La coreana Eun-Hee Ji (271 - 66 71 69 65, -17) si è imposta nello Swinging Skirts Taiwan Championship, uno dei tornei a invito che concludono la stagione del LPGA Tour e al quale sono state ammesse 81 concorrenti, nessuna italiana. Sul percorso del Miramar Resort & Country Club (per 72) a Taiwan, Eun-Hee Ji ha contenuto con grande autorità e con lo stesso 65 (-7) il tentativo d’attacco della neozelandese Lydia Ko (277, -11)
Niccolò Quintarelli ha ottenuto il settimo posto nel Grand Final
Andrea Pavan è terminato al 56° posto nel Foshan Open
Nell’Andalucia VMasters sul percorso del Real Club Valderrama
Ha vinto l'ilnglese Tyrrell Hatton con 263 (69 64 65 65, -21) colpi
E’ iniziata la settimana del 74° Open d’Italia che si svolgerà da giovedì 12 ottobre a domenica 15 al Golf Club Milano, nel Parco di Monza, e sarà anticipato mercoledì 11 ottobre della Rolex Pro Am. La più importante manifestazione di golf nazionale è il cuore del Progetto Ryder Cup 2022, il cammino del golf italiano verso la sfida fra Europa e Stati Uniti, in programma fra cinque anni a Roma, presso il Marco Simone Golf & Country Club.
Il New Zealand Women's Open causa maltempo si è concluso di lunedì
Francesco Laporta è terminato al 27° posto con 277 (71 68 69 69, -11) colpi e Matteo Delpodio al 61° con 282 (67 68 75 72, -6) nel Challenge de España (Challenge Tour) disputato sul percorso dell’Izki Golf (par 72), a Urturi in Spagna. Ha vinto il francese Victor Perez con 264 (67 71 61 65, -24), che ha sorpassato il norvegese Jarand Ekeland Arnoy (267, -21) grazie a un gran giro finale in 65 (-7) in cui ha realizzato anche una "buca in uno".
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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