La svedese Anna Nordqvist ha vinto per il secondo hanno consecutivo lo ShopRite Classic (LPGA Tour) concludendo la sua corsa con 196 colpi (64 68 64, -17) sul percorso del Bay Course (par 71) allo Stockton Seaview Hotel & Golf Club di Galloway nel New Jersey. Ha perso terreno nel finale Giulia Sergas, scivolata dal 27° al 48° posto con 210 (70 68 72, -3).
La Nordqvist con un ottimo 64 (-7) ha rimontato dal quarto posto, dove era scesa dopo essere stata leader nel giro iniziale, e ha sconfitto di misura la giapponese Haru Nomura (197, -16), già a segno due volte in stagione. In terza posizione con 199 (-14) la francese Karine Icher, in vetta dopo 36 buche, in quarta con 200 (-13) Christina Kim, che sembra più tonica da qualche tempo dopo un lungo periodo trascorso nell’oblio, e in quinta con 202 (-11) la cinese Jing Yan.
Ha ceduto la coreana Na Yeon Choi, da seconda a undicesima con 204 (-9) e non sono state all’altezza delle loro possibilità l’australiana Karrie Webb e la giapponese Ai Miyazato, 22.e con 207 (-6), la cinese Xi Yu Lin, 31ª con 208 (-5), la canadese Brooke M. Henderson, 45ª con 209 (-4), la più in alto nel ranking mondiale in questo evento, e Stacy Lewis, 67ª con 214 (+1).
Anna Nordqvist, 28enne di Eskilstuna, ha firmato il sesto titolo in carriera per un palmares iniziato con un major (LPGA Championship, 2009). Ha subito attaccato e con sette birdie ha sorpassato Haru Nomura, che di birdie ne ha realizzati sei, sufficienti per il playoff se non ci fosse stato in mezzo un bogey (66, -5).
Giulia Sergas ha segnato 72 (+1) colpi con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Non hanno superato il taglio, caduto a 141 (-1), Giulia Molinaro, 86ª con 143 (69 74, +1), e Silvia Cavalleri, 139ª con 157 (78 79, +15).
SECONDO GIRO - Giulia Sergas è salita dal 59° al 27° posto con 138 colpi (70 68, -4) nello ShopRite Classic (LPGA Tour) che si conclude sul tracciato del Bay Course (par 71) allo Stockton Seaview Hotel & Golf Club di Galloway nel New Jersey. Non hanno superato il taglio, caduto a 141 (-1), Giulia Molinaro, 86ª con 143 (69 74, +1), e Silvia Cavalleri, 139ª con 157 (78 79, +15).
E’ passata a condurre con un gran giro in 62 (-9) e lo score di 130 (68 62, -12) la francese Karine Icher e sono rinvenute al secondo posto con 131 (-11) due accreditate pretendenti al titolo, la coreana Na Yeon Choi e la giapponese Haru Nomura, due titoli in stagione. E’ scesa dal primo al quarto con 132 (-10) la svedese Anna Nordqvist, che difende il titolo, e sono al quinto con 134 (-8) Jacqui Concolino, la colombiana MariaJo Uribe e l’olandese Christel Boeljon. Passi indietro della giapponese Ai Miyazato, anche lei leader con la Nordqvist dopo un turno e ora ottava con 135 (-7), e vanno a sprazzi la cinese Xi Yu Lin, 15ª con 136 (-6), l’australiana Karrie Webb, 21ª con 137 (-5), e la canadese Brooke M. Henderson, 36ª con 139 (-3), la più in alto nel ranking mondiale in questo evento. In affanno Stacy Lewis, 53ª con 140 (-2), e taglio anche per la cinese Shanshan Feng, 74ª con 142 (par).
Nove birdie senza bogey per Karine Icher e cinque birdie e due bogey per il 68 (-3) di Giulia Sergas. Ha perso 48 posizioni Giulia Molinaro con un 74 (+3, con due birdie, tre bogey e un doppio bogey) e ha segnato 79 (+8) colpi Silvia Cavalleri con un birdie, tre bogey e tre doppi bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Giulia Molinaro 38ª con 69 (-2) colpi, Giulia Sergas 59ª con 70 (-1) e Silvia Cavalleri 136ª con 78 (+7): questo il responso per le tre azzurre in campo dopo il giro iniziale dello ShopRite Classic (LPGA Tour) sul tracciato del Bay Course (par 71) allo Stockton Seaview Hotel &Golf Club di Galloway nel New Jersey.
La svedese Anna Nordqvist, campionessa uscente, ha chiarito subito le sue intenzioni e ha preso il comando con un ottimo 64 (-7) insieme alla giapponese Ai Miyazato e alla sudafricana Paula Reto, che è stata la sorpresa del turno. Seguono a un colpo Casey Grice, la giapponese Haru Nomura, due titoli in stagione, e la scozzese Catriona Matthew (65, -6), e a due otto concorrenti tra le quali Stacy Lewis, la spagnola Beatriz Recari e l’australiana Katherine Kirk (66, -5). In buona posizione la coreana Na Yeon Choi, la cinese Xi Yu Lin e l’australiana Karrie Webb, 15.e con 67 (-4), stesso punteggio della Molinaro anche per la canadese Brooke M. Henderson, quarta e la più in alto nel ranking mondiale in questo evento, e flop della cinese Shanshan Feng, 90ª con 72 (+1).
Anna Nordqvist ha messo insieme nove birdie e due bogey, Paula Reto otto birdie e un bogey e Ai Miyazato, che ogni tanto prova a rinverdire i fasti del passato quando è stata anche numero uno del Rolex Ranking, ha segnato un eagle, sei birdie e un bogey.
Giulia Molinaro, che sembra sulla buona strada per cambiare ritmo dopo un avvio di stagione con parecchie difficoltà, si è espressa con cinque birdie e tre bogey, Giulia Sergas si è mantenuta sotto par con tre birdie e due bogey e Silvia Cavalleri, che avrà poche occasioni del giocare sul circuito maggiore, ha infilato sette bogey, senza birdie. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Sergas, Silvia Cavalleri e Giulia Molinaro dopo molto tempo tornano a giocare insieme una gara del LPGA Tour. Lo faranno sul percorso del Bay Course allo Stockton Seaview Hotel &Golf Club di Galloway nel New Jersey dove si disputa lo ShopRite Classic (3-5 giugno, 54 buche).
Difende il titolo la svedese Anna Nordqvist in un contesto in cui le proettes più in alto nel ranking saranno la canadese Brooke M. Henderson, salita al quarto posto, e Stacy Lewis, scesa al sesto. Il trio avrà una buona concorrenza da Christina Kim, in evidenza nel precedente Volvik Championship (2ª), dalla coreana Na Yeon Choi, dalla cinese Shanshan Feng, dall’australiana Karrie Webb e dalle giapponesi Haru Nomura e Ai Miyazato. Da seguire due giovani in ascesa, la cinese Xi Yu Lin e l’israeliana Laetitia Beck.
Silvia Cavalleri ha una delle pochissime occasioni da sfruttare sul circuito maggiore, mentre Giulia Sergas e Giulia Molinaro debbono effettuare l’auspicato cambio di ritmo prima che la loro posizione nella money list si faccia troppo complicata. Il montepremi è di 1.500.000 dollari
Vittoria annunciata dell’inglese Matthew Fitzpatrick (272 - 68 65 68 71, -16) che ha preso il comando dopo il secondo giro e non si è fatto più raggiungere nel Nordea Masters, svoltosi sul percorso del Bro Hof Slott GC (par 72) a Stoccolma in Svezia. Hanno offerto una bella prova Matteo Manassero (72 67 74 71) e Nino Bertasio (73 69 71 71), dodicesimi con 284 (-4) colpi, dopo aver risalito la classifica di undici gradini nel turno finale. Attardato Francesco Laporta, 65° con 298 (73 71 79 75, +10).
Fitzpatrick ha marciato a buon ritmo tenendo a debita distanza con un 71 (-1) gli avversari più vicini: il danese Lasse Jensen, secondo con 275 (-13), il belga Nicolas Colsaerts, terzo con 276 (-12), gli svedesi Bjorn Hellgren ed Henrik Stenson, quarti con 278 (-10). Quest’ultimo, numero sei mondiale dal quale i fans si attendevano il successo, ha comunque ha operato una buona rimonta dal 16° al quarto posto dando spettacolo con un 66 (-6).
Sesta posizione con 279 (-9) per l’inglese Ross Fisher, settima con 280 (-8) per lo svedese Rikard Karlberg, vincitore dell’Open d’Italia 2015, e ottava con 282 (-6) per l’inglese Lee Westwood insieme a francese Raphael Jacquelin.
Matthew Fitzpatrick, 22 anni a settembre, nato a Sheffield, ha siglato il secondo titolo nel tour dopo quello conquistato nel British Masters dello scorso anno. Forte di un vantaggio di cinque colpi dopo 54 buche ha segnato due birdie sulle prime nove mettendosi al riparo da sorprese e poi ha tirato i remi in barca proseguendo con un birdie e due bogey per il 71 (-1). Stesso score anche per Matteo Manassero e per Nino Bertasio con un po’ di altalena. Per il veronese quattro birdie e tre bogey e per Bertasio quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Francesco Laporta ha terminato con un 75 (+3) nato da due birdie, tre bogey e da un doppio bogey.
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 89° con 146 (71 75, +2), Edoardo Molinari, 102° con 147 (74 73, +3), e Nicolò Ravano, 140° con 153 (75 78, +9). La performance di Matthew Fitzpatrick è stata gratificata con 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.
TERZO GIRO - L’inglese Matthew Fitzpatrick (201 - 68 65 68, -15) ha allungato decisamente il passo nel terzo giro del Nordea Masters e con cinque colpi di vantaggio ha messo una seria ipoteca su quello che potrebbe essere il suo secondo titolo nell’European Tour. Sul percorso del Bro Hof Slott GC (par 72) a Stoccolma in Svezia, sono al 23° posto con 213 (-3) colpi Nino Bertasio (73 69 71), risalito dal 35°, e Matteo Manassero (72 67 74), sceso dal 12°, mentre è rimasto in retrovia Francesco Laporta, 76° con 223 (73 71 79, +7).
Fitzpatrick non potrà certamente fare gara di contenimento nel turno conclusivo, tuttavia sarà abbastanza complicato per lo svedese Alex Noren e per il belga Nicolas Colsaerts, secondi con 206 (-10), annullare il pesante ritardo. Al quarto posto con 207 (-9) il danese Lasse Jensen e al quinto con 209 (-7) lo spagnolo Alvaro Quiros, l’inglese Andrew Johnston e gli svedesi Alexander Bjork e Rikard Karlberg, quest’ultimo vincitore dell’Open d’Italia 2015. Tra i concorrenti al nono con 210 (-6) il francese Romain Wattel e tra quelli al 12° con 211 (-5) l’inglese Lee Westwood.
Non è riuscito a rendersi protagonista lo svedese Henrik Stenson, 16° con 212 (-4), numero sei al mondo e il giocatore dal quale i tifosi di casa si attendevano probabilmente il titolo. Sta tenendo l’inglese Matt Wallace, 29° con 214 (-2), dominatore dell’Alps Tour dove ha infilato quattro successi di fila, l’ultimo nel Vigevano Open, e gratificato di un invito degli sponsor.
Matthew Fitzpatrick, nativo di Sheffield, 22 anni a settembre e a segno lo scorso anno nel British Masters, ha mantenuto il par sulle prime sette buche, ha incrociato un bogey all’ottava, il secondo del torneo, e da quel momento ha cambiato marcia con cinque birdie dalla nona alla 15ª per il 68 (-4).
Nino Bertasio si è tenuto due colpi sotto il par (due birdie) per dodici buche, ha sofferto un po’ con due bogey e ha riguadagnato un colpo sul campo con un birdie a chiudere (71, -1). Tutto sulla prima metà del tracciato per Matteo Manassero con due birdie e quattro bogey che hanno fissato il 74 (+2). Da dimenticare in fretta il 79 (+7) di Francesco Laporta con due birdie, sette bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro dei quali 250.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Nel secondo giro del Nordea Masters, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Bro Hof Slott GC (par 72) a Stoccolma, in Svezia, Matteo Manassero ha fatto un gran balzo nella classifica portandosi dal 63° al 12° posto con 139 colpi (72 67, -5).
Al comando con 133 (68 65, -11) l’inglese Matthew Fitzpatrick, mentre occupano la seconda posizione con 136 (-8) il belga Nicolas Colsaerts, lo svedese Alexander Björk, lo scozzese Henry Scott e gli inglesi Ross Fisher e Andrew Johnston. Continua a stupire l’inglese Matt Wallace, che nel Vigevano Open Alps Tour ha firmato il quarto successo di fila nell’Alps Tour (record del circuito) e che sta ben figurando in Svezia dove è 8° con 138 (-6). A fare compagnia a Manassero con 139 (-5) un nutrito gruppo di giocatori fra i quali l’inglese Lee Westwood e lo svedese Rikard Karlberg, vincitore dell’ultimo Open d’Italia.
Fra gli altri azzurri, prestazione in crescendo per Nino Bertasio, 35° con 142 (73 69, -2), e per Francesco Laporta, 63° con 144 (73 71, par). È sceso, invece, all’89° posto con 146 (71 75, +2) Renato Paratore. Il romano è uscito al taglio (caduto a 144), così come Edoardo Molinari, 102° con 147 (74 73, +3), e Nicolò Ravano, 140° con 153 (75 78, +9).
Tra gli svedesi più attesi, hanno cambiato marcia Johann Carlsson, 26° con 141 (-3), ed Henrik Stenson, numero 6 del world ranking e beniamino di casa, che è salito al 35° posto con 142 (-2).
Gran protagonista di giornata Matteo Manassero, che ha messo il turbo firmando il secondo giro con un ottimo 67, "meno" 5 con 7 birdie (di cui 5 consecutivi dalla 14ª alla 18ª buca, ossia dalla quinta alla nona giocate essendo partito dalla 10ª), accusando poi una lieve flessione nella seconda parte di gara con due bogey e un birdie. Il veronese conferma così il suo ottimo momento di forma dopo la qualificazione di lunedì scorso per il prossimo US Open (Oakmont CC, Pennsylvania, 16-19 giugno), secondo major stagionale. Il montepremi è di 1.500.000 euro dei quali 250.000 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Renato Paratore, 45° con 71 (-1) colpi, ha espresso il miglior punteggio tra i sei italiani in gara nel Nordea Masters, torneo dell’European Tour iniziato sul percorso del Bro Hof Slott GC (par 72) a Stoccolma, in Svezia, dove c’è un vero assembramento in vetta alla graduatoria. Infatti sono al vertice sei concorrenti con 67 (-5): i francesi Clément Berardo e Sebastien Gros, gli scozzesi Scott Henry e Marc Warren, il tedesco Florian Fritsch e l’inglese Andrew Johnston.
Degli altri azzurri Matteo Manassero è 63° con 72 (par), Nino Bertasio e Francesco Laporta 79.i con 73 (+1), Edoardo Molinari 102° con 74 (+2) e Nicolò Ravano 119° con 75 (+3).
E’ ben nutrito anche il nucleo degli inseguitori del sestetto di testa composto da otto giocatori al settimo posto con 68 (-4) colpi, tra i quali si trovano il finlandese Mikko Ilonen e gli inglesi Lee Westwood, Matthew Fitzpatrick e Matt Wallace, che dopo aver vinto quattro gare di fila nell’Alps Tour ha ricevuto un invito degli sponsor. Sono in buona posizione il danese Thomas Bjorn e due tra gli svedesi più seguiti, Robert Karlsson e Alex Noren, 15.i con 69 (-3), il belga Nicolas Colsaerts, il francese Romain Wattel, lo svedese Rikard Karlberg, vincitore dell’ultimo Open d’Italia, il cinese Ashun Wu e il thailandese Prom Meesawat, 27.i con 70 (-2). Non ha risposto alle attese dei propri sostenitori lo svedese Henrik Stenson, numero sei del ranking mondiale e "stella" dell’evento, che si è limitato al 72 del par occupando la stessa posizione di Manassero.
Renato Paratore ha guadagnato un colpo sul par con un cammino un po’ accidentato fatto di cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Mattteo Manassero, che lunedì scorso ha ottenuto la qualificazione per il prossimo US Open (Oakmont CC, Pennsylvania, 16-19 giugno), secondo major stagionale, ha tenuto un’andatura prudente con due birdie e due bogey. Lo stesso ha fatto Nino Bertasio, ma con un birdie e due bogey è andato un colpo sopra par, così come Francesco Laporta con tre birdie e quattro bogey. Edoardo Molinari ha lasciato due colpi al campo con due birdie e quattro bogey e Nicolò Ravano gliene ha resi tre con tre birdie, due bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro dei quali 250.000 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Renato Paratore, Francesco Laporta e Nicolò Ravano sono nel field del Nordea Masters (2-5 giugno), in programma al Bro Hof Slott GC di Stoccolma, in Svezia. Saranno Henrik Stenson, numero sei del ranking mondiale, e Robert Karlsson a calamitare l’attenzione degli appassionati di casa insieme a Rikard Karlberg, vincitore dell’ultimo Open d’Italia.
Accanto ai tre svedesi vi saranno tanti altri giocatori in grado di garantire agonismo e spettacolo tra i quali ricordiamo gli inglesi Lee Westwood, Matthew Fitzpatrick, Oliver Wilson, James Morrison e Tyrrell Hatton, gli altri svedesi Alex Noren, Peter Hanson e Kristoffer Broberg, i francesi Romain Wattel e Julien Quesne, i belgi Thomas Pieters e Nicolas Colsaerts, il danese Thomas Bjorn, gli spagnoli Pablo Larrazabal e Alvaro Quiros, l’australiano Scott Hend e lo statunitense David Lipsky. Dall’Oriente porteranno il loro contributo i coreani Jeunghun Wang e Y.E. Yang, il cinese Ashun Wu, l’indiano Shiv Kapur e il thailandese Prom Meesawat.
C’è attesa per Matteo Manassero dopo la bella prestazione che l’ha portato lunedì scorso a qualificarsi per l’US Open, il secondo major stagionale, e si attendono ulteriori conferme da Renato Paratore e da Nino Bertasio, i due azzurri più in alto nella money list continentale (rispettivamente 83° e 97°). E’ un momento importante anche per Edoardo Molinari, che deve dare maggior continuità al suo gioco, ma che da quattro tornei di fila entra in classifica. Necessario, invece, un cambio di passo per Francesco Laporta e per Nicolò Ravano. Il montepremi è di 1.500.000 euro dei quali 250.000 andranno al vincitore.
Il torneo su Sky - Il Nordea Masters sarà teletrasmesso da Sky in diretta, in esclusiva e in alta definizione sul canale Sky Sport 2 HD con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 2 giugno e venerdì 3, dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 4, dalle ore 13,30 alle ore 17,30; domenica 5 dalle ore 13 alle ore 17,30. Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
William McGirt (273 - 70 68 64 71, -15) si è imposto nel prestigioso Memorial Tournament, sul percorso del Muirfield Village GC (par 72) a Dublin nell’Ohio, dove ha superato con un par alla seconda buca di spareggio Jon Curran (273 - 68 67 68 70) con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche del torneo.
Non è entrato nel playoff per un colpo Dustin Johnson, terzo con 274 (-14), ed è salito dl 21° al quarto posto con 275 (-13), rinvenendo con un 68 (-4) il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, che è stato affiancato da J.B. Holmes, da Matt Kuchar e da Gary Woodland, gli ultimi due al comando dopo tre turni insieme a McGirt. Balzo in avanti, ma tardivo, di Patrick Reed e di Keegan Bradley, ottavi con 276 (-12) insieme a Kevin Streelman, così come del sudafricano Charl Schwartzel, 11° con 277 (-11).
Hanno deluso l’australiano Jason Day, numero uno del world ranking, 27° con 279 (-9), che dopo 54 buche poteva ancora puntare al titolo, opportunità vanificata da un 74 (+2), e Jordan Spieth, numero due, 57° con 285 (-3), che invece non è stato mai in partita.
Ha fatto meglio Phil Mickelson, 20° con 278 (-10), mentre lo svedese David Lingmerth, campione uscente, è terminato alla pari con Day, e Bryson DeChambeau, 38° con 281 (-7), ha interrotto la spirale di quattro tagli consecutivi. In bassa classifica Jim Furyk, 52° con 284 (-4), Bubba Watson, 65° con 288 (par), e l’inglese Luke Donald, 68° con 290 (+2).
William McGirt
, 37enne di Lumberton (South Carolina), ha colto il primo titolo nel circuito che gli ha fruttato 1.530.000 dollari su 8.500.000 dollari di montepremi e una esenzione di tre anni. Nel turno finale ha segnato un solo birdie insieme a 17 par per mantenere la leadership, ma alla 17ª buca Jon Curran, 29enne di Hopkinton (Massachusetts), lo ha agganciato con il quarto birdie di giornata contro due bogey (70, -2). Il playoff si è disputato alla buca 18 (par 4). Al primo passaggio entrambi i contendenti hanno segnato il par, poi al secondo Curran ha sbagliato tutto e ha perso la possibilità di togliere lo zero dalla casella dei successi nel tour.
TERZO GIRO - Matt Kuchar (202 - 66 66 70, -14) è rimasto al comando del Memorial Tournament, ma ora lo affiancano William McGirt (202 - 70 68 64) e Gary Woodland (202 - 68 65 69) che hanno sostituito Brendan Steele scivolato al 21° posto con 207 (-9) dopo un 75 (+3). Sul percorso del Muirfield Village GC (par 72) di Dublin nell’Ohio, dove è uscito al taglio Francesco Molinari (103° con 147 - 71 76, +3), ci saranno almeno quindici concorrenti in corsa per il titolo con Dustin Johnson, Jon Curran, l’argentino Emiliano Grillo e il canadese Adam Hadwin (203, -13) che braccano il trio di testa.Ha chances anche l’australiano Jason Day, numero uno mondiale, 11° con 205 (-11), mentre sembra fuori gioco il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre, 21° con 207 (-9), che ha perso nove posizioni. E’ crollato, invece, Jordan Spieth, numero due del world ranking, da 22° a 58° con 212 (-4), penalizzato da un 74 (+2).Degli altri giocatori indicati alla vigilia quali possibili protagonisti Phil Mickelson è 16° con 206 (-10), Patrick Reed e Bryson DeChambeau 30.i con 208 (-8), lo svedese David Lingmerth, campione uscente, e il sudafricano Charl Schwartzel 35.i con 209 (-7), Jim Furyk 51° con 211 (-5), Bubba Watson 67° con 216 (par) e l’inglese Luke Donald 72° con 218 (+2).
William McGirt ha confezionato un 64 (-8) con un eagle, sette birdie e un bogey, Gary Woodland ha realizzato un parziale di 69 (-3) con tre birdie e Matt Kuchar si è difeso con un 70 (-2) molto sofferto con sette birdie e cinque bogey. Per Jason Day 68 (-4) colpi con un bogey in apertura, sette birdie in mezzo e un doppio bogey in chiusura, che gli è costato la quarta piazza, per Rory McIlroy 70 colpi con cinque birdie e tre bogey e per Jordan Spieth 74 (+2) con tre birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 8.500.000 dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 103° con 147 colpi (71 76, +3), è uscito al taglio nel Memorial Tournament, uno dei tornei di peso nel calendario del PGA Tour in svolgimento al Muirfield Village GC (par 72) di Dublin nell’Ohio. Cambio della guardia in vetta alla graduatoria dove si sono portati con 132 (-12) Brendan Steele (65 67) e Matt Kuchar (66 66), inseguiti da Gary Woodland e dall’argentino Emiliano Grillo con 133 (-11). E’ al quinto posto con 135 (-9) Dustin Johnson, leader dopo un giro, che ha la compagnia di Harold Varner III, Jon Curran e di Kevin Streelman.
E’ scivolato dal terzo al 12° con 137 (66 71, -7) l’australiano Jason Day, numero uno mondiale, dove è stato agganciato dal nordirlandese Rory McIlroy (71 66), numero tre, risalito dal 58°. Hanno lo stesso score anche Phil Mickelson, Keegan Bradley e il sudafricano Charl Schwartzel. In recupero pure Jordan Spieth, numero due del world ranking, dal 42° al 22° con 138 (70 68, -6), e praticamente stabile Jim Furyk, 32° con 139 (-5) come Patrick Reed e Bryson DeChambeau. In bassa classifica l’inglese Luke Donald, 43° con 140 (-4), lo svedese David Lingmerh, campione uscente, 53° con 141 (-3), e Bubba Watson, 62° con 142 (-2), che ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile. Fuori gioco Rickie Fowler e il sudafricano Ernie Els, 88.i con 144 (par).
Matt Kuchar, 37enne di Winter Park (Florida) con sette titoli in carriera, ha marciato al ritmo di 66 (-6) colpi con sette birdie e un bogey e Brendan Steele, 33enne di Idyllwild (California) a caccia del secondo successo, si è fatto raggiungere segnando un 67 (-5) dovuto a sei birdie e a un bogey. Meno sciolto del giorno precedente Jason Day, che ha quasi annullato i cinque birdie con quattro bogey (71, -1). Rory McIlroy di birdie ne ha messi a segno otto e ha limitato i bogey a due (66, -6), mentre a Jordan Spieth il 68 (-4), frutto di sei birdie e due bogey, non è stato sufficiente per evitare di lasciagli strada.
Francesco Molinari, partito dalla buca 10, aveva iniziato con un birdie, ma al giro di boa si è ritrovato in par dopo altri due birdie e tre bogey. Nel rientro le cose sono precipitate con tre bogey di fila che praticamente lo hanno messo fuori gara. Ha concluso con un birdie e altri due bogey per il 76 (+4). Il montepremi è di 8.500.000 dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari, 58° con 71 (-1) colpi, ha iniziato a metà classifica il Memorial Tournament, uno degli appuntamenti più attesi nel calendario del PGA Tour in svolgimento al Muirfield Village GC (par 72) di Dublin nell’Ohio.
E’ partito a grande andatura Dustin Johnson, in vetta con 64 (-8) i, ma ha preso solo un colpo di vantaggio sul primo inseguitore, Brendan Steele (65, -7). Si è presentato ancora in splendide condizioni l’australiano Jason Day, leader mondiale, terzo con 66 (-6) alla pari con Hudson Swafford, Matt Kuchar, con il neozelandese Danny Lee e con il canadese David Hearn. Non hanno invece trovato il passo giusto Jordan Spieth, numero due del world ranking, 44° con 70 (-2), e il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre, che ha lo stesso score di Molinari.
Buone le prestazione dell’inglese Luke Donald, ottavo con 67 (-5), e di Phil Mickelson, Keegan Bradley, Patrick Reed, del sudafricano Charl Schwartzel e dello svedese David Lingmerth, campione uscente, 13.i con 68 (-4). Sta lentamente ritrovando il ritmo di gara, dopo il lungo stop per infortunio, Jim Furyk, 29° con 69 (-3), mentre hanno lasciato a desiderare Bubba Watson e Bryson DeChambeau, 80.i con 72 (par), Rickie Fowler e l’argentino Angel Cabrera, 107.i con 75 (+3), e il sudafricano Ernie Els, 112° con 76 (+4).
Dustin Johnson, 32enne di Columbia (South Carolina) con nove titoli nel circuito e con la sequenza di almeno un successo l’anno nelle ultime otto stagioni, si è portato al comando per l’undicesima volta in carriera al termine del primo giro, ma in realtà di solito i problemi li incontra nell’ultimo. Ha realizzato dieci birdie a fronte di due bogey.
"Mi sono sentito - ha detto - subito a mio agio. Ho eseguito ottimi colpi, ho posizionato la palla sempre nei punti giusti sui fairway e questo mi ha permesso poi di attaccare la bandiera e segnare tanti birdie. E’ stato molto importante l’inizio con quei tre birdie che mi hanno dato slancio e il morale giusto".
Jason Day ha infilato un eagle e sei birdie insieme a due bogey, Jordan Spieth di birdie ne ha segnati cinque con tre bogey e Rory McIlroy è stato piuttosto discontinuo come dicono sei birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Francesco Molinari per dodici buche non ha commesso errori ed è sceso di due colpi sotto il par con due birdie, poi nelle ultime sei ha fatto l’altalena. Un doppio bogey alla 13ª lo ha riportato in par, ha riguadagnato immediatamente i due colpi al campo con birdie alla 14ª e alla 15ª e ha chiuso con un bogey alla 17ª. Il montepremi è di 8.500.000 dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari, dopo la parentesi in Inghilterra per il BMW PGA Championship, torna nel PGA Tour per il Memorial Tournament (2-5 giugno), uno degli appuntamenti più attesi nel calendario statunitense che avrà quale teatro il Muirfield Village GC, a Dublin nell’Ohio.
Il torneo è reso ancor più interessante per il nuovo confronto tra l’australiano Jason Day, Jordan Spieth e il nordirlandese Rory McIlroy, ossia tra i primi tre del ranking mondiale, peraltro tutti vittoriosi negli ultimi tempi. A rendere ancor più competitivo l’evento la presenza di altri ottimi giocatori quali Phil Mickelson, Bubba Watson, Richie Fowler, Dustin Johnson, Matt Kuchar, Jim Furyk, Patrick Reed, Keegan Bradley, i sudafricani Ernie Els e Charl Schwartzel, gli inglesi Luke Donald e Paul Casey, il giapponese Hideki Matsuyama e l’indiano Anirban Lahiri, che sembra sempre più a suo agio nel circuito.
Ci sarà anche Bryson DeChambeau, il 23enne neopro di Modesto (California) al quale molti predicono un grande futuro che però dopo l’ottimo Masters, ultima sua gara da amateur (21°), e il successivo quarto posto nel RBC Heritage, la prima nella nuova categoria, ha subito quattro tagli consecutivi. Difende il titolo lo svedese David Lingmerth, impresa abbastanza difficile perché non è nelle condizioni di forma della passata stagione.
Francesco Molinari proverà a ripetersi dopo il brillante settimo posto nel The Players Championship che gli ha permesso di portarsi tra i primi cento della money list (94°). Il montepremi è di 8.500.000 dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.
Il torneo su Sky - Il Memorial Tournament andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 2 giugno dalle ore 21,30 alle ore 0,30 (Sky Sport 2 HD); venerdì 3, dalle ore 21,30 alle ore 0,30 (Sky Sport 3 HD); sabato 4, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD); domenica 5, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport Plus HD). Commento di Roberto Zappa e di Donato Di Ponziano.
Matteo Manassero, nono con 141 colpi (72 69, -3) dopo un’ottima prova nell’US Open Qualifying, disputerà l’US Open, il secondo major stagionale che si svolgerà sul percorso dell’Oakmont CC a Oakmont in Pennsylvania dal 16 al 19 giugno. Non hanno raggiunto l’obiettivo Renato Paratore, 68° con 154 (75 79, +10), ed Edoardo Molinari, che si è ritirato nel corso del secondo giro.
La prestazione del veronese è stata così commentata da Franco Chimenti, presidente di CONI Servizi e della Federazione Italiana Golf: "La qualificazione di Manassero all’US Open conferma che si sta verificando quello che tutti eravamo certi avvenisse. Il recupero di questo giovanissimo giocatore è fondamentale non solo per il golf, ma per tutto lo sport italiano".
L’US Open Qualifying si è svolta sulla distanza di 36 buche, nella stessa giornata, sui due tracciati del Walton Heath Golf Club (Old Course e New Course entrambi par 72) a Walton-on-the-Hill, in Inghilterra ed è stata vinta dal francese Gregory Bourdy con 135 colpi (67 68, -9). Hanno staccato il biglietto per gli Stati Uniti anche lo svedese Mikael Lundberg, secondo con 137 (-7), l’inglese Lee Slattery, terzo con 138 (-6), i francesi Romain Wattel e Gary Stal, gli inglesi Matthew Baldwin e Andrew Johnston e lo svedese Alex Noren, quarti con 140 (-4), e Peter Hanson, che ha affiancato Manassero.
Tra coloro che sono rimasti fuori l’irlandese Padraig Harrington e l’australiano Marcus Fraser, 16.i con 143 (-1), il tedesco Marcel Siem e il sudafricano Richard Sterne, 21.i con 144 (par), il sudafricano George Coetzee e l’inglese Simon Khan, 34.i con 146 (+2), e lo spagnolo Pablo Larrazabal, 41° con 147 (+3).
Matteo Manassero ha girato in 72 (par) colpi sull’Old Course con tre birdie e un bogey in uscita e un birdie e tre bogey nel rientro, poi ha ottenuto il pass con un parziale di 69 (-3) sul New Course con un eagle, due birdie un bogey e un doppio bogey sulle prime nove buche e con quattro birdie, l’ultimo decisivo sulla 18ª, e due bogey sulle seconde, Per Renato Paratore 75 (+3) colpi sull’Old Course con tre birdie, due bogey e due doppi bogey e 79 (+7) sul New Course con quattro birdie, cinque bogey e tre doppi bogey. Edoardo Molinari ha lasciato il campo dopo 13 buche sull’Old Course e un 73 (+1) realizzato sul News Course.
Sui percorsi del Circolo Golf Torino e del Golf Club La Margherita Jacopo Vecchi Fossa (Modena) e Carlotta Ricolfi (Sanremo) hanno vinto i Campionati Nazionali Stroke Play maschili e femminili intitolati a due grandissimi del golf Italiano, Franco Bevione e Isa Goldschmid.
Nel torneo maschile, Trofeo Franco Bevione, al CG Torino (par 72) dove si è giocato anche nel ricordo di Teodoro Soldati, il giovanissimo campione scomparso la scorsa estate poco dopo aver vinto questa gara, Jacopo Vecchi Fossa (284 - 70 70 71 73, -4) e Filippo Campigli (284 - 72 68 71 73), tesserato per il circolo ospitante, hanno condotto a braccetto gli ultimi tre giri e sono inevitabilmente finiti al playoff dove Vecchi Fossa ha prevalso, grazie soprattutto a un gran secondo colpo in bandiera, che poi si è trasformato in un birdie alla prima buca.
In terza posizione con 288 (par) Federico Zucchetti (Castelconturbia) che nel finale ha tolto il podio a Gianmaria Rean Trinchero (Monticello) in quarta con 289 (+1). In quinta con 291 (+3) Lorenzo Scalise (Milano), Andrea Saracino (Parco di Roma) e Francesco Donaggio (Modena), in ottava con 293 (+5) Luigi Botta (Torino) e in nona con 297 (+7) Giovanni Dassù (Villa Condulmer). Mai in partita Luca Cianchetti (Modena), 10° con 296 (+8), e Stefano Mazzoli (Monticello), campione europeo in carica, 21° con 300 (+12).
Jacopo Vecchi Fossa, 22 anni a luglio e da molto tempo in nazionale, è al primo titolo tricolore. Quest’anno in maglia azzurra ha vinto il Pals Winter Camp, a Pals in Spagna, e ha fatto parte della compagine italiana che ha conquistato il successo a squadre nella stessa manifestazione. Tra i suoi migliori risultati una vittoria nel G.P. Monticello (2015), i secondi posti nel Turkish Amateur (2014) e nell’Argentine Amateur (2013) e il terzo nella Quercia d’Oro (2012).
Nel campionato femminile, Trofeo Isa Goldschmid, al GC La Margherita (par 72) Carlotta Ricolfi (284 - 73 72 70 69, -4), grazie a un gran parziale di 69 (-3) ha superato nelle ultime battute Caterina Don (287 - 69 71 73 74, -1), portacolori del circolo di casa e giovane emergente che era stata in vetta sin dall’inizio. Al terzo e al quarto posto due ragazze di Villa Condulmer, Tasa Torbica (291, +3) e Bianca Maria Fabrizio (293, +5). Al quinto con 294 (+6) Alessia Nobilio (Ambrosiano), al sesto con 295 (+7) Sharon Rossini (Olgiata) e al settimo con 296 (+8) Lucrezia Colombotto Rosso (Torino), campionessa uscente. A ridosso Letizia Bagnoli (Firenze) e Alessandra Fanali (Marco Simone), ottave con 297 (+9), Martina Flori (Montelupo) ed Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer), decime con 298 (+10), e più lontane Ludovica Farina (Siracusa), 20ª con 305 (+17), e Roberta Liti (La Bagnaia), 23ª con 307 (+19).
Carlotta Ricolfi, 19 anni a settembre, e al terzo titolo dopo aver conquistato quelli Ragazze Medal e Nazionale Match Play (2014). Come Vecchi Fossa anche lei da diversi anni veste la maglia azzurra e in campo internazionale si è imposta per due volte nel The Duke of York Young Champions (2015-2015) e per altrettante volte ha fatto parte del team italiano secondo ai Campionati Europei Girls (2014-2015). Con la compagine di Sanremo ha vinto il Campionato Ragazze Under 18 (2013) e, individualmente, il Trofeo Sanremo (2015).
TERZO GIRO - Volata finale sui percorsi del Circolo Golf Torino e del Golf Club La Margherita per l’assegnazione dei titoli nei Campionati Nazionali Stroke Play maschili e femminili intitolati a due grandissimi del golf Italiano, Franco Bevione e Isa Goldschmid.
Nel torneo maschile, Trofeo Franco Bevione, al CG Torino (par 72) dove si gioca anche nel ricordo di Teodoro Soldati, il giovanissimo campione scomparso la scorsa estate poco dopo aver vinto questa gara, hanno mantenuto il comando con 211 (-5) Filippo Campigli (72 68 71, Torino) e Jacopo Vecchi Fossa (70 70 71, Modena). che hanno portato a tre i colpi di vantaggio su Gianmaria Rean Trinchero (214, -2) di Monticello.
Non sono riusciti a mantenere il ritmo dei primi Francesco Donaggio (Modena) e Federico Zucchetti (Castelconturbia), quarti con 217 (-1), e il loro ritardo lascia poche o nulle speranze di rimonta. Seguono con 218 (+2) Andrea Saracino (Parco di Roma), con 219 (+3) Luca Portelli (Monticello) e Luigi Botta (Torino) e con 221 (+5) Carlo Casalegno (Royal Park I Roveri). Il taglio dopo 54 buche ha promosso al giro finale 64 giocatori.
Nel campionato femminile, Trofeo Isa Goldschmid, al GC La Margherita (par 72) Caterina Don, portacolori del circolo ospitante e perfetta conoscitrice del tracciato di casa, ha proseguito la sua corsa di testa con 213 colpi (69 71 73, -3), ma è cambiata la sua prima inseguitrice che ora è Carlotta Ricolfi (Sanremo) con 215 (-1), la quale ha superato Tasa Torbica (Villa Condulmer), terza con 216 (par).
Difficile che possano inserirsi nella corsa al titolo le concorrenti al quarto posto con 220 (+4), Alessandra Fanali (Marco Simone), Bianca Maria Fabrizio (Villa Condulmer) e Alessia Nobilio (Ambrosiano). Al settimo con 222 (+6) Virginia Bossi (Monticello), Sharon Rossini (Olgiata) e Arianna Scaletti (Croara) e più distaccate Lucrezia Colombotto Rosso (Torino), campionessa uscente, e Martina Flori (Montelupo), 12.e con 224 (+8), Ludovica Farina (Siracusa), 18ª con 228 (+12), e Roberta Liti (La Bagnaia), 22ª con 231 (+15). Hanno avuto accesso al turno conclusivo 60 concorrenti.
SECONDO GIRO - Sui percorsi del Circolo Golf Torino e del Golf Club La Margherita si è svolto il secondo giro dei Campionati Nazionali Stroke Play maschili e femminili intitolati a due grandissimi del golf Italiano, Franco Bevione e Isa Goldschmid.
Nel torneo maschile, Trofeo Franco Bevione, al CG Torino (par 72) dove si gioca anche nel ricordo di Teodoro Soldati, il giovanissimo campione scomparso la scorsa estate poco dopo aver vinto questa gara, cambio della guardia in vetta alla classifica dove si sono portati con 140 (-4) colpi Filippo Campigli (72 68, Torino) e Jacopo Vecchi Fossa (70 70, Modena). Seguono con 141 (-3) Gianmaria Rean Trinchero (Monticello), con 142 (-2) Luca Cianchetti (Modena) e Carlo Casalegno (Royal Park I Roveri) e con 143 (-1) Stefano Mazzoli (Monticello) e Federico Zucchetti (Castelconturbia). In ottava posizione con 144 (par) Julien Paltrinieri (Asolo) e Francesco Donaggio (Modena) e in decima con 145 (+1) Luigi Botta (Torino) e Andrea Saracino (Parco di Roma), quest’ultimo leader con Casalegno dopo un turno.
Nel campionato femminile, Trofeo Isa Goldschmid, al GC La Margherita (par 72) Caterina Don, portacolori del circolo ospitante, ha allungato decisamente il passo e con lo score di 140 (69 71, -4) ha portato il vantaggio a tre colpi su Tasa Torbica (143, -1) di Villa Condulmer. Al terzo posto con 145 (+1) Carlotta Ricolfi (Sanremo), al quarto con 146 (+2) Arianna Scaletti (Croara), Sharon Rossini (Olgiata) e Alessia Nobilio (Ambrosiano), al settimo con 148 (+4) Clara Manzalini (Ambrosiano), Bianca Maria Fabrizio (Villa Condulmer) e Alessandra Fanali (Marco Simone). Più attardate Emilie Alba Paltrinieri (Villa Condulmer) e Martina Flori (Montelupo), 12.e con 150 (+6), Ludovica Farina (Siracusa), 16ª con 152 (+8), e la campionessa uscente Lucrezia Colombotto Rosso, 24ª con 155 (+11).
Stessa formula per entrambi i tornei che si dipanano su 72 medal. Dopo 54 i primi sessanta classificati e i pari merito al 60° posto avranno accesso al turno conclusivo.
PRIMO GIRO - Sui percorsi del Circolo Golf Torino e del Golf Club La Margherita sono iniziati i Campionati Nazionali Stroke Play maschili e femminili intitolati a due grandissimi del golf Italiano, Franco Bevione e Isa Goldschmid.
Nel torneo maschile, Trofeo Franco Bevione, al CG Torino (par 72) dove si gioca anche nel ricordo di Teodoro Soldati, il giovanissimo campione scomparso la scorsa estate poco dopo aver vinto questa gara, guidano la fila dei 129 concorrenti con 69 (-3) colpi Carlo Casalegno (Royal Park I Roveri) e Andrea Saracino (Parco di Roma) con una lunghezza di vantaggio su Luigi Botta (Torino), Jacopo Vecchi Fossa e Luca Cianchetti, entrambi del Modena G&CC (70, -2). In sesta posizione con 71 (-1) Gianmaria Rean Trinchero (Monticello), Andrea Grasso (Biella), Federico Zucchetti (Castelconturbia) e Daniele Bomarsi (Golf Nazionale) e in decima con 72 (par) Gregorio Alibrandi (Olgiata), Nicolò Barollo (Padova), Paolo Ferraris e Filippo Campigli (Torino). Un po’ in ritardo Riccardo Leo (Royal Park I Roveri) e Massimiliano Campigli (Torino), 19.i con 74 (+2), e Andrea Romano (Olgiata), 28° con 75 (+3).
Nel campionato femminile, Trofeo Isa Goldschmid, al GC La Margherita (par 72) conduce con un parziale di 69 (-3) Caterina Don, la quale si è giovata oltre che delle proprie qualità, messe in evidenza già da qualche tempo, anche della perfetta conoscenza del percorso di casa. Le seguono Alessia Nobilio (Ambrosiano) con 70 (-2), Alessandra Fanali (Marco Simone) e Asia Cavallo (Savigliano) con 71 (-1), Sharon Rossini (Olgiata) e Bianca Maria Fabrizio (Villa Condulmer) con 72 (par). Delle altre azzurre, che come la Fabrizio studiano nei College statunitensi, Martina Flori (Montelupo) è al settimo posto con 73 (+1) insieme a Tasa Torbica (Villa Condulmer), Carlotta Ricolfi (Sanremo) e a Virginia Bossi (Monticello), Ludovica Farina è al 18° con 76 (+4) alla pari con Lucrezia Colombotto Rosso (Torino), campionessa uscente, e Roberta Liti è al 31° con 78 (+6). Hanno preso il via 68 concorrenti.
Stessa formula per entrambi i tornei che si dipanano su 72 medal. Dopo 54 i primi sessanta classificati e i pari merito al 60° posto avranno accesso al turno conclusivo.
LA VIGILIA - Sui percorsi del Circolo Golf Torino e del Golf Club La Margherita si disputano i Campionati Nazionali Stroke Play maschili e femminili (26-29 maggio) intitolati a due grandissimi del golf Italiano, Franco Bevione e Isa Goldschmid, ai quali faranno onore quasi tutti i migliori giocatori azzurri.
Nel torneo maschile, Trofeo Franco Bevione, al CG Torino si giocherà anche nel ricordo di Teodoro Soldati, il giovanissimo campione scomparso la scorsa estate poco dopo aver vinto questo torneo. Parteciperanno alla gara 129 concorrenti tra i quali vi saranno Stefano Mazzoli e Gianmaria Rean Trinchero (Monticello), Jacopo Vecchi Fossa e Luca Cianchetti (Modena), Andrea Saracino e Philip Geerts (Parco di Roma), Filippo e Massimiliano Campigli (Torino), Andrea Romano (Olgiata) Riccardo Leo e Zenjiro Matsui (Royal Park I Roveri), Jacopo Albertoni (Marco Simone) e Julien Paltrinieri (Asolo).
Nel campionato femminile, Trofeo Isa Goldschmid, al GC La Margherita difende il titolo Lucrezia Colombotto Rosso (Torino), che sta facendo una buona esperienza nel LET Access, il secondo circuito professionistico femminile europeo, Dovrà guardarsi dalle azzurre rientrate dai College statunitensi, Bianca Maria Fabrizio (Villa Condulmer), Ludovica Farina (Siracusa), Roberta Liti (La Bagnaia) e Martina Flori (Montelupo), oltre che da Carlotta Ricolfi (Sanremo), Emilie Alba Paltrinieri e Tasa Torbica (Villa Condulmer), Caterina Don (La Margherita), Alessia Nobilio (Ambrosiano), Carlotta Lanzi (Royal Park I Roveri) e da Alessandra Fanali (Marco Simone). Al via 68 ragazze.
Stessa formula per entrambi i tornei che si dipanano su 72 medal. Dopo 54 i primi sessanta classificati e i pari merito al 60° posto avranno accesso al turno conclusivo.
Marco Fabio Mari e Guglielmo Bravetti hanno vinto con 125 colpi (64 61, -15) il Campionato di Doppio della PGA Italiana, giunto alla 24ª edizione e disputato sul percorso del Golf Club Fiuggi (par 70). Come nel 2015, sullo stesso campo, si sono classificati al secondo posto con 127 (63 64, -13) Emmanuele Lattanzi e Gianluca Pietrobono. Al terzo con 129 (-11) Adriano Ciancarelli/Marco Monforti Ferrario, al quarto con 130 (-10) Jonathan Baglioni/Luca Torchio, al quinto con 131 (-9) Nunzio Lombardi/Lorenzo Magini, Mauro Bianco/Matteo Verardo e Luca Bordogna/Zeke Martinez e all’ottavo con 132 (-8) Simone Severa/Antonio Severa e Stefano Bonardi/Simone De Lorenzo. Solo al decimo con 133 (-7) i campioni uscenti Alessandro Trillini/Marco Bernardini alla pari con Federico Ranelletti/Leonardo Sbarigia.
Sempre nel cuore degli spettatori e molto applaudito, Costantino Rocca, in coppia con Gabriele Terrinoni, ha chiuso in 24ª posizione con 141 (+1). Si è giocato sulla distanza di 36 buche con formula quattro palle la migliore. Alla squadra vincitrice è andato un assegno di tremila euro su un montepremi di 15.000 euro.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Golf Club Fiuggi (par 70) ha preso il via la 24ª edizione del Campionato di Doppio della PGA Italiana dove sono al comando con 64 colpi, sei sotto par, Marco Fabio Mari/Guglielmo Bravetti e Gianluca Pietrobono/Emmanuele Lattanzi, lo scorso anno secondi sullo stesso campo dopo playoff.
Nel torneo che si disputa sulla distanza di 36 buche con formula quattro palle la migliore inseguono i battistrada con 65 (-5) Luca Bordogna/Zeke Martinez, Mauro Bianco/Matteo Verardo, Stefano Bonardi/Simone De Lorenzo e Adriano Ciancarelli/Marco Monforti Ferrario. Al settimo posto con 66 (-4) Giuseppe Marra/Marco Giraudo e Jonathan Baglioni/Luca Torchio e al nono con 67 (-3) Nunzio Lombardi/Lorenzo Magini e Alessandro Trillini/Marco Bernardini, campioni uscenti.
E’ in tredicesima posizione con 69 (-1) Costantino Rocca, sempre nel cuore degli spettatori, che gioca insieme a Gabriele Terrinoni. Il montepremi è di 15.000 euro dei quali 3.000 euro spetteranno alla coppia vincitrice.
LA VIGILIA - Il Golf Club Fiuggi ospita la 24ª edizione del Campionato di Doppio della PGA Italiana (26-27 maggio) dove difenderanno il titolo Alessandro Trillini e Marco Bernardini, il primo insegnante all’Olgiata Golf Club e il secondo portacolori del Roma Acquasanta.
Tra i 72 concorrenti (36 coppie) spicca il nome di Costantino Rocca, che indubbiamente calamiterà l’attenzione degli appassionati. Giocherà insieme a Gabriele Terrinoni e proverà a strappare il titolo ai due campioni in carica in un contesto in cui hanno buone possibilità anche Mauro Bianco-Matteo Verardo, Luca Bordogna-Zeke Martinez, Luca D’Andreamatteo-Luca Castelli, Nunzio Lombardi-Lorenzo Magini, Federico Ranelletti-Leonardo Sbarigia e Gianluca Pietrobono-Emmanuele Lattanzi, lo scorso anno secondi dopo playoff.
Il percorso laziale accoglie per la terza volta il campionato. "Quello di Fiuggi è un tracciato molto tecnico - ha detto Alessandro Trillini - dove la palla non è quasi mai in piano e devi saperti appoggiare. I green sono sopraelevati e ben difesi, gli alberi in agguato, i par 3 lunghi e delicati. Lo scorso anno lo abbiamo affrontato nella maniera giusta e naturalmente torniamo per vincere, ma con un atteggiamento sereno e il mio compagno, peraltro, trasmette tranquillità". La gara si disputa sulla distanza di 36 buche con formula quattro palle la migliore. Il montepremi è di 15.000 euro dei quali 3.000 euro spetteranno alla coppia vincitrice.
Jordan Spieth (263 - 67 66 65 65, -17) è tornato al successo nel Dean & DeLuca Invitational (PGA Tour) disputato sul percorso del Colonial CC (par 70) a Fort Worth nel Texas. Lo ha fatto alla sua maniera, di forza, mettendo alle corde con tre birdie finali Harris English, secondo con 266 (-14) e suo più agguerrito antagonista. Al terzo posto con 267 (-13) Ryan Palmer e Webb Simpson, altri due protagonisti dell’evento, al quinto con 268 (-12) Kyle Reifers e al sesto con 271 (-9) Matt Kuchar, Jason Dufner, Martin Piller e l’indiano Anirban Lahiri, che sembra sempre più in confidenza con il circuito.
Ha potuto far poco per difendere il titolo Chris Kirk, 15° con 274 (-6) insieme a Patrick Reed, e non sono stati mai incisivi Zach Johnson e Brandt Snedeker, 17.i con 275 (-5), e il sudafricano Charl Schwartzel, 25° con 277 (-3). Ha effettuato un buone recupero il fijiano Vijay Singh, da 65° a 34° con 279 (-1), grazie a un 66 (-4), e ha condotto gara di retrovia l’australiano Adam Scott, 55° con 282 (+2).
Sono usciti al taglio, caduto a a 141 (+1), dopo 36 buche: Jim Furyk e Bryson DeChambeau, 85.i con 143 (+3), Keegan Bradley e il sudafricano Louis Oosthuizen,, 94.i con 144 (+4), l’argentino Angel Cabrera, 113.i con 148 (+8), e l’inglese Ian Poulter, 117° con 150 (+10).
Jordan Spieth, numero due mondiale, ha iniziato al comando il giro finale un colpo avanti a Webb Simpson e a Ryan Palmer, con English a due. Per nove buche ha viaggiato in par lasciando l’iniziativa agli avversari, poi ha sferrato il suo attacco dalla buca 10, con tre birdie di fila, ha frenato con un bogey alla 13ª e a quel punto si è trovato nuovamente al vertice affiancato ad Harris English, che aveva messo insieme un eagle in partenza, quattro birdie e due bogey. Quest’ultimo è rimasto sul "meno 14" (66 finale) fino al termine, mentre Spieth lo ha poi staccato, come detto, con tre birdie a chiudere (65, -5).
Nel palmares di Spieth, 22enne di Dallas che non vinceva da gennaio (Tournament of Champions) ora vi sono otto titoli, comprensivi di due major (Masters e US Open, 2015), insieme a una vittoria nell’Australasia Tour (Australian Open, 2014).
"C’è voluta molta pazienza per venire a capo di questa gara. Con gli altri che segnavano birdie, mentre io non lo facevo, avrei potuto perdere la concentrazione e invece ho atteso il momento giusto per uscir fuori. Nella prima parte del campo non davo ai putt la velocità giusta, poi finalmente ho trovato il tocco adatto. E’ stato veramente eccitante vincere in Texas. Dopo i successi di Jason Day e di Rory McIlroy era importante per me dare un segnale. Ci sono riuscito, ho ridotto le distanze da Day nella classifica mondiale e si avvicinano tanti tornei di peso per cambiare le cose". Spieth ha ricevuto un assegno di 1.206.000 dollari su un montepremi di 6,7 milioni di dollari.
TERZO GIRO - Jordan Spieth, con 198 colpi (67 66 65, -13), ha preso le redini del Dean & DeLuca Invitational (PGA Tour) sul percorso del Colonial CC (par 70) a Fort Worth nel Texas. Nella terza giornata si è disputata anche una parte del secondo giro, interrotto la sera precedente, e Spieth, dopo essersi portato al termine delle 36 buche al secondo posto a un colpo da Webb Simpson e da Martin Piller (132, -8), è salito al vertice con un parziale di 65 (-5). Simpson è rimasto sulla sua scia con 199 (-12), alla pari con Ryan Palmer, e Pillar è sceso in quarta posizione con 200 (-13) affiancato da Harris English e da Kyle Reifers.
Hanno possibilità di inserirsi nella lotta per il titolo anche Jason Dufner, settimo con 201 (-9), e Chris Stroud, ottavo con 202 (-8), mentre è meno probabile un ritorno di Matt Kuchar, Patrick Reed, Bryce Molder e dell’indiano Anirban Lahiri, noni con 203 (-7). Non ha più chances di difendere il titolo Chris Kirk, 15° con 205 (-5) in compagnia di Brandt Snedeker e del sudafricano Charl Schwartzel e hanno poco da chiedere al torneo Zach Johnson, 31° con 208 (-2), l’australiano Adam Scott, 63° con 212 (+2), e il fijiano Vijay Singh, 65° con 213 (+3).
Sono usciti al taglio, caduto a a 141 (+1): Jim Furyk e Bryson DeChambeau, 85.i con 143 (+3), Keegan Bradley e il sudafricano Louis Oosthuizen,, 94.i con 144 (+4), l’argentino Angel Cabrera, 113.i con 148 (+8), e l’inglese Ian Poulter, 117° con 150 (+10).
Jordan Spieth è stato pressoché impeccabile per 17 buche, condotte con sei birdie, poi con un bogey sull’ultima buca ha concesso a Ryan Palmer di dimezzare lo svantaggio (66, -4 con sei birdie e due bogey) e a Webb Simpson di non accusare eccessivi danni dal bogey con cui anch’egli ha chiuso il turno (67, -3 con sei birdie e tre bogey). Il montepremi è di 6,7 milioni di dollari dei quali 1.206.000 dollari saranno appannaggio del vincitore.
SECONDO GIRO - Una sospensione di oltre cinque ore per pioggia e vento non ha permesso la conclusione del secondo giro nel Dean & DeLuca Invitational (PGA Tour) sul percorso del Colonial CC a Fort Worth (par 70) nel Texas. Con 62 giocatori fermati lungo il percorso, la classifica provvisoria sarà soggetta sicuramente a modifiche importanti. Al momento è rimasto al comando con "meno 9" Bryce Molder, fermato dopo 15 buche, che può ancora allungare su Webb Simpson, secondo con 132 (65 65, -8), e su Jordan Spieth, numero due mondiale, salito dal nono al terzo posto con 133 (67 66, -7). Può cambiare tutto Patrick Reed, anch’egli terzo con lo stesso "meno 7" di Spieth, ma con dieci buche da completare e hanno possibilità di fare passi avanti significativi anche Jason Dufner e l’indiano Anirban Lahiri, quinti con "meno 6" e stoppati rispettivamente alla 10ª e alla 12ª buca.
Tra i giocatori che hanno completato il turno sono al 12° posto con 136 (-4) Brandt Snedeker e lo svedese Jonas Blixt e al 41° con 140 (par) Matt Kuchar e il sudafricano Charl Schwartzel, i quali sono insieme a Chris Kirk, campione uscente, e a Zach Johnson, stesso par, ma entrambi ancora con nove buche davanti. Hanno concluso e usciranno al taglio, al momento previsto a 141 (+1): Jim Furyk e Bryson DeChambeau, 86.i con 143 (+3), Keegan Bradley e il sudafricano Louis Oosthuizen,, 96.i con 144 (+4), l’argentino Angel Cabrera, 113.i con 148 (+8), e l’inglese Ian Poulter, 118° con 150 (+10). E’ in difficoltà l’australiano Adam Scott, 71° con "+2" e con nove buche a disposizione per guadagnare almeno un colpo e rimanere in gara.
Bryce Molder ha realizzato cinque birdie in otto buche, poi ha trovato un doppio bogey poco prima di fermarsi. Jordan Spieth è andato a due velocità: nove buche, le prime del campo, condotte con quattro birdie e altrettanti colpi sotto par, poi le altre in par con due birdie e due bogey (66, -4). Il montepremi è di 6,7 milioni di dollari dei quali 1.206.000 dollari saranno appannaggio del vincitore.
PRIMO GIRO - Jordan Spieth, nono con 67 (-3) colpi, ha mantenuto una buona andatura, senza particolari guizzi, nel Dean & DeLuca Invitational (PGA Tour), iniziato sul percorso del Colonial CC a Fort Worth nel Texas. Rende tre colpi al leader Bryce Molder (64, -6), che precede di uno Patrick Reed, Webb Simpson e l’indiano Anirban Lahiri.
In quinta posizione con 66 (-4) Jason Dufner, Ryan Palmer, Kyle Reifers e Martin Piller, in nona, insieme a Spieth, anche David Toms, Bill Haas e lo svedese Jonas Blixt e in 18ª con 68 (-2) Brandt Snedeker e l’australiano Marc Leishman. Hanno accusato pause, più o meno lunghe, Chris Kirk, campione uscente, Bryson DeChambeau e il fijiano Vijay Singh, 45.i con 70 (par), il sudafricano Charl Schwartzel, 60° con 71 (+1), Zach Johnson, Keegan Bradley e l’australiano Adam Scott, 74.i con 72 (+2), Matt Kuchar, l’inglese Ian Poulter, l’argentino Angel Cabrera e il sudafricano Louis Oosthuizen, 91.i con 73 (+). Ha stentato parecchio Jim Furyk, 112° con 75 (+5), al quale manca ancora il ritmo di gara dopo la lunga pausa per un infortunio.
Bryce Molder, 37 anni di Harrison in Arkansas, un’onesta carriera e un solo successo nel tour (Frys.com Open, 2011), è partito dalla buca dieci rispettando il par per metà tracciato, poi ha cambiato marcia e ha infilato sei birdie senza bogey. Jordan Spieth di birdie ne ha segnati quattro insieme a un bogey. Il montepremi è di 6,7 milioni di dollari con prima moneta di 1.206.000 dollari.
LA VIGILIA - Jordan Spieth sarà indubbiamente la "stella" nel Dean & DeLuca Invitational (26-29 maggio), torneo del PGA Tour in programma sul tracciato del Colonial CC a Fort Worth nel Texas. Il numero due mondiale, però, non è nelle migliori condizioni di forma e dopo le deludenti prestazioni nel The Players Championship e nell’AT&T Byron Nelson cercherà soprattutto certezze e morale, che sicuramente non è dei migliori.
Nel field, che promette spettacolo, vi sono Keegan Bradley, Jason Dufner, Jim Furyk, Zach Johnson, Chris Kirk, campione uscente, Matt Kuchar, Patrick Reed, Brandt Snedeker, gli australiani Adam Scott e Marc Leishman, i sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, l’inglese Ian Poulter, il fijiano Vijay Singh e l’argentino Angel Cabrera. Da seguire Bryson DeChambeau, entrato nel mondo pro all’indomani di un bel Masters (21°) destando l’attenzione di tecnici e pubblico che lo ritengono dotato dei mezzi giusti per aspirare a un grande futuro. Il montepremi è di 6,7 milioni di dollari con prima moneta di 1.206.000 dollari.
La thailandese Ariya Jutanugarn ha continuato il suo show, iniziato ai primi di maggio, e ha firmato il terzo successo consecutivo e in carriera nel LPGA Tour dominando nel Volvik Championship. Sul percorso del Travis Pointe Country Club (par 72), ad Ann Arbor nel Michigan, ha concluso con 273 colpi (65 68 73 67, -15) lasciando a cinque lunghezze Christina Kim (278, -10) ed è anche divenuta la prima ad aver aperto il palmares nel circuito con tre vittorie di fila.
Si è classificata al 39° posto Giulia Molinaro con 287 colpi (70 67 77 73, -1), mentre l’altra italiana in gara, Giulia Sergas, 81ª con 147 (76 71, +3), è uscita al taglio per un colpo.
E’ risalita fino alla terza posizione con 279 (-9) la canadese Brooke M. Henderson, numero quattro mondiale, dove è stata affiancata da Jessica Korda, figlia dell’ex tennista Petr. E’ terminata in quinta con 280 (-8) la spagnola Belen Mozo, e ha recuperato anche Lexi Thompson, numero tre del Rolex Ranking, da 25ª a sesta con 281 (-7) alla pari con Marina Alex, con la coreana Hyo Joo Kim e con l’iberica Azahara Muñoz. Senza acuti la prestazione della neozelandese Lydia Ko, leader mondiale, 16ª con 284 (-4), ventesima piazza con 285 (-3) per l’australiana Minjee Lee, in panne nel finale, per la norvegese Suzann Pettersen e per la coreana So Yeon Ryu e stesso score della Molinaro per la cinese Shanshan Feng.
Ariya Jutanugarn, 21enne di Bangkok, prima thailandese a imporsi nel LPGA Tour e a segno anche in una gara nel Ladies European Tour (Lalla Meryem Cup, 2013), è sorella di Moriya più grande di un anno pure lei sul circuito. Ha iniziato il giro finale con un colpo di margine su Christina Kim, che ha portato a due con un birdie alla sesta buca. Dopo aver dato all’avversaria l’impressione che avrebbe potuto recuperare, la thailandese ha cambiato completamente passo ed è volata verso il trionfo con quattro birdie nelle ultime sei buche (67, -5), salendo al decimo posto nella classifica mondiale.
"Sulla prima metà del percorso - ha detto in sala stampa la vincitrice, gratificata con un assegno di 195.000 dollari su un montepremi di 1.300.000 dollari - mi sentivo un po’ nervosa, pensavo soprattutto a non segnare bogey, poi nella seconda parte ho giocato come dovevo, tenendo tutto sotto controllo. Lo scorso anno non avevo avuto molte occasioni per vincere e, in quelle poche, non ero riuscita a dominare la pressione. Ora invece l’ho appreso e so esattamente cosa devo fare quando mi trovo in queste situazioni. E’ stato molto istruttivo, in proposito, il successo che ho ottenuto la scorsa settimana".
Giulia Molinaro, quinta dopo due giri, ha perso una buona opportunità per salire nell’ordine di merito, ma c’è stata troppa disparità di rendimento tra le prime 36 buche (totale di 137, -7 colpi) e le seconde (150, +6). Il punteggio di chiusura è stato di 73 (+1) colpi con quattro birdie e cinque bogey.
TERZO GIRO - La thailandese Ariya Jutanugarn (206 - 65 68 73, -10) ha difeso la leadership con tanta fatica, ma anche con molta determinazione nel terzo giro del Volvik Championship (LPGA Tour). Le condizioni difficili del percorso del Travis Pointe Country Club (par 72), ad Ann Arbor nel Michigan, hanno messo a dura prova tutte le concorrenti e non si è trovata a suo agio anche Giulia Molinaro, scesa da quinto al 25° posto con 214 colpi (70 67 77, -2) dopo un 77 (+5).
La Jutanugarn, 21enne di Bangkok e prima thailandese a vincere sul circuito, ha l’occasione per cogliere il terzo titolo consecutivo e in carriera, ma dovrà ben gestire nel giro finale il colpo di vantaggio che ha su Christina Kim e su Jessica Korda (207, -9), figlia dell’ex tennista Petr, e i tre che vanta sulla coreana Hyo Joo Kim e sulla norvegese Suzann Pettersen (209, -7). Al sesto posto con 210 (-6) Marina Alex, la spagnola Belen Mozo e la coreana So Yeon Ryu e al nono con 211 (-5) l’australiana Minjee Lee e la canadese Brooke M. Henderson.
Vanno di pari passo la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e Lexi Thompson, numero tre, 25.e con la Molinaro e seguite dalla cinese Shanshan Feng, 32ª con 215 (-1).
Ariya Jutanugarn ha perso il comando con quattro bogey sulle prime 13 buche, poi l’ha ripreso di forza con un birdie alla 14ª e un eagle alla 18ª con cui ha lasciato indietro Jessica Korda e Christina Kim, autrici di un birdie, Tredici buche in grande sofferenza anche per Giulia Molinaro, con cinque bogey e un doppio bogey e recupero dalle retrovie, in cui era terminata, con due birdie. L’altra italiana in gara, Giulia Sergas, 81ª con 147 (76 71, +3), è uscita al taglio per un colpo. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro ha effettuato un ottimo giro in 67 (-5) colpi e con lo score di 137 (70 67, -7) si è portata dal decimo al quinto posto nel Volvik Championship (LPGA Tour) che si sta disputando sul percorso del Travis Pointe Country Club (par 72) ad Ann Arbor nel Michigan. Malgrado un generoso tentativo di rimonta con un 71 (-1) Giulia Sergas, 81ª con 147 (76 71, +3), è uscita al taglio per un colpo.
La thailandese Ariya Jutanugarn, in un momento di forma straripante, è salita in vetta con 133 (65 68, -11) candidandosi per il terzo titolo consecutivo e in carriera, prima proette della sua nazione a vincere sul circuito. Ha sorpassato Christina Kim, leader dopo un turno e ora seconda con 135 (-9), alla pari con Marina Alex e con la coreana So Yeon Ryu. Sono insieme alla Molinaro anche Brittany Lincicome e Jessica Korda, figlia dell’ex tennista Petr, hanno un colpo in più la spagnola Azahara Muñoz e l’australiana Minjee Lee, ottave con 138 (-6), e sono in recupero la norvegese Suzann Pettersen e la canadese Brooke M. Henderson, decime con 139 (-5). Non decollano la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale. e Lexi Thompson, numero tre, 27.e con 142 (-2), e la cinese Shanshan Feng, 37ª con 143 (-1), mentre hanno subito la stessa sorte della Sergas anche la cinese Xi Yu Lin, medesimo punteggio, Paula Creamer, 97ª con 148 (+4), e Michelle Wie, 132ª con 152 (+8).
Ariya Jutanugarn, 21enne di Bangkok, ha marciato sicura con quattro birdie per il 68 (-4), che si sono aggiunti ai sette della prima giornata (65, -7) senza ombra di un bogey. Giulia Molinaro, apparsa molto tonica e fiduciosa nel suo gioco, di birdie ne ha messi a segno sette insieme a due bogey e Giulia Sergas ha concluso la sua gara con tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - Giulia Molinaro ha concluso al decimo posto con 70 (-2) colpi il primo giro del Volvik Championship (LPGA Tour) sul percorso del Travis Pointe Country Club (par 72) ad Ann Arbor nel Michigan dove Giulia Sergas è al 109° con 76 (+4).
Dopo un lungo periodo grigio si è riproposta Christina Kim, in vetta con 64 (-8) colpi, ma subito dietro si trovano le due proette più in forma del momento, la thailandese Ariya Jutanugarn, seconda con 65 (-7) e reduce da due successi consecutivi, e l’australiana Minjee Lee, terza con 68 (-4) e praticamente stabile in alta classifica, affiancata da Marina Alex e dalla coreana So Yeon Ryu.
Al sesto posto con 69 (-3) Sadena Parks, la spagnola Azahara Muñoz, la giapponese Sakura Yokomine e la canadese Samantha Richdale, al 17° con 71 (-1) la norvegese Suzann Pettersen e la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e al 33° con 72 (par) la canadese Brooke M. Henderson, numero cinque del Rolex Ranking. In affanno Lexi Thompson, numero tre, e le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, 70.e con 74 (+2), e in chiara difficoltà Paula Creamer, 117ª con 77 (+5). Si è ritirata la coreana Inbee Park, numero due della classifica mondiale, che evidentemente non ha ancora smaltito l’incidente al polso.
Christina Kim, 32enne di San José (California), tre titoli nel circuito, tre presenze nella compagine statunitense di Solheim Cup e vincitrice di un Open d’Italia femminile (2011), ha marciato spedita con un eagle, sette birdie e un solo bogey. Ariya Jutanugarn, unica thailandese a segno nel LPGA Tour, si è mantenuta in scia con sette birdie, mentre ha concesso qualcosa in più Minjee Lee, con cinque birdie e un bogey.
Giulia Molinaro, che ha superato solo tre tagli nelle prime dieci gare stagionali, ha cambiato decisamente passo rispetto alle ultime prove ed è scesa due colpi sotto par con cinque birdie e tre bogey. Non riesce a riprendere quota Giulia Sergas, da quattro gare out dopo 36 buche, che ha messo insieme tre birdie, altrettanti bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Molinaro e Giulia Sergas cercano di superare il momento difficile nel Volvik Championship (26-29 maggio), evento del LPGA Tour che avrà quale teatro il Travis Pointe Country Club di Ann Arbor nel Michigan. Le due azzurre, infatti, ancora non hanno trovato il passo giusto in questa prima parte di stagione e ora debbono cambiar marcia prima che la situazione diventi molto difficile in chiave money list.
Calamitano l’attenzione le prime tre giocatrici del Rolex ranking, nell’ordine la neozelandese Lydia Ko, la coreana Inbee Park e Lexi Thompson, ma in realtà a tenere banco è Ariya Jutanugarn, 21enne di Bangkok, reduce da due successi consecutivi e prima thailandese a imporsi nel circuito. Difficile ovviamente un tris, ma qualcuno è pronto a scommetterci.
Numerose, comunque, le proettes che proveranno a vincere come le coreane So Yeon Ryu e Amy Yang, l’australiana Minjee Lee, costantemente in alta classifica, la cinese Shanshan Feng, la giapponese Haru Nomura e la canadese Brooke M. Henderson. Non sono al meglio, ma assicurano comunque bel gioco Paula Creamer, Jessica Korda, Brittany Lincicome, Michelle Wie, la cinese Xi Yu Lin e la thailandese Pornanong Phatlum. Non ha espresso ancora grandi potenzialità, ma con quel nome è impossibile non notarla, Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
Il francese Damien Perrier ha ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 264 colpi (69 65 62 68, -24) nel D+D REAL Czech Challenge svoltosi sul tracciato del Golf & Spa Kunetická Hora (par 72) a Drítec nella Repubblica Ceca.
Ha concluso al 14° posto con 272 (65 67 70 70, -16) Andrea Pavan, che è stato tra i protagonisti della gara, quindi al 16° con 273 (-15) Filippo Bergamaschi (71 68 64 70) e Francesco Laporta (70 66 67 70), al 33° con 277 (70 67 70 70, -11) Andrea Perrino, al 48° con 280 (69 70 69 72, -8) Alessandro Tadini e al 58° con 283 (70 68 71 74, -5) Niccolò Quintarelli.
Perrier ha avuto ragione per un colpo del connazionale Adrien Saddier e dell’inglese Jordan L. Smith (265, -23), ossia gli altri due con cui ha condotto un combattuto giro finale. Più distaccati e mai in lotta per il titolo il portoghese Ricardo Santos, l’australiano Daniel Gaunt e lo svedese Christofer Blomstrand, quarti con 269 (-19), l’inglese Peter Senior, l’olandese Reinier Saxton, l’australiano David Bransdon e il gallese Oliver Farr, settimi con 270 (-18).
Damien Perrier, 27enne di Rennes la cui carriera si è svolta quasi tutta sull’Alps Tour con una vittoria, ha tenuto alto il ritmo nella prima metà del campo con quattro birdie realizzati, tuttavia, anche dai suoi avversari. Jordan L. Smith, però, ci ha inserito un bogey e il suo svantaggio è divenuto di due colpi come quello di Adrien Saddier. Nel rientro Perrier è riuscito a prevalere con un bogey e un birdie (68, -4), mentre Smith (68) e Saddier (67, -5) hanno solo dimezzato il divario entrambi con due bidie e un bogey. Al vincitore è andato un assegno di 28.000 euro su un montepremi di 175.000 euro.
Pavan, più brillante nei primi due turni rispetto agli altri due, ha realizzato 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. Stesso parziale anche per Bergamaschi, con tre birdie e un bogey, per Laporta, con sei birdie e quattro bogey e per Perrino, con quattro birdie e due bogey. Per Tadini 72 (par) con due birdie e due bogey, e per Quintarelli 74 (+2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey.
Non hanno superato il taglio, caduto a 139 (-5): Andrea Maestroni, 111° con 144 (72 72, par), Lorenzo Gagli (71 74) e Andrea Rota (67 78), 121° con 145 (+1), Matteo Delpodio (70 76) e Leonardo Motta (75 71), 129° con 146 (+2), e Marco Crespi, 137° con 147 (76 71, +3).
TERZO GIRO - Andrea Pavan, nono con 202 (65 67 70, -14), ha perso sei posizioni nel terzo giro del D+D REAL Czech Challenge (Challenge Tour) che si conclude con la disputa del quarto sul tracciato del Golf & Spa Kunetická Hora (par 72) a Drítec nella Repubblica Ceca.
Ancora un cambio della guardia in vetta alla classifica condotta ora dal francese Damien Perrier con 196 colpi (69 65 62, -20) dopo aver realizzato il miglior score di giornata con un 62 (-10). E’ rimasto al secondo posto l’inglese Jordan L. Smith con 197 (-19) ed è sceso dal primo al terzo posto l’altro transalpino Adrien Saddier con 198 (-18). Il trio sembra destinato a contendersi il titolo, ma si possono accreditare chances anche al gallese Oliver Farr e allo svedese Christofer Blomstrand, quarti con 200 (-16), e i numeri non mettono fuori gioco neanche l’olandese Reinier Saxton e gli australiani Daniel Gaunt e David Bransdon, sesti con 201 (-15).
Hanno risalito la graduatoria Filippo Bergamaschi (71 68 64) e Francesco Laporta (70 66 67), 15.i con 203 (-13), e sono rimasti più o meno stabili Andrea Perrino, 39° con 207 (70 67 70, -9), Alessandro Tadini, 46° con 208 (69 70 69, -8), e Niccolò Quintarelli, 53° con 209 (70 68 71, -7).
Damien Perrier, 27enne di Rennes con una carriera svolta quasi tutta sull’Alps Tour con una vittoria, ha infilato ben undici birdie contro un bogey per procurarsi l’occasione di cogliere il primo successo nel circuito. Si è difeso con un 67 (-5) Jordan L. Smith, vincitore quest’anno del Red Sea Egyptian Challenge, che sta evidenziando un gioco molto regolare e con poche sbavature, il quale ha messo insieme un eagle, quattro birdie e l’unico bogey in 54 buche.
Andrea Pavan ha tenuto molto bene per tredici buche con quattro birdie, ma nel finale un doppio bogey e un bogey, solo parzialmente compensati da un birdie, hanno fatto 70 (-2) colpi, togliendolo probabilmente dalla corsa per il titolo. Per Bergamaschi un ottimo 64 (-8) con un eagle e sei birdie, per Laporta 67 colpi con due eagle, tre birdie e due bogey, per Perrino 70 con cinque birdie e tre bogey, per Tadini 69 (-3) con quattro birdie e un bogey e per Quintarelli 71 (-1) con sei birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Non hanno superato il taglio, caduto a 139 (-5): Andrea Maestroni, 111° con 144 (72 72, par), Lorenzo Gagli (71 74) e Andrea Rota (67 78), 121° con 145 (+1), Matteo Delpodio (70 76) e Leonardo Motta (75 71), 129° con 146 (+2), e Marco Crespi, 137° con 147 (76 71, +3). Il montepremi è di 175.000 euro.
SECONDO GIRO - Andrea Pavan, terzo con 132 colpi (65 67, -12), ha tenuto ritmi sostenuti ed è rimasto in alta classifica nel D+D REAL Czech Challenge (Challenge Tour) che si sta disputando sul tracciato del Golf & Spa Kunetická Hora (par 72) a Drítec nella Repubblica Ceca. Prodezza del francese Adrien Saddier che con un parziale di 64 (-8) e lo score di 129 (65 64, -15) ha superato l’inglese Jordan L. Smith (130, -14), leader dopo un giro. Pavan è affiancato dallo svedese Christofer Blomstrand e i due sono seguiti dallo scozzese Peter Whiteford e dall’olandese Reinier Saxton, quinti con 133 (-11).
Degli altri undici azzurri in gara Francesco Laporta è al 23° posto con 136 (70 66, -8), Andrea Perrino al 32° con 137 (70 67, -7), Niccolò Quintarelli al 43° con 138 (70 68, -6), Alessandro Tadini (69 70) e Filippo Bergamaschi (71 68) al 53° con 139 (-5).
Non hanno superato il taglio, caduto a 139: Andrea Maestroni, 111° con 144 (72 72, par), Lorenzo Gagli (71 74) e Andrea Rota (67 78), 121° con 145 (+1), Matteo Delpodio (70 76) e Leonardo Motta (75 71), 129° con 146 (+2), e Marco Crespi, 137° con 147 (76 71, +3).
Adrien Saddier, 24enne di Annemasse a caccia del primo titolo, ha raccolto otto birdie, quattro in ciascuna metà del tracciato, senza bogey. Jordan L. Smith, vincitore quest’anno del Red Sea Egyptian Challenge, ha messo insieme sei birdie (66, -6) e non ha trovato bogey per 36 buche. Andrea Pavan ha segnato sei birdie e poi è incappato nel primo bogey alla 35ª buca giocata (67, -5). Nessun bogey e sei birdie per Francesco Laporta (66), che ha recuperato 35 posizioni, sei birdie e un bogey per Andrea Perrino (67), un eagle, tre birdie e un bogey nel 68 (-4) di Niccolò Quintarelli, cinque birdie e tre bogey per Alessandro Tadini (70, -2) e quattro birdie senza errori per Filippo Bergamaschi (68). Il montepremi è di 175.000 euro.
PRIMO GIRO - Ottimo inizio di Andrea Pavan, secondo con 65 (-7) colpi, e di Andrea Rota, 13° con 67 (-5), nel D+D REAL Czech Challenge (Challenge Tour) che si sta disputando sul tracciato del Golf & Spa Kunetická Hora (par 72) a Drítec nella Repubblica Ceca.
E’ al vertice con 64 (-8) l’inglese Jordan L. Smith, tallonato, oltre che da Pavan, anche dall’olandese Reinier Saxton, dal francese Adrien Saddier e dall’australiano Ben Eccles. Al sesto posto con 66 (-6) gli inglesi Jack Senior, Charlie Ford, Matthew Nixon e Tom Murray, lo svedese Jens Dantorp, lo scozzese Peter Whiteford e lo spagnolo Jordi Garcia Pinto.
Ha tenuto un buon passo Alessandro Tadini, 37° con 69 (-3), e hanno un colpo in più Niccolò Quintarelli, Francesco Laporta, Andrea Perrino e Matteo Delpodio, 58.i con 70 (-2). Sono oltre la linea del taglio, ma in grado di recuperare, Filippo Bergamaschi e Lorenzo Gagli, 75.i con 71 (-1), e Andrea Maestroni, 97° con 72 (par), mentre appare piuttosto difficile la situazione di Leonardo Motta, 139° con 75 (+3), e di Marco Crespi, 146° con 76 (+4).
Jordan L. Smith, 24enne di Bath, ha firmato quest’anno il primo titolo in carriera nella seconda gara stagionale, il Red Sea Egyptian Challenge. Ha compiuto un giro senza sbavature con otto birdie e lo stesso ha fatto Andrea Pavan, ma con un birdie in meno. Sette birdie anche per Andrea Rota, macchiati con un doppio bogey, e per Alessandro Tadini, che vi ha aggiunto due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 175.000 euro.
LA VIGILIA - Sesta tappa stagionale per il Challenge Tour che finalmente, dopo un avvio d’anno al rallentatore, prende ritmo. Si disputa il D+D REAL Czech Challenge (26-29 maggio) al Golf & Spa Kunetická Hora di Drítec nella Repubblica Ceca, dove, come di consueto, la presenza italiana sarà importante. Saliranno sul tee di partenza Matteo Delpodio, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan, Francesco Laporta, Marco Crespi, Alessandro Tadini, Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni, Niccolò Quintarelli, Andrea Rota, Andrea Perrino e Leonardo Motta.
Tra i possibili protagonisti, oltre a Del Podio, Gagli, Pavan, Tadini, Laporta e Crespi, ricordiamo il francese Clément Sordet, l’australiano Scott Arnold, lo svedese Sebastian Soderberg, gli spagnoli José Manuel Lara e Pep Angles, l’olandese Jurrian Van der Vaart, l’austriaco Martin Wiegele, i belgi Hugues Joannes e Pierre Relecom e i portoghesi José-Filipe Lima e Ricardo Santos. Il montepremi è di 175.000 euro.
L’inglese Chris Wood (279 - 72 70 68 69, -9) si è fregiato del prestigioso titolo del BMW PGA Championship, torneo dell’European Tour equiparato quasi a un major, dopo un giro finale ricco di colpi di scena sul percorso del Wentworth Club (par 72) a Virginia Water in Inghilterra. Il migliore degli italiani è stato il giovanissimo Renato Paratore, 43° con 290 colpi (73 72 72 73, +2), che ha preceduto Francesco Molinari, 55° con 293 (72 71 75 75, +5), ed Edoardo Molinari, 65° con 297 (72 70 73 82, +9).
Wood ha superato di misura lo svedese Rikard Karlberg (280, -8), vincitore dell’ultimo Open d’Italia, arrivato in club house con largo anticipo dopo una rimonta dal 28° posto, grazie a un 65 (-7) per il quale si è giovato anche di una "buca in uno". Al terzo con 281 (-7) l’inglese Danny Willett, che ha perso ogni opportunità di successo con una grossa stonatura nel terzo turno (76 +4), al quarto con 282 (-6) il sudafricano Thomas Aiken e i francesi Romain Wattel e Julien Quesne e al settimo con 283 (-5) il tedesco Martin Kaymer, che non è riuscito da trovare il passo giusto dopo essersi proposto per il titolo, il sudafricano Jaco Van Zyl, il paraguaiano Fabrizio Zanotti e gli inglesi Andrew Johnston e Tyrrell Hatton, quest’ultimo secondo dopo 54 buche e naufragato con un 75 (+3). Sono saltati anche l’australiano Scott Hend, leader dopo tre turni, e l’inglese Lee Westwood, terzo, che sono scivolati fino alla 15ª posizione con 285 (-3), e ha fatto un po’ meglio il coreano Y.E. Yang, 12° con 284 (-4), terzo anch’egli e nel novero di coloro che hanno praticamente lasciato strada a Wood.
Si sono barcamenati a metà graduatoria l’iberico Rafael Cabrera Bello, 22° con 286 (-2), l’inglese Luke Donald, il nordirlandese Graeme McDowell e l’indiano S.S.P. Chawrasia, 27.i con 287 (-1), i coreani Byeong Hun An, campione uscente, e Jeunghun Wang, 33.i con 288 (par), e sono terminati in bassa classifica i thailandesi Thongchai Jaidee, 52° con 292 (+4), e Kiradech Aphibarnrat, 60° con 295 (+7).
Buche in uno - Come detto Rikard Karlberg ha realizzato l’ace alla buca 2, par 3 di 141 metri, e non ha avuto premio, così come era capitato nella seconda giornata allo scozzese Scott Jamieson, a segno dal tee alla 10ª, par 3 di 168 metri.
E’ andata invece benissimo all’inglese James Morrison, che ha ottenuto la "hole in one" alla buca giusta, ossia la 14ª, par 3 di 164 metri. Infatti il fortunato colpo, eseguito con un ferro 5, è stato premiato con una fiammante auto BMW i8. Tutto nel contesto di una prestazione piuttosto grigia sottolineata dal 75 di giornata., con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey a far compagnia alla prodezza, e il 47° posto (291, +3) insieme a Jamieson.
La gara - Chris Wood, 29enne di Bristol, è partito a forte andatura, mentre i suoi diretti avversari sono apparsi subito in difficoltà, e ha concluso la prima parte del tracciato con un 29 (-6), frutto di un eagle e di quattro birdie, che lo hanno portato avanti fino al "meno 12" con cui si è messo al riparo anche da Karlberg, in attesa del suo destino in club house, che aveva fissato il 65 (-7) con l’ace, sette birdie e due bogey. Nel frattempo si allontanavano sempre di più coloro che potevano dire qualcosa sul discorso titolo e allora ha pensato lo stesso Wood a procurare qualche emozione. Dopo un bogey-birdie alla 10ª e alla 11ª improvvisamente ha perso lucidità e con tre bogey ha dato a Karlberg la speranza del playoff. Alla buca 18, però, sia pure con qualche affanno ha salvato il par e il prezioso colpo di vantaggio che gli era rimasto, ha firmato il terzo titolo nel circuito, dopo quelli nel Qatar Masters (2013) e nel Lyoness Open (2015), e ha intascato il congruo assegno di 833.330 euro su un montepremi di cinque milioni di euro.
Gli italiani - Renato Paratore ha trovato un doppio bogey alla terza buca che ha subito annullato con un eagle alla successiva. Dopo aver mantenuto il par fino alla 9ª, ha realizzato un birdie alla 10ª, poi ha incrociato tre bogey di fila e un birdie prima di uscire dal campo per il 73 (+1).
Francesco Molinari è arrivato al giro di boa con un colpo sopra par (due bogey e un birdie) e successivamente è andato sulle montagne russe con un eagle, un birdie, un bogey e due doppi bogey per il 75 (+3). Per Edoardo Molinari sembrava un giro con qualche difficolta, ma niente di drammatico, e alla 12ª buca aveva segnato due birdie e tre bogey. All’improvviso ha subito una specie di diluvio golfistico e il suo score è arrivato fino a 82 (+10) colpi nell’arco di cinque buche, dalla 13ª alla 17ª in cui la sequenza è stata: bogey, doppio bogey, triplo bogey, bogey e doppio bogey.
E’ uscito al taglio Matteo Manassero, 82° con 147 (73 74, +3), vincitore del torneo nel 2013, secondo italiano dopo Costantino Rocca (1996).
TERZO GIRO - L’australiano Scott Hend è rimasto da solo al comando con 207 colpi (65 69 73, -9) nel BMW PGA Championship, il prestigioso evento dell’European Tour, equiparato quasi a un major, che si sta svolgendo sul percorso del Wentworth Club (par 72) a Virginia Water in Inghilterra. Si è mantenuto in buona classifica Edoardo Molinari, 28° con 215 colpi (72 70 73, -1), Renato Paratore è salito dal 61° al 49° posto con 217 (73 72 72, +1), e Francesco Molinari è scivolato dal 34° al 57° con 218 (72 71 75, +2).
Hend precede l’inglese Tyrrell Hatton, secondo con 208 (-8) e sorpresa della giornata, e l’altro inglese Lee Westwood, terzo con 209 (-7) insieme al coreano Y.E. Yang. Ha ceduto l’inglese Danny Willett, leader con Hend e con Yang dopo tre turni, e quinto con 210 (-6) dopo un devastante 76 (+4), affiancato dal connazionale Chris Wood, dal tedesco Martin Kaymer, che ha proposto la sua candidatura al titolo, dal francese Julien Quesne e dai sudafricani Jaco Van Zyl e Thomas Aiken.
Non possono più avere ambizioni di successo lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, 13° con 212 (-4), il thailandese Kiradech Aphibarnrat, l’indiano S.S.P. Chawrasia e l’iberico Pablo Larrazabal, 21.i con 214 (-2), il coreano Byeong Hun An, campione uscente, e il nordirlandese Graeme McDowell, 28.i come Edoardo Molinari. Ci si attendeva molto di più dall’inglese Luke Donald, 39° con 216 (par), dal thailandese Thongchai Jaidee, stesso score di Paratore, e dal coreano Jeunghun Wang, 57° insieme a Francesco Molinari.
Scott Hend, 43enne di Townsville con due titoli nel circuito di cui uno quest’anno (Thailand Classic), ha giocato piuttosto male per 17 buche, in cui ha segnato un birdie e quattro bogey, ma ha recuperato in extremis il primato con un eagle sull’ultima buca (73, +1). Tyrrell Hatton, 25enne di High Wycombe senza successi sia nell’European Tour che nel Challenge Tour, ha tenuto un discreto passo per dieci buche (due birdie, un bogey), poi all’improvviso ha cambiato marcia e ha sorpreso tutti con cinque birdie per il 66 (-6) che l’ha reso fino all’ultimo momento leader in club house.
Edoardo Molinari ha iniziato con un birdie, ma successivamente ha sofferto parecchio come dicono tre bogey nell’arco di cinque buche (dalla 6ª alla 10ª). Ha reagito nel finale con due birdie, perdendo però ancora un colpo sul par 5 conclusivo (73, +1). Renato Paratore si è tenuto due colpi sotto il par per quindici buche (tre birdie, un bogey), poi li ha ceduti con due bogey sulle ultime tre (72, par) che gli sono state particolarmente ostiche, perché complessivamente ci ha lasciato quattro colpi nei tre giri (cinque bogey e un birdie). Francesco Molinari è passato con un "+4" (quattro bogey) sulla 10ª buca e nelle rimanenti otto è andato in altalena con tre birdie e due bogey per un 75 (+3) abbastanza inatteso. E’ uscito al taglio Matteo Manassero, 82° con 147 (73 74, +3), vincitore del torneo nel 2013, secondo italiano dopo Costantino Rocca (1996). Il montepremi è di cinque milioni di euro di cui 833.330 euro andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - L’inglese Danny Willett (134 - 66 68, -10) ha raggiunto in vetta alla classifica del BMW PGA Championship l’australiano Scott Hend (134 - 65 69) e il coreano Y. E. Yang (134 - 65 69). Nel torneo dell’European Tour, equiparato quasi a un major, che si sta svolgendo sul percorso Wentworth Club (par 72) di Virginia Water in Inghilterra, hanno recuperato posizioni Edoardo Molinari, da 54° a 24° con 142 colpi (72 70, -2), Francesco Molinari, da 54° a 34° con 143 (72 71, -1), e Renato Paratore, da 71° a 61° con 145 (73 72, +1), mentre ne ha perse undici Matteo Manassero, 82° con 147 (73 74, +3), uscito al taglio.
Il trio di testa ha un colpo di margine sul sudafricano Jaco Van Zyl (135, -9) e quattro sullo spagnolo Jorge Campillo (138, -6). Al sesto posto con 139 (-5) il thailandese Kiradech Aphibarnrat, lo svedese Peter Hanson, l’inglese Robert Dinwiddie, l’iberico Rafael Cabrera Bello e l’olandese Joost Luiten, in vetta dopo 18 buche con Hend e Yang, all’11° con 140 (-4) il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Luke Donald e al 19° con 141 (-1) l’altro inglese Lee Westwood. Ha lo stesso score di Edoardo Molinari anche il nordirlandese Graeme McDowell, affiancano Francesco Molinari il thailandese Thongchai Jaidee e l’iberico Pablo Larrazabal, sono in 49ª posizione con 144 (par) il coreano Byeong Hun An, campione uscente, e l’indiano S.S.P. Chawrasia, e in 61ª come Paratore il coreano Jeunghun Wang, la sorpresa dell’ultimo scorcio di stagione con due titoli consecutivi.
Danny Willett è partito a grande velocità con sei birdie in nove buche, poi ha rallentato vistosamente con quattro bogey, a fronte di altri due birdie, per il 68 (-4). Y.E. Yang non si è fatto superare tenendo il passo con un eagle, quattro birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-3) ed Hend si è agganciato ai due con un eagle sull’ultima buca che ha aggiunto ai precedenti quattro birdie e tre bogey (69).
Edoardo Molinari ha guadagnato due colpi sul par a metà strada (tre birdie e un bogey), poi pur con qualche difficoltà li ha mantenuti con tre birdie e tre bogey (70, -2). Passato alla 13ª buca in vantaggio di due colpi sul campo (quattro birdie, due bogey) Francesco Molinari ha attraversato un momentaccio tra la 14ª (doppio bogey) e la 16ª (bogey) buca, ma nel finale ha portato lo score a 71 (-1) con due birdie. Buona partenza di Renato Paratore con due birdie e gran sofferenza nelle ultime sette buche con tre bogey e un birdie (72, par) e anche fuori dal campo in attesa che si assestasse la classifica per sapere il suo destino. Perso un colpo in dieci buche (2 birdie, tre bogey) Matteo Manassero, vincitore del torneo nel 2013, secondo italiano dopo Costantino Rocca (1996), ha compromesso le sue chance di proseguire la gara con un doppio bogery alla 13ª. Ha provato a rimontare con grande orgoglio, ma due birdie sono stati vanificati di un bogey sul par 5 di chiusura (74, +2). Il montepremi è di cinque milioni di euro di cui 833.330 euro andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari ed Edoardo Molinari, 54.i con 72 (par), Matteo Manassero e Renato Paratore, 71.i con 73 (+1), sono a metà classifica dopo il primo giro del BMW PGA Championship (European Tour), torneo di grande prestigio e considerato alla stregua di un major che si sta svolgendo al Wentworth Club (par 72) di Virginia Water in Inghilterra.
Sono in vetta con 65 (-7) l’australiano Scott Hend, il coreano Y.E. Yang e l’olandese Joost Luiten, ma non li ha persi di vita l’inglese Danny Willett, quarto con 66 (-6) e uno dei giocatori più gettonati alla vigilia tra i pretendenti al titolo. Al quinto posto con 67 (-5) il sudafricano Jaco Van Zyl, l’inglese Robert Rock e l’australiano Richard Green e all’ottavo con 68 (-4) il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’inglese Luke Donald, ex numero uno mondiale e apparso molto determinato.
Appena dietro il francese Victor Dubuisson, il nordirlandese Graeme McDowell e l’irlandese Shane Lowry, decimi con 69 (-3), il tedesco Martin Kaymer e il thailandese Thongchai Jaidee, 21.i con 70 (-2). Hanno segnato un colpo sotto par (71) e sono 33.i l’inglese Lee Westwood, l’indiano S.S.P. Chawrasia e gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal. Hanno lo stesso score dei fratelli Molinari i coreani Byeong Hun An, campione uscente, e Jeunghun Wang, la sorpresa dell’ultimo scorcio di stagione con due titoli consecutivi, e ha deluso l’iberico Miguel Angel Jimenez, 131° con 78 (+6).
Scott Hend, 43enne di Townsville con due titoli nel circuito di cui uno quest’anno (Thailand Classic), ha infilato otto birdie e un bogey come Y.E. Yang, 44enne di Jeju-do con tre successi comprensivi di un major (US PGA Championship 2009, battendo Tiger Woods). Nove birdie e due bogey per Joost Luiten, 30enne di Bleiswijk, che di vittorie nell’European Tour ne ha quattro.
Francesco Molinari ha percorso in par entrambe le metà del tracciato. La prima l’ha aperta e chiusa con un birdie e in mezzo ha messo due bogey e ha fatto il contrario nella seconda con due bogey alla 10ª e alla 17ª e due birdie a compensare alla 11ª e alla 16ª. Dopo una tonica partenza con due birdie Edoardo Molinari ha attraversato un momento difficile con la sequenza doppio bogey-bogey (9ª e 10ª), poi è tornato in par con tre birdie e due bogey sulle ultime otto buche.
Un birdie in avvio per Renato Paratore, quindi altalena con due bogey e due birdie e un finale difficile con due bogey di fila che l’hanno portato sopra par. Matteo Manassero, che ha vinto il torneo nel 2013, secondo italiano dopo Costantino Rocca (1996), ha condotto le prime dieci buche con due colpi sotto il par (due birdie) prima di scivolare su due bogey e un doppio bogey, nell’arco di cinque buche, appena attenuati dal terzo birdie. Il montepremi è di cinque milioni di euro di cui 833.330 euro andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Francesco Molinari, tornato a giocare in Europa per l’occasione, Edoardo Molinari, Matteo Manassero e Renato Paratore formano il quartetto azzurro che scenderà in campo nel BMW PGA Championship (26-29 maggio), torneo di grande prestigio e considerato alla stregua di un major nel calendario dell’European Tour. Al Wentworth Club di Virginia Water in Inghilterra saranno presenti quasi tutti i migliori giocatori del circuito tra i quali il tedesco Martin Kaymer, i nordirlandesi Graeme McDowell e Darren Clarke, capitano della selezione europea alla prossima Ryder Cup, gli inglesi Luke Donald, Danny Willett, Lee Westwood, e Matthew Fitzpatrick, l’irlandese Shane Lowry, il gallese Jamie Donaldson, il danese Soren Kjeldsen, il sudafricano George Coetzee, l’austriaco Bernd Wiesberger e gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Rafael Cabrera Bello, Alvaro Quiros e Pablo Larrazabal. Dall’Oriente i coreani Byeong Hun An, campione uscente, Jeunghun Wang, la sorpresa dell’ultimo scorcio di stagione con due titoli consecutivi, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e l’indiano S.S.P. Chawrasia. Da seguire lo scozzese Russell Knox, frequentatore del PGA Tour e rimasto in Europa dopo il secondo posto conseguito nell’Irish Open.
All’evento prendono parte 150 giocatori provenienti da 25 nazioni tra i quali vi sono sei vincitori di major, tre ex numero uno mondiali, cento vincitori sul circuito continentale, per un totale di 355 titoli, e sei past winner del torneo.
Torna sul tracciato del Wentworth Club Matteo Manassero dove nel 2013 ottenne il suo più eclatante successo, quarto in carriera, secondo azzurro a firmare l’albo d’oro dopo Costantino Rocca (1996). Il veronese dopo quel trionfo ha attraversato un lungo periodo difficile dal quale ora, sia pure lentamente, sembra stia uscendo. E’ auspicabile che l’occasione e i ricordi siano forieri di una grande prestazione. Sicuramente tra i favoriti Francesco Molinari, che riprende dopo una settimana di riposo e reduce dall’ottima prova nel The Players Championship (7°) del PGA Tour.
Renato Paratore è in crescendo di condizione, ma a volte è frenato da un giro fuori dal coro che gli rovina lo score, come è accaduto nell’Irish Open. Comunque va a premio da sei tornei consecutivi ed è il secondo italiano nella money list (91°) a 253 euro da Nino Bertasio (90°), questa volta fuori dal field. Per Edoardo Molinari l’opportunità di confermare che il 12° posto nel Mauritius Open è l’antefatto di un ritorno ai suoi standard. Il montepremi è di cinque milioni di euro di cui 833.330 euro andranno al vincitore.
Il torneo su Sky - Il BMW PGA Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 26 maggio e venerdì 27, dalle ore 11 alle ore 19; sabato 28 e domenica 29, dalle ore 13,30 alle ore 18,30. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa e di Nicola Pomponi.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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