Lo svedese ha dominato nel British Masters disputato al The Grove
L’Hainan Open in Cina disputato su sole 36 buche per il maltempo
Prevale il thailandese Pavit Tangkamolprasert nel Macao Open
L'olandese vince allo sprint lo nello Xiamen International Ladies Open
Primo titolo per la giovane spagnola nel KEB Hana Bank in Corea
E' il terzo titolo stagionale per il giocatore reatino, rivelazione dell'anno
L’inglese Tom Shadbolt, con 200 colpi (65 72 63 -13), è il nuovo leader del 3° Abruzzo Open presented by Axa, penultimo torneo stagionale dell’Alps Tour che si chiuderà domani sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71). Al secondo posto con 201 (-12) e in piena corsa per il titolo Federico Maccario (68 63 70) ed Enrico Di Nitto (68 66 67). Possono inserirsi Daniel Young, Julien Foret, Kevin Hesbois e Daniel Berna, quarti con 202 (-11)
Federico Maccario, con 131 colpi (68 63 -11), ha preso il comando del 3° Abruzzo Open presented by Axa, penultimo torneo stagionale dell’Alps Tour in svolgimento sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71). È sceso al secondo posto con 133 (64 69 -9) il francese Raphael Marguery, mentre salgono in terza posizione con 134 (-8) Enrico Di Nitto (68 66) e lo spagnolo Daniel Berna (66 68).
Il francese Raphael Marguery, con 64 colpi (-7), è al comando dopo il primo round del 3° Abruzzo Open presented by Axa, penultimo torneo stagionale dell’Alps Tour in svolgimento sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71). In seconda posizione con 65 (-6) l’inglese Tom Shadbolt e il francese Julien Foret. Ottimo avvio di Stefano Pitoni, 4° con 66 (-5) insieme allo spagnolo Daniel Berna. Buona partenza anche di Cristiano Terragni sesto
Ad Asti ha superato di tre colpi Stefania Croce, che difendeva il titolo
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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