Stefania Avanzo 35ª con 219 colpi (74 71 74, +3), Elisabetta Bertini 42ª con 221 (74 71 76, +5) e Lucrezia Colombotto Rosso 44ª con 222 (76 71 75, +6) nel Ladies Norwegian Open (LET Access) vinto da Linda Wessberg con 203 (69 70 64, -13). La svedese, giocatrice del Ladies European Tour dove vanta tre titoli, ha partecipato alla gara per tenersi in allenamento e con un 64 (-8) finale ha avuto ragione della connazionale Jenny Haglund (206, -10)
Il romano ha operato una bella rimonta dal ventesimo posto
Elisabetta Bertini è salita dal 23° all’11° posto con 139 (70 79, -1) colpi, ma è rimasta l’unica italiana in gara nel Drøbak Ladies Open, torneo del LET Access - secondo circuito femminile continentale - che si sta svolgendo al Drobak Golf Club (par 70), a Drobak in Norvegia. Sono uscite al taglio Stefania Avanzo, 45ª con 144 (+4), la dilettante Lucrezia Colombotto Rosso, 76ª con 147 (+7), e Sophie Sandolo, 82ª con 148 (+8).
L’inglese Anrhony Wall ha battuto il finale lo svedese Alex Noren per 1 up e ha vinto l’Aberdeen Asset Management Paul Lawrie Match Play (European Tour), disputato con l’insolita formula a eliminazione diretta sul percorso dell’Archerfield GC (par 72), a North Berwick in Scozia, e promosso dallo scozzese Paul Lawrie. Il terzo posto è stato appannaggio dell’inglese James Morrison che ha sconfitto per 4/3 il connazionale Oliver Fisher
Il 24enne francese di Thionville Joel Stalter ha ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi nello Swedish Challenge (Challenge Tour) disputato sul percorso del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm in Svezia. Ha concluso la gara con 276 colpi (70 69 68 68, -12) alla pari con il gallese Oliver Farr (276 - 71 70 69 66) e con l’inglese Ben Stow (276 - 69 67 73 67) e poi li ha superati con un birdie alla seconda buca di playoff
E' stata superata per 1 up dalla coreana Eun Jeong Seong in Pennsylvania
Titolo allo scozzese Russell Knox, Francesco Molinari 47°
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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