Bassa classifica per Costantino Rocca, 56° con 78 (+6) colpi dopo il primo giro del WINSTONgolf Senior Open (Senior Tour) in svolgimento sul percorso del WINSTONlinks Course (par 72), a Vorbeck in Germania.
Cinque concorrenti condividono la leadership con 68 (-4) colpi: gli inglesi Paul Wesselingh, Philip Golding e Gary Marks, l’austriaco Gordon Manson e l’australiano Peter Fowler. A un colpo lo svedese Magnus P. Atlevi (69, -3) e al settimo posto con 70 (-2) il paraguaiano Angel Franco, il sudafricano James Kingston, lo scozzese Andrew Oldcorn e gli inglesi Paul Broadhurst e Andrew Sherborne. Al 12° con 71 (-1) il campione tedesco Bernhard Langer, seguitissimo dal pubblico. Il montepremi è di 350.000 euro. Al vincitore andranno 51.693 euro.
LA VIGILIA - Secondo impegno stagionale per Costantino Rocca nel Senior Tour, il quale prenderà parte al WINSTONgolf Senior Open (8-10 luglio, 54 buche) sul percorso del WINSTONlinks Course, a Vorbeck in Germania.
Fari puntati sul tedesco Bernhard Langer, appositamente rientrato dagli Stati Uniti, dove frequenta il Champions Tour, per partecipare all’Open di casa. E’ il favorito, ma ci saranno parecchi giocatori pronti a contendergli il titolo tra i quali ricordiamo il gallese Ian Woosnam, gli inglesi Barry Lane, Paul Broadhurst, Philip Golding, Paul Wesselingh e Carl Mason, recordman di successi nel circuito con 25 che però è a digiuno dal 2011, lo svizzero André Bossert, gli spagnoli Pedro Linhart e Santiago Luna, gli australiani Peter O’Malley e Peter Fowler, il canadese Ken Tarling e lo statunitense Tim Thelen, reduce dal successo nello Swiss Open. Il montepremi è di 350.000 euro. Al vincitore andranno 51.693 euro.
Stefano Pitoni ha vinto con 203 colpi (65 67 71, -13) il Saint-Malo Golf Open, torneo dell’Alps Tour disputato sul percorso del Saint-Malo Golf Resort, nella città francese da cui il circolo prende il nome. Il reatino ha ottenuto il secondo titolo stagionale e in carriera superando nello spareggio il francese Raphael Marguery (203 - 68 67 68), con il quale aveva terminato alla pari le 54 buche della gara.
Hanno seguito da vicino i due protagonisti, senza mai insidiarli, l’inglese Andrew Cooley, terzo con 205 (-11), il transalpino Julien Foret, quarto con 206 (-10), e altri due francesi, Thomas Elissalde e l’amateur Jeremy Gandon, quinti con 207 (-9).
Con un gran finale, sottolineato da un 66 (-6) miglior score di giornata, Enrico Di Nitto è balzato dal 33° all’ottavo posto con 209 (70 73 66, -7) e, in casa italiana, sono andati a premio anche Federico Maccario, 18° con 212 (71 72 69, -4), Joon Kim, 25° con 213 (72 71 70, -3), Michele Ortolani (72 70 72) e Nicholas De Pedrazzi (71 69 74, -2), 29.i con 214 (-2), Nunzio Lombardi, 37° con 216 (66 75 75, par), e Cristiano Terragni, 46° con 219 (74 70 75, +3).
E’ stato un bel duello quello tra Pitoni e Marguery. Il primo, leader dopo 36 buche, è partito molto forte con due birdie, poi ha rallentato e ha permesso al francese di avvicinarsi. Nel finale colpi di scena: Marguery ha agganciato Pitoni, poi gli ha lasciato strada con due bogey e infine il reatino con un bogey sull’ultima buca, gli ha concesso lo spareggio nel quale, però, non gli ha dato spazio.
Stefano Pitoni, 26 anni, ha iniziato a giocare a dieci i per emulare il protagonista di un cartone animato dedicato al golf. Dopo un buon passato da dilettante, ha cambiato categoria nel 2014 entrando subito nell’Alps Tour. Nella prima stagione ha ottenuto un terzo posto nel Servizitalia Open e altri quattro piazzamenti tra i top ten, poi nel 2015 è andato vicino al successo nell’Alps de Las Castillas (2°) e si è classificato settimo nell’Abruzzo Open. Quest’anno, insieme ai due titoli (il primo a giugno nel Memorial G. Bordoni), anche la nona piazza nell’Open de la Mirabelle d’Or. Per la vittoria ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Sono usciti al taglio, caduto a 144, Aron Zemmer e Luca D’Andreamatteo, 49.i con 145 (+1), Corrado De Stefani e Alessandro Grammatica, 56.i con 146 (+2), Guglielmo Bravetti e Federico Colombo, 70.i con 148 (+4), Davide Ghisalberti, 85° con 150 (+6), Valerio Pelliccia e Federico Ranelletti, 91° con 152 (+8), e Leonardo Sbarigia, 102° con 157 (+13).
SECONDO GIRO - Stefano Pitoni, leader con 132 (65 67, -12), ha allungato il passo e affronterà con tre colpi di vantaggio sull’inglese Andrew Cooley e sul francese Raphael Marguery (135, -9) il giro finale del Saint-Malo Golf Open (Alps Tour) sul percorso del Saint-Malo Golf Resort, nella città francese da cui il circolo prende il nome. Proveranno a contrastare il reatino, quest’anno vincitore del Memorial G. Bordoni, anche altri tre transalpini: Julien Foret, quarto con 136 (-8), Jean Pierre Verselin e Thomas Elissalde, quinti con 138 (-6).
Sono rimasti in gara altri sette giocatori italiani: Nicholas De Pedrazzi, 14° con 140 (71 69, -4), Nunzio Lombardi, 19° con 141 (66 75, -3), Michele Ortolani, 25° con 142 (72 70, -2), Joon Kim (72 71), Federico Maccario (71 72) ed Enrico Di Nitto (70 73), 33.i con 143 (-1), e Cristiano Terragni, 41° con 144 (74 70, par).
Non hanno superato il taglio, caduto a 144, Aron Zemmer e Luca D’Andreamatteo, 49.i con 145 (+1), Corrado De Stefani e Alessandro Grammatica, 56.i con 146 (+2), Guglielmo Bravetti e Federico Colombo, 70.i con 148 (+4), Davide Ghisalberti, 85° con 150 (+6), Valerio Pelliccia e Federico Ranelletti, 91° con 152 (+8), e Leonardo Sbarigia, 102° con 157 (+13). Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Grande avvio degli italiani nel Saint-Malo Golf Open (Alps Tour) in Francia, dove Stefano Pitoni è al comando con 65 (-7) colpi, Nunzio Lombardi è al secondo posto con 66 (-6) e Luca D’Andreamatteo al terzo con 68 (-4) alla pari con i francesi Raphael Marguery, Julien Rodallec e Jean Pierre Verselin.
Sul percorso del Saint-Malo Golf Resort, nella città da cui il circolo prende il nome, sono in buona posizione anche Enrico Di Nitto e Aron Zemmer, dodicesimi con 70 (-2), Nicholas De Pedrazzi e Federico Maccario, 24.i con 71 (-1). Hanno girato nel 72 del par Joon Kim, Michele Ortolani e Federico Colombo (34.i), mentre sono oltre la linea del taglio Alessandro Grammatica, 49° con 73 (+1), Valerio Pelliccia, Corrado De Stefani e Cristiano Terragni, 61.i con 74 (+2), Leonardo Sbarigia, Davide Ghisalberti e Federico Ranelletti, 74.i con 75 (+3), e Guglielmo Bravetti, 91° con 77 (+5).
Il reatino Stefano Pitoni, quest’anno vincitore dell’Open La Pinetina, ha realizzato un eagle, sette birdie, di cui cinque consecutivi, e due bogey. Nunzio Lombardi ha assemblato un eagle, sei birdie e un bogey e Luca D’Andreamatteo ha segnato cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - L’Alps Tour torna in Francia per la disputa del Saint-Malo Golf Open (7-9 luglio, 54 buche) sul tracciato del Saint-Malo Golf Resort, nella città da cui il circolo prende il nome. Diciotto i giocatori italiani in campo: Federico Maccario, Alessandro Grammatica, Enrico Di Nitto, Aron Zemmer, John Kim, Corrado De Stefani, Stefano Pitoni, Federico Colombo, Federico Ranelletti, Nicholas De Pedrazzi, Cristiano Terragni, Nunzio Lombardi, Valerio Pelliccia, Leonardo Sbarigia, Guglielmo Bravetti, Davide Ghisalberti, Michele Ortolani e Luca D’Andreamatteo.
In preponderanza i transalpini tra i quali hanno buone possibilità di competere per il titolo Thomas Elissalde, Julien Foret, Jean Pierre Verselin, Leo Lespinasse e Franck Daux, secondo nell’ordine di merito. Tra i loro avversari più attendibili Enrico Di Nitto, terzo nella money list, Aron Zemmer, Federico Maccario e Stefano Pitoni, in un buon momento di forma, gli inglesi Tom Shadbolt e Andrew Cooley, il norvegese Jason Kelly e gli spagnoli Santiago Tarrio e Daniel Berna. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 andranno al vincitore.
Finale a sorpresa e con un piccolo giallo nell’U.S. Women's Open, in terzo major stagionale, vinto da Brittany Lang (282 - 68 75 68 71, -6) dopo playoff con la svedese Anna Nordqvist (282 - 68 74 73 67). La sorpresa è stata la secca sconfitta della neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, leader dopo tre giri, messa fuori gioco da un 75 (+3) e terminata al terzo posto con 284 (-4), alla pari con le coreane Amy Yang, Sung Hyun Park ed Eun-Hee Ji.
Il piccolo giallo è avvenuto nello spareggio disputato su tre buche medal (Lang 12 colpi, Nordqvist 15) dove la svedese, finita in un bunker alla seconda buca, ha toccato la sabbia con il bastone. Nessuno se n’è accorto al momento, ma è stata la TV da rilevare l’irregolarità. Sono stati comminati due colpi di penalità alla Nordqvist, che le sono stati comunicati quando aveva quasi terminato di giocare l’ultima buca. Naturalmente c’è rimasta male, non tanto per la penalità, quanto per averlo saputo troppo tardi. Infatti, pensando ad altro punteggio, non ha potuto usare la strategia adeguata per tentare di rimediare.
In classifica Stacy Lewis è giunta settima con 285 (-3), quindi 11ª con 287 (-1) la giapponese Haru Nomura e 17ª con 288 (par) la thailandese Ariya Jutanugarn. Bilancio passivo per Lexi Thompson, numero quattro del Rolex Ranking, 32ª con 291 (+3), per la cinese Shanshan Feng, 38ª con 292 (+4), per le australiane Karrie Webb e Minjee Lee, 46.e con 293 (+5), e in particolare per la canadese Brooke M. Henderson, numero due dell classifica mondiale, 64ª con 299 (+11).
Brittany Lang, 31enne di Richmond (Virginia), ha conquistato il suo primo major e il secondo titolo in carriera che le ha reso un assegno di 810.000 dollari su un montepremi è di 4.500.000 dollari, il più ricco in assoluto nel LPGA Tour e in qualsiasi circuito femminile.
TERZO GIRO - La neozelandese Lydia Ko numero uno mondiale, si è portata in vetta con 209 colpi (73 66 70, -7) all’U.S. Women's Open, il terzo major stagionale, completando in 36 buche a rimonta iniziata dal 52° posto. Ha superato la coreana Sung Hyun Park, leader dopo due turni e ora seconda con 210 (-6), agganciata dalla connazionale Eun-Hee Ji, e ha allungato abbastanza la classifica, ma dovrà guardarsi nel giro finale anche da Brittany Lang e dalla coreana Amy Yang, quarte con 211 (-5), da Angela Stanford, sesta con 212 (-4), e da Danielle Kang, settima con 213 (-3).
Le concorrenti più pericolose per la 19enne di origine coreana sono sicuramente Stacy Lewis, la thailandese Ariya Jutanugarn e la giapponese Haru Nomura, ottave con 214 (-2), che però hanno cinque colpi di ritardo non facili di rimontare, pur se possiedono tanta qualità e classe. Avevano altre ambizioni alla vigilia, che non sono riuscite a concretizzare, l’australiana Minjee Lee, 26ª con 217 (+1), Lexi Thompson, numero 4 del Rolex ranking, e la norvegese Suzann Pettersen, 32.e con 218 (+2), l’australiana Karrie Webb, 44ª con 219 (+3), Paula Creamer e la cinese Shanshan Feng, 52.e con 222 (+6). Particolarmente delusa la canadese Brooke M. Henderson, numero due della classifica mondiale, 58ª con 223 (+7), che aveva vinto la scorsa settimana il Cambia Portland Classic, ma soprattutto il KPMG Championship, secondo major dell’anno.
Lydia Ko, che invece si era imposta nel primo (ANA Inspiration), ha ora l’opportunità di portare a tre i major acquisiti in carriera e a 14 le vittorie nel circuito. Dopo il 66 (-6) del secondo turno, si è espressa in 70 (-2) colpi, con tre birdie e un bogey, uno score tra i migliori della giornata su un campo piuttosto difficile. Ha tenuto lo stesso passo Eun-Hee Ji, anche lei con tre birdie e un bogey, mentre Sung Hyun Park ha accusato la pressione e non è andata oltre un 74 (+2) con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 4.500.000 dollari, il più ricco in assoluto nel LPGA Tour e in qualsiasi circuito femminile.
SECONDO GIRO - Nell’U.S. Women's Open, terzo major stagionale femminile, la neozelandese Lydia Ko ha immediatamente reagito alla falsa partenza e con un parziale di 66 (-6) e lo score di 139 (73 66, -5) colpi si è portata dal 52° al quarto posto.
Sul percorso del CordeValle Golf Club (par 72), a San Martin in California, al momento, però, conducono la danza tre coreane: Sung Hyun Park, in vetta con 136 (70 66, -8), Amy Yang e Mirim Lee, seconde con 138 (-6). Lydia Ko è affiancata dalla giapponese Haru Nomura e seguita da Danielle Kang, Jessica Korda, dalla coreana Eun-Hee Ji e dalla malese Kelly Tan, seste con 140 (-4).
Cominciano ad essere consistenti i ritardi di altre candidate al titolo: Stacy Lewis e la thailandese Ariya Jutanugarn sono 29.e con 145 (+1), l’australiana Karrie Webb, la cinese Xi Yu Lin e la norvegese Suzann Pettersen 38.e con 146 (+2). A sorpresa, in negativo, la prove della canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale, e di Lexi Thompson, numero quattro, 48.e con 147 (+3). Hanno evitato il taglio di misura Paula Creamer e la cinese Shanshan Feng, 60.e con 148 (+4), mentre sono uscite Michelle Wie, 73ª con 149 (+5), e la coreana In Gee Chun, campionessa in carica, 83ª con 150 (+6).
Sung Hyun Park e Lydia Ko hanno realizzato il 66, miglior score di giornata, camminando di pari passo con sette birdie e un bogey. Al torneo non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di 4.500.000 dollari, il più ricco in assoluto nel LPGA Tour e in qualsiasi circuito femminile.
PRIMO GIRO - La coreana Mirim Lee è in vetta con 64 (-8) colpi nell’U.S. Women's Open, terzo major stagionale femminile che si sta svolgendo al CordeValle Golf Club (par 72) di San Martin in California, ma è stato un inizio veramente a sorpresa perché le due migliori della classe sono in bassa classifica. La neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, è al 52° posto con 73 (+1), insieme alla coreana In Gee Chun, campionessa uscente, all’australiana Karrie Webb e alla cinese Xi Yu Lin, mentre la canadese Brooke M. Henderson, numero due, 106ª con 76 (+4) rischia addirittura il taglio.
Mirim Lee, 26 anni e due titoli nel circuito, con dieci birdie e due bogey ha staccato di tre colpi le prime inseguitrici, Cristie Kerr, l’australiana Minjee Lee e la coreana Amy Yang (67, -5), e di quattro Brittany Lang, la svedese Anna Nordqvist e la malese Kelly Tan (68, -4). Ha tenuto la thailandese Ariya Jutanugarn, la terza grande favorita, undicesima con 70 (-2), e la segue Stacy Lewis, 23ª con 71 (-1). E’ stata invece una giornata difficile anche per Lexi Thompson, numero quattro del Rolex ranking, per Paula Creamer e per la cinese Shanshan Feng, 67.e con 74 (+2), per Brittany Lincicome e per Michelle Wie, 89.e con 75 (+3). Il montepremi è di 4.500.000 dollari, il più ricco in assoluto nel LPGA Tour e su qualsiasi circuito femminile.
LA VIGILIA - Al CordeValle Golf Club di San Martin in California si svolge l’US Women's Open (7-10 luglio), terzo major stagionale femminile con la partecipazione di quasi tutte le migliori proettes del mondo.
Sarà probabilmente una nuova puntata del duello tra la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex Ranking e vincitrice dell’ANA Ispitation, il primo major dell’anno, e la canadese Brooke M. Henderson, numero due e a segno nel secondo, il KPMG Championship. Quest’ultima, peraltro, è in grandi condizioni testimoniate dal successo nel Cambia Portland Classic e forse, in questa occasione, parte leggermente avanti nelle previsioni della vigilia.
Saranno comunque molte le giocatrici che proveranno a impedire che la gara si trasformi in un discorso a due a iniziare da Lexi Thompson, numero quattro mondiale, e dalla sue connazionali Stacy Lewis, Paula Creamer, Brittany Lincicome e Michelle Wie, che sollecitate dall’importanza dell’impegno potrebbero ritrovare quella brillantezza che manca loro da qualche tempo.
Sicuramente più agguerrite la thailandese Ariya Jutanugarn, rivelazione dell’anno, e le coreane Sei Young Kim, numero cinque mondiale, In Gee Chun, campionessa uscente, Na Yeon Choi e Amy Yang e le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin. Contribuiranno allo spettacolo anche la svedese Anna Nordqvist, la norvegese Suzann Pettersen, le australiane Karrie Webb e Minjee Lee, la taiwanese Candie Kung e la giapponese Haru Nomura. Non vi saranno giocatrici italiane. Assente anche la coreana Inbee Park, numero tre della graduatoria mondiale, ancora infortunata. Il montepremi è di 4.500.000 dollari, il più ricco in assoluto nel LPGA Tour e su qualsiasi circuito femminile.
Il norvegese Espen Kofstad ha vinto con 271 colpi (67 65 75 64, -17) il D+D REAL Slovakia Challenge (Challenge Tour) svoltosi sul tracciato del Penati Golf Resort (par 72), a Senica in Slovacchia, dove il migliore degli italiani è stato Filippo Bergamaschi, 22° con 278 (68 71 70 69, -10).
Kofstad ha effettuato una eccellente rimonta dal 12° posto con un 64 (-8), che gli ha permesso di agganciare l’emergente francese Romain Langasque (271 - 66 68 69 68) battuto poi con un birdie alla seconda buca di spareggio. E’ rimasto fuori dal playoff per un colpo l’inglese James Heath, terzo con 272 (-16), sono terminati quarti con 273 (-15) lo svedese Alexander Bjork, l’inglese Max Orrin e il neozelandese Ryan Fox e settimo con 274 (-14) lo svedese Steven Jeppesen.
E’ rimasto praticamente stabile Matteo Delpodio, 27° con 279 (68 73 68 70, -10), ha guadagnato nove posizioni Alessandro Tadini (71 68 72 69) e ne ha perse 19 Lorenzo Gagli (70 68 69 73), entrambi 31.i con 280 (-8), e ne ha recuperate dieci Nicolò Ravano, 44° con 283 (69 71 70 73, -5).
Espen Kofstad, 29enne di Oslo, è partito a grande andatura con quattro birdie, poi ne ha messi a segno altri quattro nel finale, di cui gli ultimi due a chiudere gli hanno permesso di riprendere Romain Langasque. Il suo 64 è stato il secondo score di giornata superato dal 61 (-11, un eagle, nove birdie) dell’inglese Garrick Porteous (15° con 277, -11).
Anche Langasque ha iniziato con quattro birdie, ma a metà corsa è stato frenato da due bogey. Dopo aver rimediato con due birdie (68, -4) non è riuscito a trovare il terzo sugli ultimi tre green per evitare lo spareggio nel quale ha lasciato strada all’avversario. Per Kofstad è il terzo titolo nel circuito che gli ha reso 27.200 euro su un montepremi di 170.000 euro. I primi due successi li ha ottenuti in Italia nel 2012 (Acaya Open e Apulia San Domenico Grand Final).
Filippo Bergamaschi ha realizzato un parziale di 69 (-3) con sei birdie e tre bogey e Matteo Delpodio un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Anche per Alessandro Tadini 69 colpi, con cinque birdie e due bogey, e 73 (+1) per Lorenzo Gagli con quattro birdie e cinque bogey. Uno dei bogey il fiorentino lo ha segnato alla buca 15, che è una rarità essendo un par 6 di 716 metri. Stesso punteggio per Nicolò Ravano con due birdie, due bogey e un doppio bogey.
Non hanno superato il taglio: Francesco Laporta (70 72) e Marco Crespi (71 71), 64.i con 142 (-2) e fuori per un colpo, Andrea Perrino (74 74) e Andrea Maestroni (69 79), 118.i con 148 (+4), e Leonardo Motta, 146° con 155 (83 72, +11).
TERZO GIRO - Lorenzo Gagli, 12° con 207 (70 68 69, -9), ha guadagnato altre sette posizioni nel D+D REAL Slovakia Challenge (Challenge Tour) che si conclude sul tracciato del Penati Golf Resort (par 72), a Senica in Slovacchia.
Classifica rivoluzionata e terzetto al comando con 203 (-13) composto dal francese Romain Langasque (66 68 69), dall’inglese Aaron Rai (70 64 69) e dallo scozzese Scott Henry (68 65 70), con il transalpino Damien Perrier a ridosso con 204 (-12). In corsa per il titolo anche lo spagnolo Pedro Oriol, l’inglese James Heath e il nordirlandese Cormac Sharvin, quinti con 205 (-11), e cullano concrete speranze il finlandese Tapio Pulkkanen, lo svedese Steven Jeppesen, il francese Matthieu Pavon e il neozelandese Ryan Fox, ottavi con 206 (-10).
Sono saliti a metà graduatoria Matteo Delpodio (68 73 68) e Filippo Bergamaschi (68 71 70), 28.i con 209 (-7), e Nicolò Ravano, 34° con 210 (69 71 70, -6) e ha perso qualcosa Alessandro Tadini, 40° con 211 (71 68 72, -5).
Non hanno superato il taglio: Francesco Laporta (70 72) e Marco Crespi (71 71), 64.i con 142 (-2) e fuori per un colpo, Andrea Perrino (74 74) e Andrea Maestroni (69 79), 118.i con 148 (+4), e Leonardo Motta, 146° con 155 (83 72, +11). Il montepremi è di 170.000 euro di cui 27.200 gratificheranno il primo classificato.
SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli, 19° con 138 (70 68, -6), ha recuperato quindici posizioni ed è l’italiano meglio classificato nel D+D REAL Slovakia Challenge (Challenge Tour) sul tracciato del Penati Golf Resort (par 72), a Senica in Slovacchia. E’ al comando il norvegese Espen Kofstad (132 - 67 65, -12) che ha a ridosso lo scozzese Scott Henry (133, -11), l’inglese Aaron Rai, il nordirlandese Cormac Sharvin, il francese Romain Langasque e il neozelandese Ryan Fox (134, -10), quest’ultimo in vetta dopo un giro.
Sono a metà graduatoria Filippo Bergamaschi (68 71) e Alessandro Tadini (71 68), 33.i con 139 (-5), e hanno superato il taglio anche Nicolò Ravano, 44° con 140 (69 71, -4), e Matteo Delpodio, 54° con 141 (68 73, -3).
Sono usciti: Francesco Laporta (70 72) e Marco Crespi (71 71), 64.i con 142 (-2) e fuori per un colpo, Andrea Perrino (74 74) e Andrea Maestroni (69 79), 118.i con 148 (+4), e Leonardo Motta, 146° con 155 (83 72, +11). Il montepremi è di 170.000 euro di cui 27.200 gratificheranno il primo classificato.
PRIMO GIRO - Filippo Bergamaschi sono in settima posizione con 68 (-4) colpi nel D+D REAL Slovakia Challenge (Challenge Tour) sul tracciato del Penati Golf Resort (par 72), a Senica in Slovacchia. Guida la classifica con 65 (-7) il neozelandese Ryan Fox, ma lo marcano da vicino il francese Romain Langasque, secondo con 66 (-6), il norvegese Espen Kofstad, l’irlandese Ruaidhri McGee, il transalpino Matthieu Pavon e lo spagnolo Pedro Oriol, terzi con 67 (-5).
Complessivamente abbastanza positiva la giornata degli italiani, quasi tutti nella parte buona della graduatoria. Sono al 16° posto con 69 (-3) Nicolò Ravano e Andrea Maestroni, al 34° con 70 (-2) Francesco Laporta e Lorenzo Gagli e al 57° con 71 (-1) Alessandro Tadini e Marco Crespi. Rischiano di uscire dopo due giri Andrea Perrino, 105° con 74 (+2), e Leonardo Motta, 151° con 83 (+11). Il montepremi è di 170.000 euro di cui 27.200 gratificheranno il primo classificato.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa tappa in Slovacchia dove avrà luogo il D+D REAL Slovakia Challenge (7-10 luglio) in programma al Penati Golf Resort di Senica.
Saranno al via Matteo Delpodio, Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Marco Crespi, Francesco Laporta, Andrea Perrino, Leonardo Motta, Nicolò Ravano, Filippo Bergamaschi e Andrea Maestroni con i primi cinque pronti a recitare ruoli di rilievo. Altri possibili protagonisti i tedeschi Bernd Ritthammer, vincitore la scorsa settimana del Made in Denmark Challenge, e Alexander Knappe, gli inglesi James Heath, Jordan L. Smith e Matt Wallace, dominatore della stagione nell’Alps Tour con cinque successi di fila, il francese Damien Perrier, lo scozzese Duncan Stewart, gli svedesi Sebastian Soderberg e Simon Forsstrom, il neozelandese Ryan Fox e i sudafricani Dean Burmester e Dylan Frittelli. Il montepremi è di 170.000 euro di cui 27.200 gratificheranno il primo classificato.
Nino Bertasio ha effettuato un bel quarto giro risalendo la classifica - 34° con 284 (72 72 72 68, -4) colpi -nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour) e ha acquisito la certezza di partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un grandissimo Matteo Manassero ha lottato per il titolo fino alle ultime battute, classificandosi terzo con 276 (71 67 68 70, -12): non è riuscito ad andare a Rio 2016, ma ha ottenuto la qualificazione per il prossimo Open Championship, il terzo major stagionale (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio). In bassa classifica Renato Paratore, 57° con 288 (72 74 69 73, par) ed Edoardo Molinari, 67° con 291 (72 73 70 76, +3)
Sul percorso del Castle Stuart Golf Links (par 72), a Inverness in Scozia, si è imposto con 274 colpi (70 66 68 70, -14) lo svedese Alex Noren, 34enne di Stoccolma, che ha siglato il quinto successo in carriera con un gioco solido e una tenuta nervosa rimarchevole in una gara che è stata incerta fino alle ultime battute. Un birdie sull’ultima buca ha permesso all’inglese Tyrrell Hatton (275, -13) di occupare la seconda piazza da solo, togliendo a Matteo Manassero la chance olimpica.
Il veronese è stato affiancato dal belga Nicolas Colsaerts e dal neozelandese Danny Lee, quindi sesto posto con 277 (-11) per lo scozzese Richie Ramsay e per l’inglese Andy Sullivan.
I giocatori americani, che sembrava stessero facendo rodaggio in retrovia in vista dell’Open Championship, hanno cambiato decisamente marcia nel turno conclusivo. Patrick Reed è salito con 279 (-9) dal 23° all’10° posto occupato anche dallo scozzese Russell Knox e dal nordirlandese Graeme McDowell, mentre Phil Mickelson, 13° con 281 (-7) affiancato dallo svedese Henrik Stenson e dal tedesco Martin Kaymer, ha recuperato 38 posizioni e Steve Stricker, 21° con 282 (-6) alla pari con l’irlandese Padraig Harrington, è risalito di 30.
Alexander Noren è stato molto accorto e ha tenuto sempre a distanza i suoi avversari, siglando con tre birdie e un bogey il 70 (-2) vincente. Per lui un assegno di 693.754 euro su un montepremi di 3.850.000 euro.
Matteo Manassero ha condotto le prime dodici buche in par, poi con due birdie è andato a ridosso del leader, ma, anche per un pizzico di sfortuna, non è riuscito a trovare il terzo necessario. Comunque ha fatto vedere per tutto il torneo brani della sua classe e il portamento di un giocatore pienamente ritrovato.
Renato Paratore ha terminato in 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey, ma ha avuto il gran merito in questo evento di spezzare la serie di quattro tagli consecutivi subiti. Ha ridisceso la classifica di sedici gradini Edoardo Molinari con un 76 (+4) dovuto a un birdie e cinque bogey.
NINO BERTASIO A RIO 2016 - Nino Bertasio, dopo il terzo giro che l’aveva relegato in coda alla graduatoria, ha avuto una eccellente reazione che ha espresso con un giro quasi perfetto, con quattro birdie senza bogey (68, -4).
La sua impresa è ancor più rimarchevole poiché ha giocato solo in questa stagione nell’European Tour e quindi è riuscito a effettuare un gran recupero nell’Olympic Ranking (l’ufficializzazione arriverà lunedì 11 luglio) attraverso i risultati, in particolare con due top ten e una serie di piazzamenti.
Ventotto anni, nato a Zurigo, ha avuto una buona carriera da dilettante, poi è entrato nel mondo professionale nel 2011 vincendo la prima gara a cui ha preso parte (Cimar Open Samanah - EPD Tour). E’ seguito il titolo nel Campionato Open, stesso anno. L’escalation dal 2014 dove ha vinto due gare nell’Alps Tour (Open de St. François Region Guadeloupe e Asiago Open) ed è salito nel Challenge Tour. Dopo un buon 2015 nel nuovo circuito, a fine stagione ha conquistato la ‘carta’ per l’European Tour 2016.
TERZO GIRO -
Un grande Matteo Manassero si è portato dal quarto al secondo posto con 206 colpi (71 67 68, -10) ed è in corsa per il titolo nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour) e per un posto alle Olimpiadi di Rio 2016. Sul percorso del Castle Stuart Golf Links, a Inverness in Scozia, il veronese è in compagnia dell’inglese Tyrrel Hatton e ha due colpi di ritardo dal leader, lo svedese Alex Noren (204 - 70 66 68, -12).
L’altro azzurro in predicato di poter competere a Rio 2016, Nino Bertasio, 63° con 216 (72 72 72, par), ha perso 27 posizioni, ma non ha affatto compromesso le sue possibilità essendo attualmente 57° nell’Olimpic Ranking, che si chiuderà lunedì 11 luglio e promuoverà 60 giocatori. Inoltre ha ancora un giro a disposizione per migliorarsi. In classifica lo hanno superato Edoardo Molinari (72 73 70) e Renato Paratore (72 74 69), 51.i con 215 (-1).
Nel giro finale ci sarà sicuramente grande agonismo, insieme a tanta tecnica, per la qualità sia del terzetto che è avanti, sia di alcuni degli inseguitori come il neozelandese Danny Lee, che è impegnato sul circuito statunitense, e il tenace sudafricano Justin Walters, quarti con 207 (-9), o come l’inglese Andy Sullivan e il nordirlandese Graeme McDowell, sesti con 208 (-8). Ha poche chances il francese Romain Wattel, ottavo con 209 (-7), e ancor meno il tedesco Martin Kaymer e il belga Nicolas Colsaerts, noni con 210 (-6). Ha effettuato un gran recupero lo svedese Henrik Stenson, 16° con 211 (-5) alla pari con l’irlandese Padraig Harrington, ma è ormai fuori gioco, così come lo scozzese Russell Knox, 23° con 212 (-4). Stanno solo facendo rodaggio per l’Open Championship della prossima settimana (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), il terzo major stagionale, gli statunitensi Phil Mickelson e Steve Stricker, 51.i come Molinari e Paratore.
Alex Noren ha girato in 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey, ma la sua andatura è stata meno fluida rispetto al secondo giro in cui ha preso la leadership.
Matteo Manassero, che sembra tornato ai livelli che gli hanno consentito di ottenere quattro titoli nell’European Tour, ha ora la doppia possibilità di conquistare il quinto e, come detto, di puntare a Rio 2016. Dipenderà da lui e anche da Bertasio, che in questo momento è in posizione migliore nel ranking olimpico. Il veronese (68 colpi) è partito molto forte e ha segnato un eagle e due birdie in sei buche, poi ha fatto il resto del percorso in par (tre birdie e tre bogey) accusando una piccola flessione nella parte centrale.
Avvio difficilissimo per Nino Bertasio che si è gravato di tre bogey in altrettante buche. Ha però avuto il merito di non mollare e nelle successive nove è andato un colpo sotto par con quattro birdie, poi è tornato a livello (72) completando lo score con un birdie e due bogey.
Renato Paratore, che ha interrotto la serie di quattro tagli consecutivi subiti, ha risalito la graduatoria di 14 gradini con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3). Per Edoardo Molinari 70 (-2) colpi con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 3.850.000 euro.
SECONDO GIRO - Matteo Manassero è salito dall’undicesimo al quarto posto con 138 colpi (71 67, -6) nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour) sul percorso del Castle Stuart Golf Links di Inverness, in Scozia, dove è passato a condurre con 136 (70 66, -8) lo svedese Alex Noren.
Hanno perso posizioni gli altri tre azzurri, ma Nino Bertasio 36° con 144 (72 72, par), si è mantenuto in media classifica, mentre sono più indietro Edoardo Molinari, 49° con 145 (72 73, +1), e Renato Paratore, 65° con 146 (72 74, +2).
Noren (sei birdie senza bogey per il 66, -6) precede di misura il neozelandese Danny Lee e l’inglese Eddie Pepperell (137, -7) e sono quarti, insieme a Manassero, il sudafricano Branden Grace, l’inglese Richard Bland e lo spagnolo Jorge Campillo. Stanno tenendo un buon passo l’irlandese Padraig Harrington e il nordirlandese Graeme McDowell, ottavi con 139 (-5). Hanno recuperato qualcosa il cinese Ashun Wu, 14° con 141 (-3), il tedesco Martin Kaymer e lo scozzese Russell Knox, 19.i con 142 (-2), mentre stanno soprattutto facendo rodaggio per l’Open Championship della prossima settimana (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), il terzo major stagionale, gli statunitensi Phil Mickelson e Steve Stricker e lo svedese Henrik Stenson, 49.i come Edoardo Molinari
L’ottima prestazione che sta fornendo Matteo Manassero lo sta mettendo in corsa in extremis per le Olimpiadi di Rio 2016, ma dovrebbe quanto meno vincere. Comunque sta esprimendo un ottimo gioco ed è apparso molto soddisfatto al termine del turno "piuttosto eccitante specie quando le cose vanno per il verso dovuto" una sua frase. Ha iniziato dalla buca 10 nel modo giusto (tre birdie e un bogey), ma ha fatto meglio nel rientro con tre birdie per il 67 (-5).
Lunedì 11 luglio si chiuderà l’Olympic Ranking e Nino Bertasio sta conducendo con grande attenzione quest’ultima fatica onde staccare il biglietto per Rio 2016. Attualmente sarebbe qualificato tra i 60 ammessi (57° in graduatoria), ma ora ha anche la concorrenza di Manassero. Si è mantenuto per il secondo giro consecutivo nel 72 del par con quattro birdie e quattro bogey. Per Edoardo Molinari 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey e per Renato Paratore 74 (+2) con due birdie e quattro bogey, che ha avuto il merito di interrompere la serie di quattro tagli consecutivi. Il montepremi è di 3.850.000 euro.
PRIMO GIRO - Quartetto azzurro in alta classifica nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour): Matteo Manassero è all’11° posto con 71 (-1) colpi, ed Edoardo Molinari, Renato Paratore e Nino Bertasio, impegnatissimo nella corsa verso le Olimpiadi, sono al 21° con 72 (par).
Al Castle Stuart Golf Links di Inverness, in Scozia, conducono con 69 (-3) colpi l’australiano Scott Hend e il cileno Felipe Aguilar e sono a ridosso con 70 (-2) otto concorrenti: gli inglesi Richard Bland, Tyrrell Hatton, Andy Sullivan ed Eddie Pepperel, il nordirlandese Graeme McDowell, l’irlandese Padraig Harrington, lo svedese Alex Noren e il coreano Y.E. Yang. Affiancano Manassero, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, l’inglese Luke Donald e il neozelandese Danny Lee e e sono insieme agli altri tre azzurri il tedesco Martin Kaymer, lo scozzese Russell Knox e il cinese Ashun Wu, 21
L’evento che precede il 145° Open Championship, terzo major stagionale (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), ha richiamato alcuni giocatori statunitensi tesi a cercare il passo giusto sui percorsi europei, ma al momento non brillano Steve Stricker, 56° con 74 (+2), e Phil Mickelson, 89° con 76 (+4), stesso score dello svedese Henrik Stenson. In panne il thailandese Thongchai Jaidee, 103° con 77 (+5), vincitore domenica passata dell’Open de France.
Su un campo che non concede molto Scott Hend ha marciato con un eagle, tre birdie e due bogey, e Felipe Aguilar ha mantenuto lo stesso passo con cinque birdie e due bogey.
Matteo Manassero è partito dalla buca 10 con un birdie, ha frenato con due bogey, ma un altro birdie lo ha riportato in par al giro di boa. Nel rientro due birdie e un bogey hanno fissato lo score. Via dallo stesso tee anche per Renato Paratore, che ha condotto in par entrambe la metà del campo con un birdie e un bogey in uscita e con due birdie e altrettanti bogey nel rientro.
Malgrado due birdie in tre buche Edoardo Molinari ha avuto parecchie difficoltà sulle prime nove concluse con un parziale di 38 (+2), perché nello score sono finiti anche un doppio bogey e due bogey. Due birdie di fila nel finale gli hanno fatto ritrovare il par.
Nino Bertasio, scattato dalla 10ª, dopo un birdie ha infilato tre bogey nella fase centrale del turno che l’hanno fatto scendere a metà classifica, ma successivamente è risalito con due birdie. Il montepremi è di 3.850.000 euro.
PROLOGO - Al Castle Stuart Golf Links di Inverness, in Scozia, si svolge l’Aberdeen Asset Management Scottish Open (7-10 luglio), torneo dell’European Tour al quale prendono parte Edoardo Molinari, vincitore della gara nel 2010, Matteo Manassero, Nino Bertasio e Renato Paratore.
E’ l’evento che precede il 145° Open Championship, terzo major stagionale (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), e di conseguenza ha richiamato molti tra i migliori giocatori del mondo, desiderosi di fare rodaggio, ma anche intenzionati a vincere come hanno dimostrato Phil Mickelson, l’inglese Justin Rose e Rickie Fowler, gli ultimi tre saliti sul gradino più alto del podio. Di costoro Phil Mickelson sarà di nuovo al via insieme ai connazionali statunitensi Steve Stricker, Patrick Reed, J.B. Holmes e Jamie Lovemark, ma dal circuito d’oltre Oceano sono arrivati pure il neozelandese Danny Lee, lo scozzese Russell Knox e lo svedese David Lingmerth.
Il field comprende anche il tedesco Martin Kaymer, gli inglesi Luke Donald, Chris Wood e Matthew Fitzpatrick, il nordirlandese Graeme McDowell, lo svedese Henrik Stenson, il sudafricano Branden Grace, gli irlandesi Shane Lowry e Padraig Harrington, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, i thailandesi Thongchai Jaidee, suo domenica passata l’Open de France, e Kiradech Aphibarnrat, il coreano Jeunghun Wang e il cinese Ashun Wu.
Edoardo Molinari avrà sicuramente importanti motivazioni dal ricordo dell’impresa del 2010, antefatto del suo ingresso nella squadra europea di Ryder Cup, perché poi si guadagnò una wild card imponendosi alla fine di agosto nel Johnnie Walker Championship. Matteo Manassero continua il suo percorso di recupero, ma ancora ci sono alti e bassi da correggere come, ad esempio, hanno detto le ultime due uscite con un bel 13° posto nel BMW International Open e il taglio all’Open de France. Nino Bertasio è proiettato verso Rio 2016 e deve superare l’ultimo ostacolo prima della chiusura dell’Olympic Ranking l’11 luglio. La scorsa settimana le cose non gli sono andate bene in Francia, dove è rimasto fuori a metà gara, tuttavia malgrado la disavventura ha guadagnato un posto (da 58° a 57°) nella graduatoria che porta ai Giochi. Periodo negativo per Renato Paratore, reduce da quattro tagli consecutivi, il quale dovrà evitare il quinto in un torneo che non sarà facile per nessuno. Il montepremi è di 3.850.000 euro.
IL TORNEO SU SKY - L’Aberdeen Asset Management Scottish Open verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport Plus HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 7 luglio, dalle 17 alle 19.30; venerdì 8, dalle ore dalle 11.30 alle 19.30; sabato 9, dalle ore 15.30 alle 20.30; domenica 10, dalle ore 15.30 alle 20.30. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Andrea Sillitti.
GIORNATA FINALE
EUROPEAN GIRLS TEAM CHAMPIONSHIP: LE AZZURRINE DOMINANO IL TORNEO - Le Girls azzurre hanno battuto in finale la Svezia 4,5-2,5 e hanno vinto con pieno merito l’European Girls Team Championship, dominato sin dalla qualificazione medal. Sul tracciato dell’Oslo Golf Club (par 72), nella capitale della Norvegia, ancora una volta i doppi azzurri sono risultati imbattibili (sei punti su sei) e hanno portato l’Italia sul 2-0. Angelica Moresco/Alessia Nobilio hanno avuto ragione di Linn Grant/Frida Kinhult (4/3) e Clara Manzalini/Emilie Alba Paltrinieri hanno avuto la meglio per 3/2 su Beatrice Wallin/Sara Kjellker.
Nei singoli Emilie Alba Paltrinieri ha portato il terzo punto (3/2 su Amanda Linner), e il quarto lo ha firmato Alessia Nobilio (2 up su Frida Kinhult). Pari tra Caterina Don e Linn Grant, mentre le svedesi hanno vinto due incontri (gli unici persi dalle azzurre nei match play) con Beatrice Wallin (3/2 su Alessandra Fanali) e con Maja Stark (alla 19ª su Angelica Moresco).
Gianluca Crespi, Direttore Tecnico delle squadre nazionali ha affermato: "Dopo tre finali consecutive abbiamo centrato una vittoria importantissima che mette in evidenza la continuità in termini di competitività dei nostri giovani. Grazie all'ottimo lavoro di tutto lo staff tecnico con il ricambio generazionale siamo rimasti ai vertici del golf europeo. Le nostre Girls hanno messo in mostra qualità tecniche e temperamentali".
Ha aggiunto Anna Roscio, coordinatrice squadre nazionali femminili: "Un trionfo che corona un torneo dominato sin dalle prime battute. Voglio sottolineare che fra le azzurre scese in campo c'erano delle debuttanti nei Campionati Europei con due anni in meno di tante altre avversarie. Questo successo è frutto anche dei raduni invernali, nei quali lo staff tecnico ha avuto modo di seguire da vicino tutte le ragazze, gettando le basi per la stagione agonistica".
Il team advisor Enrico Trentin ha seguito le neo campionesse d’Europa sul campo.: Abbiamo conseguito delle vittorie nette contro formazioni di spessore. In finale la Svezia si è confermata una compagine con grandi individualità, ma il nostro spirito di gruppo ha fatto la differenza. Le ragazze sono state encomiabili per l'abnegazione, la passione e l'entusiasmo. E' una vittoria ampiamente meritata che ripaga tutto lo staff tecnico del lavoro portato avanti negli ultimi anni".
L’Italia ha dominato sin dalla qualificazione su 36 buche medal in cui si è imposta con 712 colpi (358 354 , -8) davanti alla Svezia (720, par) e alla Spagna (728, +8). Inoltre Emilie Alba Paltrinieri ha siglato con 135 (66 69, -9) colpi il miglior score individuale. Nei primi due turni di match play le azzurrine hanno sconfitto la Repubblica Ceca (5,5-1,5) e la Francia (6-1).
I risultati. Finale 1° posto: Italia-Svezia 4,5-2,5; finale 3°: Spagna-Francia 4-3.; finale 5°: Inghilterra-Norvegia 3.5-1,5; finale 7°: Danimarca-Repubblica Ceca 3-2; finale 9°: Irlanda-Slovacchia 4.5-0,5; finale 11°: Germania-Olanda 3-2; finale 13°: Svizzera-Scozia 3-2. Al 15° posto: Austria.
Terzo girone (per il 16° posto) con classifica a punti: Belgio-Islanda 5-0; Finlandia-Islanda 3,5-1,5; Finlandia-Belgio 4-1. Classifica: 16ª Finlandia p. 2; 17° Belgio p. 1; 18ª Islanda p. 0.
Hanno accompagnano le azzurre Stefano Sardi, capitano, Enrico Trentin, team advisor, e Alex Senoner, allenatore.
EUROPEAN BOYS TEAM CHAMPIONSHIP: L’ITALIA CEDE ALLA DANIMARCA - La Francia ha conquistato l’European Boys Team Championship superando la Germania per 5,5-1,5 sul percorso del Diamond Golf Club (par 72), ad Atzenbrugg in Austria, dove i Boys azzurri sono terminati al quarto posto sconfitti di misura dalla Danimarca per 4/3.
Le cose erano cominciate bene per gli italiani in vantaggio per 2-0 dopo i doppi con i successi di Jacopo Albertoni/Andrea Romano (2/1 su Victor Bjorlow/Rasmus Hojgaard) e di Julien Paltrinieri/Giovanni Manzoni (2/1 su Soren Broholt-Lind/Rasmus Neergaard-Petersen). Nei singoli la decisa reazione danese con Gustav Frimoodt (4/2 su Jacopo Albertoni), Rasmus Neergaard-Petersen (1 up su Giovanni Manzoni), Rasmus Hojgaard (2/1 su Massimiliano Campigli) e con Soren Broholt-Lind (3/2 su Andrea Romano). Terzo vano punto azzurro con Julien Paltrinieri (5/4 su Victor Bjorlow).
Senza storia il match per il titolo, con la Francia che si è assicurata i due punti del doppio e poi dopo gli altri due punti ottenuti nel singoli è stata data a parità nei tre rimanenti e ininfluenti incontri.
Nella qualifica l’Italia è terminata terza con 751 colpi (364 387, +31) alle spalle di Germania (746 - 371 375, +26) e Francia (750, +30). Negli primi due incontri a eliminazione diretta l’Italia ha prima vinto con la Finlandia (4,5/2,5) e poi ha ceduto con con la Francia per 4,5-2,5.
I risultati. Finale 1° posto: Francia-Germania 5,5-1,5; finale 3°: Danimarca-Italia 4-3; finale 5°: Svezia-Finlandia 3-2; finale 7°: Scozia-Repubblica Ceca 4-1; finale 9°: Norvegia-Austria 4-1; finale 11°: Olanda-Slovenia 4-1; finale 13°: Inghilterra-Galles 4,5-0,5; finale 15°:Belgio-Portogallo 3-2.
Hanno assistito la squadra italiana il capitano Giovanni Bartoli, il team advisor Giovanni Gaudioso, il coach Marco Soffietti e il preparatore atletico Giacomo Lucchesi.
EUROPEAN AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: SCOZIA REGINA, ITALIA QUARTA - La Scozia ha battuto in finale la Svezia per 5-2 e si è imposta per il secondo anno consecutivo nell’European Amateur Team Championship sul tracciato dello Chantilly Golf Club (par 71), a Chantilly in Francia. Per la medaglia di bronzo la Danimarca ha superato l’Italia per 4,5-2,5 in un incontro in cui i danese hanno fatto valere la loro miglior condizione nei singoli.
I doppi sono terminati in parità con i punti di John Axelsen/Peter Launer Baek (3/2 su Guido Migliozzi/Stefano Mazzoli) e di Federico Zucchetti/Lorenzo Scalise (2/1 su Jonathan Goth Rasmussen/Emil Sogaard). Nei singoli i danesi hanno conquistato il bronzo con John Axelsen (5/3 su Guido Migliozzi), Peter Launer Baek (alla 19ª su Luca Cianchetti) e con Marcus Helligkilde (5/4 su Jacopo Vecchi Fossa). Punto azzurro con Stefano Mazzoli (6/5 su Jonathan Goth Rasmussen) e parità tra Lorenzo Scalise e Emil Sogaard.
La Scozia ha espresso la sua superiorità sugli svedesi con tre vittorie nei singoli dopo la parità nei doppi.
In qualifica la Francia (713 - 359 354, +3) ha preceduto la Scozia, stesso score, ma numero due nel tabellone e l’Italia (714 - 362 352, +4)- Nei primi due match play gli azzurri hanno battuto l’Irlanda (4,5-2,5) poi ha lasciato strada alla Scozia (5-2).
I risultati - Finale 1° posto: Scozia-Svezia 5-2; finale 3°: Danimarca-Italia 4,5-2,5; finale 5°:Francia-Irlanda 4-1; finale 7°: Norvegia-Spagna 3,5-1,5; finale 9°: Germania-Belgio 3-2; finale 11°: Austria-Svizzera 3/2; finale 13°: Inghilterra Olanda 3,5-1,5; finale 15°: Portogallo-Finlandia 3,5-1,5
Hanno accompagnato il team italiano il capitano Paolo Ricchi, il team advisor Alberto Binaghi, il coach Federico Bisazza e il fisioterapista Massimo Messina.
EUROPEAN LADIES AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: L’ITALIA TERMINA DECIMA - L’Italia ha perso il match contro la Scozia per 3,5-1,5 e si è classificata al decimo posto nell’European Ladies Amateur Team Championship, disputato sul percorso dell’Oddur Golf Club (par 72), a Urridavollur in Islanda.
Il titolo è stato appannaggio dell’Inghilterra che ha sconfitto la Spagna (4-3) al termine di un match incertissimo: dopo il pareggio nei doppi, le britanniche hanno avuto partita vinta conquistando tre dei cinque singoli che, a conferma del grande equilibrio, si sono conclusi tutti con lo score di 1 up.
La Scozia ha avuto ragione dell’Italia grazie alla sua superiorità negli incontri individuali terminati con un parziale di 3-1. Si sono imposte Hannah McCook (4/3 su Carlotta Ricolfi), Rachel Taylor (3/2 su Arianna Scaletti) e Eilidh Briggs (2/1 su Roberta Liti). Punto azzurro con Bianca Maria Fabrizio (3/2 su Connie Jaffrey) e pari nel doppio tra Lucrezia Colombotto Rosso/Federica Torre e Jessica Meek/Heather Munro.
In qualifica l’Italia ha ottenuto l’11 posto con 760 colpi (388 372, +40) ed è stata inserite nel secondo girone. Ha prevalso la Spagna (730 - 373 357, +10) col minimo scarto sulla Norvegia (731, +11). Nei match play l’Italia è andata verso la finale per il nono posto ai danni di Belgio (3,5-1,5) e Francia (3-2).
I risultati. Finale 1° posto: Inghilterra-Spagna 4-3; finale 3°: Germania-Svizzera 4,5-2,5; finale 5°: Svezia-Danimarca 3,5-1,5; finale 7°: Norvegia-Finlandia 4.5-0,5; finale 9°: Scozia-Italia 3,5-1,5; finale 11°: Slovenia-Francia 3-2; finale 13°: Olanda-Belgio 3-2; finale 15°: Irlanda-Islanda 3-2.
Terzo girone per il 17° posto (classifica a punti): Polonia-Repubblica Ceca 3-2; Austria-Galles 4-1; Galles-Repubblica Ceca 3-2; Austria-Polonia 4-1; Austria-Repubblica Ceca 3-2; Galles-Polonia 3-2. Classifica: 17
ª Austria p. 3; 18° Galles 2; 19ª Polonia 1; 20ª Repubblica Ceca 0.
Hanno accompagnano le italiane il team advisor Roberto Zappa, l’allenatore Stefano Soffietti e il fisioterapista Luciano Bonici
QUARTA GIORNATA
EUROPEAN GIRLS TEAM CHAMPIONSHIP: LE AZZURRINE TRAVOLGONO LA FRANCIA (6-1) - Le Girls azzurre hanno travolto la Francia (6-1) e sono volate in finale nell’European Girls Team Championship sul tracciato dell’Oslo Golf Club (par 72), nella capitale della Norvegia. Nell’atto conclusivo avranno di fronte la Svezia che ha sconfitto la Spagna per 4,5-2,5. Si batteranno per il bronzo transalpine e spagnole.
L’Italia, argento nelle ultime due edizioni del torneo, è giunta alla terza finale consecutiva praticamente senza concedere alcuna chance alle avversarie. Le azzurrine hanno vinto entrambi i doppi, mettendo già un’ipoteca sul risultato, con Angelica Moresco/Alessia Nobilio (2 up su Pauline Roussin-Bouchard/Charlotte Liautier) e con Clara Manzalini/Emilie Alba Paltrinieri (1 up su Matilde Claisse/Chloe Salort). Nei singoli hanno chiuso il conto Alessandra Fanali (1 up su Pauline Roussin-Bouchard), Emilie Alba Paltrinieri (3/2 su Mathilde Claisse) e Alessia Nobilio (5/4 su Charlotte Liautier) e a risultato acquisito è stata decretata la parità tra Caterina Don ed Emma Grechi e tra Angelica Moresco e Chloe Salort.
Gli altri risultati. Sottogirone primo flight: Norvegia-Rep. Ceca 3-2; Inghilterra-Danimarca 3-2. Finale 5° posto: Norvegia-Inghilterra: finale 7°: Rep. Ceca-Danimarca.
Secondo girone: Slovacchia-Germania 3-2; Irlanda-Olanda 3-2; Svizzera-Austria 3,5-1,5. Finale 9° posto: Slovacchia-Irlanda; finale 11°: Germania-Olanda; finale 13°. Scozia Svizzera. Al 15° posto: Austria.
Terzo girone (per il 16° posto) con classifica a punti: Belgio-Islanda 5-0; Finlandia-Islanda 3,5-1,5. Prossimo turno: Finlandia-Belgio. Classifica: Belgio e Finlandia p. 1; Islanda 0.
Accompagnano le azzurre Stefano Sardi, capitano, Enrico Trentin, team advisor, e Alex Senoner, allenatore.
EUROPEAN BOYS TEAM CHAMPIONSHIP: GLI AZZURRI CEDONO ALLA FRANCIA (4,5-2,5) - Sarà Francia-Germania la finale dell’European Boys Team Championship in svolgimento sul percorso del Diamond Golf Club (par 72), ad Atzenbrugg in Austria. Infatti i Boys azzurri hanno ceduto il passo ai transalpini (4,5-2,5), mentre i tedeschi hanno avuto ragione della Danimarca (5,5-1,5), Dunque obiettivo bronzo per l’Italia contro i danesi.
Il match era iniziato nel modo migliore per la compagine italiana con un 2-0 nei doppi grazie alle vittorie di Julien Paltrinieri/Giovanni Manzoni (5/4 su Edgar Catherine/Alexandre Fuchs) e di Jacopo Albertoni/Massimiliano Campigli (alla 19ª su Adrien Pendaries/Paul Margolis). Nei singoli, però, i francesi sono stati bravi a ribaltare una situazione veramente difficile con un parziale di 4,5-0,5. Hanno compiuto la prodezza Pierre Pineau (3/2 su Andrea Romano), Paul Margolis (alla 20ª su Julien Paltrinieri), Alexandre Fuchs (2/1 su Giovanni Manzoni) e Adrien Pendaries (5/4 su Riccardo Leo). Pari tra Jacopo Albertoni ed Edgar Catherine.
Gli altri risultati. Sottogirone primo flight: Svezia-Scozia 3-2; Finlandia-Rep. Ceca 3-2. Finale 5° posto: Svezia-Finlandia; finale 7°: Scozia-Rep. Ceca
Nel secondo girone: Austria-Slovenia 3,5-1,5; Norvegia-Olanda 3-2. Sottogirone: Inghilterra-Portogallo 5-0; Galles-Belgio 3-2. Finale 9° posto: Austria-Norvegia; finale 11°: Slovenia-Olanda; finale 13°: Inghilterra-Galles; finale 15°: Portogallo-Belgio.
Accompagnano la squadra italiana il capitano Giovanni Bartoli, il team advisor Giovanni Gaudioso, il coach Marco Soffietti e il preparatore atletico Giacomo Lucchesi.
EUROPEAN AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: L’ITALIA PER IL BRONZO - La compagine amateur azzurra, sconfitta in semifinale per 5-2 dalla Scozia, campione uscente, competerà per il terzo posto contro la Danimarca, battuta dalla Svezia (4,5-2,5) nella giornata finale dell’European Amateur Team Championship sul tracciato dello Chantilly Golf Club (par 71), a Chantilly in Francia. Il titolo dunque sarà una questione tra svedesi e scozzesi, questi ultimi da sorpresa nello scorso anno ora diventati una certezza.
Per l’Italia la gara è andata subito in salita con lo 0-2 nei doppi dove Guido Migliozzi/Luca Chianchetti sono stati superati da Grant Forrest/Robert MacIntyre (3/2) e stessa sorte hanno subito Federico Zucchetti/Lorenzo Scalise (1 up da Connor Syme/Craig Howie). Anche nei singoli gli scozzesi hanno avuto la meglio nel parziale (3-2) andando a segno con Robert MacIntyre (4/3 su Jacopo Vecchi Fossa), Craig Howie (2/1 su Lorenzo Scalise) e Connor Syme (5/4 su Federico Zucchetti). I punti azzurri hanno avuto la firma di Stefano Mazzoli (3/1 su Grant Forrest e di Guido Migliozzi (7/6 su Jamie Savage).
Gli altri risultati - Sottogirone primo flight: Norvegia-Francia 4-1; Irlanda-Spagna 3,5-1,5. Finale 5° posto: Francia-Irlanda; finale 7°: Norvegia-Spagna.
Nel secondo girone: Germania-Austria 3,5-1,5; Belgio-Svizzera 3,5-1,5. Sottogirone: Olanda Finlandia 3,5-1,5; Inghilterra-Portogallo 4,5-0,5. Finale 9° posto: Germania-Belgio; finale 11°; Austria-Svizzera; finale 13°: Olanda-Inghilterra; finale 15°: Finlandia-Portogallo
Accompagnano il team italiano il capitano Paolo Ricchi, il team advisor Alberto Binaghi, il coach Federico Bisazza e il fisioterapista Massimo Messina.
EUROPEAN LADIES AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: L’ITALIA PER IN NONO POSTO CONTRO LA SCOZIA - L’Italia ha superato per 3-2 la Francia e contenderà alla Scozia, che ha sconfitto la Slovenia (4-1), il nono posto nell’European Ladies Amateur Team Championship, che si conclude sul percorso dell’Oddur Golf Club (par 72), a Urridavollur in Islanda.
Le azzurre, undicesime in qualifica e inserite nel secondo girone di match play, hanno perso il punto nel doppio per la sconfitta di Lucrezia Colombotto Rosso/Federica Torre (6/5 da Anais Meyssonnier/Emma Broze), poi ne hanno ottenuti due con Bianca Maria Fabrizio (4/3 su Marion Veysseyre) e con Roberta Liti (alla 19
ª su Shannon Aubert) e il terzo con Carlotta Ricolfi alla quale è stata assegnata la vittoria per il forfait di Mathilda Cappelliez. Agathe Laisne ha colto il secondo inutile punto per le transalpine (alla 19ª su Arianna Scaletti).
Per il titolo saranno di fronte la Spagna (5-2 sulla Germania) e l’Inghilterra (4-3 sulla Svizzera).
I risultati.
Primo girone: Spagna-Germania 5-2; Inghilterra-Svizzera 4-3. Sottogirone: Danimarca-Finlandia 4-1; Svezia-Norvegia 3,5-1,5. Finale 1° posto: Spagna-Inghilterra; finale 3°: Germania-Svizzera; finale 5°: Danimarca-Svezia; finale 7°: Finlandia-Norvegia.
Secondo girone: Scozia-Slovenia 4-1; Italia-Francia 3-2. Sottogirone: Olanda-Irlanda 3,5-1,5; Belgio-Islanda 4-1. Finale 9° posto: Italia-Scozia; finale 11° Slovenia-Francia; finale 13° Olanda-Belgio; finale 15°: Irlanda-Islanda.
Terzo girone per il 17° posto (classifica a punti): Galles-Repubblica Ceca 3-2; Austria-Polonia 4-1. Prossimo turno: Repubblica Ceca-Austria; Galles-Polonia. Classifica: Austria p. 2; Galles e Polonia 1; Repubblica Ceca 0.
Accompagnano le italiane il team advisor Roberto Zappa, l’allenatore Stefano Soffietti e il fisioterapista Luciano Bonici.
TERZA GIORNATA
EUROPEAN GIRLS TEAM CHAMPIONSHIP: AZZURRINE D’AUTORITÀ CONTRO LA REPUBBLICA CECA (5,5-1,5) - Prova tonica e d’autorità delle azzurrine che non hanno concesso chances alla Repubblica Ceca, superata per 5-5-1,5 nei quarti di finale del dell’European Girls Team Championship sul tracciato dell’Oslo Golf Club (par 72), nella capitale della Norvegia.
Le italiane, argento nelle ultime due edizioni del torneo e prime nella qualifica su 36 buche medal, si sono imposte nei doppi con Angelica Moresco/Alessandra Fanali (1 up su Hana Ryscova/Eliska Kocourkova) e con Clara Manzalini/Emilie Alba Paltrinieri (3/2 su Tereza Melecka/Sara Kouskova). Nei singoli Alessia Nobilio (3/1 su Eliska Kocourkova) ed Emilie Alba Paltrinieri (2/1 su Hana Ryscova) hanno siglato gli altri due punti per accedere alla semifinale e, a risultato acquisito, è stata decretata la parità tra Caterina Don e Tereza Melecka, tra Angelica Moresco e Frantiska Lunackova e tra Clara Manzalini e Sara Kouskova.
Gli altri risultati del primo flight: Francia-Norvegia 4-3; Spagna-Danimarca 5,5-1,5; Svezia-Inghilterra 5-2.
In semifinale l’Italia si batterà con la Francia e la Spagna se la vedrà con la Svezia. Nel sottogirone, dove di compete per il quinto posto: Repubblica Ceca-Norvegia; Danimarca-Inghilterra.
Accompagnano le azzurre Stefano Sardi, capitano, Enrico Trentin, team advisor, e Alex Senoner, allenatore.
EUROPEAN BOYS TEAM CHAMPIONSHIP: GLI AZZURRI SUPERANO LA FINLANDIA (4,5-2,5) - I Boys azzurri hanno sconfitto la Finlandia per 4.5-2.5 e sono approdati in semifinale nell’European Boys Team Championship, che si sta svolgendo sul percorso del Diamond Golf Club (par 72), ad Atzenbrugg in Austria. Negli altri incontri dei quarti la Germania, campione uscente e prima nella qualifica, ha superato di misura la Svezia (4-3) e incontrerà la Danimarca, che ha liquidato la Scozia (4.5-2.,5), mentre l’Italia se la vedrà con la Francia, vincitrice sulla Repubblica Ceca (5-2). Nel sottogrione, dove è in palio il 5° posto: Svezia-Scozia e Repubblica Ceca-Finlandia.
Gli azzurri ha messo l’ipoteca sul passaggio del turno con il 2-0 nei doppi. Jacopo Albertoni/Massimiliano Campigli hanno avuto ragione di Matias Honkala/Santeri Lehesmaa per 1 up e Julien Paltrinieri/Giovanni Manzoni hanno battuto Perre Papunen/Sami Valimaki con lo stesso score. Nei singoli c’è stato assoluto equilibrio con un parziale di 2,5-2,5. Gli azzurri sono andati ancora a segno con Julien Paltrinieri (1 up su Matias Honkala) e con Jacopo Albertoni (2/1 su Santeri Lehesmaa), è terminato in parità il match tra Giovanni Manzoni e Perre Papunen, mentre i due punti pieni finlandesi sono stati opera di Sami Valimaki (1 up su Andrea Romano) e di Luukas Alakulppi (2/1 su Riccardo Leo).
Nel secondo girone (in palio il nono posto): Slovenia-Inghilterra 3,5-1,5; Austria Portogallo 4,5-0,5; Olanda-Galles 3,5-1,5; Norvegia Belgio 4-1. Secondo turno: Slovenia-Austria; Olanda-Norvegia. Sottogirone (13° posto): Inghilterra-Portogallo; Galles-Belgio.
Accompagnano la squadra italiana il capitano Giovanni Bartoli, il team advisor Giovanni Gaudioso, il coach Marco Soffietti e il preparatore atletico Giacomo Lucchesi.
EUROPEAN AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: ITALIA BATTE IRLANDA (4,5-2,5) - Gli azzurri, grazie a una certa supremazia nei singoli, hanno piegato la forte Irlanda (4,5-2,5) e incontreranno in semifinale la Scozia, campione uscente, che ha superato la Spagna (5,5-1.5) nell’European Amateur Team Championship in svolgimento sul tracciato dello Chantilly Golf Club (par 71), a Chantilly in Francia.
L’Italia ha pareggiato per 1-1 i doppi. Lorenzo Scalise/Stefano Mazzoli hanno sconfitto Jack Hume/Conor O’Rourke per 1 up, mentre Jacopo Vecchi Fossa/Guido Migliozzi hanno ceduto dopo 20 buche a Stuart Grehan/Colm Campbell. Nei match individuali i punti azzurri sono arrivati da Federico Zucchetti (2/1 su Stuart Grehan), da Lorenzo Scalise (2/1 su Conor O’Rourke) e da Guido Migliozzi (3/2 su Colm Campbell). Pari tra Sfefano Mazzoli e Paul McBrige e successo irlandese con Jack Hume (5/4 su Luca Cianchetti).
Negli altri due incontri del primo flight: Svezia-Francia 4,5-2,5; Danimarca-Norvegia 5,5-1,5. Secondo turno: Italia-Scozia; Svezia-Danimarca. Nel sottogirone (5° posto): Norvegia-Francia; Irlanda-Spagna.
Nel secondo girone: Germania-Olanda 3-2; Austria-Finlandia 3,5-1,5; Belgio Portogallo 3,5-.1,5; Svizzera-Inghilterra 3-2, Prossimo turno: Germania-Austria; Belgio-Svizzera. Sottogirone (13° posto): Olanda Finlandia; Portogallo-Inghilterra.
Accompagnano il team italiano il capitano Paolo Ricchi, il team advisor Alberto Binaghi, il coach Federico Bisazza e il fisioterapista Massimo Messina.
EUROPEAN LADIES AMATEUR TEAM: L’ITALIA BATTE IL BELGIO (3,5-1,5 - L’Italia ha battuto il Belgio per 3,5-1,5 nel primo incontro di match play nell’European Ladies Amateur Team Championship, che si sta disputando sul percorso dell’Oddur Golf Club (par 72), a Urridavollur in Islanda.
E’ un campionato continentale
straordinario in chiave azzurra, perché l’Italia è l’unica nazione con tre compagini (Boys, Girls e Amateur) in semifinale, mentre ne hanno due Francia, Spagna, Svezia, Germania e Danimarca e una Scozia, Inghilterra e Svizzera. E’ anche la conferma che il vivaio azzurro è sempre più rigoglioso in ogni fascia d’età e l’Italia continua a stupire in Europa per i risultati ottenuti e per la qualità che sa esprimere.
Le Ladies italiane, ammesse nel secondo girone e che hanno quale obiettivo il nono posto, hanno ottenuto il punto nel doppio con Lucrezia Colombotto Rosso/Federica Torre (5/3 su Clara Aveling/Tamara Luccioli) e hanno colto gli altri due punti decisivi nei singoli con Arianna Scaletti (2/1 su Celine Manche) e con Bianca Maria Fabrizio (5/3 su Elodie Van Dievoet). Pareggio tra Carlotta Ricolfi e Charlotte De Corte e punto belga con Leslie Cloots (4/3 su Roberta Liti).
Negli altri incontri del secondo flight: Slovenia-Irlanda 3,5-1,5; Scozia-Olanda 3-2; Francia-Islanda 3-2. Nel secondo turno l’Italia affronterà la Francia e la Scozia si batterà con la Slovenia. Nel sottogirone (13° posto): Irlanda-Olanda; Belgio-Islanda.
Nel primo girone, dove si compete per il titolo, questi i risultati: Spagna-Finlandia 4-3; Germania-Danimarca 4,5-2,5; Inghilterra-Svezia 4-3; Svizzera-Norvegia 4,5-2,5. Semifinali: Spagna-Germania; Inghilterra-Svizzera. Nel sottogirone (5° posto): Finlandia-Danimarca; Svezia-Norvegia.
Nel terzo girone in cui è in palio il 17° posto con classifica a punti: Polonia-Repubblica Ceca 3-2; Austria-Galles 4-1. Secondo turno: Galles-Repubblica Ceca; Austria-Polonia.
Accompagnano le italiane il team advisor Roberto Zappa, l’allenatore Stefano Soffietti e il fisioterapista Luciano Bonici.
SECONDA GIORNATA
EUROPEAN GIRLS TEAM CHAMPIONSHIP: AZZURRINE PRIME IN QUALIFICA - All’Oslo Golf Club (par 72), nella capitale della Norvegia, le azzurrine (Emilie Alba Paltrinieri 66 69, Angelica Moresco 74 69, Alessandra Fanali 73 70, Clara Manzalini 74 72, Alessia Nobilio 71 75, Caterina Don 76 74) hanno offerto una grande prova e hanno vinto la qualifica dell’European Girls Team Championship con 712 colpi (358 354 , -8), uniche capaci di scendere sotto par.
Vanno rimarcate le prove individuali con l’ottima prestazione di Emilie Alba Paltrinieri, che ha ottenuto lo score più basso in assoluto individuale, e con altre quattro ragazze tra le prime della graduatoria, con Moresco e Fanali settime, Manzalini e Nobilio diciannovesime.
L’Italia, seconda nelle due edizioni precedenti del torneo, ha lasciato a ben otto colpi la Svezia (720, par) e a distacchi maggiori le altre sei compagini con cui si batterà per il titolo: Spagna (728, +8), campione uscente, Norvegia (729, +9), Francia (732, +12), Danimarca (739, +19), Inghilterra (749, +29), e Repubblica Ceca, medesimo score.
Andranno negli altri due gironi, classificate nell’ordine: Germania (755, +35), Austria (764, +44), Irlanda (768, +48), Scozia (773, +53), Slovacchia (779, +59), Svizzera (782, +62), Olanda (783, +63), Finlandia (785, +65), Belgio (791, +71), Islanda (832, +112).
L’Italia avrà di fronte nella prima giornata di match play la Repubblica Ceca. Gli altri incontri: Svezia-Inghilterra; Spagna-Danimarca; Norvegia-Francia.
Accompagnano le azzurre Stefano Sardi, capitano, Enrico Trentin, team advisor, e Alex Senoner, allenatore.
EUROPEAN BOYS TEAM CHAMPIONSHIP: AZZURRI AL TERZO POSTO - I Boys azzurri (Jacopo Albertoni 67 77, Massimiliano Campigli 71 78, Giovanni Manzoni 74 76, Julien Paltrinieri 72 78, Riccardo Leo 79 78, Andrea Romano 78 79) sono scesi dal secondo al terzo posto con 751 colpi (364 387, +31) nel giro conclusivo di qualificazione all’European Boys Team Championship, ma in questa fase l’importante era inserirsi nel primo girone, operazione compiuta con pieno merito.
Sul percorso del Diamond Golf Club (par 72), ad Atzenbrugg in Austria, si è imposta la Germania, campione in carica, con 746 (371 375, +26) davanti alla Francia (750, +30). In quarta posizione la Danimarca (754, +34), in quinta la Scozia, stesso punteggio, in sesta la Finlandia (756, +36), in settima la Repubblica Ceca, medesimo score, e in ottava la Svezia (758, +38).
Nel secondo girone: Olanda e Inghilterra (763, +43), Norvegia (764, +44), Portogallo (772, +52), Austria (786, +66), Belgio (797, -77), Galles (798, +78), e Slovenia (833, +113).
Gli azzurri affronteranno la Finlandia. Gli altri match: Germania-Svezia; Francia-Repubblica Ceca; Scozia-Danimarca.
Accompagnano la squadra italiana il capitano Giovanni Bartoli, il team advisor Giovanni Gaudioso, il coach Marco Soffietti e il preparatore atletico Giacomo Lucchesi.
EUROPEAN AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: GRAN RIMONTA DELL’ITALIA - Rimonta azzurra nell’European Amateur Team Championship sul tracciato dello Chantilly Golf Club (par 71), a Chantilly in Francia. L’Italia (Stefano Mazzoli 71 70, Guido Migliozzi 72 70, Lorenzo Scalise 72 70, Federico Zucchetti 75 70, Jacopo Vecchi Fossa 77 72, Luca Cianchetti 72 77) è salita dall’ottavo al terzo posto con 714 colpi (362 352, +4) realizzando il punteggio complessivo più basso di giornata (352, -8 con validi per la graduatoria quattro 70 e un 72), e ha avuto accesso al primo girone. Nella corsa al titolo avrà per avversarie la Francia, in vetta con 713 (359 354, +3), la Scozia, campione uscente, stesso score, ma numero due nel tabellone, quindi la Danimarca (716, +6), la Norvegia (718, +8), l’Irlanda (720, +10), la Spagna (724, +14) e la Svezia (725, +15).
Sono terminate nel secondo girone, dove si avrà quale massimo obiettivo il nono posto: Germania (726 (+16), Inghilterra (728, +18), Belgio e Finlandia (734, +24). Austria (737, +27), Portogallo (740, +30), Svizzera (743, +33) e Olanda (756, +46).
Nei primo turno di match play gli azzurri avranno di fronte l’Irlanda. Gli altri incontri: Francia-Svezia; Scozia-Spagna; Danimarca-Norvegia.
Accompagnano il team italiano il capitano Paolo Ricchi, il team advisor Alberto Binaghi, il coach Federico Bisazza e il fisioterapista Massimo Messina.
EUROPEI LADIES A SQUADRE: ITALIA NEL SECONDO GIRONE - L’Italia (Arianna Scaletti 76 72, Bianca Maria Fabrizio 76 72, Carlotta Ricolfi 78 75, Roberta Liti 78 77, Lucrezia Colombotto Rosso 80 76, Federica Torre 80 82) è terminata all’undicesimo posto con 760 colpi (388 372, +40) nella qualificazione su 36 buche medal nell’European Ladies Amateur Team Championship ed è stata inserita nel secondo girone di match play dove si lotterà per il nono posto.
Sul percorso dell’Oddur Golf Club (par 72), a Urridavollur in Islanda, si batteranno per il titolo le prime otto formazioni in graduatoria, nell’ordine: Spagna (730 - 373 357, +10), Norvegia (731, +11), Svezia (735, +15), Germania (737, +17), Danimarca (743, +23), Inghilterra (745, +25), Svizzera (751, +31) e Finlandia (756, +36.)
A sorpresa ha perso l’autobus per il titolo la Francia, vincitrice negli ultimi due anni, che si è classificata decima con 759 (+39), preceduta dall’Irlanda con 757 (+37). Saranno entrambe nel secondo flight insieme all’Italia e a Scozia (761, +41), Olanda (761), Belgio 767 (+47), Islanda (769, +49) e Slovenia (771, +51). Nel terzo girone, a giocarsi il 17° posto: Repubblica Ceca (771), Austria (776, +56), Galles (777, +57) e Polonia 800 (+80).
Nel primo flight si affronteranno: Spagna-Finlandia, Norvegia-Svizzera; Svezia-Inghilterra; Germania-Danimarca. Nel secondo Italia-Belgio; Irlanda-Slovenia; Scozia-Olanda; Francia-Islanda. Nel terzo (con classifica a punti): Repubblica Ceca-Polonia; Austria-Galles.
Accompagnano le italiane il team advisor Roberto Zappa, l’allenatore Stefano Soffietti e il fisioterapista Luciano Bonici.
PRIMA GIORNATA
EUROPEAN BOYS TEAM CHAMPIONSHIP: LA REPUBBLICA CECA PRECEDE L’ITALIA - Inizio molto tonico dei Boys azzurri, secondi con 364 (+4) colpi, nel Campionato Europeo di categoria che si sta disputando sul percorso del Diamond Golf Club (par 72), ad Atzenbrugg in Austria. E’ al comando la Repubblica Ceca con 361 (+1), che sta mettendo in rilievo i progressi registrati negli ultimi anni proprio nel settore giovanile, e sono in terza posizione con 369 (+9) Scozia e Danimarca. Occupano le altre quattro poltrone che consentono di lottare per il titolo nei match play la Svezia (370, +10), la Francia e la Germania, campione in carica, (371, +11) e la Finlandia (372, +12).
C’è un netto stacco tra questo gruppo e le altre otto formazioni che prendono parte alla gara e che non sembrano avere possibilità di rimontare. Nell’ordine dal nono posto: Portogallo (381, +21), Norvegia e Austria (383, +23), Olanda (384, +24), Inghilterra (385, +25), Galles (387, +27), Belgio 396 (+36) e Slovenia (405, +45).
Tra gli azzurri Jacopo Albertoni, con un parziale di 69 (-3) colpi ha realizzato il terzo punteggio del turno. Hanno girato in 71 (-1) Massimiliano Campigli, in 72 (par) Julien Paltrinieri, in 74 (+2) Giovanni Manzoni, in 78 (+6) Andrea Romano e in 79 (+7) Riccardo Leo. Accompagno la squadra il capitano Giovanni Bartoli, il team advisor Giovanni Gaudioso, il coach Marco Soffietti e il preparatore atletico Giacomo Lucchesi.
EUROPEAN GIRLS TEAM CHAMPIONSHIP: AZZURRINE SECONDE - All’Oslo Golf Club (par 72), nella capitale della Norvegia, le azzurrine hanno fornito un’ottima prova nell’European Girls Team Championship e sono al secondo posto con 358 (-2) colpi, precedute dalla Svezia con 356 (-4). In terza posizione la Norvegia con 362 (+2), quindi la Spagna (364, +4), che difende il titolo, la Francia (370, +10), che lo conquistò nel 2014, l’Inghilterra (371, +11), la Danimarca (372, +12) e la Germania (373, +13).
La Repubblica Ceca è al nono posto con 381 (+21), ma il distacco di otto colpi dalla Germania sembra abbastanza alto per un recupero e quindi è probabile che già il giro iniziale abbia indicato quali saranno le otto formazioni che si contenderanno il titolo. La Repubblica Ceca è seguita in graduatoria da Scozia (382, +22), Slovacchia (390, +30), Svizzera (391, +31), Austria e Irlanda (392, +32), Olanda (394, +34). Belgio (395, +35), Finlandia (398, +38) e Islanda (413, +53).
L’Italia, medaglia d’argento nelle ultime due edizioni, si è avvalsa dell’ottima prestazione di Emilie Alba Paltrinieri, che con 66 (-6) colpi ha ottenuto lo score più basso di giornata insieme alla svedese Maja Stark. Così le altre azzurre: Alessia Nobilio 71 (-1), Alessandra Fanali 73 (+1), Clara Manzalini e Angelica Moresco 74 (+2) e Caterina Don 76 (+4). Accompagnano le azzurre Stefano Sardi, capitano, Enrico Trentin, team advisor, e Alex Senoner, allenatore.
EUROPEAN AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: AZZURRI OTTAVI - Nell’European Amateur Team Championship, in una qualifica molto combattuta e con classifica piuttosto corta, i dilettanti azzurri (Stefano Mazzoli 71 par, Lorenzo Scalise, Luca Cianchetti e Guido Migliozzi 72 +1, Federico Zucchetti 75 +4, Jacopo Vecchi Fossa 77 +6) sono all’ottavo posto con 362 (+7), ma il loro distacco dalla Danimarca, leader con 355 (par), è di appena sette colpi.
Sul tracciato dello Chantilly Golf Club (par 71), a Chantilly in Francia, sono alle spalle dei danesi la Germania (356, +1), la Scozia (357 (+2), campione uscente, la Norvegia (358, +3), la Francia (359, +4), l’Inghilterra e la Spagna (360, +5).
Sarebbero al momento nel secondo girone, dove si compete per la nona piazza, ma hanno buone possibilità di recupero: Svizzera (363, +8), Irlanda e Finlandia (365, +10), Svezia (366, +11). Più difficile il compito di Austria (369, +14), Portogallo (374, +19), Olanda (375, +20) e Belgio (376, +21). Accompagnano il team italiano il capitano Paolo Ricchi, il team advisor Alberto Binaghi, il coach Federico Bisazza e il fisioterapista Massimo Messina.
EUROPEAN LADIES AMATEUR TEAM CHAMPIONSHIP: ITALIA DODICESIMA - L’Italia è al dodicesimo posto con 388 (+28) colpi, alla pari con l’Austria, dopo il primo giro di qualifica su 36 buche medal nell’European Ladies Amateur Team Championship, che si sta svolgendo sul percorso dell’Oddur Golf Club (par 72), a Urridavollur in Islanda.
Guida la graduatoria con 362 (+2) la Norvegia che ha otto colpi di margine sull’Inghilterra (370, +10) e undici sulla Spagna (373, +13). Al quarto posto la Francia con 374 (+14), vincitrice del titolo negli ultimi due anni, al quinto con 375 (+15) la Danimarca, la Germania e la Finlandia e all’ottavo con 377 (+17) la Svezia.
Sono a ridosso dell’ottava posizione, l’ultima per accedere al primo girone e competere nei match play per la vittoria, la Scozia, nona con 378 (+18), e l’Irlanda, decima con 379 (+19), mentre dovranno impegnarsi a scendere di molti colpi sotto il par la Svizzera, undicesima con 386 (+26), l’Italia e l’Austria insieme all’Olanda e alla Repubblica Ceca, 14.e con 389 (+29). Destinate quanto meno al secondo girone le altre formazioni che seguono: Islanda e Belgio, 16.e con 392 (+32), Galles, 18° con 394 (+34), Slovenia, 19.a con 396 (+36), e Polonia, 20ª con 405 (+45).
Questi gli score individuali delle azzurre: Arianna Scaletti e Bianca Maria Fabrizio 76 (+4), Roberta Liti e Carlotta Ricolfi 78 (+6), Federica Torre e Lucrezia Colombotto Rosso 80 (+8). Accompagnano le italiane il team advisor Roberto Zappa, l’allenatore Stefano Soffietti e il fisioterapista Luciano Bonici.
LA VIGILIA
Iniziano i Campionati Europei a squadre, che avranno luogo in quattro diverse nazioni dal 5 al 9 luglio. E’ uno degli impegni clou della stagione con gli azzurri che dovranno confermare quanto di buono hanno fatto vedere nelle ultime edizioni, in particolare con l’oro dei Boys nel 2014 e con il doppio argento delle Girls nel 2014 e 2015. Tutti i tornei si disputeranno con qualificazione su 36 buche medal e match play con le compagini divise in due o tre gironi secondo il numero delle contendenti. Le prime otto classificate in qualifica saranno nel primo dove si competerà per il titolo.
European Amateur Team Championship - I dilettanti azzurri scenderanno in campo allo Chantilly Golf Club, a Chantilly in Francia per l’European Amateur Team Championship al quale prenderanno parte complessivamente 16 nazioni. Oltre all’Italia vi saranno le rappresentative di Scozia, campione uscente, Germania, Spagna, Irlanda, Inghilterra, Belgio, Francia, Norvegia, Austria, Portogallo, Svizzera, Svezia, Olanda, Finlandia e Danimarca.
Nella formazione italiana, lo scorso anno dodicesima, sono stati confermati Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, campione europeo individuale in carica, Lorenzo Scalise, Jacopo Vecchi Fossa e Federico Zucchetti, mentre Guido Migliozzi ha preso il posto di Michele Cea. Accompagnano il team il capitano Paolo Ricchi, il team advisor Alberto Binaghi, il coach Federico Bisazza e il fisioterapista Massimo Messina.
European Ladies Amateur Team Championship - Sul percorso dell’Oddur Golf Club, a Urridavollur in Islanda, si svolge l’European Ladies Amateur Team Championship. Nella squadra azzurra, rispetto alla passata edizione conclusa al 13° posto, sono rimaste Lucrezia Colombotto Rosso, che sarà la capitana, Bianca Maria Fabrizio e Roberta Liti, con Carlotta Ricolfi, Arianna Scaletti e Federica Torre che completeranno il team, dove nel 2015 erano Virginia Elena Carta, Laura Lonardi e Ludovica Farina.
Insieme alle azzurre e alla Francia, da due anni vincitrice del titolo, saranno al via Irlanda, Islanda, Austria, Galles, Olanda, Danimarca, Spagna, Svezia. Belgio, Finlandia, Germania, Svizzera, Scozia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Norvegia, Polonia e Slovenia. Accompagnano la formazione italiana il team advisor Roberto Zappa, l’allenatore Stefano Soffietti e il fisioterapista Luciano Bonici.
European Boys Team Championship - Sarà un torneo particolare per gli azzurri che giocheranno nel ricordo e per onorare Teodoro Soldati, lo sfortunatissimo giovane campione per il quale l’Europeo dello scorso anno in Finlandia fu l’ultima gara, perché stava già combattendo la sua battaglia contro l’inesorabile malattia che ebbe sopravvento poco tempo dopo. Quella squadra, che terminò ottava, è stata praticamente rinnovata, ma l’avvicendamento nella categoria è abbastanza normale per il salto di età. E’ rimasto soltanto Andrea Romano che avrà per nuovi compagni Jacopo Albertoni, Massimiliano Campigli, Riccardo Leo, Giovanni Manzoni e Julien Paltrinieri.
L’European Boys Team Championship avrà luogo al Diamond Golf Club, ad Atzenbrugg in Austria con la partecipazione di 16 nazioni. Insieme all’Italia e alla Germania, che difende il titolo, competeranno Finlandia, Inghilterra, Belgio, Austria, Galles, Francia, Olanda, Portogallo, Scozia, Svezia, Norvegia, Repubblica Ceca, Slovenia e Danimarca. Accompagno gli azzurri il capitano Giovanni Bartoli, il team advisor Giovanni Gaudioso, il coach Marco Soffietti e il preparatore atletico Giacomo Lucchesi.
European Girls Team Championship - All’Oslo Golf Club, nella capitale della Norvegia, si disputa l’European Girls Team Championship dove difendono i colori azzurri Caterina Don, Alessandra Fanali, Clara Manzalini, Angelica Moresco, Alessia Nobilio ed Emilie Alba Paltrinieri. L’Italia nelle ultime due edizioni, come detto, è arrivata in finale, ma è stato argento. Rispetto alla compagine dello scorso anno le prime tre hanno preso il posto di Carlotta Ricolfi, Carolina Caminoli e di Arianna Scaletti, mentre faranno sicuramente valere l’esperienza acquisita Moresco, Nobilio e Paltrinieri.
Tra le avversarie, le italiane troveranno le due compagini che hanno conquistato l’oro ai loro danni: la Francia, che nel 2014 prevalse in Slovacchia (5-2), e la Spagna, che difenderà il titolo ottenuto nella Repubblica Ceca, dopo un tiratissimo match (4-3). Tra gli altri team da tenere d’occhio l’Inghilterra, la Germania, la Svezia e la Scozia. Accompagnano le azzurre Stefano Sardi, capitano, Enrico Trentin, team advisor, e Alex Senoner, allenatore.
L’australiano Greg Chalmers ha colto il primo titolo nel PGA Tour imponendosi con 43 punti (14 8 11 4) nel Barracuda Championship sul percorso del Montreux G&CC, a Reno in Nevada. L’evento si è svolto con una formula stableford modificata in cui si assegnavano otto punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdevano uno per il bogey e due per il doppio bogey o peggio.
Greg Chalmers ha assommato solo quattro punti nel giro finale (un eagle, due birdie, cinque bogey), ma sono bastati per avere ragione di Gary Woodland (37). Alle loro spalle Colt Knost (35), Tim Herron (34), Brendan Steele e Steve Wheatcroft (32), Ben Martin e lo scozzese Martin Laird (31). Al nono posto con 30 punti Kyle Reifers, Sam Saunders e l’argentino Miguel Angel Carballo.
Greg Chalmers, 43enne di Sydney, prima di questo successo aveva nel palmares due titoli conquistati nel Web.com Tour e cinque ottenuti nell’Australasia Tour. Per lui 576.000 dollari su un montepremi di 3.200.000 dollari.
TERZO GIRO - L’australiano Greg Chalmers, assommando 39 punti (14 10 15), ha preso il largo nel Barracuda Championship sul percorso del Montreux G&CC, a Reno in Nevada. L’evento del PGA Tour si sta svolgendo con una formula stableford modificata in cui si assegnano otto punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdono uno per il bogey e due per il doppio bogey o peggio.
Chalmers è seguito con 33 da Ben Martin e da Gary Woodland, con 28 dallo scozzese Martin Laird, al comando nel primo giro, con 27 da Steve Wheatcroft e con 26 da Will MacKenzie. In settima posizione con 25 Wes Roach, Bronson Burgoon e Colt Knost. E’ uscito nel secondo taglio, dopo il terzo giro, lo spagnolo Jon Rahm, 72° con 11 punti, alla seconda gara da professionista, il quale si era classificato terzo la scorsa settimana nel Quicken Loans National.
Greg Chalmers, 43enne di Sydney, non ha titoli nel circuito, ma ha conseguito due successi nel Web.com Tour e cinque nell’Australasia Tour. Ha realizzato 15 punti con otto birdie e un bogey.
Il torneo, che consente ai giocatori del PGA Tour esclusi dal grande giro internazionale di fare attività, ha un montepremi più basso rispetto alla media, comunque 3.200.000 dollari, dei quali 576.000 spettanti al vincitore, non sono certo da disprezzare.
SECONDO GIRO - L’australiano Greg Chalmers è il nuovo leader con 24 punti (14 10) del Barracuda Championship sul percorso del Montreux G&CC, a Reno in Nevada. L’evento del PGA Tour si sta svolgendo con una formula stableford modificata in cui si assegnano otto punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdono uno per il bogey e due per il doppio bogey o peggio.
E’ sceso in seconda posizione, dopo la leadership nel turno iniziale, lo scozzese Martin Laird con 22 punti, affiancato da Gary Woodland. In quarta con 21 Colt Knost, in quinta con 20 Brendan Steele, in sesta con 19 l’australiano Rhein Gibson e in settima con 18 Jason Gore, Will MacKenzie e Steve Wheatcroft. Ha rischiato il taglio lo spagnolo Jon Rahm, alla seconda gara da pro, 68° con 7, ultimo punteggio valido per rimanere in gara. E’ uscito J.J. Henry (3 punti), che difendeva il titolo.
Il torneo, che consente ai giocatori del PGA Tour esclusi dal grande giro internazionale di fare attività, ha un montepremi più basso rispetto alla media, comunque 3.200.000 dollari, dei quali 576.000 spettanti al vincitore, non sono certo da disprezzare.
PRIMO GIRO - Lo scozzese Martin Laird è al comando con 15 punti nel Barracuda Championship sul percorso del Montreux G&CC, a Reno in Nevada. L’evento del PGA Tour si sta svolgendo con una formula stableford modificata in cui si assegnano otto punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdono uno per il bogey e due per il doppio bogey o peggio.
Seguono Laird con 14 punti Gary Woodland, l’australiano Greg Chalmers e il colombiano Camilo Villegas e con 13 Colt Knost, Zac Blair, Brendan Steele e Jay McLuen. Ha raccolto solo cinque punti lo spagnolo Jon Rahm (54°), alla seconda gara da professionista dopo l’ottimo esordio con il terzo posto di domenica passata nel Quicken Loans National. In panne J.J. Henry, campione uscente, 114° con "meno 2"
Martin Laird, 34enne di Glasgow con tre titoli nel circuito, ha preso 16 punti con otto birdie e ne ha perso uno per un bogey. Jon Rahm ha segnato quattro birdie e tre bogey. J.J. Henry è andato in passivo con un birdie e quattro bogey.
Il torneo, che consente ai giocatori del PGA Tour esclusi dal grande giro internazionale di fare attività, ha un montepremi più basso rispetto alla media, comunque 3.200.000 dollari, dei quali 576.000 spettanti al vincitore, non sono certo da disprezzare.
LA VIGILIA - Non restano a casa i membri del PGA Tour esclusi dal grande giro internazionale per i quali è in programma il Barracuda Championship (30 giugno - 3 luglio) sul percorso del Montreux G&CC, a Reno in Nevada. Tali tornei, rispetto agli altri, hanno un montepremi più basso della media, ma comunque del tutto apprezzabile perché saranno in ballo 3.200.000 dollari del quali 576.000 spettanti al vincitore.
J.J. Henry proverà a riconfermare il titolo in un contesto che comprende Ricky Barnes, Billy Mayfair, lo svedese Jonas Blixt, Brendon de Jonge dello Zimbabwe, il canadese Graham DeLaet, gli australiani John Senden e Geoff Ogilvy e il colombiano Camilo Villegas. Sarà interessante vedere all’opera lo spagnolo Jon Rahm, alla seconda gara da professionista dopo aver ottenuto un ottimo terzo posto al debutto la settimana scorsa nel Quicken Loans National.
Il tedesco Bernd Ritthammer ha ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 272 colpi (67 68 70 67, -12) nel Made in Denmark Challenge, torneo del Challenge Tour che ha avuto luogo all’Aalborg GK (par 71) di Aalborg in Danimarca.
Il giro finale non ha premiato la buona prova complessiva di Andrea Rota, sceso dal settimo al 26° posto con 282 (71 68 67 76, -2), penalizzato da un 76 (+5), stesso punteggio parziale che non ha permesso al dilettante Michele Cea, 73° con 295 (72 71 76 76, +11) di risalire la graduatoria, ma per il portacolori del Parco di Roma era importante soprattutto fare esperienza tra i professionisti ed è già un titolo di merito aver passato il taglio.
Bernd Ritthammer, 29enne di Nuremburg, ha superato di misura in un acceso finale l’olandese Jurrian Van der Vaart (273, -11) e di due colpi il connazionale Alexander Knappe, il sudafricano Dylan Frittelli e lo statunitense John Hahn, in vetta dopo tre turni e messo fuori gioco da un 73 (+2). In sesta posizione con 275 (-9) lo svedese Krister Erikssson e il cileno Mark Tullo e in ottava con 276 (-8) il tedesco Sebastian Heisele, lo svedese Marcus Kinhult, e gli inglesi Aaron Rai, Paul Howard e Ashton Turner, uno dei più forti amateur britannici.
Sono usciti al taglio gli altri tre italiani in campo: Leonardo Motta, 95° con 146 (74 72, +4), Filippo Bergamaschi, 128° con 149 (79 70, +7), e Andrea Perrino, 133° con 150 (72 78, +8). A Ritthammer è andato un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.
TERZO GIRO - E’ continuata l’ascesa di Andrea Rota, da 19° a settimo con 206 colpi (71 68 67, -7) nel terzo giro del Made in Denmark Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta disputando all’Aalborg GK (par 71) di Aalborg in Danimarca, dove il dilettante Michele Cea è 68° con 219 (72 71 76, +6).
E’ tornato in vetta con 201 (64 70 67, -12) lo statunitense John Hahn (nella foto di golfupport.nl), già leader nel turno d’apertura, che per giungere al successo dovrà gestire nelle ultime 18 buche un margine di quattro colpi sull’olandese Jurrian Van der Vaart, sui tedeschi Alexander Knappe e Bernd Ritthammer, sul sudafricano Dylan Frittelli e sull’inglese Aaron Rai (205, -8), che conduceva a metà gara. Insieme a Rota si trova il dilettante inglese Ashton Turner e sono al nono posto con 207 (-6) l’altro inglese Paul Howard e lo svedese Marcus Kinhult
John Hahn, 27enne di Columbus (Ohio) che prima di dedicarsi al golf ha provato con il baseball, influenzato dal nonno Babe Hahn giocatore Major League, si è ripreso la leadership con un 67 (-4) frutto di quattro birdie. Stesso score anche per Andrea Rota con cinque birdie e un bogey e 76 (+5) colpi per Michele Cea con sei birdie, tre bogey, un doppio bogey e due tripli bogey.
Sono usciti al taglio gli altri tre italiani in campo: Leonardo Motta, 95° con 146 (74 72, +4), Filippo Bergamaschi, 128° con 149 (79 70, +7), e Andrea Perrino, 133° con 150 (72 78, +8). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro saranno appannaggio del vincitore.
SECONDO GIRO - Andrea Rota è salito dal 52° al 19° posto con 139 colpi (71 68, -3) nel Made in Denmark Challenge, torneo del Challenge Tour in svolgimento all’Aalborg GK (par 71) di Aalborg in Danimarca, dove è rimasto in gara anche il dilettante Michele Cea, 59° con 143 (72 71, +1).
Due inglesi al proscenio, Aaron Rai, leader con 133 (65 68, -9), e Jack Senior, secondo con 134 (-8) alla pari con lo statunitense John Hahn, che era in vetta dopo un giro. In quarta posizione con 135 (-7) i tedeschi Alexander Knappe e Bernd Ritthammer, lo svedese Marcus Kinhult e il sudafricano Dylan Frittelli e in ottava con 136 (-6) il norvegese Espen Kofstad.
Sono usciti al taglio gli altri tre italiani in campo: Leonardo Motta, 95° con 146 (74 72, +4), Filippo Bergamaschi, 128° con 149 (79 70, +7), e Andrea Perrino, 133° con 150 (72 78, +8).
Aaron Rai, 21enne alle prime armi sul circuito, ha girato in 68 colpi con quattro birdie e un bogey e la stessa cosa ha fatto Andrea Rota, anch’egli con quattro birdie e un bogey. Michele Cea ha siglato un 71 (par) con quattro birdie, l’ultimo decisivo per evitare l’uscita anticipata, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro saranno appannaggio del vincitore.
PRIMO GIRO - Lo statunitense John Hahn è al comando con 64 (-7) colpi nel Made in Denmark Challenge, torneo del Challenge Tour iniziato all’Aalborg GK (par 71) di Aalborg in Danimarca. Sono a metà classifica Andrea Rota, 52° con 71 (par), Andrea Perrino e l’amateur Michele Cea, 74.i con 72 (+1), e si trovano in bassa Leonardo Motta, 108° con 74 (+3), e Filippo Bergamaschi, 143° con 79 (+8).
Hahn precede di misura un quartetto composto dai tedeschi Alexander Knappe e Moritz Lampert e dagli inglesi Aaron Rai e Ashton Turner (65, -6), quest’ultimo dilettante. In sesta posizione con 66 (-5) lo svedese Oscar Stark e in settima con 67 (-5) gli inglesi Jordan Wrisdale e Jack Senior, lo svedese Marcus Kinhult, il sudafricano Dylan Frittelli e i tedeschi Florian Fritsch e Bernd Ritthammer.
John Hahn, 27enne di Columbus (Ohio), entrato nell’European Tour con una ‘carta’ conquistata alla fine del 2013 non è riuscito a mantenerla nell’unica stagione sul circuito maggiore e da due anni è nel Challenge Tour dove è a caccia della prima vittoria. Prima di dedicarsi al golf ha provato con il baseball, influenzato dal nonno Babe Hahn, che ha giocato in Major League. E’ salito in vetta con un giro molto pulito, senza bogey e con sette birdie.
Andrea Rota è andato in altalena e, malgrado sette birdie, si è dovuto accontentare del par perché vi ha aggiunto tre bogey e due doppi bogey. Andrea Perrino ha segnato quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey, Michele Cea un birdie e due bogey, Leonardo Motta tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey e Filippo Bergamaschi un birdie, tre bogey e tre doppi bogey. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro saranno appannaggio del vincitore.
LA VIGILIA - Andrea Perrino, Andrea Rota, Filippo Bergamaschi, Leonardo Motta e il dilettante Michele Cea saranno impegnati nel Made in Denmark Challenge (30 giugno-3 luglio), torneo del Challenge Tour che si disputa all’Aalborg GK di Aalborg in Danimarca.
I tifosi i casa si attendono molto da Andreas Harto, tre titoli nel circuito tra i quali il Roma Golf Open (2010), ma saranno tanti i pretendenti al successo tra i quali ricordiamo i tedeschi Alexander Knappe e Bernd Ritthammer, lo spagnolo Antonio Hortal, l’olandese Wil Besseling, l’austriaco Martin Wiegele, gli svedesi Alexander Bjork e Jens Dantorp, l’inglese Aaron Rai, il belga Hugues Joannes e l’australiano Daniel Gaunt. Sono in palio 180.000 euro con 28.800 euro che saranno appannaggio del vincitore.
Dustin Johnson, dopo l’US Open, ha fatto suo anche il WGC-Bridgestone Invitational, concludendo la sua rincorsa, iniziata dal quinto posto, con 274 colpi (69 73 66 66, -6) al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio. Il titolo lo ha condotto dal terzo al secondo posto nel World Ranking, avendo sorpassato Jordan Spieth per due millesimi di punto.
Probabilmente Johnson non sarebbe riuscito nell’impresa senza il vistoso aiuto di Jason Day, numero uno mondiale, che in vetta a quattro buche dal termine, ha perso quattro colpi lasciandogli via libera e terminando terzo con 277 (-3) alla pari con Jordan Spieth, Matt Kuchar e Kevin Chappell. Seconda posizione più che meritata per Scott Piercy con 275 (-5) e settima con 278 (-2) per William McGirt, per il sudafricano Charl Schwartzel e per lo svedese David Lingmerth.
Sono risaliti in decima con 280 (par) Rickie Fowler, Zach Johnson, l’australiano Adam Scott e il sudafricano Branden Grace, ma questo non toglie il grigio dalla loro prestazione, così come in quella di Bubba Watson, 14° con 281 (+1). Tra metà e bassa classifica il sudafricano Louis Oosthuizen, 21° con 283 (+3), Phil Mickelson, 27° con 284 (+4), l’irlandese Shane Lowry, campione uscente, 36° con 286 (+6), Jim Furyk, 42° con 289 (+9, e l’inglese Justin Rose, 46° con 290 (+10).
Dustin Johnson, 32enne di Columbia (South Carolina), ha recuperato terreno portandosi a un colpo da Jason Day alla 14ª buca con cinque birdie e un bogey, poi le cose sono precipitate per l’australiano. Palla che ha sbordato sul bersaglio e bogey alla 15ª e disastro subito dopo con doppio bogey alla 16ª (par 5). A quel punto Day è scomparso dal campo e nell’ultima buca, dopo aver spedito la pallina tra gli alberi, è stato anche vittima di una flappa, antefatto del terzo bogey di giornata, contro un eagle in apertura e un birdie (72, +2). Nel frattempo Johnson era entrato in club house, dopo un birdie e un bogey a chiudere, con un 66 (-4).
Scott Piercy è andato in altalena, ma ha blindato il secondo posto (che aveva ottenuto anche nell’US Open) con il quarto birdie del suo giro alla 18ª. Quattro però anche i bogey per il 70 (par). Jordan Spieth, che non ha ancora trovato la splendida forma dello scorso anno, ha condotto un buon ultimo turno con quattro birdie e un bogey per il 67 (-3), rimontando dalla decima piazza.
Dustin Johnson, all’undicesimo titolo in carriera (ne consegue almeno un all’anno dal 2008) è divenuto il secondo giocatore nella storia del PGA Tour a vincere la gara successiva disputata dopo il vittorioso US Open eguagliando Jordan Spieth che aveva fatto la medesima cosa nel 2015 (US Open e John Deere Classic). Inoltre Johnson, che è stato gratificato con 1.620.000 dollari su un montepremi di 9.500.000 dollari, nella classifica dei plurivincitori dei tornei WGC si è portato con tre successi al secondo posto, affiancando l’australiano Geoff Ogilvy. Imprendibile Tiger Woods con diciotto. Quanto a Jason Day ha affrontato per la 13ª volta il giro finale da leader o da coleader prevalendo solo in sei occasioni.
TERZO GIRO - Scott Piercy (205 - 69 69 67, -5) ha raggiunto l’australiano Jason Day (205 - 67 69 69) in vetta alla classifica del WGC-Bridgestone Invitational, terzo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito mondiale i cui eventi sono appena sotto i major, che si sta svolgendo al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio.
Nel giro finale contenderanno il titolo al duo di testa lo svedese David Lingmerth, terzo con 206 (-4), Brian Stuard, quarto con 207 (-3), Dustin Johnson, numero tre del world ranking, Willian McGirt e il sudafricano Charl Schwartzel, quinti con 208 (-2). Difficile il recupero di Justin Thomas e dell’argentino Emiliano Grillo, ottavi con 209 (-1,) e problematica una rimonta di Jordan Spieth, numero due al mondo, decimo con 210 (par) insieme a Kevin Chappell, non tanto per i cinque colpi di ritardo quanto per il gioco che sta esprimendo. Ha comunque dalla sua tanta classe che può permettergli di cambiare le carte in tavola in un attimo.
Troppo lontani dai leader Matt Kuchar e Bubba Watson, 12.i con 211 (+1), e sono ormai destinati a una corsa in media graduatoria l’australiano Adam Scott e il sudafricano Branden Grace, 18.i con 212 (+2), Rickie Fowler, 22° con 213 (+3), l’inglese Paul Casey e il sudafricano Louis Oosthuizen, 26.i con 214 (+4), Zach Johnson e l’indiano Anibarn Lahiri, 30.i con 215 (+5). Non potranno trarre note positive dalla loro prestazione Phil Mickelson e Jim Furyk, 33.i con 216 (+6), l’inglese Justin Rose e l’irlandese Shane Lowry, campione uscente, 40.i con 218 (+8).
Jason Day ha già affrontato il giro finale da leader o da coleader in dodici occasioni, vincendo in sei. Ha lasciato la porta aperta a Scott Piercy con tre birdie e due bogey per il parziale di 69 (-1). Piercy, 38enne di Las Vegas (Nevada) con tre successi nel circuito, attraversa un gran momento, come testimonia il secondo posto nell’US Open e sarà un avversario di prendere con le molle per l’australiano. Ha effettuato l’aggancio con un 67 (-3) frutto di un eagle, due brdie e di un bogey alla buca 17, che gli ha fatto perdere il primato in solitudine. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
SECONDO GIRO - L’australiano Jason Day, numero uno mondiale, ha attaccato nel secondo giro del WGC-Bridgestone Invitational e ha preso il comando con 136 (67 69, -4) colpi.
Nel terzo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito mondiale i cui eventi sono appena sotto i major, che si sta svolgendo al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, Day è seguito dallo svedese David Lingmerth, secondo con 137 (-3), da William McGirt, leader dopo un turno, Scott Piercy e dall’argentino Emiliano Grillo, terzi con 138 (-2).
La classifica si è allungata, ma quasi tutti i candidati al titolo sono ancora in corsa. Infatti Jordan Spieth, numero due del world ranking, e l’australiano Adam Scott sono in sesta posizione con 139 (-1), Rickie Fowler, Bubba Watson, Matt Kuchar e i sudafricani Charl Schwartzel e Branden Grace in 14ª con 141 (+1), e Dustin Johnson, numero tre al mondo, in 22ª con 142 (+2), affiancato dall’inglese Paul Casey e dall’indiano Anirban Lahiri.
Fra i 58 concorrenti rimasti in gara dei 61 partiti (tre ritirati), si barcamenano tra media e bassa classifica Phil Mickelson, 27° con 143 (+3), l’inglese Justin Rose, 34° con 145 (+5), Jim Furyk e Zach Johnson, 35.i con 146 (+6), il sudafricano Louis Oosthuizen, 42° con 147 (+7), e l’irlandese Shane Lowry, campione uscente, 47° con 148 (+8).
Jason Day dopo tre birdie e un bogey ha concesso qualcosa agli inseguitori con un bogey sull’ultima buca (69, -1). David Lingmerth ha realizzato il miglior score di giornata (67, -3) con cinque birdie e due bogey. Non ha brillato Jordan Spieth con un birdie e due bogey per il 71 (+1) costretto più a difendersi che ad attaccare. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
PRIMO GIRO - William McGirt guida con 64 (-6) colpi il WGC-Bridgestone Invitational, terzo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito mondiale i cui eventi sono appena sotto i major, che si sta svolgendo al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio.
Quasi tutti i primi della classe sono, comunque, nelle posizioni d’avanguardia pure se distanziati abbastanza nettamente dal leader. L’australiano Jason Day, numero uno mondiale, è al secondo posto con 67 (-3) insieme a Jimmy Walker e all’argentino Emiliano Grillo, il numero due Jordan Spieth è al quinto con 68 (-2) alla pari con Rickie Fowler, numero sette, Charley Hoffman e con l’indiano Anirban Lahiri. E’ al nono con 69 (-1) Dustin Johnson, numero tre del World ranking, affiancato da Matt Kuchar, Kevin Kisner, Billy Hurley III, vincitore la scorsa settimana del Quicken Loans National, dall’inglese Justin Rose e dal sudafricano Branden Grace.
Non sono partiti con il piede giusto l’australiano Adam Scott e il sudafricano Louis Oosthuizen, 26.i con 71 (+1), Zach Johnson, Bubba Watson e il sudafricano Charl Schwartzel, 33.i con 72 (+2), Phil Mickelson, 37° con 73 (+3), Patrick Reed e Jim Furyk, 41.i con 74 (+4). Ha quasi sicuramente già perso la possibilità di confermare il titolo l’irlandese Shane Lowry, 51° con 76 (+4).
William McGirt, 37enne di Fairmont (North Carolina) sembra galvanizzato dal primo titolo in carriera siglato quest’anno nel prestigioso Memorial Tournament. Ha condotto un giro impeccabile con sei birdie, senza bogey. Jason Day di birdie ne ha messi a segno quattro, ma insieme a un bogey. Jordan Spieth alla buca 14 era due colpi sopra par (un birdie, tre bogey), poi ha fatto appello alla sua classe e con quattro birdie di fila ha annullato il rischio di finire in mezzo al gruppo. Andatura tranquilla per Dustin Johnson con due birdie e un bogey. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
LA VIGILIA - Il South Course del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, accoglie il WGC-Bridgestone Invitational (30 giugno-3 luglio), dove non vi saranno italiani in gara.
Nel terzo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito mondiale i cui eventi sono appena sotto i major, saranno 61 i partenti, con qualche defezione importante, in un field che comunque resta sempre di grande qualità con la presenza di sette dei primi dieci giocatori al mondo compresi l’australiano Jason Day, numero 1, Jordan Spieth, numero due, e Dustin Johnson, numero tre. Hanno dato forfait il nordirlandese Rory McIlroy, numero 4, l’inglese Danny Willett, numero 9, impegnati nell’Open de France (Eurotour), e lo svedese Henrik Stenson numero 5, ma ci saranno gli altri quattro della top ten, nell’ordine Bubba Watson, Rickie Fowler, Adam Scott e Justin Rose.
Difende il titolo il roccioso irlandese Shane Lowry, con discrete chances di concedere il bis stante la sua buona condizione, ma ci sono numerosi altri possibili protagonisti quali Phil Mickelson, Patrick Reed, Zach Johnson, Matt Kuchar, Jim Furyk, il neozelandese Danny Lee, il giapponese Hideki Matsuyama e i sudafricani Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen. Tra gli outsider Brooks Koepka, l’australiano Marc Leishman, il sudafricano Branden Grace, l’indiano Anirban Lahiri e il thailandese Kiradech Aphibarnrat.
Tra i primi della classe, Jason Day, tre successi in stagione tra cui quello nel WGC Dell Match Play, e Dustin Johnson, vincitore dell’US Open, sono i più in forma, mentre suscita molte perplessità Jordan Spieth, malgrado i due titoli nell’anno, che nel major ha piuttosto deluso. Da seguire Adam Scott, il quale ha fatto suo il Cadillac Championship, secondo torneo della serie WGC. Il montepremi è di 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
Il torneo su Sky - Sky teletrasmetterà il WGC-Bridgestone Invitational in diretta, in esclusiva e in alta definizione sul canale Sky Sport Plus HD con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 30 giugno, dalle ore 22,30 alle ore 24; venerdì 1 luglio, dalle ore 20,15 alle ore 24; sabato 2 luglio e domenica 3, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Alessandro Lupi e di Nicola Pomponi.
La canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale, ha vinto con 274 colpi (65 68 71 70, -14) il Cambia Portland Classic (LPGA Tour) sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72), a Portland nell’Oregon, confermando il titolo ottenuto lo scorso. Hanno guadagnato sei posizioni nel turno finale, classificandosi 33.e con 286 (-2), Giulia Sergas (73 69 73 71) e Giulia Molinaro (72 70 73 71).
Non hanno potuto far nulla per contrastare la superiorità della 19enne di Smiths Falls (Ontario) Stacy Lewis, seconda con 278 (-10), la norvegese Suzann Pettersen, terza con 279 (-9), Austin Ernst e la colombiana Mariajo Uribe, quarte con 280 (-8).
Al sesto posto con 281 (-7) Christina Kim, Lee Lopez, Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, e la sudafricana Lee-Anne Pace, al 10° con 282 (-6) la spagnola Carlota Ciganda e al 13° con 283 (-5) la svedese Anna Nordqvist. Mai in corsa la taiwanese Candie Kung, 25ª con 285 (-3), e l’australiana Karrie Webb, 41ª con 287 (-1).
Brooke Mackenzie Henderson è al terzo successo nel LPGA Tour: in mezzo, tra i due conseguiti a Portland, il KPMG Championship, secondo major stagionale disputato a giugno. La canadese lo scorso anno era nel Symetra Tour dove il 21 giugno si è imposta nel Four Winds Invitational. Ha avuto occasione, con inviti, di cimentarsi nel circuito maggiore e il 3 luglio si è imposta in questo torneo, poi in meno di dodici mesi è divenuta la numero due del Rolex ranking. Nel giro conclusivo non ha forzato più di tanto, ma il 71 (-1), con tre birdie e due bogey, è stato più che sufficiente per lasciare a debita distanza le avversarie. Stesso score per Giulia Sergas, con un eagle, tre birdie e quattro bogey, e per Giulia Molinaro, con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey, entrambe a un passo dai Giochi Olimpici di Rio 2016. La Henderson ha avuto un assegno di 195.000 dollari su un montepremi è di 1.300.000 dollari
TERZO GIRO - E’ tornata da sola al comando con 203 colpi (65 68 70, -13) la canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale e campionessa uscente, nel Cambia Portland Classic (LPGA Tour) in svolgimento sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72) a Portland nell’Oregon, dove sono scese dal 26° al 39° posto con 215 (-1) Giulia Sergas (73 69 73) e Giulia Molinaro (72 70 73).
Ha due colpi di ritardo dalla leader la colombiana Mariajo Uribe (205, -11) e sono a quattro Austin Ernst e la norvegese Suzann Pettersen (207, -9), che affiancava la Henderson dopo 36 buche. Seguono con poche chances di inserirsi nella lotta per il titolo Lee Lopez, quinta con 208 (-8), Stacy Lewis, Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, e la spagnola Carlota Ciganda, seste con 209 (-7). Fuori gioco la svedese Anna Nordqvist, 16ª con 212 (-4), l’australiana Karrie Webb, 30ª con 214 (-2), e la taiwanese Candie Kung, stesso score delle azzurre.
Quattro birdie e un doppio bogey per un 70 (-2) nella cammino di Brooke Mackenzie Henderson alla quale Mariajo Uribe ha concesso un colpo con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey per il 71 (-1).
Hanno girato entrambe in 73 (+1) Giulia Molinaro, con un birdie e due bogey, e Giulia Sergas, con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - La canadese Brooke M. Henderson (133 - 65 68, -11), numero due mondiale e campionessa uscente, è stata raggiunta dalla norvegese Suzann Pettersen (133 - 69 64) in vetta alla graduatoria del Cambia Portland Classic (LPGA Tour) sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72) a Portland nell’Oregon. Hanno fatto un bel passo avanti, portandosi al 26° posto con 142 (-2) colpi, Giulia Sergas (73 69) e Giulia Molinaro (72 70).
Ha tenuto alto il ritmo la colombiana Mariajo Uribe, terza con 134 (-10), che ha raddoppiato il 67 (-5) iniziale, mentre hanno un distacco già difficile da recuperare Austin Ernst, Angela Stanford e la svedese Pernilla Lindberg, quarte 138 (-6), e Lee Lopez, la thailandese Prima Thammaraks e la spagnola Carlota Ciganda, settime con 139 (-5). Hanno lo stesso punteggio delle due italiane anche Stacy Lewis e la taiwanese Candie Kung e hanno un colpo in più la svedese Anna Nordqvist e l’australiana Karrie Webb, 39.e con 143 (-1).
Suzann Pettersen, da qualche tempo un po’ in ombra, ha espresso il suo gioco migliore con otto birdie per il 64 (-8) ed è arrivata in club house praticamente in contemporanea alla partenza di Brooke M. Henderson, in quel momento con un ritardo di quattro colpi che ha recuperato con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4).
Giulia Molinaro, la scorsa settimana ottava nel Walmart NW Arkansas Championship, ha rimontato quindici posizioni con un 70 (-2 con quattro birdie e due bogey) e Giulia Sergas è risalita di 38 con un parziale di 69 (-3 con sette birdie, due bogey e un doppio bogey). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - La canadese Brooke M. Henderson, campionessa uscente, si è portata subito in vetta con 65 (-7) colpi nel Cambia Portland Classic (LPGA Tour) al Columbia Edgewater Country Club (par 72) di Portland nell’Oregon. Con un giro nel 72 del par Giulia Molinaro è al 41° posto e occupa il 64° con 73 (+1) Giulia Sergas.
La Henderson ha preso due colpi di margine su Angela Stanford, Demi Runas e sulla colombiana Mariajo Uribe (67, -5) e tre su Daniela Iacobelli, Jaye Marie Green, sulla spagnola Carlota Ciganda e sulla giapponese Ayako Uehara, quinte con 68 (-4). Sono in buona classifica, ma con un ritardo già apprezzabile, la norvegese Suzann Pettersen, nona con 69 (-3), la svedese Anna Nordqvist, 14ª con 70 (-2), e la taiwanese Candie Kung, 26ª con 71 (-1), mentre hanno lo stesso score della Molinaro anche Stacy Lewis e l’australiana Karrie Webb. Ancora tante difficoltà per la giapponese Ai Miyazato, 105ª con 76 (+4).
Brooke M. Henderson, dove M. sta per Mackenzie, quasi 19 anni e nativa di Smiths Falls, nell’Ontario, quest’anno ha portato a due i titoli nel tour con un major (KPMG Championship), conseguito battendo nel playoff la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex Ranking. Nel 2015 era nel Symetra Tour, ma dopo aver vinto a giugno il Four Winds Invitational è passata nel circuito maggiore, grazie a qualche invito, e poi, imponendosi in agosto a Portland, non lo ha più lasciato divenendo in meno di dodici mesi la numero due della classifica mondiale. Ha realizzato nove birdie contro due bogey per prendersi la leadership.
Giulia Molinaro, ottava la scorsa settimana nel Walmart NW Arkansas Championship, ha segnato tre birdie e tre bogey e Giulia Sergas ha concesso un colpo al campo con due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Molinaro, dopo l’ottima prova con ottavo posto nel Walmart NW Arkansas Championship, proverà a ripetersi nel Cambia Portland Classic (30 giugno-3 luglio), evento del LPGA Tour dove Giulia Sergas ha necessità di cogliere un buon piazzamento per risalire nella money list.
Sul percorso del Columbia Edgewater Country Club i fari saranno puntati sulla canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale e campionessa in carica, che, considerate anche le assenze di quasi tutte le migliori del Rolex ranking, ha ampie possibilità di ripetersi. Proveranno a contrastarne il passo Stacy Lewis, Morgan Pressel e Cristie Kerr, la svedese Anna Nordqvist, la norvegese Suzann Pettersen, l’australiana Karrie Webb e la taiwanese Candie Kung, quest’ultima in grande spolvero nelle ultime uscite. Sarà un’occasione da non perdere per la giapponese Ai Miyazato, che non riesce a ritrovare i ritmi perduti di quando era numero uno mondiale, e per le emergenti Jacqui Concolino e l’israeliana Laetitia Beck. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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