Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Luca Cianchetti è campione d'Europa

Luca Cianchetti, autore di un’ottima prestazione, ha vinto l’European Amateur Championship, ossia il Campionato continentale dilettanti disputato all’Estonian G&CC (par 72) di Joelahtme in Estonia. L’azzurro (272 - 72 68 65 67, -16), dopo una decisa rimonta dal 67° posto iniziale, ha superato con un par alla settima buca di spareggio il norvegese Viktor Hovland (272 - 67 73 63 69) con il quale aveva terminato alla pari la gara.

E’ il secondo successo italiano consecutivo in questo evento, dopo quello di Stefano Mazzoli nello scorso anno, un segno di grande continuità che sta a dimostrare come il vivaio azzurro sia sempre più fiorente e come il lavoro dei tecnici sia eccellente, ovviamente supportato in primo luogo dalle elevate qualità degli atleti a loro disposizione. E’ stata anche la quinta vittoria individuale della stagione in campo internazionale ottenuta dagli azzurri a cui si aggiunge il titolo europeo a squadre delle Girls.

Al terzo posto con 274 (-14) il ceco Simon Zach, autore di una "hole in one" (buca 10, par 3) e leader insieme ai due protagonisti per un breve tratto, quindi due scozzesi, Robert MacIntyre, quarto con 275 (-13), e Connor Syme, quinto con 276 (-12).

In alta classifica Michele Cea, 13° con 280 (70 71 69 70, -8) colpi, e più indietro Lorenzo Scalise, 26° con 283 (70 71 71 71, -5), Filippo Campigli, 41° con 285 (73 76 65 71, -3), Giacomo Fortini (70 73 71 72) e Guido Migliozzi (73 69 73 71), 44.i con 286 (-2) e Federico Zucchetti, 58° con 289 (76 70 68 75, +1).

Sono usciti al taglio dopo 54 buche: Edoardo Raffaele Lipparelli, 64° con 216 (par), Jacopo Vecchi Fossa e Giulio Castagnara, 77.i con 217 (+1), Francesco Donaggio, 109° con 220 (+4), Stefano Mazzoli, 125° con 223 (+7), Andrea Saracino, 128° con 224 (+8), e Philip Geerts, 134° con 226 (+10). Hanno seguito gli azzurri i coach Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

La gara - Luca Cianchetti, secondo a due colpi da Viktor Hovland dopo tre giri, ha raggiunto l’avversario alla nona buca (tre birdie e un bogey contro un birdie e un bogey). Nelle nove conclusivo si sono proposti anche Simon Zach e Robert MacIntyre, ma non sono poi riusciti a tenere il ritmo dei primi due che hanno proseguito con quattro birdie ciascuno. Alla buca 17 Hovland ha lasciato strada all’azzurro con un bogey (69, -3), ma proprio sul traguardo è scivolato su un bogey anche Cianchetti (67, -5) ed è stato playoff, poi favorevole al portacolori del Modena G&CC.

Il vincitore - "Ho provato un’emozione molto forte e ora non vedo l’ora di partecipare all’Open Championship nel prossimo anno" ha detto a caldo Luca Cianchetti, che insieme al titolo ha ottenuto un posto nel field del major nel 2017. "Non è stato un finale facile. Dovevo recuperare due colpi e all’inizio ho segnato, dopo due birdie, un bogey. Non stavo imbucando molto, però giocavo bene e questo mi ha dato fiducia. Dalla nona buca ho dato il massimo, perché era quello il momento di attaccare. Siamo rimasti al comando in tre, poi in due e quindi da solo".

Sull’ultima buca il bogey che non ci voleva. "Succede, ma non ho avuto contraccolpi. Ho pensato che avevo ancora spazio per rimediare". Il playoff era programmato su tre buche. "Sono partito nel modo giusto, ma anche Hovland, che è un ottimo giocatore, ha fatto altrettanto. Finito in parità questo primo ciclo abbiamo proseguito ad oltranza. Ho continuato a giocar bene e alla settima buca ho messo la palla a sei metri dal bersaglio e ho realizzato il par con due putt. Hovland da dodici metri non è riuscito a pareggiare".

Il 67° posto dopo il primo giro (72, par) è stato un risultato un po’ inatteso, ma è servito poi a rendere più bella l’impresa con il gran recupero. Dodicesimo dopo due giri, secondo dopo tre e sul gradino più alto del podio al termine. "In realtà la partenza è stata lenta, ma come ho detto quando il gioco è buono c’è soltanto da avere fiducia". Ha battuto i professionisti nell’Abruzzo Open dello scorso anno e ha offerto ottime prove nella categoria superiore. E’ il momento del passaggio? "No, non ci penso proprio. Prima voglio giocare l’Open Championship".

Nato a Modena il 22 settembre 1995, Cianchetti ha iniziato a praticare a 11 anni. Il suo allenatore è Federico Bisazza. Diplomato in ragioneria, è da anni in maglia azzurra e i suoi punti di riferimento golfistici sono Tiger Woods e Matteo Manassero. Nel 2015 si è imposto, come detto, nellAbruzzo Open (Alps Tour) e ha vinto il South of England Open Amateur Championship, in Inghilterra, il Sotogrande International Young Talents Trophy, in Spagna, e  il Trofeo Glauco Lolli Ghetti.

 

TERZO GIRO - Luca Cianchetti, secondo con 205 colpi (72 68 65, -11), sarà in corsa per il titolo nel giro finale dell’European Amateur Championship, ossia il Campionato continentale dilettanti in corso all’Estonian G&CC (par 72) di Joelahtme in Estonia.

L’azzurro rende due colpi al norvegese Viktor Hovland, leader con 203 (67 73 63, -13), ed è seguito con 207 (-9) dal tedesco Thomas Rosenmuller, dallo scozzese Robert MacIntyre, dall’inglese Gianmarco Petrozzi e dal polacco Adrian Meronk. All’11° posto con 210 (70 71 69, -6) Michele Cea e tra i 63 concorrenti che hanno superato il taglio dopo 54 buche Lorenzo Scalise, 25° con 212 (70 71 71, -4), Federico Zucchetti (76 70 68), Filippo Campigli (73 76 65) e Giacomo Fortini (70 73 71), 43.i con 214 (-2), e Guido Migliozzi, 56° con 215 (73 69 73, -1).

Viktor Hovland e Luca Cianchetti sono partiti entrambi dalla 12ª piazza. Il norvegese è rinvenuto con un 63 (-9), frutto di nove birdie senza bogey, e l’azzurro lo ha contenuto con un 65 (-7). Dopo un bogey in avvio, il portacolori del Modena G&CC ha infilato sei birdie e ha concluso con un eagle.

Sono usciti Edoardo Raffaele Lipparelli, 64° con 216 (par), Jacopo Vecchi Fossa e Giulio Castagnara, 77.i con 217 (+1), Francesco Donaggio, 109° con 220 (+4), Stefano Mazzoli, campione uscente, 125° con 223 (+7), Andrea Saracino, 128° con 224 (+8), e Philip Geerts, 134° con 226 (+10). Assistono gli azzurri i coach Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

SECONDO GIRO - Luca Cianchetti, 12° con 140 colpi (72 68, -4), ha rimontato 55 posizioni nell’European Amateur Championship, ossia il Campionato continentale dilettanti in corso all’Estonian G&CC (par 72) di Joelahtme in Estonia.

L’azzurro è a tre colpi dal quartetto in vetta con 137 (-7) composto dal tedesco Thomas Rosenmuller (70 67), dallo scozzese Craig Ross (70 67), dall’inglese Gianmarco Petrozzi (67 70) e dal polacco Adrian Meronk (67 70). Al quinto posto con 138 (-6) lo scozzese Robert MacIntyre, il ceco Simon Zach e lo spagnolo Adria Arnaus.

In risalita anche Michele Cea (70 71) e Lorenzo Scalise (70 71), 21.i con 141 (-3), Guido Migliozzi (73 69) e Giulio Castagnara (71 71), 32.i con 142 (-2). Sono entro i primi 60 classificati, che rimarranno in gara dopo il taglio al termine del terzo giro, Giacomo Fortini, 45° con 143 (70 73, -1), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 55° con 144 (71 73, par).

Sono oltre il limite di qualifica Federico Zucchetti (76 70) e Jacopo Vecchi Fossa (71 75), che ha appena vinto l’International Austrian Amateur Championship, 83.i con 146 (+2), Stefano Mazzoli, campione in carica, 93° con 147 (75 72, +3), Francesco Donaggio, 105° con 148 (78 70, +4), Andrea Saracino (74 75) e Filippo Campigli (73 76), 116° con 149 (+5), e Philip Geerts, 135° con 152 (77 75, +8). Assistono gli azzurri i coach Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

PRIMO GIRO - Giacomo Fortini, Michele Cea e Lorenzo Scalise, 27.i con 70 (-2), hanno realizzato il miglior score tra gli azzurri nell’European Amateur Championship, ossia il Campionato continentale dilettanti iniziato all’Estonian Golf & Country Club (par 72) a Joelahtme in Estonia.

Leader il tedesco Jeremy Paul (66, -6) davanti agli inglesi Daniel Brown e Gianmarco Petrozzi, al norvegese Victor Hovland, allo spagnolo Adria Arnaus e al polacco Adrian Meronk (67, -5). Avvio difficile per Stefano Mazzoli, campione in carica, che è al 116° posto con 75 (+3) colpi, ma ha ancora 54 buche a disposizione per cercare di recuperare.

Altri dieci gli azzurri in gara: Giulio Castagnara, Edoardo Raffaele Lipparelli e Jacopo Vecchi Fossa, 44.i con 71 (-1), Luca Cianchetti, 67° con 72 (par), Filippo Campigli e Guido Migliozzi, 83.i con 73 (+1), Andrea Saracino, 104° con 74 (+2), Federico Zucchetti, 127° con 76 (+4), Philip Geerts, 132° con 77 (+5), e Francesco Donaggio, 140° con 78 (+6). Assistono gli azzurri i coach Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

LA VIGILIA - Stefano Mazzoli difende il titolo, conquistato lo scorso anno in Slovacchia, nell’European Amateur Championship (3-6 agosto), ossia il Campionato continentale  dilettanti che si svolge all’Estonian Golf & Country Club a Joelahtme in Estonia. Completano il team italiano Filippo Campigli, Giulio Castagnara, Michel Cea, Luca Cianchetti, Francesco Donaggio, Giacomo Fortini, Philip Geerts, Edoardo Raffaele Lipparelli, Guido Migliozzi, Andrea Saracino, Lorenzo Scalise, Federico Zucchetti e Jacopo Vecchi Fossa, che ha appena vinto l’International Austrian Amateur Championship.

Tra gli avversari più pericolosi per Mazzoli e gli azzurri, tutti in grado di puntare in alto, lo scozzese Connor Syme, il francese Edgar Catherine, il danese John Axelsen, il norvegese Kristoffer Reitan e l’inglese Marco Penge

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Il percorso inaugurato nel 2005 è molto impegnativo, con buche vicino al mare e soggette al vento. Accompagnano gli azzurri i coach Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

La classifica

 

 

 

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USWA: V. E. Carta cede in finale

Virginia Elena Carta non è riuscita a conquistare il prestigioso titolo US Women’s Amateur, major dilettanti femminile: dopo una combattuta finale è stata superata per 1 up dalla coreana Eun Jeong Seong sul percorso del Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Resta comunque la sua grandissima prova in un torneo che ha raccolto quasi tutte le giocatrici più forti del mondo.

L’azzurra ha inizialmente esercitato una certa superiorità conducendo per 2 up fino alla 13ª buca, poi  con tre birdie in quattro buche la coreana è passata avanti, ma alla 18ª la Carta ha pareggiato.

Alla ripresa Eun Jeong Seong si è portata subito avanti e Virginia Elena Carta è stata costretta a un continuo inseguimento. Ha recuperato per due volte l’1 down, poi alla 29ª lo svantaggio è raddoppiato. L’azzurra, che da qualche buca non sembrava in piena efficienza, a quel punto ha accusato un malessere ed è stato necessario l’intervento medico con gioco sospeso per 15 minuti. Alla ripresa buca a lei favorevole replica immediata della coreana e nuovamente due 2 up, poi il finale pirotecnico. Alla 35ª Virginia Elena Carta ha rimesso tutto in gioco con un birdie e poi si è propiziata un altro birdie alla 36ª, ma la coreana ha operato un miracolo imbucando un putt di oltre 15 metri per pareggiare la buca, vincere il titolo e siglare una clamorosa doppietta avendo conquistato quest’anno anche l’US Girls Junior.

Da rilevare che Eun Jeong Seong ha segnato ben otto birdie nelle nove buche che ha vinto complessivamente.

"Hanno scritto i giornali - ha detto l’allenatore Roberto Zappa, che ha seguito l’azzurra facendole anche  da caddie - ‘Oggi nessuno ha perso la finale al Rolling Green GC’. Questo a testimoniare che entrambe le contendenti hanno onorato dando il loro meglio in un match che valeva un titolo tanto prestigioso. Incredibile il putt con cui Eun Jeong Seong ha evitato il playoff sull’ultima buca. E’ comunque un’ottima giocatrice, che a fine anno passerà professionista e che è stata sostenuta da tutta la famiglia al seguito. Virginia, fino alla 25ª buca non ha sbagliato nulla, poi è stato necessario l’intervento medico, ma se l’è giocata fino in fondo. Non devo dirlo io che ha grandissime qualità, ma a confermarlo è stata la sua vittoria a maggio nel NCAA Womens Medal, il più importante torneo statunitense a livello di College, che qui negli Stati Uniti le ha dato grande popolarità e lo si è visto anche in questa circostanza, E’ stata sostenuta sempre dagli spettatori, sin dalla qualificazione medal, e a fine gara i soci del circolo l’hanno festeggiata come se fosse stata lei la vincitrice. Ha firmato una quantità industriale di autografi, l’hanno invitata a una gara che si farà prossimamente e le daranno la tessera di socia onoraria. Da aggiungere che Virginia è sempre disponibilissima con tutti, quel tipo di campione o campionessa che ti fa sentire vicino a lui o a lei anche fuori dal campo, quando il gioco lascia spazio alla persona. Non avevo mai visto niente di simile per una nostra azzurra". A corollario Virginia Elena Carta potrà giocare il torneo per le prossime due stagioni e nel 2017 competerà con le migliori proettes mondiali nell’US Womens’ Open, uno dei cinque major femminili.

Nel cammino verso la finale Eun Jeong Seong ha battuto la statunitense Janet Mao (4/3), la thailandese Chakansim Khamborn (5/4), la connazionale Hye-Jin Choi (6/5), l’americana Andrea Lee (1 up), che aveva già sconfitto della finale dell’US Girls Junior, e la francese Mathilda Cappeliez (2/1).

Quanto a Virginia Elena Carta ha eliminato la statunitense Rinko Mitsunaga (5/4), la cinese Muni He (2/1), l’altra americana Jessica Porvasnick (3/2), la portoricana Maria Torres (3/1) e la filippina Yuka Saso (2/1) in semifinale

Nella qualificazione su 36 buche medal si è imposta l’hawaiana Mariel Galdiano (135 - 68 65, -9) davanti alla californiana Lucy Li (135, -7), alla coreana Hye-Jin Choi e a Yuka Saso (137, -5). Al 12° posto con 140 (69 71, -2) Eun Jeong Seong e al 26° con 142 colpi (74 68, par), Virginia Elena Carta risalita dal 67° del primo giro.

Nell’albo d’oro del torneo, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

 

SESTA GIORNATA - Virginia Elena Carta è in finale nel prestigioso US Women’s Amateur, major dilettanti femminile in corso al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Ha sconfitto in semifinale la filippina Yuka Saso per 2/1 e incontrerà la coreana Eun Jeong Seong che ha messo fuori gioco la francese Mathilda Cappeliez (2/1).

E’ stato un incontro molto difficile che l’azzurra ha volto a suo favore con la sua grande classe e con un gioco preciso, praticamente esente da errori. Yuka Saso, giocatrice molto "lunga", è andata subito in vantaggio per un bogey dell’italiana, che ha recuperato alla terza buca, par tre, sfiorando la "hole in one". Ancora avanti la filippina con un birdie alla 7ª e cambio di passo, come è stato per buona parte del torneo, della Carta nel rientro. Ha pareggiato i conti alla nona ed è passata avanti alla 10ª. Nuovo pari dell’avversaria alla 12ª, poi con due giocate da manuale ha praticamente firmato il passaggio in finale. Alla 13ª ottima uscita dal bunker e putt per pareggiare la buca e alla 14ª ancora approccio e putt per andare 1 up. Alla 17ª capolavoro conclusivo:  gran drive e secondo colpo quasi in bandiera che ha posto fine al match.

Nell’altro incontro Eun Jeong Seong, vincitrice dell’US Girls Junior, ha costretto Mathilda Cappeliez a un continuo inseguimento realizzando il birdie decisivo alla 15ª buca.

Virginia Elena Carta, vincitrice a maggio del NCAA Womens Medal (College, USA), è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.

Nell’albo d’oro del torneo, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

QUINTA GIORNATA - Virginia Elena Carta ha battuto la portoricana Maria Torres per 3/1 approdando in semifinale nel prestigioso US Women’s Amateur, major dilettanti femminile in svolgimento al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Incontrerà la filippina Yuka Saso, che ha sconfitto per 1 up la giapponeseNasa Hataoka. Nell’altra semifinale di fronte la francese Mathilda Cappeliez (alla 19ª sull’australiana Hannah Green) e la coreana Eun Jeong Seong (1 up sulla statunitense Andrea Lee).

Inizio difficile per l’azzurra, passata 2 down alla nona buca, poi la splendida reazione. Ha vinto cinque buche consecutive per il 3 up alla 14ª che è valso il passaggio del turno.

"Il vento - ha detto l’allenatore Roberto Zappa, che accompagna l’azzurra - ha reso il gioco più difficile, rispetto agli altri giorni, su un campo ondulato e con parecchi green rialzati. Sulle prime nove buche è stato difficile scegliere i bastoni adatti e di conseguenza, sbagliando, era poi quasi impossibile recuperare con approccio e putt. Virginia è un po’ mancata in questa fase, ma il 2 up per la filippina alla nona buca le ha dato la scossa necessaria: bastoni giusti, ottimo gioco lungo e corto e in cinque buche è passata in semifinale".

Grande equilibrio per dodici buche tra Yuka Saso e Nasa Hataoka, alternatesi nei vantaggi, poi la filippina ha cambiato marcia e ha liquidato l’avversaria nelle successive quattro, conquistandone tre. Mathilda Cappeliez ha agganciato Hannah Green in extremis e poi l’ha eliminata alla prima buca di playoff, mentre la buca 18 è stata fatale ad Andrea Lee, che si è autoesclusa con un bogey.

Nell’albo d’oro del torneo, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

QUARTA GIORNATA - Virginia Elena Carta è nei quarti di finale dell’US Women’s Amateur, major dilettanti femminile in corso al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Nel doppio turno della quarta giornata di gara ha superato la cinese Muni He (2/1) e la statunitense Jessica Porvasnik (3/2). L’approdo ai quarti, dove incontrerà la portoricana Maria Torres (5/4 sulla texana Dylan Kim), l’ha qualificata per il torneo del prossimo anno.

L’inizio del match con Muni He, che nel turno d’apertura a eliminazione diretta ha estromesso l’hawaiana Mariel Galdiano, prima nella qualificazione su 36 buche medal, al termine di 22 tiratissime buche, è stato molto complicato per l’azzurra. Due down dopo cinque buche, con la cinese assistita da un gioco corto rimarchevole e da un putt caldissimo, la Carta ha accorciato con un birdie, ma l’avversaria ha virato sul 2 up con un birdie alla nona. A quel punto grande reazione dell’azzurra che ha vinto tre delle successive quattro buche e ha chiuso il conto con un birdie alla 17ª.

Condotta diversa contro Jessica Porvasnik. La ragazza dell’Ohio è andata in vantaggio alla terza buca, ma la reazione della Carta è stata devastante per lei. Nelle seguenti quattro buche, con due birdie e due par, ha fissato un 3 up che ha portato a 4 up alla 12ª e non c’è stata più partita.

Il torneo, al momento, sta delineando la defaillance delle statunitensi. E’ rimasta in gara solo la californiana Andrea Lee, che nei quarti avrà di fronte la coreana Eun Jeong Seong. Gli altri incontri: Yuka Saso (Fil)-Nasa Hataoka (Gia); Hannah Green (Aus)-Mathilda Cappeliez (Fra).

Virginia Elena Carta, vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.

Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

TERZA GIORNATA - Virginia Elena Carta ha superato per 5/4 la californiana Rinko Mitsunaga nel primo turno di match play dell’US Women’s Amateur, major femminile per dilettanti che si disputa al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania.

La superiorità dell’azzurra è stata netta e praticamente ha chiuso il conto con un 4 up dopo cinque buche, gestendo poi con facilità il resto del match in cui, dopo aver concesso una buca all’avversaria, ne ha vinte altre due per lo stop alla 14ª. Su un campo in buone condizioni Virginia Elena Carta ha messo a profitto il gioco lungo, uno dei suoi punti di forza, ponendo la pallina in fairway quasi sempre nella posizione giusta per attaccare la bandiera, rivelandosi poi molto attenta e precisa sui green.

Nel secondo turno affronterà la cinese Muni He, 64ª e ultima in qualifica e approdata nel tabellone dopo uno spareggio, che ha battuto l’hawaiana Mariel Galdiano, prima sulle 36 buche medal, al termine di 22 tiratissime buche.

L’azzurra vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.

Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

SECONDA GIORNATA -  Virginia Elena Carta ha concluso al 26° posto con 142 colpi (74 68, par), risalendo dal 67°, la qualificazione su 36 buche medal entrando tra le 64 concorrenti ammesse ai match play che si contenderanno il titolo nell’US Women’s Amateur, major femminile per dilettanti in svolgimento al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania.

Si è imposta l’hawaiana Mariel Galdiano (135 - 68 65, -9) davanti alla californiana Lucy Li (135, -7), alla coreana Hye-Jin Choi e alla filippina Yuka Saso (137, -5). Con lo stesso score di 138 (-4) avranno dal numero cinque al numero otto sul tabellone Katelyn Dambaugh, Gina Kim, la thailandese Paphangkorn Tavatanakit e Dylan Kim.

Virginia Elena Carta ha giocato al mattino e ha potuto usufruire di un percorso in ottime condizioni, mentre non era stato così nel primo giro affrontato di pomeriggio specie per i green che si erano deteriorati. Su un tracciato lungo, adatto alle sue caratteristiche, per la verità è partita con due bogey, ma non ha perso la calma e ha recuperato brillantemente con sei birdie, a fronte di un altro bogey, per uno score di 68 (-3) colpi.

L’azzurra vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.

Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

PRIMA GIORNATA - Virginia Elena Carta è al 67° posto con 74 (+3) colpi dopo il primo giro di qualifica su 36 buche medal  dell’US Women’s Amateur, un major femminile per dilettanti iniziato al Rolling Green GC (par 71), a Springfield in Pennsylvania.

In questa fase, dove conta solo entrare tra le prime 64 classificate per accedere ai match play che assegneranno il titolo, è al vertice la statunitense Mika Liu con 66 (-5) seguita dalla connazionale Lucy Li e dalla filippina Yuka Saso (67, -4). Al quarto posto con 68 (-3) Katelyn Dambaugh, Mariel Galdiano, Annika Clark, Hailee Cooper, la coreana Hye-Jin Choi e Tiffany Chan di Hong Kong.

Virginia Elena Carta (un birdie e quattro bogey) ha giocato nel pomeriggio con un campo in condizioni molto diverse e svantaggiose rispetto alle ragazze partite di mattina. In particolare i green rovinati non hanno consentito traiettorie canoniche alla pallina, soggetta a rimbalzi. Nel secondo giro la partenza avverrà di buon mattino e questo le permetterà di trovare un percorso sicuramente in condizioni migliori.

L’azzurra vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.

Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che si impose nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).

LA VIGILIA - Virginia Elena Carta scende in campo nell’US Women Amateur (1-7 agosto), ritenuto un major femminile per dilettanti che si svolge su tracciato del Rolling Green Golf Club, a Springfield in Pennsylvania.

L’azzurra, vincitrice a maggio del NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è stata inserita a pieno titolo tra le possibili protagoniste in un contesto in cui figurano buona parte delle migliori amateur del mondo. Ricordiamo tra le statunitensi, che sono in grane maggioranza, Mika Liu e Shannon Brooks, quindi le francesi Agathe Laisne e Mathilda Cappeliez, la canadese Valerie Tanguai, la messicana Maria Fassi e la thailandese Jaravee Boonchant, per citarne alcune.

Il torneo si disputa con qualificazione su 36 buche medal e match play tra le prime 64 classificate. Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che si impose nel 1997 battendo Robin Burke (5/4). Accompagna l’azzurra l’allenatore Roberto Zappa.

I risultati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 24enne francese di Thionville Joel Stalter ha ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi nello Swedish Challenge (Challenge Tour) disputato sul percorso del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm  in Svezia. Ha concluso la gara con 276 colpi (70 69 68 68, -12) alla pari con il gallese Oliver Farr (276 - 71 70 69 66) e con l’inglese Ben Stow (276 - 69 67 73 67) e poi li ha superati con un birdie alla seconda buca di playoff. Fuori dallo spareggio per un colpo lo svedese Oscar Lengden e l’inglese Aaron Rai (277, -11).

Italiani in altalena. Nel giro finale è risalito nuovamente Alessandro Tadini, 13° con 280 (72 69 72 67, -8) insieme a Jeff Karlsson, leader dopo tre turni e crollato con un 77 (+5), e sono scesi Andrea Maestroni, 21° con 282 (68 75 66 73, -6), e Andrea Pavan, 29° con 283 (71 71 66 75, -5). Un colpo in più per lo svedese Robert Karlsson, 36° con 284 (-4), promotore dell’evento che ha portato nel Challenge Tour dopo che dal 2011 era nel calendario della Nordea League, equivalente dell’Alps Tour. Mai in partita Lorenzo Gagli, 46° con 286 (71 73 71 71, -2), Mattteo Delpodio, 56° con 288 (70 72 73 73, par), e Michele Ortolani, 64° con 292 (68 74 74 76, +4).

Non hanno superato il taglio, caduto a 144, Corrado De Stefani, 68° con 145 (71 74, +1), Nicolò Ravano, 88° con 146 (72 74, +2), Filippo Bergamaschi, 100° con 147 (72 75, +3), Marco Crespi, 113° con 148 (73 75, +4), e Luigi Zenere, 152° con 158 (83 75, +14).

A Joel Stalter è andato un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

 

TERZO GIRO - Gran recupero di Andrea Pavan, da 36° a ottavo con 208 colpi (71 71 66, -8), e di Andrea Maestroni, da 49° a 16° con 209 (68 75 66, -7) nello Swedish Challenge (Challenge Tour) che si conclude sul percorso del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm  in Svezia. È rimasto al comando lo svedese Jeff Karlsson (203 - 67 68 68, -13) che ha mantenuto un colpo di vantaggio sul finlandese Kalle Samooja (204, -12). A due l’inglese Aaron Rai e lo svedese Joel Sjoholm (205, -11).

Ha perso qualche posizione Alessandro Tadini, 39° con 213 (72 69 72, -3), e sono in bassa classifica Lorenzo Gagli (71 73 71) e Matteo Delpodio (70 72 73), 53.i con 215 (-1), e Michele Ortolani, 57° con 216 (68 74 74, par), stesso score dello svedese Robert Karlsson, promotore della gara.

Jeff Karlsson ha mantenuto la leadership con sei birdie e due bogey per il 68 (-4). Andrea Pavan ha rimontato grazie a un 66 (-6) con otto birdie e due bogey e Andrea Maestroni ha ottenuto il medesimo punteggio con un eagle, cinque birdie e un bogey.

Non hanno superato il taglio, caduto a 144, Corrado De Stefani, 68° con 145 (71 74, +1), Nicolò Ravano, 88° con 146 (72 74, +2), Filippo Bergamaschi, 100° con 147 (72 75, +3), Marco Crespi, 113° con 148 (73 75, +4), e Luigi Zenere, 152° con 158 (83 75, +14). In palio 200.000 euro dei quali 32.000 euro gratificheranno il vincitore.

SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta allo  Swedish Challenge (Challenge Tour) dove è passato a condurre con 135 (67 68, -9) colpi lo svedese Jeff Karlsson, seguito con 136 (-8) dal connazionale Johan Edfors, dall’inglese Ben Stow e dal finlandese Kalle Samooja.

Sul percorso del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm  in Svezia, è al 24° posto con 141 (72 69, -3) Alessandro Tadini e sono rimasti in gara Michele Ortolani (68 74), Andrea Pavan (71 71) e Matteo Delpodio (70 72), 36.i con 142 (-2), insieme allo svedese Robert Karlsson, promotore della gara, Andrea Maestroni, 49° con 143 (68 75, -1) e Lorenzo Gagli, 56° con 144 (71 73, par).

Non hanno superato il taglio, caduto a 144, Corrado De Stefani, 68° con 145 (71 74, +1), Nicolò Ravano, 88° con 146 (72 74, +2), Filippo Bergamaschi, 100° con 147 (72 75, +3), Marco Crespi, 113° con 148 (73 75, +4), e Luigi Zenere, 152° con 158 (83 75, +14). In palio 200.000 euro dei quali 32.000 euro gratificheranno il vincitore.

 

PRIMO GIRO - Ottimo inizio di Andrea Maestroni e di Michele Ortolani quinti  con 68 (-4) colpi nello  Swedish Challenge,  torneo sostenuto dal campione svedese Robert Karlsson che l’ha voluto nel Challenge Tour dopo essere stato dal 2011 nel calendario della Nordic League. Sul percorso del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm  in Svezia, ha preso il comando con 66 (-6) il tedesco Alexander Knappe, che ha il minimo margine sull’inglese Tom Murray e sugli svedesi Jeff Karlsson e Sebastian Soderberg (67, -5), mentre occupano la quinta piazza anche l’irlandese Gavin Moynihan e gli svedesi Johan Edfors e Mikael Lindberg.

E’ al 20° posto Matteo Delpodio con 70 (-2), insieme a Robert Karlsson, sono al 39° con 71 (-1) Lorenzo Gagli, Corrado De Stefani e Andrea Pavan e sono in bilico sulla linea del taglio Nicolò Ravano, Filippo Bergamaschi e Alessandro Tadini, 60.i con 72 (par). Sono oltre Marco Crespi, 82° con 73 (+1), che ha buone possibilità di recupero, e Luigi Zenere, 156° con 83 (+11), che invece è praticamente già fuori. In palio 200.000 euro dei quali 32.000 euro gratificheranno il vincitore.

LA VIGILIA - Lo Swedish Challenge, torneo sostenuto dal campione svedese Robert Karlsson, che sarà in campo, fa il suo debutto nel Challenge Tour dopo essere stato dal 2011 nel calendario della Nordic League. Si disputa dal 4 al 7 agosto sul percorso del Katrineholms GK, a Katrineholm  in Svezia, con la presenza di undici giocatori italiani: Andrea Pavan, Lorenzo Gagli, Matteo Delpodio, Nicolò Ravano, Marco Crespi, Alessandro Tadini, Andrea Maestroni, Filippo Bergamaschi, Michele Ortolani, Corrado De Stefani e Luigi Zenere.

Favorito d’obbligo Robert Karlsson, ma sono candidati a recitare un ruolo i primo piano gli svedesi Alexander Bjork e Sebastian Sodeberg, i tedeschi Bernd Ritthammer e Dominic Foos, il belga Hugues Johannes, il francese Romain Langasque, il portoghese José-Filipe Lima, in partenza per Rio 2016, gli inglesi Jordan L. Smith e Tom Murray e il sudafricano  Dylan Frittelli, oltre a Pavan, Gagli, Tadini, Delpodio e a Crespi. In palio 200.000 euro dei quali 32.000 euro gratificheranno il vincitore.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Eurotour: Anthony Wall vince dopo 16 anni

L’inglese Anrhony Wall ha battuto il finale lo svedese Alex Noren per 1 up e ha vinto l’Aberdeen Asset Management Paul Lawrie Match Play (European Tour), disputato con linsolita formula a eliminazione diretta sul percorso dellArcherfield GC (par 72), a North Berwick in Scozia, e promosso dallo scozzese Paul Lawrie,a segno in un major (Open Championship, 1999). Il terzo posto è stato appannaggio dellinglese James Morrison che ha sconfitto per 4/3 il connazionale Oliver Fisher.

Hanno preso parte al torneo Edoardo Molinari, superato nel primo turno dal tedesco Maximilian Kieffer (3/2), e Renato Paratore che dopo aver travolto lo scozzese Stephen Gallacher (7/6) è stato estromesso da Noren (4/3).

Anthony Wall, 41enne londinese è tornato al successo a distanza di sedici anni dal primo titolo (Alfred Dunhill Championship, 2000). Ha subito la partenza lampo di Alex Noren, 2 up alla seconda buca, ha accorciato le distanze alla terza, ha pareggiato alla sesta e ha ottenuto il birdie vincente alla 13ª. Senza storia l’altro match con James Morrison avanti di 4 up dopo sei buche e poi imprendibile per Oliver Fisher.

Nel camino verso la finale Anthony Wall ha estromesso i connazionali Robert Dinwiddie (3/2) e Richard Bland (6/4), laustraliano Richard Green (19ª), il sudafricano Haydn Porteous (2 up) e Oliver Fisher (22ª). Noren ha sconfitto lo scozzese Scott Jamieson (5/4), come detto Paratore, lo spagnolo Nacho Elvira (2/1), il connazionale Johan Carlsson (4/2) e James Morrison (3/2).

 

TERZA GIORNATA - Lo svedese Alex Noren e l’inglese Anthony Wall si contenderanno il titolo nell’Aberdeen Asset Management Paul Lawrie Match Play (European Tour), che si disputa con linsolita formula a eliminazione diretta sul percorso dellArcherfield GC (par 72), a North Berwick in Scozia. Si batteranno nella finale per il terzo posto gli inglesi Oliver Fisher e James Morrison.

Nel doppio turno giornaliero Noren ha superato nei quarti il connazionale Johan Carlsson per 4/2 e poi ha messo fuori gioco in semifinale James Morrison per 3/2. In entrambi i casi lo svedese ha preso un consistente vantaggio iniziale e poi ha controllato con facilità il match. Più complicato il cammino di Anthony Wall, che ha sconfitto il sudafricano Haydn Porteous nelle ultime due buche (2 up) e poi gliene sono occorse 22 per eliminare Oliver Fisher.

Hanno preso parte al torneo Edoardo Molinari, superato nel primo turno dal tedesco Maximilian Kieffer (3/2), e Renato Paratore che dopo aver travolto lo scozzese Stephen Gallacher (7/6) è stato estromesso da Noren (4/3). Il montepremi è di un milione di euro.

SECONDA GIORNATA - Renato Paratore, superato dallo svedese Alex Noren (4/3), è uscito nel secondo turno dell’Aberdeen Asset Management Paul Lawrie Match Play (European Tour), che si disputa con linsolita formula a eliminazione diretta sul percorso dellArcherfield GC (par 72), a North Berwick in Scozia. Noren ha preso subito vantaggio e con un 4 up alla 10ª buca ha chiuso il conto, limitandosi poi a respingere un paio di tentativi di Paratore per accorciare le distanze.

Laustraliano Richard Green ha eliminato alla 19ª lo scozzese Paul Lawrie, promotore dell’evento, l’inglese Matthew Fitzpatrick ha sconfitto con pesante punteggio il connazionale Matt Ford (6/5) e, un po’ a sorpresa, il thailandese Prom Meesawat ha ceduto all’inglese Chris Paisley (1 up).

Nel pomeriggio si sono disputati gli ottavi e Alexander Noren ha proseguito la sua corsa sconfiggendo lo spagnolo Nacho Elvira (2/1). Nei quarti avrà di fronte lo svedese Johan Carlsson, che ha estromesso Paisley (4/3). Buono il cammino del sudafricano Haydn Porteous che ha battuto nell’ordine l’inglese David Horsey (3/2) e lo scozzese Marc Warren (1 up)) e ora affronterà un altro inglese, Anthony Wall (alla 19ª su Richard Green). Gli altri match:  Alejandro Cañizares (Spa), che ha messo fuori gioco Fitzpatrick (4/3) contro James Morrison (Ing) e  Oliver Fisher (Ing) contro Maximilian Kieffer, il tedesco che nella prima giornata ha eliminato Edoardo Molinari (3/2), laltro italiano in gara. Il montepremi è di un milione di euro.

 

PRIMA GIORNATA - Renato Paratore ha travolto lo scozzese Stephen Gallacher (7/6) e ha avuto accesso al secondo turno dell’Aberdeen Asset Management Paul Lawrie Match Play (European Tour), un torneo voluto dallo scozzese Paul Lawrie, vincitore di un Open Championship, e che si disputa con linsolita formula a eliminazione diretta sul percorso dellArcherfield GC (par 72), a North Berwick in Scozia. E uscito Edoardo Molinari, sconfitto per 3/2 dal tedesco Maximilian Kieffer.

Paratore non ha dato scampo allesperto scozzese e dopo 10 buche (7 up) era già tutto risolto. Ha vinto le prime tre, ha pareggiato le successive tre, quindi ha fatto quaterna dalla settima alla decima e ha concluso le altre due in scioltezza. Tra Kieffer e Molinari lequilibrio è durato sette buche, poi il tedesco si è portato 4 up in cinque buche e la generosa reazione del torinese, che ha recuperato fino a 2 down,  è stata annullata dal birdie decisivo dellavversario alla 16ª.

Sono stati eliminati, un po’ a sorpresa, i due spagnoli Alvaro Quiros (6/5 dall’inglese James Morrison) e Pablo Larrazabal (2/1 dall’inglese Simon Khan). Paul Lawrie ha liquidato il danese Lucas Bjerregaard (4/2) e il thailandese Prom Meesawat è venuto a capo di un complicato match con lo statunitense David Lipsky (1 up). Lo svedese Alex Noren ha battuto (5/4) lo scozzese Scott Jamieson e sarà il prossimo avversario di Paratore.

I 64 concorrenti al via si sono ridotti a 32 e scenderanno a sedici al termine della seconda giornata. Doppio turno sabato 6 agosto con ottavi e quarti di finale e domenica 7 con semifinali e finale. Il montepremi è di un milione di euro.

LA VIGILIA - LEuropean Tour propone lAberdeen Asset Management Paul Lawrie Match Play (4-7 agosto), un torneo voluto dallo scozzese Paul Lawrie, vincitore di un Open Championship, e che si disputa con linsolita formula a eliminazione diretta sul percorso dellArcherfield GC, a North Berwick in Scozia.

Edoardo Molinari e Renato Paratore fanno parte del field di 64 concorrenti, che si ridurranno a 32 dopo la prima giornata e a sedici al termine della seconda. Doppio turno sabato 6 agosto con ottavi e quarti di finale e domenica 7 con semifinali e finale.

Nel primo turno Edoardo Molinari affronterà il tedesco Maximilian Kieffer e Renato Paratore se la vedrà con lo scozzese Stephen Gallacher, grande esperienza, quasi 500 tornei nel circuito, tre titoli e uomo di Ryder Cup.

Tra gli altri match: Alvaro Quiros (Spa)-James Morrison (Ing); Pablo Larrazabal (Spa)-Simon Khan (Ing); Paul Lawrie (Sco)-Lucas Bjerregaard (Dan); Matthew Fitzpatrick (Ing)-Thomas Bjorn (Dan); Chris Wood (Ing)-Brett Rumford (Aus); Alex Noren (Sve)-Scott Jamieson (Sco). Il montepremi è di un milione di euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PGA Tour: Jim Furyk nella storia: 58!

Lo scozzese Russell Knox vincitore del Travelers Championship con 266 (67 67 64 68, -14), Francesco Molinari da 11° a 47° con 276 (71 67 65 73, -4) e Jim Furyk, quinto con 269 (-11), nella storia con un giro in 58 (-12) colpi, record assoluto per il PGA Tour. Al TPC River Highlands (par 70) di Cromwell nel Connecticut, Knox ha ottenuto il secondo titolo stagionale e in carriera, superando di misura Jerry Kelly (267, -13). Al terzo posto con 268 (-12) Justin Thomas e Patrick Rodgers e al quinto, insieme a Fyryk, anche Robert Garrigus, Daniel Berger, leader dopo tre turni e crollato con un 74 (+4), e il sudafricano Tyrone van Aswegen.

Bubba Watson, campione uscente e 25° con 273 (-7), si è allenato per Rio 2016 dove si è diretto, dopo il torneo, insieme a Patrick Reed, 11° con 271 (-9), a Matt Kuchar, 17° con 272 (-8), all’irlandese Padraig Harrington e al danese Soren Kjeldsen, 64.i con 279 (-1). Kuchar è stato affiancato dall’inglese Paul Casey e dal sudafricano Louis Oosthuizen e Watson ha avuto la compagnia dello spagnoloJon Rahm, che ha ricevuto una "special temporary membership" per l’anno in corso dal PGA Tour. Stesso score di Molinari per Zach Johnson e per il sudafricano Ernie Els, autore nel terzo giro di una "buca in uno", e in 56ª posizione Vijay Singh con 277 (-3).

Russell Knox 31enne di Inverness che si era imposto in precedenza nel WGC HSBC Champions, con questo titolo si è messo in corsa per entrare nella compagine europea di Ryder Cup. Ha concluso con quattro birdie e due bogey per il 68 (-2), ma ha evitato il play off con un gran putt finale per il par e ha intascato un assegno di 1.188.000 dollari (in palio 6.660.000 dollari)

Francesco Molinari, dopo l’exploit del terzo turno, è incappato in una giornata negativa sottolineata da tre birdie, quattro bogey e da un doppio bogey per il 73 (+3).

Jim Furyk ha realizzato dieci birdie e un eagle alla buca 3 (par 4) dove ha messo a segno il secondo colpo da 135 yards. Sul green è stato eccezionale, imbucando da tutte le parti e da tutte le distanze. E’ il recordman assoluto, ma ha superato se stesso, perché lo era anche in precedenza con il 59 (-12 su par 71) ottenuto nel 2013 al BMW Championship e con il quale aveva affiancato gi altri del "club 59": Al Geiberger (1977), Chip Beck (1991), David Duval (1999), tutti con "meno 13" su par 72, Paul Goydos (2010), con "-12" su par 71, e Stuart Appleby (2010) con "-11" su par 70.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari è risalito dal 43° all’11° posto con 203 (71 67 65, -7) colpi nel Travelers Championship (PGA Tour), che termina al TPC River Highlands (par 70) di Cromwell nel Connecticut. Ha preso il largo Daniel Berger (195 - 66 67 72, -15), che per cogliere la seconda vittoria stagionale e in carriera dovrà gestire tre colpi di vantaggio su Russell Henley, sullo scozzese Russell Knox e sul sudafricano Tyrone Van Aswegen (198, -12). Seguono Patrick Rodgers (200, -10), Brooks Koepka e l’inglese Paul Casey (201, -9).

Tra i cinque partenti per Rio 2016 ha rimontato l’irlandese Padraig Harrington, da 56° a 15° con 204 (-6), mentre la gara si è ridotta a un rodaggio per Bubba Watson, campione uscente, e per Patrick Reed, 22.i con 205 (-5), per il danese Soren Kjeldsen, 33° con 206 (-4), e per Matt Kuchar, 49° con 207 (-3).

Hanno lo stesso score di Harrington anche lo spagnolo Jon Rahm, che ha ricevuto una "special temporary membership" per l’anno in corso dal PGA Tour, e l’australiano Marc Leishman, che era in vetta con Berger, Henley e Van Aswegen dopo due turni. Hanno tenuto lo stesso passo di Kjeldsen, il fijiano Viyay Singh, il sudafricano Louis Oosthuizen, Keegan Bradley e Zach Johnson. Quasi in coda il sudafricano Ernie Els, 60° con 209 (-1), e Jim Furyk, 70° con 211 (+1).

Daniel Berger, 23enne di Plantation (Florida) e a segno nel FedEx St. Jude Classic a giugno, ha lasciato la compagnia con nove birdie e un bogey per il 62 (-8). Francesco Molinari si è espresso con un 65 (-5) mettendo a segno un eagle nelle buche in uscita (è partito dalla 10ª) e tre birdie nel rientro. Il montepremi è di 6.600.000 dollari con prima moneta di 1.188.000 dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 43° con 138 (71 67, -2) colpi, ha recuperato 51 posizioni nel secondo giro del Travelers Championship (PGA Tour) in svolgimento al TPC River Highlands (par 70) di Cromwell nel Connecticut. Al comando un quartetto con 133 (-7) composto da Daniel Berger (66 67), Russell Henley (68 65), dal sudafricano Tyrone van Aswegen (67 66) e dall’australiano Marc Leishman (65 68), seguito con 134 (-6) da Jerry Kelly, Robert Garrigus, Patrick Rodgers e dallo scozzese Russell Knox,

Ha perso terreno Bubba Watson, da nono  24° con 137 (-3): è affiancato da Patrick Reed e dal danese Soren Kjeldsen, che come lui sono in partenza per Rio 2016, insieme a Matt Kuchar, 16° con 136 (-4), e all’irlandese Padraig Harrington, 56° con 139 (-1).

In alta classifica l’inglese Paul Casey, il fijiano Vijay Sing e lo spagnolo Jon Rahm, che ha ricevuto una "special temporary membership" per l’anno in corso dal PGA Tour, noni con 135 (-5), e bassa per Jim Furyk, Keegan Bradley e per i sudafricani Louis Oosthuizen ed Ernie Els, alla pari con Harrington. Sono usciti al taglio, caduto a 139, il sudafricano Branden Grace (141, +1) e l’inglese Luke Donald (143, +3).

Francesco Molinari ha rimontato con cinque birdie e due bogey per il 67 (-3). Il montepremi è di 6.600.000 dollari con prima moneta di 1.188.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Vaughn Taylor, Andrew Loupe e Jerry Kelly sono i leader con 64 (-6) colpi nel Travelers Championship (PGA Tour) al TPC River Highlands (par 70) di Cromwell nel Connecticut, dove Francesco Molinari a concluso il primo giro al 94° posto con 71 (+1).

Al quarto con 65 (-5) Ben Martin, l’australiano Marc Leishman e lo spagnolo Jon Rahm, che ha ricevuto una "special temporary membership" per l’anno in corso dal PGA Tour, e al nono con 67 (-3) Bubba Watson, campione uscente e tra i favoriti a Rio 2016, che ha la compagnia di Brooks Koepka, Keegan Bradley, Zach Johnson e del fijano Vijay Singh Tra gli altri in partenza per Rio, il danese Soren Kjeldsen è 24° con 68 (-2) alla pari con il sudafricano Louis Oosthuizen e con l’inglese Paul Casey, Matt Kuchar è 47° con 69 (-1), e Patrick Reid e l’irlandese Padraig Harrington 73.i con 70 (par). 

Francesco Molinari, che è affiancato dal sudafricano Branden Grace e dall’inglese Luke Donald, ha segnato quindici par, un birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.600.000 dollari con prima moneta di 1.188.000 dollari.

LA VIGILIA  - Bubba Watson, in attesa di partire per Rio de Janeiro, difende il titolo nel Travelers Championship (4-7 agosto), torneo del PGA Tour in programma al TPC River Highlands di Cromwell nel Connecticut. Al via Francesco Molinari, reduce dal 22° posto nel PGA Championship.

Anche altri giocatori hanno scelto tenersi "caldi" a una settimana dall’impegno olimpico: Patrick Reed, Matt Kuchar, il danese Soren Kjeldsen e l’irlandese Padraig Harrington e sarà in ogni caso un test importante nel contesto di un field di buona caratura. Ne fanno parte, tra gli altri, Keegan Bradley, Jim Furyk, Zach Johnson, Brooks Koepka, Bryson DeChambeau, i sudafricani Branden Grace, Louis Oosthuizen, Ernie Els e Retief Goosen, gli inglesi Paul Casey e Luke Donald, l’argentino Angel Cabrera e il fijiano Vijay Singh. Il montepremi è di 6.600.000 dollari con prima moneta di 1.188.000 dollari. Al vincitore andranno anche 500 punti per la classifica della FedEx Cup, che a questo punto, in vista della fase finale diventano preziosi.

Il torneo su Sky - Il Travelers Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 4 agosto, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); venerdì 5, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD); sabato 6 e domenica 7, dalle ore 19 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Vecchi Fossa vince in Austria

Jacopo Vecchi Fossa (273 - 68 69 68 68, -15) ha vinto l’International Austrian Amateur Championship Mens, sul percorso del Golf Club Schönfeld (par 72), nella città austriaca da cui il circolo prende nome, dove ha lasciato a cinque colpi l’austriaco Markus Maukner (278, -10).

L’azzurro ha preso il comando dopo il secondo turno e poi ha progressivamente aumentato il vantaggio sul tenace inseguitore con una condotta di gara regolarissima, come testimoniano gli score. Nel turno finale non ha concesso chanche a Maukner, alzando subito il ritmo e concludendo con un 68 (-4) con tre birdie e un bogey in ciascuna metà del campo

E’ stato dominio italiano con la presenza di altri sei giocatori tra i top ten: Adalberto Montini e Stefano Ciapparelli, terzi con 282 (-6), Alfredo Bianchin, ottavo con 285 (-3), e Francesco Donaggio, Gianmaria Rean Trinchero e Julien Paltrinieri, decimi con 286 (-2). Buona classifica anche per Luca Cianchetti e Antonio Martino, 18.i con 288 (par), e per Riccardo Cellerino e Tomaso Zannin, 23.i con 289 (+1).

Oltre a Vecchi Fossa, Donaggio, Rean Trinchero e a Cianchetti hanno fatto parte del team ufficiale azzurro anche Andrea Saracino, 35° con 292 (+4), e Giulio Castagnara, 45° con 295 (+7) insieme a Philip Geerts, 73° con 226 (+10), e a Federico Zuckermann, 77° con 227 (+11), che non sono entrati tra i 66 rimasti in gara dopo il secondo taglio effettuato a 54 buche.

Jacopo Vecchi Fossa, 22 anni tesserato per il Modena G&CC, si era già imposto nel Pals Winter Camp a gennaio e ha firmato il quarto successo stagionale azzurro in campo internazionale. Gli altri due di Guido Migliozzi (Portuguese Amateur) e di Virginia Elena Carta (NCAA Womens Medal Championship). Inoltre le Girls azzurre hanno conquistato il Campionato Europeo di categoria.

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Challenge: Ryan Fox non fa sconti

 

Il neozelandese Ryan Fox con un parziale di 62 (-9) colpi e lo score di 265 (66 68 69 62, -19) ha travolto la concorrenza nel giro finale del Tayto Northern Ireland Open (Challenge Tour), al Galgorm Castle GC (par 71) di Ballymena, nell’Irlanda del Nord. Hanno concluso in bassa classifica Andrea Pavan, 52° con 282 (74 66 69 73, -2), Andrea Maestroni (71 70 74 69) e Matteo Delpodio (70  70 73 71), 57.i con 284 (par), e il dilettante Guido Migliozzi, 67° con 297 (67 74 76 80, +13).

Fox ha sorpassato il sudafricano Dylan Frittelli, leader dopo tre giri e terminato al secondo posto con 269 (-15) in compagnia dell’inglese Max Orrin e dei tedeschi Dominic Foos e Bernd Ritthammer. In sesta posizione con 270 (-14) altri due protagonisti dell’evento, il francese Clément Sordet, campione uscente, e l’olandese Wil Besseling.

Ryan Fox, 29enne di Auckland, ha ottenuto il secondo titolo nel circuito partendo fortissimo con la sequenza birdie-eagle, poi dopo un bogey ha infilato altri quattro birdie prima del giro di boa. Non ha rallentato neanche nel rientro chiudendo il conto con altri quattro birdie, poi si è rilassato e si è concesso un secondo bogey. Per lui un assegno di 27.200 euro su un montepremi di 170.000 euro.

Per Andrea Pavan, un po’ altalenante e alla ricerca di ritmo dopo un mese di stop, 73 (+2) colpi con tre birdie e cinque bogey; per Andrea Maestroni 69 (-2) con tre birdie e un bogey; per Matteo Depodio 71 (par) con tre birdie e altrettanti bogey  e per Guido Migliozzi 80 (+9) con due birdie, otto bogey e un triplo bogey. L’azzurro, comunque, doveva fare solo esperienza in questa opportunità di confrontarsi con i professionisti e sicuramente ha tratto ottime indicazioni, al di là del merito di aver superato il taglio ed essersi proposto in alta classifica nel primo giro.

Sono usciti dopo 36 buche: Filippo Bergamaschi, 68° con 142 (70 72, par), Lorenzo Gagli, 85° con 143 (75 68, +1), Nicolò Ravano, 109° con 145 (74 71, +3) e Corrado De Stefani, 134° con 150 (77 73, +8).

TERZO GIRO - Il Tayto Northern Ireland Open (Challenge Tour), al Galgorm Castle GC (par 71) di Ballymena, nell’Irlanda del Nord, dopo le sospensioni dei primi due turni è tornato nei tempi previsti. A un giro dal temine guida la graduatoria con 200 colpi (65 70 65, -13) il sudafricano Dylan Frittelli con un colpo di vantaggio sull’olandese Wil Besseling (201, -12) e due sul francese Clément Sordet (202, -11). In corsa per il titolo anche l’inglese Sam Hutsby, il nordirlandese Michael Hoey e il neozelandese Ryan Fox, quarti con 203 (-10).

Fuori gioco i quattro italiani che hanno superato il taglio: Andrea Pavan, 32° con 209 (74 66 69, -4) e in crescita dopo lo stop di un mese, Matteo Delpodio, 59° con 213 (70 70 73, par), Andrea Maestroni, 65° con 215 (71 70 74, +2), e il dilettante Guido Migliozzi, 67° con 217 (67 74 76, +4).

Dylan Frittelli, 26enne di Johannesburg, un solo titolo nel circuito datato 2013, ha sorpreso gli avversari con un eagle e quattro birdie per il 65 (-6). Andrea Pavan ha guadagnato sette posizioni con cinque birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-2). Per Matteo Delpodio 73 (+2) colpi con un birdie e tre bogey; per Andrea Maestroni 74 (+3) con un birdie, due bogey e un doppio bogey; per Guido Migliozzi 76 (+4) con quattro birdie, sette bogey e un doppio bogey.

Sono usciti dopo 36 buche: Filippo Bergamaschi, 68° con 142 (70 72, par), Lorenzo Gagli, 85° con 143 (75 68, +1), Nicolò Ravano, 109° con 145 (74 71, +3) e Corrado De Stefani, 134° con 150 (77 73, +8). Il montepremi è di 170.000 euro (E 27.200 al vincitore).

SECONDO GIRO - Francesco Laporta, ottavo con 136 (65 71, -4) colpi, ha rallentato, ma è rimasto in alta classifica nella King’s Cup, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Phoenix Gold Golf Club (par 70), a Pattaya in Thailandia, dove Alessandro Tadini ha rimontato dal 54° al 36° posto con 139 (70 69, -1).

L’australiano Terry Pilkadaris (133 - 66 67, -7) ha agganciato in vetta il thailandese Sattaya Supupramai (133 - 63 70) e si è portato in terza posizione il danese Joachim B. Hansen (134, -6). In quarta con 135 (-5) il sudafricano Jaco Ahlers, il taiwanee Wen-tang Lin e i thailandesi Natipong Srithong e Sutijet Kooratanapisan. E uscito al taglio, caduto a 141 (+1), il sudafricano Trevor Immelman, 81° con 142 (+2), che nelle intenzioni doveva dare un ulteriore tocco di qualità alla gara, forte di una carriera sul PGA Tour e di un major vinto (Masters, 2008).

Terry Pilkadaris, 43enne di Perth con tre vittorie nell’Asian Tour, ha operato il recupero con tre birdie, senza bogey, per il 67 (-3) e Sattaya Supupramai, 33 anni e due successi nel Development Tour, il secondo circuito asiatico, ha evitato il sorpasso con tre birdie e tre bogey per il 70 (par).

Francesco Laporta ha ceduto sei posizioni con due birdie e tre bogey per il 71 (+1) e Alessandro Tadini ha realizzato un parziale di 69 (-1) con tre birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 680.000 euro dei quali 122.047 dollari andranno al vincitore.

 

 

PRIMO GIRO SOSPESO  - Un ritardo di sei ore sulle partenze, a causa del campo allagato, non ha permesso la conclusione del primo giro del Tayto Northern Ireland Open (Challenge Tour) al Galgorm Castle GC (par 71) di Ballymena, nell’Irlanda del Nord.

Con 78 concorrenti fermati lungo il tracciato la classifica potrà subire variazioni importanti, comunque rimarrà l’ottima prova del dilettante Guido Migliozzi, nono con 67 (-4, con cinque birdie e un bogey) colpi. In vetta sette giocatori con 65 (-6):  gli inglesi Sam Hutsby e Ben Stow, gli irlandesi Damien McGrane e Rory McNamara, l’australiano Daniel Gaunt, il tedesco Bernd Ritthammer e il sudafricano Dylan Frittelli.

Sono giunti in club house Filippo Bergamaschi e Matteo Delpodio, 39.i con 70 (-1), Andrea Maestroni, 63° con 71 (par), Nicolò Ravano, 119° con 74 (+3), e Corrado De Stefani, 139° con 77 (+6). Debbono concludere Andrea Pavan (9 buche giocate) e Lorenzo Gagli (fermato alla 3ª), che sono in par affiancati a Maestroni. Il montepremi è di 170.000 euro (E 27.200 al vincitore).

LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa tappa in Irlanda del Nord per il Tayto Northern Ireland Open (28-31 luglio) al Galgorm Castle GC di Ballymena. dove saranno impegnati sette italiani: Andrea Pavan, Lorenzo Gagli, Nicolò Ravano, Matteo Delpodio, Andrea Maestroni, Corrado De Stefani e il dilettante Guido Migliozzi.

Difende il titolo il francese Clément Sordet in un field che comprende il connazionale Adrien Saddier, i tedeschi Bernd Ritthammer e Alexander Knappe, il portoghese José Filipe Lima, in procinto di rappresentare il suo paese a Rio 2016, gli inglesi Tom Murray e James Heath, lo scozzese Ross Kellett, il sudafricano Dylan Frittelli e lo svedese Simon Forsstrom.

Può puntare in alto Lorenzo Gagli, in ottima condizione, mentre Nicolò Ravano cerca riscatto dopo l’inatteso taglio subito la scorsa settimana al Le Vaudreuil Golf Challenge, in Francia, e Andrea Pavan deve recuperare il passo giusto perduto per lo stop di un mese. Il montepremi è di 170.000 euro (E 27.200 al vincitore).

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Eurotour: Chan a sorpresa, Laporta 43°

Dominio orientale nella King’s Cup, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour disputato sul percorso del Phoenix Gold Golf Club (par 70), a Pattaya in Thailandia: ha prevalso il taiwanese Shih-chang Chan con 268 colpi (71 67 63 67, -12) davanti al connazionale Wen-tang Lin (270, -10) e al thailandese Danthai Boonma, terzo con 271 (-9) alla pari con l’inglese Mark Foster. Ha perso posizioni nel giro finale Francesco Laporta, da 16° a 43° con 280 (65 71 71 73, par) ed è rimasto all’80° posto con 294 (70 69 77 78, +14) Alessandro Tadini.

Ha offerto una buona prova il francese Lionel Weber, quinto con 271 (-9) e vincitore da dilettante degli Internazionali d’Italia (2010),  e hanno concluso in sesta posizione con 273 (-7) il thailandese Chinnarat Phadungsil, il danese Victor Gebhard Osterby, lo svedese Pelle Edberg e l’inglese Eddie Pepperell.

Shih-chang Chan, 30 anni, con cinque titoli nel Development Tour, il secondo circuito asiatico, e sette nel Taiwan Tour, ha colto il primo successo cancellando simultaneamente lo zero nella casella delle vittorie sia sull’Asian Tour, di cui è membro, che nell’European Tour. Volata finale un po’ sofferta, ma efficace con sei birdie e tre bogey per il 67 (-3) e un assegno di 122.047 euro per la prodezza su un montepremi di 680.000 euro.

Francesco Laporta, dopo tre giri in alta classifica, è stato condizionato in particolare da un doppio bogey e da un quadruplo bogey, uniti a due bogey, e ha avuto comunque il merito di non disunirsi, come dimostrano i cinque birdie con cui ha alleggerito un score (73, +3), che rischiava di divenire pesantissimo. Alessandro Tadini ha ceduto vistosamente negli ultimi due giri e ha concluso in 78 (+8) colpi con un birdie, quattro bogey, un doppio bogey e un triplo bogey.

 

TERZO GIRO - Il taiwanese Shih-chang Chan è il nuovo leader con 201 colpi (71 67 63, -7), grazie a un parziale di 63 (-7), della King’s Cup, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour che si sta svolgendo sul percorso del Phoenix Gold Golf Club (par 70), a Pattaya in Thailandia. E’ continuata la buona prova di Francesco Laporta, 16° con 207 (65 71 71, -3), mentre è scivolato dal 36° all’80° posto Alessandro Tadini con 216 (70 69 77, +6).

In ascesa verticale, favorito anch’egli da un 63, miglior score del turno, l’inglese Eddie Pepperell da 36° a secondo con 202 (-8) alla pari con il sudafricano Jaco Ahlers, quarti con 203 (-7) il francese Lionel Weber e l’inglese Mark Foster e sesti con 204 (-4) l’indiano S. Chikkarangappa, il taiwanese Wen-tang Lin e l’australiano Terry Pilkadaris, in vetta dopo due turni con il thailandese Sattaya Supupramai, ora 11° con 206 (-4) appesantito da un 73 (+3) comprensivo di un 8" a una buca par 4.

Shih-chang Chan, 30 anni, membro dell’Asian Tour senza vittorie, ma con cinque titoli nel Development Tour, il secondo circuito asiatico, e sette nel Taiwan Tour, ha fatto percorso netto con sette birdie, senza bogey. Eddie Pepperell ha ottenuto lo stesso risultato con un eagle, sei birdie e un bogey. Francesco Laporta ha segnato il secondo 71 (+1) di fila con un birdie e due bogey e Alessandro Tadini è arrivato a 77 (+7) colpi con due birdie, sette bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 680.000 euro dei quali 122.047 dollari andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Francesco Laporta, ottavo con 136 (65 71, -4) colpi, è rimasto in alta classifica nella King’s Cup, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Phoenix Gold Golf Club (par 70), a Pattaya in Thailandia, dove Alessandro Tadini ha rimontato dal 54° al 36° posto con 139 (70 69, -1).

L’australiano Terry Pilkadaris (133 - 66 67, -7) ha agganciato in vetta il thailandese Sattaya Supupramai (133 - 63 70) e si è portato in terza posizione il danese Joachim B. Hansen (134, -6). In quarta con 135 (-5) il sudafricano Jaco Ahlers, il taiwanee Wen-tang Lin e i thailandesi Natipong Srithong e Sutijet Kooratanapisan. E uscito al taglio, caduto a 141 (+1), il sudafricano Trevor Immelman, 81° con 142 (+2), che nelle intenzioni doveva dare un ulteriore tocco di qualità alla gara, forte di una carriera sul PGA Tour e di un major vinto (Masters, 2008).

Terry Pilkadaris, 43enne di Perth con tre vittorie nell’Asian Tour, ha operato il recupero con tre birdie, senza bogey, per il 67 (-3) e Sattaya Supupramai, 33 anni e due successi nel Development Tour, il secondo circuito asiatico, ha evitato il sorpasso con tre birdie e tre bogey per il 70 (par).

Francesco Laporta ha ceduto sei posizioni con due birdie e tre bogey per il 71 (+1) e Alessandro Tadini ha realizzato un parziale di 69 (-1) con tre birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 680.000 euro dei quali 122.047 dollari andranno al vincitore.

PRIMO GIRO - Francesco Laporta è al secondo posto con 65 (-5) colpi dopo il giro iniziale della King’s Cup, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Phoenix Gold Golf Club (par 70) a Pattaya in Thailandia. Ha due colpi di ritardo dal thailandese Sattaya Supupramai, leader con 63 (-7) e condivide la posizione con lo statunitense Tom Johnson e con l’indiano Gaganjeet Bhullar. Al 54° posto Alessandro Tadini con 70 (par).

I thailandesi stanno dettando il passo. Sono, infatti, al quinto posto con 66 (-4\) Jazz Janewattananond, Kevin Techakanokboom e Natipong Srithong, affiancati dall’australiano Terry Pilkadaris e da Mardan Mamat di Singapore, e al decimo con 67 (-3) ve ne sono altri quattro, compreso Prom Meesawat.

Non ha particolarmente brillato il sudafricano Trevor Immelman, 32° con 69 (-1), che nelle intenzioni doveva dare un ulteriore tocco di qualità alla gara, forte di una carriera sul PGA Tour e di un major vinto (Masters, 2008). Il filippino Miguel Tabuena e l’indiano S.S.P. Chawrasia, abbastanza quotati nelle previsioni della vigilia, hanno lo stesso score di Tadini.

Sattaya Supupramai, 33 anni e due successi nel Development Tour, il secondo circuito asiatico, ha realizzato otto birdie e un bogey. Per Francesco Laporta sei birdie e un colpo perso alla buca 2 e per Alessandro Tadini tre birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 680.000 euro dei quali 122.047 dollari andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Alessandro Tadini e Francesco Laporta prendono parte alla King’s Cup (28-31 luglio), torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour, che avrà luogo sul tracciato del Phoenix Gold Golf Club a Pattaya in Thailandia.

Favoriti i giocatori di casa, in numero preponderante, tra i quali hanno le migliori chances Thaworn Wiratchant, Prom Meesawat, Chapchai Nirat e Chinnarat Phadungsil. Hanno però giuste ambizioni anche altri asiatici quali gli indiani Shiv Kapur, S.S.P. Chawrasia e Jyoti Randhawa, i filippini Angelo Que, Miguel Tabuena e Juvic Pagunsan, il malese Danny Chia e il coreano Jin Jeong.

Tra i pochi frequentatori del circuito continentale presenti meritano attenzione l’inglese Eddie Pepperell, il gallese Rhys Davies e i sudafricani Jbe Kruger e Dean Burmester. Dal PGA Tour è arrivato anche l’altro sudafricano Trevor Immelman, vincitore di un major (Masters, 2008), ma da quel momento praticamente in ombra. Il montepremi è di 680.000 euro dei quali 122.047 dollari andranno al vincitore.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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British: Jutanugarn senza freni

La thailandese Ariya Jutanugarn (272 - 65 69 66 72, -16) è stata la protagonista del RICOH Women's British Open, quarto major femminile, disputato al Woburn G&CC (par 72) di Milton Keynes in Inghilterra, dove si è imposta con grande autorità sulla coreana Mirim Lee e su Mo Martin, seconde con 275 (-13). A ridosso, ma poco soddisfatte poiché erano tra le favorite, Stacy Lewis, quarta con 277 (-11), la coreana Ha Na Jang, l’australiana Karrie Webb e la scozzese Catriona Matthew, quinte con 279 (-9), e Lexi Thompson, numero quattro mondiale, ottava con 280 (-8). Molto deludenti la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, 40ª con 287 (-1), e la canadese Brooke M. Henderson, numero due, 50ª con 290 (+2).

Ariya Jutanugarn, 21 anni da compiere, nativa di Bangkok e rivelazione dell’anno, è divenuta la prima thailandese a conquistare un major dopo essere stata la prima della sua nazione a vincere nel LPGA Tour con tre successi di fila nello scorso maggio.

Leader con due colpi su Mirim Lee, Ariya Jutanugarn li ha portati a sei in altrettante buche, ma quando sembrava che i giochi fossero fatto ha perso tre colpi (bogey e doppio bogey) che combinati con un bogey e tre birdie di Mirim Lee hanno ridotto il margine  a uno solo a quattro buche dal termine e con Mo Martin risalita a due lunghezze. La thailandese, però, ha trovato il birdie vincente alla buca 17 chiudendo nel 72 del par. Mirim Lee con un bogey alla 18 (73, +1 con tre birdie e quattro bogey) è stata costretta a condividere la seconda posizione con Mo Martin (70, +2 con tre birdie e un bogey).

Non ha potuto partecipare per infortunio che la tiene ferma da tempo la coreana Inbee Park, numero tre al mondo e campionessa uscente. Nessuna giocatrice italiana in campo.

 

TERZO GIRO - La thailandese Ariya Jutanugarn (200 - 65 69 66, -16) ha superato la coreana Mirim Lee (202 - 62 71 69, -14) e ha messo una seria ipoteca sul titolo nel RICOH Women's British Open, quarto major femminile, che termina al Woburn G&CC (par 72) di Milton Keynes in Inghilterra.

Nel giro finale sarà probabile corsa a due, essendo notevole il distacco delle prime inseguitrici: Mo Martin terza con 205 colpi (-11), la scozzese Catriona Matthew, quarta con 206 (-10) e Stacy Lewis, quinta con 207 (-9). Sebbene siano seste con 208 colpi (-8), il recupero appare impossibile per Lexi Thompson, numero quattro mondiale, per la cinese Shanshan Feng, per l’australiana Karrie Webb e per  la coreana Ha Na Jang, molto quotate alla vigilia come la Lewis.

Deludenti le due proettes più attese, la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, 27ª con 213 (-3) e in tardiva rimonta dalla 56ª piazza con un parziale di 69 (-3), e la canadese Brooke M. Henderson, numero due, 46ª con 215 (-1).

Ariya Jutanugarn, 21 anni da compiere, nativa di Bangkok e sorella minore di Moriya, anche lei nel LPGA Tour, è venuta prepotentemente alla ribalta in questa stagione conquistando tre titoli consecutivi, prima thailandese a vincere nel circuito, e ora ha la possibilità di divenire la prima della sua nazione ad imporsi in un major. Ha operato il sorpasso con un 66 (-6) dovuto a sei birdie e nelle 54 buche ha segnato un solo bogey, nel secondo turno. Mirim Lee ha provato a opporsi senza successo con uno score di 69 (quattro birdie e un bogey). Al major non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.

SECONDO GIRO - La coreana Mirim Lee (133 - 62 71, -11) è rimasta al comando nel RICOH Women's British Open, quarto major femminile, che si disputa al Woburn G&CC (par 72) di Milton Keynes in Inghilterra.

La inseguono a un colpo la cinese Shanshan Feng e la thailandese Ariya Jutanugarn (134, -10), candidate al titolo come la scozzese Catriona Matthew e la coreana Ha Na Jang, quarte con 135 (-9), Stacy Lewis, settima con 137 (-7), l’australiana Karrie Webb, ottava con 138 (-6), e Lexi Thompson, decima con 139 (-5).

Mancano all’appello, e sono già fuori gioco, la canadese Brooke M. Henderson, 47ª con 143 (-1), numero due mondiale, e la neozelandese Lydia Ko, numero uno, 56ª con 144 (par). Sono cadute al taglio, caduto a 145 (+1), la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Na Yeon Choi, 88.e con 147 (+3).

Mirim Lee, 25enne di Youngin con due titoli nel LPGA Tour, tre nel Korean LPGA e uno nel Ladies Asian Tour, dopo aver eguagliato il record sul giro del torneo con un 62 (-10, dieci birdie) ha notevolmente rallentato nel secondo turno, ma tre birdie e due bogey per il 71 (-1) sono bastati rimanere in vetta.

Ariya Jutanugarn le ha recuperato due colpi con un parziale di 69 (-3, con quattro birdie e un bogey) e Shanshan Feng ne ha rimontati tre con sei birdie e due bogey per il 68 (-4). Non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.

 

PRIMO GIRO - La coreana Mirim Lee, leader con 62 (-10) colpi, ha eguagliato il punteggio record del RICOH Women's British Open, quarto major femminile in svolgimento al Woburn G&CC (par 72), a Milton Keynes in Inghilterra. Precede tre candidate al titolo, la thailandese Ariya Jutanugarn (65, -7), la cinese Shanshan Feng (66, -6) e Stacy Lewis (67, -5), affiancata dalla coreana Mi Yang Lee. In alto anche l’australiana Karrie Webb, 11ª con 69 (-3).

Già pesante il ritardo della canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale, 31ª con 71 (-1), di Lexi Thompson, numero quattro, 46ª con 72 (par) insieme alla giapponese Haru Nomura e alla svedese Anna Nordqvist, e della neozelandese Lydia Ko, numero uno, 89ª con 74 (+2) e a rischio di taglio. In affanno anche la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Na Yeon Choi, 70.e con 73 (+1),  al momento un colpo oltre il limite di qualifica.

Mirim Lee, 25enne di Youngin con due titoli nel LPGA Tour, tre nel Korean LPGA e uno nel Ladies Asian Tour, ha infilato dieci birdie, senza bogey. Nessun errore anche per Ariya Jutanugarn, ma i birdie sono stati sette. Piuttosto fallosa Lydia Ko, che ha sbagliato in particolare alcuni colpi al green, chiudendo con due birdie e quattro bogey. Non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.

LA VIGILIA - La neozelandese Lydia Ko, leader mondiale, calamita l’attenzione alla vigilia del RICOH Women's British Open (28-31 luglio), quarto dei cinque major femminili, soprattutto alla luce della rinuncia della coreana Inbee Park, campionessa uscente e ancora alle prese con un infortunio che le sta dando problemi più seri di quanto si pensasse.

Il field, anche in assenza della Park, è comunque di altissimo livello per la presenza di quasi tutte le migliori proette e a contrastate la Ko saranno, tra le più agguerrite, la canadese Brooke M. Henderson, numero due al mondo, insieme a Lexi Thompson, Stacy Lewis, alla thailandese Ariya Jutanugarn e alla coreana Sei Young Kim, anche loro tra le top ten del Rolex Ranking.

Tra le altre candidate al titolo le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, la giapponese Haru Nomura, la norvegese Suzann Pettersen, la svedese Anna Nordqvist e l’australiana Karrie Webb.

Al momento la Webb è l’unica professionista (compresi gli uomini) ad aver vinto cinque major diversi, ma lo ha fatto quando i femminili erano solo quattro. Infatti dopo aver completato il "grande slam" con quelli del momento (Nabisco Championship, LPGA Championship, US Womens Open, Du Maurier Classic) ha siglato il quinto imponendosi nel British Open, quando questa gara ha preso il posto del Du Maurier Classic. Ora possono uguagliarla perché i major sono appunto diventati cinque, ma se riuscisse a imporsi a settembre nell’Evian Championship arriverebbe a sei e nessuna avrebbe possibilità di imitarla.

Si gioca al Woburn G&CC, a Milton Keynes in Inghilterra. Non vi sono giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jimmy Walker (266 - 65 66 68 67, -14) ha battuto a sorpresa l’australiano Jason Day (267 - 68 65 67 67, -13), numero uno mondiale e campione uscente, nel PGA Championship, quarto major stagionale, disputato al Baltusrol GC (par 70) di Springfield nel New Jersey, dove nel finale è risalito dal 37° al 22° posto Francesco Molinari (276 - 71 70 68 67, -4).

Terzo protagonista della gara lo svedese Henrik Stenson, disunitosi in extremis e terminato settimo (272, -8) alla pari con il tedesco Martin Kaymer, entrambi preceduti da Daniel Summerhays, terzo (270, -10), e da Brooks Koepka, dal sudafricano Branden Grace e dal giapponese Hideki Matsuyama, quarti (271, -9).

A parte Day, Stenson e Kaymer, deludenti tutti gli altri big mai in partita anche se qualcuno ha provato a riscattarsi nelle ultime battute con un buon piazzamento come Jordan Spieth, numero tre del world ranking, 13° con 274 (-6), e l’australiano Adam Scott, 18° con 275 (-5). Hanno navigato in media classifica, andando in altalena, l’inglese Justin Rose, 22° come Molinari, Phil Mickelson, Zach Jonhson e Rickie Fowler, 33.i con 277 (-3), Keegan Bradley e il sudafricano Charl Schwartzel, 42.i con 278 (-2).

In bassa Bubba Watson, 60° con 281 (+1), che ora proverà a recitare il ruolo di favorito a Rio 2016, il sudafricano Ernie Els, 66° con 282 (+2), e l’inglese Danny Willett, vincitore del Masters, 79° con 285 (+5). Hanno fatto di peggio, usciti al taglio dopo 36 buche, il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro al mondo, Dustin Johnson, numero due e a segno nell’US Open, e lo spagnolo Sergio Garcia.

La pessima partenza di Jason Day, con due bogey in tre buche, ha permesso a Jimmy Walker, leader con un colpo di margine, di attuare una tattica d’attesa tenendo il par per metà percorso. Nel frattempo Day con due birdie ha ripristinato la situazione di partenza al giro di boa e, a quel punto, Walker ha dato le prime due stoccate imbucando per il birdie prima dal bunker (10ª) e poi con un putt dalla distanza (11ª).

L’australiano ha parato solo il secondo, con stessa moneta all’11ª, e ha iniziato il suo inseguimento tentando di recuperare i due colpi di disavanzo. Però non è mai riuscito ad avvicinarsi alla bandiera per puntare ai birdie necessari e allora è ricorso a tutta la sua classe sull’ultima buca (par 5) con un gran secondo colpo a tre metri dall’asta per l’eagle che avrebbe voluto dire spareggio. Un attimo dopo, però, Walker, che era 17ª, ha messo a segno il putt che gli ha dato il margine di sicurezza. Infatti con tre colpi di vantaggio ha potuto assorbire l’eagle di Day e concludere l’ultima buca in par (67, -3 per entrambi).

In tal modo il 37enne di Oklahoma City, buon giocatore con cinque titoli nel PGA Tour, ha cambiato la storia della sua carriera. A parte il risvolto di popolarità ed economico che concedere un torneo del grande slam vinto, avrà cinque anni di esenzione sul PGA Tour e per i quattro major, equivale a dire che giocherà d’ora in avanti ad alto livello, cosa che non sempre aveva potuto fare in passato.

Francesco Molinari ha iniziato a metà graduatoria, poi nel terzo e quarto giro ha guadagnato progressivamente posizioni. Ha concluso in 67 colpi con tre birdie, senza bogey.

 

TERZO GIRO SOSPESO - Terzo giro sospeso per maltempo nel PGA Championship, quarto major stagionale, che si sta svolgendo al Baltusrol GC (par 70) di Springfield nel New Jersey. Solo 37 degli 86 concorrenti rimasti in gara hanno concluso il giro e tra costoro Francesco Molinari è salito dal 61° al 42° posto con 209 colpi (71 70 68, -1). Non sono partiti i primi dodici in graduatoria e si riprenderà con Robert Streb (68 63) e Jimmy Walker (65 66) al comando con 131 (-9) e con l’australiano Jason Day, numero uno mondiale e campione uscente, e l’argentino Emiliano Grillo a due colpi e con Henrik Stenson, numero cinque del World ranking, quinto con 134 (-6).

Tra i concorrenti giunti in club house balzo in avanti nella classifica provvisoria di Kevin Kisner, da 48° a sesto con 205 (-5), e dell’irlandese Padraig Harrington, da 61° a decimo con 206 (-4), autori entrambi di un 65 (-5). Sono al 28° posto con 208 (-2) l’inglese Justin Rose e il sudafricano Charl Schwartzel, mentre Phil Mickelson continua a fare corsa parallela con Molinari. Nell’anonimato le prove di Jim Furyk e Bubba Watson, 47.i con 210 (par), del sudafricano Ernie Els, 59° con 211 (+1), e dell’inglese Danny Willett, vincitore del Masters, 81° con 215 (+5) insieme al thailandese Thongchai Jaidee. Hanno fatto di peggio, usciti al taglio dopo 36 buche, il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro al mondo, Dustin Johnson, numero due, e lo spagnolo Sergio Garcia.

Kevin Kisner ha segnato sette birdie e due bogey, Padraig Harrington cinque birdie senza bogey. Francesco Molinari ha girato in 68 (-2) colpi con un doppio bogey e due bogey in 12 buche e sei birdie di fila a chiudere. Il montepremi è di dieci milioni di dollari con prima moneta di 1.800.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Robert Streb (131 - 68 63, -9) ha raggiunto Jimmy Walker (131 - 65 66) in vetta al PGA Championship, il quarto major stagionale. Al Baltusrol GC (par 70) di Springfield nel New Jersey, ha superato il taglio Francesco Molinari, 61° con 141 (71 70, +1) colpi, e ha attaccato l’australiano Jason Day, numero uno mondiale e campione uscente, terzo con 133 (-7) insieme all’argentino Emiliano Grillo.

Grossa sorpresa l’uscita dal torneo del nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro, 87° con 143 (+3), un colpo di troppo, e di Dustin Johnson, numero due, 142° con 149 (+9).

Hanno contenuto Jason Day, lo svedese Henrik Stenson, quinto con 134 (-6), Patrick Reed e il tedesco Martin Kaymer, sesti con 135 (-5), e Rickie Fowler, nono con 136 (-4) insieme al giapponese Hideki Matsuyama. Distacco ancora recuperabile per Jordan Spieth, numero tre del world ranking, e per l’australiano Adam Scott, 13.i con 137 (-3), e titolo ormai svanito per gli altri big.

Infatti è incolmabile il ritardo di Bubba Watson, uno dei grandi favoriti di Rio 2016, 48° con 140 (par), di Jim Furyk, Phil Mickelson, Keegan Bradley e dell’inglese Danny Willett, stesso score di Molinari, e dell’inglese Justin Rose, del thailandese Thongchai Jaidee e dei sudafricani Ernie Els e Charl Schwartzel, 70.i con 142 (+2) ultimo punteggio utile per accedere ai due giri conclusivi. Sono rimasti fuori anche lo spagnolo Sergio Garcia, 106° con 145 (+5), e il nordirlandese Graeme McDowell, medesimo punteggio di Dustin Johnson.

Robert Streb, 29enne di Chickasha (Oklahoma) con un titolo nel PGA Tour, ha messo insieme otto birdie e un bogey per il 63 (-7), miglior score di giornata. Jimmy Walker, 37enne di Oklahoma City, cinque titoli in carriera, ha evitato il sorpasso con un buon 66 (-4) dovuto a cinque birdie e a un bogey. Francesco Molinari, è partito dalla 10ª con un birdie, poi è andato due colpi sopra par con la sequenza bogey-doppio bogey all’inizio delle buche di rientro. Quindi il ritorno in par (70) con due birdie. Il montepremi è di dieci milioni di dollari con prima moneta di 1.800.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Jimmy Walker è in vetta con 65 (-5) colpi al PGA Championship, quarto major stagionale, dove Francesco Molinari è 55° con 71 (+1). Al Baltusrol GC (par 70) di Springfield nel New Jersey, Walker precede il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Ross Fisher e l’argentino Emiliano Grillo (66, -4). Quinto lo svedese Henrik Stenson (67, -3), con James Hahn, Harris English e l’inglese Andy Sullivan, e noni Rickie Fowler, il sudafricano Louis Oosthuizen e l’australiano Jason Day (68, -2), leader mondiale e campione uscente.

Non sono mancate le sorprese e, in particolare sembrano già fuori gioco per il titolo il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro del world ranking, 120° con 74 (+4), e Dustin Johnson, numero due, 143° con 77 (+7). A ritmo di par Jordan Spieth, che quest’anno non tiene un passo da major, l’australiano Adam Scott e l’inglese Justin Rose, 36.i con 70. Ben 25 giocatori affiancano Molinari, tra i quali vi sono Phil Mickelson, Bubba Watson, tra i favoriti a Rio 2016, Zach Johnson, lo spagnolo Sergio Garcia e l’inglese Danny Willett, uno dei vincitori degli altri tre major (Masters) insieme a Dustin Johnson (US Open) e a Henrik Stenson (Open Championship).

In sofferenza, oltre la linea del taglio, l’inglese Luke Donald e il thailandese Thongchai Jaidee, 81.i con 72 (+2), Keegan Bradley e i sudafricani Ernie Els e Charl Schwartzel, 107.i con 73 (+3), Jim Furyk, il nordirlandese Graeme McDowell e il fijiano Vijay Singh, stesso score di McIlroy.

Jimmy Walker, 37enne di Oklahoma City, cinque titoli in carriera, si è espresso con sei birdie e un bogey. Francesco Molinari ha effettuato le prime 14 buche in par poi ha chiuso con un birdie e due bogey in sequenza. Sono in palio dieci milioni di dollari con prima moneta di 1.800.000 dollari.

LA VIGILIA - L’australiano Jason Day difende il titolo nel PGA Championship (28-31 luglio), il quarto major stagionale, ultimo impegno importante prima di Rio 2016, in programma al Baltusrol GC di Springfield nel New Jersey, dove sarà in gara Francesco Molinari. In campo i migliori giocatori del mondo compresi i primi dieci del world ranking per uno spettacolo al quale contribuirà anche il difficile tracciato.

Day, quest’anno ancora a digiuno di major, avrà da temere soprattutto Dustin Johnson, lo svedese Henrik Stenson e l’inglese Danny Willett, vincitori degli altri tre e che hanno l’opportunità di raddoppiare, impresa comunque sempre difficile a realizzarsi.

In un field con tanti campioni fare delle previsioni non è semplice, tuttavia è impensabile che non siano tra i candidati al titolo anche Bubba Watson, Phil Mickelson il nordirlandese Rory McIlroy, l’australiano Adam Scott e lo spagnolo Sergio Garcia. Per condizioni di forma sembrano un gradino più sotto Jordan Spieth, Rickie Fowler, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Justin Rose.

Possono fare da guastatori dei piani altrui Zach Johnson, Patrick Reed, Keegan Bradley, Jim Furyk, il thailandese Thongchai Jaidee, il neozelandese Danny Lee, il giapponese Hideki Matsuyama e il sudafricano Charl Schwartzel. Ha forse una delle ultime occasioni per assicurarsi un major l’inglese Lee Westwood, ottima carriera alla quale manca il valore aggiunto, mentre il nordirlandese Graeme McDowell può forse trovare lo spunto per riemergere da un lungo periodo grigio.

Non sono tra i favoriti come un tempo, ma varrà comunque la pena di seguirli per apprezzarne ancora la classe, il sudafricano Ernie Els, l’irlandese Padraig Harrington e il fijano Vijay Singh. In palio dieci milioni di dollari con prima moneta di 1.800.000 dollari.

Diretta su Sky - Il PGA Championship andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 28 luglio e venerdì 29, dalle ore 19 alle ore 1; sabato 30 e domenica 31, dalle ore 20 alle ore 1. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Donato Di Ponziano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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