Francesca Cuturi, nona con 298 colpi (77 73 71 77, +10), ha superato la Lalla Aicha Tour School Pre Qualifier B del Ladies European Tour e ha avuto accesso alla finale della Qualifying School, che si disputerà dal 17 al 21 dicembre sui due tracciati del Samanah Country Club e dell’Amelkis Golf Club, a Marrakech in Marocco. Non è entrata tra le 31 promosse Laura Sedda, 39ª con 316 (83 75 78 80, +28).
Sul percorso del Royal Golf Mohammedia (par 72), a Mohammedia in Marocco, la gara è stata dominata dalla svedese Madelene Sagstrom (271 - 66 66 72 67, -17) vincitrice della money list 2016 del Symetra Tour e promossa al LPGA Tour 2017. Ha preso il comando sin dall’inizio e ha staccato di undici colpi la francese Celine Boutier (282, -6), anche lei con la 'carta' per il circuito americano conquistata alla recente Qualifying School. Al terzo posto con 287 (-1) la svedese Cajsa Persson, al quarto con 290 (+2) la dilettante australiana Celina Yuan e al quinto con 293 (+5) l’indiana Amandeep Drall.
La finale è in programma sulla distanza delle 90 buche al termine delle quali le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto otterranno la ‘carta’ piena per il Ladies European Tour 2017, categoria 8a. Le altre avranno categorie diverse, secondo la graduatoria, con meno possibilità di giocare.
Saranno in campo Sophie Sandolo e Stefania Avanzo, ammesse di diritto, e Lucrezia Colombotto Rosso, Elisabetta Bertini e Alessandra Braida che hanno superato la precedente Pre Qualifier A, e Francesca Cuturi.
TERZA GIORNATA - Francesca Cuturi da 13ª a settima con 221 colpi (77 73 71, +5) ha recuperato ancora e ha ipotecato il passaggio in finale nella Lalla Aicha Tour School Pre Qualifier B del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Royal Golf Mohammedia (par 72), a Mohammedia in Marocco. Accederanno all'ultimo atto le prime 30 qualificate e Laura Sedda, 36ª con 236 (83 75 78, +20), ha ampie possibilità di recuperare.
E' continuata la corsa di testa della svedese Madelene Sagstrom (204 - 66 66 72, -12), la più forte del lotto, vincitrice della money list 2016 del Symetra Tour e promossa al LPGA Tour 2017. Ha mantenuto il secondo posto la francese Celine Boutier (211, -5), anche lei con la 'carta' per il circuito americano conquistata alla recente Qualifying School. Seguono con 213 (-3) la svedese Cajsa Persson e con 214 (-2) l'amateur australiana Celina Yuan.
Il torneo offre l'ultima occasione per accedere alla finale che si disputerà dal 17 al 21 dicembre sui due tracciati del Samanah Country Club e dell’Amelkis Golf Club, a Marrakech in Marocco. In programma 90 buche al termine delle quali le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto otterranno la ‘carta’ piena per il Ladies European Tour 2017, categoria 8a. Le altre avranno categorie diverse, secondo la graduatoria, con meno possibilità di giocare.
Hanno già avuto accesso all'ultimo atto Sophie Sandolo e Stefania Avanzo, ammesse di diritto, e Lucrezia Colombotto Rosso, Elisabetta Bertini e Alessandra Braida che hanno superato la precedente Pre Qualifier A.
SECONDO GIRO - Francesca Cuturi, da 21ª a 13ª con 150 (77 73, +6), e Laura Sedda , da 52ª a 39ª con 158 (83 75, +14), hanno guadagnato posizioni nel secondo giro della Lalla Aicha Tour School Pre Qualifier B del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Royal Golf Mohammedia (par 72), a Mohammedia in Marocco.
Sta facendo un torneo per conto suo la svedese Madelene Sagstrom, leader con 132 colpi (66 66, -12), gran favorita, vincitrice della money list 2016 del Symetra Tour e promossa al LPGA Tour 2017. E lo stesso sembra voler fare la francese Celine Boutier (140, -4), seconda con otto colpi di ritardo, ma con tre di vantaggio sulla terza, l'amateur australiana Celina Yuan (143, -1). Anche la Boutier ha la 'carta' per il circuito americano conquistata alla recente Qualifying School. Al quarto posto con 144 (par) la svedese Cajsa Persson e l'australiana Amy Walsh e al sesto con 146 (-2) l'islandese Valdis Thora Jonsdottir.
Il torneo offre l'ultima occasione per accedere alla finale che si disputerà dal 17 al 21 dicembre sui due tracciati del Samanah Country Club e dell’Amelkis Golf Club, a Marrakech in Marocco. In programma 90 buche al termine delle quali le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto otterranno la ‘carta’ piena per il Ladies European Tour 2017, categoria 8a. Le altre avranno categorie diverse, secondo la graduatoria, con meno possibilità di giocare.
Hanno già avuto accesso all'ultimo atto Sophie Sandolo, ammessa di diritto, e Lucrezia Colombotto Rosso, Elisabetta Bertini e Alessandra Braida che hanno superato la precedente Pre Qualifier A.
PRIMO GIRO - Francesca Cuturi, 21ª con 77 (+5) colpi, a metà classifica, e Laura Sedda, 52ª con 83 (+11), in bassa nella Lalla Aicha Tour School Pre Qualifier B del Ladies European Tour iniziata sul percorso del Royal Golf Mohammedia (par 72), a Mohammedia in Marocco.
Ha subito fatto il vuoto la svedese Madelene Sagstrom, leader con 66 (-6), gran favorita e vincitrice della money list 2016 del Symetra Tour e promossa al LPGA Tour 2017. A quattro colpi la francese Celine Boutier (70, -2), anche lei con 'carta' per il circuito americano conquistata alla recente Qualifying School. Al terzo posto con 71 (-1) l'australiana Sheridan Gorton e al quarto con 72 (par) l'indiana Amandeep Drall, la spagnola Natasha Fear e la dilettante svizzera Rachel Rossel.
Il torneo offre l'ultima occasione per accedere alla finale che si disputerà dal 17 al 21 dicembre sui due tracciati del Samanah Country Club e dell’Amelkis Golf Club, a Marrakech in Marocco. In programma 90 buche al termine delle quali le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto otterranno la ‘carta’ piena per il Ladies European Tour 2017, categoria 8a. Le altre avranno categorie diverse, secondo la graduatoria, con meno possibilità di giocare.
Hanno già avuto accesso all'ultimo atto Sophie Sandolo, ammessa di diritto, e Lucrezia Colombotto Rosso, Elisabetta Bertini e Alessandra Braida che hanno superato la precedente Pre Qualifier A.
LA VIGILIA - Laura Sedda e Francesca Cuturi partecipano alla Lalla Aicha Tour School Pre Qualifier B del Ladies European Tour (9-12 dicembre, 72 buche), che ha luogo sul percorso del Royal Golf Mohammedia, a Mohammedia in Marocco. Si sono già svolte le Pre Qualifier A (in Marocco), C (in Cambogia) e D (in Colombia) e questa è l'ultima occasione per accedere alla finale che si disputa dal 17 al 21 dicembre sui due tracciati del Samanah Country Club e dell’Amelkis Golf Club, a Marrakech in Marocco. In programma 90 buche al termine delle quali le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto otterranno la ‘carta’ piena per il Ladies European Tour 2017, categoria 8a. Le altre avranno categorie diverse, secondo la graduatoria, con meno possibilità di giocare.
Hanno già avuto accesso all'ultimo atto Sophie Sandolo, ammessa di diritto, e Lucrezia Colombotto Rosso, Elisabetta Bertini e Alessandra Braida che hanno superato la precedente Pre Qualifier A.
Al Royal Golf Mohammedia saranno in gara 57 concorrenti tra le quali la francese Celine Boutier, che ha appena conseguito una 'carta' per il LPGA Tour, anche se non a tempo pieno, e la svedese Madelene Sagstrom, che invece ha vinto l'ordine di merito del Symetra Tour ed è approdata con 'carta' piena sul circuito maggiore femminile americano.
L'inglese Barry Lane ha vinto con 202 colpi (67 67 68, -14) il MCB Tour Championship, la gara che ha concluso il Senior Tour europeo sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), a Poste de Flacq nell'isola di Mauritius.
Ha battuto il connazionale Paul Broadhurst (203, -13) che si è imposto nell'ordine di merito divenendo il numero 1 del circuito 2016. Al terzo posto con 204 (-12) lo scozzese Colin Montgomerie, favorito della gara, al quarto con 205 (-11) il gallese Phillip Price e il sudafricano James Kingston e al sesto con 206 (-10) l'inglese Gary Wolstenholme e lo spagnolo Pedro Linhart.
Barry Lane, 56enne di Hayes, ha ottenuto il quinto titolo da senior dopo i cinque conquistati nella sua carriera sull'European Tour. Con un birdie sull'ultima buca ha contrato il tentativo di Broadhurst che con un eagle aveva tentato di portarlo al playoff. Il vincitore ha ricevuto un assegno di 69.074 euro su un montepremi di 450.000 euro.
Paul Broadhurts, sei successi sul tour maggiore e due tra gli "over 50", ha dominato nell'ordine di merito arrivando alla cifra di 399.285 euro guadagnati in stagione contro i 211.557 euro dello svedese Magnus P. Atlevi, secondo. Tre italiani in graduatoria: Costantino Rocca 52° con E 20.333, Mauro Bianco 76° con E 1.855 e Giuseppe Calì 79° con 1.190 euro.
SECONDO GIRO - Gli inglesi Barry Lane (67 67) e Paul Broadhurst (69 65) sono i nuovi leader del MCB Tour Championship, la gara che conclude il Senior Tour europeo 2016 sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), a Poste de Flacq nell'isola di Mauritius. Li seguono a un colpo il gallese Phillip Price, al comando dopo un giro, e i due grandi favoriti alla vigilia, il sudafricano David Frost e lo scozzese Colin Montgomerie (135, -9). Al sesto posto con 137 (-7) l'inglese Paul Eales e il sudafricano James Kingston e all'ottavo con 138 (-6) il messicano Esteban Toledo, l'inglese Philip Golding e lo spagnolo Miguel Angel Martin.
Paul Broadhurts, sei titoli sull'European Tour e due nel Senior Tour, a fine torneo diventerà il numero uno del circuito 2016, essendo leader irraggiungibile nella money list. Ha girato in 65 (-7) colpi con sette birdie senza bogey. Anche per Barry Lane sette birdie, ma con due bogey (67, -5). Il montepremi è di 450.000 euro dei quali 69.075 euro gratificheranno il vincitore.
PRIMO GIRO - Il gallese Philip Price ha preso il comando con 64 (-8) colpi nel primo giro del MCB Tour Championship, la gara che conclude il Senior Tour europeo 2016 sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), a Poste de Flacq nell'isola di Mauritius.
Appena entrato nel circuito il 50enne di Pontypridd, grazie a nove birdie contro un bogey, ha lasciato a tre colpi il sudafricano David Frost e gli inglesi Roger Chapnam e Barry Lane (67, -5). In quinta posizione con 68 (-4) il messicano Esteban Toledo, l'inglese Paul Eales, lo spagnolo Santiago Luna e lo scozzese Colin Montgomerie, "stella" dell'evento. Nono con 69 (-3) l'inglese Paul Broadhurst irraggiungibile leader dell'ordine di merito e avvio lento dello svedese Magnus P. Atlevi, 31° con 73 (+1), che deve difendere il secondo posto nella money list.
Al torneo era iscritto Costantino Rocca, che ha dato forfait all'ultimo momento. Il montepremi è di 450.000 euro dei quali 69.075 euro gratificheranno il vincitore.
LA VIGILIA - Il Senior Tour Europeo si conclude con il MCB Tour Championship (9-11 dicembre) sul percorso del Constance Belle Mare Plage, a Poste de Flacq nell'isola di Mauritius.
Difende il titolo lo scozzese Colin Montgomerie e, insieme a lui, daranno lustro al field anche l'inglese Paul Wesselingh, vincitore del torneo nel 2013 e nel 2014, e il sudafricano David Frost, a segno nel 2011 e nel 2012.
Tra gli altri candidati al titolo gli inglesi Paul Broadhurst, che al termine della gara sarà proclamato miglior giocatore del circuito 2016 poiché leader della money list con largo margine irrecuperabile per gli altri, Barry Lane e Philip Golding, lo svedese Magnus P. Atlevi, secondo nell'ordine di merito, il gallese Stephen Dodd, vincitore del Senior Italian Open al GC Udine, lo svizzero André Bossert, gli spagnoli Pedro Linarth e Santiago Luna,, lo statunitense Tim Thelen e l'argentino Cesar Monasterio. Al torneo era iscritto Costantino Rocca, che ha dato forfait all'ultimo momento. Il montepremi è di 450.000 euro dei quali 69.075 euro gratificheranno il vincitore.
Il Ladies European Tour è sotto shock per la scomparsa di un caddie nel corso del primo giro dell'Omega Dubai Ladies Masters. Sul fairway della 13ª buca dell'Emirates Golf Club, a Dubai, il caddie si è improvvisamente accasciato al suolo. E' stato immediatamente soccorso dal medico che, vista la gravità della situazione, ha ordinato l'immediato ricovero. Purtroppo ogni soccorso è stato vano e lo sfortunato caddie è deceduto appena giunto in ospedale.
Ivan Khodabakhsh, CEO Ladies European Tour, ha detto: "Siamo tutti estremamente colpiti e rattristati da questa morte improvvisa e abbiamo deciso, per rispetto, di sospendere il primo giro. A nome di tutti gli appartenenti al circuito le più sentite condoglianze alla famiglia dello scomparso così duramente colpita".
L'Omega Dubai Ladies Masters, evento conclusivo della stagione del LET con la partecipazione delle azzurre Diana Luna, Giulia Sergas, Stefania Croce e Sophie Sandolo, riprenderà domani, giovedì 8 dicembre, e sarà ridotto da 72 a 54 buche.
La cinese Shanshan Feng (206 - 72 709 64, -10) è ricorsa agli effetti speciali e, campionessa qual è, con un 64 (-8) ha rimontato dal 13° posto confermando il titolo nell'Omega Dubai Ladies Masters, ultima gara stagionale del Ladies European Tour disputata sul percorso dell'Emirates Golf Club (par 72) a Dubai. Per la 27enne di Guangzhou è la quarta vittoria in questa gara che lo scorso anno le consentì anche di essere la money leader.
Hanno concluso al 49° posto con 221 (+5) Diana Luna (74 74 73) e Sophie Sandolo (73 75 73) e sono uscite al taglio dopo 36 buche Giulia Sergas, 76ª con 150 (74 76, +6), e Stefania Croce, 85ª con 152 (74 78, +8).
Non è bastato un parziale di 65 (-7) all'inglese Charley Hull, seconda con 208 (-8) per evitare il sorpasso. Al terzo posto con 210 (-6) la sua connazionale Florentyna Parker e la 18enne indiana Aditi Ashok, vincitrice dei due tornei precedenti, al quinto con 211 (-5) la sudafricana Ashleigh Simon e l'inglese Georgia Hall e solo al settimo con 212 (-4) l l'inglese Felicity Johnson in vetta dopo due turni. Al 10° con 213 (-3) Cheyenne Woods, nipote di Tiger.
Non ha brillato la statunitense Beth Allen, 55ª con 222 (+6), ma praticamente ha fatto passerella per godersi il successo nell'ordine di merito (E 313.079) che si era già assicurato con largo anticipo e che l'ha eletta miglior giocatrice del LET 2016 davanti ad Aditi Ashok (E 206.664). Prima delle italiane Diana Luna, 31ª con E 49.475, quindi 75ª Giulia Sergas (E 21.360), 91ª Stefania Croce (E 12.446) e 95ª Sophie Sandolo (E 11 453).
Shanshan Feng è stata praticamente perfetta nel turno conclusivo che ha condotto con otto birdie senza sbavature. E' stata gratificata con 75.000 euro su un montepremi di 500.000 euro. Nel suo palmares figurano sei titoli comprensivi d un major nel LPGA Tour, suo circuito di competenza, cinque nel Japan Tour e sette nel LET.
Diana Luna e Sophie Sandolo hanno messo a segno entrambe quattro birdie e cinque bogey per il 73 (+1) con cui hanno concluso la stagione.
Per la tragica scomparsa avvenuta giovedì scorso del caddie Max Zechmann durante il giro iniziale, poi annullato in segno di lutto, il torneo è stato ridotto da 72 a 54 buche.
SECONDO GIRO - L'inglese Felicity Johnson (137 - 73 64, -7) ha sorpassato la connazionale Florentyna Parker (139 - 67 72, -5) nel secondo giro dell'Omega Dubai Ladies Masters, ultima gara stagionale del Ladies European Tour che si sta disputando sul percorso dell'Emirates Golf Club (par 72) a Dubai. Hanno superato il taglio con l'ultimo punteggio utile Diana Luna (74 74) e Sophie Sandolo (73 75), 53.e con 148 (+4), e sono uscite Giulia Sergas, 76ª con 150 (74 76, +6), e Stefania Croce, 85ª con 152 (74 78, +8).
Seguono le battistrada e hanno proposto la loro candidatura al titolo due giovanissime: l'indiana Aditi Ashok, vincitrice delle due precedenti gare, e la danese Emily Pedersen, fresca di 'carta' per il prossimo LPGA Tour, terze con 140 (-4). Sono in corsa anche le otto concorrenti al quinto posto con 141 (-3) tra le quali si trovano la statunitense Cheyenne Woods, nipote di Tiger, la sudafricana Ashleigh Simon, la francese Jade Schaeffer e la svedese Linda Wessberg. Qualche speranza per la cinese Shanshan Feng, campionessa uscente, 13ª con 142 (-2).
Felicity Johnson, 29enne di Birmingham con due successi nel circuito, ma a digiuno da cinque anni, ha infilato otto birdie senza bogey per il 64 (-8), miglior punteggio del turno e unico sotto il 70. Sophie Sandolo ha girato in 75 (+3) colpi con due birdie e cinque bogey e Diana Luna ha raddoppiato il 74 (+2) di partenza con due birdie, due bogey e un doppio bogey. Per Giulia Sergas 76 (+4) colpi con quattro bogey e per Stefania Croce 78 (+6) con quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 500.000 euro.
Per la tragica scomparsa avvenuta giovedì scorso del caddie Max Zechmann nel corso del primo giro, poi annullato in segno di lutto, il torneo è stato ridotto da 72 a 54 buche.
PRIMO GIRO - Florentyna Parker al proscenio con 67 (-5) colpi nel giro iniziale dell'Omega Dubai Ladies Masters, ultima gara stagionale del Ladies European Tour che si sta disputando sul percorso dell'Emirates Golf Club (par 72) a Dubai. A metà classifica le quattro azzurre in gara: Sophie Sandolo, 47ª con 73 (+1), Giulia Sergas, Diana Luna e Stefania Croce, 54.e con 74 (+2).
La Parker, 27enne inglese nata a Henstedt-Ulzburg in Germania, precede di un colpo la francese Sophie Giquel e la statunitense Cheyenne Woods (68, -4), nipote di Tiger Woods. In quarta posizione con 69 (-3) l'olandese Anne Van Dam, la lettone Laura Jansone, la transalpina Jade Schaeffer, la spagnola Nuria Iturrios, la sudafricana Ashleigh Simon e la danese Emily Pedersen, fresca di 'carta' per il LPGA Tour americano.
Subito dietro l'indiana Aditi Ashok, a segno nelle due precedenti gare del LET e anche lei approdata con 'carta' al LPGA Tour, la svedese Linda Wessberg e la francese Gwladys Nocera, decime con 70 (-2). Al 17° posto con 71 (-1) la statunitense Beth Allen, che si è assicurata con anticipo il successo nella money list. Si è giocato con le proette ancora frastornate per la tragica scomparsa avvenuta ieri del caddie Max Zechmann, nel corso del primo giro poi annullato in segno di lutto. Il torneo è stato ridotto da 72 a 54 buche.
Florentyna Parker, due titoli nel circuito l'ultimo ottenuto al GC Perugia nell'Italian Ladies Open (2014), è stata piuttosto alterna, ma molto efficace con nove birdie, due bogey e un doppio bogey. Per Sophie Sandolo tre birdie e quattro bogey, per Giulia Sergas tre birdie, due bogey e un triplo bogey, per Diana Luna tre birdie e cinque bogey e per Stefania Croce un birdie e tre bogey. Il montepremi è di 500.000 euro.
LA VIGILIA - Diana Luna, Giulia Sergas, Stefania Croce e Sophie Sandolo sono nel field dell'Omega Dubai Ladies Masters (7-10 dicembre), ultima gara stagionale del Ladies European Tour che si disputa sul percorso dell'Emirates Golf Club a Dubai.
Difende il tiolo la cinese Shanshan Feng in un contesto che comprende altre due giocatrici del circuito statunitense, l'inglese Charley Hull e la norvegese Suzann Pettersen, insieme a ottime proettes come le francesi Gwladys Nocera e Valentine Derrey, la spagnola Nuria Iturrios, le inglesi Trish Johnson e Laura Davies e l'americana Cheyenne Woods, nipote di Tiger.
Ci saranno anche alcune reduci dalla Qualifying School del LPGA Tour dove hanno ottenuto la 'carta': la 18enne indiana Aditi Ashok, le danesi Emily Pedersen e Nicole Brock Larsen, la transalpina Celine Boutier e la statunitense Beth Allen. Quest'ultima sarà sicuramente la numero uno della money list del LET 2016 avendo ormai un margine incolmabile su Aditi Ashok. Il montepremi è di 500.000 euro.
L'australiano Sam Brazel (267 - 66 66 67 68, -13) ha vinto a sorpresa l'UBS Hong Kong Open superando di un colpo il più accreditato spagnolo Rafael Cabrera Bello (268, -12). Sul percorso dell'Hong Kong GC (par 70), a Fanling, Edoardo Molinari si è classificato 14° con 275 colpi (72 68 64 71, -5) dopo una tonica e convincente prestazione, ed è terminato 67° Nino Bertasio (287 - 67 70 71 79, +7).
Sono stati in corsa per il successo fino alle ultime battute l'inglese Tommy Fleetwood e l'australiano Andrew Dodt, terzi con 269 (-11), ha leggermente ceduto lo statunitense David Lipsky, quinto con 270 (-10), ed è risalito l'inglese Danny Willett, da 14° a sesto con 271 (-9). Ottavo posto con 273 (-7) per l'iberico Pablo Larrazabal e per il malese Danny Chia e 14°, insieme a Molinari, anche per Il thailandese Thongchai Jaidee.
Sotto tono l'inglese Justin Rose, oro olimpico e campione uscente, 36° con 278 (-2), l'americano Patrick Reed, 43° con 279 (-1), lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, vincitore del torneo nel 2012 e 2014, 54° con 282 (+2), e l'inglese Ian Poulter, 61° con 285 (+5), tutti arrivati a Hong Kong con ben altre prospettive.
Sam Brazel, 38enne membro dell'Asian Tour con due quarti posti quali risultati migliori fino ad oggi, ha tenuto a distanza Rafael Cabrera Bello con un 68 (-2). Ha iniziato male con due bogey sulle prime nove buche, poi si è rimesso in carreggiata con tre birdie consecutivi e con il quarto alla 18ª ha bocciato l'estremo tentativo dello spagnolo, fatto con la stessa moneta, di portarlo al playoff (69, -1 con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey).
A Brazel il primo successo gli ha reso 311.844 euro, su un montepremi di 1.871.083 euro, e gli cambierà un finale di carriera che sembrava destinato all'anonimato. Edoardo Molinari ha concluso la sua bella gara con un 71 (+1) dovuto a due birdie e a tre bogey. Per Nino Bertasio 79 (+9) colpi con tre bogey e tre doppi bogey. E' uscito al taglio Renato Paratore, 108° con 146 (77 69, +6).
TERZO GIRO - Edoardo Molinari, ottavo con 204 colpi (72 68 64, -6), è stato tra i protagonisti della terza giornata dell'UBS Hong Kong Open, sul percorso dell'Hong Kong GC (par 70), a Fanling. Con un parziale di 64 (-6), secondo score del turno, il torinese ha recuperato 41 posizioni, mentre ha ceduto Nino Bertasio, da 18° a 39° con 208 (67 70 71, -2).
In vetta lo spagnolo Rafael Cabrera Bello (199 - 64 65 70, -11) è stato raggiunto dall'australiano Sam Brazel (199 - 66 66 67), che gli ha recuperato tre colpi, e ha mantenuto il terzo posto l'inglese Tommy Fleetwood (201, -9) che per qualche buca era stato con i primi due. In corsa per il titolo anche lo statunitense David Lipsky, quarto con 202 (-8), l'inglese David Howell, l'australiano Andrew Dodt e il sudafricano Justin Walters, quinti con 203 (-7). Può nutrire speranze anche il gruppo di Molinari che comprende il thailandese Thongchai Jaidee, il coreano Soomin Lee, l'irlandese Paul Dunne, l'australiano Jason Scrivener e l'americano Daniel Im.
E' scivolato al 14° posto l'inglese Danny Willett (205, -5) e si barcamenano in bassa classifica l'inglese Justin Rose, oro olimpico e campione uscente, e l'iberico Miguel Angel Jimenez, vincitore due volte del torneo (2013-2014), 47.i con 209 (-1), lo statunitense Patrick Reed, 54° con 210 (par), e l'inglese Ian Poulter, 57° con 211 (+1), tutti arrivati a Hong Kong con ben altre ambizioni.
Sam Brazel, 38enne membro dell'Asian Tour con due quarti posti quali risultati migliori (Manila Masters 2914, World Classic 2015) ha operato l'aggancio con quattro birdie e un bogey per il 67 (-3). Rafael Cabrera Bello ha scoperto vie infinite per arrivare al 70 del par ed evitare il sorpasso con sei birdie, quattro bogey e un doppio bogey.
Edoardo Molinari non è andato a grande andatura sulle prime nove buche, condotte con un birdie, poi ha cambiato radicalmente marcia mettendo a segno altri sei birdie tra la 10ª e la 17ª. Unico neo il bogey alla 18ª, buca su cui aveva segnato un doppio bogey nel primo giro. Nino Bertasio è andato subito in affanno con un doppio bogey in partenza a cui si sono aggiunti due bogey prima del giro di boa. Ha avuto, però, una bella reazione con tre birdie tra la 10ª e la 13ª che hanno notevolmente alleggerito il punteggio (71, +1). E' uscito al taglio Renato Paratore, 108° con 146 (77 69, +6).
Il montepremi è di due milioni di dollari (circa 1.878.300 euro con prima moneta di 311.844 euro).
SECONDO GIRO - Nino Bertasio, 18° con 137 (67 70, -3) colpi, è rimasto in alta classifica nel secondo giro dell'UBS Hong Kong Open, sul percorso dell'Hong Kong GC (par 70), a Fanling, dove lo spagnolo Rafael Cabrera Bello ha mantenuto la leadership con 129 (64 65, -11).
Ha recuperato 31 posizioni e ha evitato il taglio Edoardo Molinari, 49° con 140 (72 68, par), mentre è rimasto fuori Renato Paratore, 108° con 146 (77 69, +6).
Cabrera Bello ha lasciato a tre colpi l’australiano Sam Brazel (132, -8), al momento la sorpresa del torneo, e a cinque Danny Willett (134, -6), risalito dal 22° al quarto posto con un 66 (-4) dove è affiancato dal connazionale Tommy Fleetwood, dallo statunitense Paul Peterson e dal sudafricano Justin Walters. Al settimo con 135 (-5) il thailandese Thongchai Jaidee e al 18°, insieme a Bertasio, l’iberico Miguel Angel Jimenez, vincitore due volte della gara. Non hanno più chances di puntare al titolo l’inglese Justin Rose, campione uscente, 38° con 139 (-1), l’altro inglese Ian Poulter e l’americano Patrick Reed, 49,i come Molinari.
Rafael Cabrera Bello, 32enne di Las Palmas, due titoli lontani nel tempo, ma un’ottima stagione 2016 pur senza successi, ha aumentato il vantaggio con sei birdie e l’unico bogey in 36 buche per il 65 (-5).
Nino Bertasio è partito con due birdie rimanendo due colpi sotto par fino alla buca 17, raggiunta dopo altri tre birdie annullati da tre bogey, poi è tornato in par con un doppio bogey a chiudere (70). Edoardo Molinari ha disputato una gara d’attacco, a maggior ragione dopo il bogey in avvio. Con quattro birdie tra la 4ª e la 13ª buca è passato nella parte buona della graduatoria, dove è rimasto malgrado un bogey (14ª) lo abbia fatto proseguire sul filo del rasoio (68, -2). Dopo il devastante 77 (+7) con ultimo posto nel primo turno, Renato Paratore ha provato a rimediare, ma francamente la missione era impossibile. Ha concluso con un parziale di 69 (-1) con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey.
Il montepremi è di due milioni di dollari (circa 1.878.300 euro con prima moneta di 311.844 euro).
PRIMO GIRO - Nino Bertasio, 13° con 67 (-3) colpi, Edoardo Molinari, 80° con 72 (+2), e Renato Paratore 126° con 77 (+7) dopo il giro iniziale dell'UBS Hong Kong Open, sul percorso dell'Hong Kong GC (par 70), a Fanling. Leader con 64 (-6) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello inseguito dal francese Sebastien Gros (65, -5).
Affollata la terza piazza, dove sono con 66 (-4) gli statunitensi Peter Uihlein, Paul Peterson e David Lipsky, gli inglesi Tommy Fleetwood e Jordan L. Smith, gli iberici Nacho Elvira e Jorge Campillo, il sudafricano Jbe Kruger, l'australiano Sam Brazel e il transalpino Benjamin Hebert. Il thailandese Thongcai Jaidee affianca Bertasio e hanno un colpo in più gli inglesi Danny Willett e Ian Poulter, 22.i con 68 (-2). In ritardo lo statunitense Patrick Reed e l'inglese Justin Rose, campione uscente, 57.i con 70 (par).
Gran ritmo e nessuna sbavatura per Rafael Cabrera Bello, che ha segnato un eagle e quattro birdie. Nino Bertasio ha iniziato dalla buca 11 infilando quattro birdie prima del giro di boa, poi ha rallentato con due bogey, ma ha chiuso con il quinto birdie.
Stesso tee di avvio per Renato Paratore subito in affanno con doppio bogey, poi il cedimento con cinque colpi persi in sei buche di fila percorse con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Edoardo Molinari è andato in altalena con tre birdie e tre bogey e infine è salito due colpi sopra par con un doppio bogey alla 18ª. Il montepremi è di due milioni di dollari (circa 1.878.300 euro con prima moneta di 311.844 euro).
LA VIGILIA - Dopo la doppia apertura in Sudafrica e in Australia, l'European Tour 2017 fa tappa a Hong Kong per l'UBS Hong Kong Open (8-11 dicembre), organizzato in collaborazione con l'Asian Tour, dove saranno al via Edoardo Molinari, Renato Paratore e Nino Bertasio.
Sul percorso dell'Hong Kong Golf Club, a Fanling, danno gran qualità al field gli inglesi Justin Rose, oro olimpico e campione uscente, Danny Willett, Masters Champion, e Ian Poulter insieme a Patrick Reed, trascinatore della squadra americana nell'ultima Ryder Cup, e agli spagnoli Miguel Angel Jimenez, vincitore del torneo nel 2012 e 2014, Pablo Larrazabal e Rafael Cabrera Bello. Altri possibili protagonisti i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, gli indiani Arjun Atwal, S.S.P. Chawrasia e Gaganjeet Bhullar, i filippini Antonio Lascuna e Miguel Tabuena, il malese Danny Chia e gli australiani Brett Rumford e Scott Hend, a segno nell'altra edizione 2014 della gara.
Fa il debutto stagionale Renato Paratore, dopo la bella chiusura del tour 2016 con le toniche prove negli ultimi tre tornei in Turchia, Sudafrica e Dubai, mentre è subito tempo di riscatto per Edoardo Molinari e Nino Bertasio, usciti al taglio la settimana scorsa nell'Australian PGA Championship. Dopo questo evento il circuito osserverà un mese di pausa, poi tornerà in Sudafrica per il BMW South African Open (12-15 gennaio). Il montepremi è di due milioni di dollari (circa 1.878.300 euro con prima moneta di 311.844 euro).
Il torneo su Sky - L'UBS Hong Kong Open andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 8 dicembre, delle ore 7 alle ore 10 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 9 e sabato 10, dalle ore 7 all ore 10 (Sky Sport 3 HD); domenica 11, dalle ore 6.30 alle pre 9,30. Commento di Alessandro Lupi e di Roberto Zappa.
Thomas Bjorn è stato nominato capitano della squadra europea per la prossima Ryder Cup, che si terrà in Francia, sul percorso de Le Golf National, a Parigi (Guyancourt), dal 28 al 30 settembre 2018.
Il 45enne di Silkeborg è il primo danese a ricevere l'incarico che gli è stato assegnato da una commissione formata da Keith Pelley (CEO European Tour), Darren Clarke, Paul McGinley e Josè Maria Olazàbal (ultimi tre capitani europei) e da Henrik Stenson (vincitore Race to Dubai 2016 e membro del Comitato Tornei dell’European Tour).
"E' il giorno più bello della mia carriera. Sono veramente onorato - ha detto il danese - di poter rappresentare l'Europa come capitano. Non vedo l'ora di vivere i prossimi 20 mesi per riconquistare tutti insieme il trofeo".
Bjorn ha disputato tre volte la gara con l'Europa sempre vincitrice (1997, 2002, 2014). Inoltre ha maturato una buona esperienza come vice capitano, carica che ha ricoperto in quattro occasioni chiamato dai capitani Bernhard Langer (2004), Colin Montgomerie (2010), José María Olazábal (2012) e Darren Clarke quest'anno all'Hazeltine National.
Ha esordito in Ryder Cup come giocatore nel 1997 in Spagna a Valderrama, nella prima edizione europea fuori dal Regno Unito e ora debutterà come capitano in Francia nella seconda lontana dalla Gran Bretagna.
E' sull'European Tour ininterrottamente dal 1996 dove ha colto quindici titoli tra i quali quelli nell'Open de España (1998), nel Dubai Desert Classic (2001), nel Johnnie Walker Championship (2011) e l'ultimo nel Nedbank Golf Challenge (2014). Nel suo palmares anche due successi nel Japan Tour e tre nel Challenge Tour. Si è classificato due volte secondo nell'Open Championship, ma uno lo perse per un gesto di rabbia: dopo un'uscita sbagliata da un bunker sbatté il bastone sulla sabbia ed ebbe due colpi di penalità praticamente decisivi per il risultato.
Conosce molto bene il percorso de Le Golf National, avendo disputato l’Open di Francia 14 volte con il terzo posto del 2007 miglior piazzamento.
Sul percorso del Miyoshi Country Club, ad Aichi in Giappone, la rappresentativa della Korean LPGA ha dominato nel The Queens, quadrangolare a cui hanno preso parte anche le selezioni di Ladies European Tour, Japan LPGA e Australian LPG, composte da nove giocatrici, capitana compresa. Dopo le prime due giornate con formule fourballs e foursomes, Korean LPGA, prima con 12 punti, e Japan LPGA, seconda con 11, si sono qualificate per la finale per il primo posto, mentre LET, terza con 7 punti, e ALPG, quarta con 2, si sono contese la terza piazza.
Negli otto singoli match play le coreane hanno letteralmente travolto le nipponiche con un eloquente 15-1, mentre le rappresentanti del circuito europeo hanno sconfitto le australiane per 9-7.
Hanno composto il team vincente Jiyai Shin (capitana), Jin Young Ko, Su Yeon Jang, Seon Woo Bae, Seung Hyun Lee, Min Sun Kim, Jeongmin Cho, Hae Rym Kim, Hee Won Jung. Hanno giocato le prime otto di cui ha pareggiato solo Seung Hyun Lee, mentre le altre sette hanno vinto il loro incontri.
Il LET ha schierato Trish Johnson (capitana), Isabelle Boineau, Georgia Hall, Nuria Iturrios, Nanna Koerstz Madsen, Catriona Matthew, Becky Morgan, Florentyna Parker, Linda Wessberg. Non ha giocato la capitana, si sono imposte Hall, Matthew, Parker e Wessberg e ha pareggiato Koerstz Madsen. Hanno ceduto Iturrios, Boineau e Morgan.
SECONDO TURNO - Rimonta del team della Korean LPGA nella seconda giornata del The Queens, quadrangolare a cui prendono parte anche le selezioni di Ladies European Tour, Japan LPGA e Australian LPG, composte da nove giocatrici, capitana compresa.
Sul percorso del Miyoshi Country Club, ad Aichi in Giappone, nella seconda delle tre giornate in cui si articola l’evento le coreane hanno vinto i quattro doppi, con formula foursome, e sono passate a condurre in classifica con 12 punti contro gli 11 della Japan LPGA, leader dopo un giro, i sette del LET e i due dell’ALPG.
La Korean LPGA ha fatto i pieno con Jiyai Shin/Min Sun Kim (4/2 su Shiho Oyama/Ai Suzuki, JLPGA), Jeongmin Cho/Jin-Young Ko (2/1 su Becky Morgan/Nuria Iturrios, LET), Hee Won Jung/Seon Woo Bae (3/2 su Stacey Keating/Cathryn Bristow, ALPG) e con Su Yeon Jang/Seung Hyun Lee (3/2 su Erika Kikuchi/Ayaka Watanabe, JLPGA).
Per il LET due punti con Catriona Matthew/Georgia Hall (6/4 su Katherine Kirk/Lauren Hibbert, ALPG) e uno con Florentyna Parker/Isabelle Boineau che hanno pareggiato con Yumiko Yoshida/Kotone Hori (JLPGA).
Nell’ultima giornata si disputeranno 16 singoli.
PRIMO TURNO - Sul percorso del Miyoshi Country Club, ad Aichi in Giappone, è iniziato il The Queens, quadrangolare in cui si affrontano le selezioni di Ladies European Tour, Japan LPGA, Korean LPGA e Australian LPG, composte da nove giocatrici, capitana compresa.
Partenza lanciata del team del Japan LPGA, che ha vinto tutti e quattro i fourballs della prima giornata portandosi avanti in classifica con 8 punti, contro i 4 di LET e Korean LPGA. A quota zero l’ALPG. Si assegnano due punti per la vittoria e uno per il pari.
Le nipponiche si cono imposte con Ritsuko Ryu/Kotone Hori (2/1 su Florentyna Parker/Georgia Hall LET), Shiho Oyama/Ai Suzuki (1 up su Jin-Young Ko/Jiyai Shin KLPGA), Yukari Nishiyama/Megumi Shimokawa (2 up su Katherine Kirk/Lauren Hibbert ALPG) e con Erika Kikuchi/Ayaka Watanabe (1 up su Linda Wessberg/Becky Morgan LET). I quattro punti del Ladies European Toiur sono stati opera di Catriona Matthew/Nanna Koerstz Madsen (2/1 su Sarah Kemp/Stacey Keating ALPG) e di Nuria Iturrios/Isabelle Boineau (2/1 su Hee Won Jung/Seon Woo Bae KLPGA).
Nella seconda giornata si proseguirà con otto incontri a coppie con formula foursome, quindi i 16 singoli nell’ultima.
LA VIGILIA - Sul percorso del Miyoshi Country Club, ad Aichi in Giappone, si disputa il The Queens (2-4 dicembre), quadrangolare che vede impegnate le selezioni di Ladies European Tour, Japan LPGA, Korean LPGA e Australian LPG.
Le squadre sono composte da nove giocatrici, compresa la capitana e si affronteranno in tre giornate. Nella prima si svolgono otto doppi fourballs, nella seconda altrettanti foursomes e nella terza 16 singoli. Per ogni vittoria saranno assegnati 2 punti e 1 per il pareggio e vincerà chi ne avrà assommati di più.
Queste le compagini in campo:
LET: Trish Johnson (capitana), Isabelle Boineau, Georgia Hall, Nuria Iturrios, Nanna Koerstz Madsen, Catriona Matthew, Becky Morgan, Florentyna Parker, Linda Wessberg.
JAPAN LPGA: Ritsuko Ryu (capitana), Ai Suzuki, Erika Kikuchi, Ayaka Watanabe, Kotone Hori, Yumiko Yoshida, Yukari Nishiyama, Megumi Shimokawa, Shiho Oyama,
KOREAN LPGA: Jiyai Shin (capitana), Jin Young Ko, Su Yeon Jang, Seon Woo Bae, Seung Hyun Lee, Min Sun Kim, Jeongmin Cho, Hae Rym Kim, Hee Won Jung.
AUSTRALIAN LPG: Rachel Hetherington (capitana), Su Oh, Sarah Jane Smith, Katherine Kirk, Stacey Keating, Sarah Kemp, Whitney Hillier, Cathryn Bristow, Lauren Hibbert.
Sono in palio 750.000 euro.
Nella foto, le quattro capitane: Rachel Hetherington (ALPG), Jiyai Shin (KLPGA), Trish Johnson (LET) e Ritsuko Ryu (JLPGA).
Il sudafricano Brandon Stone (266 – 67 66 66 67, -22) ha vinto con largo margine l’Alfred Dunhill Championship (European Tour), uno dei due eventi che hanno aperto la stagione 2017 (l'altro è stato l'Australian PGA Championship) svoltosi sul percorso del Leopard Creek CC (par 72) a Malelane in Sudafrica.
Brandon Stone (nella foto), 23enne di Rustenberg, ha conquistato il secondo titolo in carriera, anche questo in patria dopo il South African Open (tour 2016), distaccando di ben sette colpi il connazionale Richard Sterne (273, -15) e di nove il belga Thomas Detry (275, -13), un giovane emergente molto interessante.
In quarta posizione con 276 (-12) l'inglese Graeme Storm, lo scozzese Scott Jamieson, il francese Benjamin Hebert, lo spagnolo Carlos Pigem, che sta costruendosi una interessante carriera nell'Asian Tour (un successo), e i sudafricani Charl Schwartzel, campione uscente, e Thomas Aiken. Ha ceduto nel finale l'altro iberico Pablo Larrazabal, 23° con 281 (-7), che era stato sempre in alta classifica.
Brandon Stone ha concluso la sua vittoriosa corsa con sette birdie e due bogey per il 67 (-5) e ha ricevuto un assegno di 190.200 euro su un montepremi di 1.200.000 euro. Non hanno partecipato giocatori italiani.
TERZO GIRO - Il sudafricano Brandon Stone (199 - 67 66 66, -17) ha attaccato ancora e ha portato a tre i colpi di vantaggio sui primi inseguitori nell’Alfred Dunhill Championship (European Tour) sul percorso del Leopard Creek CC (par 72) a Malelane in Sudafrica.
Nella prima gara del circuito 2017 lo seguono con 202 (-14), e saranno in corsa per il titolo nel giro finale, i connazionali Charl Schwartzel e Keith Horne.
Meno chances per il francese Benjamin Hebert, quinto con 204 (-12), e per lo scozzese David Drysdale, sesto con 205 (-11). Sono quasi sicuramente fuori, ma stanno effettuando una buona gara gli spagnoli Pablo Larrazabal, settimo con 206 (-10), e Carlos Pigem, decimo con 207 (-9), che si sta costruendo una buona carriera nell’Asian Tour dove quest’anno ha colto il primo successo.
Brandon Stone, 23enne di Rustenberg che ha vinto nel tour 2016 il South African Open, ha allungato in passo con sette birdie e un bogey per il 66 (-6). Il montepremi è di 1.200.000 euro con prima moneta di 190.200 euro.
SECONDO GIRO - Offensiva sudafricana nel secondo giro dell’Alfred Dunhill Championship (European Tour) peraltro prevedibile sia per la superiorità numerica dei giocatori di casa, sia perché ci tengono sempre tutti a vincere i tornei che si disputano in patria.
Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72) a Malelane in Sudafrica, nella prima gara del circuito 2017 sono in sette tra i primi dieci e tutti indicati alla viglia tra i favoriti. Il leader con 133 (67 66, -11) è Brandon Stone, che ha sorpassato Charl Schwartzel, secondo con 134 (-10) alla pari con l’inglese Chris Hanson. Al quarto posto con 135 (-9) George Coetzee e Keith Horne e al sesto con 136 (-8) Branden Grace, Jean Hugo e Thomas Aiken in compagnia del francese Benjamin Hebert e dello svedese Alexander Bjork.
Hanno mantenuto una buona posizione gli spagnoli Pablo Larrazabal e Carlos Pigem, 11.i con 137 (-7). Sono usciti al taglio il nordirlandese Darren Clarke, capitano europeo nell’ultima Ryder Cup, 137° con 154 (+10), e l’iberico Alvaro Quiros, 142° con 155 (+11). Quest’ultimo ha giocato con un invito degli sponsor poiché ha perso la ‘carta’ e non è riuscito a riconquistarla alla Qualifying School. Sta attraversando un momento particolarmente negativo e che nessuno si attendeva alla luce di sei successi nel circuito.
Brandon Stone, 23enne di Rustenberg, ha vinto nel tour 2016 il South African Open. Ha condotto il giro in 66 (-6) colpi con un eagle, sei birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.200.000 euro.
PRIMO GIRO - Il sudafricano Charl Schwartzel, campione uscente, è andato subito all’attacco nel primo giro dell’Alfred Dunhill Championship e ha preso il comando con 66 (-6) colpi insieme al neopro irlandese Paul Dunne.
Sul percorso del Leopard Creek CC (par 7) a Malelane in Sudafrica, terzo posto a 67 (-5) piuttosto affollato con l’inglese Max Orrin, lo scozzese Scott Jamieson, i sudafricani Jean Hugo e Brandon Stone, lo spagnolo Pablo Larrazabal e lo svedese Alexander Bjork. Al nono con 68 (-4) l’iberico Carlos Pigem, che sta facendo una buona carriera nell’Asian Tour, e i sudafricani Richard Sterne e Dean Burmester.
Un colpo in più per l’altro sudafricano Branden Grace, 18° con 69 (-3), e molto deludenti il nordirlandese Darren Clarke, capitano europeo nell’ultima Ryder Cup, 141° con 78 (+6), e lo spagnolo Alvaro Quiros, 149° con 81 (+9). Quest’ultimo ha giocato con un invito degli sponsor poiché ha perso la ‘carta’ e non è riuscito a riconquistarla alla Qualifying School. Del resto lo score la dice lunga sul suo momento, che peraltro nessuno di attendeva da un giocatore con sei successi nel circuito.
Charl Schwartzel, 32 anni, nativo di Johannesburg, undici titoli nell’European Tour - compresivi di un major - di cui otto ottenuti in patria, proverà a vincere per la quinta volta questa gara e le premesse sono state sicuramente ottime con sei birdie, senza bogey, e un gioco bello ed efficace. Paul Dunne, 24enne di Dublino passato a fine 2015 di categoria, ha realizzato otto birdie e un doppio bogey. Non partecipano giocatori italiani.
Il montepremi è di 1.200.000 euro.
LA VIGILIA - Doppia partenza per l’European Tour 2017 che propone in Sudafrica l’Alfred Dunhill Championship (1-4 dicembre) e l’Australian PGA Championship (1-4 dicembre) in Australia.
Sul percorso del Leopard Creek CC a Malelane in Sudafrica, nell’Alfred Dunhill Championship, dove non sono in gara italiani, difenderà il titolo il sudafricano Charl Schwartzel, ma è lecito attendersi anche altri giocatori di casa nel ruolo di protagonisti. Ricordiamo, per citarne alcuni, Branden Grace, Richard Sterne, Dean Burmester, George Coetzee, Brandon Stone e Thomas Aiken.
Nel field anche il nordirlandese Darren Clarke, capitano della selezione europea nell’ultima Ryder Cup, il danese Morten Orum Madsen, l’inglese Ross McGowan, il francese Gregory Bourdy, lo scozzese Scott Jamieson e gli spagnoli Pablo Larrazabal, Carlos Pigem, che sta svolgendo una buona carriera nell’Asian Tour, e Alvaro Quiros, che ha ricevuto un invito degli sponsor, avendo perso la ‘carta’ per il circuito e fallito il tentativo di recuperarla alla Qualifying School. Il montepremi è di 1.200.000 euro.
Il torneo su Sky - L’Alfred Dunhill Championship verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 1 dicembre, dalle ore dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 13.30 alle 16.30 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 2, dalle ore dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 13.30 alle 16.30 (Sky Sport 2 HD); sabato 3 e domenica 4: dalle 11 alle 15.30 (Sky Sport 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e Massimo Scarpa
Lo statunitense Harold Varner III ha vinto con 269 colpi (65 72 67 65, -19) l’Australian PGA Championship, uno dei due tornei che in contemporanea hanno aperto l’European Tour 2017 (l’altro è l’Alfred Dunhill Championship in Sudafrica). Sono usciti al taglio i due italiani in gara: Nino Bertasio, 93° con 148 (74 74, +4) colpi, ed Edoardo Molinari, 105° con 149 (78 71, +5).
Varner III ha sorpassato nelle ultime battute l’australiano Andrew Dodt, leader per tre turni e secondo con 271 (-17). Non è riuscita la rimonta ad Adam Scott, che era il grande favorito, terzo con 273 (-15), davanti ad altri due australiani, Ashley Hall (274, -14) e Brett Rumford (278, -10). Buona prova del francese Romain Langasque, decimo con 282 (-6).
Harold Varner III, 24enne di Akron (Ohio) e frequentatore del PGA Tour, ha attaccato sin dalle prime battute e con nove birdie e due bogey per il 65 (-7) ha sconfitto Andrew Dodt, che ha giocato bene, ma tre birdie, pur senza bogey, per il parziale di 69 (-3) non gli sono bastati per evitare la beffa in un torneo che avrebbe meritato di vincere. Adam Scott ha chiuso con un 67 (-5) frutto di un eagle, quattro birdie e di un bogey. Al vincitore è andato un assegno di 175.630 euro su un montepremi è di 1.054.000 euro.
TERZO GIRO - L’australiano Andrew Dodt (202 - 65 67 70, -14) ha continuato la sua corsa di testa nell’Australian PGA Championship, uno dei due tornei che in contemporanea hanno aperto l’European Tour 2017 (l’altro è l’Alfred Dunhill Championship in Sudafrica).
Per ottenere il terzo titolo nel circuito dovrà guardarsi nel giro finale dal connazionale Ashley Hall e dallo statunitense Harold Varner III, secondi con 204 (-12), da Adam Scott e da John Senden, quarti con 206 (-10). Fuori gioco il neozelandese Ryan Fox, anche se quinto con 209 (-7).
Sono usciti al taglio i due italiani in gara: Nino Bertasio, 93° con 148 (74 74, +4) colpi, ed Edoardo Molinari, 105° con 149 (78 71, +5). Il montepremi è di 1.054.000 euro con prima moneta di 175.631 euro.
SECONDO GIRO - Nino Bertasio, 93° con 148 (74 74, +4) colpi, ed Edoardo Molinari, 105° con 149 (78 71, +5) sono usciti al taglio nell’Australian PGA Championship, una delle due gare che in contemporanea hanno aperto l’European Tour 2017 (l’altra è l’Alfred Dunhill Championship in Sudafrica).
Al RACV Royal Pines Resort (par 72), sulla Gold Coast nel Queensland in Australia, è rimasto in vetta con 132 (65 67,-12) l’australiano Andrew Dodt, che ha mantenuto due colpi di vantaggio sul connazionale Ashley Hall (134, -10). E’ salito al terzo posto con 136 (-8) Adam Scott, grande favorito dell’evento, affiancato dal neozelandese Ryan Fox, e sono a ridosso lo statunitense Harold Varner III, quinto con 137 (-7), John Senden e l’altro americano Julian Suri, sesti con 138 (-6). In rimonta l’inglese Ian Poulter, da 38° a 11° con 140 (-4), e in regresso il neozelandese Danny Lee, 21° con 142 (-2), e Marc Leishman, 42° con 144 (par), ), che ha difeso i colori australiani nella recente World Cup insieme a Scott (noni). Out Nathan Holman, 132° con 152 (+8), che difendeva il titolo.
Andrew Dodt, 30enne di Gatton con due successi nell’European Tour e uno nel circuito di casa, ha girato in 67 (-5) con sei birdie e un bogey. Per Nino Bertasio 74 (+2) colpi con quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey e per Edoardo Molinari, che ha provato a rimediare dopo il devastante 78 (+6) del turno iniziale, 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 1.054.000 euro con prima moneta di 175.631 euro.
PRIMO GIRO - ioco sospeso per maltempo nel primo giro dell’Australian PGA Championship, gara inaugurale dell’European Tour in svolgimento al RACV Royal Pines Resort (par 72), sulla Gold Coast, nel Queensland in Australia. Nella classifica provvisoria Nino Bertasio è 80° con 74 (+2) colpi, mentre Edoardo Molinari, 109° con "+3" dopo 12 buche, è tra i 77 concorrenti fermati lungo il tracciato.
Hanno beneficiato di tempo migliore coloro che sono partiti al mattino e ne ha approfittato l’australiano Andrew Dodt per prendere il comando con 65 (-7) colpi davanti al neozelandese Ryan Fox e allo statunitense Julian Suri, entrambi con 67, ma il leader corre il rischio di essere raggiunto dall’altro americano Harold Varner III, stesso "-5" e quattro buche da giocare. Hanno tenuto un buon passo Adam Scott, gran favorito, quinto con 68 (-4), il neozelandese Danny Lee, 11° con 69 (-3), e Marc Leishman, 21° con 70 (-2), che ha vestito i colori australiani nella recente World Cup insieme a Scott (noni). Ha condotto 15 buche in par l’inglese Ian Poulter (37°). mentre il campione uscente Nathan Holman, stoppato alla 14ª buca, ha lo stesso score di Molinari.
Prodezza di Jarrod Lyle, autore di una "hole in one" alla buca 5 (par 3, metri 169, ferro 7), 11° con "-3" e cinque buche da completare.
Andrew Dodt, 30enne di Gatton con due successi nell’European Tour e uno nel circuito di casa, ha realizzato otto birdie e un bogey. Nino Bertasio è andato due colpi sopra par con tre birdie, un bogey e due doppi bogey ed Edoardo Molinari ha messo insieme tre bogey. Il montepremi è di 1.054.000 euro. Al vincitore andranno 175.631 euro.
LA VIGILIA - Inizia con un mese di anticipo sull’anno solare la stagione 2017 dell’European Tour con la disputa di due tornei in contemporanea: l’Australian PGA Championship (1-4 dicembre), con la partecipazione di Edoardo Molinari e di Nino Bertasio, e l’Alfred Dunhill Championship (1-4 dicembre), senza azzurri in campo.
Un buon field e preponderanza di giocatori australiani nell’Australian PGA Championship, al RACV Royal Pines Resort, sulla Gold Coast, nel Queensland, tra i quali spiccano Adam Scott e Marc Leishman, che hanno difeso i colori nazionali senza fortuna nella World Cup (noni). Insieme a loro proveranno a far rimanere in casa il titolo Nathan Holman, campione uscente, Scott Hend, Marcus Fraser e Rod Pampling. C'è attesa per la prova dell'inglese Ian Poulter e sono in grado di imporsi anche il neozelandese Danny Lee, il sudafricano Jaco Van Zyl e i thailandesi Prom Meesawat e Danthai Boonma, bronzo alle Olimpiadi giovanili 2014.
L'obiettivo di Nino Bertasio e di migliorarsi dopo la sua bella prima stagione nel circuito, mentre Edoardo Molinari, che ha ripreso la 'carta' alla Qualifying School, proverà a tornare ai livelli dei suoi momenti migliori. Il montepremi è di 1.500.000 dollari australiani (circa 1.054.000 euro)
L'Alfred Dunhill Championship si svolge al Leopard Creek CC di Malelane, in Sudafrica. In palio 1.200.000 euro. La classifica
Sono state 54 le giocatrici che hanno superato la finale della Qualifying School, al LPGA International di Daytona Beach in Florida, e che hanno avuto la 'carta' per il LPGA Tour 2017: le prime venti classificate hanno ottenuto la categoria 12 e altre, terminate tra la 21ª alla 54ª posizione, la categoria 17 con meno possibilità di giocare. Sono rimaste fuori al taglio, dopo 72 delle 90 buche in cui si articolava il torneo, e dal circuito Giulia Molinaro, 111ª con 296 (74 73 76 73, +8) colpi, e Silvia Cavalleri, 154ª con 313 (79 81 78 75, +25).
Ha vinto la statunitense Jaye Marie Green con 347 colpi (68 68 67 70 74, -13) davanti alla sorpresa islandese Olafia Kristinsdottir (348, -12) e ad altre due americane, Angela Yin e Sadena Parks, terze con 349 (-11). Tra le promosse numerose giocatrici del LET: l'inglese Melissa Reid, ottava con 352 (-8), la spagnola Maria Parra, 11ª con 353 (-7), la 18enne indiana Aditi Ashok, la danese Nicole Broch Larsen e la dilettante inglese Bronte Law, 24.e con 358 (-2), le francesi Justine Dreher, 40ª con 362 (+2), e Celine Boutier, 44ª con 363 (+3). Nel prossimo anno saranno ben 31 le debuttanti nel circuito femminile statunitense.
Il torneo, come detto, si è svolto sulla distanza di 90 buche. Dopo le prime 72, in cui le 156 concorrenti si sono alternate sui due tracciati del Jones Course (par 72) e dell'Hill Course (par 72), il taglio ne ha lasciate in gara 70, che si sono contese le 'carte' all'Hill Course. Con undici giocatrici pari merito al 44° posto quelle assegnate della categoria 17 sono divenute 34 anziché 25 come previsto.
QUARTO GIRO - Giulia Molinaro, 111ª con 296 (74 73 76 73, +8) colpi, e Silvia Cavalleri, 154ª con 313 (79 81 78 75, +25), non hanno superato il taglio, caduto a 290 (+2), nella finale della Qualifying School del LPGA Tour, che si conclude con la disputa del quinto giro al LPGA International (Hill Course, par 72) a Daytona Beach in Florida. Sono rimaste in gara 70 delle 156 concorrenti che nelle prime 72 buche si sono alternate anche sul tracciato del Jones Course (par 72): costoro nelle 18 buche conclusive si contenderanno le 20 ‘carte’ categoria 12 (alle prime 20) e le 25 categoria 17 (dalla 21ª alla 45ª in graduatoria) per il LPGA Tour 2017.
E' salita in vetta con 273 colpi (68 68 67 70, -15) la statunitense Jaye Marie Green che precede la islandese Olafia Kristinsdottir (275, -13), l'altra americana Sadena Parks (276, -12) e la giapponese Nasa Hataoka (277 (-11) al vertice dopo tre turni. Tra le proettes che frequentano il Ladies European Tour sono in buona posizione l'inglese Melissa Reid, settima con 280 (-8), la spagnola Maria Parra e la danese Nicole Broch Larsen, 13.e con 282 (-6), e l'indiana Aditi Ashok, 23ª con 285 (+3).
Jaye Marie Green ha avuto qualche incertezza come dicono il bogey e il doppio bogey che hanno accompagnato i cinque birdie per il 70 (-2), tuttavia è stata indubbiamente efficace.
Giulia Molinaro, che si era complicata la vita scendendo al 116° posto con un 76 (+4) nella terza frazione, non è riuscita a recuperare e con un 73 (+1) con due birdie, un bogey e un doppio bogey non potrà tornare sul circuito maggiore statunitense. Non è stata mai in corsa Silvia Cavalleri, che ha terminato in 75 (+3) con un birdie, due bogey e un doppio bogey. Entrambe hanno giocato sull'Hill Course.
TERZO GIRO - Si è fatta complicata la situazione di Giulia Molinaro, da 80ª a 116ª con 223 (74 73 76, +7), dopo il terzo giro della Qualifying School del LPGA Tour, che si sta disputando sui due percorsi del LPGA International (Hill Course e Jones Course, entrambi par 72) a Daytona Beach in Florida. E’ invece fuori gioco per la ‘carte’ sin dal secondo turno Silvia Cavalleri, 155ª con 238 (79 81 78, +22)
Si gioca sulla distanza di 90 buche. Nelle prime 72 le 156 concorrenti in gara si alternano sui due tracciati, poi le prime 70 classificate e le pari merito al 70° posto si contenderanno nell’ultimo turno le 20 ‘carte’ categoria 12 (alle prime 20) e le 25 categoria 17 (dalla 21ª alla 45ª in graduatoria).
E’ rimasta solitaria in vetta con 202 (68 65 69, -14) la giapponese Nasa Hataoka, che precede di misura la statunitense Jaye Marie Green (203, -13). Più distanziate l’islandese Olafia Kristinsdottir, terza con 207 (-9), l’americana Sadena Parks, la taiwanese Ssu Chia Cheng, la lettone Krista Puisite e l’inglese Melissa Reid, quarte con 208 (-8). Sono nella parte buona della classifica la danese Nicole Broch Larsen, 19ª con 213 (-3), l’emergente 18enne indiana Aditi Ashok, 27ª con 214 (-2), reduce da sue successi consecutivi nel circuito continentale, l’altra danese Emily Pedersen, 43ª con 216 (par), e la paraguaiana Julieta Granada, 62ª con 218 (+2).
Nasa Hataoka, che condivideva la leadership dopo due turni con Melissa Reid, ha distanziato le avversarie con un parziale di 69 (-3) sul Jones Course frutto di quattro birdie e di un bogey. Giulia Molinaro, che ora è lontana cinque colpi dalla linea di taglio, ha perso 36 posizioni per un 76 (+4) con un birdie e cinque bogey e Silvia Cavalleri è rimasta in coda con un 78 (+6) dovuto a due birdie, sei bogey e a un doppio bogey. Entrambe hanno giocato sul Jones Course.
SECONDO GIRO - E’ rimasta a metà classifica Giulia Molinaro, 80ª con 147 (74 73, +3) colpi, mentre è scesa al 156° e ultimo posto Silvia Cavalleri (160 - 79 81, +16) nella Qualifying School del LPGA Tour, che si sta disputando sui due percorsi del LPGA International (Hill Course e Jones Course, entrambi par 72) a Daytona Beach in Florida. Si gioca sulla distanza di 90 buche. Nei primi quattro giri le 156 concorrenti in gara si alternano sui due tracciati, poi le prime 70 classificate e le pari merito al 70° posto si contenderanno nell’ultimo turno le 20 ‘carte’ categoria 12 (alle prime 20) e le 25 categoria 17 (dalla 21ª alla 45ª in graduatoria).
Cambio della guardia in vetta alla classifica dove si sono portate con 133 (-11) l’inglese Melissa Reid (69 64) e la giapponese Nasa Hataoka (68 65). Seguono con 136 (-8) la statunitense Jaye Marie Green e con 138 (-6) la lettone Krista Puisite e la dilettante americana Katelyn Dambaugh. Ha recuperato 25 posizioni l’emergente 18enne indiana Aditi Ashok, 27ª con 143 (-1), reduce da sue successi consecutivi nel circuito continentale, e le sono dietro la francese Celine Boutier, 41ª con 144 (par), la paraguaiana Julieta Granada, 52ª con 145 (+1), che ha avuto momenti di fulgore nel LPGA Tour, la danese Emily Pedersen, 63ª con 146 (+2), e la danese Nicole Broch Larsen, stesso score della Molinaro.
Melissa Reid, sul Jones Course, ha segnato otto birdie, senza bogey, per il 64 (-8) e Nasa Hataoka ha risposto con un 65 (-7, nove birdie e due bogey) sull’Hill Course. Giulia Molinaro ha messo insieme due birdie e tre bogey per il 73 (+1, HC) e Silvia Cavalleri, praticamente fuori dalla corsa alla ‘carta’, è arrivata a 81 (+9, HC) colpi con un birdie, cinque bogey, un doppio bogey e un triplo bogey.
PRIMO GIRO - Partenza in salita per Giulia Molinaro, 72ª con 74 (+2) colpi, e per Silvia Cavalleri, 151ª con 79 (+7) nella finale della Qualifying School del LPGA Tour, che si sta disputando sui due percorsi del LPGA International (Hill Course e Jones Course, entrambi par 72) a Daytona Beach in Florida
Si gioca sulla distanza di 90 buche. Nei primi quattro giri le 156 concorrenti in gara si alternano sui due tracciati, poi le prime 70 classificate e le pari merito al 70° posto si contenderanno nell’ultimo turno le 20 ‘carte’ categoria 12 (alle prime 20) e le 25 categoria 17 (dalla 21ª alla 45ª in graduatoria).
Con un ottimo 67 (-5) ottenuto sul Jones Course, sono al vertice la thailandese Pannarat Thanapolboonyaras e la dilettante statunitense Katelyn Dambaugh, che in una classifica molto corta hanno un colpo di margine sulla coreana Min-G Kim, sulla giapponese Nasa Hataoka e sull’americana Jaye Marie Green (68, -4). Sono al sesto posto con 69 (-3) tre giocatrici del Ladies European Tour, l’inglese Melissa Reid, la danese Nicole Broch Larsen e la francese Celine Boutier e si trova al 52° con 73 (+1) l’emergente 18enne indiana Aditi Ashok, reduce da sue successi consecutivi nel circuito continentale. E’ con lei la canadese Lorie Kane, mentre l’altra nobile decaduta del LPGA Tour, la paraguaiana Julieta Granada, ha lo stesso score della Molinaro.
Pannarat Thanapolboonyara ha segnato un eagle, sei birdie e tre bogey e Katelyn Dambaugh ha tenuto lo stesso passo con un eagle, cinque birdie e due bogey. Sul Jones Course anche Giulia Molinaro (tre birdie e cinque bogey) e Silvia Cavalleri che, con due birdie, cinque bogey e due doppi bogey, ha compromesso seriamente le sue chances di ‘carta’.
LA VIGILIA - Giulia Molinaro e Silvia Cavalleri provano a riprendere la ‘carta’ per il LPGA Tour nella finale della Qualifying School in programma dal 30 novembre al 4 dicembre sui due percorsi del LPGA International (Hill Course e Jones Course) a Daytona Beach in Florida.
Si gioca sulla distanza di 90 buche. Nei primi quattro giri le 158 concorrenti in gara si alterneranno sui due tracciati, poi le prime 70 classificate e le pari merito al 70° posto si contenderanno le 20 ‘carte’ categoria 12 (alle prime 20) e le 25 categoria 17 (dalla 21ª alla 45ª in graduatoria).
In campo numerose giocatrici che frequentano il Ladies European Tour, tra le quali la 18enne neopro indiana Aditi Ashok, due titoli e autentica rivelazione della stagione, l’inglese Melissa Reid, la danese Emily Pedersen, la spagnola Maria Parra, la scozzese Kylie Walker, la norvegese Marianne Skarpnord, la svedese Camilla Lennarth e la statunitense Beth Allen. Presenti due nobili decadute del LPGA Tour, la paraguaiana Julieta Granada e la veterana canadese Lorie Kane. La classifica
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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