Grande prestazione di Francesco Molinari nel 100° Open de France (European Tour), secondo con 277 colpi (68 71 72 66, -7) dopo una rimonta dal decimo posto effettuata con un 66 (-5) miglior score di giornata.
Sul percorso de Le Golf National (par 71), a Guyancourt in Francia, dove nel 2018 si disputerà la Ryder Cup, ha firmato l’ottavo titolo nel circuito il thailandese Thongchai Jaidee con 273 colpi (67 70 68 68, -11). In terza posizione con 278 (-6) il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, in quarta con 279 (-5) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, in quinta con 280 (-4) il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Andy Sullivan e il sudafricano Brandon Stone. Quest’ultimo si è guadagnato l’ammissione all’Open Championship, terzo major stagionale (14-17 luglio, Royal Troon GC, Scozia), così come lo svedese Alex Noren, ottavo con 281 (-3). All’undicesimo posto con 283 (-1) l’inglese Lee Westwood e l’austriaco Bernd Wiesberger, che difendeva il titolo, e al 52° con 291 (68 73 75 75, +7) Edoardo Molinari. Hanno fatto un po’ meglio del torinese l’irlandese Padraig Harrington, 30° con 287 (+3), e l’inglese Luke Donald, 45° con 290 (+6).
Thongchai Jaidee, 47enne di Lop Buri ed ex paracadutista dell’esercito thailandese, salito al vertice nel secondo giro in compagnia di altri quattro concorrenti tra i quali Rory McIlroy, è rimasto da solo nel terzo e poi ha condotto con grande autorità il quarto. Non ha mai concesso chances agli avversari, con un gioco praticamente inappuntabile in ogni parte del campo, mettendo a segno putt importanti, alcuni lunghi e realizzando quattro birdie su 17 buche. Poi con il titolo in tasca si è concesso un ininfluente bogey sull’ultima (68, -3).
Francesco Molinari è giunto per la terza volta secondo in questo torneo. Nel 2010 fu superato in un playoff a tre dallo spagnolo Miguel Angel Jimenez e nel 2012 terminò a un colpo dal tedesco Marcel Siem, dopo aver realizzato anche quella volta lo score più basso nel turno conclusivo (64, -7).
La partenza è stata delle migliori con quattro birdie di fila dalla terza alla sesta buca, ma due tee shot sbagliati alla 9ª e alla 10ª, con palla in acqua nella seconda occasione, hanno causato due bogey. Immediata reazione con un birdie alla 11ª e poi, quando sembrava solo in corsa per la quarta piazza, è arrivato il capolavoro finale con due birdie, frutto di eccellenti secondi colpi in bandiera. A quel punto è salito in terza posizione superando Rory McIlroy, che non è riuscito a trovare il giusto ritmo (un birdie e un bogey per il 71, par), ma la seconda sembrava appannaggio di Andy Sullivan che aveva ancora due buche da giocare e un colpo di margine con Molinari in club house. L’inglese, però, perdeva ben quattro colpi con un bogey e un triplo bogey e finiva quinto, penalizzato oltre misura.
Edoardo Molinari ho offerto buoni spunti nella prima metà dell’evento con sesto posto in apertura e 18° dopo 36 buche, poi però il suo rendimento è cambiato con due 75 (+4), francamente un po’ inattesi stando alle premesse. Un birdie, tre bogey e un doppio bogey nell’ultimo atto della sua prova.
A Thongchai Jaidee sono andati 583.330 euro su un montepremi di 3.500.000 euro e Francesco Molinari ne ha avuti 388.880 che gli hanno sistemato la money list sul circuito dove gioca poco, avendo scelto il PGA Tour. Inoltre ha raccolto punti importanti per la classifica che porta alla squadra di Ryder Cup e ha guadagnato qualche posizione nel world ranking. E non si può neanche escludere che Darren Clarke, capitano europeo della compagine continentale di Ryder Cup, abbia preso qualche buona nota sul suo conto.
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 67° con 146 (78 68, +4), fuori per un colpo, Matteo Manassero (72 75) e Nino Bertasio (80 67), 80.i con 147 (+5).
TERZO GIRO - Il thailandese Thongchai Jaidee è rimasto da solo al comando con 205 colpi (67 70 68, -8) nel 100° Open de France (European Tour) che si conclude sul tracciato de Le Golf National (par 71), a Guyancourt in Francia, dove nel 2018 si disputerà la Ryder Cup. E’ sempre in alta classifica Francesco Molinari, decimo con 211 (68 71 72, -2), mentre è sceso dal 18° al 37° posto Edoardo Molinari con 216 (68 73 75, +3).
Jaidee ha lasciato a due colpi il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, e il coreano Jeunghun Wang (207, -6) approfittando soprattutto delle loro amnesie. E’ rimasto in corsa per il titolo l’austriaco Bernd Wiesberger, quarto con 208 (-5), e si è procurato una chance, pur se pallida, il tedesco Martin Kaymer, rinvenuto dal 25° al quinto posto con 210 (-3) grazie a un 68 (-3). Stesse possibilità anche per lo svedese Alex Noren, per l’inglese Andy Sullivan, per l’olandese Joost Luiten e per il sudafricano Brandon Stone, che lo affiancano. L’inglese Lee Westwood e il belga Nicolas Colsaerts sono alla pari con Francesco Molinari e occupa la 13ª piazza con 212 (-1) il finlandese Mikko Ilonen, leader con Jaidee, McIlroy, Wang e Stone nel secondo turno. Quasi in coda l’inglese Luke Donald, 44° con 217 (+3), e l’irlandese Padraig Harrington, 54° con 220 (+7).
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 67° con 146 (78 68, +4), fuori per un colpo, Matteo Manassero (72 75) e Nino Bertasio (80 67), 80.i con 147 (+5).
Thongchai Jaidee ha pensato soprattutto a non commettere errori, attendendo le occasioni da birdie e sfruttandone tre per il 68 senza commettere errori. Incredibilmente negative le prime nove buche di Rory McIlroy con un 40 (+4) dovuto a un birdie, tre bogey e a un doppio bogey. Da campione qual è, il rientro con cinque birdie, il parziale di 30 (-5) e lo score di 70 (-1). Jeunghun Wang ha fatto il contrario partendo a grande andatura e passando con quattro birdie al giro di boa per poi perdere tre colpi, con altrettanti bogey, nel rientro (70).
Francesco Molinari ha iniziato con un birdie, ha ceduto il vantaggio sul campo con un bogey (3ª) e ha infilato due birdie di fila (10ª e 11ª). Da quel momento l’inatteso black out con tre bogey (72, +1). Nove buche da incubo anche per Edoardo Molinari con un 42 (+6) dettato da un bogey, un doppio bogey e da un triplo bogey, poi il punteggio è diventato meno pesante con due birdie (75, +4).Il montepremi è di 3.500.000 euro con prima moneta di 583.330 euro.
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, nono con 139 colpi (68 71, -3), ed Edoardo Molinari, 18° con 141 (68 73, -1), sono rimasti in alta classifica dopo il secondo giro del 100° Open de France (European Tour) che si sta disputando sul percorso de Le Golf National (par 71), a Guyancourt in Francia, dove nel 2018 si disputerà la Ryder Cup. Sono usciti al taglio gli altri tre italiani in gara: Renato Paratore, 67° con 146 (78 68, +4), Matteo Manassero (72 75) e Nino Bertasio (80 67), 80.i con 147 (+5).
Con un deciso attacco si è portato al comando il nordirlandese Rory McIlroy (137 - 71 66, -5), numero quattro al mondo, ma un bogey sull’ultima buca gli ha negato la leadership solitaria che ha dovuto condividere con il thailandese Thongchai Jaidee (67 70), con il finlandese Mikko Ilonen (69 68), con il sudafricano Brandon Stone (69 68) e con il cinese Jeunghun Wang (71 66). Al sesto posto con 138 (-6) l’austriaco Bernd Wiesberger, campione uscente, il danese Anders Hansen e il belga Nicolas Colsaerts e, insieme a Francesco Molinari, vi sono l’olandese Joost Luiten, l’inglese Andy Sullivan e il belga Thomas Pieters. Al 25° con 142 (par) il tedesco Martin Kaymer e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, al 33° con 143 (+1) l’irlandese Padraig Harrington, al 43° con 144 (+2) gli inglesi Luke Donald e Lee Westwood. Sono andati fuori l’inglese Matthew Fitzpatrick, 67° come Paratore, gli spagnoli Alvaro Quiros, 102° con 149 (+7), e Pablo Larrzabal, 112° con 150 (+8), e il nordirlandese Graeme McDowell, 136° con 153 (+11).
In una giornata ventosa, che ha complicato parecchio il gioco, Rory McIlroy ha guadagnato 28 posizioni con un 66 (-5). Dopo sei birdie in 17 buche ha spedito la palla in acqua alla 18 (bogey) ed è stato agganciato dai quattro inseguitori dei quali Jeunghun Wang ha ottenuto lo stesso 66 con sei birdie e un bogey. Hanno girato in 68 (-3) Mikko Ilonen, cinque birdie e due bogey, e Brandon Stone, quattro birdie e un bogey, e in 70 (-1) Thongchai Jaidee con quattro birdie e tre bogey.
Francesco Molinari ha concluso il suo giro in par (71), ma ha avuto diversi problemi, sbagliando tra l’altro qualche tee shot di troppo, però si è reso autore anche di ottimi salvataggi e in particolare ha evitato due bogey in finale mettendo a segno due lunghi putt. Complessivamente nel suo score figurano quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. Edoardo Molinari ha iniziato con un birdie, poi ha chiuso in 73 (+2) con tre bogey. Encomiabili le reazioni di Renato Paratore e di Nino Bertasio dopo i punteggi pesantissimi della prima frazione. Il romano (via dalla 10ª) ha realizzato un 68 (-3) con un birdie un uscita e altri tre birdie e un bogey nel ritorno, rimanendo fuori per un colpo. Per Bertasio 67 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, mentre Matteo Manassero non ha mai trovato il passo giusto e con due bogey in ciascuna metà del campo per un 75 (+4) è uscito di scena. Il montepremi è di 3.500.000 euro con prima moneta di 583.330 euro.
PRIMO GIRO - Ottima partenza dei fratelli Francesco ed Edoardo Molinari, entrambi sesti con 68 (-3) colpi, nel 100° Open de France (European Tour) che si sta disputando sul percorso de Le Golf National (par 71), a Guyancourt in Francia, dove nel 2018 si disputerà la Ryder Cup. Al 45° posto con 72 (+1) Matteo Manassero, al 142° con 78 (+7) Renato Paratore e al 150° con 80 (+9) Nino Bertasio.
Leader a sorpresa, ma con pieno merito e con 66 (-5) colpi, è il danese Lucas Bjerregaard che ha impreziosito la sua prestazione con un "buca in uno", seguito con 67 (-4) dall’austriaco Bernd Wiesberger, campione uscente, dal belga Thomas Pieters, dallo spagnolo Adrian Otaegui e dal thailandese Thongchai Jaidee. I due Molinari hanno la compagnia del francese Mathieu Decottignies-Lafon e dell’inglese Chris Hanson.
Il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, non è andato oltre il 71 del par e occupa la 29ª posizione insieme al transalpino Victor Dubuisson, mentre non hanno trovato il passo giusto altri giocatori dai quali si attendeva una prestazione più tonica quali l’iberico Rafael Cabrera Bello, l’irlandese Padraig Harrington e l’inglese Luke Donald, 62.i con 73 (+2), il tedesco Martin Kaymer, lo spagnolo Alvaro Quiros e gli inglesi Lee Westwood e Matthew Fitzpatrick, 82.i con 74 (+3), e il nordirlandese Graeme McDowell, che ha lo stesso punteggio di Bertasio.
Lucas Bjerregaard, 25enne di Frederikshavn senza successi nel circuito maggiore e neanche nel Challenge Tour, ha realizzato la "hole in one" centrando direttamente dal tee alla buca 2 (par 3 di 202 yards) utilizzando un ferro 7. All’ace ha poi aggiunto cinque birdie e due bogey.
Francesco Molinari (via dalla 10ª) ha iniziato con un birdie, ha frenato con un bogey ed è tornato sotto par con due birdie consecutivi. Dopo il giro di boa ha completato lo score con due birdie e un bogey. Edoardo Molinari, anch’egli partito dalla 10, ha viaggiato in par per dieci buche (due birdie e due bogey), poi ha infilato tre birdie nelle successive quattro.
Matteo Manassero si è gravato di due bogey in quattro buche e successivamente è stato al continuo inseguimento del par, ma tre birdie e due bogey lo hanno lasciato in deficit di un colpo. Giornata nera per Renato Paratore e per Nino Bertasio. Il romano ha messo insieme cinque bogey e un doppio bogey, senza birdie. Bertasio nelle prime nove buche (dalla 10ª alla 18ª) ha segnato un 43 (+8) con un birdie, due bogey, due doppi bogey e un triplo bogey e un 37 (+1) nel ritorno con due birdie, un bogey un doppio bogey. Il montepremi è di 3.500.000 euro con prima moneta di 583.330 euro.
LA VIGILIA - Field delle grandi occasioni per la centesima edizione dell’Open de France (30 giugno-3 luglio), torneo dell’European Tour in programma sul percorso de Le Golf National, a Guyancourt in Francia, dove saranno in gara cinque azzurri: Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Nino Bertasio e Renato Paratore.
Sul tracciato che nel 2018 ospiterà la Ryder Cup saranno di scena sei giocatori che, al momento, sono in predicato di difendere i colori europei nella prossima sfida contro i professionisti statunitensi (Hazeltine National GC, Chaska, Minnesota, 30 settembre-2 ottobre) essendo ai vertici delle due speciali classifiche che ne qualificano di diritto nove: il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, gli inglesi Danny Willett, numero nove, Chris Wood, Matthew Fitzpatrick, Andy Sullivan e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello. Con loro il capitano del team europeo, il nordirlandese Darren Clarke che, in attesa di sapere il prossimo 28 agosto (Made in Denmark, ultima gara di qualifica) quali saranno effettivamente i nove che porterà negli Stati Uniti, sta seguendo con attenzione numerosi altri elementi per scegliere quelli a cui affidare le sue tre wild card.
Difende il titolo l’austriaco Bernd Wiesberger in un contesto che comprende anche gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald, il tedesco Martin Kaymer, il nordirlandese Graeme McDowell, il gallese Jamie Donaldson, l’irlandese Padraig Harrington, il francese Victor Dubuisson, l’iberico Alvaro Quiros e il cinese Ashun Wu.
Francesco Molinari, reduce dal brillante ottavo posto nel Quicken Loans National (PGA Tour), è alla seconda gara stagionale nel circuito continentale dopo aver partecipato al BMW PGA Championship (55°) e cercherà naturalmente spazio tra i protagonisti come Matteo Manassero, autore di una bella prova nel BMW International Open della scorsa settimana (13°).
Nino Bertasio, in ottima forma, il più continuo tra gli italiani e il migliore nella money list, insegue la qualificazione per Rio 2016, già in tasca a Francesco Molinari. Si trova al 58° posto dell’Olympic Ranking, che l’11 luglio prossimo promuoverà i primi 60, e ha l’obiettivo imprescindibile di un buon piazzamento per mantenere la posizione o migliorarla. Non è molto continuo Edoardo Molinari, ma è andato a premio in sei delle ultime sette gare disputate a testimonianza di una certa crescita di rendimento e anche della sua solita tenacia. Deciso a rialzare la testa Renato Paratore, che si presenta al via dopo aver subito tre tagli consecutivi. Il montepremi è di 3.500.000 euro con prima moneta di 583.330 euro.
Il torneo su Sky - L’Open de France verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport Plus HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 30 giugno, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30; venerdì 1 luglio, dalle 12.30 alle 18.30; sabato 2 e domenica 3, dalle ore 13,30 alle ore 18. Commento di Silvio Grappasonni e di Ascanio Pacelli.
Con un’ottima prova Giulia Molinaro si è classificata all’ottavo posto con 201 colpi (66 65 70, -12) nel Walmart NW Arkansas Championship (LPGA Tour) disputato sul percorso del Pinnacle Country Club (par 71), a Rogers in Arkansas. E’ il miglior risultato acquisito della veneta nel circuito maggiore americano.
Ancora una volta la 19enne neozelandese Lydia Ko (196 - 66 62 68, -17), numero uno mondiale, ha fatto valere la sua legge portando a tredici i titoli nel LPGA Tour, comprensivi di due major. Nel giro finale ha staccato Morgan Pressel, con la quale condivideva il primato dopo due giri, seconda con 199 (-14) alla pari con la taiwanese Candie Kung. In quarta posizione con 200 (-13) Angela Stanford, la cinese Jing Yan, la tedesca Sandra Gal e la thailandese Moriya Jutanugarn, la cui sorella Ariya questa volta non è stata all’altezza delle attese (44ª con 207, -6).
Giulia Molinaro ha avuto la compagnia di Sydnee Michaels, della canadese Alena Sharp, dell’australiana Minjee Lee e della coreana Sun Young Yoo. Senza acuti le prestazioni della cinese Xi Yu Lin, 20ª con 204 (-9), di Stacy Lewis, 25ª con 205 (-8), e della giapponese Haru Nomura, 50ª con 208 (-5).
E’ uscita al taglio Giulia Sergas, 136ª con 147 (75 72, +5), e hanno subito la stessa sorte Paula Creamer, 78ª con 140 (-2) e fuori per un colpo, Michelle Wie e la canadese Brooke M. Henderson, numero due del Rolex ranking, 100.e con 142 (par), e la coreana Na Yeon Choi, campionessa in carica, 130ª con 146 (+4).
Lydia Ko ha siglato il terzo titolo stagionale con un 68 (-3), liquidando la pratica in dieci buche (sei birdie e un bogey), poi si è un po’ rilassata e ha trovato strada facendo due bogey, però assolutamente ininfluenti. Per lei un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.
Giulia Molinaro ha girato in 70 (-1) colpi con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Ha comunque costruito la sua grande gara nei due giri iniziali (66 -5 e 65 -6) in cui ha messo a segno ben dodici birdie contro un solo bogey. Con i 41.469 dollari di premio si è portata al 101° posto dell’ordine di merito con 61.405 dollari e ora ha buone prospettive di entrare rapidamente nella zona che garantisce la ‘carta’. Giulia Sergas è al 133° con $ 23.767. Leader della money list ovviamente Lydia Ko con 1.816.738 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro è al sesto posto con 131 colpi (66 65, -11) nel Walmart NW Arkansas Championship (LPGA Tour) in svolgimento sul tracciato del Pinnacle Country Club (par 71), a Rogers in Arkansas, dove è uscita al taglio Giulia Sergas, 136ª con 147 (75 72, +5).
Guidano la graduatoria con 128 (-14) colpi la neozelandese Lydia Ko (66 62), numero uno mondiale, e Morgan Pressel (65 63), che hanno due colpi di vantaggio sulla canadese Alena Sharp, sulla cinese Jing Yan e sulla taiwanese Candie Kung (130, -12), mentre la Molinaro è affiancata dalla coreana Haeji Kang e dalla tedesca Sandra Gal. Al 14° posto con 134 (-8) l’australiana Minjee Lee, al 19° con 135 (-7) la cinese Xi Yu Lin ed è precipitata al 24° con 136 (-6), causa un 74 (+3), la giapponese Ayako Uehara, leader dopo un turno.
In media classifica Stacy Lewis, la thailandese Ariya Jutanugarn e la nipponica Haru Nomura, 36.e con 137 (-5), e hanno subito la stessa sorte della Sergas anche Paula Creamer, 78ª con 140 (-2) e fuori per un colpo, Michelle Wie e la canadese Brooke M. Henderson, numero due del Rolex ranking, 100.e con 142 (par), e la coreana Na Yeon Choi, campionessa in carica, 130ª con 146 (+4).
Lydia Ko ha rimontato dal 16° posto con un 62 (-9), miglior punteggio di giornata, dovuto a un eagle e a sette birdie, e Morgan Pressel ha replicato con un 63 (-6) frutto di un percorso netto con otto birdie. Nessun errore nemmeno per Giulia Molinaro, che ha girato in 65 (-6) con sei birdie, risalendo la classifica di dieci gradini, e che in 36 buche è incappata in un solo bogey nel giro d’apertura a fronte di 12 birdie. Per Giulia Sergas 72 (+1) colpi con tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.
PRIMO GIRO - Note positive per Giulia Molinaro, 16ª con 66 (-5) colpi, e meno lusinghiere per Giulia Sergas, 134ª con 75 (+4), dopo il giro iniziale del Walmart NW Arkansas Championship (LPGA Tour) sul percorso del Pinnacle Country Club (par 71), a Rogers in Arkansas.
Con un gran 62 (-9), in un campo che comunque ha concesso abbastanza, ha preso il comando la giapponese Ayako Uehara davanti alla taiwanese Candie Kung (64, -7). In una classifica piuttosto insolita sono al terzo posto con 65 (-6) ben tredici concorrenti tra le quali Morgan Pressel, Angela Stanford, la spagnola Carlota Ciganda, la nipponica Ai Miyazato, l’australiana Minjee Lee, la tedesca Sandra Gal e le coreane Chella Choi e So Yeon Ryu.
Hanno lo stesso score della Molinaro anche la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, ha un colpo in più Stacy Lewis, 23ª con 67 (-4), e hanno perso un po’ di terreno, ancora ampiamente recuperabile, la giapponese Haru Nomura, 35ª con 68 (-3), e la canadese Brooke M. Henderson, numero due del Rolex ranking, 52ª con 69 (-2), insieme alla cinese Xi Yu Lin. Rischiano l’uscita anticipata Michelle Wie, 89ª con 71 (par), Paula Creamer, 129ª con 74 (+3), e la coreana Na Yeon Choi, campionessa uscente, stesso punteggio di Giulia Sergas.
Ha realizzato birdie su metà delle 18 buche, senza bogey, Ayako Uehara, 33enne di Okinawa con un quarto posto quale miglior risultato nel circuito. Giulia Molinaro si è espressa con sei birdie e un bogey e Giulia Sergas ha segnato quattro birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.
LA VIGILIA - La coreana Na Yeon Choi difende il titolo nel Walmart NW Arkansas Championship (24-26 giugno, 54 buche) che avrà luogo sul percorso del Pinnacle Country Club, a Rogers in Arkansas. Proveranno ancora una volta a dare un corso diverso alla propria annata Giulia Sergas e Giulia Molinaro, uscite al taglio la scorsa settimana nel Meijer Classic, e che debbono cominciare a preoccuparsi della propria posizione nella money lyst, dove la prima è 127ª con 23.767 dollari di guadagno e la Molinaro 135ª con $ 19.936.
Obiettivi puntati sulla neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, sulla canadese Brooke M. Henderson, numero due, e sulla prima thailandese a vincere nel circuito, Ariya Jutanugarn, numero sette, che sono state indubbiamente le protagoniste dell’ultimo scorcio di stagione.
E’ anche in grande spolvero la coreana Sei Young Kim, vincitrice domenica scorsa del Meijer Classic dopo playoff con la spagnola Carlota Ciganda, anche lei in gara. In grado di proporsi almeno per l’alta classifica Paula Creamer, Stacy Lewis e Michelle Wie, le coreane Chella Choi, In Gee Chun e So Yeon Ryu, l’australiana Minjee Lee, la cinese Xi Yu Lin e la giapponese Haru Nomura, che ha firmato una doppietta tra febbraio e aprile. Il montepremi è di due milioni di dollari.
L’inglese James Heath ha colto il secondo titolo nel Challenge Tour, a distanza di dieci anni dal primo, imponendosi con 263 colpi (68 62 65 68, -21) nello SSE Scottish Hydro Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Macdonald Spey Valley GC (par 71), ad Aviemore in Scozia.
Nel giro finale hanno perso terreno i quattro azzurri che erano rimasti in gara, mantenendo comunque una accettabile posizione di classifica: Marco Crespi, da 12° a 21° con 275 (69 68 66 72, -9), Andrea Pavan, da 12° a 27° con 276 (68 69 66 73, -8), Lorenzo Gagli, da 25° a 37° con 278 (67 70 69 72, -6), e il dilettante Stefano Mazzoli, da 34° a 45° con 280 (66 71 70 73, -4), al quale tuttavia vanno riconosciti indiscussi meriti per una prova encomiabile.
Heath ha preceduto il neozelandese Ryan Fox (265, -19), che quest’anno sta giocando sull’European Tour e dal quale si è preso una momentanea pausa, Al terzo posto con 266 (-18) l’inglese Jordan L. Smith e il francese Damien Perrier, al quinto con 268 (-16) Tom Murray e il nordirlandese Chris Selfridge e al settimo con 269 (-15) lo svedese Anton Karlsson.
James Heath, 33enne di Kingston, leader dopo tre giri, ha attaccato per dodici buche e, sebbene frenato da due bogey, con cinque birdie (68, -3) è riuscito a contenere l’attacco di Ryan Fox, anche attenendosi a una condotta molto prudente sulle ultime sei buche condotte in par. Il neozelandese, rinvenuto dall’ottava posizione, è sceso di sette colpi sotto par con un eagle e cinque birdie per il 64 (-7).
Crespi ha girato in 72 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey, Pavan e Mazzoli, campione europeo in carica e portacolori del GC Monticello, in 73 (+2), entrambi con un birdie, un bogey e un doppio bogey e Gagli in 72 con un birdie e due bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-2): Matteo Delpodio, 102° con 142 (72 70, par), Andrea Maestroni, 115° con 144 (73 71, +2), Filippo Bergamaschi, 142° con 149 (78 71, +7), e Niccolò Quintarelli, 144° con 150 (76 74, +8).
Heath ha percepito un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.
TERZO GIRO - Terza giornata con gli straordinari per molti giocatori, che non avevano completato il secondo giro a causa del maltempo, nello SSE Scottish Hydro Challenge (Challenge Tour). Sul percorso del Macdonald Spey Valley GC (par 71), ad Aviemore in Scozia, il torneo è comunque tornato nei tempi e al termine del terzo giro l’inglese James Heath (195 - 68 62 65, -18), ha sorpassato il nordirlandese Chris Selfridge (196, -17), In terza posizione con 197 (-16) lo svedese Anton Karlsson, in quarta con 199 (-14) il francese Matthieu Pavon e in quinta con 200 (-13) lo svedese Simon Forsstrom e gli inglesi Sam Hutsby e Tom Murray.
Hanno rimontato dal 29° posto Andrea Pavan (68 69 66) e Marco Crespi (69 68 66), entrambi 12.i con 203 (-10), ha fatto quattro passi avanti Lorenzo Gagli, 25° con 206 (67 70 69, -7), ed è rimasto a metà classifica il dilettante Stefano Mazzoli, campione europeo in carica, 34° con 207 (66 71 70, -6). Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-2): Matteo Delpodio, 102° con 142 (72 70, par), Andrea Maestroni, 115° con 144 (73 71, +2), Filippo Bergamaschi, 142° con 149 (78 71, +7), e Niccolò Quintarelli, 144° con 150 (76 74, +8).
James Heath, 33enne di Kingston con un titolo nel circuito datato 2006, ha infilato otto birdie e due bogey per il 65 (-6) del sorpasso. Prodezze di Andrea Pavan che ha messo a segno otto birdie consecutivi dalla buca 7 alla buca 14. La sequenza si è interrotta con un doppio bogey ed aveva avuto per antefatto un birdie e due bogey (66, -5). Stesso 66 per Marco Crespi con un eagle, quattro birdie e un bogey. Per Lorenzo Gagli 69 (-2) colpi con cinque birdie e un triplo bogey e per Stefano Mazzoli, portacolori del GC Monticello che si sta veramente comportando bene, un 70 (-1) con tre birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Il gioco è stato sospeso all’inizio del pomeriggio, per maltempo e minaccia di fulmini, nel secondo giro dello SSE Scottish Hydro Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Macdonald Spey Valley GC (par 71), ad Aviemore in Scozia.
Nella classifica provvisoria, che subirà delle variazioni, sembra comunque abbastanza stabile la posizione del nordirlandese Chris Selfridge, leader con 129 colpi (65 64, -13), così come quella dell’inglese James Heath, secondo con 130 (68 62, -12). Al terzo posto con 132 (-10) lo svedese Jens Dantorp e l’inglese Jordan L. Smith e al quinto con 133 (-9) l’altro inglese James Arlett, trio che potrebbe essere superato da un terzo inglese, Tom Murray, sesto con "meno 8" e con dieci buche ancora da giocare.
Tra gli italiani sono giunti in club house Andrea Pavan (68 69) e il bravo dilettante Stefano Mazzoli (66 71), 23.i con 137 (-5), e Matteo Delpodio, 104° con 142 (72 70, par), che sembra destinato a uscire al taglio. Fermati lungo il percorso Lorenzo Gagli, 39° con "meno 4" alla buca 5, Marco Crespi, 53° con "meno 3" alla 6ª, Andrea Maestroni, 116° con "+2" alla 2ª, Niccolò Quintarelli, 140° con "+5" alla 9ª e Filippo Bergamaschi, 152° con "+8" alla 2ª. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Con un’ottima prestazione, sottolineata da uno score di 66 (-5) colpi, il dilettante azzurro Stefano Mazzoli, campione europeo in carica, ha iniziato all’ottavo posto lo SSE Scottish Hydro Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Macdonald Spey Valley GC (par 71), ad Aviemore in Scozia.
E’ al comando con 64 (-7) il 26enne finlandese Tapio Pulkkanen, che precede di misura gli inglesi Robert Coles e Tom Murray, il neozelandese Ryan Fox, gli svedesi Simon Forsstrom e Sebastian Soderberg e il nordirlandese Chris Selfridge (65, -6). Affiancano Mazzoli, tra gli altri, lo svedese Jens Dantorp e lo scozzese Peter Whiteford.
Hanno tenuto un buon passo Lorenzo Gagli, 16° con 67 (-4), e Andrea Pavan, 24° con 68 (-3), e si è mantenuto nella parte buona della graduatoria Marco Crespi, 40° con 69 (-2). Sono ben oltre la linea del taglio Matteo Delpodio, 98° con 72 (+1), Andrea Maestroni, 113° con 73 (+2), Niccolò Quintarelli, 143° con 76 (+5), e Filippo Bergamaschi, 151° con 78 (+7).
Tapio Pulkkanen ha realizzato nove birdie a fronte di due bogey e Stefano Mazzoli, portacolori del Golf Club Monticello, ha messo insieme otto birdie e tre bogey. Per Lorenzo Gagli sei birdie e due bogey, per Andrea Pavan un eagle, cinque birdie, due bogey e un doppio bogey, per Marco Crespi due birdie senza bogey, per Matteo Delpodio tre birdie, due bogey e un doppio bogey.
Andrea Maestroni ha segnato tre birdie, tre bogey e un doppio bogey, Niccolò Quintarelli tre birdie, cinque bogey e un triplo bogey e Filippo Bergamaschi tre birdie, due bogey, un doppio bogey e due "8" in altrettanti par 5. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Marco Crespi, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan, Matteo Delpodio, Niccolò Quintarelli, Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni e il dilettante Stefano Mazzoli saranno di scena sul percorso del Macdonald Spey Valley GC, ad Aviemore in Scozia, dove si svolge dal 23 al 26 giugno lo SSE Scottish Hydro Challenge (Challenge Tour).
Nel field i nove vincitori stagionali: gli svedesi Sebastian Soderberg e Simon Forsstrom, gli inglesi Gary King e Jordan L. Smith, i francesi Clément Sordet e Damien Perrier, lo scozzese Duncan Stewart, il tedesco Alexander Knappe e il portoghese José-Filipe Lima a segno domenica scorsa nel Najeti Open.
Ci saranno, tuttavia, numerosi altri pretendenti al titolo tra i quali i transalpini Matthieu Pavon leader dell’ordine di merito pur senza successi nell’anno, e Romain Langasque, il tedesco Moritz Lampert, l’irlandese Ruaidhri McGee, il neozelandese Ryan Fox e il sudafricano Dean Burmester. Sarà interessante seguire il debutto sul circuito dello statunitense Chase Koepka, fratello di Brooks, la cui bella carriera ha preso il via proprio dal secondo tour continentale
Dopo essere stati protagonisti nelle ultime gare e aver raccolto meno di quanto meritato, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli sperano di poter trovare finalmente l’occasione propizia. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 andranno al vincitore.
Francesco Molinari ha operato una grande rimonta nel giro finale del Quicken Loans National (PGA Tour) risalendo al 35° all’ottavo posto con 276 (69 73 69 65, -8) colpi, grazie un parziale di 65 (-6), miglior score del turno realizzato anche da altri tre concorrenti.
Sul percorso del Congressional CC (par 71) a Bethesda nel Maryland, ha conquistato il primo titolo nel circuito Billy Hurley III con 267 (66 65 67 69, -17). Ha mantenuto la leadership, acquisita nel secondo giro, resistendo all’attacco molto deciso del fijiano Vijay Singh (270, -14), autore anche lui di un 65 insieme a Chris Kirk (12° con 278, -6) e a John Huh (19° con 279, - 5).
Al terzo posto con 271 (-13) Bill Haas e lo spagnolo Jon Rahm, che si è reso protagonista di un’ottima prestazione al debutto da professionista. E’ stato leader per due giri (nel secondo con Hurley III) e non è mai sceso sotto la posizione acquisita. Ha perso l’occasione per tornare al successo il sudafricano Ernie Els, secondo a due colpi di Hurley lll nel terzo turno e quinto con 272 (-12) dopo un sofferto 72 (par). Alle sue spalle Webb Simpson, sesto con 274 (-10), e Harold Varner lll, settimo con 275 (-9).
In media classifica Jim Furyk, 21° con 280 (-4), mentre sono stati accomunati tutti da un 74 (+3) finale, con il quale sono terminati in bassa, Patrick Reed, 39° con 282 (-2) affiancato dall’australiano Marc Leishman, Rickie Fowler, ancora una volta deludente, 44° con 283 (-1), Keegan Bradley, 57° con 284 (par), e Bryson DeChambeau, 64° con 286 (+2), come il colombiano Camilo Villegas.
Billy Hurley III, 34enne di di Leesburg (Virginia), ha dato una decisa svolta alla sua carriera piuttosto anonima. Ha condotto il turno conclusivo in 69 (-2) colpi con qualche timore sulle prime dodici buche, superate in par con due birdie e due bogey, e con bella autorità in dirittura d’arrivo dove ha messo al sicuro con due birdie il prezioso titolo e la prima moneta di 1.242.000 dollari (su un montepremi di 6.900.000 dollari). Quest’anno aveva raccolto soltanto poco più di 80.000 dollari. Con i 500 punti assegnatigli per la classifica della FedEx Cup si è anche garantita la presenza ai ricchissimi ultimi quattro tornei stagionali che assegneranno il jackpot di dieci milioni di dollari.
"Credo che questo sia l’ottimo risultato - ha detto Billy Hurley III - del duro lavoro effettuato negli ultimi sei mesi. Tra l’altro abbiamo preso una nuova casa in cui ho fatto allestire una grande stanza nel seminterrato con palestra e attrezzature per lavorare sullo swing. Penso che non ci poteva essere manifestazione migliore come il Quicken Loans National, nata per onorare i nostri militari, e uno scenario più bello per cogliere la mia prima vittoria sul circuito".
Ha seguito parte del torneo Tiger Woods, presente alla premiazione, che alla vigilia dell’evento aveva dichiarato di non essere ancora pronto per tornare alle gare, ma che sta lavorando duramente e che il programma procede come previsto.
Francesco Molinari dopo un discreto avvio (35° con 69, -2 colpi) ha evitato di misura il taglio nel secondo giro (67° dopo un 73, +2), segnando un birdie alla penultima buca. Ha cambiato ritmo nel terzo tornando al 35° posto con un altro parziale di 69, poi l’escalation nel quarto. In realtà la partenza non è stata delle migliori, perché dopo quattro buche si è trovato un colpo sopra par (un birdie, due bogey), ma dalla quinta le cose sono decisamente cambiate con quattro birdie di fila. Non ha smesso di attaccare anche nelle buche di rientro in cui altri tre birdie gli hanno permesso di ottenere, come detto, il miglior punteggio di giornata sia pure in comproprietà.
Il torinese, alla terza top ten stagionale dopo il nono posto nell’Arnord Palmer Invitational e il settimo nel prestigioso The Players Championship, ha guadagnato 207.000 dollari con cui si è portato dal 101° all’82° posto nella money list ($ 948.085), dove è in vetta l’australiano Jason Day ($ 5.868.610). Inoltre è risalito di cinque posizioni nel world ranking (78°).
TERZO GIRO - Francesco Molinari ha rimontato dal 67° al 35° posto con 211 colpi (69 73 69, -2) nel terzo giro del Quicken Loans National (PGA Tour) che termina sul percorso del Congressional CC (par 71) a Bethesda nel Maryland.
E’ rimasto da solo al comando Billy Hurley lll con 198 (66 65 67, -15),che condivideva la leadership con il neopro spagnolo Jon Rahm, sceso in terza posizione con 201 (-12). Si è portato in seconda con 200 (66 69 65, -13), grazie a un 65 (-6) miglior score del turno, il sudafricano Ernie Els, propiziandosi un’occasione per tornare al successo che non aveva da parecchio tempo. In quarta con 203 (-10) e con qualche chance di concorrere per il titolo Bill Haas e Webb Simpson, mentre sembrano fuori Harold Varner III e il fijiano Vijay Singh, sesti con 205 (-8).
La gran voglia di riscatto che aveva Rickie Fowler, dopo il fallimentare US Open della scorsa settimana, è rimasta nelle intenzioni, perché al 19° posto con 209 (-4) colpi può sperare solo di migliorare la classifica. Lo precede Patrick Reed, 14° con 208 (-5), e lo seguono Keegan Bradley e l’australiano Marc Leishman, 26.i con 210 (-3). In retrovia Jim Furyk e Bryson DeChambeau, 46.i con 212 (-1), e il colombiano Camilo Villagas, 69° con 215 (+2).
Billy Hurley III, 34enne di di Leesburg (Virginia), senza vittorie in carriera, 607° nel world ranking e solo ottantamila dollari guadagnati in stagione, ha una possibilità imperdibile di cambiare una rotta che sul tour non porta da nessuna parte. L’ha incrementata con un 67 (-4) in un giro senza sbavature e con quattro birdie.
Un eagle, quattro birdie e nessun bogey per Ernie Els in una delle sue giornate migliori, come non lo si vedeva da parecchio. Jon Rahm, che alla prima gara da professionista sta facendo cose egregie, ha concesso tre colpi al leader con un 70 (-1) e un cammino un po’ tortuoso fatto di cinque birdie e di quattro bogey.
Francesco Molinari ha segnato 69 (-2) colpi alternando cose buone a qualche amnesia. Nelle prime nove buche ha viaggiato in par con due birdie e due bogey, poi un eagle alla buca 11 (par 4) gli ha fatto guadagnare i due colpi sul campo che ha mantenuto nel prosieguo con un bogey (13ª) un un birdie (16ª). Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 67° con 142 colpi (69 73, par), ha perso 32 posizioni con un parziale di 73 (+2) nel Quicken Loans National (PGA Tour) sul percorso del Congressional CC (par 71) a Bethesda nel Maryland. Ha tenuto un buon passo il neoprofessionista spagnolo Jon Rahm (131 - 64 67, -11), ma il 67 (-4) non è bastato per evitare di essere agganciato in vetta alla graduatoria di Billy Hurley III (131 - 66 65).
Pure se l’età avanza, hanno fatto onore alla loro classe il fijano Vijay Singh, da 22° a terzo con 134 ( -8), e il sudafricano Ernie Els, quarto con 135 (-7) in compagnia di Webb Simpson, Bill Haas e di Harold Varner III. In rimonta anche Rickie Fowler, da 22° a ottavo con 136 (-6), ben deciso a riscattarsi in fretta dopo il fallimentare US Open della scorsa settimana. In buona posizione anche Patrick Reed, Keegan Bradley, l’australiano Marc Leishman e il colombiano Camilo Villegas, 16.i con 138 (-4), e in bassa classifica Jim Furyk e Bryson DeChambeau, 47.i con 141 (-1). Non ha superato il taglio per un colpo Troy Merrit, 79° con 143 (+1), che difendeva il titolo.
Billy Hurley III, 34enne di di Leesburg (Virginia), mai un titolo in carriera, 607° nel world ranking e solo ottantamila dollari guadagnati in stagione, si è creato un’opportunità con un 65 (-6) frutto di sette birdie e di un bogey.
Jon Rahm, al debutto tra i pro dopo l’ottima prestazione nell’US Open (23°), sua ultima gara da dilettante, non ha subito il peso della leadership. Ha segnato i primi due bogey del torneo, ma con sei birdie ha contenuto l’attacco di Hurley III. Lo spagnolo, 22enne di Barrika, appena laureatosi all’Arizona State University, ha ottenuto ben undici successi nelle gare di College statunitensi tra ottobre del 2012 e maggio di quest’anno e ha lasciato la categoria da numero uno del world ranking
Vijay Singh, che aveva già disputato 39 gare nel PGA Tour con un successo quando Rahm nasceva nel 1994, è sceso di cinque colpi sotto par con otto bridie e tre bogey (66) ed Ernie Els ha realizzato un parziale di 69 (-2) con cinque birdie e tre bogey.
Francesco Molinari ha avuto parecchi problemi sin dalla partenza ed è andato sopra par con un bogey alla quarta buca. E’ tornato a livello con un birdie alla 7ª, poi ha rischiato di uscire al taglio con un doppio bogey (11ª) e un bogey (15ª). Alla 17ª, però, ha trovato il birdie necessario per rimanere in gara. Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari ha concluso al 35° posto con 69 (-2) colpi il giro inaugurale del Quicken Loans National, evento nel calendario del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del Congressional CC (par 71) a Bethesda nel Maryland.
Eclatante debutto al professionismo dello spagnolo Jon Rahm, leader con un gran 64 (-7) e reduce dall’ottima prova nell’US Open (23°) della scorsa settimana, la sua ultima gara da dilettante. In seconda posizione con 65 (-6) il venezuelano Jhonattan Vegas e in terza con 66 (-5) un nutrito gruppo composto da Jamie Lovemark, Kyle Reifers, Bill Haas, Harold Varner III, Bill Hurley III, Wesley Bryan, dal sudafricano Ernie Els e dal colombiano Camilo Villegas. In undicesima con 67 (-4) Webb Simpson e l’australiano Marc Leishman e in 22ª con 68 (-3) Rickie Fowler, Patrick Reed e il fijiano Vijay Singh. Avvio piuttosto lento di Keegan Bradley e di Bryson DeChambeau, anch’egli da poco tra i pro e passato dopo un bel Masters (21°), 55.i con 70 (-1), e probabilmente già svanite le speranze di successo del campione uscente Troy Merritt, 72° con 71 (par).
Jon Rahm, 22enne di Barrika, appena laureatosi all’Arizona State University, ha ottenuto ben undici titoli nelle gare di College statunitensi tra ottobre del 2012 e maggio di quest’anno e ha lasciato la categoria da numero uno del world ranking. E’ partito dalla buca 10, è transitato al giro di boa con tre birdie nello score e ne ha messi a segno altri quattro nel rientro, senza bogey.
La scorsa settimana, al termine dell’US Open, ha parlato a lungo con Jack Nicklaus. "Conosce un sacco di cose sul golf - ha detto l’iberico - e sa molto sulla vita. Ha tanta esperienza, ma non mi ha detto niente di complicato. MI ha spiegato che debbo essere solo me stesso e di non cercare di fare più di quello che posso. E ho messo in pratica oggi i suoi consigli, probabilmente sul campo da golf più bello che abbia incontrato fino ad ora. Ho espresso un ottimo gioco e in particolare il putter è stato piuttosto caldo. Il più bel colpo? Il putt di nove metri messo a segno alla buca 5".
Francesco Molinari, anche lui al via dalla dieci, ha tenuto un’andatura piuttosto prudente. Dopo aver chiuso le prime nove buche in par (un birdie e un bogey), ha poi sfruttato due occasioni da birdie proprio in chiusura. Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari, rimasto fuori dall’US Open, rientra nel PGA Tour partecipando al Quicken Loans National (23-26 giugno) sul percorso del Congressional CC a Bethesda nel Maryland. Sebbene buona parte dei big abbia deciso per la settimana di riposo, come sempre accade dopo un major, il field è comunque buono per la presenza di Rickie Fowler, in cerca di riscatto dopo il fallimentare US Open, di Jim Furyk, ricaricato dopo il secondo posto a Oakmont, di Keegan Bradley, Patrick Reed, Chris Kirk, Kevin Streelman, Webb Simpson, Bryson DeChambeau, del sudafricnao Ernie Els, dell’australiano Marc Leishman e del fijiano Vijay Singh. Campione uscente Troy Merritt, piuttosto lontano dalla condizione che lo sorresse lo scorso anno.
Francesco Molinari, che dopo questo evento tornerà in Europa per essere al via dell’Open de France (30 giugno-3 luglio, Le Golf National), sul difficile tracciato del Congressional CC cercherà di cogliere la terza top ten stagionale, dopo il nono posto nell’Arnold Palmer Invitational e il settimo nel prestigioso The Players Championship. Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
Nuova bella prestazione di Aron Zemmer nell’Alps Tour, che si è classificato terzo con 279 colpi (72 68 72 67, -5) nell’Open International de la Mirabelle d'Or, svoltosi sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 71), a Marly in Francia.
Ha vinto con 273 colpi (67 68 69 69, -11) il dilettante francese Hubert Tisserand, al quale è andata una coppa, mentre a prima moneta di 6.887 euro (su un montepremi di 45.000) è spettata al secondo classificato, il suo connazionale Fabien Marty (278, -6). Insieme a Zemmer sono terminati lo scozzese Daniel Young, il transalpino Nicolas Tacher e lo spagnolo Daniel Berna.
Tra i top ten anche Alessandro Grammatica, settimo con 280 (67 74 71 68, -4), che era stato in vetta dopo il primo giro, e Stefano Pitoni, a segno nel Memorial G. Bordoni, nono con 281 (71 71 69 70, -3). In buona classifica Federico Maccario 13° con 282 (71 71 71 69, -2) e Nunzio Lombardi, 17° con 283 (74 70 69 70, -1) e a premio pure Joon Kim, 21° con 285 (70 70 74 71, +1), Gregory Molteni, 25° con 287 (72 72 74 69, +3), Enrico Di Nitto, 31° con 288 (72 71 74 71, +4) Alberto Fisco (74 70 74 74) e Federico Ranelletti (70 70 76 76), 41.i con 292 (+8), e Mattia Miloro, 45° con 296 (73 70 78 75, +12).
Non hanno superato il taglio, caduto a 144: Valerio Pelliccia 47° con 145 (+3), Michele Ortolani, 54° con 146 (+4), Guglielmo Bravetti, Nicholas De Pedrazzi e Federico Colombo, 64.i con 147 (+5), Andrea Bolognesi, 75° con 148 (+6), Lorenzo Magini e Leonardo Sbarigia, 80.i con 149 (+7), Corrado De Stefani e Davide Ghisalberti, 92.i con 151 (+9), e Lorenzo Scotto, 122° con 159 (+17).
TERZO GIRO - Stefano Pitoni è al nono posto con 211 colpi (71 71 69, -2) a un giro dal termine dell’Open International de la Mirabelle d'Or, che si sta disputando sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 71), a Marly in Francia.
Il dilettante transalpino Hubert Tisserand (204 - 67 68 69, -9) ha rilevato al vertice il connazionale pro Fabien Marty (205, -8). Seguono in terza posizione due spagnoli, Santiago Tarrio e Daniel Berna (206, -7), in quinta il francese Louis Capon (207, -6) e in sesta il suo connazionale Nicolas Tacher (208, -5)
Altri nove gli italiani rimasti in gara: al 13° posto con 212 (-1) Alessandro Grammatica (67 74 71) e Aron Zemmer (72 68 72), al 16° con 213 (par) Nunzio Lombardi (74 70 69) e Federico Maccario (71 71 71), al 22° con 214 (70 70 74, +1) Joon Kim, al 30° con 216 (70 70 76, +3) Federico Ranelletti, al 34° con 217 (72 71 74, +4) Enrico Di Nitto, al 38° con 218 (+5) Gregory Molteni (72 72 74) e Alberto Fisco (74 70 74) e al 45° con 221 (73 70 78, +8) Mattia Miloro.
Non hanno superato il taglio, caduto a 144: Valerio Pelliccia 47° con 145 (+3), Michele Ortolani, 54° con 146 (+4), Guglielmo Bravetti, Nicholas De Pedrazzi e Federico Colombo, 64.i con 147 (+5), Andrea Bolognesi, 75° con 148 (+6), Lorenzo Magini e Leonardo Sbarigia, 80.i con 149 (+7), Corrado De Stefani e Davide Ghisalberti, 92.i con 151 (+9), e Lorenzo Scotto, 122° con 159 (+17). Il montepremi è di 45.000 euro.
SECONDO GIRO - Il francese Fabien Marty è il nuovo leader con 133 colpi (68 65, -9) dell’Open International de la Mirabelle d'Or, che si sta disputando sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 71), a Marly in Francia, dove sono all’ottavo posto con 140 (-2) Joon Kim (70 70), Aron Zemmer (72 68) e Federico Ranelletti (70 70).
I transalpini stanno dominando la scena: infatti Marty è seguito dai connazionali Hubert Tisserand (am) secondo con 135 (-7), Louis Capon, terzo con 137 (-5), Thomas Grava e Nicolas Tacher, quarti con 139 (-3) insieme allo spagnolo Santiago Tarrio e all’inglese Andrew Cooley.
Ha ceduto Alessandro Grammatica, da primo a 15° con 141 (67 74, -1), e sono rimasti in gara Stefano Pitoni (71 71) e Federico Maccario (71 71), 20.i con 142 (par), Mattia Miloro (73 70) ed Enrico Di Nitto (72 71), 30.i con 143 (+1), Alberto Fisco (74 70), Gregory Molteni (72 72) e Nunzio Lombardi (74 70), 36.i con 144 (+2).
Non hanno superato il taglio, caduto a 144: Valerio Pelliccia 47° con 145 (+3), Michele Ortolani, 54° con 146 (+4), Guglielmo Bravetti, Nicholas De Pedrazzi e Federico Colombo, 64.i con 147 (+5), Andrea Bolognesi, 75° con 148 (+6), Lorenzo Magini e Leonardo Sbarigia, 80.i con 149 (+7), Corrado De Stefani e Davide Ghisalberti, 92.i con 151 (+9), e Lorenzo Scotto, 122° con 159 (+17). Il montepremi è di 45.000 euro.
PRIMO GIRO - Alessandro Grammatica è al vertice con 67 (-4) colpi, alla pari con i francesi Thomas Grava, e Hubert Tisserand, quest’ultimo dilettante, nell’Open International de la Mirabelle d'Or, iniziato sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 71), a Marly in Francia. Sono seguiti a un colpo da altri due transalpini, Nelson Da Silva Ramos e Fabien Marty, dall’austriaco Uli Weinhandl e dallo spagnolo Lucas Vacarisas (68, -3).
Altri 21 gli italiani in campo: Federico Ranelletti e Joon Kim, 13.i con 70 (-1), Valerio Pelliccia, Stefano Pitoni e Federico Maccario, 25.i con 71 (par), Enrico Di Nitto, Aron Zemmer e Gregory Molteni, 36.i con 72 (+1). Sono al momento oltre la linea del taglio Mattia Miloro e Guglielmo Bravetti, 48.i con 73 (+2), Alberto Fisco e Nunzio Lombardi, 58.i con 74 (+3), Davide Ghisalberti, 76° con 75 (+4), Andrea Bolognesi e Nicholas De Pedrazzi, 86.i con 76 (+5), Federico Colombo, Michele Ortolani e Corrado De Stefani, 95.i con 77, Lorenzo Scotto, 113° con 79 (+8),e Leonardo Sbarigia e Lorenzo Magini, 115° con 80 (+9. Il montepremi è di 45.000 euro.
LA VIGILIA - Torna una delle classiche dell’Alps Tour, l’Open International de la Mirabelle d'Or (23-26 giugno) che avrà luogo al Golf de La Grange aux Ormes, a Marly in Francia. Ventidue gli italiani in campo: Stefano Pitoni, reduce dal successo nel Memorial Bordoni, Enrico Di Nitto, secondo nello stesso evento, Federico Maccario, Alessandro Grammatica, Lorenzo Magini, Aron Zemmer, Gregory Molteni, Joon Kim, Corrado De Stefani, Lorenzo Scotto, Michele Ortolani, Federico Colombo, Federico Ranelletti, Nicholas De Pedrazzi, Andrea Bolognesi, Nunzio Lombardi, Valerio Pelliccia, Lorenzo Sbarigia, Guglielmo Bravetti, Davide Ghisalberti, Alberto Fisco e Mattia Miloro.
Puntano decisamente al titolo Stefano Pitoni ed Enrico Di Nitto, ma avranno la forte concorrenza dei giocatori di casa in numero preponderante e che si affideranno in particolare a Leo Lespinasse, Franck Daux, Julien Grillon e ad Anthony Snobeck, a segno in passato nel Challenge Tour. Saranno comunque da tenere d’occhio anche gli svizzeri Luca Galliano e Marc Dobias, gli inglesi Tom Shadbolt e Andrew Cooley, lo spagnolo Eduardo Larrañaga e il belga Guillaume Watremez. Il montepremi è di 45.000 euro.
Lo svedese Henrik Stenson (271 - 68 65 67 71, -17) è tornato al successo nell’European Tour, dopo due anni di attesa, conquistando il titolo nel BMW International Open sul tracciato del Golf Club Gut Laerchenhof (par 72), a Pulheim in Germania.
Ha offerto un’ottima prova Matteo Manassero, 13° con 281 (72 67 73 69, -7), foriera di maggiori soddisfazioni in futuro, e non è stato da meno Nino Bertasio, 21° con 283 (70 71 70 72, -5) e quanto mai deciso a rimanere tra i primi 60 nell’Olympic ranking per poter partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 insieme a Francesco Molinari. Alterne fortune per Francesco Laporta, 38° con 286 (72 69 73 72, -2), e per Edoardo Molinari, 52° con 289 (73 70 72 74, +1).
Stenson ha tenuto a debita distanza il sudafricano Darren Fichardt e il danese Thorbjorn Olesen, secondi con 274 (-14), il francese Raphael Jacquelin, quarto con 277 (-11), il thailandese Kiradech Aphibarnrat e lo spagnolo Sergio Garcia, che aveva ben altri obiettivi, quinti con 278 (-10). In settima posizione con 279 (-9) l’austriaco Bernd Wiesberger e l’inglese Davis Horsey e in nona con 280 (-8) l’iberico Pablo Larrazabal, campione uscente. Sotto tono il thailandese Thongchai Jaidee, 38° come Laporta, e l’indiano S.S.P. Chawrasia, 50° con 288 (par).
Non sono state tutte rose per Henrik Stenson, 40enne di Gothenburg, che alla decima buca era due colpi sopra par (due birdie, quattro bogey). Poi il cambio di passo che hanno i campioni nei momenti di difficoltà e tre birdie (71, -1) hanno portato a dieci i titoli nel circuito, comprensivi di uno nel WGC (Accenture Match Play, 2007) in un palmares dove figurano anche tre successi nel PGA Tour. Per lui un assegno di 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro.
Matteo Manassero ha iniziato con un bogey, ha subito rimediato con due birdie e poi ha dato il volto definitivo allo score di 69 (-3) con la sequenza birdie-birdie-bogey-birdie in quattro buche. Anche Nino Bertasio è partito con un bogey, ma lo ha subito annullato con un birdie, quindi nove buche di rientro in cui è avvenuto di tutto. Ha segnato tre birdie dalla 10ª alla 13ª e ha riperso i colpi guadagnati al campo con due bogey e un doppio bogey, contro un solo birdie, sulle ultime cinque buche (72, par). Due birdie avevano aperto buone prospettive a Francesco Laporta che successivamente ha rallentato ed è tornato in par con un birdie e tre bogey (72). Sette buche da incubo per Edoardo Molinari con quattro bogey e un doppio bogey, ma il torinese ha avuto il merito di non disunirsi e ha parzialmente rimontato con quattro birdie (74, +2). E’ uscito al taglio per il terzo torneo consecutivo Renato Paratore, 133° con 150 (76 74, +6).
TERZO GIRO - Un violento acquazzone ha reso impraticabile il percorso del Golf Club Gut Laerchenhof (par 72), a Pulheim in Germania, e il terzo giro del BMW International Open (European Tour) è stato sospeso quando venti dei 71 giocatori rimasti in gara non erano neanche scesi in campo e con tre soli degli altri che hanno completato il turno. Non si sono mossi dalla club house i primi nove della graduatoria e pertanto si riprenderà con il francese Raphael Jacquelin (65 68), lo svedese Henrik Stenson (68 65) e con il thailandese Kiradech Aphibarnrat (69 64) in vetta con 133 (-11), con il danese Thorbjorn Olesen, quarto con 134 (-10), con il sudafricano Zander Lombard, quinto con 135 (-9), e con lo spagnolo Pablo Larrazabal, campione uscente, l’olandese Joost Luiten, il cileno Felipe Aguilar e con il sudafricano Darren Fichardt sesti con 137 (-7).
Non è partito nemmeno Matteo Manassero, rimasto in 15ª posizione con 139 (72 67, -5) dove è stato raggiunto da Francesco Laporta, che ha risalito la classifica di 16 gradini con due birdie nelle cinque buche giocate e che può ulteriormente migliorare ii "meno 5" avendone a disposizione altre tredici. Sostanzialmente stabile Nino Bertasio, 34° con "meno 3", uscito dal campo dopo sei buche in par, e si trova al 62° posto con "+1" Edoardo Molinari (13 buche con tre birdie e cinque bogey). Ha mancato il taglio per il terzo torneo consecutivo Renato Paratore, 133° con 150 (76 74, +6).
La gara verrà ripresa di buon mattino, alle ore 7,30, con la speranza di un tempo migliore per poter concludere anche il quarto turno. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
SECONDO GIRO - Il francese Raphael Jacquelin (133 - 65 68, -11) è stato agganciato dallo svedese Henrik Stenson (68 65), numero sette mondiale, e dal thailandese Kiradech Aphibarnrat (69 64) in vetta al BMW International Open, torneo dell’European Tour in svolgimento sul tracciato del Golf Club Gut Laerchenhof (par 72), a Pulheim in Germania.
Ha operato una bella rimonta Matteo Manassero, da 63° a 14° con 139 (72 67, -6), grazie a un parziale di 67 (-5), ed è risalito anche Francesco Laporta da 63° a 31° con 141 (72 69, -3), stesso score di Nino Bertasio (70 71) che ha fatto cinque passi indietro. Al 54° posto con 143 (73 70, -1) Edoardo Molinari e per la terza volta consecutiva out al taglio Renato Paratore, 133° con 150 (76 74, +6).
Il terzetto di testa è seguito dal danese Thorbjorn Olesen, quarto con 134 (-10), e dal sudafricano Zander Lombard, quinto con 135 (-9). In sesta posizione con 137 (-7) lo spagnolo Pablo Larrazabal, campione uscente, l’olandese Joost Luiten, il cileno Felipe Aguilar e il sudafricano Darren Fichardt e in decima con 138 (-6) l’austriaco Bernd Wiesberger
Si sono portati in alta classifica lo spagnolo Sergio Garcia e il sudafricano Jaco Van Zyl, 14.i come Manassero, e hanno perso terreno il thailandese Thongchai Jaidee, 23° con 140 (-4), l’indiano S.S.P. Chawrasia, 40° con 142 (-2), il danese Thomas Bjorn e il thailandese Prom Meesawat, che affiancano Molinari. Sono usciti al taglio l’inglese Danny Willett, 72° con 144 (par), numero nove al mondo, leader della money list e uno dei tre concorrenti su cui si accentravano i favori della vigilia, e il cinese Ashun Wu, 84° con 145 (+1).
Henrik Stenson ha realizzato sette birdie per il 65 (-7), ma ha fatto ancora meglio Kiradech Aphibarnrat con un eagle, sette birdie e un bogey per il 64 (-8), mentre Raphael Jacquelin si è difeso con un 68 (-4 con cinque birdie e un bogey.
Matteo Manassero ha attaccato decisamente sin dalla partenza e ha segnato cinque birdie in otto buche. Brusca frenata con due bogey alla 9ª e alla 12ª, e poi altri due birdie. Avvio dalla 10ª per Nino Bertasio, Francesco Laporta ed Edoardo Molinari. Il primo ha guadagnato tre colpi sul par in sei buche con un eagle, due birdie e un bogey, poi ne ha persi due con altrettanti bogey nel ritorno (71, -1). Laporta si è disimpegnato con quattro birdie e un bogey (69, -3). Ottime le prime dieci buche di Edoardo Molinari con quattro birdie, poi due bogey di fila hanno fatto 70 (-2) colpi. Ancora una giornata negativa per Renato Paratore autore di un 74 (+2) con quattro birdie e tre doppi bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
SECONDO GIRO - Nino Bertasio, 26° con 70 (-2) colpi, è stato l’azzurro più positivo nel primo giro del BMW International Open, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Golf Club Gut Laerchenhof (par 72), a Pulheim in Germania, e dove ha preso il comando con 65 (-7) il francese Raphael Jacquelin. Sono a metà graduatoria Matteo Manassero e Francesco Laporta, 63.i con 72 (par), e sono oltre Edoardo Molinari, 82° con 73 (+1), e Renato Paratore, 126° con 76 (+4).
Jacquelin ha a ridosso l’inglese Oliver Fisher, secondo con 66 (-6), il cileno Felipe Aguilar, il danese Thorbjorn Olesen e il sudafricano Zander Lombard, terzi con 67 (-5). Sono nel numeroso gruppo al sesto posto con 68 (-4) lo svedese Henrik Stenson, numero sette mondiale e uno dei giocatori più seguiti, l’austriaco Bernd Wiesberger e lo spagnolo Pablo Larrazabal, campione uscente, al 14° con 69 (-3) i thailandesi Thongchai Jaidee, Kiradech Aphibarnrat e Prom Meesawat e hanno lo stesso score di Bertasio, anche il danese Thomas Bjorn e l’indiano S.S.P. Chawrasia.
Un po’ più indietro lo spagnolo Sergio Garcia, numero 13 del World ranking, 40° con 71 (-1) insieme al sudafricano Jaco Van Zyl e al cinese Ashun Wu, e piuttosto in ritardo l’inglese Danny Willett, 101° con 74 (+2) numero nove al mondo, leader della money list e il terzo dei concorrenti, insieme a Stenson e a Garcia, su cui si erano concentrate le indicazioni della vigilia in merito ai candidati al titolo.
Raphael Jacquelin, 42enne di Lione con quattro titoli nel circuito tra i quali un Sicilian Open (2011), è andato via spedito con sette birdie, senza bogey. Nino Bertasio, il quale vuole migliorare o quanto meno mantenere la sua posizione nell’Olympic Ranking (60°) che attualmente lo porterebbe a Rio 2016, ha segnato un birdie sulle prime nove buche, poi ha frenato bruscamente con due bogey, ma nelle ultime sei è tornato sotto par con tre birdie.
Matteo Manassero (via dalla 10ª) si è comportato ottimamente per tredici buche con due birdie. Nel finale un black out con tre bogey e un solo birdie. Francesco Laporta, dopo un birdie in avvio, ha perso quattro colpi con due bogey e un doppio bogey dalla 4ª alla 7ª. Gran recupero nella seconda parte del tracciato con tre birdie di fila. Per Edoardo Molinari due birdie e tre bogey e per Renato Paratore una buona partenza dalla 10ª con un bogey e due birdie e poi tanti problemi evidenziati da un triplo bogey alla 17ª (l’ottava buca giocata) e da due bogey nel finale. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
LA VIGILIA - Matteo Manassero, Renato Paratore, Nino Bertasio, Edoardo Molinari e Francesco Laporta saranno in gara nel BMW International Open (23-26 giugno), torneo dell’European Tour in programma sul tracciato del Golf Club Gut Laerchenhof, a Pulheim in Germania.
Lo svedese Henrik Stenson, numero sette mondiale, l’inglese Danny Willett, numero nove, vincitore del Masters e leader della money list, e lo spagnolo Sergio Garcia, numero 12, sono i giocatori più rappresentativi nel torneo dove difenderà il titolo l’altro iberico Pablo Larrazabal, che non appare però al meglio della condizione.
Nel field, in grado di contribuire a uno spettacolo di qualità, anche lo svedese Robert Karlsson, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Alvaro Quiros, gli inglesi James Morrison e Andy Sullivan, l’austriaco Bernd Wiesberger, il danese Thomas Bjorn, il francese Romain Wattel, il belga Nicolas Colsaerts, i sudafricani George Coetzee, Zander Lombard e Jaco Van Zyl, l’indiano S.S.P. Chawrasia, i thailandesi Thongchai Jaidee, Kiradech Aphibarnrat e Prom Meesawat e il cinese Ashun Wu.
Attese ulteriori conferme di Matteo Manassero, apparso in crescita anche nell’US Open della scorsa settimana, mentre la gara riveste particolare importanza per Nino Bertasio, al 60° posto nell’Olympic Ranking e quindi in predicato di andare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Pertanto saranno decisive le sue prestazioni prima dell’11 luglio, data di chiusura della classifica che designerà i 60 ammessi.
Ha voglia di riscatto Renato Paratore dopo gli ultimi due eventi in cui è uscito al taglio, mentre cercano maggior continuità Edoardo Molinari e Francesco Laporta, con il primo cinque volte a premio e il secondo quattro nelle ultime sei gare. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
Il torneo su Sky - Il BMW International Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 23 giugno, dalle oredalle 11.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (Sky Sport 2 HD); venerdì 24, dalle oredalle 11.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (Sky Sport 3 HD); sabato 25, dalle ore 13,30 alle ore 17,30 (Sky Sport 3 HD); domenica 26, dalle ore 12,30 alle ore 17 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
Le giocatrici svedesi sono state le protagoniste nel torneo di casa, il Borås Ladies Open (LET Access) disputato sul percorso del Borås Golf Club (par 72), nella città della Svezia che da il nome al circolo, occupando cinque dei primi sette posti in classifica.
Si è imposta con 210 colpi (69 68 73, -6) Josephine Janson, che ha preceduto di misura l’ungherese Csilla Lajtai-Rozsa (211, -3). In terza posizione con 213 (-3) Jenny Haglund e la dilettante Emily Penttila, in quinta con 214 (-2) la scozzese Michele Thomson e in sesta con 215 (-1) Amanda Strang e l’altra dilettante Lisa Pettersson. Sono uscite al taglio le tre italiane che avevano preso parte alla gara: le amateur Lucrezia Colombotto Rosso, 58ª con 150 (74 76, +6), fuori per un colpo, e Alessia Avanzo, 69ª con 151 (72 79, +7), e la proette Stefania Avanzo, 75ª con 152 (75 77, +8).
SECONDO GIRO - Sono uscite al taglio le tre italiane che hanno preso parte al Borås Ladies Open (LET Access) in svolgimento sul percorso del Borås Golf Club (par 72), nella città che da il nome al circolo: le dilettanti Lucrezia Colombotto Rosso, 58ª con 150 (74 76, +6), fuori per un colpo, e Alessia Avanzo, 69ª con 151 (72 79, +7), e la proette Stefania Avanzo, 75ª con 152 (75 77, +8).
E’ rimasta solitaria al vertice la svedese Josephine Janson con 137 (69 68, -7) davanti alla connazionale Amanda Strang (139, -5). che probabilmente si contenderanno il titolo tra di loro. Infatti sembrano troppi cinque colpi da recuperare per le tre concorrenti al terzo posto con 142 (-2), l’ungherese Csilla Lajtai-Rozsa, la scozzese Michele Thomson e l’altra svedese Jenny Haglund. Il montepremi è di 35.000 euro.
PRIMO GIRO - Le svedesi non vogliono lasciarsi sfuggire il torneo di casa, il Borås Ladies Open, in calendario nel LET Access e in svolgimento sul percorso del Borås Golf Club (par 72), nella città che da il nome al circolo. Sono Josephine Janson, Viva Schlasberg e la dilettante Emma Svensson, che con uno score di 69 (-3) colpi ne hanno preso uno di vantaggio su due loro connazionali, Alexandra Lennartsson eJenny Haglund, e sulla francese Ines Lescudier, sull’austriaca Sarah Schober e sulla finlandese Sanna Nuutinen (70, -2). Tre le italiane in gara: l’amateur Alessia Avanzo, 22ª con 72 (par), l’altra dilettante Lucrezia Colombotto Rosso, 44ª con 74 (+2), e Stefania Avanzo, 62ª con 75 (+3). Il montepremi è di 35.000 euro.
LA VIGILIA - Stefania Avanzo e le dilettanti Alessia Avanzo e Lucrezia Colombotto Rosso hanno affrontato la lunga trasferta in Svezia per prendere parte sul tracciato del Borås Golf Club, nella città che da il nome al circolo, al Borås Ladies Open (17-19 giugno, 54 buche), evento del LET Acces, il secondo tour femminile europeo.
Tra le concorrenti più attese le spagnole Carolina Gonzalez Garcia e Luna Sobron, amateur, già a segno in questa stagione, la scozzese Michele Thomson, la finlandese Sanna Nuutinen, la svedese Sarah Nilsson, la belga Manon De Roey e l’ungherese Csilla Lajtai-Rozsa. Il montepremi è di 35.000 euro.
Silvia Cavalleri è terminata al 32° posto con 219 colpi (72 74 73, +3) nel Four Winds Invitational, evento del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - disputato sul tracciato del Blackthorn Golf Club (par 72), a South Bend nell’Indiana.
Ha ottenuto il secondo successo consecutivo e il quarto in carriera Jackie Stoelting (209 - 70 72 67, -7) che con un parziale di 67 (-5) ha lasciato a un colpo Ally McDonald (210, -6). Al terzo posto con 211 (-5) Marina Choi e al quarto con 213 (-3) Catherine O’Donnell, Marissa Steen, Erica Popson, Nelly Korda e la danese Therese O’Hara. Solo undicesima con 215 (-1) Emily Tubert, leader dopo due turni e messa fuori gioco da un 78 (+6), e 20ª posizione con 217 (+1) per la svedese Madelene Sagstrom, che ha dominato nella prima parte della stagione con due successi, altrettanti secondi posti, un terzo e un quinto assicurandosi praticamente la ‘carta’ per il LPGA Tour 2017.
Jackie Stoelting ha segnato sette birdie, l’ultimo decisivo alla buca 17, a fronte di due bogey, evitando l’aggancio di Ally McDonald che ha viaggiato con lo stesso 67 frutto di cinque birdie. Silvia Cavalleri ha guadagnato una posizione nel giro finale con un birdie e due bogey per il 73 (+1). Alla vincitrice è andato un assegno di 22.500 dollari su un montepremi di 150.000 dollari.
SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri è scivolata dal 16° al 33° posto con 146 colpi (72 74, +2) nel Four Winds Invitational, evento del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense, che si sta disputando sul tracciato del Blackthorn Golf Club (par 72), a South Bend nell’Indiana.
Con un 67 (-5) e lo score di 137 (70 67, -7) colpi ha preso il largo Emily Tubert, che inizierà il giro finale con tre colpi di margine su un quartetto formato da Marina Choi, Marissa Steen, Nelly Korda e da Erica Popson. (140, -4) e con quattro sulla cinese Yu Liu (141, -3). Ha tirato il fiato la svedese Madelene Sagstrom, 21ª con 145 (+1), che ha dominato nella prima parte della stagione con due successi, altrettanti secondi posti, un terzo e un quinto assicurandosi praticamente la ‘carta’ per il LPGA Tour 2017.
Emily Tubert è scesa di cinque colpi sotto il par con sei bridie e un bogey e Silvia Cavalleri ha girato in 74 (+2) colpi con due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari.
PRIMO GIRO - Silvia Cavalleri è al 16° posto con 72 (par) colpi dopo il giro iniziale del Four Winds Invitational (Symetra Tour) sul tracciato del Blackthorn Golf Club (par 72), a South Bend nell’Indiana.
Guidano la graduatoria con 68 (-4) Nelly Korda e la canadese Augusta James, che hanno lasciato a due colpi Marina Choi, Emily Tubert, Kendall Martindale, Erica Popson, Jackie Stoelting, l’australiana Emma de Groot e Monifa Sealy di Trinidad & Tobago. Solo in 40ª posizione con 74 (+2) la svedese Madelene Sagstrom, che sembra voler tirare un po’ il fiato dopo aver dominato della prima parte della stagione con due successi, altrettanti secondi posti, un terzo, un quinto ed essersi assicurata praticamente la ‘carta’ per il LPGA Tour 2017.
Augusta James ha messo insieme cinque birdie e un bogey e Nelly Korda ha tenuto lo stesso passo in maniera più articolata con un eagle, cinque birdie e tre bogey. Molto prudente Silvia Cavalleri con un birdie, un bogey e sedici buche in par. Il montepremi è di 150.000 dollari.
LA VIGILIA - Dopo una parentesi nel LPGA Tour Silvia Cavalleri torna nel Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense, per partecipare al Four Winds Invitational (17-19 giugno, 54 buche) sul tracciato del Blackthorn Golf Club, a South Bend nell’Indiana.
Tra le concorrenti la svedese Madelene Sagstrom, dominatrice della prima parte della stagione che con due successi, altrettanti secondi posti, un terzo e un quinto, che ha già guadagnato oltre centomila dollari, una cifra quasi incredibile dati i montepremi del circuito, assicurandosi con largo anticipo la ‘carta’ per il LPGA Tour 2017. La seguono nell’ordine di merito con oltre 60.000 dollari di distacco Marissa Steen, Erica Popson e la thailandese Wichanee Meechai, che invece dovranno ancora lottare parecchio per rimanere tra le prime dieci della money list a cui andranno le altre ‘carte’.
Oltre al quartetto citato proveranno a proporsi per il titolo anche Ally McDonald, le canadesi Augusta James e Sara-Maude Juneau, tedesca Sophia Popov e la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong. Necessita di cambiare passo Silvia Cavalleri, che ha ottenuto solo due piazzamenti in bassa classifica nelle cinque gare disputate.
Nel 2015 il torneo è stato vinto dalla canadese Brooke M. Henderson, che a distanza di un anno è ora al secondo posto nel ranking mondiale. Il montepremi è di 150.000 dollari.
Diana Luna si è classificata al 22° posto con 209 colpi (70 67 72, -4) nel Tipsport Golf Masters, torneo del Ladies European Tour svoltosi sul percorso del Golf Park Pilsen (par 71), vicino a Praga nella Repubblica Ceca, e che ha regalato il primo successo nel circuito alla danese Nanna Koerstz Madsen (198 - 68 65 65, -15).
Con una prestazione sopra le righe nel turno conclusivo, sottolineata da un 65 (-6), la 22enne di Smorum ha sorpassato l’australiana Stacey Keating (203 - 68 64 71, -10), in vetta dopo due giri, che ha dovuto condividere la seconda posizione con la scozzese Pamela Pretswell (203 - 70 65 68). Al quarto posto con 204 (-9) la svedese Linda Wessberg e la forte dilettante svizzera Albane Valenzuela, al sesto con 205 (-8) la danese Malene Jorgensen e la gallese Lydia Hall e all’ottavo con 206 (-7) la francese Sophie Giquel-Bettan e l’inglese Liz Young.
Un violento acquazzone ha fatto sospendere il gioco proprio mentre Nanna Koerstz Madsen era a un metro dal quinto birdie di giornata alla buca 14. La sosta di oltre un’ora, però, non le ha fatto perdere la concentrazione e quando è rientrata in campo ha messo a segno il birdie e poi ne ha realizzato un altro alla buca 17 per il trionfo e per ricevere un assegno di 37.500 euro su un montepremi di 250.000 euro. Il primo titolo nel tour ha dato un tocco di qualità al suo palmares dove già c’erano quattro vittorie nel LET Access e una nel Nordea Tour.
Diana Luna ha concluso con due birdie e tre bogey (72, +1) perdendo sedici posizioni nella classifica. Si sono fermate al taglio, dopo 36 buche, Sophie Sandolo, 78ª con 145 (76 69, +3), due colpi oltre il limite di qualifica, e Stefania Croce, 113ª con 150 (78 72. +8).
SECONDO GIRO - Diana Luna è salita dal 16° al sesto posto con 137 colpi (70 67, -5) nel Tipsport Golf Masters, torneo del Ladies European Tour che si sta disputando sul percorso del Golf Park Pilsen (par 71), vicino a Praga nella Repubblica Ceca, dove è rimasta l’unica italiana in gara. Infatti sono uscite al taglio Sophie Sandolo, 78ª con 145 (76 69, +3), e Stefania Croce, 113ª con 150 (78 72. +8).
E’ passata a condurre con 132 (68 64. -10) l’australiana Stacey Keating che precede di un colpo la danese Nanna Koerstz Madsen (133, -9). Sono in corsa per il titolo anche la forte dilettante svizzera Albane Valenzuela, terza con 134 (-8), la scozzese Pamela Pretswell, quarta con 135 (-7), e la gallese Lydia Hall, quinta con 136 (-6). I numeri concedono possibilità anche a Diana Luna e all’australiana Whitney Hillier e alla svedese Linda Wessberg, che l’affiancano.
Stacey Keating, trentenne di Ballarat con due successi nel LET e sette nell’ALPG, il tour di casa, ha realizzato un 64 (-7) con sette birdie senza bogey, miglior score del turno siglato anche da Whitney Hillier (otto birdie e un bogey).
Nanna Koerstz Madsen, 22enne di Smorum a caccia del primo titolo nel LET, ma con quattro vittorie nel LET Access e una nel Nordea Tour, ha segnato sei birdie, anche lei senza bogey, per il 65 (-6). Per Diana Luna 67 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, per Sophie Sandolo 69 (-2) con quattro birdie e due bogey e per Stefania Croce 72 (+1) con due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 250.000 euro.
PRIMO GIRO - Diana Luna è al 16° posto con 70 (-1) colpi nel Tipsport Golf Masters, torneo del Ladies European Tour iniziato sul percorso del Golf Park Pilsen (par 71), vicino a Praga nella Repubblica Ceca. Non hanno reso secondo le loro possibilità Sophie Sandolo, 99ª con 76 (+5), e Stefania Croce, 115ª con 78 (+7).
Sono al comando con 66 (-5) colpi la 21enne tedesca Isi Gabsa, in evidenza lo scorso anno nel LET Access con due vittorie, e la 36enne svedese Linda Wessberg, che vanta tre titoli nel circuito, le quali hanno lasciato a due colpi la danese Nanna Koerstz Madsen, l’australiana Stacey Keating, le francesi Anne-Lise Caudal e Anaelle Carnet e la tedesca Olivia Cowan (68, -3), altra emergente dal LET Access, il secondo tour femminile continentale. Tra le concorrenti all’ottavo posto con 69 (-2) la spagnola Nuria Iturrios e la forte dilettante svizzera Albane Valenzuela.
Isi Gasba ha realizzato sei birdie e un bogey e Linda Wessberg ha tenuto lo stesso passo con sette birdie e due bogey. Diana Luna ha fatto un po’ di altalena con sei birdie, tre bogey e un doppio bogey, mentre Sophie Sandolo la affiancava con due birdie e un bogey quando aveva ancora tre buche da giocare. Poi l’imprevisto: l’’italiana nata a Nizza ha segnato un "8" a un par tre e poi ha concluso con un bogey. Per Stefania Croce tre birdie, sei bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 250.000 euro.
LA VIGILIA - Riprende dopo un mese di pausa il Ladies European Tour, che fa tappa nella Repubblica Ceca per il Tipsport Golf Masters (17-19 giugno, 54 buche) in programma sul percorso del Golf Park Pilsen, nei pressi di Praga. Non ci sarà però continuità, perché subito dopo il circuito osserverà un’altra pausa di una trentina di giorni prima del prossimo evento, lo Scottish Open (22-24 luglio).
Diana Luna, Stefania Croce e Sophie Sandolo saranno le rappresentanti azzurre in un field che comprende le francesi Gwladys Nocera, Valentine Derrey e Anne-Lise Caudal, le danesi Emily Pedersen, Nanna Koerstz Madsen e Malene Jorgensen, la scozzese Kylie Walker, le inglesi Florentyna Parker e Trish Johnson, la svedese Camilla Lennarth, la norvegese Marianne Skarpnord, la gallese Amy Boulden, la russa Maria Verchenova, l’australiana Stacey Keating, la thailandese Titiya Plucksataporn e la ceca Klara Spilkova, a cui affidano le loro speranze gli appassionati locali. Difende il titolo, con poche possibilità di ripetersi, l’inglese Hannah Burke. Il montepremi è di 250.000 euro
La coreana Sei Young Kim si è imposta con 267 colpi (65 69 65 68, -17) nel Meijer Classic (LPGA Tour) svoltosi sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan. Concluse le 72 buche alla pari con la spagnola Carlota Ciganda (267 - 65 69 66 67), l’ha poi superata con un birdie alla prima buca di spareggio. Sono uscite al taglio le due azzurre in gara, Giulia Sergas, 107ª con 145 (73 72, +3), e Giulia Molinaro, 135ª con 149 (76 73, +7).
Ha occupato la terza posizione con 269 (-15) l’altra coreana In Gee Chun, in vetta dopo tre giri insieme a Lexi Thompson, campionessa uscente, e quarta con 270 (-14) alla pari con la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale. Al sesto posto con 271 (-13) la coreana So Yeon Ryu, al settimo con 272 (-12) la cinese Shanshan Feng e al nono con 274 (-10) la giapponese Haru Nomura e la cinese Xi Yu Lin. Sotto tono le prestazioni della thailandese Ariya Jutanugarn, 18ª con 277 (-7), reduce da tre vittorie consecutive e da un terzo posto nelle ultime quattro uscite, e della canadese Brooke M. Henderson, numero due del Rolex Ranking, 21ª con 278 (-6).
Sei Young Kim, 23enne di Seoul, ha centrato il quinto tiolo nel circuito per un palmares in cui figurano anche cinque vittorie nel tour coreano. Ha girato in 68 (-3) colpi con quattro birdie e un bogey, segnato sull’ultima buca, con cui ha concesso il playoff a Carlota Ciganda, rinvenuta con un 67 (-4, con quattro birdie). Alla prima buca supplementare, però, la coreana ha posto la palla a meno di un metro dall’asta e ha firmato il birdie che le ha assicurato un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari
TERZO GIRO - Lexi Thompson (198 - 65 67 66, -15), numero quattro mondiale e campionessa uscente, è stata raggiunta dalla coreana In Gee Chun (198 - 66 67 65), numero sei, in cima alla graduatoria del Meijer Classic (LPGA Tour), in svolgimento sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan. Sono uscite al taglio, dopo 36 buche, Giulia Sergas, 107ª con 145 (73 72, +3), e Giulia Molinaro, 135ª con 149 (76 73, +7).
La coppia di testa precede la coreana Sei Young Kim (199, -14), la spagnola Carlota Ciganda (200, -13) e la cinese Shanshan Feng (201, -12).
Si è portata dal 13° al sesto posto con 202 (-11), proponendosi per la corsa al successo, la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex Ranking, e stesso score per l’emergente cinese Xi Yu Lin. Difficile un recupero della svedese Anna Nordqvist e della giapponese Haru Nomura, 11.e con 204 (-9), e di Paula Creamer, 15ª con 205 (-8), mentre non stanno rendendo come ci si attendeva la canadese Brooke M. Henderson, numero due al mondo, 21ª con 207 (-6), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 37ª con 209 (-4).
Senza bogey gli score di In Gee Chun, con sei birdie per il 65 (-6), e di Lexi Thompson, con cinque birdie per il 66 (-5). Il montepremi è di due milioni di dollari.
SECONDO GIRO - Lexi Thompson, numero quattro mondiale e campionessa uscente, è rimasta da sola al comando con 132 (65 67, -10) colpi, nel Meijer Classic (LPGA Tour). Sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan, sono uscite al taglio, caduto a 141 (-1), Giulia Sergas, 107ª con 145 (73 72, +3), e Giulia Molinaro, 135ª con 149 (76 73, +7).
La leader è tallonata a un colpo dalla canadese Alena Sharp e dalle coreane So Yeon Ryu, Q Baek e In Gee Chun (133, -9). Al sesto posto con 134 (-8) Amelia Lewis, le coreane Amy Yang e Sei Young Kim, la giapponese Haru Nomura, due titoli in stagione, l’australiana Minjee Lee, l’inglese Jodi Ewart e la spagnola Carlota Ciganda.
Sono a tre colpi dalla vetta, ampiamente recuperabili, la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, la canadese Brooke M. Henderson, numero due, e la giovane cinese Xi Yu Lin, 13.e con 135 (-7), è risalita dalla 47ª alla 19ª posizione Paula Creamer con 136 (-6), stesso score della cinese Shanshan Feng, e sembra meno brillante, rispetto alle ultime quattro prestazioni (tre vittorie e un terzo posto), la thailandese Ariya Jutanugarn, 25ª con 137 (-5), prima giocatrice della sua nazione a imporsi nel LPGA Tour.
Lexi Thompson ha realizzato 67 (-4) colpi con sei birdie e due bogey, gli unici in 36 buche. Attardate dopo il giro d’apertura, non sono riuscite a recuperare Giulia Sergas (72 +1 colpi, con due birdie e tre bogey) e Giulia Molinaro (73 +2, con due birdie, due bogey e un doppio bogey). Il montepremi è di due milioni di dollari
PRIMO GIRO - Lexi Thompson, numero quattro mondiale e campionessa uscente, è andata subito all’attacco nel Meijer Classic (LPGA Tour) e ha preso il comando con 65 (-6) colpi, ma non ha potuto evitare la compagnia della coreana Sei Young Kim, numero cinque, dell’inglese Laura Davies, della spagnola Carlota Ciganda e della sudafricana Paula Reto. Sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan, hanno effettuato una falsa partenza Giulia Sergas, 108ª con 73 (+2), e Giulia Molinaro, 141ª con 76 (+5).
Il quintetto di testa è seguito a un colpo, in una classifica molto corta, da Jaclyn Jansen, Amelia Lewis, dalla canadese Alena Sharp, dall’inglese Jodi Ewart e dalle coreane Q Back, In Gee Chun e So Yeon Ryu. Non hanno perso molto terreno le tre avversarie più agguerrite della Thompson, la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex Ranking, e la canadese Brooke M. Henderson, numero due, 13.e con 67 (-4), alla pari con la giapponese Haru Nomura, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero sette, 20ª con 68 (-3) e affiancata dalla coreana Na Yeon Choi e dalle cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin. Continuano ad avere problemi Paula Creamer, 47ª con 70 (-1), e l’australiana Karrie Webb, 85ª con 72 (+1).
Lexi Thompson ha segnato un eagle e quattro birdie senza bogey e non ha commesso errori neanche Carlota Ciganda che si è disimpegnata con sei birdie. Sette birdie e un bogey per Laura Davies e per Paula Reto e otto birdie e due bogey per Sei Young Kim.
Giulia Sergas ha messo insieme quattro birdie e sei bogey e ha ampie possibilità di recupero essendo a due colpi dalla linea del taglio. Più difficile il compito di Giulia Molinaro, che ha concluso con un birdie e sei bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.
LA VIGILIA - Lexi Thompson difende il titolo nel Meijer Classic (16-19 giugno), torneo del LPGA Tour che avrà luogo sul percorso del Blythefield Country Club, a Grand Rapids nel Michigan, dove saranno impegnate anche le due azzurre Giulia Sergas e Giulia Molinaro.
Field delle grandi occasioni con in gara sette delle prime otto della classifica mondiale, dove il major della scorsa settimana ha portato variazioni di peso. Tengono banco in particolare la neozelandese Lydia Ko, saldamente al comando del Rolex ranking, la canadese Brooke M. Henderson, salita al secondo posto con il successo di domenica scorsa nel KPMG Women's PGA Championship, dove ha bruciato al playoff proprio la Ko, e la thailandese Ariya Jutanurgarn che con tre successi di fila e la terza piazza nello stesso major è volata al settimo nell’arco di quattro eventi. Si ipotizza che il trio sarà ancora in lotta per il titolo, insieme alla stessa Thompson, scesa dalla terza alla quarta posizione nella graduatoria mondiale, e alle coreane Sei Young Kim, numero cinque, In Gee Chun, numero sei, e Amy Yang, numero otto. Assente la coreana Inbee Park, numero tre, ferma ai box per un infortunio al polso che non riesce a smaltire.
Da seguire anche le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, l’australiana Minjee Lee, la giapponese Haru Nomura e la svedese Anna Nordqvist, mentre dovranno provare a dare un senso alla stagione, fino ad ora deludente, Paula Creamer, Brittany Lincicome, Michelle Wie e l’australiana Karrie Webb.
Attese a una prova almeno da buona classifica Giulia Molinaro, uscita al taglio nel major, e Giulia Sergas, costretta al ritiro nell’occasione. Il montepremi è di due milioni di dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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