Il sudafricano Charl Schwartzel ha dominato nello Tshwane Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour disputato sul percorso del Pretoria CC (par 70), a Waterkloof in Sudafrica. Il 32enne di Johannesburg si è imposto con 264 colpi (71 64 66 63, -16) portando a dieci i titoli nel circuito (otto ottenuti in Sudafrica) a cui si aggiungono un major (Masters, 2011), uno successo nel Sunshine Tour (al netto delle gare in combinata), uno nell’Asian Tour e uno nell’Oneasia Tour.
Ha ceduto nettamente nel turno conclusivo Nino Bertasio, da settimo a 49° con 285 (68 71 68 78, +5), penalizzato da un 78 (+8), e ha perso 19 posizioni Marco Crespi, 53° con 286 (71 70 71 74, +6).
Il vincitore, con una volata finale in 63 (-7) colpi, con un eagle, sette birdie e due bogey, ha lasciato a otto lunghezze il danese Jeff Winther (272, -8) unico a interrompere l’egemonia dei sudafricani, in numero preponderante al via, che hanno occupato i successivi cinque posti con Dean Burmester, terzo con 273 (-7), Anthony Michael, quarto con 274 (-6), e con Richard Sterne e Justin Walters, quinti con 275 (-5). Tra gli altri giocatori di casa più attesi, al decimo posto con 277 (-3) Jaco Van Zyl, Brandon Stone e Haydn Porteous, al 14° con 279 (-1) George Coetzee, campione uscente, al 21° con 280 (par) Garth Mulroy e al 35° con 283 (+1) Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia (2008-2014).
La pessima partenza con quattro colpi persi in altrettante buche (un bogey e un triplo bogey) ha poi condizionato il cammino di Bertasio che è andato verso il "più 8" aggiungendo nello score due birdie, due bogey e due doppi bogey. Per Crespi 74 (+4) colpi con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey.
Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 109° con 147 (75 72, +7), Nicolò Ravano, 132° con 149 (76 73, +9), e Francesco Laporta, 147° con 153 (71 82, +13). Schwartzel ha percepito un assegno di 163.687 euro su un montepremi di un milione di euro.
TERZO GIRO - Il sudafricano Charl Schwartzel ha coronato il suo inseguimento e si è portato al vertice con 201 colpi (71 64 66, -9) nello Tshwane Open, dove sta conducendo un’ottima gara Nino Bertasio, salito dal 14° al settimo posto con 207 (68 71 68, -3), e in cui Marco Crespi, 34° con 212 (71 70 71, +2) si sta mantenendo a metà classifica
Sul percorso del Pretoria CC (par 70), a Waterkloof in Sudafrica, nell’evento in combinata tra European Tour e Sunshine Tour, Schwartzel inizierà il giro finale con un colpo di vantaggio sul connazionale Zander Lombard (202, -8) per una corsa al successo che sembra una questione tra atleti di casa. Infatti sono al terzo posto con 204 (-6) Haydn Porteous e Anthony Michael, leader dopo due turni, e si trova al quinto con 206 (-4) Dean Burmester, insieme all’inglese Toby Tree, unico "intruso" tra i primi sei.
Appare molto difficile un recupero per Bertasio e i due concorrenti che lo affiancano, lo scozzese Jamie McLeary e il sudafricano Richard Sterne, non tanto per i sei colpi di svantaggio, quanto perché sono comunque troppi gli antagonisti avanti. Non ha più chance di confermare il titolo il sudafricano George Coetzee, decimo con 208 (-2), e non sono stati pari alle attese gli altri giocatori locali Jaco Van Zyl, 14° con 210 (par), Garth Mulroy, 25° con 211 (+1), ed Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia (2008-2014), 42° con 213 (+3).
Charl Schwartzel, 32enne di Johannesburg con un major nel palmares insieme a nove titoli nell’European Tour, uno nel Sunshine Tour, uno nell’Asian Tour e uno nell’Oneasia Tour, è salito in vetta grazie a un 66 (-4) con un eagle, tre birdie e un bogey, trovato sull’ultima buca. Bertasio ha girato in 68 (-2) colpi con cinque birdie e tre bogey e Crespi in 71 (+1) con due birdie e tre bogey.
Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 109° con 147 (75 72, +7), Nicolò Ravano, 132° con 149 (76 73, +9), e Francesco Laporta, 147° con 153 (71 82, +13). Il montepremi è di un milione di euro de quali 163.686 euro andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Nino Bertasio, 14° con 139 colpi (68 71, -1), è rimasto in alta classifica anche nel secondo giro dello Tshwane Open, evento in combinata tra European Tour e Sunshine Tour in svolgimento al Pretoria CC (par 70) di Waterkloof in Sudafrica. E’ in vetta al torneo, che ha subito nel pomeriggio una sospensione di quasi due ore per maltempo, il sudafricano Anthony Michael con 133 colpi (64 69, -7), ma è stata la grande giornata del connazionale Charl Schwartzel, il più gettonato nelle previsioni della vigilia, salito dal 38° al secondo posto con 135 (71 64, -5) grazie a un gran 64 (-6).
Degli altri quattro italiani in campo proseguirà Marco Crespi, 28° con 141 (71 70, +1), mentre sono fuori Edoardo Molinari, 109° con 147 (75 72, +7), Nicolò Ravano, 132° con 149 (76 73, +9), e Francesco Laporta, 147° con 153 (71 82, +13).
Terzo con 136 (-4) lo statunitense Daniel Im, unico "straniero" nelle prime sei posizioni occupate tutte dai giocatori di casa. Im è affiancato da Theunis Spangenberg e da Haydn Porteous, mentre ha un colpo in più Dylan Frittelli, sesto con 137 (-3).
Degli altri sudafricani candidati al titolo sono al settimo posto con 138 (-2) Richard Sterne e Jaco Van Zyl, quindi al 22° con 140 (par) George Coetzee, campione uscente, e al 39° con 142 (+2) Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia (2008-2014), e Garth Mulroy.
Michael, 31 anni e una carriera sul Sunshine Tour senza titoli, ha avuto un cammino piuttosto accidentato con quattro bridie e tre bogey e Schwartzel ha mostrato un gran gioco con un eagle e quattro birdie. Per Bertasio 71 (+1) colpi con tre birdie e quattro bogey e per Crespi 70 (par) con due birdie e due bogey. Molinari ha provato a rimediare ad una situazione abbondantemente compromessa dopo il giro iniziale, ma il 72 (+2 con due birdie e quattro bogey) ha sanzionato il settimo taglio consecutivo subito (sei nelle gare disputate in questa stagione e uno nell’ultima partecipazione del 2015). Ravano ha girato in 73 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey ed è stato sicuramente inatteso il cedimento di Laporta, 38° dopo 18 buche, precipitato con un 82 (+12 con tre birdie, quattro bogey, un doppio, un triplo e un quadruplo bogey).
Il montepremi è di un milione di euro de quali 163.686 euro andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Nino Bertasio è nel folto gruppo al sesto posto con 68 (-2) colpi nello Tshwane Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour in svolgimento al Pretoria CC (par 70) di Waterkloof in Sudafrica. Sono al 38° con 71 (+1) Francesco Laporta e Marco Crespi e dovranno cambiare decisamente passo Edoardo Molinari, 124° con 75 (+5), e Nicolò Ravano, 135° con 76 (+6), se vorranno evitare il taglio.
I giocatori di casa, che sono in numero preponderante, hanno preso possesso delle prime cinque posizioni con Justin Harding, leader con 63 (-7), e con Anthony Michael (64, -6), Theunis Spangenberg (65, -5), Jao Van Zyl (66, -4) e con Merrick Bremner (67, -5), che lo seguono.
Bertasio ha la compagnia di dieci concorrenti tra i quali si trovano l’americano Daniel Im e altri cinque sudafricani: George Coetzee, campione uscente, Shaun Norris, Ulrich Van den Berg, Dylan Frittelli e Richard Sterne. L’atteso Charl Schwartzel e al 38° posto come Crespi e Laporta, affiancato dai connazionali Garth Mulroy ed Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia (2008-2014), e dall’inglese Tom Lewis.
Harding, trentenne di Somerset West con cinque successi nel Sunshine Tour, ha realizzato otto birdie e un bogey per la leadership. Bertasio ha marciato spedito con tre birdie fino alla buca 17, poi un bogey gli ha fatto discendere la graduatoria di un gradino. Cammino praticamente identico per Laporta e per Crespi, con due birdie e tre bogey. Molinari (via dalla 10ª) ha trovato un birdie solo nel finale dopo due bogey e due doppi bogey e Ravano ha segnato un colpo in più con due birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di un milione di euro de quali 163.686 euro andranno al vincitore.
Il francese Franck Daux ha conseguito il primo titolo nell’Alps Tour, imponendosi con 204 colpi (67 72 65, -12) nel torneo inaugurale del circuito 2016, l’Ein Bay Open, svoltosi al Sokhna GC (Course B&C, par 72) ad Ain Sokhna in Egitto, dove ha preceduto il connazionale Julien Foret (207, -9).
Ha disputato un’ottima gara Enrico Di Nitto, terzo con 209 (68 69 72, -7), alla pari con l’inglese Matt Wallace e con lo spagnolo Daniel Osorio. Il romano era in corsa per il titolo (secondo dopo due turni), ma nel finale non è riuscito a mantenere il passo dello scatenato vincitore che ha avuto partita vinta con un 65 (-7, con otto birdie e un bogey) e ha percepito i 5.000 euro di prima moneta su un montepremi di 30.000 euro. Di Nitto si è espresso con due birdie e due bogey per il 72 del par.
Bella prova anche di Aron Zemmer (211 - 71 73 67, -5), premiata con il settimo posto, e note positive per Alberto Campanile (71 72 71) e per Federico Maccario (72 69 73), 15.i con 214 (-2), e per Federico Colombo (71 74 70) e per Corrado De Stefani (71 71 73), 20.i con 215 (-1). Dotati di meno esperienza hanno comunque raccolto moneta per la money list Guglielmo Bravetti, 29° con 217 (74 71 72, +1), e Michele Ortolani, 43° con 225 (72 73 80, +9).
Sono usciti al taglio, caduto a 147 (+3), Nicholas De Pedrazzi (76 75), Alberto Fisco (76 75) e Francesco Gatti (75 76), 56.i con 151 (+7), Federico Ranelletti, 66° con 154 (74 80, +10), Leonardo Sbarigia, 69° con 157 (79 78, +13), e il dilettante Luca Buscioni, 73° con 163 (76 87, +19).
Con un gran finale, espresso da un parziale di 65 (-7) colpi, Vaughn Taylor (270 - 70 68 67 65, -17) ha bruciato Phil Mickelson (271 - 68 65 66 72, -16) sul filo di lana dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (PGA Tour), in cui ai membri del circuito sono stati affiancati noti personaggi appassionati di golf per la pro am all’interno del torneo. Nei primi tre giri i concorrenti si sono alternati sui percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72), del Monterey Peninsula CC (par 71) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), a Pebble Beach in California, per poi concludere la gara sul primo tracciato.
I due protagonisti sono stati seguiti in classifica dallo svedese Jonas Blixt, terzo con 272 (-15), dal suo connazionale Freddie Jacobson e dal giapponese Hiroshi Iwata, quarti con 273 (-14), da Patrick Reed e dall’inglese Justin Rose, sesti con 275 (-12). All’ottavo posto con 277 (-10) Brooks Koepka, Bill Haas e Roberto Castro e all’11° con 278 (-9) l’australiano Jason Day, che con tale piazzamento si è riportato al secondo posto della classifica mondiale scavalcando il nordirlandese Rory McIlroy, a riposo questa settimana.
Impennata d’orgoglio in extremis di Jordan Spieth, saldamente in vetta al world ranking, risalito dalla 54ª alla 21ª posizione con 280 (-7) grazie a un 66 (-6 con sei birdie). Stesso score per l’irlandese Padraig Harrington, un colpo in più per l’inglese Luke Donald, 26° con 281 (-6), e media classifica per Brandt Snedeker, campione uscente, 35° con 284 (-3), e per Dustin Johnson, 41° con 285 (-2).
Taylor, ottavo dopo tre turni, ha recuperato due dei sei colpi di ritardo che accusava da Mickelson con quattro birdie e due bogey sulle prime nove buche, dove il leader è rimasto sul par (due birdie e due bogey). Taylor ha successivamente cambiato marcia e con cinque birdie, di cui quattro consecutivi, ha messo alle corde il mancino di San Diego che, a 46 anni, sperava di poter interrompere il digiuno di vittorie che durava dal 2013 dopo le 42 ottenute in carriera sul circuito. Mickelson è rimasto sul suo passo e ha replicato i due birdie e i due bogey d’apertura per il 72 (par). Uno dei due birdie lo ha segnato alla 17ª, che quanto meno gli ha evitato di condividere la seconda piazza con Blixt, ma poi non è riuscito a sfruttare, come sperava, il par cinque di chiusura.
Vaughn Taylor, nativo di Roanoke (Virginia), quarant’anni nel prossimo marzo, aveva colto due titoli di fila nello stesso evento (Reno-Tahoe Open, 2004-2005), poi è tornato su gradino più alto del podio dopo undici di vita sul tour da piazzato. Ha ricevuto un assegno di 1.260.000 dollari su un montepremi di sette milioni di dollari.
Nell’occasione Taylor ha fatto doppietta, poiché ha vinto anche la Pro-Am insieme a Gregg Ontiveros (257 - 64 68 63 62, -30) davanti a Jonas Blixt/Jamie Williamson (258, -29) e a Peter Malnati/Donald Colleran (259, -28). E’ stata la decima accoppiata nella storia del torneo.
TERZO GIRO - Phil Mickelson è il nuovo leader con 199 colpi (68 65 66, -16) dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (PGA Tour) dove ai membri del circuito sono affiancati a noti personaggi appassionati di golf per la pro am all’interno del torneo. Nei primi tre giri i concorrenti si sono alternati sui percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72), del Monterey Peninsula CC (par 71) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), a Pebble Beach in California, e ora concluderanno la gara sul primo tracciato.
Mickelson, 46enne di San Diego con 42 titoli nel tour dove non vince dal 2013 (Open Championship) e che ha prevalso per ben quattro volte in questo evento, ha rimontato dal terzo posto con un 66 (-6 al PB con sei birdie) e precede di due colpi il giapponese Hiroshi Iwata (201, -14) e di tre lo svedese Freddie Jacobson e il coreano Sung-hoon Kang (202, -13), al vertice con Iwata dopo 36 buche.
Al quinto posto con 203 (-12) Roberto Castro e lo svedese Jonas Blixt, all’ottavo con 205 (-10) l’australiano Jason Day, numero tre mondiale, mentre è in difficoltà Jordan Spieth, leader del world ranking, 54° con 214 (-1), il quale ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile. In buona classifica, ma fuori gioco per la vittoria, l’irlandese Padraig Harrington e l’inglese Justin Rose, 11.i con 206 (-9), Brooks Koepka, 16° con 207 (-8), l’inglese Luke Donald, 17° con 208 (-7), e Patrick Reed, 23° con 210 (-5). In bassa graduatoria Brandt Snedeker, campione uscente, 46° con 213 (-2), e Dustin Johnson, stesso score di Spieth. Sono usciti Bubba Watson, 70° con 215 (par), l’inglese Ian Poulter, 140° con 225 (+10), e il fijiano Vijay Singh, 147° con 227 (+12). Il montepremi è di sette milioni di dollari.
SECONDO GIRO - Il coreano Sung-hoon Kang (131 - 72 SH 60 MP) e il giapponese Hiroshi Iwata (131 - 66 MP 66 PB) guidano con "meno "11" la graduatoria dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am, una classica nel calendario del PGA Tour che affianca i membri del circuito a noti personaggi appassionati di golf per la pro am all’interno del torneo. Si gioca sui tre percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72), del Monterey Peninsula CC (par 71) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), a Pebble Beach in California, con un montepremi di sette milioni di dollari. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei tre campi.
Si è portato al terzo posto con "meno 10" Phil Mickelson (parziale di 65, -6 MP) affiancato da Chez Reavie, in vetta dopo 18 buche, e dallo svedese Freddie Jacobson, è al sesto con "meno 9" l’inglese Justin Rose (68, -3 MP). Hanno giocato tutti al Monterey Peninsula l’australiano Jason Day, numero tre mondiale, da 65° a 13° con "meno 6" (66, -5), l’inglese Luke Donald, 27° con "meno 4" (69, -2), Jordan Spieth, leader del World ranking, da 65° a 36° con "meno 3" (69), Bubba Watson, 49° con "meno 2" (68), Dustin Johnson (73, +2) e Brandt Snedeker (71, par), campione uscente, 75.i con il par.
Sung-hoon Kang, 29enne di Jeju nel cui palmares figurano due titoli nell’Oneasia Tour, ha battuto con 60 (-11) colpi il record del campo del Monterey Penisula con un eagle e nove birdie, stabilendo anche lo score più basso in assoluto nella lunga storia del torneo che apparteneva con 61 (-9) al connazionale Charlie Wi, il quale lo aveva ottenuto sullo stesso tracciato nel 2012, quando il par era 70.
PRIMO GIRO - Jordan Spieth, numero uno mondiale, e l’australiano Jason Day, numero tre, 65.i con "meno 1" (per entrambi un 71 allo Spyglass Hill GC) hanno un po’ deluso nel primo giro dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am, una classica nel calendario del PGA Tour che affianca i membri del circuito a noti personaggi appassionati di golf per la pro am all’interno del torneo. Si gioca sui tre percorsi del Pebble Beach Golf Links (par 72), del Monterey Peninsula CC (par 71) e dello Spyglass Hill Golf Course (par 72), a Pebble Beach in California, con un montepremi di sette milioni di dollari. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei tre campi.
E’ in vetta con "meno 8" (63, MP) Chez Reavie, 35enne di Wichita (Kansas) il cui unico titolo nel circuito è datato 2008 (Canadian Open), e gli sono a ridosso con "meno 7" Bronson Burgoon (64, MP), Cameron Smith (64, MP) e lo svedese Freddie Jacobson (65 PB). Al quinto posto con "meno 6" l’inglese Justin Rose (66, SH), insieme ad altri sei concorrenti, al 16° con "meno 4" Phil Mickelson (68, SH) e Brooks Koepka (68, SH), al 29° con "meno 3" l’irlandese Padraig Harrington (68, MP).
Hanno giocato tutti allo Spyglass Hill GC Dustin Johnson e l’inglese Luke Donald, 39.i con "meno 2" (70), l’inglese Ian Poulter (71), 65° come Spieth e Day, il campione uscente Brandt Snedeker e Patrick Reed, 82.i con il par (72), e Bubba Watson, 105° con "+1" (73). Si è esibito al Monterey Peninsula CC il fijiano Vijay Singh, anch’egli 82° (71).
Reavie ha assemblato un eagle, sette birdie e un bogey. Per Spieth e per Day quattro birdie e tre bogey.
LA VIGILIA - Jordan Spieth, numero uno mondiale, e l’australiano Jason Day, appena sceso dal secondo al terzo posto nel world ranking, sono i giocatori più gettonati alla vigilia dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (11-14 febbraio), una classica nel calendario del PGA Tour che affianca i membri del circuito a noti personaggi appassionati di golf per la pro am all’interno del torneo. Si gioca sui tre percorsi del Pebble Beach Golf Links, del Monterey Peninsula CC e dello Spyglass Hill Golf Course, a Pebble Beach in California con un montepremi di sette milioni di dollari.
Difende il titolo Brandt Snedeker, annunciato in ottima forma dal successo ottenuto due settimane addietro nel Farmers Insurance Open, in un field di qualità che comprende anche gli altri statunitensi Phil Mickelson, la cui stagione è iniziata in maniera altalenante, Dustin Johnson, Patrick Reed, Jason Dufner, Brooks Koepka, Hunter Mahan, Jimmy Walker e Bubba Watson. Da seguire anche gli inglesi Justin Rose, Ian Poulter e Luke Donald, lo svedese Jonas Blixt, l’irlandese Padraig Harrington e il fijiano Vijay Singh, che non sembra più vincente, ma sempre in grado di contribuire allo spettacolo.
Diana Luna si è classificata al 37° posto con 216 colpi (74 70 72, par) nell’Isps Handa New Zealand Women's Open, gara d’apertura del Ladies European Tour svoltasi sul percorso del Clearwater Golf Club (par 72), a Christchurch in Nuova Zelanda, e vinta da Lydia Ko, leader mondiale, con 206 (69 67 70, -10).
La 19enne neozelandese si è imposta per la terza volta in quattro anni nel torneo di casa superando un terzetto con 208 (-8) composto dall’inglese Felicity Johnson, che ha provato a guastarle la festa con un ottimo 67 (-5), dalla danese Nanna Koerstz Madsen e dalla dilettante coreana Hye Jin Choi. In quinta posizione con 209 (-7) la francese Justin Dreher, in sesta con 210 (-6) l’emergente danese Emily Pedersen e la statunitense Amelia Lewis. in decima con 212 (-4) la transalpina Valentine Derrey e l’australiana Sarah Kemp, in 17ª con 213 (-3) la danese Nicole Broch Larsen e in 24ª con 214 (-2) la francese Gwladys Nocera.
Lydia Ko ha portato a tre i titoli nel LET in un palmares che comprende dieci successi nel LPGA Tour, comprensivi di un major, e uno nel Korean LPGA. Nel finale si è limitata a controllare le avversarie con un 70 (-2), procedendo con accortezza e segnando tre birdie e un bogey. Diana Luna, che punta alla presenza alle Olimpiadi di Rio 2016, nel turno conclusivo ha disceso la classifica di sei gradini con tre birdie e tre bogey per il 72 (par). Alla Ko è andato un assegno di 30.000 euro su un montepremi di 200.000 euro
SECONDO GIRO - Diana Luna, con un parziale di 70 (-2) colpi e lo score di 144 (74 70, par), è salita dal 60° al 31° posto nell’Isps Handa New Zealand Women's Open, gara d’apertura del Ladies European Tour che si conclude con la disputa del terzo giro sul percorso del Clearwater Golf Club (par 72) a Christchurch in Nuova Zelanda.
Ha decisamente attaccato prendendo il comando con 136 colpi (69 67, -8) la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale e campionessa uscente, ma la corsa al titolo è comunque ancora aperta e coinvolge almeno altre nove concorrenti. Sono la francese Justine Dreher, seconda con 137 (-7), la scozzese Pamela Pretswell e le danesi Emily Pedersen e Nanna Koerstz Madsen, terze con 138 (-6), le spagnole Maria Hernandez e Noemi Jimenez, le coreane Jeongmin Cho e Hye Jin Choi (am), l’australiana Liv Cheng e la danese Nicole Broch Larsen, in vetta dopo un turno, seste con 139 (-5). I numeri non escludono la norvegese Marianne Skarpnord, 12ª con 140 (-4), mentre penalizzano la francese Gwladys Nocera e l’inglese Trish Johnson, 27.e con 143 (-1).
Lydia Ko ha recuperato dal quinto posto con sei birdie e un bogey per il 67 (-5) e Diana Luna, il cui obiettivo dichiarato è di guadagnarsi un posto per le Olimpiadi di Rio 2016, ha segnato tre birdie e un bogey per il 70 (-2). Il montepremi è di 200.000 euro.
PRIMO GIRO - Diana Luna ha iniziato al 60° posto con 74 (+2) colpi l’Isps Handa New Zealand Women's Open, gara d’apertura del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Clearwater Golf Club (par 72) a Christchurch in Nuova Zelanda.
E’ partita a forte andatura la sempre più convincente danese Nicole Broch Larsen, leader con 66 (-6) colpi, ma non è riuscita ad allungare il gruppo. E’ al secondo posto con un colpo di ritardo la francese Justine Dreher (67, -5), sono al terzo con 68 (-4) la scozzese Pamela Pretswell e la transalpina Gwladys Nocera e al quinto con 69 (-3) la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale e campionessa uscente, e l’australiana Cathryn Bristow. Ben dodici concorrenti occupano la settima posizione con 70 (-2) e tra costoro si trovano la danese Nanna Koerstz Madsen, la norvegese Marianne Skarpnord, l’australiana Bree Arthur e l’inglese Felicity Johnson. In 19ª con 71 (-2) la francese Valentine Derrey e l’australiana Sarah Kemp.
Nicole Broch Larsen ha messo a segno sette birdie contro un bogey, mentre Diana Luna è partita molto male con tre bogey consecutivi e poi ha proseguito con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.
LA VIGILIA - Diana Luna sarà l’unica italiana in campo nell’Isps Handa New Zealand Women's Open (12-14 febbraio, 54 buche), gara d’apertura del Ladies European Tour 2016 in programma sul percorso del Clearwater Golf Club a Christchurch in Nuova Zelanda. L’obiettivo della romana, come ha dichiarato recentemente, è quello di guadagnarsi il biglietto per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma per entrare tra le 60 golfiste che saranno ammesse ai Giochi avrà bisogno di una serie di ottimi risultati, meglio se arriverà anche una vittoria. Al momento per l’Italia, che può avere due soli rappresentanti, sono qualificate Giulia Sergas e Giulia Molinaro. Sarà dunque contesa nella famiglia azzurra e la Luna ha tempo fino al prossimo 11 luglio per recuperare.
Al Clearwater Golf Club difenderà il titolo la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, che tra le numerose avversarie dovrà guardarsi in particolare dalle australiane Stacey Keating, Rebecca Artis e Sarah Kemp, dalle danesi Emily Pedersen e Nicole Broch Larsen, dalle francesi Gwladys Nocera e Valentine Derrey e dalla svedese Caroline Hedwall.
Data la determinazione con cui la Luna vuole conquistarsi il pass per Rio c’è da ritenere che sia già a buon punto con la preparazione e quindi in grado di competere per l’alta classifica, Saranno della partita anche le inglesi Laura Davies e Trish Johnson, non più al top della carriera, ma sempre in grado di far divertire il pubblico. Il montepremi è di 200.000 euro
La Costa Adriatica dell'Emilia Romagna è conosciuta come la “Riviera del divertimento”. E merita a pieno titolo questa definizione per le molte attrazioni che offre lungo le sue spiagge sabbiose, popolate di giorno dai bagnanti di ogni età e provenienza e alla sera dal popolo delle discoteche.
Una costa lunghissima che dai Lidi di Comacchio arriva fino a Cattolica.
Luoghi che da oltre 150 anni la rendono ambita zona balneare per il perfetto connubio tra le attrazioni naturali del territorio e un'industria turistica sempre capace di stupire e innovare. Tre le carte vincenti della Riviera Adriatica vi sono sicuramente l’accoglienza di un popolo con un innato senso dell'ospitalità, la cucina tradizionale con i suoi prodotti tipici e l’ottimo rapporto qualità-prezzo che dà un valore aggiunto alla vacanza.
Ma sono i suoi cento chilometri di stabilimenti balneari attrezzati, i negozi e i ristoranti sul lungomare, assieme a un'intensa vita notturna, che fanno della Riviera Adriatica una delle mete predilette per chi vuole trascorrere una vacanza all'insegna della vita attiva e del divertimento.
Parchi a tema - Il divertimento è protagonista anche per la presenza di numerosi parchi a tema. A cominciare da quello di Mirabilandia, tappa obbligatoria per le famiglie, dove giochi e atmosfere da fiaba si alternano a piscine e giochi d’acqua. Gli spettacolari delfini che popolano il Delfinario di Rimini stupiscono i visitatori con le loro acrobazie. Grandi e piccini, inoltre, possono “visitare” centinaia di città italiane in un solo giorno recandosi a Viserba di Rimini, che ospita l’"Italia in miniatura", ad ammirare i più importanti monumenti del Belpaese riprodotti in scala. E se l’Aquafan di Riccione sbalordisce per l'animazione, fatta di spettacoli, musica e tanto altro, l’Acquario di Cattolica lascia a bocca aperta per le migliaia di specie di pesci ospitate.
Cultura, gastronomia e sport - Sole, mare, sport, buona cucina, tanto divertimento, ma anche cultura. Dal litorale infatti si possono raggiungere facilmente importanti città d’arte come Ravenna, patrimonio Unesco dal 1996 per gli splendidi mosaici bizantini, ma si può anche andare nell'entroterra e scoprire gioielli come le rocche malatestiane di Mondaino, di Montebello, di San Giovanni in Marignano e di Saludecio
Da non perdere infine un itinerario nei sapori e nel gusto dell’Emilia Romagna, patria di ricette gustose come i tortellini in brodo, ma anche e soprattutto regione di provenienza di importanti prodotti italiani conosciuti ed esportati in tutto il mondo, come il parmigiano reggiano, il formaggio di fossa, il tartufo, i prosciutti e i salumi. Questi ultimi da gustare con la famosa piadina, un pane azzimo simbolo della cucina romagnola adatto ad ogni palato.
La Riviera adriatica è anche un luogo ideale per poter trascorrere una vacanza in barca. Centinaia sono i posti in cui è possibile ormeggiare: dai frequentatissimi porti (veri e propri villaggi con ogni servizio) alle calette più isolate, senza dimenticare i corsi d'acqua navigabili in territorio ferrarese.
La Riviera è poi una meta privilegiata anche per gli amanti della vela che in questa zona troveranno famose scuole veliche e l'opportunità di partecipare alle tante regate che si organizzano.
I CAMPI DA GOLF
Terra di inestimabili bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche, la Romagna è anche il luogo ideale per gli appassionati del golf.
I campi da golf della regione sono molti, a cominciare da quelli situati nella parte orientale dell’Emilia Romagna, nel territorio compreso fra Ravenna, Rimini, Forlì - Cesena e Ferrara. Tra fitte pinete, mari e laghi, l’Adriatic Golf Club Cervia offre ben 27 buche. Con 25 buche, il Rimini-Verucchio Golf Club, immerso nel parco della Valmarecchia, presenta invece una vista meravigliosa sui borghi medievali di Verucchio, Torriana e San Leo. Il percorso a 18 buche del Riviera Golf Resort si snoda poi sulle dolci colline malatestiane: sport, benessere e natura regaleranno a tutti giornate di profondo relax. I club sono aperti tutto l’anno.
AdriaticGolf Adriatic Golf Club Cervia
Tra pinete incontaminate, laghi salmastri, in un ambiente naturale di rara bellezza e a due passi dal mare si snodano le 27 buche di questo incantevole circolo. Le prime nove buche lungo la pineta sono state costruite come i classici links scozzesi, mentre le seconde nove, circondate da ostacoli d'acqua, sono ispirate ai grandi percorsi americani. Le terze nove buche, aperte dal 2004, mostrano un design completamente innovativo che rende il percorso estremamente divertente. Il circolo ha più volte ospitato i Campionati Italiani Professionisti oltre alle più importanti gare nazionali per dilettanti. Situato in una zona, meta privilegiata del turismo internazionale, il club ha tutt'intorno strutture turistico - alberghiere di grande livello. (Percorso Rosso – Blu: 18 buche, par 72, metri 6.272, inaugurato nel 1985, progettato da Marco Croze, a livello del mare. Percorso Giallo: 9 buche, par 35, metri 3.093, progetto di Alvise Rossi Fioravanti e Baldovino Dassù)
Rimini-Verucchio Golf Club
Il campo, disegnato dal celebre architetto americano Brian M. Silva, si distende nel verde parco della Valmarecchia. Tutto intorno una incomparabile vista sugli storici borghi medievali di Verucchio, Torriana, San Leo. Sullo sfondo si distinguono i castelli di San Marino ed il monte Carpegna. Questo bellissimo percorso di ispirazione americana, è situato a pochissimi chilometri da Rimini e dal suo aeroporto internazionale. Con 18 buche da campionato più 7 buche Executive riservate ai principianti, il Rimini-Verucchio Golf Club A.S.D è un campo di grande fascino che soddisfa tutti i giocatori. I suoi fairways sono dolcemente ondulati, costellati da bunker e numerosi laghetti che rendono più impegnativo il gioco. I golfisti di ogni livello possono usufruire della spettacolare Golf Academy, un campo pratica totalmente irrigato e ben illuminato largo 210 metri e lungo 340, con 100 postazioni di cui 25 coperte e green direzionali. (18 buche, par 72, metri 6.145 + 7 buche Executive, metri 2.040, inaugurato nel 1993. Progetto Brian M. Silva, 80 metri sul livello del mare).
Rivieragolf
Il percorso si snoda lungo la riva destra del fiume Conca, zona di grande bellezza ambientale e di notevole interesse avifaunistico. Il disegno del percorso a 18 buche è stato realizzato dal famoso progettista Graham Cooke che ha seguito il morbido andamento collinare delle campagne di San Giovanni in Marignano. Il piacere del gioco è la filosofia che il progettista ha saputo trasmettere nel disegnare le 18 buche di 6.412 metri.
Completano la struttura due putting green da 18 buche, i nuovissimi pitching e chipping green – costruiti accentuandone l’effetto tridimensionale per allenare la profondità del colpo – e il driving range dotato di postazioni illuminate e riscaldate. Nel 2011 sono state aggiunte nove buche executive Pitch & Putt.
Dopo il golf preparatevi per essere coccolati all’interno del Rivierabeauty dove, oltre a sauna, bagno turco e percorso idromassaggio, il centro estetico vi offre una vastissima gamma di trattamenti. Al Rivieragolfresort, immersi nel verde delle campagne malatestiane, dove la tranquillità dell’entroterra incontra i migliori sapori e profumi locali, vivrete una splendida miscela di sport, relax e benessere (18 buche, par 72, metri 6.412. + 9 buche executive Pitch & Putt).
Hotel Le Palme
L’Hotel Le Palme, quattro stelle S, è un punto di riferimento durante tutto l’anno a Milano Marittima, località glamour ed esclusiva sulla Costa Adriatica, conosciuta per lo stile moderno e innovativo delle proposte turistiche, il mare, la spiaggia e il golf.
L’Hotel Le Palme - parte integrante del Premier Resort che include tre alberghi di lusso e molteplici servizi - si trova in prima linea sul mare e a pochi passi dal centro; vanta spazi dove design e architettura incontrano una nuova idea di ospitalità attenta ai moderni stili di vita e alle nuove tendenze di vacanza. Vi sono 102 camere di varie tipologie, tutte con balcone, Wi-Fi e decoder SKY. Gli ospiti possono scegliere tra le proposte ristorative dei ristoranti e bar del Premier Resort con soluzioni a buffet o alla carta, e menu che variano dalle specialità tradizionali fino alle ricette internazionali. Il ricco buffet della colazione viene servito in una sala con ampie vetrate, che si affaccia su una terrazza vista mare.
Spazi verdi, aree relax, piscina semi-olimpionica e terrazza panoramica con vasche jacuzzi sono solo alcuni dei servizi dell’Hotel Le Palme, oltre a un’area benessere con piscina interna e private SPA, e alla spiaggia privata a cui si accede direttamente senza attraversare strade con traffico. Le 27 buche del Golf di Cervia si raggiungono in meno di 5 minuti con la comoda navetta dell’Hotel. Ulteriori servizi: deposito attrezzature golf, garage e noleggio auto.
Pacchetti:
24 marzo - 24 giugno e 3 settembre - 1 ottobre: 7 notti con colazione + 5 Green Fees€ 588,00 a persona in camera doppia
25 giugno - 5 agosto e 27 agosto - 2 settembre: 7 notti con colazione + 5 Green Fees € 930,00 a persona in camera doppia
06 agosto - 26 agosto: 7 notti con colazione + 5 Green Fees € 1.230,00 a persona in camera doppia
Hotel Mare e Pineta
Hotel storico di Milano Marittima, l'Hotel Mare e Pineta, quattro stelle S, è immerso nel verde di pini secolari a pochi passi dal mare. Un’imponente opera di ristrutturazione ne sta esaltando bellezza e unicità dello stile, allineando la struttura ai modelli di ultima generazione e riconfermandone oggi la portata storica.
Da sempre richiamo per il jet set in visita a questo vivace tratto di Riviera Adriatica, è punto di riferimento indiscusso per una clientela prestigiosa e raffinata, che non rinuncia all’eccellenza del servizio, alla buona tavola, al massimo comfort. L’ampia spiaggia privata, completamente rinnovata, offre zona lounge, beach bar & restaurant, un luogo idilliaco dove design e natura si integrano garantendo massima privacy e atmosfere di classe.
La club house con i suoi 10 campi da tennis in terra rossa è unica per ampiezza e location, sul mare e nel cuore della pineta, a pochi passi dal mondano centro di Milano Marittima. Suddivise tra Casa Madre e Villa Regina, le 165 camere propongono due stili di ospitalità diversi, concept ultramoderno le seconde, più classiche le prime perché inserite nell’edificio storico principale, risalente al 1927 e più volte ampliato e rinnovato. Due ristoranti, uno in hotel e uno in spiaggia, ma un unico approccio: menu sempre nuovi, proposte accattivanti, le migliori cantine. Le 27 buche dell'Adriatic Golf Club Cervia sono a solo 1,5 km dall'hotel.
Pacchetto
7 giorni in mezza pensione + Green Fees: € 990,00 per persona in camera doppia
Hotel Oste Del Castello
Svegliarsi al mattino nel caldo tepore di lenzuola che sanno di fresco e tutt’attorno al silenzio che sa di storia e natura! Il cinguettio degli uccelli che possiedono per casa l’intera valle, lo scoccare timido dell’orologio della piazza, la signora che ha comprato il pane fresco e parla con la sua vicina... Un raggio di sole, autentico, invade la stanza e aprendo la finestra, il venticello della prima mattina ci fa respirare a pieni polmoni quello che la vita di tutti i giorni ci fa dimenticare...
L’Hotel Oste del Castello, quattro stelle, è una dimora del 1700 ristrutturata e arredata con materiali nobili della terra di Romagna che porta a contatto con la storia e la natura grazie alla sua posizione strategica su tutta la Valmarecchia. L‘Hotel si trova nel cuore di Verucchio, a ridosso della piazza principale ed è costruito su un reticolo di grotte, grottini e cunicoli tufacei di cui è ricco tutto il centro storico. Alcune di esse si possono ammirare scendendo al sottostante ristorante Mastin Vecchio o nell’esclusivissima ”Grotta del Benessere”. Molto vicina anche l’area archeologica che ha dato alla luce necropoli con reperti unici e importantissimi risalenti all’epoca etrusca – villanoviana datati dal IX al VI secolo a.C. Il Rimini-Verucchio Golf Club è a cinque km. dall’hotel.
Pacchetto
7 notti con colazione + 5 Green Fees: € 620,00 a persona in camera doppia
Rivieragolfresort
Golf, Resort, Benessere: questi i motivi dominanti del Rivieragolfresort di San Giovanni in Marignano. Un resort inserito in un’oasi di pace e relax con centro benessere, ristorante e area eventi, a pochi minuti dalla movida della Riviera. Un ambiente affascinante ed esclusivo che mette a disposizione dei singoli e delle aziende tutti i servizi integrati di un Resort al massimo livello.
Il Resort dispone di 32 suite, ognuna unica, ideate e realizzate da 14 progettisti diversi di fama internazionale. Dodici suite sono nel corpo centrale di cui sei con giardino privato e sei con balcone vista campo da golf. Le altre venti in villette con giardino privato; tutte dotate di televisori al plasma, collegamento internet wi-fi, sky tv, aria condizionata, telefono diretto, cassaforte, frigobar, servizio in camera, asciugacapelli.
Rivierabeauty è un prezioso centro benessere con: centro estetica e massaggi RVB®, piscina coperta con percorso idromassaggio, sauna, bagno turco, palestra cardio-fitness, servizio di personal trainer, piscina scoperta in pietra di Noto lunga 82 metri, campi da Beach Tennis e Beach Volley. Meeting & Banqueting.
Un’area eventi di 250 mq è la cornice ideale per momenti di grande prestigio come cene di gala, matrimoni o feste in grande stile a bordo piscina. A completare l’offerta eventi, la Sala Tee Room di 120 mq con luce naturale, attrezzatura meeting ed allestimenti per ospitare fino a 90 persone. Il ristorante è di 160 coperti distribuiti sui due piani della club house: Tee Restaurant & Lounge; ambiente di design con grande attenzione al dettaglio in un contesto esclusivo.
Pacchetto
7 notti con colazione + 5 Green Fees: € 710,00 a persona in camera doppia
Sulla Costa Romagnola non dimenticatevi di:
Rilassarvi sulle splendide spiagge della Costa Adriatica
Visitare Ravenna, la città dei mosaici bizantini e i suoi incredibili monumenti, considerati dall’Unesco patrimonio dell’umanità: i Mausolei di Galla Placidia e di Teodorico, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, di Sant’Apollinare in Classe e di San Vitale.
Portare i vostri bambini e la famiglia nei Parchi di Divertimento di Mirabilandia, Aquafan e Italia in Miniatura sulla Costa Adriatica
Inerpicarvi sulla strada che porta alla Rocca di San Marino e godere della vista che dal parco della Valmarecchia spazia fino a San Leo, Torriana e al Monte Carpegna.
Passare una giornata in grande relax alle Terme di Riolo, dopo aver visitato la splendida Rocca e il borgo medievale di Brisighella.
Visitare il borgo medievale di Bertinoro per poi ritemprarvi nelle acque termali e nei percorsi benessere delle Terme della Fratta.
Percorrere in bicicletta l’itinerario che esplora le bellezze del Parco del Delta del Po, fra l’oasi naturalistica di Comacchio ed il bosco della Mesola.
Passare una giornata fra gli splendidi palazzi e le incantevoli viuzze medievali della città di Ferrara, la città degli Este e la capitale delle biciclette.
Visitare i castelli di Gradara e di Urbino, la Rocca di San Leo, la Basilica di San Vitale a Ravenna e l’antica Repubblica di San Marino
Per informazioni, vendita e quotazione pacchetti turistici e prenotazioni alberghi e Tee Times:
Via Evangelisti 4 - 48015 Cervia (Ravenna)
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web site: www.emiliaromagnagolf.com
Cristiano Terragni ha ottenuto una ‘carta’ per il PGA China Tour, terminando al 16° posto con 293 colpi (74 73 76 71, +5) nella Pingan Bank China Pga Tour Global Qualifying Tournament 2, la seconda delle tre Qualifying School del circuito che si è tenuta sul percorso del Kunming Wind Valley Club (par 72) a Kunming in Cina.
Si sono imposti con 281 (-7) colpi il coreano Bio Kim (71 70 71 69) e lo statunitense Charlie Saxon (69 72 70 70) davanti al taiwanese Chung-Hao Mou (284, -4). In quarta posizione con 286 (-2) l’australiano Do Eun An, il coreano Geon Ha Kim, l’americano Mark Baldwin e l’inglese Callum Tarren. I primi 15 in graduatoria hanno ottenuto la “full card”, mentre Terragni ha avuto una “conditional card” insieme agli altri 19 concorrenti che lo hanno seguito in classifica.
Hanno partecipato alla gara, senza fortuna, anche Aron Zemmer (80 78 75 68) e Nunzio Lombardi (76 81 71 73), 56.i con 301 (+13), e Alessandro Grammatica, 81° con 306 (78 79 75 74, +18). Il circuito si svolge sotto l’egida del PGA Tour statunitense e il calendario 2016 deve essere ancora diramato. Nella scorsa stagione si sono svolti dodici eventi.
I dati e i numeri della Preparazione Olimpica, la presentazione degli aspetti logistici della spedizione azzurra e una suggestiva anteprima di Casa Italia. Questi i temi centrali attorno ai quali si è sviluppata la giornata aperta a Presidenti, Segretari e tecnici federali per illustrare il “Progetto Rio 2016 – A 6 mesi dai Giochi”.
Presso la Casa delle Armi del Foro Italico Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Segretario Generale, Roberto Fabbricini e il Vice Segretario del CONI e Responsabile della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati, hanno aperto la serie di interventi, raccontando l’impegno messo in atto dal CONI per garantire a tutte le federazioni il massimo supporto.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati tutti gli aspetti legati alla Preparazione Olimpica. Dal potenziamento dei Centri Tecnici, all’organizzazione logistica della spedizione azzurra, passando per i programmi di ricerca e per l’attenzione alla lotta al doping, la marcia di avvicinamento a Rio è stata intrapresa con grande meticolosità.
Giovanni Malagò ha posto l’accento sulla volontà del CONI di preparare nei dettagli la trasferta olimpica: “In questi anni non ho smesso nemmeno un giorno di parlare con i presidenti federali, i segretari, gli allenatori e gli stessi tecnici per capire come andava la progressione della qualificazione e per comprendere i problemi che hanno caratterizzato l’attività sportiva per una qualificazione che, onestamente, diventa sempre di più una cosa complicata. Questo tipo di lavoro è di gran lunga la migliore carta che possiamo giocare per essere sempre più credibili anche e soprattutto nella candidatura di Roma 2024”.
Prima del gran finale riservato alla presentazione della location individuata per Casa Italia nella splendida cornice tra Barra da Tijuca e Sao Conrado, la parola è andata agli ambassador azzurri: Antonio Rossi, Jury Chechi, Carlton Myers, Andrea Lucchetta, Elisa Santoni e Alessandra Sensini, che insieme a Fiona May avranno il compito di trasmettere lo spirito di Italia Team agli atleti di oggi.
Il countdown verso Rio 2016 (5-21 agosto) sarà scandito dal pathos delle qualificazioni. Sono 133 gli atleti già sicuri di volare in Brasile, mentre tanti altri devono ancora guadagnarsi il pass olimpico. Fra questi anche i campioni del golf, che farà il suo ritorno sul palcoscenico a cinque cerchi dopo oltre un secolo.
E’ stata inaugurata a sezione “Golf” del CUS (Centro Universitario Sportivo) Molise presso il Varvarusa Golf Club di Filignano.
Alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università del Molise Gianmaria Palmieri, del Presidente del CUS Molise Maurizio Rivellino, del Presidente Comitato Regionale Molise del CONI Guido Cavaliere e del Sindaco di Filignano Lorenzo Coia, un buon numero di studenti universitari ha avuto la possibilità di conoscere il golf ed iniziare a praticarlo, sotto i preziosi consigli e suggerimenti del coach Alberto Verrecchia.
Il Consiglio Direttivo del Varvarusa Golf Club, rappresentato dal Presidente Carlo Potena, ha accolto con piacere l’iniziativa del CUS Molise, mettendo a disposizione dei giovani studenti la propria struttura, consentendo così agli stessi di scoprire questo bellissimo sport, oltre che le bellezze naturali del luogo. In considerazione dell’ottima riuscita e dell’interesse suscitato nei giovani studenti, l’iniziativa verrà sicuramente seguita con molta attenzione.
Intanto al Varvarusa Golf Club sono in corso delle iniziative e altre verranno avviate a breve per arrivare alla realizzazione del campo pratica con nuove strutture a servizio del percorso.
La Regione Emilia Romagna prende il suo nome dalla Via Emilia, l'antica strada romana che collega il mare Adriatico alle grandi pianure del nord, correndo da Rimini a Piacenza: un territorio adagiato tra gli Appennini, il Po e il mare Adriatico, che ha conservato intatto nel tempo un ricco patrimonio di tradizioni, costumi e storia. Le radici etrusche, celtiche, romane, longobarde e bizantine rendono unica e al tempo stesso poliedrica la fisionomia culturale di questa terra. Bologna, Ferrara, Ravenna e tutte le altre città d’arte della regione sono mete rinomate del turismo culturale, luoghi la cui storia si respira negli atri dei palazzi signorili ed è raccontata dalle mura che definiscono la geometria delle città.
Ma l'Emilia-Romagna è anche grande golf, eccellente gastronomia ed è la capitale dei motori. Lungo le 14 Strade dei Vini e dei Sapori, gli amanti dell'enogastronomia trovano oltre mille tappe fra aziende agricole, cantine, caseifici, prosciuttifici, agriturismi, botteghe artigianali e lungo la Via Emilia gli appassionati di motorismo possono conoscere da vicino i più grandi miti nati in questa Terra di Motori, dalla Ferrari alla Ducati, dalla Lamborghini alla Maserati.
L’Emilia-Romagna è anche golf, tanto golf e di qualità, con 25 ottimi percorsi da Campionato situati uno vicino all'altro, che possono accogliere i golfisti in ogni giorno dell’anno Un solo green fee per tutti i 25 tracciati, raggiungibili in pochi minuti di auto. Un percorso nuovo ogni giorno, una sfida interminabile ed affascinante. Tra i pacchetti uno dei più accattivanti è sicuramente quello che riguarda l’area di Bologna e Modena con alloggiamento in hotel bolognesi e quindi la possibilità di giocare su tre campi di diverse caratteristiche, ma tutti estremamente stimolanti.
I PERCORSI
Golf Club Bologna
Uno dei percorsi storici italiani, costruito nel 1959 e disegnato da Cotton & Harris, sorge su un terreno collinare di grande suggestione con bellissimi scorci panoramici che spaziano sulla collina circostante e sulla pianura. Il tracciato, costantemente aggiornato, ha ospitato più volte negli ultimi anni i Campionati Italiani Dilettanti oltre che numerose e qualificate gare per professionisti. La club house, sobria ed elegante, mirabilmente inserita nel paesaggio, costituisce il luogo ideale per gustare le raffinate proposte del ristorante del circolo più volte inserito fra i 10 migliori Ristoranti di Club italiani. La bella piscina, aperta da giugno a metà settembre, completa le proposte. Nel 2000 sono state apportate alcune modifiche al percorso da parte di Peter Alliss.
Golf Club Le Fonti
E’ inserito nell’affascinante Valle del Sillaro caratterizzata da un microclima mite e salubre, contornata da dolci colline. In questo ambiente si trovano importanti e suggestivi impianti e strutture salutistiche e termali (le Terme di Castel San Pietro ed il villaggio della Salute Più) nelle quali ritrovare il proprio benessere psicofisico abbinato al gioco del golf. Il percorso di 6.480 metri, 18 buche par 72 risulta estremamente vario e divertente sia per i giocatori più abili che per i principianti.
All’interno della club house si può trovare ristoro presso il qualificato ristorante che sviluppa con fantasia la vocazione enogastronomica del territorio abbinata ad una impareggiabile ospitalità. L’impianto golfistico, prospiciente agli stabilimenti termali ed ai margini della Città Medievale, offre congiuntamente e in armonia con il territorio circostante, un’ampia opportunità di servizi enogastronomici, ricreativi, culturali, sportivi e musicali per soddisfare un soggiorno piacevole e da ricordare. Nel 2006 e nel 2007 il Golf Club Le Fonti è stata sede della Qualifying School del Ladies European Tour e negli anni 2009, 2010 e 2011 ha ospitato tornei dell’Alps Tour. Dal 2007 è accreditato come sede del Centro Tecnico Federale Femminile ed al suo interno è inoltre attiva una sede della Blue Team Golf Academy.
Modena Golf & Country Club
Il Modena Golf & Country Club è situato in posizione strategica per essere raggiunto facilmente e velocemente da ogni direzione. Adagiato su un’area di oltre cento ettari e costruito seguendo il progetto del campione tedesco Bernhard Langer, assistito dall’architetto americano J. Jim Eng, di Boulder in Colorado, il percorso si pone, per le sue caratteristiche costruttive, fra i migliori d’Italia. Gli ampi green e tee, il disegno dei fairway, i cinque laghi artificiali ne fanno il tracciato ideale come sede per lo svolgimento di competizioni ad alto livello quali l’Open d’Italia, che ha celebrato su questo campo la sua 50a edizione. Il tracciato executive, l’ampio driving range e due campi da tennis completano le strutture sportive. Un ristorante nel quale gustare piatti raffinati o prelibatezze della cucina locale, un bar, due piscine, una sala biliardo, una palestra e le salette TV e per il gioco delle carte accolgono i giocatori ed i loro ospiti al termine delle “fatiche” golfistiche.
GLI ALBERGHI
Hotel Corona d’Oro
Se amate l'atmosfera delle antiche dimore cariche di storia, dovete conoscere l'Hotel Corona d'Oro, quattro stelle, nato agli inizi del 1800 nello storico palazzo Azzoguidi, a due passi dal cuore di Bologna. Completamente ristrutturato nel 2004, l’Hotel Corona d’Oro offre un comfort elegante, adeguato alle aspettative degli ospiti più esigenti. Un raffinato e inusuale percorso attraverso gli stili architettonici, dal gotico al rinascimento, fino al magnifico liberty con camere e suite ospitali e silenziose, tutte di altissimo livello. L’albergo è dotato anche di sale per congressi, meeting, esposizioni, con accesso indipendente. La dimora “simbolo” della bella epoque a Bologna, soggiorno degli ospiti più illustri in città. Un’esperienza da non perdere. In posizione ideale per raggiungere i campi da golf di Bologna (15 km), Le Fonti (20 km) e Modena (35 km).
Savoia Hotel Regency
Il Savoia Hotel Regency, 4 stelle S, è il punto d’incontro ideale per chi desidera il massimo dei comfort, in un ambiente raffinato, dove l’ospitalità rappresenta il segno distintivo che, da sempre, contraddistingue la famiglia Trombetti. L’hotel riprende lo stile delle ville del settecento, dove lo spazio ritorna ad essere l’elemento principale: tutto è stato pensato per garantire agli ospiti ampie zone relax e piacere, sia nelle aree interne che all’esterno. L'albergo si sviluppa su un'area di 10.000 mq, il corpo principale è a forma di "U" e fa da cornice ad una meravigliosa piscina all’aperto con vista sul lussureggiante parco. L'ampia e lussuosa hall, con seminato alla veneziana e lampadari di cristallo, si affaccia sul giardino pensile in stile liberty con fontane e palme. I due piani superiori dispongono di 72 camere doppie da 18 a 26 mq, con tutti i comfort. Le due torrette formano il terzo piano occupato esclusivamente da sei business-suite e due suite con idromassaggio, sauna e terrazzo solarium. Il roof garden situato all’ultimo piano dell’hotel é il luogo incantevole per un gustoso aperitivo, mentre il ristorante Garganelli delizia gli ospiti con i piatti della migliore tradizione Bolognese. Il piano interrato dispone di una comodo ed ampio parcheggio privato e di un centro fitness. Il centro congressi è dotato delle più moderne tecnologie e attrezzature e offre diverse opzioni e grandi disponibilità di spazi. L'hotel è situato a pochi minuti dal centro di Bologna, è facilmente raggiungibile e si trova in comoda posizione per raggiungere in pochi minuti i campi da golf.
I PACCHETTI
Savoia Hotel Regency (4 stelle Superior - Bologna)
5 notti B&B + 4 green fee (Bologna, Le Fonti & Modena) Euro 430,00 (per persona in camera doppia)
Hotel Corona d’Oro (4 stelle Lusso – Bologna)
4 notti B&B + 3 green fee (Bologna, Le Fonti & Modena) Euro 435,00 (per persona in camera doppia)
Per informazioni, vendita e quotazione pacchetti turistici e prenotazioni alberghi e Tee Times:
Emilia Romagna Golf c/o Cervia Turismo Via Evangelisti 4 48015 Cervia (Ravenna)
Tel.: 0544.916280 / 72424 Fax: 0544.972911
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Web site: www.emiliaromagnagolf.com
Non esiste la perfezione nel golf, ma tutti sono d’accordo nel ritenere che Byron Nelson vi sia andato molto vicino. Probabilmente nel 1945, la sua stagione migliore nella quale vinse ben 18 tornei nell’US Pga Tour con una serie di undici titoli conquistati consecutivamente, ritenuto un record assoluto non soltanto nel golf, ma in tutti gli sport. Sempre in quell’anno si classificò anche sette volte secondo, inanellò in sequenza di diciannove giri sotto i 70 colpi, impresa affatto facile in un’epoca dove le attrezzature erano ben diverse da quelle odierne. La media colpi fu di 68,33 con un 67,45 per gli score dell’ultimo giro.
Nelson è deceduto il 26 settembre 2006, all’età di 94 anni. Figlio di un coltivatore di cotone era nato il 4 febbraio del 1912 a Waxahachie, in Texas, nei pressi di Forth Worth. Nella stessa zona viveva anche il giovane Ben Hogan che Byron sconfisse in una gara riservata ai caddie nel 1927.
Alto 1,84, dotato di lunghe braccia e grandi mani, Nelson ha raggiunto il top sviluppando un’azione che viene considerata la base del swing moderno.
Arrivò alla maturità golfistica nello stesso momento in cui nei bastoni da golf l’acciaio rimpiazzò l’hickory. Nelson comprese che usando i muscoli dei fianchi e delle gambe colpiva la pallina in maniera più forte ed efficace rispetto al vecchio metodo basato sull’uso i polsi tipico dell’era hickory.
Eseguiva lo swing in posizione più eretta e lungo la linea dove voleva mandare la pallina, usando un giro pieno della spalla con poco movimento del polso. Inoltre piegava le ginocchia mentre colpiva la palla. Le cose, comunque, non andarono subito nel verso giusto, perché a Nelson capitava di frequente di prendere la pallina con il tacco del bastone. Risolse il problema spostando il corpo in avanti. “A chi mi osservava - ebbe a spiegare - sembrava che io spostassi la testa indietro: il realtà era il corpo che andava avanti e più lo facevo più il gioco migliorava”.
Nelson riteneva anche che una delle chiavi dei suoi successi fosse il suo sesto senso nel giudicare bene le distanze.
Fu chiamato “Lord Byron” per i suoi modi estremamente gentili, ma in realtà sul campo era capace di sfoderare la massima cattiveria agonistica, duro e anche intimidatorio, sempre in senso sportivo, nei riguardi dei suoi avversari.
Ken Venturi, che fu suo allievo, ha sempre sostenuto che “si può sempre discutere su chi sia o sia stato il miglior giocatore, ma Byron è stato il più grande che abbia mai calcato i fairway”.
In carriera Nelson ha vinto 52 tornei nell’US PGA Tour inclusi due Masters (1937, 1942), due USPGA Championship (1940,1945) e un US Open (1939). Ha infilato una striscia di 113 tagli superati consecutivamente, record che gli ha tolse Tiger Woods (142). Ha disputato due volte la Ryder Cup (1937-1947) con un primato personale di tre vittorie e un pari nei match disputati, ed è stato capitano del team statunitense nel 1965. Sono stati tre successi. Ha primeggiato due volte nell’ordine di merito (1944-1945). Raggiunse i massimi livelli nel triennio 1944-1946, partecipando a 75 tornei con 35 vittorie e 16 secondi posti. In questo periodo solo una volta non si è classificato tra i “top ten”, a Pensacola nel 1946 dove finì 13°.
Alla fine di quella stagione, appena trentaquattrenne, decise di non giocare più a tempo pieno nel circuito, comunque ebbe ancora modo di imporsi nella Bing Crosby Pr-Am (1951) e nel French Open (1955). Passato professionista nel 1932 ha disputato gare, sia pure a ritmo sempre più ridotto dopo il 1946, fino al 1965.
E’ stato l’idolo di Arnold Palmer che di lui disse: “Ha fatto delle cose nel circuito che sarà impossibile eguagliare ed emulare”.
Uscito dalle scene si è ritirato a vivere nel suo ranch, tuttavia ha aiutato molti giovani giocatori a migliorare il proprio gioco coe il già citato Ken Venturi e Tom Watson. E’ stato per molto anni commentatore di eventi golfistici per ABC Sport.
Ha seguito sempre di persona il Il Byron Nelson Chiampionship dove aspettava l’arrivo dei partecipanti all’ombra della club house. All’inizio del 2006 la Camera dei Deputati statunitense ha chiesto che gli fosse conferita la medaglia d’oro del Congresso per le sue storiche imprese.
1936 (1): Metropolitan Open
1937 (2): The Masters, Belmont Country Club Match Play
1938 (2): Thomasville Open, Hollywood Open
1939 (4): Phoenix Open, North and South Open, U.S. Open, Western Open
1940 (3): Texas Open, Miami Open, PGA Championship
1941 (3): Greater Greensboto Open, Tom O'Shanter Open, Miami Open
1942 (3): Oakland Open, The Masters, Tom O'Shanter Open
1944 (8): San Francisco Victory Open, Knoxville War Bond Tournament, New York Red Cross Tourney, Tom O'Shanter Open, Nashville Open, Texas Victory Open, San Francisco Open, Minneapolis Four-Ball (con Harold "Jug" McSpaden)
1945 (18): Phoenix Open, Corpus Christi Open, New Orleans Open, Charlotte Open, Greater Greensboro Open, Durham Open, Atlanta Open, Montreal Open, Philadelphia Inquirer, Chicago Victory National Open, Tom O'Shanter Open, Canadian Open, Knoxville Invitational, Esmeralda Open, Seattle Open, Glen Garden Open, PGA Championship, Miami Four-Ball (con Harold "Jug" McSpaden)
1946 (6): Los Angeles Open, San Francisco Open, New Orleans Open, Houston Open, Columbus Invitational, Chicago Victory National Open
1951 (1): Bing Crosby Pro-Am
Altri successi: French Open (1955)
Award: Vardon Trophy (1939)
Ryder Cup: due da giocatore vittorioso (1937-1947), una da capitano vittorioso (1965)
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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