Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

%PM, %30 %951 %2017 %21:%Gen

PGA Tour: vince Rahm, bene F. Molinari

Lo spagnolo Jon Rahm ha vinto con 275 colpi (72 69 69 65, -13) il Farmers Insurance Open (PGA Tour) svoltosi sui due tracciati (South e North Course, par 72) del Torrey Pines GC a San Diego in California, dove Francesco Molinari, 14° con 281 (71 70 69 71, -7), ha offerto la seconda consecutiva convincente prestazione dopo il 12° posto nel CareerBuilder Challenge della scorsa settimana.

Rahm, 21enne di Barrika, ha ottenuto il primo titolo sul circuito nel 17° torneo disputato, rimontando dal 13° posto con un 65 (-7) e lasciando a tre colpi Charles Howell III e il taiwanese Cheng Tsung Pan (268, -10). In quarta posizione con 279 (-9) Keegan Bradley, risalito dalla 24ª, Tony Finau, Pat Perez, Patrick Rodgers e l’inglese Justin Rose, oro olimpico, in nona con 280 (-8) Brandt Snedeker, campione uscente, mentre Phil Mickelson ha affiancato Molinari, In 28ª con 283 (-5) l’inglese Paul Casey, in 33ª con 284 (-4) il giapponese Hideki Matsuyama e in 41ª con 286 (-2) il sudafricano Louis Oosthuizen.

Jon Rahm, sul quale già da tempo i tecnici si sono sbilanciati predicendogli un grande futuro, ha iniziato il giro finale con un bogey, ma ha recuperato con due birdie prima del giro di boa, poi ha cambiato marcia e ha avuto partita vinta con due eagle e due birdie. Il titolo gli ha fruttato 1.206.000 dollari su un montepremi di 6.700.000 dollari, un posto nel field del Masters ad aprile e gli ha permesso di entrare tra i top 50 del World ranking (46°)

Ammesso nel circuito con una Temporary Membership, è uno dei soli nove giocatori, tra i quali Tiger Woods, entrati nel tour direttamente dal College. Ha studiato all’Arizona State University ed è stato l’unico a vincere per due volte il Ben Hogan Award quale miglior giocatore di College. E’ anche divenuto lo spagnolo più giovane a imporsi nel PGA Tour (21 anni, 2 mesi, 19 giorni) superando il connazionale Sergio Garcia (21 anni, 4 mesi, 11 giorni, Dean&DeLuca Invitationale, 2001).

Francesco Molinari, 13° dopo 54 buche, ha avuto un avvio lento e ha perso un colpo sulle prime nove buche (un birdie, due bogey), ma, come aveva fatto anche nella terza frazione, ha recuperato nel rientro con due birdie (71, -1). E’ uscito al taglio Tiger Woods, 111° con 148 (76 72, +4), alla seconda gara dopo il lungo stop per infortunio.

TERZO GIRO - Francesco Molinari, da 21° a 13° con 210 colpi (71 70 69, -6), è salito ancora  nel Farmers Insurance Open (PGA Tour) e nel giro finale avrà la possibilità di battersi per il titolo essendo a tre soli colpi dai due nuovi leader con 207 (-9), Patrick Rodgers (68 72 67) e Brandt Snedeker (68 69 70), campione uscente.

Nella volata finale, sul percorso South Course (par 72) del Torrey Pines GC a San Diego in California, avranno chances almeno 17 concorrenti raccolti in tre colpi tra i quali Tony Finau e il taiwanese Cheng Tsung Pan, terzi con 208 (-8), l’inglese Justin Rose e l’australiano Marc Leishman, tra gli otto giocatori al quinto posto con 209 (-7), l’inglese Paul Casey e lo spagnolo Jon Rahm che affiancano Molinari. La classe può permettere il recupero a Phil Mickelson, 18° con 211 (-5), anche se i suoi colpi di ritardo sono quattro. Fuori gioco Keegan Bradley e il giapponese Hideki Matsuyama, 24.i con 212 (-4), e il sudafricano Louis Oosthuizen, 34° con 213 (-3).

Patrick Rodgers ha realizzato un 67 (-5) con cinque birdie, senza bogey, e Brandt Snedeker lo ha contenuto con tre birdie e un bogey per il 70 (-2). In altalena fino alla 12ª buca Francesco Molinari con due birdie e due bogey alternati, poi il bel finale con tre birdie per il parziale di 69 (-3).  E’ uscito al taglio Tiger Woods, 111° con 148 (76 72, +4), alla seconda gara dopo il lungo stop per infortunio. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, da 47° a 21° con 141 (71 70, -3), è risalito di 26 posizioni e Tiger Woods, 111° con 148 (76 72, +4) è uscito al taglio nel Farmers Insurance Open (PGA Tour) in svolgimento sui due percorsi (North e South Course, par 72) del Torrey Pines GC di San Diego in California. E’ rimasto al vertice con 136 (65 71, -8) l’inglese Justin Rose inseguito da Brandt Snedeker, campione uscente, e dal canadese Adam Hadwin (137, -7), che la scorsa settimana ha realizzato un 59 (-13), e da Keegan Bradley e da Ollie Schniederjans (138, -6). Il giapponese Hideki Matsuyama e l’emergente spagnolo Jon Rahm  hanno lo stesso sore di Molinari, e occupano la 48ª piazza con 143 (-1) Phil Mickelson e il sudafricano Louis Oosthuizen.

Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (par), Brooks Koepka, 80° con 145 (+1), Dustin Johnson, numero 3 mondiale, 91° con 146 (+2), l’australiano Jason Day, numero 1, e Rickie Fowler, 101.i con 147 (+3).

Justin Rose ha rallentato con un 71 (-1) sul South Course ottenuto con tre birdie e due bogey. Francesco Molinari, sul North Course, ha segnato cinque birdie e tre bogey per il 70 (-2) e Tiger Woods, sullo stesso tracciato, ha girato in par con due birdie e due bogey.

"E’ stato frustrante non avere la possibilità di vincere il torneo" ha detto Woods che a Torrey Pines si è imposto otto volte in carriera. "Nel complesso ho giocato molto meglio di ieri, ho colpito bene la palla, ho effettuato un buon numero di bei putt, ma ne sono entrati in buca pochi. Durante la gara, consigliandomi con il mio caddie, ho apportato alcuni piccoli ritocchi allo swing e al setup. Comunque ho fatto passi avanti e sto lavorando nella prospettiva della prima settimana di aprile quando ci sarà il Masters". Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

PRIMO GIRO - Francesco Molinari 47° con 71 (-1) colpi e Tiger Woods 133° con 76 (+4) dopo il giro iniziale del Farmers Insurance Open (PGA Tour) in svolgimento sui due percorsi (North e South Course, par 72) del Torrey Pines GC di San Diego in California.

Il leader è l’inglese Justin Rose con 65 (-7), che precede di misura il canadese Adam Hadwin (66, -6), autore la scorsa settimana di un 59 (-13).Al terzo posto con 67 (-5) Beau Hossler, Charles Howell III, Trey Mullinax, Gary Woodland e il canadese Brad Fritsch, all’ottavo con 68 (-4) Brandt Snedeker, campione uscente, e in buona posizione Keegan Bradley e l’inglese Paul Casey, 19.i con 69 (-3).

Phil MIckelson, il giapponese Hideki Matsuyama e il sudafricano Louis Oosthuizen sono insieme con Molinari, il numero tre mondiale Dustin Johnson, Rickie Fowler e l’emergente spagnolo John Rahm, sono 77.i con 72 (par), l’australiano Jason Day, numero 1 del world ranking, 96° con 73 (+1) alla pari con Brooks Koepka e l’irlandese Padraig Harrington 117° con 74 (+2). Ancora deludente Bryson DeChambeau, 141° con 78 (+6), che non sembra rispondere alle attese dei tecnici.

Justin Rose, campione olimpico, ha girato sul North Course con due eagle, sei birdie e tre bogey. Tiger Woods, dopo un bogey e otto par nella prima parte del South Course, ha commesso molti errori nella seconda chiusa con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Eloquenti, per spiegare la sua prova, soltanto quattro fairways colti su 14 e 9 green su 18.

Francesco Molinari, sullo stesso tracciato, è andato di due colpi sopra par in sette buche (un birdie, tre bogey), poi ha reagito con tre birdie nelle successive sei. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

LA VIGILIA - Tiger Woods torna in campo per la seconda volta dopo il lungo stop per infortunio nel Farmers Insurance Open (26-29 gennaio), torneo del PGA Tour in programma sui due percorsi (North e South) del Torrey Pines GC di San Diego in California, dove sarà al via anche Francesco Molinari, reduce dall’ottima prova nel CareerBuilder Challenge (12°). Sarà un impegno probante per entrambi in un field di alto profilo con l’australiano Jason Day, numero uno mondiale, Dustin Johnson, numero tre, (che nei primi due giri saranno in terna con Woods), il giapponese Hideki Matsuyama, numero sei, e con Patrick Reed, numero nove insieme ad altri campioni. Ricordiamo Phil Mickelson, che gioca in casa, Rickie Fowler, Brandt Snedeker, che difende il titolo, l’inglese Justin Rose, oro olimpico, il sudafricano Louis Oosthuizen e l’irlandese Padraig Harrington.

Woods è atteso a una conferma della buona impressione destata nel World Challenge, che sarebbe già sufficiente per i suoi sostenitori, ma, conoscendolo, almeno nelle intenzioni giocherà per vincere. Molinari sembra già in ottima condizione e in grado di fare gara di vertice. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

Diretta su Sky - Il Farmers Insurance Open andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con i seguenti orari:  giovedì 26 gennaio, venerdì 27 e sabato 28, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 2 HD); domenica 29, dalle 21 alle 0,30 (Sky Sport 2 HD)

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %24 %596 %2017 %13:%Gen

74° Open d'Italia al Royal Park

 

Il 74° Open d’Italia si disputerà al Royal Park I Roveri. Il torneo, il secondo del Progetto Ryder Cup 2022, avrà luogo dal 12 al 15 ottobre 2017 e tornerà nel circolo di Torino dopo le quattro edizioni ospitate dal 2009 al 2012. Sarà il primo con un montepremi di sette milioni di dollari, che manterrà fino al 2027.

Franco Chimenti, presidente di CONI Servizi e della Federazione Italiana Golf, ha detto: "Insieme con Donna Allegra Agnelli, presidente del Royal Park I Roveri, abbiamo portato avanti questo importante accordo. Il Consiglio Federale ha quindi deliberato, per cui è ufficiale: il club ospiterà il 74° Open d’Italia".

"Desidero ringraziare il prof. Franco Chimenti e tutta la Federazione Italiana Golf per aver scelto il nostro club quale sede dell’Open 2017. Il primo di una serie che posiziona il nostro Paese ai massimi livelli del golf mondiale". Così Donna Allegra Agnelli, presidente del Royal Park I Roveri, ha commentato l’annuncio del 74° Open d’Italia, che si disputerà nel suo circolo "Il "Progetto Ryder Cup 2022 rappresenta un’opportunità straordinaria per la promozione dell’Italia nel panorama del turismo golfistico internazionale".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Molinari, con una tonica prova e recuperando 80 posizioni in due giri, si è classificato 12° con 275 colpi (69 73 66 67, -13) nel CareerBuilder Challenge (PGA Tour) vinto con 268 (65 65 71 67, -20) da Hudson Swafford.

Nel torneo disputando a La Quinta in California sui tre percorsi dello Stadium Course, del Nicklaus Tournament e del La Quinta CC, tutti par 72, dove ogni pro ha giocato insieme a un amateur, Swafford ha avuto ragione con tre birdie nelle ultime quattro buche del canadese Adam Hadwin (269, -19), autore di un 59 (-13) nel terzo turno e ottavo a entrare nell’esclusivo club di coloro che hanno infranto nel circuito il muro dei 60 colpi.

Al terzo posto con 270 (-18) Bud Cauley e di Brian Harman, al quinto posto con 271 (-17) Dominic Bozzelli e al 12°, alla pari con Molinari, anche Patrick Reed. Mai protagonisti Phil Mickelson, 21° con 277 (-11), Keegan Bradley e Jason Dufner, campione uscente, 25.i con 278 (-10), lo spagnolo Jon Rahm, 34° con 279 (-9), uno dei giovani più interessanti emersi lo scorso anno, e l’inglese Paul Casey, 58° con 282 (-6).

Francesco Molinari, nel 2016 vincitore dell’Open d’Italia e artefice di altre notevoli prestazioni, ha ripreso dopo la pausa allo stesso modo, ossia apparendo molto determinato e in ottima forma. Ha concluso con un eagle, quattro birdie e un bogey per il 67 (-5) seguito al 66 (-6) precedente.

Hudson Swafford, 30enne di Lakeland (Florida),  ha bruciato la concorrenza con sei birdie e un bogey per il 67. Il primo titolo, ottenuto alla 93ª gara nel tour, gli ha fruttato un assegno di 1.044.000, dollari su un montepremi di 5.800.000 dollari, e gli ha garantito la partecipazione al Masters,  al The Players Championship, al Dean & DeLuca Invitational, al Memorial Tournament, al PGA Championship e, nel 2018, allo SBS Tournament of Champions.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari, 32° con 208 (69 73 66, -8), ha recuperato 60 posizioni nel terzo giro del CareerBuilder Challenge (PGA Tour) che si sta disputando a La Quinta in California sui tre percorsi dello Stadium Course, del Nicklaus Tournament e del La Quinta CC, tutti par 72, dove ogni pro gioca insieme a un amateur.

Per la seconda settimana consecutiva è stato superato il muro dei 60 colpi: l’impresa del canadese Adam Hadwin che con un 59 (-13) è volato dal 49° al primo posto con 199 (71 69 59, -17).

E’ l’ottavo giocatore a entrare nell’esclusivo club dove era approdato dieci giorni addietro Justin Thomas nel Sony Open e curiosa la sequenza se si pensa che tra il primo 59 e il sesto sono trascorsi 36 anni.

Hadwin è stato preceduto da Al Geiberger (1977, St. Jude Classic), Chip Beck (1991, Shriners Hospitals for Children Open) e David Duval (1999, CareerBuilder Challenge), tutti autori come lui del 59 su campo par 72 (-13), quindi con un "-12" su par 71 Paul Goydos (2010, John Deere Classic), e Jim Furyk (2013, BMW Championship) e su par 70 l’australiano Stuart Appleby (2010, Greenbrier Classic). Veramente eccezionale Jim Furyk, unico giocatore ad aver abbattutC il "muro" due volte e recordman assoluto con un 58, -12 su par 70 (Travelers Championship, 2016). Solamente Geiberger, Duval, Appleby e Thomas hanno poi vinto la gara. Quest’ultimo è anche primatista per età avendo ottenuto lo score all’età di 23 anni, 8 mesi e 14 giorni, superando David Duval (27 anni, due mesi e 15 giorni).

Nel torneo Hadwik precede Dominic Bozzelli, secondo con 200 (-16), Chad Campbell, Bud Cauley, Brian Harman e Hudson Swafford, terzi con 201 (-15). Scivolone di Phil Mickelson, dal sesto a 21° posto con 207 (-9) dove è affiancato dallo spagnolo Jon Rahm, dal neozelandese Danny lee e dall’inglese Paul Casey. In retrovia Keegan Bradley, 43° con 209 (-7), Patrick Reed e Jason Dufner, campione uscente, 53.i con 210 (-6). Sono usciti al taglio, caduto a 211 (-5), Zach Johnson (213, -3), Bryson DeChambeau (213), grande promessa ancora una volta deludente, e l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño (216, par)

Adam Hadwin, 29enne di Moose Jaw senza titoli nel tour, ma con due successi nel Web.com Tour e nel circuito di casa, ha fatto primato sul percorso del La Quinta CC con sette birdie in uscita, di cui sei consecutivi, e sei nel rientro, con cinque di fila. Dominic Bozzelli ha contenuto il distacco con un parziale di 69 (-3) dovuto a quattro bridie e a un bogey.

Francesco Molinari non ha commesso errori e ha siglato il 66 (-6) con sei birdie anch’egli a La Quinta CC. Il taglio ha lasciato in gara 77 concorrenti che disputeranno il giro finale allo Stadium Course. Il montepremi è di 5.800.000 dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari è sceso dal 34° al 92° posto con 142 colpi (69 73, -2) nel secondo giro del CareerBuilder Challenge (PGA Tour) che si sta disputando a La Quinta in California, sui tre percorsi dello Stadium Course, del Nicklaus Tournament e del La Quinta CC, tutti par 72, dove ogni pro gioca insieme a un amateur.

Hudson Swafford (130 - 65 65, -14) ha superato Dominic Bozzelli (131, -13), leader dopo un giro e raggiunto al secondo posto dal neozelandese Danny Lee, autore di un 64 (-8) miglior score di giornata. Al quarto con 132 (-12) Brian Harman e Brendan Steele e rimonta di Phil Mickelson, da 25° a sesto con 134 (-10). Stabile l’inglese Paul Casey, 13° con 136 (-8), e 58 posizioni guadagnate da Jason Dufner, campione uscente, e dall’emergente spagnolo Jon Rahm, 21.i con 137 (-7). Poco prima di metà classifica Zach Johnson e Patrick Reed, 49.i con 140 (-4), e un colpo in più per Keegan Bradley, l’indiano Anibarn lahiri e per lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 69.i con 141 (-3).

Hudson Swafford, 30enne di Lakeland (Florida) con un titolo nel Web.com Tour (2012), ha realizzato sette birdie per il 65 (-7) al Nicklaus Tournament.  Ha ben tenuto Dominic Bozzelli con un 67 (-5) al La Quinta CC frutto di cinque birdie, il quale ha compiuto 36 buche senza bogey. Sullo stesso campo Danny Lee si è espresso con otto birdie. Per Phil Mickelson 66 (-6, NT) colpi con un eagle, sei birdie e due bogey

Francesco Molinari allo Stadium Course ha alternato per tre volte un bogey a un birdie ed è andato un colpo sopra par con il quarto bogey alla 18ª buca. Il montepremi è di 5.800.000 dollari.

PRIMO GIRO - Buona partenza di Francesco Molinari, 34° con 69 (-3) colpi, nel CareerBuilder Challenge (PGA Tour) allo Stadium Course (par 72) di La Quinta in California.

E’ in vetta con 64 (-8) Dominic Bozzelli, che precede di un colpo Patton Kizzire, Hudson Swafford, Harold Varner III e il venezuelano Jhonattan Vegas. Al sesto posto con 66 (-6) Ryan Blaum, Chad Campbell, J.J. Spaun, Boo Weekley e il coreano Michael Kim, all’11° con 67 (-5) l’inglese Paul Casey, al 25° con 68 (-4) Phil Mickelson e con lo stesso score di Molinari anche Keegan Bradley, Patrick Reed e l’indiano Anirban Lahiri. In difficoltà il campione uscente Jason Dufner e lo spagnolo Jon Rahm, 79.i con 71 (-1), Zach Johnson e l’altro iberico Gonzalo Fernandez Castaño, 105.i con 72 (par).

Dominic Bozzelli, 26enne di Rochester (New York), è stato appena promosso nel circuito con il 24° posto nella priority list del Web.com Tour dove lo scorso anno ha conquistato un successo. Ha segnato un eagle e sei birdie, senza bogey, sfiorando il record personale sul giro di 63 colpi.

Francesco Molinari, alla prima gara del 2017, è partito dalla buca 10 con la sequenza bogey-birdie-bogey, poi nelle successive quindici ha realizzato quattro birdie mettendo in mostra un buon gioco. Il montepremi è di 5.800.000 dollari.

LA VIGILIA - Francesco Molinari inizia il 2017 partecipando al CareerBuilder Challenge (19-22 gennaio), torneo con cui il PGA Tour si trasferisce dalle Hawaii in California, allo Stadium Course di La Quinta. Il torinese, dopo la vittoria nell’Open d’Italia e il brillante finale di stagione 2016, riparte da dove aveva lasciato per cercare conferme e consolidare la sua posizione nel ranking mondiale (attualmente 33°). Ha già disputato due gare nel circuito prima della pausa di fine anno con un quarto e un sesto posto e occupa la 28ª posizione nella money list. Non gioca dalla fine di novembre.

Nel field Phil Mickelson, fermo da ottobre, Jason Dufner, campione uscente, Patrick Reed, Kevin Kisner, Keegan Bradley, Zach Johnson, l’inglese Paul Casey, l’argentino Angel Cabrera, l’indiano Anirban Lahiri, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e il sudafricano Brandon Stone. Il montepremi è di 5.800.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %18 %684 %2017 %15:%Gen

Euroteam Ryder Cup: cambiano le regole

L’European Tour ha modificato i criteri per la qualificazione alla Ryder Cup a partire dalla prossima, la  42ª  della serie che avrà luogo Le Golf National, nei pressi di Parigi in Francia, dal 28 al 30 settembre 2018. La più importante riguarda le wild card a disposizione del capitano, nell’occasione il danese Thomas Bjorn, che passano da tre a quattro, in pratica uniformandosi al sistema statunitense.

Nelle due classifiche continentali per aumentare le wild card sono stati ridotti da cinque a quattro i qualificati attraverso la World Points List, desunta dalla graduatoria mondiale, mentre è rimasto invariato in quattro il numero degli ammessi con l’European Points List, che tiene conto delle prestazioni sul circuito. I punti potranno essere acquisiti a iniziare dal D+D Real Czech Masters (31 agosto-3 settembre 2017), mentre è ancora da decidere l’ultimo evento valido nel 2018.

In entrambe i punti saranno assegnati con il metodo attuale fino al BMW PGA Championship del 2018, poi da quel momento saranno moltiplicati per 1,5. Inoltre non saranno riconosciuti punti conquistati fuori dal circuito continentale quando si svolgeranno gare delle Rolex Series, sia nel corrente anno che nel 2018. Infine i giocatori potranno conservare la membership europea, obbligatoria per fare parte del team, disputando nel circuito almeno quattro tornei l’anno, e non più 5, esclusi major e WGC. Non potranno essere nominati capitani o vice capitan coloro che dal 2018 non si atterranno a questa norma.

Keith Pelley, Chief Executive dell’European Tour, si è soffermato sulla membership: "Il cambiamento - ha detto - aiuterà molti associati, che giocano in giro per il mondo e che vogliono restare fedeli al tour europeo, a programmare meglio la loro stagione".

%PM, %22 %623 %2017 %13:%Gen

Eurotour: vince Fleetwood, 39° Manassero

 

L’inglese Tommy Fleetwood (271 - 67 67 70 67, -17) ha vinto l’Abu Dhabi HSBC Championship (European Tour) disputato all’Abu Dhabi GC (par 72) di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove Matteo Manassero si è classificato 39° con 284 (73 67 73 71, -4), risalendo 18 posizioni nel turno conclusivo.

Fleetwood ha superato di misura lo spagnolo Pablo Larrazabal e lo statunitense Dustin Johnson (272, -16), numero 3 mondiale. Al quarto posto con 273 (-15) l’austriaco Bernd Wiesberger, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il tedesco Martin Kaymer, gli ultimi due al vertice per qualche buca, al settimo con 274 (-14) il sempre più convincente sudafricano Dean Burmester e all’ottavo con 275 (-13) gli svedesi Henrik Stenson, numero 4 del world ranking, e Peter Hanson, l’inglese Lee Westwood e il coreano Jeunghun Wang. Subito dietro il sudafricano Branden Grace e lo svedese Alex Noren, 13.i con 278 (-10) e l’iberico Rafael Cabrera Bello, 19° con 280 (-8). Nell’anonimato l’americano Rickie Fowler, campione uscente, 36° con 283 (-5).

Tommy Fleetwood ha festeggiato nel miglior modo il 26° compleanno (19 gennaio) con il secondo titolo giunto a distanza di oltre tre anni da primo. Decisivi l’eagle alla buca 10, imbucando l’approccio, e il birdie sull’ultima buca con cui ha contrato quello di Pablo Larrazabal e l’eagle di Dustin Johnson evitando il playoff.

Per Matteo Manassero 71 (-1) colpi con due birdie e un bogey. Sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 143 (72 71, -1), out per un colpo, e Nino Bertasio, 115° con 148 (74 74, +4).  A Fleetwood un assegno di 421.139 euro su un montepremi di 2.550.000 euro

TERZO GIRO - L’inglese Tyrrell Hatton è il nuovo leader con 203 colpi (67 68 68, -13) dell’Abu Dhabi HSBC Championship (European Tour) in svolgimento all’Abu Dhabi GC (par 72) di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, e dove Matteo Manassero è 57° con 213 (73 67 73, -3).

Nella volata finale Hatton dovrà gestire un colpo di margine su cinque concorrenti di peso quali il tedesco Martin Kaymer, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, lo spagnolo Pablo Larrazabal, l’inglese Tommy Fleetwood e lo statunitense Dustin Johnson (204, -12), numero tre mondiale rivenuto dal 38° posto con un 64 (-8) score più basso del turno.

Chances anche per il sudafricano Dean Burmester, lo svedese Peter Hanson, l’austriaco Bernd Wiesberger e per i coreani Byeong Hun An e Jeunghun Wang, settimi con 206 (-11), per l’inglese Lee Westwood e gli svedesi Henrik Stenson, numero 4 del world ranking, e Alex Noren (n. 10), 12.i con 206 (-10). Fuori gioco lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e il sudafricano Branden Grace, 17.i con 207 (-9) e l’americano Rickie Fowler, 37° con 211 (-5).

Tyrrell Hatton, 25enne di High Wycombe con un titolo nel tour Dunhill Links Championship, 2016)e quarto nell’ordine di merito dello scorso anno, è andato in vetta con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4). Dustin Johnson ha dato spettacolo con un eagle e sei birdie. Matteo Manassero ha perso 19 posizioni con quattro birdie, un bogey e due doppi bogey per il 73 (+1). Sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 143 (72 71, -1), out per un colpo, e Nino Bertasio, 115° con 148 (74 74, +4).  Il montepremi è di 2.550.000 euro con prima moneta di 421.139 euro.

SECONDO GIRO - Matteo Manassero con un giro in 67 (-5) colpi e il totale di 140 (73 67, -4) è salito dal 95° al 38° posto nell’Abu Dhabi HSBC Championship (European Tour) sul percorso dell’Abu Dhabi GC (par 72), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, dove sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 143 (72 71, -1), out per un colpo, e Nino Bertasio, 115° con 148 (74 74, +4).

Si è portato in vetta il tedesco Martin Kaymer con 132 (66 66, -12) tallonato dalla spagnolo Rafael Cabrera Bello (133, -11).

Al terzo posto con 134 (-10) l’inglese Tommy Fleetwood, l’irlandese Paul Dunne e il thailandese Kiradech Aphibarnrat e al sesto con 135 (-9) lo svedese Henrik Stenson, numero 4 mondiale, leader dopo un turno e scivolato con un 71 (-1). Al 12° con 137 (-7) l’inglese Lee Westwood, al 20° con 138 (-6) il connazionale Alex Noren e il sudafricano Brande Grace, al 38° insieme a Manassero gli attesi statunitensi Dustin Johnson e Rickie Fowler e al 51° con 141 (-3) l’inglese Ian Poulter. Sono andati fuori gara il thailandese Thongchai Jaidee, 100° con 146 (+2), e l’inglese Danny Willett, 121° con 150 (+6).

Martin Kaymer ha raddoppiato il 66 (-6) iniziale con un eagle, sei birdie e due bogey. L’ottima prestazione di Matteo Manassero è stata sottolineata da cinque birdie senza bogey. Per Renato Paratore 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey e 74 (+2) per Nino Bertasio che ha avuto un inizio devastante con cinque bogey di fila e che poi ha recuperato tre colpi con un eagle, tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.550.000 euro con prima moneta di 421.139 euro.

Diretta su Sky - L’Abu Dhabi HSBC Championship viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari:. sabato 21 gennaio, dalle ore 9,30 alle ore 14 (Sky Sport 2 HD): domenica 22, dalle ore 9,30 alle ore 14 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Massimo Scarpa.

 

PRIMO GIRO - Renato Paratore, 75° con 72 (par) colpi, Matteo Manassero, 95° con 73 (+1), e Nino Bertasio, 111° con 74 (+2), sono in media classifica nell’Abu Dhabi HSBC Championship (European Tour) sul percorso dell’Abu Dhabi GC (par 72), ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, ma hanno ampie possibilità di recuperare nel secondo giro.

Subito al proscenio quattro dei favoriti: lo svedese Henrik Stenson, numero 4 mondiale, leader con 64 (-8), il tedesco Martin Kaymer e il thailandese Kiradech Aphibarnrat secondi con 66 (-6) insieme all’inglese Oliver Fisher e allo scozzese Marc Warren, e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, sesto con 67 (-5). Buon avvio del sudafricano Branden Grace, 10° con 68 (-4), e dell’inglese Ian Poulter, 27° con 69 (-3).

In ritardo gli altri quattro concorrenti come Stenson tra i top 14 del world ranking: lo svedese Alex Noren (10°), 52° con 71 (-1), gli statunitensi Rickie Fowler (14°) e Dustin Johnson (3°), 75.i che affiancano Paratore così come il thailandese Thongchai Jaidee, e l’inglese Danny Willett (12°), alla pari con Bertasio.

Henrik Stenson ha iniziato velocissimo dalla buca 10 con sei birdie prima del giro di boa, poi ha concluso con altri due, senza bogey. Renato Paratore ha viaggiato in par con tre birdie, un bogey e un doppio bogey e Matteo Manassero ha tenuto una condotta prudente con un birdie e due bogey. Un triplo bogey ha condizionato lo score di Nino Bertasio che si è completato con due birdie e un bogey. Il montepremi è di 2.550.000 euro con prima moneta di 421.139 euro.

LA VIGILIA - Renato Paratore, Nino Bertasio e Matteo Manassero saranno al via dell’Abu Dhabi HSBC Championship (19-22 gennaio), torneo dell’European Tour in programma all’Abu Dhabi GC di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Field delle grandi occasioni con cinque giocatori tra i primi 14 del world ranking: gli statunitensi Dustin Johnson, numero 3, Rickie Fowler (14), l’inglese Danny Willett (12) e gli svedesi Henrik Stenson (4) e Alex Noren (10). Sarebbero stati sei, ma Rory McIlroy, numero 2, è stato costretto al forfait per la frattura di una costola. Ci saranno altri ottimi concorrenti tra i quali ricordiamo il tedesco Martin Kaymer, gli inglesi Ian Poulter, Matthew Fitzpatrick e Lee Westwood, gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, il belga Thomas Pieters, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e il sudafricani Branden Grace, Jaco Van Zyl, Dean Burmester e Trevor Immelman, vincitore di un major e poi in grosse difficoltà.

 

Matteo Manassero, al debutto stagionale, rientra dopo quasi due mesi di riposo e un finale di 2016 con la grande prova al Turkish Open. Anche Renato Paratore ha osservato un periodo di stop dopo il passaggio a vuoto ad Hong Kong e Nino Bertasio, tre gare con 67° posto nell’Hong Kong Open, è teso a riprendere il bel ritmo dell’anno passato. Il montepremi è di 2.550.000 euro con prima moneta di 421.139 euro.

Il torneo su Sky- L’Abu Dhabi HSBC Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari:. giovedì 19 gennaio dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 12 alle 14 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 20 e sabato 21, dalle ore 9,30 alle ore 14 (Sky Sport 2 HD): domenica 22, dalle ore 9,30 alle ore 14 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD).

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %16 %881 %2017 %20:%Gen

PGA Tour: Justin Thomas record

Uno straordinario Justin Thomas (253 - 59 64 65 65, -27) ha vinto a suon di record il Sony Open in Hawaii al Waialae CC (par 70) di Honolulu, nelle isole Hawaii. Ha staccato di sette colpi l’inglese Justin Rose (260, -20), campione olimpico, e di otto Jordan Spieth (261, -19) e ha stabilito il nuovo record relativo allo score più basso realizzato in un torneo del PGA Tour che apparteneva a Tommy Armour III (254, Texas Open, 2003).

Inoltre è divenuto il settimo giocatore a infrangere il muro dei 60 colpi (59, -11, primo giro), ha fissato in 123 (-17) il punteggio più basso dopo 36 buche e ha eguagliato con 188 (-22) quello dopo 54. Con 1.080.000 dollari guadagnati (su sei milioni in palio) è salito in vetta alla money list e con i 500 punti acquisiti è il nuovo leader della FedEx Cup. Con il quarto titolo in due anni di carriera nel tour (il secondo consecutivo) il quasi 24enne di Louisville (Kentucky). è entrato tra i top ten (da 12° a 8°) nel world ranking.

Thomas è stato il quarto giocatore a vincere il questa gara con una corsa di testa dopo il coreano Howard Twitty (1993), Paul Azinger (2000) e il coreano K. J. Choi (2008), mentre l’’ultimo a imporsi a inizio anno nel Tournament of Champions e nel Sony Open in Hawaii era stato il sudafricano Ernie Els nel 2003. Thomas ha concluso la sua splendida corsa con sei birdie e un bogey per il 65 (-5).

Al Waialae CC hanno occupato il quarto posto con 262 (-18) Kevin Kisner e Jamie Lovemark, il sesto con 263 (--17) Zach Johnson e Gary Woodland e il 27° con 269 (-11) il giapponese Hideki Matsuyama, che ha così interrotto la striscia di quattro successi e due secondi posti nelle ultime sei gare disputate. In bassa classifica Bryson DeChambeau, 49° con 272 (-8), il neopro che al momento non mantiene fede alle aspettative, il fijiano Vijay Singh, 57° con 273 (-7), e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 63° con 275 (-5).

 

TERZO GIRO - Justin Thomas ha proseguito la sua corsa di testa a tempo di record nel Sony Open in Hawaii al Waialae CC (par 70) di Honolulu, nelle isole Hawaii. Dopo aver battuto con 123 (-17) colpi il primato del PGA Tour su 36 buche, con un parziale di 65 (-5) e il totale di 188 (59 64 65, -22) ha eguagliato quello sui tre giri e affronterà il quarto con sette colpi di margine su Zach Johnson (195, -15), difficili da recuperare. Al terzo posto Gary Woodland, Hudson Swafford e l’inglese Justin Rose con 196 (-14), al nono Jordan Spieth con 198 (-12) e al 16° il giapponese Hideki Matsuyama con 200 (-10), che probabilmente dovrà interrompere la serie delle ultime sei gare disputate con quattro vittorie e due secondi posti. Ha recuperato qualcosa Bryson DeChambeau, il neopro che stenta a decollare, 38° con 202 (-8), e sono scivolati in bassa classifica il fijiano Vijay Singh, 58° con 205 (-5), e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 66° con 206 (-4).

Justin Thomas, 24enne in grande ascesa che domenica scorsa ha vinto il SBS Tournament of Champions, terzo titolo in due anni di circuito, ha iniziato il torneo con un 59 (-11) divenendo il settimo giocatore nella storia del tour a infrangere il muro del 60. Ha consolidato il suo vantaggio con cinque birdie, senza bogey, per il 67 (-5).

Miglior score di giornata il 60 (-10) di Kevin Kisner, sesto con 197 (-13) insieme a Jamie Lovemark e allo scozzese Russell Knox, che ha infilato dieci birdie, anche lui senza segnare bogey. Il montepremi è di sei milioni di dollari.

SECONDO GIRO - Justin Thomas (123 - 59 64, -17) ha continuato la sua corsa di testa nel Sony Open in Hawaii al Waialae CC (par 70) di Honolulu, nelle Isole Hawaii, e con un 64 (-6), aggiunto allo spettacolare 59 (-11) iniziale, ha portato a cinque i colpi di vantaggio su Gary Woodland (128, -12). Sono saliti al terzo posto con 130 (-10) Zach Johnson, autore di un 61 (-9) miglior score di giornata, e l’inglese Justin Rose, che hanno la compagnia di Hudson Swafford. Pesante il distacco di Jordan Spieth, 13° con 132 (-8), e del giapponese Hideki Matsuyama, 24° con 133 (-7). In bassa classifica l’argentino Fabian Gomez, campione uscente, il fijiano Vijay Singh e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 48.i con 135 (-5), e Bryson DeChambeau, la giovane promessa che stenta a decollare, 57° con 136 (-4). E’ uscito al taglio, caduto a 137 (-3), Keegan Bradley (141, +1).

Justin Thomas, 24enne in grande ascesa che domenica scorsa ha vinto il SBS Tournament of Champions, terzo titolo in due anni di circuito, ha segnato un eagle, sette birdie e tre bogey. E’ stato il settimo giocatore a realizzare un 59 (-11) nel PGA Tour e con il parziale di 123 ha stabilito il nuovo record su 36 buche, che in precedenza era di 124.  Un eagle e sette birdie hanno permesso a Zach Johnson di recuperare 71 posizioni. Il montepremi è di sei milioni di dollari.

PRIMO GIRO - Justin Thomas non smette di stupire: reduce dal successo SBS Tournament of Champions, ha concluso in 59 (-11) colpi il primo giro del Sony Open in Hawaii al Waialae CC (par 70) di Honolulu. E’ il settimo giocatore della storia del tour a infrangere il muro dei 60 colpi e il più giovane a entrare nell’esclusivo club avendo compiuto l’impresa, sogno di tutti i golfisti, all’età di 23 anni, 8 mesi e 14 giorni, superando il primato di David Duval (27 anni, due mesi e 15 giorni). Thomas, l’atleta più interessante delle ultime leve, in due anni di circuito ha già ottenuto tre vittorie.

In classifica lo seguono Hudson Swafford (62, -8) e il sudafricano Rory Sabbatini (63, -7), da lungo tempo in oblio. Tra gli otto giocatori al quarto posto con 64 (-6) Russell Henley e lo scozzese Russell Knox e in buona posizione Jordan Spieth e il fijiano Vijay Singh, 12.i con 65 (-5), l’inglese Justin Rose e il giapponese Hideki Matsuyama, 21.i con 66 (+4), che nelle ultime sei uscite ha collezionato quattro vittorie e due secondi posti. Poco dietro lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 38° con 67 (-3), e in ritardo Zach Johnson, Bryson DeChambeau, astro nascente che stenta a decollare, e l’argentino Fabian Gomez, campione in carica, 74.i con 69 (-1), e Keegan Bradley, 94° con 70 (par). Il montepremi è di sei milioni di dollari.

Justin Thomas ha iniziato e concluso il giro con un eagle e in mezzo ha messo otto birdie e un bogey. Lo hanno preceduto nella prodezza Al Geiberger (1977, St. Jude Classic), Chip Beck (1991, Shriners Hospitals for Children Open) e David Duval (1999, CareerBuilder Challenge), tutti autori del 59 su campo par 72 (-13), quindi con un "-12" su par 71 Paul Goydos (2010, John Deere Classic), e Jim Furyk (2013, BMW Championship) e su par 70, come lui, l’australiano Stuart Appleby (2010, Greenbrier Classic). Veramente eccezionale Jim Furyk, unico giocatore ad aver superato il "muro" due volte e recordman assoluto con un 58, -12 su par 70 (Travelers Championship, 2016). Solamente Geiberger, Duval e Appleby hanno poi vinto la gara.

LA VIGILIA - Il PGA Tour rimane nelle Isole Hawaii e si trasferisce al Waialae CC di Honolulu per il Sony Open in Hawaii (12-15 gennaio). Due i favoriti: Jordan Spieth, che ha effettuato un gran finale nel precedente SBS Tournament of Champions, concludendo terzo, e il giapponese Hideki Matsuyama, che nelle ultime dei gare disputate ha ottenuto quattro titoli e due secondi posti compreso quello della scorsa settimana.

Difende il titolo l’argentino Fabian Gomez e si candidano al successo anche Keegan Bradley, Jimmy Walker, Zach Johnson, Kevin Kisner e gli inglesi Justin Rose, campione olimpico, e Paul Casey. Da seguire l’australiano Marc Leishman, il sudafricano Branden Grace, l’indiano Anirban Lahiri, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e l’emergente Bryon De Chambeau. Il montepremi è di sei milioni di dollari.

Il torneo su Sky - ll Sony Open in Hawaii andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Sport 2 HD, ai seguenti orari: prime tre giornate venerdì 13 gennaio, sabato 14 e domenica 15 dalle ore 1 alle ore 4,30. Quarta giornata, lunedì 15 dalle ore 0 alle ore 4. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %15 %593 %2017 %13:%Gen

S. A. Open: grande prova di E. Molinari

Ottima prova di Edoardo Molinari, settimo con 275 colpi (71 70 63 71, -13), nel BMW South African Open svoltosi al Glendower GC (par 72) di City of Ekurhuleni in Sudafrica.

Ha vinto a sorpresa l’inglese Graeme Storm (270 - 69 63 67 71, -18) che ha superato con un par alla terza buca di spareggio il nordirlandese Rory McIlroy (270 - 67 68 67 68), numero due mondiale. E’ il secondo titolo per il 38enne di Hartlepool - arrivato dopo il primo nel 2007 (Open de France) - che gli ha fruttato un assegno di 164.409 euro su un montepremi di 1.035.000 euro.

In corsa per il successo fino all’ultima buca l’altro inglese Jordan L. Smith, terzo con 271 (-17), quindi tre sudafricani, Dean Burmester, quarto con 273 (-15), Trevor Fisher jr e Thomas Aiken, quinti con 274 (-14).

Molinari è stato affiancato dallo svedese Alexander Bjork, dallo scozzese David Drysdale, dal finlandese Mikko Korhonen, dallo statunitense Peter Uihlein e dal francese Joel Stalter. Al 18° posto con 278 (-10) il sudafricano Jaco Van Zyl, al 21° con 279 (-9) l’emergente giocane transalpino Romain Langasque e al 31° con 281 (-7) il sudafricano Brandon Stone, campione uscente.

E’ stata la seconda consecutiva convincente prestazione di Edoardo Molinari, dopo la 14ª piazza nell’Hong Kong Open prima della sosta. Ha cambiato passo con un 63 (-9), record del tracciato eguagliato nel terzo giro, salendo dal 38° al quinto posto, e poi si è mantenuto in alta classifica con un 71 (-1) frutto di tre birdie e di due bogey.

Rory McIlroy ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e l’unico bogey alla buca 17 con il quale, però, ha aperto la strada per lo spareggio a Graeme Storm, che ha viaggiato con un 71 (-1). Il playoff si è giocato alla buca 18 (par 4). L’inglese ha praticamente fatto tre giri in fotocopia con drive a centro fairway, secondo colpo in green lontano dalla bandiera e due putt. McIlroy ha sempre sbagliato il drive spedendo la palla tra gli alberi. Ha recuperato per due volte, poi alla terza ha mancato un putt di circa tre metri per prolungare lo spareggio.

 

TERZO GIRO - Edoardo Molinari ha eguagliato con 63 (-9) colpi il record del Glendower GC (par 72), a City of Ekurhuleni in Sudafrica, e con lo score di 204 (71 70 63, -12) è volato dal 38° al quinto posto nel BMW South African Open, torneo organizzato in combinata tra European Tour e Sunshine Tour.

L’inglese Graeme Storm (199 - 69 63 67, -17) ha mantenuto la leadership respingendo nelle ultime battute il deciso attacco del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e secondo con 202 (-14), che a un certo punto lo aveva agganciato. Nel giro finale saranno in corsa per il titolo anche l’altro inglese Jordan L. Smith e il sudafricano Jbe Kruger, terzi con 203 (-13), oltre allo stesso Molinari e agli altri dieci giocatori che lo affiancano: i sudafricani Jaco Van Zyl, Dean Burmester, Thomas Aiken, Keith Horne e Trevor Fisher jr, i francesi Romain Langasque, giovane emergente, e Joel Stalter, lo statunitense Peter Uihlein, lo svedese Richard S. Johnson e il finlandese Mikko Korhonen. Fuori gioco il sudafricano Brandon Stone, campione uscente, 43° con 212 (-4).

Il secondo turno, sospeso per maltempo e terminato nella mattinata, ha decretato l’uscita di tre grandi campioni un po’ avanti con gli anni: il sudafricano Ernie Els, 68° con 144 (par) e fuori per un colpo, l’inglese Nick Faldo, 77° con 145 (+1), e l’altro sudafricano Retief Goosen, 134° con 151 (+7).

Graeme Storm, 38enne di Hartlepool con un titolo nel circuito datato 2007 (Open de France), ha realizzato cinque birdie per i 67 (-5) e nelle ultime 36 buche non ha segnato bogey infilando complessivamente 14 birdie. Rory McIlroy ha siglato lo stesso score con un eagle, cinque birdie e due bogey.

Edoardo Molinari ha ottenuto il primato con un gran gioco sottolineato da nove birdie, di cui cinque di fila, esenti da bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 143 (-1), il dilettante del Parco di Roma GC Philip Geerts, 108° con 148 (75 73, +4), e Nino Bertasio, 141° con 152 (79 73, +8). Il montepremi è di 1.035.000 euro con prima moneta di 164.409 euro.

SECONDO GIRO - Edoardo Molinari, 35° con 141 colpi (71 70, -3), ha guadagnato otto posizioni nel BMW South African Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si disputa al Glendower GC (par 72) di City of Ekurhuleni in Sudafrica. La classifica è provvisoria perché il secondo giro è stato sospeso con 45 giocatori ancora in campo, ma c’è già il verdetto per gli altri due azzurri che usciranno al taglio: il dilettante del Parco di Roma GC Philip Geerts, 111° con 148 (75 73, +4), e Nino Bertasio, 146° con 152 (79 73, +8).

Al vertice con 132 (69 63, -12) l’inglese Graeme Storm, che con 63 (-9) ha eguagliato il record del percorso. Ha due colpi di vantaggio sullo statunitense Peter Uihlein e sui sudafricani Jbe Kruger e Trevor Fisher jr (134, -10). Al quinto posto con 135 (-9) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e grande favorito, affiancato dagli inglesi Jordan L. Smith e Laurie Canter, dallo scozzese David Drysdale e dal sudafricano Keith Horne, leader dopo un giro insieme a Fisher jr. Molto seguiti tre campioni avanti con gli anni: dipenderà da chi deve completare il turno il destino del sudafricano Ernie Els, 68° con 144 (par), e andranno fuori l’inglese Nick Faldo, 77° con 145 (+1), e l’altro sudafricano Retief Goosen, 140° con 151 (+7).

Graeme Storm ha ottenuto il primato con nove birdie, senza bogey, e Rory McIlroy è andato in altalena con un eagle, sette birdie, tre bogey e un doppio bogey (68, -4). Edoardo Molinari ha siglato un 70 (-2) con tre birdie e un bogey. Philip Geerts, che è entrato nel field con il secondo posto nella qualifica al Benoni CC alle spalle del sudafricano Callum Mowat (65, -7), ha girato in 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey e medesimo parziale per Nino Bertasio con un eagle e tre bogey..

Il montepremi è di 1.035.000 euro con prima moneta di 164.409 euro.

PRIMO GIRO - Edoardo Molinari è al 43° posto con 71 (-1) colpi dopo il giro iniziale del BMW South African Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour in svolgimento al Glendower GC (par 72) di City of Ekurhuleni in Sudafrica. Punteggi più alti per l’amateur Philip Geerts, 112° con 75 (+3), e per Nino Bertasio, 147° con 79 (+7).

Sudafricani subito all’attacco: due sono al comando con 66 (-6), Keith Horne e Trevor Fisher jr, e seguono in terza posizione con 67 (-5) Thomas Aiken, Dean Burmester e Jbe Kruger, ma con loro c’è anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale grande favorito, e l’inglese Jordan L. Smith. Buon passo anche di Darren Fichardt, ottavo con 68 (-4), ha ricevuto applausi Nick Faldo, grande campione inglese praticamente in esibizione, 27° con 70 (-2), e ha lo stesso score di Molinari anche Jaco Van Zyl.

Deludenti i due giocatori di casa più attesi, Ernie Els, 96° con 74 (+2), e Retief Goosen, 153° con 80 (+8).

Trevor Fisher jr, 37enne di Johannesburg, e Keith Horne, 45enne di Durban con otto successi nel Sunshine Tour, hanno marciato di pari passo con sette birdie e un bogey. Edoardo Molinari ha segnato quattro birdie e tre bogey, Philip Geerts due birdie e cinque bogey e Nino Bertasio tre birdie, sei bogey e due doppi bogey.

Il montepremi è di 1.035.000 euro con prima moneta di 164.409 euro.

LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Nino Bertasio e Philip Geerts, dilettante del Parco di Roma GC, prendono parte al BMW South African Open (12-15 gennaio), torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour in programma al Glendower GC di City of Ekurhuleni in Sudafrica.

"Stella" del torneo il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e deciso a tornare leader del world ranking. Tra i suoi più attendibili avversari i sudafricani, che sono in numero preponderante e che si affidano, tra gli altri, alle due glorie Ernie Els e Retief Goosen, al campione uscente Brandon Stone, a Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, a Thomas Aiken e a Jaco Van Zyl. Altri possibili protagonisti gli inglesi Andy Sullivan e David Horsey, il gallese Jamie Donaldson, Trevor Dodds della Namibia e due giovani emergenti, il francese Romain Langasque e il belga Thomas Detry.

Per Molinari e Bertasio è il terzo impegno stagionale. Entrambi sono usciti al taglio in Australia, poi il primo ha ottenuto un buon 14° posto a Hong Kong e appare avviato verso la miglior condizione. Bertasio, 67° a Hong Kong, sta cercando il passo dell’ottima scorsa stagione. Philip Geerts, che sta facendo esperienza in un mini circuito sudafricano, è entrato nel field con il secondo posto (67, -5) nella qualifica al Benoni CC alle spalle del sudafricano Callum Mowat (65, -7). Sarà seguito sul campo dal maestro Paolo Pustetto. Il montepremi è di 1.035.000 euro con prima moneta di 164.409 euro.

Diretta su Sky - Il BMW South African Open viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky ai seguenti orari: giovedì 12 gennaio, dalle ore 13 alle ore 16 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 13, dalle ore 13 alle ore 16 (Sky Sport 2 HD); sabato 14, dalle ore 11 alle ore 15,30 (Sky Sport 2 HD); domenica 15, dalle ore 11 alle ore 15,30 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD). Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %11 %881 %2017 %20:%Gen

Jim Furyk capitano USA di Ryder Cup

Jim Furyk è stato nominato capitano statunitense per la prossima Ryder Cup in programma a Le Golf National, nei pressi di Parigi in Francia, dal 28 al 30 settembre 2018. Furyk, 46enne di West Chester (Pennsylvania), vanta 17 titoli nel PGA Tour comprensivi di un major e detiene il record sul giro nel circuito con 58 colpi stabilito ad agosto 2016 nel Travelers Championship. Ha disputato la Ryder Cup per nove volte consecutive al 1997 al 2014 con due successi e il terzo lo ha colto da vice capitano nell’ultimo match a Chaska nel Minnesota, con capitano Davis Love III, che ha voluto subito come primo dei suoi assistenti.

"Devo ringraziare il Comitato della Ryder Cup e Davis Love III - ha detto Furyk - per la fiducia che hanno mostrato nei miei riguardi. La Ryder Cup fa parte del mio DNA e per me è stato un privilegio avere avuto questa opportunità e un onore accettare l’incarico. Sono ansioso di iniziare e inoltre desideriamo tornare a vincere in Europa, evento che non accade da parecchi anni".

Il danese Thomas Bjorn, a cui è stata affidata a dicembre la compagine europea, è stato uno dei primi a congratularsi con Furyk, 28° capitano nella storia americana della sfida. "Conosco Jim da molti anni e, oltre ad essere un degno avversario e un temibile concorrente, so che condivide la mia passione per la Ryder Cup. Di certo in Francia avremo una gara fantastica tra le nostre due squadre"

%PM, %14 %605 %2017 %13:%Gen

QS Asian: vince Richard Green, Tadini out

L’australiano Richard Green era il favorito e non si è smentito vincendo con 260 colpi (66 63 68 63, -28) la Qualifying School Final Stage dell’Asian Tour disputata sui due percorsi del Suvarnabhumi G&CC (East Course e South Course), a Bangkok in Thailandia.

Ha battuto con un birdie alla prima buca di spareggio l’australiano Todd Sinnott (260 - 64 65 69 62) con il quale aveva terminato alla pari la gara. Al terzo posto con 262 (-26) il giapponese Junya Kameshiro, leader dopo tre turni, al quarto con 263 (-25) il malese Ben Leong e al quinto con 266 (-22) l’australiano Jake Higginbottom e il thailandese Raththee Sirithanakunsak. Hanno avuto la ‘carta’ per l’Asian Tour 2017 i primi 36 classificati.

Richard Green, 46enne di Williamstown e vecchia conoscenza dell’European Tour dove ha vinto tre volte, ha concluso con un 63 (-9) dovuto a un eagle e a sette birdie, ma lo score più basso lo ha realizzato Todd Sinnott con un eagle, nove birdie e un bogey per un 62 (-10).

Non ha superato il taglio Alessandro Tadini, 141° con 142 (70 72, -2) colpi, che rimarrà fuori dal circuito frequentato lo scorso anno. Era giunto in finale con il settimo posto nello Stage 1 Section B dove si era fermato Aron Zemmer (43). In precedenza nello Stage 1 Section A non era passato Rocco Sanjust (60°).

TERZO GIRO - Il giapponese Junya Kameshiro (196 - 67 62 67, -20) è rimasto da solo al comando nella Qualifying School Final Stage dell’Asian Tour in svolgimento sui due percorsi del Suvarnabhumi G&CC (East Course e South Course), a Bangkok in Thailandia.

Al secondo posto, con un colpo di ritardo, l’australiano Richard  Green (197, -19), vecchia conoscenza dell’European Tour dove ha vinto tre volte, al terzo con 198 (-18) il malese Ben Leong e l’australiano Todd Sinnott e al quinto con 199 (-17) il coreano Yikeun Chang e l’americano William Cannot, quest’ultimo in vetta insieme a Sinnott e a Kameshiro dopo due turni.

La gara si svolge sulla distanza di 72 buche: al termine i primi 35 classificati e i pari merito al 35° posto avranno la ‘carta’ per l’Asian Tour 2017. Non ha superato il taglio Alessandro Tadini, 141° con 142 (70 72, -2) colpi, che rimarrà fuori dal circuito frequentato lo scorso anno.

SECONDO GIRO - Alessandro Tadini, 141° con 142 (70 72, -2) colpi, non ha superato il taglio nella Qualifying School Final Stage e pertanto è stato escluso dai due giri finali - ai quali hanno avuto accesso 121 dei 222 concorrenti al via -  al termine dei quali si assegneranno 35 ‘carte’ per l’Asian Tour 2017.

Sui due percorsi del Suvarnabhumi G&CC (East Course e South Course), a Bangkok in Thailandia, guidano la graduatoria con 129 (-15) colpi l’australiano Todd Sinnot (64 65), il giapponese Junya Kameshiro (67 62) e l’australiano Richard Green (66 63), vecchia conoscenza dell’European Tour dove ha vinto tre volte. Alle loro spalle con 130 (-14) il thailandese Chanachok Dejpiratanamongkol e con 131 (-13) il cinese Ou-yang Zheng e il malese Ben Leong.

Alessandro Tadini è uscito di gara per due colpi al termine di un giro in 72 in cui ha coperto tutte le buche in par.

PRIMO GIRO - Alessandro Tadini è al 91° posto con 70 (-2) colpi dopo il primo giro della Qualifying School Final Stage dell’Asian Tour in svolgimento sui due percorsi del Suvarnabhumi G&CC (East Course e South Course) a Bangkok in Thailandia. In una graduatoria molto corta sono in vetta con 64 (-8) lo statunitense William Cannon e l’australiano Todd Sinnot, seguiti a un colpo da otto giocatori tra i quali l’inglese William Harrold, il giapponese Motonari Nakagawa e il coreano Youngjea Byun.

Il torneo si disputa su 72 buche. Hanno preso il via 222 concorrenti - in rappresentanza di 30 nazioni - che il taglio ridurrà a 80 dopo 36. Al termine i primi 35 in graduatoria e i pari merito al 35° posto avranno la ‘carta’ piena per l’Asian Tour 2017.

William Cannon ha tenuto alto il ritmo con sette birdie, senza bogey e Todd Sinnot è andato di pari passo con un eagle, sette birdie e un bogey. Alessandro Tadini, che ha ampie possibilità di entrare tra gli ottanta ammessi alla volata verso la ‘carta’, ha segnato cinque birdie, in parte vanificati da tre bogey.

LA VIGILIA - Alessandro Tadini prova a riprendere la ‘carta’ per l’Asian Tour, che già aveva avuto lo scorso anno, nella Qualifying School Final Stage (11-14 gennaio) in programma sui due tracciati del Suvarnabhumi G&CC (East Course e South Course) a Bangkok in Thailandia. Saranno alla partenza 223 concorrenti - in rappresentanza di 30 nazioni - che il taglio ridurrà a 80 dopo due giri. Al termine delle 72 buche i primi 35 in graduatoria e i pari merito al 35° posto avranno la ‘carta’ piena per l’Asian Tour 2017.

Tadini, 43 anni, professionista da 22 con quattro vittorie nel Challenge Tour e trascorsi anche sull’European Tour, ha buone chances di arrivare alla ‘carta’. Ha superato lo Stage1 terminando al settimo posto con un mix di ottimo gioco e di esperienza, mentre non hanno avuto il pass Aron Zemmer e  Rocco Sanjust.

Tra gli altri giocatori  in grado approdare al circuito asiatico ricordiamo l’australiano Richard Green, 45enne da tempo nell’European Tour dove ha ottenuto tre titoli e altri due nel circuito di casa, l’inglese William Harrold, un successo nel Challenge Tour, e i thailandesi Arnond Vongvanij e Chawalit Plaphol, di buona quotazione, ma reduci da un periodo di appannamento.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %06 %700 %2017 %15:%Gen

Il PGA Tour su Twitter

I tornei del PGA Tour andranno in onda anche su Twitter. Il 2017 si apre con una bella notizia per tutti gli appassionati di golf. A partire dal CareerBuilder Challenge (19-22 gennaio) fino al Tour Championship (21-24 settembre), le gare del massimo circuito americano saranno visibili ai follower del social network Twitter (che conta oltre 320 milioni di utenti attivi nel mondo) attraverso la piattaforma www.pgatourlivetwitter.com

Per ogni competizione verranno trasmessi dai 60 ai 90 minuti del giovedì e del venerdì. Saranno seguite con particolare attenzione le prime due buche dei campioni maggiormente in evidenza con approfondimenti, statistiche e interviste ai protagonisti. Inoltre, attraverso la app Periscope, il PGA Tour offrirà ai propri follower contenuti esclusivi, rigorosamente "live".

La copertura "social" su Twitter produrrà più di 70 ore di diretta di 31 tornei. Si potranno così seguire gratuitamente e "in mobilità" le prodezze di campioni del calibro di Jason Day, Jordan Spieth, Bubba Watson, Dustin Johnson, Rickie Fowler, Patrick Reed, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare la grande attesa per il ritorno alla piena attività di Tiger Woods e il tifo per il nostro Francesco Molinari, unico italiano con la "carta" per il PGA Tour.

Il golf, dunque, si fa sempre più "social", per restare al passo con i tempi ed essere ancora più accessibile al grande pubblico, che usa - con sempre maggiore frequenza - smartphone e tablet per guardare e soprattutto commentare in tempo reale gli eventi sportivi.

Pagina 263 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca