Vittoria a sorpresa di Erica Popson con 208 colpi (70 68 70, -8) rinvenuta nel finale del Symetra Classic, sesto evento stagionale del Symetra Tour svoltosi sul percorso del Raintree Country Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina, dove Silvia Cavalleri, 79ª con 147 colpi (74 73, +3), non ha superato il taglio.
La Popson, formatasi all’University of Tennessee e frequentato senza fortuna il LPGA Tour nel 2014, sta ora ripartendo dal secondo circuito statunitense. E lo ha fatto con profitto superando un due colpi Jenni Jenq, Kendall Dye e l’australiana Emma de Groot (210, -6). Al quinto posto con 211 (-5) Mindy Kim, la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong, la coreana Min-G Kim e le canadesi Sara-Maude Juneau, Anne-Catherine Tanguay e Augusta James. La vincitrice ha percepito un assegno di 22.500 dollari su un montepremi di 150.000 dollari.
SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri, 79ª con 147 colpi (74 73, +3), non ha superato il taglio nel Symetra Classic, sesto evento stagionale del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - in svolgimento sul percorso del Raintree Country Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina.
Cambio della guardia in vetta dove è salita con 134 (69 65, -10) Kendall Dye, ma nella volata finale avrà quale temibile concorrente la forte canadese Augusta James (135, -9). Difficile che possano recuperare le altre immediate inseguitrici: Erica Popson, terza con 138 (-6), Allie Knight, Mindy Kim, la venezuelana Veronica Felibert e l’australiana Emma de Groot, quarte con 139 (-5).
E’ uscita al taglio, con lo stesso score della Cavalleri anche la svedese Madelene Sagstrom, un inizio di tour travolgente con due successi, un secondo posto, un terzo e un quinto che ha già praticamente un piede nel prossimo LPGA Tour.
Kendall Dye ha rimontato dalla settima piazza con nove birdie e due bogey per il 65 (-5) e Silvia Cavalleri ha concluso con tre birdie e quattro bogey per un 73 (+1). E’ la terza volta che non arriva al termine su cinque gare disputate. Il montepremi è di 150.000 dollari.
SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri è all’82° posto con 74 (+2) colpi dopo il giro iniziale del Symetra Classic, sesto evento stagionale del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - in svolgimento sul percorso del Raintree Country Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina.
Guida la graduatoria con 67 (-5) la tedesca Isi Gabsa, lo scorso anno in grande evidenza sul LET Access europeo con due vittorie, che precede di misura Marissa Steen, Mindy Kim, la canaderse Augusta James, l’australiana Emma de Groot e la boliviana Susy Benavides (68, -4). Tra le nove concorrenti al settimo posto con 69 (-3) la canadese Sara-Maude Juneau. Rischia il taglio la svedese Madelene Sagstrom, stesso score della Cavalleri, dopo un inizio di circuito travolgente con due successi, un secondo posto, un terzo e un quinto.
Isi Gabsa ha ottenuto il 67 con sei birdie e un bogey, Silvia Cavalleri è andata due colpi sopra par con due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari.
PROLOGO - Silvia Cavalleri sarà tra le concorrenti che daranno vita al Symetra Classic (13-15 maggio, 54 buche), sesto evento stagionale del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense. Sul percorso del Raintree Country Club, a Charlotte nel North Carolina, sarà ancora una volta favorita la svedese Madelene Sagstrom, che praticamente si è già assicurata una delle "dieci" carte per il LPGA Tour 2017. Infatti guida la money list con 93.714 dollari, una cifra incredibile dati i montepremi piuttosto bassi del tour, opera della sua marcia imperiosa con due successi, un secondo posto, un terzo e un quinto nelle precedenti gare. Ha oltre 60.000 dollari di vantaggio sulla canadese Samantha Richdale ($ 30.476) che rientra dopo un’escursione proprio nel circuito maggiore.
In campo anche le altre sei proette che seguono nell’ordine di merito: la thailandese Wichanee Meechai, Ally McDonald, l’altra thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong, la tedesca Sophia Popov, Marissa Steen e la canadese Augusta James.
Silvia Cavalleri dovrà dare un seguito ai sintomi di ripresa palesati nelle ultime due uscite, dopo le prime due terminate al taglio. Il montepremi è di 150.000 dollari.
Con un’ottima prestazione Stefania Avanzo si è classificata al terzo posto con 133 colpi (67 66, -3) nel Ribeira Sacra Patrimonio de la Humanidad International Ladies Open (LET Access), che si è disputato sul percorso dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort (par 68), a Lugo in Spagna.
Ha vinto con 132 colpi (65 67, -4) la francese Marion Duvernay, che ha superato nello spareggio la scozzese Michele Thomson (132 - 65 67) con la quale aveva terminato alla pari la gara, ridotta da 54 a 36 buche per il maltempo che non ha consentito il gioco nella seconda giornata.
Stefania Avanzo ha condiviso la posizione con l’islandese Valdis Thora Jonsdottir, con la transalpina Emilie Alonso, con l’inglese Emma Goddard e con la finlandese Sara Nuutinen. E’ terminata al 32° posto con 140 (70 70, +4) la dilettante Lucrezia Colombotto Rosso, mentre non ha superato il taglio, fissato insolitamente dopo un giro, Elisabetta Bertini, 67ª con 72 (+4).
SECONDO GIRO - La pioggia torrenziale ha allagato il percorso dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort (par 68), a Lugo in Spagna, e ha impedito lo svolgimento del secondo giro del Ribeira Sacra Patrimonio de la Humanidad International Ladies Open (LET Access), che pertanto sarà ridotto da 54 a 36 buche.
Il gioco riprenderà con la finlandese Sanna Nuutinen in vetta con 64 (-4), inseguita a un colpo dalla spagnola Piti Martinez Bernal, dalla francese Marion Duvernay e dalla scozzese Michele Thomson (65, -3). All’ottavo posto con 67 (-1) Stefania Avanzo, al 35ª con 70 (+2) la dilettante Lucrezia Colombotto Rosso e al 57ª con 72 (+4) Elisabetta Bertini. Il montepremi è di 35.000 euro.
PRIMO GIRO Stefania Avanzo, confermando il suo buon momento di forma, ha iniziato all’ottavo posto con 67 (-1) colpi il Ribeira Sacra Patrimonio de la Humanidad International Ladies Open, terzo evento stagionale del LET Access, che sta avendo luogo sul percorso dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort (par 68), a Lugo in Spagna. In media classifica le altre due italiane in gara, la dilettante Lucrezia Colombotto Rosso, 35ª con 70 (+2), ed Elisabetta Bertini, 57ª con 72 (+4).
E’ al comando con 64 (-4) la finlandese Sanna Nuutinen, inseguita a un colpo dalla spagnola Piti Martinez Bernal, dalla francese Marion Duvernay e dalla scozzese Michele Thomson (65, -3) e a due dalla svizzera Caroline Rominger, dall’islandese Valdis Thora Jonsdottir e dall’amateur iberica Maria Parra (66, -2). Sanna Nuutinen si è espressa con sei birdie e due bogey, Stefania Avanzo è scesa sotto par con quattro birdie e tre bogey e sono andate sopra Lucrezia Colombotto Rosso con un birdie, un bogey e un doppio bogey, ed Elisabetta Bertini con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 35.000 euro.
LA VIGILIA - Stefania Avanzo, Elisabetta Bertini e la dilettante Lucrezia Colombotto Rosso saranno sul tee di partenza del Ribeira Sacra Patrimonio de la Humanidad International Ladies Open (11-13 maggio, 54 buche), terzo evento stagionale del LET Access, il secondo circuito femminile europeo.
Sul percorso dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort, a Lugo in Spagna, saranno numerose e molto agguerrite le giocatrici di casa tra le quali ricordiamo Carmen Alonso, Mireia Prat, Maria Beautell, Virginia Espejo e l’amateur Luna Sobron, vincitrice del Terre Blanche Open, la gara d’apertura del tour.
Tra le altre possibili protagoniste le svedesi Emma Westin ed Emma Nilsson, le scozzesi Michele Thomson e Kelsey McDonald, la norvegese Tonje Daffinrud, la finlandese Sanna Nuutinen, la belga Manon De Roey, l’inglese Kiran Matharu, la svizzera Anais Maggetti e la marocchina Maha Haddioui. Il montepremi è di 35.000 euro.
La cinese Shanshan Feng ha vinto con 277 colpi (71 66 70 67, -14) il Buick Championship (Ladies European Tour), al Qizhong Garden Golf (par 72) di Shanghai in Cina, dove Diana Luna ha offerto una buona prova terminando 17ª con 290 (74 72 69 75, +2).
Shanshan Feng ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la coreana Na Yeon Choi (277 - 69 68 70 67), con la quale divideva i favori alla vigilia. Al terzo posto con 280 (-8) la statunitense Beth Allen, al quarto con 281 (-7) la gallese Becky Morgan e al quinto con 282 (-6) l’inglese Georgia Hall e la giovane cinese Xi Yu Lin, la terza giocatrice sulle quale convergevano le indicazioni dei tecnici.
Ha completato il successo delle proette di casa Wei Wei Zhang, settima con 283 (-5), e hanno occupato l’ottava posizione con 286 (-2) le inglesi Melissa Reid e Florentyna Parker e l’australiana Rebecca Artis.
Na Yeon Choi era avanti di un colpo a una buca dal termine (sette birdie e un bogey), ma con il secondo bogey di giornata (67, -5) ha concesso il playoff a Shanshan Feng (sei birdie e un bogey per il suo 67) che non si è lasciata sfuggire l’occasione per siglare la sesta vittoria nel circuito continentale. Ventisette anni nel prossimo agosto, nata a Guangzhou, la Feng ha nel palmares anche quattro titoli nel LPGA Tour dove gioca abitualmente, comprensivi di un major, e cinque nel Japan Tour.
Diana Luna, dopo aver rimontato nel terzo turno dalla 35ª alla 15ª posizione grazie a un parziale di 69 (-3), si è poi mantenuta in alta classifica pur soffrendo un po’ con un 75 (+3) dovuto a due birdie e a cinque bogey. Alla vincitrice è andato un assegno di 72.324 euro su un montepremi di 548.921 euro.
TERZO GIRO - Nel Buick Championship (Ladies European Tour), al Qizhong Garden Golf (par 72) di Shanghai in Cina, hanno mantenuto il comando con 207 (-9) colpi la cinese Shanshan Feng (71 66 70) e la coreana Na Yeon Choi (69 68 70), tenendo fede al ruolo di favorite. Ha recuperato venti posizioni e si è portata in alta classifica Diana Luna, 15ª con 215 (74 72 69, -1), che sta provando a rimontare nell’Olympic Ranking per andare a Rio 2016.
La coppia di testa inizierà in giro finale con un margine di due colpi sulla statunitense Beth Allen (209, -7) e di tre sull’inglese Florentyna Parker (210, -6), forse la più in forma tra le inseguitrici comprese la connazionale Georgia Hall e la cinese Wei Wei Zhang, quinte con 211 (-5), e l’altra inglese Liz Young, settima con 212 (-4).
Sembrano fuori gioco nella corsa al titolo le sei concorrenti ottave con 213 (-3), la svedese Camilla Lennarth, l’inglese Melissa Reid, la danese Nanna Koerstz Madsen, la gallese Becky Morgan e le due cinesi Yifan Ji, dilettante, e Xi Yu Lin, la terza giocatrice su cui si riversavano i favori della vigilia, penalizzata da un 75 (+3). Più defilate le sudafricane Stacy Lee Bregman e Nicole Garcia, 21.e con 216 (par), la danese Nicole Broch Larsen e la francese Gwladys Nocera, 36.e con 221 (+5).
Shanshan Feng e Na Yeon Choi, entrambe impegnate nel LPGA Tour, hanno marciato di pari passo con 70 (-2) che la prima ha realizzato con tre birdie e un bogey e la coreana con quattro birdie e due bogey. Diana Luna si è espressa con sei birdie e tre bogey per un parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 548.921 euro.
SECONDO GIRO - Diana Luna, 35ª con 146 colpi (74 72, +2), ha guadagnato quattro posizioni nel secondo giro del Buick Championship (Ladies European Tour), che sta avendo luogo sul percorso del Qizhong Garden Golf (par 72) a Shanghai in Cina. Le tre grandi favorite, tutte giocatrici del LPGA Tour statunitense, hanno sferrato l’attacco dando una svolta alla gara: sono salite in vetta con 137 (-7) colpi la cinese Shanshan Feng (71 66) e la coreana Na Yeon Choi (69 68) e si è portata al terzo posto con 138 (-6) l’altra cinese Xi Yu Lin (71 67), affiancata dall’americana Beth Allen (69 69).
Si sta facendo onore una terza cinese, l’amateur Yifan Jl, quinta con 139 (-5) alla pari con l’inglese Florentyna Parker e con la gallese Becky Morgan, che faceva parte del terzetto al comando dopo un giro. Hanno ceduto vistosamente le altre due componenti: l’inglese Melissa Reid, 14ª con 141 (-3) dopo un 73 (+1), e la sudafricana Nicole Garcia, 22ª con 144 (par), penalizzata da un 76 (+4). Non decollano le danesi Nicole Broch Larsen e Malene Jorgensen, 27.e con 145 (+1), e la francese Gwladys Nocera, 47ª con 148 (+4).
Na Yeon Choi ha avuto un cammino un po’ tortuoso con sette birdie e tre bogey per giungere al 68 (-4), mentre non si sono concesse sbavature Shanshan Feng, sei birdie per il 66 (-6), e Xi Yu Lin, cinque birdie per il 67 (-5). Beth Allen ha realizzato il parziale di 69 (-3) con sei birdie, un bogey e un doppio bogey.
Diana Luna si è migliorata di due colpi, passando dal 74 (+2) del turno iniziale al 72 (par) con due birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 548.921 euro.
PRIMO GIRO - La sudafricana Nicole Garcia, l’inglese Melissa Reid e la gallese Becky Morgan sono al vertice con 68 (-4) colpi nel Buick Championship (Ladies European Tour) sul percorso del Qizhong Garden Golf (par 72) a Shanghai in Cina, dove Diana Luna, unica italiana in gara, è 39ª con 74 (+2).
In una graduatoria molto corta sono al quarto posto con un colpo di ritardo la coreana Na Yeon Choi, la statunitense Beth Allen, l’inglese Liz Young, la svedese Lina Boqvist, la sudafricana Stacy Lee Bregman, la russa Maria Verchenova e le cinesi Tao Li Yang e Yifan Ji (69, -3), quest’ultima dilettante.
Sono al 15° con 71 (+1) le due cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, che giocano nel LPGA Tour loro circuito di competenza come per Na Yeon Choi, e che sono le indubbie stelle del torneo, seguitissime dal pubblico di casa. Ha un colpo in più l’inglese Florentyna Parker, 20ª con 72 (par), sono dietro la danese Nicole Broch Larsen e la francese Gwladys Nocera, 31.e con 73 (+1), e hanno lo stesso score di Diana Luna anche la malese Ainil Bakar, l’australiana Stacey Keating, la danese Malene Jorgensen e la transalpina Valentine Derrey.
Felice per la sua prova Nicole Garcia, 25enne di Benoni, da tre anni nel LET, che però il primo titolo in carriera lo ha ottenuto lo scorso anno nel Sunshine Tour, il circuito femminile sudafricano. "Finalmente un giro sotto par - ha detto - era parecchio tempo che non mi accadeva, l’ultima volta mi era riuscito proprio qui in Cina, nel mese di ottobre alloXiamen International. Avevo dei problemi con il putter e ho lavorato duramente per superarli, cambiando la posizione delle mani e con altri piccoli accorgimenti. Non ho ancora risolto tutto, però quanto avvenuto oggi mi conforta molto". Il montepremi è di 548.921 euro.
LA VIGILIA - Diana Luna, in cerca del pass per le Olimpiadi di Rio 2016, disputa il Buick Championship (12-15 maggio) sul percorso del Qizhong Garden Golf a Shanghai in Cina. Prendono parte al torneo del Ladies European Tour le due migliori giocatrici di casa attuali, Shanshan Feng e Xi Yu Lin, che hanno lasciato momentaneamente il LPGA Tour, loro circuito di competenza, e che naturalmente saranno le ‘stelle’ dell’evento.
Nel field un’altra proette del tour statunitense, la coreana Na Yeon Choi. quindi le inglesi Melissa Reid e Florentyna Parker, la spagnola Nuria Iturrios, vincitrice la scorsa settimana della Lalla Meryem Cup, le francesi Gwladys Nocera e Valentine Derrey, le danesi Emily Pedersen, Nicole Broch Larsen, Nanna Koerstz Madsen e Malene Jorgensen, la svedese Camilla Lennarth, la norvegese Marianne Skarpnord l’australiana Stacey Keating, la finlandese Noora Tamminen, la thailandese Titiya Plucksataporn e la malese Ainil Bakar. Il montepremi è di 548.921 euro.
Seconda vittoria consecutiva per il ventenne coreano Jeunghun Wang che con 282 colpi (69 70 71 72, -6) si è aggiudicato l’AfrAsia Bank Mauritius Open una settimana dopo essersi imposto nel Trophée Hassan II in Marocco. Nel torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour e disputato sul percorso del Four Seasons GC at Anahita (par 72) a Beau Champs nell’isola di Mauritius, con un’ottima rimonta finale Edoardo Molinari è salito dal 41° al 12° posto con 292 colpi (72 72 78 70, +4), grazie a un 70 (-2) miglior score di giornata. Ha recuperato qualcosa anche Nino Bertasio, da 48° a 41° con 296 (75 74 74 73, +8).
Wang ha superato con un birdie sull’ultima buca Siddikur Rahman (283 - 68 72 69 74, -5), che in sostanza gli ha fatto un grazioso regalo. Infatti a tre buche dal termine il pro del Bangladesh aveva tre colpi di vantaggio, che ha buttato al vento con un doppio bogey (16ª) e un bogey (17ª), poi sull’ultima Wang ci ha messo del suo (tre birdie e tre bogey per il 72, par) e Rahman non è riuscito a contrare il birdie (per lui anche tre birdie e due bogey per il 74, +2).
Si sono classificati al terzo posto con 288 (par) il belga Nicolas Colsaerts e l’argentino Estanislao Goya, al quinto con 289 (+1) l’australiano Andrew Dodt, al sesto con 290 (+2) il sudafricano Brandon Stone. Hanno affiancato al 12° Molinari cinque concorrenti tra i quali il sudafricano Jaco Van Zyl e l’indiano Jyoti Randhawa e hanno chiuso al 27° con 294 (+6) i sudafricani Hennie Otto e George Coetzee, campione uscente, gli altri due autori di un 70, e l’indiano Arjun Atwal. Quasi in cosa l’altro indiano Jeev Milkha Singh, 61° con 301 (+13), e Mardan Mamat di Singapore, 67° con 302 (+14).
Edoardo Molinari ha atteso l’occasione giusta per attaccare e lo ha fatto con un birdie alla 13ª buca, dopo le prime dodici i par. Accusato un bogey alla 16ª, ha infilato altri due birdie. Nino Bertasio ha iniziato male con due bogey e un doppio bogey in otto buche, poi ha recuperato tre colpi con altrettanti birdie (73, +1).
Non hanno superato il taglio Francesco Laporta, 74° con 151 (77 74, +7) e fuori per un colpo, e Nicolò Ravano, 114° con 160 (83 77, +16).
Jeunghun Wang ha percepito un assegno di 166.660 euro su un Il montepremi è di un milione di euro.
TERZO GIRO - Siddikur Rahman del Bangladesh è il nuovo leader con 209 colpi (68 72 69, -7) dell’AfrAsia Bank Mauritius Open, torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour che si conclude sul percorso del Four Seasons GC at Anahita (par 72) a Beau Champs nell’isola di Mauritius. E’ scivolato dal decimo al 41° posto con 222 (72 72 78, +6) Edoardo Molinari e ha fatto nove passi avanti Nino Bertasio, 48° con 223 (75 74 74, +7).
Rahman, apprezzato pofessionista del circuito asiatico, precede di misura il coreano Jeunghun Wang (210, -6), vincitore la scorsa settimana del Trophée Hassan II in Marocco. Al terzo posto con 213 (-3) il belga Nicolas Colsaerts e l’australiano Andrew Dodt, in vetta per due giri, che sono i soli forse a poter insidiare i due di testa, perché sembrano troppi sei colpi da recuperare per l’altro australiano Scott Hend, quinto con 215 (-1). Questi sono gli unici giocatori che hanno espresso uno score sotto par, mentre si è tenuto in par il sudafricano Brandon Stone, sesto con 216.
Sono sopra di un colpo l’argentino Estanislao Goya, il francese Lionel Weber e i sudafricani Oliver Bekker e Jaco Ahlers, settimi con 217, e proverà a entrate tra i top ten l’indiano Jyoti Randhawa, 14° con 219 (+3). E’ rimasto oltre metà graduatoria il connazionale Arjun Atwal, 41° come Molinari, il primo della sua nazione approdato e vincente sul PGA Tour, e hanno ceduto il sudafricano George Coetzee, campione uscente, 54° con 224 (+8) e travolto da un 79 (+7) come Mardan Mamat di Singapore, 65° con 227 (+11), stesso punteggio dell’indiano Jeev Milkha Singh, che di colpi ne ha assommati 80 (+8).
Siddikur Rahman, 32enne con due titoli nell’Asian Tour e altri sei in circuiti minori orientali, è rinvenuto dalla terza piazza con un parziale di 69 (-3) dovuto a quattro birdie e a un bogey. Jeunghun Wang si è mantenuto sulla sua scia un po’ faticosamente con quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1). Dopo due giri in par Edoardo Molinari è incappato in una giornata decisamente storta in cui quattro bogey e un doppio bogey hanno fatto 78 (+6). Nino Bertasio ha girato in 74 (+2) colpi con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Non hanno superato il taglio Francesco Laporta, 74° con 151 (77 74, +7) e fuori per un colpo, e Nicolò Ravano, 114° con 160 (83 77, +16). Il montepremi è di un milione di euro dei quali 166.660 spetteranno al vincitore.
SECONDO GIRO - L’australiano Andrew Dodt ha allungato il passo e con lo score di 136 (66 70, -8) ha portato a tre colpi il vantaggio sul coreano Jeunghun Wang (139, -5) nell’AfrAsia Bank Mauritius Open, torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour in svolgimento sul percorso del Four Seasons GC at Anahita (par 72) a Beau Champs nell’isola di Mauritius. E’ salito dal 22° al 10° posto con 144 (72 72, par) Edoardo Molinari, è rimasto in gara Nino Bertasio, 57° con 149 (75 74, +5), e non hanno superato il taglio Francesco Laporta, 74° con 151 (77 74, +7) e fuori per un colpo, e Nicolò Ravano, 114° con 160 (83 77, +16).
In un evento in cui le difficoltà sono sottolineate dai soli nove giocatori con un punteggio sotto par, seguono il duo di testa con 140 (-4) Siddikur Rahman del Bangladesh e il belga Nicolas Colsaerts, che ha risalito la classifica di 68 gradini grazie a un ottimo 65 (-7), miglior punteggio di giornata. Al quinto posto con 142 (-2) l’inglese Ross McGowan e al sesto con 143 (-1) i sudafricani Jaco Ahlers, Ruan De Smidt, Hennie Otto e Jaco Van Zyl.
Con 36 buche a disposizione può ancora sperare di riconfermare il titolo il sudafricano George Coetzee, 16° con 145 (+1), mentre possono aspirare solo a una classifica migliore l’indiano Jeev Milkha Singh, 34° con 147 (+3), il connazionale Jyoti Randhawa e Mardan Mamat di Singapore, 46.i con 148 (+4), e l’altro indiano Arjun Atwal. il primo della sua nazione approdato e vincente sul PGA Tour, 57° con 149 (+5).
Andrew Dodt, 30 anni e due successi nel circuito (Avantha Masters 2010 e Thailand Classic 2015), non brilla per la sua regolarità, emergendo solo a tratti come in questa occasione. Ha segnato quattro colpi in più rispetto al giro d’apertura con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey per il 70 (-2). Edoardo Molinari ha raddoppiato il 72 (par) di partenza con un eagle, due birdie e quattro bogey e Nino Bertasio con un 74 (+2, con quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey) è stato a lungo in bilico sul filo del taglio, prima che gli ultimi arrivi stabilizzassero la classifica. Anche per Francesco Laporta 74 colpi con tre birdie e cinque bogey e 77 (+5) per Nicolò Ravano con quattro birdie, quattro bogey, un doppio bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 166.660 spetteranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Edoardo Molinari, 22° con 72 (par) colpi, ha condotto un buon primo giro nell’AfrAsia Bank Mauritius Open, torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour in svolgimento sul percorso del Four Seasons GC at Anahita (par 72) a Beau Champs nell’isola di Mauritius. Hanno avuto difficoltà Nino Bertasio, 71° con 75 (+3), e Francesco Laporta, 94° con 77 (+5), entrambi in grado di recuperare, mentre difficilmente potrà farlo Nicolò Ravano, 122° con 83 (+11).
L’australiano Andrew Dodt ha preso il comando con un ottimo 66 (-6), in un contesto in cui solamente ventuno giocatori sono scesi sotto par, e ha due colpi di vantaggio sull’indiano Rashid Khan e su Siddikur Rahman del Bangladesh (68, -4).
Seguono con 69 (-3) l’argentino Estanislao Goya e il coreano Jeunghun Wang, a segno la scorsa settimana del Trophée Hassan II, e con 70 (-2) il thailandese Natipong Srithong, l’indiano Chiragh Kumar e il sudafricano Jbe Kruger. Fra i tredici concorrenti in nona posizione con 71 (-1) i sudafricani George Coetzee, campione uscente, Jaco Ahlers, Jaco Van Zyl ed Hennie Otto e l’australiano Jason Scrivener. Insieme a Molinari anche Mardan Mamat di Singapore e 36.i con 73 (+1) tre indiani di buona quotazione, Jeev Milkha Singh, Jyoti Randhawa e Arjun Atwal, il primo della sua nazione approdato e vincente sul PGA Tour. Il belga Nicolas Colsaerts e il sudafricano Garth Mulroy affiancano Bertasio.
Andrew Dodt, 30enne di Gatton, ha già due titoli nel circuito entrambi conquistati in Asia (Avantha Masters 2010 e Thailand Classic 2015), ma è piuttosto alterno nel rendimento. Ha fissato il 66 con un eagle, sei birdie e due bogey. Edoardo Molinari ha segnato tre birdie e tre bogey, Nino Bertasio due birdie e cinque bogey, Francesco Laporta due birdie, tre bogey e un "9" alla buca 2, par 5. Infine Nicolò Ravano ha messo insieme tre birdie, cinque bogey, tre doppi bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 166.660 spetteranno al vincitore.
LA VIGILIA - L’isola di Mauritius ospita l’AfrAsia Bank Mauritius Open (12-15 maggio), torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour in programma sul percorso del Four Seasons GC at Anahita a Beau Champs. Vi prendono parte quattro azzurri, Edoardo Molinari, Francesco Laporta, Nino Bertasio e Nicolò Ravano in un contesto che comprende numerosi ottimi giocatori asiatici tra i quali Mardan Mamat di Singapore, Siddikur Rahman del Bangladesh, gli indiani Arjun Atwal, Jeev Milkha Singh, Shiv Kapur e Jyoti Randhawa e il filippino Miguel Tabuena.
Tra i concorrenti del tour continentale ricordiamo i sudafricani George Coetzee, campione uscente, Dean Burmester, Haydn Porteous, Jaco Van Zyl e Garth Mulroy, gli australiani Scott Hend e Jason Scrivener, il danese Soren Hansen, il belga Nicolas Colsaerts e l’inglese Tom Lewis.
Particolarmente atteso alla prova Nino Bertasio, 87° e primo degli italiani nella money list, reduce da due ottime prestazioni con il quinto posto nel Trophée Hassan II e con l’undicesimo nel precedente Open de España. Complessivamente, nell’anno del debutto sul circuito, in otto gare ha mancato solo due tagli e ha al suo attivo anche la nona posizione nell’Australian PGA.
E’ migliorato notevolmente anche Francesco Laporta, altro debuttante, per due giri al vertice in Marocco e poi terminato 22°, pagando tributo all’inesperienza. Ha comunque un’occasione per mettere a frutto quanto di buono è emerso nella sua prestazione. E’ in ripresa Edoardo Molinari, andato a premio per due tornei consecutivi dopo i primi otto stagionali in cui era uscito anzitempo. Nicolò Ravano, anche lui alle prime gare sul circuito, ha necessità di un buon risultato prima che la situazione nell’ordine di merito si complichi ulteriormente. Il montepremi è di un milione di euro.
L’australiano Jason Day (273 - 63 66 73 71), numero uno mondiale, ha dominato nel The Players Championship, il torneo equiparato quasi a un major disputato allo Stadium Course (par 72) del TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach in Florida, dove è rimasto in vetta sin dal primo giro in cui ha eguagliato il record del campo (63, -9). Ha offerto un’ottima prestazione Francesco Molinari, settimo con 279 colpi (66 69 72 72, -9) dopo essere stato sempre in alta classifica.
Su un tracciato che ha messo a dura prova i concorrenti, Day ha lasciato agli avversari solo la possibilità di competere per la seconda posizione conquistata con pieno merito da Kevin Chappell con 277 (-11) che, con due birdie in chiusura, ha relegato in terza Matt Kuchar, Justin Thomas, Colt Knost e Ken Duke (278, -10), il quale a 47 anni e con un solo titolo nel tour ha fatto quasi la gara della vita.
Molinari è stato affiancato dal giapponese Hideki Matsuyama e il nordirlandese Graeme McDowell ha guadagnato il nono posto (280, -8) dopo un avvio sotto tono. Ha lasciato l’impressione di essere un po’ distratto il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre del world ranking, mai pienamente concentrato e molto altalenante. E’ terminato 12° con 281 (-7) insieme all’australiano Adam Scott, anch’egli a spasso per la classifica, e al sudafricano Retief Goosen, invece piuttosto regolare nel rendimento.
Ha evitato la retrovia salendo dal 55° al 19° posto con 283 (-5) l’inglese Justin Rose, grazie a un 66 (-6), e sono rimasti tra media e bassa classifica, senza trarre molta soddisfazione della loro prova, Dustin Johnson, il sudafricano Louis Oosthuizen e il fijiano Vijay Singh, 28.i con 285 (-3), Keegan Bradley, 35° con 286 (-2), il tedesco Martin Kaymer, 39° con 287 (-1), Bubba Watson, 43° con 288 (par), Zach Johnson e lo spagnolo Sergio Garcia, 54.i con 290 (+2), e il sudafricano Ernie Els, 64° con 292 (+4).
Hanno profondamente deluso Jordan Spieth, numero due al mondo, Rickie Fowler, numero cinque e campione in carica, e Phil Mickelson, 77.i con 143 (-1), usciti al taglio per un colpo.
Anche nel quarto giro, come già nel terzo, Jason Day ha iniziato male, con due bogey sulle prime nove buche. I danni, tutto sommato, non sono stati rilevanti perché gli avversari più pericolosi, ossia quelli che lo seguono nel ranking, o erano lontani o, addirittura, già a casa. Dalla buca dieci ha ripreso la sua marcia e con tre birdie e alcuni colpi veramente da fuoriclasse, ha rimesso le cose a posto (71, -1).
"Ho provato sensazioni veramente speciali - ha dichiarato - nel vincere questo torneo da numero uno al mondo e rimanendo al comando dal principio alla fine. E’ stata dura, sia per le condizioni del percorso, sia perché con un buon vantaggio potevo rischiare di perdere l’attenzione necessaria. Sono riuscito invece a fare quanto mi ero proposto e a conquistare un titolo di grande prestigio. Il mio segreto? Non ne ho di particolari: so che devo continuamente imparare cose nuove, crescere ancora e apprendere dagli errori che si commettono inevitabilmente".
Il 29enne di Beaudesert ha ora dieci i titoli nel PGA Tour, comprensivi di un major (PGA Championship, 2015) e di due WGC. E’ il settimo successo negli ultimi 17 tornei disputati ed è il terzo giocatore ad essersi imposto nel The Players Championship da leader mondiale dopo Greg Norman e Tiger Woods. Con 1.890.000 dollari guadagnati, su un montepremi record di 10,5 milioni di dollari, è salito in cima alla money list ($ 5.561.729) e con 600 punti acquisiti ora primeggia anche nella graduatoria della FedEx Cup. Nel world ranking ha allungato decisamente su Jordan Spieth (13,38 punti contro 10,90).
Francesco Molinari, che negli ultimi due giri ha assommato lo stesso 144 (par) di Day, ha concluso la sua grande prova con il 72 del par dopo quattro birdie, due bogey e con il rammarico di un doppio bogey alla buca 14. Ha intascato 338.625 dollari che l’hanno portato dal 132° all’89° posto nell’ordine di merito ($ 710.439). Inoltre è passato dall’86ª alla 72ª piazza nella graduatoria mondiale, un buon viatico verso la riconquista di una posizione tra i top 50.
TERZO GIRO - Jason Day, sia pure tra parecchie difficoltà, ha proseguito la sua corsa di vertice nel terzo giro del The Players Championship, allo Stadium Course (par 72) del TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach in Florida, e con lo score di 202 (63 66 73, -14) conduce con quattro colpi di vantaggio sul terzetto composto da Ken Duke, dal tedesco Alex Cejka e dal giapponese Hideki Matsuyama (206, -10).
E’ al quinto posto con 207 (66 69 72, -9) Francesco Molinari, che sta effettuando un ottimo torneo e che ha guadagnato un’altra preziosa posizione. Ha rimontato il sudafricano Retief Goosen sesto con 208 (-8), insieme a Kevin Chappell, ma potrà lottare solo per rimanere tra i top ten, perché sul primato è evidente l’ipoteca di Day, numero uno mondiale, e comunque possono sperare, in caso di una sua defaillance, probabilmente solo i quattro che lo seguono, Molinari compreso.
Dopo essersi portato nelle zone alte il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre del world ranking, ha ceduto vistosamente con un 75 (+3) scivolando con 211 (-5) al 15° posto, dove è anche il connazionale Graeme McDowell. Non trarranno molta soddisfazione da un torneo in cui avrebbero voluto recitare ben altro ruolo il sudafricano Louis Oosthuizen e l’australiano Adam Scott, 23.i con 213 (-3), Bubba Watson, 34° con 214 (-2), Keegan Bradley e lo spagnolo Sergio Garcia, 40.i con 215 (-1), Zach Johnson e il tedesco Martin Kaymer, 45.i con 216 (per), Dustin Johnson, il sudafricano Ernie Els e l’inglese Justin Rose, 55.i con 217 (+1).
Hanno profondamente deluso Jordan Spieth, numero due al mondo, Rickie Fowler, numero cinque e campione in carica, e Phil Mickelson, 77.i con 143 (-1) e usciti al taglio per un colpo dopo il secondo giro che si è concluso nella mattinata, causa la sospensione per oscurità nella sera precedente.
Jason Day, dopo 36 buche in cui aveva segnato quindici birdie senza bogey, è partito per la terza frazione nel peggiore dei modi, perdendo quattro colpi in otto buche (un birdie, un bogey, due doppi bogey). Ha reagito da campione qual è e con tre birdie nelle altre dieci buche (73, +1) ha tenuto gli avversari a distanza di sicurezza. Al limite dello straordinario il 65 (-7) di Ken Duke, miglior score di giornata (otto birdie, di cui cinque di fila, e un bogey), che ora dovrà dimostrare di non averlo ottenuto solo quale prodotto di una giornata fuori dal comune.
Francesco Molinari per tre volte ha guadagnato un colpo sul campo e per altrettante volte è arrivato quasi subito il bogey a frenarlo. Il terzo birdie, alla buca 17, il par 3 in mezzo al lago dove nel secondo turno Will Wilcox ha realizzato una "hole in one" (yard 137, ferro 9), lo ha proiettato al secondo posto, ma un drive sbilenco alla 18 glielo ha fatto perdere.
Al termine ha così sintetizzato la sua bella prova: "Una giornata veramente difficile, ma credo lo sia stata per tutti. Il par è un risultato soddisfacente, perché è vero che si poteva ottenere uno score di almeno un paio di colpi sotto par, ma era altrettanto facile finire sopra senza mantenere la massima concentrazione in ogni momento. Complessivamente ho giocato bene e sono in ottima posizione. I green hanno creato parecchie complicazioni. Non era facile avvicinarsi alla buca ed era anche difficoltoso chiudere con i due canonici putt da distanze brevi. Domani tutto penderà dalle condizioni del campo: se sarà come oggi può succedere di tutto".
Il montepremi della gara è di 10,5 milioni di dollari, il più alto in assoluto e supera di mezzo milione di dollari quelli dei major. E anche il primo classificato riceverà una cifra superiore a ogni altra gara, ben 1.890.000 dollari.
SECONDO GIRO - Il secondo giro del The Players Championship è stato sospeso per oscurità, ma è continuata la marcia imperiosa di Jason Day, numero uno mondiale, fermato dopo 14 buche sul "meno 14", con un "meno 5" di giornata, e Francesco Molinari ha dato seguito al suo bel primo turno portandosi dal settimo al sesto posto della classifica provvisoria con 135 (66 69, -9) colpi.
Allo Stadium Course (par 72) del TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach in Florida, Day ha lasciato a tre colpi l’irlandese Shane Lowry (133, -11), che essendo arrivato in club house rischia un ritardo ancora maggiore. Tra i concorrenti che hanno concluso sono al terzo posto con 134 (-10) Cameron Tringale, il tedesco Alex Cejka e lo svedese Jonas Blixt e al sesto, alla pari con Molinari, anche Boo Weekley, Colt Knost, Jerry Kelly e Gary Woodland.
Ha effettuato un gran recupero il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre del world ranking, da 83° a 12° con 136 (72 64, -8) grazie a un 64 (-8) al momento miglior punteggio del turno, e sono risaliti pure lo spagnolo Sergio Garcia (da 83°) e l’australiano Adam Scott (da 103°), 22.i con 138 (-6), rispettivamente dopo un 66 (-6) e un 65 (-7). Sono subito dietro Keegan Bradley, l’inglese Justin Rose, il giapponese Hideki Matsuyama e i sudafricani Ernie Els e Louis Oosthuizen, 33.i con 139 (-5), Bubba Watson e Dustin Johnson, 48.i con 140 (-4).
E’ al momento sulla linea del taglio il nordirlandese Graeme McDowell, 65° con 142 (-2), e sono oltre Rickie Fowler, campione uscente, e l’inglese Danny Willett, 75.i con 143 (-1), il cui destino ora dipende dagli altri. Hanno lo stesso "meno 1", ma ancora possibilità di rimediare, Phil Mickelson, con due buche a disposizione, e Jordan Spieth, numero due mondiale, che ne ha quattro. Nulla da fare per lo svedese Henrik Stenson, 133° con "+6" alla 16ª buca.
Jason Day, dopo i nove birdie del giro iniziale (63, -9) ne ha messi a segno altri cinque, ancora senza bogey. Rory McIlroy ha operato il suo forcing con un eagle, sette birdie e un bogey.
Francesco Molinari ha continuato nella sua tattica abbastanza aggressiva su un percorso adatto alle sue caratteristiche e dove si trova perfettamente a proprio agio, come ha sottolineato dopo il 66 (-6) del primo giro. Nel suo score cinque birdie e due bogey. Nel 2014 si è classificato sesto.
Il montepremi della gara è di 10,5 milioni di dollari, il più alto in assoluto e supera di mezzo milione di dollari quelli dei major. E anche il primo classificato riceverà una cifra superiore a ogni altra gara, ben 1.890.000 dollari.
Buca in uno di Will Wilcox - Momento di gloria per Will Wilcox, 30enne di Birmingham (Alabama), che ha centrato con un solo colpo, usando un ferro 9, la buca 17 (par 3, yards 137), una delle più spettacoli e difficili del percorso, circondata dall’acqua, dove l’ultimo a realizzare un ace era stato lo spagnolo Miguel Angel Jimenez nel 2002. Wilcox, nei cui palmares figurano un titolo nel Web.com Tour e uno nel Canadian Tour, ha segnato un birdie e due bogey nel resto del tracciato per un 71 (-1) e occupa la 33ª piazza.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari, con un tonico giro in 66 (-6) colpi, è al settimo posto nel The Players Championship, il prestigioso torneo del PGA Tour, ritenuto alla stregua di un quinto major, in svolgimento allo Stadium Course (par 72) del TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach in Florida con la partecipazione di quasi tutti i migliori giocatori del mondo, compresi 46 i tra i primi 50 della classifica mondiale.
E l’australiano Jason Day, numero uno del world ranking, ha dato subito spettacolo prendendo il comando con un gran 63 (-9), eguagliando il record del percorso. Ha provato a tenerne il passo, peraltro con una certa efficacia, l’inglese Justin Rose, secondo con 65 (-7) alla pari con Cameron Tringale, Bill Haas, Brendan Steele e l’irlandese Shane Lowry, mentre sono insieme a Molinari il sudafricano Ernie Els, Hudson Swafford, Brooks Koepka, Daniel Berger e Boo Weekley.
Sono nelle parti alte della graduatoria Zach Johnson, 13° con 67 (-5), il tedesco Martin Kaymer e il giapponese Hideki Matsuyama, 23.i con 68 (-4), e navigano in media Bubba Watson, 33° con 69 (-3), Phil Mickelson, Dustin Johnson e l’inglese Danny Willett, 41.i con 70 (-1).
Hanno deluso e accusano un ritardo già pesante Jordan Spieth, numero due al mondo, il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre, Rickie Fowler, numero cinque e campione uscente, lo spagnolo Sergio Garcia, l’altro nordirlandese Graeme McDowell e il sudafricano Louis Oosthuizen, 83.i con 72 (par). Hanno fatto di peggio l’australiano Adam Scott, 103° con 73 (+1), e lo svedese Henrik Stenson, 135° con 77 (+5).
Jason Day ha segnato nove birdie senza bogey e, come detto, ha aggiunto il suo nome accanto ai precedenti autori di un 63: Fred Couples (1992), Greg Norman (1994), Roberto Castro (2013) e Martin Kaymer (2014). Di costoro solo Norman e Kaymer hanno poi vinto la gara. Rory McIlroy ha marciato in par con due birdie e due bogey e stesso risultato per Jordan Spieth con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Francesco Molinari è stato il primo a partire dalla buca 10 di buon mattino. E’ uscito con tre birdie ai quali ha aggiunto nelle prime sei buche di rientro un eagle e altri due birdie. Brusca frenata con due bogey di fila e finale con birdie. "Ho effettuato un ottimo giro - ha detto il torinese - esprimendo un gioco solido. Ho colpito bene la palla, sono rimasto quasi sempre in fairway, ho colto numerosi green e mi sono concesso parecchie occasioni da birdie, che in buona parte ho sfruttato. Le condizioni del campo e ambientali erano ottime, praticamente senza vento, e questo ha favorito la mia prestazione. E’ stato importante finire con un meno 6, perché nei prossimi turni immagino che troveremo un tracciato molto diverso, sicuramente più difficile, quindi questo piccolo patrimonio potrà essere importante. Ho comunque dalla mia un piccolo vantaggio: è un percorso che mi si addice, mi è piaciuto sin dalla prima volta in cui ci ho giocato e in questo torneo ho anche ottenuto un sesto posto nel 2014".
Il montepremi di 10,5 milioni di dollari è il più alto in assoluto e supera di mezzo milione di dollari quelli dei major. E anche il primo classificato riceverà una cifra superiore a ogni altra gara, ben 1.890.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari si confronta con quasi tutti i migliori giocatori del mondo nel The Players Championship (12-15 maggio), il torneo del PGA Tour che si disputerà sul percorso del TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach in Florida. Viene considerato alla stregua di un quinto major e ha tutto per esserlo: un field stellare con ben 46 tra i primi cinquanta giocatori del world ranking e un montepremi record di 10,5 milioni di dollari, che supera di mezzo milione di dollari quelli dei major. E anche il primo classificato riceverà una cifra superiore a ogni altra gara, ben 1.890.000 dollari.
E’ la settimana in cui il world ranking può subire variazioni di peso con una nuova sfida tra il numero uno, l’australiano Jason Day, e gli altri due che lo seguono, Jordan Spieth, che ha meno di un punto di ritardo, e il nordirlandese Rory McIlroy. A difendere il titolo sarà Rickie Fowler, numero cinque, che però domenica scorsa ha avuto un clamoroso cedimento nell’ultimo giro del Wells Fargo iniziato al comando. Allo spettacolo contribuiranno anche gli altri che sono tra i top ten: Bubba Watson (4°), lo svedese Henrik Stenson, l’australiano Adam Scott, Dustin Johnson e gli inglesi Danny Willett e Justin Rose, nell’ordine da sesto a decimo.
In un evento così importate e con tanti giocatori di peso è però impensabile che nella corsa al titolo non ci siano altri interlocutori. Sicuramente si giocheranno le loro carte, anche se non tutti attraversano un buon momento, un dettaglio che però a volte conta relativamente di fronte alla classe, Phil Mickelson, Zach Johnson, Keegan Bradley, Patrick Reed, lo spagnolo Sergio Garcia, il tedesco Martin Kaymer, il nordirlandese Graeme McDowell, il giapponese Hideki Matsuyama e il sudafricano Louis Oosthuizen. Non è ancora al meglio dopo mesi in cui è stato fermo per un incidente al polso Jim Furyk, ma è sempre un giocatore molto seguito dal pubblico, come lo saranno sicuramente, anche se le loro chances di successo sono veramente limitate, gli inglesi Paul Casey, Ian Poulter e Luke Donald, i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, l’irlandese Padraig Harrington e il fijiano Vijay Singh.
Quanto a Francesco Molinari ha offerto una prova in crescendo nel Wells Fargo, che ha concluso al 17° posto, e ora è atteso a una conferma.
Lo score complessivo più basso del torneo, che resiste dal 1994, è il 264 dell’australiano Greg Norman, mentre il primato sul giro è di 63 colpi ottenuto da Fred Couples (1992), Greg Norman (1994), Roberto Castro (2013) e da Martin Kaymer (2014).
Il torneo su Sky - ll The Players Championship verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 12 maggio e venerdì 13, dalle ore 19 alle ore 1 (Sky Sport Plus HD); sabato 14 e domenica 15, dalle ore 20 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD).
La svedese Madelene Sagstrom ha dominato nel Self Regional Healthcare Foundation Women’s Health Classic, torneo del Symetra Tour - il secondo circuito femminile americano - che ha vinto con 278 colpi (66 67 71 74, -10). Sul tracciato del The Links at Stoney Point (par 72), a Greenwood nel South Carolina Silvia Cavalleri ha concluso al 49° posto con 302 colpi (74 74 79 75, +14) dopo una buona partenza e un rallentamento nella seconda metà della gara.
La Sagstrom, leader dell’ordine di merito, ha siglato il secondo successo stagionale lasciando a sei colpi la thailandese Wichanee Meechai (284, -4). In terza posizione con 285 (-3) Ally McDonald e l’altra thailandese Pavarisa Yoktuan, in quinta con 289 (+1) Shannon Fish e in sesta con 290 (+2) Marissa Steen.
Madelene Sagstrom, che ha effettuato una corsa di testa, dopo aver portato il vantaggio a nove colpi nel terzo giro, ha tirato i remi in barca nel quarto in cui è andata due colpi sopra par con un 74 (+2) assommando un eagle, due birdie e sei bogey. Ha ricevuto un assegno di 37.500 dollari, su un montepremi di 250.000 dollari. Silvia Cavalleri, al quarto torneo nell’anno, ha superato il secondo taglio consecutivo dopo averne mancati due. Nel suo 75 (+3) un birdie e quattro bogey.
TERZO GIRO - Silvia Cavalleri, 48ª con 227 (74 74 79, +11) colpi, ha perso terreno nel Self Regional Healthcare Foundation Women’s Health Classic, torneo del Symetra Tour - il secondo circuito femminile americano - in svolgimento sul tracciato del The Links at Stoney Point (par 72), a Greenwood nel South Carolina.
Pur avendo rallentato con un 71 (-1) la svedese Madelene Sagstrom (201 - 66 67 71, -12) ha aumentato ancora il vantaggio, portandolo da sette a nove colpi sulle prime inseguitrici, le thailandesi Wichanee Meechai e Pavarisa Yoktuan (213, - 3). In quarta posizione con 214 (-2) Katie Kempter e Ally McDonald, in sesta con 215 (-1) Marissa Steen e l’australiana Jayde Panos.
Madelene Sagstrom, leader dell’ordine di merito e vincitrice del Patty Berg Memorial, è a un passo dal secondo titolo stagionale. Nel suo score quattro birdie e tre bogey. Per Silvia Cavalleri un pesante 79 (+7) con cinque bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri, 24ª con 148 (74 74, +4) colpi, è a metà classifica nel Self Regional Healthcare Foundation Women’s Health Classic, torneo del Symetra Tour - il secondo circuito femminile americano - che si svolge sul tracciato del The Links at Stoney Point (par 72), a Greenwood nel South Carolina.
Ha fatto letteralmente il vuoto la svedese Madelene Sagstrom (133 - 66 67, -11), che ha portato a sette colpi il margine sulla thailandese Wichanee Meechai (140, -4). In terza posizione con 141 (-3) Katie Kempter e in quarta con 142 (-2) Marissa Steen, Michelle Piyapattra, la canadese Augusta James, la thailandese Pavarisa Yoktuan e l’australiana Jayde Panos.
Madelene Sagstrom, leader dell’ordine di merito e vincitrice del Patty Berg Memorial, ha posto le basi per il secondo titolo stagionale con un 67 (-5) frutto di un eagle, quattro birdie e di un bogey. Silvia Cavalleri è risalita di quattro posizioni con un 74 (+2, quattro birdie, sei bogey). Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
PRIMO GIRO - Silvia Cavalleri, unica italiana in campo, è al 28° posto con 74 (+2) colpi dopo il giro d’apertura del Self Regional Healthcare Foundation Women’s Health Classic, torneo del Symetra Tour - il secondo circuito femminile americano - in svolgimento sul percorso del The Links at Stoney Point (par 72), a Greenwood nel South Carolina.
Al proscenio la svedese Madelene Sagstrom, che grazie a un 66 (-6) ha preso tre colpi di vantaggio su Michelle Piyapattra e sulle thailandesi Sherman Santiwiwatthanaphong e Pavarisa Yoktuan (69, -3). A quattro Marissa Steen e le coreane Mindy Kim e Min G. Kim (70, -2).
Madelene Sagstrom, leader della money list, vincitrice del Patty Berg Memorial e dominatrice di questa prima parte della stagione, ha messo insieme un eagle, cinque birdie e un bogey. Silvia Cavalleri, che nelle precedenti tre gare a cui ha preso parte è andata a premio una sola volta, ha segnato due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
LA VIGILIA - Quarta uscita stagionale nel Symetra Tour per Silvia Cavalleri, che sarà l’unica italiana partecipante al Self Regional Healthcare Foundation Women’s Health Classic (5-8 maggio), sul percorso del The Links at Stoney Point, a Greenwood nel South Carolina.
Favorita ancora una volta la svedese Madelene Sagstrom, leader dell’ordine di merito e a segno nel Patty Berg Memorial, ma saranno da seguire anche Erynne Lee, la tedesca Sophia Popov, la canadese Augusta James, la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong e la giapponese Chie Arimura. Il montepremi è di 250.000 dollari con prima moneta di 37.500 dollari.
L’inglese Matt Wallace (196 - 66 64 66, -20) ha dominato nel Gosser Open (Alps Tour) disputato sul percorso del GC Erzherzog Johann (par 72), a Maria Lankowitz in Austria. Hanno ottenuto un gratificante terzo posto con 205 (-11) Federico Maccario (69 72 64) e Andrea Bolognesi (69 67 69), affiancati dal francese Leo Lespinasse, dall’irlandese Stephen Grant e dall’inglese Tom Shadbolt, mentre la seconda posizione è stata appannaggio dell’austriaco Robin Goger con 204 (-12).
Hanno concluso nella parte alta della graduatoria Gregory Molteni, 11° con 208 (71 69 68, -8) e Stefano Pitoni, 15° con 209 (72 69 68, -7) e sono andati a premio anche Leonardo Motta (69 71 71), Alfredo Pazzeschi (70 69 72) e Corrado De Stefani (70 66 75), 25.i con 211 (-5), Joon Kim, 32° con 213 (70 72 71, -3) e Nicholas De Pedrazzi, 42° con 216 (69 73 74, par).
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2): Nunzio Lombardi, Andrea Perrino, Lorenzo Scotto, Guglielmo Bravetti, Enrico Di Nitto, Alberto Campanile e Andrea Romano, 59.i con 144 (par), Alessandro Grammatica e Aron Zemmer, 79.i con 145 (+1), Federico Ranelletti e Valerio Pelliccia, 85.i con 146 (+2), Marco Bernardini e Leonardo Sbarigia, 121.i con 153 (+9), Davide Ghisalberti, 130° con 156 (+12), e Marco Monforti Ferrario, 135° con 159 (+15). Il montepremi è di 42.500 euro.
SECONDO GIRO - Si è concluso di buon mattino il secondo giro del Gosser Open (Alps Tour), che era stato sospeso per l’oscurità essendosi il gioco protratto oltre il tempo previsto a causa di una sospensione di circa due ore per il maltempo. Sul percorso del GC Erzherzog Johann (par 72), a Maria Lankowitz in Austria, è in vetta con 130 colpi (66 64, -14) l’inglese Matt Wallace, seguito con 135 (-9) dall’austriaco Robin Goger e dal francese Raphael Marguery.
Al quarto posto con 136 (-8) Corrado De Stefani (70 66), Andrea Bolognesi (69 67), lo spagnolo Juan Carlos Osorio, l’inglese Tom Shadbolt e il transalpino Leonard Bem. In buona posizione anche Alfredo Pazzeschi, 12° con 139 (70 69, -5), Gregory Molteni (71 69) e Leonardo Motta (69 71), 19.i con 140 (-4). Sono rimasti in gara anche Stefano Pitoni (72 69) e Federico Maccario (69 72), 25.i con 141 (-3), Nicholas De Pedrazzi (69 73) e Joon Kim (70 72), 38.i con 142 (-2).
Sono usciti Nunzio Lombardi, Andrea Perrino, Lorenzo Scotto, Guglielmo Bravetti, Enrico Di Nitto, Alberto Campanile e Andrea Romano, 59.i con 144 (par), Alessandro Grammatica e Aron Zemmer, 79.i con 145 (+1), Federico Ranelletti e Valerio Pelliccia, 85.i con 146 (+2), Marco Bernardini e Leonardo Sbarigia, 121.i con 153 (+9), Davide Ghisalberti, 130° con 156 (+12), e Marco Monforti Ferrario, 135° con 159 (+15). Il montepremi è di 42.500 euro.
PRIMO GIRO - Terzetto al proscenio con 66 (-6) colpi, composto dall’inglese Matt Wallace, dallo svizzero Marc Dobias e dal francese Leonard Bem nel Gosser Open, torneo dell’Alps Tour che sta avendo luogo sul percorso del GC Erzherzog Johann (par 72), a Maria Lankowitz in Austria. Sono a una lunghezza l’austriaco Robin Goger e il transalpino Rafael Marguery (67, -5).
Tra i 24 italiani in campo hanno ottenuto il miglior score Federico Maccario, Nicholas De Pedrazzi, Leonardo Motta e Andrea Bolognesi, 12.i con 69 (-3), hanno un colpo in più Joon Kim, Corrado De Stefani e Alfredo Pazzeschi, 25.i con 70 (-2), e occupano la 39ª posizione con 71 (-1) Aron Zemmer, Nunzio Lombardi, Gregory Molteni e Alberto Campanile.
Al 58° posto con 72 (par), e oltre la linea del taglio, Andrea Perrino, Stefano Pitoni e Andrea Romano, al 79° con 73 (+1) Valerio Pelliccia e Guglielmo Bravetti, all’88° con 74 (+2) Enrico Di Nitto e Federico Ranelletti, al 100° con 75 (+3) Lorenzo Scotto e Marco Bernardini, al 117° con 77 (+5) Alessandro Grammatica e Davide Ghisalberti, al 124° con 78 (+6) Leonardo Sbarigia e al 142° con 86 (+14) Marco Monforti Ferrario. Il montepremi è di 42.500 euro.
LA VIGILIA - Primo evento in Europa per l’Alps Tour dopo i tre in Egitto e l’altro in Tunisia. In Austria è in programma il Gosser Open (6-8 maggio, 54 buche) sul percorso del GC Erzherzog Johann, a Maria Lankowitz. Molto numerosa la presenza italiana con ben 24 giocatori: Federico Maccario, Andrea Perrino, Enrico Di Nitto, Guglielmo Bravetti, Lorenzo Sbarigia, Aron Zemmer, Gregory Molteni, Joon Kim, Corrado De Stefani, Lorenzo Scotto, Stefano Pitoni, Alessandro Grammatica, Andrea Romano, Alberto Campanile, Federico Ranelletti, Nicholas De Pedrazzi, Marco Monforti Ferrario, Andrea Bolognesi, Nunzio Lombardi, Valerio Pelliccia, Leonardo Motta, Alfredo Pazzeschi, Marco Bernardini e Davide Ghisalberti.
Tra i possibili protagonisti gli inglesi Matt Wallace, leader dell’ordine di merito e vincitore la scorsa settimana del Tunisian Open, Tom Shadbolt e Andrew Cooley, i francesi Franck Daux, Leo Lespinasse, Thomas Elissalde, Xavier Poncelet e Nicolas Peyrichou, lo svizzero Marc Dobias, l’austriaco Gordon Manson, lo sloveno Matjaz Gojcic e gli spagnoli Daniel Osorio e Jesus Legarrea. In grado di competere per il titolo anche parecchi azzurri tra i quali attraversano un bel momento Enrico Di Nitto, secondo in Tunisia, Lorenzo Sbarigia, Federico Maccario e Alessandro Grammatica, anche loro in alta classifica nella stessa gara. Il montepremi è di 42.500 euro.
Bella prova complessiva dei giocatori italiani nel Turkish Airlines Challenge, gara del Challenge Tour svoltasi sul tracciato del Gloria Golf Club (par 72), a Belek in Turchia e vinta con 268 colpi (66 68 65 69, -20) dal francese Clément Sordet.
Infatti Andrea Pavan è terminato settimo con 275 (70 68 71 66, -13), Lorenzo Gagli decimo con 276 (67 70 71 68, -12), Alessandro Tadini (73 69 69 67) e Andrea Maestroni (67 70 70 71), 18.i con 278 (-10), e Filippo Bergamaschi, 31° con 280 (69 72 69 70, -8).
Sordet
ha praticamente battuto in volata il connazionale Matthieu Pavon (269, -19) con un birdie sull’ultima buca. Al terzo posto con 273 (-15) l’inglese Aaron Rai e lo svedese Sebastian Soderberg, al quinto con 274 (-14) il cileno Nico Geyger e ancora un francese, l’emergente neo pro Romain Langasque.
Clèment Sordet, 24 anni, ha ottenuto il secondo titolo nel circuito con un giro in 69 (-3) colpi che gli ha permesso di ribattere il deciso tentativo di rimonta di Matthieu Pavon. Questi, che giocava avanti all’avversario, lo ha raggiunto in vetta alla graduatoria con un eagle alla buca diciotto, che ha completato il suo 66 (-6) insieme a un altro eagle, a quattro birdie e a due bogey. Sordet, che ha visto da lontano la prodezza dell’avversario, ha però come detto chiuso con il birdie vincente, seguito a tre birdie e a un bogey.
Due eagle, anche per Pavan, insieme a due birdie per il 66, che gli ha fatto guadagnare sedici posizioni e sei birdie e due bogey per Gagli (68, -4), che è stato sempre nella parte alta della classifica. Per Tadini 67 (-5) colpi con sette birdie e due bogey, per Maestroni 71 (-1) con tre birdie e due bogey e per Bergamaschi 70 (-.2) con sei birdie e quattro bogey. Al vincitore è andato un assegno di 28.000 euro su un montepremi di 175.000 euro.
Non hanno superato il taglio, caduto a 143 (-1), Michele Ortolani, 72° con 144 (74 70, par), Federico Colombo, 110° con 147 (72 75, +3), e Niccolò Quintarelli, 143° con 158 (75 81, +12).
TERZO GIRO - Classifica ancora variata nel Turkish Airlines Challenge, gara del Challenge Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Gloria Golf Club (par 72), a Belek in Turchia, dove è passato a condurre con 199 colpi (66 68 65, -17) il francese Clément Sordet.
Sono nella parte alta della classifica Andrea Maestroni, 14° con 207 (67 70 70, -9), e Lorenzo Gagli, 17° con 208 (67 70 71, -8), ma non potranno competere per il titolo. Potranno invece farlo lo svedese Sebastian Soderberg, leader della money list, secondo con 201 (-15), lo svedese Jens Dantorp, l’inglese Aaron Rai e il transalpino Matthieu Pavon, terzi con 203 (-13), lo spagnolo Toni Ferrer e il francese Joel Stalter, sesti con 204 (-12). Poche chances, invece, per il cileno Nico Geyger e per il transalpino Romain Langasque, ottavi con 205 (-11).
Ha perso sei posizioni Andrea Pavan, 23° con 209 (70 68 71, -7), e ne hanno guadagnate alcune Filippo Bergamaschi, 29° con 210 (69 72 69, -6) e Alessandro Tadini, 37° con 211 (73 69 69, -5).
Clément Sordet, 24 anni e un titolo nel circuito, ha iniziato con un eagle imbucando il secondo colpo alla buca 1 (par 4) e poi ha mantenuto un ritmo molto alto con sei birdie e con la sola sbavatura di un bogey (65, -7). Due bogey nel finale sono stati il comune denominatore nel giro di Maestroni (con quattro birdie per il 70, -2) e di Gagli (con tre birdie per il 71, -1). Anche per Pavan 71 colpi con cinque birdie, di cui quattro a chiudere, due bogey e un doppio bogey, quindi un parziale di 69 (-3) sia per Bergamaschi, con sei birdie, un bogey e un doppio bogey, che per Tadini, con quattro birdie e un bogey.
Non hanno superato il taglio, caduto a 143 (-1),i Michele Ortolani, 72° con 144 (74 70, par), Federico Colombo, 110° con 147 (72 75, +3), e Niccolò Quintarelli, 143° con 158 (75 81, +12). Il montepremi è di 175.000 euro dei quali 28.000 euro andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli (67 70) e Andrea Maestroni (67 70), undicesimi con 137 (-7) colpi, si sono mantenuti in alta classifica nel secondo giro del Turkish Airlines Challenge, gara del Challenge Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Gloria Golf Club (par 72), a Belek in Turchia.
Nuovo leader con 132 (68 64, -12) è il francese Matthieu Pavon, che precede di due colpi il connazionale Clément Sordet e lo svedese Sebastian Soderberg (134, -10), leader della money list e un titolo in stagione. In quarta posizione con 135 (-9) il gallese Oliver Farr, il cileno Nico Geyger, il tedesco Sebastian Heisele, il transalpino Joel Stalter e l’inglese Aaron Rai. E’ sceso dalla prima alla nona con 136 (-8) lo statunitense John Hahn, che al 63 (-9) di partenza ha fatto seguire un 73 (+1). Lo affianca il neo pro francese Romain Langasque, un elemento dalle ottime prospettive.
Ha rimontato Andrea Pavan, da 38° a 17° con 138 (70 68, -6), ha perso qualcosa Filippo Bergamaschi, 33° con 141 (69 72, -3), e ha evitato il taglio con un parziale di 69 (-3) Alessandro Tadini, da 89° a 49° con 142 (73 69, -2). Non ci sono riusciti Michele Ortolani, 72° con 144 (74 70, par), fuori per un colpo, Federico Colombo, 110° con 147 (72 75, +3), e Niccolò Quintarelli, 143° con 158 (75 81, +12).
Matthieu Pavon, 24enne con una carriera svolta praticamente tutta sull’Alps Tour con due vittorie di cui una in Italia (Servizitalia Open, 2015), ha messo a segno otto birdie, senza bogey, e complessivamente nelle 36 buche ha assommato 13 birdie e un bogey. Piuttosto attenti Lorenzo Gagli e Andrea Maestroni, entrambi autori di un 70 (-2) il primo con tre birdie e un bogey e il secondo con quattro birdie e due bogey. Molto aggressivo Andrea Pavan, rinvenuto con un 68 (-4) frutto di sei birdie e di due bogey. Filippo Bergamaschi ha segnato tre birdie e tre bogey per il 72 del par e Alessandro Tadini ha siglato lo score di cui si è detto con cinque birdie e due bogey. Per Michele Ortolani 70 colpi con tre birdie e un bogey, per Federico Colombo 75 (+3) con quattro birdie, cinque bogey e un doppio bogey e 81 (+9) per Niccolò Quintarelli con un birdie, otto bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 175.000 euro dei quali 28.000 euro andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli e Andrea Maestroni, ottavi con 67 (-5) colpi, hanno tenuto un buon passo nel primo giro Turkish Airlines Challenge, evento in calendario nel Challenge Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Gloria Golf Club (par 72), a Belek in Turchia.
Protagonista della giornata è stato lo statunitense John Hahn, che ha preso il comando con un gran 63 (-9) guadagnando tre colpi di vantaggio sui primi inseguitori: i francesi Clément Sordet e Joel Stalter, gli inglesi Darren Wright e Aaron Rai, il portoghese Ricardo Santos e lo svedese Sebastian Soderberg (66, -6), leader dell’ordine di merito. Gagli e Maestroni sono affiancati dal belga Christopher Mivis e da due concorrenti che possono aspirare al titolo, il transalpino Romain Langasque e l’inglese William Harrold.
Hanno realizzato uno score sotto par Filippo Bergamaschi, 20° con 69 (-3), e Andrea Pavan, 38° con 70 (-2), e ha concluso con il 72 del par Federico Colombo, che è praticamente sulla linea del taglio. Sono oltre, ma hanno margini di recupero, Alessandro Tadini, 89° con 73 (+1), Michele Ortolani, 106° con 74 (+2), e Niccolò Quintarelli, 120° con 75 (+3).
John Hahn, 27enne di Columbus (Ohio), da giovanissimo ha iniziato con il baseball influenzato dal nonno Babe Hahn giocatore di Major League, poi ha virato sul golf. Nessun bogey nel suo giro-monstre con un eagle e sette birdie.
Gagli ha cominciato a forte andatura con tre birdie in cinque buche, poi ha rallentato con un bogey, ma nel finale ha risalito la classifica con quattro birdie sulle ultime sei, a fronte di un altro bogey. Non ha commesso errori per 17 buche Maestroni, ma dopo sei birdie è scivolato su un bogey che gli ha fatto perdere la seconda piazza. Per Bergamaschi cinque birdie e due bogey, per Pavan quattro birdie e due bogey, per Colombo tre birdie e altrettanti bogey, per Tadini un birdie e due bogey. Ortolani, alla terza gara da pro sul circuito, ha segnato due birdie, due bogey e un doppio bogey e Quintarelli è andato in altalena con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il torneo è stato sospeso nel pomeriggio per 50 minuti a causa del maltempo. Il montepremi è di 175.000 euro dei quali 28.000 euro andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Andrea Pavan, Niccolò Quintarelli, Andrea Maestroni, Filippo Bergamaschi, Federico Colombo e Michele Ortolani sono in Turchia per il quarto torneo stagionale del Challenge Tour, il Turkish Airlines Challenge (5-8 maggio) che avrà luogo sul tracciato del Gloria Golf Club a Belek.
Dopo la bella prova nel Challenge de Madrid, dove ha lottato per il titolo, Lorenzo Gagli si ripropone per una gara di vertice insieme ad Andrea Pavan, anch’egli in evidenza in terra iberica.
Avranno quali avversari più agguerriti lo scozzese Duncan Stewart, dominatore a Madrid, e gli altri due vincitori stagionali, lo svedese Sebastian Soderberg (Kenya Open), leader della money list, e l’inglese Jordan L. Smith (Red Sea Egyptian Challenge), insieme agli inglesi Ben Stow e Tom Murray, ai belgi Pierre Relecom e Hugues Joannes, agli spagnoli Pep Angles e Alvaro Velasco, ai francesi Romain Langasque e Clément Sordet, all’australiano Scott Arnold e allo statunitense John Hahn. Il montepremi è di 175.000 euro. Prossima tappa al Golf della Montecchia per il Montecchia Open by Lyoness (12-15 maggio).
La spagnola Nuria Iturrios ha conquistato il primo sucsesso nel Ladies European Tour imponendosi con 277 colpi (70 72 70 65, -11) nella Lalla Meryem Cup, versione al femminile del Trophée Hassan II, disputata, come la gara maschile, sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. In bassa classifica Diana Luna, 53ª con 300 (75 75 75 75, +12), e Stefania Croce, 65ª con 304 (73 74 77 80, +16), e fuori al taglio dopo 36 buche, caduto a 150 (+6), Sophie Sandolo, 79ª con 152 (76 76, +8).
Con un gran giro finale in 65 colpi (-7, con otto birdie e un bogey) la vincitrice, 21enne di Palma di Maiorca e al primo anno tra le proette, ha sorpassato l’inglese Florentyna Parker (283, -5), in vetta per tre turni e staccata di ben sei colpi. In terza posizione con 284 (-4) la statunitense Angel Yin, in quarta con 286 (-2) la finlandese Noora Tamminen e in quinta con 287 (-1) la danese Emily Pedersen, la francese Isabelle Boineau e la dilettante svizzera Albane Valenzuela.
Diana Luna ha siglato il quarto 75 (+3) consecutivo con tre bogey e Stefania Croce ha disceso la graduatoria di undici gradini con un 80 (+8) dovuto a due birdie, sette bogey e a un triplo bogey.
TERZO GIRO - L’inglese Florentyna Parker (210 - 67 71 72, -6) ha proseguito la sua corsa di testa nel terzo giro della Lalla Meryem Cup, torneo del Ladies European Tour e versione al femminile del Trophée Hassan II, che si sta disputando, come la gara maschile, sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. Ha perso terreno Stefania Croce, da 33ª a 54ª con 224 (73 74 77, +8) ed è rimasta in retrovia Diana Luna, 58ª con 225 (75 75 75, +9). Dopo 36 buche è uscita al taglio, caduto a 150 (+6), Sophie Sandolo, 79ª con 152 (76 76, +8).
Florentyna Parker inizierà il turno conclusivo con due colpi di vantaggio sulla connazionale Liz Young e sulla neo pro spagnola Nuria Iturrios (212, -4) e con tre sulla francese Lucie André e sulla finlandese Noora Tamminen (213, - 3). Al sesto posto con 214 (-2), e anche loro in corsa per il titolo, la statunitense Angel Yin, la transalpina Isabelle Boineau e la finlandese Krista Bakker, mentre sono fuori gioco la danese Emily Pedersen, 11ª con 216 (par), e la francese Gwladys Nocera, 13ª con 217 (+1).
Florentyna Parker, 27enne di passaporto inglese ma nata a Henstedt-Ulzburg in Germania e vincitrice di un Open d’Italia femminile (2014), ha pensato soprattutto a controllare le avversarie e lo ha fatto con due birdie e due bogey per il 72 del par. Per Stefania Croce un pesante 77 (+5) con un birdie e sei bogey e per Diana Luna il terzo 75 (+3) di fila con un birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 450.000 euro.
SECONDO GIRO - Stefania Croce, 33ª con 147 colpi (73 74, +3), e Diana Luna, 62ª con 150 (75 75, +6) sono rimaste in gara nella Lalla Meryem Cup, torneo del Ladies European Tour e versione al femminile del Trophée Hassan II, che si sta disputando, come la gara maschile, sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. Out Sophie Sandolo, 79ª con 152 (76 76, +8) e due colpi di troppo nello score.
E’ rimasta al comando l’inglese Florentyna Parker con 138 (67 71, -6), che ha allungato nei riguardi delle prime inseguitrici, la connazionale Liz Young e la francese Isabelle Boineau (140, -4). In quarta posizione con 142 (-2) la transalpina Gwladys Nocera, la spagnola Nuria Iturrios e le finlandesi Krista Bakker e Noora Tamminen e in ottava con 143 (-1) le francesi Lucie André e Justine Dreher, la belga Chloe Leurquin, e due dilettanti, l’iberica Maria Parra e la svizzera Albane Valenzuela.
Florentyna Parker, 27enne di passaporto inglese ma nata in Germania (Henstedt-Ulzburg) e vincitrice di un Open d’Italia femminile (2014), ha girato in 71 (-1) colpi con due birdie e un bogey. Per Stefania Croce 74 (+2) con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey, per Diana Luna 75 (+3) con tre birdie e sei bogey e per Sophie Sandolo 76 (+4) con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 450.000 euro.
PRIMO GIRO - Stefania Croce, 27ª con 73 (+1) colpi, è l’italiana meglio classificata dopo il turno iniziale della Lalla Meryem Cup, torneo del Ladies European Tour e versione al femminile del Trophée Hassan II, che si sta svolgendo, come la gara maschile, sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. Sono nella parte centrale della graduatoria Diana Luna, 53ª con 75 (+3), e Sophie Sandolo, 65ª con 76 (+4).
E’ al comando con 67 (-5) la 27enne inglese Florentyna Parker, vincitrice di un Open d’Italia femminile (2014), ma è tallonata dalla norvegese Marianne Skarpnord, dall’inglese Liz Young e dalla finlandese Oona Vartiainen, seconde con 68 (-4). Al quinto posto con 69 (-3) l’altra finlandese Krista Bakker e al sesto con 70 (-2) sette concorrenti tra le quali la francese Justine Dreher e la forte dilettante svizzera Albane Valenzuela. Al 13° con 71 (-1) la danese Emily Pedersen e al 27°, insieme alla Croce, la transalpina Gwladys Nocera e la danese Nicole Broch Larsen.
Florentyna Parker, che è nata in Germania (Henstedt-Ulzburg), ha messo insieme sette birdie e due bogey, Stefania Croce ha assommato cinque birdie e sei bogey. Per Diana Luna un birdie e quattro bogey e per Sophie Sandolo, che ha vinto questo torneo quando nel 2006 non faceva ancora parte del LET, due birdie e quattro bogey. Sono in palio 450.000 euro.
LA VIGILIA - Diana Luna, Stefania Croce e Sophie Sandolo prendono parte alla Lalla Meryem Cup (5-8 maggio), torneo del Ladies European Tour e versione al femminile del Trophée Hassan II, che si disputerà, come la gara maschile, sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam, a Rabat in Marocco.
Come sempre in tale occasione, presenti le migliori esponenti del circuito comprese le inglesi Laura Davies, Melissa Reid e Holly Clyburn, le francesi Gwladys Nocera, Valentine Derrey, Anne-Lise Caudal e Jade Schaeffer, le danesi Emily Pedersen, Malene Jorgensen e Nicole Broch Larsen, la norvegese Marianne Skarpnord, le sudafricane Stacy Lee Bregman e Connie Chen, la thailandese Titiya Plucksataporn e l’australiana Stacey Keating.
Particolarmente motivata Diana Luna, tesa a conquistare un posto tra le 60 giocatrici che saranno ammesse alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, dove al momento andrebbero Giulia Sergas e Giulia Molinaro, mentre Sophie Sandolo proverà a onorare con una bella prova il suo successo in questo torneo quando nel 2006 non faceva ancora parte del LET. E’ al debutto stagionale Stefania Croce. In palio 450.000 euro.
La thailandese Ariya Jutanugarn ha avuto qualche difficoltà nel giro finale, condotto in 72 (par) colpi, ma è riuscita a cogliere il primo successo nel LPGA Tour con un totale di 274 (70 69 63 72, -14) nello Yokohama Tire Classic al RTJ Golf Trail (par 72) di Prattville in Alabama. Sono uscite al taglio le due italiane in gara: Giulia Molinaro, 85ª con 148 (75 73, +4), e Giulia Sergas, 102ª con 150 (78 72, +6).
Ariya Jutanugarn, 21enne di Bangkok nel cui palmares figura un titolo nel LET (Lalla Meryem Cup, 2013) da tempo indicata come grande promessa insieme alla sorella Moriya (22 anni), con questa vittoria ha probabilmente trovato gli stimoli giusti per esprimere tutte le sue qualità. Nel turno conclusivo ha realizzato quattro birdie e quattro bogey di cui l’ultimo alla buca 17 con cui ha rischiato di farsi trascinare al playoff.
Delle tre concorrenti terminate al secondo posto con un colpo di ritardo (275, -13) Stacy Lewis, numero 4 mondiale e la proette più in alto nel ranking, non ha trovato il guizzo buono sulle ultime quattro buche per il necessario birdie, la coreana Amy Yang è incappata anche lei in bogey alla 17ª e Morgan Pressel di birdie ne ha messi a segno due, ma le sono occorsi solo per agganciare in extremis le due avversarie.
Si è fatta rivedere in alta classifica la svedese Caroline Hedwall, quinta con 276 (-12), e hanno occupato il sesto posto con 277 (-11) Ryann O’Toole, la coreana Hee Young Kim, l’australiana Minjee Lee e la taiwanese Candie Kung. Poco dietro la coreana So Yeon Ryu, decima con 278 (-10), l’israeliana Laetitia Beck, altra giovane con ottimi numeri, 15ª con 280 (-8), e la giapponese Haru Nomura, 22ª con 283 (-5). Quasi in coda l’australiana Karrie Webb, 57ª con 289 (+1). La Jutanugarn è stata gratificata con un assegno di 195.000 dollari su un montepremi di 1.300.000 dollari.
TERZO GIRO - La thailandese Ariya Jutanugarn, con un gran giro in 63 (-9) colpi e lo score di 202 (70 69 63, -14), è la nuova leader dello Yokohama Tire Classic, che sta avendo luogo al RTJ Golf Trail (par 72) di Prattville in Alabama. Nel torneo del LPGA Tour sono uscite al taglio le due italiane in campo: Giulia Molinaro, 85ª con 148 (75 73, +4), e Giulia Sergas, 102ª con 150 (78 72, +6).
Ariya Jutanugarn, 21enne di Bangkok, grazie a dieci birdie, di cui otto sulle ultime nove buche contro un bogey, si è procurata l’occasione per cogliere il primo titolo nel circuito (al suo attivo un successo nel LET, Lalla Meryem Cup, 2013) dall’alto dei tre colpi di margine che ha su Ryann O’Toole e sull’australiana Minjee Lee (205, -12). Al quarto posto con 206 (-10) la coreana So Yeon Ryu, che ha perso la vetta con un 71 (-1), al quinto con 207 (-9) Morgan Pressel e Stacy Lewis, numero 4 mondiale e la concorrente più in alto nel ranking, la cui rimonta sembra un po’ tardiva, e tra le concorrenti al settimo con 208 (-8) l’israeliana Laetitia Beck, rivelazione dell’evento. Solo 20ª con 211 (-5) la giapponese Haru Nomura, due titoli in stagione, e bassa classifica per l’australiana Karrie Webb, 63ª con 218 (+2), che forse comincia ad accusare il peso di una lunga e logorante carriera, anche se ricca di soddisfazioni. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 85ª con 148 (75 73, +4), e Giulia Sergas, 102ª con 150 (78 72, +6), sono uscite al taglio nello Yokohama Tire Classic (LPGA Tour) in svolgimento al RTJ Golf Trail (par 72) di Prattville in Alabama.
Ha attaccato la coreana So Yeon Ryu, nuova leader con 135 (70 65, -9) e con due colpi di vantaggio sul Ryann O’Toole, Morgan Pressel e sull’australiana Minjee Lee (137, -7). E’ scesa dal primo al quinto posto con 138 (-6) l’israeliana Laetitia Beck, in vetta dopo un turno, che la compagnia di Annie Park e della tedesca Caroline Masson. Ha recuperato Stacy Lewis, numero 4 mondiale e la concorrente più in alto nel ranking, ottava con 139 (-5), mentre non hanno più chances di titolo la giapponese Haru Nomura, due successi in stagione, 38ª con 143 (-1), e l’australiana Karrie Webb, 53ª con 145 (+1). Stessa sorte delle due azzurre anche per Kris Tamulis, campionessa uscente, 121ª con 153 (+9).
So Yeon Ryu ha marciato spedita con sette birdie senza bogey per il parziale di 65 (-7) miglior punteggio del turno. Per Giulia Molinaro 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey e per Giulia Sergas 72 (par) con tre birdie e tre bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - Avvio in salita per Giulia Molinaro, 80ª con 75 (+3) colpi, e per Giulia Sergas, 124ª con 78 (+6), nello Yokohama Tire Classic (LPGA Tour) che si disputa al RTJ Golf Trail (par 72) di Prattville in Alabama. Ha preso il comando con un ottimo 65 (-7) l’emergente israeliana Laetitia Beck, che ha lasciato a due colpi Annie Park e l’australiana Minjee Lee (67, -5). Al quarto posto con 68 (-4) la messicana Alejandra Llaneza, promossa dal Symetra Tour, al quinto con 69 (-3) Morgan Pressel, Vicky Hurst e la taiwanese Candie Kung e all’ottavo con 70 (-2) la giapponese Ai Miyazato, la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana So Yeon Ryu.
Stacy Lewis, numero 4 mondiale e la concorrente più in alto nel ranking, e Michelle Wie sono 21.e con 71 (-1), l’australiana Karrie Webb e la nipponica Haru Nomura, due titoli in stagione, 38.e con 72 (par).
Laetitia Beck, passaporto israeliano ma nata ad Antwerp in Belgio, professionista dal 2014 dopo una bella carriera di amateur, ha espresso le sue qualità con sette birdie, senza bogey. Per Giulia Molinaro due birdie e cinque bogey e per Giulia Sergas due birdie, sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Sergas e Giulia Molinaro saranno sul tee di partenza dello Yokohama Tire Classic (LPGA Tour) che si svolgerà dal 5 all’8 maggio al RTJ Golf Trail di Prattville in Alabama.
Mancheranno la neozelandese Lydia Ko, la coreana Inbee Park e Lexi Thompson, le prime tre del Rolex Ranking, ma il field è lo stesso di qualità per la presenza di Stacy Lewis, numero quattro mondiale, di Gerina Piller, Jessica Korda, Michelle Wie, Brittany Lincicome, delle australiane Karrie Webb e Minjee Lee, della giapponese Haru Nomura, due titoli in stagione, della svedese Anna Nordqvist, della sudafricana Lee-Anne Pace, della canadese Brooke M. Henderson, dell’inglese Charley Hull, delle coreane So Yeon Ryu, Mi Jung Hur e Amy Yang e delle sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn.
Difenderà il titolo, senza molte possibilità di riuscirci, Kris Tamulis. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)