Jimmy Walker (266 - 65 66 68 67, -14) ha battuto a sorpresa l’australiano Jason Day (267 - 68 65 67 67, -13), numero uno mondiale e campione uscente, nel PGA Championship, quarto major stagionale, al Baltusrol GC (par 70) di Springfield nel New Jersey, dove è risalito dal 37° al 22° posto Francesco Molinari (276 - 71 70 68 67, -4).Terzo protagonista lo svedese Henrik Stenson, disunitosi in extremis e terminato settimo (272, -8)
E' stata la prima proette thailandese ad imporsi in un major
Si è imposto nell'Austrian Amateur. Sette italiani tra i top ten
Il giocatore romano è entrato nell'Alps Tour vincendo la settimana gara disputata
Lo svedese Alexander Bjork ha prevalso nel Le Vaudreuil Golf Challenge
Giulia Sergas è terminata 19ª con 215 (71 73 71,-1) nello Scottish Open
Nell’Alps de Las Castillas al Club de Golf de Lerma a Burgos in Spagna
L'azzurra, prima volta nel circuito, ha lasciato una bella impressione
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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