui l’ultimo subito la scorsa settimana, ha due obiettivi a brevissimo termine: ritrovare la forma ottimale e risalire tra i primi 50 della graduatoria mondiale (attualmente 81°) onde partecipare agli eventi che contano. Il torinese è partito dalla buca dieci con due birdie, ne ha aggiunto un altro poco dopo, ma ha avuto un momento di black out al giro di boa con due bogey di fila. Pronta però la reazione con altri tre birdie sulle ultime otto buche. Quanto a Rory McIlroy, che ha assemblato due birdie, un bogey e due doppi bogey, dovrà ricorrere a tutta la sua classe nel secondo turno per evitare il taglio. Al momento è fuori di tre colpi. Il montepremi è di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000 dollari.
LA VIGILIA - Il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, e l’australiano Jason Day, numero tre, divisi da pochi centesimi di punto nel world ranking e quindi in continua lotta per difendere o riconquistare la posizione, si dividono equamente le attenzioni alla vigilia dell’Arnold Palmer Invitational (17-20 marzo), torneo del PGA Tour, dedicato al grande campione statunitense, che avrà luogo sul percorso del Bay Hills Club & Lodge a Orlando in Florida.
Sarà della partita Francesco Molinari, che non sta attraversando un buon momento e che ha necessità di ritrovare un buon ritmo, ma soprattutto di conseguire rapidamente ottimi risultati e tornare tra i primi 50 della classifica mondiale (attualmente 81°) per poter prendere parte agli eventi che contano, dai quali al momento è fuori. Reduce dal taglio subito la settimana scorsa nel Valspar Championship (il secondo quest’anno), è alla settima gara stagionale con miglior risultato nelle precedenti sei il 33° posto nel Sony Open, all’esordio.
Difende il titolo Matt Every, 33enne di Daytona Beach (Florida), che dopo il successo conseguito nel 2015 ha avuto più di qualche problema e nelle successive 25 gare, fino a oggi, non ne ha completate 16 per tagli o ritiri. In sostanza si prospetta un tentativo di difesa del titolo piuttosto complicato.
Nel field, come sempre in questa gara, vi sono numerosi altri giocatori di peso tra i quali ricordiamo Zach Johnson, Brandt Snedeker, Matt Kuchar, Keegan Bradley, anch’egli in un periodo poco felice, gli australiani Adam Scott e Marc Leishman, lo svedese Henrik Stenson, il giapponese Hideki Matsuyama e l’inglese Justin Rose. Non sembrano in condizioni di vincere, ma contribuiranno sicuramente allo spettacolo, l’argentino Angel Cabrera, gli inglesi Luke Donald, Paul Casey e Ian Poulter, il nordirlandese Graeme McDowell, i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen e il fijano Vijay Singh.
Il montepremi è di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000 dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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