Suo a Città del Messico il Citibanamex Lorena Ochoa Invitational
Si è imposta nell’Hero Women's Indian Open. a Gurgaon in India
Nel Nedbank Golf Challenge capolavoro dello svedese Alex Noren
Hanno superato lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour
Giro finale in 61 (-10) colpi nello Shriners Hospitals for Children Open
Nel Toto Japan Classic in Giappone crolla nel finale Ariya Jutanugarn
Matteo Manassero 17° con 276 (66 68 68 74, -8), Renato Paratore 25° con 278 (71 71 67 69, -6) e Nino Bertasio 43° con 280 (69 71 71 69, -4) al termine del Turkish Airlines Open, primo dei tre tornei delle Final Series che concludono la stagione dell'European Tour disputato al Regnum Carya G&Spa Resort (par 71) di Belek in Turchia. Vittoria annunciata del 27enne danese Thorbjorn Olesen (264 - 65 62 68 69, -20)
Secondo titolo stagionale e terzo in carriera nel LET per la statunitense
Lorenzo Gagli non è riuscito a conquistare la 'carta' Eurotour 2017
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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