Francesco Molinari si è classificato 17° con 286 colpi (72 70 73 71, -2), nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina. E’ la seconda miglior prestazione stagionale del torinese, che aveva in precedenza ottenuto la nona posizione nell’Arnold Palmer Invitational a marzo.
Ha vinto James Hahn con 279 colpi (70 71 68 70, -9), che ha superato con un par alla prima buca di spareggio Roberto Castro (279 - 71 66 71 71), con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche della gara. Subito dietro alcuni di coloro che erano tra i favoriti: l’inglese Justin Rose, terzo con 280 (-8), il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, Phil Mickelson e Rickie Fowler, quarti con 281 (-7) insieme ad Andrew Loupe. Autentica delusione per Fowler, leader dopo tre giri, che ha inaspettatamente ceduto con un 74 (+2).
In alta classifica anche il giapponese Hideki Matsuyama, 11° con 284 (-4), il sudafricano Retief Goosen, 14° con 285 (-3), e l’australiano Adam Scott, stesso score di Molinari. Luci ed ombre per Patrick Reed, 28° con 288 (par), per il tedesco Martin Kaymer e per l’inglese Paul Casey, 41.i con 290 (+2), e solo ombre per l’argentino Angel Cabrera, 53° con 291 (+3), per l’inglese Ian Poulter, 61° con 292 (+4), per il sudafricano Ernie Els, 69° con 294 (+6), per l’altro inglese Luke Donald, 71° con 295 (+7), e per il fijiano Vijay Singh, 77° con 296 (+8).
James Hahn, 34 anni, nativo di Seoul, ma di nazionalità statunitense, ha conquistato il secondo titolo nel circuito dopo essersi imposto nel Northern Open (2015), anche in quel caso dopo spareggio. A tre buche dal temine era in ritardo di un colpo su Castro, che però gli ha ceduto strada con due bogey di fila (71, -1 con quattro birdie e tre bogey). Nel frattempo un bogey alla 16ª ha messo fuori gioco Rose (71 con tre birdie e due bogey), ma quando sembrava tutto fatto Hahn ha sbagliato sull’ultima buca concedendo con un bogey (70, -2 con un eagle, tre birdie e tre bogey) il playoff a Castro. Il 31enne di Houston (Texas) non ha saputo sfruttare l’occasione per cogliere il primo successo e ad Hahn è bastato un comodo par avere il titolo e un congruo assegno di 1.314.000 dollari su un montepremi di 7.300.000 dollari.
Fowler, che nelle dichiarazioni al termine dei due giri precedenti si era dimostrato molto fiducioso nei propri mezzi, si è defilato lasciando tre colpi sulle prime sette buche (un bridie, due bogey e un doppio bogey). Ha provato a reagine, però i successivi due birdie, inframezzati da un bogey sono serviti a poco.
Dopo tre turni condotti in maniera piuttosto prudente, con ben 47 buche chiuse in par, Francesco Molinari è stato più aggressivo, ma non molto lineare come dimostra lo score con un eagle, tre birdie e quattro bogey (71). Comunque il rendiconto è stato positivo e lo lascia ben sperare per il prestigioso The Players Championship (12-15 maggio), il più ricco torneo del tour con un montepremi di 10.5 milioni di dollari, in programma al TPC Sawgrass di Ponte Vedra Beach, in Florida. Difende il titolo Rickie Fowler.
TERZO GIRO - Rickie Fowler (207 - 71 68 68, -9) ha preso il controllo del Wells Fargo Championship (PGA Tour) che si sta disputando sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina, dove Francesco Molinari, 19° con 215 colpi (72 70 73, -1) ha guadagnato cinque posizioni.
A un giro dal termine Fowler, che ha già vinto questo torneo nel 2012, precede di un colpo Roberto Castro (208, -8) e di due James Hahn e l’inglese Justin Rose (209, -7). E’ sceso al quinto posto con 210 (-6) Andrew Loupe, in vetta per 36 buche, che è affiancato da Scott Langley, e sono in alta classifica anche il sudafricano Retief Goosen, nono con 212 (-4), e l’inglese Paul Casey, decimo con 213 (-3), che però difficilmente potranno agganciare i primi.
Hanno lo score di Molinari anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, l’australiano Adam Scott, il giapponese Hideki Matsuyama, risalito dalla 62ª piazza, e Phil Mickelson, sceso dalla quinta. Navigano in retrovia Patrick Reed, 40° con 217 (+1), l’argentino Angel Cabrera, 61° con 219 (+3), il sudafricano Ernie Els, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Ian Poulter, 69.i con 221 (+5), l’inglese Luke Donald e il fijiano Vijay Singh, 72.i con 222 (+6).
Rickie Fowler, 28enne di Murrieta (California), tre titoli nel tour e la prossima settimana defender nel prestigioso The Players Championship (12-15 maggio), ha fissato il suo score nell’arco di nove buche, dall’ottava alla 16ª con, nell’ordine, tre birdie, due bogey e altri tre birdie. Per certi versi è stato di parola, perché al termine del secondo turno aveva dichiarato di voler puntare al primato. A obiettivo raggiunto ha detto: "La cosa principale era solo quella di assicurarmi una possibilità di vincere. Non ha importanza essere in testa o poco dietro, ma ero ben deciso a non rimanere fuori dalla corsa al titolo. Non ho problemi ad affrontare la fase decisiva sia da leader, che da secondo o da terzo, soprattutto quando mi sento in condizione come ora".
Un po’ particolare il giro di Francesco Molinari che, come spesso gli accade, ha accusato quasi subito un bogey, nell’occasione alla quarta buca, segnando nel resto del campo solo par, ben 17 (73, +1). Un comportamento improntato alla prudenza, come testimoniano le 47 buche complessive, su 54, concluse in par e con quattro birdie e tre bogey sulle altre sette.
Piuttosto frizzante, invece, Rory McIlroy, che ha ottenuto lo stesso 73, ma con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey, una sorta di altalena in parte effetto di qualcosa di rivedere nel gioco. Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 24° con 142 colpi (72 70, -2), ha guadagnato ventinove posizioni nel secondo giro del Wells Fargo Championship (PGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina.
E’ rimasto da solo al comando con 136 colpi (65 71, -8) Andrew Loupe, inseguito da Roberto Castro (137, -7), rinvenuto dalla 30ª piazza grazie a un 66 (-6) miglior score di giornata. Al terzo posto con 138 (-6) Chesson Hadley e Mark Hubbard e sono saliti al quinto con 139 (-5) Phil Mickelson e Rickie Fowler, affiancati da Brian Harman, Daniel Berger, Scott Langley e da Steve Wheatcroft, in vetta con Loupe dopo un turno.
Con un’andatura altalenante, ma efficace (parziale di 69, -3), il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, ha rimediato a un giro iniziale difficoltoso e si è portato alla pari con Molinari. Non sembrano avere il passo giusto per incidere sul torneo l’australiano Adam Scott e il sudafricano Ernie Els, 35.i con 143 (-1), Patrick Reed, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Ian Poulter, 45.i con 144 (par), e hanno evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile il fijiano Vijay Singh, l’argentino Angel Cabrera, l’inglese Luke Donald e il giapponese Hideki Matsuyama, 62.i con 145 (+1). Fuori lo svedese Henrik Stenson, 86° con 147 (+3), e Jim Furyk, 105° con 148 (+4), al rientro dopo un lungo stop forzato.
Andrew Loupe, 28enne di Baton Rouge (Louisiana) con un solo successo in carriera nel Web.com Tour, ha rallentato l’andatura, ma con quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1) ha comunque mantenuto la leadership. Roberto Castro ha realizzato il 66 con con sette birdie, tre bogey e uno spettacolare eagle alla buca 18° dove ha messo a segno la palla con il secondo colpo da circa 200 metri.
Francesco Molinari è partito nel modo migliore con un birdie dopo tre buche. Ne ha aggiunti altri due alla 14ª e alla 15ª, poi è arrivato l’unico bogey (70, -2).
Rory McIlroy, ancora alle prese con qualche problema di gioco, è sceso fino a cinque colpi sotto il par (un eagle, cinque birdie e due bogey), ma ha lasciato due colpi al campo, con altrettanti bogey, in chiusura.
Rickie Fowler, preso spunto dal 68 (-4, con cinque birdie e un bogey), ha espresso il suo ottimismo: "Questo giro è stato molto indicativo sulla mia condizione in vista della difesa del titolo nella prossima settimana al The Players Championship. Ho eseguito un ottimo putt per il par sull’ultima buca che mi ha consentito di mantenermi a portata di mano dalla prima posizione. Domani vedremo se sarò in grado di avvicinarmi ulteriormente o magari di passare avanti". Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Due outsiders, Steve Wheatcroft e Andrew Loupe, sono in vetta con 65 colpi (-7) nel Wells Fargo Championship (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina, dove Francesco Molinari e al 53° posto con 72 (par) insieme allo svedese Henrik Stenson.
Seguono la coppia di testa l’indiano Anirban Lahiri, terzo con 66 (-6), Kevin Chappell e il sudafricano Dawie Van Der Walt, quarti con 67 (-5), Daniel Berger, l’australiano John Senden e il neozelandeseTim Wilkinson, sesti con 68 (-4).
Sono nelle prime posizioni anche Phil Mickelson e il sudafricano Retief Goosen, noni con 69 (-3), e gli inglesi Justin Rose, Ian Poulter e Paul Casey, 17.i con 70 (-2). Non hanno brillato, ma non hanno perso molto, Rickie Fowler e il tedesco Martin Kaymer, 30.i con 71 (-1), mentre dovranno cambiare ritmo per evitare il taglio il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, Patrick Reed, Jim Furyk, al rientro dopo una lunga assenza, l’australiano Adam Scott, il fijiano Vijay Singh e l’argentino Angel Cabrera, 75.i con 73 (+1), così come il giapponese Hideki Matsuyama, 101° con 74 (+2).
Entrambi i leader sono alla ricerca della prima vittoria nel PGA Tour. Steve Wheatcroft, 38enne di Indiana (Pennsylvania), con due vittorie nel Web.com Tour, il secondo circuito statunitense, ha realizzato due eagle, insieme a cinque birdie e a due bogey. Andrew Loupe, 28enne di Baton Rouge (Louisiana), a segno una volta sul Web.com Tour, ha fatto percorso netto con sette birdie.
Francesco Molinari è partito dalla buca 10 con un bogey, lo ha pareggiato con un birdie alla 15ª (la sesta giocata) e poi ha tenuto una condotta piuttosto prudente fino al termine concludendo le altre 12 buche in par.
Rory McIlroy, anch’egli al via dalla 10ª, è giunto al giro di boa con un pesante 40 (+4) sullo score, per due bogey e un doppio bogey, ma ha ben reagito nel rientro con quattro birdie, contro un bogey.
"Ho avuto problemi - ha detto - con lo swing nella prima parte e ho perso quattro colpi. Allora mi son detto che avrei dovuto giocare con un po’ più di libertà, pensando meno alla tecnica, e le cose sono migliorate. Ho bisogno di andare in campo pratica e capire perché i miei colpi tendevano ad andare a sinistra".
Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, difende il titolo nel Wells Fargo Championship (5-8 maggio), torneo del PGA Tour che, sul percorso del Quail Hollow Club, a Charlotte nel North Carolina, anticipa di una settimana il prestigioso The Players Championship (12-15 maggio), la gara più ricca del circuito con un montepremi di ben 10,5 milioni di dollari.
Torna in campo Francesco Molinari in un ottimo field che comprende Phil Mickelson, Rickie Fowler, Patrick Reed, l’australiano Adam Scott, il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Henrik Stenson, gli inglesi Justin Rose, Luke Donald, Paul Casey e Ian Poulter e il giapponese Hideki Matsuyama.
Rientra Jim Furyk, dopo un periodo poco fortunato, e disputa la terza gara da professionista Bryson DeChambeau che per quasi tutti gli addetti ai lavori è destinato a un grande avvenire. Non sono tra i favoriti, ma contribuiranno con la loro classe allo spettacolo, i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, l’irlandese Padraig Harrington, il fijiano Vijay Singh e l’argentino Angel Cabrera. Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.
Ottime prestazioni di Nino Bertasio, quinto con 285 (72 72 71 70, -3) e di Renato Paratore, decimo con 288 (70 76 69 73, par), nel Trophée Hassan II (European Tour), disputato sul difficile percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco e vinto con 283 colpi (71 68 74 70, -5) dal coreano Jeunghun Wang al primo successo nel circuito. L’asiatico, venti anni, dopo aver chiuso la gara alla pari con lo spagnolo Nacho Elvira (273 - 71 71 72 69) lo ha poi superato con un birdie alla seconda buca di playoff.
Non sono riusciti ad entrare nello spareggio per un colpo l’inglese Robert Rock e il francese Clément Berardo (284, -4), mentre l’inglese Chis Hanson, leader dopo tre giri, ha affiancato Bertasio, Al settimo posto con 286 (-2) l’altro inglese David Dixon e all’ottavo con 287 (-1) il portoghese José-Filipe Lima e l’australiano Kristopher Mueck.
Hanno disputato un bel torneo, classificandosi in 22ª posizione con 292 colpi (+4) Matteo Manassero (72 73 75 72) e Francesco Laporta (68 70 76 78), protagonista nelle prime 36 buche, condotte al comando, e poi calato nel rendimento probabilmente per inesperienza, ma che sicuramente trarrà grande beneficio da questa prova. In 47ª con 296 (76 72 75 73, +8) Edoardo Molinari risalito dalla 65ª.
Nacho Elvira è giunto per primo in club house con un parziale di 69 (-3) realizzando l’ultimo dei quattro birdie (contro un bogey) sull’ultima buca. Jeunghun Wang ha mantenuto i nervi saldi e lo ha ripagato con la stessa moneta mettendo a segno un putt difficile per il 70 (-2, con tre birdie e un bogey). Alla prima buca supplementare Wang è finito tra gli alberi, ma è riuscito contrare il birdie di Elvira con un lungo putt e poi ne ha realizzato un altro alla seconda avendo partita vinta e ricevendo un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.
Bertasio, molto regolare nei suoi score, è partito un po’ male e ha perso un colpo sulle prime nove buche (due birdie, un bogey e un doppio bogey), poi tre birdie di fila nel rientro (70) gli sono valsi un salto di otto gradini in classifica. Paratore ha girato in 73 (+1) con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Entrambi sono terminati tra i top ten per la seconda volta sul circuito, con il primo che ha siglato il miglior risultato in carriera.
Per Manassero 72 (par) colpi con due birdie e due bogey, per Laporta 78 (+8) con due birdie, sei bogey e un doppio bogey e per Molinari 73 con quattro birdie e cinque bogey. Sono usciti al taglio Nicolò Ravano (75 76) e Marco Crespi (78 73), 104.i con 151 (+7).
TERZO GIRO - Francesco Laporta ha ceduto nel terzo giro del Trophée Hassan II (European Tour) ed è sceso dal primo al sesto posto con 214 colpi (68 70 76, -2). Sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco, in una classifica molto corta è ora in vetta con 210 colpi (72 71 67, -6) l’inglese Chris Hanson, che ha ridosso il connazionale David Dixon e il francese Clément Berardo (211, -5).
Saranno comunque parecchi i concorrenti che parteciperanno alla volata finale insieme al trio citato: l’inglese Joshua White, quarto con 212 (-4), il coreano Jeunghun Wang, quinto con 213 (-3), e il folto gruppo in sesta posizione che comprende, oltre a Laporta, anche il finlandese Mikko Korhonen, il transalpino Adrien Saddier, lo spagnolo Nacho Elvira, l’inglese Robert Rock, l’argentino Estanislao Goya e l’australiano Jason Scrivener.
Sono al 13° posto con 215 (-1), dopo aver fatto un bel salto in avanti, Renato Paratore (70 76 69), rinvenuto dal 45°, e Nino Bertasio (72 72 71), risalito dal 25°, che comunque possono alimentare qualche speranza in un contesto in cui si recita un po’ a soggetto, essendovi un grande equilibrio tra i contendenti.
Ha perso qualcosa Matteo Manassero, da 35° a 46° con 220 (72 73 75, +4), ed è rimasto in bassa graduatoria Edoardo Molinari, 65° con 223 (76 72 75, +7).
Chris Hanson ha guadagnato due colpi sul par nella prima metà del tracciato (due birdie) e altri tre per il 67 (-5) nel rientro (un eagle, tre birdie, due bogey). Francesco Laporta ha sofferto molto per nove buche concluse con un parziale di 39 (+4) incrociando quattro bogey, In par il resto del percorso con tre birdie, un bogey e un doppio bogey per un totale di 76 (+4).
Per Renato Paratore 69 (-3) colpi con sei birdie e tre bogey, per Nino Bertasio 71 (-1) con tre birdie e due bogey, per Matteo Manassero tre birdie, tre bogey e un "7" alla buca 16 (par 4), che gli ha rovinato lo score (75, +3) e stesso 75 per Edoardo Molinari con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey.
Sono usciti al taglio Nicolò Ravano (75 76) e Marco Crespi (78 73), 104.i con 151 (+7) e la medesima sorte è toccata allo svedese Robert Karlsson, 77° con 149 (+5). Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro.
SECONDO POSTO - Un brillante Francesco Laporta (138 - 68 70, -6) ha mantenuto la leadership nel secondo turno del Trophée Hassan II (European Tour) in svolgimento sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. L’azzurro ha un colpo di vantaggio sullo spagnolo Borja Virto Astudillo, sull’australiano Jason Scrivener e sul coreano Jeunghun Wang (139, -5) e due sullo statunitense Daniel Im, sul sudafricano Zander Lombard e sull’irlandese Paul Lawrie (140, -4).
Sono rimasti in gara altri quattro italiani: Nino Bertasio, 25° con 144 (72 72, par), Matteo Manassero, 35° con 145 (72 73, +1), Renato Paratore, 45° con 146 (70 76, +2), ed Edoardo Molinari, 63° con 148 (76 72, +4). Sono usciti al taglio Nicolò Ravano (75 76) e Marco Crespi (78 73), 104.i con 151 (+7) e la stessa sorte è toccata allo svedese Robert Karlsson, 77° con 149 (+5).
Francesco Laporta, partito dalla 10ª, ha iniziato con due birdie in tre buche, ma sulle due seguenti ha perso tre colpi con un bogey e un doppio bogey. La reazione è stata immediata e decisa con quattro birdie in cinque buche e poi non è riuscito ad evitare il bogey sulla penultima, con palla che ha sfiorato il bersaglio (70, -2). Comunque è stata ottima la sua tenuta in campo, con autorità e molta attenzione.
Nino Bertasio ha risalito la classifica di otto gradini con un 72 (par, con due birdie e due bogey), è rimasto sostanzialmente stabile Matteo Manassero con un 73 (+1, con tre birdie e quattro bogey), mentre Renato Paratore ha perso 36 posizioni. Dopo una partenza sprint (dalla 10ª) con tre birdie in quattro buche, il suo gioco è improvvisamente cambiato e cinque bogey e un doppio bogey hanno fatto 76 (+4). Edoardo Molinari si è disimpegnato con il 72 del par (quattro birdie e quattro bogey), mentre non sono riusciti a recuperare dopo un primo giro difficile Nicolò Ravano (76, con tre birdie, tre bogey e due doppi bogey) e Marco Crespi (73, con due birdie e tre bogey). Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro.
PRIMO GIRO - Grande partenza di Francesco Laporta, leader con 68 (-4) colpi, insieme all’australiano Jason Scrivener e al francese Thomas Linard, e di Renato Paratore, nono con 70 (-2), nel Trophée Hassan II (European Tour), che sta avendo luogo sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco.
Il trio di testa precede di un colpo i francesi Adrien Saddier e Michael Lorenzo Vera, lo spagnolo Borja Virto Astudillo, l’argentino Estanislao Goya e il marocchino Younes El Hassani, quarti con 69 (-3), e Paratore è affiancato da altri sette concorrenti tra i quali il transalpino Romain Wattel e l’inglese Andrew Johnston. Un po’ deludente l’atteso svedese Robert Karlsson, 62° con 74 (+2).
Si sono ben difesi Matteo Manassero e Nino Bertasio, 33.i con 72 (par), e hanno avuto problemi Nicolò Ravano, 79° con 75 (+3), Edoardo Molinari, 91° con 76 (+4), e Marco Crespi, 118° con 78 (+6).
Laporta, che ha confermato il suo ottimo momento di forma, è partito male con due bogey sulle prime tre buche, ma ha rapidamente cambiando passo recuperando il par con due birdie prima del giro di boa e salendo in cima alla graduatoria con un eagle e due birdie nel rientro. Scrivener ha segnato cinque birdie e un bogey e Linard un eagle, cinque birdie e tre bogey.
Anche Paratore non ha iniziato bene, ma ha reagito immediatamente al bogey e dopo dieci buche, con quattro birdie e un altro bogey ha fissato il "meno 2" di giornata. Per Bertasio quattro birdie, due bogey e un doppio bogey e per Manassero due birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
LA VIGILIA - L’European Tour si trasferisce dalla Cina in Marocco per la disputa del Trophée Hassan II (5-8 maggio) sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam, a Rabat, dove scenderanno in campo sette giocatori azzurri: Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore, Marco Crespi, Francesco Laporta, Nino Bertasio e Nicolò Ravano.
Il torneo offre buone prospettive a parecchi concorrenti, italiani compresi, tra i quali ricordiamo lo svedese Robert Karlsson, gli spagnoli Alvaro Quiros e Alejandro Cañizares, gli inglesi Eddie Pepperell, Andrew Johnston e David Horsey, i francesi Julien Quesne, Alexander Levy, Raphael Jacquelin e Gregory Bourdy e il sudafricano Dean Burmester. Attesa dagli appassionati di casa la prova del marocchino Faycal Serghini
Sta crescendo di condizione Renato Paratore, a premio nelle ultime quattro gare e in risalita, sia pure lenta, nella money list, così come Nino Bertasio, reduce da un ottimo undicesimo posto nell’Open de España. Prova del nove per Edoardo Molinari, che nello stesso torneo ha superato finalmente il taglio dopo una lunga serie di uscite, mentre Matteo Manassero, sicuramente in ripresa, non riesce ad esprimere continuità di rendimento tra un giro e l’altro e questo complica molto le sue prestazioni. E’ alla settima presenza nel tour Francesco Laporta, che fino ad ora non ha ottenuto buoni responsi. Potrebbe essere la volta buona arrivando da un quarto posto di rilievo nel Challenge de Madrid (Challenge Tour), dopo i primi due giri al vertice. Deve cambiare passo Nicolò Ravano e Marco Crespi proverà a sfruttare al meglio una delle poche occasioni che ha di giocare. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
Il torneo su Sky - Il Trophée Hassan II sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 5 maggio, dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 alle 19.30 (Sky Sport Plus HD); venerdì 6, dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 alle 19.30 (Sky Sport 3 HD), sabato 7, dalle 15.30 alle 19.30 (Sky Sport 2 HD); domenica 8, dalle 15 alle 19.30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Andrea Sillitti, Nicola Pomponi e di Donato Di Ponziano
Giulia Molinaro, 46ª con 288 colpi (70 70 71 77, +4) ha perso venti posizioni nel giro finale del Volunteers of America Texas Shootout (LPGA Tour), sul percorso del Las Colinas Country Club (par 71), a Irving nel Texas.
Il titolo è stato appannaggio di Jenny Shin con 270 (68 70 65 67, -14) che ha superato di due colpi le connazionali Amy Yang e Mi Jung Hur e la statunitense Gerina Piller (272, -12). Quest’ultima, leader nei due giri centrali, non ha resistito all’attacco delle proette orientali che hanno occupato otto dei primi nove posti in classifica. Sono terminate tra le top ten anche la cinese Shanshan Feng, quinta con 274 (-10), la thailandese Ariya Jutanugarn, sesta con 276 (-8), e le coreane Na Yeon Choi, Eun-Hee Ji e Sei Young Kim, settime con 277 (-7). Mai in corsa per il successo Stacy Lewis e la canadese Brooke M. Henderson, 19.e con 281 (-3).
Ha preso parte alla gara anche Giulia Sergas 108ª con 147 (75 72, +5), che non ha superato il taglio, e hanno subito la stessa sorte Lexi Thompson, numero tre mondiale, e l’australiana Karrie Webb, 83.e con 145 (+3,. l’altra australiana Minjee Lee, 94ª con 146 (+4), e Michelle Wie, 119ª con 148 (+6).
Jenny Shin, 24enne di Seoul e residente a Torrance (California), ha preso il largo con quattro birdie, senza bogey, nelle prime dieci buche (67, -4) e non è stata più raggiunta. Il primo successo nel circuito le ha reso 195.000 dollari su un montepremi di 1.300.000 dollari.
Gerina Piller ci ha messo del suo nel subire il sorpasso girando in 73 (+2) colpi con tre birdie e cinque bogey. Giulia Molinaro ha ceduto nettamente con un 77 (+6, un birdie, tre bogey e due doppi bogey) un po’ inatteso dopo i tre buoni giri precedenti. Ha comunque interrotto la serie di due tagli consecutivi e ha percepito moneta per l’ordine di merito ($ 5.315) per la terza volta su otto tornei disputati.
TERZA GIORNATA - Giulia Molinaro è rimasta al 26° posto con 211 colpi (70 70 71, -2) nel Volunteers of America Texas Shootout (LPGA Tour) che si conclude sul percorso del Las Colinas Country Club (par 71), a Irving nel Texas.
Ha mantenuto il comando con 199 (67 65 67, -14) Gerina Piller, ma è letteralmente braccata dalle coreane: Amy Yang e Mi Jung Hur, seconde con 201 (-12), Jenny Shin e Sei Young Kim, quarte con 203 (-10), ed Eun-Hee Ji, sesta con 204 (-9) insieme alla thailandese Ariya Jutanugarn.
Al 16° posto con 209 (-4) la coreana Na Yeon Choi, al 19° con 210 (-3) la canadese Brooke M. Henderson e al 26°, come la Molinaro, anche Stacy Lewis. Non ha superato il taglio, caduto a 144 (+2), Giulia Sergas, 108ª con 147 (75 72, +5), e hanno subito la stessa sorte Lexi Thompson, numero tre mondiale, e l’australiana Karrie Webb, 83.e con 145 (+3,. l’altra australiana Minjee Lee, 94ª con 146 (+4), e Michelle Wie, 119ª con 148 (+6). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 26ª con 140 colpi (70 70, -2), è rimasta in buona classifica nel Volunteers of America Texas Shootout (LPGA Tour) che si sta disputando sul percorso del Las Colinas Country Club (par 71), a Irving nel Texas, dove il maltempo non ha permesso la conclusione del secondo giro. E’ riuscita a completarlo anche Giulia Sergas, 116ª con 147 (75 72, +5) e il verdetto sarà amaro, perché non potrà evitare il taglio.
Conduce con 132 (67 65, -10) Gerina Piller, 31enne di Roswell senza titoli nel tour, che precede la coreana Eun-Hee Ji (133, -9), ma entrambe potrebbero essere sorpassate dall’altra coreana Mi Jung Hur, in vetta dopo un turno e ora terza con "meno 8" e con sei buche ancora a disposizione.
In una graduatoria provvisoria suscettibile di variazioni significative è al quarto posto con 135 (-7) la thailandese Ariya Jutanugarn, al quinto con "-6" dopo 11 buche la coreana Amy Yang e al sesto con 137 (-5) la canadese Brooke M. Henderson. Hanno terminato la cinese Shanshan Feng e la coreana Na Yeon Choi, 33.e con 141 (-1), l’australiana Minjee Lee, 102ª con 146 (+4), e Michelle Wie, 127ª con 148 (+6), con le ultime due che usciranno anzitempo. Proveranno a non subire la stessa sorte Stacy Lewis, 72ª con "+2", stoppata alla 11ª buca, e Lexi Thompson, 102ª con "+4" fermata alla 10ª.
Gerina Piller ha girato in 65 (-6) colpi con sei birdie, senza bogey, Giulia Molinaro in 70 (-1) con tre birdie e due bogey e Giulia Sergas in 72 (+1) con due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - La coreana Mi Jung Hur conduce con 66 (-5) colpi il Volunteers of America Texas Shootout (LPGA Tour) sul percorso del Las Colinas Country Club (par 71), a Irving nel Texas, dove ha effettuato una buona partenza Giulia Molinaro, 18ª con 70 (-1). Giulia Sergas, invece, ha avuto parecchi problemi, ma sebbene sia al 105° posto con 75 (+4) ha ancora buoni margini di recupero per evitare il taglio.
Coreane al proscenio con altre cinque entro le prime otto posizioni. Infatti seguono la leader le connazionali Eun-Hee Ji e So Yeon Ryu, seconde con 67 (-4) insieme a Gerina Piller, e Amy Yang, Sei Young Kim e Jenny Shin, quinte con 68 (-3) affiancate dalla scozzese Catriona Matthew. E’ al decimo posto con 69 (-2) la canadese Brooke M. Henderson, mentre non sono andate molto bene le giocatrici che dovevano dare segni tangibili della loro presenza: l’australiana Minjee Lee, 35ª con 71 (par), la sudafricana Lee-Anne Pace e la cinese Shanshan Feng, 53.e con 72 (+1), e Stacy Lewis, 84ª con 74 (+3). Hanno lo stesso score della Sergas anche Lexi Thompson, numero tre mondiale, e l’australiana Karrie Webb, ed è quasi in coda Michelle Wie, 123ª con 76 (+5).
Sei birdie e un solo bogey per Mi Jung Hur, tre birdie e due bogey per Giulia Molinaro, che ha l’occasione per raccogliere il miglior piazzamento stagionale, e due birdie e sei bogey per Giulia Sergas. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Sergas e Giulia Molinaro sono nel field del Volunteers of America Texas Shootout (28 aprile-1 maggio), evento del LPGA Tour che avrà quale teatro il percorso del Las Colinas Country Club, a Irving nel Texas. Non potrà difendere il titolo la coreana Inbee Park, numero due mondiale e ferma ai box per un infortunio a un pollice, e si è presa una settimana di riposo la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex Ranking. Di conseguenza i fari saranno puntati su Lexi Thompson, numero tre, una vittoria e quattro piazzamenti tra le top ten nelle prime otto gare stagionali.
Tra le possibili altre protagoniste Stacy Lewis, Paula Creamer, Michelle Wie, la svedese Suzann Pettersen, la sudafricana Lee-Anne Pace, seconda nello Swinging Skirts della scorsa settimana, l’australiana Minjee Lee e la cinese Shanshan Feng. Hanno una buona opportuna per mettersi ulteriormente in mostra alcune emergenti quali Jacqui Concolino, la canadese Brooke M. Henderson, la francese Celine Herbin, l’olandese Christel Boeljon, le thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn e due giocatrici che hanno iniziato la stagione nel Symetra Tour, dove peraltro hanno già vinto, Brittany Altomare e la canadese Samantha Richdale.
Giulia Sergas, che non avrà molte possibilità di giocare, dovrà sfruttare al meglio l’occasione. E’ andata a premio in quattro delle sei precedenti gare in cui è scesa in campo, ma con miglior risultato un 48° posto (Bahamas Classic). Deve decisamente cambiare passo Giulia Molinaro, che ha subito cinque tagli in sette gare. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
Stefania Avanzo ha ottenuto un buon decimo posto con 212 colpi (70 71 71, -4) nell’ASGI Ladies Open torneo del LET Access - il secondo circuito femminile continentale - che si è svolto sul tracciato del Gams-Werdenberg Golf Club (par 72), a Gams in Svizzera. Al 42° con 221 (75 69 77, +5) la dilettante azzurra Lucrezia Colombotto Rosso.
Ha ottenuto il primo titolo nel tour la spagnola Carolina Gonzalez Garcia (208 - 63 71 74, -8), 28enne di Barcellona, che ha condotto una gara di testa conclusa con un colpo di vantaggio sull’austriaca Christine Wolf e sulla norvegese Tonje Daffinrud (209, -7). In quarta posizione con 210 (-6) la svedese Lynn Carlsson, la scozzese Laura Murray e l’amateur austriaca Emma Spitz e in settima con 211 (-5) la finlandese Sanna Nuutinen, la brasiliana Miriam Nagl e la spagnola Marta Silva.
Dopo aver iniziato il torneo con un gran 63 (-9) Carolina Gonzalez Garcia ha progressivamente rallentato, tuttavia il 74 (+2) finale, con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey da brividi sull’ultima buca, le è bastato per avere partita vinta. Stefania Avanzo, che è rimasta nella stessa posizione per tutti e tre i giri, ha terminato con un eagle, tre birdie e quattro bogey per il 71 (-1), mentre Lucrezia Colombotto Rosso ha disceso la classifica di diciassette gradini dopo un 77 (+5) con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Non hanno superato il taglio Elisabetta Bertini, 49ª con 147 (76 71, +3) e out per un colpo, e Sophie Sandolo, 53ª con 148 (75 73, +4).
SECONDO GIRO - Stefania Avanzo è rimasta al decimo posto con 141 colpi (70 71, -3) e mira a un piazzamento tra le top ten nel giro finale del dell’ASGI Ladies Open torneo del LET Access - il secondo circuito femminile continentale - che sta avendo luogo sul tracciato del Gams-Werdenberg Golf Club (par 72), a Gams in Svizzera.
Ha rallentato la spagnola Carolina Gonzalez Garcia (134 - 63 71, -10), ma ha comunque mantenuto tre colpi di margine sull’ungherese Csilla Lajtai-Rozsa e sulla forte amateur austriaca Emma Spitz (137, -7). Hanno qualche chance di competere per il titolo le inglesi Emma Goddard e Jessica Bradley, quarte con 139 (-5), così come la malese Ainil Bakar, la norvegese Tonje Daffinrud, la scozzese Laura Murray e l’inglese Holly Aitchison, seste con 140 (-4).
Ha effettuato un bel recupero la dilettante azzurra Lucrezia Colombotto Rosso, da 62ª a 25ª con 144 (75 69, par), grazie a un parziale di 69 (-3), mentre non hanno superato il taglio Elisabetta Bertini, 49ª con 147 (76 71, +3) e out per un colpo, e Sophie Sandolo, 53ª con 148 (75 73, +4). Il montepremi è di 30.000 euro.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Gams-Werdenberg Golf Club (par 72), a Gams in Svizzera, la spagnola Carolina Gonzalez Garcia si è espressa con un gran 63 (-9) portandosi al vertice dell’ASGI Ladies Open torneo del LET Access, il secondo circuito femminile continentale.
L’iberica precede di quattro colpi l’austriaca Christine Wolf, la malese Ainil Bakar e la dilettante elvetica Rachel Rossel (67, -5), e di cinque l’ungherese Csilla Lajtai-Rozsa e la brasialiana Miriam Nagl.
Buona partenza di Stefania Avanzo, decima con 70 (-2) colpi, mentre nel secondo turno avranno bisogno di un punteggio ben sotto par per superare il taglio Sophie Sandolo e l’amateur Lucrezia Colombotto Rosso, 62.e con 75 (+3), ed Elisabetta Bertini, 76ª con 76 (+4). Il montepremi è di 30.000 euro.
LA VIGILIA - Sophie Sandolo, la danese Emily Pedersen e la gallese Amy Boulden hanno deciso di perfezionare la propria forma, in attesa che riprenda il Ladies European Tour, partecipando all’ASGI Ladies Open (28-30 aprile, 54 buche), torneo del LET Access, il secondo circuito femminile continentale. Sul percorso del Gams-Werdenberg Golf Club, a Gams in Svizzera, vi saranno altre tre italiane, Elisabetta Bertini, Stefania Avanzo e la dilettante Lucrezia Colombotto Rosso, che hanno sicuramente possibilità di ben figurare.
Tra le altre concorrenti ricordiamo le svizzere Melanie Maetzler, Anais Maggetti e Caroline Rominger, le svedesi Emma Westin e Emma Nilsson, la francese Alexandra Bonetti, le tedesche Olivia Cowan e Karolin Lampert, la scozzese Michele Thomson e l’amateur spagnola Luna Sobron, vincitrice della prima gara stagionale (Terre Blanche Open). Il montepremi è di 30.000 euro.
Enrico Di Nitto (278 - 71 73 67 67, -10) ha provato fino all’ultima buca a riagganciare l’inglese Matt Wallace (276 - 67 68 71 70, -12), in vetta sin dal giro iniziale, che però è riuscito a vincere cedendo solo tre dei cinque colpi di vantaggio che aveva sul tee di partenza nel Tunisian Golf Open (Alps Tour).
Sul percorso dell’El Kantaoui GC (par 72) a Port El Kantaoui in Tunisia, terzo posto con 280 (-8) per lo spagnolo David Borda Antonana e quarto con 282 (-6) per lo svizzero Marc Dobias e per il francese Fabien Marty.
Ha ben tenuto Leonardo Sbarigia, ottavo con 284 (70 70 74 70, -4), nelle prime posizioni anche Federico Maccario, 13° con 285 (73 70 71 71, -3), e Alessandro Grammatica, 14° con 286 (72 73 70 71, -2), media classifica per Lorenzo Scotto, 23° con 288 (71 70 73 74, par) e per Nunzio Lombardi, 26° con 289 (72 72 70 75, +1), e bassa per Lorenzo Magini, 31° con 290 (74 70 72 74, +2), per Aron Zemmer, 34° con 291 (70 74 75 72, +3), per Andrea Romano, 36° con 293 (72 73 71 77, +5), e per Guglielmo Bravetti, 41° con 298 (72 71 76 79, +10).
Con il primo successo nel circuito Matt Wallace ha intascato 10.150 euro, su un montepremi di 70.000 euro, ed è salito in vetta alla money list (punti 19.766) ed Enrico Di Nitto, al quale sono andati 6.895 euro, si è portato al terzo (p. 9.197).
Sono usciti al taglio, caduto a 145 (+1), Corrado De Stefani, 49° con 147 (+3), Mattia Miloro e Alberto Campanile, 58.i con 149 (+5), Federico Colombo, 67° con 150 (+6), Gregory Molteni, 71° con 151 (+7), Joon Kim, 81° con 152 (+8), Federico Ranelletti, 92° con 154 (+10), Alberto Fisco e Valerio Pelliccia, 101.i con 156 (+12). E’ stato squalificato Giorgio De Filippi.
TERZO GIRO - Enrico Di Nitto, con un parziale di 67 (-5) colpi e lo score di 211 (71 73 67, -5), è salito dal 28° al secondo posto nel Tunisian Golf Open, gara dell’Alps Tour in svolgimento sul percorso dell’El Kantaoui GC (par 72) a Port El Kantaoui in Tunisia, dove l’inglese Matt Wallace ha proseguito la sua corsa di vertice con 206 (67 68 71, -10).
Di Nitto ha la compagnia dell’austriaco Robin Goger e dello spagnolo David Borda e sono al quinto posto con 212 (-4) i francesi Fabien Marty e Antoine Schwartz e l’elvetico Marc Dobias. Al decimo con 214 (-2) Nunzio Lombardi (72 72 70), Federico Maccario (73 70 71), Lorenzo Scotto (71 70 73) e Leonardo Sbarigia (70 70 74), al 20° con 215 (-1) Alessandro Grammatica (72 73 70), al 26° con 216 (par) Andrea Romano (72 73 71) e Lorenzo Magini (74 70 72), e al 37° con 219 (+3) Aron Zemmer (70 74 75) e Guglielmo Bravetti (72 71 76).
Sono usciti al taglio, caduto a 145 (+1), Corrado De Stefani, 49° con 147 (+3), Mattia Miloro e Alberto Campanile, 58.i con 149 (+5), Federico Colombo, 67° con 150 (+6), Gregory Molteni, 71° con 151 (+7), Joon Kim, 81° con 152 (+8), Federico Ranelletti, 92° con 154 (+10), Alberto Fisco e Valerio Pelliccia, 101.i con 156 (+12). E’ stato squalificato Giorgio De Filippi. Il montepremi è di 70.000 euro, quasi il doppio della media del circuito.
SECONDO GIRO - Leonardo Sbarigia, secondo con 140 colpi (70 70, -4), e Lorenzo Scotto, quarto con 141 (71 70, -3), stanno recitando un ruolo da protagonisti nel Tunisian Golf Open, evento dell’Alps Tour in svolgimento sul percorso dell’El Kantaoui GC (par 72) a Port El Kantaoui in Tunisia.
Ha allungato il passo con 135 colpi (67 68, -9) l’inglese Matt Wallace, numero due della money list, che ora ha cinque colpi di vantaggio. Sbarigia ha la compagnia dello spagnolo David Borda e Scotto condivide la posizione con lo svizzero Marc Dobias, con l’inglese Ben Wheeler e con i francesi Antoine Schwartz, Leonard Bem e Franck Daux, leader dell’ordine di merito. Proseguiranno la gara altri otto giocatori italiani: Federico Maccario (73 70) e Guglielmo Bravetti (72 71), 16.i con 143 (-1), Nunzio Lombardi (72 72), Lorenzo Magini (74 70), Aron Zemmer (70 74) ed Enrico Di Nitto (71 73), 28.i con 144 (par), Andrea Romano (72 73) e Alessandro Grammatica (72 73), 36.i con 145 (+1).
Sono usciti Corrado De Stefani, 49° con 147 (+3), Mattia Miloro e Alberto Campanile, 58.i con 149 (+5), Federico Colombo, 67° con 150 (+6), Gregory Molteni, 71° con 151 (+7), Joon Kim, 81° con 152 (+8), Federico Ranelletti, 92° con 154 (+10), Alberto Fisco e Valerio Pelliccia, 101.i con 156 (+12). E’ stato squalificato Giorgio De Filippi. Il montepremi è di 70.000 euro, quasi il doppio della media del circuito.
PRIMO GIRO - Aron Zemmer e Leonardo Sbarigia hanno concluso al decimo posto con 70 (-2) colpi il giro inziale del Tunisian Golf Open, evento dell’Alps Tour che si sta disputando sul percorso dell’El Kantaoui GC (par 72) a Port El Kantaoui in Tunisia. Ha subito attaccato l’inglese Matt Wallace, numero due nell’ordine di merito, in vetta con 67 (-5) colpi, ma hanno praticamente tenuto il passo il connazionale Andrew Jones e il francese Amaury Rosaye, secondi con 68 (-4). Altri tre transalpini sono in quarta posizione con 69 (-3), Victor Perez, Xavier Poncelet e Thomas Elissalde, insieme agli spagnoli David Borda Antonana e David Morago e all’inglese Benjamin Wheeler.
Sono in gara altri 18 giocatori italiani: Alberto Campanile, Enrico Di Nitto, Corrado De Stefani e Lorenzo Scotto, 18.i con 71 (-1), Alessandro Grammatica, Guglielmo Bravetti, Andrea Romano e Nunzio Lombardi, 34 con 72 (par), Federico Maccario, 49° con 73 (+1), Lorenzo Magini, Joon Kim e Giorgio De Filippi, 56.i con 74 (+2), Alberto Fisco e Gregory Molteni, 74.i con 75 (+3), Federico Colombo e Federico Ranelletti, 84.i con 76 (+4), Valerio Pelliccia, 91° con 77 (+5), e Mattia Miloro, 108° con 80 (+8). Il montepremi è di 70.000 euro, quasi il doppio della media del circuito.
LA VIGILIA - Dopo il trittico di gare in Egitto e due mesi di pausa, l’Alps Tour riprende dalla Tunisia con il Tunisian Golf Open (28 aprile-1 maggio, 72 buche) sul percorso dell’El Kantaoui GC a Port El Kantaoui. Saranno venti i giocatori italiani in campo: Federico Maccario, Enrico Di Nitto, Aron Zemmer, Gregory Molteni, Joon Kim, Corrado De Stefani, Lorenzo Scotto, Alberto Campanile, Federico Colombo, Federico Ranelletti, Nunzio Lombardi, Valerio Pelliccia, Lorenzo Sbarigia, Guglielmo Bravetti, Alberto Fisco, Andrea Romano, Giorgio De Filippi, Alessandro Grammatica, Mattia Miloro e Lorenzo Magini.
Tra i loro avversari hanno possibilità di recitare ruoli da protagonisti i francesi Franck Daux, leader dell’ordine di merito, Leo Lespinasse, Jean Pierre Verselin e Thomas Elissalde, gli inglesi Matt Wallace, numero due della money list, e Andrew Cooley, il belga Kevin Hesbois, entrato a vele spiegate nel circuito vincendo una gara quando era ancora dilettante (Flory van Donck Trophy, 2014). l’austriaco Uli Weinhandl e gli spagnoli Daniel Osorio, Ignacio Sanchez Palencia e Xavi Puig. Il montepremi è di 70.000 euro, quasi il doppio della media del circuito.
Massimiliano Campigli (Torino) ed Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer) hanno vinto i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Match Play/Trofeo Giuseppe Silva, sul percorso del Circolo Golf Villa d’Este a Montorfano (CO). Hanno battuto rispettivamente nelle due finali, disputate su 36 buche, Jacopo Guasconi (Zoate) per 1 up e Alessandra Fanali (Marco Simone) per 8/7.
Nel torneo maschile dell’evento che è rientrato nel quadro dei festeggiamenti per i 90 anni del glorioso club, Massimiliano Campigli e Jacopo Guasconi hanno dato vita a un incontro molto emozionante. Il primo è partito forte portandosi 4 up dopo 18 buche, Ottima la reazione di Guasconi, il quale dopo aver ridotto lo svantaggio a 3 down, ha rimesso tutto in discussione vincendo le buche 34 e 35. Campigli, però, è riuscito a mantenere il minimo vantaggio pareggiando l’ultima.
Campigli, 16 anni da compiere, è al secondo titolo nazionale, dopo aver conquistato lo scorso anno quello Cadetti. Sempre nel 2015 ha fatto suo il Trofeo Castelconturbia e il PGAI Junior Trophy e in questa stagione il Gran Premio Vecchio Monastero.
Per arrivare alla finale ha eliminato Takayuki Matsui (5/4) e Giovanni Craviolo (3/2), Filippo De Gori (2/1) e Giacomo Fortini (2/1), mentre Guasconi ha messo fuori gioco Niccolò De Leonardis (alla 20ª), Giacomo Di Gennaro (3/1), Andrea Romano (6/5) e Julien Paltrinieri (2 up).
Nella qualificazione su 36 buche medal si è imposto con 134 colpi (69 65, -4) Filippo Campigli (Torino), davanti a Edoardo Schiavella (Castelgandolfo) con 137 (-1). A quota 140 (+2) Francesco Donaggio (Modena), Giacomo Di Gennaro (Parco di Roma) e Zenjiro Matsui (Royal Park I Roveri), al 14° posto con 144 (72 72, +6) il vincitore e al 20° con 145 (72 73, +7) Guasconi.
Nel campionato femminile la finale è stata molto equilibrata nelle prime 18 buche che Emilie Alba Paltrinieri ha condotto per 1 up imbucando un putt dalla lunga distanza prima di iniziare le seconde. Poi la svolta, un po’ inattesa, con Alessandra Fanali che ha ceduto di fronte all’avversaria molto decisa e autrice di un parziale di 6 up su metà tracciato. Dopo il pari alla 28ª buca, la decisone alla 29ª con la rappresentante di Villa Condulmer che ha fissato l’8 up impossibile da recuperare.
La Paltrinieri, quindici anni nel prossimo ottobre, è al quarto tricolore dopo aver vinto per due volte consecutive il Campionato Baby (2012-2013) e il Campionato Pulcine nel 2014. Fa parte della squadra azzurra e ha già ottenuto un bel successo in campo internazionale nell’English Girls Open Under 13 (2014). Nei match play ha sconfitto Benedetta Moresco (2/1), Arianna Scaletti (4/3) e Tasa Torbica (4/3). La Fanali è arrivata all’atto conclusivo battendo Carlotta Lanzi (4/3), Caterina Don (2 up) e Sharon Rossini (4/3).
Nella qualificazione medal Arianna Scaletti (140 - 71 69, +2) ha avuto il numero uno sul tabellone davanti ad Alessia Nobilio (Ambrosiano), stesso score. A un colpo Ludovica Busetto (Villa Condulmer) e Clara Manzalini (Ambrosiano), in quinta posizione con 144 (+6) Camilla Mazzola (Monticello), in nona con 147 (74 73, +9) la Paltrinieri e in decima con 148 (75 73, +10) la Fanali.
QUARTA GIORNATA - Jacopo Guasconi-Massimiliano Campigli e Emilie Alba Paltrinieri-Alessandra Fanali: questi i due incontri di finale che assegneranno i titoli nei Campionati Nazionali Maschili e Femminili Match Play/Trofeo Giuseppe Silva, sul percorso del Circolo Golf Villa d’Este a Montorfano (CO).
Nel torneo maschile dell’evento che rientra nel quadro dei festeggiamenti per i 90 anni del glorioso club, Jacopo Guasconi (Zoate) ha eliminato nei quarti per 6/5 Andrea Romano (Olgiata) e in semifinale per 2 up Julien Paltrinieri (Asolo). Questi in precedenza aveva messo fuori gioco per 1 up Filippo Campigli (Torino), vincitore della qualificazione su 36 buche medal.
Massimiliano Campigli (Torino) sull’altro lato del tabellone ha avuto la meglio per 2/1 su Filippo De Gori (Matilde di Canossa) e con lo stesso punteggio ha guadagnato la finale nei confronti di Giacomo Fortini (CUS Ferrara) che nei quarti aveva estromesso per 2/1 Davide Longhini (Asiago).
Nel campionato femminile Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer) ha vinto nettamente, con lo stesso 4/3 sia contro Arianna Scaletti (Croara), numero uno sul tabellone dopo la qualifica in cui anche Alessia Nobilio (Ambrosiano) aveva ottenuto lo stesso score, che contro Tasa Torbica, sua compagna di circolo.
Alessandra Fanali (Marco Simone) è arrivata all’atto conclusivo sconfiggendo Caterina Don (La Margherita) per 2 up e poi per 4/3 Sharon Rossini (Olgiata) che aveva battuto nei quarti per 3/2 Angelica Moresco (Padova). Le finali si disputeranno sulla distanza di 36 buche.
TERZA GIORNATA - Sul percorso del Circolo Golf Villa d’Este (par 69) si designano i finalisti, con la disputa di quarti e semifinali, nei Campionati Nazionali Maschili e Femminili Match Play/Trofeo Giuseppe Silva.
Nel torneo maschile Filippo Campigli (Torino) ha dato seguito al suo successo nella qualificazione su 36 buche medal (134 colpi - 69 65, -4) eliminando Alberto Castagnara (5/4) e Gianmarco Manfredi (3/2). Interessante il prossimo confronto con Julien Paltrinieri (Asolo), che ha regolato negli ottavi il tenace Giovanni Bellio (2 up). Tutto da seguire anche il match tra l’olgiatino Andrea Romano (3/2 su Zenjiro Matsui e 5/4 su Ludovico Addabbo) e Jacopo Guasconi di Zoate (alla 20ª su Niccolò De Leonardis e 3/1 su Giacomo Di Gennaro). E’ subito uscito Edoardo Schiavella, secondo in qualifica, per mano di Antonio Martino (3/2) che poi ha lasciato strada (5/3) a Davide Longhini (Asiago) Questi affronterà nei quarti Giacomo Fortini (Cus Ferrara), che ha dato vita a un serrato duello con Daniele Bomarsi terminato solo dopo 21 buche. Massimiliano Campigli (Torino) ha estromesso Takayuki Matsui (5/4) e Giovanni Craviolo (3/2) e si troverà di fronte Filippo De Gori (Matilde di Canossa) che ha avuto il merito di battere Philip Geerts (1 up) negli ottavi.
Nel campionato femminile, dove si sono svolti solo gli ottavi essendo sedici le concorrenti contro i 32 ragazzi, Arianna Scaletti (Croara), dopo aver preso il numero uno sul tabellone nella qualificazione conclusa con 140 colpi (71 69, +2), stesso score di Alessia Nobilio (Ambrosiano), ha proseguito la sua corsa eliminando con un secco 5/4 Barbara Borin. Nei quarti incontrerà Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer), che ha avuto la meglio su Benedetta Moresco (2/1). La portacolori dell’Ambrosiano Clara Manzalini ha messo fuori gioco Anna Zanusso (3/2) e sarà sicuramente interessante il suo prossimo incontro con Tasa Torbica (Villa Condulmer), che ha battuto Camilla Mazzola (5/4). Nell’altro lato del tabellone è uscita a sorpresa Alessia Nobilio superata dopo 19 combattute buche dall’emergente Caterina Don (La Margherita), che se la vedrà ora con Alessandra Fanali (Marco Simone) vincitrice su Carlotta Lanzi (4/3). Infine i successi di Sharon Rossini (Olgiata) su Ludovica Busetto (4/3) e di Angelica Moresco (Padova) per 2 up su Federica Torre, che saranno d fronte per una sfida molto incerta.
SECONDA GIORNATA - Sul percorso del Circolo Golf Villa d’Este (par 69) si è conclusa la qualificazione su 36 buche medal dei Campionati Nazionali Maschili e Femminili Match Play/Trofeo Giuseppe Silva e ora si passa alla fase match play che assegnerà i titoli. Gli incontri diretti avranno luogo sulla distanza di 18 buche, con le due finali su 36.
Nel torneo maschile si è imposto con 134 colpi (69 65, -4) Filippo Campigli (Torino), che ha avuto la meglio su Edoardo Schiavella (Castelgandolfo), secondo con 137 (-1). A quota 140 (+2) Francesco Donaggio (Modena), Giacomo Di Gennaro (Parco di Roma) e Zenjiro Matsui (Royal Park I Roveri), che condivideva la leadership con Schiavella dopo un giro. Sesta piazza con 141 (+3) per Edoardo Giletta (Biella), Giacomo Fortini (Cus Ferrara), Julien Paltrinieri (Asolo) e Giovanni Bellio (Ca’ Amata), che andranno nell’ordine sul tabellone. Tra coloro che non hanno trovato posto tra i 32 promossi Giovanni Manzoni (Verona), 41° con 149 (+11), e Jacopo Albertoni (Marco Simone), 44° con 150 (+12).
Nel campionato femminile Arianna Scaletti (Croara) con un parziale di 69 (par) colpi e lo score di 140 (71 69, +2) ha raggiunto in vetta alla graduatoria Alessia Nobilio (Ambrosiano, 65 75) e si è presa il numero uno nel tabellone. A un colpo Ludovica Busetto (Villa Condulmer) e Clara Manzalini (Ambrosiano), al quinto posto con 144 (+6) Camilla Mazzola (Monticello) e al sesto con 145 (+7) Federica Torre (La Margherita), Carlotta Lanzi (Royal Park I Roveri) e Benedetta Moresco (Padova). Non sono entrate tra le 16 concorrenti ammesse ai match play Carolina Caminoli, 23ª con 153 (+15), Amber Lee Svendsen, 33ª con 158 (+20), e Maria Vittoria Corbi, 41ª con 164 (+26), tutte di Castelgandolfo, e Maeve Rossi (Ambrosiano), stesso score della Corbi.
PRIMA GIORNATA - Hanno preso il via sul tracciato del Circolo Golf Villa d’Este (par 69), con il primo giro della qualificazione su 36 buche medal, i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Match Play/Trofeo Giuseppe Silva. E’ una delle numerose manifestazioni che nel corso dell’anno rientrano nei festeggiamenti per i 90 anni del glorioso club.
Nel torneo maschile solo due giocatori sono scesi sotto par, Edoardo Schiavella (Castelgadolfo) e Zenjiro Matsui (Royal Park I Roveri), che conducono con 68 (-1) colpi. Subito dietro con 69 (par) Stefano Ciapparelli (La Pinetina) e Filippo Campigli (Torino) e con 70 (+1) Giovanni Bellio (Ca’ Amata) e Alessandro Cornelio (Villa d’Este). Al settimo posto con 71 (+2) Carlo Casalegno (Royal Park I Roveri), Michael Silva (Milano), Giacomo Di Gennaro (Parco di Roma), Daniele Bomarsi (Golf Nazionale), Julien Paltrinieri (Asolo) ed Edoardo Enrico Busnelli (Castello di Tolcinasco).
Nel campionato femminile ottima prestazione di Alessia Nobilio (Ambrosiano), una delle candidate al titolo, che ha girato in 65 colpi, ben quattro sotto par. In seconda posizione con 69 (par) Federica Torre (La Margherita), in terza con 70 (+1) Tasa Torbica (Villa Condulmer), in quarta con 71 (+2) Arianna Scaletti (Croara), Barbara Borin (Marco Simone) e Clara Manzalini (Ambrosiano) e in settima con 72 (+3) Ludovica Busetto (Villa Condulmer) e Benedetta Moresco (Padova).
Stessa formula per i due tornei: dopo la qualifica si proseguirà con i match play ai quali saranno ammessi i primi 32 ragazzi e le prime 16 ragazze in graduatoria. Le finali si giocheranno sulla distanza di 36 buche.
LA VIGILIA - Sul percorso del Circolo Golf Villa d’Este si disputano i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Match Play/Trofeo Giuseppe Silva (28 aprile-2 maggio). E’ una delle numerose manifestazione che nel corso dell’anno rientrano nei festeggiamenti per i 90 anni del glorioso club. Saranno al via quasi tutti i migliori elementi azzurri, ma mancheranno i campioni in carica, Federico Zucchetti e Lucrezia Colombotto Rosso.
Nel torneo maschile (95 partenti) la rosa dei favoriti comprende, tra gli altri, Giovanni Manzoni (Verona), a segno nel Campionato Ragazzi Match Play, Andrea Romano (Olgiata), Filippo Campigli (Torino), Giacomo Fortini (CUS Ferrara), Gianmaria Rean Trinchero (Monticello), Jacopo Albertoni (Marco Simone), Riccardo Leo e Zenjiro Matsui (Royal Park I Roveri), Daniele Bomarsi (Golf Nazionale), Julien Paltrinieri (Asolo), Alberto Castagnara (Lignano) e Federico Zuckermann (Firenze).
Nel campionato femminile (48 al via) accampano giuste ambizioni Angelica Moresco (Padova), Alessia Nobilio, Maeve Rossi e Clara Manzalini (Ambrosiano), Emilie Alba Paltrinieri e Tasa Torbica (Villa Condulmer), vincitrice del Campionato Ragazze Match Play, Barbara Borin e Alessandra Fanali (Marco Simone), Caterina Don e Federica Torre (La Margherita), Carolina Caminoli (Castelgandolfo), Anna Zanusso (Ca’ Amata) e Carlotta Lanzi (Royal Park I Roveri).
Stessa formula per i due tornei: qualificazione su 36 buche medal e match play ai quali saranno ammessi i primi 32 ragazzi e le prime 16 ragazze in graduatoria. Le finali si giocheranno sulla distanza di 36 buche.
Lorenzo Gagli (69 66 71 70) e Francesco Laporta (64 69 77 66) hanno ottenuto un bel quarto posto con 276 (-4) colpi nel Challenge de Madrid, torneo del Challenge Tour svoltosi sul percorso del Real Club de Golf La Herrería (par 70), a Madrid in Spagna.
In un concitato finale, con molti giocatori in corsa per il titolo, ha prevalso lo scozzese Duncan Stewart con 272 colpi (69 66 71 66, -8) davanti all’inglese Ben Stow (273, -7) e allo spagnolo Pep Angles (274, -6). In quarta posizione anche il francese Matthieu Pavon, l’inglese Chris Hanson e il nordirlandese Chris Selfridge e in nona con 277 (-3) gli iberici Alfredo Garcia-Heredia e Carlos Balmaseda, i francesi Edouard Dubois e Joel Stalter, l’irlandese Ruaidhri McGee e lo scozzese David Law.
Ha offerto una buona prova, sebbene un po’ altalenante, Andrea Pavan, 19° con 279 (71 69 68 71, -1) ed è andato a premio anche Niccolò Quintarelli, 54° con 288 (68 71 75 74, +8).
Duncan Stewart, 32enne di Grantown on Spey, ha conquistato il suo primo titolo con una bella progressione tradotta in cinque birdie su 14 buche e ha potuto assorbire senza danni un bogey quasi all’arrivo (66, -4). Stesso score per Francesco Laporta, anche per lui con cinque birdie e un bogey, che dopo essere stato in vetta per 36 buche, è stato penalizzato da un 77 (+7) nel terzo turno. Lorenzo Gagli, secondo al via, è rimasto in corsa con due birdie fino alla 15ª buca, quando ha alzato bandiera bianca con un doppio bogey (70, par). Per Andrea Pavan 71 (+1) colpi con un birdie e due bogey e per Niccolò Quintarelli 74 (+4) con tre birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Duncan Stewart è stato gratificato con un assegno di 27.200 euro (montepremi di 170.000 euro).
Non hanno superato il taglio, caduto a 141 (+1), Filippo Bergamaschi, 93° con 144 (74 70, +4), il dilettante Guido Migliozzi, 105° con 145 (72 73, +5), Michele Ortolani, 134° con 149 (69 80, +9), Andrea Maestroni (74 76) e Marco Crespi (70 80), 138.i con 150 (+10), Andrea Rota, 150° con 153 (80 73, +13), e Alessandro Tadini, 151° con 154 (74 80, +14). Si è ritirato Matteo Delpodio
TERZO GIRO - Lorenzo Gagli, secondo con 206 colpi (69 66 71, -4), e Andrea Pavan, nono con 208 (71 69 68, -2), saranno in lotta per il titolo nel giro finale del Challenge de Madrid, torneo del Challenge Tour in svolgimento sul percorso del Real Club de Golf La Herrería (par 70), a Madrid in Spagna.
Si è portato in vetta con 205 (66 72 67, -5) l’iberico Pep Angles con un colpo di margine sul gruppo di Gagli che comprende anche l’inglese Chris Hanson, il nordirlandese Chris Selfridge, lo svizzero Benjamin Rusch e lo scozzese Duncan Stewart. Sono in corsa anche lo scozzese David Law e l’inglese Ben Stow, settimi con 207 (-3), e i due francesi Edouard Dubois e Matthieu Pavon, che affiancano Pavan.
Ha ceduto Francesco Laporta, leader nei primi due turni e sceso al 16° posto con 210 (64 69 77, par) e naviga in retrovia Niccolò Quintarelli, 42° con 214 (68 71 75, +4).
Pep Angles ha girato in 67 (-3) colpi e ha preso la leadership con due birdie nel finale dopo tre birdie e due bogey precedenti. Lorenzo Gagli ha condotto dodici buche con due birdie e un bogey e si è trovato in vetta, ma ha dovuto fare un passo indietro per due bogey (71, +1). Ha guadagnato trenta posizioni Andrea Pavan con un 68 (-2, tre birdie e un bogey) e non hanno segnato birdie Francesco Laporta (7 bogey per il 77, +7) e Niccolò Quintarelli (cinque bogey per il 75, +5).
Non hanno superato il taglio, caduto a 141 (+1), Filippo Bergamaschi, 93° con 144 (74 70, +4), il dilettante Guido Migliozzi, 105° con 145 (72 73, +5), Michele Ortolani, 134° con 149 (69 80, +9), Andrea Maestroni (74 76) e Marco Crespi (70 80), 138.i con 150 (+10), Andrea Rota, 150° con 153 (80 73, +13), e Alessandro Tadini, 151° con 154 (74 80, +14). Si è ritirato Matteo Delpodio. Il montepremi è di 170.000 euro dei quali 27.200 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Francesco Laporta è rimasto al comando con 133 colpi (64 69, -7) anche nel secondo giro del Challenge de Madrid, torneo del Challenge Tour in svolgimento sul percorso del Real Club de Golf La Herrería (par 70), a Madrid in Spagna.
Il 26enne pugliese di Castellana Grotte (BA) ha mantenuto un colpo di margine sui primi inseguitori, lo svedese Sebastian Soderberg, lo scozzese David Law e il gallese Rhys Enoch (134, -6). Bella anche la prova di Lorenzo Gagli, quinto con 135 (69 66, -5) alla pari con l’emergente francese Romain Langasque, da poco professionista, e con lo scozzese Duncan Stewart.
Sono rimasti in gara Niccolò Quintarelli, 29° con 139 (68 71, -1), e Andrea Pavan, 39° con 140 (71 69, par), mentre non hanno superato il taglio, caduto a 141 (+1), Filippo Bergamaschi, 93° con 144 (74 70, +4), il dilettante Guido Migliozzi, 105° con 145 (72 73, +5), Michele Ortolani, 134° con 149 (69 80, +9), Andrea Maestroni (74 76) e Marco Crespi (70 80), 138.i con 150 (+10), Andrea Rota, 150° con 153 (80 73, +13), e Alessandro Tadini, 151° con 154 (74 80, +14). Si è ritirato Matteo Delpodio.
Francesco Laporta ha tenuto una condotta molto prudente realizzando un parziale di 69 (-1) con due birdie e un bogey. Lorenzo Gagli, invece, ha attaccato recuperando diciassette posizioni con un 66 (-4) frutto di otto birdie e quattro bogey per una altalena comunque redditizia. Per Niccolò Quintarelli 71 (+1) colpi con quattro birdie e cinque bogey e per Andrea Pavan 696 con tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 170.000 euro dei quali 27.200 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Francesco Laporta, con un’ottima prestazione sottolineata da uno score di 64 colpi (-6), è al comando del Challenge de Madrid, torneo in calendario nel Challenge Tour in svolgimento sul percorso del Real Club de Golf La Herrería (par 70), a Madrid in Spagna.
Il 26enne pugliese di Castellana Grotte (BA) ha distaccato di un colpo lo spagnolo Javier Colomo (65, -5) e di due il nordirlandese Chris Selfridge, l’olandese Reinier Saxton e gli iberici Pep Angles e Juan Sarasti (66, -4). Al settimo posto con 67 (-3) l’irlandese Ruaidhri McGee, il francese Jerome Lando Casanova e il gallese Rhys Enoch e al decimo con 68 (-2), anch’egli autore di una bella prova, Niccolò Quintarelli.
In casa azzurra hanno tenuto un buon passo Lorenzo Gagli e Michele Ortolani, 22.i con 69 (-1), ed è rimasto entro la linea del taglio Marco Crespi, 43° con 70 (par). Sono oltre Andrea Pavan, 69° con 71 (+1), il dilettante Guido Migliozzi, 85° con 72 (+2), Matteo Delpodio, Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni e Alessandro Tadini, 119.i con 74 (+4), e Andrea Rota, 153° con 80 (+10).
Laporta ha realizzato sei birdie, senza bogey, Quintarelli quattro birdie con due bogey, Gagli quattro birdie e tre bogey, Ortolani cinque birdie e quattro bogey e Crespi tre birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 170.000 euro dei quali 27.200 destinati al vincitore.
LA VIGILIA - Ben dodici giocatori azzurri parteciperanno al Challenge de Madrid (28 aprile-1 maggio), torneo in calendario nel Challenge Tour che si svolgerà sul percorso del Real Club de Golf La Herrería, a Madrid in Spagna. Sono: Alessandro Tadini, Marco Crespi, Matteo Delpodio, Andrea Pavan, Lorenzo Gagli, Filippo Bergamaschi, Francesco Laporta, Niccolò Quintarelli, Andrea Maestroni, Andrea Rota, Michele Ortolani e il dilettante Guido Migliozzi.
Nel terzo torneo stagionale del circuito si attendono conferme da Gagli (5°), Delpodio (14°) e Tadini (17°), dopo le belle prestazioni nel precedente Red Sea Egyptian Challenge, ma saranno parecchi gli avversari agguerriti e con le qualità per imporsi. Citiamo gli inglesi Jordan L. Smith, vincitore in Egitto, e Tom Murray, lo svedese Sebastian Soderberg, a segno nel Kenya Open, l’australiano Scott Arnold, il tedesco Florian Fritsch, l’austriaco Manuel Trappel, il sudafricano Jacques Blaauw, il francese Romain Langasque e il norvegese Espen Kofstad.
Naturalmente saranno molto motivati i giocatori di casa, in numero preponderante, tra i quali hanno qualcosa in più José Manuel Lara, Pablo Martin, Pedro Oriol, Alvaro Velasco, Javier Colomo e Carlos Del Moral. Il montepremi è di 170.000 euro dei quali 27.200 destinati al vincitore.
Marco De Rossi (Milano) ed Emanuela Gumirato (Asolo) hanno vinto i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Seniores che si sono svolti sul percorso del Golf Club Margara (par 72).
Nella gara maschile Marco De Rossi ha concluso con 221 colpi (71 73 77, +5) dopo una corsa di testa, ma nel giro finale non ha mantenuto il ritmo precedente e ha sofferto un po’ per contenere il ritorno di Gianluca Bolla (Modena), campione uscente e secondo con 224 (76 77 71, +8), che è riuscito a recuperare ben sei colpi dei nove che rendeva dopo due turni al vincitore. In terza posizione con 225 (+9) Vincenzo Sità (Biella), in quarta con 227 (+11) Lorenzo Sartori (Ca’ degli Ulivi), in quinta con 228 (+12) Massimo Franco (Cansiglio), in sesta con 229 (+13) Marco Bellini (Padova) e Roberto Battaglia (Parco di Roma) e in ottava con 232 (+16) Davide Sestieri (Golf Nazionale).
Nel torneo femminile Emanuela Gumirato (242 - 87 76 79, +26) ha praticamente vinto in volata sorpassando nelle battute finali Francesca Christillin di Torino (243 - 79 80 84, +27), che sembrava in grado di poter confermare il titolo dopo essere salita in vetta alla graduatoria al termine delle prime 36 buche. Ha conquistato il terzo posto Silvia Valli (Monticello) con 247 (+31) colpi, leader dopo un turno, e che nella corsa al "bronzo" ha preceduto di misura Maria Gloria Alfero (Royal Park I Roveri) quarta con 248 (+32). Quinta con 249 (+33) Carlotta Borini (Torino), sesta con 250 (+34) Amina Forni Khdaidi (Tolcinasco) e settima con 253 (+37) Elisabetta Fasolis (La Margherita).
SECONDO GIRO - Sul percorso del Golf Club Margara (par 72) si concludono i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Seniores, programmati sulla distanza di 54 buche, con la disputa del terzo giro di 18.
Nella gara maschile Marco De Rossi (Milano) ha allungato decisamente il passo e con 144 colpi (71 73, par) ha ipotecato il titolo. Lo seguono con 151 (+7) Roberto Battaglia (Parco di Roma) e Massimo Franco (Cansiglio), con 152 (+8) Lorenzo Sartori (Ca’ degli Ulivi), Vincenzo Sità (Biella) e Giorgio Beroldi (Vigevano) e con 153 (+9) Davide Sestieri (Golf Nazionale) e Gianluca Bolla, campione uscente.
Nel torneo femminile ha attaccato Francesca Christillin (Torino), campionessa in carica, che con 159 (79 80, +15) ha messo le basi per confermare il titolo, potendo contare su quattro colpi di vantaggio nei riguardi di Emanuela Gumirato (Asolo) e di Camilla Dettori di Castelconturbia (163, +19). Possono nutrire speranze anche Maria Gloria Alfero (Royal Park I Roveri) e Silvia Valli (Monticello), leader dopo un giro, quarte con 164 (+20), e Carlotta Borini (Torino), quinta con 165 (+21). Troppo lontane Guenda Preti Moavero (Milano) e Amina Forni Khdaidi (Tolcinasco), settime con 168 (+24).
PRIMO GIRO - Sul percorso del Golf Club Margara (par 72) sono iniziati i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Seniores dove sono al comando rispettivamente Marco De Rossi (Milano) con 71 (-1) colpi e Silvia Valli (Monticello) con 78 (+6).
Nella gara maschile, dove la classifica si è subito allungata, Marco De Rossi precede Massimo Franco (Cansiglio), secondo con 73 (+1), e Giorgio Beroldi (Vigevano), terzo con 74 (+2). Al quarto posto con 76 (+4) Gianluca Bolla (Modena), campione uscente, Roberto Battaglia (Parco di Roma) e Celso Lombardini (Rimini Verucchio) e al settimo con 77 (+5) Claudio Cavicchioli (Modena), Vincenzo Sità (Biella) e Alessandro Fea (I Girasoli). Un colpo in più per Federico Lang (Bogogno) e per Lorenzo Sartori (Ca’ degli Ulivi) noni con 78 (+6).
Nel torneo femminile Silvia Valli è tallonata a un colpo da Francesca Christillin (Torino), che difende il titolo. In terza posizione con 80 (+8) Camilla Dettori (Castelconturbia), in quarta con 81 (+9) Amina Forni Khdaidi (Tolcinasco), in quinta con 82 (+10) Maria Gloria Alfero (Royal Park I Roveri) e Prisca Taruffi (Parco di Roma).
Prendono parte alle due gare 132 concorrenti, 96 uomini e 36 signore, il massimo consentito dal regolamento. Si gioca con formula stroke play sulla distanza di 54 buche.
LA VIGILIA - Il percorso del Golf Club Margara ospita i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Seniores (27-29 aprile) ai quali prendono parte 132 concorrenti, 96 uomini e 36 signore, il massimo consentito dal regolamento,
Nella gara maschile difende il titolo Gianluca Bolla (Modena), ma saranno numerosi i candidati al successo tra i quali citiamo Vincenzo Sità (Biella), Federico Lang (Bogogno), Giorgio Beroldi (Vigevano), Marco De Rossi (Milano), Marco Bellini (Padova), Lorenzo Sartori (Ca’ Ulivi) e Cesare Castellini (San Giovanni).
Nel torneo femminile la campionessa uscente Francesca Christillin (Torino) dovrà guardarsi in particolare dalla compagna di club Elisa Roberta Tirante, da Emanuela Gumirato (Asolo), da Camilla Dettori (Castelconturbia), da Prisca Taruffi (Parco di Roma), da Silvia Valli (Monticello) e da Guenda Preti Moavero (Milano). Entrambe le gare si svolgono sulla distanza di 54 buche con formula stroke play.
Andrea Signor ha vinto con 38 punti (35 73) il Campionato Maestri della PGA Italiana disputato sull’ostico percorso del Pevero Golf Club, a Porto Cervo. Il torneo si è svolto con formula Pro Am a coppie (un pro e un suo allievo amateur) quattro palle la migliore stableford, mentre per la classifica individuale, che ha assegnato il titolo, i pro hanno giocato con formula medleford (primo turno stableford, secondo medal e differenza tra il secondo e il primo score). Il maestrale che ha soffiato a circa 40 km orari ha consigliato, date le difficoltà del campo disegnato da Robert Trent Jones Sr, a ricorrere alla stableford nella prima giornata, poi nella seconda, in condizioni meteo normali, è stata adottata per i maestri la formula medal che era inizialmente nei programmi.
Signor ha regolato Enrico Vacirca e Zeke Martinez, secondi con 42, Michele Reale, quarto con 43, Andrea Zani, leader dopo il giro d’apertura, quinto con 45, Fabian Barrio, sesto con 46, e Luca D’andreamatteo, Craig Williams e Paolo Terreni, settimi con 48.
Il vincitore, 32 anni, nato a Vittorio Veneto (TV), ha studiato alla Virginia University, ha fatto parte da dilettante della nazionale azzurra, poi passato di categoria ha svolto attività nell’Alps Tour (con un titolo nel Volturno Open 2008) e ha partecipato ad alcune gare del Challenge Tour. Attualmente, con due figli piccoli, insegna e da poco ha assunto la direzione del Golf Club Cansiglio dopo aver preso il diploma di Club Manager (livello uno) presso l’Associazione europea (CMAE). Signor ha ricevuto un assegno di 3.500 euro su un montepremi di 22.600 euro.
Nella gara a squadre hanno prevalso Craig Williams/Stefano Gadaldi con 79 punti davanti a Michele Reale/Flaminia D’Onofrio e ad Andrea Zani/Micaela Antognini, nell’ordine in graduatoria con lo stesso score di 78. Premio lordo con 72 per Andrea Signor/Luca Pilotto.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Pevero Golf Club, a Porto Cervo, è iniziato il Campionato Maestri della PGA Italiana. Il torneo, sulla distanza di 36 buche, si disputa con formula Pro Am a coppie (un pro e un amateur) 4 palle la migliore stableford. Due le classifiche, una individuale, che designerà in vincitore del campionato, e una a squadre.
E’ al comando con 38 punti stableford Andrea Zani, che si era messo in evidenza nel recente Campionato Nazionale Open. Lo seguono con 35 Andrea Signor e Luca D’Andreamatteo, con 34 Enrico Vacirca, con 33 Emanuele Canonica e con 32 Edgardo Barrio, Zeke Martinez e Michele Reale.
Nella graduatoria a squadre sono appaiate in vetta con 42 punti le coppie composte da Craig Owen Williamson/Stefano Gadaldi e Andrea Zani/Micaela Antognini. In terza posizione con 41 Michele Reale/Flaminia D’Onofrio, in quarta con 39 Luca D’andreamatteo/Luciano Cioci e in quinta con 38 Michele Ballarin/Nicola Pertusi ed Edgardo Barrio/Giorgio Trolli. Il montepremi è di 22.600 euro dei quali 3.500 saranno appannaggio del vincitore.
Renato Paratore si è classificato 34° con 278 colpi (69 68 72 69, -10) nel Volvo China Open (European Tour) disputato sul percorso del Topwin Golf & CC (par 72), a Pechino in Cina, e vinto per il secondo anno consecutivo da un giocatore di casa, Haotong Li con 266 (69 67 66 64, -22). L’altro azzurro in gara, Matteo Manassero, 97° con 145 (69 76, +1), è uscito al taglio.
E’ terminato al secondo posto con 269 (-19) il cileno Felipe Aguilar, altro protagonista dell’evento, e hanno chiuso al terzo con 270 (-18) l’inglese Richard Bland, il tedesco Marcel Siem e il danese Lucas Bjerregaard, in vetta con Aguilar dopo tre turni. Al sesto con 271 (-17) l’australiano Scott Hend, lo scozzese Richie Ramsay e lo svedese Peter Hanson e più defilati il belga Nicolas Colsaerts, 15° con 274 (-14), lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il sudafricano Hennie Otto (per lui due Open d’Italia 2008 e 2014), 21.i con 276 (-12), e l’austriaco Bernd Wiesberger, 28° con 277 (-11). Quasi in coda il cinese Ashun Wu, 60° con 286 (-2), campione uscente.
Haotong Li, ventuno anni nel prossimo agosto, ha siglato il primo titolo nel tour continentale per un palmares in cui figurano anche tre successi nel PGA China Tour e uno nell’Oneasia Tour. Ha rimontato dalla terza piazza con una volata in 64 (-8) colpi con otto birdie senza bogey, che gli hanno permesso di fare il vuoto e di dare un segnale forte di come stia crescendo il golf nel suo Paese. Ha percepito un assegno di 450.176 euro su un montepremi di 2.730.000 euro e l’esenzione per il circuito.
Renato Paratore ha tenuto un buon passo nei primi due giri portandosi al 14° posto dopo 36 buche, poi ha un po’ rallentato assestandosi a metà graduatoria. Ha finito come aveva iniziato, ossia con un parziale di 69 (-3) colpi con due birdie e un bogey in uscita (è partito dalla 10ª) e con un bogey e tre birdie, tutti nelle ultime sei buche, nel rientro.
Nel corso della gara sono state realizzate due "hole in one". Nel primo giro lo svedese Rikard Karlberg, vincitore dell’ultimo Open d’Italia, ha ottenuto l’ace alla 16ª (par 3, metri 194, ferro 7) ricevendo un’auto Volvo XC90. Nel secondo il coreano Taehoon Kim è andato a segno direttamente dal tee alla buca 13 (par 3, metri 162) utilizzando un ferro sette, ma non c’erano premi in palio. In tal modo sono salite a 18 le "buche in uno" stagionali.
TERZO GIRO - Renato Paratore è al 33° posto con 209 colpi (69 68 72, -7) a un giro dal termine del Volvo China Open (European Tour). Sul percorso del Topwin Golf & CC (par 72), a Pechino in Cina, è stato recuperato il tempo perso per il maltempo e nella terza giornata prima si è concluso il secondo turno e poi si è disputato il terzo. Out al taglio Matteo Manassero, fermato la sera precedente dopo otto buche in cui aveva perso sette colpi e che con tale fardello non ha poi potuto evitare l’uscita anticipata (97° con 145 - 69 76, +1).
Il danese Lucas Bjerregaard (200 - 68 67 65, -16) ha raggiunto in vetta alla graduatoria il cileno Felipe Aguilar (200 - 68 65 67) e i due avranno parecchi avversari da contrastare nella corsa al titolo: lo svedese Alex Noren, l’inglese Tyrrell Hatton, il cinese Haotong Li e il belga Nicolas Cosaerts, terzi con 202 (-14), il francese Gregory Havret, settimo con 203 (-13), il tedesco Marcel Siem, l’inglese Richard Bland, lo svedese Peter Hanson e il paraguaiano Fabrizio Zanotti, ottavi con 204 (-12).
Qualche minima possibilità anche per il transalpino Alexander Levy e per il sudafricano Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia (2008, 2014), 12.i con 205 (-11), e nessuna per l’austriaco Bernd Wiesberger, 24° con 207 (-9), e per l’iberico Miguel Angel Jimenez, 30° con 208 (-8). In coda il cinese Ashun Wu, campione in carica, 65° con 217 (+1), mentre hanno subito la stessa sorte di Manassero anche lo spagnolo Pablo Larrazabal, 79° con 143 (-1), l’indiano S.S.P. Chawrasia, 92° con 144 (par), e il coreano Soomin Lee, 122° con 149 (+5), a segno la scorsa settimana nello Shenzhen International.
Lucas Bjerregaard, 25enne di Frederikshavn a caccia del primo successo in carriera, ha attaccato realizzando un eagle e cinque birdie per il 65 (-7). Complessivamente nelle ultime 60 buche giocate (comprese le sei finali dello Shenzhen International dove si è fermato a metà gara) ha segnato un solo bogey contro un eagle e 16 birdie. Felipe Aguilar, 42enne di Valdivia con due titoli nel circuito maggiore e due nel Challenge Tour, si è difeso con un 67 (-5) dovuto a sei birdie e a un bogey.
Renato Paratore, che si era portato al 14° posto nel secondo turno, ha perso terreno con il 72 del par (tre birdie e altrettanti bogey). Matteo Manassero, dopo un triplo bogey, due bogey e un doppio bogey assommati su otto buche prima di lasciare il campo, ha provato a recuperare, ma un birdie e un eagle hanno solo reso il punteggio (76, +4) meno pesante. Il montepremi è di 2.730.000 euro di cui 450.176 euro andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Il maltempo ha condizionato il secondo giro del Volvo China Open (European Tour) sul tracciato del Topwin Golf & CC (par 72), a Pechino in Cina, che è stato sospeso e che verrà ripreso da 79 giocatori prima dell’inizio del terzo. Renato Paratore ha giocato solo sette buche in cui ha realizzato due birdie (parziale di -2) e occupa il 27° posto nella classifica provvisoria con "meno 5", mentre otto buche davvero difficili con un triplo bogey e tre bogey (parziale di +6) hanno portato Matteo Manassero dal 22° al 113° con il tangibile rischio di uscire a metà a torneo.
Guida il gruppo con 133 colpi (68 65, -11), grazie a un ottimo 65 (-7) con sette birdie, il cileno Felipe Aguilar, 42enne di Valdivia con due titoli nel circuito maggiore e due nel Challenge Tour, ma lo hanno contenuto lo svedese Alex Noren e l’austriaco Bernd Wiesberger, secondi con 134 (-10).
Al quarto posto con 135 il coreano Taehoon Kim, autore di una "buca in uno", l’inglese Tyrrell Hatton e il danese Lucas Bjerregaard insieme a due concorrentibcon lo stesso "meno 9" che possono rivoluzionare la graduatoria, il sudafricano Hennie Otto e il tedesco Marcel Siem, i quali hanno rispettivamente ancora quattro e cinque buche da sfruttare.
E’ risalito il belga Nicolas Colsaerts, da 39° a 11° con 137 (-7), e ha poche chances di difendere il titolo il cinese Ashun Wu, 39° con "meno 4", fermato all’11ª buca, dove hanno lasciato il campo anche lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il thailandese Prom Meesawat, 50.i con "meno 3". Candidati al taglio l’iberico Pablo Larrazabal, 70° con 143 (-1), l’indiano S.S.P. Chawrasia, 85° con 144 (par), e il coreano Soomin Lee, reduce dal successo di lunedì scorso nello Shenzhen International, 123° con "+4" e sei buche per sperare. Il montepremi è di 2.730.000 euro di cui 450.176 euro andranno al vincitore.
Seconda "hole in one" del torneo - Il coreano Taehoon Kim, alla seconda presenza nell’European Tour, ha realizzato con un 64 (-8) il miglior score del turno impreziosendolo con una "hole in one". La prodezza alla buca 13 (par 3, metri 162) dove è andato a segno direttamente dal tee utilizzando un ferro sette. Nello score anche sette birdie e un bogey. E’ stato meno fortunato dello svedese Rikard Karlberg, vincitore dell’ultimo Open d’Italia, che nel turno iniziale ha ottenuto l’ace alla 16 (par 3, metri 194, ferro 7) ricevendo in premio una auto Volvo XC90. Taehoon Kim ha firmato la 18ª "hole in one" stagionale sul circuito.
PRIMO GIRO - Il sudafricano Hennie Otto ha tenuto un gran ritmo nel primo giro del Volvo China Open (European Tour) che ha concluso al comando con 63 (-9) colpi sul tracciato del Topwin Golf & CC (par 72), a Pechino in Cina. Hanno offerto una buona prestazione Matteo Manassero e Renato Paratore, entrambi 22.i con 69 (-3).
Il leader ha due colpi di vantaggio sull’austriaco Bernd Wiesberger (65, -7), tre sul paraguaiano Fabrizio Zanotti, sul finlandese Roope Kakko, sul francese Gregory Bourdy e sullo svedese Peter Hanson (66, -6) e quattro sullo svedese Alex Noren, sull’olandese Joost Luiten e sull’iberico Borja Virto Astudillo (67, -5), due anni addietro sull’Alps Tour (due vittorie) e salito nel circuito maggiore passando per il Challenge Tour nel 2015 (due titoli).
Hanno lo stesso score dei due azzurri anche lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, lo statunitense David Lipsky e l’indiano S.S.P. Chawrasia, mentre hanno ceduto terreno il cinese Ashun Wu, campione uscente, 54° con 71 (-1) alla pari con il thailandese Prom Meesawat, e l’iberico Pablo Larrazabal, 69° con 72 (par). Destinato ad uscire al taglio il coreano Soomin Lee, vincitore lunedì scorso dello Shenzhen International, 144° con 78 (+6).
In grande spolvero Hennie Otto, 40enne di Boksburg con tre successi nell’European Tour, di cui due ottenuti nell’Open d’Italia (2008, 2014), che ha effettuato il giro con un parziale di 30 (-6) sulla prima metà del tracciato (un eagle e quattro birdie) e di 33 (-3) sulla seconda (tre birdie), senza aver segnato bogey.
I due azzurri hanno iniziato dal tee della buca 1. Tre birdie in uscita per Manassero, che ha trovato il quarto nel rientro prima dell’unico bogey. Paratore, invece, è andato subito in salita con due bogey alla 4
ª e alla 5ª buca, ma ha avuto una splendida reazione con cinque birdie nelle successive tredici. Il montepremi è di 2.730.000 euro di cui 450.176 euro andranno al vincitore.
"Buca in uno" - E’ stata la giornata dei past winner dell’Open d’Italia. Infatti il vincitore dell’ultima edizione, lo svedese Rikard Karlberg, stessa posizione di Manassero e Paratore, ha centrato direttamente dal tee la buca 16 (par 3, metri 194) utilizzando un ferro sette e ha avuto in premio per la prodezza una auto Volvo XC90. E’ stata la 17ª "hole in one" realizzata in stagione sul circuito.
LA VIGILIA - Matteo Manassero e Renato Paratore sono rimasti in Cina per prendere parte al Volvo China Open (28 aprile-1 maggio) in programma sul tracciato del Topwin Golf & CC, a Pechino. E’ l’ultima tappa orientale dell’European Tour che dopo le prossime prove in Marocco (Trophée Hassan II) e a Mauritius (Mauritius Open) rimarrà stabilmente nel vecchio continente.
Proverà a bissare il successo ottenuto lo scorso anno Ashun Wu, 31enne di Xiamen Fujian, primo cinese a imporsi sul circuito europeo e nel cui curriculum figurano anche due titoli nel Japan Golf Tour. Nel field tanti giocatori in grado di creare spettacolo quali gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Pablo Larrazabal, Alvaro Quiros, l’olandese Joost Luiten, l’austriaco Bernd Wiesberger, il francese Alexander Levy, lo svedese Alex Noren, l’inglese Lee Slattery, il sudafricano Dean Burmester, l’australiano Scott Hend, i coreani Soomin Lee, vincitore lunedì scorso dello Shenzhen International, e Y.E. Yang, che ha al suo attivo un major, il filippino Miguel Tabuena, il thailandese Prom Meesawat, l’indiano S.S.P. Chawrasia e gli statunitensi David Lipsky e Peter Uihlein.
Manassero ha offerto una buona prova a Shenzhen (24°), mostrando ulteriori segni di ripresa, mentre Paratore (68°) ha necessità di ritrovare continuità essendo troppo alterno tra un giro e l’altro. Il montepremi è di 2.730.000 euro di cui 450.176 euro andranno al vincitore.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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